MONTEROTONDO Piano dell`Offerta Formativa

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MONTEROTONDO Piano dell`Offerta Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO R.
GIOVAGNOLI MONTEROTONDO
Piano dell’Offerta Formativa
a.s. 2014-2015
Progetti
Valutazione
Integrazione
Strumenti e risorse
Ricerca e innovazione
Ispirazione pedagogica
Organizzazione oraria delle attività
Azioni per la continuità e l’orientamento
. . .e tanto altro ancora della vita del nostro Istituto
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Indice
Finalità del POF
Idea formativa aggregante
Analisi dei bisogni e delle aspettative
Ispirazione pedagogica e attività d’Istituto
Formazione
Curricolo d’Istituto
Attenzione e tematica dell’anno
Indirizzi del Consiglio d’Istituto
Attività progettuale
Collaborazioni
Ricerca e innovazione
Valutazione di sistema
Orientamento e continuità
Integrazione e inclusione
Strumenti
Comunicazione
Presentazione dell’Istituto Comprensivo
Strumenti e risorse
Personale della scuola
Dati generali della popolazione scolastica
Presentazione degli ordini scolastici:finalità e organizzazione
Finalità della scuola dell’infanzia
Organizzazione del tempo nella scuola primaria
Finalità e scopi della scuola primaria
Organizzazione del tempo nella scuola secondaria
Finalità e scopi della scuola secondaria di primo grado
Organismi e compiti dei servizi e delle funzioni a supporto
dell’organizzazione
Servizio di pre-scuola
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p.28
p.30
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Allegati:
Piano di formazione
Piano annuale di inclusione
Protocollo per DSA
Carta dei servizi
Curricolo di istituto
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Finalità del POF
Il Piano dell'Offerta Formativa è la carta d'identità dell'istituzione scolastica. È
il progetto che esplicita che cosa la scuola vuole fare, come e perchè intende farlo.
Ciò viene comunicato a tutti i soggetti della comunità-scuola (docenti-nondocentistudenti-genitori-enti territoriali) allo scopo di renderli protagonisti e, quindi, parte
attiva del percorso progettuale. Il quadro normativo in cui si muove la formazione del
POF fa riferimento all’articolo 3 del DPR 8 marzo 1999 n. 275 che ne assegna
l’elaborazione al Collegio dei Docenti.
Le finalità dell’Istituto sono in linea con quanto stabilito dalla Commissione
Europea in Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva in cui si afferma che la cooperazione europea nei settori dell'istruzione e
della formazione per il periodo fino al 2020 dovrebbe essere istituita nel contesto di
un quadro strategico che abbracci i sistemi di istruzione e formazione nel loro
complesso, in una prospettiva di apprendimento permanente. L'apprendimento
permanente è un principio fondamentale su cui poggia l'intero quadro, che è inteso a
contemplare l'apprendimento in tutti i contesti, siano essi formali, non formali o
informali, e a tutti i livelli, dalle scuole della prima infanzia all'istruzione superiore e
all'istruzione e alla formazione professionali fino all'istruzione e alla formazione degli
adulti.
Il quadro dovrebbe affrontare, in particolare, i seguenti quattro obiettivi
strategici:
1. fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà;
2. migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione;
3. promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;
4. incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i
livelli dell'istruzione e della formazione.
A sostegno degli obiettivi sono stati individuati, all’interno del nuovo quadro
strategico, cinque nuovi benchmark, tre di questi riprendono quelli precedentemente
definiti nell’ambito della strategia di Lisbona e due, che riguardano l’accesso
all’istruzione pre-elementare e la percentuale di laureati, sono del tutto nuovi:
Almeno il 95% dei bambini tra i 4 anni e l’età di inizio della scuola primaria
dovrebbero partecipare all’istruzione pre-elementare
La quota di abbandoni precoci dall’istruzione e formazione dovrebbe essere
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inferiore al 10%
La quota dei giovani con scarse prestazioni in lettura, matematica e scienze
dovrebbe essere inferiore al 15%
La quota delle persone tra 30 e 34 anni con un titolo di livello terziario dovrebbe
essere ameno del 40%
Una media di almeno il 15% di adulti dovrebbe partecipare alla formazione
permanente
Il primo passo verso la realizzazione degli obettivi consiste nel promuovere
l’acquisizione di competenze trasversali fondamentali: in particolare le competenze
digitali, l’imparare ad imparare, lo spirito d’iniziativa e lo spirito imprenditoriale, la
sensibilità ai temi culturali; un secondo passo è rappresentato dal rapporto sinergico
tra istruzione-ricerca-innovazione.
Idea formativa aggregante
L’Idea formativa aggregante, condivisa nel nostro Istituto, è l’educazione alla
legalità, alla solidarietà e all’integrazione, che ha come obiettivo “la formazione di
cittadini solidali e responsabili, aperti alle altre culture, liberi di esprimere i propri
stati d’animo, capaci di gestire conflittualità e incertezze, operare scelte autonome e
assumere decisioni volte all’affermazione della libertà e della giustizia”. Per
raggiungere tale obiettivo, pertanto, viene usata una metodologia volta a:
- porre gli alunni al centro dell’attività didattica considerandoli come soggetti in
formazione e come persone con attenzione alla loro sfera emotiva, all’apprendimento
cognitivo e a tutte le dimensioni di vita;
- valorizzare il successo formativo per tutti e per ciascuno;
- promuovere la capacità di discutere, di confrontarsi con le opinioni degli altri, di
aprirsi al dialogo e alla relazione in una logica interculturale;
- promuovere la condivisione delle regole del vivere civile.
Tale metodologia contribuisce alla realizzazione del profilo delle competenze
dell’alunno al termine del primo ciclo di istruzione, così come declinato nel nuovo
testo delle Indicazioni nazionali, un alunno in grado di poter esercitare il pieno
esercizio di cittadinanza e per ciò stesso capace di essere protagonista della propria
crescita e di quella del paese.
Ispirazione pedagogica e attività di istituto
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Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione traggono l’ispirazione filosofica e pedagogica dalle teorie del
nuovo umanesimo e deI costruttivismo sociale, quadri teorici di riferimento che
vedono il soggetto che apprende quale reale protagonista del processo di costruzione e
di approfondimento della propria conoscenza. La scuola che leggiamo nel testo delle
Indicazioni, e a cui tendiamo, è il luogo di interazione e di esperienza in cui si
rispettano le fasi dello sviluppo evolutivo individuale e in cui l' apprendimento è un
processo intenzionale, costruttivo, sociale e contestualizzato che mira alla
comprensione, allo scambio partecipato tra pari ed alla sperimentazione di quanto si è
appreso, un luogo che si deve caratterizzare come comunità educativa e professionale
nella quale ciascuno, a diversi gradi, responsabilmente, cura il processo di educazione
e di formazione in funzione di un progetto di scuola.
È necessario, quindi, indirizzare le scelte delle metodologie di insegnamento
verso strategie che implichino un reale coinvolgimento ed una attiva partecipazione
dell’alunno. Si legge, infatti, nelle Indicazioni, che affinché il raggiungimento degli
obiettivi di apprendimento porti a sviluppare vere competenze occorre evitare un
insegnamento caratterizzato da una “impostazione trasmissiva”. Promuovere la
passione per la ricerca di nuove conoscenze significa, dunque, far sentire l’allievo
impegnato nella costruzione del suo sapere. Per questo motivo i gruppi di lavoro che
sono stati impegnati nella costruzione del curricolo d’Istituto, hanno individuato i
nuclei fondanti, competenze, obiettivi di apprendimento, contenuti e atteggiamenti atti
a favorire l’operatività degli alunni e, nello stesso tempo, a promuovere e sviluppare
la riflessione sul processo di apprendimento. Come si legge in Il curricolo nella
scuola dell’autonomia, “in un curricolo centrato sulle competenze, le conoscenze
hanno un peso importante, ma non sono fine a se stesse, sapere inerte, spendibile solo
nei confini di un’aula scolastica. Una concezione non nozionistica del sapere è
interessata non tanto a ciò che l’alunno sa, ma a ciò che sa fare e sa diventare con ciò
che sa”.
Consapevoli che l’azione collegiale, pur nella diversità dei contributi
disciplinari, debba essere condotta unitariamente a garanzia di uno sviluppo armonico
degli alunni, si è proceduto ad individuare obiettivi formativi che, declinati nelle
competenze chiave, consegnano l’obiettivo di intervento unitario. Ciò rappresenta la
principale declinazione della finalità formativa della scuola e del progetto di scuola
che la comunità professionale si assume la responsabilità di pensare, realizzare e
valutare.
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Con lo scorso anno scolastico sono entrate pienamente in vigore le Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, di
cui al DM 254/2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 30 del 5/2/2013. Questo ha
comportato un lavoro di revisione del curricolo tenuto conto del profilo dello
studente, dei traduardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di
apprendimento. Tale azione ha investito aspetti organizzativi, didattici, semantici,
professionali in un’ottica della ricerca e dello sviluppo professionale e innovativo del
contesto. I docenti hanno riletto le discipline d’insegnamento declinando i nuclei nelle
competenze chiave con particolare attenzione alla gradualità e continuità dei percorsi
tra ordini scolastici realizzando un curricolo verticale per competenze chiave.
Affinché le Indicazioni diventino una prassi quotidiana, l’Istituto, da quest’anno, si è
dedicato alla costruzione/realizzazione di unità di apprendimento, ovvero situazioni di
apprendimento volte a stimolare il coinvolgimento personale degli alunni attraverso
una didattica laboratoriale che impegni gli studenti nella soluzione di problemi e nella
realizzazione di prodotti. L’ottica del lavoro prodotto e dell’azione quotidiana deve
rimanere quello dell’usare la progressiva conoscenza e i contenuti delle discipline
quale strumenti per la promozione di competenze. Il processo di riflessione personale
e di insegnamento è teso verso la maturazione delle competenze chiave per
l’apprendimento permanente (comunicazione nella madrelingua, nelle lingue
straniere, competenza matematica, competenza digitale, imparare ad imparare,
competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e consapevolezza culturale)
individuate quali obiettivi generali del processo formativo.
Formazione
Nella consapevolezza che la formazione iniziale non può coprire il fabbisogno
professionale dei docenti e che bisogna tendere allo sviluppo delle proprie conoscenze
e abilità per tutto il corso della propria vita in un continuo processo di ri-orientamento
delle competenze, il nostro Istituto organizza ogni anno percorsi di formazione con
esperti e attività di autoformazione per rispondere alle esigenze che le realtà locali,
nazionali e sovranazionali pongono all’attenzione della scuola, che finalizza i propri
sforzi alla promozione di azioni educative valide per la realizzazione di migliori
condizioni di vita , individuali e sociali.
Per l’anno scolastico 2014-2015, la formazione verterà sui seguenti argomenti:
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Personale docente:
a. formazione, per le prime tre classi di scuola primaria, attraverso un progetto di
osservazione e gestione delle dinamiche di classe e osservazione e
prevenzione dei disturbi specifici di apprendimento con un’equipe di
specialisti
b. formazione sulla veicolarità delle tecnologie a supporto e integrazione della
didattica
c. Gruppi di lavoro e di approfondimento-ricerca sulle tematiche dell’inclusione e
su particolari forme di disabilità, sul ruolo del docente di sostegno e sulla sua
funzione nella costruzione della rete. Laboratorio di analisi, discussione e
documentazione delle buone pratiche per docenti di sostegno e operatori
specialistici
Personale Ata:
a. Corsi di formazione per diffondere le nuove pratiche previste dalle diverse
innovazioni o riforme;
Allegato il piano di formazione a.s. 2014/15
Curricolo d’Istituto
C:\Users\dsga.SEGRETERIA\AppData\Local\Microsoft\Windows\Temporary
Internet Files\Content.Outlook\CKAQTVPB\curricolo verticale disciplinare per
competenze chiave.xlsIl curricolo disciplinare per competenze chiave realizzato
dall’istituto è nato dallo sforzo commune di capire in che modo ognuno, con la
propria disciplina, possa contribuire a sviluppare negli alunni quelle competenze
chiave per l’apprendimento permanente individuate a livello europeo, utili basi per
proseguire negli studi, apprendere con autonomia e saper assumere comportamenti
sociali connotati dalla capacità di convivere partecipando con responsabilità.
Sappiamo che non è un lavoro chiuso, nè definitivo ma in costante rapporto con le
proposte più rilevanti ed aggiornate sul curricolo relative alle varie aree disciplinari
(prodotte dalla ricerca sulla cultura della scuola) e con le metodologie e modalità
relazionali innovative, capaci di motivare gli studenti e di renderli attivi nella
costruzione della propria conoscenza. Il curricolo, cuore didattico del Piano
dell’Offerta Formativa, è, infatti, lo strumento della progettazione, della ricerca
educativa e dell’innovazione; viene costruito nella scuola in rapporto dialettico con le
istanze provenienti dalla comunità scientifica e dalla comunità sociale e locale. E’ lo
strumento di dialogo e di concretizzazione tra visione e azione.
Scuola dell’Infanzia
I Campi di esperienza offrono occasioni per favorire lo sviluppo di competenze
attraverso un approccio globale e unitario
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Scuola Primaria
La Scuola Primaria è tesa al raggiungimento dei saperi irrinunciabili attraverso gli
alfabeti delle discipline in un ambiente di apprendimento idoneo allo sviluppo del
pensiero riflessivo e critico.
Scuola Secondaria di I grado
Le discipline vengono affrontate, in questo ordine di scuola, in modo più approfondito
per favorire una padronanza maggiore nell’organizzazione delle conoscenze. Le
discipline non sono concepite, però, come sentieri isolati, bensì come differenti punti
di vista sulla realtà.
I tre ordini di scuola, pur nella loro specificità, hanno attenzioni comuni
nell’intenzionalità del processo di insegnamento:
1. Individuare saperi essenziali
2. Individuare le connessioni tra i saperi
3. Sviluppare competenze trasversali
4. Promuovere la continuità formativa
5. Superare una “impostazione metodologica trasmissiva”
La Scuola di Base lavora per sviluppare negli alunni il pensiero plurale, l’amore per la
conoscenza, l’imparare ad apprendere, l’autonomia di pensiero, la capacità di vivere
insieme perché, come ci ricordano le Indicazioni, “non basta vivere nella società, ma
questa stessa bisogna crearla continuamente insieme”. Le Indicazioni per il curricolo
della scuola dell’infanzia e della scuola del primo ciclo dedicano un intero paragrafo
alla nuova idea di cittadinanza partendo dalla consapevolezza che “nulla può essere
indifferente all’uomo” e che i problemi odierni vanno affrontati in un’ottica planetaria
di comprensione, ascolto, responsabilità e collaborazione. Per educare i nostri alunni
ad essere cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa, bisogna
aiutarli “a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi
spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell’umanità”. Obiettivo
fondamentale della scuola è quello di sviluppare un pensiero flessibile, aperto,
problematico e antidogmatico, un pensiero capace di decentrarsi e di tornare
arricchito dall’esperienza del confronto. Compito della scuola è quello di realizzare
occasioni efficaci ed adeguate di apprendimento attraverso una didattica flessibile che
valorizzi il patrimonio conoscitivo individuale e che consenta agli allievi di
confrontarsi in contesti esperenziali. Lo sviluppo di competenze prevede, infatti,
l'integrazione tra le risorse personali e le conoscenze per risolvere un problema in un
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contesto specifico.
Allegato curricolo verticale per competenze chiave
Attenzione e tematica dell’anno scolastico
In questo processo di riflessione e di studio a partire dalle competenze chiave è
emerso il bisogno di individuare una tematica generale che potesse essere declinata da
ciascun grado scolastico seconodo le proprie specificità. Ciò è stato suggerito dal
trovarsi ad essere una comunità professionale che deve pensare e curare gli ambienti
di apprendimento e deve puntare, collettivamente e responsabilmente, ad un’azione
sinergica e ad una progressione graduale di comportamenti, di conoscenze, di
competenze. Anche, soprattutto, la consapevolezza che la competenza è qualcosa di
profondo che deve essere mossa e messa in atto dalla motivazione di veder agito il
proprio saper fare e il prorpio saper essere. Quindi in linea con il percorso fin qui
descritto la tematica annuale è quella della identità intesa nelle sue diverse accezioni:
- Scuola dell’infanzia: scoperta del sé e del proprio corpo
- Scuola primaria: scoperta della relazione e del sé in rapporto al mondo
circostante
- Scuola secondaria di I grado: scoperta e approfondimento della identità di
genere, del rispetto, delle peculiarità e potenzialità di ciascuno, del posto che
tutti possono avere nella società.
Indirizzi del Consiglio d’Istituto
1. Organizzare le attività didattiche secondo il tempo scuola presentato alle
famiglie all’atto dell’iscrizione per l’a.s. 2013/14;
2. qualificare l’attività di istruzione e formazione rivolta agli alunni con attività
di autoformazione, formazione e sviluppo del personale per la realizzazione di
percorsi di ricerca-azione per la sperimentazione del curricolo verticale di
istituto, delle rubriche di progettazione e valutazione, dell’attenzione
all’alunno nelle sue peculiarità e diversità, dei percorsi di continuità tra ordini
di scuola;
3. promuovere un’attività progettuale di istituto che sia finalizzata al recupero
delle difficoltà disciplinari e al potenziamento delle eccellenze, alla possibilità
che, attraverso le attività sportive, la scuola si ponga come centro di
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aggregazione, di educazione ai valori del vivere insieme, di promozione di
specificità espressive, anche con possibilità di partenariati europei;
4. mantenere la comunicazione scuola famiglia con colloqui collegiali nell’a.s. in
orario pomeridiano e di colloqui individuali per appuntamento su richiesta dei
docenti e/o delle famiglie in orario anti e pomeridiano;
5. favorire la fruizione da parte delle famiglie della comunicazione con gli uffici
di segreteria secondo un orario di ricevimento, così come sperimentato in
questo anno scolastico, con apertura anti e pomeridiana;
6. continuare e incrementare l’attività dell’istituto nella rete Insieme per crescere
per la formazione del personale, la condivisione delle buone pratiche e degli
interventi programmatici e valutativi, per il raccordo organizzativo, gestionale
e amministrativo degli istituti del 32° distretto;
7. continuare e incrementare l’attività di formazione e collaborazione dell’istituto
con le associazioni sportive del territorio e le associazioni culturali già
intervenute durante l’anno scolastico con attività qualificate, non escludendo
l’apertura dell’istituto a nuove collaborazioni con esperti del territorio e non, a
supporto e integrazione dell’attività di istruzione e formazione;
8. continuare e potenziare l’attività di collaborazione con l’ente comunale sia per
ciò che attiene le attività progettuali specifiche (vedi anche protocollo di intesa
per la gestione degli alunni diversamente abili) sia per ciò che riguarda la
cogestione di problematiche inerenti la sicurezza dei locali e l’organizzazione
dei servizi.
ATTIVITA’ PROGETTUALE
TITOLO
BIBLIOTECA
DESTINATARI
ALUNNI
SECONDARIA
REFERENTE
FUSACCHIA
CERTIFICAZIO
NE INGLESE
TRINITY
LEGALITA’
ALUNNI
PRIMARIA E
SECONDARIA
ALUNNI
SCUOLA
SECONDARIA
D’ANASTASIO
LANNI
SANTACATERI
NA
FINALITA’ E OBIETTIVI
STIMOLARE ALLA CURIOSITA’
DELLA LETTURA E AL
MIGLIORAMENTO CONTINUO
DELLA CAPACITA’ ESPRESSIVA
POTENZIARE LA MOTIVAZIONE
ALLO STUDIO DELLA LINGUA
INGLESE
FORMARE I GIOVANI AL
RECUPERO DEL SENSO CIVILE E
DEMOCRATICO, ASSUNZIONE DI
RESPONSABILITA’ PER
COMBATTERE L’ILLEGALITA’
10
LA MIA
SCUOLA PER
LA PACE
ALUNNI
SCUOLA
SECONDARIA
VALENTINI
GIOCHI
MATEMATICI
ALUNNI
SECONDARIA
GIORDANO
LA NATURA
AMA
NASCONDERSI
ALUNNI
SCARDELLETT
I
SERENI
INCONTRI e
FINESTRE
SPORT A
SCUOLA
ALUNNI
SECONDARIA
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA E
SECONDARIA
ALUNNI
D’ISTITUTO
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA E
SECONDARIA
VACCARI
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI
SCUOLA
INFANZIA
ALUNNI
SCUOLA
INFANZIA
VITAGLIANO
ALUNNA
SCUOLA
SECONDARIA
VOTO
PSICOMOTRICI
TA’ IN ACQUA
TEMPO
POTENZIATO
I QUATTRO
ELEMENTI
SUPERTAB
TUTTI AL
CINEMA
COLORIAMO
LE EMOZIONI
ISTRUZIONE
DOMICILIARE
RENZETTI
VOTO
BARILARO
VITAGLIANO
SILVESTRI
PIETRINI
GIORDANO
DI RUSCIO
DI RUSCIO
DIVENTARE CITTADINI
CONSAPEVOLI E RISPETTOSI DI SE’,
DEGLI ALTRI E DELLE ALTRE
CULTURE
AFFRONTARE TEMATICHE
MATEMATICHE IN MODO LUDICO
UTILIZZANDO DIFFERENTI PUNTI
DI VISTA
FAMILIARIZZARE CON
L’AMBIENTE CIRCOSTANTE
MATURANDO RISPETTO, CURA E
RESPONSABILITA’
SUPERARE LUOGHI COMUNI E
STEREOTIPI TRA STRANIERI
CONSOLIDARE STILI DI VITA
CORRETTI E SALUTARI, ACQUISIRE
ABILITA’ MOTORIE E VALORI
SPORTIVI
INTEGRAZIONE E SVILUPPO
SCHEMI CORPOREI
AMPLIAMENTO POTENZIALITA’
ESPRESSIVE
SVILUPPARE ATTEGGIAMENTI DI
CURIOSITA’ E SCOPERTA DEL
MONDO CIRCOSTANTE TRAMITE
APPROCCIO SCIENTIFICO
(COLLABORAZIONE CON CNR
MONTELIBRETTI)
USO INTELLIGENTE E SICURO DEL
WEB E DELLE NUOVE TECNOLOGIE
ESPLORAZIONE MONDO ESTERNO
E STUDIO DEL LINGUAGGIO
CINEMATOGRAFICO
ATTIVITA’ CON IL PUNGIGLIONE
PER POTENZIAMENTO
MANIPOLAZIONE ED ESPRESSIONE
DEL SE’
DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
PROGETTUALITA’ PRESENTE IN ISTITUTO IN ORARIO SCOLASTICO ED
EXTRASCOLASTICO
PROGETTO
ENTE/ASSOCIAZIONE
DESTINATARI ORARIO
COSTO
FAMIGLIE
Scolastico No
COLORIAMO LE
IL PUNGIGLIONE
Alunni scuola
11
EMOZIONI
PSICOMOTRICITA’
IN ACQUA
SO-STARE NEL
GRUPPO
MANGIAMI,
BEVIMI, SCRIVIMI
MINIVOLLEY E
ATTIVITA’
MOTORIA
LA NATURA AMA
NASCONDERSI
PROGETTO DI
PREVENZIONE
ORCHESTRA
GIANNI RODARI
MI ESPRIMO
ARIA SPORT
STRAMBINSTRADA
ANTONIO FERRARA
UBIK
PRO JUVENTUTE ASD
MONTEROTONDO
infanzia
Alunni istituto
Alunni scuola
secondaria
Alunni scuola
secondaria
Alunni scuola
primaria
LA LANTERNA DI
DIOGENE
LA LANTERNA DI
DIOGENE
OSVALDO BELLI
Alunni scuola
primaria
Docenti e
Alunni istituto
Alunni, genitori
e docenti di
istituto
SOTTOUNUNICOCIELO Alunni istituto
Scolastico Si
Scolastico No
Scolastico No
Scolastico No
Scolastico No
Scolastico No
Extra
Si
Extra
Si
Collaborazioni
All’esterno l’Istituto ha avuto e continuerà ad avere relazioni con Enti, associazioni e
professionisti che operano sul territorio. In particolare:
• Cooperativa La lanterna di Diogene Mentana
• Fondazione Frammartino
• Cooperativa Il pungiglione
• Cooperativa Folias
• Asl RM G
• Provincia di Roma
• Comune di Monterotondo
• Comune di Mentana
• Comune di Fonte Nuova
• Asal
Galleria di arte moderna
Archeoclub
• L.E.A. (Laboratori Territoriali di Informazione ed educazione ambientale
• Vigili del Fuoco
• Polizia municipale
• Carabinieri
• Università La Sapienza di Roma e Roma Tre
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• Università Bocconi di Milano
• Croce Rossa Italiana
• Istituti comprensivi e Scuole dell’Infanzia, primaria e secondaria di I grado del
Distretto
• Biblioteca Comunale
• Trinity College (certificazione europea)
• UNICEF
• Associazione sportiva Atleticouisp Monterotondo
• ANMI
• Centro Servizi Immigrati.
La scuola fa parte ed è capofila di una rete:
- Rete di scuole insieme per crescere: è costituita dalle scuole del distretto 32° e
33°per il rafforzamento dell’autonomia scolastica e per il coordinamento di azioni di
formazione e di messa a punto e condivisione di buone pratiche. La rete aderisce
all’associazione delle Scuole Autonome del Lazio (ASAL).
L’Istituto opera in gruppi operativi interistituzionali permanenti:
Tavoli di lavoro tematici, TSMREE, Comitato tecnico per la stesura del piano di
zona, Amministrazione Comunale,
Ricerca e innovazione
Con il conferimento dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, le
istituzioni scolastiche possono costruire percorsi formativi adeguati alle esigenze del
territorio in cui operano organizzandosi come comunità di apprendimento e vivere in
una situazione di continua crescita, di arricchimento culturale, di relazione con le
risultanze e gli attori del mondo della ricerca. I problemi concreti dell’insegnamento,
infatti, esigono un intreccio costante con la ricerca intesa come ampliamento della
conoscenza e sostegno fondante l’azione educativa. Forte della convinzione che
anche la scuola, quindi, deve imparare ad imparare, “dotandosi degli strumenti e
delle competenze per adattare, riorientare e modificare le proprie pratiche, contenuti e
modalità di funzionamento in base alle effettive esigenze sociali e individuali”, il
nostro istituto ha attivato:
-
riflessioni sulla costruzione e realizzazione delle Unità di apprendimento dalle
competenze chiave di cittadinanza agli obiettivi d'apprendimento disciplinari
che si sviluppano tramite azioni del discente e del docente e la realizzazione di
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compiti di realtà;
-
approfondimento di percorsi di didattica disciplinare laboratoriale con il
supporto anche delle tecnologie digitali;
-
gruppi di lavoro sui Quadri di Riferimento delle prove Invalsi per: interpretare
i risultati, per individuare i punti di forza e di debolezza del percorso
realizzato in classe, confrontare i risultati con quelli delle prove d’istituto,
comprendere le abilità sottese alla competenza linguistica e a quella
matematica
- il progetto di prevenzione dei disturbi specifici d’apprendimento che ha
l’intento di supportare gli insegnanti nel trovare le strategie più opportune per
osservare preventivamente l’insorgenza di disturbi e lavorare con tutti i
bambini, anche con difficoltà, per prevenire eventuali problematiche anche di
natura psicologica ed emotiva
-
il corso "Insegnare con le tecnologie" con il quale si creeranno percorsi di
partenariato europei.
Valutazione di sistema
Il Consiglio dei Ministri, in data 8 marzo 2013, ha approvato il Regolamento che
disciplina il Sistema Nazionale di Valutazione con lo scopo di aiutare ogni scuola a
tenere sotto controllo gli indicatori di efficacia e efficienza della sua offerta formativa
ed impegnarsi nel miglioramento. Il nuovo sistema di valutazione, che si avvale delle
collaborazioni di Invalsi e di Indire, promuove l’autovalutazione delle scuole e un
diverso modo di guardare alla valutazione interna ed esterna non più intese come due
realtà contrapposte e alternative bensì come strumenti di osservazione al fine di
documentare, per ciascuno degli ambiti osservati, il flusso di informazioni e poter,
così, orientare le scelte future. Lo scorso anno, l’Istituto è stato selezionato per
partecipare al progetto “Valutazione e Miglioramento”, un nuovo approccio
metodologico volto “non solo a effettuare le necessarie verifiche delle procedure e di
ciò che la scuola nel suo complesso dovrebbe assicurare in termini di prodotto finale,
ovvero i livelli di apprendimento, ma anche e soprattutto a focalizzare l’attenzione sui
processi sia di insegnamento-apprendimento, che di organizzazione e gestione del
servizio”.
I dati necessari per la lettura approfondita della realtà del nostro Istituto sono stati
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reperiti attraverso:
il fascicolo Scuola in Chiaro
i risultati degli apprendimenti
interviste, osservazioni in classe
questionari per insegnanti, genitori e alunni
una diagnosi complessiva dell’offerta formativa e dell’ organizzazione dell’istituzione
scolastica.
Si allega il Rapporto di valutazione del progetto Valutazione e Miglioramento con i
risultati dei questionari somministrati ad alunni, genitori e insegnanti.
Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014, a partire dal corrente anno scolastico,
tutte le istituzioni scolastiche ”dovranno effetture l’autovalutazione mediante l’analisi
e la verifica del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione
contenente gli abiettivi di miglioramento”
In linea con le Indicazioni nazionali, l’istituto ha consapevolezza della “responsabilità
dell’autovalutazione” in quanto, solo a partire da questa, si possono ben coniugare le
finalità istituzionali con la garanzia del diritto all’istruzione. L’azione è volta a
riflettere sull’intero sistema organizzativo e sull’impostazione didattica e formativa. A
questa analisi contribuiscono anche i “dati di rendicontazione sociale o emergenti da
valutazioni esterne” (vedi i risultati delle prove Invalsi), ulteriori elementi di
conoscenza della realtà in cui si opera e strumenti di orientamento ed analisi da cui
partire per riflettere sui processi attivati e sui risultati prodotti. Ogni elemento di
conoscenza, purchè valido e attendibile, contribuisce alla diagnosi dell’Istituto e
rappresenta un insostituibile strumento per organizzare una nuova progettazione
maggiormente rispondente ai reali bisogni evidenziati. Tutti i docenti sono chiamati
ad assumere scelte di carattere didattico e organizzativo per promuovere lo sviluppo
delle competenze. Insegnanti motivati a conoscere la realtà in cui lavorano,
disponibili a cambiare strategie didattiche, coinvolti in prima persona nelle scelte
pensate e attuate, contribuiscono all’innalzamento della qualità del processo di
insegnamento/apprendimento. I gruppi di lavoro e di studio, impegnati in questi anni
nella ricerca di percorsi di trasparenza, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo hanno prodotto degli standard
di valutazione disciplinari per tutte le classi e degli standard per la valutazione del
comportamento. In attesa di una certificazione delle competenze fornita dal ministero,
15
l’Istituto, in collaborazione con le rete di scuole del territorio, ha lavorato a
predisporne un modello sia per la scuola primaria che secondaria.
Il nucleo di autovalutazione già esistente in Istituto, arricchito di nuove
componenti in questo anno scolastico, si riunirà per fare un’organica analisi di
contesto, analizzare, in un’ottica di miglioramento, e redigere un piano di interventi
sui seguenti ambiti:
- Contesto
- Risorse
- Esiti
- Processi
Il gruppo si avvarrà inoltre dei dati quantitativi del fascicolo Scuola in chiaro forniti
dal Ministero dell’Istruzione.
Orientamento e continuità
Fare orientamento nella scuola dell’obbligo oggi, in un contesto di
trasformazioni profonde, significa porre in primo piano la promozione dell’identità
personale e lo sviluppo di capacità di interazione con l’ambente esterno, attraverso un
processo che conduca ad un personale progetto di vita. L’informazione nel processo
di orientamento può essere definita come una condizione di base per una scelta
motivata e consapevole: è necessario disporre di informazioni precise e pertinenti, per
valutare le diverse alternative ed adottare decisioni. L’orientamento vuol essere,
quindi, un momento di riflessione che mira ad “attrezzare” i ragazzi al confronto con
la problematicità dell’attuale contesto sociale,attraverso la maturazione delle proprie
potenzialità e la gestione delle dinamiche sottese ai processi di scelta e di decisione.
Da qui nasce l’esigenza, da parte della nostra scuola, di orientare l’alunno nel suo
corso di studi attraverso una strategia di interventi longitudinali, per evitare la “noia”
che porta alla demotivazione, quindi al disimpegno, alla dispersione. Il significato
autentico del termine orientamento, infatti, è continuità, ricerca di identità, antidoto
alla dispersione scolastica e alla devianza, scelta della Scuola secondaria e del lavoro.
L’orientamento si realizza fondamentalmente nel processo di insegnamentoapprendimento, perchè orientare significa impostare l’insegnamento sui nuclei
fondanti le discipline stesse ed attuare una didattica cooperativa mettendo l’alunno al
centro delle attività, coinvolgendolo nella soluzione di problemi, in un fare che non
sia solo il fare manuale, ma il fare delle operazioni mentali.
16
I docenti cercheranno di utilizzare nella quotidiana attività la didattica orientativa
ovvero “azioni intenzionali finalizzate a potenziare i prerequisiti per la costruzione
delle competenze orientative usando le discipline in senso orientativo e individuando
in esse le risorse più adatte per dotare gli alunni di capacità di autoorientamento e
guidandoli ad imparare con le discipline e non le discipline”. Le occasioni didattiche
serviranno per condividere alcuni punti fondamentali quali ad esempio:
1. la centralità dell’apprendimento
2. l’idea che l’apprendimento in situazione è più motivante e permette lo sviluppo di
vere competenze
3. l’idea che l’apprendimento sia un processo partecipato
Gli interventi educativi tenderanno a favorire lo sviluppo di competenze orientative
funzionali ad acquisire una capacità di attivazione critica nei confronti dei problemi,
di canalizzazione delle energie rispetto ad obiettivi, di responsabilizzazione verso gli
impegni. Si tratta di progettare delle situazioni di apprendimento in cui le singole
discipline non siano percepite come luoghi depositari di un sapere da memorizzare,
fisso e immutabile, bensì siano funzionali alla soluzione di problemi che si incontrano
nel nostro agire quotidiano.
Per mettere in atto le pratiche orientative, per sviluppare la motivazione all’imparare
ad apprendere, è richiesto il coinvolgimento dell’intera comunità professionale in
attività di studio, di formazione e di ricerca per costruire il progetto di scuola nel
quale, a partire dalle Indicazioni, sono definite le scelte curricolari “progettate e
condivise in un quadro di comune responsabilità” dell’intera equipe dei docenti.
Il raccordo con gli Istituti Superiori si effettuerà con la partecipazione di alunni del
terzo anno di scuola secondaria di primo grado e di ragazzi del primo anno della
scuola superiore ad iniziative culturali di interesse comune e a concorsi vari.
In particolare le classi III B e III D di scuola secondaria parteciperanno al progetto
promosso dal Cantiere per prevenire la dispersione. I laboratori che gli alunni avranno
la possibilità di frequentare avranno i seguenti obiettivi

Migliorare la comunicazione e la gestione dei conflitti all’interno del
gruppo classe.

Valorizzare le relazioni orizzontali tra i ragazzi e lo sviluppo del
senso di autoefficacia nella gestione della relazione con l’altro da se’.
17

Orientare i ragazzi a percorsi formativi o professionali aderenti il più
possibile alle loro attitudini, capacità, aspirazioni.

Aumentare le proprie competenze personali (life skills).
La Continuità, intesa come strumento per realizzare l’Orientamento, prevederà attività
tra alunni dei diversi ordini di scuola relative ad argomenti comuni
e momenti di
scambio e riflessione tra docenti sui risultati degli alunni e più in generale sullo
sviluppo che segue il processo di apprendimento, visto che ancora talvolta sono
evidenti valutazioni differenti tra gradi di scuola.
Integrazione e inclusione
Con la pubblicazione delle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli
alunni con disabilità (agosto 2009) il Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca ha confermato il principio della piena integrazione di tutti gli alunni nelle
classi ordinarie. Nel rispetto dell’autonomia scolastica e della legislazione vigente, le
direttive contenute nel documento hanno lo scopo di contribuire a migliorare
l’innalzamento del livello qualitativo degli interventi formativi ed educativi per gli
alunni con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Le Linee Guida offrono agli
operatori scolastici una visione organica dei principi dell’integrazione e
dell’inclusione affrontando, tra l’altro, due questioni fondamentali per favorire il
processo di crescita degli alunni con disabilità e dei loro compagni:
- Il modello sociale della disabilità
- La corresponsabilità educativa e formativa dei docenti.
La visione della disabilità proposta nelle Linee Guida, non è più basata
esclusivamente sui deficit della persona, ma sull’interazione fra il funzionamento
della persona e le caratteristiche del contesto sociale. Tale visione è in sintonia con i
principi della “Classificazione internazionale del funzionamento della salute e della
disabilità (International Classification of Funtioning, Disability and Health, ICF) di
cui Le Linee Guida propongono la diffusione e l' utilizzo da parte del personale
scolastico. Sottolineando la corresponsabilità educativa e formativa dei docenti, il
documento ribadisce che la logica dell’ integrazione è sistemica, deve impegnare
l’intera comunità scolastica. Nella consapevolezza di quali siano le prassi didattiche
che promuovono effettivamente l’inclusione, il documento sottolinea che per
18
promuovere il diritto allo studio e il successo formativo di tutti gli alunni sia
necessario tener conto contemporaneamente di una serie di elementi fondamentali:
- Il clima della classe.
- Le strategie didattiche e gli strumenti.
- L’apprendimento-insegnamento.
- La valutazione.
- Il docente assegnato alle attività di sostegno
La direttiva ministeriale del 27/12/2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
introduce e connota alcune tipologie di disturbi come afferenti a bisogni educativi
speciali per i quali non è previsto percorso di semplificazione o di riduzione delle
attività ma unicamente gli strumenti che la Legge 170 indica quali azioni dispensative
e strumenti compensativi. Tale direttiva e la conseguente circolare n. 8 del 6/3/2013
invitano le scuole a prestare una cura particolare per queste categorie di alunni con
percorsi volti al successo formativo, a partire da un’attenta lettura delle molteplicità
delle situazioni, passando attraverso un approfondimento formativo e ampliamento
della professionalità docente, la costituzione di gruppi di studio e di lavoro, per
arrivare ad un grado di inclusività capace di trovare posto e compimento al percorso
di tutti e di ciascuno. La dimensione dell’inlcusività è da pensare e progettare ad un
duplice livello: un aspetto interno che riguarda la capacità di accogliere e riformulare
scelte organizzative, progettuali, metodologiche, didattiche e logistiche. E’ la
prospettiva del pensare, a partire dalle risorse, a come affrontare la molteplicità della
quotidianità delle classi; un piano esterno di inclusione che attiva e coinvolge la
collaborazione
e
l’alleanza
tra
la
scuola,
servizi,
famiglia,
istituzioni,
associazionismo. E’ la rete necessaria nella costruzione e nella consapevolezza che il
singolo è inserito in un tessuto ampio dal quale viene formato e con il quale è in
relazione e al quale deve riportare il valore aggiunto della propria crescita e del
proprio successo formativo.
La proposta pedagogica dell’istituto di guardare al singolo, di prenderlo dove è per
portarlo al massimo sviluppo di sé traduce da un lato l’attenzione pedagogica a
ciascun alunno e dall’altro l’attivazione di percorsi diversificati di lavoro. Significa
inoltre lavorare sull’autonomia della persona, disabile o con BES, attraverso un
programma di interventi capace di costruire la rete intorno all’alunno; una rete che
metta l’alunno in condizione di sapersi e potersi governare e alla quale si può
19
attingere. Si tratta, in sostanza, di supportare e dare “sostegno al progetto” più che alle
singole esigenze dell’alunno, quindi di sostenere collegialmente un’azione che si
muova e faccia perno sulle competenze di cittadinanza. Tutta la scuola diventa
un’esperienza non del sapere ma dell’essere, del poter fare, del riconoscere i propri
punti di debolezza e di forza. Una integrazione che lavori per diventare inclusione e
che si affidi sempre più al ruolo svolto da tutti gli attori della comunità scolastica: è la
dimensione della collegialità che si traduce in una precisa organizzazione la quale
contribuisce al benessere del singolo.
Allegato il Piano annuale di inclusione nel quale sono programmate le azioni e le
unità coinvolte nella prospettiva dell’inclusione e della promozione del diritto allo
studio.
LEGGE 8 Ottobre 2010, n.170
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, quali disturbi
specifici di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive
adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali. La dislessia, la
disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere insieme o separatamente.
DSA
DISLESSIA
Difficoltà
nell'imparare a
leggere, nella
decifrazione dei
segni linguistici o
nella correttezza e
nella rapidità della
lettura.
DISGRAFIA
Difficoltà nella
realizzazione
grafica.
DISORTOGRAFIA
Difficoltà nei
processi linguistici
di transcodifica.
DISCALCULIA
Difficoltà negli
automatismi del
calcolo e
dell'elaborazione dei
numeri.
20
Finalità prescritte da norma
Garantire il diritto all'istruzione.
Favorire il successo scolastico, garantire una formazione adeguata e promuovere lo
sviluppo delle potenzialità.
Ridurre i disagi emotivi e relazionali.
Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli
studenti.
Formare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche
legate ai DSA.
Favorire una diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi.
Incrementare la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari.
Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e
professionale.
Misure educative e didattiche di supporto
Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti
compensativi e dispensativi di flessibilità didattica nel corso del ciclo di istruzione.
La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA,
interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione e la
verifica di un Piano didattico personalizzato.
Il documento dovrà contenere almeno le seguenti voci:
- dati anagrafici dell’alunno
- tipologia di disturbo
- attività didattiche individualizzate
- attività didattiche personalizzate
- strumenti compensative utilizzati
- misure dispensative uilizzate
- forme di verifica e valutazione utilizzate
Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo
con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze
sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.
Gli strumenti dei quali ci si avvale sono:
21

il PEI (Piano Educativo Individualizzato), il piano di lavoro predisposto
all’inizio di ogni anno scolastico basato sulle caratteristiche e le potenzialità
del singolo alunno;

il PDF (Profilo Dinamico Funzionale), indica le caratteristiche fisiche,
psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le sue difficoltà
di apprendimento e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che
devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate
e rappresenta il documento che deve accompagnare gli alunni nei passaggi di
ordine;

il Progetto Integrato, il piano di lavoro predisposto dall’insegnante di sostegno
insieme all’educatore che segue l’alunno per facilitare la sua integrazione
scolastica

il Protocollo di accoglienza per gli alunni con DSA: si allega

il Piano didattico personalizzato: strumento obbligato per la determinazione
dei percorsi specifici da seguire, in un patto formativo con la famiglia.
Strumenti
Gli strumenti, per la continuità, che verranno utilizzati saranno i seguenti:
- del curricolo: curricoli e progettazioni per competenze disciplinari pubblicati su
istitutogiovagnoli.gov.it
- di valutazione: standard disciplinari, criteri di valutazione quadrimestrale e giudizio
analitico di comportamento pubblicati su istitutogiovagnoli.gov.it
-di
orientamento:
il
patto
formativo
che
regola
i
processi
d’insegnamento/apprendimento per assicurare il raggiungimento degli obiettivi
prefissati, creare un clima comunicativo efficace, chiarire ruoli, compiti, funzioni e
comportamenti rispondenti agli stessi; il documento di passaggio del bambino della
scuola dell’Infanzia (in esso sono contenuti dati anagrafici, elementi di valutazione
sullo sviluppo delle competenze, eventuali segnalazioni di svantaggio e di disabilità,
dati conoscitivi dell’esperienza scolastica ed indicazioni per l’assegnazione nella
classe prima), Profilo di uscita dell’alunno dell’ultimo anno di scuola primaria (la
scheda riporta dati anagrafici e scolastici, il tipo di frequenza, i rapporti scuolafamiglia e notizie relative al “sapere”, “saper fare”, “saper essere”), Certificazione
delle competenze per le classi quinte della scuola Primaria, Certificazione delle
22
competenze per le classi terze della scuola Secondaria di I grado, Profilo di uscita
dell’alunno del terzo anno di scuola secondaria di primo grado (la scheda contiene
dati anagrafici, notizie relative all’area relazionale, l’area
operativa ed a quella
cognitiva), Scheda di ritorno dalle Scuole secondarie di II grado (sono contenuti dati
relativi all’ammissione conseguita con debiti o crediti formativi, alla media dei voti
riportati, all’eventuale interruzione
degli studi o al passaggio ad altra scuola)
pubblicati su istitutogiovagnoli.gov.it. A questi si aggiungono strumenti per la
personalizzazione dell’azione: una scheda per osservare atteggiamenti, abilità,
interessi di ogni singolo alunno della scuola primaria, per individuare aree di forza e
di debolezza, per tracciare percorsi individualizzati e strategie utili per il recupero e il
potenziamento e per la progettazione da condividere in team/consiglio di classe
rispetto agli interventi a promozione e sviluppo degli obiettivi formativi.
L’individualizzazione
del
processo
di
insegnamento-apprendimento
accresce
l’uguaglianza di opportunità di ciascun allievo, permette ad ognuno di essere
riconosciuto nelle sue peculiarità e concorre ad impedire che diverse condizioni di
partenza si trasformino in differenti punti di arrivo. Lo scopo della scuola è quello di
garantire l’acquisizione di quelle conoscenze e abilità di cui tutti hanno la necessità
di disporre da adulti per essere cittadini capaci di comprendere la realtà e di cooperare
con gli altri per costruire il bene comune.
Comunicazione
La comunicazione si effettua attraverso un’ampia rete, articolata in tal modo:
Comunicazione didattica: rientra nella competenza professionale dei docenti e serve a
rendere efficace ed incisiva l’azione educativa e a creare ed educare la relazione e il
patto formativo con la famiglia. Vengono effettuati colloqui collegiali (tre/quattro
volte l’anno) ed individuali (su richiesta dei docenti e delle famiglie). Inoltre i docenti
comunicheranno periodicamente i risultati delle prove effettuate dagli alunni tramite
comunicazioni scritte e convocheranno i genitori nei casi in cui lo riterranno
necessario.
Comunicazione interna: il personale, tramite il piano annuale, conosce gli impegni
concernenti le attività di non docenza, gli ordini del giorno dei singoli incontri e i
compiti spettanti a ciascun organismo.
Comunicazione esterna: la comunicazione esterna può essere rivolta agli utenti
scolastici, all’amministrazione scolastica ed altri Enti, e può essere effettuata solo dal
23
Dirigente Scolastico o da persona da lui delegata. Per quanto riguarda gli alunni,è
stato predisposto un libretto riservato alle comunicazioni ufficiali dell’Istituto alle
famiglie. Alla comunicazione esterna contribuisce anche il sito.
Presentazione dell’Istituto Comprensivo
L’Istituto Comprensivo “Raffaello Giovagnoli” nasce nell’A.S. 2000-2001 dalla
fusione di alcuni plessi dei tre ordini di scuola presenti nel territorio.
In particolare è composto da:
_ Scuola dell’Infanzia con due sedi in Via Adige e Via di Vittorio;
_ Scuola Primaria con tre sedi E. Bersacchi Liberati in via Di Vittorio, Via Stadio e
Scardelletti a Tormancina;
_ Scuola Secondaria di primo grado con due sedi in Via Ticino e Via Adda.
La popolazione scolastica inizialmente era costituita da 847 unità e nel corso degli
anni è progressivamente aumentata raggiungendo attualmente il numero di 1400
alunni.
Strumenti e risorse
La sede centrale dell’Istituto, oltre alle normali aule scolastiche, ha diverse aule
speciali; la spaziosa palestra, l’aula conferenze-auditorium e l’ampia biblioteca hanno
un’apertura anche all’esterno, per cui si programmano attività che possano
coinvolgere associazioni, Istituti, Enti o singoli cittadini. All’esterno vi sono molte
aiuole che possono essere utilizzate dagli alunni per attività scientifiche (Botanica),
altri spazi pavimentati, ed un campo sportivo polivalente: qualunque scuola
dell’Istituto potrà liberamente usufruirne portando le classi, per iniziative adeguate e
programmate.
L’Istituto rinnova il proprio sito a cui accederanno gli utenti ed il pubblico per le
notizie sul funzionamento delle scuole facenti parte dell’Istituto Comprensivo “R.
Giovagnoli”. E’ possibile una comunicazione e-mail tra le varie sedi.
Personale della scuola
Anni scolastici
Scuola
04-
05-
06-
07-
08-
09-
10-
11-
12-
13-
14-
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
12
11
12
11
12
13
14
14
14
14
12
24
dell’Infanzia
Scuola
39
41
44
41
48
44
41
44
45
58
65
49
46
53
42
51
47
49
56
56
61
67
100
98
109
94
111
104
104
114
115
133
144
primaria
Scuola
secondaria di
primo grado
Totale
Dati generali della popolazione scolastica
ORDINE CLASSI per anni scolastici
05
06
07
08
09
-
-
-
-
-
06
07
08
09
Scuola dell’Infanzia
5
5
5
Scuola primaria
21
22
Scuola secondaria di primo grado
21
47
Totale
Alunni
Infanzia
Via
Adige
44
Disabili 0
10
-
11
12
13
14
-
-
-
-
10
11
12
13
14
15
5
5
5
5
5
5
5
23
24
24
25
25
27
29
31
21
21
22
22
23
25
25
25
25
48
49
51
51 53
55
57
59
Infanzia Primaria Primaria
Borelli Bersacchi Via
Stadio
76
500
111
120
3
24
6
Primaria
Secondaria Secondaria
Tormancina Via Adda Via Ticino
90
167
406
7
26
701
6
573
Presentazione degli Ordini scolastici: finalità e organizzazione
Organizzazione del tempo nella scuola dell’Infanzia
Le scuole dell’Infanzia dell’Istituto sono 2 :
Via Di Vittorio (Borelli): 2 sezioni (A-B) a tempo normale (8.00-16.00) 1 sezione(C)
a tempo ridotto (8.00-13.00)
Via Adige : 2 sezioni(A-B) a tempo normale(8.00-16.00)
L’orario del personale docente è di 25 ore settimanali su 5 giorni (escluso il sabato). I
turni di servizio sono 2 (8.00-13.00 e 11.00-16.00) a giorni alterni e a settimane
alterne. L’orario è depositato in segreteria. Per rispondere meglio alle esigenze
organizzative al fine di promuovere attività laboratori ali anche per fasce omogenee di
25
61
età e per intersezione sarà possibile modificare l’orario di servizio con turni diversi.
Finalità e scopi della scuola dell’infanzia
Negli anni dell’infanzia la scuola colloca i vissuti e le esperienze dei bambini in una
prospettiva evolutiva, mediandoli culturalmente all’interno di un contesto sociale ed
educativo intenzionalmente orientato al graduale sviluppo della competenza. Essa
rappresenta spesso il primo luogo di aggregazione sociale ed ha il compito di far
vivere al bambino una dimensione di serenità e tranquillità; esclude la posizione
scolasticistica (il precorrere le tappe dell’apprendimento della letto-scrittura),
consolida l’identità personale, favorisce lo sviluppo dell’autonomia, l’acquisizione
delle competenze attraverso attività che favoriscano il senso percettivo, sociale e
linguistico e consente di vivere le prime esperienze di cittadinanza.
Sviluppare l’identità significa vivere serenamente la propria corporeità, star bene e
sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un contesto sociale allargato.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri, acquisire la
capacità di partecipare alle attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé,
saper chiedere aiuto, partecipare alle decisioni motivando le proprie opinioni.
Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto.
Sviluppare il senso della cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise; significa porre le
fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso
dell’ambiente, degli altri, della natura.
La Scuola dell’Infanzia intesa come primo anello formativo, anche grazie alla storia e
alla specificità che le appartengono, può divenire il luogo privilegiato per la
costruzione di ambienti di apprendimento cooperativo volti alla valorizzazione di un
sapere dinamico, interdisciplinare, partecipativo ed egualitario.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di
relazioni e di apprendimento, garantito dalla professionalità degli operatori e dal
dialogo sociale ed educativo con la comunità. Le competenze sono da intendere come
traguardi di lungo periodo, indicano una direzione per il percorso di crescita, un
orientamento da seguire. La competenza è un cantiere sempre aperto. La Scuola
dell’Infanzia può dunque guardare a quelle competenze-chiave, interpretarle e
tradurle sul piano operativo e didattico in modo adeguato all’età dei suoi piccoli
26
alunni.
Organizzazione del tempo nella scuola primaria
PLESSO DI VIA DELLO STADIO:
8.00-13.30 dal lunedì al giovedì; 8.00-13.00 il venerdì
PLESSO SCARDELLETTI DI TORMANCINA:
8.30-13.30 dal lunedì al venerdì più un rientro settimanale fino alle ore 16.00
PLESSO BERSACCHI:
8.30-13.30 dal lunedì con fino a 5 rientri settimanali fino alle ore 16.00
Finalità e scopi della Scuola primaria
La Scuola primaria è il primo ingresso nel mondo dell’alfabetizzazione culturale e
sociale, intesa non solo nella sua accezione di conoscenza della strumentalità degli
apprendimenti di base, ma di approccio ai diversi linguaggi disciplinari, ai diversi
modi/strumenti di leggere e interpretare la realtà. In particolare nel nostro istituto si
lavora, in linea con le Indicazioni, a caratterizzare l’azione formativa rispettando gli
stili cognitivi di ciascuno e garantendo a tutti lo sviluppo del pensiero riflessivo,
critico e meta cognitivo.
Da alcuni anni i saperi fondanti le aree disciplinari sono stati declinati ed
essenzializzati nei nuclei fondanti che hanno rappresentato la guida per l’azione
didattica e per la predisposizione dell’attività di verifica.
Il tempo scuola comprende un quadro funzionale di 27 ore base + 3 ore opzionali a
settimana. Queste tre ore opzionali comprendono attività laboratoriali, Ascolto e mi
esprimo e Osservo e scopro, concepite come ampliamento delle discipline. Ascolto e
mi esprimo è un laboratorio che si propone nelle prime due classi di scuola primaria
ed ha, come obiettivo, l’espressione creativa di emozioni, pensieri, idee, vissuti,
linguaggi verbali e non verbali. Osservo e scopro si propone per le classi terze, quarte
e quinte della scuola primaria ed ha, come obiettivo, lo sviluppo della capacità di
osservazione, e comprensione della realtà, della natura, dei fenomeni naturali e
dell’intervento dell’uomo nel proprio territorio.
Le ore di base, ripartite per disciplina, sono così suddivise:
27
1
1
1
2
27
II
2
8
2
2
1
7
1
1
1
1
1
27
III
2
6
3
2
2
6
2
1
1
1
1
27
IV
2
6
3
2
2
6
2
1
1
1
1
27
V
2
6
3
2
2
6
2
1
1
1
1
27
Organizzazione del tempo nella scuola secondaria di primo grado
Plesso di via Ticino:
8.15-13.15 dal lunedì al venerdì
Plesso di via Adda: 8.00-13.00 dal lunedì al venerdì
Finalità e scopi della Scuola secondaria di primo grado
Nella scuola secondaria le discipline, che via via si caratterizzano sempre più per la
specificità dei propri linguaggi, sono presentate agli alunni come mezzi-lenti per
conoscere il mondo, bussole per orientarsi nella conoscenza, strumenti per
rappresentarsi il mondo. Particolare attenzione, in questi ultimi anni, l’istituto sta
facendo per raccordare gli interventi tanto da garantire all’alunno di approcciarsi e
risolvere le situazioni e i nodi della conoscenza attraverso un approccio
multidisciplinare. L’individuazione, anche in questo ordine di scuola, dei nuclei
fondanti della disciplina, ha avuto lo scopo di caratterizzare l’ambito disciplinare in
modo così preciso da “snellire” l’approccio didattico e facilitare lo studio. L’istituto
sta lavorando ad approcci metodologici che favoriscano lo sviluppo di competenze
sempre più ampie e trasversali, condizione per l’esercizio di una cittadinanza attiva e
responsabile. L’assetto disciplinare della scuola secondaria di primo grado è
strutturato, con cadenza settimanale, come segue:
Discipline
Tempo
obbligatorio
Ins.
Religione
1
Scienze
2
cattolica/AA
28
Tot
Scienze
1
Scienze
Matematica
7
motorie
Geografia
1
Arte e
Storia
2
Immagine
Inglese
1
Musica
Italiano
8
Tecnol
IRC
2
inform
Anno
I
Italiano
5
Tecnologia e
2
informatica
Storia
2
Inglese
3
Geografia
2
Seconda
2
lingua
comunitaria
Approfondimento
1
lingua italiana
motorie
e
2
immagine
Matematica
Scienze
Arte
e
4
Musica
2
2
TOTALE
30 ORE
sportive
Organismi e Compiti dei servizi e delle funzioni a supporto dell’organizzazione
Consiglio di classe, interclasse, intersezione
• rileva la situazione di partenza attraverso l’analisi dei risultati dei test di ingresso ;
stende il Piano di lavoro specificando obiettivi, metodi, contenuti, attività e criteri di
valutazione anche attraverso la predisposizione delle Unità di apprendimento;
programma le strategie d’intervento mirate al consolidamento delle abilità individuali
• illustra ai genitori la situazione individuale e le strategie specifiche programmate per
ciascun ragazzo;
• pianifica interventi di potenziamento e recupero
• verifica le attività programmate e le ripensa alla luce dei risultati raggiunti
Consigli di disciplina (lettere, matematica, lingue)
Sono formati dai coordinatori disciplinari esperti nella disciplina.
·
Cura le programmazioni disciplinari, collabora alla revisione del curricolo
verticale e delle prove di istituto, si occupa della rilevazione e monitoraggio degli
apprendimenti di istituto e dell’individuazione delle azioni a supporto delle carenze
Consiglio di Dipartimento
Presieduto dal Dirigente Scolastico, è composto dai docenti che ricoprono incarichi
relativi alle funzioni strumentali del piano dell’offerta formativa
• Svolge attività di promozione e coordinamento delle molteplici attività e iniziative
alle quali l’istituto aderisce e che garantiscono l’unitarietà delle azioni e delle finalità
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di istituto
• Cura la divulgazione del materiale prodotto all’interno del dipartimento o dei gruppi
di lavoro
• Ogni Dipartimento può suddividersi in gruppi di lavoro.
1° Dipartimento: Progettazione e curricolo (Docenti referenti: Fiorina Rita
Santacaterina, Gabriella Pagnotta, Di Ruscio Mariella)
2° Dipartimento: Valutazione e autovalutazione d’istituto (Docenti referenti: Eugenia
De Bella, Laura Montiroli))
3°Dipartimento: Servizi alla persona (Docente referente: Simona Voto)
4° Sport e ambiente (Docente referente: Renzetti Anna Teresa)
5° Dipartimento: Innovazione, ricerca e documentazione (Docente referente: Maria
Elena Vitagliano Stendardo)
Finalità dei Dipartimenti
Dipartimento n°1:

revisione piano dell’offerta formativa

cura e supporto ai percorsi di ricerca-azione per l’implementazione del curricolo
e delle azioni intraprese di programmazione, realizzazione, verifica delle attività
in particolare per ciò che attiene le unità di apprendimento

coordinamento attività di orientamento e promozione continuità verticale

coordinamento giornate di scuola aperta

partecipazione al nucleo di autovalutazione per l’individuazione delle aree di
miglioramento a partire dall’analisi dei dati
Diparimento n° 2:

Monitoraggio unità di apprendimento: revisione rubriche di valutazione e risultati
competenze trasversali

Eventuale revisione delle prove disciplinari di Istituto con orientamento verso i
quadri di riferimento Invalsi e le Indicazioni nazionaali in coordinamento con i
coordinatori intermodulari e i coordinatori dei dipartimenti disciplinari

analisi risultati Invalsi: in coordinamento con i coordinatori intermodulari e i
coordinatori dei dipartimenti disciplinari

riflessione e valutazione dei risultati d’Istituto

collaborazione con nucleo di autovalutazione per fare analisi di sistema e
monitorare le aree di intervento
Dipartimento n°3:
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
promozione e coordinamento attività formativa specifica;

partecipazione a tavoli di lavoro comunali e intercomunali;

coordinamento attività docenti di sostegno:
a)coordinamento del GLH nella componente tecnica
b) rapporti con cooperativa per la gestione di servizi specifici per la disabilità
c) programmazione attività e servizi (attività laboratoriali)
d) cura e misurazione del grado di inclusività d’istituto
e) consulenza e supporto ai docenti di sostegno e non per tempistica,
modulistica, procedure, adempimenti specifici
Dipartimento n°4:

Coordinamento dei rapporti con enti e istituzioni esterne finalizzati all’educazione
motoria e attività sportiva

consulenza e supporto formativa ai docenti dell’istituto per le attività motorie e
sportive
Dipartimento n°5:

coordinamento attività di formazione con enti interagenti e cura della
documentazione prodotta in fase di formazione

raccordo e coordinamento con tutte le aree del POF per la produzione di materiale
di documentazione

cura modulistica d'istituto in riferimento alle attività di programmazione e delle
attività di rendicontazione dei risultati

collaborazione con Funzioni strumentali di tutte le aree per la cura e
l’aggiornamento anche della modulistica del sito dell’istituto

adesione ai progetti europei e cura del percorso di presentazione delle proposte
progettuali

promozione di eventi e attività culturali d’istituto
Sono inoltre operanti i sotto indicati organismi di raccordo:
- Staff dirigenziale: Presieduto dal Dirigente Scolastico e composto da: sette
collaboratori responsabili dei vari plessi, dal Direttore dei Servizi Generali ed
Amministrativi e da una assistente amministrativo con funzioni di segretario:
• lavora alla condivisione delle linee generali dell’organizzazione dell’istituto e al
rispetto del regolamento di istituto e delle norme relative alla sicurezza degli edifici
- Comitato di valutazione : Presieduto dal Dirigente Scolastico, da tre membri
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effettivi, e da due supplenti. Si occupa di valutare, in fase finale di anno scolastico,
l’attività svolta dal personale docente neo-assunto, per confermarne o meno il
servizio.
Nell’organigramma dell’Istituto vi sono ancora altri incarichi:
- un coordinatore per ogni classe: la sua funzione si espleta in rapporto a:
-
Alunni
o Si informa su situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in
collaborazione con il consiglio di classe
o Contatta e riceve le famiglie nei casi di irregolarità di frequenza
scolastica
o Controlla che gli alunni informino i genitori su comunicazioni
scuola/famiglia
-
Genitori
o Informa e convoca i genitori degli alunni in situazione di difficoltà
o Tiene i rapporti con i rappresentanti dei genitori
o Sollecita e promuove il contributo dei rappresentanti dei genitori
-
Colleghi della classe
o Controlla il registro di classe per il monitoraggio delle assenze, delle
uscite anticipate ed entrate posticipate
-
Consiglio di classe
o Guida e coordina i consigli di classe (può presiederlo su delega del
DS)
o Coordina l’azione di pianificazione degli interventi collegiali
o Verifica il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di
programmazione
o Propone riunioni straordinarie del consiglio quando se ne ravveda la
necessità
o Partecipa ai GLH operativi degli alunni con disabilità
- un referente per ogni progetto: ha l’incarico di promuovere iniziative con gli alunni
o con gruppi di docenti per l’approfondimento e/o il recupero di aspetti del curricolo;
promuove la diffusione dei risultati raggiunti dagli alunni all’interno dei team docenti
o dei consigli di classe
- i membri del GLH d’Istituto formato dal Dirigente Scolastico, un docente per ogni
ordine, un responsabile della Cooperativa che effettua il servizio di assistenza
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specialistica, rappresentanti della ASL – TSMREE e dell’ente comunale. Ha la
funzione di analizzare, programmare e verificare i bisogni degli alunni con disabilità,
attraverso l’assegnazione del personale docente agli alunni; inoltre può proporre
attività progettuali verificandone i risultati.
- il nucleo di valutazione formato da: Dirigente Scolastico o un suo delegato, un
docente, un rappresentante dei genitori, un rappresentante del personale della
segreteria ed un rappresentante dei collaboratori scolastici. Tale nucleo nasce
dall’esigenza di far partecipare all’analisi dei dati ed all’elaborazione della
valutazione, i vari componenti dell’Istituto.
- il gruppo di lavoro per l’inclusione del quale fanno parte: tutte le funzioni
strumentali, coordinatori di plesso, uno o due rappresentanti dei docenti di sostegno
per ordine scolastico (uno per la scuola dell’infanzia e due sia per la scuola primaria
che secondaria), docenti con formazione specifica, un rappresentante del personale
specialistico per ordine scolastico, la coordinatrice d’istituto del servizio specialistico,
un genitore per ordine di scuola all’interno del consiglio di istituto, un docente
curricolare per plesso, un rappresentante del personale ATA, il responsabile del
TSMREE, il responsabile delle Politiche educative del Comune.
- Le funzioni assegnate al personale ATA – collaboratori scolastici sono relative
all’implementazione del sistema di prevenzione e protezione ai sensi del D. Lgs.
81/08, in particolare per le funzioni di primo soccorso e addetti antincendio.
Servizio di pre-scuola
La cooperativa sociale La Lanterna di Diogene, incaricata in questo anno scolastico
dall’ente comunale, offre un servizio di sostegno alle famiglie degli alunni che
frequentano l'Istituto proponendo uno spazio per il gioco e la socializzazione
nell'orario antecedente l'inizio delle lezioni scolastiche. Le attività, svolte da animatori
formati e selezionati dalla cooperativa, prevedono laboratori creativi, giochi di
movimento, giochi a tema e quiz musicali.
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