Le valli da pesca - Sestante di Venezia

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Le valli da pesca - Sestante di Venezia
Le valli da pesca
Fin dai tempi remoti i primitivi abitanti delle lagune, dei bassi fondali e delle foci dei
fiumi, praticando la pesca per trarne nutrimento e farne merce di scambio, avevano
osservato un processo costante della natura: in certi mesi dell’anno alcune specie di
pesci allo stato neonato (cefaletti, oratelle, branzini, anguilline) entrano naturalmente
(MONTATA) nelle lagune e trovano in esse il loro pacsolo ottimale e si accrescono.
In altri periodi escono dalle lagune (CALATA) o per riprodursi, o per sfuggire a
condizioni climatiche sfavorevoli (gelate invernali o acque troppo calde in estate).
La possibilità di sfruttare tali spostamenti periodici per aumentare la produttività delle
tradizionali pratiche di pesca ha portato all’elaborazione di sofisticati sistemi di
cattura e, in seguito, alla recinzione di vasti tratti salmastri nei quali il pesce restava
intrappolato al momento della discesa in mare.
Le valli da pesca rappresentano un ecosistema acquatico molto particolare e sono
un tipico esempio di piscicoltura di tipo estensivo che, sin dal 1400, si presenta nel
territorio veneziano come attività progredita e ben organizzata.
DESCRIZIONE
Le attuali valli da pesca della laguna veneta sono delle VALLI AD ARGINI costituite da uno specchio d’acqua che viene circondato con argini e dighe di
terra provviste di:
CHIAVICHE, paratoie che regolano il flusso dell’acqua quindi il livello della valle è indipendente da quello della laguna.
COLAURO o LAVORIERE è un canale di raccolta del pesce
OTELA o PASSAVANTI costituita da una serie di griglie che servono per catturare il pesce
CHIARO DI VALLE è il bacino di allevamento del pesce profondo 30 – 80 cm
PESCHIERE DI SVERNO sono una serie di canali profondi 3-6 metri collegati tramite canali di comunicazione profondi 80-150 cm che offrono riparo dai
venti e un’apprezzabile capacità termica durante l’inverno al pesce che non è stato raccolto; tra un canale e l’altro vengono coltivate piante frangivento
come le tamerici.
FUNZIONAMENTO
Il novellame catturato o ottenuto tramite riproduzione artificiale viene seminato (liberato) nei chiari di valle nel periodo marzo-maggio, all’interno di essi trova
condizioni ambientali favorevoli e si sviluppa. Nel periodo ottobre-dicembre avviene la raccolta del prodotto abbassando il livello delle acque negli specchi
vallivi e successivamente, attraverso le chiaviche, viene immessa acqua marina più calda che agisce da richiamo nei confronti dei pesci. Questi vengono
naturalmente incanalati nel colauro (canale di collegamento chiaro di valle-laguna) e successivamente nell’otela dove vengono catturati e selezionati. Il
pesce che non ha ancora raggiunto la taglia commerciale in inverno viene convogliato nelle peschiere di sverno che offrono riparo dai venti e
un’apprezzabile capacità termica.
PESCI ALLEVATI
Branzini, Orate, Cefali (Bosega, Volpina, Caustelo, Lotregan, Verzelata), Anguille.
Non si allegano schede poiché già da voi realizzate nel precedente A.S.
LO SAPEVATE CHE
Intrappolare il pesce è una pratica che risale ad epoche antiche, la usavano i Romani che ne vennero a conoscenza tramite gli Etruschi, che a loro volta la
ebbero tramite i Fenici.
Ricerche svolte lungo le coste del Mediterraneo hanno rilevato che le tecniche di allevamento e di pesca sono simili: le “bordigues” degli stagni della
Corsica, “encanisadas” dell’Albufera della Spagna, le “bramade” dell’Arcipelago Greco, i “lavorieri” delle Valli di Comacchio e della Laguna di Venezia, i
“bondanoni” e le “cannare” della Laguna di Orbetello, le “giostre” degli stagni della Sardegna.
Autori:
Alberti Silvia; Bacci Fausto; Baldini Chiara; Barelli Virginia; Basso Francesco; Bolzan Benedetta; Cercato Lorenzo; Chiriac Roxana; Clementi
Daniele; Farhat Layla; Fusco Francesco; Fusu Mihai; Grande Alessandro; Luca Antonio; Marchiori Veronica; Messina Edoardo; Nemsadze
Anna; Nicoletti Lucia; Nigro Lorenzo; Scordilli Stefano; Segat Ilenia; Stevanato Alberto; Tas Hatice; Zanninello Kimberly; Zanon Andrea
Istituto di istruzione secondaria di primo grado “Caio Giulio Cesare”
CLASSE I A
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