064 - Febbraio 2010 (original)

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064 - Febbraio 2010 (original)
Svelato il nuovo bolide della McLaren ~ Nuova
McLaren Mercedes MP4-25, aggressiva, innovativa, estrema ~ MP4-25, tutti i dati tecnici della
nuova monoposto ~ Le prime impressioni di Martin Whitmarsh ~ Tutti gli uomini del team ~ Intervista doppia a Tim Goss e Paddy Lowe.
Hamilton: “Con la nuova MP4-25 un grande passo
avanti” ~ Button: “Ferrari molto veloce… ma non
sappiamo quanto ~ Lewis protagonista del nuovo
spot di Santander ~ Hamilton e la Motor Sport
Association per i giovani piloti ~ Pedro de la Rosa
pilota ufficiale del team Sauber ~ Il giovane Nyck
de Vries visita il McLaren Technology Centre.
Pronti a partire: intervista a Jonathan Neale. In
McLaren due nuove squadre di ingegneri ~ Whitmarsh si aspetta più sorpassi quest’anno, soprattutto in pista ~ La F1 non deve esagerare: intervista a Martin Whitmarsh.
Whitmarsh eletto Presidente della FOTA 2010 ~ Il
nuovo sistema di punteggio sarà sottoposto a revisione? ~ Doppio diffusore al bando dal 2011, le
scuderie sono d'accordo ~ Enrico Gelpi nella nuova Commissione FIA ~ Approvata dalla Federazione una nuova regola sull’utilizzo delle gomme.
Il Grande Libro delle Statistiche McLaren curato
da Bob Simbel. In questo numero Premi, Trofei e
Riconoscimenti: Bruce McLaren Trophy, Premio
Louis Schwitzer, Segrave Trophy, McLaren Autosport BRDC Award - Young Driver of the Year e
Hawthorn Memorial Trophy.
Circuito di Valencia, Spagna 1>3 febbraio. Prima
uscita ufficiale delle squadre iscritte al Campionato Mondiale 2010. Tutti i dati e tempi di tutti i piloti e le dichiarazioni del team McLaren.
Nuovi acquirenti per Donington Park ~ Jenson
Button photo gallery ~ Nei momenti difficili
s’impara anche dagli incidenti ~ Whitmarsh stupito che i nuovi team non abbiano sfruttato il materiale messo in vendita dalla Toyota.
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Presentata a Newbury, presso la sede di Vodafone UK,
la nuova McLaren Mercedes MP4-25. Jenson Button e
Lewis Hamilton entusiasti del nuovo bolide di Woking,
AGGRESSIVA INNOVATIVA ESTREMA
Venerdì 29 gennaio 2010: sono da poco passate le 11 in
Inghilterra (le 12 in Italia). Jenson Button e Lewis Hamilton tolgono i veli alla nuova McLaren Mercedes MP4-25.
Anni: 30 - Data di nascita: 19/01/1980
Sito web: www.jensonbutton.com
In F1: 170 GP, 7 vittorie, 7 Pole, 327
punti, Campione del Mondo 2009
Quando hai visto la macchina per la prima volta cosa hai pensato? Quando hai
notato il numero 1 del Campione del
Mondo sul musetto come ti sei sentito?
“È stato fantastico! Vincere il Campionato
del mondo lo scorso anno è stato un risultato
importantissimo per me, ma l’inverno passa
molto in fretta, ho tanto da fare e voglio
essere concentrato su questa stagione, il
2009 è ormai alle spalle, dalla gara in Brasile per me è stata una sensazione un po’ surreale, incredibile. Sono molto orgoglioso di
essere qui in McLaren, so di aver portato in
eredità il numero 1 e questa è una grande
responsabilità, ma anche un grande onore. È
qualcosa che sto assaporando, istante dopo
Istante”.
Qual è il piano per il primo test della prossima settimana a Valencia e per le successive tre sessioni?
“Lewis e io divideremo le giornate di test in
parti uguali. Sarebbe bello poter dire che il
mio primo giorno sarà dedicato a prendere
confidenza con la nuova vettura, con le procedure della squadra, in modo tranquillo
insomma, ma la Formula 1 è un mondo troppo competitivo e non me lo posso permettere: si tratta di attaccare da subito, girare, capire, sviluppare e migliorare. Dal primo gior-
Anni: 25 - Data di nascita: 7/1/1985
Sito web: www.lewishamilton.com
In F1: 52 GP, 11 vittorie, 17 Pole, 256
punti, Campione del Mondo 2008
Lewis cosa pensi della nuova vettura?
“Mi sembra... brillante. Ho visto quanta
fatica e quanta attenzione è stata messa per
no sarò completamente immerso nel lavoro
con il team, per conoscere la macchina e
svilupparla di conseguenza in vista della
prima gara. L’ho detto prima: il ritmo di
sviluppo in queste sessioni di test potrebbe
determinare l’esito del Campionato. In più
occasioni il vincitore della prima gara della
stagione, ha avuto concrete possibilità di
conquistare il Titolo, quindi dobbiamo assicurarci di poter lottare al vertice fin
dall’inizio della stagione 2010.”
È passato più di un mese da quando sei
arrivato ufficialmente nel team, cosa ti ha
colpito di più da quando sei qui?
“Due cose: in primo luogo, il livello di professionalità e d’impegno. Fin dal mio arrivo,
ho sempre notato che tutti sono estremamen-
rendere questa vettura quello che è, abbiamo spinto come pazzi per cercare di trovare
le migliori prestazioni, siete in grado di
vedere voi stessi, il risultato è qualcosa di
molto speciale e molto intrigante. Naturalmente, è ancora troppo presto per dire esattamente cosa saremo in grado di fare nei
confronti dei nostri rivali, ma, dopo il ritmo
che abbiamo dimostrato di poter sostenere
nella seconda metà dello scorso anno, mi
sento molto fiducioso di poter avere una
stagione molto competitiva”.
te motivati nello svolgere il proprio ruolo,
vogliono vincere, è difficile da spiegare perché è una sensazione che si avverte ‘a pelle’,
ma questo è un atteggiamento davvero sano
e devo ammettere che mi da una carica enorme. In secondo luogo, ho trovato una squadra veramente unita e accogliente. Forse non
è un qualcosa che si vede dall’esterno, ma
c’è un vero spirito umano, tante persone che
si aiutano a vicenda, nessuno escluso, a tutti
viene prestata la stessa attenzione. Devo dire
che questo aspetto mi ha molto colpito. Sento di avere una grande squadra intorno a me,
ho già la sensazione di essere a casa. Non
vedo l’ora di salire nuovamente in macchina
per imparare, sviluppare e prepararmi alla
sfida Mondiale.”
Come pensi che la nuova linea piloti possa
aiutare la squadra nel 2010?
“Penso che uno dei maggiori patrimoni del
team Vodafone McLaren Mercedes risiede
nella forza e nella conoscenza della squadra,
hanno un’esperienza enorme e questo vale
per l’intera organizzazione del McLaren
Group. Io e Jenson possiamo sfruttare una
straordinaria squadra di ingegneri, comprese
persone che sono qui da molti anni, che hanno lavorato con alcuni dei più grandi Campioni della Formula 1 e con i più grandi geni
Aerodinamica: Muso medio-alto, stretto
e corto, sorretto da due montanti; pance
corte, con andamento discendente e
scavate nella parte inferiore con imbocco
rettangolare in alto; schermi laterali davanti alle prese d'aria dei radiatori ed
alette sul bordo delle fiancate; scarichi
alti, orizzontali, a filo carrozzeria; presa
d'aria motore triangolare con al disotto
un profondo scavo; profilo estrattore
sdoppiato, che si estende fino alla tangente posteriore delle ruote; sul cofano
pinna che si estende fino all'alettone posteriore. L'alettone anteriore, per regolamento largo quanto la carreggiata, ha un
profilo centrale neutro, un triplo flap con
la possibilità di regolazione dall'abitacolo
ed un quarto profilo rialzato. L'alettone
posteriore, più alto e più stretto, è sorretto da un pilone centrale ed è posizionato
a sbalzo, le paratie laterali presentano
feritoie orizzontali per ridurre la turbolenza ed hanno un taglio che lo separa dal
profilo, anteriormente seguono la curvatura della ruota.
del design, con i quali hanno contribuito a
costruire alcune delle vetture di più iconiche.
Hanno sempre un grande desiderio di poter
fornire il meglio per i piloti e per la squadra,
si sono impegnati al massimo e noi li aiuteremo a sfruttare questa vettura nel migliore dei
modi. So come si sente Jenson, so come ci si
sente orgogliosi di far parte di questa squadra, lavoreremo insieme e lavoreremo duro,
siamo a completa disposizione del team e
faremo il possibile per sviluppare questa vettura e farla diventare vincente. Penso che
avere una linea forte di piloti sarà molto importante quest’anno, ci sono tante squadre
con piloti molto competitivi, noi dovremo
essere più forti”.
“Ovviamente voglio vincere il Titolo, questo
è chiaro. Ma, altrettanto importante, voglio
principalmente aiutare la squadra a vincere il
Campionato Costruttori. Ho il desiderio di
realizzare qualcosa di più grande quest’anno.
Voglio dimostrare al mondo la forza, la passione, e la profonda dedizione che da sempre
rappresenta il team McLaren. Sento che questo sarà un grande anno per la Formula 1,
con quattro Campioni del Mondo sulla griglia
di partenza, due dei quali nella nostra squadra, ci sono almeno quattro team che saranno
in grado di vincere delle gare. Per la Formula
1 potrebbe essere l’anno giusto per
conquistare tanti nuovi appassionati
in tutto il mondo”.
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione a
venire?
Cambio: McLaren, longitudinale, semiautomatico a 7
rapporti, scatola in carbonio, gestione elettronica
con centralina unica
Microsoft MES; sistema
"fast shift" (albero ausiliario
con preselezione dei rapporti per cambiate simultanee). Vita utile 4 GP.
Sospensioni: Sospensione
anteriore push-rod con attacchi inferiori sdoppiati ed
ancoraggio sullo spigolo
inferiore della scocca, triangolo superiore e braccio
dello sterzo. Pinze dei freni
oblique con presa d'aria a
cestello che copre il disco e
fa espellere l'aria calda assialmente; attacco del puntone delle sospensioni infulcrato sul portamozzo.
Pneumatici: Monogomma,
slick Bridgestone
Telaio: monoscocca e
cofano motore in fibra
di carbonio ed allumiMotore: Mercedes-Benz nio honey-comb; peso
Fo108X, 2400 cc, V8 di come da regolamento
90°, 2 alberi a camme e 4 di 620 Kg; serbatoio
valvole per cilindro, 95 Kg capace di stivare la
di peso ed alesaggio di 98 benzina per l'intero
mm (insieme alla posizio- Gran Premio.
ne del centro di gravità
sono regolamentate dalla
FIA), monoblocco e testa
in alluminio, gestione elettronica con centralina unica Microsoft MES, potenza massima a 18.000 giri/
min. di regime massimo di
rotazione (per regolamento). Ogni pilota può usare
otto motori a stagione più
quattro per i test.
l’abilità delle persone che hanno portato a questi risultati
sono ancora all’interno del
team. Per questo sono fiducioso che abbiano potuto sostenere lo stesso livello di qualità
nello sviluppo della nuova
macchina”.
Cosa pensa della nuova vettura?
“In effetti abbiamo spinto al limite con il
design della nuova vettura, sono estremamente orgoglioso dei risultati di tutte le persone
che hanno lavorato a questo progetto. Riteniamo che i cambiamenti regolamentari adottati quest’anno non abbiano imposto uno stravolgimento totale della vettura, questo ha
sicuramente giocato a nostro favore, il nostro
obiettivo è di portare una vettura pienamente
competitiva fin dall’inizio della stagione”.
“Sono fiducioso che il team sia
stato in grado di proseguire
sullo slancio dei risultati raccolti fino alla fine del 2009.
Siamo arrivati al termine della
scorsa stagione con una delle
monoposto più competitive del
gruppo, la motivazione e
Cosa vi ha spinto ha prendere la decisione di affiancare Jenson a Lewis?
“La McLaren ha sempre dimostrato che la
forza portata da una profonda conoscenza è
l’approccio migliore da adottare in F1. Il
gruppo di ingegneri, progettisti e gli strateghi
che hanno collaborato ad assemblare questa
macchina, dimostra quanto può essere realizzato da un team operativo concentrato al limite delle proprie capacità. In Jenson abbiamo visto un pilota Campione del Mondo con
molta fame di vittorie, qualcuno che vuole
ottenere maggiori successi, porta con sé un
mix di esperienza, velocità e forza di carattere, questo non farà altro che rafforzare ulteriormente tutta la nostra squadra. Queste qualità le abbiamo già viste ed apprezzate in Lewis. Ha sempre dimostrato di non essere solo
un grande pilota di Formula 1, ma anche un
grande motivatore per se e per i ragazzi del
team. Sono convinto che abbiamo una linea
piloti molto forte, entrambi impegnati a lavorare insieme per migliorare le prospettive
della squadra in quella che promette di essere
una stagione altamente competitiva”.
Di cosa si tratta quindi? Che cosa rende la McLaren una delle indiscusse
protagoniste della Formula 1 da così
tanti anni?
“C’è una grande passione. Una passione che
rende l’impegno all’interno di questa organizzazione un qualcosa difficile da definire a
parole. Lo abbiamo visto anche lo scorso
anno, in realtà, lo vediamo ogni anno: è la
capacità di restare uniti, tutti insieme con
l’obbiettivo unico di superare gli ostacoli. Lo
stesso vale per molti dei nostri partner commerciali. Abbiamo attualmente relazioni di
lunghissima durata, una cosa fantastica, siamo estremamente orgogliosi della forza e
della profondità di tali partenariati. Parlano i
numeri, il livello di fiducia e la reputazione
che questa squadra ha dimostrato di avere
dall’inizio della sua storia. Crediamo nelle
persone, le valorizziamo e diamo loro continue ‘scosse’ di motivazione, questo ci ha
permesso di essere dove oggi siamo, ed il
nostro impegno comune ci porterà
avanti, nel 2010 e per molti anni
ancora”.
Venerdì 29 gennaio 2010: la
nuova McLaren Mercedes
MP4-25 viene svelata al pubblico e alla stampa. Un primo impatto ‘stupefacente’.
Team Principal
Approdato alla McLaren dalla
BAE Systems nel 1989, prima
come capo delle operazioni e
da ultimo come Amministratore
delegato di McLaren Racing,
Martin (51 anni), è stato determinante nel sostenere la crescita della McLaren e la diversificazione come società, oltre che
nella supervisione tecnica della
squadra corse e nelle funzioni
di produzione. Nominato COO
nel 2005, ricopre attualmente la
carica di Team Principal del
team McLaren Mercedes,
dall’inizio della stagione 2009.
Managing Director
Dopo 10 anni di lavoro sul lato
tecnico e operativo del settore
aerospaziale BAE, Jonathan
(47 anni), si è unito al team
McLaren Racing come Operations Director. Nel 2004 è stato
nominato Amministratore delegato della società, un ruolo
fondamentale nella definizione
della strategia tecnica e operativa della squadra McLaren.
Engineering Director
Giunto in McLaren dalla Williams nel 1993, Paddy (47 anni), è a capo del team di ricerca
e viluppo. Grazie alla sua straordinaria competenza, sono
stati introdotti una serie di importanti innovazioni tecniche
nello sviluppo delle monoposto.
Nominato Direttore degli ingegneri nel maggio 2005 ha attualmente la responsabilità di
tutti i dipartimenti di ingegneria
all’interno di McLaren Racing.
Operations Director
Ingegnere meccanico con una
grande
esperienza
nell’automotive engineering,
compresi i ruoli ricoperti presso
la divisione Powered di BMW.
Molto preparato, Simon (47
anni), entra a far parte del team
nel 2003 come Direttore generale, assumendo la carica di
Direttore delle operazioni l’anno
successivo. Nel 2009 è stato
dato in prestito al team Force
India come Chief operating
officer, per poi rientrare in
McLaren alla fine del 2009.
Aerodynamic Director
Head of Vehicle Design
Ha iniziato la sua carriera progettando imbarcazioni in Australia. Dopo una serie di design di alto livello e lo sviluppo
delle mission affidategli, Andrew (39 anni), è entrato a far
parte della QinetiQ McLaren nel
2008. È stato supervisore della
seconda metà dello sviluppo
del design della vincente McLaren MP4-23. Attualmente è
responsabile del design McLaren Racing, si occupa della
galleria del vento e dei gruppi di
progettazione del modello.
Recentemente approdato al
team McLaren, John (42 anni),
si occupa del reparto aerodinamica, controlla il l'efficienza e il
funzionamento giorno per giorno, studiando e proponendo
soluzioni e alternative. In precedenza ha occupato lo stesso
ruolo in Ferrari dal 2003 fino
alla metà dello scorso anno, ha
prestato la sua collaborazione
anche alla Renault F1. Ha iniziato la sua carriera nel 1990,
ha una lunga esperienza nel
settore auto sportive e ha lavorato anche per il team Newman
Haas nella Formula Indycar.
Venerdì 29 gennaio 2010: Management
& Engineering McLaren al gran completo nel giorno della presentazione
della nuova McLaren Mercedes MP4-25
Chief Engineer MP4-25
Ha iniziato la sua carriera in
Formula 1 con la Cosworth nel
1986, prima di entrare in McLaren come progettista nel 1990.
Tim (46 anni), ha ricoperto molti
ruoli all'interno del team, collaborando come ingegnere capo
della squadra prove, oltre che
come capo della dinamica del
veicolo. Attualmente è uno dei
due ingegneri del Team Principal, ruolo che alternata e condivide con Pat Fry. È inoltre responsabile per le specifiche
tecniche, di progettazione e
sviluppo di gara della MP4-25.
Principal Race Engineer
Ha iniziato la sua carriera in
McLaren nel 1997 come responsabile della dinamica e
della modellazione della vettura. L'anno seguente Philip (38
anni), si è unito al team di gara,
lavorando come ingegnere assistente di Mika Hakkinen. Nel
2001, fu promosso ingegnere di
gara, un ruolo che ha gestito
fino alla fine della scorsa stagione. Ha collaborato con David Coulthard, Juan Pablo Montoya, Pedro de la Rosa e Lewis
Hamilton. Per il 2010 è stato
nominato ingegnere di gara del
Team Principal.
Global Brand Director & CEO Vodafone Group
Race Engineer - Jenson
Nato in Danimarca, Jakob (39
anni), inizialmente ha lavorato
presso la McLaren nella metà
degli anni 1990, occupandosi del
gruppo di ingegneri impegnati nei
programmi sportivi dei Campionati GT e Le Mans. Rientrò nel
2001 come ingegnere di prova e
nel 2005 si unì alla squadra corse. Recentemente ha lavorato
come ingegnere dei dati sulla
vettura di Lewis. Ha prestato la
sua collaborazione anche nel
BTCC e Champ Car ed è stato
un ingegnere di gara in Formula
3000 e nel Campionato DTM.
Ha iniziato la carriera nel marketing della Saatchi & Saatchi nel
1980; si è poi trasferito nella filiale di Londra della Lowe Howard Spink per diventarne Amministratore delegato. Ha ricoperto la carica di vice Presidente e responsabile globale della
pubblicità per il marchio Coca-Cola. Nel 2003 è stato nominato
Amministratore delegato del Vodafone Team. L’anno successivo è diventato Direttore del gigante delle telecomunicazioni e
responsabile del marchio a livello mondiale.
“Inizia la quarta stagione di questa
partnership, continueremo a collaborare per
dare un supporto concreto ai nostri clienti,
utilizzando le possibilità uniche che questo
partenariato offre, attraverso una potente
piattaforma di marketing integrato. Con
l’inizio della stagione 2010, diamo il benvenuto al Campione del Mondo Jenson Button e auguriamo a tutto il team un grande
successo per il Campionato”.
Vodafone è partner ufficiale della telefonia
mobile del team Vodafone McLaren Mercedes. Questa collaborazione rappresenta
una fondamentale sponsorizzazione di Vodafone a livello mondiale e fa parte di un
costante impegno che Vodafone vuole portare in Formula 1, uno sport che continua a
fornire una massiccia copertura televisiva a
livello globale e che, per il mercato consumer, rappresenta un’attraente possibilità di
dare ulteriore sviluppo ai clienti commerciali, oltre che agli appassionati di sport motoristici. La sponsorizzazione, compreso il
nome della squadra ‘Vodafone McLaren
Mercedes’ continua a dare una visibilità
predominante del marchio anche sulle vetture 2010, sulle tute dei piloti così come sui
caschi.
La partnership inoltre offre una potente
piattaforma integrata di marketing attraverso la pubblicità, l’ospitalità, i contenuti mobili, le offerte sui cellulari e le varie promozioni ad essi collegate, nonché vantaggi
esclusivi e di accesso per i clienti Vodafone
attraverso l’attivazione di programmi innovativi. Ci sono evidenti sinergie tra gli atteggiamenti e i valori di Vodafone e il team
McLaren Mercedes e questo si
tradurrà in una partnership di continuo successo”.
Race Engineer - Lewis
Si è unito al team nel 2001,
assumendo nel tempo una serie di impegnative posizioni
tecniche all'interno della società. Con più di 6 anni di esperienza, Andy (31 anni), ricopre
anche il ruolo di sviluppo software per il simulatore della
squadra. Ha collaborato con
Kimi Raikkonen e Fernando
Alonso, ed è perfettamente in
grado di diventare il nuovo ingegnere di gara di Lewis.
Nella nuova MP4-25, le soluzioni adottate non riguardano solo la parte tecnica, ma è stata prestata attenzione
anche alla parte stilistica. In questo modo, la zona posteriore risulta doppiamente rivoluzionaria. Da una
parte rappresenta un elemento di continuità tra cofano
e alettone, con una soluzione estremamente precisa e
mai vista prima, dall’altra modifica in maniera decisa la
linea delle monoposto di Formula 1, che per anni, in
quella zona, sono rimaste intatte.
La MP4-25 sembra molto diversa dalla
vettura dello scorso anno. Quali sono le
principali modifiche?
TIM “In seguito al chiarimento regolamentare dello scorso anno, che riguarda principalmente l’interpretazione delle regole nel
sottoscocca, la vettura 2010 è stata progettata per trarre il maggior vantaggio possibile
delle prestazioni aerodinamiche nella parte
del pavimento. Tale interpretazione ci ha
portato a modificare il layout della parte
posteriore della vettura. La vettura è più
lunga rispetto alla MP4-24 a causa delle
dimensioni dei serbatoi, abbiamo abbassato
telaio e carrozzeria. Inoltre la rimozione del
KERS ha aperto nuove opportunità sul
layout interno e sulla distribuzione del peso.
Lo definirei un diverso trattamento della
parte aerodinamica dello scorso anno.”
La pinna che collega il corpo superiore e
l’ala posteriore è molto sorprendente,
qual è il suo compito?
TIM “Il principale effetto portato dai nuovi
serbatoi è stato il riposizionamento di alcuni
componenti interni della vettura. Uno dei
risultati di queste necessità è stata la decisione di spostare alcune componenti per il
raffreddamento centralmente, nella parte
posteriore della vettura. La pinna rappresenta in parte la conseguenza dello sviluppo del
gruppo ala ad alto carico aerodinamico che
abbiamo usato lo scorso anno in gare come
Monaco. Questo particolare sarà in grado di
sfruttare in maniera più efficiente l’aria
sull’ala posteriore. Sono soluzioni piuttosto
semplici”.
A livello umano, che cosa avete imparato
in questi ultimi 12 mesi?
PADDY “Abbiamo imparato che come
squadra siamo in grado di operare efficacemente restando sempre uniti, sia nel successo che nelle avversità. Credo che una delle
cose migliori dello scorso anno sia stata la
dimostrazione che in nessuna occasione, ne
da parte degli uomini della squadra, ne gli
azionisti, gli sponsor, il Team Principal,
tutta la gestione, c’è stata una persona che
ha puntato il dito contro qualcuno, ma anzi,
quanto accaduto ha aumentato la stima di
tutti noi. Questo è stato molto incoraggiante
e da la dimensione dello spirito di squadra
che esiste qui”.
Guardando al regolamento 2010, la notizia più importante è il divieto di rifornimento in gara. Quanto ha influito sulla
progettazione della nuova vettura?
TIM “Ha rappresentato una fida ulteriore. Il
fatto di dover raddoppiare le dimensioni per
poter ospitare più carburante, ha imposto di
avere un occhio sempre attento ad analizzare la lunghezza del telaio, con lo scopo di
non compromettere la resa aerodinamica.
Insomma, una bella sfida”.
Quindi come vi siete mossi? Come è stato
affrontato questo problema?
TIM “Abbiamo scelto di non compromettere l’aerodinamica della vettura e, attraverso
un ripensamento della struttura del sistema
di raffreddamento e condizionamento elettrico, siamo riusciti a fornire lo spazio per le
nuove dimensioni dei serbatoi, pur mantenendo la nostra filosofia aerodinamica della
carrozzeria.”
I piloti dovranno partire con il serbatoio
pieno ad ogni Gran Premio, in che modo
questo influenza la guidabilità della vettura e le sue caratteristiche di equilibrio?
PADDY “Il problema più grande è chiaramente il peso del carburante, che ovviamente aumenta anche la distanza di arresto in
maniera considerevole. Questo aumenta le
richieste all’impianto frenante, ciò significa
che abbiamo dovuto progettare dischi freno
e pastiglie adatti a sopportare questi carichi
di lavoro. Inoltre con una gomma anteriore
più stretta si perde grip, questo cambierà
l’equilibrio della vettura. Proprio per tutti
questi motivi abbiamo studiato approfonditamente la distribuzione del peso, il bilanciamento aerodinamico e l’equilibrio meccanico, al fine di compensare tutte queste
problematiche nella maniera migliore”.
Pensi che il divieto di rifornimento e il
conseguente effetto sui pneumatici e
sull’equilibrio della vettura costituiranno
i punti cruciali?
TIM “Potrebbe rendere lo spettacolo significativamente migliore, sì. In precedenza, le
strategie erano legate alla sosta per rifornimento e cambio gomme, quindi era più facile studiare un piano per effettuare il sorpasso durante le fasi di pit-stop. Quest’anno
non sapremo invece quando un macchina
rientrerà per il cambio gomme, sappiamo
solo che obbligatoriamente dovranno fermarsi per utilizzare entrambe le mescole,
ma non sappiamo quando. Questo renderà le
gare ancora più impegnative e interessanti e,
si spera, incoraggerà i piloti ad effettuare
più sorpassi in pista”.
Qual è il tuo programma per queste sessioni di test invernali?
PADDY “Inizialmente, la cosa più importante è dimostrare che l’auto è robusta. Molte cose sono state cambiate sulla vettura,
quindi vogliamo assicurarci di essere pienamente affidabili per la prima gara. All’inizio
della scorsa stagione vi erano squadre più
competitive di noi, ma nonostante le difficoltà incontrate siamo stati comunque in
grado di raccogliere un buon numero di
punti, proprio perché siamo stati più affidabili. Questi test servono a stabilire la durata
della macchina e ci daranno il tempo necessario per risolvere eventuali problemi che
potremmo incontrare. Inoltre, vogliamo
raggiungere una conoscenza approfondita
del comportamento degli pneumatici, sulla
durata e il degrado e su come ottenere il
meglio da essi. Non ultimo chiaramente lo
sviluppo delle prestazioni”.
Al termine della sua prima sessione di
test, Hamilton ha dichiarato che sulla
nuova vettura si sente un miglioramento
enorme rispetto al debutto della monoposto 2009. Un anno fa infatti, Lewis e la
squadra capirono in fretta che la vettura
era difficile da guidare e molto lontana
dall’avere un ritmo ottimale. Ma dopo
aver compiuto 108 tornate con la vettura
2010, si dice fiducioso che la squadra si
possa presentare all’avvio del Mondiale
in una situazione decisamente migliore
rispetto a quella dello scorso anno. Vediamo perché...
Cosa ci puoi dire di questo tuo primo
test con la nuova McLaren?
“Rispetto al primo giorno di test del 2009,
la differenza è stata come passare dalla
notte al giorno. Una sensazione molto
positiva. Ho sempre tenuto sotto controllo
le vari fasi dello sviluppo di questa vettura, senza perdere di vista gli ottimi risultati raggiunti nel finale di stagione 2009.
Ho visto la vettura evolversi, ed oggi ero
molto entusiasta di salirci sopra per valutare il funzionamento delle parti che abbiamo migliorato. È stato un buon inizio,
mi sono trovato subito a mio agio e questo è un aspetto importante. Sono uscito
sorridendo perchè molti dei problemi che
accusavo sulla precedente vettura, non si
sono manifestati sulla MP4-25”.
Già da qualche tempo, e dopo aver seguito lo sviluppo in fabbrica, eri convinto che la nuova macchina sarebbe
stata un passo avanti. Perché?
“Stavo solo aspettando questa giornata di
test, ho visto i progressi di questa macchina, sono stato molto presente e molto coinvolto nello sviluppo, ho capito presto
che mi sarei sentito meglio con questa
vettura”.
Hai anche ammesso che però era troppo presto per essere certi di poter lottare per il titolo 2010, hai dei dubbi?
“Quello che posso dire è che questa macchina è molto, molto meglio della monoposto 2009, indubbiamente abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Nel corso di
queste sessioni, non possiamo sapere il
quantitativo di carburante imbarcato dagli
altri piloti, o che cosa stanno effettivamente provando. Questa mia prima giornata con la MP4-25 la definirei più come
un collaudo per vedere come la vettura si
comporta, per comunicare alla squadra le
mie impressioni, valutare soprattutto il
comportamento con diversi quantitativi di
benzina. Ci sono aree che possiamo ulteriormente migliorare, ma questo vale anche per gli altri team. La cosa importante
è che la sessione è stata positiva e il miglioramento rispetto alla MP4-24 è stato
palpabile da subito. Non siamo in ritardo
di 2-3 secondi, gli ulteriori progressi che
potremmo fare da qui alla prima gara, ci
consentiranno di svolgere un buon lavoro
partendo da una solida base, situazione
che lo scorso anno non avevamo. Oggi
abbiamo chiuso in terza posizione... non è
l’ultima... e alla fine ho una
buona sensazione”.
L’intera sessione di tre giorni è stata
dominata dalla Ferrari, seguita a ruota
dalla Sauber Ferrari in seconda posizione. Pensi che questa sessione di test
abbia già fissato i punti di riferimento
per la stagione 2010?
“Penso che si possa affermare che la Ferrari è veloce, ma non sappiamo quanto
realmente veloce. Difficile segnare quei
tempi se non sei competitivo, ma resta
l’incognita del carburante imbarcato. In
ogni caso anche quando giravano più lentamente, per il peso del carburante, erano
ancora abbastanza veloci, l’impressone
generale è che effettivamente siano competitivi. Per noi però, questo non è ne il
posto ne il momento di prestare attenzione a chi è veloce e a chi non lo è. Da qui
alla prima gara tutte le squadre potranno
usufruire di ulteriori aggiornamenti. Pensiamo anche al fattore peso, con questi
carichi di carburante la differenza tra 10 e
160kg è enorme e coinvolge tutte le parti
della vettura, quindi dopo soli tre giorni di
test è comunque difficile trarre delle sicure conclusioni. Credo che nella prossima
sessione a Jerez, potremo avere le idee
più chiare, soprattutto per quanto rigurada
l’impatto del peso dovuto dal carburante,
capire quanto incidono 10kg di carburante
sui decimi di secondo. Con questi dati si
potrà capire un po’ di più su chi è veloce
e chi non lo è. Ma al momento la nostra
priorità è quella di perfezionare e migliorare la vettura”.
Come è stato il tuo primo giorno di test
con la McLaren? Come ti sei trovato?
“È stata una lunga giornata. Abbiamo
lavorato fino alla 1 di notte, cercando di
trovare la giusta posizione col sedile. In
precedenza, avevamo giò fatto delle prove, ma è sempre diverso quando ci si siede per la prima volta nell’auto e, quando
si scende in pista ci si trova spesso con
una posizione un po’ diversa da quella
che ti aspettavi. Inizialmente non ero in
una buona posizone, mi sentivo più in alto
di quanto desideravo. Così abbiamo lavorato molto su questo aspetto, per assicurarci di poetr avere una sistemazione ottimale e comoda. Abbiamo lavorato molto
oggi ed è stato davvero utile. Questo test
mi è servito soprattutto a familiarizzare
con l’ambiente e le procedure della squadra, eseguendo tutti i controlli in programma per questo primo test. La giornata è stata lunga, ma utile. Questa mattina è
stata abbastanza dura, abbiamo apportato
molte modifiche per fare in modo di avere
una seduta perfettta, ora mi sento a mio
agio in auto e sono soddisfatto del risultato ottenuto.
Nel pomeriggio abbiamo percorso un
buon numero di giri, perfezionando a dovere tutti i controlli della vettura. Dobbiamo continuare su questa strada e le prossime giornate di test in programma questo
mese, ci saranno d’aiuto per comprendere
e sviluppare ancora di più la MP4-25.
Crediamo di avere una buona base per
poterci presentare competitivi fin
dalla prima gara del Campionato.
Lewis Hamilton collabora con la Motor Sports
_________Association ad una nuova iniziativa che ha lo scopo
di proteggere i ‘baby driver’ dall’abbandono degli studi per perseguire le proprie ambizioni nelle categorie Motorsport junior.
E proprio grazie a questa
collaborazione è stata introdotta una nuova clausola
che si aggiunge ai requisiti
necessari per ottenere una
licenza per competere nelle
categorie junior nel 2010.
Questa clausola impone
che il titolare della licenza
debba presentare un permesso scritto direttamente
dall’istituto scolastico, che
in questo modo valuta o
meno se è il caso di poter
concedere del tempo
‘extra’ da dedicare alla
propria carriera. L'obbiettivo è quello di incoraggiare
i genitori e le scuole a collaborare in maniera più
comunicativa, oltre a prevenire l'anticipato abbandono degli studi a favore
delle ore passate in pista.
A tal proposito Lewis ha
dichiarato sul suo sito ufficiale: “Quando ho iniziato
a correre con i kart, una
delle priorità di mio padre
era quella di accertarsi che
i miei studi non venissero
trascurati, dovevo lavorare
e portare a termine i compiti esattamente come i
miei compagni di classe; per me forse è stato più difficile, perché dovevo e volevo dedicare molto tempo anche alle corse,
ma ad oggi posso affermare di essere stato fortunato:
sia mio padre e, più tardi,
Ron Dennis e l'intera
McLaren, mi hanno sempre
chiarito il fatto che avrei
potuto continuare a correre
solo fino a quando avrei
tenuto fede anche ai miei
impegni scolastici. Era il
loro modo per incoraggiarmi e, in realtà, ha richiesto
molto impegno a scuola,
ma di questo sarò sempre
grato a loro per avermi imposto questa strada. Quando si è piccoli e ci s'immerge nel mondo delle gare, so
che c'è la sensazione che
tutto sia possibile e l'unica
cosa che conta è quella di
tornare a correre per tutto il
tempo possibile, ma è necessario un ulteriore sforzo
per fare in modo che gli
impegni scolastici non vengano trascurati. La sensazione è che grazie a questa
iniziativa, i bambini possano avere più stimoli per
dedicare la giusta attenzione ai loro studi, la speranza
è che i vantaggi si riflettano anche su scuole e genitori, un importante aiuto supplementare per ottenere
più facilmente questo tipo di risultati”
Nuovo spot pubblicitario
di Hamilton per Santander
UK, partner McLaren 2010.
La mattina dell'11 gennaio Lewis Hamilton è stato avvistato
nel centro di Londra, entrava in una banca lungo Tottenham
Court Road! Ma il Campione del Mondo 2008 non stava
semplicemente controllando
il suo conto corrente ma, in
compagnia del Presidente di
Santander Emilio Botin, Lewis ha fatto da testimonial al
lancio delle nuove filiali inglesi del brand finanziario.
Da fine gennaio infatti, ben
1.000 filiali dislocate in tutto
il paese offrono i servizi finanziari di Santander. Questo
permetterà alla società di allineare il ramo britannico
dell'azienda con le numerose
filiali internazionali. Naturalmente la presenza di Lewis
ha costituito parte integrante della giornata. Hamilton da
quando è diventato pilota ufficiale di Formula 1 nel 2007, ha
svolto un ruolo centrale nel marketing Santander: appare sui
cartelloni pubblicitari, è testimonial della maggior parte delle
campagne indette da Santander e, soprattutto, è protagonista
di una serie di spot pubblicitari che sono ormai diventati delle icone per il pubblico britannico. Uno degli spot più famosi
vede Lewis a bordo di una miniatura della McLaren Scaletrix
sfrecciare su un’autopista
montata in soggiorno. Lo
spot più recente lo vede invece impegnato nella progettazione di un grande ponte stradale, struttura che viene completata e unita con una serie
di giganti mattoni rossi, a
simboleggiare la forza e la
stabilità dell’istituto di credito. Hamilton si è divertito
molto durante le riprese cinematografiche e per l’ occasione ha dichiarato: “Alcune
delle attività più piacevoli
che abbia mai svolto al di
fuori della pista nel corso della mia carriera in Formula 1
sono state con Santander. Ero molto impaziente di vedere lo
spot dei ‘mattoni rossi’ e devo dire che ne sono
rimasto favorevolmente impressionato. Ancora
una volta abbiamo svolto un ottimo lavoro”.
Pedro de la Rosa
pilota ufficiale Sauber
-
Con questa mossa il team svizzero
completa l’organico per il Mondiale
2010. Insieme al 38enne pilota spagnolo, il giovane Kobayashi. Con
l’ufficializzazione di questo accordo,
vengono messe a tacere anche le varie
voci che prevedevano Fisichella come
futuro pilota della Sauber. Pedro,
molto soddisfatto, ha dichiarato: “Ho
sempre fermamente creduto di poter
avere un’altra chance come pilota
titolare. Ora sta a me sfruttarla a dovere.” Lo spagnolo ha disputato 72
Gran Premi nella sua carriera, ottenendo un totale di 29 punti mondiali.
.
In McLaren sono molto
contenti per de la Rosa
Il team boss della McLaren Martin
Whitmarsh si dice contento di vedere
che dopo tanti anni passati come collaudatore alla McLaren, Pedro ha la
possibilità di tornare a correre con il
team Sauber. Pedro ha iniziato a fare
il collaudatore per il team di Woking
nel 2003, da allora ha sempre ricoperto il ruolo di test driver. Con la McLaren ha corso 9 GP, di cui 1 in Bahrain
nel 2005, in sostituzione
dell’infortunato Juan Pablo Montoya.
Ancora in sostituzione del colombiano nella seconda parte della stagione
2006.
Pedro ha ora la possibilità di scendere
nuovamente in pista con il team Sauber, suo compagno di squadra sarà il
giovane Kamui Kobayashi, talento
giapponese che si è messo in mostra
sul finire della stagione 2009 con la
Toyota dell’infortunato Timo Glock.
Martin Whitmarsh ha dichiarato che
de la Rosa ha potuto sfruttare questa
possibilità con tanto di ‘benedizione’
da parte della McLaren e con i migliori auguri per la sua carriera:
“Pedro non ha mai fatto mistero della
sua ambizione di continuare a correre
in F1 come pilota ufficiale, per cui
non abbiamo mai avuto l’intenzione
di fare da ostacolo alle sue opportunità. Al contrario, gli auguriamo ogni
bene. È stato un uomo squadra fantastico, tutti nel team nutrono profondo
rispetto per Pedro. In questi ultimi
sette anni, ha contribuito in maniera
enorme allo sviluppo che ha permesso
alla McLaren di conquistare notevoli
successi, nessuno di noi si dimenticherà di questo eccellente collega,
non solo come pilota, ma anche come buon amico”.
La McLaren mette sotto contratto il
14enne Nyck de Vries, giovane promessa del Young Driver Development Programme.
Il team di Woking ha inserito nel suo programma di supporto
ai giovani piloti Nyck de Vries, olandese, pilota di kart, il
14enne sarà gestito da Anthony Hamilton e dalla Hamilton
Management Group. Il team principal della McLaren Martin
Whitmarsh ha dichiarato: “Da molto tempo la McLaren è impegnata nel progetto di supporto ai giovani talenti, siamo convinti che incoraggiare i piloti junior faccia parte delle responsabilità dell’intera comunità del Motor Racing, da anni la
McLaren contribuisce allo sviluppo di questo programma.
Nyck sembra essere una prospettiva entusiasmante, siamo
convinti di aver fatto la scelta giusta nel sostenere la sua carriera junior, fornendogli il supporto e la formazione di cui ha
bisogno per avere successo.”
Anthony Hamilton, manager del giovane olandese si è detto
estremamente entusiasta: “Nyck è un giovane molto promettente. Suo padre, Hendrik, è stato fantastico nel sostenere la
carriera di Nyck, ha contribuito a farlo diventare un grande
pilota nelle categorie Junior. Siamo entrambi convinti che, con
il giusto livello di sostegno, si potrà instradare Nyck verso i
livelli più alti del Motorsport. Lavoreremo a stretto contatto
con Dino Chiesa. Dino è un vecchio amico, ha istruito Lewis e
Il giovane quattordicenne
Nyck de Vries, in visita al
McLaren
Technology
Centre, posa per una foto
vicino alla McLaren MP424 di Lewis Hamilton.
Nico Rosberg nel Team MBM, è molto esperto e sa perfettamente come ‘coltivare’ e sviluppare i giovani talenti. Questa è
una partnership molto emozionante e dinamica.”
Nyck ha aggiunto: “La mia visita al McLaren Technology
Centre è stata un’esperienza fantastica e sono molto onorato e
grato per il sostegno che la McLaren mi darà per sviluppare la
mia carriera. Le risorse che hanno sono incredibili, credo che
saranno in grado di fornirmi la cornice ideale per migliorare le
mie capacità, la mia condizione fisica e la mia esperienza nel mondo delle competizioni.”
INTERVISTA A JONATHAN NEALE
Jonathan Neale, managing
director di McLaren Racing, dalle
pagine del sito ufficiale ha parlato
della nuova struttura di ingegneri
che la squadra di Woking ha messo in atto per la stagione 2010.
Come vi siete preparati all’arrivo di
Jenson Button nel team?
Quando Jenson ha visitato il McLaren
Technology Centre, una delle domande
che ha fatto è stata: “È questo il team di
Lewis?” La risposta: “Sì, certo, è il team
di Lewis, come lo era di Kovalainen,
così come di Fernando Alonso, Juan
Pablo Montoya e Kimi Raikkonen… e
sarà anche il tuo team”. Questa squadra
è di Lewis con l’esclusione di qualsiasi
altro driver ad alte prestazioni? Assolutamente no. In McLaren desideriamo
sempre avere piloti vincenti.”
A cosa è dovuto il rinnovamento degli
ingegneri di gara?
Le ragioni sono diverse: in primo luogo
ci è sembrato il momento giusto. Entrambi i nostri ingegneri di gara, Phil
Prew (ingegnere di Lewis) e Mark Slade
(ingegnere di Heikki), hanno rappresentato questa figura per ben 15 anni. Grazie a loro ora ci troviamo con un buon
numero di giovani ingegneri, molto addestrati e soprattutto pronti a partire, noi
gli daremo la piattaforma giusta sulla
quale potranno accumulare ulteriore esperienza, fino a raggiungere livelli di
competenza che possono realmente fare
la differenza. Insieme, vogliamo costruire una squadra di tecnici che cresca intorno a Jenson, esattamente nello stesso
modo che abbiamo usato con Lewis nel
2007. Vogliamo creare un gruppo di
persone impegnate a tirare fuori il meglio delle doti e dello stile di Jenson.
Inoltre, siamo molto ansiosi di continuare a sviluppare la nostra organizzazione.
Con Phil impegnato in questo nuovo ruolo, in che modo è stato riconfigurato il
team di ingegneri?
“Certamente, e lo fa; soprattutto con
l’obbiettivo di avere sempre il totale dei
dati per l’apprendimento e lo sviluppo
del set-up. Nel week-end di gara sarà la
figura a cui chiedere: “Come sta procedendo il set-up? In quale direzione ci
stiamo muovendo? Possiamo utilizzare
meglio la squadra di simulazione? Gli
ingegneri che tornano al McLaren Technology Centre riferiranno direttamente a lui. Anche le singole idee o richieste
tipo: “Si potrebbe provare questa soluzione piuttosto che quest’altra…”, potranno essere sottoposte alla sua attenzione. In questo modo Phil potrà controllare il regolare flusso d’informazioni,
mettendole a disposizione di entrambe le
squadre”.
Phil Crew: nel week-end di gara sarà la
figura a cui chiedere. Gli ingegneri che
tornano al McLaren Technology Centre riferiranno direttamente a lui. In
questo modo Phil potrà controllare il
regolare flusso d’informazioni, mettendole a disposizione dell’intera squadra
Quando ha avuto inizio questo processo?
“Abbiamo atteso il termine della stagione 2009, ma non eravamo in grado di
prendere una qualsiasi decisione fino a
quando non è stata chiarita la nostra linea piloti. Quando abbiamo avuto la
conferma che Jenson avrebbe guidato
con Lewis, abbiamo voluto essere assolutamente certi di poter fare un lavoro
identico per entrambi i piloti. A facilitare questo compito ci penserà Phil Prew,
che è stato ingegnere di gara di Lewis
fino al termine della scorsa stagione, e
che sta per assumere il nuovo ruolo come ingegnere di gara del team Principal.
Phil ad ogni gara si occuperà della gestione del set-up, dello lo sviluppo e della condivisione di dati e informazioni tra
i due team di ingegneri.”
“Gli ingegneri di gara sulla vettura di
Lewis saranno guidati da Andy Latham,
insieme a Mark Tempio, che sarà il suo
ingegnere di prestazioni. La vettura di
Jenson è invece affidata a Jakob Andreasen, tecnico molto esperto che negli
ultimi anni ha lavorato sulla vettura di
Lewis, al fianco di Phil. Dave Robson,
anch’egli molto esperto, sarà il suo ingegnere di prestazioni. Abbiamo dato ad
entrambi i piloti una nuova e giovane
squadra di ingegneri, con Phil che farà
da ponte fra le due.”
Phil ha quindi anche il compito di garantire una continua parità tra i piloti?
Martin Whitmarsh ritiene che il divieto di
rifornimento nel corso dei GP avrà effetti
positivi… soprattutto sui sorpassi.
C
ome è noto, il nuovo regolamento è
stato introdotto per motivi di sicurezza
e per favorire i sorpassi in pista, piuttosto
che durante i pit-stop. Le vetture infatti potranno rientrare in pit lane solo per il cambio
gomme e dovranno quindi essere dotate di
un maggior carico di carburante per poter
arrivare al termine delle gare.
Queste modifiche sono state accolte con
reazioni diverse, alcuni infatti sostengono
che queste regole renderanno questo sport
ancora più competitivo, in ragione del fatto
che vengono ridotte le possibilità di effettuare il sorpasso durante la sosta ai box, altri
ancora sostengono invece che l’aumento del
peso dovuto alla maggiore quantità di carburante imbarcato renderà in ogni caso difficile
effettuare sorpassi in pista.
Whitmarsh tuttavia pensa che questo tipo di
divieto avrà l’effetto desiderato:
“Inevitabilmente, quando viene apportata
una modifica, ci sono pro e contro. Queste
regole pongono i piloti in condizione di dover tirare fuori il meglio della prestazione
durante il turno di qualifiche, cercando di
spuntare il miglior giro veloce, questo è un
aspetto che risulterà molto gradito agli spettatori. In secondo luogo, durante la gara il
sorpasso non potrà più essere pianificato con
la strategia dei box, di conseguenza, ed escludendo possibili problemi che si possono
verificare durante il cambio gomme, i sorpassi saranno possibili solo in pista: tutto
questo renderà lo spettacolo meno noioso
agli occhi degli appassionati di Formula 1.
I piloti avranno un incentivo maggiore per
tentare il sorpasso. Incentivo che fino alla
scorsa stagione è mancato ai piloti che sapevano di poter aspettare la sosta ai box per
sopravanzare l’avversario, abbiamo assistito
molte volte a gare senza nemmeno un sorpasso in pista, il pubblico chiaramente non
ha gradito. Voglio sottolineare anche un altro importante aspetto: i piloti si qualificheranno con serbatoi scarichi e gomme in temperatura, la domenica si troveranno invece a
dover affrontare la partenza della gara con
gomme fredde, freni non ancora alla giusta
temperatura e una zavorra di 160kg di carburante. Fin dalla prima curva, sarà molto più
complicato gestire la macchina, cercando di
non farsi superare quando si parte davanti o
nel tentativo di recuperare posizioni quando
si rimane indietro. Dovranno dosare tutto
nella maniera corretta, avendo cura degli
pneumatici, il buon bilanciamento della vettura potrebbe infatti cambiare in conseguenza dello stile adottato durante queste fasi”.
Whitmarsh, che ha supervisionato lo sviluppo della nuova McLaren MP4-25, è convinto
che la squadra si sia adattata molto bene ai
nuovi regolamenti e continuerà a fare del
proprio meglio: “Durante lo sviluppo della
nuova vettura, ci siamo posti alcuni obiettivi,
molto elevati, ad oggi sono enormemente
soddisfatto di come i nostri progettisti e gli
ingegneri hanno affrontato l’approccio alla
nuova vettura. I nuovi regolamenti hanno
ovviamente avuto effetto anche sull’aspetto
della vettura, ma siamo soddisfatti, soprattutto per una serie di soluzioni che siamo stati
in grado di apportare, possiamo essere cautamente ottimisti, dopo l’esperienza dello scorso anno, in particolare nella seconda metà
della stagione, quest’anno siamo convinti di
poter affidare a Jenson e Lewis una monoposto competitiva. È ancora presto per dire se
saremo uno dei contendenti al Titolo e se
vinceremo delle gare, ma sono fiero dello
sforzo che abbiamo fatto per mettere in pista
questa vettura”.
Whitmarsh torna a parlare anche dei ‘suoi’
piloti: “Conoscere Lewis, come lo conosco
io e dopo aver avuto modo di conoscere di
più anche Jenson, seppur per un periodo fino
ad ora limitato, posso affermare di sentirmi
abbastanza fiducioso sul fatto che
quest’anno la squadra sarà molto stabile e
entrambi avranno modo di svolgere un lavoro reciprocamente produttivo.
Lewis e Jenson non sono diventati Campioni
del Mondo solo per la loro velocità in pista,
hanno vinto perché sanno che è loro responsabilità collaborare con le persone che li
circondano, sanno che le loro prestazioni
possono essere ancor più valorizzate nel
momento in cui ci si rende disponibili a
sfruttare al meglio le competenze dei loro
rispettivi ingegneri. Questo è il tipo di approccio che vogliamo, incoraggeremo entrambi i piloti al fine di trarre un vantaggio
per tutto il team. La McLaren è un gruppo
con una grande esperienza, questo è un altro
punto di forza sul quale Jenson e Lewis potranno fare affidamento. Loro sono consapevoli che il Campionato quest’anno sarà molto competitivo e combattuto, quindi la collaborazione, la comprensione e la condivisione
dello sviluppo della vettura saranno le loro
priorità, qualcosa che dovranno sempre tenere a mente. Questo è il giusto approccio,
Jenson e Lewis lo sanno perfettamente.
La nuova metodologia di lavoro rappresenta
una vera e propria partnership con i piloti,
anche per questo sono molto impaziente di iniziare la nuova stagione”.
Martin Whitmarsh, in qualità di Presidente della FOTA, ritiene che la F1 dovrebbe adottare un approccio misurato riguardo l’introduzione di modifiche
al regolamento, un sistema che punti ad introdurre degli aggiornamenti graduali, piuttosto che nuove regole in grado di stravolgere interi articoli.
La FOTA sta studiando su una
vasta gamma di possibili cambiamenti per rendere ancora più
avvincente la Formula 1, il suo
Presidente neo-eletto ha garantito all’alleanza delle squadre
l’adozione di un approccio evolutivo e non conflittuale, come
stanno le cose?
“Abbiamo avuto una serie di iniziative interessanti, ma nessuno di
noi può fare magie. La FOTA
continuerà a sviluppare idee e
cambiamenti, con entusiasmo ma
senza esagerare. Non vogliamo
creare situazioni che possano stravolgere la F1 da un giorno
all’altro, siamo consapevoli della
necessità di coltivare la reputazione di questo sport e contemporaneamente di migliorare lo spettacolo. Per far rendere al meglio ed
avere un continuo processo
d’aggiornamento, abbiamo bisogno di continuare a lavorare a
stretto contatto con la FIA e la
FOM, unendo gli sforzi per raggiungere comuni obbiettivi. È necessario essere uniti per poter condividere nuove idee e sviluppare
continue migliorie a questa disciplina”.
Quali sono allora le iniziative
che continuerete a sostenere?
“La FOTA continua a sostenere
tutte le iniziative volte a ridurre
l’impatto ambientale della F1, il
ritmo del cambiamento che ne seguirà, dovrà essere gestito con attenzione, al fine di garantire che
anche i piccoli team indipendenti
non si ritrovino economicamente
impossibilitati ad apportare aggiornamenti sulle proprie vetture.
Esiste già un impegno a portare
avanti l’introduzione di nuove tecnologie per il 2013, ma non è un
processo semplice perché prevede
cospicui investimenti, non è facile.
La McLaren chiaramente darà il
proprio contributo, ma anche tutti
gli altri team dovranno fare altrettanto. Con l’equilibrio attuale, con
tante nuove squadre che si presenteranno al via, non è possibile caricarli immediatamente con i costi
che questi investimenti richiedono, renderebbero la vita più difficile a questi team e questo non
sarebbe giusto. Ma le sfide ambientali che ci siamo posti restano
un traguardo da raggiungere, siamo fiduciosi di poter fare grandi
progressi nel corso dei prossimi
anni”.
La FOTA sta conducendo una
ricerca approfondita con
l’obbiettivo di raccogliere utili
consigli direttamente dagli appassionati di F1, questo contribuirà a migliorare lo spettacolo?
“I risultati non sono ancora pronti,
ci vuole ancora un po' di tempo.
Abbiamo commissionato questa
ricerca con il preciso obbiettivo di
raccogliere le reali opinioni direttamente dai fans più accaniti della
Formula 1. Grazie all’indagine
dello scorso anno, abbiamo imparato alcune cose molto utili e interessanti, che ora stiamo attentamente vagliando punto per punto e
dei quali a tempo debito saremo in
grado di dare risposte più dettagliate. Per il momento rappresenta
un progetto in corso, abbiamo ancora molto lavoro da fare prima di
rilasciare qualsiasi risultato”.
Per quale motivo non è stato
possibile presentare le nuove
monoposto congiuntamente, come si era invece deciso di fare?
“La proposta del lancio congiunto
dei team a Valencia è stata abbandonata perché non tutte le squadre
potevano essere presenti con la
nuova macchina. La data prefissata si avvicinava, alla fine solo tre
squadre sarebbero state pronte con
la nuova vettura. Abbiamo ritenuto opportuno accantonare il progetto proprio per evitare che il
pubblico rimanesse deluso dalla
presenza di poche monoposto.
Siamo comunque convinti che il
lancio congiunto delle vetture sia
una buona idea, non rappresenta la
nostra priorità, ma siamo disponibili ad organizzare questo interessante spettacolo per il
prossimo anno”.
La FOTA ha annunciato che Martin Whitmarsh è diventato il nuovo Presidente per il
2010, succedendo così a Montezemolo. Stefano Domenicali è il nuovo vice Presidente,
dove ha preso il posto di John Howett. Dopo aver vissuto la sua prima stagione turbolenta l’anno scorso, la Fota, che rappresenta tutti i team di F1, è entrata nella
nuova decade per migliorare l’aspetto di questo sport.
Con Whitmarsh e Domenicali nella posizione di leader,
l’Associazione, ha ridefinito anche l’intero settore organizzativo con i vari ruoli. Il gruppo di lavoro dedito ai
regolamenti sarà ora capeggiato da Christian Horner,
mentre Ross Brawn ha mantenuto la leadership riguardo ai regolamenti tecnici. “Tutti i membri dell’ Associazione ci tengono a ringraziare Luca di Montezemolo per
la sua precedente leadership ed il suo importante contributo al successo della FOTA, così come altre figure
sono state importanti per ottenere i traguardi fissati nel
primo anno di vita dell’Associazione”. La Fota ora guarda avanti e al suo nuovo capo, Martin Whitmarsh, che
continuerà nello sviluppo delle attività a lungo termine, in collaborazione con tutti gli altri membri.
Secondo il settimanale tedesco Auto Motor
un Sport, il nuovo sistema di punteggio
della F1 sarebbe stato
approvato in maniera
non conforme.
La F1 Commission si è riunita
a Monaco il 10 dicembre scorso, nell’occasione ha proposto
l’adozione di un nuovo sistema
di attribuzione dei punti, caratterizzato dall’assegnazione di
25 punti al vincitore e ulteriori
punti mondiali ai primi 10 piloti
che taglieranno il traguardo.
Nella giornata successiva, in
occasione del World Motor
Sport Council, la FIA ha ufficializzato la proposta. Sembra
però che la F1 Commission
abbia solo la facoltà di pronunciarsi relativamente alle proposte presentate negli incontri
dei due gruppi: quello dello
Sporting Working Group, diretto da Christian Horner e riguardante le questioni sportive, e il
Technichal Working Group,
capitanato da Ross Brawn e
che si occupa degli aspetti puramente tecnici.
Si è appreso che lo Sporting
Working Group abbia discusso
la proposta del sistema di punteggio per una manciata di
minuti appena, nel corso di in
un precedente meeting tenutosi a Londra il 4 dicembre scorso, appuntamento al quale
solo Peter Windsor, il Direttore
Sportivo della neonata USF1,
si è espresso a favore di una
revisione di questa norma.
Questo ha fatto in modo che a
Monaco la F1 Commission
abbia lanciato una proposta
praticamente dal nulla, commettendo un grave errore procedurale, sforando di fatto dalle proprie facoltà, peraltro stabilite nel Patto della Concordia.
Questa situazione, se confermata, potrebbe causare
l’abbandono del nuovo sistema
prima ancora di essere applicato in gara. Il nuovo sistema
di punteggio infatti, potrebbe
essere sottoposto ad una revi-
sione, con l’intento tra l’altro di
dare maggiore importanza al
vincitore della gara.
Sono passati circa due mesi
dall’ok della FIA. Senza dubbio
questo nuovo sistema rappresenta il cambiamento più consistente nella storia della Formula 1, con il vincitore premiato con 25 punti, oltre ad una
zona punti che premia fino al
decimo posto. Se realmente
l’iter burocratico va rifatto,
l’idea sarebbe quella di adottare una sequenza 25-18-15-1210-8-6-4-2-1, contro l’attuale
25-20-15-10-8-6-5-3-2-1, soluzione finalizzata a dare ulteriore risalto, soprattutto, alla vittoria.
Questi rumours sono inoltre
stati pubblicati anche dal quotidiano finlandese Turun Sanomat, il quale scrive che nel
caso in cui venisse accertato
l’errore procedurale, tutte le
parti coinvolte sarebbero costrette ad una nuova delibera,
con l’occasione potrebbero
però cogliere la chance
per una revisione.
ENRICO GELPI NELLA NUOVA COMMISSIONE FIA
PER LA REVISIONE DELLO STATUTO
Il Presidente dell’Aci e vice Presidente della FIA, Enrico Gelpi, è stato nominato membro della nuova Commissione per la Revisione dello Statuto FIA, la cui attività sarà finalizzata a migliorare il sistema di governance
della Federazione sotto il profilo della trasparenza, della rappresentanza regionale, delle procedure elettive e dei
processi decisionali. In Commissione, Gelpi porterà la sua esperienza, essendosi in passato già occupato
dell’ordinamento sportivo automobilistico italiano, della riforma dello Statuto dell’Automobile Club d’Italia,
del regolamento Csai e della giustizia sportiva”. Si legge in una nota dell’Aci: “Il nuovo organismo della FIA,
fortemente voluto dal presidente Jean Todt per dare attuazione agli impegni assunti per migliorare e dare maggiore incisività all’operato della Federazione, a tutela dell’automobilismo sportivo e della mobilità, analizzerà
le problematiche più strategiche relative al ruolo, alla struttura, all’organizzazione e al funzionamento dei vari
organi della FIA, in particolare Vicepresidenti, Senato, Regioni e Tribunale Internazionale d’Appello.”
Il settimanale Autosport ha rivelato che i capi tecnici della
Formula 1 hanno ufficialmente deciso di vietare l'uso del
doppio diffusore a partire dall'inizio del prossimo anno.
Nel corso di una riunione tecnica avvenuta giovedì 21 gennaio, il
gruppo di lavoro ha discusso sulle modifiche da apportare ai futuri regolamenti. Al centro della discussione la parte aerodinamica.
Fonti di Autosport hanno confermato che sono stati approvati
alcuni ritocchi relativi all’area aerodinamica, con un riordino
della controversa normativa che vieta l’uso del doppio diffusore a
partire dalla stagione 2011.
Il gruppo tecnico ha deciso che la superficie del diffusore dovrà
essere continua per tutta la sua sezione a partire dall’inizio del
2011. Questo impedisce di fatto qualsiasi tipo di foro o apertura,
soluzione risultata fondamentale nel funzionamento del doppio
diffusore. La questione deve ancora ottenere l’approvazione dalla
Commissione Formula 1 e dal Consiglio della FIA prima di essere ufficializzata per la stagione 2011, ma si tratta di una semplice
formalità, visto che il gruppo di lavoro ha già votato a favore.
L’uso del doppio diffusore ha provocato enormi polemiche
all’inizio della stagione 2009, quando il concetto di progettazione
utilizzato da BrawnGP, Williams e Toyota fu messo sotto accusa
dai team rivali. Tutte le denunce e le contestazioni caddero però
nel vuoto, dopo che la FIA sancì la regolarità dei doppi diffusori,
molte squadre si ritrovarono così a dover quasi riprogettare la
vettura per poter sfruttare i vantaggi di questa soluzione. Autosport ha inoltre dichiarato che, sempre secondo fonti ben informate, le modifiche aerodinamiche adottate nel 2011 aumenteranno i tempi sul giro di circa due secondi. Christian Horner, team
principal della RedBull Racing, ritiene che i cambiamenti devono
andare al di là della stesura di semplici regole: “Penso che la cosa
più importante è definire prima dei chiari obiettivi, che cosa vogliono gli organizzatori della Formula 1? Cosa deve essere in
grado di fare una monoposto? Invece di soffermarci su tanti piccoli dettagli, possiamo guardare il pacchetto nel suo insieme e
sviluppare delle soluzioni che possano permettere una distanza
minore tra due o più vetture in lotta, soluzioni che hanno
l’obbiettivo di incoraggiare ai sorpassi”.
La FOTA ha approvato l’introduzione di una nuova
regola per il 2010 che prevede per i primi 10 della griglia di partenza l’utilizzo all’inizio della gara delle stesse gomme con cui hanno terminato le qualifiche. Prima
i top ten delle qualifiche del sabato potevano scegliere
di utilizzare un nuovo set di gomme all’inizio della
gara, con l’unica condizione che entrambi i composti
portati dalla Bridgestone fossero utilizzati nel corso del
GP. Secondo la pubblicazione svizzera ‘Motorsport
Aktuell’ la nuova regola, approvata nella prima settimana di febbraio anche dalla Commissione della Formula 1 e dal Consiglio Mondiale, è stata introdotta per
aggiungere un elemento strategico che mescolerebbe
ulteriormente le carte, facendo diventare le gare ancora
più eccitanti. Anche il quotidiano spagnolo ‘Marca’
afferma che molti dei membri della FOTA hanno votato a favore del cambiamento e l’approvazione della
nuova regola da parte degli altri organi è stata solo una
formalità.” La testata finlandese ‘Torun Sanomat’ hanno fatto notare che le squadre dovranno esaminare bene
la possibilità di utilizzare gomme morbide per ottenere
un miglior piazzamento in griglia di partenza, visto che
le stesse gomme dovranno essere utilizzate nelle fasi
iniziali di gara, quando il serbatoio sarà ancora pieno e
di conseguenza la macchina molto più pesante.
Il trofeo è assegnato ogni anno a un pilota residente nel Commonwealth che ottiene le migliori prestazioni in gare internazionali. Il trofeo
venne originalmente assegnato a Bruce McLaren per essere arrivato al 2° posto nel Gran
Premio del Canada 1965 a Mosport Park. Dopo la sua morte, Patty McLaren offrì il regalo
al BRDC per darlo al migliore pilota del Commonwealth ad ogni anno.
John Brabham
Timothy Schenken
Graham McRae
Frank Gardner
John Nicholson
Alan Jones
Alan Jones
Alan Jones
Alan Jones
Alan Jones
Alan Jones
Geoff Brabham
Vernon Schuppan
Vernon Schuppan
MichaelThackwell
MichaelThackwell
Denny Hulme
MichaelThackwell
Geoff Brabham
David Brabham
Paul Tracy
David Brabham
Geoff Brabham
Paul Tracy
Jacques Villeneuve
Jacques Villeneuve
Jacques Villeneuve
Mark Webber
Tomas Scheckter
Mark Webber
Mark Webber
Alex Davison
Scott Dixon
Johnny Reid
Mark Webber
Alexander Yoong
Ryan Briscoe
Scott Dixon
Mark Webber
Nel 1970 Bruce McLaren
vince il premio "Louis
Schwitzer" per la concezione e realizzazione del
telaio M15A per la Indycar. Tale premio viene
assegnato dal 1967 dalla
SAE, società di ingegneri
dell'automobile, a coloro
che danno un contributo
significativo all'evoluzione
della tecnologia nel settore delle competizioni.
Bruce McLaren
Telaio - Largo telaio monoscocca, composto da pannelli di alluminio Reynolds. La scatola dello sterzo era davanti ai piedi del pilota ed il radiatore in alluminio era avanti e
serviva anche ad assorbire meglio l’urto in caso di incidente. La larghezza del pedale
del freno era inusuale. La monoposto pesava 612 Kg, 12 più del minimo regolamentare.
Sospensioni - La sospensione posteriore era composta da un triangolo inferiore rovesciato, da una bielletta superiore e da due tiranti; la sospensione anteriore era composta
da biellette e tiranti.
Motore - Meyer Drake Offenhauser, 4 cilindri da 2.65 litri con turbo Garret fissato al
telaio con due supporti e alloggiato su un telaietto ausiliario, sviluppava 650 CV a 9.000
giri/min grazie all’iniezione Hilbron e pesava 215 Kg.
Cambio - Hewland LG 500, manuale a 3 rapporti.
Michael Hailwood
Martin Brundle
Frank Williams e
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Sono indicati solo i vincitori collegati in qualche modo alla McLaren
Il Trofeo Segrave viene attribuito a un cittadino britannico per le capacità
nel settore dei trasporti su terra, acqua o aria. Sir Henry Segrave è stato
un pilota di caccia durante e dopo la prima guerra mondiale e divenne il
primo driver britannico a vincere un Gran Premio automobilistico con una
vettura britannica (Gp Francia 1923 su Sunbeam). Segrave ha anche stabilito tre record di velocità su strada ed è diventato il primo uomo a viaggiare ad oltre 200 miglia orarie (oltre 320 km/h). È stato il primo uomo a
detenere contemporaneamente i record di velocità su terra e su acqua.
Lewis Hamilton
I piloti devono avere un’età compresa tra i 17 ed i 23 anni e devono
gareggiare con licenza inglese in formule inglesi o europee, o F3 nazionali. L’evento è promosso dal settimanale Autosport, dalla McLaren e
dall’organizzazione BRDC. Il pubblico è invitato a nominare i piloti per
l’assegnazione del premio e viene poi decisa una lista di sei finalisti,
che effettuano due o tre giorni di test su un circuito inglese a metà novembre su auto di World Series, F3, Super Turismo, DTM e Porsche Carrera Cup per valutare le loro prestazioni. Il
vincitore effettua un test su una McLaren di F.1, incassa £50.000 e diventa membro del British Racing Drivers’ Club
(BRDC). Questo prestigioso titolo pone giovani piloti all’attenzione dei team manager di F1. Il premio è assegnato
insieme al Chris Bristow Trophy e annunciato all’annuale cerimonia degli Autosport Awards ad inizio dicembre.
David Coulthard
Nessun altro finalista
Ralph Firman Jr
Darren Malkin, Darren
Manning, James Matthews,
Guy Smith, Jamie Spence
Andrew Kirkaldy
Matt Davies, Marc Hynes,
Leighton Walker, Dan
Wheldon, Adam Wilcox
Gareth Rees
Philip Bate, Steve Brogan,
David Cuff, Shaun Nicholson,
James Rhodes
Oliver Gavin
DarioFranchitti, Jonathan
McGall, Dino Morelli, Guy
Smith, Jamie Spence
Jamie Davies
Jonny Kane
Alex Deighton, Peter Dumbreck, Jonny Kane, James
Matthews, Richard Westbrook
Wayne Douglas, Marc Hynes,
Kevin McGarrity, Guy Smith,
Justin Wilson
Jenson Button
Doug Bell, Matt Davies,
Robbie Kerr, James Pickford,
Justin Wilson
Gary Paffett
Westley Barber, Ryan Dalziel, Richard Lyons, Craig
Murray, Leighton Walker
Dario Franchitti
Paul Evans, Ralph Firman
Jr, Jonny Kane, Martin
O’Connell, Brian Saunders
Darren Turner
David Cook, Peter Dumbreck, Darren Malkin, Tim
Mullen, Dan Wheldon
Anthony Davidson
Ryan Dalziel, Matt Gilmore,
Derek Hayes, Robbie Kerr,
Mark Taylor
Jamie Green
Steven Kane
Westley Barber, Adam
Carroll, Dan Eagling, Christian England, Danny Watts
Carl Breeze, Matt Gilmore,
Robbie Kerr, Simon Pullan,
Danny Watts
Oliver Turvey
Oliver Jarvis
Jon Barnes, Sam Bird, Nathan Freke, Jeremy Metcalfe,
Oliver Oakes
Sam Bird, Joey Foster,
James Jakes, Joe Tandy,
Duncan Tappy
Alex Lloyd
Ben Clucas, Tom KimberSmith, James Rossiter, Ryan
Sharp, Susie Stoddart
Stefan Wilson
Henry Arundel, Callum MacLeod, Dean Smith, Nick
Tandy, Duncan Tappy
Paul Di Resta
Tim Bridgman, Mike Conway,
Jonathan Kennard, Scott
Mansell, Susie Stoddart
Alexander Sims
Wayne Boyd, Adam Christodoulou, Jason Moore, Aaron
Steele, Dean Stoneman
Dean Smith
James Calado, Adam Christodoulou, James Cole, Callum
McLeod, Chrissy Palmer
John Surtees
Denis Hulme
Denis Hulme
Denis Hulme
James Hunt
James Hunt
James Hunt
John Watson
John Watson
John Watson
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Nigel Mansell
Nigel Mansell
David Coulthard
David Coulthard
David Coulthard
David Coulthard
David Coulthard
Lewis Hamilton
Lewis Hamilton
Sono indicati solo i vincitori collegati in qualche modo alla McLaren.
P
PILOTA
TEAM
TIME
LAP
P
PILOTA
TEAM
TIME
LAP
1
F. Massa
Ferrari
1’12,574
102
1
F. Massa
Ferrari
1’11,722
124
2
P. de la Rosa
Sauber Ferrari
+ 0,210
74
2
K. Kobayashi
Sauber Ferrari
+ 0,334
96
3
M. Schumacher
Mercedes GP
+ 0,373
40
3
L. Hamilton
McLaren Mercedes
+ 0,534
108
4
N. Rosberg
Mercedes GP
+ 0,969
39
4
R. Kubica
Renault
+ 0,704
119
5
G. Paffett
McLaren Mercedes
+ 1,272
86
5
N. Rosberg
Mercedes GP
+ 1,177
119
6
R. Barrichello
Williams Cosworth
+ 1,875
75
6
R. Barrichello
Williams Cosworth
+ 1,655
102
7
S. Buemi
Toro Rosso Ferrari
+ 2,188
18
7
S. Buemi
Toro Rosso Ferrari
+ 2,127
107
8
R. Kubica
Renault
+ 2,426
69
Meteo cielo sereno
F
O
R
M
U
L
A
1
T
E
S
T
Temperature in pista: 31°, aria: 13°
Meteo cielo sereno
Tot. giri McLaren 108 (km 438)
Temperature in pista: 31°, aria: 14°
Best Lap Hamilton 1’12’’256 (3° miglior crono)
Tot. giri McLaren 86 (km 348)
Best Lap Paffett 1’19’’426 (5° miglior crono)
GIORNO 2: Lewis contento della
nuova vettura, completati 108 giri.
GIORNO 1: Paffett, soddisfatto della
nuova MP4-25, completa 86 giri.
Gary Paffett si è detto contento della
sua prima ed unica giornata di test
con il team McLaren. Gary ha portato
in pista per la prima volta la nuova
MP-25, portando a termine 86 giri senza riscontrare
particolari problemi. Nel corso della giornata ha effettuato delle serie di stint di 5 giri, con l’obbiettivo di
mettere a punto il set-up della vettura. Dopo la pausa
pranzo, ha dedicato il resto della sessione alla sperimentazione dei vari assetti in considerazione del peso
di carburante. Miglior crono: 1:13.846.
Seconda giornata di prove per la
MP4-25. Lewis è tornato al volante
per la prima volta dalla fine della
stagione 2009, portando a termine
108 giri. Una giornata molto intensa e produttiva per lui
e per la squadra. Il team ha portato avanti il programma di sviluppo iniziato lunedì da Gary, concentrandosi
sul set-up della vettura e la comprensione della differenza di equilibrio causata dal peso del carburante e da
un’impronta a terra minore delle gomme anteriori. Lewis si è detto soddisfatto delle prestazioni della vettura
e l’affidabilità fin qui dimostrata.
S
P
A
G
N
A
V
A
L
E
N
C
I
A
1
P
PILOTA
TEAM
TIME
LAP
1
F. Alonso
Ferrari
1’11,470
127
2
P. de la Rosa
Sauber Ferrari
+ 0,624
80
3
M. Schumacher
Mercedes GP
+ 0,968
82
4
J. Alguersuari
Toro Rosso Ferrari
+ 1,106
97
5
J. Button
McLaren Mercedes
+ 1,481
82
6
V. Petrov
Renault
+ 1,627
75
7
N. Hulkenberg
Williams Cosworth
+ 2,199
126
8
R. Kubica
Renault
+ 2,426
69
Meteo cielo parzialmente nuvoloso
Temperature in pista: 32°, aria: 13°
2
3
F
E
B
B
R
A
I
O
Tot. giri McLaren 82 (Km 332)
Best Lap Button 1’12’’951 (5° miglior crono)
GIORNO 3: Jenson Button prova per
la prima volta la MP4-25.
Terza ed ultima giornata di test a
Valencia. Jenson ha guidato la MP425 per la prima volta. Ha dedicato la
mattinata ha prendere confidenza
con la nuova vettura. Nel pomeriggio
la squadra è stata in grado di concentrarsi su una serie
di long-run, cercando di trovare l’equilibrio migliore per
Jenson. Dopo tre giorni di test, il team Vodafone McLaren Mercedes conclude questa prima sessione di prove
con molta soddisfazione, sia riguardo le prestazioni che
per l'affidabilità mostrata dalla nuova MP4-25. Il team
si preparerà ora per la prossima sessione a Jerez de la
Frontera la prossima settimana, un circuito che consentirà a tutte le squadre di avere una valutazione più significativa del ritmo e della competitività delle vetture.
Prossime sessioni di test: 10/11/12/13 febbraio - Jerez de la Frontera
17/18/19/20 febbraio - Jerez de la Frontera
25/26/27/28 febbraio - Circuit de Catalunya
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DONINGTON PARK:
CI SONO POTENZIALI ACQUIRENTI
Le nuove squadre hanno perso
una grande occasione
Doveva essere il futuro del GP d’Inghilterra, Gillet aveva preso in mano la direzioni dei lavori, ma la
crisi economica mondiale ha prodotto uno stop ai finanziamenti, così le chanches per il ritorno di Donington Park sono andate in fumo. Esauriti i finanziamenti, il circuito è tornato di proprietà della famiglia
Wheatcroft, la quale si era trovata in difficoltà dopo la scomparsa del capo famiglia Tom. Ora però il
figlio Kevin, afferma che la situazione è migliorata e al Derby Telegraph ha dichiarato: “A Donington la
situazione sta tornando alla normalità. Oltre duemila tra tifosi e appassionati di F1 sostengono il nostro
circuito e per rendere la cosa ancora più solida si sono ritrovati in un social network, con lo scopo di
supportare l’impianto. Tutti noi, dopo la scomparsa di mio padre, abbiamo passato momenti difficili, si
sono create situazioni che ci hanno messo in seria difficoltà. Adesso che le acque si sono calmate, la
priorità è quella di trovare un serio acquirente con il quale stringere un contratto d’affitto in grado di
rendere operativo il circuito a tempo pieno. Noi da soli, come famiglia, consideriamo l’impegno troppo
gravoso e soprattutto non abbiamo il tempo materiale per occuparci dell’organizzazione. Per questo
intendiamo trovare qualcuno che possa occuparsi al meglio dell’impianto. In queste ultime 2 settimane
abbiamo ricevuto richieste da 12 potenziali acquirenti, che si sono detti in grado di potersi finanziare il
contratto d’affitto”. L’erede dei Wheatcroft ha poi voluto ricordare il padre, dicendosi affranto dal fatto
che sia mancato proprio nel momento più difficile della storia del circuito. Kevin ha anche ricordato che nel corso del funerale sono state raccolte 12mila sterline che andranno in beneficienza a favore della Hope Charuty, un’Associazione che si occupa della lotta contro il cancro.
Autosport International Show
NEC, Birmingham, 17 gennaio 2010
Un incontro esclusivo tra Jenson Button e Steve Tarrant,
maresciallo disabile rappresentante del Motorsport Endeavour, un gruppo che sostiene le persone disabili che partecipano attivamente nelle categorie motorsport.
Autosport International Show
NEC, Birmingham, 16 gennaio 2010
Jenson Button sul palco dell’International Show
Martin Whitmarsh, è convinto che i team esordienti in Formula 1 abbiano fatto un errore a non acquistare le attrezzature della Toyota, quando il colosso automobilistico giapponese ha deciso di abbandonare il circus alla fine della scorsa stagione. Invece, i componenti sono stati venduti al team
serbo Stefan GP. Il team di Stefan spera ancora di poter
unirsi alla griglia di quest’anno, magari all’ultimo momento.
La squadra fondata e gestita da Zoran Stefanovic ha già
acquistato il telaio, i motori e i cambi dalla Toyota e potrà
beneficiare anche del sostegno tecnico da parte del produttore: “È chiaramente difficile per i nuovi team entrare in
questo sport. Sappiamo quanto sia difficile per noi, nonostante tutta l’esperienza e le risorse che abbiamo, quindi
deve essere molto più difficile per una squadra nuova essere pronta per l’inizio della stagione. Molte di queste squadre
hanno avuto l’opportunità, credo, di acquistare un telaio
Toyota, visto che la stessa aveva messo a disposizione due
vetture per Natale, sono piuttosto sorpreso che nessuno di
loro abbia preso in considerazione questa opportunità. Era
un regalo servito sul piatto d’argento, non averne approfittato è stata forse la decisione sbagliata. Avranno avuto le loro
ragioni per non farlo e solo nelle prossime settimane o mesi si capirà se avranno bisogno di un
ulteriore aiuto per rimanere nel circus”.
Nei momenti difficili s’impara anche dagli incidenti
Non è sicuramente la migliore delle situazioni andare a muro con la propria
monoposto, ma è sicuro che l’incidente fa parte delle corse. Lewis Hamilton, nella sua pur breve carriera in Formula 1 ha già avuto qualche occasione di sperimentare questa esperienza. Tutti incidenti che fortunatamente
non hanno avuto conseguenze fisiche. Senza dubbio il più preoccupante è
quello subito al Nürburgring, anche se il giorno dopo Lewis si è presentato
regolarmente al via della gara. Sull’argomento, Lewis ha dichiarato al The
Mirror: “Quando corro sento molta adrenalina addosso. Affrontare le curve
ad alta velocità è davvero eccitante, così come arrivare a sfiorare il muro.
Urtare è meno bello, ma si impara molto”. Lewis è sempre riuscito a trasformare in positivo i momenti difficili della sua carriera: “Correre è come a
scuola, sei sempre sotto esame. Cambia molto passare dai kart alle monoposto ed io ho avuto pressioni dalla Mercedes, da mio padre, da me stesso
e dalla scuola. Ci sono stati dei momenti difficili. A volte tornavo con
l’impressione di non avere le idee chiare riguardo il comportamento della
mia vettura. Non sapevo proprio come migliorarla. Mio padre invece mi
dava sempre la fiducia necessaria, dicendo che ce l’avrei fatta, che
dovevo solo concentrarmi ancora di più fino ad avere le idee chiare
su come intervenire per provare a migliorare la situazione: circa
sette mesi dopo sono diventato Campione del Mondo”.