Da un`indagine su due pistole spunta la truffa delle polizze
Transcript
Da un`indagine su due pistole spunta la truffa delle polizze
Estratto da pag. Mercoledì 17/02/2016 26 Direttore Responsabile Diffusione Testata Beppe Fossati 70.350 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress VINARIA Due uomini ai domiciliari per frodi assicurative nel ramo auto Da un'indagine su due pistole spunta la truffa delle polizze-»Venaria Avevano creato un'associazione specializzata in truffe e frodi assicurative nel ramo auto. Un raffinato sistema di falsificazioni della documentazione, presentata all'atto della stipula delle polizze Rea, per poi far "applicare" fortissime riduzioni sui premi da pagare. E l'accusa formulata dal pm Ruggero Crupi della Procura di Ivrea. Ordinanza firmata dal gip Stefania Cugge e notificata dai carabinieri della Compagnia di Chivasso nei confronti di due agenti assicurativi: Matteo Cena, 34 anni, di Caluso e Marco Salamon, 34 anni, di Viu. Entrambi si trovano agli arresti domiciliari. Altre quattro persone residenti a Settimo Torinese, Volpiano e Chivasso sono state denunciate a piede libero. L'indagine è partita, quasi per caso, nel gennaio 2014 quando a Settimo Torinese i carabinieri della Compagnia di Chivasso avevano trovato due pistole con matricola abrasa nell'abitazione di un uomo, poi arrestato. Oltre alle pistole avevano anche trovato un tagliando assicurativo contraffatto a firma di Marco Salamon. A fronte di questa scoperta, i militari hanno deciso di vederci più chiaro e nel marzo 2014 si sono recati per una perquisizione presso l'agenzia assicurativa in cui lavorava proprio Marco Salamon a Venaria Reale. Nell'ufficio hanno sequestrato oltre 150 polizze assicurative RC auto risultate contenere dati falsificati. Addirittura il 90 per cento di queste polizze erano tutte intestate a soggetti che risiedevano nel Napoletano. In realtà abitavano nel torinese. E qui sta la truffa: alla stipula della polizza Rea, grazie ad una documentazione falsificata, l'organizzazione riusciva a far "applicare" fortissime riduzioni sui premi da pagare. In un caso si è addirittura riscontrata la presenza di una polizza intestata ad una donna residente nella provincia di Napoli, con un attestato di rischio immacolato ma che in realtà aveva un pregresso di 13 incidenti di cui 5 solo negli ultimi 5 mesi. Secondo gli inquirenti, Cena falsificava le copie dei documenti e Marco Salamon stampava le polizze. Andrea Bucci Rc Auto Pag. 1