Un appartamento per rispondere al disagio
Transcript
Un appartamento per rispondere al disagio
Ente di pubblica utilità. L’associa- i numeri dei furti con zione si propone di aiutare eco- scasso suddivisi per nomicamente questo centro, poi- distretti, l’anno scorso nel Bellinché crede nei progetti che sono zonese erano stati 204, nel Locardel Ticino 10/12/2007 statiCorriere anche apprezzati a livello in- nese 275, nel Luganese 1045 e nel ternazionale con l’acquisizione Mendrisiotto 240. Passiamo ora del premio alternativo per la pa- allecifreperilcorrenteanno:ifurce «The right livelihood» acqui- ti con scasso effettuati nel Bellinsito nel 2002. zonese sono stati 257 (53 in più tuali dati», dice) è Guardando al futuro, che cosa bisogna soddisfatto, ma non temere? dimostra entusiasmo più di quel «Sarà importante seguire, soprattanto. tutto nei Paesi a noi vicini, come Copy Reduced 67% from original Certo, aggiunge, basterebbe co- sito svilupperà il fenomeno migra-to munque dare un’occhiata alle torio. La Lombardia ed il Piemonstatistiche degli anni passati, so- te, per esempio, stanno quasi prattutto del 2003 e del 2004 per scoppiando per quanto riguarda vedere che quel periodo fu vera- i cittadini provenienti dai Paesi sezione formata attualmente da sette persone. Per riuscire ad ottimizzare il lavoro che si svolge in proficua collaborazione con gli fit altriletter partner:page gli agenti dei reparti mobili, gli uomini dei commissariati, gli agenti delle Comunali e le guardie di confine». Emanuele Gagliardi discorso che le Botteghe del Mondo fanno a proposito del caffé vale per qualsiasi altro prodotto della nostra colazione. UlterioPage :9 ri informazioni sulla campagna e sui prodotti venduti nelle Botteghe del Mondo si possono ottenere sul sito Internet www.botteghedelmondo.ch. Un appartamento per rispondere al disagio Sabato porte aperte al centro di prima accoglienza dei Senza Voce a Ligornetto Casa Astra, attiva da ormai quattro anni nel comune del Mendrisiotto, può accogliere fino a 13 persone. È la prima struttura del genere operativa a livello cantonale ) Il Movimento dei Senza Voce era salito alla ribalta della cronaca nel 2001 quando venne alla luce l’emergenza degli ecuadoriani che si ritrovarono in strada in pieno inverno. Una delle espressioni di disagio sociale messe in luce da una ricerca sulla presenza di senza tetto in Ticino. Che secondo Donato Di Blasi, responsabile del centro di prima accoglienza Casa Astra di Ligornetto, «sono circa 800 nel nostro Cantone. E non si tratta soltanto di stranieri o di richiedenti l’asilo nei confronti dei quali è stata emessa una decisione di non entrata in materia (NEM). Ospitiamo molte persone delle nostre parti in difficoltà per problemi psichici magari legati all’alcool o al gioco, donne maltrattate, insomma persone appartenenti alla fasce più deboli della popolazione». Nell’appartamento di sei locali l’accesso è garantito 24 ore su 24 e da aprile vi hanno fatto capo una cinquantina di persone; Copyright © $$edition Corriere del Ticino da quando è operativo sono state diverse decine. Le persone arrivano singolarmente ma spesso vengono inviate dai servizi sociali, associazioni ma anche da privati. Sono seguite durante il giorno da un responsabile della struttura (sono due i semi-professionisti) mentre di notte è garantita la presenza di volontari di provata esperienza. «L’obiettivo è una presenza sull’arco delle 24 ore, ma occorrerà trovare mezzi e volontari. Al momento è difficile capire come muoverci per il futuro, le difficoltà ci sono», soggiunge Donato Di Blasi. Anche se nel 2006 il Consiglio di Stato ha accordato a Casa Astra lo statuto di struttura pubblica, concedendo un sussi- dio, attraverso i Fondi della Lotteria intercantonale, che dovrebbe coprire il 30% delle spese di gestione, che si aggirano sui 150200.000 franchi all’anno. L’ottenimento dei fondi è però stato subordinato alla firma di una convenzione, avvenuta in luglio, tra il Movimento dei Senza Voce e il Cantone, e all’istituzione di un gruppo di sostegno e verifica per seguire l’evoluzione del progetto nel suo primo anno ufficiale di vita. Il sindaco di Ligornetto, Marco Pina, precisa che «prima era un appartamento abitato da una famiglia trasformato in centro di accoglienza. Il Comune vuole che tutto sia in regola per quanto riguarda il controllo abitanti, la si- I SENZA FISSA DIMORA esistono. In questa casa di Ligornetto vengono accolti. Sabato porte aperte dalle 14 alle 18. (fotogonnella) curezza loro e nostra. Il Municipio non può autorizzare lo svolgimento di attività fino a quando non disporrà di una domanda di costruzione per cambiamento di destinazione approvata dalle autorità competenti. Ci siamo trovati sul nostro territorio una struttura senza essere stati interpellati». Enrico Giorgetti July 21, 2011 10:16 am / Powered by TECNAVIA