Marketing Oggi - Regione Abruzzo

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Marketing Oggi - Regione Abruzzo
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Venerdì 14 Gennaio 2011
Gentleman + Ladies
Marketing
Oggi
due riviste a soli € 3,50
Gentleman + Ladies
due riviste a soli € 3
3,50
IL QUOTIDIANO DEI PROFESSIONISTI
ESSIONISTI DI MARKETING, MEDIA E PUBBLICITÀ
Il marchio americano si adatta ai mercati e mette insieme i suoi hamburger icona con i gusti locali
McDonald’s, diavolo e acqua santa
Salutista negli Usa, Dop in Italia, ipercalorico in Giappone
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DI
cio di McItaly, molti sforzi saranno concentrati su un nuovo
panino, ancora nel solco degli
ingredienti tipici e certificati.
E parallelamente su almeno un
altro panino, questa volta affine alla linea dei prodotti icona
come il Big Mac.
ALESSIO ODINI
he sia sfrenatamente
calorico, attento alle
produzioni Dop e Igp, o
salutista, è sempre McDonald’s. A cambiare, semmai,
è l’approccio al mercato, attraverso una strategia duale con
cui il marchio americano della
ristorazione fa correre su binaotti
ri paralleli i prodotti
icona e quelli più
innovativi, che
incontrano gusti
e ingredienti locali, qualunque
essi siano.
Per questo non
è corretto dire
che negli States,
nde
McDonald’s tende
t all «verde»,
d
ormai decisamente
nonostante il cambio delle insegne e dei prodotti. Ma per mangiare un vero panino americano,
ai limiti dello stereotipo, oggi
come oggi bisognerebbe fare un
salto in Giappone. Qui, infatti,
l’azienda fa leva sulla passione dei clienti per la carne degli
hamburger, una delle ragioni
principali per cui a Tokio si va
da McDonald’s.
C
Niente sushi burger: ecco
per i giapponesi il Texas 2 Burger, a base di chili, formaggio e
bacon, per un totale di 645 calorie. O ancora l’Idaho burger, che
arriva addirittura a 713 calorie
Dall’alto, in senso orario,
il cartellone di un McDonald’s
aperto 24 ore su 24, la pubblicità
di McItaly, l’Idaho burger
giapponese e il Mozzarillo
gra
grazie all’hamburger da un quarto
di libb
libbra di carne con formaggio
fuso e crocchette di patate con
cipolla. Il Miami burger, invece, conta 557 calorie con tanto
di tortilla chips adagiate sulla
carne a ricordare i gusti del sud
degli Stati Uniti. Manhattan, infine, non è più solo un cocktail e
il quartiere degli affari di New
York, ma anche un panino da 542
calorie, sempre nel nuovo menu
giapponese, con carne affumicata e aromatizzata, panna acida e
l’immancabile hamburger.
Tanto per avere un metro
di paragone su come pesano
questi panini sulla pancia, il Big
Mac italiano dà un apporto pari
a 495 calorie,
contro le 560
e
della versione
el
Usa e le 508 del
Giappone.
In virtù di questa
l applicata
li t iin
strategia duale,
quattro macro aree, ciò che McDonald’s sta facendo in Giappone, non è dissimile, nel meccanismo, da quanto accade in Italia e
in Europa: qui il gigante ha fatto proprie le produzioni tipiche
certificate, che diventano l’ingrediente in più dei panini. Sono i
nomi evocativi, insomma, che
siano un luogo fisico o un ingrediente ampiamente rinomato, a
caratterizzare la comunicazione
legata al panino. Che in molte
occasioni viene esportato anche
in mercati vicini, sensibili ai
prodotti di qualità.
In Eu
Europa, finora, è
succes con il Parsuccesso
migia Reggiano,
migiano
co lo speck del
con
su
sudtirolo,
il peco
corino
siciliano
e la mozzarella,
fino al lancio del
pan
panino
McItaly
opera
operazioni
per le
qual sono stati
quali
coinvol i consorzi e
coinvolti
persino il mi
ministero per le
liti h agricole
i l it
politiche
italiano. Ma in
Portogallo, per esempio, dove è
più alto il consumo di zuppe pro
capite, entrando da McDonald’s
si troverà anche questo piatto
tipico.
Una tendenza destinata a
evolversi nel 2011, secondo linee
guida che saranno presentate il
24 gennaio, giorno in cui la divisione italiana di McDonald’s
darà conto dei dati economici e
dei nuovi prodotti. Dall’azienda,
in particolare, fanno sapere che
a quasi un anno esatto dal lan-
Costituita una rete di vendita capillare in tutto il mondo, insomma, non sarebbe stato
profittevole insistere solo su
una gamma di prodotti. Da qui
le scelte di affiancare, anche, i
prodotti da caffetteria agli hamburger, per conquistare nuove
porzioni di mercato.
Nell’allargamento dell’offerta, dunque, bisogna leggere
anche la scelta di puntare negli Usa sull’antitesi dei panini:
minestre, tortilla vegetariane,
limonata alle fragole. Non è
una rivoluzione: per ogni piatto «verde», McDonald’s ne venderebbe cinque tradizionali. E
d’altra parte, negli States le
tendenze sono appaiate: zuppe da una parte, fast food 24
ore su 24 dall’altra. Per non
scontentare nessuno, che si
tratti di salutisti, o di fanatici
del panino.
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Altri articoli
sul sito www.italiaoggi.it/mcdonald’s
Procter & Gamble insegna le buone maniere all’uomo di casa su internet
Come pulire il water in 30 secondi, rimediare ai cinque più comuni danni in
casa dopo una festa tra amici, ma anche come sopravvivere a un week end
in un parco dei divertimenti oppure
come arrivare a sapere di quanto sesso si ha bisogno con la propria moglie.
Tutti consigli che qualunque uomo (o
quasi) vorrebbe avere. Li dà Procter &
Gamble con un sito dedicato agli uomini in casa: www.manofthehouse.com.
Un’idea brillante per entrare nelle case
dei consumatori con i propri prodotti.
Soprattutto quando l’interlocutore da
raggiungere è uomo, poco incline alle
pulizie e alle smancerie. In altri termini, un segmento di mercato ancora
poco esplorato dalla multinazionale
dei prodotti di largo consumo, che
prova a farsi spazio grazie a un tipo
di marketing non convenzionale, basato su quanto accade già sui social
network e sul passaparola.
Nelle pagine di Facebook come altrove,
i discorsi degli internauti sono ricchi di
consigli per rendere più accogliente il
La homepage di Man of the house
nido domestico, ma non per forza con
i prodotti P&G. Su Man of the house,
invece, il portfolio della multinazionale è illustrato in modo discreto, mentre
si trattano argomenti che vanno dalla
pulizia della casa,
fino alla cura del
corpo. Che poi
sono fra i segmenti di mercato
più redditizi per la multinazionale.
Le vie non convenzionali, per inciso,
sono di casa in P&G, ma questa volta
l’innovazione sta anche nei temi scelti per parlare all’universo maschile, di
solito più attratto da un vademecum
per fare impazzire una donna a letto,
piuttosto che dal corretto uso dello
scopettone. «Stiamo cercando di
parlare alla totalità degli uomini», ha dichiarato l’azienda al
New York Times, «certamente le
relazioni e il sesso sono parte
della vita di un uomo adulto»,
ma non sono tutto.
P&G non dimentica neppure i
consigli per andare d’accordo a
letto. Scordatevi però il kamasutra per virtuosi.
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Venerdì 14 Gennaio 2011
MEDIA
I dati dell’Osservatorio Fcp sugli investimenti nei primi 11 mesi del 2010
Stampa, pubblicità a -2,5%
Quotidiani -2,6%, settimanali +0,4%, mensili -6%
rena la discesa degli investimenti pubblicitari
nella carta stampata
italiana. Secondo i dati
dell’Osservatorio stampa Fcp,
la situazione è migliorata nel
periodo gennaio-novembre 2010,
11 mesi in cui il fatturato pubblicitario dei giornali italiani
è calato del 2,5% rispetto allo
stesso periodo del 2009, contro
un -22,4% che si era registrato
proprio a gennaio-novembre di
quell’anno.
In particolare, i quotidiani segnano un -2,6% (nel 2009 il risultato era negativo del 17,6%). La
pubblicità commerciale nazionale è rimasta pressoché stabile nel
fatturato, -0,4%, mentre è scesa
del 6,6% negli spazi. La tipologia
di servizio ha visto invece un -7%
a fatturato e un +1,9% a spazio.
Quella rubricata ha segnato un
calo del fatturato del 4,3% e del
-5% negli spazi. La pubblicità
commerciale locale ha ottenuto
un -3,9% a fatturato, mentre gli
spazi sono aumentati dell’1,3%.
Questi dati scontano per altro
un andamento piuttosto cupo dei
quotidiani gratuiti, in calo sia nel
fatturato (-11,3%) sia negli spazi
(-6,4%). Per questi diminuisce del
10,7% il fatturato della commerciale nazionale e del 12,4% quello
della locale, mentre gli spazi registrano un andamento rispettivamente del -10,9% e del -4%.
Così come i quotidiani nazionali, anche i periodici registrano
a fatturato una contrazione del
calo, con un -2,4% contro il -30%
che si era registrato nel 2009.
Sia i settimanali sia i mensili
che le altre periodicità hanno
ottenuto variazioni significativamente migliori rispetto a quelle
dello scorso anno. Settimanali: a
fatturato +0,4% (2009: -28,7%)
a spazio +3,2% (2009: -16,6%).
Mensili: a fatturato -6% (2009:
-32,4%) a spazio -4,3% (2009:
-26,3%). Altre periodicità: a fatturato -0,6% (2009: -19,3%) a
spazio -0,1% (2009: -21,5%).
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F
Così la spesa ino a novembre
,0*/(%(#)(
.+#1(
'2<<=;2<: 94<<:
!86576262 36 4=;:"
A Pagamento:
Commerciale nazionale
Di servizio
Rubricata
2009
2010
Dif. %
2009
2010
109.802
103.079
-6,1%
545.299
546.611
Dif. %
0,2%
15.722
16.012
1,8%
147.748
137.453
-7,0%
22.287
21.216
-4,8%
103.655
99.201
-4,3%
Commerciale locale
354.935
360.689
1,6%
380.070
366.926
-3,5%
Totale A Pagamento
502.746
500.996
-0,3%
1.176.772
1.150.191
-2,3%
Free Press:
Commerciale nazionale
11.305
10.074
-10,9%
34.802
31.068
-10,7%
Di servizio
304
327
7,4%
660
564
-14,6%
Rubricata
41
0
-100,0%
21
40
90,5%
Commerciale locale
20.818
19.992
-4,0%
17.631
15.451
-12,4%
Totale Free Press
32.468
30.393
-6,4%
53.114
47.123
-11,3%
121.107
113.153
-6,6%
580.101
577.679
-0,4%
16.026
16.339
1,9%
148.408
138.017
-7,0%
Quotidiani:
Commerciale nazionale
Di servizio
Rubricata
22.328
21.216
-5,0%
103.676
99.241
-4,3%
Commerciale locale
375.753
380.681
1,3%
397.701
382.377
-3,9%
Totale
535.214
531.389
-0,7%
1.229.886
1.197.314
-2,6%
Dif. %
+&-(*%($(
Settimanali:
2009
2010
Dif. %
2009
2010
Tabellare
70.463
72.732
3,2%
343.699
341.411
-0,7%
Speciale
N/A
N/A
N/A
16.001
19.644
22,8%
70.463
72.732
3,2%
359.700
361.055
0,4%
Tabellare
64.638
61.836
-4,3%
262.414
243.792
-7,1%
Speciale
N/A
N/A
N/A
18.132
19.923
9,9%
64.638
61.836
-4,3%
280.546
263.715
-6,0%
Tabellare
7.665
7.656
-0,1%
21.598
21.656
0,3%
Speciale
N/A
N/A
N/A
2.566
2.353
-8,3%
7.665
7.656
-0,1%
24.164
24.009
-0,6%
Tabellare
142.766
142.224
-0,4%
627.711
606.859
-3,3%
Speciale
N/A
N/A
N/A
36.699
41.920
14,2%
142.766
142.224
-0,4%
664.410
648.779
-2,4%
1.894.296
1.846.093
-2,5%
Totale Settimanali
Mensili:
Totale Mensili
Altre periodicità:
Totale Altre periodicità
Periodici:
Totale Periodici
Fatturato Totale
(Quotidiani e Periodici)
© Riproduzione riservata
LA VIGNETTA DEL GIORNO
Editoria in Piazza Affari
Bene Class Editori e Sole 24 Ore
Indice
FTSE IT ALL SHARE
FTSE IT MEDIA
Titolo
Chiusura
Var. %
Var. % 30/12/09
22.011,27
20.199,6
0,87
-0,06
-6,94
-22,48
Rif.
Var.
%
Var. %
30/12/09
Capitaliz.
(mln €)
Buongiorno
1,1480
0,97
-1,03
122,1
Cairo Communication
Caltagirone Editore
2,7000
1,6670
-1,10
0,12
-12,90
-4,58
211,5
208,4
Class Editori
Espresso
0,4690
1,6870
5,51
2,30
-30,42
-24,86
48,8
691,1
Il Sole 24 Ore
Mediaset
1,3900
4,5375
4,51
-0,33
-27,57
-20,88
60,2
5.359,8
Mondadori
Monrif
2,6725
0,4010
-1,93
-0,12
-13,72
-10,89
693,3
60,2
Poligraici Editoriale
Rcs Mediagroup
0,4665
1,0560
-0,43
2,23
3,55
-16,72
61,6
773,7
Seat Pagine Gialle
Telecom Italia Media
0,0734
0,1856
-0,94
-2,32
-54,83
-64,74
141,4
268,4
CHESSIDICE
Extra Time, il calcio
internazionale con la
Gazzetta. Si chiama Extra
Time la nuova testata che La
Gazzetta dello Sport regalerà ogni martedì a partire
dal 18 gennaio: 16 pagine
con tutto il grande calcio
internazionale, collocate al
centro del quotidiano, ricche
di illustrazioni e infografica.
Extra Time (che avrà uno
spazio anche su www.gazzetta.it) avrà la copertura
completa di Premier league,
Bundesliga, campionato
spagnolo e portoghese, argentino e brasiliano. Testimonial della campagna di
lancio, firmata McCann
Erickson, è Mario Balotelli,
che ha devoluto il suo compenso per una scuola nel
Sud del Sudan.
Annunziata in agenzia. Lucia Annunziata, ieri
mattina, ha fatto una lunga
visita a Giulio Anselmi,
presidente dell’Ansa, nella
sede centrale di via della
Dataria, a Roma.
Murdoch vuole vendere
MySpace. Dopo aver annunciato il licenziamento di
quasi la metà del personale
di MySpace, la News Corp.
di Rupert Murdoch sta
considerando la vendita o lo
spin-off del social network,
in crisi per la perdita di popolarità oltre che di denaro.
Pubblicità choc, concerie
e tessile bocciate dallo
Iap. Il comitato di controllo
dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha bocciato
le due pubblicità che tanta
polemica hanno suscitato
in questi giorni, ovvero il
calendario del Consorzio
vera pelle conciata al vegetale in Toscana, allegato alla
rivista Rolling Stone e realizzato da Oliviero Toscani,
che presenta 12 parti intime
femminili ritratte senza veli,
e il cartellone pubblicitario
con il Cristo crocefisso e, al
posto della scritta Inri, la
sigla Dsmy, Dio salvi il made in Italy, della campagna
dell’imprenditore bolognese
Carlo Chionna.
Dahlia, in onda le partite del weekend. Le telecronache delle partite del
prossimo fine settimana di
Cagliari, Catania, Cesena,
Chievo, Lecce, Parma Sampdoria e Udinese saranno
regolarmente trasmesse
da Dahlia tv, nonostante
la messa in liquidazione
della società. «Nonostante
il perdurare di un clima di
grande incertezza sul futuro
di Dahlia tv, messa in liquidazione lo scorso 10 gennaio», fanno sapere i redattori
dell’emittente, «i giornalisti
della redazione Filmmaster
Television, che ancora oggi
prestano servizio per i canali
sportivi della pay per view,
ribadiscono l’intenzione di
garantire il miglior servizio
possibile fino a che ne avranno la possibilità».
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Venerdì 14 Gennaio 2011
MEDIA
Dalla Marcegaglia «piena iducia» al direttore e all’a.d. Treu
Acque agitate al Sole
Riotta tratta 3 anni di buonuscita
DI
ROBERTO GAGLIARDINI
cque agitate al Sole 24
Ore. La «piena fiducia
per il mandato di Gianni Riotta come direttore del Sole 24 Ore e per quello
dell’amministratore delegato
del gruppo editoriale, Donatella Treu», che si è appresa ieri
al termine di un incontro tra lo
stesso direttore e il presidente
di Confindustria, Emma Marcegaglia, potrebbe essere solo
temporanea. Un incontro nel
quale il numero uno degli industriali, ed editore del giornale,
ha ribadito «l’avvio di un importante piano di rinnovamento a
sostegno del quotidiano e del
gruppo editoriale». La fiducia
sarebbe però subordinata «a
precise condizioni»: fra queste,
anche la mancata adozione del
nuovo formato tabloid del
quotidiano richiesto
dallo stesso Riotta.
Al di là delle affermazioni di circostanza, che la
direzione Riotta
sia prossima al
capolinea appa-
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A
re evidente. Secondo il tam tam
che circola nel mondo dell’editoria, si starebbe infatti lavorando
a un’uscita consensuale che sia
meno traumatica per entrambe
le parti. Riotta avrebbe chiesto
uno «scivolo» di tre anni, pari a
circa 2,4 milioni di euro lordi.
In pole position per guidare
il Sole 24 Ore c’è l’attuale direttore del Messaggero Roberto
Napoletano, che nel quotidiano di Confindustria è stato vicedirettore. Meno
chance, invece,
avrebbe l’ex
vicedirettore
(e oggi editorialista) del
Corriere della Sera, Dario Di Vico.
Riotta e la
Marcegaglia,
comun-
Gianni Riotta
que, aspetterebbero l’occasione
propizia per un divorzio soft.
L’apertura di una «finestra»,
insomma, che potrebbe concretizzarsi con il valzer di poltrone che sembra interessare i
principali giornali italiani. In
primis la direzione del Corriere
della Sera, con Ferruccio de
Bortoli ai ferri corti con alcuni degli azionisti del gruppo.
Al suo posto, a via Solferino,
in molti vedrebbero di buon
occhio l’attuale direttore della
Stampa, Mario Calabresi.
Che lascerebbe la poltrona del
quotidiano torinese della Fiat
proprio a Riotta.
L’effetto-domino, comunque,
potrebbe coinvolgere anche le
testate del gruppo Caltagirone.
Con Napoletano al timone del
Sole, al Messaggero arriverebbe
dal Mattino Virman Cusenza, mentre a Napoli siederebbe
Claudio Scamardella, oggi
alla direzione del Nuovo Quotidiano di Puglia. Dove potrebbe
arrivare Alessandro Barbano,
attuale vicedirettore del Messaggero. Solo un tam tam? Le vie
dell’editoria sono infinite...
© Riproduzione riservata
RAI, SERVIZIO PRIVATO
La Moratti prepara il blitz a Zelig
DI MARCO CASTORO
a imporre la scelta alternativa ai canali generalisti e finiscono per esultare anche per ascolti
Lo sanno soltanto i componenti della squadra
decimali che vengono presi come grandi successi.
della comunicazione allestita dal sindaco di MiIn pratica quando si supera l’1% di share si grida
lano quanta fatica hanno fatto e stanno facendo
alla vittoria. Uno scoglio che di tanto in tanto
per rilanciare l’immagine di Letizia Moratti
scalano in pochi. Qualche volta Iris, Boing e La5
tra i milanesi, dal centro alla pedi Mediaset, altre volte Rai4 o Rai5,
riferia, dai mercati alle piazze. E
RaiPremium o RaiMovie. Eppure
proprio nel momento migliore delun’occhiata in più a queste emitla campagna, cioè quando perfino
tenti non sarebbe sbagliato darla.
i sondaggi hanno ribaltato l’esiSpesso la programmazione è di
to di qualche tempo fa, ecco che
qualità, soprattutto in quei canali il
piomba Paola Cortellesi a Zelig.
cui trend è in crescita, ma che non
L’attrice-conduttrice ha già messo
figurano né nella scuderia della
Rai, né in quella di Mediaset.
nel suo repertorio l’imitazione della
Moratti come cavallo di battaglia
della trasmissione. Sarà un persoNIENTE CARFAGNA CON LA
naggio snob nella sua parodia, più
MUCCITELLI. Ormai la trasmisvicina agli industriali che alla gensione di economia su Raidue è dite. Niente a che vedere con l’ultima
ventata una telenovela. I contatti
versione del sindaco meneghino.
con l’azienda di viale Mazzini della
Letizia Moratti
Dunque l’operazione simpatia dello
giornalista del Tg1 Barbara Carstaff della signora Letizia sembra destinata ad
fagna sono fermi al mese di luglio, quando si
andare a farsi benedire, al punto che non è da
parlava di una trasmissione con lei e la collaboescludere un blitz della stessa Moratti a Zelig
razione di Oscar Giannino. Ora però non si fa
in un faccia a faccia con la sua imitatrice. Ne
più riferimento a Giannino ma a Ingrid Muccivedremo delle belle sulla rete ammiraglia del
telli. Che sia un’altra trasmissione? Oppure in
Cav che continua a credere in lei.
pista c’è l’accoppiata Giannino-Muccitelli?
PREZIOSI BACCHETTA IL CAPO DI INTERNET. Il direttore del giornale radio e di
Radiouno, Antonio Preziosi, è andato su tutte
le furie quando ha scoperto che i dati di ascolto
riguardanti il podcast sono calati del 3,6%. Si
tratta della prima volta che il direttore vede il
segno meno. La reazione è stata veemente: mail
con richiesta di spiegazioni indirizzata al responsabile di internet. Che ci sia un po’ di sofferenza dovuta al fatto che Radiodue non ha perso
consensi?
LE SORELLE POVERE DEL DIGITALE.
Quanta fatica per i canali digitali strappare
qualche punto di share. Rai e Mediaset faticano
I SOGNATORI DELL’ISOLA. Non c’è giorno
che non si sente qualcuno annunciare di essere
stato contattato per l’Isola dei Famosi. L’ultimo
caso risale a Eleonora Brigliadori che ha già
annunciato di far parte del cast. «Mi mancava
solo il reality», ha dichiarato. Contenta lei…
SIGNORINI BALLA CON LE STELLE. Ormai a Kalispèra! gli ospiti ballano senza vergogna (conduttore in primis). Che il programma
sia il talent per la prossima edizione del Ballando di Milly Carlucci? Ora c’è anche Alessio
Vinci tra gli aspiranti ballerini in lizza per le
selezioni.
© Riproduzione riservata
15
AL CINEMA
DI
PIERLUIGI MAGNASCHI
«Hereafter», regia di Clint Eastwood con Matt Damon, Cécile
De France and Bryce Dallas Howard . ****
Diavolo di un Eastwood. Ogni suo film è un poker d’assi. Non solo.
Ogni suo film è anche radicalmente diverso dai precedenti. Da questo punto di vista, solo Stanley Kubrick gli tiene testa. Hereafter
è un film sui poteri che si dicono magici. Il film racconta tre storie
che, tematicamente, anche se da lontano, si incrociano fra di loro.
Riguardano due traumi e un potere ritenuto inspiegabile. I traumi
sono quelli di Marie, una giornalista della tivù francese molto nota
nel suo paese, che, durante una vacanza in Estremo Oriente con il
suo compagno, incappa e viene travolta da un terribile tsunami ma,
quando era già stata data per morta dai suoi soccorritori, riesce a
sopravvivere all’incidente. Il secondo trauma riguarda Marcus, un
ragazzino inglese che perde in un incidente stradale il fratello gemello con il quale viveva in simbiosi
e viene sottratto anche alla mamma gravemente
tossicodipendente.
Il terzo protagonista del film è George, un operaio
americano in grado di mettere i sopravvissuti in
contatto con i morti. Dopo aver messo a frutto questa sua dote, ed essere diventato un personaggio
di successo, decide di troncare questa attività.
I tre, pur vivendo vite diverse, in paesi differenti,
finiscono per trovarsi a Londra in occasione della
presentazione del libro della presentatrice tv. In
quell’occasione nasce l’amore fra Marie e George
adre.
mentre Marcus viene restituito all’effetto della madre.
Questo happy end può far pensare che questo sia un film al rosolio
rosolio,
una sorta di Anonimo veneziano. Niente di più diverso. Non è nemmeno un film sui poteri paranormali, che pure descrive, tant’è che,
alla fine, i tre li rigettano per poter vivere una vita normale. Ma è
anche un film con tutti questi ingredienti. È cioè un film finissimo,
delicatamente complesso.
Per far passare alla storia questo film e il suo regista, basterebbero, e avanzerebbero, i dieci minuti iniziali dedicati allo tsunami.
Marie sta svogliatamente contrattando su un mercatino orientale
l’acquisto di bigiotteria. Si sente un tuono sordo. Dietro le bancarelle si intravede un’onda lontana che però potrebbe anche essere
una nube bassa. Nessuno, sul mercatino, si preoccupa. Poi, si vede
un’onda che avanza, ma lontano dalla costa. Questa investe una
nave gettandola in aria come se fosse un turacciolo. A questo punto,
la gente che sta nel mercatino a qualche centinaio di metri dalla
costa, resta bloccata. Interrogativa, più che impaurita. Si domanda
che cosa stia succedendo. Quando i turisti e la gente del posto si
accorgono che l’onda si sta abbattendo sulla costa, essi si rendono
finalmente conto che può investirli e quindi si mettono a correre
verso l’interno, tutto sommato convinti di farcela a schivare la piena che invece li bracca, li raggiunge, li ghermisce, li rotola, li spinge
in un delirio di vortici, fra case che si schiantano, pali che crollano,
fili che si aggrovigliano, corpi che vengono spinti in ogni direzione.
Nessuno, avendo letto le pur ampie cronache scritte sull’ultimo
grande tsunami in Estremo Oriente e avendo visto le sequenze
amatoriali più drammatiche che a quel tempo furono diffuse da
tutte le tv, si è mai reso conto di questa devastazione senza scampo
come può farlo con questo film. Con Hereafter infatti lo spettatore
viene trasformato in attore di questa devastante tragedia, con una
tecnica cinematografica sopraffina ma soprattutto con una capacità
di narrazione sublime, ben diversa da quella dei film rovinografici
che sono fatti per impaurire e non per far capire, rivivendo.
«American life», regia di Sam Mendes con John Krasinski,
Maya Rudolph, Maggie Gyllenhaal, Jeff Daniels, Carmen
Ejogo, Jim Gaffigan, Josh Hamilton, Cheryl Hines, Melanie
Lynskey, Allison Janney, Chris Messina, Catherine O’Hara,
Paul Schneider. ***
Una coppia di trentenni americani (che Tommaso Padoa-Schioppa
avrebbe definito «bamboccioni»), in attesa di un bebè, intraprende
un giro negli Stati Uniti, tra parenti e amici, per individuare il
luogo ideale nel quale far nascere e allevare il loro piccolo. È un
via
viaggio fra patologie, nevrosi, rassegnazioni,
all
allucinazioni. I due non sono degli hippie che
vog
vogliono contestare il mondo degli adulti, che
de
desiderano costruirne uno nuovo. No, questi,
son
sono dei velleitari rassegnati. Sono alla ricerca
di un posto. Non di un lavoro. Sono pieni di idee
ba
basate su pulsioni vaganti, confuse, senza alime
mento. Vogliono essere liberi ma a spese (o sulle
gr
groppa) di altri. Non lo fanno sfrontatamente
co
come le generazioni precedenti che, a loro modo,
er
erano aggressive, ma lo fanno tacitamente e
im
implicitamente, come se facessero l’autostop.
Fa
Fanno un segno ai bordi della strada. Sperano
di intenerire o, quanto meno, di incuriosire gli automobilisti di passaggio. Salgono e, se trovano uno che li fotografa mentre partono,
fanno anche ciao ciao con la mano. Sono serenamente scoppiati.
Cercano la luna nel pozzo. Spensieratamente. Ma andranno a sbattere. Anche se questo epilogo il film, non ce lo racconta.
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16
Venerdì 14 Gennaio 2011
MEDIA
Nell’era internet, le agenzie generaliste non riescono a farsi remunerare il servizio
È in crisi la Dpa, l’Ansa tedesca
Ha perso un grande cliente come Waz che produce 38 giornali
DA BERLINO
ROBERTO GIARDINA
empi inquieti per la
Dpa, la Deutsche Presse
Agentur, come dire l’Ansa tedesca. In settembre,
è avvenuto il trasloco della centrale da Amburgo a Berlino,
accompagnato da profonde ristrutturazioni aziendali, ma ora
annuncia le dimissioni il capo
Malthe von Trotha, 44 anni,
da cinque alla Dpa. Ancora peggio, sarà un congedo a rate, da
qui entro la fine dell’anno. Una
lentezza che provoca ulteriore
insicurezza, mentre sono urgenti radicali riforme.
In passato, le grandi agenzie di
informazioni erano considerate
una fonte sicura e rapida per le
notizie. Ma nell’era di Internet
le notizie sono subito in rete, e
l’affidabilità non è più valutata
come in passato. Siti come quello
di Der Spiegel danno constantemente informazioni e, soprattutto, servizi esaurienti già pochi
minuti dopo i fatti. Arrivare primi gratifica l’orgoglio, ma serve
poco agli affari.
Jim Walton, il boss della Cnn,
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T
pochi mesi fa ha annunciato:
«Non ci serviremo più dei servizi della Associated Press. Da ora
in poi le notizie che daremo saranno solo nostre. Non abbiamo
bisogno di informazioni da parte
delle agenzie». E la Dpa ha appena perduto un importante cliente
storico, il gruppo Waz, che edita
in un certo senso il più diffuso
quotidiano tedesco, sia pure sotto
testate diverse, con 38 giornali,
e 148 redazioni locali, e oltre
cento pubblicazioni di settore. La Waz ha creato di fatto
una propria agenzia grazie
alle informazioni di redattori e collaboratori locali,
più efficienti e soprattutto
meno costosi dei giornalisti
della Dpa.
L’agenzia, nata nel 1949, ha
882 dipendenti, e uffici in 80
paesi. L’ultimo bilancio noto,
nel 2009 ha raggiunto i 90
milioni di euro, contro
i 94 del 2008. L’attivo è stato di appena 4 milioni
di euro. Ma non
è più possibile
operare tagli
senza pregiudi-
ufficio a Berlino, in spagnolo da
Buenos Aires e Madrid, e arabo dal Cairo. Dal 2009, è stato
proposto un notiziario bilingue
in tedesco e in turco, ma dopo
nove mesi si è deciso di rinunciare all’iniziativa. Gli abbonati
pagano in rapporto alla propria
diffusione, e non in base alle notizie utilizzate.
Da poco tempo, la Dpa trasmette un Notizbuch, un taccuino, in
cui mette a disposizione dei clienti le fonti delle notizie, e dati di
archivio. Le nuove proposte tuttavia non risolvono il problema
centrale: oggi alle redazioni non
servono notizie di poche righe,
subito bruciate da Internet. L’informazione è comunque rapida
e capillare, e la difficoltà è di distinguere sulla serietà della fonte. A cosa serve tenere un costoso
ufficio di corrispondenza a Tunisi
o Algeri che per mesi trasmette notizie che nessun giornale
pubblicherà, e quando scoppiano tumulti i quotidiani e
Malthe von Trotha
le riviste mandano propri
inviati sul posto?
Un’agenzia moderna
dovrebbe trasformarsi
in agenzia di servizi:
PUBBLICITÀ
DIGITALE EXTRATERRESTRE
Barca senza nocchiero
DI
care i servizi, anzi servono massicci investimenti. Come l’Ansa,
anche la Dpa appartiene di fatto a case editrici di quotidiani
e riviste, a società radiofoniche
e televisive, in tutto 190. Ognuna non può superare una quota
azionaria dell’1,5 %, in modo che
nessun gruppo possa influenzare l’agenzia. Ogni
giorno vengono
immesse in rete
circa 800 notizie, a cui si
aggiungono i
servizi di 12
uffici regionali (Dpa - Landesdienst).
La Dpa offre
notiziari anche
in inglese, con
MASSIMO TOSTI
Mi ero rammaricato (e vergognato) nelle scorse settimane per
aver ignorato il nuovo cult del mercoledì sera (Canale 5, ore 23).
Prima ancora della telefonata in diretta di Berlusconi e della
polemica sulle foto di D’Alema a Saint Moritz (o dintorni), illustri
critici televisivi avevano salutato in termini elogiativi il salotto
di Alfonso Signorini (Kalispera), erede del Costanzo Show
(ma tutto votato al gossip), e concorrente interno a Mediaset
del Chiambretti Night. Ammetto che non mi ero perso granché.
Gli ospiti sono tanti, mischiati in
totale disordine: stavolta c’erano
Orietta Berti, Emanuele Filiberto, Alessio Vinci, Belen
Rodriguez, e persino Italo Bocchino («per la prima volta sullo
schermo», si annunciava con enfasi molti anni fa), il prezzemolo
televisivo, giustamente relegato
in cucina per preparare uno
spaghetto al tonno che soltanto
Signorini s’è azzardato ad assaggiare (gli altri temevano ci fosse
il curaro, l’intingolo preferito dal
parlamentare futurista nelle sue
dichiarazioni politiche).
Alfonso Signorini
A parte una foto di Bertinotti e signora, immortalati alle Bahamas (forse con un gruppo
di operai della Mirafiori), e un esame di ortografia sostenuto
(con sufficiente aplomb e debordante ignoranza) dal principino
ereditario, non è che il Signorino padrone di casa abbia offerto
molto al pubblico. Chiacchiere sceme nel rispetto che l’idea
vincente sia di non prendere seriamente la vita, convincendosi
che il bicchiere è sempre mezzo pieno, e mai mezzo vuoto. Mezzo
pieno di ospiti, mezzo vuoto di idee, a voler essere ottimisti
costi quel che costi.
Il momento più alto (ma non indimenticabile) è stato, con la
complicità involontaria di Orietta Berti, quello dedicato all’esegesi di «Finché la barca va», che Bocchino ha interpretato come
un progetto minimale del governo del Cavaliere, non afferrando
l’ipotesi lugubre di un nefasto oroscopo sulle sorti della «destra
moderata» che, a forza di moderarsi, piace ormai soltanto alla
sinistra. Il problema è nel timone. E nel nocchiero.
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Ina batte
DreamWorks,
niente plagio
DI
FEDERICO UNNIA
Nessuna imitazione né plagio
di fattezze. Si tratta di due personaggi diversi, l’una, quella del
film Over the hedge (La banda
del bosco), rappresentazione di
un capo popolo che controvoglia sottrae cibo agli uomini per
sfamare gli animali; l’altra, la
tartaruga della pubblicità dei
fondi pensione Ina Assitalia, che
esprime l’idea di longevità, difesa, di lenta saggezza che guarda
al futuro con fiducia. È questa
la conclusione cui è pervenuto
il tribunale di Milano nel caso
deciso alcuni mesi fa ma solo ora
reso pubblico, relativo alla causa
avviata da DreamWorks, la nota
casa di produzione cinematografica americana e la compagnia
di assicurazione italiana Ina
Assitalia.
Secondo la ricorrente, infatti,
nella sua pubblicità dei fondi
pensioni, ideata e realizzata
dall’agenzia Casiraghi & Greco,
sarebbe stata utilizzata una tartaruga, di nome Primo, in tutto e
per tutto simile alla protagonista
del film, di nome Verne. Con ciò
ponendo in essere anche un plagio ai suoi danni. Secondo il Tribunale di Milano, non pare che,
al di la di alcuni tratti comuni
si possa configurare un plagio ai
danni della casa di produzione.
inviare reportages, analisi, interviste. Dovrebbe trasformarsi
dunque quasi in un quotidiano,
permettendo agli abbonati, della
stampa o della Tv, di risparmiare
effettivamente sui costi.
La Dpa progetta di accompagnare sempre più i notiziari
con offerte di foto e di video,
che possono essere utilizzati
dalle varie testate per le loro
edizioni online. Ma è difficile
dare servizi approfonditi senza
in un certo senso prendere posizione, rinunciano all’apparente
neutralità di un notiziario essenziale. Ci si scontra con problemi politici. Il Tagesspiegel,
ad esempio, il più importante
quotidiano di Berlino, ha disdetto l’abbonamento quando
ha appreso che la nuova sede
della Dpa nella capitale sarebbe
stata aperta nell’edificio della
Springer Verlag, la rivale locale.
Ancora più difficile cambiare la
mentalità professionale dei redattori di agenzia, abituati da
sempre a fornire lanci di poche
righe. Vorranno e saranno capaci di scrivere lunghi e esaurienti
articoli d’informazione?
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Speciale alluvione, +30 mila copie
per il Giornale di Vicenza
DI
GIORGIO NACCARI
Il libretto di foto dell’alluvione, che ha colpito il Veneto nelle
scorse settimane, allegato al Giornale di Vicenza ha portato il
quotidiano veneto, diretto da Ario Gervasutti, a una vendita
di 70 mila copie, contro le 40 mila di media quotidiana mentre
il Dvd, con le immagini del disastro, hanno fatto vendere 55
mila copie. «Per il libretto siamo dovuti ricorrere a due ristampe dal momento che a metà mattina era esaurito», racconta
Gervasutti, «mentre il Dvd dell’altro giorno ha portato a un
70% di vendite in più in città, il 50% in provincia e addirittura il 20% in più a Bassano, città risparmiata dall’alluvione.
Significa che abbiamo lavorato bene e distribuito un ottimo
prodotto». Al Giornale di Vicenza sta intanto procedendo il
progetto Internet. Entro il 2011 il sito verrà completamente
rinnovato, sarà interattivo e a fine anno verrà anche incrementata la foliazione, allargando le pagine dell’economia, della
provincia e del Veneto.
L’album dei calciatori Panini
al 50º anniversario
DI
ANTONIO RANALLI
Con oltre 25 miliardi di figurine vendute solo in Italia, la
Panini punta ad un’edizione in grande stile per il 50° anniversario dell’album Calciatori 2010-11. Una collezione che
vuole essere un punto di unione ideale tra tre generazioni.
«La rappresentazione di un calcio moderno ed in evoluzione», ha spiegato Antonio Allegra, direttore mercato Italia
figurine e card di Panini, «ma anche lo strumento per provare le emozioni che cinquanta anni fa come oggi uniscono
i collezionisti di figurine Panini e che rappresentano anche
50 anni di storia d’Italia».
Secondo Panini, nonostante internet e nuove distrazioni,
le figurine dedicate ai calciatori restano un hobby imprescindibile, con un target costituito per il 70% dai ragazzi e
per il 30% dagli adulti, molti dei quali collezionisti. Quanto
alle vendite, Panini sostiene che negli ultimi 2 anni ci sono
state le migliori performance degli ultimi 20 anni. La collezione Calciatori 2010-11 comprende 738 figurine adesive.
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Venerdì 14 Gennaio 2011
MEDIA
17
Raffica di novità per il gruppo editoriale tra carta stampata, internet e nuovi media
La Repubblica fa spazio allo Sport
Al lunedì nuovo inserto centrale. L’Espresso prepara il restyling
DI
MARCO A. CAPISANI
l gruppo Espresso alle grandi manovre con il lancio di
Repubblica Sport, nuovo
inserto di 16 pagine, la presentazione a fine mese del restyling del settimanale l’Espresso
diretto Bruno Manfellotto e
novità sull’online. Si parte lunedì prossimo con le pagine
sportive del quotidiano guidato
da Ezio Mauro che assumono
dignità di supplemento settimanale al centro del giornale,
alla maniera di R2, e cambiano
nome da R2 Sport a Repubblica Sport. Saranno 16 pagine (di
cui almeno un paio coperte da
pubblicità), contro le precedenti 9-10, a raccontare uno «sport
per tutti», ha spiegato a ItaliaOggi Aligi Pontani, caporedattore responsabile della nuova
testata, «fatto di partite di calcio, competizioni delle altre discipline ma anche e soprattutto
di storie, personaggi, situazioni
e aspetti sociali dello sport in
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I
modo da invogliare alla lettura
anche chi tradizionalmente non
si sofferma a lungo sulle pagine
sportive. Basta, quindi, con la
classificazione dello sport come
sezione che chiude i giornali».
Verrà dato molto spazio alla
cronaca e agli eventi recenti più
importanti, come potrebbero
essere il campionato di calcio e
la Formula Uno, accompagnati
da racconti e approfondimenti
a cura delle firme storiche di
Repubblica. Ne sono solo alcuni
esempi i giornalisti Emanuela Audisio, Gianni Clerici
e Gianni Mura o lo scrittore
Gabriele Romagnoli che racconta «perché un personaggio
è un protagonista dello sport»,
sottolinea Pontani, «al di là
dei goal che fa o dei
risultati atletici che
raggiunge».
Repubblica
Sport punterà anche sui
campionati di
calcio esteri,
soprattutto quello britannico
e spagnolo, ma anche su tutte
le altre discipline che non sono
il Re Pallone, spiegherà classifiche e statistiche e affronterà
temi come gli scontri tra ultras
e forze dell’ordine.
Il giornale diretto da Mauro
investe sullo sport declinato
pure sulle diverse
piattaforme tra
Repubblica tv,
iPad e sito web
che ha già un
canale dedicato e ora si
consolida coi
video dei goal
della Serie A. I
servizi video
Ezio Mauro
e la campagna
di lancio
di Repubblica
Sport
di www.repubblica.it sulle reti
del massimo campionato fanno
parte di uno dei dieci canali che
saranno disponibili online, oltre
a ciclismo, motori, basket con
l’Nba americana, tennis con
i tornei Atp e
Wta, il rugby,
l’atletica, l’hockey e il golf. A
breve sul sito
verrà rafforzata e arricchita
anche la sezione spettacoli.
Sempre per
quanto concerne l’online, il
sito del settimanale l’Espresso,
http://espresso.
repubblica.it, ha
puntato in chiave multimedialee su contenuti
con il taglio del settimanale pubblicati con cadenza quotidiana.
Strategia che ha attirato, nel
2010, quasi 1,8 milioni di
utenti in media ogni mese. «Un
record», rende noto il gruppo
guidato dall’a.d. Monica Mondardini e presieduto da Carlo
De Benedetti «che lo pone al
prim
primo posto tra i
set
settimanali di attua
tualità». Nel 2006,
gli utenti unici
era
erano 500 mila. Le
pag
pagine viste sono
pas
passate dai 58 milio del 2007 agli
lioni
olt 139 milioni
oltre
de 2010 (più di
del
11 milioni in media al mese).
«
«Stanno
andando molto bene»,
vi
viene
infine sotto
tolineato,
«anche
i d
due “sotto-siti”
de
dedicati
all’enogastronomia,
Food & Wine, e quello che segue le tendenze, Style & Design.
Compresi i 33 i blog curati dai
giornalisti del settimanale».
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Speak now! subito esaurito in edicola. Via alla ristampa per Sloan
Imparare l’inglese va bene,
farlo con la giusta dose di
umorismo è meglio perché
aiuta a ricordare più a lungo
parole e modi di dire della
perfida Albione. Lo dimostra
Speak now!, corso di lingua
in 12 uscite con dvd e libretto
di 64 pagine curato da John
Peter Sloan, autore comico,
attore e cantautore che si
dedica ora all’insegnamento.
La prima uscita della pubblicazione del gruppo Espresso
(in edicola con Repubblica
e il settimanale l’Espresso)
è andata infatti esaurita al
secondo giorno di distribuzione e adesso c’è già una
Il corso
d’inglese
Speak
now!
ri
ristampa
in fase di lancio, in
ve
vendita
da domenica prossima
e a partire da domani invece
in alcune grandi città. Dopo il
la
lancio
a 4,9 euro oltre il prezzo
de giornali, il costo dal secondo
dei
nu
numero
è di 12,9 euro.
Sl
Sloan
ha iniziato come cantante
de gruppo rock britannico The
del
M
Max,
per poi passare all’insegn
gnamento
dopo lo scioglimento
de
della
band. Ha impostato così le
su lezioni come minispettacoli
sue
im
per imparare
la lingua facilmente e
veloc
velocemente,
«avendo notato», ha
spieg
spiegato
Sloan, «che tanti italiani
blo
si bloccavano
proprio quando dovevano parlare in inglese. Animare la
lezio aiutava, invece, le persone
lezione
a sciogliersi e rilassarsi; inoltre la giusta dose di umorismo nelle esercitazioni pratiche aiutava a far studiare
molto più volentieri e a ricordare meglio». La decisione di puntare su Sloan
ha premiato le scelte della divisione
marketing Espresso-La Repubblica
che ha deciso di focalizzare i collaterali su target più specifici rispetto al
passato.
Nei dvd del corso, quindi, gli aspiranti
studenti trovano sketch e scenette di
vario come supporto all’insegnamento, per meglio comprendere l’inglese
quotidiano e prepararsi a situazioni
di dialogo reali. Sono invece i libretti
ad approfondire le regole trattate nei
dvd con esercizi e letture, pur sempre
in chiave divertente.
OGGI SULLE TV DI
CANALE 27
Canale 55
7.00 Primo Tempo - Attualità
L’informazione utile al mattino
9.00 Primo Tempo Focus - Attualità
“Innamorarsi in agenzia”
10.00 Doctor 2+ - Approfondimento
Con Maurizio Bossi
10.30 My Tech - Approfondimento
La tecnologia utile di tutti i giorni
11.00 Lombroso Variabile - Approfondimento
Clima e dintorni
13.00 Tg Giorno
13.40 Nightly News - Il Tg di Nbc
Conduce Brian Williams
17.00 Runaways - Serie TV
“Chicago”
18.00 Tg Sera
19.00 Punto e a Capo - Attualità
Ospite P. Mereghetti (critico di cinema)
21.00 Avatar - Serie TV
“Pianeta Serra”
22.30 Top Lot - Attualità
Le aste in diretta
VISIBILE ANCHE SU
7.00 Caffè Affari
Ospite A. Vergani (Pictet)
9.00 Linea Mercati Mattina
L’apertura delle piazze europee
10.10 Focus Certificates
10.30 Speciale Italia Oggi
“La finanziaria 2011”
Introduce C. Siciliotti (Pres. CNDCEC)
14.30 FXCM Trading
I dati che muovono i mercati
15.00 Linea Mercati Wall Street
Con Andrea Fiano da New York
16.00 Speciale Class Cnbc
“I debiti dell’Europa”
17.00 Linea Mercati Pomeriggio
La chiusura delle piazze europee
18.00 Report
Ospite G. Landi (Anthilia Partners)
21.00 5 Giorni sui Mercati
Con Marina Valerio
22.00 Linea Mercati Notte
L’analisi della seduta di Wall Street
Class Horse offre ai telespettatori
il meglio dell’equitazione e tutte le
competizioni Internazionali: Salto
Ostacoli, Completo, Dressage, Polo,
Monta Western e Endurance.
8.00 Class Horse Tg
8.10 Talk Show Polo
Le migliori partite del 2010
9.50 Cavalcando la Solidarietà
Con l’Associazione Amici del Cavallo
11.30 Master Class Mike Crouch
12.00 Class Horse Tg
12.30 Nuovo Advisory Board
Class Horse TV - FISE
14.30 Intervista a P. Santambrogio
Professionista e istruttore di polo
15.00 Concorsi Nazionali Salto Ostacoli
17.45 Gran Galà Garda Endurance Lifestyle
20.00 Class Horse Tg
20.10 Talk Show Equitazione Americana
21.30 Arabian Style - Prima Puntata
Alla scoperta della Razza Araba
22.00 Weekend Review
Canale 56
Class Life va in onda ogni giorno sulla
IPTV Alice di Telecom e sul portale
Internet www.cubovision.it È inoltre
proposta il sabato e la domenica su
Class Cnbc, la tv economico finanziaria
trasmessa su Sky al canale 507.
7.00
7.10
8.30
9.30
10.10
11.00
A partire dalle 17.00
Design&Living
Il gusto del Made in Italy
Top Lot
Le aste in diretta
Ride&Drive
Tutte le novità per un viaggio
straordinario
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La tecnologia utile di tutti i giorni
Tempo di Lusso
Vivere e conoscere ciò che fa la
differenza
Sapori&Profumi
Ecco le eccellenze culinarie
11.30
15.00
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18.00
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20.00
20.10
21.00
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Tg Moda News
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Ready to Wear
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La moda per i giovani
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mondo
Tg Moda News
Sfilata di Giorgio Armani Privè
Sfilata di Francesco Scognamiglio
Sfilata di Pin Up
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18
Venerdì 14 Gennaio 2011
UN PROFESSIONISTA AL GIORNO
La vita, la carriera, i gusti e le passioni di Giancarlo Giannini, presidente e d.g. dell’Isvap
Il vigilante delle assicurazioni
Dalla gavetta ai vertici aziendali, ino a quelli dell’Istituto
Sempre tutelando i clienti e al servizio dei consumatori
DI
FEDERICO UNNIA
n manager per vigilare su una industria chiave come quella delle
assicurazioni. Con un compito non facile, riorganizzare l’Autorità
di controllo, l’Isvap, e dare attuazione a una serie di importanti novità legislative per la stabilità del mercato e la tutela dei cittadini
È questa la mission ricevuta da Giancarlo Giannini, dinamico ex amministratore delegato del gruppo Ina Assitalia, dal 2002 alla guida dell’Isvap,
l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo,
di cui ricopre anche la carica di direttore generale. «Tutti i giorni dalle 8.30
alle 20.00 in ufficio. Di problemi da risolvere ce ne sono sempre molti», è
il suo esordio. Una storia, la sua, che si intreccia con Roma, città natale e
nella quale ha sempre lavorato, e il complicato mondo delle polizze. «Ho
cominciato dalla gavetta nel 1964, quando entrai in Assitalia da
semplice impiegato», racconta nel suo ufficio al secondo piano
del palazzo dell’Isvap di fianco al Quirinale. Una carriera
tutta in ascesa quella di Giannini, con una progressiva assunzione di competenze e responsabilità, fino alla nomina
ad amministratore delegato del Gruppo Ina nel 1993. Anni
nei quali si occupa prima della riorganizzazione e rilancio
del gruppo, quindi della sua privatizzazione.
Poi, e siamo a metà del 1999, lascia la compagnia, rimanendo
sempre con un piede nel settore assicurativo, ove ricopre incarichi in diversi consigli di amministrazione, anche di realtà bancarie ben presenti nel settore. Fino al 2002, quando il ministro
delle attività produttive del governo di centrodestra Antonio
Marzano lo designa alla presidenza dell’Isvap. «Il mio primo
mandato è ruotato intorno alla necessità di riorganizzare
l’Autorità, trasferendo al suo interno una mentalità orientata
all’efficienza operativa e rafforzando la vigilanza sul mercato
e la tutela degli utenti. Risultati che, pur nella esiguità delle
risorse, credo con il contributo di tutti gli addetti siamo riusciti a raggiungere», spiega Giannini. Questo mandato è anche
coinciso con il varo del Codice delle assicurazioni, che molto
deve alla sua capacità di mediazione e di innovazione. «È una
codificazione vera e propria che con il contributo degli oltre 30
regolamenti attuativi emanati dall’Autorità ha riformulato la
struttura del comparto». Senza dimenticare il Registro unico
degli intermediari, altro passaggio chiave verso una maggiore
tutela dei consumatori. Nel 2007, e questo è certamente un riconoscimento alla sua professionalità di tecnico, viene confermato
alla guida dell’Isvap dal ministro Bersani (Governo Prodi). Sono
anni, questi, caratterizzati dalla crisi che ha toccato il sistema
finanziario e anche le assicurazioni. Sebbene, Giannini ci tiene a
ricordarlo, «in Italia l’impatto sul mercato
a
assicurativo sia stato contenuto grazie annome
cche al divieto di indicizzare i prodotti
a
assicurativo-finanziari ai derivati e
a
alla proibizione di emettere Cds (i
nato a
ffamigerati Credit default swap,
n
ndr) imposti dall’Isvap prima
d
della crisi». Oggi Giannini fa
il
p
parte, con il governatore di
B
Banca d’Italia Mario Draghi e
iil presidente della Consob del
professione
C
Comitato per la salvaguardia
Presidente e direttore
d
della stabilità finanziaria presiegenerale dell’Isvap, Istituto
d
duto dal ministro Giulio Tremonti.
per la vigilanza sulle
Ma Giannini va anche molto orgoglioso del
assicurazioni private
p
progetto trasparenza avviato qualche anno
e di interesse collettivo
ffa, grazie al quale l’Isvap ha promosso l’adozzione per ogni prodotto collocato sul mercato
d
di schede informative semplici, brevi e chiare.
«Un altro piccolo passo al servizio del consumatore». Per il futuro,
mativa
l’impegno importante è l’adempimento alla nuova normativa
remo
cosiddetta Sovency 2, in vigore dal 1° gennaio 2013. «Andremo
chio
sempre più verso una personalizzazione del livello di rischio
to
delle singole compagnie», aggiunge il presidente. Sposato
dal 1963 con Maria Angela, catanese, Giannini ha tree
figli, 2 nipoti e due altri in arrivo. Tifosissimo della
Roma, da buon trasteverino, è stato consigliere della
società ai tempi della presidenza di Franco Sensi. «In
questo ho ricalcato le orme di mio padre, che lo fu
durante la presidenza Anzalone». Ama molto il
mare delle isole, soprattutto quelle siciliane, la compagnia degli amici più cari, e le
buone letture di Camilleri e Carofiglio.
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U
Gli abiti
Scelgo solo classici
confezionati (nella
foto, un modello
Corneliani)
Il vino
Per il suo gusto,
mi piace il Morellino
di Scansano
Le cravatte
Prediligo quelle classiche,
su tutte Marinella
Giancarlo Giannini
La moto
Ho una Guzzi
Falcone del 1954,
che qualche volta
uso ma solo in città
Roma
23 aprile 1939
L’auto
Mi piacciono le Mercedes: auto sicure e sportive
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