ANNO D - SCHEDA 1
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ANNO D - SCHEDA 1
LABORATORI DELLA FEDE Giovani in cammino verso Cristo ANNO D scheda 1 - 16/19 anni Diocesi di Forlì-Bertinoro Centro di Pastorale Giovanile TE ST IMO NIANZA LA MISSIONE “giovani missionari o dimissionari? LA PAROLA DI DIO VANGELO DI MATTEO (Mt 4, 18-22) Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare;erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. PENSIERI E PAROLE “In un tempo in cui sembra contare solo la frenesia del produrre e dell’arricchirsi, portare gioia e festa è testimonianza reale di quei valori non materiali necessari per vivere la fraternità e la gratuità.” Giovanni Paolo II “E’ più facile che il sole non scaldi e non brilli, che un cristiano non risplenda; è più facile che la luce sia tenebra che non accada questo.... Non può la luce di un cristiano restare nascosta; non può restare nascosta una fiaccola così splendente” Giovanni Crisostomo DOMANDE PER RIFLETTERE - Che cosa significa per te “missionario”? - Come si può definire il termine “testimone”? - Che collegamento c’è, secondo te, tra l’essere testimone e l’essere missionario? - Quanti modi conosci per essere missionario? - Prova a pensare a una cosa bella che tu vuoi raccontare agli altri. - Prova a pensare alla cosa più bella del Vangelo che ti piacerebbe condividere con gli altri. ... LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO “SANTA MESSA PER LA XXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO Andate e fate discepoli tutti i popoli”. Con queste parole, Gesù si rivolge a ognuno di voi, dicendo: “È stato bello partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, vivere la fede insieme a giovani provenienti dai quattro angoli della terra, ma ora tu devi andare e trasmettere questa esperienza agli altri”. Gesù ti chiama ad essere discepolo in missione! Oggi, alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato, che cosa ci dice il Signore? Che cosa ci dice il Signore? Tre parole: Andate, senza paura, per servire. 1. Andate. In questi giorni, qui a Rio, avete potuto fare la bella esperienza di incontrare Gesù e di incontrarlo assieme, avete sentito la gioia della fede. Ma l’esperienza di questo incontro non può rimanere rinchiusa nella vostra vita o nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della vostra comunità. Sarebbe come togliere l’ossigeno a una fiamma che arde. La fede è una fiamma che si fa sempre più viva quanto più si condivide, si trasmette, perché tutti possano conoscere, amare e professare Gesù Cristo che è il Signore della vita e della storia (cfr Rm 10,9). TESTIMONI DELLA VITA Contatta l’ufficio missionario Diocesano per organizzare un incontro e conoscere gli istituti missionari della diocesi (tel. 0543.28240). Puoi chiedere anche di organizzare un incontro con Andrea Saletti (nipote di Annalena Tonelli) per parlare di Annalena da giovane. FARE ESPERIENZA Organizza una visita per il tuo gruppo presso il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì, per toccare con mano il suo operato (tel. 0543.704356) LA MISSIONE DI ANNALENA TONELLI «Scelsi di essere per gli altri: i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati, che ero bambina e così sono stata e confido di continuare fino alla fine della mia vita. Volevo seguire solo Gesù Cristo. Null’altro mi interessava così fortemente: Lui e i poveri in Lui. Per Lui feci una scelta di povertà radicale». Così Annalena Tonelli, nata a Forlì nel 1943, racconta la sua scelta di missionaria laica tra i poveri dell’Africa, dove approda nel 1969. Molte le opere da lei attivate in Kenya e in Somalia, tra cui spiccano, a Borama, la Scuola speciale per sordomuti e bambini disabili e il Centro antitubercolosi, che assiste e guarisce migliaia di ammalati. Proprio a Borama viene uccisa il 5 ottobre 2003, di sera, mentre torna a casa, dopo trentacinque anni vissuti a testimoniare la radicalità evangelica in terra musulmana. Chi ha avuto il privilegio di conoscere Annalena sa che più, che alle parole, era ai fatti che affidava la sua testimonianza di amore evangelico, di scelta totale per gli altri, per l’Africa, e in particolare per i suoi somali. Una testimonianza di vita – e di morte – in un contesto radicalmente musulmano, spesso difficile e ostile, ma anche ricco di una profondità umana e spirituale che solo dalla vicinanza con le persone poteva emergere. Alcune frasi di Annalena pronunciate al convegno sul volontariato a Roma il 30 novembre 2001 “ Lasciai l’Italia dopo sei anni di servizio ai poveri di uno dei bassifondi della mia città natale, ai bambini del locale brefotrofio, alle bambine con handicap mentale e vittime di grossi traumi di una casa famiglia, ai poveri del terzo mondo grazie alle attività del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo che io avevo contribuito a far nascere. Credevo di non poter donarmi completamente rimanendo nel mio Paese... i confini della mia azione mi sembravano così stretti, asfittici... Compresi presto che si può servire e amare dovunque, ma ormai ero in Africa e sentii che era solo DIO che mi ci aveva portata e lì rimasi nella gioia e nella gratitudine. Partii decisa a “gridare il Vangelo con la vita” sulla scia di Charles de Foucauld, che aveva infiammato la mia esistenza. Trentatrè anni dopo grido il Vangelo con la mia sola vita e brucio dal desiderio di continuare a gridarlo così fino alla fine. Questa la mia motivazione di fondo assieme ad una passione invincibile da sempre per l’uomo ferito e diminuito senza averlo meritato, al di là della razza, della cultura e della fede...” iMMAGINI E MUSICA MONA LISA SMILE (2003) “ LA LINEA D’OMBRA! (Jovanotti 1997) SUL SITO www.pigifo.it nella sezione LABORATORI DELLA FEDE trovi questa scheda (ANNO D- SCHEDA 1- 16/19) più gli approfondimenti relativi (commenti al film, altre domande per le attività, testi delle canzoni, ecc.) nella scheda ANNO D- SCHEDA 1- 16/19 -APPROFONDIMENTI, anch’essa scaricabile! ATTIVITA’ PER METTERSI IN GIOCO TESTIMONI OCULARI Obiettivo: comprendere che la missione e la testimonianza nascono da un’esperienza personale. Attività: il gruppo legge insieme il brano At 4, 1-20, per comprendere che la testimonianza nasce dall’aver “veduto”. I discepoli sono testimoni del Signore perché lo hanno visto, perché lo hanno ascoltato, perché lo hanno incontrato risorto. Il testimone infatti è uno che ha visto e che, con la sua parola, fa fede di ciò che è accaduto. I discepoli non avrebbero nulla da dire se non avessero visto, ascoltato, incontrato il Signore. Tutti quelli che nella Scrittura sono testimoni lo fanno non per “sentito dire”, ma perché hanno visto direttamente, sono stati coinvolti personalmente. Invitiamo i ragazzi a riflettere personalmente sulla propria esperienza, chiedendo di compilare una scheda dove a ciascuno è chiesto di indagare il suo incontro con Gesù: come e dove lo ha visto, lo ha ascoltato, lo ha incontrato. LETTERA DI UN MISSIONARIO Obiettivo: riflettere sulle motivazioni della scelta missionaria. Attività: si propone al gruppo di leggere l’ultima lettera di don Andrea Santoro, sacerdote italiano ucciso nel 2006 a Trebisonda, in Turchia (trovi il testo negli approfondimenti, dal titolo «I fili d’erba crescono anche nella steppa»). In collegamento con il testo, dopo la lettura si chiede a ciascuno di provare a rappresentare la propria vita come un prato, una radura o una steppa e provare a dare un nome ai propri “fili d’erba” della vita. Dopo questa fase, cogliendo l’invito finale della lettera di don Andrea, ciascuno sarà invitato a scrivere la sua lettera, per parlare dei propri “fili d’erba” e della volontà o meno di coglierli per donarli agli altri e condividerli. TESTIMONI QUOTIDIANI Obiettivo: imparare che la testimonianza di fede può partire da qualsiasi situazione della vita, in qualunque momento, per qualunque battezzato. Attività: ai ragazzi viene proposto una sorta di “laboratorio teatrale”. Ad ognuno verrà assegnata una situazione di vita da “impersonare”: i ragazzi dovranno immaginare (se non l’hanno mai vissuta) o fare memoria (se è qualcosa che hanno già sperimentato) di come si comporterebbero di fronte a tale situazione, di quale sarebbe la loro prima reazione. E’ fondamentale che il ruolo di ognuno sia segreto, perché, alla fine del gioco, tutti dovranno indovinare i ruoli degli altri. Situazioni: - hai vinto la lotteria (ricco); - ti è stata riscontrata una grave malattia (malato); - hai perso il lavoro (povero); - hai trovato l’anima gemella (innamorato). Condivisione: quali situazioni vivevano gli altri? Come avete vissuto la situazione assegnatavi? Pensate ci sia un altro modo per viverla? Avete percepito un testimone di fede tra voi?