Myanmar- Diamo voce al loro silenzio - VIS
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Myanmar- Diamo voce al loro silenzio - VIS
10Piro04.qxd 10-04 12 28-05-2004 8:19 Pagina 12 Mappam Mappamondo MYANMAR Gaetano Romano* CINA BANGLADESH INDIA Yangon OCEANO INDIANO Ai suoi partner politici ed economici, ai paesi dell’ASEAN, alla comunità europea, al Giappone e agli Stati Uniti, il regime di Yangon promette, rassicurante, di lavorare al processo di democratizzazione del paese. In realtà… * Gaetano Romano si è laureato in Ingegneria elettronica all’Università di Napoli. Dopo aver insegnato per alcuni anni discipline tecniche, nel 1998 è partito per la Cambogia con il VIS per coordinare il settore di elettronica ed elettrotecnica della Don Bosco Technical School di Phnom Penh. • LAOS Diamo VOCE al loro SILENZIO THAI LAND IA CAMBOGIA OCEANO PACIFICO Come Penelope, il governo tesse promesse che non diventeranno mai realtà Penelope di giorno tesseva la tela e di notte, di nascosto, la disfaceva. Ai pretendenti, rassicurante, prometteva: “Quando la tela sarà ‘finita’ sposerò uno di voi”, ma la tela non fu mai completata. Il governo birmano sembra aver saputo fare tesoro della saggezza della regina di Itaca. Ai suoi partner politici ed economici, ai paesi dell’ASEAN, alla comunità europea, al Giappone e agli Stati Uniti, al regime di Yangon promette, rassicurante, di lavorare al processo di democratizzazione del paese. Si tratta della “road map” ideata e promossa dal governo thailandese per far giungere il Myanmar alla ratificazione di una nuova costituzione e ad elezioni democratiche. Nei lavori delle commissioni ad un passo in avanti di oggi corrisponde un passo all’indietro domani in una sorta di danza burlesca e macabra che non porta da nessuna parte. Perché tutto resti così com’è e la svolta rimanga lontana nel tempo. Per capire quali sono gli scenari futuri che si presentano al paese delle mille pagode, può essere utile una panoramica sulle sue condizioni attuali nel momento in cui i suoi esponenti politici si dicono pronti ad intraprendere la riforma delle istituzioni verso un regime democratico. 10Piro04.qxd 28-05-2004 8:19 Pagina 13 mondo economico, tradizionalmente più significativo per il Myanmar, ad un leggero aumento della produzione interna è corrisposto un calo dei prezzi internazionali con un conseguente calo di introiti valutari. La debolezza economica del Foto: Romano Siciliani Un’economia al collasso Il 2003 è stato un anno di duri colpi per l’economia birmana. L’anno si è aperto con una grave crisi finanziaria che ha portato al fallimento i più importanti istituti bancari privati ed al congelamento dei conti correnti dei risparmiatori, i quali si sono trovati, da un giorno all’altro, senza un centesimo. Successivamente i provvedimenti del tesoro americano, che di fatto hanno impedito alla valuta verde di essere trasferita verso il Myanmar, hanno reso la situazione ancora più difficile. Le rimesse degli emigranti e le transazioni economiche delle compagnie che operano in Myanmar, in massima parte effettuate in dollari americani, sono state bloccate rendendo necessaria la creazione di giri bancari complessi ed economicamente svantaggiosi. Le sanzioni economiche americane si sono abbattute anche sul settore industriale ed il crollo delle esportazioni, principalmente nel settore tessile dal Myanmar verso gli Stati Uniti, ha determinato la chiusura di numerose imprese ed il licenziamento di migliaia di operai con conseguenze sociali pesantissime. Il settore agricolo non vanta maggior successo. Nonostante il grosso sforzo del governo per migliorare il settore 10-04 13 Una bimba di etnia Myanmar mostra un ritratto della leader dell’opposizione birmana Aung San Suu kyi, nobel per la pace, durante una dimostrazione davanti all’ambasciata del Myanmar a Bangkok organizzata per ricordare il decimo anniversario del massacro di attivisti democratici 10Piro04.qxd 10-04 14 28-05-2004 8:19 Pagina 14 Mappam Mappamondo paese ha dato avvio ad una crisi energetica di cui al momento, in mancanza di dati precisi, è possibile valutare solo gli effetti più visibili, quali l’aumento dei prezzi del carburante e le crescenti limitazioni nella fornitura elettrica ai privati. Uffici e ditte non provvisti di generatore elettrico lavorano praticamente a singhiozzo, generando così un fenomeno di inefficienza produttiva a catena. Persino il settore turistico, tradizionalmente uno dei settori portanti dell’economia birmana, è in crisi e la stagione turistica del 2004, che si chiude in aprile, ha visto un calo nelle presenze straniere. Con l’aggravante che l’impossibilità ad usare carte di credito e bancomat ha ridotto notevolmente la capacità di acquisto dei turisti. Il governo preferisce evitare ogni pubblicità alla crisi e volutamente non fornisce dati attendibili sullo stato di salute dell’economia determinando così una sottovalutazione Soldati presidiano una piazza della capitale Yangon a livello internazionale della gravità della situazione. Il settore sociale allo stremo A livello interno la crisi economica si ripercuote sul sociale con tagli drastici alle spese nei settori dell’educazione, della salute e dell’assistenza sociale che già soffrono di mali di lungo periodo. La qualità del livello d’istruzione è scesa rapidamente, negli ospedali non è possibile avere cure gratuite e di fatto lo stato non è in grado di garantire dei servizi minimi di assi- Foto: Romano Siciliani 10Piro04.qxd 28-05-2004 8:19 Pagina 15 mondo stenza. I bassi salari hanno vedere accresciute le quote di creato un fenomeno diffuso rifugiati sui loro territori. di corruzione per cui ogni servizio va pagato con delle “do- Un governo che sa come nazioni” al funzionario o im- ottenere quello che vuole piegato di turno, ivi compresi A livello internazionale l’immedici ed insegnanti. Sono i magine del governo birmano più poveri, ovviamente i più è molto controversa. Sono orcolpiti. La situazione comun- mai arcinote le violazioni dei que non è uniforme in tutte le diritti civili ed umani che conaree del paese. Le zone peri- tinuano ad essere perpetrate feriche abitate dalle minoran- impunemente e, purtroppo, ze etniche sono particolar- con poca eco sulla stampa inmente penalizzate perché il ternazionale. Il governo cerca governo non investe e non di mitigare questa sua immaspende nelle aree abitate da gine impegnandosi in un dianon birmani. L’accesso è reso logo internazionale che ha lo difficile da conflitti armati rea- scopo di guidare la Birmania li e latenti tra le forze armate alla revisione della costituziogovernative e gruppi locali. ne e a elezioni libere nel paeL’esercito si avvale del lavoro se. Dichiarazioni rassicuranti forzato degli abitanti costretti in tal senso sono state ripetua prestare la loro opera gra- te spesso in questi ultimi metuitamente per il manteni- si. Ci si domanda però se diemento delle infrastrutture mi- tro ciò ci sia una reale volonlitari. Denaro e prodotti ali- tà ad intraprendere questa mentari sono normalmente strada, o piuttosto queste diprelevati dai civili in una cam- chiarazioni non abbiano l’unipagna di “auto-sostenibilità” co scopo di allentare la presdelle forze armasione sul paese. te dislocate negli Il potere è infatti La grave crisi stati e divisioni stabile, saldameneconomica del periferici del te attestato e da paese si ripercuote paese. I rifugiati sempre poco sensul sociale con sono stretti tra la sibile al benessere tagli drastici alle morsa di un godella popolaziospese nei settori verno patrigno ne, perché dundell’educazione, da un lato e l’inque promuovere della salute e tolleranza, dalun cambiamento? dell’assistenza l’altra, dei paesi A volte viene da sociale che già vicini, paesi che pensare che gli soffrono di mali sono riluttanti a osservatori interdi lungo periodo. ani 10-04 15 nazionali sottovalutino le capacità di questo governo perché fanno riferimento al mancato raggiungimento degli obiettivi sociali ed economici. Certo, se ci soffermiamo ad essi, lo stato si è dimostrato largamente incapace di interpretare e soddisfare i bisogni della gente. In realtà, però, l’obiettivo primario ed insostituibile del governo è quello di mantenere il potere e controllare il paese. E ci riesce benissimo. Le strategie sono ormai collaudate. Il controllo ferreo delle comunicazioni passa attraverso l’inibizione all’uso dei telefoni cellulari ottenuta con dei costi di abbonamento esorbitanti, l’uso molto limitato di internet sia in termini di postazioni che di navigazione in rete, il controllo a setaccio di tutta la posta elettronica e l’ascolto regolare delle comunicazioni telefoniche a rete fissa. La posta ordinaria viene sempre aperta e letta. Praticamente l’unica comunicazione “sicura” è quella verbale in assenza di testimoni. La rete dei trasporti è volutamente mantenuta inefficiente a tutti i livelli, dagli autobus di Yangon fino ai voli aerei. Tasse elevate frenano l’importazione di veicoli che possono costare al compratore più del doppio del prez- 10Piro04.qxd 16 8:19 Pagina 16 Mappam Mappamondo zo reale di meruna censura assoluA livello cato, normative ta e la gente è tenuinternazionale municipali vieta all’oscuro di ciò l’immagine del tano l’uso di governo birmano è che realmente sucmotorini e bici- molto controversa. cede nel paese, dalclette a Yangon la politica fino ai Dichiarazioni imponendo di fatti di cronaca di rassicuranti di fatto un sistema cambiamento sono tutti i giorni. di spostamenti La stampa estera è apertamente da e per le perisottoposta a consmentite da un ferie sfiancante, trolli continui ed acsostanziale la rete stradale creditati quotidiani immobilismo in è maltenuta ed stranieri sono interogni settore. inefficiente ed detti alla vendita. aree estese del paese non so- Un sistema spionistico del tino raggiungibili con le quat- po “porta a porta” è stato tro ruote o lo sono in tempi strutturato in modo tale che molto lunghi. Dunque le in ogni via, condominio o vilpersone si muovono da un laggio ci siano delle persone posto all’altro con grosse preposte al controllo degli aldifficoltà. tri. Incontri, viaggi e riunioni La stampa, la radio e la televi- sono soggetti a puntuali relasione locali sono soggette ad zioni da parte dei vicini. Con il risultato che la maggior Donne e ragazzi raccolgono papaveri parte della gente ha costanteda oppio in una coltivazione in Myanmar Foto: Nino Leto/Periodici San Paolo 10-04 28-05-2004 mente paura ed ha imparato a chiudersi in se stessa per occuparsi solo del suo nucleo familiare. Chiunque può essere il nemico nascosto. Un clima di paura e sospetto La repressione delle idee e dei conflitti tra i cittadini genera una calma ed un’armonia apparente sotto la quale covano senso di frustrazione, bisogno di rivalsa, pregiudizi profondi verso questa o quella etnia, questo o quel credo religioso in un magma di sentimenti ed emozioni tragicamente simile ad una miscela esplosiva. Quali alternative? In un contesto quale quello descritto ci si chiede se ancora abbia senso porsi la domanda di se e come sia 28-05-2004 8:19 Pagina 17 mondo possibile un cambiamento. E quali siano i prezzi da pagare nel modificare un equilibrio che si è cristallizzato in quarant’anni di repressione delle libertà. Il cambiamento non può venire solo dall’esterno perché non riuscirebbe a scardinare un ordine interno imposto con regole rigide di controllo. Una svolta che si generi dall’interno non è pensabile perché le opposizioni non sono in grado di operare se non a livello clandestino e con grandi difficoltà. Gli scenari più probabili sono due: da un lato un avvicendamento ai massimi vertici del governo, che prima o poi dovrà esserci, potrebbe causare lo scontro di fazioni opposte nel nucleo di comando, scontro di cui gli esponenti democratici dell’opposizione potrebbero avvantaggiarsi. Dall’altro lato, o piuttosto in parallelo ad esso, un’azione comune di militanti ed attivisti dentro e fuori il Myanmar capaci di trovare una linea comune di azione. In questo senso la presenza degli stranieri e di organizzazioni non governative, può essere molto significativa nel costruire legami, vie di penetrazione e scambio di informazioni. In particolare le organizzazioni non governative doUna famiglia birmana all’interno della loro capanna nel villaggio di Pawk Noi Neu, dove l’Onu punta a sostituire l’oppio con altre colture 10-04 17 vrebbero tutte impegnarsi nel diffondere una cultura di pace e di tolleranza e fare di questo aspetto un cardine della politica di sviluppo del Myanmar. Preparare il cambiamento implica educare i cittadini di questo paese a gestire la convivenza di genti, lingue e religioni diverse non perché imposto dall’alto ma per una scelta responsabile di civiltà. La strada è lunga ed il cammino è difficile, ma centinaia di attivisti dimenticati nelle carceri birmane, altri ancora in clandestinità e migliaia di rifugiati all’estero testimoniano con il loro impegno che non tutto è fermo. Ma diamo voce al loro silen! zio. Foto: Nino Leto/Periodici San Paolo 10Piro04.qxd