Fondazione Carige rivoluzione d`ottobre
Transcript
Fondazione Carige rivoluzione d`ottobre
Dopo assemblea e documento programmatico, scatta il rinnovo Fondazione Carige rivoluzione d'ottobre MASSIMO MINELLA E NE parlerà subito dopo l'assemblea di Carige, a ottobre, quando i soci avranno nominato il nuovo consiglio di amministrazione della banca, chiudendo definitivamente la lunga esperienza al vertice di Giovanni Berneschi. La nomina del nuovo consi- S glio di amministrazione della Fondazione Carige, azionista di riferimento della banca con il 47% del capitale, diventerà la sfida più rovente dell'umido autunno ligure. In gioco, infatti, c'è una gran quantità di poltrone, una decina circa, in uno deiconsiglipiùpotenti del territorio. SEGUE A PAGINA VII L'approvazione del documento programmatico del 2014 sarà l'ultimo atto, poi si procederà con il rinnovo ElaFondazionepreparalarivoluzioned'ottobre dieci poltrone in gioco per il nuovo consiglio MASSIMO MINELLA } UNICO che con certezza resterà al suo posto sarà il presidente della Fondazione, Flavio Repetto, il cuimandatoscadenel2016.Perilrestosaràun rinnovo profondo, visto a eccezione di due consiglieri, Angela Testi (probabile conferma) e Pietro Isnardi (probabile uscita), tutti gli altri scadono definitivamente dal loro incarico, avendo svolto due mandati. E auscire di scenasono figure di peso dell'economia del territorio, l'ex rettore Enrico Beltrametti, l'economista Amedeo Amato, il professor Sergio Maria Carbone, Beppe Anfossi, uno dei più attenti conoscitori delle dinamiche economiche genovesi, oltre amonsignor Giorgio Noli, indicato dalla Curia, e all'ex candidato del Pdl per L Tursi e attuale vicepresidente Pierluigi Vinai. Si tratta intanto di ricostituire ilcdanellasua interezza, vi sto che oggi i consiglieri sono otto e non dieci (più il presidente) come prevede lo statuto, per la scomparsa di Giovenale Bottini e il passaggio di Ivo De Michelis in banca. L'ultimo atto dell'attuale cda sarà, a ottobre, l'approvazione del documento programmatico per il 2014. Poi si ragionerà sul futuro, visto che il cda è scaduto il 20 settembre e, nonostante il termine non sia ultimativo, deve oggettivamente essere rinnovato. Non c'è una data precisa, in passato la proroga durò addirittura nove mesi, ma le scelte andranno fatte. Statuto alla mano, tocca al consiglio di indirizzo (i cui consiglieri sono indicati dagli enti locali, ma una volta nominati godono di piena autonomia) nominare il cda. Scontato, quindi, che per la formazione del nuovo consiglio di amministrazione si finisca perascoltareleistituzioni, anchese nessuna di queste concorre ufficialmente alla scelta. Sempre per statuto, almeno tre dei dieci consiglieri devono essere indicati rispettivamente da Genova e da Imperia (residenti), che sono i territori di riferimentodellabanca.InrealtàGenovahafinorasemprepesatodipiù nel cda. Il primo nodo da affrontare sarà appunto questo, visto che Imperia in questa tornata chiede di poter contare di più e di avere almeno quattro consiglieri. Genova potrebbe quindi scendere a cinque rappresentanti, lasciando il posto finale a un "suggerimento" della Regione che, la scorsa tornata con il presidente Claudio Burlando, fece un passo indietro a favore della Curia di Genova. Dovrebbe essere così anche questa volta. Il mandato dì Repetto scade nel 2016 e solo due consiglieri possono essere confermati. Imperia vuole contare di più Aprile 2012. Berneschi e Rec-etto in assemblea