rimbambiti da cotanta bravura - L`Associazione Centro Artistico

10 gennaio 2014
RIMBAMBITI DA COTANTA BRAVURA
di Nicola Santoro
Che dire di una performance live che cinque musicisti di talento hanno profuso per
oltre un'ora e mezza in un teatro comunale affollatissimo, la sera del 5 gennaio per
l'apertura della XX stagione concertistica Caelium? Come fare per riuscire a trasmettere ai
non presenti che qui leggono le innumerevoli gag, improvvisazioni, cambi di scena, trovate
mimiche, sollazzi musicali e rumoristici, timbri e variegati miscugli acustici che fanno della
Rimbamband una compagine unica nel panorama artistico nazionale? Sul chi siano e
cosa propongano i componenti del gruppo vi rimandiamo a una nutrita documentazione
video presente su youtube.com. La loro partecipazione a show Tv quali Maurizio Costanzo,
o Stella con Crozza su Skyvivo 610, su Radio2, o Barbareschi Sciock su La7 parla
chiaro... Rispetto al concerto che i 5 diedero a Ceglie un paio di anni fa, abbiamo stavolta
notato ancor maggior ritmo, brio, talento perfino superiore, il tutto condito da continui
riferimenti al cabaret comico, quasi d'avanspettacolo. Che solo i migliori sanno proporre
con successo. Raffaello Tullo, vera anima artistica del sodalizio, capobanda di razza, a
cui era demandato il compito di interloquire con gli altri quattro e cucire le varie parti dello
show, ben si è disimpegnato col canto, con gli sketch col "malcapitato" Renato Ciardo,
autentico figlio d'arte, che alla batteria fungeva da sparring partner, continuamente
beccato ed evocante il refrain celebre del suo "idolo" Tony Dallara (Come prima più di
prima). I due erano ottimamente supportati dal pianoforte di Francesco Pagliarulo
detto "il rosso", il cocco del leader, da Nicolo' Pantaleo al sax, tromba e bombardino, e
da uno "svagato” Vittorio Bruno al contrabbasso che altro non si sentiva che un Babbo
Natale fuori tempo e fuori contesto. Insomma, un inizio d'anno scoppiettante tra
divertissement e trovate uniche avendo come colonna sonora "Solo me né vo’ per la città",
"Torero" del grande Carosone, "Torpedo blu" di gaberiana memoria e innumerevoli
variazioni di "Io cerco la Titina". Geniale la trovata del Maestro Massimo Gianfreda che,
alla testa del Centro Artistico Musicale Caelium, ha inteso iniziare la stagione del
ventennale con una proposta fuori dagli schemi che ha molto divertito e sorpreso il
pubblico, partecipe come non mai. Come recitava il programma di sala, complimenti
vivissimi ai "cinque pestiferi e loschi figuri", dalla bravura disarmante e irresistibile.
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