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partita doppia
La cucina al
Due cuoche
emiliane, schiette e
solari, si raccontano
nell’intervista in
coppia di questo
mese
Aurora Mazzucchelli
ristorante Marconi,
Sasso Marconi (Bo)
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femminile
di Francesca Solari - foto Bruno Taddei
Isa Mazzocchi
ristorante La Palta,
Borgonovo Val Tidone (Pc)
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Un aggettivo per definirsi?
Inquieta
Solare
Un aggettivo per definire la sua collega?
Frizzante
Serena
Il primo ricordo legato alla sua professione?
Sono nata in un’osteria; ho
Il rientro a casa, all’una di
diversi ricordi legati a profumi,
notte, di mio padre, cuoco, che
emozioni e sensazioni che vi si
magari a quell’ora si mangiava
respiravano
una bistecca
Una gaffe memorabile?
Una volta – ero alle prime armi
– misi il sale al posto dello
zucchero in un dessert.
E lo servii
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Non riconosco le persone e non
ricordo i nomi; sono svampita
A cena insieme. Dove?
Io la porterei lontano, in
Da Herbert Hintner, ad Appiano.
Non solo per una cena, però,
proprio per una bella giornata
da trascorrere con lui
Sudamerica; a Lima, da Astrid y
Gastón. Un ristorante che mi ha
colpito, in espansione, con una
cucina molto legata al concetto
di “madre terra” con qualche
contaminazione orientale
Se la sua collega fosse un piatto, sarebbe?
Uno spaghetto al pomodoro,
simbolo dell’italianità. Ma
cucinato in modo divertente,
pazzo
Un primo piatto. Una pasta
ripiena, direi, perché mi
trasmette un senso di cura e al
contempo di “contenimento” di
idee
I tre assi nella manica di una donna in cucina?
Senso materno; responsabilità
per ciò che si fa; delicatezza
Rispetto, cura e attitudine a
nei gesti. Io mi ritrovo in quelli
raccontare il proprio mondo
della mia mamma
Tre ingredienti da portare su un’isola deserta?
Coppa, chisola piacentina e un
bel cesto di verdure
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Olio e pane, così vivo. E poi tele
e pennelli per dipingere, così
nutro anche il cervello
Se non fosse chef, sarebbe?
Sarei una viaggiatrice. Amo
Io sono proprio una cuoca.
la ricerca, la scoperta. E in
Se proprio non avessi fatto
fondo vivo il mestiere di chef
la cuoca, avrei fatto solo la
come una continua scoperta di
mamma
me stessa, che mi fa crescere
meglio
Ai fornelli seduce con?
Io non penso che si seduca
Non credo si seduca con un
piatto, ma con la personalità. E
alla fine credo che cucini quello
che sei
tanto con il piatto, quanto
con il modo di farlo: anche
disossare un piccione può
essere seducente. Insomma: o ti
seduco mentre preparo il piatto,
oppure ti imbocco un pomodoro
La dote che più invidia alla sua collega?
Il suo essere sempre positiva,
affabile, entusiasta
Il fatto di aver vissuto la
maternità e di averla conciliata
con il suo lavoro e i suoi sogni
Una figura che la ispira nel suo lavoro?
Georges Cogny, di cui sono
stata allieva. E, da cattolica
praticante, aggiungo una guida
che non è tangibile
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Mio padre
Un ospite speciale che vorrebbe vedere al suo ristorante?
Mio padre
Il mio principe azzurro
Il suo piatto preferito?
Ne ho due, che omaggiano le
mie origini siculo – emiliane: la
Anolini in brodo piacentini
pasta al pomodoro e i tortellini
in brodo
Il piatto che, da chef, le ha dato più filo da torcere?
Anche se amo molto cucinare
il pesce d’acqua dolce, un
temolo russo da 40 kg che mi
Le lavorazioni con il foie gras.
portarono una volta. Occupava
Non mi appartengono
tutto il tavolo: aprirlo, pulirlo,
tagliarlo fu un’occasione unica,
ma faticosa
Il suo motto?
Non mollare mai
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Ridi che ti passa