17 marzo 2016 - Il Comune di Gatteo

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17 marzo 2016 - Il Comune di Gatteo
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Giovedì, 17 marzo 2016
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Giovedì, 17 marzo 2016
Comune di Gatteo
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
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Le donne nelle due guerre protagoniste spesso nascoste
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 5
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Sigilli alla darsena sulla foce
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 21
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Gatteo Il turismo con la Germania
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 21
PAOLO POPONESSI
Un libro come censimento dei luoghi di quella fuga disperata
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
ERMANNO PASOLINI
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
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GATTEO Festa pre ­pasquale
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
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Promozione turistica
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
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Provinciale alla prese con frana e buche
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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GIORGIO MAGNANI
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 20
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Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un servizio comunale"
Comune di Savignano
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 6
GIUSEPPE DEL BIANCO
Savignanese sprecona poi l' Alfonsine dilaga
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 21
GIUSEPPE ROSSI
Per ricordare Garibaldi e Anita un giardino e la discendente
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 21
PAOLO POPONESSI
Un libro come censimento dei luoghi di quella fuga disperata
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
ERMANNO PASOLINI
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 14
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 14
GIUSEPPE DEL BIANCO
CALCIO ECCELLENZA
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
Vetri rotti a Savignano Cresce la rabbia
17/03/2016 Il Resto del Carlino Pagina 5
Calonici e Convertino show L' Unica ringrazia Rinaldi
17/03/2016 Il Resto del Carlino Pagina 5
La classifica Alfonsine ormai imprendibile
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 12
Bezzi ha i suoi cavalieri del Consiglio Tolto un Leardini (Giorgio) se ne...
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 20
Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un servizio comunale"
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 31
L' Alfonsine poassa anche a Savignano
17/03/2016 L'Osservatore Romano Pagina 6
Gruppi di fedeli all' udienza generale
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Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
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Donazione organi: nuovo gruppo Aido in azione
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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"Archeologia a fuoco" tra mostra e conferenza
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 20
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Così Savignano e San Mauro rimasero divisi
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
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GIORGIO MAGNANI
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Comune di San Mauro
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3
Nel Cesenate spiccano lavoro illegale e affitti in nero
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 4
San Mauro I carabinieri spiegano come...
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 6
Fantini: «Forlì, non è il momento di mollare»
17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
Così Savignano e San Mauro rimasero divisi
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17/03/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 23
ERMANNO PASOLINI
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 12
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"Vivere il tempo" ospita il primo incontro anti truffa
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Economia su scala locale e globale Riflessione degli imprenditori
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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La sammauresità diventa libro
17/03/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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GIORGIO MAGNANI
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
17/03/2016 La Nazione Pagina 7
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Sorms San Mauro Un nuovo successo
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 20
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Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un servizio comunale"
17/03/2016 La Voce di Romagna Pagina 20
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Truffe, evento per gli anziani
Pubblica Amministrazione
17/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 24
EVELINA MARCHESINI
Dal Demanio alle Regioni occasioni per...
17/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 24
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Pinotti: «Caserme presto sul mercato»
17/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 24
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Una vetrina web con più di 200 immobili pubblici
17/03/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 55
DOMENICO GAUDIELLO
Swap, banca responsabile verso la Pa
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 7
CARLO VALENTINI
Gli street artisti in rivolta
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 9
CAMILLO ADINOLFI
Il governo francese disposto a dare 1,8 miliardi di aumenti ai 5 milioni di
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 30
SIMONA D' ALESSIO
Enti p.a. donatori di eccedenze
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 34
MATTEO BARBERO
Comuni all' incasso
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 34
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 34
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 35
Insolvenze, registri Cdc interconnessi
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Il dettaglio dell' Irpef comunale
L' acqua resterà un bene pubblico
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Conti, variazioni per il referendum
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 34
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Una macroregione del Nord Est
17/03/2016 Italia Oggi Pagina 13
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FRANCESCO CERISANO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
Le donne nelle due guerre protagoniste spesso
nascoste
INTERESSE per la seconda serata
organizzata a Savignano nell'aula magna
dell'Accademia dei Filopatridi di Savignano,
dedicata a un tema poco trattato negli ultimi 70
anni ma molto interessante: «La donna nelle
due guerre mondiali. La storia nascosta». La
serata è stata curata dall'amministrazione
comunale di Gatteo e animata dagli interventi
dell'assessore alla cultura Stefania Bolognesi,
di Loretta Buda ricercatrice con le voci narranti
di Giorgia Ricci, Valentina Brocculi, Sabrina
Guidi e Monica Briganti e l'accompagnamento
musicale di Lucia Solferino al violino e Tiziano
Paganelli alla fisarmonica. Sono stati narrati i
racconti dei nonni e delle nonne, storie e fatti
di guerra drammatici ma anche di
insegnamento per cercare di mantenere quei
valori che portano alla pace. DURANTE la
serata è stato presentato il libro La donna nelle
due guerre mondiali. Una storia nascosta
scritto da Manuela Dallonda Casadei, moglie
di Alberto Casadei ideatore delle serate,
collezionista di fotografie, documenti e filmati.
L'autrice spiega poi il valore e il significato del
proprio lavoro e di questo appuntamento: «Così come i grandi fatti della storia si arricchiscono, nel
tempo, di maggiori dettagli, svelati magari anche grazie alla caduta delle censure che possono così
rivelare anche verità diverse dice Manuela Dallonda Casadei così la storia delle donne nel periodo delle
due guerre appare sempre più ricca di vicende anche eroiche, di protagoniste spesso passate
inosservate o non considerate tali, i cui interventi invece furono sicuramente significativi e degni di
essere resi pubblici». IL PROSSIMO appuntamento è stato fissato per domani alle 21 con
l'amministrazione comunale di Sogliano al Rubicone con il vice sindaco Dante Orlandi, Michele
Benvenuti direttore del Museo Linea Christa e Bernadeta Grochowska dell'associazione ItaliaPolonia.
GIOVEDÌ 24 marzo è prevista la serata di chiusura della rassegna a a cura della Accademia dei
Filopatridi (dove si tengono i vari appuntamenti), interverranno suor Mirella Ricci direttrice dell'asilo
Merlara­Don Baronio di Savignano, l'insegnante Mariella Pieri, la studentessa Chiara Caprili,
rappresentanti della Croce Rossa Italiana e Christina Neild ispettrice della Cri di Cesena.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Comune di Gatteo
GATTEO MARE SEQUESTRATA LA STRUTTURA PRIVATA SUL RUBICONE
Sigilli alla darsena sulla foce
Inchiesta su violazioni alla normativa demaniale
DAL punto di ormeggio di Gatteo Mare ieri è
spuntato un cartello: area sottoposta a
sequestro. La piccola darsena alla foce del
Rubicone è finita nel mirino della Guardia di
Finanza di Rimini che sta indagando per
violazioni in ambito demaniale e per altre
possibili irregolarità. Bocche cucite da parte
delle fiamme gialle ma non da parte del
gestore di Nuova Marina Rubicone, Francesco
Bellavista, che già questa mattina chiederà
tramite i suoi legali il dissequestro dell' area.
«Al momento ­ si sfoga Bellavista ­ la ritengo
un' ingiustizia. Il primo aprile parte la stagione
e noi corriamo il rischio di non lavorare». La
versione del gestore riporta la storia a tre anni
fa quando lo stesso Bellavista racconta di
avere chiesto l' autorizzazione all' uso dell'
area alla Regione Emilia­Romagna per attività
di diporto. «In tre anni ­ racconta ­ la
burocrazia non ci ha mai risposto». E la
società ha pensato bene ­ forte di una
domanda ma non di un' autorizzazione formale
­ di iniziare comunque l' attività. In tre anni il
molo ha richiamato circa 140 imbarcazioni, tra
quelle in acqua e quelle ormeggiate a terra e la ditta si è anche occupata, autonomamente, dei lavori nel
fondale del fiume.
«VORREI sapere se la colpa è la mia, che lavoro e faccio tutto in regola ­ attacca Bellavista ­ o della
burocrazia che in tre anni non è stata in grado di dare una risposta a un' impresa. Oltretutto la
concessione l' ho anche pagata al precedente gestore della piccola darsena e adesso corro il rischio di
essere chiuso per l' inizio della stagione».
m. s.
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Il Resto del Carlino (ed.
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Comune di Gatteo
Gatteo Il turismo con la Germania
SERATA con l' assessore regionale Andrea Corsini per
presentare la campagna turistica in Germania. Questa
sera alle 21 al Palazzo del Turismo di Gatteo Mare,
AdriaKueste si presenta agli operatori della località
turistica. Sarà l' assessore regionale al Turismo Andrea
Corsini ad aprire l' incontro di presentazione della
campagna di comunicazione 'Romagna 2016' sui
mercati di lingua tedesca, prodotta da Apt Servizi.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
LA PUBBLICAZIONE, NELL' ESTATE DEL 1849 IL CONDOTTIERO E I SUOI
TRANSITARONO ANCHE NEL CESENATE
Un libro come censimento dei luoghi di quella fuga
disperata
di PAOLO POPONESSI 'QUI sostò Garibaldi',
'Questa casa ospitò l' Eroe dei Due Mondi',
non si contano contrade e paesi italiani dove
cippi o lapidi ricordano l' popea dell'
instancabile e impetuoso campione dell' unità
nazionale che percorse in lungo e in largo la
penisola, combattendo alla testa delle sue
camice rosse o, in qualche caso, inseguito
dalle bianche divise dei soldati austriaci.
Il passaggio in Romagna di Garibaldi nell'
estate del 1849, in particolare nella valle del
Rubicone, è oggetto della ricostruzione del bel
fascicolo 'Garibaldi nelle terre del Rubicone.
Contributi di un territorio per la trafila' appena
uscito, a cura di Andrea Antonioli, Giampaolo
Grilli e Alessandro Ricci; il volume, promosso
dal Museo 'Renzi' di San Giovanni in Galilea e
dal comune di Sogliano al Rubicone, d' intesa
con l' amministrazione comunale di Borghi, il
Museo della Linea Christa di Sogliano e l'
Istituto Tecnico Garibaldi/Da Vinci di Cesena,
descrive nel dettaglio il passaggio di
Garibaldi, in fuga da Roma dopo la caduta
della Repubblica Romana, impegnato con un
gruppo di fedelissimi nel tentativo di raggiungere Venezia che ancora resisteva alle truppe dell'
imperatore d' Austria.
ARRICCHITO da una ricca documentazione di immagini il libro, oltre a fare la cronaca del passaggio di
Garibaldi, fornisce un interessante censimento fotografico di lapidi, cippi e monumenti garibaldini del
territorio, corredato da cartografie e notizie utili per la conoscenza della valle del Rubicone e del ruolo
dei suoi abitanti nel Risorgimento. Effettivamente il passaggio di Garibaldi in questo territorio fu una
specie di avventuroso gioco a rimpiattino tra la truppa garibaldina in ritirata e gli austriaci che volevano
chiudere definitivamente i conti con questi pericolosi rivoluzionari e il loro irriducibile capo.
IN QUESTA sua fuga l' Eroe dei Due Mondi ebbe l' appoggio delle popolazioni, magari inizialmente un
poco timorose di fronte agli impolverati e male in arnese garibaldini, ma che poi fornirono cibo e rifugio
ai fuggitivi. Pure le autorità locali pontificie non furono poi così ostili se è vero che un rappresentante
papalino, pur di sentimenti liberali, Bonaventura Sabattini, incontrato Garibaldi nei pressi di Sogliano, si
fece in quattro per fornire aiuto ricevendo due sigari in regalo dall' Eroe conservati in seguito senza
fumarli, come reliquie. Garibaldi con i suoi proveniva da San Marino, avendo inizialmente come guida
Nicola Zani, detto 'badarlon' conoscitore dei luoghi e fervente repubblicano. La marcia nella valle del
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Gatteo
Rubicone toccò Masrola e il territorio di San Giovanni in Galilea; nella sosta nei dintorni di Sogliano alla
affaticata Anita, moglie del condottiero, morta in seguito di stenti nelle paludi attorno a Ravenna, fu
offerto un cocomero sul quale la donna si avventò per mangiarlo, tagliandolo a fette con il pugnale che
portava alla cintura. A Musano, nel territorio di Roncofreddo, Garibaldi si riunì al gruppo di fedelissimi
guidato dal frate garibaldino centese Ugo Bassi che proveniva da Borghi. Il gruppo venne rifornito di
vettovaglie dalla popolazione locale. Essendosi la truppa accampata nella chiesa, fu Ugo Bassi, con il
massimo scrupolo religioso, a collaborare con l' arciprete di Musano, don Fiorentini, per portare via il
Santissimo Sacramento e, successivamente, riconsacrare le ostie. Da qui Garibaldi e i suoi
proseguirono per Longiano per scendere poi verso la pianura e la costa raggiungendo Gatteo e poi
Cesenatico. Impadronitisi della città, il nizzardo e i suoi si imbarcarono su alcuni navigli per puntare su
Venezia. Fu il disastro: sorpreso in mare dagli austriaci nei pressi di Comacchio, il gruppo di Garibaldi
fu disperso e l' Eroe dei Due Mondi, braccato dai militari dell' Imperatore, iniziò una nuova fuga che,
dopo molte peripezie, gli avrebbe consentito di raggiungere la salvezza prima in Toscana poi, ai primi
di settembre 1849, in Liguria.
PAOLO POPONESSI
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Forlì)
Comune di Gatteo
GATTEO, IL SINDACO VINCENZI DICE NO A SAVIGNANO E S.MAURO
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
«Rubicone, non c' è più un comune dominante come un tempo»
IL SINDACO di Gatteo Gianluca Vincenzi (che
è anche presidente dell' Unione dei nove
comuni Rubicone e Mare) gela l' entusiasmo
dei primi cittadini di Savignano e San Mauro
Pascoli, Filippo Giovannini e Luciana
Garbuglia, convinti che si fosse pronunciato a
favore della fusione tra i tre comuni.
Ma si tratta di un fraintendimento, lo spiega lo
stesso sindaco di Gatteo. «Non ho mai parlato
di fusione di Gatteo con Savignano, non la
reputo opportuna». Spunta invece per un
futuro la possibilità di valutare la fusione fra
Gatteo e Cesenatico.
Sindaco Vincenzi, s i t r a t t a p r o p r i o d i u n
equivoco? «Ho detto che la nostra Unione
soffre la mancanza di un comune forte che
intervenga nei momenti di indecisione e di
carenza dei comuni più piccoli».
Ma allora il comune unico, verso il quale lei è
stato contrario tre anni fa non partecipando al
referendum, sarebbe utile? «Certo ma non ho
detto né tra chi, ma soprattutto come.
Prendendo spunto da tre anni fa, prima di
attivare processi e procedure sarebbe d'
obbligo informare i cittadini, chiedere il loro parere ed eventualmente proseguire.
Tutto il contrario di quanto è avvenuto l' altra volta».
I suoi colleghi sindaci di Savignano e San Mauro hanno detto che lei ha lanciato l' idea della fusione e
nei loro interventi la danno come già fatta. «Mi dispiace che i miei colleghi abbiano dedotto questo dalle
mie parole e dalle mie azioni. Credo che un amministratore serio debba sì valutare tutte le possibilità di
gestione dell' ente, senza che questo significhi però avere scelto la fusione con Savignano e San
Mauro».
Questo è il tempo giusto per tornare a parlare di fusione a tre? «Assolutamente no. Non è il tempo di
parlare di fusione ma come fare funzionare bene la nostra Unione dei comuni Rubicone e Mare».
Dopo il no a San Mauro e Savignano, è vero che a lei non dispiacerebbe l' idea di una fusione con
Cesenatico? «In futuro potrebbe essere una ipotesi da valutare. Sempre nella consapevolezza che non
è tempo e che i modi dovranno essere diversi rispetto al passato».
Ermanno Pasolini.
ERMANNO PASOLINI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
GATTEO Festa pre ­pasquale
Alla biblioteca "Ceccarelli" di Gatteo, in via
Roma, alle 16.30 di oggi, i bimbi sono invitati
ad un laboratorio creativo per costruire un
cestino porta­ovetti con materiali di recupero,
per poi fare merenda insieme con uova di
cioccolato e colomba. La partecipazione è
gratuita.
Prenotazione allo 0541­932377.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
GATTEO MARE
Promozione turistica
Questa sera, alle 21, l' assessore regionale
Andrea Corsini presenta al Palazzo del
t u r i s m o d i Gatteo M a r e l a c a m p a g n a
promozionale mirata a portare sulla Riviera
romagnola vacanzieri di Paesi di lingua
tedesca.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Montiano. Previsto intervento da 130 mila euro ma bisogna aspettare la bella stagione
Provinciale alla prese con frana e buche
Situazione molto critica lungo la strada che porta verso Santa Paola
MONTIANO. Strada provinciale in stato
pietoso e con una nuova frana che incombe.
Con il maltempo dei giorni scorsi è partita una
nuova colata di fango sulla sede stradale.
La Provincia di Forlì ­Cesena, seppure
faticosamente, ha trovato i fondi per finanziare
i lavori di sistemazione, ma deve attendere la
bella stagione.
Nel frattempo, la viabilità è peggiorata con un
nuovo pericolo in un punto e mezza
carreggiata non percorribile.
Oltrepassato il centro abitato di Montiano
capoluogo, prima di imboccare la salita per
Montenovo, la Provinciale ha una diramazione
a sinistra verso Santa Paola di Roncofreddo.
Ma dopo qualche centinaio di metri, per un
tratto di qualche chilometro, ci sono delle forti
pecche. Un tratto del fondo stradale è anche
collassato. Poi ci sono altri avvallamenti meno
gravi, ma tante micro ­frane restringono la
carreggiata in più punti. I disagi per chi
percorre la Provinciale si sentono e l'
intervento tarda.
I l sindaco di Montiano chiede pazienza ai
cittadini: «L' anno scorso anche la Strada
provinciale a valle di Montiano era messa
molto male e dopo vari solleciti è stata rimessa
a posto ­ afferma Fabio Molari, che sta
seguendo la vicenda ­ Io stesso ho fatto varie segnalazioni agli addetti della Provincia, ricevendo
assicurazioni in merito. Speriamo ora che la stagione dia tregua e permetta i lavori anche a monte di
Montiano».
Leopoldo Raffoni, dirigente provinciale dei lavori pubblici per il setto re di Cesena, conferma: «La
situazione della Strada provinciale è tenuta sotto monitoraggio continuo. In questo momento, nell' area
del Rubicone, è uno degli interventi di ripristino stradale più impegnativo. I lavori richiedono un impegno
di spesa di circa 130 mila euro. I fondi ci sono già stati assegnati nell' ambito del "nevone 2012", ma ci
tocca aspettare condizioni meteorologiche più favorevoli. Negli ultimi giorni, sulla Provinciale, passato l'
incrocio con la strada che conduce alla fattoria Ferri, c' è stata anche una colata di fango su metà della
carreggiata. Inutile spostarlo altrove, perché subito ne scenderebbe altro. Appena possibile inseriremo
dei tratti di muretto o protezioni».
Poi Raffoni fa il punto sulle ultime frane: «Oltre a Montiano c' è un problema serio in località Montalbano,
in territorio della Provincia di Rimini. Il problema è che nonostante la via sia transitata dal 99 per cento
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
da residenti nell' area Rubicone che da Sogliano scendono a valle o viceversa. Noi non possiamo
operare su strade di altre Province». (g.m.
)
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
GATTEO. «Ci stupisce che oggi il sindaco di
Gatteo Gianluca Vincenzi s i p o n g a c o m e
alfiere del Comune unico, quando per 5 anni si
è costantemente battuto contro tale
prospettiva, preferendo sempre la soluzione
dell' Unione a 9». Lo rimarca il Pd di Gatteo,
che ricorda che «la scelta di non aderire a quel
progetto fu presa unilateralmente da Vincenzi
e dalla sua maggioranza, senza consentire ai
cittadini di Gatteo di potersi esprimere
attraverso il referendum. Se Vincenzi qualche
anno fa avesse condiviso insieme a Savignano
e San Mauro un percorso finalizzato alla
costruzione del Comune unico, oggi quel
progetto poteva essere già realtà e ne
avremmo goduto i benefici in termini
economici e di servizi ai cittadini. Ci rimane il
dubbio che questa conversione sia solo l'
ennesimo spot elettorale». (gm)
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(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
Iglis Bellavista vuole tornare alla gestione diretta di Gatteo
GATTEO. La sicurezza sarà al centro del
programma della lista civica "Bella Gatteo" ed
il candidato sindaco Iglis Bellavista specifica
che in questo concetto vuole includere «una
tutela ampia dei cittadini, in luoghi di lavoro,
scuole, ambiente, casa, strada».
«Stiamo già approfondendo questo tema con i
cittadini ­ osserva Bellavista ­ e ciò che è
emerso finora è la mancanza di presenza
costante e diffusa della polizia municipale sul
territorio, che è troppo vasto rispetto all'
organico, che è insufficiente alle necessità».
Dopo l' uscita di San Mauro dall' Unione a tre, i
Comuni di Savignano e Gatteo hanno unito il
servizio con Ronco freddo, Borghi e Sogliano.
In tutto sono a disposizione 26 agenti,
compresi comandante e vice, per un territorio
che si estende per centinaia di chilometri
quadrati e conta oltre 40 mila residenti. «Non
voglio puntare il dito contro la Pm ­ sottolinea
Bellavista ­ che sta facendo tutto il possibile
per garantire un servizio, nonostante sia
fortemente sotto organico, bensì verso u n'
Unione di servizi che funziona in alcuni ambiti,
ma nel caso specifico non garantisce la
necessaria sicurezza ai cittadini. Se nemmeno
i contributi regionali (il premio per chi decide
di unirsi, ndr) hanno consentito risultati
migliori, il problema è la qualità dell' amministrazione dell' Unione. Proteggere la popolazione è il primo
compito ed occorrono scelte precise, servizi ben organizzati, per una ricaduta efficace nella comunità».
Ed ecco la proposta di Bellavista: «Va riaperto un confronto ampio sulla qualità dell' ente Unione così
come lo conosciamo e dei servizi conferiti. E in caso di vittoria, bisogna riportare la Pm a casa, con una
gestione diretta comunale, come fa San Mauro: è necessario rafforzare quei servizi ido timo scempio è
stato documentato anche con foto che mostrano i danni (sopra) ­ Chi di dovere sta sottovalutando la
situazione e noi siamo vittime indifese». Non manca anche chi chiede misure drastiche per individuare
gli autori.
nei ad essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione, quali scuola,
sociale, pianificazione, informatizzazione.
Servizi come la Pm vanno bene in unione quando i territori e le esigenze delle varie comunità sono
omogenee. Quando sono differenti fra loro, l' ambito efficace di un servizio resta quella comunale».
Poi il candidato sindaco sostenuto dal centrosinistra si sofferma sul Comune unico: «E' un' idea che
viene da lontano, ma occorre un confronto ampio, con un referendum a Gatteo che dia finalmente
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
certezza di poter procedere a tre e non ad una fusione monca». Infine, un affondo contro il rivale
Vincenzi: «Sorprende chi se ne fa ora paladino, quando cinque anni fa aveva remato contro sul Comune
unico.
E Gatteo è stato l' unico Comune che non ha dato la parola ai cittadini».
Giorgio Magnani.
GIORGIO MAGNANI
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La Voce di Romagna
Comune di Gatteo
PER IL CANDIDATO SINDACO PD: "OK ALLE UNIONI, MA INTELLIGENTI"
Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un
servizio comunale"
La sicurezza sarà uno dei punti focali della
l i s t a B e l l a Gatteo. N e p a r l a i l c a n d i d a t o
sindaco, Iglis Bellavista. "Per sicurezza
intendiamo una tutela ampia dei cittadini: ciò
che è emerso sino ad ora è la mancanza di
presenza costante e diffusa della PM sul
territorio, che è troppo vasto e l' organico
insufficiente alle necessità". Dopo l' uscita di
S.Mauro dall' Unione, Savignano e Gatteo
hanno unito il servizio con Roncofreddo,
Borghi e Sogliano. 26 agenti, un territorio vasto
tra due vallate, centinaia di chilometri quadrati,
con 40mila residenti.
"Non voglio puntare il dito contro la PM, che
sta facendo tutto il possibile per garantire un
servizio, nonostante fortemente sotto organico,
ma verso un' Unione di servizi che funziona in
alcuni ambiti, ma nel caso specifico, non
garantisce la necessaria sicurezza ai cittadini.
Se nemmeno i contributi regionali hanno
consentito risultati migliori, il problema è l'
amministrazione dell' Unione". "Occorrono
servizi organizzati: i progetti devono essere
fattibili, perchè, diversamente, è solo
propaganda e protagonismo. Va riaperto un
confronto ampio sulla qualità dell' Unione".
Bellavista vuole riportare la PM a casa. "È
necessario rafforzare quei servizi idonei ad
essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione mentre la PM va
bene in Unione quando territori e esigenze delle comunità sono omogenee. Quando sono differenti fra
loro, l' efficacia di un servizio resta quella comunale. Nulla contro le unioni, ma fatte con intelligenza: non
dobbiamo stupirci, perchè l' Unione "arlecchino" è già una realtà. C' è la possibilità di realizzare il
Comune unico: un' idea che viene da lontano. Ma, seriamente. Con un confronto ampio, con un
referendum a Gatteo che dia certezza di procedere a tre e non ad una fusione monca. Sorprende chi si
fa ora paladino, quando 5 anni fa aveva dichiarato sul Comune Unico: "C' è l' assenza di un progetto, l'
incertezza dei contributi promessi, la mancanza di un risparmio certo, la perdita dell' identità, l'
allontanamento dell' Amministrazione dai cittadini e il rischio di un peggioramento dei servizi comunali".
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Savignanese sprecona poi l' Alfonsine dilaga
Resa Regge un tempo, viene travolta nella ripresa
Savignanese 0 A l f o n s i n e 3 Savignanese:
Pazzini, Vandi, Grandoni (29' st Neri), Casoli,
Righi, Bertozzi, Casadei, Bozzetto (33' st
Pasini) , Di Filippo (21' st Pracucci) , Dormi,
Lombardini. All. Farneti Alfonsine: Lusa,
Fantinelli, De Luca (1' st Ricci Maccarini),
Molossi, Bertoni, Chmangui, Lombardi (36' st
Afasanwo) , Fontana, Salomone, Innocenti,
Tosi (41' st Calviello) . All. Candeloro Arbitro:
Dell' Isola di Ferrara Reti: al 25' st Chmangui
Said, al 32' st Lombardi, al 47' st Ricci
M a c c a r i n i . Savignano s u l Rubicone
ALFONSINE sempre più leader in questo
campionato controlla la Savignanese nel primo
tempo e poi esplode nella ripresa. Buon primo
della Savignanese che crea ma non realizza,
nella ripresa capolista devastante . La
Savignanese ha dato tutto nei primi 45 minuti e
nella ripresa sono emerse l' esperienza e la
vivacità dell' Alfonsine. Al 2' cross di Vandi,
colpo di testa di Casoli e palla di poco a lato.
Al 13' corner di Dormi, ancora Vandi di testa
spedisce sul fondo. Al 16' cross di Vandi e
colpo di testa di Di Filippo che non inquadra lo
specchio della porta.
Al 17' Salomone si libera di Bertozzi e calcia a rete ma Pazzini si oppone in calcio d' angolo. Al 18'
Casadei entra in area e dal fondo impegna Lusa a una parata in due tempi . Al 21' calcio di punizione di
Innocenti e colpo di testa di Bertoni con palla di poco alta. Al 33' Bozzetto serve Vandi che da distanza
ravvicinata mette la palla a lato. Nella ripresa al 1' tiro di Casadei dal limite e palla che non centra lo
specchio della porta.
Al 7' punizione di Innocenti e palla fuori di poco. Al 18' tiro cross di Casadei sul primo palo e Lusa devia
in calcio d' angolo. Al 20' Pazzini blocca a terra una conclusione di Salomone. Al 24' Ricci Maccarini
impegna Pazzini alla respinta. Al 25' Alfonsine in vantaggio con un colpo di testa di Chmangui su
punizione di Innocenti. Al 32' raddoppio della capolista con Lombardi che insacca nella porta sguarnita
dopo una azione di Tosi che ha dribblato Pazzini in uscita, palla a Lombardi e 2­0 per gli ospiti. Al 41'
Ricci Maccarini serve Salomone che a porta vuota si divora il 3­0. Al 43' è ancora lui a non sfruttare a
porta vuota una facile occasione. Al 46' Dormi da fuori calcia di poco a lato alla sinistra di Lusa. Al 47'
Salomone serve Ricci Maccarini , gran botta nel sette alla sinistra di Pazzini e 3­0 finale per la capolista
devastante nel secondo tempo.
Giuseppe Del Bianco.
GIUSEPPE DEL BIANCO
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Per ricordare Garibaldi e Anita un giardino e la
discendente
Borghi e Sogliano celebrano il passaggio dei garibaldini
IL REGNO d' Italia compie 155 anni e i Comuni
di Borghi e Sogliano decidono di festeggiare
rendendo omaggio a uno degli uomini simbolo
dell' unità del Paese: Giuseppe Garibaldi, le
cui vicende si sono intersecate con quelle del
nostro comprensorio coniando così una pietra
miliare della storia contemporanea della
Romagna. Il primo agosto del 1849 infatti, la
Trafila dell' eroe in camicia rossa in fuga da
San Marino verso Venezia, attraversò le terre
del Rubicone per poi fermarsi a Cesenatico e
proseguire il viaggio via mare.
Sabato prossimo, in una atmosfera particolare
e in uno scenario ben organizzato, verranno
ricordati quei momenti attraverso una serie di
manifestazioni volte a valorizzare quello che la
memoria collettiva non può dimenticare. La
presentazione degli appuntamenti è avvenuta
al bar Caffeina di Cesena. A capo dell'
organizzazione l' Ente Morale Museo e
Biblioteca Renzi di Borghi e il Museo della
Linea Christa di Sogliano. Proprio a Sogliano
si aprirà il programma: alle 10 il complesso
bandistico di Borghi farà da colonna sonora all'
inaugurazione di un parco alla memoria di Anita Garibaldi: all' interno dell' area l' Amministrazione
comunale ha trasferito una lapide marmorea col volto dell' Eroe realizzata un secolo fa.
Oltre alle autorità civili e militari, parteciperanno le sezioni di Garibaldini di Cesenatico e di Ravenna. L'
ospite d' onore sarà però la discendente diretta di Garibaldi, Anita Garibaldi Jallet.
DOPO la pausa per il pranzo, in questa suggestiva giornata, i riflettori si sposteranno al Museo Renzi di
San Giovanni in Galilea presso il quale il direttore Andrea Antonioli, Giampaolo Grilli, Alessandro Ricci e
Daniele Zavalloni parteciperanno a un convegno dedicato alla ricostruzione storica del passaggio di
Garibaldi nel territorio del Rubicone, riportata anche nel volume realizzato per l' occasione e presentato
al pubblico durante l' incontro.
Il libro verrà offerto in omaggio a tutti i presenti, prima che la giornata si concluda con una visita guidata
al museo e con un aperitivo.
IL BRINDISI agli anni che furono sarà anche l' occasione per incontrare i discendenti diretti di quegli
uomini determinati e coraggiosi che nel 1849 si schierarono apertamente, rischiando la vita, a sostegno
di Garibaldi.
LE RICERCHE e gli approfondimenti storici compiuti dai protagonisti della tavola rotonda hanno infatti
permesso di consegnare alla storia le gesta di personaggi locali sconosciti al grande pubblico come
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Nicola Zani detto 'Badarlon' di Santarcangelo, Giuseppe Rossi di San Giovanni in Galilea e Bonaventura
Sabattini di Sogliano.
GIUSEPPE ROSSI
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
LA PUBBLICAZIONE, NELL' ESTATE DEL 1849 IL CONDOTTIERO E I SUOI
TRANSITARONO ANCHE NEL CESENATE
Un libro come censimento dei luoghi di quella fuga
disperata
di PAOLO POPONESSI 'QUI sostò Garibaldi',
'Questa casa ospitò l' Eroe dei Due Mondi',
non si contano contrade e paesi italiani dove
cippi o lapidi ricordano l' popea dell'
instancabile e impetuoso campione dell' unità
nazionale che percorse in lungo e in largo la
penisola, combattendo alla testa delle sue
camice rosse o, in qualche caso, inseguito
dalle bianche divise dei soldati austriaci.
Il passaggio in Romagna di Garibaldi nell'
estate del 1849, in particolare nella valle del
Rubicone, è oggetto della ricostruzione del bel
fascicolo 'Garibaldi nelle terre d e l Rubicone.
Contributi di un territorio per la trafila' appena
uscito, a cura di Andrea Antonioli, Giampaolo
Grilli e Alessandro Ricci; il volume, promosso
dal Museo 'Renzi' di San Giovanni in Galilea e
dal comune di Sogliano al Rubicone, d' intesa
con l' amministrazione comunale di Borghi, il
Museo della Linea Christa di Sogliano e l'
Istituto Tecnico Garibaldi/Da Vinci di Cesena,
descrive nel dettaglio il passaggio di
Garibaldi, in fuga da Roma dopo la caduta
della Repubblica Romana, impegnato con un
gruppo di fedelissimi nel tentativo di raggiungere Venezia che ancora resisteva alle truppe dell'
imperatore d' Austria.
ARRICCHITO da una ricca documentazione di immagini il libro, oltre a fare la cronaca del passaggio di
Garibaldi, fornisce un interessante censimento fotografico di lapidi, cippi e monumenti garibaldini del
territorio, corredato da cartografie e notizie utili per la conoscenza della valle del Rubicone e del ruolo
dei suoi abitanti nel Risorgimento. Effettivamente il passaggio di Garibaldi in questo territorio fu una
specie di avventuroso gioco a rimpiattino tra la truppa garibaldina in ritirata e gli austriaci che volevano
chiudere definitivamente i conti con questi pericolosi rivoluzionari e il loro irriducibile capo.
IN QUESTA sua fuga l' Eroe dei Due Mondi ebbe l' appoggio delle popolazioni, magari inizialmente un
poco timorose di fronte agli impolverati e male in arnese garibaldini, ma che poi fornirono cibo e rifugio
ai fuggitivi. Pure le autorità locali pontificie non furono poi così ostili se è vero che un rappresentante
papalino, pur di sentimenti liberali, Bonaventura Sabattini, incontrato Garibaldi nei pressi di Sogliano, si
fece in quattro per fornire aiuto ricevendo due sigari in regalo dall' Eroe conservati in seguito senza
fumarli, come reliquie. Garibaldi con i suoi proveniva da San Marino, avendo inizialmente come guida
Nicola Zani, detto 'badarlon' conoscitore dei luoghi e fervente repubblicano. La marcia nella valle del
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Rubicone toccò Masrola e il territorio di San Giovanni in Galilea; nella sosta nei dintorni di Sogliano alla
affaticata Anita, moglie del condottiero, morta in seguito di stenti nelle paludi attorno a Ravenna, fu
offerto un cocomero sul quale la donna si avventò per mangiarlo, tagliandolo a fette con il pugnale che
portava alla cintura. A Musano, nel territorio di Roncofreddo, Garibaldi si riunì al gruppo di fedelissimi
guidato dal frate garibaldino centese Ugo Bassi che proveniva da Borghi. Il gruppo venne rifornito di
vettovaglie dalla popolazione locale. Essendosi la truppa accampata nella chiesa, fu Ugo Bassi, con il
massimo scrupolo religioso, a collaborare con l' arciprete di Musano, don Fiorentini, per portare via il
Santissimo Sacramento e, successivamente, riconsacrare le ostie. Da qui Garibaldi e i suoi
proseguirono per Longiano per scendere poi verso la pianura e la costa raggiungendo Gatteo e poi
Cesenatico. Impadronitisi della città, il nizzardo e i suoi si imbarcarono su alcuni navigli per puntare su
Venezia. Fu il disastro: sorpreso in mare dagli austriaci nei pressi di Comacchio, il gruppo di Garibaldi
fu disperso e l' Eroe dei Due Mondi, braccato dai militari dell' Imperatore, iniziò una nuova fuga che,
dopo molte peripezie, gli avrebbe consentito di raggiungere la salvezza prima in Toscana poi, ai primi
di settembre 1849, in Liguria.
PAOLO POPONESSI
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
REFERENDUM 2013
Così Savignano e San Mauro rimasero divisi
IL matrimonio non s' ha da fare. Questo fu il
risultato dopo il referendum consultivo tra gli
abitanti di San Mauro Pascoli e di Savignano il
9 giugno 2013 quando saltò la fusione fra i due
comuni tanto voluta e bramata dai sindaci
Elena Battistini e Gianfranco Miro Gori. E
d i v i s e i l Rubicone. A San Mauro Pascoli
sbancò il no mentre a Savignano vinse il sì.
Soprattutto prevalse la paura dei sammauresi
di essere inglobati da Savignano e scomparire
come ente pubblico. La fecero da padrone
anche vecchi campanilismi fra i due comuni,
mai sopiti. Resta il fatto della batosta
referendaria sammaurese. A San Mauro i voti
validi furono 3.539, i no 2.245 (63.44%) e i sì
1.294 (36.56%); le schede bianche 11 e le
nulle 13. Un risultato amarissimo per il sindaco
Miro Gori che disse: «E' stata una sconfitta
innegabile per l' entità del risultato. I
sammauresi hanno scelto di mantenere lo
status quo e di non cambiare». A Savignano i
voti validi furono 3.936, i no 1.779 (45.20%), i
sì 2.157 (54.80%), le schede nulle 11 e le
bianche 18. Contenta del risultato di
Savignano f u i l sindaco Elena Battistini anche se il risultato globale non fu quello che sperava: «I
cittadini savignanesi ­ disse­ che hanno voluto esprimere il loro Sì sono la maggioranza. Purtroppo l'
esito negativo di San Mauro farà perdere anche a noi questa importante occasione che non si ripeterà
più». Sui 29.439 residenti dei quali 21.493 aventi diritti al voto, 12.946 di Savignano (15 seggi) e 8.547
di San Mauro Pascoli (10 seggi) votarono in totale 7.538. A Savignano votò il 30.62% pari a 3.965
elettori (2.011 maschi e 1.954 femmine). A San Mauro Pascoli il 41.69%, pari a 3.563 elettori (1.784
maschi e 1.779 femmine): l' 11% in più di Savignano.
e.p.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di Savignano
GATTEO, IL SINDACO VINCENZI DICE NO A SAVIGNANO E S.MAURO
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
«Rubicone, non c' è più un comune dominante come un tempo»
IL SINDACO di Gatteo Gianluca Vincenzi (che
è anche presidente dell' Unione dei nove
comuni Rubicone e Mare) gela l' entusiasmo
dei primi cittadini di Savignano e San Mauro
P a s c o l i , Filippo Giovannini e L u c i a n a
Garbuglia, convinti che si fosse pronunciato a
favore della fusione tra i tre comuni.
Ma si tratta di un fraintendimento, lo spiega lo
stesso sindaco di Gatteo. «Non ho mai parlato
di fusione di Gatteo con Savignano, non la
reputo opportuna». Spunta invece per un
futuro la possibilità di valutare la fusione fra
Gatteo e Cesenatico.
Sindaco Vincenzi, si tratta proprio di un
equivoco? «Ho detto che la nostra Unione
soffre la mancanza di un comune forte che
intervenga nei momenti di indecisione e di
carenza dei comuni più piccoli».
Ma allora il comune unico, verso il quale lei è
stato contrario tre anni fa non partecipando al
referendum, sarebbe utile? «Certo ma non ho
detto né tra chi, ma soprattutto come.
Prendendo spunto da tre anni fa, prima di
attivare processi e procedure sarebbe d'
obbligo informare i cittadini, chiedere il loro parere ed eventualmente proseguire.
Tutto il contrario di quanto è avvenuto l' altra volta».
I suoi colleghi sindaci di Savignano e San Mauro hanno detto che lei ha lanciato l' idea della fusione e
nei loro interventi la danno come già fatta. «Mi dispiace che i miei colleghi abbiano dedotto questo dalle
mie parole e dalle mie azioni. Credo che un amministratore serio debba sì valutare tutte le possibilità di
gestione dell' ente, senza che questo significhi però avere scelto la fusione con Savignano e San
Mauro».
Questo è il tempo giusto per tornare a parlare di fusione a tre? «Assolutamente no. Non è il tempo di
parlare di fusione ma come fare funzionare bene la nostra Unione dei comuni Rubicone e Mare».
Dopo il no a San Mauro e Savignano, è vero che a lei non dispiacerebbe l' idea di una fusione con
Cesenatico? «In futuro potrebbe essere una ipotesi da valutare. Sempre nella consapevolezza che non
è tempo e che i modi dovranno essere diversi rispetto al passato».
Ermanno Pasolini.
ERMANNO PASOLINI
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Pagina 14
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
"Archeologia a fuoco" tra mostra e conferenza
Sabato un nuovo appuntamento targato Gruppo "Giorgio Albano"
CESENA. Nuovo appuntamento targato
G r u p p o Archeologico c e s e n a t e " G i o r g i o
Albano". Nell' ambito della mostra fotografica
"Archeologia a fuoco", allestita nella galleria
comunale del Ridotto, che sarà inaugurata
questo sabato 19 marzo e sarà allestita fino al
17 aprile.
Il Gruppo archeologico ha organizzato sabato
una conferenza dal titolo "Conoscere per
tutelare.
Indagini archeologiche a Cesena". La
conferenza, che si terrà sempre dalle 16 nella
sala Lignea della Malatestiana, vedrà come
relatori la dottoressa Cinzia Cavallari,
funzionario archeologo della Soprintendenza
archeologia dell' Emilia­Romagna ed il dottor
Claudio Negrelli, archeologo dell' U niversità
Ca' Foscari di Venezia. Tornando invece alla
mostra al Ridotto, questa illustra attraverso la
fotografia i parchi, le aree e musei archeologici
della nostra provincia: Cesena, Cesenatico,
Forlimpopoli, Galeata, San Giovanni in Galilea
(Borghi), Sarsina e Savignano sul Rubicone. L'
esposizione, che sarà inaugurata sabato alle
17,30, resterà allestita al Ridotto fino al 17
aprile, per poi passare in biblioteca
Malatestiana dal 19 aprile al primo maggio.
(sd).
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17 marzo 2016
Pagina 14
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Donazione organi: nuovo gruppo Aido in azione
Eletti consiglieri e revisori dei conti dopo l' unificazione Cesena­Savignano
CESENA. Primi passi per il gruppo Ai do
Savio­Rubicone, nato dalla fusione tra i due
preesistenti sodalizi del comprensorio: quello
di Cesena e quello di Savignano. Due sere fa,
al circolo Acli di Ronta, si è svolta l' assemblea
dei volontari impegnati ad informare e
sensibilizzare i cittadini sul tema della
donazione di organi. Nell' occasione, si è
provveduto ad eleggere i consiglieri ed i
revisori dei conti del neonato gruppo.
Alla presenza del responsabile di Aido
Romagna, Enrico Flisi, è stata formata una
squadra composta dalle seguenti persone:
Angelo Baiocchi (Savignano), Paola Berlini
( C e s e n a ) , R e n z o B i z z o c c h i (Savignano),
Antonio C a m m a r o t a (Savignano), Lazzaro
Dall' Acqua (Cesena), Lorenzo Dellabartola,
Sauro Smei (Sa vignano), Claudio Urioli
(Cesena), Massimo Zanuccoli (Cesena),
Vittorio Marconi (Savignano), Mario Pagliarani
(Savignano) , S a u r o T o m e i ( Savignano),
Caterina Zecchini (Cesena). I revisori dei conti
sono invece Morena Fabbri (Savignano),
Amedeo Farabegoli (Cesena), Alberta
Parentelli (Savignano) e Massimo Mercuri
(Savignano).
Ora ci si rimetterà all' opera per invitare il
maggior numero di persone ad esprimere
preventivamente la propria volontà a proposito della donazione di organi una volta constatato il
decesso.
La possibilità di manifestare l' assenso o il diniego all' Anagrafe, al momento dei rilascio o del rinnovo
della carta d' identità, ha dato una spinta importante, ma resta tanto lavoro da fare.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
CALCIO ECCELLENZA
L' Alfonsine è a un passo dalla serie D La capolista passa a Savignano con i gol di
Chmangui, Lombardi e Ricci Maccarini
SAVIGNANO. L a Savignanese r e g g e l ' u r t o d e l l a
capolista Alfonsine solo per un tempo, poi nella ripresa
crolla.
La squadra gialloblù ha dato tutto nei primi 45 minuti
mentre nel secondo tempo è venuta fuori l' esperienza e
la vivacità dell' Alfonsine.
Savignanese subito intraprendente con Vandi e Casoli
che nel primo quarto d' ora di testa spediscono la sfera
fuori di un soffio.
La prima risposta targata Alfonsine è al minuto 17
allorchè Salomone si libera di Bertozzi e calcia a rete
ma Pazzini si oppone in calcio d' angolo.
Quindi quattro minuti più tardi calcio di punizione di
Innocenti e colpo di testa di Bertoni con palla di poco
alta. Infine al 33' si fa nuovamente vedere la
Savignanese: infatti Bozzetto serve Vandi che da
distanza ravvicinata mette la palla a lato.
Nella ripresa la capolista reclama subito un rigore.
SAVIGNANESE: Pazzini, Van di, Grandoni (29' st Neri),
Caso li, Righi, Bertozzi, Casadei, Bozzetto (33' st Pasini)
, Di Filippo (21' st Pracucci) , Dormi, Lombardini. All.:
Farneti.
ALFONSINE: Lusa, Fantinelli, De Luca (1' st Ricci
Maccarini), Molossi, Bertoni, Chmangui, Lombardi (36' st Afasanwo) , Fontana, Salomone, Innocenti,
Tosi (41' st Calviello). All.: Candeloro.
ARBITRO: Dell' Isola di Ferrara. RETI: 25' st Chmangui, 32' st Lombardi, 47' st Ricci Maccarini.
AMMONITI: Bozzetto, Bertoni, Bertozzi, Righi, Chmangui.
Al 4' Ricci Maccarini parte in sospetto fuorigioco, entra in area e poi reclama il penalty per un fallo di
mano. La squadra di Candeloro cerca di stringere i tempi. Al 7' punizione di Innocenti e palla fuori di
poco, mentre al 20' Pazzini blocca a terra una conclusione di Salomone. La pressione dà i suoi frutti
cinque minuti più tardi. Infatti l' Alfonsine passa in vantaggio con un colpo di testa di Chmangui su
punizione di Innocenti. Al 32' la capolista chiude il match con Lombardi che mette nella porta sguarnita
dopo un' azione di Tosi il quale dribbla Pazzini.
Al 41' Ricci Maccarini serve Salomone che a porta vuota si mangia il 3­0, mentre al 43' è ancora Ricci
Maccarini a non sfruttare a porta vuota una facile occasione.
Poco prima del triplice fischio finale arriva il tris. Salomone serve Ricci Maccarini , gran botta nel sette
alla sinistra di Pazzini e 3­0 finale per l' Alfonsine a un passo dal salto in serie D.
Giuseppe Del Bianco.
GIUSEPPE DEL BIANCO
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
GATTEO. «Ci stupisce che oggi il sindaco di
Gatteo Gianluca Vincenzi si ponga come
alfiere del Comune unico, quando per 5 anni si
è costantemente battuto contro tale
prospettiva, preferendo sempre la soluzione
dell' Unione a 9». Lo rimarca il Pd di Gatteo,
che ricorda che «la scelta di non aderire a quel
progetto fu presa unilateralmente da Vincenzi
e dalla sua maggioranza, senza consentire ai
cittadini di Gatteo di potersi esprimere
attraverso il referendum. Se Vincenzi qualche
anno fa avesse condiviso insieme a Savignano
e San Mauro un percorso finalizzato alla
costruzione del Comune unico, oggi quel
progetto poteva essere già realtà e ne
avremmo goduto i benefici in termini
economici e di servizi ai cittadini. Ci rimane il
dubbio che questa conversione sia solo l'
ennesimo spot elettorale». (gm)
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Pagina 43
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
Iglis Bellavista vuole tornare alla gestione diretta di Gatteo
GATTEO. La sicurezza sarà al centro del
programma della lista civica "Bella Gatteo" ed
il candidato sindaco Iglis Bellavista specifica
che in questo concetto vuole includere «una
tutela ampia dei cittadini, in luoghi di lavoro,
scuole, ambiente, casa, strada».
«Stiamo già approfondendo questo tema con i
cittadini ­ osserva Bellavista ­ e ciò che è
emerso finora è la mancanza di presenza
costante e diffusa della polizia municipale sul
territorio, che è troppo vasto rispetto all'
organico, che è insufficiente alle necessità».
Dopo l' uscita di San Mauro dall' Unione a tre, i
Comuni di Savignano e Gatteo hanno unito il
servizio con Ronco freddo, Borghi e Sogliano.
In tutto sono a disposizione 26 agenti,
compresi comandante e vice, per un territorio
che si estende per centinaia di chilometri
quadrati e conta oltre 40 mila residenti. «Non
voglio puntare il dito contro la Pm ­ sottolinea
Bellavista ­ che sta facendo tutto il possibile
per garantire un servizio, nonostante sia
fortemente sotto organico, bensì verso u n'
Unione di servizi che funziona in alcuni ambiti,
ma nel caso specifico non garantisce la
necessaria sicurezza ai cittadini. Se nemmeno
i contributi regionali (il premio per chi decide
di unirsi, ndr) hanno consentito risultati
migliori, il problema è la qualità dell' amministrazione dell' Unione. Proteggere la popolazione è il primo
compito ed occorrono scelte precise, servizi ben organizzati, per una ricaduta efficace nella comunità».
Ed ecco la proposta di Bellavista: «Va riaperto un confronto ampio sulla qualità dell' ente Unione così
come lo conosciamo e dei servizi conferiti. E in caso di vittoria, bisogna riportare la Pm a casa, con una
gestione diretta comunale, come fa San Mauro: è necessario rafforzare quei servizi ido timo scempio è
stato documentato anche con foto che mostrano i danni (sopra) ­ Chi di dovere sta sottovalutando la
situazione e noi siamo vittime indifese». Non manca anche chi chiede misure drastiche per individuare
gli autori.
nei ad essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione, quali scuola,
sociale, pianificazione, informatizzazione.
Servizi come la Pm vanno bene in unione quando i territori e le esigenze delle varie comunità sono
omogenee. Quando sono differenti fra loro, l' ambito efficace di un servizio resta quella comunale».
Poi il candidato sindaco sostenuto dal centrosinistra si sofferma sul Comune unico: «E' un' idea che
viene da lontano, ma occorre un confronto ampio, con un referendum a Gatteo che dia finalmente
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
certezza di poter procedere a tre e non ad una fusione monca». Infine, un affondo contro il rivale
Vincenzi: «Sorprende chi se ne fa ora paladino, quando cinque anni fa aveva remato contro sul Comune
unico.
E Gatteo è stato l' unico Comune che non ha dato la parola ai cittadini».
Giorgio Magnani.
GIORGIO MAGNANI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Vetri rotti a Savignano Cresce la rabbia
SAVIGNANO. Notte di vetri rotti nella zona
della stazione e non solo. Sono state almeno 5
le auto colpite a Savignano tra martedì e
mercoledì. E di questo passo, secondo molti
savignanesi, si rischia seriamente che la città
appaia come una specie di zona franca per
malintenzionati e topi d' auto: «Siamo stanchi ­
è la protesta che viaggia a gran voce su
Facebook, dove quest' ultimo scempio è stato
documentato anche con foto che mostrano i
danni (sopra) ­ Chi di dovere sta
sottovalutando la situazione e noi siamo
vittime indifese». Non manca anche chi chiede
misure drastiche per individuare gli autori.
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Il Resto del Carlino
Comune di Savignano
Seconda e Terza Categoria Bologna
Calonici e Convertino show L' Unica ringrazia
Rinaldi
Bologna IERI si sono giocati anche recuperi di
Seconda e Terza categoria.
Seconda categoria girone I: Marzabotto ­
Barca Reno 3­2 (5' st Ventura, 30' st Mucci, 35'
st Bruni Alex, 38' st Lise 42' st Venturi),
Pianorese­Murri 0­0, Pontevecchio­Ca.rio.ca
4­3 (10' pt Convertino, 13' pt Carpano, 28' pt
Convertino, 30' pt Castagli, 40' pt Convertino,
42' st Nannini, 50' st Castagli).
Classifica:Siepelunga Bellaria 48, Marzabotto
41, La Dozza 39, Saragozza 36, Murri 34,
Antal Pallavicini 31, Ca.rio.ca 30, Barca Reno
29, Castiglione 27, Universal 23, Pontevecchio
20, Vado Monzuno, Pianorese 18, Real
Pilastro 12.
Seconda categoria girone L: Roccamaltina­
Decima 3­3 (25' pt Baccolini, 45' pt Calaiò, 6'
st Calaiò, 10' st Gjinaj, 20 st Grazi, 30' st
Dilengite).
Classifica: Castenaso 48, Libertasargile 47,
Savignano 42, Trebbo 41, Ponte Ronca 40,
Bazzanese 33, Decima, Piumazzo 32,
Persicetana 29, Ceretolese 27, Roccamalatina
18, Pol. Argelatese 16, Sala Bolognese 11, Sef
Virtus 10.
Seconda categoria girone M: Casola­Tozzona 6­1 (22' pt Calonici, 28' pt Calonici, 33' pt Castellari, 38'
pt Calonici, 8' st Perrone, 15' st Calonici, 45' st Leanza), Fontanelice­Lib.Castel Guelfo 2­6 (30' pt Alvisi,
33' pt Cavina, 42' pt Casarini, 10' st Catania, 15' st De Martino, 20' st Alvisi, 25' st Modelli, 30' st Alvisi);
Marradese­Amaranto 1­1 (1' pt Roselli, 15' pt Inturre), Ponticelli­Mordano, Valsanterno­bagnara rinviate.
Classifica: Libertas Castel San Pietro 55, Valsanterno 50, Casola Valsenio 41, Juvenilia 31, Tozzona
Pedagna 31, Ponticelli 29, Castel Guelfo 28, Mordano Bubano, Fontanelice 26, Bagnara, Imola 24,
Rainbow 22, Atletico Mazzini 17, Marradese 12.
Terza categoria girone A: Lizzanese­Castel d' Aiano stasera, Rioveggio­Crespo 1­2 (1' st Silvestri
Dario, 35' st Naini Abdealy, 45' st Iannarella), Sporting Lagaro­Appennino stasera, Unica­Monte San
Pietro 3­0 (20' pt Rinaldi; 25' st Dozzi, 30' st Rinaldi), Venturina­Sp. Pianorese 2­0 (30' pt Bouremah;15'
st Lorini).
Classifica: Appennino 29, Unica, Sporting Lagaro 28, Real Casalecchio 27, Venturina 25, Crespo 22,
Castel d' Aiano 19, Monte San Pietro, Sporting Pianorese 18, Lizzanese 17, Rioveggio 3.
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Il Resto del Carlino
Comune di Savignano
La classifica Alfonsine ormai imprendibile
Bologna ECCELLENZA girone B , la classifica:
Alfonsine 65, Progresso 49, Massa Lombarda
48, Sasso Marconi 45, Real San Lazzaro, Sant'
Agostino 44, Classe 40, Sampierana 38,
Savignanese 37, Granamica 36, Axys Valsa
34, Meldola, Cervia 33, Conselice 31,
Argentana 30, Portuense 23, Cattolica 20,
Copparese 13.
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
Bezzi ha i suoi cavalieri del Consiglio Tolto un
Leardini (Giorgio) se ne fa un altro
CULTURAME Il Presidente propone nomi di alto profilo: Isabella, l' ideatrice di "Parco
Poesia" e Fabio Severini, geniale musicista
Monopoli (o monopolio?
) culturale. Due mesi dopo le «irrevocabili»
(poi militarmente revocate) dimissioni Gio
vanni Bezzi squaderna la nuova "squadra" con
cui intende vincere la partita culturale a
Riccione. I nomi che il Presidente ha proposto
a l Sindaco Renata Tosi sono tre. Isabella
Leardini (dimesso il padre, Giorgio, subentra
la figlia, era già tutto previsto?), Fabio
Severini, Ileana Belluzzi, insegnante al Liceo
"Volta ­Fellini".
Quanto al Sindaco Tosi, si dà quasi per certa l'
assunzione in Cda di Laura Amati, l' ideatrice
d e l festival "Musicando", che però fa parte
della segreteria di "Noi Riccionesi", perciò,
fosse così, andrebbe all' aria ogni idea di un
Cda che non sia "politicamente orientato".
Nulla da dire sui consiglieri proposti da Bezzi,
per carità: la Leardini, poetessa eccellente,
cura dal 2002 "Parco Poesia", uno dei festival
di letteratura più importanti d' Italia (con
successo a Rimini, da quando Riccione la ha
ingloriosamente snobbata); Severini è
secondo oboe all' Opera di Roma, con un
curriculum micidiale (lo abbiamo ascoltato,
sedotti, alla Chiesa Mater Admirabilis insieme
a Calogero Palermo, per il "Memorial
Tirincanti"; il Sindaco ha "bucato", preferendo
Flavio Insinna a Savignano, a braccetto di Simone Bruscia, rispetto a Mozart, i gusti son gusti),
potrebbe dar vita al rinnovamento musicale che Riccione attende da tempo. Semmai, è discutibile il
processo democratico alle spalle delle nomine consiliari. Il Presidente Bezzi si è dimesso, lo ricordate,
in gennaio, insieme a lui sono stati "teleguidati" alle dimissioni Leardini e Vannucci (entrambi
provenienti dalle schiere di "Noi Riccionesi"). Il tutto per far fuori il qui scrivente, il giornalista che dà
fastidio alla Tosi.
Pazzesco. Piuttosto, avrebbero dovuto rinominare gli stessi consiglieri. Chiedendo loro un giudizio sull'
operato di Bezzi.
Non perché i consiglieri di una volta siano migliori di quelli che verranno, sia chiaro. Soltanto perché non
hanno avuto alcun merito né alcuna colpa sulle dimissioni di Bezzi. Le hanno subite. Come hanno subito
le bizze culturali del Sindaco. Niente da fare, però, a Riccione, riguardo alla pratica democratica,
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
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funziona sempre tutto al contrario.
(d.b.
)
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
PER IL CANDIDATO SINDACO PD: "OK ALLE UNIONI, MA INTELLIGENTI"
Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un
servizio comunale"
La sicurezza sarà uno dei punti focali della
lista Bella Gatteo. Ne parla il candidato
sindaco, Iglis Bellavista. "Per sicurezza
intendiamo una tutela ampia dei cittadini: ciò
che è emerso sino ad ora è la mancanza di
presenza costante e diffusa della PM sul
territorio, che è troppo vasto e l' organico
insufficiente alle necessità". Dopo l' uscita di
S.Mauro dall' Unione, Savignano e G a t t e o
hanno unito il servizio con Roncofreddo,
Borghi e Sogliano. 26 agenti, un territorio vasto
tra due vallate, centinaia di chilometri quadrati,
con 40mila residenti.
"Non voglio puntare il dito contro la PM, che
sta facendo tutto il possibile per garantire un
servizio, nonostante fortemente sotto organico,
ma verso un' Unione di servizi che funziona in
alcuni ambiti, ma nel caso specifico, non
garantisce la necessaria sicurezza ai cittadini.
Se nemmeno i contributi regionali hanno
consentito risultati migliori, il problema è l'
amministrazione dell' Unione". "Occorrono
servizi organizzati: i progetti devono essere
fattibili, perchè, diversamente, è solo
propaganda e protagonismo. Va riaperto un
confronto ampio sulla qualità dell' Unione".
Bellavista vuole riportare la PM a casa. "È
necessario rafforzare quei servizi idonei ad
essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione mentre la PM va
bene in Unione quando territori e esigenze delle comunità sono omogenee. Quando sono differenti fra
loro, l' efficacia di un servizio resta quella comunale. Nulla contro le unioni, ma fatte con intelligenza: non
dobbiamo stupirci, perchè l' Unione "arlecchino" è già una realtà. C' è la possibilità di realizzare il
Comune unico: un' idea che viene da lontano. Ma, seriamente. Con un confronto ampio, con un
referendum a Gatteo che dia certezza di procedere a tre e non ad una fusione monca. Sorprende chi si
fa ora paladino, quando 5 anni fa aveva dichiarato sul Comune Unico: "C' è l' assenza di un progetto, l'
incertezza dei contributi promessi, la mancanza di un risparmio certo, la perdita dell' identità, l'
allontanamento dell' Amministrazione dai cittadini e il rischio di un peggioramento dei servizi comunali".
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
L' Alfonsine poassa anche a Savignano
Savignanese 0 Alfonsine 3 SAVIGNANESE:
Pazzini, Vandi, Grandoni (29' st Neri), Casoli,
Righi, Bertozzi, Casadei, Bozzetto (33' st
Pasini) , Di Filippo (21' st Pracucci) , Dormi,
Lombardini. All.
Farneti ALFONSINE: Lusa, Fantinelli, De Luca
(1' st Ricci Maccarini), Molossi, Bertoni,
Chmangui, Lombardi (36' st Afasanwo),
Fontana, Salomone, Innocenti, Tosi (41' st
Calviello). All.
Candeloro ARBITRO: Dell' Isola di Ferrara
RETI: 25' st Chmangui Said, al 32' st
Lombardi, al 47' st Ricci Maccarini.
SAVIGNANO (g.d.b) Bella partita a Savignano
nell' unica partita giocata nel pomeriggio.
Primo tempo di marca Savignanese e ripresa
Alfonsine. Nella prima frazione la Savignanese
ci prova coi colpi di testa di Casoli e Vandi a
lato e di Di Filippo (fuori). Al 17' Salomone si
libera di Bertozzi e calcia a rete ma Pazzini si
oppone in 'angolo. Al 18' Casadei entra in area
e dal fondo impegna Lusa a una parata in due
tempi . Al 21' punizione di Innocenti e colpo di
testa di Bertoni con palla di poco alta. Al 33'
Bozzetto serve Vandi che da distanza
ravvicinata mette la palla a lato. Nella ripresa l'
azione ospite si fa più insistente e al 25' arriva
il vantaggio con un colpo di testa di Chmangui
su punizione di Innocenti. Al 32' raddoppio della capolista con Lombardi che mette nella porta sguarnita
dopo una azione di Tosi .
Al 41' Ricci Maccarini serve Salomone che a porta vuota si mangia il 3­0. Al 43' e' ancora Ricci
Maccarini a non sfruttare a porta vuota una facile occasione. Al 46' Dormi da fuori calcia di poco a lato
alla sinistra di Lusa. Al 47' Salomone serve Ricci Maccarini , gran botta nel sette alle spalle di
Pazzini.Siamo giunti a sette turni dalla fine del campionato ed il Forlì è ancora in piena lotta per
raggiungere il secondo posto, detenuto dall' Altovicentino, anche se il ko di sabato in casa della Ribelle
ha rallentato, e non di poco, la rincorsa.
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L'Osservatore Romano
Comune di Savignano
Gruppi di fedeli all' udienza generale
All' udienza generale di mercoledì 16 marzo,
in piazza San Pietro, erano presenti i seguenti
gruppi: Dall' Italia: Studenti della Pontificia
Facoltà di scienze dell' educazione Auxilium,
di Roma; Religiosi Camilliani; Suore di Maria;
Maestre Pie dell' Addolorata; Pellegrinaggio
della Diocesi di Ischia, con il Vescovo Pietro
Lagnese; Gruppi di fedeli dalle Parrocchie:
Sant' Antonio abate e San Nicolò, in Laives;
San Bartolomeo, in Corva di Azzano Decimo;
San Michele, in Arino di Dolo; Santa Maria
Elisabetta, in Eraclea; Sacro Cuore, in Lido di
Jesolo; Santa Rita, in Milano; Sacro Cuore;
San Quirico, in Domodossola; San Nicolò, in
Pietra Ligure; Sant' Antonio abate, in Diano
Marina; San Pietro, in Borgio Verezzi; Beata
Vergine del Rosario, in Mortara; San Pietro, in
Cento; San Giovanni Battista, in Rapagnano;
San Pietro, in Bosco a Galeata; Santa
Giustina, in Rimini; Santa Maria della pace, in
Noicàttaro; San Marcello, in Bari; Cristo Re, in
Polla; Natività di Maria; San Francesco d '
Assisi, in Ruffano; Maria Santissima del buon
consiglio, in Sant' Antonio abate; Santa Maria
delle grazie, in Scafati; Sant' Antimo, in Sant'
Antimo; San Pietro, in Miano; San Giuseppe, in
Petralìa Sottana; Santa Maria della speranza,
in Niscemi; Sacra Famiglia, in Ragusa;
Santissima Vergine degli Angeli, in Maracalagonis; Gruppi di fedeli dalle Parrocchie di Badia Calavena,
Lomagna, Rustega di Camposampiero, Alessano, Tregnago, Jesolo, Cadilana, Castelvecchio di
Savignano s u l Rubicone, Braghe, Camposampiero, Fossalta, Loreggia, Loreggiola, Massanzago,
Sandona, Zeminiana; Associazione Tabula picta, di Firenze; Associazione Amici di Fruttuaria, di Torino;
Associazione per trapiantati di organi, delle Marche; Associazione della Passione di Cristo, di Sezze;
Associazione San Giuseppe Petraliesi migranti; Associazione Italia più, e Industriali Veneti;
Associazione Luce per gli incerti, di Petilia Policastro; Associazione Barcaioli e Lavandaie, di Lodi;
Fondazione Brunenghi, di Castelleone; Fondazione Policlinico San Matteo, di Pavia; Comitato regionale
Lazio della Lega nazionale dilettanti; Comitato Santa Reparata, di Fano Adriatico; Comitato solenne
ostensione della Sindone, di Torino; Comitato Befana subacquea, di Riva del Garda; Istituto europeo
Pegaso, di Roma; gruppo dell' Università di Perugia; Università della terza età, di Noicàttaro; gruppo
del Parlamento della Legalità internazionale, di Monreale; Forum nazionale delle Associazioni di
Nefropatici Trapiantati e di volontariato; gruppi Cral Regione Lombardia, e dell' Ospedale di Negrar;
gruppo Tamburrini Federiciani, di Altamura; gruppo del Concerto «Stabat Mater»; gruppo Polisportiva,
di Rio nell' Elba; gruppo sportivo Pandha, di Grugliasco; Scuola calcio, di Portocannone; Scuola di ballo
Let' s dance, di Paderno Dugnano; Club Unesco Alberona; e Lions club, di Lucera; Ordine Francescano
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L'Osservatore Romano
Comune di Savignano
secolare dal Trentino Aldo Adige; gruppo di preghiera «Eccomi», di Carbonera; gruppo Rosario delle
mamme, di Milano; gruppo Acti Laus, di Lodi; gruppo Spi Cgil, di Cagliari; gruppo Anap, di Parma;
gruppo Avo, di Monte Portofino; gruppo Fidapa, di Barletta; gruppi Auser di Cortona, e dalla Liguria;
gruppi Unitalsi dalla Lombardia; gruppo Gepin Contact, di Roma; gruppo del Policlinico Gemelli, di
Roma; Movimento Arcobaleno, di Frosinone; Casa di riposo Villa San Giuseppe, di Andria; gruppi di
studenti: Collegio San Carlo, di Milano; Liceo Villa Sora, di Frascati; Liceo Innocenzo XII, di Anzio;
Istituto Newton, di Roma; Istituto Bagolino, di Alcamo; Istituto tecnico trasporti, di Maddaloni; Istituto
Diaz, di Laterza; Istituto Giorgi, di Brindisi; Scuola Santa Gianna Beretta Molla, di Corbetta; Scuola
Mandelli, di Milano; Scuola d' infanzia, di Marina di San Nicola; Unità pastorale Riviera, Vicenza; Istituto
Villa Sora, di Frascati; gruppi di fedeli da Matera, Treviso, Castello di Codego; Varese, Santa
Margherita Ligure, Monopoli, Gravedona ed Uniti, Arzignano, Solizzo, Fasano, Imperia, Brendola,
Reggio Emilia, Pastena, Monselice, Pordenone, Fossano, Istrana.
Coppie di sposi novelli.
Gruppi di fedeli da: Croazia; Repubblica Ceca; Repubblica Slovacca.
I polacchi: Grupy pielgrzymkowe z Warszawy; modzie z Gimnazjum Ksiy Salezjanów w Poznaniu;
pielgrzymi indywidualni.
De différents Pays: Frères du Sacré­Cur. De France: Paroisse cantalienne d' Ile­de­France; Centre
Madeleine Daniélou, de Rueil­Malmaison; lycée Saint­Charles, de Saint­Martin­de­Crau; lycée Anne de
Méjanès, de Metz; lycée Notre­Dame, de Boulogne; lycée Notre­Dame­des­Aydes, de Blois; Cours
Saint­Charles, d' Orléans; Collège de Maillé, de Paris; Collège Saint­Maur, de Pau; Collège Le Bon
Sauveur, de Vesinet; Association chrétiens et culture; Communauté chrétienne Congolaise, de Paris.
Du Canada: Groupe d' élèves du Conseil scolaire du district catholique Centre­Sud.
Community of the Pontifical Scots College, in Rome.
From England: Pilgrims from the Diocese of Arundel and Brighton; Pilgrims from St John' s Parish,
Nottingham; Students and staff from; Wyke Sixth Form College, Hull; Palmer Catholic Academy,
Romford, London.
From Ireland: Students and staff from Scoil Mhuire Junior School, Wellington Road, Cork.
From Indonesia: Pilgrims from St Luke' s Parish, Jakarta.
From Japan: Students and staff from St Capatanio School, Seto.
From Canada: Students and staff from the following Catholic Schools: St Thomas, Belleville, Ontario;
Regiopolis­Notre Dame, Kingston, Ontario; St Paul, Trenton, Ontario.
From the United States of America: Pilgrims from the following parishes: Holy Family, Brownsville,
Texas; Our Lady of Victory Cathedral, Victoria, Texas; Pilgrims from: St Meinrad Archabbey, Indiana;
Manresa Jesuit Retreat House, Bloomfield Hills, Michigan; Students and faculty from: Mount Saint Mary
University, Emmitsburg, Maryland; Berkeley DivinitySchool at Yale, New Haven, Connecticut; St James
Academy School, Lenexa, Kansas.
Aus der Bundesrepublik Deutschland: Pilgergruppen aus den Pfarrgemeinden St. Stephanus, Berlin; St.
Maria, St. Georg, St.
Margareta und St. Martin, Bopfingen­Flochberg; St.
Pankratius, Buldern; St.
Blasius, Dietmannsried; St. Michael, Dormagen; St. Clemens, Eschenlohe; St. Matthias, Euskirchen; St.
Georg, Failnbach; St.
Wendelin, Gorxheimertal; St. Augustinus, Heilbronn; St. Johannes der Täufer, Kronach; St. Maximilian
Kolbe und St.
Martin, Mühlenberg; St.
Marien, Warburg­Altstadt; St. Pankratius, Warstein; Pilgergruppen aus dem Bistum Augsburg;
Erzbistum Bamberg; Erzbistum München und Freising; Bistum Trier; Pilgergruppen aus Fridolfing;
Karlsruhe und Rottweil; Koblenz; Radevormwald; Steinheim; Trier; Troisdorf; Ulm; Wonfurt; Delegation
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17 marzo 2016
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L'Osservatore Romano
Comune di Savignano
des Senats der Wirtschaft; Leserreise Generalanzeiger Bonn; Studienreisegruppe Karlsruhe;
Stipendiatengruppe der Konrad­Adenauer­Stiftung, Paderborn; Leserreise Kreiszeitung Waiblingen;
Schülerinnen, Schüler und Lehrer folgender Schulen: Helmholtz­Gymnasium, Bielefeld; Berufsschule für
Altenpflege, Dinkelsbühl; Krupp­Gymnasium, Duisburg­Rheinhausen; Gymnasium Geschwister Scholl,
Sondershausen; Edith­Stein­Gymnasium, Speyer.
Aus der Republik Österreich: Pilgergruppen aus den Pfarreien St. Nikolaus, Altenberg; St.
Gertraud von Nivelles, Sistrans und St. Lambert, Lans; Pilger aus der Diözese Graz­Seckau; Pilger aus
Ottensheim; Wien; Prämonstratenserstift Geras; Schülerinnen, Schüler und Lehrer folgender Schulen:
Gymnasium Jennersdorf; Bundesrealgymnasium, Krems an der Donau; Bundeshandelsakademie,
Lienz; Zweisprachiges Bundesgymnasium Oberwart und Höhere Lehranstalt für Wirtschaftliche Berufe,
Pinkafeld.
Aus der Provinz Bozen ­ Republik Italien: Pilger aus der Diözese Bozen­Brixen.
De España: Peregrinos de la Diócesis de Plasencia, con S. E. Mons. Amadeo Rodrigo Magro;
Seminaristas de la Diócesis de Getafe; Parroquias de Boiro; Colegio Aquinas American School, de
Madrid; Colegio La Visitación de Nuestra Señora, de Burgos; Colegio Nuestra Señora del Carmen, de
Elche; Colegio Santa María, de Toledo; Colegio Carmelitas, de Cartagena; Colegio San Luis de los
Franceses, de Pozuelo de Alarcón; Colegio Pureza de María, de Madrid; Instituto La Mola, de Novelda;
Instituto Blas Infante; Instituto San Álvaro, de Córdoba; grupo de Guadalajara; grupo de peregrinos, de
Alzira.
De México: Parroquia Santa María de Guadalupe, de Guadalajara.
De Argentina: Colegio Rosario Vera Peñaloza, de Bahía Blanca; grupos de peregrinos.
De Portugal: Escola António Augusto Louro, do Seixal; Colégio Sra Boa Nova, do Estoril; Externato São
João Bosco.
Do Brasil: grupo de Alto Paraíso de Goiás; grupo da Diocese de Uruaçu.
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17 marzo 2016
Pagina 3
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
LO SCENARIO
Nel Cesenate spiccano lavoro illegale e affitti in nero
A CESENA la manodopera irregolare spicca
soprattutto nel settore ortofrutticolo. Nel 2015,
scoperti 36 operai in nero.
A San Mauro Pascoli, denunciati 8 cinesi
impegnati, impegnati in piu laboratori
artigianali nel settore dell' oggettistica per
borse per conto di aziende nazionali con
2milioni e mezzo di euro di fatturazioni fittizie.
Almeno la metà dei soldi incassati era gia
finita in Cina. Indagine scoperta grazie ai
controlli incrociati su cinesi che dichiaravano
redditi zero ma che giravano con auto di lusso.
A Cesenatico scoperto il giro di affitti di
appartamenti estivi in nero. 35 privati nel 2015
trovati a incassare soldi in nero.
Coinvolte alcune agenzie d' affitto. I 35 hanno
regolarizzato tutti la loro posizione. In 3 anni
hanno regolarizzato in tutto 130 persone per
un giro d' affari di 700mila euro.
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17 marzo 2016
Pagina 4
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro I carabinieri spiegano come difendersi
dalle truffe
STASERA alle ore 20.30 al centro per anziani
'Vivere il tempo' a San Mauro in Valle (in via
San Mauro 653) si terrà il primo incontro
informativo per imparare ad affrontare il
fenomeno delle truffe. L' iniziativa fa parte del
progetto 'Sconfiggi la truffa', nato dalla
collaborazione fra Comune di Cesena e
Comando Provinciale dei Carabinieri di Forlì­
Cesena. All' incontro interverranno l' assessore
ai servizi per le persone Simona Benedetti, il
tenente Francesco Grasso (Comandante della
Compagnia Carabinieri di Cesena) e il
luogotenente Claudio Crisafulli (Comandante
della Stazione Carabinieri).
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17 marzo 2016
Pagina 6
Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Fantini: «Forlì, non è il momento di mollare»
Parla il capitano Messaggio alla squadra in vista del finale di stagione: «Noi vecchietti
dobbiamo dare l' esempio»
Enrico Magnani Forlì LO SPRINT per il terzo
posto è iniziato. E per il Forlì non è di certo
cominciato nel modo migliore.
Ormai non è più la possibile anti­Parma, è
stato superato e poi distaccato dall'
Altovicentino secondo. Cosa è successo allora
nelle ultime 7 giornate? La stanchezza dei tanti
turni infrasettimanali imposti a inizio anno si
sta facendo sentire? O è un semplice e
fisiologico calo, che capita a tutti prima o poi in
una stagione? «Se andiamo ad analizzare i
punti, è vero che ne abbiam fatti pochi ­ spiega
capitan Enrico Fantini ­, ma col mister siamo
abituati a guardare prima di tutto le
prestazioni, che ci sono sempre state.
Anzi, potevamo meritare di più».
VA poi considerato il calendario: scontri diretti
contro Parma e Altovicentino, ma anche
squadre alla ricerca di punti salvezza, come il
Romagna Centro o la Correggese. E poi una
giornata storta come sabato contro la Ribelle.
«È vero, può capitare nell' arco di un
campionato. Però scoccia di più non vincere
contro il Parma, dove magari hai meritato e
creato anche 2­3 occasioni nitide, piuttosto che perdere come sabato. Va detto poi che il nostro è un
campionato anomalo, forse non è mai successo nella storia del calcio di star fermi un mese e
recuperare poi tutto d' un fiato: il mister però è stato bravo a farci giocare tutti, per riuscire ad arrivare in
fondo». E arrivare anche più alto? «Le prime due sono squadre quasi di categoria superiore, che hanno
iniziato a correre da subito. Non era facile tenere il loro passo, ma ci siamo quasi riusciti. E chissà, forse
se facevamo meglio negli scontri diretti». ORA PERÒ bisogna guardare avanti, e il calendario del Forlì
è uno dei più tosti. «Abbiamo tre derby pesanti, con Imolese, Ravenna e San Marino, ma dobbiamo
stare attenti e farci trovare pronti». Anche perché dietro corrono: nelle ultime sette giornate Ribelle e
San Marino hanno conquistato 13 punti, l' Imolese addirittura 16. Il Forlì invece è fermo a 9. «Ora
dobbiamo salire in cattedra noi 'vecchietti', rimanere sul pezzo e spronare la squadra a dare sempre il
massimo. Poi abbiamo Turchetta, che se ritorna quello di inizio campionato fa paura a tutti, è il classico
giocatore che in qualsiasi momento può inventare la giocata che fa cambiare la partita».
La cosa più importante però è imparare dagli errori. «Sabato ci è proprio mancata la testa, è inutile dar
la colpa al campo pesante o ad altro, quando si perdono partite così si cercano sempre le scuse.
La verità è che siamo incappati in una giornata storta, come all' andata contro la Sammaurese. Ora
bisogna imparare da questa esperienza e metterla in pratica già da domenica contro il Lentigione».
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
REFERENDUM 2013
Così Savignano e San Mauro rimasero divisi
IL matrimonio non s' ha da fare. Questo fu il
risultato dopo il referendum consultivo tra gli
abitanti di San Mauro Pascoli e di Savignano il
9 giugno 2013 quando saltò la fusione fra i due
comuni tanto voluta e bramata dai sindaci
Elena Battistini e Gianfranco Miro Gori. E
divise il Rubicone. A San Mauro Pascoli
sbancò il no mentre a Savignano vinse il sì.
Soprattutto prevalse la paura dei sammauresi
di essere inglobati da Savignano e scomparire
come ente pubblico. La fecero da padrone
anche vecchi campanilismi fra i due comuni,
mai sopiti. Resta il fatto della batosta
referendaria sammaurese. A San Mauro i voti
validi furono 3.539, i no 2.245 (63.44%) e i sì
1.294 (36.56%); le schede bianche 11 e le
nulle 13. Un risultato amarissimo per il sindaco
Miro Gori che disse: «E' stata una sconfitta
innegabile per l' entità del risultato. I
sammauresi hanno scelto di mantenere lo
status quo e di non cambiare». A Savignano i
voti validi furono 3.936, i no 1.779 (45.20%), i
sì 2.157 (54.80%), le schede nulle 11 e le
bianche 18. Contenta del risultato di
Savignano fu il sindaco Elena Battistini anche se il risultato globale non fu quello che sperava: «I
cittadini savignanesi ­ disse­ che hanno voluto esprimere il loro Sì sono la maggioranza. Purtroppo l'
esito negativo di San Mauro farà perdere anche a noi questa importante occasione che non si ripeterà
più». Sui 29.439 residenti dei quali 21.493 aventi diritti al voto, 12.946 di Savignano (15 seggi) e 8.547
di San Mauro Pascoli (10 seggi) votarono in totale 7.538. A Savignano votò il 30.62% pari a 3.965
elettori (2.011 maschi e 1.954 femmine). A San Mauro Pascoli il 41.69%, pari a 3.563 elettori (1.784
maschi e 1.779 femmine): l' 11% in più di Savignano.
e.p.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
GATTEO, IL SINDACO VINCENZI DICE NO A SAVIGNANO E S.MAURO
'Fusione? Forse ma con Cesenatico'
«Rubicone, non c' è più un comune dominante come un tempo»
IL SINDACO di Gatteo Gianluca Vincenzi (che
è anche presidente dell' Unione dei nove
comuni Rubicone e Mare) gela l' entusiasmo
dei primi cittadini di Savignano e San Mauro
P a s c o l i , F i l i p p o G i o v a n n i n i e Luciana
Garbuglia, convinti che si fosse pronunciato a
favore della fusione tra i tre comuni.
Ma si tratta di un fraintendimento, lo spiega lo
stesso sindaco di Gatteo. «Non ho mai parlato
di fusione di Gatteo con Savignano, non la
reputo opportuna». Spunta invece per un
futuro la possibilità di valutare la fusione fra
Gatteo e Cesenatico.
Sindaco Vincenzi, si tratta proprio di un
equivoco? «Ho detto che la nostra Unione
soffre la mancanza di un comune forte che
intervenga nei momenti di indecisione e di
carenza dei comuni più piccoli».
Ma allora il comune unico, verso il quale lei è
stato contrario tre anni fa non partecipando al
referendum, sarebbe utile? «Certo ma non ho
detto né tra chi, ma soprattutto come.
Prendendo spunto da tre anni fa, prima di
attivare processi e procedure sarebbe d'
obbligo informare i cittadini, chiedere il loro parere ed eventualmente proseguire.
Tutto il contrario di quanto è avvenuto l' altra volta».
I suoi colleghi sindaci di Savignano e San Mauro hanno detto che lei ha lanciato l' idea della fusione e
nei loro interventi la danno come già fatta. «Mi dispiace che i miei colleghi abbiano dedotto questo dalle
mie parole e dalle mie azioni. Credo che un amministratore serio debba sì valutare tutte le possibilità di
gestione dell' ente, senza che questo significhi però avere scelto la fusione con Savignano e San
Mauro».
Questo è il tempo giusto per tornare a parlare di fusione a tre? «Assolutamente no. Non è il tempo di
parlare di fusione ma come fare funzionare bene la nostra Unione dei comuni Rubicone e Mare».
Dopo il no a San Mauro e Savignano, è vero che a lei non dispiacerebbe l' idea di una fusione con
Cesenatico? «In futuro potrebbe essere una ipotesi da valutare. Sempre nella consapevolezza che non
è tempo e che i modi dovranno essere diversi rispetto al passato».
Ermanno Pasolini.
ERMANNO PASOLINI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
"Vivere il tempo" ospita il primo incontro anti truffa
Comune e carabinieri in collaborazione per scongiurare i raggiri: invito aperto a tutti
CESENA. Alle ore 20.30, al centro per anziani
"Vivere il tempo", a San Mauro in Valle, si terrà
il primo incontro informativo per imparare ad
affrontare il fenomeno delle truffe. L' iniziativa
fa parte del progetto "Sconfiggi la truffa", nato
dalla collaborazione fra Comune e Comando
Provinciale dei Carabinieri.
Grazie alla presenza di rappresentanti dell'
Arma, i cittadini potranno imparare ad
affrontare il fenomeno e riceveranno
suggerimenti da adottare per preve nirla. All'
incontro interverranno l' assessore ai Servizi
per le persone Simona Benedetti, il tenente
Francesco Grasso (comandante della
Compagnia Carabinieri di Cesena) e il
luogotenente Claudio Crisafulli (comandante
della Stazione Carabinieri). Oltre ai
frequentatori del centro "Vivere il tempo", sono
invitati a partecipare gli anziani del Quartiere
Oltresavio, ma saranno benvenuti anche
quanti arriveranno da altre zone della città.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro. Incontro di Cna domani sera
Economia su scala locale e globale Riflessione degli
imprenditori
SAN MAURO PASCOLI. Riflessione sull' economia nella
sua duplice dimensione locale e globale, basata su
storie imprenditoriali. Si intitola "Restiamo o partiamo" l'
iniziativa promossa da Cna Impresa Donna e Giovani
Imprenditori. Si svolgerà domani, alle ore 20.30, presso
il Cantiere Artistico ex­ Mir ­Mar, in via Roma 27, a San
Mauro Pascoli.
L' appuntamento si inquadra nel percorso "Per
formazione", che ha coinvolto le presidenze dei due
raggruppamenti di interesse della Cna provinciale nei
mesi scorsi, si è posto l' obiettivo di riflettere insieme e
in modo creativo sui temi della competitività delle
imprese. Al termine, si è deciso di approfondire gli
argomenti che sono stati al centro della riflessione
durante l' attività, incentrata sull' analisi di coppie
opposte di concetti.
Il presidente di Cna Giovani Imprenditori, Matteo
Cecchini, spiega: «Al centro della riflessione, che viene
condotta con strumenti alternativi, la contrapposizione
tra due temi. In questo caso si tratta di una performance
esperienziale, se così la si può definire, tra miti e
imprese romagnole alla conquista del mondo, ma anche
alla riscoperta del nostro territorio. Il format degli eventi
punta a coinvolgere direttamente il pubblico, in un gioco d' interazione costruito sulla creatività e lo
storytelling. Ogni puntata è dedicata a una riflessione su un tema caldo ed identitario, a partire da due
poli opposti sui quali gli stessi spettatori saranno chiamati a dire la loro. Ad esempio, scegliamo la
tradizione o l' innovazione?
Puntiamo a restare nel nostro territorio o a fare impresa all' estero? In questo dibattito, in cui entrambe
le soluzioni offrono opportunità e criticità, le storie vissute offriranno spunti di riflessione».
La presidente di Cna Impresa Donna, Elena Balsa mini, aggiunge: «Nel corso della serata gli spettatori
saranno coinvolti in modo dinamico in varie attività proposte dalle imprenditrici e dai giovani
imprenditori che saranno i veri protagonisti dell' evento, con le loro storie ed esperienze imprenditoriali.
Tutte le attività, infatti, sono state ideate e realizzate dai partecipanti al corso e si basano sull' uso di più
strumenti di comunicazione, con un racconto che si dipana non solo attraverso le parole, ma anche per
immagini e suoni. Non a caso l' immagine simbolo di questo secondo incontro è un set di valige. Le
tappe successive di "Performazione", che andranno a completare il percorso, si svolgeranno in luglio e
settembre».
Per partecipare occorre registrarsi sul sito https://restiamoparti amo.eventbrite.it.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Il Pd punzecchia Vincenzi sul Comune unico
GATTEO. «Ci stupisce che oggi il sindaco di
Gatteo Gianluca Vincenzi si ponga come
alfiere del Comune unico, quando per 5 anni si
è costantemente battuto contro tale
prospettiva, preferendo sempre la soluzione
dell' Unione a 9». Lo rimarca il Pd di Gatteo,
che ricorda che «la scelta di non aderire a quel
progetto fu presa unilateralmente da Vincenzi
e dalla sua maggioranza, senza consentire ai
cittadini di Gatteo di potersi esprimere
attraverso il referendum. Se Vincenzi qualche
anno fa avesse condiviso insieme a Savignano
e San Mauro un percorso finalizzato alla
costruzione del Comune unico, oggi quel
progetto poteva essere già realtà e ne
avremmo goduto i benefici in termini
economici e di servizi ai cittadini. Ci rimane il
dubbio che questa conversione sia solo l'
ennesimo spot elettorale». (gm)
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro. Zicchetti in biblioteca
La sammauresità diventa libro
SAN MAURO PASCOLI. Tra memoria e
fantasia ha viaggiato l' ultimo appuntamento,
nella biblioteca comunale, di "Tempo Libro",
con la presentazione del secondo volume di
Giorgio Zicchetti, "La casa dei due ponti". «In
questo libro si celebra quella che è stata
chiamata la sammauresità, parola che non si
trova nel vocabolario, intimamente legata nell'
animo della nostra comunità», ha affermato il
sindaco Luciana Garbuglia.
«Il libro di Zicchetti rimanda alla tradizione
contadina, quando la sera ci si ritrovava in un
luogo e si raccontavano le storie orali ­ ha
detto Miro Gori ­ Que sta tradizione a San
Mauro negli anni '50 e '60 si è tramandata nei
bar, per cedere i passo nel boom economico,
superata dalla televisione, dai motori, dal
cinema. È la fine della vita del paese
indebolita dalla modernizzazione». Intanto l'
autore, volontario a Casa Pascoli e grande
appassionato di vita locale, è già all' opera per
altri due libri: un' intervista impossibile a
Giovanni Pascoli e una storia della Torre dagli
inizi di Giovedia all' omicidio di Ruggero
Pascoli. (ff)
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Pagina 43
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Sicurezza: «L' unione dei vigili ha fallito»
Iglis Bellavista vuole tornare alla gestione diretta di Gatteo
GATTEO. La sicurezza sarà al centro del
programma della lista civica "Bella Gatteo" ed
il candidato sindaco Iglis Bellavista specifica
che in questo concetto vuole includere «una
tutela ampia dei cittadini, in luoghi di lavoro,
scuole, ambiente, casa, strada».
«Stiamo già approfondendo questo tema con i
cittadini ­ osserva Bellavista ­ e ciò che è
emerso finora è la mancanza di presenza
costante e diffusa della polizia municipale sul
territorio, che è troppo vasto rispetto all'
organico, che è insufficiente alle necessità».
Dopo l' uscita di San Mauro dall' Unione a tre, i
Comuni di Savignano e Gatteo hanno unito il
servizio con Ronco freddo, Borghi e Sogliano.
In tutto sono a disposizione 26 agenti,
compresi comandante e vice, per un territorio
che si estende per centinaia di chilometri
quadrati e conta oltre 40 mila residenti. «Non
voglio puntare il dito contro la Pm ­ sottolinea
Bellavista ­ che sta facendo tutto il possibile
per garantire un servizio, nonostante sia
fortemente sotto organico, bensì verso u n'
Unione di servizi che funziona in alcuni ambiti,
ma nel caso specifico non garantisce la
necessaria sicurezza ai cittadini. Se nemmeno
i contributi regionali (il premio per chi decide
di unirsi, ndr) hanno consentito risultati
migliori, il problema è la qualità dell' amministrazione dell' Unione. Proteggere la popolazione è il primo
compito ed occorrono scelte precise, servizi ben organizzati, per una ricaduta efficace nella comunità».
Ed ecco la proposta di Bellavista: «Va riaperto un confronto ampio sulla qualità dell' ente Unione così
come lo conosciamo e dei servizi conferiti. E in caso di vittoria, bisogna riportare la Pm a casa, con una
gestione diretta comunale, come fa San Mauro: è necessario rafforzare quei servizi ido timo scempio è
stato documentato anche con foto che mostrano i danni (sopra) ­ Chi di dovere sta sottovalutando la
situazione e noi siamo vittime indifese». Non manca anche chi chiede misure drastiche per individuare
gli autori.
nei ad essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione, quali scuola,
sociale, pianificazione, informatizzazione.
Servizi come la Pm vanno bene in unione quando i territori e le esigenze delle varie comunità sono
omogenee. Quando sono differenti fra loro, l' ambito efficace di un servizio resta quella comunale».
Poi il candidato sindaco sostenuto dal centrosinistra si sofferma sul Comune unico: «E' un' idea che
viene da lontano, ma occorre un confronto ampio, con un referendum a Gatteo che dia finalmente
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Continua ­­>
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
certezza di poter procedere a tre e non ad una fusione monca». Infine, un affondo contro il rivale
Vincenzi: «Sorprende chi se ne fa ora paladino, quando cinque anni fa aveva remato contro sul Comune
unico.
E Gatteo è stato l' unico Comune che non ha dato la parola ai cittadini».
Giorgio Magnani.
GIORGIO MAGNANI
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Pagina 7
La Nazione
Comune di San Mauro
Femminile under 12
Sorms San Mauro Un nuovo successo
UNDER 12 6X6 I gironi della seconda fase del
campionato territoriale sono arrivati alla nona
giornata. Nel gruppo G il San Piero a Sieve ha
vinto fuori casa con la Rinascita 3­0, l' Azzurra
Pallavolo ha superato la 29 Martiri per 3­0 e il
Valdarno Volley si è imposto in casa sul
Calenzano per 3­0. In classifica guida il
Valdarno con 24 punti, con l' Azzurra seconda
a 18. Nell' H la Sorms San Mauro ha superato
in casa la Città di Scandicci Rossa per 2­1, il
Galluzzo ha vinto a Vaiano per 3­0 e la Scuola
di Pallavolo Le Signe ha perso a Certaldo per
3­0. In classifica in testa la Città Di Scandicci
(17), che ha un punto su Galluzzo e Sorms
(16). La rosa della Sorms San Mauro allenata
d a Mauro Tarchiani: Gaia Bartolozzi, Giulia
Buzzone, Irene Calugi, Sara Castiglione, Sofia
Cateni, Giulia Cerami, Eleonora Ciampalini,
Guia Cianfanelli, Siria Innocenti, Giulia
Lasignora, Viola Lasignora, Arianna Porro,
Letizia Pugliese, Martina Sacchetti. Nell' L la
Vba Firenze ha vinto contro la Sestese Rossa
2­1, mentre la Sieci­Curiel e la Firenze 5
Palestre hanno perso 2­1 contro Montelupo e
Ariete Prato Bianca e il Pontemediceo è caduto 3­0 a Poggibonsi. Pontemediceo terzo con 15 punti e
primo delle fiorentine.
Nell' M il Barberino ha battuto 3­0 I' Giglio e il Volley Group Valdarno ha superato 2­1 l' Euroripoli Volta,
rimanendo in testa con 22 punti davanti alle ripolesi (17). Nell' N l' Impruneta ha vinto fuori casa con l'
Euroripoli Kassel per 3­0, e il Mugello ha battuto 2­1 il San Giusto Le Bagnese, mentre Firenze Ovest e
Sestese Bianca hanno perso 2­1 in trasferta. In classifica guidano Mugello e Euroripoli Kassel con 21
punti.
Nel P l' Associazione Pallavolo Valdarno ha battuto 3­0 il Borgo, il Tavarnelle ha superato 3­0 la
Certaldo Azzurra e la Sales ha vinto 2­1 a Rignano. In classifica guida l' APV con 27 punti.
Prat.
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17 marzo 2016
Pagina 20
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
PER IL CANDIDATO SINDACO PD: "OK ALLE UNIONI, MA INTELLIGENTI"
Bellavista: "La Pm deve tornare ad essere un
servizio comunale"
La sicurezza sarà uno dei punti focali della
lista Bella Gatteo. Ne parla il candidato
sindaco, Iglis Bellavista. "Per sicurezza
intendiamo una tutela ampia dei cittadini: ciò
che è emerso sino ad ora è la mancanza di
presenza costante e diffusa della PM sul
territorio, che è troppo vasto e l' organico
insufficiente alle necessità". Dopo l' uscita di
S.Mauro dall' Unione, Savignano e Gatteo
hanno unito il servizio con Roncofreddo,
Borghi e Sogliano. 26 agenti, un territorio vasto
tra due vallate, centinaia di chilometri quadrati,
con 40mila residenti.
"Non voglio puntare il dito contro la PM, che
sta facendo tutto il possibile per garantire un
servizio, nonostante fortemente sotto organico,
ma verso un' Unione di servizi che funziona in
alcuni ambiti, ma nel caso specifico, non
garantisce la necessaria sicurezza ai cittadini.
Se nemmeno i contributi regionali hanno
consentito risultati migliori, il problema è l'
amministrazione dell' Unione". "Occorrono
servizi organizzati: i progetti devono essere
fattibili, perchè, diversamente, è solo
propaganda e protagonismo. Va riaperto un
confronto ampio sulla qualità dell' Unione".
Bellavista vuole riportare la PM a casa. "È
necessario rafforzare quei servizi idonei ad
essere gestiti a livello intercomunale, che trovino nell' Unione la giusta dimensione mentre la PM va
bene in Unione quando territori e esigenze delle comunità sono omogenee. Quando sono differenti fra
loro, l' efficacia di un servizio resta quella comunale. Nulla contro le unioni, ma fatte con intelligenza: non
dobbiamo stupirci, perchè l' Unione "arlecchino" è già una realtà. C' è la possibilità di realizzare il
Comune unico: un' idea che viene da lontano. Ma, seriamente. Con un confronto ampio, con un
referendum a Gatteo che dia certezza di procedere a tre e non ad una fusione monca. Sorprende chi si
fa ora paladino, quando 5 anni fa aveva dichiarato sul Comune Unico: "C' è l' assenza di un progetto, l'
incertezza dei contributi promessi, la mancanza di un risparmio certo, la perdita dell' identità, l'
allontanamento dell' Amministrazione dai cittadini e il rischio di un peggioramento dei servizi comunali".
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Pagina 20
La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
INCONTRO CON L' ARMA
Truffe, evento per gli anziani
Questa sera alle 20.30, al centro per anziani
"Vivere il tempo", a San Mauro in Valle (in via
San Mauro 653), si terrà il primo incontro
informativo per imparare ad affrontare il
fenomeno delle truffe. L' iniziativa fa parte del
progetto "Sconfiggi la truffa", nato dalla
collaborazione fra Comune di Cesena e
Comando Provinciale dei Carabinieri di Forlì ­
Cesena. Grazie alla presenza di
rappresentanti dell' Arma dei Carabinieri, i
cittadini potranno imparare ad affrontare il
fenomeno e riceveranno suggerimenti da
adottare per prevenirla. All' incontro
interverranno l' Assessore ai Servizi per le
persone Simona Benedetti, il tenente
Francesco Grasso (Comandante della
Compagnia Carabinieri di Cesena) e il
luogotenente Claudio Crisafulli (Comandante
della Stazione Carabinieri).
Oltre ai frequentatori del centro "Vivere il
tempo", sono invitati a partecipare gli anziani
del Quartiere Oltresavio, ma saranno
benvenuti anche quanti arriveranno da altre
zone della città. Nel sempre più variegato
mondo dei raggiri, gli anziani restano i cittadini
ad alto rischio.
Da qui la necessità di informarli e metterli in
guardia sulle infinite tattiche studiate ad hoc
dai truffatori per ottenere quasi sempre denaro.
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17 marzo 2016
Pagina 24
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Mipim/1
Dal Demanio alle Regioni occasioni per investire
In Puglia progetti di rigenerazione urbana legati a musica e arte In Lombardia il polo
scientifico post­Expo
CANNES, Una scommessa sulla Penisola con
un' elevata redemption da parte degli
investitori internazionali. L' Italia istituzionale
crede nelle opportunità del mercato del real
estate e ha portato al Mipim di Cannes, che si
è aperto martedì per concludersi domani, l'
offerta immobiliare del Paese. La
partecipazione italiana al Mipim, l' evento più
importante per i professionisti del real estate di
tutto il mondo, è stata promossa dal ministero
dello Sviluppo economico in collaborazione
con il Ministero della Difesa, attraverso la
realizzazione di un "Padiglione Italia"
organizzato da Ice e Ance, l' Associazione
nazionale costruttori edili. Anche quest' anno,
come nel 2015, l' azione di coordinamento ha
fatto degli oltre 500 metri quadrati del
Padiglione Italia un punto di incontro dei
numerosi partecipanti in rappresentanza del
mondo delle istituzioni e di quello privato, con
l' obiettivo di presentare un' immagine unitaria
del nostro Paese e delle sue potenzialità nel
settore, in una vincente logica di partenariato
pubblico­privato. Lombardia, Marche,
Trentino, Piemonte, Puglia, Toscana e l' Area
Metropolitana di Bologna hanno affiancato
player nazionali come l' Agenzia del Demanio, Cassa Depositi e Prestiti, FS Sistemi Urbani, Difesa
Servizi e Invimit a loro volta impegnati in un' azione di valorizzazione dei rispettivi patrimoni immobiliari.
Tra gli sponsor privati, Coima Sgr, attivo nella gestione patrimoniale di fondi di investimenti immobiliari
e CityLife.
I progetti italiani che hanno attirato l' interesse degli investitori sono stati diversi. Ecco una selezione dei
più importanti.
Ministero della Difesa. Il ministero della Difesa, alla presenza del ministro Roberta Pinotti, ha presentato
un programma articolato relativo alle valorizzazioni dei beni del ministero. Due "gioielli" sono piaciuti in
modo particolare. A Napoli Villa Nike viene proposta per una riqualificazione a scopi residenziali. Si
tratta di un edificio prestigioso sulle colline di Posillipo, costruito nel 1949, con una vista mozzafiato su
tutto il Golfo. Due piani, di 600 mq ciascuno, un giardino di 1.500 mq e un garage privato. Sempre la
Difesa ha proposto Palazzo Doro Altan a Vittorio Veneto, un edificio del 17° secolo con un' architettura
unica nella zona. Appartenuto alle famiglie Lioni e, poi, Altan e Doro, ha una funzionalità doppia: una
facciata appare come un palazzo di tre piani, quella opposta ha la facciata di una villa su quattro piani,
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Continua ­­>
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
con un grande giardino e una dependance, campo da tennis e garage.
Puglia. Lecce si è fatta spazio con il progetto della Casa della Musica, che fa parte di un più ampio
intervento di rigenerazione urbana, la Città dell' Arte e della musica e il Cave Park, ideato dagli architetti
Alvaro Siza e Carlos Castanheira. Il progetto è già in corso e avrà un appeal elevato a livello turistico,
sia nazionale sia internazionale. Apulia ha poi presentato la rigenerazione urbana di Bisceglie, in
particolare la parte waterfront e il porto: il centro della città è già da anni oggetto di riqualificazioni,
mentre per il porto e l' area circostante si sta lavorando a una serie di sviluppi sul fronte dei servizi
turistici, parcheggi e ospitalità.
Lombardia. La Lombardia, oltre ai progetti Ance (si vedano gli articoli già pubblicati il 10 marzo e sul
sito di Casa24), ha proposto in sede Mipim il masterplan per il Post Expo, in particolare per la parte
infrastrutturale.
Arexpo sta lavorando per dotare l' area di campus universitario, un hub di società hi­tech e un Centro
per la ricerca e lo sviluppo, denominato Milan Innovation District. Si è parlato anche di "Italia 2040­
Human Tecnopole", il progetto scientifico che mira a creare un hub della salute, la nutrizione e l' ageing,
che porterà l' Italia al top per quanto riguarda le ricerche e le applicazioni in tema di tecnologia umana e
allungamento della vita. Sempre in Lombardia, si sta poi sviluppando il Cremona City hub, un piano di
intervento integrato che include l' area dell' ex Annonaria. Anche in questo caso si tratta di un progetto di
rigenerazione urbana, con spazi privati e sociali, uffici, superfici retail, servizi municipali su un' area di
105mila metri quadrati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
EVELINA MARCHESINI
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Pagina 24
Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
parla il ministro della difesa
Pinotti: «Caserme presto sul mercato»
«La dismissione dei nostri immobili è tra le
priorità del mio mandato, anche se non
chiaramente in prima posizione». Lo ha
dichiarato Roberta Pinotti, ministro della
Difesa, che è volata a Cannes per partecipare
a l M i p i m , i l m a g g i o r e v e n t o d e l settore
immobiliare a livello mondiale. Di dismissioni
di caserme ed edifici appartenenti al ministero
della Difesa si parla, a onor del vero, da molti
anni, ma in passato di passi concreti ne sono
stati fatti pochi. Cosa c' è dunque di nuovo,
visto che comunicare questa volontà a una
platea di investitori internazionali non è un
passo che si possa rischiare di tramutare in un
boomerang?
Il ministro Pinotti, in un colloquio con Il Sole 24
Ore, ha chiarito i termini, sottolineando anche
come gli immobili da mettere sul mercato
debbano essere _ fatte salve le strutture
funzionali per l' attività delle forze armate _ i
più belli e appetibili per gli investitori
istituzionali, sia nazionali sia internazionali. «È
vero che di dismissioni della Difesa parliamo
da tanti anni _ ha spiegato il ministro _ ma la
differenza è che adesso finalmente abbiamo
con moltissime città italiane, piccole, grandi e
medie, degli accordi già siglati.
Da parte nostra, abbiamo già liberato gli immobili, i Comuni in molti casi hanno concluso la modifica
degli strumenti urnanistici che consentono la valorizzazione, o sono nel corso di questo processo. La
valorizzazione ovviamente a questo punto dipende dalle stesse città. Per esempio, a Firenze abbiamo
messo a disposizione otto caserme: alcune verranno destinate a edilizia pubblica, in altre si faranno
alberghi e così via. Negli ultimi due anni abbiamo messo a disposizione 350 immobili della difesa e ora
molti sono effettivamente sul mercato».
Il processo è frutto di uno stretto coordinamento con l' Agenzia del demanio, Cdp, Invimit, il Mef, i
Comuni, ognuno per la propria sfera di competenza. Il ricavato dalla vendita di questi immobili andrà
per il 30% al ministero della Difesa, fino al 15% ai Comuni che hanno valorizzato il bene e il resto a
riduzione del debito.
Degli immobili della Difesa già pronti, 25 sono già stati immessi nella nuova piattaforma web dedicata
alla dismissione di una "rosa" di asset pubblici, frutto del lavoro di coordinamento dei diversi soggetti
coinvolti: l' Agenzia Ice, su input della Presidenza del Consiglio dei Ministri e sotto l' egida dei Ministeri
della Difesa e dello Sviluppo Economico, in collaborazione con la Direzione VIII del Ministero dell'
Economia e delle Finanze ­ che ha messo a disposizione del progetto il censimento e le rilevazioni
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
condotte annualmente sugli immobili pubblici ­ e l' Agenzia del Demanio.
In pratica, sono stati mappati oltre un milione di immobili che fanno capo a più di 11mila diversi enti
pubblici (territoriali e non), Ministero della Difesa con Difesa Servizi Spa, Cdp Investimenti Sgr, Invimit
Sgr ed FS Sistemi Urbani. Sono state quindi selezionate circa 1.000 unità prevalentemente da
valorizzare ­ o in misura residuale già a reddito ­ con caratteristiche di potenziale attrattività verso
investitori istituzionali "core" e "opportunistic" nonché utilizzatori "corporate" privati.
Si tratta di opportunità con tipologia e destinazioni d' uso di interesse per il mercato internazionale:
destinazione urbanistica già definita ed in prevalenza coerente con valorizzazioni ad uso ufficio,
commerciale, ricettivo, logistico­produttivo; localizzate in città di medio­grandi dimensioni e in località
turistiche; dimensioni mediamente superiori a 1.000 mq e preferibilmente con tipologia cielo­terra. Nel
corso del Mipim, presso il Padiglione Italiano, sono stati presentati i primi 200 immobili on line, numero
destinato a più che raddoppiarsi entro la fine del 2016. La "vetrina" è accessibile da
www.investinitaly.com.
Tra le novità per esempio sul fronte degli immobili della Difesa, il fatto che in cessione non ci siano solo
caserme, ma anche numerose ville storiche, oltre a una rete di fari distribuiti su tutto il territorio
nazionale. Tra i progetti di valorizzazione presentati dal Ministero della Difesa le spettacolari Villa Nike a
Napoli, Villa Banti a Firenze e il prestigioso Villino Campos a Roma, il complesso della ex Caserma
Francesco Redi di Firenze, il versatile Palazzo Doro Altan di Vittorio Veneto.
­ Ev.M.
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Il Sole 24 Ore
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nuovi strumenti
Una vetrina web con più di 200 immobili pubblici
La partecipazione istituzionale italiana al
Mipim era stata annunciata, ma la giornata di
ieri è stata di grande impatto in termini di
novità provenienti dal settore Pubblico. Tra le
varie iniziative presentate, il lancio ufficiale
della nuova piattaforma web dedicata alla
dismissione di una "rosa" di asset pubblici,
frutto del lavoro di coordinamento tra l'
Agenzia Ice, su input della Presidenza del
Consiglio dei Ministri e sotto l' egida dei
Ministeri della Difesa e dello Sviluppo
Economico, in collaborazione con la Direzione
VIII del Mef e l' Agenzia del Demanio.
Un lavoro di squadra che ha mappato oltre un
milione di immobili che fanno capo a più di
11mila diversi enti pubblici (territoriali e non),
Ministero della Difesa con Difesa Servizi Spa,
Cdp Investimenti Sgr, Invimit Sgr ed Fs
Sistemi Urbani. Sono state così selezionate
circa mille unità prevalentemente da
valorizzare ­ o in misura residuale già a
reddito ­ con caratteristiche di potenziale
attrattività verso investitori istituzionali "core" e
"opportunistic" nonché utilizzatori corporate
privati.
Si tratta di opportunità con tipologia e
destinazioni d' uso di interesse per il mercato internazionale: destinazione urbanistica già definita e in
prevalenza coerente con valorizzazioni ad uso ufficio, commerciale, ricettivo, logistico­produttivo;
localizzate in città di medio­grandi dimensioni e in località turistiche; dimensioni mediamente superiori a
1.000 mq. e preferibilmente con tipologia "cielo­terra.
Nell' appuntamento di ieri pomeriggio sono stati presentati i primi 200 immobili online, numero destinato
a più che raddoppiarsi entro la fine del 2016. Una "vetrina" che è accessibile già da ieri all' indirizzo
www.investinitaly.com e che presto avrà una sua url dedicata.
L' Italian Day ha visto il "Padiglione Italia" animarsi, a partire dal primo pomeriggio, con la Sessione
Plenaria "Invest in Italy: the extraordinary real estate" che, dopo gli interventi di apertura del
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ivan Scalfarotto, e del Ministero della
Difesa, ha visto succedersi gli interventi di massime autorità nazionali, locali, istituzioni finanziarie e
attori del mondo privato volti a contestualizzare le opportunità concrete di investimento: il consigliere
economico del Primo Ministro, Marco Simoni, il Direttore generale dell' Agenzia del Demanio Roberto
Reggi, l' Head of Group Real Estate della Cdp Aldo Mazzocco, il Presidente della Regione Piemonte
Sergio Chiamparino e il Sindaco di Torino Piero Fassino, l' Assessore allo Sviluppo Economico della
Regione Lombardia Mauro Parolini e altri rappresentanti pubblici. Hanno concluso il pomeriggio l' a.d.o
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
di FS Sistemi Urbani Carlo De Vito, l' a.d. di Invimit Elisabetta Spitz e il Presidente dell' Agenzia Ice
Riccardo Maria Monti.
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Il Sole 24 Ore
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Corte dei conti. La decisione sulle perdite che sono state riportate dal Comune di Firenze con
Merrill Lynch
Swap, banca responsabile verso la Pa
Se l' intermediario finanziario ha ruolo da advisor paga i danni erariali
Quando la banca agisce come advisor di un
ente locale, risponde di danno erariale se dalle
operazioni eseguite su suo consiglio deriva un
pregiudizio all' ente. Il ruolo dell' advisor è
assimilabile al rapporto di servizio t r a u n
dirigente e la sua amministrazione, laddove il
consulente abbia preso parte (come nel caso
in esame) al processo decisionale,
contribuendo a determinarne l' esito. Lo
stabilisce la Corte dei conti, prima sezione
giurisdizionale di appello, nella sentenza
609/2015 sul caso Comune di Firenze­Merrill
Lynch.
Pronuncia importante perché il problema della
gestione attiva del debito degli enti locali i n
occasione delle emissioni dei prestiti
obbligazionari e della stipula di contratti
finanziari derivati è attuale.
Inoltre, vi si esprime un orientamento assai
severo sugli advisor finanziari e il loro ruolo
nelle scelte economiche degli enti locali.
Della vicenda di Firenze si era occupata per
prima la Procura penale, con un' indagine per
truffa aggravata. Inchiesta poi archiviata, ma
ne erano emersi profili ritenuti di interesse
della Corte dei conti, cui gli atti erano stati
trasmessi. Il pm contabile aveva ritenuto che dalle perdite per il Comune discendesse un danno erariale
e quindi aveva citato i funzionari comunali che avevano gestito la stipula delle operazioni e la banca
(per aver proposto le operazioni in derivati, in un mandato di consulenza per le strategie di
ristrutturazione del debito).
Pur avendo la banca eccepito il difetto di giurisdizione, il giudice contabile di primo grado (con la
sentenza Corte dei conti, sezione giurisdizionale, Regione Toscana, sentenza n. 236/2014) aveva
respinto l' eccezione, asserendo che la banca fosse invece assoggettabile alla giurisdizione contabile
poiché il rapporto di servizio con la pubblica amministrazione (che è appunto il presupposto per
incardinare la giurisdizione contabile) sussiste ogni volta che ad un soggetto (anche estraneo alla
pubblica amministrazione, come è il caso della banca) venga affidato un contratto per la realizzazione
di un obiettivo o di un servizio che siano d' interesse della stessa amministrazione (come è il caso della
consulenza affidata dal comune alla banca per la individuazione delle strategie di gestione ottimale del
debito).
La sentenza 609/2015 conferma in toto le argomentazioni del giudice di primo grado e aggiunge alcune
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significative puntualizzazioni. Nel caso deciso, il collegio si concentra sulla dinamica del rapporto tra
banca ed ente locale e sul nesso di stretta conseguenzialità tra le strategie raccomandate dalla banca e
le scelte fatte dall' ente.
All' iniziale proposta di ristrutturazione del debito formulata dalla banca erano seguite due distinte
iniziative esecutive da parte dell' ente: l' emissione di un prestito obbligazionario (volto a rifinanziare una
parte del debito esistente in capo all' ente, allungandone la durata) e la stipulazione nel 2001 (seguita
da successiva ristrutturazione nel 2004) di un contratto derivato (volto a gestire i rischi di tasso connessi
alla parte dei debito residuo, non rifinanziata mediante l' emissione del prestito obbligazionario).
Orbene, ciò che per il collegio è stato determinante per assoggettare l' intermediario alla giurisdizione
contabile è proprio il fatto che l' intermediario abbia preso parte a ciascuna delle attività sopra descritte,
non limitandosi a formulare preliminari ipotesi operative, ma affiancando l' ente nella esecuzione delle
proposte formulate. Al punto da agire anche come controparte del contratto derivato consigliato all' ente
nel quadro delle strategie raccomandate.
Stabilita la sussistenza della giurisdizione contabile anche sulla condotta delle banca, la causa è tornata
al giudice di primo grado per l' accertamento del danno e la successiva condanna delle parti coinvolte.
In ragione dei suoi contenuti, la pronuncia in questione non è destinata a rimanere isolata e sembra
quasi anticipare un preciso programma di iniziative del giudice contabile nei confronti degli intermediari
finanziari che abbiano agito come advisor delle amministrazioni per la ristrutturazione del debito e l'
utilizzo di strumenti finanziari derivati.
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DOMENICO GAUDIELLO
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17 marzo 2016
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Italia Oggi
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A Bologna. Strillano perché le loro opere sono state staccate per fare una grande mostra
Gli street artisti in rivolta
La maggioranza però gradisce la pubblicità che ottiene
Una città in subbuglio per colpa di una mostra
sulla street art. Operai che staccano opere dai
muri, autori che nottetempo, armati di vernice
scura, le cancellano dai palazzi in segno di
protesta, il sindaco, Virginio Merola, che litiga
col potente presidente di Banca Imi nonché di
Genus Bononiae, ricco ramo museale della
fondazione più importante, quella della Cassa
di risparmio, i critici d' arte che si dividono e si
infamano gli uni con gli altri, con la pagina
Facebook creata in tutta fretta «Io non
partecipo» che ha già raccolto oltre tremila
adesioni e le tv straniere che arrivano per
documentare questo strano fenomeno di una
mostra che fa esplodere quella che Francesco
Guccini, in una celebre canzone, ha definito
«una vecchia signora dai fianchi un po' molli,
col seno sul piano padano ed il culo sui colli».
La mostra dello scandalo, che sarà inaugurata
domani, (fino al 26 giugno, ingresso 13 euro),
si intitola: Street Art­L' arte allo stato urbano,
curata da Christian Omodeo e Luca
Ciancabilla, con l' apporto di Sean Corcoran, a
capo del Museum of the City of New York e di
Arthemisia Group.
Sono esposte opere prelevate dai muri della
città. La domanda di fondo, che ha acceso la
miccia, è: opere destinate alla strada e quindi
a una fruibilità popolare e gratuita possono essere tolte dalla loro collocazione e inserite in un museo?
Tra l' altro l' operazione è stata effettuata senza il consenso di un autore assai celebrato, Blu,
considerato dal quotidiano Guardian tra i dieci più importanti esponenti mondiali della street art, che ha
per protesta ricoperto di vernice tutti gli «affreschi» che aveva realizzato in città «per sottrarli al
mercimonio».
Il bello è che uno dei curatori aveva scritto 3 anni fa che «queste opere di strada non devono diventare
proprietà privata senza il consenso espresso dell' artista che le ha offerte allo spazio pubblico». Salvo
poi mandare i tecnici in giro per la città a strappare i graffiti. E di rimando il sindaco Merola commenta:
«Un errore non avvisare l' autore, ma risolvere una situazione controversa annullando le proprie opere
d' arte non mi sembra il massimo». Pure lui, però, in passato anziché di opere d' arte aveva parlato di
imbrattamento dei muri e deciso di punire con 500 chi viene trovato con lo spray in mano. È toccato per
esempio ad AliCè, che il Comune ha multato per imbrattamento e si ritrova artista di grido in questa
rassegna.
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17 marzo 2016
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
La mostra contiene 250 opere.
Tra le firme: Bansky, Haring, Basquiat, Rusty, Cuoghi­Corsello e, appunto, Blu. Per la prima volta in
Italia è proposta la collezione del writer americano, nato nel quartiere di Chinatown, Martin Wong,
donata nel 1994 al Museo della Città di New York.
La querelle sollevata promette bene per la quantità dei visitatori. Fabio Roversi Monaco, presidente di
Genus Bononiae e organizzatore dell' esposizione assicura che «quasi tutte le opere si trovavano all'
interno di complessi edilizi con pericolo di crollo, quindi in realtà quelle opere le abbiamo salvate».
Prende però le distanze un componente la giunta comunale, l' assessore Matteo Lepore: «Dobbiamo
imparare tutti dalla vicenda che lo spazio pubblico è un bene comune e come tale appartiene alla
comunità». Ovvero come una mostra può diventare terreno di scontro anche politico, sulla scia del
gesto di Blu, così commentato dal collettivo che lo appoggia: «Una decisone presa da chi ha chiara la
differenza tra chi detiene denaro, cariche e potere, e chi mette in campo creatività e ingegno. È la resa
dei conti fra arte e politica. O meglio, è l' arte che si fa politica».
Bacchetta sindaco e giunta, Cathy La Torre, consigliere comunale di Sel: «Se Blu non avesse fatto ciò
che ha fatto, non avrebbe portato all' attenzione internazionale qualcosa che a Bologna è in atto già da
tempo: la speculazione artistica che prende il sopravvento su un bene collettivo. L' assessore alla
Cultura ha tentato di cavalcare la protesta di Blu, ringraziando l' artista per aver 'fatto riflettere' la città,
poteva pensarci prima».
Il dibattito sulla street art è destinato ad espandersi ad altre città. Il veterano dei writer milanesi, Davide
Atomo Tinelli, dice: «La nostra è un' arte effimera e deve rimanere sui muri.
Perché se cambia di posto cambia anche di senso». Aggiunge il catanese Poki:«Ogni disegno non è
collocato per caso in un posto ma si inserisce nell' ambiente in cui è stato creato, è legato ad esso, alle
persone che vivono nei dintorni. Nel caso di Bologna il vero problema è che l' opera viene tolta ai
destinatari originali, che in ogni momento possono usufruirne gratuitamente».
Aggiunge Valter Pinto, docente di Storia dell' arte moderna all' università di Catania: «La street art per
definizione, per essere capita bene, va vista per le strade e non nei musei».Tenta la mediazione il
curatore della mostra Luca Ciancabilla: «Gli 'stacchi' non nascono oggi, molti writers vogliono entrare
nel mondo dell' arte, altri no. La mostra vuole illuminare anche questo rapporto di amore­odio».
Intanto a Firenze, forse guardando all' affaire bolognese, stanno decidendo di regolamentare l' attività
dei writers.
Gli artisti potranno esercitare la loro attività in alcuni luoghi scelti dall' amministrazione.
Nella bozza di delibera è scritto che «si intende consentire l' espressione di forme artistiche in
contenitori riconosciuti.
Il resto di questo tipo di attività non può essere considerato forma artistica, in quanto si tratta di
imbrattamenti che costituiscono danneggiamenti di beni pubblici e privati e ogni anno costano molte
risorse sia pubbliche o private». In compenso nessuno potrà appropriarsi dell' opera realizzata nello
spazio concesso senza il placet di chi l' ha realizzata. Commenta Clet Abraham, writer bretone che si è
stabilito a Firenze: «Mah, l' uomo comune dice: sogno un mondo dove essere civile non è solo
obbedire. La polizia risponde: multa e rimozione forzata. Con la street art la città e magica, perché
relegarla nei ghetti»?
Rimane il fatto che la stragrande maggioranza degli autori delle opere in mostra a Bologna hanno
accettato che i propri lavori venissero spostati dai muri. Una tempesta in un bicchiere d' acqua? Un
writer milanese, Soviet, fa una provocatoria riflessione: «Ma quale street art se la street non c' è più»?
CARLO VALENTINI
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17 marzo 2016
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Duecento sindaci avanzano una richiesta di referendum per unire Veneto, Friuli e Trentino
Una macroregione del Nord Est
Serracchiani e Zaia, però, non sono per nulla convinti
FILIPPO MERLI ­ Quella del Triveneto è una
vecchia storia. Nel 2014 il sindaco di Verona,
Flavio Tosi, oggi leader di Fare!, aveva
avanzato l' ipotesi di unire Veneto, Friuli
Venezia Giulia e Trentino Alto Adige per
trovare un' alternativa al centralismo renziano
e p e r s u p e r a r e i l m o d e l l o d e l l e regioni,
considerato ormai arcaico.
Un paio d' anni dopo, 200 sindaci veneti hanno
siglato una richiesta di referendum per l'
istituzione della macroregione del Nord Est.
Nello scorso fine settimana, a Stra, al confine
tra Venezia e Padova, si sono riunite le
amministrazioni che fanno parte del comitato
promotore dell' iniziativa. E, insieme, hanno
individuato il prossimo ottobre come possibile
data per il referendum.
Il governatore del Friuli e vicesegretario del
Pd, Debora Serracchiani, però, non ne vuole
sentir parlare. E s' oppone al progetto sia in
regione, sia a Roma. Il presidente del Veneto,
Luca Zaia (Lega Nord), è invece impegnato su
un altro fronte: impedire che il comune
montano di Sappada, ora in provincia di
Belluno, passi dal Veneto al Friuli, come
previsto da un disegno di legge che ha
ricevuto il primo via libera dal Senato.
Secondo il Messaggero Veneto, al convegno
di Stra, dal titolo «Un solo Triveneto per lo sviluppo di tutti», erano presenti sindaci democratici, del
centrodestra e dell' area Tosi, oltre al sottosegretario all' Ambiente del governo Renzi, Barbara Degani.
Assenti, invece, i leghisti.
«Il percorso per arrivare alla realizzazione di una macroregione è fattibile», ha detto il primo cittadino di
Vicenza, Achille Variati (Pd), «ed è previsto dalla Costituzione». I promotori del Triveneto fanno
riferimento all' articolo 132, secondo il quale è possibile disporre «la fusione di regioni esistenti o la
creazione di nuove regioni con un minimo di un milione d' abitanti, quando ne facciano richiesta tanti
consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia
approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse». «La Macroregione del Nordest
è l' unico modo concreto per ottenere maggiore autonomia», ha ribadito Tosi, anche lui presente a Stra.
«Col Friuli e il Trentino va fatto un discorso alla pari». Un discorso che a Serracchiani, però, non
interessa. «La vitalità della nostra specialità non si basa su trasferimenti statali privilegiati, ma sulla
responsabilità nell' uso delle risorse: va da sé che il destino della nostra regione non si decide in una
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17 marzo 2016
Pagina 9
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
villa veneta».
Critico anche il sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa. Il quale, a proposito del
referendum, ha parlato di «procedure che possono apparire suggestive» ma che in realtà sono «solo
avventurose». Anche il leghista Zaia non è convinto della macroregione del Nord Est. E poi, in questi
giorni, ha altro per la testa. In particolare, Zaia è concentrato sulla situazione di Sappada, il paese che
vuole staccarsi dal Veneto per approdare in Friuli. «Manca solo il passaggio in aula, ma è poco più di
una formalità», ha annunciato il senatore triestino del Pd, Francesco Russo.
«È evidente che, se per colpa del governo, dovremo lasciare Sappada al suo destino, numerosi altri
comuni di confine con Trento, Bolzano e Friuli Venezia Giulia rivendicheranno la medesima
opportunità», ha attaccato Zaia. «A quel punto daremo il via libera a tutti e, quindi, consentiremo a
Trento e Bolzano di raggiungere il mare».
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17 marzo 2016
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
Si avvicinano le elezioni e si allargano i cordoni della spesa pubblica
Il governo francese disposto a dare 1,8 miliardi di
aumenti ai 5 milioni di dipendenti pubblici
Se ci fosse il nostro grande Totò gli
griderebbe in faccia, al premier Manuel Valls,
il suo squillante «Ed io pago!».
E sarà una bolletta salata l' aumento, appena
d e c i s o e comunicato a i s i n d a c a t i , d e g l i
stipendi dei dipendenti della fonction publique,
più di cinque milioni a perimetro allargato
(contando cioè gli ospedalieri e gli impiegati
degli enti locali): almeno 1,85 miliardi di euro.
Alla faccia della crisi, dei tagli di bilancio, della
disoccupazione galoppante e di una riforma
del code du travail, qualcosa di simile al jobs
act renziano, che non si riesce a fare per l'
opposizione di tutti, sindacati, imprese, partiti,
nonostante le promesse solenni del presidente
Hollande. Anzi si va in controtendenza: si
aprono i cordoni del tesoro, che già deve fare i
conti con i costi aggiuntivi della sicurezza
dopo gli attentati del 13 novembre, e si offrono
a i dipendenti pubblici, che già incassano la
bellezza di 278 miliardi di stipendi, una cifra
enorme pari al 22,7% di tutte le spese dello
stato e al 13% del pil del paese, aumenti che
da qui al 2020 «cifreranno» tra quattro e
cinque miliardi, per usare il linguaggio tecnico
della ragioneria dello stato.
Era proprio indispensabile?
Venerdì scorso, 11 marzo, intervistata da Radio France, la neoministra alla funzione pubblica, Annick
Girardin, radicale, si era limitata a dire che, dopo cinque anni di blocco delle retribuzioni (dal 2010, dai
tempi di Sarkozy presidente), data la situazione pericolante dei conti pubblici, il governo avrebbe
riconosciuto ai cinque milioni e passa di «agents de l' Etat» un aumento «symbolique». I sindacati
avevano rumoreggiato, ma niente di più. Alla vigilia dell' incontro con il governo (previsto per oggi,
giovedì 17 marzo) hanno preferito aspettare un' eventuale dichiarazione ufficiale del primo ministro.
Valls, il duro, il liberista, il riformatore, avrebbe appoggiato o smentito il suo ministro?
Ha fatto ben di più: a sorpresa, «il a monté d' un cran», è salito di un gradino come si dice qui in
Francia, e ha promesso che l' intervento del governo sugli stipendi pubblici non sarebbe stato
«symbolique», bensì «significatif». Non occorre essere dei raffinati semiologi per capire la differenza tra
i due aggettivi. Una differenza che si situa tra un incremento medio dello 0,5%, quello che aveva forse in
mente la ministra Girardin, che sarebbe costato poco più di 500 milioni di euro e uno dell' 1% che
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17 marzo 2016
Pagina 13
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
costerà a regime 1,85 miliardi di euro, come ha fatto sapere la Corte dei conti, in questa fase
attentissima a qualsiasi cambiamento del budget dello stato. Non è difficile capire l' improvviso
ammorbidimento di un governo e di un presidente della Repubblica che più di una volta hanno fatto la
faccia feroce ai sindacati del settore pubblico.
Siamo alla vigilia delle elezioni e nessuno, né Valls né Hollande, vuole prendersi il rischio «d' ajouter
des tensions dans la fonction publique», di aggiungere elementi di tensione tra i dipendenti pubblici che
dispongono di un pacchetto di voti decisivo, come fa notare un giudice della Corte dei conti che non
vuole essere citato.
Tanto «io pago!» come avrebbe detto il nostro grande Totò.
© Riproduzione riservata.
CAMILLO ADINOLFI
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17 marzo 2016
Pagina 30
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
legge sprechi
Enti p.a. donatori di eccedenze
Enti pubblici nell' elenco dei «donatori di
eccedenze» alimentari e farmaceutiche:
potranno partecipare, insieme a soggetti
privati (ristoranti, agriturismi, onlus ecc.), alla
distribuzione gratuita di prodotti ai più
bisognosi e di avanzi destinati al consumo
animale. E aderire al tavolo permanente
istituito dal ministero per le politiche agricole
per il coordinamento delle disposizioni contro
lo sperpero di cibi e medicinali non darà luogo
alla «corresponsione di compensi, gettoni,
emolumenti, indennità, o rimborsi di spese». È
proseguito ieri pomeriggio, nell' aula della
camera, il voto sul testo unificato delle
proposte di legge bipartisan (3057 e abb.
), nato con l' obiettivo di arginare il fenomeno
degli sprechi nella realizzazione,
trasformazione, distribuzione e
somministrazione di articoli alimentari e
farmaceutici, e disciplinarne le modalità di
cessione in primo luogo alle persone
«indigenti»; i dati contenuti nella relazione
allegata alla norma sono allarmanti, poiché
secondo un rapporto del 2013 ogni famiglia
italiana butta nella spazzatura «in media circa
200 grammi di cibo alla settimana» che,
qualora venisse utilizzato, permetterebbe un
risparmio complessivo di quasi «8,7 miliardi di
euro», così come in un anno si potrebbero recuperare nella nostra penisola «1,2 milioni di tonnellate di
derrate che rimangono sui campi, oltre 2 milioni di tonnellate di cibo dall' industria agroalimentare e più
di 300.000 tonnellate dalla distribuzione». Dalla commissione bilancio di Montecitorio è arrivata, nel
parere favorevole alla proposta di legge, una condizione, ossia che il ministero dell' economia con un
decreto da scrivere entro quattro mesi dall' approvazione del provvedimento, potrà introdurre nuovi
prodotti da indirizzare ad opere di solidarietà sociale. Una correzione passata in aula, poi, ha fatto sì
che alimenti con irregolarità di etichettatura, (non relative alla data di scadenza o a sostanze che
provocano allergie e intolleranze), potranno essere dati «ai soggetti cessionari» per la donazione ai più
poveri.
© Riproduzione riservata.
SIMONA D' ALESSIO
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17 marzo 2016
Pagina 34
Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
I questionari sui bilanci 2015 slittano al 30 aprile
Comuni all' incasso
Pronto il riparto delle spettanze
È in dirittura di arrivo il riparto del fondo di solidarietà
comunale. Il via libera alla metodologia potrebbe
arrivare già oggi in Conferenza stato­città e autonomie
locali, con un inatteso anticipo rispetto agli anni scorsi
ed alla tempistica fissata dalla legge.
A questo punto, è quasi certo che il termine per l'
approvazione dei bilanci 2016­2018 resterà fissato al 30
aprile, senza ulteriori slittamenti. Concessa in extremis,
invece, una proroga, sempre al 30 aprile, per l' invio alla
Corte dei conti dei questionari sui preventivi 2015.
Sul fondo, restano da definire solo alcuni aspetti di
dettaglio.
Nel giro di qualche giorno, quindi, i comuni dovrebbero
conoscere le assegnazioni, che quest' anno includono
anche i circa 3,8 miliardi di rimborsi per il mancato
gettito Imu e Tasi derivante dalle agevolazioni introdotte
dall' ultima legge di stabilità su prime case e terreni.
Tali compensazioni sono state determinate in base ai
dati degli incassi effettivi 2015, includendo lo sforzo
fiscale.
Le restanti risorse del fondo (quelle alimentate dagli
stessi comuni mediante la trattenuta sull' Imu, che quest'
anno scende dal 38,23% al 22,4%, riducendo di circa 2
miliardi la torta da distribuire) saranno distribuite, per i comuni delle regioni ordinarie, per il 70% in base
alla spesa storica e per il restante 30% in base alla differenza fra capacità fiscali e fabbisogni standard
(nel 2015 il rapporto fra le due quote era 80 a 20).
Mentre le capacità fiscali sono state definite già nelle scorse settimane, i nuovi fabbisogni standard sono
stati appena approvati dalla nuova commissione che ha sostituito la Copaff. Per i comuni di Sicilia e
Sardegna, invece, il riparto si baserà nuovamente sui soli dati storici.
La schiarita sulle spettanze (che saranno rese note con diversi mesi di anticipo rispetto alla tabella di
marcia degli anni scorsi e anche prima del termine di legge) rende assai improbabili ulteriori rinvii della
dead­line per il varo del bilancio, che dovrebbe restare ferma al 30 aprile.
Sempre al 30 aprile slitta, invece, il termine per l' invio alla Corte dei conti dei questionari sui preventivi
2015.
La magistratura contabile, che in un primo tempo si era opposta alla proroga, si è dovuta arrendere di
fronte alle pressanti richieste, oltre che dei commercialisti, degli stessi enti locali, oberati in queste
settimane dalle numerose incombenze imposte dal riaccertamento dei residui, dalla chiusura dei
rendiconti e (come detto) dalla preparazione dei nuovi bilanci.
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MATTEO BARBERO
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Pubblica Amministrazione
Le istruzioni di Arconet agli uffici
Conti, variazioni per il referendum
Per consentire il regolare svolgimento del
referendum del 17 aprile, i comuni possono
e f f e t t u a r e u n a v a r i a z i o n e d e l bilancio
provvisorio iscrivendo in entrata il
trasferimento statale per adeguare gli
stanziamenti di spesa. Il chiarimento ­
contenuto nella faq n. 13, pubblicata ieri sul
portale Arconet (quello che contiene tutte le
novità sul nuovo ordinamento contabile degli
enti territoriali) ­ era molto atteso dagli uffici
finanziari comunali, vista l' imminenza dell'
appuntamento referendario. Quest' ultima,
infatti, arriva mentre molte amministrazioni non
hanno ancora approvato il preventivo e si
trovano quindi in esercizio provvisorio senza
avere previsto i fondi necessari e senza più la
possibilità di contabilizzarli in partita di giro.
Arconet suggerisce, innanzitutto, di verificare
la possibilità di variazioni compensative sul
lato della spesa (segnatamente, all' interno
della missione 1, programma 07), al fine di
stornare le risorse disponibili a favore dei
capitoli concernenti lo svolgimento delle
consultazioni popolari. Se le risorse stornate
non fossero sufficienti, è consentito anche l'
utilizzo del fondo di riserva stanziato nel
bilancio provvisorio.
Nel caso in cui anche questa misura non
bastasse, Arconet ritiene ammissibile variare contestualmente entrata e spesa, opzione generalmente
vietata in esercizio provvisorio, ma consentita nei casi di interventi imposti dalla legge e di somma
urgenza, come quello in questione. La variazione è effettuata secondo le modalità previste per la
gestione ordinaria (a bilancio approvato) ed è applicabile l' articolo 175, comma 4 e 5, del Tuel, per cui
è consentito l' intervento in via d' urgenza da parte della giunta, salvo ratifica, a pena di decadenza, da
parte dell' organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti. Interessante anche la faq n. 12, che ha
escluso la necessità, in caso di cancellazione di un impegno finanziato dal fondo pluriennale vincolato,
di procedere alla riduzione contestuale del medesimo fondo iscritto in entrata nello stesso esercizio.
Si segnala, infine, che dal sito Arconet è incomprensibilmente scomparsa la faq che, nei giorni scorsi,
aveva chiarito come dovesse essere quantificato il fondo di riserva di cassa, ancorandolo agli
stanziamenti di cassa e non a quelli di competenza (si veda ItaliaOggi del 12/2/2016).
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
entrate
Il dettaglio dell' Irpef comunale
Pronto il dettaglio delle addizionali comunali
Irpef da utilizzare per il calcolo del saldo 2015
e dell' acconto 2016. Le aliquote sono state
pubblicate sul sito dell' Agenzia delle entrate in
modo da poter essere visionate da
contribuenti e intermediari al fine di
predisporre le dichiarazioni dei redditi (730 e
Unico persone fisiche 2016). La corposa
tabella (144 pagina) fotografa tutte le decisioni
dei sindaci in materia di Irpef comunale a
partire dalla scelta tra aliquota unica e pluralità
di aliquote in base agli scaglioni di reddito, fino
alle previsioni di soglie di esenzione. Ad
applicare il prelievo massimo è Roma (0,9%
per tutti i redditi sopra i 12 mila euro), unico
comune a cui è consentito portare l' asticella
del prelievo oltre la soglia massima dello
0,8%. Aliquota unica d e l l o 0 , 8 % a n c h e a
Milano, dove però la no tax area si innalza fino
a 21 mila euro.
Aliquota massima (e unica) anche a Torino,
Bari, Genova, Venezia, Bologna e Napoli. Il
prelievo più basso è invece quello riservato
dal sindaco Nardella ai propri concittadini di
Firenze: 0,2% per tutti con soglia di esenzione
a 25 mila euro.
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Borghi (Pd): enti liberi di scegliere
L' acqua resterà un bene pubblico
« I comuni devono essere lasciati liberi di
decidere se gestire i servizi idrici attraverso l'
i n house o c o n concessioni a t e r z i . I l
referendum sull' acqua del 2011 non ha affatto
imposto la trasformazione dei soggetti gestori
in aziende speciali, come vorrebbero i 5 Stelle
e Sel». Il telefonino di Enrico Borghi, deputato
Pd e presidente dell' Uncem, squilla
ininterrottamente da due giorni. «Per lo più
sono tweet e messaggi di insulti», dice.
Da quando la commissione ambiente di
Montecitorio che sta esaminando la proposta
di legge sulla gestione pubblica delle acque
(AC 2212) ha approvato un emendamento, a
sua firma, che sopprime l' art.
6 del testo, ossia la norma che secondo il M5s
rappresenterebbe il clou del provvedimento,
perché sancisce il principio secondo cui il
servizio idrico integrato, q u a l e servizio
p u b b l i c o locale, è p r i v o d i r i l e v a n z a
economica.
Un' abrogazione che, secondo i Pentastellati,
rappresenterebbe un tradimento della volontà
popolare che nel referendum si espresse
nettamente a favore dell' acqua pubblica.
Borghi però respinge al mittente le accuse di
aver voluto realizzare una privatizzazione
occulta, contraria al volere degli italiani.
«Perché gli italiani», dice, «non hanno affatto votato per trasformare le spa in aziende speciali, questo lo
credono solo i 5 Stelle» Domanda. Onorevole, che cosa ha combinato?
Risposta. Mi sono trasformato in un pericoloso privatizzatore al servizio delle lobby.
D. Scherzi a parte, lei ha parlato di un grosso equivoco in cui sarebbero incorsi i 5 Stelle. Si
spieghi meglio. Vogliono davvero solo buttarla in caciara?
R. Non hanno capito il senso dei nostri emendamenti o fanno finta di non capire per fare polemica. Noi
condividiamo l' impianto di fondo della proposta di legge. Tanto che con gli emendamenti approvati in
commissione abbiamo chiaramente riaffermato che l' acqua è un bene pubblico.
Ed è un bene finito. Abbiamo inserito nel T.u. ambientale (dlgs 152/2006) il principio secondo cui l' uso
dell' acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi che sono consentiti a condizione che
non ne pregiudichino la qualità per il consumo umano. Abbiamo scritto che l' uso dell' acqua per l'
agricoltura e per l' alimentazione animale è anch' esso prioritario. Mentre per tutti gli altri usi abbiamo
stabilito il principio per cui deve essere favorito l' impiego dell' acqua di recupero, in particolare di
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quella derivante da processi di depurazione, delle acque piovane. A questo punto non comprendo dove
i 5 Stelle possano intravedere tracce di una privatizzazione dell' acqua.
D. Le critiche dei Pentastellati si estendono anche al decreto attuativo della riforma Madia che avrebbe
anch' esso tradito l' esito del referendum.
R. E in che cosa? Nel decreto si ribadisce che le reti e le infrastrutture idriche sono pubbliche al punto
che la funzione idrica è inserita tra le funzioni fondamentali dei comuni ai sensi dell' art.
117 Cost. A questo punto mi chiedo: se viene detto chiaramente che il bene acqua è pubblico, le reti
sono pubbliche, la funzione è pubblica, dov' è la privatizzazione?
D. I 5 Stelle temono che l' ingresso dei privati possa prestare il fianco a speculazioni economiche sul
bene acqua.
Timori infondati?
R. I 5 Stelle e anche Sel sono convinti che l' unico modo per attuare i referendum del 2011 sia la
trasformazione dei soggetti gestori in aziende speciali con conseguente obbligo di liquidazione di tutti i
privati che hanno quote in società miste. Questo sì che sarebbe un danno per le casse dello stato
perché si dovrebbero pagare penali salatissime per il lucro cessante. Noi pensiamo invece che i comuni
debbano essere lasciati liberi di decidere se gestire i servizi idrici attraverso l' in house o scegliere la
via della concessione a terzi.
Questo non vuol dire tradire il referendum.
D. Anche perché la Consulta non ritenne ammissibile il quesito che obbligava la trasformazione delle
spa in aziende speciali.
Giusto?
R. Esatto. I quesiti riguardavano la priorità ai privati nelle concessioni e la remunerazione forfettaria
(7%) del capitale investito. Ogni altra interpretazione è una forzatura. Il Pd sull' acqua pubblica non
accetta lezioni da nessuno anche perché senza il Pd quei referendum non avrebbero mai raggiunto il
quorum.
FRANCESCO CERISANO
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Italia Oggi
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progetto ue
Insolvenze, registri Cdc interconnessi
InfoCamere e Unioncamere portano l' Italia nel
progetto europeo per l' interconnessione dei
registri nazionali pubblici sulle insolvenze «It in
IriI» («Italian legal persons insolvency register
into the insolvency register interconnection
system»).
L' obiettivo principale del nuovo registro sulle
insolvenze è quello di evitare il trasferimento di
beni o i procedimenti giudiziari da un paese
all' altro dell' Ue, che può migliorare la
posizione giuridica di società o individui. È con
la nota congiunta di Infocamere e
Unioncamere che viene data comunicazione
del nuovo progetto sui registri nazionali
pubblici sulle insolvenze. Il progetto, infatti,
promuoverà l' adozione di strumenti per
consentire alla p.a.
di essere in linea con le richieste della
Commissione e per fornire al mondo
imprenditoriale e professionale un agevole
accesso alle informazioni aggiornate sui
fallimenti. Le aziende e gli individui nell' Ue
stanno stabilendo sempre più attività o
interessi economici nei paesi dell' Ue diversi
da quelli in cui si trovano le loro attività
principali.
Se diventano insolventi, ci potrebbero essere
implicazioni dirette sul buon funzionamento del
mercato interno. L' iniziativa arricchisce ulteriormente l' offerta del sistema camerale verso le imprese, i
professionisti, le pubbliche amministrazioni a beneficio del miglior funzionamento del mercato e della
tutela di imprese e consumatori. Le macro attività da realizzare riguardano le analisi del regolamento e
delle procedure fallimentari, l' analisi delle specifiche di interfaccia e di scambio dei dati per il sistema
europeo Iri e realizzare l' applicazione web italiana, l' azione pilota per l' integrazione del sistema
italiano nel portale europeo di accesso, il monitoraggio e valutazione delle attività pilota di
interconnessione all' interno del portale e­Justice e l' analisi sulla sostenibilità del sistema e
raccomandazioni per garantire la migliore qualità nell' implementazione della normativa Iri.
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