myanmar - aliviaggi

Transcript

myanmar - aliviaggi
SUD EST ASIATICO / MYANMAR
MINI GUIDA
MYANMAR
Conosciuto come 'il Paese delle Mille Pagode', il Myanmar è un Paese ricco di tradizioni, con una cultura
millenaria, ricco di templi buddisti antichi e moderni nei quali si respira un'atmosfera magica e ci si
immerge nell'essenza della cultura e della filosofia buddiste. Alcuni di questi - come la Shwedagon Pagoda
di Yangon, l'Ananda Pahto, il Shwegugyi Pahto e la Shwezigon Pagoda di Bagan, la Shwemawdaw
Pagoda di Bago - sono imponenti capolavori architettonici costruiti tra l'800 e il 1100 d.C. con grande uso
di materiali pregiati come l'oro e le pietre preziose. L'atmosfera che regna all'interno di questi templi è
magica; monaci e fedeli si incontrano quotidianamente per pregare, fare offerte al Buddha e ai numerosi
spiriti (NAT) importanti nella vita di ogni uomo e donna birmana. I templi sono anche luoghi per riposare,
per parlare, incontrarsi, meditare; sono il fulcro, l'essenza della filosofia di vita in Birmania.
Myanmar è il nome imposto dalla giunta militare dopo il colpo di Stato del 1988 perché più 'etnicamente
neutro', molti la chiamano Birmania (in inglese Burma) dal nome dell'etnia maggioritaria dei Bamar. Il 27
marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, che è stata ufficialmente
rinominata Naypyidaw, cioè "sede dei re".
CLIMA: In Myanmar ci sono tre stagioni distinte, però gli effetti dei monsoni variano a seconda delle zone
del Paese. La stagione invernale che va da novembre a febbraio è fresca e secca. Il clima corrisponde
all'estate europea; nei luoghi situati ad altitudini elevate può fare decisamente fresco, soprattutto di notte.
La temperatura aumenta verso febbraio e può esserci un clima veramente caldo in aprile e maggio. Le
piogge iniziano a maggio quando i monsoni soffiano dall'Oceano Indiano verso nord. La disposizione
geografica del Myanmar influisce notevolmente sulle piogge monsoniche: lungo la zona costiera, nella
regione del delta e a nord le piogge sono più intense; la zona centrale è più asciutta (Bagan, Mandalay e il
lago Inle).
ABBIGLIAMENTO: In generale e indipendentemente dalla stagione, serve un abbigliamento pratico e
leggero, con capi più caldi per i luoghi a più elevata altitudine (Pindaya e lago Inle da novembre a
febbraio).
Il Myanmar è un paese conservatore e soprattutto molto religioso, per cui pantaloncini e gonne molto corti
non sono ben visti. Ricordiamo che in monasteri, pagode e luoghi sacri bisogna levarsi scarpe e calze,
sono quindi consigliate calzature facili da calzare. Il sole è forte, si consiglia di ripararsi la testa e durante
le escursioni in barca di munirsi di creme solari ad alta protezione.
FUSO ORARIO: -5,30h rispetto all'Italia, -4,30h quando in Italia vige l'ora legale.
PASSAPORTO: Necessario il passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data di rientro in
Italia.
VISTO: Il visto è necessario e deve essere ottenuto prima della partenza dall'Italia. Lo si può ottenere
presso l'Ambasciata del Myanmar in Italia a Roma
Viale di Villa Grazioli, 29 00198 Roma.
Tel.: (06) 36.30.37.53 ' 36.30.40.56 - Fax: (06) 36.29.85.66
Dal 1° settembre 2014 è possibile ottenere il visto turistico online sul sito web
www.myanmarevisa.gov.mm.
Il visto turistico ha una validità di 28 giorni.
FORMALITA' VALUTARIE E DOGANALI: è obbligatorio dichiarare, all'entrata ed all'uscita dal Paese,
qualsiasi valuta straniera il cui ammontare superi o sia equivalente al valore di 10.000 Dollari USA. I
1/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
bagagli dei viaggiatori possono essere sottoposti a controlli accurati.
Qualsiasi pubblicazione o materiale audiovisivo, considerato dalle Autorità locali di natura indecente o
lesiva dell'interesse ed integrità del Paese , può essere sottoposto a sequestro.
E' obbligatorio dichiarare all'arrivo il possesso di eventuali gioielli (anelli, bracciali, collane, etc.)
indicandone il valore.
Gli inadempienti potrebbero, al momento della partenza, essere sospettati di esportazione illegale di
preziosi.
E' illegale l'esportazione di oggetti di culto, di antiquariato e frammenti di monumenti.
Si raccomanda di evitare di raccogliere frammenti di monumenti che apparentemente giacciono incustoditi.
controlli doganali sono particolarmente attenti e severi.
L'acquisto di pietre preziose, gioielli e oggetti di valore, a solo scopo personale, deve essere effettuato
sclusivamente presso negozi autorizzati, i quali sono tenuti a rilasciarne ricevuta, necessaria
all'esportazione, da esibire alle autorita' aeroportuali all'uscita del Paese.
E'consentito:
a) effettuare pagamenti e ritirare denaro in contante con carte di credito Mastercard e Visa;
b) avvalersi di trasferimenti valutari internazionali (tranne quelli in dollari USA).
Si consiglia vivamente ai viaggiatori di arrivare in Myanmar con sufficiente valuta in contanti
preferibilmente Euro o Dollari USA di nuova stampa.
MONETA: Il kyat . Il cambio valuta è autorizzato solo all'aeroporto, nelle banche e nei negozi governativi.
La valuta locale - non convertibile - ha corso legale esclusivamente in Myanmar ed è utilizzata per le
spese in loco tranne che per l'acquisto dei biglietti aerei, sia interni che internazionali, che normalmente
viene effettuato in dollari. Siete pregati di notare che i traveler cheques non sono generalmente accettati in
Birmania. Gli sportelli bancari automatizzati (bancomat ' ATM) in Birmania si possono trovare nella
maggior parte delle cittá e possono essere utilizzati per ritirare kyat Birmani. L'importo Massimo per il
prelievo é di MMK 300,000 e l'importo massimo che si puó ritirare al giorno é di MMK 1,000,000, soggetto
a cambiamenti dovuti ai limiti posti dalle banche fornitrici. Gli sportelli addebitano una piccola commisisone
di MMK 5000 per ogni transazione.
Spesso gli sportelli bancomat non sono totalmente affidabili e pertanto raccomandiamo ai visitatori di
portarsi denaro sufficiente (meglio se in USD ma ora sempre piú anche gli EUR sono accettati). Tutte le
banconote devono essere in perfette condizioni (senza pieghe, line di piegatura, disegni, etc.).
Assicuratevi che i numeri seriali delle banconote non comincino con CB poiché potrebbero essere rifiutate
a causa delle voci che si sono sparse su una serie di banconote contraffatte. I soldi possono essere
scambiati al tasso di cambio attuale all'aeroporto o in qualsiasi agenzia di cambio con licenza mostrando il
vostro passaporto. Chiedete alla vostra guida in caso abbiate bisogno di assistenza.
MANCE: La generosità è considerata in Asia una virtù, per questo è opportuno mostrarsi generosi ad
esempio se si viene invitati, o se si è arrecato incomodo a una persona. Anche un'offerta in un monastero
o una pagoda è gradita.
Le mance sono ben accette per: guide, autisti, camerieri, facchini, donne delle pulizie e tassisti, in quanto
costituiscono una parte importante delle entrate. Nei ristoranti più semplici e nei chioschi in genere non ci
si aspetta una mancia.
SICUREZZA: Il tasso di criminalità, in particolare nelle zone turistiche, è relativamente basso. Particolare
cura è posta dalle Autorità locali per promuovere il turismo, che trova generalmente un ambiente
favorevole e sereno. Gli spostamenti all'interno del Paese, soprattutto nelle zone di maggior interesse
turistico, non presentano di norma particolari difficoltà.
Il locale Ministero del Turismo emana la lista delle zone e delle regioni dove vige il divieto di accesso. Si
2/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
consiglia di acquisire preventivamente informazioni sull'accessibilità delle regioni che si intende visitare
presso l'Ambasciata del Myanmar, tenendo conto del fatto che le zone interdette possono comunque
variare in qualsiasi momento senza preavviso e che è bene verificare sempre in loco se la località che si
intende visitare sia effettivamente accessibile. Tra le zone proibite si segnala il Kayah State.
Il Paese attraversa una congiuntura delicata a causa del rilevante processo di trasformazione politico,
economico e sociale che negli ultimi TEMPI sta investendo il Myanmar in tutti i settori. Si consiglia pertanto
di esercitare cautela durante la permanenza, tenendosi lontani da luoghi di manifestazioni e da
assembramenti, evitando di fotografare o filmare militari, poliziotti ed eventuali dimostranti.
Nella stagione delle piogge (da aprile a ottobre) è possibile il verificarsi di fenomeni ciclonici, anche di
importante violenza e entità, che potrebbero provocare danni e situazioni di emergenza.
AVVERTENZE:
Si raccomanda infine ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel
Paese sul sito DoveSiamoNelMondo e di segnalare all'Ambasciata d'Italia a Yangon, all'arrivo in Myanmar,
la propria presenza nel Paese.
Si segnala che in Myanmar, anche nelle zone urbane, sono presenti numerose specie di rettili alcuni dei
quali velenosi.
Si consiglia inoltre di:
- attenersi strettamente alle istruzioni fornite in loco dalle agenzie turistiche o dalla guida di fiducia;
- non esprimere in pubblico giudizi sulle Autorità politiche e governative locali;
- non fotografare aeroporti, ponti, personale e strutture militari poiché rigorosamente vietato;
- diffidare di occasionali 'cambiavalute' (comprese le guide) che affollano i siti turistici ed i mercati
frequentati dagli stranieri;
- non indossare pantaloni corti e magliette senza maniche quando si visitano luoghi di culto in quanto i
principali siti turistici del Paese sono buddisti;
- rispettare gli usi e costumi locali, evitando così spiacevoli malintesi.
Prima di entrare in una pagoda o in un monastero è obbligatorio togliersi scarpe e calze.
TELEFONIA: La rete telefonica locale all'interno del Paese è in fase di ammodernamento ed ora è
possibile telefonare con i principali gestori telefonici nonostante i costi possano essere abbastanza
elevati.
E' bene informarsi sulle tariffe prima di effettuare una chiamata internazionale.
Anche le connessioni Internet si stanno trasformando e, benché spesso alquanto lente, sono ora
disponibili nei principali alberghi ed Internet Cafés.
Prefisso per l'Italia: 0039
Prefisso dall'Italia: 0095
SITUAZIONE SANITARIA: Le strutture ospedaliere locali sono in gran parte carenti ed inadeguate con
attrezzature obsolete e disponibilità di medicinali limitata.
Le mete tradizionali, quali Mandalay, Bagan, Inle, Ngpali, Nwe Saung e poche altre sono dotate di
modeste strutture sanitarie e di qualche mezzo di soccorso, mentre il resto del Paese non dispone di
mezzi per affrontare situazioni d'emergenza.
Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa adeguata che preveda,
oltre alla copertura delle spese mediche anche l'eventuale rimpatrio d'emergenza o trasferimento del
malato in altro Paese.
Si consiglia, inoltre, di:
- sottoporsi, previo parere medico, alle vaccinazioni contro: l'epatite A e B (diffusa tra la popolazione
locale), l'encefalite giapponese, il tifo, la rabbia, la difterite ed il tetano;
- non assumere acqua corrente e non bere latte e bevande di produzione locale, evitando in ogni caso di
3/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
aggiungere il ghiaccio;
- evitare di consumare verdura fresca e frutta che non siano state ben lavate con acqua potabile ed in
seguito disinfettate;
- proteggersi dalle punture di insetti;
- evitare di andare a piedi nudi per prevenire infezioni da funghi o da parassiti;
- evitare di bagnarsi in corsi d'acqua o nei laghi.
RELIGIONE: La Birmania è un paese multi-religioso. Quella Therav'da è la tradizione buddhista più
diffusa, a cui sono stati aggiunte credenze locali. Secondo il governo militare, è praticata dall'89% della
popolazione, specialmente fra Bamar, Rakhine, Shan, Mon e Cinesi. Il Cristianesimo è praticato dal 4%
della popolazione. L'Islam, principalmente sunnita, è praticato dal 4% della popolazione secondo il
censimento del governo. Minoranze di induisti e animasti coprono circa il 3% della popolazione.
LINGUA: La lingua ufficiale è il birmano, appartenente alla famiglia delle lingue sinotibetane. Il sistema di
scrittura è formato da lettere circolari o semi-circolari importate dai Mon. L'inglese è abbastanza diffuso
nella classe medio-alta della popolazione e negli ambienti collegati al turismo.
POPOLAZIONE: La Birmania conta più di 50 milioni di abitanti (dati 2006), dei quali circa 3/4 vivono nelle
aree rurali.
La popolazione è costituita per i tre quarti da Birmani e per il resto da gruppi etnici minoritari come gli
Shan, i Karen (Kayin), i Kachin, i Chin, i Kayah, i Mon e i Rakhíne.
I Karen (localmente chiamati anche Kayin) sono la minoranza etnica più numerosa (circa due milioni di
individui) e costituiscono un'entità nazionale e linguistica omogenea, con un proprio Stato situato nella
parte sud-orientale del Paese, al confine con la Thailandia. Fa parte di questa etnia la particolare tribù dei
Padaung, letteralmente "collo lungo", noti per la stravagante usanza che hanno le donne di farsi allungare
il collo due o tre volte più del normale, portando diversi anelli d'oro o di rame. Tale usanza è contestata
dalle giovani generazioni, ma le anziane padaung non possono togliersi gli anelli perché il collo, abituato
fin dall'infanzia a quei sostegni, non sarebbe più in grado di reggere da solo la testa.
Gli Shan costituiscono il terzo gruppo etnico della Birmania: di origini cinesi con forti influenze siamesi,
sono dediti all'agricoltura e alla pastorizia e abitano l'omonimo altopiano; anch'essi hanno un proprio Stato
all'interno del Myanmar, che fu creato nel 1948 fondendo i 33 territori shan preesistenti.
Gli altri gruppi etnici sono decisamente minoritari (il più numeroso è quello dei Cin che supera appena il
milione di individui), ma godono di autonomie locali a salvaguardia delle loro identità e tradizioni.
In Myanmar non esistono più popoli selvaggi, ma si possono trovare residui di forme arcaiche di vita
presso alcune tribù negli angoli più remoti del Paese. I Naga, dell'estremo nord-ovest erano cacciatori di
teste ancora qualche decennio fa, compivano sacrifici umani e non indossavano alcun indumento. I Kamti,
ormai quasi completamente assimilati dai Kacin, hanno praticato fino a trent' anni fa il commercio degli
schiavi.
Un cenno particolare merita il gruppo dei Moken o Salon (letteralmente "immersi nel mare"), perché si
tratta di una popolazione di nomadi del mare che vivono su imbarcazioni nell'arcipelago di Mergui, al largo
della costa birmana. Le autorità birmane, visti vani i tentativi di assoggettarli a un qualche controllo, li
hanno abbandonati a se stessi.
CULTURA: Nonostante nel Myanmar coesistano, non senza difficoltà, svariate culture indigene, quella
dominante è quella Bamar che si manifesta nella cucina, nella letteratura, nella musica, nel teatro e nella
danza. Le arti, soprattutto la letteratura, hanno come tema principale il Buddhismo Theravada.
Il colonialismo britannico ha introdotto alcuni elementi tipici dell'Occidente, specialmente nell'educazione e
nell'architettura di alcuni edifici delle città, come Yangon. Grazie all'attività missionaria nelle minoranze
Karen e Shan è in parte diffusa la cultura cristiana.
E' l'India però ad aver influenzato maggiormente lo stile di vita della popolazione del Myanmar, soprattutto
attraverso il Buddismo, che è diventato il fulcro delle loro esistenze. I monasteri (pongyi kyaung) sono
considerati i centri della vita sociale nei villaggi e i monaci sono venerati anche dai laici. Lo shinphyu è
4/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
un'esperienza sperimentata da tutti i ragazzi durante la l'adolescenza ed è il più importante rito di crescita.
Essi si rinchiudono nei monasteri per vivere come monaci novizi e provare l'esperienza del Gautama (colui
che diventa Buddha). In ogni momento della loro vita potranno poi ritornare in questi monasteri, per
qualsiasi periodo di tempo, con l'unica restrizione, per gli sposati, di chiedere il consenso alla moglie. Alla
stessa età in cui i ragazzi sperimentano lo shinphyu, le ragazze svolgono una cerimonia in cui si perforano
i lobi delle orecchie.
Per quanto riguarda il vestiario, sia uomini che donne indossano delle gonne, a causa del clima caldo, con
l'unica eccezione dei militari che indossano pantaloni. Le gonne sono realizzate con il longyi, che è un
tessuto drappeggiato intorno al corpo (per gli uomini in un modo e per le donne in un altro) e con
l'estremità infilata nella cintola. Sopra, le donne indossano camicette, sia a manica corta che lunga, mentre
gli uomini portano camice leggere. Non indossano scarpe, dato il caldo, ma sandali. Un accessorio usato
tutto l'anno è invece l'ombrello, con il duplice uso di protezione dal sole intenso o dalla pioggia.
CUCINA: In tutte le città turistiche del Myanmar è possibile trovare locali che offrono una buona selezione
di piatti tipici del Myanmar, ma anche cinesi, indiani, tailandesi ed europei. Ci sono anche piccole
bancarelle ai lati delle strade che vendono cibi ad una quarto del prezzo dei ristoranti, ma che prestano
una ben scarsa attenzione all'igiene.
Dato che i prezzi generalmente non sono alti, si ha la possibilità di provare diverse pietanze tipiche del
posto, accompagnate spesso da bevande calde. La cucina birmana richiama abbastanza quella indiana,
anche se si fa un minor uso di spezie. Il riso è uno degli ingredienti principali, affiancato dal curry.
Il piatto più conosciuto del Myanmar, venduto praticamente ad ogni angolo di strada, è il 'mohinga', un
brodo di pesce con curry molto saporito. Il Paese offre poi una grande varietà di frutta tropicale, soprattutto
durante i mesi estivi, servita spesso come dessert.
Tradizionalmente i birmani utilizzano la mano destra per mangiare mentre quella sinistra è usata solo per
riempire i piatti. Ai turisti stranieri viene però concesso di mangiare normalmente, usando forchette e
cucchiai.
FOTO E RIPRESE: In alcune pagode e monasteri vi verrà chiesto di pagare un biglietto aggiuntivo per
poter usare la vostra videocamera o macchina fotografica. E' proibito (confisca immediata), riprendere:
militari, zone militari, caserme, aeroporti, ambasciate, uffici governativi, ponti, antenne ecc.
PIETRE PREZIOSE: Il Myanmar è uno dei Paesi più ricchi di giacimenti di pietre preziose del mondo. Il
suolo birmano è un vero e proprio tesoro geologico. Da Putao nel nord fino a Kawtaung nell'estremo sud,
si possono trovare la quasi totalità delle varietà di pietre preziose e semi-preziose esistenti al mondo:
onice, smeraldi, rubini, zaffiri, giada, lapislazzuli, quarzo, topazi, pietra di luna (moon stone), ametiste,
diamanti. Queste pietre si trovano in 25 regioni del Myanmar su un'area grande quasi il doppio dell'Italia,
solamente la parte occidentale del Paese non beneficia di queste ricchezze naturali.
Per secoli la maggior parte delle monarchie ha ornato i loro troni, i loro scettri e le loro corone con pietre
provenienti dal Myanmar. Benché la loro origine fu scoperta solamente nel 1505 in seguito ad un viaggio di
Ludovico de Varthema, la loro qualità era già rinomata in tutto il mondo.
I rubini
La città di Mogok, situata a nord di Mandalay, è considerata la capitale dei rubini e ivi si trova uno dei più
grandi giacimenti del mondo (insieme a quello di Minas Gerais in Brasile). I Re di Mandalay avevano
conservato talmente bene il segreto di questa valle che, sino all'arrivo degli inglesi nel 1884, i birmani
stessi non ne erano a conoscenza. E' da sottolineare che tutti i più bei rubini del mondo provengono da
Mogok. Il giornalista e scrittore Joseph Kessel, afferma nel libro 'La valle dei Rubini', che il rubino di Mogok
detto 'sangue di piccione', per la sua particolare tonalità rossa, sia la più preziosa di tutte le gemme.
Secondo lui, per verificarne l'autenticità bisogna portare la pietra sulla guancia e se essa diventa tiepida al
contatto della pelle, si è in possesso di un autentico rubino. Attenzione però, il rubino 'sangue di piccione' è
talmente raro che è praticamente impossibile da vedere, persino al museo di pietre preziose di Yangon!
Secondo un'antica usanza, per fissare il prezzo l'acquirente ed il venditore si mettono a sedere fianco a
5/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
fianco e gettano una sciarpa sulle loro mani unite. Questa pratica della mano è un codice stabilito sin
dall'epoca dei grandi mercati delle perle d'Arabia negli anni '10 del secolo scorso, dove si incontravano
Arabi, Persiani, Indiani, che non avevano altro mezzo di comunicazione. Una volta raggiunto l'accordo sul
prezzo, essi schioccano le dita e l'accordo è raggiunto.
Dove acquistare le pietre preziose
Il governo detiene il monopolio della produzione (per mezzo delle concessioni) e della vendita (attraverso i
negozi autorizzati) e perciò l'acquisto delle pietre è legale solo ed esclusivamente se acquistate in
gioiellerie autorizzate che rilasciano un certificato di provenienza ed autenticità su carta intestata del
ministero delle Miniere (stampato in bianco e verde) da mostrare, in caso Vi venga richiesto, agli agenti
della dogana in aeroporto prima di uscire dal paese. Attenzione: la fattura di acquisto non è sufficiente. E'
illegale e severamente punito l'acquisto e l'esportazione di pietre non certificate.
Tra i negozi autorizzati, la qualità delle pietre in vendita non è sempre ottima, e varia sensibilmente tra una
gioielleria e l'altra. Il rapporto qualità/prezzo dei rubini acquistati a Mandalay, vista la vicinanza a Mogok, è
talvolta superiore rispetto a quello che si trova a Yangon.
CENNI STORICI: I birmani del re Anawratha compiono nel 1044 la prima unificazione del territorio e
Bagan come capitale conosce un periodo di grande splendore fino al saccheggio dell'invasione mongola
nel 1287. Seguono tempi in cui le varie etnie presenti o sopraggiunte hanno alternativamente il
sopravvento ed il controllo di tutta o parte della regione fino al 1758, quando i birmani nuovamente
vittoriosi sui mon stabiliscono la capitale a Yangon ed una nuova dinastia regnante tanto potente da
entrare col tempo in conflitto con gli interessi inglesi in India.
Nel 1824 la prima guerra anglo-birmana sancisce la cessione agli inglesi di Arakan e Tenasserim, coste e
pianure alluvionali di estrema fertilità che diventano sotto l'impulso britannico grandi produttrici di riso. Il
passo successivo è nel 1852 il controllo del delta dell'Ayeyarwaddy, il grande fiume navigabile contro
corrente per oltre mille chilometri sulle cui sponde è da sempre fiorita la civiltà birmana. Il 1885 conclude
l'acquisizione facendo della Birmania, con una risoluzione estremamente infelice, una provincia dell'India.
Grazie alle scuole monastiche, il tasso d'istruzione della popolazione è stato sempre elevato anche prima
del sistema moderno, la condizione quindi di provincia di una colonia crea uno stato di insofferenza ancor
prima dell'insorgere di qualunque movimento indipendentista.
Di fronte al crescente malcontento ed ai disordini popolari, nel 1937 il governo inglese provvede a
separare il Paese dall'India dotandolo anche di una Costituzione autonoma.
L'invasione giapponese, il movimento di resistenza e l'indipendenza dalla Gran Bretagna portano allo stato
attuale che ancora fatica a trovare la sua strada alla democrazia.
In tempi più recenti, con l'acuirsi delle sanzioni internazionali, la giunta militare concede nel 2008 il
referendum costituzionale, che ha dato luogo alla nuova Costituzione, giudicata antidemocratica dai partiti
di opposizione, in quanto garantisce alla giunta militare la maggioranza dei seggi al Parlamento ed il diritto
di scegliere i nuovi governi. Nuove elezioni nel 2010 (le prime dal 1990) definite da tutto il mondo una farsa
a causa dei massicci brogli, portano tuttavia il governo a concedere diverse riforme atte ad ottenere una
democrazia liberale, un'economia mista e la riconciliazione nazionale (il rilascio di Aung San Suu Kyi, la
Commissione Nazionale per i Diritti Civili, la liberazione di 200 prigionieri politici, la formazione del
sindacato ed il permesso di sciopero oltre ad allentare la censura sulla libertà di stampa). Le conseguenze
di tali riforme hanno aperto una nuova fase politica per il Paese. Le nuove elezioni del 1° aprile 2012
hanno avuto un importante significato politico con la partecipazione dell'NLD di Aung San Suu Kyi, che ha
trionfato conquistando 43 dei 45 seggi disponibili.
Conosciuto come 'il Paese delle Mille Pagode', il Myanmar è un Paese ricco di tradizioni, con una cultura
millenaria, ricco di templi buddisti antichi e moderni nei quali si respira un'atmosfera magica e ci si
immerge nell'essenza della cultura e della filosofia buddiste. Alcuni di questi - come la Shwedagon Pagoda
di Yangon, l'Ananda Pahto, il Shwegugyi Pahto e la Shwezigon Pagoda di Bagan, la Shwemawdaw
Pagoda di Bago - sono imponenti capolavori architettonici costruiti tra l'800 e il 1100 d.C. con grande uso
6/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11
di materiali pregiati come l'oro e le pietre preziose. L'atmosfera che regna all'interno di questi templi è
magica; monaci e fedeli si incontrano quotidianamente per pregare, fare offerte al Buddha e ai numerosi
spiriti (NAT) importanti nella vita di ogni uomo e donna birmana. I templi sono anche luoghi per riposare,
per parlare, incontrarsi, meditare; sono il fulcro, l'essenza della filosofia di vita in Birmania.
Myanmar è il nome imposto dalla giunta militare dopo il colpo di Stato del 1988 perché più 'etnicamente
neutro', molti la chiamano Birmania (in inglese Burma) dal nome dell'etnia maggioritaria dei Bamar. Il 27
marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, che è stata ufficialmente
rinominata Naypyidaw, cioè "sede dei re".
7/7
http://www.aliviaggi.it/web/zona/info/?lang=IT&tpag=scheda&area=sudestasia&idnz=11