Storia del gatto e del topo che diventò suo amico
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Storia del gatto e del topo che diventò suo amico
“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” La “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” è un romanzo scritto da Louis Sepùlveda, un autore cileno che oltre a questa favola ha scritto molti libri come la “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Il racconto è ambientato nella città tedesca di Monaco di Baviera. E’ la storia di un 'amicizia tra un topo ed un gatto, un’ amicizia che nasce anche se ci sono dei pregiudizi e delle diversità. Sepùlveda parla e racconta attraverso le parole di Mix, che è un gatto dal profilo greco che sta per tutta la vita al fianco del suo padroncino Max, un bambino che crescerà insieme all’amico gatto. Quando Max diventa un giovane uomo va a vivere in un palazzo fuori da Monaco di Baviera. Ma il lavoro di Max lo costringe a stare molto tempo fuori casa, mentre il gatto ormai ha una certa età ed è diventato cieco. Sarà con l’aiuto di un topolino messicano di nome Mex che Mix riuscirà a immaginare il mondo fuori dalla finestra di casa sua. Mex fornirà tutte le spiegazioni a Mix, ormai cieco, in cambio di un po’ di cereali di cui il topo è sempre affamato. Mix avrà così una buona compagnia per superare la solitudine. Mix e Mex diventeranno così amici inseparabili. Mix gli permette di avere accesso al cibo, in cambio Mex gli descrive il paesaggio circostante e gli fa compagnia. Però un giorno Max, insospettito del disordine creatosi nella dispensa e su indicazione di Mix , scopre il topo nel suo nido. Intuisce subito l’amicizia tra i due e capisce il bisogno di Mix di una compagnia. Da quel giorno nasce un’ amicizia a tre. Vari fatti si susseguono: Mix e Mex sventano un furto in casa, volano complici tra i tetti e si divertono. Qualcuno giura di aver visto un gatto dal profilo greco e un topo che guardavano il tramonto. L’autore, attraverso questo racconto, vuole affermare i valori dell’ amicizia , della lealtà e della solidarietà e il rifiuto di ogni forma di discriminazione del diverso e del nemico. “I veri amici si prendono cura l’ uno dell’ altro ….. i veri amici condividono i sogni e le speranze”… queste sono alcune delle frasi più belle e significative del fiabesco racconto di Sepùlveda. Il messaggio che Sepùlveda ci vuole trasmettere è quello che si può essere amici anche se si è molto diversi. Alla fine del libro, l’ autore ci spiega di aver avuto da sempre una particolare predilezione per i gatti e di essersi ispirato al suo gatto di nome Mix e a suo figlio Max. Il libro è di facile lettura perché utilizza un linguaggio semplice e adatto a tutte le età. In poche pagine e con una trama che apparentemente sa di favola, l’autore ha saputo conquistare tanti lettori portandoli a riflettere su un tema molto importante come quello dell’amicizia contro i pregiudizi. Francesco Sganga IIIH