064 - Febbraio 2010 (original)
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064 - Febbraio 2010 (original)
Svelato il nuovo bolide della McLaren ~ Nuova McLaren Mercedes MP4-25, aggressiva, innovativa, estrema ~ MP4-25, tutti i dati tecnici della nuova monoposto ~ Le prime impressioni di Martin Whitmarsh ~ Tutti gli uomini del team ~ Intervista doppia a Tim Goss e Paddy Lowe. Hamilton: “Con la nuova MP4-25 un grande passo avanti” ~ Button: “Ferrari molto veloce… ma non sappiamo quanto ~ Lewis protagonista del nuovo spot di Santander ~ Hamilton e la Motor Sport Association per i giovani piloti ~ Pedro de la Rosa pilota ufficiale del team Sauber ~ Il giovane Nyck de Vries visita il McLaren Technology Centre. Pronti a partire: intervista a Jonathan Neale. In McLaren due nuove squadre di ingegneri ~ Whitmarsh si aspetta più sorpassi quest’anno, soprattutto in pista ~ La F1 non deve esagerare: intervista a Martin Whitmarsh. Whitmarsh eletto Presidente della FOTA 2010 ~ Il nuovo sistema di punteggio sarà sottoposto a revisione? ~ Doppio diffusore al bando dal 2011, le scuderie sono d'accordo ~ Enrico Gelpi nella nuova Commissione FIA ~ Approvata dalla Federazione una nuova regola sull’utilizzo delle gomme. Il Grande Libro delle Statistiche McLaren curato da Bob Simbel. In questo numero Premi, Trofei e Riconoscimenti: Bruce McLaren Trophy, Premio Louis Schwitzer, Segrave Trophy, McLaren Autosport BRDC Award - Young Driver of the Year e Hawthorn Memorial Trophy. Circuito di Valencia, Spagna 1>3 febbraio. Prima uscita ufficiale delle squadre iscritte al Campionato Mondiale 2010. Tutti i dati e tempi di tutti i piloti e le dichiarazioni del team McLaren. Nuovi acquirenti per Donington Park ~ Jenson Button photo gallery ~ Nei momenti difficili s’impara anche dagli incidenti ~ Whitmarsh stupito che i nuovi team non abbiano sfruttato il materiale messo in vendita dalla Toyota. ©&® Questo è un prodotto gratuito, creato per i fan, senza alcuno scopo di lucro. Marchi, loghi e immagini appartengono ai rispettivi proprietari. Occasionalmente gli articoli presenti sono presi direttamente dalla rete, le fonti vengono evidenziate con il rispettivo logo al termine degli stessi. Per informazioni, reclami e segnalazioni : [email protected] Presentata a Newbury, presso la sede di Vodafone UK, la nuova McLaren Mercedes MP4-25. Jenson Button e Lewis Hamilton entusiasti del nuovo bolide di Woking, AGGRESSIVA INNOVATIVA ESTREMA Venerdì 29 gennaio 2010: sono da poco passate le 11 in Inghilterra (le 12 in Italia). Jenson Button e Lewis Hamilton tolgono i veli alla nuova McLaren Mercedes MP4-25. Anni: 30 - Data di nascita: 19/01/1980 Sito web: www.jensonbutton.com In F1: 170 GP, 7 vittorie, 7 Pole, 327 punti, Campione del Mondo 2009 Quando hai visto la macchina per la prima volta cosa hai pensato? Quando hai notato il numero 1 del Campione del Mondo sul musetto come ti sei sentito? “È stato fantastico! Vincere il Campionato del mondo lo scorso anno è stato un risultato importantissimo per me, ma l’inverno passa molto in fretta, ho tanto da fare e voglio essere concentrato su questa stagione, il 2009 è ormai alle spalle, dalla gara in Brasile per me è stata una sensazione un po’ surreale, incredibile. Sono molto orgoglioso di essere qui in McLaren, so di aver portato in eredità il numero 1 e questa è una grande responsabilità, ma anche un grande onore. È qualcosa che sto assaporando, istante dopo Istante”. Qual è il piano per il primo test della prossima settimana a Valencia e per le successive tre sessioni? “Lewis e io divideremo le giornate di test in parti uguali. Sarebbe bello poter dire che il mio primo giorno sarà dedicato a prendere confidenza con la nuova vettura, con le procedure della squadra, in modo tranquillo insomma, ma la Formula 1 è un mondo troppo competitivo e non me lo posso permettere: si tratta di attaccare da subito, girare, capire, sviluppare e migliorare. Dal primo gior- Anni: 25 - Data di nascita: 7/1/1985 Sito web: www.lewishamilton.com In F1: 52 GP, 11 vittorie, 17 Pole, 256 punti, Campione del Mondo 2008 Lewis cosa pensi della nuova vettura? “Mi sembra... brillante. Ho visto quanta fatica e quanta attenzione è stata messa per no sarò completamente immerso nel lavoro con il team, per conoscere la macchina e svilupparla di conseguenza in vista della prima gara. L’ho detto prima: il ritmo di sviluppo in queste sessioni di test potrebbe determinare l’esito del Campionato. In più occasioni il vincitore della prima gara della stagione, ha avuto concrete possibilità di conquistare il Titolo, quindi dobbiamo assicurarci di poter lottare al vertice fin dall’inizio della stagione 2010.” È passato più di un mese da quando sei arrivato ufficialmente nel team, cosa ti ha colpito di più da quando sei qui? “Due cose: in primo luogo, il livello di professionalità e d’impegno. Fin dal mio arrivo, ho sempre notato che tutti sono estremamen- rendere questa vettura quello che è, abbiamo spinto come pazzi per cercare di trovare le migliori prestazioni, siete in grado di vedere voi stessi, il risultato è qualcosa di molto speciale e molto intrigante. Naturalmente, è ancora troppo presto per dire esattamente cosa saremo in grado di fare nei confronti dei nostri rivali, ma, dopo il ritmo che abbiamo dimostrato di poter sostenere nella seconda metà dello scorso anno, mi sento molto fiducioso di poter avere una stagione molto competitiva”. te motivati nello svolgere il proprio ruolo, vogliono vincere, è difficile da spiegare perché è una sensazione che si avverte ‘a pelle’, ma questo è un atteggiamento davvero sano e devo ammettere che mi da una carica enorme. In secondo luogo, ho trovato una squadra veramente unita e accogliente. Forse non è un qualcosa che si vede dall’esterno, ma c’è un vero spirito umano, tante persone che si aiutano a vicenda, nessuno escluso, a tutti viene prestata la stessa attenzione. Devo dire che questo aspetto mi ha molto colpito. Sento di avere una grande squadra intorno a me, ho già la sensazione di essere a casa. Non vedo l’ora di salire nuovamente in macchina per imparare, sviluppare e prepararmi alla sfida Mondiale.” Come pensi che la nuova linea piloti possa aiutare la squadra nel 2010? “Penso che uno dei maggiori patrimoni del team Vodafone McLaren Mercedes risiede nella forza e nella conoscenza della squadra, hanno un’esperienza enorme e questo vale per l’intera organizzazione del McLaren Group. Io e Jenson possiamo sfruttare una straordinaria squadra di ingegneri, comprese persone che sono qui da molti anni, che hanno lavorato con alcuni dei più grandi Campioni della Formula 1 e con i più grandi geni Aerodinamica: Muso medio-alto, stretto e corto, sorretto da due montanti; pance corte, con andamento discendente e scavate nella parte inferiore con imbocco rettangolare in alto; schermi laterali davanti alle prese d'aria dei radiatori ed alette sul bordo delle fiancate; scarichi alti, orizzontali, a filo carrozzeria; presa d'aria motore triangolare con al disotto un profondo scavo; profilo estrattore sdoppiato, che si estende fino alla tangente posteriore delle ruote; sul cofano pinna che si estende fino all'alettone posteriore. L'alettone anteriore, per regolamento largo quanto la carreggiata, ha un profilo centrale neutro, un triplo flap con la possibilità di regolazione dall'abitacolo ed un quarto profilo rialzato. L'alettone posteriore, più alto e più stretto, è sorretto da un pilone centrale ed è posizionato a sbalzo, le paratie laterali presentano feritoie orizzontali per ridurre la turbolenza ed hanno un taglio che lo separa dal profilo, anteriormente seguono la curvatura della ruota. del design, con i quali hanno contribuito a costruire alcune delle vetture di più iconiche. Hanno sempre un grande desiderio di poter fornire il meglio per i piloti e per la squadra, si sono impegnati al massimo e noi li aiuteremo a sfruttare questa vettura nel migliore dei modi. So come si sente Jenson, so come ci si sente orgogliosi di far parte di questa squadra, lavoreremo insieme e lavoreremo duro, siamo a completa disposizione del team e faremo il possibile per sviluppare questa vettura e farla diventare vincente. Penso che avere una linea forte di piloti sarà molto importante quest’anno, ci sono tante squadre con piloti molto competitivi, noi dovremo essere più forti”. “Ovviamente voglio vincere il Titolo, questo è chiaro. Ma, altrettanto importante, voglio principalmente aiutare la squadra a vincere il Campionato Costruttori. Ho il desiderio di realizzare qualcosa di più grande quest’anno. Voglio dimostrare al mondo la forza, la passione, e la profonda dedizione che da sempre rappresenta il team McLaren. Sento che questo sarà un grande anno per la Formula 1, con quattro Campioni del Mondo sulla griglia di partenza, due dei quali nella nostra squadra, ci sono almeno quattro team che saranno in grado di vincere delle gare. Per la Formula 1 potrebbe essere l’anno giusto per conquistare tanti nuovi appassionati in tutto il mondo”. Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione a venire? Cambio: McLaren, longitudinale, semiautomatico a 7 rapporti, scatola in carbonio, gestione elettronica con centralina unica Microsoft MES; sistema "fast shift" (albero ausiliario con preselezione dei rapporti per cambiate simultanee). Vita utile 4 GP. Sospensioni: Sospensione anteriore push-rod con attacchi inferiori sdoppiati ed ancoraggio sullo spigolo inferiore della scocca, triangolo superiore e braccio dello sterzo. Pinze dei freni oblique con presa d'aria a cestello che copre il disco e fa espellere l'aria calda assialmente; attacco del puntone delle sospensioni infulcrato sul portamozzo. Pneumatici: Monogomma, slick Bridgestone Telaio: monoscocca e cofano motore in fibra di carbonio ed allumiMotore: Mercedes-Benz nio honey-comb; peso Fo108X, 2400 cc, V8 di come da regolamento 90°, 2 alberi a camme e 4 di 620 Kg; serbatoio valvole per cilindro, 95 Kg capace di stivare la di peso ed alesaggio di 98 benzina per l'intero mm (insieme alla posizio- Gran Premio. ne del centro di gravità sono regolamentate dalla FIA), monoblocco e testa in alluminio, gestione elettronica con centralina unica Microsoft MES, potenza massima a 18.000 giri/ min. di regime massimo di rotazione (per regolamento). Ogni pilota può usare otto motori a stagione più quattro per i test. l’abilità delle persone che hanno portato a questi risultati sono ancora all’interno del team. Per questo sono fiducioso che abbiano potuto sostenere lo stesso livello di qualità nello sviluppo della nuova macchina”. Cosa pensa della nuova vettura? “In effetti abbiamo spinto al limite con il design della nuova vettura, sono estremamente orgoglioso dei risultati di tutte le persone che hanno lavorato a questo progetto. Riteniamo che i cambiamenti regolamentari adottati quest’anno non abbiano imposto uno stravolgimento totale della vettura, questo ha sicuramente giocato a nostro favore, il nostro obiettivo è di portare una vettura pienamente competitiva fin dall’inizio della stagione”. “Sono fiducioso che il team sia stato in grado di proseguire sullo slancio dei risultati raccolti fino alla fine del 2009. Siamo arrivati al termine della scorsa stagione con una delle monoposto più competitive del gruppo, la motivazione e Cosa vi ha spinto ha prendere la decisione di affiancare Jenson a Lewis? “La McLaren ha sempre dimostrato che la forza portata da una profonda conoscenza è l’approccio migliore da adottare in F1. Il gruppo di ingegneri, progettisti e gli strateghi che hanno collaborato ad assemblare questa macchina, dimostra quanto può essere realizzato da un team operativo concentrato al limite delle proprie capacità. In Jenson abbiamo visto un pilota Campione del Mondo con molta fame di vittorie, qualcuno che vuole ottenere maggiori successi, porta con sé un mix di esperienza, velocità e forza di carattere, questo non farà altro che rafforzare ulteriormente tutta la nostra squadra. Queste qualità le abbiamo già viste ed apprezzate in Lewis. Ha sempre dimostrato di non essere solo un grande pilota di Formula 1, ma anche un grande motivatore per se e per i ragazzi del team. Sono convinto che abbiamo una linea piloti molto forte, entrambi impegnati a lavorare insieme per migliorare le prospettive della squadra in quella che promette di essere una stagione altamente competitiva”. Di cosa si tratta quindi? Che cosa rende la McLaren una delle indiscusse protagoniste della Formula 1 da così tanti anni? “C’è una grande passione. Una passione che rende l’impegno all’interno di questa organizzazione un qualcosa difficile da definire a parole. Lo abbiamo visto anche lo scorso anno, in realtà, lo vediamo ogni anno: è la capacità di restare uniti, tutti insieme con l’obbiettivo unico di superare gli ostacoli. Lo stesso vale per molti dei nostri partner commerciali. Abbiamo attualmente relazioni di lunghissima durata, una cosa fantastica, siamo estremamente orgogliosi della forza e della profondità di tali partenariati. Parlano i numeri, il livello di fiducia e la reputazione che questa squadra ha dimostrato di avere dall’inizio della sua storia. Crediamo nelle persone, le valorizziamo e diamo loro continue ‘scosse’ di motivazione, questo ci ha permesso di essere dove oggi siamo, ed il nostro impegno comune ci porterà avanti, nel 2010 e per molti anni ancora”. Venerdì 29 gennaio 2010: la nuova McLaren Mercedes MP4-25 viene svelata al pubblico e alla stampa. Un primo impatto ‘stupefacente’. Team Principal Approdato alla McLaren dalla BAE Systems nel 1989, prima come capo delle operazioni e da ultimo come Amministratore delegato di McLaren Racing, Martin (51 anni), è stato determinante nel sostenere la crescita della McLaren e la diversificazione come società, oltre che nella supervisione tecnica della squadra corse e nelle funzioni di produzione. Nominato COO nel 2005, ricopre attualmente la carica di Team Principal del team McLaren Mercedes, dall’inizio della stagione 2009. Managing Director Dopo 10 anni di lavoro sul lato tecnico e operativo del settore aerospaziale BAE, Jonathan (47 anni), si è unito al team McLaren Racing come Operations Director. Nel 2004 è stato nominato Amministratore delegato della società, un ruolo fondamentale nella definizione della strategia tecnica e operativa della squadra McLaren. Engineering Director Giunto in McLaren dalla Williams nel 1993, Paddy (47 anni), è a capo del team di ricerca e viluppo. Grazie alla sua straordinaria competenza, sono stati introdotti una serie di importanti innovazioni tecniche nello sviluppo delle monoposto. Nominato Direttore degli ingegneri nel maggio 2005 ha attualmente la responsabilità di tutti i dipartimenti di ingegneria all’interno di McLaren Racing. Operations Director Ingegnere meccanico con una grande esperienza nell’automotive engineering, compresi i ruoli ricoperti presso la divisione Powered di BMW. Molto preparato, Simon (47 anni), entra a far parte del team nel 2003 come Direttore generale, assumendo la carica di Direttore delle operazioni l’anno successivo. Nel 2009 è stato dato in prestito al team Force India come Chief operating officer, per poi rientrare in McLaren alla fine del 2009. Aerodynamic Director Head of Vehicle Design Ha iniziato la sua carriera progettando imbarcazioni in Australia. Dopo una serie di design di alto livello e lo sviluppo delle mission affidategli, Andrew (39 anni), è entrato a far parte della QinetiQ McLaren nel 2008. È stato supervisore della seconda metà dello sviluppo del design della vincente McLaren MP4-23. Attualmente è responsabile del design McLaren Racing, si occupa della galleria del vento e dei gruppi di progettazione del modello. Recentemente approdato al team McLaren, John (42 anni), si occupa del reparto aerodinamica, controlla il l'efficienza e il funzionamento giorno per giorno, studiando e proponendo soluzioni e alternative. In precedenza ha occupato lo stesso ruolo in Ferrari dal 2003 fino alla metà dello scorso anno, ha prestato la sua collaborazione anche alla Renault F1. Ha iniziato la sua carriera nel 1990, ha una lunga esperienza nel settore auto sportive e ha lavorato anche per il team Newman Haas nella Formula Indycar. Venerdì 29 gennaio 2010: Management & Engineering McLaren al gran completo nel giorno della presentazione della nuova McLaren Mercedes MP4-25 Chief Engineer MP4-25 Ha iniziato la sua carriera in Formula 1 con la Cosworth nel 1986, prima di entrare in McLaren come progettista nel 1990. Tim (46 anni), ha ricoperto molti ruoli all'interno del team, collaborando come ingegnere capo della squadra prove, oltre che come capo della dinamica del veicolo. Attualmente è uno dei due ingegneri del Team Principal, ruolo che alternata e condivide con Pat Fry. È inoltre responsabile per le specifiche tecniche, di progettazione e sviluppo di gara della MP4-25. Principal Race Engineer Ha iniziato la sua carriera in McLaren nel 1997 come responsabile della dinamica e della modellazione della vettura. L'anno seguente Philip (38 anni), si è unito al team di gara, lavorando come ingegnere assistente di Mika Hakkinen. Nel 2001, fu promosso ingegnere di gara, un ruolo che ha gestito fino alla fine della scorsa stagione. Ha collaborato con David Coulthard, Juan Pablo Montoya, Pedro de la Rosa e Lewis Hamilton. Per il 2010 è stato nominato ingegnere di gara del Team Principal. Global Brand Director & CEO Vodafone Group Race Engineer - Jenson Nato in Danimarca, Jakob (39 anni), inizialmente ha lavorato presso la McLaren nella metà degli anni 1990, occupandosi del gruppo di ingegneri impegnati nei programmi sportivi dei Campionati GT e Le Mans. Rientrò nel 2001 come ingegnere di prova e nel 2005 si unì alla squadra corse. Recentemente ha lavorato come ingegnere dei dati sulla vettura di Lewis. Ha prestato la sua collaborazione anche nel BTCC e Champ Car ed è stato un ingegnere di gara in Formula 3000 e nel Campionato DTM. Ha iniziato la carriera nel marketing della Saatchi & Saatchi nel 1980; si è poi trasferito nella filiale di Londra della Lowe Howard Spink per diventarne Amministratore delegato. Ha ricoperto la carica di vice Presidente e responsabile globale della pubblicità per il marchio Coca-Cola. Nel 2003 è stato nominato Amministratore delegato del Vodafone Team. L’anno successivo è diventato Direttore del gigante delle telecomunicazioni e responsabile del marchio a livello mondiale. “Inizia la quarta stagione di questa partnership, continueremo a collaborare per dare un supporto concreto ai nostri clienti, utilizzando le possibilità uniche che questo partenariato offre, attraverso una potente piattaforma di marketing integrato. Con l’inizio della stagione 2010, diamo il benvenuto al Campione del Mondo Jenson Button e auguriamo a tutto il team un grande successo per il Campionato”. Vodafone è partner ufficiale della telefonia mobile del team Vodafone McLaren Mercedes. Questa collaborazione rappresenta una fondamentale sponsorizzazione di Vodafone a livello mondiale e fa parte di un costante impegno che Vodafone vuole portare in Formula 1, uno sport che continua a fornire una massiccia copertura televisiva a livello globale e che, per il mercato consumer, rappresenta un’attraente possibilità di dare ulteriore sviluppo ai clienti commerciali, oltre che agli appassionati di sport motoristici. La sponsorizzazione, compreso il nome della squadra ‘Vodafone McLaren Mercedes’ continua a dare una visibilità predominante del marchio anche sulle vetture 2010, sulle tute dei piloti così come sui caschi. La partnership inoltre offre una potente piattaforma integrata di marketing attraverso la pubblicità, l’ospitalità, i contenuti mobili, le offerte sui cellulari e le varie promozioni ad essi collegate, nonché vantaggi esclusivi e di accesso per i clienti Vodafone attraverso l’attivazione di programmi innovativi. Ci sono evidenti sinergie tra gli atteggiamenti e i valori di Vodafone e il team McLaren Mercedes e questo si tradurrà in una partnership di continuo successo”. Race Engineer - Lewis Si è unito al team nel 2001, assumendo nel tempo una serie di impegnative posizioni tecniche all'interno della società. Con più di 6 anni di esperienza, Andy (31 anni), ricopre anche il ruolo di sviluppo software per il simulatore della squadra. Ha collaborato con Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, ed è perfettamente in grado di diventare il nuovo ingegnere di gara di Lewis. Nella nuova MP4-25, le soluzioni adottate non riguardano solo la parte tecnica, ma è stata prestata attenzione anche alla parte stilistica. In questo modo, la zona posteriore risulta doppiamente rivoluzionaria. Da una parte rappresenta un elemento di continuità tra cofano e alettone, con una soluzione estremamente precisa e mai vista prima, dall’altra modifica in maniera decisa la linea delle monoposto di Formula 1, che per anni, in quella zona, sono rimaste intatte. La MP4-25 sembra molto diversa dalla vettura dello scorso anno. Quali sono le principali modifiche? TIM “In seguito al chiarimento regolamentare dello scorso anno, che riguarda principalmente l’interpretazione delle regole nel sottoscocca, la vettura 2010 è stata progettata per trarre il maggior vantaggio possibile delle prestazioni aerodinamiche nella parte del pavimento. Tale interpretazione ci ha portato a modificare il layout della parte posteriore della vettura. La vettura è più lunga rispetto alla MP4-24 a causa delle dimensioni dei serbatoi, abbiamo abbassato telaio e carrozzeria. Inoltre la rimozione del KERS ha aperto nuove opportunità sul layout interno e sulla distribuzione del peso. Lo definirei un diverso trattamento della parte aerodinamica dello scorso anno.” La pinna che collega il corpo superiore e l’ala posteriore è molto sorprendente, qual è il suo compito? TIM “Il principale effetto portato dai nuovi serbatoi è stato il riposizionamento di alcuni componenti interni della vettura. Uno dei risultati di queste necessità è stata la decisione di spostare alcune componenti per il raffreddamento centralmente, nella parte posteriore della vettura. La pinna rappresenta in parte la conseguenza dello sviluppo del gruppo ala ad alto carico aerodinamico che abbiamo usato lo scorso anno in gare come Monaco. Questo particolare sarà in grado di sfruttare in maniera più efficiente l’aria sull’ala posteriore. Sono soluzioni piuttosto semplici”. A livello umano, che cosa avete imparato in questi ultimi 12 mesi? PADDY “Abbiamo imparato che come squadra siamo in grado di operare efficacemente restando sempre uniti, sia nel successo che nelle avversità. Credo che una delle cose migliori dello scorso anno sia stata la dimostrazione che in nessuna occasione, ne da parte degli uomini della squadra, ne gli azionisti, gli sponsor, il Team Principal, tutta la gestione, c’è stata una persona che ha puntato il dito contro qualcuno, ma anzi, quanto accaduto ha aumentato la stima di tutti noi. Questo è stato molto incoraggiante e da la dimensione dello spirito di squadra che esiste qui”. Guardando al regolamento 2010, la notizia più importante è il divieto di rifornimento in gara. Quanto ha influito sulla progettazione della nuova vettura? TIM “Ha rappresentato una fida ulteriore. Il fatto di dover raddoppiare le dimensioni per poter ospitare più carburante, ha imposto di avere un occhio sempre attento ad analizzare la lunghezza del telaio, con lo scopo di non compromettere la resa aerodinamica. Insomma, una bella sfida”. Quindi come vi siete mossi? Come è stato affrontato questo problema? TIM “Abbiamo scelto di non compromettere l’aerodinamica della vettura e, attraverso un ripensamento della struttura del sistema di raffreddamento e condizionamento elettrico, siamo riusciti a fornire lo spazio per le nuove dimensioni dei serbatoi, pur mantenendo la nostra filosofia aerodinamica della carrozzeria.” I piloti dovranno partire con il serbatoio pieno ad ogni Gran Premio, in che modo questo influenza la guidabilità della vettura e le sue caratteristiche di equilibrio? PADDY “Il problema più grande è chiaramente il peso del carburante, che ovviamente aumenta anche la distanza di arresto in maniera considerevole. Questo aumenta le richieste all’impianto frenante, ciò significa che abbiamo dovuto progettare dischi freno e pastiglie adatti a sopportare questi carichi di lavoro. Inoltre con una gomma anteriore più stretta si perde grip, questo cambierà l’equilibrio della vettura. Proprio per tutti questi motivi abbiamo studiato approfonditamente la distribuzione del peso, il bilanciamento aerodinamico e l’equilibrio meccanico, al fine di compensare tutte queste problematiche nella maniera migliore”. Pensi che il divieto di rifornimento e il conseguente effetto sui pneumatici e sull’equilibrio della vettura costituiranno i punti cruciali? TIM “Potrebbe rendere lo spettacolo significativamente migliore, sì. In precedenza, le strategie erano legate alla sosta per rifornimento e cambio gomme, quindi era più facile studiare un piano per effettuare il sorpasso durante le fasi di pit-stop. Quest’anno non sapremo invece quando un macchina rientrerà per il cambio gomme, sappiamo solo che obbligatoriamente dovranno fermarsi per utilizzare entrambe le mescole, ma non sappiamo quando. Questo renderà le gare ancora più impegnative e interessanti e, si spera, incoraggerà i piloti ad effettuare più sorpassi in pista”. Qual è il tuo programma per queste sessioni di test invernali? PADDY “Inizialmente, la cosa più importante è dimostrare che l’auto è robusta. Molte cose sono state cambiate sulla vettura, quindi vogliamo assicurarci di essere pienamente affidabili per la prima gara. All’inizio della scorsa stagione vi erano squadre più competitive di noi, ma nonostante le difficoltà incontrate siamo stati comunque in grado di raccogliere un buon numero di punti, proprio perché siamo stati più affidabili. Questi test servono a stabilire la durata della macchina e ci daranno il tempo necessario per risolvere eventuali problemi che potremmo incontrare. Inoltre, vogliamo raggiungere una conoscenza approfondita del comportamento degli pneumatici, sulla durata e il degrado e su come ottenere il meglio da essi. Non ultimo chiaramente lo sviluppo delle prestazioni”. Al termine della sua prima sessione di test, Hamilton ha dichiarato che sulla nuova vettura si sente un miglioramento enorme rispetto al debutto della monoposto 2009. Un anno fa infatti, Lewis e la squadra capirono in fretta che la vettura era difficile da guidare e molto lontana dall’avere un ritmo ottimale. Ma dopo aver compiuto 108 tornate con la vettura 2010, si dice fiducioso che la squadra si possa presentare all’avvio del Mondiale in una situazione decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. Vediamo perché... Cosa ci puoi dire di questo tuo primo test con la nuova McLaren? “Rispetto al primo giorno di test del 2009, la differenza è stata come passare dalla notte al giorno. Una sensazione molto positiva. Ho sempre tenuto sotto controllo le vari fasi dello sviluppo di questa vettura, senza perdere di vista gli ottimi risultati raggiunti nel finale di stagione 2009. Ho visto la vettura evolversi, ed oggi ero molto entusiasta di salirci sopra per valutare il funzionamento delle parti che abbiamo migliorato. È stato un buon inizio, mi sono trovato subito a mio agio e questo è un aspetto importante. Sono uscito sorridendo perchè molti dei problemi che accusavo sulla precedente vettura, non si sono manifestati sulla MP4-25”. Già da qualche tempo, e dopo aver seguito lo sviluppo in fabbrica, eri convinto che la nuova macchina sarebbe stata un passo avanti. Perché? “Stavo solo aspettando questa giornata di test, ho visto i progressi di questa macchina, sono stato molto presente e molto coinvolto nello sviluppo, ho capito presto che mi sarei sentito meglio con questa vettura”. Hai anche ammesso che però era troppo presto per essere certi di poter lottare per il titolo 2010, hai dei dubbi? “Quello che posso dire è che questa macchina è molto, molto meglio della monoposto 2009, indubbiamente abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Nel corso di queste sessioni, non possiamo sapere il quantitativo di carburante imbarcato dagli altri piloti, o che cosa stanno effettivamente provando. Questa mia prima giornata con la MP4-25 la definirei più come un collaudo per vedere come la vettura si comporta, per comunicare alla squadra le mie impressioni, valutare soprattutto il comportamento con diversi quantitativi di benzina. Ci sono aree che possiamo ulteriormente migliorare, ma questo vale anche per gli altri team. La cosa importante è che la sessione è stata positiva e il miglioramento rispetto alla MP4-24 è stato palpabile da subito. Non siamo in ritardo di 2-3 secondi, gli ulteriori progressi che potremmo fare da qui alla prima gara, ci consentiranno di svolgere un buon lavoro partendo da una solida base, situazione che lo scorso anno non avevamo. Oggi abbiamo chiuso in terza posizione... non è l’ultima... e alla fine ho una buona sensazione”. L’intera sessione di tre giorni è stata dominata dalla Ferrari, seguita a ruota dalla Sauber Ferrari in seconda posizione. Pensi che questa sessione di test abbia già fissato i punti di riferimento per la stagione 2010? “Penso che si possa affermare che la Ferrari è veloce, ma non sappiamo quanto realmente veloce. Difficile segnare quei tempi se non sei competitivo, ma resta l’incognita del carburante imbarcato. In ogni caso anche quando giravano più lentamente, per il peso del carburante, erano ancora abbastanza veloci, l’impressone generale è che effettivamente siano competitivi. Per noi però, questo non è ne il posto ne il momento di prestare attenzione a chi è veloce e a chi non lo è. Da qui alla prima gara tutte le squadre potranno usufruire di ulteriori aggiornamenti. Pensiamo anche al fattore peso, con questi carichi di carburante la differenza tra 10 e 160kg è enorme e coinvolge tutte le parti della vettura, quindi dopo soli tre giorni di test è comunque difficile trarre delle sicure conclusioni. Credo che nella prossima sessione a Jerez, potremo avere le idee più chiare, soprattutto per quanto rigurada l’impatto del peso dovuto dal carburante, capire quanto incidono 10kg di carburante sui decimi di secondo. Con questi dati si potrà capire un po’ di più su chi è veloce e chi non lo è. Ma al momento la nostra priorità è quella di perfezionare e migliorare la vettura”. Come è stato il tuo primo giorno di test con la McLaren? Come ti sei trovato? “È stata una lunga giornata. Abbiamo lavorato fino alla 1 di notte, cercando di trovare la giusta posizione col sedile. In precedenza, avevamo giò fatto delle prove, ma è sempre diverso quando ci si siede per la prima volta nell’auto e, quando si scende in pista ci si trova spesso con una posizione un po’ diversa da quella che ti aspettavi. Inizialmente non ero in una buona posizone, mi sentivo più in alto di quanto desideravo. Così abbiamo lavorato molto su questo aspetto, per assicurarci di poetr avere una sistemazione ottimale e comoda. Abbiamo lavorato molto oggi ed è stato davvero utile. Questo test mi è servito soprattutto a familiarizzare con l’ambiente e le procedure della squadra, eseguendo tutti i controlli in programma per questo primo test. La giornata è stata lunga, ma utile. Questa mattina è stata abbastanza dura, abbiamo apportato molte modifiche per fare in modo di avere una seduta perfettta, ora mi sento a mio agio in auto e sono soddisfatto del risultato ottenuto. Nel pomeriggio abbiamo percorso un buon numero di giri, perfezionando a dovere tutti i controlli della vettura. Dobbiamo continuare su questa strada e le prossime giornate di test in programma questo mese, ci saranno d’aiuto per comprendere e sviluppare ancora di più la MP4-25. Crediamo di avere una buona base per poterci presentare competitivi fin dalla prima gara del Campionato. Lewis Hamilton collabora con la Motor Sports _________Association ad una nuova iniziativa che ha lo scopo di proteggere i ‘baby driver’ dall’abbandono degli studi per perseguire le proprie ambizioni nelle categorie Motorsport junior. E proprio grazie a questa collaborazione è stata introdotta una nuova clausola che si aggiunge ai requisiti necessari per ottenere una licenza per competere nelle categorie junior nel 2010. Questa clausola impone che il titolare della licenza debba presentare un permesso scritto direttamente dall’istituto scolastico, che in questo modo valuta o meno se è il caso di poter concedere del tempo ‘extra’ da dedicare alla propria carriera. L'obbiettivo è quello di incoraggiare i genitori e le scuole a collaborare in maniera più comunicativa, oltre a prevenire l'anticipato abbandono degli studi a favore delle ore passate in pista. A tal proposito Lewis ha dichiarato sul suo sito ufficiale: “Quando ho iniziato a correre con i kart, una delle priorità di mio padre era quella di accertarsi che i miei studi non venissero trascurati, dovevo lavorare e portare a termine i compiti esattamente come i miei compagni di classe; per me forse è stato più difficile, perché dovevo e volevo dedicare molto tempo anche alle corse, ma ad oggi posso affermare di essere stato fortunato: sia mio padre e, più tardi, Ron Dennis e l'intera McLaren, mi hanno sempre chiarito il fatto che avrei potuto continuare a correre solo fino a quando avrei tenuto fede anche ai miei impegni scolastici. Era il loro modo per incoraggiarmi e, in realtà, ha richiesto molto impegno a scuola, ma di questo sarò sempre grato a loro per avermi imposto questa strada. Quando si è piccoli e ci s'immerge nel mondo delle gare, so che c'è la sensazione che tutto sia possibile e l'unica cosa che conta è quella di tornare a correre per tutto il tempo possibile, ma è necessario un ulteriore sforzo per fare in modo che gli impegni scolastici non vengano trascurati. La sensazione è che grazie a questa iniziativa, i bambini possano avere più stimoli per dedicare la giusta attenzione ai loro studi, la speranza è che i vantaggi si riflettano anche su scuole e genitori, un importante aiuto supplementare per ottenere più facilmente questo tipo di risultati” Nuovo spot pubblicitario di Hamilton per Santander UK, partner McLaren 2010. La mattina dell'11 gennaio Lewis Hamilton è stato avvistato nel centro di Londra, entrava in una banca lungo Tottenham Court Road! Ma il Campione del Mondo 2008 non stava semplicemente controllando il suo conto corrente ma, in compagnia del Presidente di Santander Emilio Botin, Lewis ha fatto da testimonial al lancio delle nuove filiali inglesi del brand finanziario. Da fine gennaio infatti, ben 1.000 filiali dislocate in tutto il paese offrono i servizi finanziari di Santander. Questo permetterà alla società di allineare il ramo britannico dell'azienda con le numerose filiali internazionali. Naturalmente la presenza di Lewis ha costituito parte integrante della giornata. Hamilton da quando è diventato pilota ufficiale di Formula 1 nel 2007, ha svolto un ruolo centrale nel marketing Santander: appare sui cartelloni pubblicitari, è testimonial della maggior parte delle campagne indette da Santander e, soprattutto, è protagonista di una serie di spot pubblicitari che sono ormai diventati delle icone per il pubblico britannico. Uno degli spot più famosi vede Lewis a bordo di una miniatura della McLaren Scaletrix sfrecciare su un’autopista montata in soggiorno. Lo spot più recente lo vede invece impegnato nella progettazione di un grande ponte stradale, struttura che viene completata e unita con una serie di giganti mattoni rossi, a simboleggiare la forza e la stabilità dell’istituto di credito. Hamilton si è divertito molto durante le riprese cinematografiche e per l’ occasione ha dichiarato: “Alcune delle attività più piacevoli che abbia mai svolto al di fuori della pista nel corso della mia carriera in Formula 1 sono state con Santander. Ero molto impaziente di vedere lo spot dei ‘mattoni rossi’ e devo dire che ne sono rimasto favorevolmente impressionato. Ancora una volta abbiamo svolto un ottimo lavoro”. Pedro de la Rosa pilota ufficiale Sauber - Con questa mossa il team svizzero completa l’organico per il Mondiale 2010. Insieme al 38enne pilota spagnolo, il giovane Kobayashi. Con l’ufficializzazione di questo accordo, vengono messe a tacere anche le varie voci che prevedevano Fisichella come futuro pilota della Sauber. Pedro, molto soddisfatto, ha dichiarato: “Ho sempre fermamente creduto di poter avere un’altra chance come pilota titolare. Ora sta a me sfruttarla a dovere.” Lo spagnolo ha disputato 72 Gran Premi nella sua carriera, ottenendo un totale di 29 punti mondiali. . In McLaren sono molto contenti per de la Rosa Il team boss della McLaren Martin Whitmarsh si dice contento di vedere che dopo tanti anni passati come collaudatore alla McLaren, Pedro ha la possibilità di tornare a correre con il team Sauber. Pedro ha iniziato a fare il collaudatore per il team di Woking nel 2003, da allora ha sempre ricoperto il ruolo di test driver. Con la McLaren ha corso 9 GP, di cui 1 in Bahrain nel 2005, in sostituzione dell’infortunato Juan Pablo Montoya. Ancora in sostituzione del colombiano nella seconda parte della stagione 2006. Pedro ha ora la possibilità di scendere nuovamente in pista con il team Sauber, suo compagno di squadra sarà il giovane Kamui Kobayashi, talento giapponese che si è messo in mostra sul finire della stagione 2009 con la Toyota dell’infortunato Timo Glock. Martin Whitmarsh ha dichiarato che de la Rosa ha potuto sfruttare questa possibilità con tanto di ‘benedizione’ da parte della McLaren e con i migliori auguri per la sua carriera: “Pedro non ha mai fatto mistero della sua ambizione di continuare a correre in F1 come pilota ufficiale, per cui non abbiamo mai avuto l’intenzione di fare da ostacolo alle sue opportunità. Al contrario, gli auguriamo ogni bene. È stato un uomo squadra fantastico, tutti nel team nutrono profondo rispetto per Pedro. In questi ultimi sette anni, ha contribuito in maniera enorme allo sviluppo che ha permesso alla McLaren di conquistare notevoli successi, nessuno di noi si dimenticherà di questo eccellente collega, non solo come pilota, ma anche come buon amico”. La McLaren mette sotto contratto il 14enne Nyck de Vries, giovane promessa del Young Driver Development Programme. Il team di Woking ha inserito nel suo programma di supporto ai giovani piloti Nyck de Vries, olandese, pilota di kart, il 14enne sarà gestito da Anthony Hamilton e dalla Hamilton Management Group. Il team principal della McLaren Martin Whitmarsh ha dichiarato: “Da molto tempo la McLaren è impegnata nel progetto di supporto ai giovani talenti, siamo convinti che incoraggiare i piloti junior faccia parte delle responsabilità dell’intera comunità del Motor Racing, da anni la McLaren contribuisce allo sviluppo di questo programma. Nyck sembra essere una prospettiva entusiasmante, siamo convinti di aver fatto la scelta giusta nel sostenere la sua carriera junior, fornendogli il supporto e la formazione di cui ha bisogno per avere successo.” Anthony Hamilton, manager del giovane olandese si è detto estremamente entusiasta: “Nyck è un giovane molto promettente. Suo padre, Hendrik, è stato fantastico nel sostenere la carriera di Nyck, ha contribuito a farlo diventare un grande pilota nelle categorie Junior. Siamo entrambi convinti che, con il giusto livello di sostegno, si potrà instradare Nyck verso i livelli più alti del Motorsport. Lavoreremo a stretto contatto con Dino Chiesa. Dino è un vecchio amico, ha istruito Lewis e Il giovane quattordicenne Nyck de Vries, in visita al McLaren Technology Centre, posa per una foto vicino alla McLaren MP424 di Lewis Hamilton. Nico Rosberg nel Team MBM, è molto esperto e sa perfettamente come ‘coltivare’ e sviluppare i giovani talenti. Questa è una partnership molto emozionante e dinamica.” Nyck ha aggiunto: “La mia visita al McLaren Technology Centre è stata un’esperienza fantastica e sono molto onorato e grato per il sostegno che la McLaren mi darà per sviluppare la mia carriera. Le risorse che hanno sono incredibili, credo che saranno in grado di fornirmi la cornice ideale per migliorare le mie capacità, la mia condizione fisica e la mia esperienza nel mondo delle competizioni.” INTERVISTA A JONATHAN NEALE Jonathan Neale, managing director di McLaren Racing, dalle pagine del sito ufficiale ha parlato della nuova struttura di ingegneri che la squadra di Woking ha messo in atto per la stagione 2010. Come vi siete preparati all’arrivo di Jenson Button nel team? Quando Jenson ha visitato il McLaren Technology Centre, una delle domande che ha fatto è stata: “È questo il team di Lewis?” La risposta: “Sì, certo, è il team di Lewis, come lo era di Kovalainen, così come di Fernando Alonso, Juan Pablo Montoya e Kimi Raikkonen… e sarà anche il tuo team”. Questa squadra è di Lewis con l’esclusione di qualsiasi altro driver ad alte prestazioni? Assolutamente no. In McLaren desideriamo sempre avere piloti vincenti.” A cosa è dovuto il rinnovamento degli ingegneri di gara? Le ragioni sono diverse: in primo luogo ci è sembrato il momento giusto. Entrambi i nostri ingegneri di gara, Phil Prew (ingegnere di Lewis) e Mark Slade (ingegnere di Heikki), hanno rappresentato questa figura per ben 15 anni. Grazie a loro ora ci troviamo con un buon numero di giovani ingegneri, molto addestrati e soprattutto pronti a partire, noi gli daremo la piattaforma giusta sulla quale potranno accumulare ulteriore esperienza, fino a raggiungere livelli di competenza che possono realmente fare la differenza. Insieme, vogliamo costruire una squadra di tecnici che cresca intorno a Jenson, esattamente nello stesso modo che abbiamo usato con Lewis nel 2007. Vogliamo creare un gruppo di persone impegnate a tirare fuori il meglio delle doti e dello stile di Jenson. Inoltre, siamo molto ansiosi di continuare a sviluppare la nostra organizzazione. Con Phil impegnato in questo nuovo ruolo, in che modo è stato riconfigurato il team di ingegneri? “Certamente, e lo fa; soprattutto con l’obbiettivo di avere sempre il totale dei dati per l’apprendimento e lo sviluppo del set-up. Nel week-end di gara sarà la figura a cui chiedere: “Come sta procedendo il set-up? In quale direzione ci stiamo muovendo? Possiamo utilizzare meglio la squadra di simulazione? Gli ingegneri che tornano al McLaren Technology Centre riferiranno direttamente a lui. Anche le singole idee o richieste tipo: “Si potrebbe provare questa soluzione piuttosto che quest’altra…”, potranno essere sottoposte alla sua attenzione. In questo modo Phil potrà controllare il regolare flusso d’informazioni, mettendole a disposizione di entrambe le squadre”. Phil Crew: nel week-end di gara sarà la figura a cui chiedere. Gli ingegneri che tornano al McLaren Technology Centre riferiranno direttamente a lui. In questo modo Phil potrà controllare il regolare flusso d’informazioni, mettendole a disposizione dell’intera squadra Quando ha avuto inizio questo processo? “Abbiamo atteso il termine della stagione 2009, ma non eravamo in grado di prendere una qualsiasi decisione fino a quando non è stata chiarita la nostra linea piloti. Quando abbiamo avuto la conferma che Jenson avrebbe guidato con Lewis, abbiamo voluto essere assolutamente certi di poter fare un lavoro identico per entrambi i piloti. A facilitare questo compito ci penserà Phil Prew, che è stato ingegnere di gara di Lewis fino al termine della scorsa stagione, e che sta per assumere il nuovo ruolo come ingegnere di gara del team Principal. Phil ad ogni gara si occuperà della gestione del set-up, dello lo sviluppo e della condivisione di dati e informazioni tra i due team di ingegneri.” “Gli ingegneri di gara sulla vettura di Lewis saranno guidati da Andy Latham, insieme a Mark Tempio, che sarà il suo ingegnere di prestazioni. La vettura di Jenson è invece affidata a Jakob Andreasen, tecnico molto esperto che negli ultimi anni ha lavorato sulla vettura di Lewis, al fianco di Phil. Dave Robson, anch’egli molto esperto, sarà il suo ingegnere di prestazioni. Abbiamo dato ad entrambi i piloti una nuova e giovane squadra di ingegneri, con Phil che farà da ponte fra le due.” Phil ha quindi anche il compito di garantire una continua parità tra i piloti? Martin Whitmarsh ritiene che il divieto di rifornimento nel corso dei GP avrà effetti positivi… soprattutto sui sorpassi. C ome è noto, il nuovo regolamento è stato introdotto per motivi di sicurezza e per favorire i sorpassi in pista, piuttosto che durante i pit-stop. Le vetture infatti potranno rientrare in pit lane solo per il cambio gomme e dovranno quindi essere dotate di un maggior carico di carburante per poter arrivare al termine delle gare. Queste modifiche sono state accolte con reazioni diverse, alcuni infatti sostengono che queste regole renderanno questo sport ancora più competitivo, in ragione del fatto che vengono ridotte le possibilità di effettuare il sorpasso durante la sosta ai box, altri ancora sostengono invece che l’aumento del peso dovuto alla maggiore quantità di carburante imbarcato renderà in ogni caso difficile effettuare sorpassi in pista. Whitmarsh tuttavia pensa che questo tipo di divieto avrà l’effetto desiderato: “Inevitabilmente, quando viene apportata una modifica, ci sono pro e contro. Queste regole pongono i piloti in condizione di dover tirare fuori il meglio della prestazione durante il turno di qualifiche, cercando di spuntare il miglior giro veloce, questo è un aspetto che risulterà molto gradito agli spettatori. In secondo luogo, durante la gara il sorpasso non potrà più essere pianificato con la strategia dei box, di conseguenza, ed escludendo possibili problemi che si possono verificare durante il cambio gomme, i sorpassi saranno possibili solo in pista: tutto questo renderà lo spettacolo meno noioso agli occhi degli appassionati di Formula 1. I piloti avranno un incentivo maggiore per tentare il sorpasso. Incentivo che fino alla scorsa stagione è mancato ai piloti che sapevano di poter aspettare la sosta ai box per sopravanzare l’avversario, abbiamo assistito molte volte a gare senza nemmeno un sorpasso in pista, il pubblico chiaramente non ha gradito. Voglio sottolineare anche un altro importante aspetto: i piloti si qualificheranno con serbatoi scarichi e gomme in temperatura, la domenica si troveranno invece a dover affrontare la partenza della gara con gomme fredde, freni non ancora alla giusta temperatura e una zavorra di 160kg di carburante. Fin dalla prima curva, sarà molto più complicato gestire la macchina, cercando di non farsi superare quando si parte davanti o nel tentativo di recuperare posizioni quando si rimane indietro. Dovranno dosare tutto nella maniera corretta, avendo cura degli pneumatici, il buon bilanciamento della vettura potrebbe infatti cambiare in conseguenza dello stile adottato durante queste fasi”. Whitmarsh, che ha supervisionato lo sviluppo della nuova McLaren MP4-25, è convinto che la squadra si sia adattata molto bene ai nuovi regolamenti e continuerà a fare del proprio meglio: “Durante lo sviluppo della nuova vettura, ci siamo posti alcuni obiettivi, molto elevati, ad oggi sono enormemente soddisfatto di come i nostri progettisti e gli ingegneri hanno affrontato l’approccio alla nuova vettura. I nuovi regolamenti hanno ovviamente avuto effetto anche sull’aspetto della vettura, ma siamo soddisfatti, soprattutto per una serie di soluzioni che siamo stati in grado di apportare, possiamo essere cautamente ottimisti, dopo l’esperienza dello scorso anno, in particolare nella seconda metà della stagione, quest’anno siamo convinti di poter affidare a Jenson e Lewis una monoposto competitiva. È ancora presto per dire se saremo uno dei contendenti al Titolo e se vinceremo delle gare, ma sono fiero dello sforzo che abbiamo fatto per mettere in pista questa vettura”. Whitmarsh torna a parlare anche dei ‘suoi’ piloti: “Conoscere Lewis, come lo conosco io e dopo aver avuto modo di conoscere di più anche Jenson, seppur per un periodo fino ad ora limitato, posso affermare di sentirmi abbastanza fiducioso sul fatto che quest’anno la squadra sarà molto stabile e entrambi avranno modo di svolgere un lavoro reciprocamente produttivo. Lewis e Jenson non sono diventati Campioni del Mondo solo per la loro velocità in pista, hanno vinto perché sanno che è loro responsabilità collaborare con le persone che li circondano, sanno che le loro prestazioni possono essere ancor più valorizzate nel momento in cui ci si rende disponibili a sfruttare al meglio le competenze dei loro rispettivi ingegneri. Questo è il tipo di approccio che vogliamo, incoraggeremo entrambi i piloti al fine di trarre un vantaggio per tutto il team. La McLaren è un gruppo con una grande esperienza, questo è un altro punto di forza sul quale Jenson e Lewis potranno fare affidamento. Loro sono consapevoli che il Campionato quest’anno sarà molto competitivo e combattuto, quindi la collaborazione, la comprensione e la condivisione dello sviluppo della vettura saranno le loro priorità, qualcosa che dovranno sempre tenere a mente. Questo è il giusto approccio, Jenson e Lewis lo sanno perfettamente. La nuova metodologia di lavoro rappresenta una vera e propria partnership con i piloti, anche per questo sono molto impaziente di iniziare la nuova stagione”. Martin Whitmarsh, in qualità di Presidente della FOTA, ritiene che la F1 dovrebbe adottare un approccio misurato riguardo l’introduzione di modifiche al regolamento, un sistema che punti ad introdurre degli aggiornamenti graduali, piuttosto che nuove regole in grado di stravolgere interi articoli. La FOTA sta studiando su una vasta gamma di possibili cambiamenti per rendere ancora più avvincente la Formula 1, il suo Presidente neo-eletto ha garantito all’alleanza delle squadre l’adozione di un approccio evolutivo e non conflittuale, come stanno le cose? “Abbiamo avuto una serie di iniziative interessanti, ma nessuno di noi può fare magie. La FOTA continuerà a sviluppare idee e cambiamenti, con entusiasmo ma senza esagerare. Non vogliamo creare situazioni che possano stravolgere la F1 da un giorno all’altro, siamo consapevoli della necessità di coltivare la reputazione di questo sport e contemporaneamente di migliorare lo spettacolo. Per far rendere al meglio ed avere un continuo processo d’aggiornamento, abbiamo bisogno di continuare a lavorare a stretto contatto con la FIA e la FOM, unendo gli sforzi per raggiungere comuni obbiettivi. È necessario essere uniti per poter condividere nuove idee e sviluppare continue migliorie a questa disciplina”. Quali sono allora le iniziative che continuerete a sostenere? “La FOTA continua a sostenere tutte le iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale della F1, il ritmo del cambiamento che ne seguirà, dovrà essere gestito con attenzione, al fine di garantire che anche i piccoli team indipendenti non si ritrovino economicamente impossibilitati ad apportare aggiornamenti sulle proprie vetture. Esiste già un impegno a portare avanti l’introduzione di nuove tecnologie per il 2013, ma non è un processo semplice perché prevede cospicui investimenti, non è facile. La McLaren chiaramente darà il proprio contributo, ma anche tutti gli altri team dovranno fare altrettanto. Con l’equilibrio attuale, con tante nuove squadre che si presenteranno al via, non è possibile caricarli immediatamente con i costi che questi investimenti richiedono, renderebbero la vita più difficile a questi team e questo non sarebbe giusto. Ma le sfide ambientali che ci siamo posti restano un traguardo da raggiungere, siamo fiduciosi di poter fare grandi progressi nel corso dei prossimi anni”. La FOTA sta conducendo una ricerca approfondita con l’obbiettivo di raccogliere utili consigli direttamente dagli appassionati di F1, questo contribuirà a migliorare lo spettacolo? “I risultati non sono ancora pronti, ci vuole ancora un po' di tempo. Abbiamo commissionato questa ricerca con il preciso obbiettivo di raccogliere le reali opinioni direttamente dai fans più accaniti della Formula 1. Grazie all’indagine dello scorso anno, abbiamo imparato alcune cose molto utili e interessanti, che ora stiamo attentamente vagliando punto per punto e dei quali a tempo debito saremo in grado di dare risposte più dettagliate. Per il momento rappresenta un progetto in corso, abbiamo ancora molto lavoro da fare prima di rilasciare qualsiasi risultato”. Per quale motivo non è stato possibile presentare le nuove monoposto congiuntamente, come si era invece deciso di fare? “La proposta del lancio congiunto dei team a Valencia è stata abbandonata perché non tutte le squadre potevano essere presenti con la nuova macchina. La data prefissata si avvicinava, alla fine solo tre squadre sarebbero state pronte con la nuova vettura. Abbiamo ritenuto opportuno accantonare il progetto proprio per evitare che il pubblico rimanesse deluso dalla presenza di poche monoposto. Siamo comunque convinti che il lancio congiunto delle vetture sia una buona idea, non rappresenta la nostra priorità, ma siamo disponibili ad organizzare questo interessante spettacolo per il prossimo anno”. La FOTA ha annunciato che Martin Whitmarsh è diventato il nuovo Presidente per il 2010, succedendo così a Montezemolo. Stefano Domenicali è il nuovo vice Presidente, dove ha preso il posto di John Howett. Dopo aver vissuto la sua prima stagione turbolenta l’anno scorso, la Fota, che rappresenta tutti i team di F1, è entrata nella nuova decade per migliorare l’aspetto di questo sport. Con Whitmarsh e Domenicali nella posizione di leader, l’Associazione, ha ridefinito anche l’intero settore organizzativo con i vari ruoli. Il gruppo di lavoro dedito ai regolamenti sarà ora capeggiato da Christian Horner, mentre Ross Brawn ha mantenuto la leadership riguardo ai regolamenti tecnici. “Tutti i membri dell’ Associazione ci tengono a ringraziare Luca di Montezemolo per la sua precedente leadership ed il suo importante contributo al successo della FOTA, così come altre figure sono state importanti per ottenere i traguardi fissati nel primo anno di vita dell’Associazione”. La Fota ora guarda avanti e al suo nuovo capo, Martin Whitmarsh, che continuerà nello sviluppo delle attività a lungo termine, in collaborazione con tutti gli altri membri. Secondo il settimanale tedesco Auto Motor un Sport, il nuovo sistema di punteggio della F1 sarebbe stato approvato in maniera non conforme. La F1 Commission si è riunita a Monaco il 10 dicembre scorso, nell’occasione ha proposto l’adozione di un nuovo sistema di attribuzione dei punti, caratterizzato dall’assegnazione di 25 punti al vincitore e ulteriori punti mondiali ai primi 10 piloti che taglieranno il traguardo. Nella giornata successiva, in occasione del World Motor Sport Council, la FIA ha ufficializzato la proposta. Sembra però che la F1 Commission abbia solo la facoltà di pronunciarsi relativamente alle proposte presentate negli incontri dei due gruppi: quello dello Sporting Working Group, diretto da Christian Horner e riguardante le questioni sportive, e il Technichal Working Group, capitanato da Ross Brawn e che si occupa degli aspetti puramente tecnici. Si è appreso che lo Sporting Working Group abbia discusso la proposta del sistema di punteggio per una manciata di minuti appena, nel corso di in un precedente meeting tenutosi a Londra il 4 dicembre scorso, appuntamento al quale solo Peter Windsor, il Direttore Sportivo della neonata USF1, si è espresso a favore di una revisione di questa norma. Questo ha fatto in modo che a Monaco la F1 Commission abbia lanciato una proposta praticamente dal nulla, commettendo un grave errore procedurale, sforando di fatto dalle proprie facoltà, peraltro stabilite nel Patto della Concordia. Questa situazione, se confermata, potrebbe causare l’abbandono del nuovo sistema prima ancora di essere applicato in gara. Il nuovo sistema di punteggio infatti, potrebbe essere sottoposto ad una revi- sione, con l’intento tra l’altro di dare maggiore importanza al vincitore della gara. Sono passati circa due mesi dall’ok della FIA. Senza dubbio questo nuovo sistema rappresenta il cambiamento più consistente nella storia della Formula 1, con il vincitore premiato con 25 punti, oltre ad una zona punti che premia fino al decimo posto. Se realmente l’iter burocratico va rifatto, l’idea sarebbe quella di adottare una sequenza 25-18-15-1210-8-6-4-2-1, contro l’attuale 25-20-15-10-8-6-5-3-2-1, soluzione finalizzata a dare ulteriore risalto, soprattutto, alla vittoria. Questi rumours sono inoltre stati pubblicati anche dal quotidiano finlandese Turun Sanomat, il quale scrive che nel caso in cui venisse accertato l’errore procedurale, tutte le parti coinvolte sarebbero costrette ad una nuova delibera, con l’occasione potrebbero però cogliere la chance per una revisione. ENRICO GELPI NELLA NUOVA COMMISSIONE FIA PER LA REVISIONE DELLO STATUTO Il Presidente dell’Aci e vice Presidente della FIA, Enrico Gelpi, è stato nominato membro della nuova Commissione per la Revisione dello Statuto FIA, la cui attività sarà finalizzata a migliorare il sistema di governance della Federazione sotto il profilo della trasparenza, della rappresentanza regionale, delle procedure elettive e dei processi decisionali. In Commissione, Gelpi porterà la sua esperienza, essendosi in passato già occupato dell’ordinamento sportivo automobilistico italiano, della riforma dello Statuto dell’Automobile Club d’Italia, del regolamento Csai e della giustizia sportiva”. Si legge in una nota dell’Aci: “Il nuovo organismo della FIA, fortemente voluto dal presidente Jean Todt per dare attuazione agli impegni assunti per migliorare e dare maggiore incisività all’operato della Federazione, a tutela dell’automobilismo sportivo e della mobilità, analizzerà le problematiche più strategiche relative al ruolo, alla struttura, all’organizzazione e al funzionamento dei vari organi della FIA, in particolare Vicepresidenti, Senato, Regioni e Tribunale Internazionale d’Appello.” Il settimanale Autosport ha rivelato che i capi tecnici della Formula 1 hanno ufficialmente deciso di vietare l'uso del doppio diffusore a partire dall'inizio del prossimo anno. Nel corso di una riunione tecnica avvenuta giovedì 21 gennaio, il gruppo di lavoro ha discusso sulle modifiche da apportare ai futuri regolamenti. Al centro della discussione la parte aerodinamica. Fonti di Autosport hanno confermato che sono stati approvati alcuni ritocchi relativi all’area aerodinamica, con un riordino della controversa normativa che vieta l’uso del doppio diffusore a partire dalla stagione 2011. Il gruppo tecnico ha deciso che la superficie del diffusore dovrà essere continua per tutta la sua sezione a partire dall’inizio del 2011. Questo impedisce di fatto qualsiasi tipo di foro o apertura, soluzione risultata fondamentale nel funzionamento del doppio diffusore. La questione deve ancora ottenere l’approvazione dalla Commissione Formula 1 e dal Consiglio della FIA prima di essere ufficializzata per la stagione 2011, ma si tratta di una semplice formalità, visto che il gruppo di lavoro ha già votato a favore. L’uso del doppio diffusore ha provocato enormi polemiche all’inizio della stagione 2009, quando il concetto di progettazione utilizzato da BrawnGP, Williams e Toyota fu messo sotto accusa dai team rivali. Tutte le denunce e le contestazioni caddero però nel vuoto, dopo che la FIA sancì la regolarità dei doppi diffusori, molte squadre si ritrovarono così a dover quasi riprogettare la vettura per poter sfruttare i vantaggi di questa soluzione. Autosport ha inoltre dichiarato che, sempre secondo fonti ben informate, le modifiche aerodinamiche adottate nel 2011 aumenteranno i tempi sul giro di circa due secondi. Christian Horner, team principal della RedBull Racing, ritiene che i cambiamenti devono andare al di là della stesura di semplici regole: “Penso che la cosa più importante è definire prima dei chiari obiettivi, che cosa vogliono gli organizzatori della Formula 1? Cosa deve essere in grado di fare una monoposto? Invece di soffermarci su tanti piccoli dettagli, possiamo guardare il pacchetto nel suo insieme e sviluppare delle soluzioni che possano permettere una distanza minore tra due o più vetture in lotta, soluzioni che hanno l’obbiettivo di incoraggiare ai sorpassi”. La FOTA ha approvato l’introduzione di una nuova regola per il 2010 che prevede per i primi 10 della griglia di partenza l’utilizzo all’inizio della gara delle stesse gomme con cui hanno terminato le qualifiche. Prima i top ten delle qualifiche del sabato potevano scegliere di utilizzare un nuovo set di gomme all’inizio della gara, con l’unica condizione che entrambi i composti portati dalla Bridgestone fossero utilizzati nel corso del GP. Secondo la pubblicazione svizzera ‘Motorsport Aktuell’ la nuova regola, approvata nella prima settimana di febbraio anche dalla Commissione della Formula 1 e dal Consiglio Mondiale, è stata introdotta per aggiungere un elemento strategico che mescolerebbe ulteriormente le carte, facendo diventare le gare ancora più eccitanti. Anche il quotidiano spagnolo ‘Marca’ afferma che molti dei membri della FOTA hanno votato a favore del cambiamento e l’approvazione della nuova regola da parte degli altri organi è stata solo una formalità.” La testata finlandese ‘Torun Sanomat’ hanno fatto notare che le squadre dovranno esaminare bene la possibilità di utilizzare gomme morbide per ottenere un miglior piazzamento in griglia di partenza, visto che le stesse gomme dovranno essere utilizzate nelle fasi iniziali di gara, quando il serbatoio sarà ancora pieno e di conseguenza la macchina molto più pesante. Il trofeo è assegnato ogni anno a un pilota residente nel Commonwealth che ottiene le migliori prestazioni in gare internazionali. Il trofeo venne originalmente assegnato a Bruce McLaren per essere arrivato al 2° posto nel Gran Premio del Canada 1965 a Mosport Park. Dopo la sua morte, Patty McLaren offrì il regalo al BRDC per darlo al migliore pilota del Commonwealth ad ogni anno. John Brabham Timothy Schenken Graham McRae Frank Gardner John Nicholson Alan Jones Alan Jones Alan Jones Alan Jones Alan Jones Alan Jones Geoff Brabham Vernon Schuppan Vernon Schuppan MichaelThackwell MichaelThackwell Denny Hulme MichaelThackwell Geoff Brabham David Brabham Paul Tracy David Brabham Geoff Brabham Paul Tracy Jacques Villeneuve Jacques Villeneuve Jacques Villeneuve Mark Webber Tomas Scheckter Mark Webber Mark Webber Alex Davison Scott Dixon Johnny Reid Mark Webber Alexander Yoong Ryan Briscoe Scott Dixon Mark Webber Nel 1970 Bruce McLaren vince il premio "Louis Schwitzer" per la concezione e realizzazione del telaio M15A per la Indycar. Tale premio viene assegnato dal 1967 dalla SAE, società di ingegneri dell'automobile, a coloro che danno un contributo significativo all'evoluzione della tecnologia nel settore delle competizioni. Bruce McLaren Telaio - Largo telaio monoscocca, composto da pannelli di alluminio Reynolds. La scatola dello sterzo era davanti ai piedi del pilota ed il radiatore in alluminio era avanti e serviva anche ad assorbire meglio l’urto in caso di incidente. La larghezza del pedale del freno era inusuale. La monoposto pesava 612 Kg, 12 più del minimo regolamentare. Sospensioni - La sospensione posteriore era composta da un triangolo inferiore rovesciato, da una bielletta superiore e da due tiranti; la sospensione anteriore era composta da biellette e tiranti. Motore - Meyer Drake Offenhauser, 4 cilindri da 2.65 litri con turbo Garret fissato al telaio con due supporti e alloggiato su un telaietto ausiliario, sviluppava 650 CV a 9.000 giri/min grazie all’iniezione Hilbron e pesava 215 Kg. Cambio - Hewland LG 500, manuale a 3 rapporti. Michael Hailwood Martin Brundle Frank Williams e Nigel Mansell Nigel Mansell Sono indicati solo i vincitori collegati in qualche modo alla McLaren Il Trofeo Segrave viene attribuito a un cittadino britannico per le capacità nel settore dei trasporti su terra, acqua o aria. Sir Henry Segrave è stato un pilota di caccia durante e dopo la prima guerra mondiale e divenne il primo driver britannico a vincere un Gran Premio automobilistico con una vettura britannica (Gp Francia 1923 su Sunbeam). Segrave ha anche stabilito tre record di velocità su strada ed è diventato il primo uomo a viaggiare ad oltre 200 miglia orarie (oltre 320 km/h). È stato il primo uomo a detenere contemporaneamente i record di velocità su terra e su acqua. Lewis Hamilton I piloti devono avere un’età compresa tra i 17 ed i 23 anni e devono gareggiare con licenza inglese in formule inglesi o europee, o F3 nazionali. L’evento è promosso dal settimanale Autosport, dalla McLaren e dall’organizzazione BRDC. Il pubblico è invitato a nominare i piloti per l’assegnazione del premio e viene poi decisa una lista di sei finalisti, che effettuano due o tre giorni di test su un circuito inglese a metà novembre su auto di World Series, F3, Super Turismo, DTM e Porsche Carrera Cup per valutare le loro prestazioni. Il vincitore effettua un test su una McLaren di F.1, incassa £50.000 e diventa membro del British Racing Drivers’ Club (BRDC). Questo prestigioso titolo pone giovani piloti all’attenzione dei team manager di F1. Il premio è assegnato insieme al Chris Bristow Trophy e annunciato all’annuale cerimonia degli Autosport Awards ad inizio dicembre. David Coulthard Nessun altro finalista Ralph Firman Jr Darren Malkin, Darren Manning, James Matthews, Guy Smith, Jamie Spence Andrew Kirkaldy Matt Davies, Marc Hynes, Leighton Walker, Dan Wheldon, Adam Wilcox Gareth Rees Philip Bate, Steve Brogan, David Cuff, Shaun Nicholson, James Rhodes Oliver Gavin DarioFranchitti, Jonathan McGall, Dino Morelli, Guy Smith, Jamie Spence Jamie Davies Jonny Kane Alex Deighton, Peter Dumbreck, Jonny Kane, James Matthews, Richard Westbrook Wayne Douglas, Marc Hynes, Kevin McGarrity, Guy Smith, Justin Wilson Jenson Button Doug Bell, Matt Davies, Robbie Kerr, James Pickford, Justin Wilson Gary Paffett Westley Barber, Ryan Dalziel, Richard Lyons, Craig Murray, Leighton Walker Dario Franchitti Paul Evans, Ralph Firman Jr, Jonny Kane, Martin O’Connell, Brian Saunders Darren Turner David Cook, Peter Dumbreck, Darren Malkin, Tim Mullen, Dan Wheldon Anthony Davidson Ryan Dalziel, Matt Gilmore, Derek Hayes, Robbie Kerr, Mark Taylor Jamie Green Steven Kane Westley Barber, Adam Carroll, Dan Eagling, Christian England, Danny Watts Carl Breeze, Matt Gilmore, Robbie Kerr, Simon Pullan, Danny Watts Oliver Turvey Oliver Jarvis Jon Barnes, Sam Bird, Nathan Freke, Jeremy Metcalfe, Oliver Oakes Sam Bird, Joey Foster, James Jakes, Joe Tandy, Duncan Tappy Alex Lloyd Ben Clucas, Tom KimberSmith, James Rossiter, Ryan Sharp, Susie Stoddart Stefan Wilson Henry Arundel, Callum MacLeod, Dean Smith, Nick Tandy, Duncan Tappy Paul Di Resta Tim Bridgman, Mike Conway, Jonathan Kennard, Scott Mansell, Susie Stoddart Alexander Sims Wayne Boyd, Adam Christodoulou, Jason Moore, Aaron Steele, Dean Stoneman Dean Smith James Calado, Adam Christodoulou, James Cole, Callum McLeod, Chrissy Palmer John Surtees Denis Hulme Denis Hulme Denis Hulme James Hunt James Hunt James Hunt John Watson John Watson John Watson Nigel Mansell Nigel Mansell Nigel Mansell Nigel Mansell Nigel Mansell Nigel Mansell Nigel Mansell David Coulthard David Coulthard David Coulthard David Coulthard David Coulthard Lewis Hamilton Lewis Hamilton Sono indicati solo i vincitori collegati in qualche modo alla McLaren. P PILOTA TEAM TIME LAP P PILOTA TEAM TIME LAP 1 F. Massa Ferrari 1’12,574 102 1 F. Massa Ferrari 1’11,722 124 2 P. de la Rosa Sauber Ferrari + 0,210 74 2 K. Kobayashi Sauber Ferrari + 0,334 96 3 M. Schumacher Mercedes GP + 0,373 40 3 L. Hamilton McLaren Mercedes + 0,534 108 4 N. Rosberg Mercedes GP + 0,969 39 4 R. Kubica Renault + 0,704 119 5 G. Paffett McLaren Mercedes + 1,272 86 5 N. Rosberg Mercedes GP + 1,177 119 6 R. Barrichello Williams Cosworth + 1,875 75 6 R. Barrichello Williams Cosworth + 1,655 102 7 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 2,188 18 7 S. Buemi Toro Rosso Ferrari + 2,127 107 8 R. Kubica Renault + 2,426 69 Meteo cielo sereno F O R M U L A 1 T E S T Temperature in pista: 31°, aria: 13° Meteo cielo sereno Tot. giri McLaren 108 (km 438) Temperature in pista: 31°, aria: 14° Best Lap Hamilton 1’12’’256 (3° miglior crono) Tot. giri McLaren 86 (km 348) Best Lap Paffett 1’19’’426 (5° miglior crono) GIORNO 2: Lewis contento della nuova vettura, completati 108 giri. GIORNO 1: Paffett, soddisfatto della nuova MP4-25, completa 86 giri. Gary Paffett si è detto contento della sua prima ed unica giornata di test con il team McLaren. Gary ha portato in pista per la prima volta la nuova MP-25, portando a termine 86 giri senza riscontrare particolari problemi. Nel corso della giornata ha effettuato delle serie di stint di 5 giri, con l’obbiettivo di mettere a punto il set-up della vettura. Dopo la pausa pranzo, ha dedicato il resto della sessione alla sperimentazione dei vari assetti in considerazione del peso di carburante. Miglior crono: 1:13.846. Seconda giornata di prove per la MP4-25. Lewis è tornato al volante per la prima volta dalla fine della stagione 2009, portando a termine 108 giri. Una giornata molto intensa e produttiva per lui e per la squadra. Il team ha portato avanti il programma di sviluppo iniziato lunedì da Gary, concentrandosi sul set-up della vettura e la comprensione della differenza di equilibrio causata dal peso del carburante e da un’impronta a terra minore delle gomme anteriori. Lewis si è detto soddisfatto delle prestazioni della vettura e l’affidabilità fin qui dimostrata. S P A G N A V A L E N C I A 1 P PILOTA TEAM TIME LAP 1 F. Alonso Ferrari 1’11,470 127 2 P. de la Rosa Sauber Ferrari + 0,624 80 3 M. Schumacher Mercedes GP + 0,968 82 4 J. Alguersuari Toro Rosso Ferrari + 1,106 97 5 J. Button McLaren Mercedes + 1,481 82 6 V. Petrov Renault + 1,627 75 7 N. Hulkenberg Williams Cosworth + 2,199 126 8 R. Kubica Renault + 2,426 69 Meteo cielo parzialmente nuvoloso Temperature in pista: 32°, aria: 13° 2 3 F E B B R A I O Tot. giri McLaren 82 (Km 332) Best Lap Button 1’12’’951 (5° miglior crono) GIORNO 3: Jenson Button prova per la prima volta la MP4-25. Terza ed ultima giornata di test a Valencia. Jenson ha guidato la MP425 per la prima volta. Ha dedicato la mattinata ha prendere confidenza con la nuova vettura. Nel pomeriggio la squadra è stata in grado di concentrarsi su una serie di long-run, cercando di trovare l’equilibrio migliore per Jenson. Dopo tre giorni di test, il team Vodafone McLaren Mercedes conclude questa prima sessione di prove con molta soddisfazione, sia riguardo le prestazioni che per l'affidabilità mostrata dalla nuova MP4-25. Il team si preparerà ora per la prossima sessione a Jerez de la Frontera la prossima settimana, un circuito che consentirà a tutte le squadre di avere una valutazione più significativa del ritmo e della competitività delle vetture. Prossime sessioni di test: 10/11/12/13 febbraio - Jerez de la Frontera 17/18/19/20 febbraio - Jerez de la Frontera 25/26/27/28 febbraio - Circuit de Catalunya I Tuoi articoli sulla McLaren o la F1 nel MAG di TuttoMcLaren? [email protected] 2 0 1 0 DONINGTON PARK: CI SONO POTENZIALI ACQUIRENTI Le nuove squadre hanno perso una grande occasione Doveva essere il futuro del GP d’Inghilterra, Gillet aveva preso in mano la direzioni dei lavori, ma la crisi economica mondiale ha prodotto uno stop ai finanziamenti, così le chanches per il ritorno di Donington Park sono andate in fumo. Esauriti i finanziamenti, il circuito è tornato di proprietà della famiglia Wheatcroft, la quale si era trovata in difficoltà dopo la scomparsa del capo famiglia Tom. Ora però il figlio Kevin, afferma che la situazione è migliorata e al Derby Telegraph ha dichiarato: “A Donington la situazione sta tornando alla normalità. Oltre duemila tra tifosi e appassionati di F1 sostengono il nostro circuito e per rendere la cosa ancora più solida si sono ritrovati in un social network, con lo scopo di supportare l’impianto. Tutti noi, dopo la scomparsa di mio padre, abbiamo passato momenti difficili, si sono create situazioni che ci hanno messo in seria difficoltà. Adesso che le acque si sono calmate, la priorità è quella di trovare un serio acquirente con il quale stringere un contratto d’affitto in grado di rendere operativo il circuito a tempo pieno. Noi da soli, come famiglia, consideriamo l’impegno troppo gravoso e soprattutto non abbiamo il tempo materiale per occuparci dell’organizzazione. Per questo intendiamo trovare qualcuno che possa occuparsi al meglio dell’impianto. In queste ultime 2 settimane abbiamo ricevuto richieste da 12 potenziali acquirenti, che si sono detti in grado di potersi finanziare il contratto d’affitto”. L’erede dei Wheatcroft ha poi voluto ricordare il padre, dicendosi affranto dal fatto che sia mancato proprio nel momento più difficile della storia del circuito. Kevin ha anche ricordato che nel corso del funerale sono state raccolte 12mila sterline che andranno in beneficienza a favore della Hope Charuty, un’Associazione che si occupa della lotta contro il cancro. Autosport International Show NEC, Birmingham, 17 gennaio 2010 Un incontro esclusivo tra Jenson Button e Steve Tarrant, maresciallo disabile rappresentante del Motorsport Endeavour, un gruppo che sostiene le persone disabili che partecipano attivamente nelle categorie motorsport. Autosport International Show NEC, Birmingham, 16 gennaio 2010 Jenson Button sul palco dell’International Show Martin Whitmarsh, è convinto che i team esordienti in Formula 1 abbiano fatto un errore a non acquistare le attrezzature della Toyota, quando il colosso automobilistico giapponese ha deciso di abbandonare il circus alla fine della scorsa stagione. Invece, i componenti sono stati venduti al team serbo Stefan GP. Il team di Stefan spera ancora di poter unirsi alla griglia di quest’anno, magari all’ultimo momento. La squadra fondata e gestita da Zoran Stefanovic ha già acquistato il telaio, i motori e i cambi dalla Toyota e potrà beneficiare anche del sostegno tecnico da parte del produttore: “È chiaramente difficile per i nuovi team entrare in questo sport. Sappiamo quanto sia difficile per noi, nonostante tutta l’esperienza e le risorse che abbiamo, quindi deve essere molto più difficile per una squadra nuova essere pronta per l’inizio della stagione. Molte di queste squadre hanno avuto l’opportunità, credo, di acquistare un telaio Toyota, visto che la stessa aveva messo a disposizione due vetture per Natale, sono piuttosto sorpreso che nessuno di loro abbia preso in considerazione questa opportunità. Era un regalo servito sul piatto d’argento, non averne approfittato è stata forse la decisione sbagliata. Avranno avuto le loro ragioni per non farlo e solo nelle prossime settimane o mesi si capirà se avranno bisogno di un ulteriore aiuto per rimanere nel circus”. Nei momenti difficili s’impara anche dagli incidenti Non è sicuramente la migliore delle situazioni andare a muro con la propria monoposto, ma è sicuro che l’incidente fa parte delle corse. Lewis Hamilton, nella sua pur breve carriera in Formula 1 ha già avuto qualche occasione di sperimentare questa esperienza. Tutti incidenti che fortunatamente non hanno avuto conseguenze fisiche. Senza dubbio il più preoccupante è quello subito al Nürburgring, anche se il giorno dopo Lewis si è presentato regolarmente al via della gara. Sull’argomento, Lewis ha dichiarato al The Mirror: “Quando corro sento molta adrenalina addosso. Affrontare le curve ad alta velocità è davvero eccitante, così come arrivare a sfiorare il muro. Urtare è meno bello, ma si impara molto”. Lewis è sempre riuscito a trasformare in positivo i momenti difficili della sua carriera: “Correre è come a scuola, sei sempre sotto esame. Cambia molto passare dai kart alle monoposto ed io ho avuto pressioni dalla Mercedes, da mio padre, da me stesso e dalla scuola. Ci sono stati dei momenti difficili. A volte tornavo con l’impressione di non avere le idee chiare riguardo il comportamento della mia vettura. Non sapevo proprio come migliorarla. Mio padre invece mi dava sempre la fiducia necessaria, dicendo che ce l’avrei fatta, che dovevo solo concentrarmi ancora di più fino ad avere le idee chiare su come intervenire per provare a migliorare la situazione: circa sette mesi dopo sono diventato Campione del Mondo”.