ASS/ I PROGETTI STRATEGIE E NUOVI INTERVENTI PER

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ASS/ I PROGETTI STRATEGIE E NUOVI INTERVENTI PER
ASS/ I PROGETTI
STRATEGIE E NUOVI INTERVENTI
PER COMBATTERE LE DIPENDENZE
Il più noto all’opinione pubblica è forse Overnight, l’autobus gratuito che d’estate collega
Trieste a Sistiana perché i più giovani possano divertirsi senza rischi. Ma l’iniziativa,
realizzata con la Provincia di Trieste, un gruppo di associazioni e cooperative, è solo uno
dei tanti progetti innovativi messi in campo dal Dipartimento dipendenze dell’ASS. Accanto
al bus navetta vi sono il camper dell’Unità di strada, la formazione e l’inserimento
lavorativo, le collaborazioni internazionali e con le realtà giovanili di quartiere, il sostegno
al volontariato e le attività del Centro di promozione alla salute di via Pindemonte, dove la
prevenzione e la riabilitazione passano anche attraverso la creatività della scrittura, delle
arti visive e del teatro.
Anche il Dipartimento dipendenze, come le altre strutture dell’ASS di cui si è dato conto
nelle scorse pagine, ha infatti consolidato uno stile di lavoro per progetti, grazie a cui gli
operatori possono affrontare situazioni, rilevate negli incontri con la popolazione, che
altrimenti non troverebbero rispondenza nei servizi istituzionali. E’ una progettualità che
prende vita dalla visione integrata della salute in cui si muove l’Azienda sanitaria. L’ASS
non si limita infatti all’erogazione di prestazioni sanitarie (attività domiciliari e ambulatoriali,
Rsa, Centro oncologico e Centro cardiovascolare, screening, servizi di salute mentale
eccetera), ma attraverso una quantità di “progetti innovativi” coinvolge la popolazione in
azioni formali e informali che coprono i più diversi settori educativi, preventivi e riabilitativi.
La grande ricchezza di queste iniziative, che coprono un’ampia area d’intervento e vedono
una stretta collaborazione con altri enti, con il volontariato e con la cooperazione sociale, è
rilevata da un censimento avviato di recente dalla Direzione generale dell’Azienda
sanitaria. Per ciò che riguarda il lavoro del Dipartimento dipendenze, i progetti si rivolgono
a fasce d’età e a situazioni molto diversificate.
Overnight accanto al bus propone una serie d’interventi per sensibilizzare sui problemi
derivanti dall’uso di alcol e migliorare la consapevolezza dei ragazzi in tema di
divertimento, piacere, rischi. Il pullman che nei mesi estivi collega piazza Oberdan a
Sistiana, dove d’estate si concentra un elevatissimo numero di giovani, non è infatti una
semplice navetta. Gli operatori sono presenti a bordo e con una postazione a Sistiana per
coinvolgere i ragazzi, allacciare un dialogo, proporre materiali informativi e iniziative (ad
esempio la scorsa estate la campagna per il guidatore designato, per fare sì che chi ha
bevuto eviti di mettersi alla guida). Avviata due anni fa, l’iniziativa ha ottenuto un riscontro
e un gradimento notevoli e dal 2007 è stato esteso anche alla provincia di Gorizia.
Il progetto Formazione e inserimento lavorativo, realizzato con Comune e Provincia di
Trieste e Regione, sostiene un centinaio di persone tossicodipendenti a rischio di
esclusione sociale cui sono proposte iniziative di formazione e qualificazione professionale
volte a reinserirle, sul mercato del lavoro.
Attraverso il progetto Attività di strada e unità di strada integrata, che coinvolge anche
il Comune di Trieste e le associazioni, gli operatori sono invece presenti nei rioni e vicino
la stazione con un camper che mette a disposizione generi di primo conforto, presidi
sanitari per prevenire le patologie infettive e materiali informativi. L’obiettivo è contrastare i
rischi per la salute legati alla vita di strada - le malattie, l’overdose, la morte da freddo, la
violenza. Al tempo stesso gli operatori cercano di favorire la presa in carico da parte dei
servizi sanitari e accompagnano le persone nelle strutture di prima accoglienza. Il lavoro
dell’educativa di strada consente invece agli operatori sanitari e agli educatori di avvicinare
a coinvolgere i giovani in contesti informali (il classico muretto del quartiere, il giardino o il
centro commerciale) così da individuare situazioni di disagio e bisogno. Anche qui si tratta
di prevenire i pericoli per la salute e di avvicinare ai servizi chi ne ha bisogno. E tra gli
obiettivi figura anche il sostegno alle forme di aggregazione spontanee e al protagonismo
giovanili, che possono tradursi in attività comuni, associazioni o altro e rappresentano un
ottimo strumento per contrastare emarginazione e devianza.
Di quest’approccio si discute con un gruppo di giovani, nel quadro del progetto Urbal, in
un forum internazionale che coinvolge partner dalla Spagna, dall’Uruguay, dal Brasile e
dalla Colombia. Ma già da alcuni anni il sostegno al protagonismo e alla creatività
contraddistinguono il progetto Dipendenze e associazionismo che coinvolge i familiari e
gli utenti di Trieste e quelli delle Asl di Napoli 3 e Caserta 2 nella costruzione d’incontri di
scambio e confronto.
Gli stessi ingredienti sono al centro delle attività del Centro di promozione alla salute,
polo terapeutico e riabilitativo aperto alla città. Qui le terapie farmacologiche s’integrano a
trattamenti complementari quali la fitoterapia o i massaggi e la terapia del corpo si
accompagna a progetti volti a coltivare la creatività, le possibilità espressive e culturali.
Nelle sale del centro utenti, familiari e operatori incontrano esperti di settori diversi,
seguono e si cimentano con un laboratorio di scrittura, il teatro, le arti visive. Tra i frutti di
quest’intreccio di esperienze e competenze, anche il giornale di strada “Volere Volare”,
aperto all’apporto di tutti i cittadini, che da otto anni riesce a dare voce a una molteplicità di
storie e racconti che altrimenti non troverebbero espressione.