Fondi europei ed Enti locali: uno studio del CCRE dimostra

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Fondi europei ed Enti locali: uno studio del CCRE dimostra
Newsletter dell'AICCRE - Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa - N. 77 Novembre 2015
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255 del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n. 1041 del Registro degli Operatori della
Comunicazione (Roc)
Fondi europei ed Enti locali: uno studio del CCRE dimostra che…
Con l’aiuto delle sue associazioni nazionali, il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE)
ha effettuato uno studio sul grado di coinvolgimento delle citta, delle regioni e
delle loro associazioni nazionali nella politica di gestione dei fondi della politica di
coesione. Molti paesi europei non hanno ancora adempiuto il loro obbligo di cooperare con citta, le
regioni e le loro associazioni. Dal 2014 i governi nazionali hanno l’obbligo di creare una partnership
con i governi locali e regionali sulla progettazione ed erogazione dei fondi europei. Sebbene la
maggior parte dei governi locali sia coinvolta direttamente e / o attraverso le loro associazioni nazionali nella consegna dei
fondi comunitari, lo studio dimostra che il rispetto del principio del partenariato in questa fase di
attuazione varia molto da uno Stato membro all’altro. Inoltre, in diversi casi, le regioni hanno piu influenza sulle
decisioni governative di paesi e citta. Lo studio dimostra anche che in molti casi, come in Austria o in Belgio, le associazioni
nazionali di enti locali svolgono un semplice ruolo di informazione - dalle attivita attraverso pubblicazioni e manifestazioni
diffondendo - ma non sono pienamente coinvolti nelle discussioni con le autorita di gestione. Il CCRE rende noto che, insieme
alle sue associazioni nazionali che coprono tutti gli Stati membri dell’UE, e pronto a contribuire ad approfondire ulteriormente il
principio di partenariato sia in termini di controllo della sua applicazione e di trarre gli opportuni insegnamenti per il prossimo
periodo di programmazione. Leggi lo studio (in inglese)
Conferenza sul clima di Parigi, UE: “opportunita storica di evitare
cambiamenti climatici pericolosi”
La Commissione europea ha illustrato la sua posizione e i suoi obiettivi in vista della conferenza delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Parigi che si svolgera dal 30 novembre all’11
dicembre prossimi. La Commissione, si legge in un comunicato, ha ribadito quanto sia importante
raggiungere un accordo mondiale equo, ambizioso e giuridicamente vincolante. “L’Unione europea si
adoperera per raggiungere un accordo globale, duraturo e dinamico che consenta di accelerare la
transizione globale verso economie a basse emissioni di carbonio e resilienti ai cambiamenti climatici. Cio permettera non solo
di limitare i cambiamenti climatici e rafforzare l’impegno delle societa per adattarsi agli impatti di questi mutamenti, ma anche di
sostenere la crescita economica e lo sviluppo sostenibile a lungo termine nell’UE e a livello mondiale”. Per prevenire le
conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici, l’aumento della temperatura media globale deve essere mantenuto al di sotto
di 2o C rispetto ai livelli preindustriali. Per l’UE, il nuovo accordo deve essere un chiaro segnale della volonta dei governi di
ridurre le emissioni in misura sufficiente a mantenere, da qui alla fine del secolo, l’aumento della temperatura al di sotto del
limite concordato. Un accordo credibile presuppone: 1. una visione globale per un obiettivo a lungo termine, che
funga da segnale per le parti interessate, tra cui le imprese, gli investitori e il pubblico, della volonta
di passare a un’economia a basse emissioni di carbonio;
2. un
meccanismo per valutare
periodicamente e rafforzare l’ambizione collettiva; 3. un
solido sistema di trasparenza
e
responsabilita affinché le parti e i soggetti interessati
possano ragionevolmente sperare che le
promesse saranno mantenute. Pagina web della COP21
Fondi: una community per proporre miglioramenti
Sul sito internet della Dg Regio della Commissione europea e stato editato un invito a condividere esperienze, presentare idee
al fine di predisporre in futuro una gestione piu efficace ed efficiente dei fondi strutturali e
d’investimento europei. Per far questo e necessario aderire qui.
Finanziamenti umanitari: aumenta budget per l’istruzione
La Commissione europea si prefigge di aumentare nel 2016 i suoi finanziamenti umanitari per l’istruzione in situazioni di
emergenza, al 4% del budget umanitario totale dell’UE. L’impegno e stato sostenuto all’inizio di quest’anno dal
Commissario per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides e ha ora trovato un forte supporto dal
Parlamento europeo e dagli Stati membri. “Investire oggi nei bambini e un investimento nel futuro. Per questo l’istruzione in
situazioni di emergenza e la mia priorita. Aumentare i finanziamenti umanitari in quest’area portera risultati concreti per i
bambini e le loro famiglie che si trovano in situazioni di emergenza, da quelli nei campi profughi siriani ai bambini affetti
dall’ebola nell’Africa Ovest. Nessuna bambino dovrebbe essere lasciato indietro; l’istruzione e una chiave per garantire che tutti
i ragazzi e le ragazze abbiano una possibilita per un futuro radioso”.
Valutazione trasporti: Italia in zona retrocessione
Nell’ambito del quadro di valutazione dei trasporti dell’Unione europea pubblicato recentemente dalla
Commissione europea, l’Italia si classifica 25sima tra i 28 Paesi presi in considerazione. Ad
accompagnare la classifica, una serie di valutazioni. In merito al mercato interno, la Commissione
segnala: “L’Italia alla fine del luglio 2015, aveva un numero relativamente alto di
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processi pendenti relativamente a presunte infrazioni della legge UE, la maggior
parte dei quali relativi a questioni marittime, ferroviarie e aeree. La quota di
produzione nelle imprese a crescita elevata corrisponde alla media UE”. In merito a investimenti e
infrastrutture, il giudizio e: “L’Italia non performa bene sul tempo medio di import ed export dei beni via mare, che e superiore
ai 18 giorni. Le infrastrutture di trasporto italiane ricevono rating leggermente sotto la media UE, con un lieve decremento
dall’ultimo periodo di rilevazione per alcune di esse. Il tasso di completamento del Ten-t Core Network corrisponde per la
maggior parte alla media UE”. In merito a unione dell’energia e innovazione, la Commissione rileva: "L’Italia segna la piu alta
quota di nuove automobili passeggeri registrate che utilizzano carburanti alternativi, grazie alle vendite di veicoli a gpl e caso
naturale. L’Itaca registra anche punteggi altri per l’elettrificazione della sua rete ferroviaria, sopra il 70%. La quota complessiva
di energie rinnovabili nel trasporto e lievemente sotto la media UE, e gli automobilisti passano molto tempo negli ingorghi di
traffico rispetto ad altri Paesi europei". Riguardo alle persone, infine, il report segnala: "L’Italia registra una bassa
consumer satisfaction per quanto riguarda il trasporto urbano, aereo e ferroviario, sebbene la
soddisfazione per il trasporto ferroviario sia migliorata notevolmente negli ultimi anni. Il punteggio per la
sicurezza stradale e migliorato leggermente dall’anno passato ed e vicino alla media UE. La quota di donne impiegate in
mansioni relative ai trasporti e di 2 punti percentuale al di sotto della media UE”.
Crisi dei rifugiati: il punto sulla situazione
L’agenda europea sulla migrazione adottata dalla Commissione nel maggio 2015 ha evidenziato la necessita di un approccio
globale alla gestione della migrazione. Da allora sono state introdotte varie misure, tra cui due meccanismi di
emergenza per la ricollocazione di 160 000 persone in evidente bisogno di protezione internazionale dagli Stati membri piu
colpiti verso altri Stati membri dell’UE, e l’approvazione del piano d’azione della Commissione sul rimpatrio. Il 23 settembre la
Commissione europea ha presentato una serie di azioni prioritarie da realizzare entro i sei mesi successivi per attuare
l’agenda europea sulla migrazione: da un lato interventi a breve termine volti a stabilizzare la situazione in corso, dall’altro
misure a piu lungo termine intese a istituire un sistema solido in grado di sostenere la prova del tempo. L’elenco delle azioni
prioritarie riporta le misure principali che sono immediatamente necessarie, ossia: i) misure operative, ii) sostegno finanziario,
iii) attuazione della legislazione dell’UE. L’elenco e stato approvato in occasione della riunione informale dei capi di Stato e di
governo del 23 settembre 2015 e nuovamente il 15 ottobre 2015. Queste misure devono ora essere attuate rapidamente ed
efficacemente a tutti i livelli. In occasione della riunione informale dei capi di Stato e di governo del 23
settembre, gli Stati
membri hanno riconosciuto l’esigenza di impegnare
risorse nazionali
supplementari; tale impegno e stato ribadito dal Consiglio europeo del 15 ottobre. La Commissione ha gia
proposto modifiche ai bilanci del 2015 e del 2016, aumentando di 1,7 miliardi di euro le risorse stanziate per la crisi dei
rifugiati. Cio significa che nel 2015 e nel 2016 la Commissione spendera in tutto 9,2 miliardi di euro per
la crisi dei rifugiati. Gli Stati membri si sono impegnati a investire risorse nazionali corrispondenti. Numerosi sono pero gli
Stati membri che devono ancora fornire finanziamenti corrispondenti a quelli dell’UE per l’UNHCR, il Programma alimentare
mondiale e altre organizzazioni pertinenti (500 milioni di euro), il Fondo fiduciario regionale dell’UE per la Siria (500 milioni di
euro) e il Fondo fiduciario di emergenza per l’Africa (1,8 miliardi di euro).
Il comunicato stampa completo
PE: contro terrorismo azioni coordinate
Il Parlamento europeo ha affermato, in una risoluzione adottata il 25 novembre, che gli attacchi terroristici di Parigi hanno
evidenziato ancora una volta la necessita urgente di azione coordinata degli Stati membri e dell’Unione
europea per prevenire la radicalizzazione e la lotta al terrorismo. La risoluzione contiene proposte concrete per
una strategia completa volta ad affrontare l’estremismo, da applicare in particolare nelle prigioni, online e attraverso l’istruzione
e l’inclusione sociale. Il Parlamento propone, tar l’altro, di cerare una blacklist europea di jihadisti e di sospetti terroristi jihadisti
e pone l’accento sulla necessita di avere una definizione comune di “foreign fighters” al fine di consentire procedimenti penali
nei loro confronti nel momento in cui dovessero rientrare sul suolo dell’UE. Si invitano inoltre gli Stati membri ad assicurare
che i combattenti stranieri al loro rientro in Europa siano sottoposti a controllo giudiziario e, se del caso, a detenzione
amministrativa fino all’avvio del corrispondente procedimento giudiziario. Inoltre, per il Parlamento e necessario rafforzare il
dialogo interculturale attraverso i sistemi d’istruzione, cosi come evitare la marginalizzazione nei quartieri svantaggiati e
incoraggiare l’inclusione. I deputati propongono, come possibile misura, di separare i prigionieri radicalizzati per evitare che le
prigioni siano utilizzate come luogo per accrescere l’estremismo radicale e violento. Al fine di evitare la distribuzione di
messaggi di odio e l’elogio del terrorismo su internet, il PE vuole che il contenuto illegale che
inneggia a un estremismo violento sia immediatamente cancellato, pur nel rispetto dei diritti
fondamentali. Gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione azioni legali, anche di tipo penale, contro le imprese
di internet e dei media sociali nonché i fornitori di servizi che si rifiutano di ottemperare a una richiesta amministrativa o
giudiziaria per eliminare contenuti illegali o di apologia del terrorismo.
Migrazione e lavoro: PE adotta bilancio 2016
Il Parlamento europeo ha approvato il 25 novembre scorso il bilancio europeo per il prossimo anno, disponendo stanziamenti
d’impegno pari a 155 miliardi di euro e 143,9 miliardi di euro, cosi come concordato con il Consiglio il 14 novembre. Il
Parlamento ha garantito il massimo importo possibile per il finanziamento della gestione dell’emergenza migratoria, delle
piccole e medie imprese, degli studenti e del programma di ricerca UE Orizzonte 2020.
Scandalo test sulle emissioni autovetture, CdR: “Enti locali da indennizzare”
La commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE) del Comitato delle regioni e dei
poteri locali (CdR) ha recentemente adottato una dichiarazione in cui esprime la propria posizione sullo
scandalo dei test sulle emissioni delle autovetture. I membri della ENVE deplorano che i governi degli
Stati membri riuniti nel Consiglio dei ministri dell’UE abbiano permesso all’industria automobilistica di
superare di piu del doppio i limiti di emissione fissati dalla legislazione europea a partire dal 2017.
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Chiedono inoltre che le autorita locali abbiano diritto ad una congrua percentuale degli indennizzi che
i costruttori di automobili di cui e stata accertata la responsabilita dovranno versare, cosi da
consentire a citta e regioni di attuare dei programmi per una migliore qualita dell’aria. Il presidente della
commissione ENVE Francesco Pigliaru, che e anche Presidente della regione Sardegna, ha cosi commentato l’adozione della
dichiarazione: "Le norme che regolamentano i test sulle emissioni dei veicoli hanno un’incidenza diretta sui cittadini e sono
quindi della massima importanza per gli enti regionali e locali. Le regioni e le citta non possono ammettere in
alcun caso regole meno severe, come e avvenuto ad esempio ad opera di governi nazionali che
hanno attenuato i limiti stabiliti per le emissioni. Esortiamo le istituzioni dell’UE e gli Stati membri a
non tollerare piu a lungo le manipolazioni e a garantire che i test effettuati siano affidabili, rigorosi e
basati su emissioni prodotte in condizioni reali di circolazione. Invitiamo infine l’industria automobilistica ad
agire con la massima trasparenza per riconquistare la fiducia dei consumatori. Questa e anche la strada maestra da seguire
affinché il settore automobilistico mantenga il proprio ruolo chiave nell’economia dell’UE”.
Internet e roaming: sulla GUCE il regolamento europeo
La Gazzetta ufficiale serie L dell’Unione europea ha pubblicato il regolamento europeo che stabilisce misure riguardanti
l’accesso a un’Internet aperta e che modifica la direttiva precedente relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in
materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica e regolamento relativo al roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni
mobili all’interno dell’Unione.
NOTIZIE E COMMENTI DALLE FEDERAZIONI
AICCRE-Sicilia: Pietro Puccio nuovo segretario generale
Pietro Puccio (nella foto), e il nuovo Segretario generale della Federazione Sicilia dell’AICCRE. E
stato eletto a Palermo il 25 novembre dall’Assemblea straordinaria della Federazione. Puccio, 61 anni,
e stato Sindaco di Capaci dal 1994 al 1996, Presidente della Provincia regionale di Palermo dal 1996
al 1998. Attualmente e alla guida del “GAL golfo di Castellammare” e del “GAC golfi di Castellammare
e Carini”. Il neo-Segretario ha annunciato che organizzera al piu presto un Congresso regionale per il
rilancio dell’AICCRE e che l’Associazione deve recuperare il ruolo cruciale nella diffusione dei valori europei, nonché degli Enti
locali.
Giovanni Rosciglione, Segretario generale uscente, ha voluto “salutare e ringraziare chi per otto anni mi dato fiducia e
consentito di fare un’esperienza importante e qualificante in una prestigiosa Associazione che ha nobili ed attuali finalita”.
AICCRE-Puglia: “Sentirsi europei, oggi”
La Federazione AICCRE della Puglia promuove per l’anno scolastico 2015/2016 un concorso sul tema: “Sentirsi europei,
oggi”, riservato agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori della Puglia, Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio
Regionale della Puglia.
Scadenza per la consegna e l’invio degli elaborati – tema, articolo, disegno, scultura, Cd, filmato ecc… – e il 30 marzo 2016.
Bando borse studio AICCREPUGLIA – anno 2015-16
IN AGENDA
AICCRE Direzione nazionale
La Direzione nazionale dell’Associazione e convocata per lunedi 30 novembre alle ore
dell’AICCRE, a Roma, in Piazza Trevi 86 (Sala Umberto Serafini).
10.00, presso gli uffici
AICCRE Consiglio Nazionale AICCRE
Il Consiglio nazionale dell’Associazione e convocato per lunedi 30 novembre alle ore
dell’AICCRE, a Roma, in Piazza Trevi 86 (Sala Umberto Serafini).
11.30, presso gli uffici
BANDI E PROGRAMMI
PAC (politica agricola comune): sostegno a favore di azioni di informazione
Il presente invito a presentare e inteso a sollecitare la presentazione di proposte riguardanti il finanziamento di azioni di
informazione sulla PAC. L’obiettivo delle azioni di informazione consiste, in particolare, nel contribuire a spiegare, attuare e
sviluppare la PAC e nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui suoi contenuti e obiettivi, nell’informare gli agricoltori e gli altri
soggetti attivi nelle zone rurali e nel promuovere il modello europeo di agricoltura nonché nell’aiutare i cittadini a comprenderlo.
Un’azione di informazione e un insieme autonomo e coerente di attivita di informazione, organizzato sulla base di un unico
bilancio. Il tema del presente invito e il seguente: la politica agricola comune e le sfide da affrontare. La politica agricola
comune (PAC) e fondamentale per la sicurezza alimentare a lungo termine e fornisce un importante contributo alle priorita
principali della Commissione, quali gli investimenti, la crescita e l’occupazione, i cambiamenti climatici, il mercato interno, il
mercato unico digitale e altre. Essa contribuisce allo sviluppo sostenibile e alla modernizzazione dell’agricoltura europea e
all’economia rurale in senso lato e aiuta ad affrontare la sfida globale di «come produrre di piu, utilizzando meno». I destinatari
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sono il pubblico in generale (in particolare i giovani nelle aree urbane) e/o gli agricoltori e altri soggetti attivi nel mondo rurale.
Le domande devono essere inviate per posta (raccomandata, come prova della data di invio fa fede il timbro postale) o per
servizio di corriere (come prova della data di invio fa fede la data di ricevimento da parte del servizio di corriere) entro e non
oltre il 30 novembre 2015. Scarica il bando dalla Gazzetta
Reti transeuropee di telecomunicazione: 5 inviti a presentare proposte
La Commissione europea, Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie, pubblica cinque
inviti a presentare proposte al fine di concedere sovvenzioni a progetti in conformita alle priorita e agli obiettivi definiti nel
programma di lavoro per il 2015 in materia di reti transeuropee di telecomunicazione nel quadro del meccanismo per collegare
l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF) per il periodo 2014-2020. Si sollecitano proposte per i seguenti inviti: CEF-TC2015-1: Emissione elettronica di documenti — eDelivery; CEF-TC-2015-1: Fatturazione elettronica — eInvoicing; CEF-TC2015-1: Servizi generici — dati pubblici aperti; CEF-TC-2015-1: Servizi generici — internet piu sicuro; CEF-TC-2015-1:
Europeana. Il bilancio indicativo disponibile per le proposte scelte nell’ambito di questi inviti e di 38,7 milioni di EUR. Il termine
ultimo per l’inoltro delle proposte e il 19 gennaio 2016. Clicca qui per la documentazione relativa agli inviti
Reti transeuropee di telecomunicazione
Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro per le sovvenzioni in materia di nel quadro del meccanismo
per collegare l’Europa per il periodo 2014-2020. La Commissione europea, direzione generale delle Reti di
comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie, pubblica quattro inviti a presentare proposte al fine
di concedere sovvenzioni a progetti in conformita alle priorita e agli obiettivi definiti nel programma di
lavoro per il 2015 in materia di reti transeuropee di telecomunicazione nel quadro del meccanismo
per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility, CEF) per il periodo 2014 -2020. Si sollecitano proposte
per i seguenti inviti: CEF-TC-2015-2: Appalti elettronici – eProcurement; CEF-TC-2015-2: Servizi generici di sanita elettronica eHealth Generic Services; CEF-TC-2015-2: Identificazione e firma elettroniche - eIdentification and eSignature (eID); CEF-TC2015-2: Servizi generici di risoluzione delle controversie online - Online Dispute Resolution Generic Services (ODR). Il bilancio
indicativo disponibile per le proposte scelte nell’ambito di questi inviti e di 16,9 milioni di EUR. Il termine ultimo per l’inoltro
delle proposte e il 15 marzo 2016. La documentazione relativa agli inviti e pubblicata sul sito web del CEF per le
telecomunicazioni
Non lasciare l’Europa agli altri: ADERISCI ALL’AICCRE!
L’AICCRE e la voce di tutti i comuni, anche dei piu piccoli, la voce degli enti intermedi, la voce delle Regioni. Dal 1952
portiamo le tue esigenze nelle sedi europee, li dove, come sai, si decidono tutte le politiche che coinvolgono il tuo territorio.
L’AICCRE nella sua lunga storia ha vinto battaglie politiche fondamentali per accrescere il ruolo dell’ente locale: se oggi
possiamo contare sul Comitato delle Regioni e dei poteri locali; se dal 1979 il Parlamento europeo e eletto dai cittadini e non
piu deciso dai governi e merito delle nostre lotte politiche. Il nostro impegno pero non si ferma alla dimensione politica. La
nostra testa e a Bruxelles, ma il nostro cuore e in Italia. L’Italia dei Comuni, degli Enti intermedi, delle Regioni. La nostra e una
Associazione che ha sessantadue anni di eta, quindi ha l’esperienza necessaria per capire che l’Europa si costruisce giorno
dopo giorno, concretamente. Sappiamo che molti fondi europei destinati all’Italia tornano indietro perché non sono utilizzati.
Ogni giorno l’Unione europea oltretutto emana bandi di gara e linee di finanziamento che possono contribuire in modo decisivo
allo sviluppo economico del tuo territorio. Per questo, ti informiamo e ti formiamo: un giornale on line bisettimanale con tutte le
novita sia politiche che economiche che interessano gli enti locali; corsi di formazione e seminari per amministratori e
funzionari per capire come utilizzare i fondi europei. Oltretutto, aderendo all’AICCRE, entrerai nella grande famiglia europea
del CCRE, una rete capillare di enti locali che abbraccia tutto il continente e tra l’altro potrai scegliere facilmente un partner per
poter realizzare i progetti europei. E se il tuo Comune ancora non l’ha fatto GEMELLATI con un comune europeo: ti
conviene! E se gia ha un gemellaggio fanne un altro. Fai entrare i tuoi cittadini in Europa dalla porta principale. Fallo con chi da
sempre lo fa.
Informazioni, modalita per l’adesione e per le quote associative consultate il nostro sito internet o
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mandate una e-mail.
Si invitano tutti gli Enti locali, le Pubbliche amministrazioni, a mettere nel proprio link preferiti, il
nostro sito www.aiccre.it
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Direttore Responsabile: Giuseppe Viola
Responsabile Editoriale: Giuseppe D'Andrea
In redazione: Anna Pennestri
Rivista telematica dell'AICCRE
Piazza di Trevi 86 - 00187 Roma, tel. 06.6994.0461 - fax 06. 6793.275 - email: [email protected] - www.aiccre.it
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