notizie di varia “vaticanità”

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notizie di varia “vaticanità”
ANNO 1 | N. 2
11 Aprile 2007
notizie di varia “vaticanità”
foglio informale per i dipendenti del Governatorato
OMNES QUI OPERAM DANT
IN CIVITATIS VATICANAE REGIMINE ET LABORE
A TE DEIPARA VIRGO IMMACULATA
ENIXE POSCUNT UT PROPITIA SIS
ET CAELESTES IMPETRES GRATIAS
BENEDICTO XVI
ROMANO PONTIFICI BEATI PETRI SUCCESSORI
UNIVERSALI PATRI
AETATIS SUAE LXXX ANNUM FELICITER EXPLENTI
Quanti operano nel governo e nel lavoro
dello Stato della Città del Vaticano
chiedono fervidamente
a Te Madre di Dio Vergine Immacolata
di assistere sempre propizia e impetrare celesti grazie per
BENEDETTO XVI ROMANO PONTEFICE
Successore del beato Pietro e Padre universale
che compie felicemente 80 anni.
EDITORIALE
Pasqua e vita vissuta
1 Editoriale
2 Notizie dalle Direzioni e Uffici
6 Il cuore che pensa
6 Poetesse e poeti “nostri”
7 L’angolo di cultura
8 Per fare buon sangue
8 Notizie liete e... tristi
di S. E. Mons. Renato Boccardo
I
l nostro “foglio di famiglia” ci raggiunge mentre
come comunità cristiana celebriamo nel tempo il mistero della resurrezione del Signore. Il grande messaggio
della Pasqua è la vittoria definitiva dell’amore di Dio per
gli uomini. E frutto di questa vittoria è la vita vera, la vita
divina, la vita eterna donata ai credenti affinché cresca in
loro e attorno a loro.
Tempo di luce e di gioia, che tuttavia non ci fa dimenticare la notte, l’agonia e la tristezza mortale del venerdì santo: in
Gesù, l’Amore di Dio è stato non soltanto misconosciuto, ma
rifiutato, disprezzato, condannato, torturato, ucciso.
(continua a pag. 2)
| all’ombra
del cupolone
11 Aprile 2007
(continua da pag. 1)
Ma è altrettanto vero che l’Amore immenso di Dio manifestato in Gesù crocifisso è accolto ancora oggi da numerosi discepoli che da quel giorno lo hanno ricevuto nella
loro casa.
raccontarono «come lo avevano riconosciuto nello spezzare
il pane» (Lc 24,35).
Sì, anche noi, che così spesso rifiutiamo e crocifiggiamo
l’Amore del nostro Dio, anche noi possiamo accoglierlo, accettarlo, amarlo. Dal profondo della nostra povertà e della
nostra debolezza, della nostra mancanza di fede, di speranza
e di carità, anche noi possiamo dire, meno bene di Pietro ma
comunque in verità: «Signore, tu sai che ti voglio bene!» (Gv
21,27); meno bene di Giovanni, ma senza mentire: «Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi»
(1 Gv 4,16); meno bene di Maria Maddalena ma comunque
con onestà: «Rabbunì, Maestro!» (Gv 20,16) e forse altrettanto bene o anche meglio dei discepoli di Emmaus: «Rimani
con noi, Signore, perché si fa sera» (Lc 24,29).
In questi giorni celebriamo l’80.mo genetliaco del Santo
Padre Benedetto XVI. Tutto il Governatorato, per la voce del
suo Presidente, ha rivolto al Papa auguri devoti e filiali.
Il grande mistero che celebriamo nella Pasqua è la fonte
e il culmine di tutta la vita cristiana. Non cessiamo dunque,
come dice la lettera agli Ebrei, di camminare insieme verso
la città e il monte del Dio vivente (cfr. Ebr 12,22), dove
Gesù è stato crocifisso; e di là continuamente ripartiamo
santificati e fortificati per rendere grazie a Dio per un tale
Amore, per viverne nella nostra esistenza quotidiana e per
farlo conoscere agli altri, come i discepoli di Emmaus che
***
Tornano alla memoria in questa circostanza le parole che
il Pontefice ha rivolto il 23 dicembre 2005 a quanti hanno
collaborato alla ristrutturazione dell’Appartamento Pontificio: «Ho visto come e con quale dedizione avete lavorato,
con quale competenza, e con una collaborazione fra i diversi
Servizi impegnati in un tale lavoro che posso solo ammirare e che, per me, è testimonianza di un impegno interiore
a lavorare bene e a servire la Santa Sede e il Successore
di Pietro. Così avete realmente dato l’esempio di un lavoro
responsabile».
La lode del Papa ai dipendenti del Governatorato sprona
tutti e ciascuno a compiere con responsabilità il proprio dovere quotidiano, coscienti che anche noi siamo “collaboratori”
del Sommo Pontefice e che con il nostro contributo Lo aiutiamo da vicino a svolgere il servizio di Pastore della Chiesa
Universale che il Signore Gli ha affidato.
NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI
Il Primo Meridiano d’Italia passa in Vaticano
I
l giorno 23 febbraio, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della Targa indicante il passaggio del Primo
Meridiano d’Italia, posta in corrispondenza della zona a verde
della rotonda presso la fontana dell’Aquilone e la sede della
Pontificia Accademia delle Scienze.
Il progetto di demarcazione del Primo Meridiano nei
Giardini Vaticani rende omaggio alla memoria e al lavoro
di P. Angelo Secchi, gesuita, astronomo, direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano - di cui la Specola Vaticana
costituisce una continuazione ideale - dal 1849 alla sua morte, avvenuta nel 1878.
La cerimonia è stata presieduta da Sua Ecc.za Mons. G.
Lajolo, con la presenza di Sua Ecc.za Mons. R. Boccardo e
dei rappresentanti della Direzione dei Servizi Tecnici.
Gli studi e le operazioni di misura sono stati effettuati dal
Prof. Ceen, dal Dott. Aebischer del centro di Ricerca Topografica “Studium Urbis” e dal Prof. Ing. Crespi e collaboratori dell’Università di Roma “La Sapienza”.
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Protocollo di attuazione
della Convenzione Doganale
I
n data 15 febbraio, presso la Sala dei Notai del Governatorato, ha avuto luogo la firma - da parte dell’Ecc.
mo Mons. Presidente del Governatorato, S. E. Mons Giovanni
Lajolo, e del Vice Ministro dell’Economia del Governo Italiano, On. Vincenzo Visco, alla presenza di numerose Personalità
- di un “Protocollo di attuazione della Convenzione Doganale
fra lo Stato Italiano e lo Stato della Città del Vaticano.
Con il Protocollo si è inteso regolamentare meglio - in
linea con i cambiamenti intervenuti nel tempo - alcune operazioni relative all’importazione ed esportazione di merci nello
e dallo SCV e zone extraterritoriali ed esenti, di cui si occupa
la Convenzione Doganale del 30 Giugno 1930.
Un premio ai Musei Vaticani
N
ella monumentale cornice del Braccio Nuovo dei Musei Vaticani, alla presenza del Vice Segretario Generale del Governatorato Mons. Giorgio Corbellini, si è svolta - il
16 febbraio u.s. - la breve e significativa cerimonia di consegna
della targa premio che il Lions Club International ha voluto dedicare a tutto il personale scientifico, tecnico, amministrativo
e di custodia dei Musei Vaticani in occasione del quinto centenario di fondazione (1506-2006). Il premio è stato ritirato dal
direttore Francesco Buranelli e dal capo custode Roberto Marcoaldi con la seguente lusinghiera motivazione: “per aver fatto
progredire, con professionalità e dedizione, lo studio, la tutela
e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio archeologico,
storico-artistico ed etnologico dei Musei Vaticani, oggi più che
mai viatico di civiltà, fede e pace per l’umanità intera”.
La statua della Madonna sul Palazzo del Governatorato
a cura di Claudio Ceresa
L
’edicola e la statua della Madonna, che costituiscono il coronamento del Palazzo del Governatorato, ci
riportano alle origini dell’edificio, che fu progettato come
nuova sede del Pontificio Seminario Romano Minore; infatti, la precedente costruzione adibita a tale scopo, situata
sempre presso San Pietro, era divenuta ormai angusta e difficilmente agibile.
Pio XI, Achille Ratti, che pontificò dal 1922 al 1939, volle
interessarsi personalmente dell’immobile; c’erano problemi,
però, per recarsi sul luogo. Nel 1870, Roma e lo Stato Pontificio erano stati annessi all’Italia, ed i Papi, fino alla Conciliazione del 1929, non uscirono mai dalla zona, della quale era
stato lasciato loro il godimento, del Palazzo Apostolico con
alcuni terreni annessi. La nuova struttura era progettata fuori
da tale ambito, ed il Santo Padre salì sulle terrazze della cupola di San Pietro per impartire le direttive circa i lavori. La
prima pietra fu posta il 12 febbraio 1927, quinto anniversario
dell’incoronazione del Pontefice.
Davanti all’edificio venne realizzato, per la ricreazione
degli allievi, un ampio piazzale; il Vicario del Papa per la cit-
tà di Roma, che era allora il cardinale Basilio Pompilj, volle
l’edicola e la statua della Vergine, dove sono tuttora situate.
Nel Seminario Minore dal 1915 la Madre di Dio era particolarmente venerata con il titolo di Madonna della Perseveranza, in relazione ad una immagine, già appartenuta a San
Filippo Neri, che era stata portata dal Direttore Spirituale
Mons. Francesco Borgongini Duca, poi Cardinale. La denominazione era particolarmente adatta per giovani che avevano sentito la chiamata al sacerdozio. La collocazione della
statua, e l’esistenza del piazzale, rimandavano però all’immagine dell’Immacolata a Piazza di Spagna. Nel 1929 si arrivò,
con i Patti Lateranensi, alla Conciliazione tra l’Italia e la Santa Sede ed alla istituzione dello Stato della Città del Vaticano.
Il Papa decise allora che il nuovo Palazzo fosse adibito, con
gli opportuni adattamenti, a sede del Governatorato.
L’immagine marmorea di Maria, in atteggiamento di
benedicente protezione, rimase a sottolineare la dimensione
spirituale che deve costituire una componente essenziale del
lavoro per il Papa, anche nell’ambito delle Direzioni, Uffici e
Servizi del Governatorato.
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Il Sud America in Vaticano
a cura di Elio Cortellessa
D
urante questi mesi è stata ristrutturata la lunga
scogliera di 200 metri, che, sulla Via dell’Osservatorio, alle spalle del palazzo del Governatorato, abbellisce i Giardini Vaticani.
È proseguito il lungo
processo di ripristino della
flora tipica del paesaggio
roccioso, presente in passato, con la rimozione delle
piante spontanee nel tempo
insediatesi tra le fessure
della scogliera, e la messa
a dimora di nuove specie di
cactacee e crassulacee, più
decorative e adatte alle difficili condizioni di crescita
in questa collocazione.
In particolare, sono
state reintrodotte oltre 15
specie di Ferocactus, varie specie di Echinocactus,
come pure 15 specie di Agave. Spiccano alcune specie di
Ferocactus, provenienti dal Sud America, con spine robuste
come ami da pesca, alcuni cactus colonnari, con spine lunghe
fino a 14 cm. e un esemplare di Cereus peruvianus,
Var. Mostruosus, collocato
all’ingresso del sottopassaggio, che si trova a metà
scogliera; esso proviene dal
terrazzo della Tipografia
Vaticana, dove non poteva
più crescere per “raggiunti
limiti di grandezza”.
Le nuove piante sono
state contrassegnate con
dei cartellini metallici, recanti la nomenclatura latina della specie e la sigla
del botanico scopritore del
primo esemplare.
Un giardino all’Eur per Carlo Pietrangeli
a cura di Guido Cornini
L
o scorso 5 marzo, nell’amena cornice del “laghetto”
dell’E.U.R., alla presenza del Sindaco e delle autorità cittadine, è stata scoperta la targa che dedica la parte
sud-orientale del Giardino della Cascata, nel tratto iniziale di
Viale Africa, al prof. Carlo Pietrangeli. Alla cerimonia erano
presenti familiari, amici, esponenti del mondo universitario e
accademico: ma, soprattutto, autorità e colleghi dei Musei Vaticani e dei Musei Capitolini - i due poli collezionistici verso
cui l’indimenticabile figura dello studioso aveva orientato la
sua attività di ricerca fin dagli esordi della sua carriera.
Il prof. Carlo Pietrangeli (1912-1995), Direttore dei
Musei Vaticani dal 1978, è stato infatti un protagonista
insigne della scena culturale. Prima di essere chiamato da
Giovanni Paolo I alla Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, aveva ricoperto la carica di
Sovraintendente presso la X Ripartizione del Comune di
Roma: quella gloriosa dei “Musei, Monumenti, Gallerie
e Scavi”, responsabile delle ricostruzioni del dopoguerra,
dove operò ininterrottamente dal 1939 al 1977. I suoi studi sulle raccolte vaticane e su quelle capitoline tra Sette
e Ottocento aprirono la strada alla moderna comprensione
dello sviluppo del sistema museale romano. La sua duplice dimensione di archeologo e di storico dell’arte è stata
rievocata dal prof. Eugenio La Rocca, Sovraintendente ai
Beni Culturali del Comune di Roma, e dal prof. Francesco Buranelli, Direttore dei Musei dello Stato della Città
del Vaticano, che hanno ricordato le benemerenze acquisite
dallo studioso in cinquantasei anni di attività nella Pubblica
Amministrazione. Il Sindaco Walter Veltroni ha ricordato
il tratto squisitamente urbano dell’uomo e del funzionario,
dall’onestà intellettuale del docente e dall’ampiezza di interessi dello studioso. La figura umana di Pietrangeli è stata
poi rievocata dal più giovane esponente della famiglia, il
sedicenne nipote Carlo, che ha rapidamente tratteggiato un
commosso ritratto del nonno alla presenza della vedova, Signora Laetitia Pietrangeli.
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a oltre 20 anni la Direzione dei Servizi Tecnici, ol- di fronte ad una foltissima partecipazione di pubblico e alla
tre alla quotidiana attività lavorativa, ha promosso, presenza dei giovani atleti portatori di handicap, provenienti
con il consenso delle Autorità del Governatorato, un’attività da ogni parte del mondo.
calcistica dilettantistica, nella forma di rappresentativa dei
Nel 1992 l’incontro con la squadra della Soc. “Napoli
dipendenti dello SCV, disputando incontri di calcio con varie Calcio” ha inaugurato un grande centro sportivo, “La Mariasquadre italiane ed estere e avendo come finalità non tanto i nella”, destinato alle attività sportive dei giovani napoletani
risultati agonistici, ma piuttosto la condivisione di momenti di un popoloso quartiere periferico.
di leale sportività, spesso con scopi sociali e benefici. La RapNello stadio Flaminio di Roma abbiamo disputato, in tre
presentativa ha nel gruppo dirigente l’Ing. Cuscianna, il Sig. diverse occasioni, incontri di calcio dimostrativi: nel 1997,
Sebastianelli, il Sig. Alessandrelli, un assistente Spirituale, partecipando ad un torneo triangolare con le rappresentatiun medico sportive “Attori Italiavo, ecc. La rosa
ni” e “Comune di
dei calciatori è
Roma”, per raccoselezionata
tra
gliere fondi da dea cura dei Servizi Tecnici
i dipendenti del
volvere alle popoGovernatorato e
lazioni delle zone
anche quest’anno
terremotate delè previsto un prol’Umbria e delle
gramma di inconMarche; la secontri, in rappresenda, incontrando la
tanza del mondo
squadra dei “Delsportivo vaticano al
fini”, dell’associadi fuori dei confizione ambientalini dello SCV. Con
sta “Mare Vivo”,
orgoglio, possiamo
per sensibilizzare
testimoniare che
le Autorità Italiala “nostra” squane sull’educazione
dra ha conseguito
ambientale dei giorisultati molto luvani delle scuole
singhieri, uscendo
romane; infine, nel
spesso vincitrice
1999, incontrando
da incontri con
la nazionale italiasquadre di pari cana dei “Ristoratoratteristiche.
ri”, come cornice al
Questa attiviSummit Mondiale
tà ha vissuto, in
per la Pace, tenumolte occasioni,
tosi a Roma, alla
momenti di partipresenza di molti
colare intensità, primo fra tutti, nel 2000, la partecipazione Premi Nobel per la Pace. Nello scorso anno un esagonale di
della nostra “squadra” al Grande Giubileo degli sportivi, ce- calcio in provincia di Siena è stato finalizzato ad una raccollebrato da Giovanni Paolo II nello stadio Olimpico di Roma ta di fondi in favore dell’Associazione A.T.L. (Associazione
(foto al centro), in rappresentanza dello sport praticato nello Toscana Contro le Leucemie ed i Tumori del Bambino).
SCV, con l’onore per il Capitano della nostra “squadra” di
Altri incontri sportivi si sono svolti a Parma, Grosseto,
accendere la fiaccola della Pace.
Pistoia, Terni, Viareggio, Città Ducale (RI), Trento, Sportilia,
Altra circostanza speciale è stata vissuta in occasione Trieste ecc., e per l’anno in corso sono pervenuti gli inviti
delle Paraolimpiadi, tenutesi a Varsavia nel giugno del 2001, per disputare altri incontri di calcio, quali: Repubblica di S.
ove la nostra formazione ha chiuso la manifestazione con una Marino, Trento, ecc., e Siena (1° maggio).
partita disputata contro la nazionale dei Sacerdoti Polacchi,
Tra calce, calcinacci e calcio
Il 1° maggio, appunto, giorno non lavorativo e ricorrenza di S. Giuseppe Lavoratore, potrebbe costituire una ghiotta occasione per una gita collettiva nella città del Palio, ricca di testimonianze religiose, storiche ed artistiche, di sapori
gustosi e antichi, unitamente alla possibilità di un sano tifo sportivo, nello stadio Artemio Franchi, per sostenere la
nostra squadra contro altre tre agguerrite compagini. Potrebbero anche essere organizzate visite guidate al Duomo, a
S. Maria della Scala, al Museo Civico, ecc.
Chi desiderasse partecipare, può rivolgersi al Sig. Fabio Alessandrelli (tel. 83662).
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11 Aprile 2007
“La famiglia, primo Vangelo”
a cura del Corpo della Gendarmeria
ria sono stati ospiti del Corpo della Gendarmeria, visitando prima la Città del Vaticano, poi le strutture della Sala
Operativa. La visita è terminata con un pranzo offerto nel
cortile interno della Caserma, alla presenza dell’Ecc.mo
Monsignore Segretario Generale del Governatorato Sua
Ecc.za Mons. Renato Boccardo.
Lunedi 26 febbraio
Gli ufficiali del Corpo della Guardia di Finanza partecipanti ai Corsi Superiori della Scuola di Polizia Tributa-
Martedi 27 e Mercoledi 28 Febbraio
Il personale del Corpo della Gendarmeria, unitamente a quello del Corpo dei Vigili del Fuoco si è raccolto,
in due turni, presso la “Fraterna Domus” di Sacrofano in
una giornata di ritiro spirituale in preparazione alla Santa
Pasqua. Le giornate, guidate dal Cappellano Mons. Giulio
Viviani, sono iniziate al mattino con le meditazioni di Sua
Ecc.za Mons. Comastri, Arciprete della Basilica Vaticana,
sul tema “La famiglia, primo Vangelo”, proseguite nel pomeriggio con il cammino della Via Crucis e concluse con
la celebrazione della Santa Messa.
IL CUORE CHE PENSA
POETESSE E POETI “NOSTRI”
Nessuno è morto come morì Cristo, poichè egli era
la vita stessa. Nessuno è stato punito per il peccato come
lui, poichè egli era il puro. Nessuno ha subito l’inabissamento nel nulla malvagio come lui, fino a quella spaventosa realtà che sta dietro le parole: “Dio mio, perchè mi
hai abbandonato?”, poichè egli era il Figlio di Dio (Mt
27,46). Egli è stato realmente “annientato”.
Tutto, corpo e cuore e spirito, era abbandonato entro
una fiamma di sofferenza infinita che ogni cosa colmava; entro un giudizio sulla colpa assunta come propria,
che procedette senza soluzione fino alla morte... Qui egli
pervenne a quella profondità, dalla quale l’onnipotenza
dell’amore fa nascere la Nuova Creazione.
Quando qualcuno chiede: Che cosa v’è allora di sicuro? Così sicuro che se ne possa vivere o morire? Così
sicuro che tutto vi si possa ancorare dentro?
La risposta è questa: l’amore di Cristo.
Romano Guardini
Resta con me, Signore
Ogni giorno, resta con me, Signore;
che possa saziarmi del tuo bene
e riscaldarmi della tua immensa luce,
affinchè continui con fede il percorso della vita.
A volte le fatiche e la stanchezza giornaliera
fanno dimenticare chi sono e a chi appartengo.
Se per errore dovessi abbandonarti,
guidami a ritrovare la serenità,
entra nell’anima, parlami,
per poter gioire del tuo immenso amore.
Finchè un giorno dal cielo sentirò la tua voce,
allora vedrò l’infinito Regno,
presentandomi davanti a Te per essere giudicato
secondo la volontà tua.
Se ho sbagliato, perdona il mio peccato.
Questo chiedo umilmente, mio Adorabile,
a Te che sei il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
in un solo Dio.
Mi inginocchio davanti ai tuoi piedi,
baciandoli con tutto il cuore.
Pietro Valle
Chi, toccato dalla “Musa della poesia”, si sente ispirato a comporre, può inviare le sue creazioni alla redazione, che provvederà a farli conoscere in questa rubrica.
all’ombra del cupolone | 11 Aprile 2007
Questione di vita o di morte
La preghiera non è un accessorio,
un optional, ma è questione di vita
o di morte.
Solo chi prega, infatti, cioè chi si
affida a Dio con amore filiale,
può entrare nella vita eterna,
che è Dio stesso.
Benedetto XVI
Vengono spontaneamente alla memoria le parole di
sant’Alfonso Maria de’ Liguori: “Chi prega certamente
si salva, chi non prega certamente si danna”.
Puoi pregare con noi, non solo con noi, ma con Cristo
stesso, “sempre vivo per intercedere a nostro favore”
presso il Padre (cfr. Eb. 7,25) nella Santa Messa quotidiana alle ore 7,30.
L’ANGOLO DI CULTURA
(Ho letto giusto: non angolo di cottura, anche se questa nuova rubrica incomincia parlando di sale...)
Sermo vester... sale conditus sit.
In italiano: il vostro parlare sia condito col sale.
C
ol sale - dice - non col pepe, o col peperoncino,
che non a tutti possono garbare. E di sale ci
vuole un pizzico giusto; altrimenti il parlare, come il
cibo, resta scipito se il sale è poco, o diventa disgustante
se è troppo; e non giova più a far apprezzare il proprio
pensiero o le proprie ragioni. Si tratta, ovviamente, del
sale della sapienza, che rende sapida, gustosa la parola.
Chi lo ha detto? Uno che poteva ben misurarsi con
i filosofi non meno agguerriti dei nostri contemporanei,
cioè “con i filosofi epicurei e stoici di Atene”: Paolo di
Tarso. Il testo completo nella Lettera ai Colossesi.
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11 Aprile 2007
PER FARE BUON SANGUE
Una ballerina assai famosa per la sua bellezza inviò una dichiarazione d’amore al
celebre drammaturgo Bernard Shaw, formulata in questi termini speranzosi: “Lei è
l’uomo più intelligente del secolo ed io la donna più bella; sposiamoci, e il nostro
figlio sarà la perfezione”.
L’acuto scrittore rispose: “Ma chi potrà garantirci che nostro figlio non avrebbe la
mia faccia e la sua intelligenza?”
Il filosofo Crisippo, interrogato perchè non desiderasse amministrare lo Stato, rispose: “Perché se uno lo governa male dispiacerà agli Dei, se bene ai cittadini”.
Il filologo Grimm ad uno studente francese, che, dopo tre anni di permanenza a
Berlino, non riusciva a spiccicare due parole nella lingua di Germania, domandò
come mai non si desse la pena di apprendere il tedesco.
“È troppo brutto. È una lingua per cavalli”, rispose il francesino. Lo studioso, fissandolo con lo sguardo ironico, sentenziò: “Giusto, e adesso finalmente capisco
perché non possono impararla gli asini”.
NOTIZIE LIETE E ...TRISTI
“Ci sono anch’io!”
Nella luce della Gerusalemme celeste
Simone, giorni 30, ha avuto
urgenza di visitare i Giardini Vaticani, dove il papà,
Sig. Scaccioni, è impiegato, e ha voluto presentarsi a
Mons. Presidente il giorno
10 Marzo - “Ci sono anch’io!” - e presentare la sua
felice mamma Patrizia.
Alcuni nostri colleghi hanno avuto recentemente lutti in
famiglia. In spirito di fede nella vita eterna e nella resurrezione, ricordiamo nella preghiera i defunti:
“...e anche noi!”
Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono
state allietate in questo periodo dalla nascita di figli:
- Giulia (04/02), di Paolo Pallotta;
- Simone (09/02), di Vincenzo Scaccioni;
- Federica (09/02), di Fabio De Cesare;
- Francesco Aldo (19/03), di Sara Olga Savoldello;
- Chiara (06/04), di Paola Ceresa.
- Varghese Muringathery Porinchu (18/01), fratello di
suor Rosa Muringathery Porinchu;
- Benedetto Lucidi (09/02), padre di Renato Lucidi;
- Noue Ernest (23/02), fratello di Urbain Dhae Kpazai;
- Maria Bagazzini (06/03), mamma di Luigi Lori;
- Gaetano Vignera (09/03), padre di Antonio Filippo Vignera;
- Maria Nicola Gentili (16/03), madre di Sergio Piccinin;
-Giovanna Angela Oggianu (16/03), madre di
Flora Feliciani;
- Maria Assunta Bianchi (19/03), madre di Stefania Cicellino;
- Navina Piersanti (19/03), madre di Rolando Baglioni;
- Arduino Antonelli (01/04), padre di Sergio Antonelli;
- Ferruccio Bottinelli (07/04), padre di Luca Bottinelli.
Con l’augurio per tutti di crescere nella gioia della fede.
notizie di varia vaticanità
ANNO 1 | N. 2
L’Ecc.mo Mons. Presidente riceve tutti i dipendenti senza
preavviso, ogni giorno dalle 12,30 alle 13,30. Per evitare
attese, potrà essere utile preannunciarsi (tel. 84432; 83306).
L’Ecc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti,
previa telefonata (tel. 85127).
Mons. Vice Segretario Generale riceve tutti i dipendenti,
previa telefonata (tel. 85537; 84663).
REDAZIONE
presso Mons. Vice Segretario Generale
IMPAGINAZIONE
Alessandra Murri
(Ufficio Vendita Pubblicazioni e Riproduzioni)
STAMPA
Tipografia Vaticana