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IL LUOGO DELL’ASSENZA
la casa dello studente a Chieti di Giorgio Grassi e Antonio Monestiroli
a proposito di una demolizione
LUIGICOCCIA / CARLOMOCCIA / LÚCIOROSATO
il luogo dell’assenza “è dove, nell’impercettibile vuoto di un territorio saturo di caos, la ragione
della forma negata all’architettura resta più forte di una presenza: memoria di un altro
paesaggio che sarebbe potuto accadere e farsi città” (LR)
queste parole per raccontare il senso del nuovo appuntamento espositivo che usomagazzino
per altre architetture dedica ad una riflessione sulla demolizione della casa dello studente di
Chieti; progetto realizzato solo in parte e in parte inopinatamente demolito qualche anno fa.
Insieme all’esposizione del manifesto originale della presentazione del progetto tenutasi a Chieti
nel 1980, sono stati invitati tre architetti (esponenti dell’ultima generazione di architetti formatisi
in quella che era la scuola di Pescara di quegli anni) a misurarsi, attraverso una loro libera
interpretazione, con il “luogo dell’assenza” di quello che era il manufatto progettato da Giorgio
Grassi e Antonio Monestiroli.
I tre architetti invitati sono: Luigi Coccia, Carlo Moccia e Lúcio Rosato che rispondono in modo
eterogeneo presentando un modello, una lettera e una installazione dinamica.
Luigi Coccia si interroga sulla solitudine degli elementi primari evidenziando attraverso un
modello la trasformazione dell’area di pertinenza alla casa dello studente dagli anni ‘50 al 2000
attraversando il tempo di prima della costruzione, della costruzione e della demolizione del
manufatto.
Se Carlo Moccia si accosta al tema posto affidando la sua riflessione ad una lettera nella quale
racconta la forma necessaria, Lucio Rosato disegna a terra con la terra verde le impronte delle
parti demolite del progetto ribaltando così il rapporto presenza/assenza. Si tratta di una
installazione che si lascia disfare dai visitatori che si renderanno partecipi (più o meno
involontariamente) di una disgregazione della forma segnando di altre impronte verdi lo spazio a
dire che di quella presenza/assenza porteremo con noi inevitabilmente le tracce.
Questa esposizione è stata concepita in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di
Pescara che per mercoledì 19 febbraio ha organizzato presso la Facoltà di architettura di
Pescara in viale Pindaro (ore 9.30/13.00 – 14.30/18.00) la presentazione di tre libri recenti sul
pensiero e sull’opera di Aldo Rossi, Giorgio Grassi e Agostino Renna e un dibattito per
interrogarsi, a quarant’anni di distanza, su cosa c’è di nuovamente attuale nel progetto
culturale della Tendenza che negli anni Sessanta e Settanta aveva prodotto un generoso
tentativo di rifondazione disciplinare depositando fondamentali acquisizioni nella cultura
architettonica internazionale. Nei progetti e negli scritti della Tendenza (che ha fortemente
caratterizzato la scuola di architettura di Pescara fino ai primissimi anni 80) riposano questioni di
estremo interesse e di potenziale attualità, come il rapporto tra teoria dell’architettura e
progetto, la ricerca del fondamento urbano delle scelte progettuali, il contenimento
dell’arbitrarietà dei linguaggi dell’architettura e tanto altro.
Il dibattito a cura di Domenico Potenza e Federico Bilò sarà coordinato da Carlo Pozzi e
Francesco Garofalo con la partecipazione di Carlo Manzo, Valter Scelsi, Vittorio Pizzigoni, Lilia
Pagano, Simona Pierini, Silvia Malcovati, Luigi Coccia, Carlo Moccia, Lucio Rosato.