notizie di varia “vaticanità”
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ANNO 1 | N. 2 11 Aprile 2007 notizie di varia “vaticanità” foglio informale per i dipendenti del Governatorato OMNES QUI OPERAM DANT IN CIVITATIS VATICANAE REGIMINE ET LABORE A TE DEIPARA VIRGO IMMACULATA ENIXE POSCUNT UT PROPITIA SIS ET CAELESTES IMPETRES GRATIAS BENEDICTO XVI ROMANO PONTIFICI BEATI PETRI SUCCESSORI UNIVERSALI PATRI AETATIS SUAE LXXX ANNUM FELICITER EXPLENTI Quanti operano nel governo e nel lavoro dello Stato della Città del Vaticano chiedono fervidamente a Te Madre di Dio Vergine Immacolata di assistere sempre propizia e impetrare celesti grazie per BENEDETTO XVI ROMANO PONTEFICE Successore del beato Pietro e Padre universale che compie felicemente 80 anni. EDITORIALE Pasqua e vita vissuta 1 Editoriale 2 Notizie dalle Direzioni e Uffici 6 Il cuore che pensa 6 Poetesse e poeti “nostri” 7 L’angolo di cultura 8 Per fare buon sangue 8 Notizie liete e... tristi di S. E. Mons. Renato Boccardo I l nostro “foglio di famiglia” ci raggiunge mentre come comunità cristiana celebriamo nel tempo il mistero della resurrezione del Signore. Il grande messaggio della Pasqua è la vittoria definitiva dell’amore di Dio per gli uomini. E frutto di questa vittoria è la vita vera, la vita divina, la vita eterna donata ai credenti affinché cresca in loro e attorno a loro. Tempo di luce e di gioia, che tuttavia non ci fa dimenticare la notte, l’agonia e la tristezza mortale del venerdì santo: in Gesù, l’Amore di Dio è stato non soltanto misconosciuto, ma rifiutato, disprezzato, condannato, torturato, ucciso. (continua a pag. 2) | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2007 (continua da pag. 1) Ma è altrettanto vero che l’Amore immenso di Dio manifestato in Gesù crocifisso è accolto ancora oggi da numerosi discepoli che da quel giorno lo hanno ricevuto nella loro casa. raccontarono «come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane» (Lc 24,35). Sì, anche noi, che così spesso rifiutiamo e crocifiggiamo l’Amore del nostro Dio, anche noi possiamo accoglierlo, accettarlo, amarlo. Dal profondo della nostra povertà e della nostra debolezza, della nostra mancanza di fede, di speranza e di carità, anche noi possiamo dire, meno bene di Pietro ma comunque in verità: «Signore, tu sai che ti voglio bene!» (Gv 21,27); meno bene di Giovanni, ma senza mentire: «Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi» (1 Gv 4,16); meno bene di Maria Maddalena ma comunque con onestà: «Rabbunì, Maestro!» (Gv 20,16) e forse altrettanto bene o anche meglio dei discepoli di Emmaus: «Rimani con noi, Signore, perché si fa sera» (Lc 24,29). In questi giorni celebriamo l’80.mo genetliaco del Santo Padre Benedetto XVI. Tutto il Governatorato, per la voce del suo Presidente, ha rivolto al Papa auguri devoti e filiali. Il grande mistero che celebriamo nella Pasqua è la fonte e il culmine di tutta la vita cristiana. Non cessiamo dunque, come dice la lettera agli Ebrei, di camminare insieme verso la città e il monte del Dio vivente (cfr. Ebr 12,22), dove Gesù è stato crocifisso; e di là continuamente ripartiamo santificati e fortificati per rendere grazie a Dio per un tale Amore, per viverne nella nostra esistenza quotidiana e per farlo conoscere agli altri, come i discepoli di Emmaus che *** Tornano alla memoria in questa circostanza le parole che il Pontefice ha rivolto il 23 dicembre 2005 a quanti hanno collaborato alla ristrutturazione dell’Appartamento Pontificio: «Ho visto come e con quale dedizione avete lavorato, con quale competenza, e con una collaborazione fra i diversi Servizi impegnati in un tale lavoro che posso solo ammirare e che, per me, è testimonianza di un impegno interiore a lavorare bene e a servire la Santa Sede e il Successore di Pietro. Così avete realmente dato l’esempio di un lavoro responsabile». La lode del Papa ai dipendenti del Governatorato sprona tutti e ciascuno a compiere con responsabilità il proprio dovere quotidiano, coscienti che anche noi siamo “collaboratori” del Sommo Pontefice e che con il nostro contributo Lo aiutiamo da vicino a svolgere il servizio di Pastore della Chiesa Universale che il Signore Gli ha affidato. NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI Il Primo Meridiano d’Italia passa in Vaticano I l giorno 23 febbraio, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della Targa indicante il passaggio del Primo Meridiano d’Italia, posta in corrispondenza della zona a verde della rotonda presso la fontana dell’Aquilone e la sede della Pontificia Accademia delle Scienze. Il progetto di demarcazione del Primo Meridiano nei Giardini Vaticani rende omaggio alla memoria e al lavoro di P. Angelo Secchi, gesuita, astronomo, direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano - di cui la Specola Vaticana costituisce una continuazione ideale - dal 1849 alla sua morte, avvenuta nel 1878. La cerimonia è stata presieduta da Sua Ecc.za Mons. G. Lajolo, con la presenza di Sua Ecc.za Mons. R. Boccardo e dei rappresentanti della Direzione dei Servizi Tecnici. Gli studi e le operazioni di misura sono stati effettuati dal Prof. Ceen, dal Dott. Aebischer del centro di Ricerca Topografica “Studium Urbis” e dal Prof. Ing. Crespi e collaboratori dell’Università di Roma “La Sapienza”. all’ombra del cupolone | 11 Aprile 2007 Protocollo di attuazione della Convenzione Doganale I n data 15 febbraio, presso la Sala dei Notai del Governatorato, ha avuto luogo la firma - da parte dell’Ecc. mo Mons. Presidente del Governatorato, S. E. Mons Giovanni Lajolo, e del Vice Ministro dell’Economia del Governo Italiano, On. Vincenzo Visco, alla presenza di numerose Personalità - di un “Protocollo di attuazione della Convenzione Doganale fra lo Stato Italiano e lo Stato della Città del Vaticano. Con il Protocollo si è inteso regolamentare meglio - in linea con i cambiamenti intervenuti nel tempo - alcune operazioni relative all’importazione ed esportazione di merci nello e dallo SCV e zone extraterritoriali ed esenti, di cui si occupa la Convenzione Doganale del 30 Giugno 1930. Un premio ai Musei Vaticani N ella monumentale cornice del Braccio Nuovo dei Musei Vaticani, alla presenza del Vice Segretario Generale del Governatorato Mons. Giorgio Corbellini, si è svolta - il 16 febbraio u.s. - la breve e significativa cerimonia di consegna della targa premio che il Lions Club International ha voluto dedicare a tutto il personale scientifico, tecnico, amministrativo e di custodia dei Musei Vaticani in occasione del quinto centenario di fondazione (1506-2006). Il premio è stato ritirato dal direttore Francesco Buranelli e dal capo custode Roberto Marcoaldi con la seguente lusinghiera motivazione: “per aver fatto progredire, con professionalità e dedizione, lo studio, la tutela e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio archeologico, storico-artistico ed etnologico dei Musei Vaticani, oggi più che mai viatico di civiltà, fede e pace per l’umanità intera”. La statua della Madonna sul Palazzo del Governatorato a cura di Claudio Ceresa L ’edicola e la statua della Madonna, che costituiscono il coronamento del Palazzo del Governatorato, ci riportano alle origini dell’edificio, che fu progettato come nuova sede del Pontificio Seminario Romano Minore; infatti, la precedente costruzione adibita a tale scopo, situata sempre presso San Pietro, era divenuta ormai angusta e difficilmente agibile. Pio XI, Achille Ratti, che pontificò dal 1922 al 1939, volle interessarsi personalmente dell’immobile; c’erano problemi, però, per recarsi sul luogo. Nel 1870, Roma e lo Stato Pontificio erano stati annessi all’Italia, ed i Papi, fino alla Conciliazione del 1929, non uscirono mai dalla zona, della quale era stato lasciato loro il godimento, del Palazzo Apostolico con alcuni terreni annessi. La nuova struttura era progettata fuori da tale ambito, ed il Santo Padre salì sulle terrazze della cupola di San Pietro per impartire le direttive circa i lavori. La prima pietra fu posta il 12 febbraio 1927, quinto anniversario dell’incoronazione del Pontefice. Davanti all’edificio venne realizzato, per la ricreazione degli allievi, un ampio piazzale; il Vicario del Papa per la cit- tà di Roma, che era allora il cardinale Basilio Pompilj, volle l’edicola e la statua della Vergine, dove sono tuttora situate. Nel Seminario Minore dal 1915 la Madre di Dio era particolarmente venerata con il titolo di Madonna della Perseveranza, in relazione ad una immagine, già appartenuta a San Filippo Neri, che era stata portata dal Direttore Spirituale Mons. Francesco Borgongini Duca, poi Cardinale. La denominazione era particolarmente adatta per giovani che avevano sentito la chiamata al sacerdozio. La collocazione della statua, e l’esistenza del piazzale, rimandavano però all’immagine dell’Immacolata a Piazza di Spagna. Nel 1929 si arrivò, con i Patti Lateranensi, alla Conciliazione tra l’Italia e la Santa Sede ed alla istituzione dello Stato della Città del Vaticano. Il Papa decise allora che il nuovo Palazzo fosse adibito, con gli opportuni adattamenti, a sede del Governatorato. L’immagine marmorea di Maria, in atteggiamento di benedicente protezione, rimase a sottolineare la dimensione spirituale che deve costituire una componente essenziale del lavoro per il Papa, anche nell’ambito delle Direzioni, Uffici e Servizi del Governatorato. | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2007 Il Sud America in Vaticano a cura di Elio Cortellessa D urante questi mesi è stata ristrutturata la lunga scogliera di 200 metri, che, sulla Via dell’Osservatorio, alle spalle del palazzo del Governatorato, abbellisce i Giardini Vaticani. È proseguito il lungo processo di ripristino della flora tipica del paesaggio roccioso, presente in passato, con la rimozione delle piante spontanee nel tempo insediatesi tra le fessure della scogliera, e la messa a dimora di nuove specie di cactacee e crassulacee, più decorative e adatte alle difficili condizioni di crescita in questa collocazione. In particolare, sono state reintrodotte oltre 15 specie di Ferocactus, varie specie di Echinocactus, come pure 15 specie di Agave. Spiccano alcune specie di Ferocactus, provenienti dal Sud America, con spine robuste come ami da pesca, alcuni cactus colonnari, con spine lunghe fino a 14 cm. e un esemplare di Cereus peruvianus, Var. Mostruosus, collocato all’ingresso del sottopassaggio, che si trova a metà scogliera; esso proviene dal terrazzo della Tipografia Vaticana, dove non poteva più crescere per “raggiunti limiti di grandezza”. Le nuove piante sono state contrassegnate con dei cartellini metallici, recanti la nomenclatura latina della specie e la sigla del botanico scopritore del primo esemplare. Un giardino all’Eur per Carlo Pietrangeli a cura di Guido Cornini L o scorso 5 marzo, nell’amena cornice del “laghetto” dell’E.U.R., alla presenza del Sindaco e delle autorità cittadine, è stata scoperta la targa che dedica la parte sud-orientale del Giardino della Cascata, nel tratto iniziale di Viale Africa, al prof. Carlo Pietrangeli. Alla cerimonia erano presenti familiari, amici, esponenti del mondo universitario e accademico: ma, soprattutto, autorità e colleghi dei Musei Vaticani e dei Musei Capitolini - i due poli collezionistici verso cui l’indimenticabile figura dello studioso aveva orientato la sua attività di ricerca fin dagli esordi della sua carriera. Il prof. Carlo Pietrangeli (1912-1995), Direttore dei Musei Vaticani dal 1978, è stato infatti un protagonista insigne della scena culturale. Prima di essere chiamato da Giovanni Paolo I alla Direzione Generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, aveva ricoperto la carica di Sovraintendente presso la X Ripartizione del Comune di Roma: quella gloriosa dei “Musei, Monumenti, Gallerie e Scavi”, responsabile delle ricostruzioni del dopoguerra, dove operò ininterrottamente dal 1939 al 1977. I suoi studi sulle raccolte vaticane e su quelle capitoline tra Sette e Ottocento aprirono la strada alla moderna comprensione dello sviluppo del sistema museale romano. La sua duplice dimensione di archeologo e di storico dell’arte è stata rievocata dal prof. Eugenio La Rocca, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, e dal prof. Francesco Buranelli, Direttore dei Musei dello Stato della Città del Vaticano, che hanno ricordato le benemerenze acquisite dallo studioso in cinquantasei anni di attività nella Pubblica Amministrazione. Il Sindaco Walter Veltroni ha ricordato il tratto squisitamente urbano dell’uomo e del funzionario, dall’onestà intellettuale del docente e dall’ampiezza di interessi dello studioso. La figura umana di Pietrangeli è stata poi rievocata dal più giovane esponente della famiglia, il sedicenne nipote Carlo, che ha rapidamente tratteggiato un commosso ritratto del nonno alla presenza della vedova, Signora Laetitia Pietrangeli. all’ombra del cupolone | 11 Aprile 2007 D a oltre 20 anni la Direzione dei Servizi Tecnici, ol- di fronte ad una foltissima partecipazione di pubblico e alla tre alla quotidiana attività lavorativa, ha promosso, presenza dei giovani atleti portatori di handicap, provenienti con il consenso delle Autorità del Governatorato, un’attività da ogni parte del mondo. calcistica dilettantistica, nella forma di rappresentativa dei Nel 1992 l’incontro con la squadra della Soc. “Napoli dipendenti dello SCV, disputando incontri di calcio con varie Calcio” ha inaugurato un grande centro sportivo, “La Mariasquadre italiane ed estere e avendo come finalità non tanto i nella”, destinato alle attività sportive dei giovani napoletani risultati agonistici, ma piuttosto la condivisione di momenti di un popoloso quartiere periferico. di leale sportività, spesso con scopi sociali e benefici. La RapNello stadio Flaminio di Roma abbiamo disputato, in tre presentativa ha nel gruppo dirigente l’Ing. Cuscianna, il Sig. diverse occasioni, incontri di calcio dimostrativi: nel 1997, Sebastianelli, il Sig. Alessandrelli, un assistente Spirituale, partecipando ad un torneo triangolare con le rappresentatiun medico sportive “Attori Italiavo, ecc. La rosa ni” e “Comune di dei calciatori è Roma”, per raccoselezionata tra gliere fondi da dea cura dei Servizi Tecnici i dipendenti del volvere alle popoGovernatorato e lazioni delle zone anche quest’anno terremotate delè previsto un prol’Umbria e delle gramma di inconMarche; la secontri, in rappresenda, incontrando la tanza del mondo squadra dei “Delsportivo vaticano al fini”, dell’associadi fuori dei confizione ambientalini dello SCV. Con sta “Mare Vivo”, orgoglio, possiamo per sensibilizzare testimoniare che le Autorità Italiala “nostra” squane sull’educazione dra ha conseguito ambientale dei giorisultati molto luvani delle scuole singhieri, uscendo romane; infine, nel spesso vincitrice 1999, incontrando da incontri con la nazionale italiasquadre di pari cana dei “Ristoratoratteristiche. ri”, come cornice al Questa attiviSummit Mondiale tà ha vissuto, in per la Pace, tenumolte occasioni, tosi a Roma, alla momenti di partipresenza di molti colare intensità, primo fra tutti, nel 2000, la partecipazione Premi Nobel per la Pace. Nello scorso anno un esagonale di della nostra “squadra” al Grande Giubileo degli sportivi, ce- calcio in provincia di Siena è stato finalizzato ad una raccollebrato da Giovanni Paolo II nello stadio Olimpico di Roma ta di fondi in favore dell’Associazione A.T.L. (Associazione (foto al centro), in rappresentanza dello sport praticato nello Toscana Contro le Leucemie ed i Tumori del Bambino). SCV, con l’onore per il Capitano della nostra “squadra” di Altri incontri sportivi si sono svolti a Parma, Grosseto, accendere la fiaccola della Pace. Pistoia, Terni, Viareggio, Città Ducale (RI), Trento, Sportilia, Altra circostanza speciale è stata vissuta in occasione Trieste ecc., e per l’anno in corso sono pervenuti gli inviti delle Paraolimpiadi, tenutesi a Varsavia nel giugno del 2001, per disputare altri incontri di calcio, quali: Repubblica di S. ove la nostra formazione ha chiuso la manifestazione con una Marino, Trento, ecc., e Siena (1° maggio). partita disputata contro la nazionale dei Sacerdoti Polacchi, Tra calce, calcinacci e calcio Il 1° maggio, appunto, giorno non lavorativo e ricorrenza di S. Giuseppe Lavoratore, potrebbe costituire una ghiotta occasione per una gita collettiva nella città del Palio, ricca di testimonianze religiose, storiche ed artistiche, di sapori gustosi e antichi, unitamente alla possibilità di un sano tifo sportivo, nello stadio Artemio Franchi, per sostenere la nostra squadra contro altre tre agguerrite compagini. Potrebbero anche essere organizzate visite guidate al Duomo, a S. Maria della Scala, al Museo Civico, ecc. Chi desiderasse partecipare, può rivolgersi al Sig. Fabio Alessandrelli (tel. 83662). | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2007 “La famiglia, primo Vangelo” a cura del Corpo della Gendarmeria ria sono stati ospiti del Corpo della Gendarmeria, visitando prima la Città del Vaticano, poi le strutture della Sala Operativa. La visita è terminata con un pranzo offerto nel cortile interno della Caserma, alla presenza dell’Ecc.mo Monsignore Segretario Generale del Governatorato Sua Ecc.za Mons. Renato Boccardo. Lunedi 26 febbraio Gli ufficiali del Corpo della Guardia di Finanza partecipanti ai Corsi Superiori della Scuola di Polizia Tributa- Martedi 27 e Mercoledi 28 Febbraio Il personale del Corpo della Gendarmeria, unitamente a quello del Corpo dei Vigili del Fuoco si è raccolto, in due turni, presso la “Fraterna Domus” di Sacrofano in una giornata di ritiro spirituale in preparazione alla Santa Pasqua. Le giornate, guidate dal Cappellano Mons. Giulio Viviani, sono iniziate al mattino con le meditazioni di Sua Ecc.za Mons. Comastri, Arciprete della Basilica Vaticana, sul tema “La famiglia, primo Vangelo”, proseguite nel pomeriggio con il cammino della Via Crucis e concluse con la celebrazione della Santa Messa. IL CUORE CHE PENSA POETESSE E POETI “NOSTRI” Nessuno è morto come morì Cristo, poichè egli era la vita stessa. Nessuno è stato punito per il peccato come lui, poichè egli era il puro. Nessuno ha subito l’inabissamento nel nulla malvagio come lui, fino a quella spaventosa realtà che sta dietro le parole: “Dio mio, perchè mi hai abbandonato?”, poichè egli era il Figlio di Dio (Mt 27,46). Egli è stato realmente “annientato”. Tutto, corpo e cuore e spirito, era abbandonato entro una fiamma di sofferenza infinita che ogni cosa colmava; entro un giudizio sulla colpa assunta come propria, che procedette senza soluzione fino alla morte... Qui egli pervenne a quella profondità, dalla quale l’onnipotenza dell’amore fa nascere la Nuova Creazione. Quando qualcuno chiede: Che cosa v’è allora di sicuro? Così sicuro che se ne possa vivere o morire? Così sicuro che tutto vi si possa ancorare dentro? La risposta è questa: l’amore di Cristo. Romano Guardini Resta con me, Signore Ogni giorno, resta con me, Signore; che possa saziarmi del tuo bene e riscaldarmi della tua immensa luce, affinchè continui con fede il percorso della vita. A volte le fatiche e la stanchezza giornaliera fanno dimenticare chi sono e a chi appartengo. Se per errore dovessi abbandonarti, guidami a ritrovare la serenità, entra nell’anima, parlami, per poter gioire del tuo immenso amore. Finchè un giorno dal cielo sentirò la tua voce, allora vedrò l’infinito Regno, presentandomi davanti a Te per essere giudicato secondo la volontà tua. Se ho sbagliato, perdona il mio peccato. Questo chiedo umilmente, mio Adorabile, a Te che sei il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in un solo Dio. Mi inginocchio davanti ai tuoi piedi, baciandoli con tutto il cuore. Pietro Valle Chi, toccato dalla “Musa della poesia”, si sente ispirato a comporre, può inviare le sue creazioni alla redazione, che provvederà a farli conoscere in questa rubrica. all’ombra del cupolone | 11 Aprile 2007 Questione di vita o di morte La preghiera non è un accessorio, un optional, ma è questione di vita o di morte. Solo chi prega, infatti, cioè chi si affida a Dio con amore filiale, può entrare nella vita eterna, che è Dio stesso. Benedetto XVI Vengono spontaneamente alla memoria le parole di sant’Alfonso Maria de’ Liguori: “Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna”. Puoi pregare con noi, non solo con noi, ma con Cristo stesso, “sempre vivo per intercedere a nostro favore” presso il Padre (cfr. Eb. 7,25) nella Santa Messa quotidiana alle ore 7,30. L’ANGOLO DI CULTURA (Ho letto giusto: non angolo di cottura, anche se questa nuova rubrica incomincia parlando di sale...) Sermo vester... sale conditus sit. In italiano: il vostro parlare sia condito col sale. C ol sale - dice - non col pepe, o col peperoncino, che non a tutti possono garbare. E di sale ci vuole un pizzico giusto; altrimenti il parlare, come il cibo, resta scipito se il sale è poco, o diventa disgustante se è troppo; e non giova più a far apprezzare il proprio pensiero o le proprie ragioni. Si tratta, ovviamente, del sale della sapienza, che rende sapida, gustosa la parola. Chi lo ha detto? Uno che poteva ben misurarsi con i filosofi non meno agguerriti dei nostri contemporanei, cioè “con i filosofi epicurei e stoici di Atene”: Paolo di Tarso. Il testo completo nella Lettera ai Colossesi. | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2007 PER FARE BUON SANGUE Una ballerina assai famosa per la sua bellezza inviò una dichiarazione d’amore al celebre drammaturgo Bernard Shaw, formulata in questi termini speranzosi: “Lei è l’uomo più intelligente del secolo ed io la donna più bella; sposiamoci, e il nostro figlio sarà la perfezione”. L’acuto scrittore rispose: “Ma chi potrà garantirci che nostro figlio non avrebbe la mia faccia e la sua intelligenza?” Il filosofo Crisippo, interrogato perchè non desiderasse amministrare lo Stato, rispose: “Perché se uno lo governa male dispiacerà agli Dei, se bene ai cittadini”. Il filologo Grimm ad uno studente francese, che, dopo tre anni di permanenza a Berlino, non riusciva a spiccicare due parole nella lingua di Germania, domandò come mai non si desse la pena di apprendere il tedesco. “È troppo brutto. È una lingua per cavalli”, rispose il francesino. Lo studioso, fissandolo con lo sguardo ironico, sentenziò: “Giusto, e adesso finalmente capisco perché non possono impararla gli asini”. NOTIZIE LIETE E ...TRISTI “Ci sono anch’io!” Nella luce della Gerusalemme celeste Simone, giorni 30, ha avuto urgenza di visitare i Giardini Vaticani, dove il papà, Sig. Scaccioni, è impiegato, e ha voluto presentarsi a Mons. Presidente il giorno 10 Marzo - “Ci sono anch’io!” - e presentare la sua felice mamma Patrizia. Alcuni nostri colleghi hanno avuto recentemente lutti in famiglia. In spirito di fede nella vita eterna e nella resurrezione, ricordiamo nella preghiera i defunti: “...e anche noi!” Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: - Giulia (04/02), di Paolo Pallotta; - Simone (09/02), di Vincenzo Scaccioni; - Federica (09/02), di Fabio De Cesare; - Francesco Aldo (19/03), di Sara Olga Savoldello; - Chiara (06/04), di Paola Ceresa. - Varghese Muringathery Porinchu (18/01), fratello di suor Rosa Muringathery Porinchu; - Benedetto Lucidi (09/02), padre di Renato Lucidi; - Noue Ernest (23/02), fratello di Urbain Dhae Kpazai; - Maria Bagazzini (06/03), mamma di Luigi Lori; - Gaetano Vignera (09/03), padre di Antonio Filippo Vignera; - Maria Nicola Gentili (16/03), madre di Sergio Piccinin; -Giovanna Angela Oggianu (16/03), madre di Flora Feliciani; - Maria Assunta Bianchi (19/03), madre di Stefania Cicellino; - Navina Piersanti (19/03), madre di Rolando Baglioni; - Arduino Antonelli (01/04), padre di Sergio Antonelli; - Ferruccio Bottinelli (07/04), padre di Luca Bottinelli. Con l’augurio per tutti di crescere nella gioia della fede. notizie di varia vaticanità ANNO 1 | N. 2 L’Ecc.mo Mons. Presidente riceve tutti i dipendenti senza preavviso, ogni giorno dalle 12,30 alle 13,30. Per evitare attese, potrà essere utile preannunciarsi (tel. 84432; 83306). L’Ecc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85127). Mons. Vice Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85537; 84663). REDAZIONE presso Mons. Vice Segretario Generale IMPAGINAZIONE Alessandra Murri (Ufficio Vendita Pubblicazioni e Riproduzioni) STAMPA Tipografia Vaticana