Scuola Siciliana-Dolce Stil Novo
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Scuola Siciliana-Dolce Stil Novo
La scuola siciliana Primo esempio di letteratura profana in un volgare italiano (p. 6) • Fra il 1230 e il 1250, alla corte palermitana dell’Imperatore Federico II di Svevia, alcuni funzionari di corte provano ad usare il volgare siciliano per comporre poesia amorosa. IMPORTANTE: è la prima volta che un volgare della penisola viene utilizzato per comporre poesia profana; la lingua scelta usualmente è il Latino. • Iacopo da Lentini, Stefano Protonotaro, Pier Della Vigna, Iacopo Mostacci, Rinaldo d’Aquino e altri si ispirano alla produzione letteraria proveniente dalla Provenza. Infatti, già dal XII secolo, nelle corti provenzali si era diffusa poesia lirica composta nel volgare provenzale (lingua d’oc: la lirica provenzale è nota anche come occitana). • La tematica fondamentale della lirica provenzale – che sarà trattata anche dalla scuola siciliana - sarà il servizio d’amore reso dall’innamorato alla sua donna: questo vassallaggio amoroso è caratterizzato dalla assoluta fedeltà del poeta alla sua donna e dalla sua sofferenza, dato che il rapporto fra i due non si realizzerà mai. Dolce stil novo Dolce stil novo… una definizione dantesca (p. 7) • Dolce stil novo è una fortunata formula enunciata da Dante (Purgatorio, XXIV 57). Indica un tipo di produzione poetica (stil) originale (novo) e avente come tematica principale l’amore (dolce). • Dopo il fallimento dell’avventura politica di Federico II e dei suoi successori, i funzionari della corte siciliana si spostano in altri centri, anche in Toscana. Qui importano la loro consuetudine di fare poesia in volgare. In breve tempo, anche gli intellettuali della Toscana si cimentano in una produzione nel loro volgare. Alcuni autori (per esempio, Guittone d’Arezzo e Bonagiunta Orbicciani) riportano nella loro poesia le tematiche siciliane. • Successivamente, alcuni autori approfondiranno le tematiche provenzali e siciliane, distaccandosi, però, dallo stile difficile di Guittone e Bonagiunta. Nasce, così, lo stil novo. Autori fondamentali per lo stil novo sono: Dante Alighieri, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Cino da Pistoia. • La tematica principale rimane l’amore. La donna amata perde la sua dimensione reale e assume le fattezze e il ruolo di un angelo: con la sua perfezione deve guidare l’innamorato alla salvezza dell’anima (salute). Il ruolo del poeta deve essere, dunque, quello di decantare la bellezza e la perfezione della propria donna. Come studiare il sonetto alle pp. 15-17 La forma 1. Ricordarsi le caratteristiche della forma: sonetto, composizione di 14 endecasillabi (nato nell’ambito della scuola siciliana). 2. Notare lo schema delle rime Parafrasi Allenarsi a ricostruire la parafrasi, senza guardare quella riportata dal libro. Significato Concentrarsi su alcuni termini chiave: - mira n(v. 1): il verbo indica lo stupore e l’ammirazione nutrita da parte di chi si assiste al passaggio della donna; - fa tremar di chiaritate l’are (v. 2): la donna splende proprio come fanno gli angeli nell’iconografia tradizionale; - sì che parlare/null’omo pote, ma ciascun sospira (v. 3 s.): la presenza della donna è a tal punto sconvolgente che nessuno è in grado di parlare. Lo stesso concetto (l’impossibilità da parte del poeta di cantare adeguatamente la sua donna si ritrova ai vv. 6 e 9); - vv. 12-14: il poeta chiarisce che la sua donna non ha nulla a che fare con quelle reali. Non solo, infatti, non è possibile descriverla adeguatamente, ma nemmeno averne adeguata conoscenza: infatti, per un essere umano non è possibile essere talmente illuminati da Dio (v. 13: e non si pose in noi tanta salute. ATTENZIONE: salute significa salvezza spirituale.), da poter comprendere la natura di un angelo.