Sì ai franchiser, alla larga dai keiretsu

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Sì ai franchiser, alla larga dai keiretsu
Opinioni
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Sì ai franchiser,
alla larga dai keiretsu
Il terzo rilancio della politica monetaria del premier giapponese Abe
potrebbe favorire ancora il Paese del Sol Levante. La crescita del Pil dello 0,3%
ha salvato l’economia da una recessione tecnica
I
di Richard Kaye *
nveNel 2015 il mercato azionario
giapponese è stato nuovamente il più performante al mondo,
guidato dal momentum e da una
forte crescita degli utili. Ravvisiamo inoltre che ci sia la possibilità di
un’ulteriore crescita. La performance
del periodo 2013-2015 è stata trainata
dalla debolezza dello yen e dalla politica monetaria espansiva. Il terzo rilancio
della politica monetaria del premier Abe
rischia di richiedere più tempo, ma il
suo impatto sul mercato azionario giapponese dovrebbe essere a lungo termine.
L’ultima comunicazione dell’Ufficio di
Gabinetto ha mostrato una crescita del
Pil dello 0,3% su base trimestrale, dato
che ha superato le aspettative e salvato
l’economia giapponese da una recessione tecnica.
Inoltre, la crescita dell’utile idealmente
deve essere accompagnata da forti ritorni di capitale, ma il Giappone è ancora la
regione con i livelli di Return on Equity
più bassi al mondo. La nostra esperienza con i leader politici ed economici
locali ci rende però ottimisti sul fatto
che l’approvazione del Corporate Governance Code e la riduzione delle aliquote
fiscali per le società possano costituire forti driver di lungo periodo per il
mercato azionario, visto che potrebbero
migliorare l’allocazione e il rendimento
del capitale. Per questo, quindi, siamo
ottimisti per il 2016. Inoltre, i flussi di
capitale dei grandi investitori istituzionali domestici, che spostano le allocazioni dall’obbligazionario all’azionario,
dovrebbero continuare ad avere un impatto positivo. Altri macro trend che incideranno sull’azionario giapponese nel
2016 sono: la fine della politica dei tassi
zero negli Usa; l’iter per il secondo rialzo
della tassazione sui consumi pianificato
per aprile 2017; il turismo (18 milioni di
visitatori nel periodo gennaio-novembre
2015, in netta crescita rispetto ai 12,2
milioni dello stesso periodo dell’anno
precedente); il consolidamento nei settori più maturi. Alla luce di quanto detto, stiamo ora investendo in franchiser
di grandi e medie dimensioni, leader di
mercato come Hamamatsu Photonics,
Keyence, Makita o Amada, così come
gruppi in forte crescita come M3, Obic
e Don Quijote. Continuiamo a stare
lontano, invece, dai gruppi “keiretsu”
(raggruppamenti di imprese che operano insieme ma indipendentemente con
lo scopo di perseguire obiettivi comuni e
definiti) e finanziari.
Sulla base di un forte stock picking su
un portafoglio svincolato e molto concentrato, il fondo Comgest Growth Japan
(JPY Acc) ha sovraperformato l’indice
di riferimento Topix 100 del 7,8% nel
2015. La sovraperformance annualizzata sui 3 anni è salita così al 5,7%. I
principali contributori per la performance del 2015 sono stati Polar Orbis (settore della cosmesi), Sysmex (attrezzature e beni di consumo per l’analisi del
sangue), Monotaro (fornitore on-line di
servizi e prodotti per la manutenzione)
e Obic (sviluppatore di software per la
pianificazione di impresa per SMI giapponesi).
* Gestore del fondo
Comgest Growth Japanv
Richard Kaye,
gestore del fondo Comgest Growth Japan
Invice Investment & Advice \ Febbraio 2016