PNSD nel PTOF Galateo Lecce.compressed - Galateo
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PNSD nel PTOF Galateo Lecce.compressed - Galateo
ISTITUTO COMPRENSIVO “GALATEO-FRIGOLE” - LECCE Percorso di realizzazione del PNSD nel POF Triennale Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge 107. Quest’ultima prevede, infatti, che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con tale piano, per perseguire obiettivi di sviluppo delle competenze digitali degli studenti, di potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione, di potenziamento delle infrastrutture di rete, di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. Un percorso complesso, che va pianificato a partire dal primo Piano Triennale dell’Offerta Formativa secondo un’articolazione che preveda la realizzazione di obiettivi a brevissimo termine, medio e lungo termine nel prossimo triennio. PUNTI FONDAMENTALI PER L’ATTUAZIONE DEL PNSD 1. Individuazione dell’ Animatore Digitale (vedi nota MIUR Prot. n° 17791 del 19/11/2015). Si tratta di una figura di sistema che avrà il compito di coordinare e favorire l’attuazione del PNSD nella scuola. Il nostro Istituto ha già individuato questa figura nel collegio del 27/11/2015. 2. Analisi dei bisogni e delle risorse esistenti: strumenti – curricolo – formazione docenti Il rinnovamento richiesto prevede che anche arredi e attrezzature assumano un’importanza decisiva nello sviluppo di metodologie interattive e collaborative tra gli studenti e gli insegnanti. Le esperienze portate avanti in questi ultimi anni stanno dimostrando che se si vuole effettivamente rinnovare la didattica non basta introdurre le nuove tecnologie, è necessario ridisegnare il contesto di apprendimento partendo, anche, dall’organizzazione dello spazio fisico e degli arredi. In questo contesto l’insegnante va aiutato a progettare una didattica che metta al centro l’apprendimento dello studente, che valorizzi le sue capacità relazionali e le sue conoscenze. Se, quindi, da una parte saranno necessari corsi intensivi di formazione per i docenti, specificamente orientati al digitale e al web 2.0, dall’altra è necessario provvedere all’implementazione delle vecchie classi dotate solo di LIM a nuovi ambienti di apprendimento che possano variare il loro setting in base alle esigenze e ai diversi stili di apprendimento degli studenti. D’altra parte una delle aree di processo rilevata con un certo grado di criticità nel RAV: Ambiente di Apprendimento (Obiettivo di processo in via di attuazione: Generalizzare la pratica di didattiche innovative -utilizzo delle TIC e strategie. metodologie laboratoriali, cooperative learning e peer education) e ripresa, analizzata e ridefinita nel Piano di Miglioramento ci ha portato a definire i margini di miglioramento attesi preventivando come risultati attesi i seguenti: Introduzione progressiva di metodologie/didattiche innovative nelle classi e per tutte le discipline. Produzione di UDA secondo il modello del Learning object. Adozione della didattica laboratoriale in sostituzione di una didattica trasmissiva Utilizzo competente delle TIC nella didattica Innalzamento dei livelli di valutazione in Italiano e Matematica (in particolare nelle prove standardizzate) Innalzamento delle competenze di cittadinanza. 1 3. Idea digitale della scuola e costruzione degli obiettivi per il triennio Racconto e illustrazione delle modalità che la nostra scuole propone per il recepimento delle azioni del PNSD nel Piano triennale dell’offerta formativa ELENCO AZIONI DEL PNSD NEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA GIA’ AVVIATE O “WORK IN PROGRESS” (IN FASE DI REALIZZAZIONE) WORK IN PROGRESS 1) PIANO BANDA LARGA LAN RETE FISSA - WIRELESS Dal 2008, grazie ai finanziamenti PON, tutta la scuola secondaria è coperta da rete fissa mediante connessione ADSL a 20 Mbit e, dall’anno scorso, di connessione wi-fi con capacità limitate (è rimasto scoperto solo il plesso di scuola dell’Infanzia e primaria della frazione di Frigole che non possiede connessione digitale). Quest’anno abbiamo presentato il progetto di ampliamento della rete esistente sfruttando il Bando 9035 del 13/07/2015 - FESR - realizzazione/ampliamento rete LanWLan, con il quale intendiamo compensare le criticità rilevate. Contemporaneamente il Comune di Lecce ha richiesto (su nostra sollecitazione) all’ISP (Internet Service Provider) di competenza, la trasformazione da contratto tradizionale Adsl a contratto fibra FTTC (Fiber-to-the-cabinet a 30Mbit) o, nel migliore dei casi, a FTTH (Fiber-to-the-home a 100Mbit). Contemporaneamente gli apparati sostituiti nella secondaria saranno installati nel plesso di Frigole nella speranza che, nel frattempo, la vecchia connessione analogica esistente sia implementata (dal Comune di Lecce) con una di tipo digitale più performante. L’obiettivo generale del progetto è quindi quello di permettere il contemporaneo accesso alla rete WLAN a tutti i partecipanti la didattica (allievi e docenti) svolta all’interno di un ambiente, anche allargato rispetto alla sola classe o laboratorio. In tal modo sarà possibile strutturare ambienti di apprendimento in grado di favorire la ricerca e lo scambio di informazioni in tempo reale. La proposta è dunque finalizzata alla creazione di una infrastruttura progettata in modo da presentare caratteristiche altamente professionali in termine di sicurezza e controllo degli accessi e copertura dei locali, realizzando reti logiche differenti per le attività di docenti e allievi. AZIONE AVVIATA 2) REGISTRO ELETTRONICO IN OGNI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DELL’I.C. Dall’ a.s. 2014/15 abbiamo introdotto in tutte le aule il registro elettronico (completamente cloud) con lo scopo che, così come nella maggior parte dei settori della pubblica amministrazione, di "smaterializzare" tutta la documentazione relativa ad alunni e docenti rendendola fruibile a tutti gli interessati attraverso il web. Una password fornita ad ogni genitore e ad ogni docente riesce a garantire, da una parte l'attualità della situazione scolastica degli alunni, dall'altra la trasparenza e la "tassatività". Una tutela che corre su due binari paralleli che appare come una vera e propria rivoluzione nell'ambito dell'insegnamento. La privacy è comunque garantita: ogni "utente" ha accesso soltanto alle proprie informazioni personali. In sostanza non è possibile appellarsi a trattamenti differenziati o arbitri da parte del docente attraverso il registro elettronico. AZIONE AVVIATA 3) LIM IN OGNI AULA/AMBIENTE DI APPRENDIMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DEL’I.C. Già dal 2008 siamo stati fruitori di 3 kit lim nell’ambito del progetto MIUR: “LIM IN CLASSE”, dal 2010 ci siamo resi conto della portata di questa innovazione ed abbiamo gradualmente dotato l’istituto, mediante vari PIANI PON FESR, di altre 22 Lavagne Interattive Multimediali che hanno cominciato a trasformare la didattica e il modo di studiare degli studenti grazie ad un apprendimento di tipo dinamico e coinvolgente. 2 WORK IN PROGRESS 4) AULE AUMENTATE DALLA “TECNOLOGIA”. Con il passare del tempo ci stiamo rendendo conto che un’aula con la LIM è vantaggiosa, se usata in modo corretto, ma non esaustiva se confrontata con altri settings d’aula che tengano conto che ogni studente è realmente coinvolto solo se in possesso di un suo dispositivo interattivo ed inoltre se è in grado di modificare la sua posizione nell’aula in base alle esigenze temporanee di un insegnamento non più frontale ma rivolto e programmato in base alle esigenze del momento. Nel corrente a.s. abbiamo perciò presentato un altro progetto PON FSER Bando 12810 del 15/10/2015 -FESR – Realizzazione AMBIENTI DIGITALI, per creare due aule aumentate dalla tecnologia per completare il parco LIM della scuola e, soprattutto, per intraprendere un nuovo cammino di vera innovazione didattica grazie a tecnologie digitali. WORK IN PROGRESS 5) ATTIVITA’ DI BYOD (BRING YOUR OWN DEVICE). Nel corrente a.s. abbiamo progettato percorsi di formazione digitale-didattica orientati, tra le altre, anche alla modalità BYOD (Bring Your Own Device) in modo che ogni docente o studente, in coerenza con le attività didattiche programmate, possa utilizzare i propri strumenti multimediali e informatici. A tal riguardo, si attendono le linee guida che Il Miur, in collaborazione con Agid (L'Agenzia per l'Italia Digitale) e il Garante per la Privacy, svilupperà per promuovere il BYOD, identificando i possibili usi misti dei dispositivi privati nelle attività scolastiche. WORK IN PROGRESS 6) FLIPPED CLASSROOM – LEARNING OBJECT – FORUM – BLOG-GIORNALE – CHAT – CLOUD – CLASSI VIRTUALI – WIKI – MOODLE – WEB QUEST – CODING – GAMING – SCRATCH: Sono tutti importanti strumenti per promuovere il lavoro didattico in forma collaborativa e/o remota (Collaborative Learning and Cooperative Learning) da implementare, quando esplicitamente possibile, nel sito web dell’Istituto tutti nella sezione “Scuola 2.0” predisposta proprio per questo scopo. Se il Collaborative Learning è da sempre considerato un ottimo metodo con cui affiancare e sostenere l’uso didattico del computer, soprattutto nell’apprendimento a distanza (corsi con chat, forum, ecc…), il cooperative learning può trovare un’ottima esplicazione nel wiki usato in classe, in presenza, come foglio su cui gli studenti possono annotare il risultato delle loro ricerche, come feedback al quale tornare per ripassare o studiare, come sito sempre aggiornabile anche dalle classi successive, chiamate ad approfondire determinati argomenti. SPIEGAZIONE E MODALITA’ D’USO DEI PIU’ IMPORTANTI SOFTWARE COSTRUTTIVISTI L’uso del wiki consente: una cooperazione proficua tra gli studenti, la divisione in gruppi, l’assegnazione di ruoli ben definiti al fine di raggiungere l’obiettivo preposto, l’esplicazione delle abilità di produzione scritta, di produzione orale, problem solving, controversia, discussione. Il wiki è, dunque, uno strumento molto valido nell’ambito della collaborazione e della cooperazione, serve a rendere disponibile molto materiale ad un’ampia fascia di utenti e sta diventando, sempre più, strumento gradito all’interno dell’insegnamento. PIATTAFORMA MOODLE: MOODLE e' un software open source, standard de facto per l'elearning, con circa 79 milioni di utenti ed oltre 65000 siti registrati ad oggi nel mondo. La piattaforma di e-learning è un'opportunità per utilizzare un supporto tecnologico di qualità alla didattica in aula, che permette di approfondire e dare continuità alle attività scolastiche e non, raggiungere tutti gli studenti, avere un canale interattivo di comunicazione docenti-studenti. 3 Le possibilità di utilizzo offerte variano dal semplice caricamento di materiale didattico (testi, audio, video), alle attività interattive: forum di discussione e chat, consegna di progetti e relazioni degli studenti, invio di avvisi e comunicazioni alla classe, valutazioni individuali degli elaborati, fino alla somministrazione di quiz interattivi e lo sviluppo di progetti collaborativi (wiki). Ha una interfaccia multilingua ed è adattiva, cioè è ottimizzata per essere utilizzata con facilità anche su dispositivi mobili, tablet e smartphone. LEARNING OBJECT Letteralmente “oggetto di apprendimento”, il learning object (sinteticamente noto come LO dal relativo acronimo) è una unità di istruzione per l'e-learning, riutilizzabile. I learning object costituiscono particolari tipi di risorse di apprendimento autoconsistenti, dotate di modularità, reperibilità, riusabilità e interoperabilità, che ne consentono la possibilità di impiego in contesti diversi. Si tratta di un altro “risultato atteso” previsto nel piano di miglioramento: esso infatti prevede la produzione di UDA in forma di Learning object. Anche questa azione sarà possibile grazie ai corsi di formazione, non solo già avviati nel corrente anno scolastico, ma propedeutici ad altri corsi da realizzarsi nel prossimo triennio. WEB QUEST – CODING – GAMING – SCRATCH Il webquest è una metodologia didattica di tipo costruzionista. Se riteniamo che l'apprendimento sia cambiato nel senso che i nostri discenti sono sempre meno disponibili ad autopercepirsi come "vasi vuoti" che attendono di essere riempiti dei contenuti in possesso al docente, mentre mostrano una attitudine alla interazione, le pratiche dell'istruzione fondate sulla trasmissione sono decisamente superate. Debbono trovare un'adeguata valorizzazione le metodologie didattiche che stimolano le competenze "costruttive" dei soggetti. Le nuove tecnologie potrebbero indurre la falsa idea che il processo di apprendimento possa essere integralmente gestito dal soggetto. In questo modo la scuola sarebbe del tutto inutile e i soli media assolverebbero al problema della trasmissione culturale. In realtà le cose non stanno così, in quanto l'educazione formale ha ancora un suo significativo ruolo da giocare. Essa deve proporsi come un elemento del triangolo: a) processo di formazione, b) tecnologie e c) istituzioni deputate alla formazione. Il mestiere dei docenti ha oggi un senso nuovo, quello della mediazione culturale tra le tecnologie e gli utenti. Il webquest, per come noi lo concepiamo, è una metodologia didattica che fa ben comprendere il senso in cui possa avvenire questa operazione di interposizione tra tecnologie e soggetti da formare. Esso valorizza le capacità autoformative degli allievi, abilita l'uso delle tecnologie e non abdica alla funzione di guida, orientamento e valutazione del docente. I software d'ascendenza costruttivista hanno un precursore storico nel LOGO di S. Papert. Le attività basate su software di CODING, GAMING, SCRATCH, ecc. sono state progettate tutte in modalità costruttivista. L'ambiente d'apprendimento si dà scevro d'impostazioni preordinate; gli obiettivi non presentano una sequenziazione gerarchica; all'allievo è chiesto di esplorare l'ambiente in modo da risolvere in e con esso problemi; l'apprendimento non è costantemente monitorato, ma è piuttosto osservato, perché, in ambito costruttivista, conta quali comportamenti adattivi lo studente adotta per pervenire all'assolvimento di un compito. Per quanto attiene al rinforzo, esso non viene considerato un problema, in quanto la scoperta (come Bruner ha insegnato) viene reputata adeguata ricompensa psicologica. Nel tentare delle soluzioni l'allievo inevitabilmente commetterà degli errori, ma è propria dalla riflessione sugli errori che egli apprenderà qualcosa di interessante su come funziona la sua mente: l'errore innesca un processo che induce il pensiero a pensare se stesso, perciò assolve ad una funzione di arricchimento del soggetto. L'apprendimento, in ambiente costruttivista, avviene come fosse un gioco, ciò vuol dire che il soggetto che apprende si muove liberamente nella situazione di apprendimento, senza il freno inibitorio dell'insuccesso e con una costante apertura verso il nuovo. 4 WORK IN PROGRESS Aggiornare il curricolo di "tecnologia" nella scuola secondaria di primo grado. Le nuove tecnologie multimediali, dell’informazione e della comunicazione e le tecnologie digitali devono rientrare, secondo le nuove indicazioni, quale oggetto di studio della Disciplina “Tecnologia”. Tali contenuti di conoscenza e di operatività saranno opportunamente trasformati per i ragazzi in competenze tecnologiche, attraverso l’attività laboratoriale, connessa a problemi e situazioni concrete o a contesti di vita reale, con l’intento educativo di sviluppare in loro un atteggiamento critico e una maggiore consapevolezza rispetto agli effetti sociali e culturali della loro diffusione, alle conseguenze relazionali e psicologiche dei possibili modi di impiego. Il laboratorio, quindi, inteso soprattutto come modalità per accostarsi in modo attivo e operativo a situazioni o fenomeni oggetto di studio, deve rappresentare il riferimento costante per la didattica della Tecnologia, in quanto dovrà essere utilizzato come sede dove gli alunni imparano facendo, passano cioè dal sapere al sapere come fare e al saper fare, partecipano al “progetto” e alla “realizzazione di semplici prodotti”, verificano i risultati, tenendo conto anche della componente creativa impiegata nella risoluzione del problema. Acquisire competenze (ovviamente non solo) digitali è importante, ma è essenziale capire e comprendere che l’informatica è (anche o soprattutto) un aspetto della tecnologia che si occupa del mondo del costruito: ossia di trasformazioni materiali e di funzioni che possono essere esercitate dai prodotti costruiti dall’uomo. A tale proposito, tutti gli artefatti: il computer, la LIM, il TABLET sono tecnologia, ma sono tecnologia anche l’automobile, il frigorifero, l’abitazione, l’alimentazione, le industrie, cioè si è di fronte a conoscenze e saperi (informatici) su cui poggiano le idee che si traducono in progetti e poi in processi di lavorazione, cioè applicazioni successive e continue dell’uomo che lavora e produce per migliorare le proprie condizioni di vita. DA FARE NEL PROSSIMO TRIENNIO: 1. Adeguamento delle infrastrutture tecnologiche, dalla copertura con rete fissa ADSL e connessione wi-fi alla installazione di un maggior numero di strumentazione tecnologica del Plesso di Frigole, i cui alunni ed insegnanti sono costretti a raggiungere la sede centrale per usufruire dei laboratori informatici per portare il pensiero computazionale nella scuola primaria ed avviare metodologicamente un curricolo in verticale compiuto. 2. Formazione dei docenti e del personale ATA per l’innovazione didattica, organizzativa e gestionale : a) le “aule aumentate dalla tecnologia” rappresentano il primo passo per consentire a tutti i docenti di introdurre nuove metodologie volte al superamento della didattica tradizionale non più rispondente ai bisogni ed alle modalità plurali di apprendimento e di sviluppo cognitivo di ciascuna alunno. b) La segreteria digitale rappresenta l’immediato futuro per la gestione efficiente ed efficace in tempi reali dei processi amministrativi. 3. Portare a compimento il processo di trasformazione ed innovazione degli ambienti di apprendimento incrementando, compatibilmente con le risorse economiche e strutturali, il numero di aule “aumentate dalla tecnologia” che, con l’introduzione di un nuovo setting d’aula promuovono più efficaci e funzionali relazioni didattiche e anche ai fini del miglioramento degli esiti di apprendimento. Queste immagini, più delle parole, raccontano la scuola nel suo prossimo divenire, compatibilmente con gli spazi e le risorse: 5 Lecce, 28/12/2015 Il Docente Animatore Digitale Prof. Adriano Striani 6