Il futuro delle seggiovie di Foppolo
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Il futuro delle seggiovie di Foppolo
Provincia 35 L’ECO DI BERGAMO SABATO 16 LUGLIO 2016 «Seggiovie chiuse Per l’alta valle sarebbe la fine» ALBINO Gnocchi ripieni giochi e Beer run Foppolo. L’allarme dei commercianti: a rischio 500 posti di lavoro. A catena sarebbero danneggiati hotel, negozi gli addetti alle pulizie, chi affitta e anche i fornitori VALLE BREMBANA GIOVANNI GHISALBERTI «Per l’alta valle sarebbe la fine. Qui chi lavorerebbe? Già sono tempi di crisi, figuriamoci se dovessero chiudere gli impianti di risalita». Silvia Dalle Crode gestisce col marito lo storico hotel Pedretti di Branzi. «Un attentato mafioso» L’ipotesi di stop agli impianti di risalita, dopo il rogo doloso di settimana scorsa alla Quarta Baita e al Montebello «è stato un colpo durissimo – dice –. Un attentato mafioso da cui occorre risollevarsi. Siamo tutti in attesa di una buona notizia: a volte, sa, dal male ci si può risollevare e può arrivare qualcosa di buono. Diversamente sarebbe un disastro. D’inverno alberghi, ri- 1 L’indotto del comprensorio sciistico arriva fino agli alberghi di San Pellegrino 1 C’è chi propone: serve una società per azioni, partecipiamo tutti, con poco, ma tutti storanti e non solo lavorano grazie allo sci. Sarebbe la fine». Poco distante un altro storico albergo di Branzi, il Corone. «Già lo scorso anno abbiamo risentito negativamente dell’apertura ritardata di San Simone e Carona per la mancanza di neve – spiega la titolare Emanuela Rossi –. Le prenotazioni per le festività natalizie si erano dimezzate. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere con una stagione totalmente ferma. Qui, in inverno, lavoriamo grazie allo sci: gli appartamenti, anche quelli stagionali, vengono presi in affitto da chi va a sciare. Ma a risentirne sarebbero, a catena, tante altre figure: dagli addetti alle pulizie fino al fornitore della valle, come quello che arriva da Bergamo a cui ristoranti e alberghi fanno riferimento». Nei giorni scorsi è stata fatta anche una stima di quanti potrebbero essere i posti di lavoro persi con le seggiovie chiuse: e si è parlato di 400500. «E sarebbe un dramma anche per l’immagine della stazione - prosegue Rossi -. La chiusura di una stagione rischierebbe di portarci via una clientela affezionata». Da Branzi a San Pellegrino Branzi, Isola di Fondra (dove c’è il campeggio più grande della Bergamasca), quindi un po’ meno Piazza Brembana (che riceve invece indotto anche da Piazzatorre): sono i paesi, oltre ai tre direttamente interessati (Foppolo, Valleve e Carona) che risentirebbero maggiormente della chiusura delle seggiovie. Ma l’indotto degli impianti di risalita sembra arrivare fino a San Pellegrino. «Quando le strutture ricettive dell’alta valle sono al completo, magari durante le festività di fine anno – spiega il titolare dell’hotel Centrale – abbiamo clienti sciatori anche noi». La stazione di arrivo della Quarta Baita distrutta dal rogo La ricostruzione Si cercano soldi pubblici e da privati «Serve uno sforzo di tutti» Da qualche amministratore, nei giorni scorsi, è arrivato l’invito proprio ai commercianti di partecipare al tentativo di ricostruzione della stazione di Brembo Ski. Fino ad alcuni anni fa esisteva il consorzio degli operatori turistici finalizzato più che altro al marketing. «È una mia opinione personale ma si doveva fare e si potrà fare una società per azioni per la gestione degli impianti – dice Emanuela Rossi del Corone –. Dovremmo partecipare tutti, con poco, ma tutti. Tanto di cappello, comunque, a chi finora ha investito milioni di euro in questi anni». «Il nostro contributo? – si domanda Silvia Dalle Crode – Forse una goccia nel mare, ma se ci siamo tutti può servire». Cercansi fondi pubblici, ma anche aiuti privati. Sono giorni frenetici e decisivi, questi, per il futuro della stazione sciistica di Foppolo e per Brembo Super Ski. L’appello ai sindaci della valle sembra essere stato raccolto: si ipotizza che, grazie ai fondi Bim, possano arrivare dai 600 mila euro a un milione di euro. C’è poi l’accordo di programma con Regione Lombardia firmato nel 2012 per lo sviluppo delle stazioni sciistiche in Val Brembana e Valsassina che concede un aiuto regionale del 10% sugli investimenti. E l’apporto della Regione sarà probabilmente decisivo: per riparare ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ferito da macchina impastatrice Operaio rischia una mano Spirano L’infortunio alla Cascina Italia. Ricoverato un uomo di 34 anni che stava facendo manutenzione Stava facendo manutenzione a un grosso macchinario usato per la lavorazione delle uova quando la mano è stata risucchiata e stritolata efJfznfTvwH9suwMjGp8kNeGeyzbqwCsUklF9cYZRFk= dalla lama in acciaio di una coclea. Grave infortunio, ieri pomeriggio a Spirano, alla Cascina Italia spa, grande azienda alimentare del gruppo Moretti che si occupa di ovoprodotti e impasti per pasticcerie e ristoranti. Il ferito è un manutentore di 34 anni originario della Bielorussia ma residente a Treviglio, V. D., dipendente di una cooperativa di lavoro, do un intervento di manutenzione al macchinario, che presenta un incavo con una lama a spirale per l’impasto. Per cause ancora al vaglio del personale del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ats di Treviglio, il macchinario si sarebbe messo in funzione e la spirale avrebbe risucchiando la mano dell’operaio procurandogli ferite molto profonde. Subito è stato lanciato l’allarme e sono arrivati un’ambulanza, un’automedica, i vigili del fuoco di Treviglio e una pattuglia del servizio associato di polizia locale dei Comuni di Spirano, Stezzano, Pognano che si trova ora ricoverato a Varese, dove i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento per cercare di salvargli la mano. L’infortunio si è verificato verso le 14,30, in un capannone della sede centrale dell’azienda, nell’area produttiva di via Campo Romano. Secondo le prime informazioni, l’operaio stava eseguen- Hai un’attività commerciale e sei aperto nel periodo “caldo” dell’estate? Fallo sapere a tutti! pizzeria ristorante fruttivendolo ristorante pizzeria gommista pizzeria Aperto per ferie Tutti i negozi e le attività di Bergamo e provincia aperte nel periodo estivo abbigliamento le stazioni della Quarta Baita e del Montebello si ipotizza che possa servire almeno un milione di euro. Se si vorrà invece puntare – come da alcune parti, anche tra gli amministratori, si auspica – a installare la cabinovia acquistata e ferma da tre anni tra Mantova, Piacenza e Foppolo, serviranno tra i 5 e i 6 milioni di euro. Il Comune, oltre agli enti pubblici, sta sondando anche la disponibilità di partner privati e istituti bancari. Entro mercoledì dovrebbe arrivare una risposta dai sindaci della valle su quanto verrà messo sul piatto, giovedì prossimo, quindi, l’incontro a Piazza Brembana col sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale Ugo Parolo, grazie all’intervento del consigliere regionale Lara Magoni. I tempi stringono e per quei giorni si dovrà decidere cosa fare. e Verdello. I pompieri hanno dovuto usare un flessibile per aprire la coclea del grosso macchinario ed estrarre il braccio dell’operaio, che durante le operazioni di soccorso è sempre rimasto cosciente. Alcuni testimoni hanno riferito che la mano, una volta liberata, appariva semi-amputata. Il 34enne è stato caricato sull’ambulanza e trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Da qui, nel tardo pomeriggio, è stato trasferito in un centro specializzato nella chirurgia della mano di Varese, per essere operato. Pancia mia fatti capanna. Sono in molti ad augurarselo. Soprattutto coloro che stanno partecipando alla 6a edizione della «Sagra degli gnocchi ripieni», una rassegna di alta cucina bergamasca, in corso di svolgimento in questi giorni ad Albino, a cura della «Trattoria Moro – Da Gigi», dove lo chef Gianluigi, e il suo staff, presentano il tradizionale, e rivisitato, gnocco ripieno, con corredo di intrattenimenti e spettacoli musicali, tanto da far diventare la sagra un must dell’estate albinese. Per quest’oggi, oltre all’animazione per bambini, alle 16 l’associazione sportiva «Lupi Valseriana» presenta «Softair Battlezone», una simulazione tattica urbana di softair, allestita in una «zona verde di battaglia», in località Perola. A seguire, una dimostrazioni dal vivo di arti e mestieri, a cura di artigiani e collezionisti. Domani, il programma prevede la «Giornata no stop». Al mattino, alle 10,30, prima edizione del «Beer run: corsa a tutta birra», una corsa goliardica a cronometro: in programma due giri di 500 metri ciascuna, prima dei quali i partecipanti dovranno scolarsi un boccale di birra. Nel pomeriggio, «Super party Gaming» e «Softair Battlezone». ARDESIO Domani il raduno di moto d’epoca Pro loco e appassionati di moto organizzano, domani, la 13a edizione del raduno di moto d’epoca. «L’evento – è scritto sul volantino che pubblicizza l’iniziativa – è dedicato a tutti gli appassionati delle due ruote d’epoca, ma anche ai semplici curiosi e appassionati di motociclismo in genere». Questo il programma della manifestazione: dalle 8 alle 10 ritrovo in via Duca d’Aosta, nel centro storico del paese, strada chiusa al traffico per ospitare le moto d’epoca. La pasticceria Bigoni aspetta tutti i partecipanti al raduno per poter offrire loro la colazione. Dopo la benedizione delle moto, fissata per le 9,45, la partenza dei motociclisti è stabilita alle 10 per un suggestivo viaggio alla scoperta delle bellezze naturali e architettoniche dell’alta valle del Serio. Alle 11 è prevista una sosta a Valbondione, al bar «Ol Mulinerì», per un aperitivo. Rientro ad Ardesio alle 13 e pranzo, su prenotazione, al ristorante «La Piana». Stefano Bani Dal 20 luglio al 31 agosto tutti i giorni L’Eco di Bergamo proporrà un appuntamento fisso per far conoscere ai lettori le attività che rimangono aperte nel periodo estivo. panificio edicola Per la tua pubblicità... info tel. 035.358897 mail [email protected]