il volo delle Gru - Nikkaia Strategie

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il volo delle Gru - Nikkaia Strategie
il volo
delle Gru
di
Edoardo E. Macallè
1 Agosto 2016
NIKKAIA Strategie
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Premessa:
Questo servizio sarà postato sulla Home Page del nostro sito ed in tutte le sue AREE RISERVATE sino al
prossimo 15 agosto (più o meno…), quando riprenderanno regolarmente i servizi curati dal dott. Mattiello
e dall’ing. Bizzi, attualmente in vacanza (beati loro!). Nello stesso periodo, in tutte le AREE RISERVATE
(ma solo in esse), posteremo anche il servizio B3 dedicato ai mercati internazionali. Il motivo è semplice:
non essendo, questo mio, un servizio propriamente operativo (a differenza di quelli curati dagli autori
citati più sopra), non sono affatto avvezzo, quanto meno in questo ambito, a citar soglie decisive giorno
dopo giorno. Le stesse, invece, potrete trovarle proprio nel servizio B3: un servizio che si occupa di tutti i
principali mercati al mondo e, quindi, anche del nostro. Solitamente, quest’ultimo servizio è postato alle
ore 12:00 del giorno dopo, quando finalmente disponiamo di tutti gli aggiornamenti ufficiali sulla seduta
precedente, ma
per evitare colpevoli ritardi nella comunicazione di dati che potrebbero essere per voi
importanti, faremo in modo di postare il servizio in area riservata entro le ore 8:40 (prima,
quindi, dell’apertura di Piazza Affari), sempre che i dati giunti sin lì siano sufficienti per dar
concretezza a quanto in oggetto.
Un’ultima informazione, propriamente di servizio. Il sig. Geranos, con buona probabilità, sarà costretto
(per seri motivi famigliari) a far slittare le proprie vacanze di qualche giorno: al momento, resta ferma
l’indicazione di una sospensione del suo servizio dal prossimo 7 agosto, ma sarà nostra premura fornirvi
l’eventuale posticipo per tempo. Di necessità, tuttavia, questo comporterà uno slittamento della ripresa
del servizio alla fine del mese in corso. Così fosse, il sig. Geranos se ne scusa sin d’ora.
***
L’ultima volta (era il 28 luglio, N.d.R.) c’eravamo lasciati, più o meno, così…
Il dubbio è sempre lecito:
22000
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21500
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21000
21000
20500
20500
Canale costruito su una
Deviazione Standard
20000
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19500
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19000
19000
18500
18500
18000
18000
17500
17500
17000
17000
Canale costruito su 0.618
Deviazione Standard
16500
16500
16000
16000
15500
15500
Grafico aggiornato
alla seduta del 28/07
15000
2016
February
March
April
15000
May
June
July
August
s’è ancor solo nella “noia” od abbiamo già varcato la soglia del “dolore”, senza alcun
“intervallo, ancorché fugace, di piacere e gioia” a far da cuscinetto?…
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Prima, però, di provare a dar risposta a tale dubbio, converrà fare un riassunto delle puntate
precedenti: non tutti, infatti, hanno letto i pezzi scritti dal sottoscritto alla fine di luglio e v’è il
rischio concreto di ritrovarsi a legger i pezzi d’agosto senza un aiuto dalle classiche “stampelle”
giustificative.
Anzitutto:
il dubbio, di cui sopra, faceva riferimento a quant’accaduto al mercato azionario
dopo il 12 luglio e ad una sua possibile analogia con quanto detto da un pensatore
del primo ottocento sulla vita degli uomini…
A tal proposito, qualche giorno fa c’eravamo espressi così:
Oggi i mercati sono come un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia, con
intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e di gioia! Al momento, il pendolo del nostro
mercato se ne sta sul lato della noia: confidiamo però in un intervallo, ancorché fugace, di piacere e
gioia… prima dell’inevitabile dolore. Un po’ di spazio per salir ancora, infatti, dovremmo trovarlo, anche se
non poi tanto quanto qualcuno, invece, spera. Ad ogni modo: al momento, non crediamo oltre i 17500
punti. Poi?… Poi si vedrà, perché far previsioni non serve a nulla. Almeno per ora. D’altra parte non è che
fuor d’Italia le cose siano più facili da leggere: se guardiamo il grafico del MSCI WORLD è evidente che
negli ultimi dieci giorni, anche su questo indice, non è accaduto un bel “nulla”. La quiete prima della
tempesta?… Non crediamo. Noi s’è portati a pensar che possa trattarsi di “noia”, cui potrebbe ancor
seguire un “intervallo, ancorché fugace, di piacere e gioia”. È tuttavia solo un’idea: non c’è nulla di
concreto che possa già confermarla.
E giovedì scorso, a proposito del nostro mercato, concludevamo:
Almeno questa sera, possiamo riaffermare che non è ancora giunto il momento d’abbandonar la
nave al suo ineluttabile e tragico destino… anche se poi, ineluttabile e tragico, è proprio come
lo stesso ormai s’annuncia ai nostri occhi.
Su, allegri: in fondo, son solo i nostri occhi e non quelli del mondo intero. Può esser insomma
che noi si sbagli… E sappiamo bene di dover esser soprattutto noi i primi a dubitarne, perché
c’è sempre dell’altro, sui mercati, oltre quel che si vede coi propri occhi (ma questo vale per gli
occhi di tutti, ovviamente, e non solo per quelli del sottoscritto…).
Ad ogni modo, la premessa di fondo alle nostre attuali analisi è la seguente:
Purtroppo,
non siamo ancor in grado di dirvi come evolveranno le cose nel trimestre in corso, ma
siamo portati a credere che il peggio non lo vedremo comunque prima del prossimo
autunno: in estate, forse, al peggio si potrà trovar momentaneo rimedio;
nel trimestre in corso, infatti, dovremmo assistere ad una vorticosa rotazione del
magazzino: i soldi passeranno da un mercato all’altro ad una tale velocità per cui,
progressivamente, sarà sempre più difficile far investimenti degni di tal nome;
i più bravi saranno quelli che cambieranno di continuo cavallo in corsa, saltando in groppa
all’uno o all’altro, confidando di non cader mai per terra e sperando che il nuovo destriero
non sia già bolso per la fatica sin lì profusa;
beni rifugio saranno tutti quelli che potranno perder poco e non guadagnare forse nulla:
non necessariamente l’oro o il dollaro, quindi, ma anche quei prodotti che sono soliti non
dar nulla, chiedendovi in cambio però ben poco;
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se cercate invece rendimento, è probabile che possiate anche trovarlo, purché siate tanto
rapidi nell’uscire quanto siete stati nell’entrare: il rapporto tra rischio e rendimento, infatti,
sarà più favorevole al primo che non al secondo, almeno durante l’estate;
se cercate un rendimento che possa dirsi consistente, senza per questo dovervi muovere di
continuo sul mercato, meglio attendere il prossimo autunno perché è probabile che,
durante tale stagione, le opportunità d’acquisto potranno dirsi più solide e soprattutto
vantaggiose;
ovviamente potremmo cambiar idea anche noi, dalla sera alla mattina e viceversa, e non
sarebbe affatto scandaloso: sarebbe semplicemente un adeguar noi stessi all’attuale
momento dei mercati.
Comunque andranno le cose nei primi giorni d’agosto, le stesse non dovrebbero esser però così
importanti quanto quelle che accadranno in seguito.
A tal proposito noi siamo soliti farci aiutar da una particolare agenda (“Siderografo”) su cui sono
segnate delle date che potrebbero aver un certo rilievo sui mercati finanziari: la qualità del
rilievo (grande o scarso) c’è ben nota, lo sbocco possibile, invece, per nulla! Il che ci costringe a
prevederlo con tutti gli altri strumenti a nostra disposizione: anche la nostra, però, come tutte
le previsioni, ha sempre qualcosa d’aleatorio e si dovrà assumerla con le dovute pinze. Anche
perché del Siderografo esistono due versioni: una, in un certo senso datata, che fa riferimento
al suo iniziale costruttore, Bradley, e l’altra, invece, molto più recente cui noi s’è dato il nome
di “Nuovo” Siderografo.
Della prima, esiste solo la sua immagine grafica su base settimanale,
mentre della seconda noi si dispone dei dati anche su base giornaliera…
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Quel che chiedo sempre a chi dovesse veder tali strumenti per la prima volta è… di non farsi
troppe domande sulla loro costruzione: sono costruiti come devono e s’usano come si potrebbe
usare un qualsiasi altro strumento d’analisi di cui non si conosce la formula per costruirlo. Quel
che conta, piuttosto, è che noi si dispone dei dati, grazie ai quali abbiamo potuto ricavare la…
…dove, tra le normali oscillazioni quotidiane, fan bella mostra di sé i picchi di aprile ed agosto!
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Secondo la nostra particolare interpretazione personale,
le due “fratture” dovrebbero indicare un evidente cambio dello scenario in corso.
Sulle possibili conseguenze della prima frattura, nei primi giorni d’aprile noi s’era avanzata
una valutazione che faceva preciso riferimento al mercato azionario mondiale:
In questi giorni verrà sempre meno quell’equilibrio che ci aveva accompagnati sin qui (in buona sostanza:
“si spezzerà”, “si fratturerà”, “si frantumerà”…) e ci vorrà gran tempo per ritrovarne uno che possa dirsi
“finalmente stabile” e… non solo in apparenza:
l’immagine del Fibrillatore (vedi pagina precedente) c’induce a credere che non si riuscirà a
trovare alcun equilibrio, almeno sin ad ottobre,
con un nuova fase di parossismo, seppur meno accentuata di quella in corso, che si
manifesterà nella seconda parte d’agosto,
una fase che probabilmente ci sospingerà ad affrontare con forte preoccupazione il Minimo
di Siderografo del prossimo autunno [19/10 sul Siderografo di Bradley (pag. 4) e 30/11 sul Nuovo
Siderografo (pag. 5)].
Molto probabilmente, la frattura dell’equilibrio che avremo nei primi giorni di aprile, si tradurrà
in una fase ben poco lineare dei mercati, una fase caratterizzata da repentini e continui
passaggi dal rialzo al ribasso e viceversa, particolarmente violenti, a dispetto della loro durata
che potrebbe rivelarsi, spesso, più misera di quel che ci avrebbero spinto a sospettar le nostre
attese. È evidente, però, che noi si fa particolare riferimento al MSCI WORLD (non quindi ad un mercato
in particolare e men che meno, poi, al nostro!):
1800
1800
1750
1750
1700
1700
1650
1650
1600
1600
1550
1550
1500
1500
1450
1450
2015
Aug
Sep
Oct
Nov
Dec
2016
Feb
Mar
Apr
May
Jun
Jul
Au
In ragione di quanto ci mostra il grafico del MSCI WORLD qui sopra…
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…non si può certo dir che le cose non siano poi andate secondo previsioni.
In particolare, all’inizio dello scorso aprile noi s’era scritto:
L’equilibrio in corso è proprio quel che ha condotto l’intero mercato azionario in un trend al ribasso che
dura, ormai, da quasi un anno;
lo spezzarsi, il frantumarsi di tal equilibrio non potrà che condurci al tentativo ben più che
concreto di violare al rialzo la resistenza che trattiene il mercato azionario mondiale
all’interno d’una tendenza di massimi e minimi decrescenti, avviatasi nell’estate del 2015.
Noi, tuttavia, non ci definiamo affatto “ottimisti”, come logica vorrebbe ogni qualvolta si riesce a
frantumar al rialzo un canale volto al ribasso:
preferiamo inserirci tra i “non pessimisti”, perché la frantumazione dell’equilibrio in corso,
con buona probabilità, non darà luogo ad alcuna fase che possa definirsi “autenticamente
rialzista” (caratterizzata, cioè, da una sequenza di minimi e massimi crescenti), ma ad una
sorta di “ibrido”, nel quale non escludiamo che ad una fase di massimi crescenti e minimi
decrescenti possa far seguito una fase di minimi crescenti e massimi decrescenti.
E così, sulla base del grafico precedente, qualche giorno fa potevamo concludere:
In effetti, nelle prime settimane d’aprile, l’MSCI WORLD ha rotto al rialzo la resistenza che ne conteneva i
diversi tentativi di fuga da luglio 2015, ma… come s’immaginava, senza dar luogo ad un trend che possa
dirsi realmente rialzista. Adesso, siamo ad un mese circa dalla seconda frattura e noi s’è portati a credere
che l’MSCI WORLD possa scivolar di nuovo sotto la trend line segnata, tuttavia non vogliamo (ma proprio
perché non possiamo!) escludere che, invece, le cose possano andar in tutt’altro modo e quell’equilibrio
che noi si va cercando, e che probabilmente non troveremo prima d’ottobre, possa concretarsi, invece,
sopra a tale trend-line. Fosse così, allora la frattura d’agosto, anziché negare quanto s’era provato a fare
dopo la frattura d’aprile, potrebbe persino rappresentare il giusto assestamento per ripartire con buona
convinzione al rialzo dopo le titubanze della primavera e della prima parte dell’estate. Intendiamoci,
quest’ultimo non è lo scenario che noi sposiamo: è, piuttosto, uno scenario che non possiamo ancor
escludere perché al momento non abbiamo affatto le indicazioni per farlo: mancano troppe sedute a tal
appuntamento per decidere da quale parte stare.
Con quant’abbiamo detto sin qui, dovremmo avervi portato (più o meno…) tutti alla pari ed a
coprire eventuali buchi, che potremmo esserci lasciati alle spalle, penseremo solo quando sarà
necessario (anche perché non abbiamo alcuna intenzione di allungare i nostri pezzi oltremodo…).
È importante, tuttavia, che focalizziate bene l’ambito delle nostre affermazioni: a dispetto del
fatto che noi si potrà saltabeccare dal nostro al mercato azionario mondiale, tutto quel che
s’è detto più sopra fa riferimento esplicito al MSCI WORLD ed è sempre a quest’ultimo
indice che dovrete pensare quando noi si metterà in campo il Siderografo, Nuovo o di Bradley
che sia… Analogamente, però, non dovrete confondere quant’accade o potrebbe accadere sul
nostro mercato con quel che accade o potrebbe accadere sul MSCI WORLD: certo, una qualche
correlazione tra loro può sempre trovarsi, ma più che altro nel giorno dopo giorno e non nella
loro tendenza di fondo (che appare sostanzialmente diversa). Per intenderci: il dubbio con cui
s’apriva il nostro pezzo, nel caso specifico, faceva esplicito riferimento al nostro mercato e non
al mercato azionario mondiale. Questo non significa che noi non si possa nutrire un dubbio del
tutto analogo anche su quest’ultimo, ma così fosse sarà nostra premura precisarlo, tranquilli…
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Nel frattempo, ecco quel che abbiamo questa sera sul nostro mercato:
22000
22000
21500
21500
21000
21000
20500
20500
Canale costruito su una
Deviazione Standard
20000
20000
19500
19500
19000
19000
18500
18500
18000
18000
17500
17500
17000
17000
Canale costruito su 0.618
Deviazione Standard
16500
16500
16000
16000
15500
15500
Grafico aggiornato
all’ultima seduta
15000
2016
February
March
April
15000
May
June
July
August
Orbene, sulla base di quel che vediamo qui sopra, rispetto al mercato azionario italiano, la sola
risposta che ci sentiamo di dare è del tutto analoga a quella che avevamo dato giovedì scorso:
Almeno questa sera, possiamo riaffermare che non è ancora giunto il momento d’abbandonar la
nave al suo ineluttabile e tragico destino… anche se poi, ineluttabile e tragico, è proprio come
lo stesso ormai s’annuncia ai nostri occhi.
Per quel che, invece, attiene al mercato mondiale nel suo insieme, beh… una risposta potremo
darvela solo domani.
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