La falce dei tagli minaccia anche il diritto allo studio in

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La falce dei tagli minaccia anche il diritto allo studio in
COMUNICATO STAMPA
L'Ersu di Sassari paga la seconda rata delle borse di studio.
Il regime dei tagli penalizza tuttavia pesantemente il diritto allo studio.
I fondi diminuiscono e cresce il numero degli idonei.
l’Ersu di Sassari paga in questi giorni la seconda rata delle borse di studio, ma la situazione non è rosea
per via del taglio ai finanziamenti pubblici per il diritto allo studio.
Quest'anno infatti non sono state soddisfatte le domande di tutti gli idonei. Il fenomeno è dovuto in parte
alla diminuzione dei fondi per il diritto allo studio ma anche al notevole incremento del numero degli
idonei che negli ultimi quattro anni son passati da 2254 a 2572. Rimasto quasi invariato il numero degli
iscritti all’Università di Sassari il dato in crescita è legato alla crisi economica che sta attraversando la
Sardegna e al conseguente aumento del numero di famiglie a basso reddito.
Sino allo scorso anno accademico l'Ersu di Sassari è riuscito a soddisfare le esigenze di tutti gli studenti
universitari aventi diritto investendo anche risorse proprie, ma i notevoli tagli subiti negli ultimi due anni
anche ai contributi per il funzionamento dell’Ente non consentono più margini di manovra come in passato .
A cio’ si aggiungono i consistenti anticipi di denaro che l’Ersu si trova a dover fare per il pagamento alla
Cassa DD.PP. del mutuo della residenza di via Coppino in quanto, per via del patto di stabilità, si sono
allungati notevolmente i tempi per l’accredito dei fondi regionali. L'Ente si trova dunque costretto ad
anticipare le rate del mutuo, il cui pagamento è obbligatorio, ricorrendo alla liquidità destinata alla gestione
corrente.
“Il regime dei tagli in Italia ha penalizzato in maniera pesante il diritto allo studio. Nel forum internazionale
che si è tenuto recentemente a Bologna -dice il direttore generale dell'Ersu Maria Assunta Serra- è
emerso che negli altri stati europei le risorse stanziate per il diritto allo studio universitario sono
notevolmente superiori a quelle investite nel nostro paese. La Germania investe 2 miliardi di euro e poco
meno la Francia, seguono Polonia e Spagna. L'Italia è il fanalino di coda di questa classifica con soli 258
milioni di euro investiti per il diritto allo studio”. Secondo i dati riferiti al forum dal Ministro dell'istruzione
Maria Chiara Carrozza In Italia ottiene una borsa di studio solo il 7% degli studenti, lo stesso dato sale al
18% in Spagna, al 25,6% in Francia, al 30% in Germania. Negli ultimi 5 anni l'Italia ha investito sempre
meno risorse sul diritto allo studio (i fondi sono calati del -11,2%), mentre gli altri paesi hanno addirittura
incrementato le risorse (Francia +25,9%, Germania +18,6%, Spagna + 39%). Il preoccupante risultato
di questo esiguo investimento nel diritto allo studio è che nella penisola le iscrizioni all'università sono in calo
negli altri paesi europei sono invece in aumento.
In questi giorni è in fase di pubblicazione da parte dell’Ersu il bando 2013-14 per il conferimento di borse di
studio e servizi abitativi che prevede uno stanziamento di
3.947.000 euro a fronte dei 6.397.000,00
dell’anno accademico 2011/2012 dove furono pagati tutti gli aventi diritto.
E' importante sottolineare infine un ulteriore dato in tutta Italia la tassa per il diritto allo studio universitario
è salita a 120 euro, in Sardegna la tassa regionale è rimasta invariata a 62 euro. L’adeguamento con le
altre regioni d’Italia permetterebbe di pagare più borse di studio agli studenti in possesso dei requisiti di
legge e di diminuire il numero degli idonei non beneficiari.
L'attuale situazione dei tagli non permetterà all'Ersu inoltre di garantire nel prossimo anno accademico i
servizi di ristorazione nelle sedi di Alghero, Nuoro, Olbia e Oristano e i posti letto a Nuoro dove negli
anni scorsi alloggiavano 16 studenti fuori sede.
Ufficio Stampa
Monica De Murtas
338-7763455