Alberghi, avanti adagio - Provincia Regionale di Catania
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Alberghi, avanti adagio - Provincia Regionale di Catania
18 TURISMO Alberghi, avanti adagio Un’indagine commissionata dall’Azienda provinciale turismo individua le possibili esigenze future dei posti letto resentato nella sala delle adunanze dell’Azienda provinciale turismo di Catania dal presidente, Nello Musumeci, insieme al direttore, Angelo Cavallaro, e dal responsabile della società di consulenza Tredemarket Italia, Massimo Feruzzi, alla presenza del presidente della Camera di Commercio, Stefano Ridolfo, e degli operatori turistici e della stampa, il risultato di un’indagine commissionata dall’Apt sulle prospettive d’incremento delle strutture ricettive nel territorio etneo. Quantificare il numero dei posti letto necessari nei prossimi anni nella provincia di Catania per rispondere alle esigenze di mercato, individuare le formule ricettive che rispondono maggiormente alle esigenze del turista, la destagionalizzazione sono stati i temi su cui si è incentrato lo studio della Società di Consulenza che offrirà, con questo lavoro, un serio contributo per le amministrazioni pubbliche ed i soggetti privati nella pianificazione degli interventi turistico-alberghieri più adeguati per i prossimi dieci anni. Lo sviluppo turistico di una destinazione passa, infatti, attraverso la disponibilità ricettiva dell’area. Non è, infatti, possibile ipotizzare alcuna forma d’incremento dei flussi turistici se P non vi è la possibilità di “fare ospitalità”, vale a dire di offrire posti letto in strutture alberghiere ed extralberghiere. Dai risultati dell’indagine le indicazioni sono state assai chiare: il turismo, malgrado il probabile calo congiunturale di quest’anno, è in forte espansione; i tour operatori e le agenzie di viaggio nazionali, richiedono una maggiore disponibilità ricettiva (in alberghi, villaggi e agriturismo) per programmare la loro attività di vendita; i tour operator è interessati alle opportunità del distretto catanese, ma frenati dalle difficoltà di reperire camere negli alberghi; si prevedono nuovi picchi stagionali sulle occupazioni delle camere; si rileva un crescente gradimento della destinazione Sicilia e dell’area del catanese; ci sono indicazioni d’incremento dei flussi turistici in tutti gli studi internazionali e nazionali; è previsto un progressivo incremento dei viaggi d’affari e commerciali in tutta l’area con un ugual posizionamento anche nel settore congress & incentive. Da questa analisi il primo dato è che la disponibilità di camere dovrebbe incrementarsi, da qua al duemiladodici, del + 55,7% di posti letto di cui l’8,6 % per i prossimi due 19 anni ed il 28% nei susseguenti cinque, e così via sino al ‘2012 . In sostanza la proiezione prevede un fabbisogno di ben 5.230 nuovi posti letto a Catania ed in provincia, dato questo, a detta della società Trademarket, dovrebbe essere la soglia massima di nuova ricettività di là dalla quale non avrebbe senso aumentare a dismisura il numero dei posti letto in mancanza di un’adeguata domanda. “Si può correre il rischio – rileva Nello Musumeci presidente dell’Apt catanese – che, in mancanza di una seria politica di programmazione ed una conseguente incontrollata espansione di nuovi hotel , dall’attuale ed obiettiva carenza di posti letto si passi ad una condizione d’esubero con danno per gli stessi imprenditori che investono sul ricettivo alberghiero ed extralberghiero. Questo studio, infatti, vuole essere un punto di partenza, un’occasione di analisi per poterci confrontare sia con il pubblico sia con il privato e capire, insieme, come andare avanti affinché questa RATING DELLE PRIME 10 DESTINAZIONI TURISTICHE DELLA PROVINCIA DI CATANIA PER CAPACITÀ RICETTIVA (alberghiera ed extralberghiera) provincia diventi autenticamente turistica, trasformando sin da subito l’intenzione in azione, con una programmazione ben precisa che eviti quella corsa irrefrenabile a creare nuove strutture ricettive correndo il rischio di trovarci, poi, con un esubero di posti letto, assolutamente incompatibili con le potenzialità del vero mercato.” Ma lo studio va al di là delle sole proiezioni. Infatti, sono individuate sia il numero delle strutture da realizzare (36 nell’arco dei dieci anni), con una disponibilità minima di 70 camere ciascuna, sia il tipo di tipologia con la realizzazione di altri due nuovi hotel a cinque stelle, ventuno a quattro e tredici a tre stelle. “Il piano – puntualizza Massimo Ferruzzi di Trademarket – prevede nuove strutture ricettive polivalenti in grado di rispondere sia alle esigenze di un ospite congressuale e/o d’affari come pure di un turista balneare e, quindi, localizzazione soprattutto nelle aree balneari. Poi occorrono strutture in grado di rispondere alle esigenze commerciali, d’affari, e di transito che devono essere posizionate nelle immediate vicinanze dei centri di media grandezza e nelle più importanti aere commerciali e congressuali con la creazione di un polo fieristico attraverso la costruzione di un hotel, di standard internazionale. Infine pensare a nuovi alberghi posizionati nei “luoghi di ingresso” all’Etna con l’idea però di favorire contestualmente lo sviluppo dei percorsi turistici intorno all’Etna, stimolare la nascita di strutture ospitali spontanee (agriturismo e B&B), stimolando, nel contempo, la realizzazione di piccoli alberghi di alta qualità in posizione di grande appeal naturalistico e ambientale”. Alla presentazione del piano erano presenti tutti le organizzazioni e associazioni del settore turistico che non hanno fatto mancare la propria partecipazione attiva al susseguente dibattito. Silvano Marino 20 TURISMO Sant’Agata a Lourdes Un’immagine della Patrona di Catania esposta nella Basilica San Pio X su iniziativa di Apt e Provincia L a Martire Patrona di Catania, conosciuta nel mondo quale protettrice dei vigili del fuoco, Sant’Agata, è venerata da tutta l’umanità cattolica, e trova in questo luogo sacro una giusta collocazione”. Così ha affermato il segretario generale del Santuario Nostra Signora di Lourdes, Jean François Monnory, al momento dell’esposizione del drappo raffigurante la dolce immagine di Agata in carcere, all’interno della Basilica San Pio X. L’iniziativa annunciata dal presidente Nello Musumeci è stata realizzata grazie alla sinergia di Provincia, Azienda provinciale turismo e Segretariato del Santuario, rappresentato dal vescovo locale monsignor Jacques Perrier, che ha concretizzato le aspettative di molti devoti della “Santuzza”. La delegazione catanese presente nella cittadina francese ai piedi dei Pirenei era composta anche dalla vice presidente del Consiglio provinciale Natalina Costa e da direttore dell’Apt, Angelo Cavallaro. Il gruppo dei centocinquanta pellegrini etnei, guidato dall’ Arcivescovo metropolita Salvatore Gristina ha assistito al solenne pontificale, presieduto dal prelato, con la compartecipazione di cinque vescovi di diverse nazionalità e dal oltre ottanta preti provenienti da ogni parte del mondo, tra i quali monsignore Luigi Chiovetta, rettore della chiesa Sant’Agata al Carcere di Catania, padre Domenico Cosentino parroco di Tremestieri e padre Vincenzo Savio Nicolosi, segretario del Vescovo. La celebrazione della funzione in onore di Sant’Agata è stata particolarmente commovente per la presenza di ferventi devoti alla Madonna ai quali il destino ha assegnato una vita di particolare sofferenza; e per l’alone mistico che ha coinvolto con naturalezza i sensi, amalgamando le varie etnie in un solo spirito, le varie lingue degli oltre quindicimila credenti in una sola voce. L’Arcivescovo ha espresso gioia per avere avuto occasione di iniziare il ministero del servizio episcopale a Catania, con un sacro evento di consente di ricordare ai fedeli il sostegno della Vergine Santissima e di tutti i Santi, “Abbiamo bisogno di crescere nella fedeltà nel Signore – ha aggiunto Cristina - , nella solidarietà, nel rispetto e nella bontà verso gli altri. Questi i messaggi che ci sono stati tramandati da Sant’Agata e da tutti i martiri”. “ Abbiamo fermamente voluto accostare la Patrona della nostra città, insieme con Bernadette Soubirous, alla Vergine Immacolata di Lourdes per testimoniare un atto di fede e devozione – Nella foto di Tonio Troina, l’immagine di Sant’Agata, all’interno della Basilica. ha detto Nello Musumeci - . L’effigie della Santa che attende in carcere il suo segnato e efferato destino, è uno stimolo alla riflessione. Per accostarsi spiritualmente alle diverse fasi del sacrificio della Vergine catanese, invito i pellegrini a rendere omaggio alle reliquie della Santa poste nella cattedrale della nostra città, e a visitare tutti i luoghi che ripercorrono il calvario di Agata”. La vice presidente del Consiglio, Natalina Costa, ha espresso anche a nome dei suoi colleghi compiacimento per l’iniziativa, che ha vissuto con grande trasporto spirituale, grazie alla formazione cattolica e al servizio sociale che presta giornalmente da anni. La delegazione catanese. Al centro Mons. Gristina e il presidente Musumeci Anna Elisa Di Paola 21 Dal nostro inviato nella Terra dei sapori Quattro giorni di “full immersion” tra ricette e tradizioni enogastronomiche della provincia di Catania a più entusiasta si è dichiarata Elisia Menduni, giornalista di “Gola Gioconda” e “Cucina e Vini”, due riviste specializzate: “E’ stata una quattro giorni all’insegna della scoperta di un territorio. In questo educational abbiamo verificato una rara ricchezza qualitativa nel settore enogastronomico. Segno ( e fortuna) che le ricette e le tradizioni legate al cibo e al vino – ci ha dichiarato – vengono tramandate dalle persone nel modo più puro e corretto, senza rischio, almeno non eccessivo, di contaminazioni”. L’ “educational tour”, organizzato dall’associazione Città del vino con la collaborazione della Provincia regionale di Catania su iniziativa del presidente Nello Musumeci e dell’assessore all’Agricoltura Ignazio Gambino e, per la parte logistica, dell’agenzia Soluzioni organizzative e del President Park Hotel, ha suscitato giudizi più che positivi, accompagnati in alcuni casi anche da una piacevole sorpresa, da parte di giornalisti e operatori del settore che per alcuni giorno hanno gustato e ammirato vini e vigneti, prelibatezze gastronomiche, ricette antiche, ricche e povere, ma pur sempre tipiche del nostro territorio. “Penso che la vostra realtà abbia potenzialità enormi, alcuni strumenti ci sono ma devono essere affinati: ricettività, escursioni programmate, ad esempio con le barche – ha sottolineato Luca Vernoli, marketing coordinator della Adam & Partnet, agenzia di promozione turistica”. Per Marten Fekkes, wine e gastronomy product, la sorpresa è consistita nel trovare “imprenditori con una filosofia turistica esemplare. Ho trovato gente molto ospitale, generosa, appassionata, preparata. Ho potuto stabilire dei contatti molto validi e sono intenzionato a inserire nei miei itinerari alcu- L I partecipanti alla manifestazione nella tenuta del Murgo Scammacca a Santa Venerina ne delle strutture che ho visitato”. Susanna Bruni, sommelier e giornalista della testata “Terre del vino” sostiene che “le aziende dovrebbero valorizzare la parte della degustazione dei vini, oltre a quella delle informazioni in cantina. Sarebbe importante anche prevedere anche una segnaletica stradale per trovare le cantine con facilità”. In sostanza, questa agguerrita e compatta pattuglia di “esploratori” , una decina tra giornalisti e operatori del turismo, dopo una “full immersion” di quattro giorni, da Randazzo a Riposto, da Santa Venerina a Catania, tornerà ai propri posti di lavoro con l’immagine e il sapore di una Sicilia sconosciuta che vorranno promuovere oltre i confini nazionali, complice anche le magie culinarie di Eleonora Consoli, l’arte degli chef etnei e le impareggiabili emozioni che i nostri vini sanno regalare. D.L.P.