Le ricette di Pippi - Pastiera napoletana.wps
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La ricetta di Pippi Pastiera Napoletana Ingredienti per una pastiera da 12 porzioni (o due pastiere da 6 porzioni l’una) Preparazione della crema pasticcera Ingredienti: tuorli d’uovo 3 zucchero 150 g farina 80 g latte 0.5 l (vaniglia 1 bacca) In una terrina, lavorare a nastro i tuorli d’uovo con lo zucchero (ad esempio sbattendoli con una frusta elettrica). Aggiungere la farina mescolando delicatamente con un cucchiaio o spatola di legno, evitando la formazione dei grumi. Aggiungere quindi in piccole porzioni il latte già caldo (eventualmente bollito con una bacca di vaniglia tagliata per il lungo: in questo caso non usare le bustine di vanillina al punto “preparazione del ripieno”. Eliminare la bacca prima di aggiungere il latte alle uova). Versare la miscela in un tegame, mettere su fuoco dolcissimo e cuocere finché la crema non si rassodi un po’. Lasciare raffreddare la crema. Preparazione della pasta frolla Ingredienti: farina 500g burro 200g uova intere 1 tuorli d’uovo 3 zucchero 150g buccia di limone o arancia grattugiata (ovviamente “bio” o “non trattati”) Mettere la farina in una terrina ed unire lo zucchero ed un pizzico di sale. Al centro aggiungere il burro tagliato a pezzetti, la buccia di agrume grattugiata, l’uovo e i tuorli. Lavorare velocemente fino ad amalgamare gli ingredienti. Per velocizzare la preparazione si può usare un robot da cucina. In questo caso mettere prima farina, zucchero, sale e buccia d’agrume grattugiata. Miscelare alla massima velocità, aggiungere il burro tagliato a pezzetti (a temperatura frigorifero) e miscelare di nuovo il tempo necessario a “polverizzare” il burro. Aggiungere uovo e tuorli e fare l’ultima miscelazione fino ad ottenere una massa unica. Se ciò non succedesse nel giro di 30”-1’, trasferire in terrina e lavorare velocemente con le mani. Mettere la pasta frolla in frigorifero. Preparazione del ripieno Ingredienti: grano per pastiera 400 g (1 barattolo) circa 0.5 latte l burro (o margarina o strutto) buccia di 1 limone “bio” uova intere tuorli d’uovo zucchero 30 g 7 3 500 g Versare il grano in una pentola. Aggiungere una quantità di latte sufficiente ad avere il liquido circa 1cm sopra al grano. Aggiungere il burro (o margarina oppure lo strutto per essere più vicini alla ricetta originale), un pizzico di sale e la buccia di limone tagliata sottile (senza tracce di bianco). Cuocere a fuoco molto lento (importantissimo!) e a pentola scoperta per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto. ricotta bustine di vanillina (vedi sopra) aroma di fiori d’arancio cedro candito oppure: cedro candito arancia candita 700 g 2 a piacere 200g 100 g 100 g Il tempo di cottura va regolato in modo che alla fine il latte sia essere completamente assorbito. Levare la buccia di limone e lasciare raffreddare. In un contenitore montare bene le 7 uova ed i 3 tuorli con lo zucchero. Aggiungere con delicatezza la ricotta, il grano, la crema pasticcera, la vanillina (se non avete usato la vaniglia nella preparazione della crema pasticcera), la frutta candita e l’aroma di fiori d’arancio. Mescolare bene tutto e mettere da parte. Variante alla preparazione del ripieno In una terrina, lavorare la ricotta con un cucchiaio di legno in modo da omogeneizzarla un po’, aggiungere lo zucchero. Separare i tuorli dai bianchi nelle 7 uova intere. Aggiungere alla ricotta i 10 tuorli, il grano, la crema pasticcera, la vanillina (se non avete usato la vaniglia nella preparazione della crema pasticcera), la frutta candita e l’aroma di fiori d’arancio, mescolando con cura ad ogni aggiunta. Alla fine incorporare con delicatezza 4 bianchi d’uovo montati a neve ben ferma. Cottura Accendere il forno e portarlo a 180°C. Sistemare la pasta frolla in una teglia a bordi alti di adatta misura (dipende se scegliete di fare un’unica pastiera oppure due) precedentemente imburrata ed infarinata ricoprendo anche i bordi. Tenere da parte un po’ di pasta per preparare alcune strisce. Versare il ripieno, sistemare sopra di questo le strisce di pasta frolla, infornare a 180° per almeno un’ora. La cottura si può controllare dal colore della superficie e in particolare dei bordi, che deve essere bruno, tipo biscotto (usare eventualmente il grill) o infilando il classico stecchino di legno per giudicare l’umidità residua del ripieno (la pastiera non è cotta se l’impasto rimane attaccato allo stecchino). Poiché la preparazione è piuttosto elaborata, conviene cominciare il pomeriggio del giorno precedente preparando la crema pasticcera e procedendo alla cottura del grano. Lasciando la preparazione del ripieno e la cottura il giorno successivo. La pastiera è un dolce tipico pasquale, ma ora sta diventando di consuetudine prepararla anche a Natale o in altre occasioni. Va mangiata preferibilmente a partire dal giorno dopo la preparazione, a temperatura ambiente, o al limite appena appena scaldata (il microonde è l’ideale per questo), ma comunque mai fredda di frigorifero. In genere la pastiera si conserva bene in credenza per qualche giorno, poi va messa in frigo. D’estate occorre evidentemente maggiore attenzione. Pippi ringrazia la mamma di Gilberto per avergli dato la possibilità di far conoscere la sua ricetta della “Pastiera Napoletana”. La variante alla ricetta è stata elaborata consultando il libro di ricette “Il Talismano della Felicità” ed alcune ricette “on-line”.