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Domenica 14 Ottobre 2007 - Numero 31
Anche quest’anno, come alcuni di voi
sono a conoscenza, ottobre è il mese
della nostra presenza ad Isolo – Kenya.
Isiolo è la città, dove le Suore della
Congregazione di Santa Maria di Loreto, presenti nella nostra parrocchia fino
a 2 anni fa, hanno una
Missione, precisamente
gestiscono una scuola
materna ed una scuola
primaria.
Tutto questo è possibile
grazie alla generosità di
tante persone, che attraverso un contributo finalizzato alla costruzione e
all’ampliamento
delle
strutture scolastiche ed
alle adozioni a distanza di
bambini, consentono di
realizzare in futuro un
nuovo modo di vivere, che si concretizzi
attraverso una vita dignitosa e permeata da
valori civili, culturali e morali.
Le condizioni economico e sociali del luogo
sono di arretratezza e di disagio. Basta
qualche pioggia perché le strade diventino
impraticabili, la corrente elettrica comincia
ora ad essere portata in qualche zona, il
resto del paese usufruisce in qualche caso
di torce ed altri mezzi di
illuminazione, mentre i
villaggi intorno sono completamente privi di luce
ed acqua.
La povertà e la miseria
sono notevoli e sono
accentuate dal fatto che
Isiolo è una località in
aperta savana situata nel
Nord del Kenya e distante circa 300/350 Km dalla
capitale Nairobi. Qui c’è
estrema scarsità di acqua, perché il fiume che scende dal monte
Kenya si riversa sulla parte Sud, lasciando il
Nord arido, con possibilità di solo qualche
coltura agricola, tipo fagioli od altro. Nel
periodo limitato delle piogge gli abitanti sono così costretti a spostarsi e,
quando ci sono le condizioni, praticano un pò di pastorizia; parecchi, in
questi tempi, tentano l’avventura
delle grandi città e migrano verso di
esse. Ma anche qui le condizioni
diventano proibitive.
La popolazione, tenendo conto dei
villaggi circostanti e periferici, è indicativamente di 80.000 abitanti, di cui
in età compresa tra 0 e 14 anni circa
il 43%.
Ecco quindi l’importanza delle scuole, di fornire una istruzione almeno
primaria, di avviare a qualche tipo di
lavoro, perché questo rimane lo strumento più adeguato come già è stato detto,
per fornire capacità atte in futuro a migliorare il contesto di vita. I bambini, lasciati per strada e senza possibilità di
scuola, diventano facile preda del furto,
della droga, della prostituzione, in una parola della delinquenza minorile. Quanto abbiamo visto ci ha procurato non poca sofferenza.
Di fronte a tutto ciò non è possibile non
prestare attenzione e porgere così una mano; non si può rimanere indifferenti, sapendo che le necessità e gli interventi che si
potrebbero fare sono molti.
Per concludere vorremmo farvi partecipi del
pensiero di Suor Loreta, responsabile della
scuola:
“Amici è bello avere il cuore aperto … la
vera felicità non sta nel semplice ricevere
bensì nel dare. Chi dona offre all’altro vita,
speranza, sorriso.”
Gli amici di Isolo
IRAK - VITTIME CIVILI E PROFUGHI IN
AUMENTO
Diminuiscono le vittime in divisa, aumentano le
morti violente dei civili in Iraq. I dati ufficiosi (quelli
ufficiali, il governo iracheno non li rende noti da
molti mesi) sul numero dei civili rimasti uccisi in
Iraq in seguito ad attentati o a violenze conferma
una tendenza in atto ormai da qualche mese. Nei
trentuno giorni di agosto hanno perso la vita
1.773 civili, rispetto ai 1.653 di luglio e ai 1.241 di
giugno: nel silenzio del governo a “parlare” sono
le cifre fornite dai ministeri degli Interni, della
Sanità e della Difesa. Secondo le stesse fonti il
numero dei militari iracheni rimasti uccisi negli
scontri con i ribelli è diminuito, passando da 224
a 87, non lontano dagli 81 soldati statunitensi
caduti in combattimento. Dalla caduta di Saddam
Hussein soltanto a maggio di quest’anno si sono
avuti più morti tra i civili (1901). Aumentano le
violenze, aumentano anche i rifugiati. Solo lungo
il confine siriano, si stima che ogni giorno passino
almeno duemila iracheni in
cerca di salvezza. Tuttavia,
la Siria sembra ora intenzionata a introdurre restrizioni
sui visti di ingresso concessi
agli iracheni, come comunicato dal ministro degli Esteri
di Damasco alla sua controparte a Baghdad. Finora la
Siria era stato l’unico Paese
ad aver tenuto aperti i propri
confini, contrariamente alla
Giordania e agli altri Stati
della regione. Ora però, il
milione e mezzo di rifugiati
iracheni già presenti sul territorio siriano inizia a
pesare finanziariamente, né può essere di grande
aiuto la decisione presa dal governo saudita di
donare due chili di datteri a 33 mila iracheni tra i
più indigenti.
Un appello a “rompere il silenzio della comunità
internazionale sulla crisi umanitaria in Iraq” e a
fornire maggiori aiuti agli sfollati e ai rifugiati è
stato lanciato del Consiglio ecumenico delle
Chiese (Cec) in una ‘Dichiarazione sull’Iraq e le
sue comunità cristiane’ pubblicata durante la
recente riunione del comitato esecutivo
dell’organismo internazionale a Etschmiadzin, in
Armenia. Secondo la dichiarazione, “più della
metà della popolazione irachena vive nella povertà estrema, persino nella più totale indigenza”. Un
iracheno su sei, prosegue il testo “è dovuto scappare da casa o dal paese” a causa del “regno
della violenza imposto da gruppi armati, forze
militari regolari e fazioni criminali”. Partendo dalla
constatazione che “le strategie basate sull’uso
della forza hanno portato il paese al caos”, il
Consiglio ribadisce che “le Chiese non appoggiano le politiche fondate sull’occupazione” e chiede
- in un’altra nota – "il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq e l’implementazione di programmi
politici, economici e di sicurezza multilaterali”. La
sorte dei cristiani in Iraq – solo il 4% della popolazione ma il 40% dei profughi – “senza essere
dissociata da quella delle altre comunità del paese, è fonte di preoccupazione per le Chiese nel
mondo e un’incitazione a reagire” dicono i dirigenti del Cec, che con l’occasione congratulano i
capi religiosi musulmani iracheni “per l'uso della
propria autorità per limitare la violenza”. Suggeriscono infine una presa di posizione congiunta dei
cristiani e dei musulmani “a favore della tolleranza e della coesistenza in Iraq. Sarebbe un messaggio potente per tutti gli iracheni, di qualunque
fede religiosa”. Il Cec conta più di 300 Chiese e
organizzazioni di tradizioni cristiane, in gran parte
protestanti, anglicane e ortodosse. La Chiesa
cattolica romana è “osservatrice” in seno al Consiglio ma è membro a pieno titolo della commissione "Fede e Costituzione".
SOMALIA – SETTEMBRE - MOGADISCIO:
SCONTRI ED ESPLOSIONI
A Mogadiscio, riferiscono fonti locali, precisano
che nelle ore notturne l’area è teatro di intensi
combattimenti tra le forze somale e le milizie
antigovernative. L’emittente radiofonica, ‘Radio
Shabelle’, uno dei principali media del paese, sul
suo sito internet mostra le immagini delle abitazioni colpite dai mortai. Altri quattro civili sarebbero rimasti feriti, invece, nella risposta lanciata
dalle truppe etiopi a un lancio di mortai contro
alcune loro postazioni nel quartiere settentrionale
di Gupta. Omicidi mirati e scontri tra forze gover-
QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU’ NASCONDERTI
REGIA: Marco Tullio Giordana
ANNO: 2005
Dopo tre film rivolti al passato degli anni ’70, considerati come la preparazione, il “laboratorio” dell’Italia
che ci ritroviamo oggi, Marco Tullio Giordana, unico italiano in concorso a Cannes, torna con un film sul
presente. Il tema è quello scottante dell’immigrazione, della (in)capacità di ciascuno di noi di affrontare un
fenomeno che cambia continuamente la fisionomia delle nostre città e
il tessuto delle nostre relazioni. La storia è quella di Sandro, un ragazzino di dodici anni, cresciuto in una famiglia bresciana benestante. Il
padre Bruno e la madre Lucia lavorano entrambi nella piccola impresa di famiglia. Durante una crociera in barca a vela nel Mediterraneo
col papà e un amico, Sandro cade nottetempo in mare provocando la
disperazione dei genitori che lo credono morto affogato. Ma non è
così, Sandro è riuscito a salvarsi. Ormai giunto allo stremo delle forze, il ragazzino viene avvistato da un traghetto di migranti clandestini.
Radu, un ragazzino romeno di diciassette anni che viaggia in compagnia della sorella minore Alina, si tuffa in mare contro la volontà degli
scafisti e riesce a tirarlo a bordo.
Il ritorno verso l’Italia, rappresenta per Sandro un percorso avventuroso quanto sconvolgente. Con l’aiuto dei suoi due nuovi amici romeni
impara infatti a misurarsi con una realtà a lui totalmente sconosciuta,
ad aderire alle legge di chi lotta per sopravvivere, a subire la
prepotenza del più forte. Finalmente la nave riesce a raggiungere l’Italia, Sandro può riabbracciare i genitori, per i suoi
compagni di viaggio invece, inizia il durissimo iter da profughi. Ma qualcosa dentro di lui è cambiato, un nuovo disincanto caratterizza il suo sguardo verso la vita.
Fra le caratteristiche del cinema di Giordana, indubbiamente, una fra le più apprezzabili è la tensione narrativa che è in
grado di innestare nei suoi film, che siano tratti da storie vere,
vedi Pasolini, un delitto italiano e I cento passi, o saghe
generazionali come La meglio gioventù, che regge le sei
ore di racconto senza gravosità. In particolare la bellissima
storia di Peppino Impastato, è un grande esempio di narrazione cinematografica di un fatto di cronaca. In queste pellicole, un linguaggio senza fronzoli, immediatamente intellegi-
BIRMANIA - MYANMAR
native e milizie di insorti avvengono
quotidianamente a Mogadiscio. Secondo un bilancio stilato da una locale
associazione dei diritti umani, nel solo
mese di agosto queste violenze hanno causato la morte di almeno 200
persone, il ferimento di 400, nonché
la fuga di quasi 20.000 civili.
ALGERIA - SETTEMBRE - MIGLIAIA
DI CITTADINI IN PIAZZA CONTRO
TERRORISMO
Migliaia di persone sono scese in
piazza in Algeria, per protestare contro gli attentati che in settembre hanno colpito il paese, uccidendo circa 50
persone. Le manifestazioni principali
hanno visto la partecipazione di numerose donne e bambini. Gli attentati
sono
stati
rivendicati
dall’Organizzazione di Al Qaida nel
Maghreb (ex Gruppo salafita per la
predicazione il combattimento Gspc). “Sì alla riconciliazione nazionale, sì alla democrazia, sì allo sviluppo e al benessere degli algerini e
delle algerine, no alla violenza”, si
leggeva su alcuni degli striscioni
portati in piazza. Prendendo la parola
al termine della più grande delle manifestazioni organizzate, il segretario
dell'Unione generale dei lavoratori
algerini ha sottolineato che "non c'è
spazio in Algeria per il terrorismo. Il
terrorismo porta solo sangue e recessione sociale ed economica". La
politica di riconciliazione nazionale è
stata lanciata dal presidente Bouteflika nel 1999 e prevede la concessione
dell’amnistia ai militanti islamici pentiti
che depongono le armi. La guerra
civile che ha insanguinato il paese
negli anni '90, causando la morte di
circa 150.000 persone, cominciò dopo
l’annullamento di elezioni vinte dal
Fronte Islamico di Salvezza
CIAD - IN VIGORE CESSATE IL
FUOCO. GHEDDAFI: “AFRICANI
INGANNATI DA GRANDI POTENZE”
E’ in vigore un cessate-il-fuoco di tre
settimane, termine previsto per la
conclusione di un accordo di pace tra
quattro gruppi ribelli attivi nell’est del
Ciad e il governo di N’Djamena. Soddisfazione per l’intesa finora raggiunta
è stata espressa da Gheddafi, che ha
parlato alle delegazioni ciadiane
presenti a Tripoli. Nella traduzione
dell’intervento riportata da Alwihda,
una nota emittente radiofonica ciadiana
particolarmente
vicina
all’opposizione e ai movimenti ribelli, il
presidente libico ha chiesto alle popolazioni africane in generale di “non
farsi la guerra a vicenda” ma al contrario di essere solidali “di fronte
all’avidità delle grandi potenze, in
particolare in Ciad e in Sudan”. Gli
africani, ha aggiunto, “sono stati ingannati e si sono lasciati coinvolgere
in combattimenti che servono soltanto
interessi di potenze straniere colonia-
bile lascia libertà d’azione ad impeccabili
prove del cast, a storie di grande impegno
civile e coinvolgimento emotivo. Quando
sei nato non puoi più nasconderti in
parte abbandona questa strada, ha un respiro diverso rispetto agli ultimi due film di
Giordana. Molto efficace e riuscita è la
prima parte del film, come al solito Giordana offre un quadro di vita familiare e quotidiana molto vero, attori e dialoghi assolutamente credibili. Sandro che cade in mare,
(e qui si cita elegantemente Lezioni di
piano), la disperazione dei genitori e
dell’amico costituiscono attimi di grande
cinema per tutti, così come Sandro che
riemerge e ritorna alla vita, dopo che una
sorta di angelo “sporco” si è preso la briga di resuscitarlo. Il
risveglio sulla bagnarola dei disperati rappresenta poi l’inizio
di un viaggio metaforico in cui c’è una sorta di dicotomia che
grava sulle due anime migranti: ritrovare la speranza in mezzo a chi è disperato, ritornare a casa accompagnato da chi la
casa la lascia per sempre, riprendersi il proprio futuro fra chi
il futuro deve costruirselo dal nulla.
Un po’ di storia….
Nel XIX secolo, i britannici, dopo numerosi
conflitti, conquistarono la Birmania che
rimase sotto il dominio colonialista fino al
riconoscimento dell’indipendenza, il 4 gennaio 1948.
In quest’occasione, ad opera di Thakin Nu,
capo socialista, venne costituita una democrazia parlamentare che sopravvisse fino al
colpo di Stato del 2 marzo 1962; in seguito
venne stabilito un sistema monopartitico,
con il solo BSPP (Partito del Programma
Socialista in Birmania) ad avere il potere.
L’8 agosto 1988, in quella che verrà ricordata come la “Rivolta 8888”, a seguito di una
crisi economica che portò la Birmania a far parte dei paesi
del quarto mondo, centinaia di migliaia di persone marciarono per chiedere nuove elezioni; i soldati spararono sui
manifestanti uccidendone a migliaia.
Il 18 settembre 1988 un nuovo colpo di stato tentò di ristabilire l’ordine; la costituizione del 1974 fu rimpiazzata in
favore di una legge marziale sotto il Concilio dello Stato per
il ristabilimento dell’ordine e della legge (SLORC) con Saw
Maung come presidente e primo ministro.
Il governo militare cambiò il nome del paese da Birmania a
Myanmar nel 1989. Alle elezioni del maggio 1990 la Lega
Nazionale per la Democrazia (NLD) vinse nettamente
contro il Partito di unità nazionale (NUP, il successore del
BSPP) e un'altra dozzina di partiti più piccoli. I militari,
tuttavia, non avrebbero lasciato i democratici governare, e
continuarono a tenere i due capi del NLD, Aung San Suu
Kyi (figlia di Aung San) e U Tin U, sotto gli arresti domiciliari in cui erano dall'anno precedente. La Birmania cominciò
ad essere sotto la pressione internazionale e fu anche
colpita da sanzioni economiche, particolarmente dopo
l'assegnazione ad Aung San Suu Kyi del Premio Nobel per
la pace. Saw Maung fu rimpiazzato da Than Shwe nel
Sandro restituisce al mondo qualcosa che sembra davvero essere più grande del suo vissuto
incontaminato di ragazzino fino ad ora impegnato
a vivere esperienze comuni a tutti i suoi coetanei.
Lo fa attraverso lo sguardo innocente di chi non
sa bene cosa ci sia dietro quello che ha vissuto,
cosa si debba fare per gli altri e per se stessi. A
questo punto nel film qualcosa inizia a vacillare, è
come se il bisogno di impegno civile strozzasse
in qualche modo quello di raccontare un storia
col risultato di accarezzare a tratti un innocuo
buonismo di fondo e di perdersi qua e là senza
trovare una soluzione narrativa decisiva. Certamente questa è una scelta, come quella di non
cercare un vero e proprio finale, e come tale
lascia in sospeso ogni giudizio di verità; ma a
livello puramente soggettivo la sensazione è che Giordana, data
l’entità della tematica affrontata non voglia più nascondersi in una
regia silente, sottile involucro contenitore di attori molto più che meri
esecutori, ma dire la propria in maniera decisa, con risultati quantomeno controversi. Quando sei nato non puoi più nasconderti rimane comunque un film necessario per il tema affrontato, assolutamente
ammirevole per gli intenti e forte di una buona prova del cast.
1992 come presidente dello
SLORC.
Than Shwe moderò alcune
regole sull'arresto di Aung
San Suu Kyi, alla fine liberandola nel 1995, ma proibendole di lasciare Rangoon.
Egli lasciò anche riunire
l'assemblea costituente nel
gennaio 1993, ma chiese
che essa lasciasse comunque un importante ruolo politico ai militari in futuro. La Lega Nazionale per la Democrazia (NLD)
alla fine lasciò l'assemblea, che fu sciolta definitivamente nel marzo 1996, senza fare una costituzione.
Durante gli anni novanta, il regime militare dovette anche affrontare le insurrezione delle minoranze etniche lungo i confini. Khun Sa, un signore
dell'oppio che controllava grandi parti dello Stato
Shan, arrivò alla pace con il governo nel dicembre 1995 solo dopo le pressioni degli Stati Uniti.
Dopo il fallimento dell'Assemblea Costituente di
creare una nuova costituzione, le tensioni fra il
governo e il NLD crebbero, così di conseguenza
ci furono due decreti che imponevano misure
restrittive ai democratici il 1996 e il 1997. Lo
SLORC fu abolito nel novembre 1997 per essere
rimpiazzato dal Concilio dello Stato per la Pace e
lo Sviluppo (SPDC) ma fu solo un cambiamento
apparente. Aung San Suu Kyi fu rimessa sotto
arresto domiciliare dal settembre 2000 a maggio
2002, quando furono allentate le restrizioni. Le
discussioni per la riconciliazione furono guidate
dal governo, ma queste finirono in un punto morto
e Aung San Suu Kyi fu di nuovo messa sotto
arresti domiciliari in maggio 2003 dopo un'imboscata e tuttora non è in libertà. Il governo emanò
un'altra serie di restrinzioni contro il NLD, arrestando gran parte dei suoi leader e chiudendo
parte dei suoi uffici. La situazione in Birmania è la
stessa anche oggi.
Nel settembre 2007, i monaci protestarono pacificamente contro il regime invitando il popolo ad
unirsi nelle dimostrazioni. La giunta militare rispose con la violenza: si sa per certo che ci sono
stati dei morti tra monaci e giornalisti stranieri ma
non ci sono stime sicure. Alcuni dei militari rifiutarono di sparare alla gente, anche se le proteste
sono andate via via placandosi.
….e un po’ di storia del mercato…..
In Italia, c'è chi sguazza a fare business sulla
pelle degli altri. Invece di sospendere ogni rapporto economico con la giunta militare più feroce
al mondo, le nostre aziende, e sono tante, troppe,
fanno finta di niente
proseguendo nella
più totale impunità i
loro affari. L'ultima
lista aggiornata che la
redazione di VITA si
è procurata oggi dalla
Cisl fa venire la pelle
d'oca: nel 2007, il
business tra l'Italia
e la Birmania è
superiore ai 120 milioni di euro. Sotto la voce
“Totale importazioni lorde” appare la raccapricciante somma di 59.592.916 euro, mentre quella
relativa alle esportazioni parla di 60.500.000
euro.
Per quanto riguardo le importazioni, protagonisti
di questo infausto giro d'affari sono 350 aziende
italiane, tra cui balzano all'occhio nomi illustri
come Oviesse (oltre 2,5 milioni di euro di importazioni che valgono al marchio di abbigliamento il
quarto posto in classifica), l'ipermercato Auchan
Spa (462.000 euro), Bulgarelli Gioielli Spa
(385.000 euro) o la Fincantieri – Cantieri Navali
Italiani Spa (poco meno di 100.000 euro). Poi ci
sono i soliti “ignoti”, a cominciare dal numero uno
della top list Italia: la Bellotti Spa, divoratrice del
pregiatissimo Teak birmano con oltre 7 milioni di
euro di legno importato. A ruota, trovano un posto
al sole la Van Cleef & Arpel Logistics Spa
(prodotti di lusso) con 4,8 milioni di euro, l'Italia
Srl (4,3 milioni di euro), una vecchia conoscenza
come la Margaritelli Italia Spa (legno per casa e
infrastrutture) con 935.000 euro e così via. Sul
versante esportazioni, la Danieli Officine Meccaniche Spa fa la parte del leone con oltre 55 milioni di euro di prodotti industriali esportati (settore
acciaio).
Insomma, tra teak, abbigliamento e pietre preziose, il made in Italy in Asia fa miracoli. Sarà contento il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, nell'apprendere che centinaia di aziende italiane si fanno beffa
dei diritti umani calpestati in Birmania.
Per fortuna, le pressioni della società
civile a volte danno ottimi frutti. Come
ad esempio la decisione dell'agenzia
di viaggi Astoi-Fiavet di sospendere
tutti i suoi viaggi in Birmania. Non
così invece Francorosso, Viaggidea,
Viaggi del mappamondo, Rallo Luxury
Travel, Sentieri di nuove esperienze,
Gastaldi, Columbia Turismo, Hotelplan,
Viaggi dell'Elefante, El Dimensione
Turismo, Il Tucano Viaggi, Mistral e
Settemari, tutte agenzie in continuo
AFRICA - BIBLIOTECHE RURALI PER DIFFONDERE CULTURA
“Biblioteche rurali per diffondere cultura e migliorare il livello educativo”:
Gertrude Mulindwa, direttrice della Biblioteca nazionale ugandese, ha
invitato governo e organizzazioni espressione della società civile a contribuire alla crescita dell’Africa orientale con la creazione di biblioteche nei
centri rurali. Mulindwa ha guidato un gruppo di funzionari keniani e tanzaniani, sotto gli auspici dell’Associazione per lo sviluppo del libro nell’Africa
orientale, alla visita di una biblioteca aperta di recente a Malongwe, nel
fermento nel proporre soggiorni da favola nel
paese asiatico (magari pure nel nord della Birmania, dove attualmente l'esercito birmano uccide,
tortura e seppellisce i monaci contestatari al
riparo dei turisti curiosi).
Infine un discorso a parte per la Eni Saipem. Nel
documento della Cisl, si legge che nel 1999 la
Saipem Asia dichiarava: “Nell'offshore di Myanmar è stato completato per conto della Saipem
UK il progetto Premier Oil Yetagun development
field Productionplatform. Il contratto comprendeva
le attività di trasporto e installazione dell'intera
opera e ha impegnato la nave di sollevamento
Pearl marine”. E ancora, sul versante acquisizioni: “per conto Ptt Petroleum Authority of Thailand
il progetto Ratchaburi to Wang Noi Gas Pipeline
in Tailandia, per ingegneria di dettaglio fornitura
di materiali permanenti, costruzione e commissioning di un Gas Line System per il trasporto del
gas dall'esistente Yadana Gas Pipeline alla futura
Power station di Wang Noi. Il progetto prevede
l'installazione di due pipelines lunghi rispettivamente 153 e 3 kchilometrti da 30” e 36” didiametro di nove valvole di linea di due Metering Station
e del sistema Scada Supervisory Control and
Data acquisition) e telecomunicazioni il contratto
è stato acquisito dalla Saipem Asia Sdn in consorzio con Mitsui & co ltd.”
Domanda legittima posta oggi dalla Cisl: “Oggi la
Saipem ha accordi con la Gail India e con Oil and
Natural Gas Corporation Limited per iniziative nel
mar della Tailandia etc. E'ancora coinvolta con la
Birmania?”.
!
" #
distretto ugandese di Mukono. Un esempio di come – ha sottolineato Mulindwa - grazie soprattutto all’opera di un volontario è stato possibile creare
un luogo in cui i giovani possono prendere in prestito libri che altrimenti
non potrebbero acquistare. “Se ci fosse una volontà dei governi in questo
senso - ha concluso la direttrice della Biblioteca nazionale - nei centri rurali
di Uganda, Kenya e Tanzania, potrebbero essere più facile migliorare gli
standard educati rispetto a quelli attuali”.