Cagliari Pad - 8 marzo, detenuta 82enne festeggia compleanno a Uta

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Cagliari Pad - 8 marzo, detenuta 82enne festeggia compleanno a Uta
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8 marzo, detenuta 82enne festeggia compleanno a Uta
8 Marzo 2015 ore 13:11
Autore: Ansa News.
Categoria:
Storie / Storie
URL della pagina:
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Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 08:30
"La lontananza del centro urbano dell'istituto penitenziario – sottolineano Caligaris e Trois – richiede da parte delle istituzioni una maggiore attenzione alle
problematiche della perdita della libertà"
Il simbolo della giornata è la nonnina detenuta di 82 anni: sta scontando la pena nel carcere di Uta e
proprio oggi ha festeggiato, insieme alla ricorrenza dedicata alle donne, anche il compleanno.
È una delle venticinque donne ospiti dell'istituto penitenziario alle porte di Cagliari che hanno
partecipato ad un incontro con una delegazione femminile nell'ambito del progetto "Un sorriso oltre le
sbarre", iniziativa di solidarietà giunta alla sesta edizione. Promossa dall'associazione "Socialismo Diritti
Riforme", coordinata da Maria Grazia Caligaris, con la collaborazione della sezione cagliaritana della
Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), presieduta da Silvia Trois, l'iniziativa
intende sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla condizione delle donne detenute e delle
agenti della Polizia Penitenziaria.
C'erano, insieme a Trois e Calligaris, anche la consigliera regionale Anna Maria Busia, suor Angela
Niccoli, Giuseppina Pani, dell'Area educativa, e Alessandra Uscidda, comandante delle guardie. In
occasione dell'appuntamento, ciascuna detenuta ha ricevuto un pacchetto contenente dei prodotti per
la cura personale. Si tratta di un kit con spazzolino, dentifricio, bagnoschiuma, crema per il corpo e
sapone per l'igiene intima. Nel contenitore, grazie alla solidarietà di farmacie e profumerie, anche
campioncini di shampoo, balsamo e altri prodotti per la cura del viso. Sarà inoltre donata una pianta per
la sezione femminile della Casa Circondariale.
"La lontananza del centro urbano dell'istituto penitenziario – sottolineano Caligaris e Trois – richiede da
parte delle istituzioni una maggiore attenzione e richiama l'opinione pubblica a una più intensa
partecipazione alle problematiche della perdita della libertà. Per le nostre associazioni acquista un
particolare significato soprattutto in questo momento dell'anno. La Festa della Donna è infatti un
momento anche per riflettere sulla realtà di chi sconta una pena. La condivisione di idee, sentimenti,
sensazioni in una mattinata da vivere insieme è un modo per dare significato all'8 marzo senza cadere
nella retorica".
Tre le donne incontrate anche due rom incinte di sei e tre mesi. Il parere delle detenute su Uta? Hanno
raccontato di trovarsi molto bene, anche se qualcuna ha parlato con nostalgia del clima, definito più
raccolto, di Buoncammino. Per le recluse in arrivo dei corsi con un progetto portato avanti dalle
studentesse del liceo Siotto che presto le incontreranno. Nelle prossime settimane partiranno anche
lezioni di cucina e allestimento della tavola.
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