Iil re di Spagna Massa. Ritiro per Kimi

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Iil re di Spagna Massa. Ritiro per Kimi
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Iil re di Spagna � Massa. Ritiro per Kimi
Nel Gp di Spagna di Formula1 Felipe Massa, brasiliano alla guida della Ferrari, domina prove e gara
chiudendo in testa. Secondo Hamilton, terzo l’idolo di casa Alonso
Chissà cos’avrà pensato Michael Schumacher dai box Ferrari nel momento in cui Felipe Massa ha
tagliato vittoriosamente quest’impor tantissimo traguardo del Gran Premio di Spagna… Ferrari
contro McLaren, tre vittorie contro una. Il responso di Montmelò è forte e chiaro, e cancella
definitivamente tutti i piccoli puntini neri di cui Felipe si era macchia to qualche appuntamento fa.
Noi l’avevamo detto, all’epoca: era necessario aspettare e avere un po’ di fiducia in questo giovane
brasiliano che sta continuando a crescere. Lui e Lewis Hamilton sono le vere star del momento: il
ventiduenne della McLaren è in testa al mondiale Piloti ed è l’unico ad essere sempre andato a
podio. Se Raikkonen non avesse avuto problemi con la sua monoposto siamo certi che avrebbe
conservato questo piccolo primato di inizio stagione insieme a Lewis.
E’ stata una gara calda anche dal punto di vista delle temperature: come avevamo già visto nel
corso delle qualifiche, si sono sfiorati i trenta gradi, che sull’asfalto sono diventati ben cinquanta. E le
apprensioni non sono mancate sin da prima della partenza: finito il classico giro di ricognizione prima
del via, la vettura di Jarno Trulli ha deciso di fare i capricci costringendo l’italiano ad un’immeritata
(ma il regolamento parla chiaro) partenza dal fondo e gli altri piloti ad un altro giro lento prima di
riformare lo schieramento e partire. Le vere scintille si sono viste alla prima curva: ancora una volta
Massa ha dimostrato, come era già successo un mese fa a Sakhir, una fortissima determinazione,
molto simile a quella che aveva Michael nelle fasi di start. Felipe è partito bene, con Alonso attaccato
ai suoi scarichi e pronto all’affondo, al sorpasso che tutti i tifosi spagnoli aspettavano sin dal venerdì:
purtroppo per loro (e per il loro beniamino) non è andata così. Massa ha affrontato con sicurezza la
prima “S” dopo il rettifilo, la celebre curva Elf, senza lasciare il minimo spazio al rivale della McLaren.
A quel punto Fernando è finito sulla sabbia ed ha avuto una sfortuna e due fortune: ha rovinato parte
del fondo della vettura, compromettendone la competitività; è riuscito a rientrare rapidamente in
corsa senza perdere troppe posizioni (solo due); infine è stato solo “sfiorato” dalle vetture che
sopraggiungevano e che avrebbero potuto colpirlo e metterlo ko.
Il resto della gara non è stato diverso dalle numerose corse da cannibale alle quali ci hanno abituato
alcuni grandi della Formula Uno. Massa ha “semplicemente” sfruttato la superiorità della F2007, la
competitività delle gomme a mescola più morbida (da lui montate prima e non dopo, come invece ha
erroneamente fatto Alonso) e le difficoltà incontrate dallo spagnolo. Soprattutto nella parte centrale
di gara il vantaggio del brasiliano sui rivali McLaren aumentava con grande costanza, ed è in questo
modo, giro dopo giro, che il distacco è diventato incolmabile per gli inseguitori. In più va sottolineato
che Felipe ha inanellato una serie di giri record fino al primo pit stop, dandosi in quel momento
l’opportunità di dover poi gestire il vantaggio senza troppe ansie. L’atmosfera di serenità e festa in
casa Ferrari è stata però compromessa da quello che è successo a Kimi Raikkonen: ancora non è
stato reso noto il vero motivo del suo ritiro (ammesso che la verità venga fuori), anche se secondo le
prime voci si tratterebbe di un problema di natura elettronica. Nessun dramma, ma certamente un
campanello d’allarme da non ignorare, perché da inizio stagione non avevamo assistito ad un ritiro
rosso in piena regola. Una curiosità proprio sui ritiri: otto vetture su ventidue partecipanti (in pratica
un terzo della griglia) sono state costrette a finire fuori gara, chi per contatti e incidenti, chi per
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problemi analoghi a quelli di Raikkonen.
Adesso il campionato si fa ancora più interessante: Lewis Hamilton, come dicevamo all’inizio, entra
di diritto nel gruppo degli aspiranti alla corona iridata: in tanti puntavano su una sfida più serrata, tra
Alonso e Raikkonen. Dopo i fatti di oggi, non abbiamo avuto altro che un’altra conferma: anche
Massa ed Hamilton, vere sorprese del momento, combatteranno con ogni probabilità per il titolo.
L’espressione di Fernando, pilota di casa della gara odierna, parlava da sola: adesso il suo più diretto
rivale non è una Ferrari, bensì il suo stupefacente e giovanissimo gregario. Una lotta per il titolo a
quattro, in questa Formula Uno, è davvero una bella sorpresa… Prossimo appuntamento il Gran
Premio di Monaco tra due settimane esatte, per il quinto “round” della stagione.
21 Maggio 2007 - 00:00
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