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partita doppia La cucina al Due cuoche emiliane, schiette e solari, si raccontano nell’intervista in coppia di questo mese Aurora Mazzucchelli ristorante Marconi, Sasso Marconi (Bo) 14 femminile di Francesca Solari - foto Bruno Taddei Isa Mazzocchi ristorante La Palta, Borgonovo Val Tidone (Pc) 15 Un aggettivo per definirsi? Inquieta Solare Un aggettivo per definire la sua collega? Frizzante Serena Il primo ricordo legato alla sua professione? Sono nata in un’osteria; ho Il rientro a casa, all’una di diversi ricordi legati a profumi, notte, di mio padre, cuoco, che emozioni e sensazioni che vi si magari a quell’ora si mangiava respiravano una bistecca Una gaffe memorabile? Una volta – ero alle prime armi – misi il sale al posto dello zucchero in un dessert. E lo servii 16 Non riconosco le persone e non ricordo i nomi; sono svampita A cena insieme. Dove? Io la porterei lontano, in Da Herbert Hintner, ad Appiano. Non solo per una cena, però, proprio per una bella giornata da trascorrere con lui Sudamerica; a Lima, da Astrid y Gastón. Un ristorante che mi ha colpito, in espansione, con una cucina molto legata al concetto di “madre terra” con qualche contaminazione orientale Se la sua collega fosse un piatto, sarebbe? Uno spaghetto al pomodoro, simbolo dell’italianità. Ma cucinato in modo divertente, pazzo Un primo piatto. Una pasta ripiena, direi, perché mi trasmette un senso di cura e al contempo di “contenimento” di idee I tre assi nella manica di una donna in cucina? Senso materno; responsabilità per ciò che si fa; delicatezza Rispetto, cura e attitudine a nei gesti. Io mi ritrovo in quelli raccontare il proprio mondo della mia mamma Tre ingredienti da portare su un’isola deserta? Coppa, chisola piacentina e un bel cesto di verdure 18 Olio e pane, così vivo. E poi tele e pennelli per dipingere, così nutro anche il cervello Se non fosse chef, sarebbe? Sarei una viaggiatrice. Amo Io sono proprio una cuoca. la ricerca, la scoperta. E in Se proprio non avessi fatto fondo vivo il mestiere di chef la cuoca, avrei fatto solo la come una continua scoperta di mamma me stessa, che mi fa crescere meglio Ai fornelli seduce con? Io non penso che si seduca Non credo si seduca con un piatto, ma con la personalità. E alla fine credo che cucini quello che sei tanto con il piatto, quanto con il modo di farlo: anche disossare un piccione può essere seducente. Insomma: o ti seduco mentre preparo il piatto, oppure ti imbocco un pomodoro La dote che più invidia alla sua collega? Il suo essere sempre positiva, affabile, entusiasta Il fatto di aver vissuto la maternità e di averla conciliata con il suo lavoro e i suoi sogni Una figura che la ispira nel suo lavoro? Georges Cogny, di cui sono stata allieva. E, da cattolica praticante, aggiungo una guida che non è tangibile 20 Mio padre Un ospite speciale che vorrebbe vedere al suo ristorante? Mio padre Il mio principe azzurro Il suo piatto preferito? Ne ho due, che omaggiano le mie origini siculo – emiliane: la Anolini in brodo piacentini pasta al pomodoro e i tortellini in brodo Il piatto che, da chef, le ha dato più filo da torcere? Anche se amo molto cucinare il pesce d’acqua dolce, un temolo russo da 40 kg che mi Le lavorazioni con il foie gras. portarono una volta. Occupava Non mi appartengono tutto il tavolo: aprirlo, pulirlo, tagliarlo fu un’occasione unica, ma faticosa Il suo motto? Non mollare mai 22 Ridi che ti passa