[Rece] - Al Gambero - Calvisano (BS) - IDR web

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[Rece] - Al Gambero - Calvisano (BS)
Category : Brescia
Published by Pumpkin on 12/4/2006
MESSAGGIO IN GOOGLE GRUPPI ED EVENTUALE DISCUSSIONE
RISTORANTE GAMBERO
Via Roma 11
25012 Calvisano (BS)
Tel. 030.96.80.09
Visitato domenica 9 aprile a pranzo
Al centro di un piccolo paese piuttosto anonimo della campagna
bresciana si trova questo elegante ristorante, da tempo nei nostri
pensieri.
Arriviamo verso le 13.30, le due sale di cui è composto il locale sono
già piene. Ci accomodiamo a un tavolo rotondo apparecchiato in modo
classico, tovagliato bianco e sottopiatti con monogrammi RG di stile
un po' retrò. Classico è anche l'aspetto della sala, stucchi, parquet,
mobili di legno, tappeti, candelabri d'argento, uno specchio rococò
con cineserie. Il personale è in divisa nera d'ordinanza, la comanda
viene presa direttamente dal patron.
Con il menu ci vengono portati degli stuzzichini (anche se siamo
ancora senz'acqua). Cucchiaino con salmone affumicato con olio
(discreto il salmone, molto più gustoso l'olio), cucchiaino con patata
e corallo di capasanta (buono) e bicchierino di purea di patata e
pancetta (ottimo).
La carta presenta svariate proposte sia di pesce che di terra, con
antipasti sui 15 euro, primi 10-12, secondi 22. E' presente anche un
menu degustazione che pare piuttosto corposo.
Dalla consistente carta dei vini (da me richiesta, tardava ad
arrivare) scegliamo un Brunello col d'Orcia 2001, davvero ottimo.
Durante l'attesa, insieme al cestino del pane (varie forme di pane
bianco molto ben lievitato) ci viene portato un altro assaggio dalla
cucina. Terrina di vitello con aceto balsamico. Buona e saporita, un
inizio promettente.
Poi giungono i piatti: bouquet di lingua e testina. Un cavallo di
battaglia del Gambero, che ci era stato consigliato di prendere e che
non delude. Al centro un cono di patate schiacciate su cui poggiano
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vari pezzi di lingua tenera e molto saporita, accompagnata da insalata
e carote fresche. Eccellente il contrappunto dei capperi, molto
saporiti senza essere salati. Sul cilindro, come una coroncina, la
testina di vitello. Un piatto davvero grande.
Il secondo antipasto è ancora meglio. Tortino di piedino di maiale e
guancia di vitello in panatura croccante. Il piatto viene presentato
con un accompagnamento di funghi porcini e gallinacci sott'olio, di
ottima qualità, e riduzione all'aceto balsamico. E' stato il mio
piatto preferito del pranzo, un concentrato di sapori dalla riuscita
perfetta. Questi due antipasti da soli valgono il viaggio.
Poi i piatti forti. Lumache in terrina alle erbe fini. Presenti in
carta come antipasto, le chiediamo come secondo piatto. Adoro le
lumache, ma il piatto si è rivelato piuttosto deludente. Non tanto per
la materia prima, buona, quanto per la preparazione, con un fondo di
verdure piuttosto sciape. Peccato …
Infine il piccione disossato con salsa al rosmarino. La presentazione
è molto gradevole, al centro il petto di piccione aperto in due con la
sua salsa, in un angolo le cosce alla griglia, in un altro una piccola
salsiccia e in un altro ancora una scaloppa di foie gras alla griglia
con polenta. Inoltre verdure di stagione, tra cui spicca un ottimo
asparago.
Eccellente qualità del piccione per un piatto davvero godibile.
Passiamo infine ai dolci. La carta non è entusiasmante (più che altro
creme e sorbetti), ma nell'attesa ci viene portato un vassoio di
piccola pasticceria sopra la media (soprattutto i cannoncini appena
sfornati) e un piatto con una crema alla vaniglia e una buonissima
creme brulé al pistacchio.
Scegliamo il gelato alla vaniglia bourbon, piuttosto insapore. Certo,
avere provato non molto tempo fa il gelato del Miramonti l'Altro non
poteva che rendere impari il confronto, e comunque il livello è appena
discreto.
Meglio, pur nella sua semplicità, la crema al rhum (volendo con
accompagnamento di pan di spagna al caffè), per una conclusione
golosa.
I due caffè (e il fernet) di prammatica giungono accompagnati da una
gelatina all'irish coffee con panna.
Una cucina di impostazione classica, bene eseguita e con proposte che
rientrano nella mia linea di gusto. Agli altri tavoli ho visto qualche
piatto intrigante, molti risotti, dalla cremosità marcata
(probabilmente buoni, ma che mi interessano relativamente, in quanto
in genere mi saziano ben prima di fine pasto), o altri più normali,
come bistecche di cavallo presentate in modo piuttosto banale.
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Presente in carta anche lo storione (e il caviale) di Calvisano, che
noi abbiamo trascurato.
Io e Paola siamo rimasti molto soddisfatti delle nostre scelte e
abbiamo goduto di un ottimo pranzo, a un prezzo davvero interessante.
Di buon livello il servizio, con qualche punta di cerimoniosità.
Peccato i 4 euro di coperto. Comunque, ce ne fossero di ristoranti
così.
Conto di 143 euro.
Antipasti 29
Secondi 40
Dessert 17
Vino 39
Acqua 2
Liquori 4
Caffè 4
Coperto 8
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