scuola primaria - "Colombo" Frattaminore
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scuola primaria - "Colombo" Frattaminore
CIRCOLO DIDATTICO “CRISTOFORO COLOMBO” DI FRATTAMINORE VIA SACCO E VANZETTI N. 19 - 80020 – FRATTAMINORE (NA) P.IVA 80059420630 – C.M. NAEE13800A Tel Fax 0818369557 e-mail: [email protected] – p.e.c. [email protected] sito web: www.colombofrattaminore.gov.it PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015 AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n.50 del 21 / 01 /2016; integrazioni e modifiche approvate dal consiglio d’istituto con delibera n. 85 del 28/10/2016 1 “La scuola non può essere descritta una volta e per sempre in un modello da realizzare e ripetere: può nascere solo come scuola che rinnova continuamente se stessa, interpretando sempre di nuovo le esigenze, i suggerimenti, la cultura, i bisogni di quel dato bambino in quell’anno e in quel giorno.” Gianni Rodari 2 Indice Premessa pag. 4 Dati identificativi dell’Istituzione scolastica pag. 10 Curricolo pag.14 Ambiente di apprendimento pag. 124 Assetti organizzativi pag. 129 Formazione e aggiornamento pag. 176 Piano Nazionale Scuola Digitale pag.188 Gestione delle risorse pag. 196 Monitoraggio e autovalutazione pag. 201 Allegati : 1) Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico 2) PdM pag. 206 pag.213 3 Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti ai sensi di quanto previsto dagli : • Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; • Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015; • Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; • Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; • Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015; Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti: • sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico, con proprio Atto di indirizzo emanato come da verbale del Collegio dei docenti del 01/010/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori ; • tenuto conto del RAV- Rapporto annuale • tenuto conto del PdM- Piano di Miglioramento di cui alla delibera del Collegio dei docenti n. del Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti con delibera n. del ; Il piano è stato approvato dal Consiglio di Circolo con delibera n. del ; Il piano, dopo l’approvazione, è inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; Il piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola e sul sito web istituzionale della scuola. 4 Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio (Enti locali , Associazioni, Agenzie Formative) e con l’utenza (Comitato dei genitori, alunni, personale della scuola) al fine di individuare i bisogni , le richieste e le aspettative nei confronti dell’Istituzione scolastica da parte degli stessi ed acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In questa fase si è svolta altresì un’azione di ricognizione delle offerte e risorse che il territorio mette a disposizione dell’Istituzione Scolastica in termini di disponibilità di servizi offerti dagli Enti Locali, dalle Associazioni Culturali, Sportive e di Volontariato presenti sul territorio ; un’analisi della rete delle Istituzioni Scolastiche possibili interlocutrici per il raggiungimento di finalità ed obiettivi comuni; un’analisi dell’esistente in termini di risorse economiche e umane offerte dal territorio. Dalle risultanze di questa fase preliminare emerge la richiesta di un’Istituzione Scolastica che sappia porsi come punto di riferimento, di promozione e di integrazione dal punto di vista culturale e come presidio di legalità e promozione socio-economica sul territorio. Da ciò si individuano le seguenti piste di intervento che vengono tenute in considerazione ai fini della redazione del Piano: - prolungamento del tempo scuola ; - apertura delle strutture e impianti sportivi della scuola attraverso una progettualità specifica della scuola e la collaborazione con enti esterni; - creazione di servizi anche in orario extrascolastico per un’utenza esterna e per adulti: laboratori linguistici, espressivi, artistico- musicali, di formazione ed integrazione per adulti e stranieri – biblioteca- presidio di consulenza psicologico. Atto prodromico all’elaborazione del PTOF è stato il RAV , visionabile sul Sito dell’istituzione scolastica e sul portale Scuola in chiaro del MIUR al seguente link http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ dal quale si evince che per rispondere alle reali esigenze dell’utenza sulla base è necessario: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione; - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire , mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono; 5 - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; - promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; - promuovere l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; - sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologicodidattica; - accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, fundraising e crowd funding; - operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. Si riportano di seguito, schematicamente gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Priorità e Traguardi Esiti degli studenti Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate nazionali Competenze chiave e di cittadinanza Priorità Diminuzione dei ritardi. Interiorizzazione del regolamento di Istituto. Traguardi Ridurre i ritardi del 10%. Potenziamento delle competenze in uscita in italiano e matematica. Sviluppo delle eccellenze Innalzamento dell'acquisizione delle competenze di base degli alunni svantaggiati. Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica Ridurre il numero degli alunni ripetenti. Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica di specifiche classi Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica contenendo la varianza tra le classi a 2 punti percentuale Ridurre il numero di allievi collocati nei livelli 1 e 2 in italiano e matematica Diminuire del 5% il numero degli studenti collocati nei livelli 1-2 incrementando il numero negli allievi collocati nei livelli 3-4 Diminuire il numero dei ritardi e delle uscite anticipate tra gli alunni Migliorare il rispetto delle Regole Migliorare l'autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica con quelli delle scuole con analogo indice ESCS Aumentare del 5% la quota di studenti che si organizzano in modo autonomo nello studio e 6 dell'apprendimento Risultati a distanza adottano comportamenti autoregolati Migliorare ed incrementare modalità di costruzione di un curricolo condiviso con la scuola Diminuire il disallineamento degli esiti tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado Motivazione della scelta delle priorità In sede di autovalutazione l'attenzione si è concentrata sui risultati scolastici, in generale e nelle prove in italiano e matematica, in quanto la scuola rappresenta sul territorio spesso l'unico punto di riferimento , di promozione e valorizzazione culturale. Il tutto è stato pensato nell'ottica della continuità con la scuola secondaria di I grado con cui la nostra istituzione scolastica condivide territorio ed utenza. Obiettivi di processo Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Continuita' e orientamento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Obiettivo di processo • Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente a metodologie didattiche innovative • Creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione del comportamento e delle competenze di cittadinanza • Creazione di gruppi e definizione di modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione • definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per l'inclusione • redigere una programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni svantaggiati (attività e monitoraggio) • implementare l'uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella progettazione extracurricolare • prevedere una programmazione per aree disciplinari, fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo classe • implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con la scuola secondaria di I grado • creare un sistema di valutazione (modalità , tempi, strumenti) condiviso con la scuola secondaria di I grado • creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione e l'ottimizzazione delle risorse professionali • condividere un sistema preciso di criterie modalità di attribuzione di incarichi, di svolgimento , di verifica e condivisione degli 7 stessi creare un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni dei vari portatori di interesse • incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della scuola In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità La creazione di gruppi di lavoro efficaci (con definizione precisa di ruoli, compiti dei componenti, obiettivi e indicatori per il monitoraggio delle attività) consentirà di progettare e programmare un curricolo efficace sia per il raggiungimento di competenze di base che per sostenere gli alunni in situazione di svantaggio. La creazione di un sistema di rilevazione dei bisogni e di partecipazione diffusa e condivisa da parte dei portatori di interesse consentirà di effettuare una pianificazione dell'offerta formativa adeguata alle richieste del territorio Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie • Sulla base del RAV è elaborato il PDM (Piano di miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n. 80 visionabile sul Sito dell’istituzione scolastica e le cui azioni costituiscono parte integrante del Piano cui esso viene allegato. A partire da quanto indicato si è costruito il presente Piano alla luce degli obiettivi individuati come prioritari dalla legge : - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; - alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; - potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; 8 - - - apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; definizione di un sistema di orientamento. 9 Dati identificativi dell’Istituto LA NOSTRASCUOLA Scuola dell’Infanzia Plesso Manzoni Indirizzo Via Manzoni,1 n. alunni 154 Sezioni 7 Tel.0818369559 Scuola Primaria Indirizzo n. alunni Classi Plesso Manzoni Via Manzoni,1 Tel.0818369559 402 20 Plesso Sacco e Vanzetti Via Sacco e Vanzetti Tel.0818369557 361 17 Uffici di Segreteria Indirizzo Uffici della Dirigenza Plesso Sacco e Vanzetti Via Sacco e Vanzetti Tel.0818369557 10 BREVE STORIA DELL’ISTITUTO Il Circolo Didattico di Frattaminore nasce nell’anno scolastico 1964 -1965 inglobando anche la scuola elementare di Crispano che solo a partire dall’anno scolastico 1978- 1979 entrerà a far parte del III Circolo Didattico di Frattamaggiore. Le origini della Scuola , tuttavia, risalgono a molti anni addietro : sulla base della ricostruzione storica attenta e meticolosa condotta da studiosi, intellettuali e insegnanti del paese su documentazione cartacea (registri scolastici, delibere comunali, ecc ) conservata negli archivi della scuola e degli enti locali è possibile risalire all’anno scolastico 1893-94. A partire da quell’anno la scuola raccoglie l’eredità di una scuola serale istituita nel 1970 con Delibera Comunale sulla base della Legge Casati. I primi registri scolastici conservati risalgono all’anno scolastico 1916-1917 successivi , quindi, alla legge DaneoCredaro del 1911, che decretava il passaggio delle scuole dai Comuni allo Stato. L’ubicazione della scuola muta nel tempo, all’inizio con aule sparse in vari edifici del Comune, poi a partire dall’anno scolastico 1961-62 è allocata nell’edificio “Cristoforo Colombo”. A partire dall’anno scolastico 2001-2002 una parte delle classi del Circolo Didattico sarà dislocata nell’edificio scolastico di Via Manzoni e nell’anno scolastico 2002-2003 l’edificio di Sacco e Vanzetti accoglie le rimanenti classi del vecchio edificio “Colombo” dichiarato inagibile . La vita dell’Istituzione Scolastica è, dunque, profondamente radicata nel territorio per il quale rappresenta punto di riferimento culturale e elemento di identità sociale dello stesso. Proprio per questo più forte appare la necessità che essa svolga il delicato compito di intercettare le istanze del territorio , ma anche di guidare le stesse nella direzione della costruzione di un’identità forte dello stesso sia dal punto di vista culturale che economico-sociale nell’ottica di una cittadinanza consapevole e di dimensione europea. CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Il territorio di Frattaminore costituisce l'estremo lembo settentrionale della città metropolitana di Napoli al confine con il casertano, formando un unico agglomerato urbano, oltre che con i comuni napoletani di Frattamaggiore e Crispano, anche con i comuni di Sant'Arpino e Orta di Atella in provincia di Caserta, rivestendo dunque la funzione di raccordo tra le due provincie. La denominazione di Frattaminore risale a poco più di cento anni fa, quando nacque il comune omonimo. Il comune nasce dalla fusione dei casali di Frattapiccola e Pomigliano d'Atella. Frattaminore ricopre una superficie di circa 2,0 Kmq con circa 15.000 abitanti e dunque possiede una consistente densità abitativa con una strutturazione disomogenea della popolazione anche in senso economico e culturale. L’andamento demografico è in diminuzione negli ultimi anni, con una sostanziale riduzione degli abitanti in età scolare. Gli abitanti sono distribuiti in poco più di 4000 nuclei familiari, per lo più mononucleari con in media un figlio, con entrambi i genitori lavoratori e per i quali l’Istituzione scolastica rappresenta l’unica struttura di riferimento. In particolare la Scuola costituisce per le famiglie la più importante “agenzia” educativa e formativa, a cui vengono demandati oltre che l’educazione, l’istruzione e la formazione degli alunni, anche compiti e ruoli che sono tradizionalmente propri della famiglia. Il territorio non offre spazi pubblici di aggregazione e di ricreazione: gli unici spazi verdi disponibili sono rappresentati dai giardini comunali e dal parco comunale, le strutture ricreative presenti nel Comune sono per lo più a livello privato. Frattaminore possiede una biblioteca comunale, un punto Informagiovani, un Centro di Ascolto per tossico-dipendenti e un consultorio familiare e usufruisce della funzionalità dell’ospedale “S.Giovanni di Dio”, appartenente all’ASL NA2 Nord di Napoli. Tale ospedale, situato su un confine che non ha soluzione di continuità con Frattamaggiore, risulta insufficiente al fabbisogno della popolazione 11 locale, in quanto ad esso affluiscono anche ammalati provenienti da altri comuni dell’interland. Fatta eccezione per il funzionante campo sportivo, si registra la carenza di altri servizi ed attrezzature sportive; molte attività ( calcio, pallavolo, corsi di danza,…) sono praticate dai giovani solo in strutture private. Dal punto di vista economico risultano insistere sul territorio del comune 237 attività industriali con 1.116 addetti pari al 42,11% della forza lavoro occupata, 267 attività di servizio con 407 addetti pari al 15,36% della forza lavoro occupata, altre 112 attività di servizio con 292 addetti pari al 11,02% della forza lavoro occupata e 16 attività amministrative con 835 addetti pari al 31,51% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 2.650 individui, pari al 17,58% del numero complessivo. Risultano, dunque, sviluppati il settore dell’agricoltura ed il settore del terziario, ma il Comune risulta anche ben collegato al polo industriale a nord di Napoli a alla provincia di Caserta e una produzione piccolo-industriale ed artigianale, soprattutto nel settore delle calzature, ha sostituito, negli ultimi due decenni, una già ridotta attività agricola. I servizi di trasporto pubblico sono carenti e la stazione ferroviaria più vicina è situata nella città di Frattamaggiore. ARTICOLAZIONE ORARIO Scuola dell’Infanzia 40 ore settimanali Scuola Primaria 27 ore settimanali 40 ore settimanali DEL CURRICOLO E QUADRO Lunedì – Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 Lunedì – Giovedì dalle ore 8.15 alle ore 13.45 Venerdì dalle ore 8.15 alle ore 13.45 Lunedì – Venerdì dalle ore 8.15 alle ore 16.15 12 QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE-QUARTEQUINTE ITALIANO 8h 7h 7h ARTE –IMMAGINE 1h 1h 1h MATEMATICA 7h 6h 5h TECNOLOGIA 1h 1h 1h SCIENZE 2h 2h 2h STORIA-GEOGRAFIA 4h 4h 4h ED.FISICA 1h 1h 1h INGLESE 1h 3h 3h I.R.C. 2h 2h 2h ORARIO TEMPO PIENO DISCIPLINA ITALIANO Classi prime sez. D-H-I 10h ARTE - IMMAGINE 2h MATEMATICA TECNOLOGIA SCIENZE STORIA-GEOGRAFIA EDUCAZIONE FISICA INGLESE RELIGIONE 10h 1h 2h 4h 2h 1h 2h 13 Curricolo 1. Premessa L’Offerta formativa della scuola è progettata in maniera complessa a partire da premesse imprescindibili: la mission e la vision della scuola, definiti a partire dal contesto di riferimento , dai bisogni formativi dell’utenza e dalle peculiarità della società contemporanea; il nuovo quadro normativo dettato dalla Legge 107/2015; le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012); la riflessione che la scuola nella sua autonomia fa su se stessa, attraverso il Processo di Autovalutazione ovvero sulle Criticità che emergono nel RAV e sulla base delle quali si individuano precise piste di Miglioramento. Elementi di analisi di contesto locale Il contesto socio-economico cui afferisce la scuola è fortemente stratificato : accanto a fasce della popolazione che non sempre godono di condizioni socio- economiche favorevoli e stimolanti, si registra un continuo aumento della presenza di alunni con cittadinanza non italiana. Per gran parte dell’utenza , dunque, l’Istituzione scolastica si configura come importante , quando non unico, punto di riferimento non solo culturale, ma anche sociale ed istituzionale. E, tuttavia, la scuola , unico Circolo Didattico del Comune, non può non tener conto anche di quelle fasce di alunni meritevoli, che sia per contesto socio-economico che per esiti scolastici necessitano di un’ offerta formativa in grado di valorizzare l’eccellenza e che diversamente tendono ad allontanarsi dal contesto di provenienza per spostarsi in contesti scolastici e culturali limitrofi e gratificanti. Nella costruzione del Curricolo, la nostra scuola ha inteso affrontare in maniera strutturale la presenza di alunni con cittadinanza italiana prevedendo la pianificazione di interventi di recupero delle difficoltà e di supporto nel percorso scolastico e la presenza di figure di riferimento specifiche come i mediatori culturali per favorire i processi di integrazione . Inoltre, al fine di promuovere il successo formativo di tutti gli alunni in situazione di svantaggio la nostra scuola ha inteso costruire un Curricolo in cui si desse grande spazio a forme di didattica innovativa o alternativa sia nella progettualità curricolare che in quella extracurricolare. Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento, si è tenuto conto anche dei risultati delle rilevazioni INVALSI ed in particolare della necessità di consolidare le competenze linguistiche e le competenze logico-matematiche, attraverso un’attenzione alle discipline nella loro integrazione per aree disciplinari ed assi. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo, si collocano le attività di prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, la promozione del benessere della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola. Nello stesso tempo il Curricolo non ha ignorato la necessità ed il compito di valorizzare le eccellenze promuovendo ed attivando iniziative e percorsi mirati per alunni capaci e meritevoli . In generale il percorso formativo punta per tutti gli alunni all’acquisizione di competenze più ampie e trasversali come condizione essenziale per la piena realizzazione e la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate a valori della convivenza civile e del bene comune; a promuovere continuamente l’esercizio della cittadinanza attiva nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Si sono individuati percorsi per lo sviluppo 14 di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale. Nella definizione del Curricolo la scuola ha anche operato: precise scelte in merito al tempo scuola per venire incontro alle richieste da parte dell’utenza di apertura pomeridiana dell’istituzione scolastica per attività di post-scuola, (recupero/potenziamento/consolidamento, progetti e percorsi extra-curricolari); scelte in merito agli spazi reali, da ripensare come ambienti di apprendimento efficaci e virtuali come luogo di scambio e capitalizzazione di buone prassi. I perché di un curricolo rinnovato La società in cui viviamo fa del cambiamento la sua peculiarità principale. La pluralità degli stimoli e delle sollecitazioni con la loro variabilità, episodicità, evanescenza e sovrapposizione, generano un diffuso senso di confusione e disorientamento. Spetta alla Scuola sostenere l’allievo nell’acquisizione della capacità di dare senso alla varietà delle esperienze, attraverso modalità adeguate di lettura, selezione e organizzazione delle conoscenze, per comprendere e interpretare gli innumerevoli messaggi che lo circondano. Viviamo in una società che offre straordinarie opportunità di conoscenza e innumerevoli occasioni formative, permangono tuttavia, vecchie forme di analfabetismo, emarginazione culturale, diseguale rapporto con le tecnologie di informazione e comunicazione, vecchie e nuove sacche di povertà e indigenza. Spetta alla Scuola fornire gli alfabeti fondamentali per fruire delle opportunità offerte dal “sociale” e per l’effettivo esercizio del diritto di cittadinanza. Esiste una stretta interazione fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’Umanità; tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei confronti dell’Umanità. Spetta alla Scuola educare a questa consapevolezza, superando la frammentazione delle discipline e proponendo le loro molteplici connessioni, ricomporre i grandi oggetti della conoscenza, affrontare i grandi problemi dell’attuale condizione umana nella prospettiva di delineare un nuovo umanesimo. Nella società contemporanea spetta alla Scuola, nell’“educare istruendo”, attraverso i processi di insegnamento-apprendimento e le concrete scelte didattiche, aiutare l’allievo a cercare costantemente il senso di quello che fa, il significato delle conoscenze di cui si appropria, l’importanza delle abilità e delle capacità che sperimenta e acquisisce. Viviamo in una società multiculturale. E’ compito della Scuola sostenere l’allievo nella costruzione di sè come persona dotata di “un’identità consapevole e aperta”, fornendo gli “strumenti adatti per comprendere le altre culture e metterle in relazione con la propria, per orientarlo alla consapevolezza di appartenere ad una “comunità di destino planetario.” Il continuo cambiamento delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati, richiedono ad ogni individuo di modificare e far evolvere le proprie competenze e le personali propensioni lavorative. Spetta alla Scuola fornire le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per una formazione continua che aiuti ad affrontare i continui cambiamenti di scenario culturale , sociale e produttivo. Orientamento strategico: vision e mission Con il termine Mission si definiscono l’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola), laddove la vision ne chiarisce il “mandato” e gli obiettivi strategici (cosa la scuola intende fare per realizzare la sua identità e le sue finalità ) e si definiscono quali elementi influenzeranno, nel lungo periodo, obiettivi e scelte da adottare allo scopo di mantenere coerente con l’impostazione originale l’agire del vertice e della base dell’organizzazione. La nostra mission è la dichiarazione di intenti a cui vogliamo ispirarci nel definire gli obiettivi e successivamente le strategie, definendo di conseguenza la nostra impostazione strategica. Per questo abbiamo definito una mission chiara, non generica , definita, non troppo ampia , attraente , condivisa da ogni membro dell’organizzazione. Analogamente fissare gli obiettivi significa definire traguardi di tipo quantitativo, utili a dimensionare l’organizzazione e ad orientare la sua strategia. La corretta definizione degli obiettivi richiede che essi 15 siano: misurabili, ovvero definiti in modo tale che sia possibile valutarne, a posteriori, il grado di raggiungimento, ciò sia per poterne valutare la soddisfazione, che per poter comprendere le motivazioni dell’eventuale mancato raggiungimento; raggiungibili e, dunque, che tengano conto delle diverse variabili e situazioni, realisticamente alla portata dell’organizzazione e delle sue risorse; temporalmente limitati ovvero indicati per un orizzonte di tempo sufficiente per definire razionalmente, anche sulla base della complessità e della dimensione dell’organizzazione, un percorso di crescita che tenga conto delle difficoltà iniziali di istituzione, ma valuti anche le potenzialità dell’organizzazione una volta giunta alla fase di regime; geograficamente limitati, ovvero riferiti all’area geografica specifica in cui la scuola opera. A partire da questa consapevolezza la Scuola intende porsi come forte punto di riferimento del territorio , all’interno del quale svolgere un’azione di promozione culturale e sociale nell’ottica dell’integrazione, della valorizzazione del locale come volano verso una dimensione più ampia (europea e mondiale), della costruzione di conoscenze e competenze per l’apprendimento permanente (mission). Tale mission si traduce in una vision, declinata attraverso: • una progettazione che si realizzi attraverso percorsi curriculari ed extracurriculari funzionali alla piena formazione del bambino; • l’integrazione - interazione con il territorio attraverso la valorizzazione di culture diverse, iniziative a favore di soggetti in situazioni di disagio e/o handicap; • l’utilizzo delle Nuove Tecnologie Didattiche; • la formazione del personale attraverso un piano rispondente ai bisogni rilevati e in consorzio in rete con altre scuole e con agenzie del territorio; • l’ apertura verso l’esterno attraverso il coinvolgimento dei genitori, degli enti locali, delle agenzie formative e delle associazioni alle attività promosse dalla scuola e come un progetto coerente ed integrato di scelte culturali, didattiche e organizzative. I riferimenti imprescindibili La Legge 107/2015 fissa alcuni contenuti imprescindibili nella costruzione del Curricolo: - contenuti necessari al raggiungimento di alcuni degli obiettivi individuati dalla scuola nella sua progettualità tra quelli ritenuti prioritari dalla Legge al comma 7; - potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; - alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; 16 - - - - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; definizione di un sistema di orientamento; l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni; azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola Digitale. Le priorità politiche indicate dall’Atto di Indirizzo del Miur per l’anno 2016 da tener presenti nella costruzione del Curricolo sono : − Priorità politica1- Offerta formativa − Potenziarla con riguardo alle competenze linguistiche, all’arte all’educazione motoria e alle nuove alfabetizzazioni, tra cui le competenze economiche, l’uso critico dei media, il pensiero computazionale. − Priorità politica2 - Inclusione scolastica − Sviluppare una politica organica per studenti e fabbisogni dei territori, finalizzata a garantire il pieno diritto allo studio anche degli studenti disabili e aprendo la scuola al territorio. − Priorità politica3- Dispersione scolastica − Abbatterla anche mediante l’utilizzo integrato degli strumenti previsti dalla Buona Scuola, fra cui la nuova offerta formativa, l’alternanza scuola-lavoro, l’innovazione didattica e degli ambienti per l’apprendimento. − Priorità politica5- Innovazione digitale − Attuare il Piano Nazionale Scuola Digitale per colmare il “divario digitale” della scuola, mediante la digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazione degli ambienti e della didattica. − Priorità politica9 - Orientamento 17 − − − Orientamento come politica attiva, disegnata e attuata in sinergia tra scuola, università e mondo del lavoro. Percorsi di orientamento nel corso della scuola secondaria, come antidoto alla dispersione scolastica e al “fuori-corso”. Priorità politica10 - Diritto allo studio e merito Studente e contesto territoriale al centro dell’investimento: aumentare il numero dei beneficiari di borse. Rendere più efficienti i criteri d’assegnazione: valorizzare il merito. I Traguardi Le Indicazioni Nazionali del 2012 rappresentano lo strumento attraverso cui ogni Istituzione Scolastica deve delineare un “progetto su misura” per l’alunno e leggere ed interpretare in chiave pedagogica e didattica anche l’ambiente nel quale egli opera. Esse fissano i Traguardi per lo sviluppo delle competenze che il bambino deve possedere al termine della Scuola dell’Infanzia e della Scuola primaria, gli Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria e forniscono le indicazioni metodologiche per la costruzione del Curricolo SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPO DI ESPERIENZA “Il Sé e l’Altro” Il bambino prende coscienza della propria identità, scopre la diversità e apprende le prime regole di vita sociale. Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. • Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esperienze e i propri sentimenti, sa esprimersi in modo sempre più adeguato. • Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. • Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. • Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. • Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. • Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. OBIETTIVI FORMATIVI • • • • • Accettare il distacco dalla famiglia Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo (età/sezione) Essere autonomo rispetto ai bisogni personali Imparare le prime regole di vita comunitaria Conoscere la propria identità di genere 18 • • • • • • • • • • • • • • Riconoscere gli oggetti personali Riconoscere ed esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni Procurarsi giochi e materiali Condividere con i compagni giochi e materiali Acquisire autonomia nei tempi e negli spazi del gioco Conoscere e rispettare del regole del vivere in comune Sviluppare la fiducia in sé Riconoscere ed esprimere i propri bisogni, desideri e paure Stabilire relazioni positive con le insegnanti e con i compagni Conoscere ed accogliere le diversità e risolvere i conflitti in modo pacifico Conoscere la funzione e l’utilizzo dei vari ambienti scolastici Organizzare e portare a termine le attività intraprese Collaborare per la realizzazione di progetto comune Riconoscere i più importanti segni della propria storia personale, della propria cultura e del territorio CAMPO DI ESPERIENZA “ Il Corpo e il Movimento” Il bambino scopre il suo corpo: come è fatto; come funziona; come prendersene cura. Le esperienze motorie gli consentono di relazionarsi con gli altri, con gli oggetti e con l’ambiente Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. • Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di se, di igiene e di sana alimentazione. • Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed e in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. • Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. • Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. OBIETTIVI FORMATIVI • • • • • • • • • • • • • • • • Prendere consapevolezza del proprio corpo Consolidare gli schemi dinamici di base: camminare, correre, saltare, strisciare, rotolare Riconoscere la propria identità sessuale Rappresentare graficamente il proprio corpo (omino palla) Sviluppare la motricità fine Rafforzare la conoscenza del sè corporeo Controllare il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche: rilassamento, posizioni, andature Interagire con gli altri nei giochi di movimento Percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio Potenziare la coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo (testa-troncoarti) Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà Consolidare la conoscenza del sè corporeo Riconoscere il proprio corpo nelle sue diverse parti e apparati Rappresentare lo schema corporeo analiticamente, fermo e in movimento Differenziare diverse andature e posture d’equilibrio 19 • • • • Controllare il proprio corpo e altrui nello spazio di movimento: danze, ritmi e percorsi complessi Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori e musica Affinare la motricità fine Interiorizzare norme di comportamento igieniche ed alimentari CAMPO DI ESPERIENZA “Immagini, Suoni, Colori” Il bambino scopre molti linguaggi: la voce, i suoni, la musica, i gesti, la drammatizzazione, il disegno, la pittura, la manipolazione dei materiali ed i mass-media per esprimersi con immaginazione e creatività Traguardi per lo sviluppo della competenza • Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. • Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. • Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. • Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. • Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. OBIETTIVI FORMATIVI • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Esplorare le possibilità espressive del colore Conoscere, sperimentare e giocare con i materiali grafico-pittorici e plastici Conoscere i colori primari Associare il colore a vari elementi della realtà Conoscere e manipolare materiali diversi Ascoltare e riconoscere semplici strutture ritmiche Esplorare e riconoscere il paesaggio sonoro dell’ambiente Interpretare con i gesti semplici azioni Esplorare le possibilità espressive del colore Conoscere, sperimentare e giocare con tecniche espressive in modo libero e su consegna Conoscere i colori primari e secondari Affinare le capacità sensoriali attraverso la manipolazione Usare la voce per cantare: unire parole, suoni e gesti Riconoscere e discriminare alcune caratteristiche del suono Ascoltare e riprodurre semplici strutture ritmiche Usare semplici strumenti musicali Esprimersi attraverso la drammatizzazione Osservare e scoprire le potenzialità espressive del colore Conoscere i colori, sfumature e tonalità Produrre immagini, decorazioni e composizioni in modo personale Sviluppare il senso estetico attraverso l’osservazione di immagini e opere d’arte Conoscere materiali plastici e non per manipolarli e trasformarli in modo creativo Esplorare le possibilità espressive del corpo e della propria voce 20 • • • • • • • Suonare semplici strumenti musicali insieme al gruppo per interpretare stili musicali o una danza Cantare e muoversi in sintonia con i compagni ascoltando un brano musicale Individuare segni appropriati e rappresentativi del fenomeno sonoro Riconoscere e interpretare ritmi diversi (marcia, corsa,passo lento) Sviluppare interesse per gli spettacoli teatrali, musicali e cinematografici Esprimere emozioni, raccontare usando il linguaggio corporeo Conoscere il computer come linguaggio della comunicazione CAMPO DI ESPERIENZA “I Discorsi e le Parole” Il bambino gioca con le parole, impara filastrocche, ascolta racconti e storie. Impara a sentirsi protagonista quando prende la parola, dialoga, spiega … arricchisce il suo vocabolario e la sua fantasia. Prova piacere di esplorare anche la lingua scritta Traguardi per lo sviluppo della competenza • • • • • • Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimentala pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. OBIETTIVI FORMATIVI • • • • • • • • • • • • • • • • • Usare il linguaggio per interagire e comunicare Ascoltare e comprendere messaggi verbali Migliorare le competenze fonologiche e lessicali Memorizzare e recitare filastrocche di varia difficoltà Leggere un’immagine Arricchire il lessico e la struttura delle frasi Sperimentare le caratteristiche e le potenzialità della voce Raccontare esperienze personali Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni Riferire semplici storie ascoltate Memorizzare e ripetere filastrocche di varia difficoltà Leggere un’immagine Usare il linguaggio per interagire con adulti e coetanei Esprimersi con una pronuncia corretta e con più vocaboli Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri Giocare con le parole, costruire rime e filastrocche Raccontare, interpretare, inventare storie. 21 • • • • Avvicinarsi al libro ed al piacere della lettura Leggere immagini di graduale complessità Elaborare e formulare ipotesi sulla lingua scritta Discriminare la simbologia: lettera-numero CAMPO DI ESPERIENZA “La conoscenza del mondo” Il bambino impara ad osservare la realtà, l’ambiente naturale con i suoi fenomeni, le piante e gli animali. Comprende lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni. Opera e gioca classificando, raggruppando e contando. Conosce i numeri, le forme geometriche e lo spazio, sviluppando la sua curiosità. Traguardi per lo sviluppo della competenza • • • • Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle;esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e a strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. OBIETTIVI FORMATIVI Oggetti, fenomeni, viventi • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Esplorare l’ambiente utilizzando i diversi canali sensoriali Percepire e distinguere la ciclicità temporale: giorno -notte Usare simboli di registrazione: simbolo della presenza e del tempo meteorologico Riconosce le principali caratteristiche delle cose osservate Manipolare materiali diversi per riconoscerne alcune caratteristiche Sperimentare le caratteristiche percettive di un materiale Percepire e distinguere la ciclicità temporale:i momenti della giornata. Usare simboli di registrazione Cogliere e nominare gli eventi atmosferici Osservare e rispettare organismi viventi e naturali Sperimentare atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici Organizzare informazioni ricavate dall’ambiente Acquisire la ciclicità temporale: alternarsi dei giorni, la settimana Percepire il tempo nel suo divenire: ieri, oggi, domani Ricostruire e riordinare eventi legati ad una situazione Utilizzare strumenti e simboli di registrazione Rielaborare dati utilizzando grafici e tabelle Osservare fenomeni naturali ed organismi viventi descrivendoli con termini specifici Osservare e cogliere le trasformazioni naturali 22 • • • • Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri Esplorare ed interagire con l’ambiente circostante Assumere atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici Acquisire comportamenti adeguati verso l’ambiente OBIETTIVI FORMATIVI Numero, spazio • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Orientarsi nello spazio scolastico: la sezione Operare raggruppamenti in base ad un attributo Discriminare dimensioni: grande-piccolo Comprendere concetti topologici: dentro-fuori Riconoscere e rappresentare le figure geometriche: il cerchio Esplorare spazi della scuola Raggruppare in base ad un attributo Discriminare dimensioni: piccolo-medio-grande,lungo-corto Comprendere concetti topologici: sopra-sotto Riconoscere, denominare e rappresentare figure geometriche: il cerchio, il quadrato Orientarsi ed organizzare uno spazio in base a diverse esigenze Orientarsi nello spazio seguendo un percorso con indicazioni verbali Utilizzare ed organizzare spazio ed oggetti secondo la direzionalità orizzontale e verticale Organizzare lo spazio grafico secondo la direzionalità: da sinistra verso destra Operare raggruppamenti con due attributi Classificare con l’uso di diagrammi in base ad un attributo Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche Riconoscere, denominare e rappresentare forme geometriche: cerchio, quadrato, triangolo Mettere in relazione numero-quantità da 1 a 10 Seriare dimensioni fino a 5 grandezze Usare i connettivi logici: e/non Formulare ipotesi e previsioni di eventi Ricostruire in sequenza logica COMPETENZE AL TERMINE DEL PERCORSO TRIENNALE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Al termine del percorso triennale della scuola dell'infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’'animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in se, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate 23 spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. SCUOLA PRIMARIA Nella stesura del Curricolo per la scuola primaria , partendo dai Traguardi per lo sviluppo delle competenze stabiliti dalle Indicazioni, sono individuati Obiettivi di apprendimento misurabili, osservabili, trasferibili, che garantiscono la continuità e l’<<organicità>> del percorso formativo. ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua italiana L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni in classe o di gruppo) con compagni ed insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice , alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. Obiettivi al termine della classe terza della scuola primaria: Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola per raccontare storie/avvenimenti che rispettino l’ordine cronologico. Padroneggiare la lettura strumentale (decifrazione) di semplici testi mostrando di saperne cogliere il senso globale. Scrivere frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione. Riconoscere se una frase e o no completa, costituita cioe da elementi essenziali. Obiettivi al termine della classe quinta della scuola primaria: Interagire in modo adeguato in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Leggere vari tipi di testo, impiegando tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce; utilizzare opportune strategie per analizzarne il contenuto; porsi domande all’inizio e durante la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione. Produrre testi scritti di esperienze personali o vissute da altri, sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico e lessicale. 24 Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali. LINGUA INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese. L’alunno comprende semplici messaggi orali e scritti, relativi ad ambiti familiari Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e dell’ambiente a lui vicino. Interagisce in situazioni di gioco di breve dialogo su informazioni semplici, anche memorizzate. Svolge semplici compiti dati dall’insegnante in lingua straniera Individua alcuni elementi culturali legati ai paesi anglofoni. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, relativi a se stesso ai compagni, alla famiglia. Parlato (produzione e interazione orale) Produrre semplici frasi riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o sonori. Scrittura (produzione scritta) Scrivere parole semplici e frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi personali del gruppo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ascolto (comprensione orale) Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni, frasi di uso quotidiano, testi multimediali e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti sconosciuti. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) 25 Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc. Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno. Lettura (comprensione scritta) Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari. Scrittura (produzione scritta) Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc. STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la storia L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni, contemporaneità e durate. Legge un testo storico e riesce ad individuarne le principali caratteristiche. Conosce avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria. Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni su aspetti del passato. Riconoscere relazioni di: successione, contemporaneità, durate. Cicli temporali, mutamenti e il relativo uso di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo: orologio, calendario, linea temporale … Organizzare le conoscenze in semplici schemi temporali Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Ricavare informazioni da tracce del passato presenti sul territorio. Leggere una carta storico-geografica relativa elle civiltà prese in considerazione. Conoscere il sistema occidentale per la misurazione del tempo storico. Confrontare le caratteristiche diverse delle civiltà studiate. Ricavare e produrre informazioni da tabelle, carte, reperti. Consultare testi storici cartacei e/o digitali. Esposizione orale di concetti appresi. GEOGRAFIA 26 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la geografia L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Utilizza un linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e il globo terrestre Realizza semplici schizzi cartografici come piante, mappe, percorsi, itinerari di spostamenti viaggi. Ricava informazioni geografiche da fonti diverse, anche digitali. Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici: fiumi, monti, pianure, colline mari …. Individua i caratteri che connotano i paesaggi e le loro interrelazioni con gli interventi dell’uomo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici e le mappe di spazi noti. Rappresentare oggetti e ambienti noti e tracciare percorsi nello spazio circostante attraverso l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano i paesaggi della propria regione. Riconoscere nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi, gli interventi positivi e negativi dell’uomo. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Orientarsi utilizzando i punti cardinali. Avere conoscenza del territorio italiano, europeo e dei Continenti. Localizzare sulla carta geografica l’Italia e le Regioni, l’Europa e i diversi Continenti su planisfero e/o mappamondo. Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica …) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. MATEMATICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la matematica Conoscere il valore posizionale delle cifre Collocare correttamente i numeri su una retta Conoscere le quattro operazioni sia per quanto riguarda il calcolo che nella terminologia Saper esplicitare le strategie di calcolo Conoscere le relazioni esistenti tra le operazioni Utilizzare concretamente le proprietà delle diverse operazioni Padroneggiare le unita di misura e saper operare con esse Saper esplorare lo spazio, le forme e le figure geometriche Possedere il concetto di perimetro ed area come grandezze misurabili Saper misurare perimetri ed aree Padroneggiare il linguaggio specifico della disciplina relativo ai contenuti affrontati. 27 Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe terza della scuola primaria I numeri e le operazioni Competenze specifiche Comprendere il significato delle operazioni e l’applicazione logica, concettuale delle stesse in diverse situazioni e contesti Operare con i numeri in modo consapevole sia mentalmente che per iscritto. Usare il ragionamento aritmetico per risolvere situazioni problematiche sia reali, concrete che interne alla disciplina Obiettivi specifici Contare in senso progressivo e regressivo Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale Confrontare ed ordinare i numeri naturali, anche rappresentandoli sulla retta Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo Conoscere con sicurezza le tabelline Eseguire le operazioni con i numeri naturali con algoritmi usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Le relazioni, i dati e le previsioni Competenze specifiche Ricercare dati per ricavare informazioni Utilizzare tabelle e grafici Riconoscere casi semplici di certezza, possibilità, probabilità Risolvere problemi negli ambiti di contenuto Obiettivi specifici Classificare oggetti, numeri, figure in base a una o più proprietà. Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Misurare grandezze utilizzando unita di misura arbitrarie e strumenti convenzionali. Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta della scuola primaria. I numeri e le operazioni Competenze specifiche Comprendere ed utilizzare in modo appropriato e corretto i numeri ed il loro significato, i modi di rappresentarli e la notazione posizionale. Comprendere il significato delle operazioni e l’applicazione logica, concettuale, delle stesse in Obiettivi specifici Acquisizione sicura del sistema posizionale decimale e del valore assunto dalle cifre a seconda della posizione nel numero. Saper leggere, scrivere, confrontare, ordinare, rappresentare sulla retta, numeri interi e decimali, con consapevolezza e sicurezza. Sicura padronanza delle tabelline. 28 diverse situazioni e contesti. Operare con i numeri in modo consapevole sia mentalmente che per iscritto. Usare il ragionamento aritmetico per Risolvere situazioni problematiche sia reali, concrete, che interne alla disciplina Sicura acquisizione del calcolo con le quattro operazioni, sia scritto che mentale, con stima del risultato e consapevolezza della correttezza dell’operazione (previsione dei risultati dei calcoli e confronto del risultato ottenuto); utilizzo delle operazioni inverse per la verifica del risultato. Sicura acquisizione del concetto logico espresso da ogni operazione e applicazione nella risoluzione di problemi. Sicura acquisizione delle proprietà delle operazioni Consapevolezza delle relazioni esistenti tra le operazioni e loro utilizzo per il calcolo di termini incogniti – operazioni dirette ed inverse. Acquisizione del concetto di frazione ed applicazione ad una grandezza, rappresentazione di frazioni proprie e improprie. Acquisizione del linguaggio specifico: termini specifici delle diverse operazioni (addendi, fattori, somma, addizione, prodotto ...), precedente, consecutivo, maggiore, minore, multiplo, sottomultiplo Lo spazio e le figure Competenze specifiche Esplorare, rilevare, descrivere, rappresentare lo spazio. Determinare misure di grandezze geometriche. Misurare figure geometriche. Riconoscere le principali figure geometriche piane e solide. Saper osservare, confrontare, stabilire relazioni Obiettivi specifici Acquisizione del concetto di unità di misura e di misurazione di una grandezza; saper scegliere, ma anche costruire, adeguate unità di misura ed operare con esse, anche sperimentalmente, per compiere rilevamenti, confronti, classificazioni …( di lunghezze, pesi, angoli, superfici, perimetri …). Acquisizione del concetto di lunghezza, perimetro ed area come grandezze da misurare. Acquisizione delle principali unita di misura del Sistema Internazionale di Misura: lunghezza, capacita, peso, superficie. Saper operare con le unità di misura. Riconoscere, distinguere, confrontare, linee, forme e figure, superfici, angoli. Riconoscere, distinguere, utilizzare le rette, distinguendo tra direzione e verso. Riconoscere, denominare e classificare figure. Acquisizione del linguaggio specifico: sopra, sotto, davanti, dietro, dentro, fuori, affianco, di fronte, simmetrico, speculare, contorno e perimetro, 29 superficie …. Le relazioni, i dati e le previsioni Competenze specifiche Saper organizzare una ricerca. Saper rappresentare dati utilizzando metodi statistici Obiettivi specifici Raccogliere dati inerenti situazioni reali e facilmente verificabili. Rappresentare i dati raccolti mediante tabelle e grafici. Calcolare la media e stabilire relazioni tra media e dati raccolti SCIENZE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per le scienze L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Osservare e sperimentare sul campo 30 Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali e lo sviluppo di organismi animali e vegetali. Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque. Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.). Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la periodicità dei fenomeni celesti (di/notte, percorsi del sole, stagioni). L’uomo i viventi e l’ambiente Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente. Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo funzionamento. Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri. Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta della scuola primaria Esplorare e descrivere oggetti e materiali Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne funzioni e modi d’uso. Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati. Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al movimento, al calore, ecc. Oggetti, materiali e trasformazioni Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di energia. Osservare, utilizzare e, quando e possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, di unità convenzionali. Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc). Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Biologia: l’uomo, i viventi e l’ambiente Conoscere gli ambienti naturali Conoscere le caratteristiche che contraddistinguono gli esseri viventi Conoscere la varietà degli esseri viventi e classificarli in base ad alcune specifiche ma evidenti caratteristiche (vertebrati e invertebrati, pesci ed anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, …) 31 Conoscere i comportamenti che favoriscono il rispetto di tutti gli esseri viventi, dell’ambiente e le reciproche relazioni Conoscere i comportamenti che favoriscono l’igiene ed una buona salute dell’uomo (sport, alimentazione ...) MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale ed in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacita di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer). EDUCAZIONE FISICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria. L’alunno acquisisce consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. 32 Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per se e per gli altri, sia nel movimento sia nell'uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza di rispettarle. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Rafforzare la stima di se e il concetto di identità personale. Migliorare le proprie autonomie. Affinare le capacità sensoriali . Migliorare la motricità fine (ritagliare, strappare, piegare, allacciare...) Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo. Consolidare la conoscenza del proprio corpo. Conoscere, denominare e rappresentare graficamente lo schema corporeo. Discriminare le diverse posizioni dell'equilibrio. Discriminare i movimenti piu utili per risolvere problemi motori. IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA' COMUNICATIVO-ESPRESSIVA Padroneggiare gli schemi motori di base. Coordinare i movimenti in maniera statica e dinamica Eseguire e verbalizzare diverse posture Comprendere e utilizzare messaggi mimico– gestuali. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Agire correttamente, in base a regole di convivenza, ai tempi e agli spazi. Sviluppare adeguatamente il senso della competizione. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA Interiorizzare corrette abitudini igieniche. Imparare ad aver cura del proprio corpo nel lavarsi e vestirsi. Apprendere nozioni sulla corretta alimentazione, assaggiando i cibi proposti. Conoscere le principali funzioni del corpo. Interiorizzare la propria differenza di genere. 33 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc.). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sè, agli oggetti, agli altri IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA' COMUNICATIVO-ESPRESSIVA Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco- sport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria. L’alunno grazie alla tecnologia ha acquisito una graduale competenza nell’uso di specifici strumenti informatici e di comunicazione; ha inoltre sperimentato la progettazione, la costruzione e l’utilizzo di oggetti. L’alunno realizza oggetti progettando e valutando il loro utilizzo, la funzione e i fondamentali principi di sicurezza. Rileva le trasformazioni di oggetti/utensili/macchine, inquadrandoli nella storia dell’umanità. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali. 34 Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe terza primaria Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi, elementi del mondo artificiale e saperne individuare le differenze per forma, materiali e funzioni. Seguire istruzioni per costruire un oggetto e saperle spiegare. Conoscere l’evoluzione di un oggetto nella storia. Individuare le fasi procedurali per la realizzazione di un modello. Creare, salvare, stampare, modificare, aprire documenti usando il computer. Conoscere e utilizzare il computer per semplici attività. Utilizzare semplici materiali digitali e conoscere a livello generale le caratteristiche degli strumenti di comunicazione. Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe quinta Prevedere e immaginare Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe. Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni. Vedere e osservare Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno utilizza le conoscenze e le abilita relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.). Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Accogliere ed usare consapevolmente e correttamente i linguaggi corporei, sonori e visivi. 35 Passare da un codice espressivo all’altro. Impadronirsi delle forme codificate dei linguaggi non verbali. Esprimere graficamente il proprio vissuto. Stimolare la manipolazione e la sperimentazione di tecniche grafico pittoriche. Esprimersi attraverso i colori. Conoscere e sperimentare i colori primari e secondari. Produrre elaborati utilizzando materiali naturali e di recupero. Approcciarsi alle diverse funzioni delle nuove tecnologie come strumenti espressivi. Esercitare la percezione visiva. Decodificare e descrivere le immagini. Identificare le caratteristiche fisiche di un oggetto. Identificare alcuni materiali (legno, plastica, ecc.). Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita; Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte. INDICAZIONI METODOLOGICHE La personalizzazione del percorso educativo, per modificare e integrare le proposte in relazione a particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse. Cooperazione con le famiglie e con le agenzie educative e culturali del territorio nell’ambito di un progetto formativo integrato Insegnamento frontale come fonte di stimoli, riflessioni, proposte e dibattiti Didattica laboratoriale per sviluppare la ricerca, la sperimentazione, la creatività, l’espressività, il confronto, la collaborazione, la valorizzazione del ruolo del singolo e l’accettazione della diversità. Attività di laboratorio per realizzare esperienze che possono essere promosse nello sviluppo delle diverse discipline, per realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività, il dialogo, la riflessione; i laboratori possono essere attivati sia all’interno sia all’esterno della scuola valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento. Attività di gioco e sport. Utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti di apprendimento, confronto, scambio di esperienze. Lavoro di gruppo per l’analisi, l’approfondimento e la ricerca. Attività di recupero e potenziamento: laboratori per la ricerca ed il sostegno dell’apprendimento. Esperienze extrascolastiche. Intervento di esperti esterni per l’arricchimento dell’offerta formativa e l’approfondimento. Apertura della scuola in orario extrascolastico per attività formative che la qualificano. Gli strumenti di valutazione, per testimoniare l’itinerario formativo che si compie nella scuola 36 2.Il Nostro Curricolo per competenze: assi culturali e aree disciplinari Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 ribadiscono un aspetto fondamentale: l’unitarietà e la continuità pedagogica tra i diversi ordini di scuola, che facilitano la predisposizione di un percorso sincronico e curricolare. Questo al fine di sviluppare le competenze chiave, quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo personale e la realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Nell’insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline. La progettazione curricolare per competenze culturali implica ed impone un profondo rinnovamento della didattica tradizionale; è necessario il superamento di un modello indirizzato principalmente alla trasmissione di contenuti a favore di una didattica più cooperativa e laboratoriale, che rivolge l'attenzione alla complessiva evoluzione dell’alunno, il quale cresce e diventa, insieme agli altri, cittadino competente. Il concetto di competenza è complesso: comprende non solo il sapere, quello appreso in un contesto formale come la scuola e le conoscenze informali che derivano dall'esperienza, ed il saper fare, ovvero le abilità, ma anche il saper essere, cioè gli atteggiamenti e le disposizioni, ed il saper imparare. La costruzione di un curricolo per competenze aiuta gli alunni a sviluppare la costruzione del sè, a gestire le corrette relazioni con gli altri e fornisce la base per consolidare ed accrescere saperi e competenze per le successive occasioni di apprendimento. Nel complesso di questa necessaria revisione metodologica, la nostra istituzione scolastica prevede un'attenta progettazione dei piani di lavoro per assi culturali, garantendo il diritto dell’alunno ad un percorso formativo sempre più organico e completo e promuovendo l'uso costante delle nuove tecnologie per avvicinare i diversi codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi. Nell’insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline. Di seguito si riportano i traguardi di Competenza relativi agli assi culturali e le competenze trasversali da acquisire al termine della scuola primaria. Asse dei linguaggi Asse storico - sociale TRAGUARDI DI COMPETENZA Lingua italiana: • Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative • Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • Svolgere attività esplicite di riflessione linguistica Lingua straniera: • Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi Altri linguaggi (Musica, Arte e immagine, Corpo movimento sport): • Utilizzare gli strumenti e le tecniche specifiche del linguaggio musicale, artistico e corporeo a fini espressivi e comunicativi Storia e geografia • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali • Utilizzare opportunamente concetti e strumenti specifici del linguaggio 37 Asse matematicoscientifico tecnologico geografico per comunicare efficacemente informazioni relative allo spazio e all’ambiente • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Matematica: • Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole anche sotto forma grafica • Confrontare ed analizzare figure geometriche • Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi • Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche Scienze e Tecnologia: • Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale • Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate • Utilizzare gli strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e comunicazione COMPETENZE TRASVERSALI Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione. Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese. Comunicare Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc… utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, Partecipare valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità. Conoscenza di sé Essere consapevoli delle proprie capacità e dei propri limiti. RELAZIONE CON SE’ E GLI Convivenza Rispettare gli altri e le diversità; rispettare l’ambiente e le cose; ALTRI civile avere consapevolezza del valore e delle regole della vita democratica. AUTONOMIA Imparare ad imparare 38 AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA I DISCORSI E LE PAROLE SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Ascoltare brevi e semplici racconti. Ascoltare una fiaba o un racconto. Capire il messaggio delle parole usate Ascoltare un breve racconto. Capire il linguaggio usato dalle insegnanti dall’insegnante. e semplici consegne. ASCOLTARE E Comprendere le istruzioni date a voce dall’insegnante. Ascoltare, comprendere e rielaborare in vari codici espressivi testi, COMPRENDERE Comprendere semplici istruzioni. COMUNICARE ORALMENTE Usare il linguaggio per interagire, comunicare ed esprimere bisogni. Strutturare semplici frasi di senso compiuto. Descrivere ciò che sta facendo. Avvicinarsi con curiosità e rispetto al libro . Leggere per immagini. LEGGERE E COMPRENDERE Descrivere una semplice immagine Ascoltare, comprendere e raccontare poesie, racconti, filastrocche e canti. narrazioni di fiabe e rime. Parlare raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei. Introdurre termini nuovi nel suo lessico. Esprimere e comunicare agli altri emozioni e sentimenti. Sfogliare un libro e comprendere storie con le immagini. Parlare, descrivere, raccontare , dialogare con coetanei e adulti. Fare ipotesi e trovare soluzioni. Avere cura dei libri e sviluppare il piacere della lettura. Completare piccoli racconti. Collegare figure e immagini uguali. Riordinare le sequenze di un racconto. 39 Prestare attenzione durante le narrazioni. SCRIVERE Pronunciare correttamente le parole. Formulare domande per chiedere RFLETTERE SULLA informazioni. Individuare le sequenza finale di una storia. maiuscolo. Formulare domande per chiedere informazioni. Creare rime e inventare parole nuove. LINGUA Saper raccontare esperienze personali. Rispettare il ritmo del parlare e dell’ascoltare. Formulare domande per chiedere informazioni. Riconoscere alcune lettere. Comprendere narrazioni e inventare nuove storie. Mostrare interesse per il codice scritto. Scrivere il proprio nome in stampatello maiuscolo. Copiare una semplice parola. Giocare con le parole a livello di significati e suoni. Comprendere e assimilare parole nuove , utilizzandole nel contestodei giochi e delle diverse esperienze Parlare di sé , delle persone , degli ambienti e degli oggetti, formulando frasi di senso compiuto. Saper riconoscere alcune lettere . Saper riconoscere parole. Parlare di sé , delle persone , degli ambienti e degli oggetti, SCUOLA PRIMARIA-CLASSE PRIMA ITALI AREADISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ANO COMPETENZA DI AREA: Interare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Prendere parte attiva alle conversazioni utilizzando semplici messaggi adatti alle differenti modalità di interazione, mostrare coerenza rispetto all’argomento trattato. 2.Comprendere testi ed informazioni ascoltati, riconoscere e comprendere il senso di parole e frasi. 3.Leggere in maniera scorrevole brevi esemplici testi, in modalità silenziosa e ad alta voce comprendendone il significato. NUCLEIFONDANTI 1.ASCOLTOEPARLAT 1.1 O 1.2 1.3 4.Scriverebrevi pensieri esemplicitesti nel rispettodellepiùimportantiregoleortografiche. OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI Acquisire un atteggiamento corretto all’ascolto. Ascoltare e comprendere semplici consegne operative. Riferire semplici resoconti di esperienze Intervenire nel dialogo in modo ordinato e pertinente. personali o di testi ascoltati e/o letti. Riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale. 40 SCUOLA PRIMARIA-CLASSE PRIMA 1.4 Comprendere il significato di messaggi quali: istruzioni, spiegazioni, raccontiascoltati. 2.LETTURA 3. SCRITTURA 4.RIFLESSIONE SULL’USO DELLA LINGUA 2.1 2.2 2.3 2.4 3.1 3.2 Distinguere la scrittura da altri tipi di disegni. Riconoscere i diversi caratteri di scrittura. Riconoscere e leggere vocali e consonanti. Riconoscere e leggere semplici parole e frasi. Organizzare graficamentela pagina. Conoscere progressivamente le lettere, le sillabe e le particolarità ortografiche. Leggere parole bisillabe e/o piane in stampato maiuscolo. Leggere ad alta voce e comprendere frasi minime anche con l’aiuto d’illustrazioni. Riconoscere la corrispondenza tra fonema e 3.3 Produrre i disegni legati aipropri vissuti, a racconti uditi o/a esperienze 3.4 3.5 collettive. Tradurreleimmagini infrasi corrispondenti. Comporre parole nuove con lettere e sillabe note. Scrivere brevi frasi. 3.6 Completare testi con parole mancanti. Copiare brevi testi in stampatello maiuscolo. Scrivere sotto dettatura in stampatello maiuscolo parole con due o più sillabe. Scrivere autonomamente in stampatello maiuscolo parole con due o più sillabe. 4.1 4.2 Riconoscere e rispettare alcune fondamentali convenzioni ortografiche. Semplici e intuitive riflessioni di tipo grammaticale sulla struttura della lingua. grafema. Riconoscere semplici convenzioni ortografiche. SCUOLAPRIMARIA– CLASSE SECONDA AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 41 COMPETENZE DISCIPLINARI: NUCLEI FONDANTI 1.ASCOLTO E PARLATO 1.Ascoltare con attenzione testi di vario tipo e dimostrare di comprenderne sia il contenuto globale, sia le informazioni essenziali. 2.Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione ed esprimendo il proprio punto di vista. 3.Raccontare oralmente un vissuto personale e riferire una storia letta, rispettando l’ordine cronologico e/o logico. 4.Leggere in maniera scorrevole semplici testi per scopi pratici e di svago, sia a voce alta, sia con lettura silenziosa e autonoma e individuarne gli elementi essenziali. 5.Produrre testi di diverso tipo pianificandole sue parti (iniziale, centrale, finale) e inserendo in modo corretto e opportuno i personaggi, i luoghi e i tempi. 6.Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e rispettarle nello scrivere. 1.1 1.2 1.3 1.4 2.LETTURA 3. SCRITTURA OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO Ascoltare resoconti di esperienze e coglierne il significato. Ascoltare e comprendere vari tipi di testo letti dall’insegnante e individuare gli elementi essenziali. Comunicare oralmente esperienze di tipo oggettivo e soggettivo. Saper formulare domande o chiedere spiegazioni negli interventi altrui. 2.1 Leggere e comprendere il significato globale di testi di vario genere. 2.2 Leggere ad alta voce rispettando la punteggiatura. 2.3 Individuare in un testo narrativo gli elementi essenziali. 2.4 Comprendere il significato dei testi riconoscendone la funzione. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Raccogliere idee per la scrittura attraverso la lettura delreale, il recupero in memoria e l’invenzione. Produrre semplici testi narrativi e descrittivi con parte iniziale, centrale e finale. Produrre filastrocche e semplici poesie. Utilizzare semplici strategie di autocorrezione. Saper produrre testi con fumetti o immagini. OBIETTIVIMINIMI Ascoltare e comprendere le informazioni principali delle conversazioni. Ascoltare e comprendere il significato basilare di brevi testi. Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice testo, anche con domande guida. Intervenire nella conversazione con un semplice contributo pertinente. Leggere semplici e brevi testi, cogliendone il senso globale. Leggere ad alta voce semplici testi. Individuare in un breve testo i personaggi. Riconoscere in un breve testo gli elementi realistici e quelli fantastici. Raccogliere idee ,con domande guida, per la scrittura attraverso la lettura del reale, il recupero in memoria e l’invenzione. Scrivere semplici frasi in modo autonomo. Scrivere semplici rime. Scrivere semplici didascalie d’immagini. Completare un testo aggiungendo un breve finale. 3.6 Completare un testo aggiungendo il finale. 4.RIFLESSIONISULL’U 4.1 Usare correttamente le principali convenzioni ortografiche. SO 4.2 Utilizzare correttamente i segni di punteggiatura. Conoscere le principali convenzioni ortografiche. Conoscere i segni di punteggiatura. 42 4.3 4.4 4.5 Conoscere la funzione sintattica delle parole nella frase semplice. Riconoscere e classificare nomi, articoli, verbi, qualità. Distinguere in un testo il discorso diretto e in diretto. SCUOLA PRIMARIA– CLASSE TERZA ITA AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA LIA COMPETENZADI Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. AREA: COMPETENZE 1.Comprendere i contenuti dei testi ascoltati riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e il senso globale. DISCIPLINARI: 2.Partecipare e intervenire con coerenza e chiarezza espositiva in conversazioni e discussioni. 3.Comprendere, ricordare e riferirei contenuti essenziali di testi letti, riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali (personaggi, luoghi, tempi). 4.Produrre testi individuali di tipo descrittivo e narrativo. NUCLEIFONDANTI 1.ASCOLTO E PARLATO 2.LETTURA 5.Conoscereerispettareleprincipaliregoleortograficheegrammaticali. OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO 1.1 Ascoltare resoconti di esperienze e coglierne il significato. 1.2 Ascoltare e comprendere vari tipi di testo letti e individuare gli elementi essenziali. 1.3 Comunicare oralmente esperienze di tipo oggettivo e soggettivo con un lessico ricco ediappropriato. 1.4 Esporre il contenuto un testo ascoltato. 2.1 2.2 Leggere e comprendere il significato globale di testi di vario genere. Leggere ad alta voce rispettando la punteggiatura. OBIETTIVIMINIMI Ascoltare e comprendere le informazioni principali delle conversazioni. Ascoltare e comprendere il significato di brevi testi. Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice testo, anche con domande guida. Intervenire nella conversazione con un semplice contributo pertinente. Leggere semplici e brevi testi, cogliendone il senso globale. Leggere ad alta voce semplici testi. Individuare in un breve testo i personaggi. 43 3. SCRITTURA 2.3 2.4 3.1 3.3 3.4 3.5 Individuare in un testo narrativo gli elementi essenziali. Comprendere il significato dei testi riconoscendone la funzione. idee per la scrittura attraverso la lettura del reale, Raccogliere il recupero semplici in memoria l’invenzione. Produrre testie narrativi e descrittivi con parte iniziale, centrale e finale. Produrre filastrocche e semplici poesie. Utilizzare semplici strategie di autocorrezione. Saper produrre testi con fumetti o immagini. Raccogliere idee, con domande guida, per la scrittura attraverso la lettura del reale, il recupero in memoria e l’invenzione. Scrivere semplici frasi in modo autonomo. Scrivere semplici rime. Scrivere semplici didascalie d’immagini. Completare un testo aggiungendo un breve finale. 3.6 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 Completare un testo aggiungendo il finale. Usare correttamente le principali convenzioni ortografiche. Utilizzare correttamente i segni di punteggiatura. Conoscere la funzione sintattica delle parole nella frase semplice. e classificare nomi, articoli, verbi, qualità. Riconoscere Distinguere in un testo il discorso diretto e indiretto. Conoscere le principali convenzioni ortografiche. Conoscerei segni di punteggiatura. Riconoscere la frase minima. Conoscere i nomi, gli articoli, i verbi, le qualità. Conoscere il discorso diretto per mezzo del fumetto. 3.2 4.RIFLESSIONISULL’ USO DELLALINGUA SCUOLA PRIMARIA– CLASSE QUARTA ITALI AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA ANO COMPETENZADI Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. AREA: COMPETENZE 1.Partecipare attivamente e intervenire in modo pertinente nelle conversazioni. DISCIPLINARI: 2.Relazionare oralmente su un argomento di studio in modo chiaro. 3.Comprendere testi di tipo diverso individuandone il senso globale. 4.Leggere in modo scorrevole e con adeguata intonazione. 5.Produrre testi coerenti e coesi. Completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi. 6.Riconoscere e utilizzare consapevolmente le principali parti del discorso. 7.Analizzare la frase nei suoi elementi fondamentali. NUCLEIFONDANTI OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO OBIETTIVIMINIMI 1.ASCOLTO E 1.1 Saper cogliere il valore del silenzio finalizzato all’ascolto attivo. Riferiresu esperienzepersonaliorganizzandoil PARLATO raccontoinmodoessenzialeechiaro,rispettando 1.2 Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui. 1.3 Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni, ponendo l’ordine cronologicoe/ologico. domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Comprendereil significato globale. 44 2.LETTURA 3. SCRITTURA 1.4 Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico. 2.1 Utilizzare tecniche di lettura silenziosa. 2.2 2.3 Leggere ad alta voce e in maniera espressiva. Saper cogliere nei testi caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni Principali e secondarie, personaggi, tempi e luoghi. 3.1 Produrre testi coerenti e coesi, per raccontare esperienze personali, esporre argomenti noti, esprimere opinioni o stati Riscrittura, manipolazione e produzione di semplici testi, anche poetici, in base ad un vincolo dato. Utilizzare giochi linguistici per arricchire il lessico e potenziare le capacità linguistiche. Riconoscere e classificare le principali parti del discorso e la loro funzione. Riconoscere la funzione del soggetto, del predicato, delle espansioni (dirette e indirette). 3.2 3.3 4.RIFLESSIONI SULL’USO DELLA LINGUA 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 Saper leggere un testo con sufficiente chiarezza. Comprendere il significato globale di un testo, individuandone le informazioni principali. Ordinare i fatti rispettandone la cronologia. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute strutturate in un breve testo. Riconoscere soggetto e predicato all’interno di una frase semplice. Saper usare le principali convenzioni ortografiche. Riconoscere le principali parti del discorso. Ampliare il patrimonio lessicale. Utilizzare consapevolmente i principali segni di punteggiatura. Utilizzarecorrettamente le convenzioni ortografiche. SCUOLA PRIMARIA– CLASSE QUINTA ITALIAN AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA O COMPETENZADI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 45 COMPETENZE DISCIPLINARI: NUCLEIFONDANTI 1.ASCOLTO E PARLATO 1.Partecipareascambicomunicativiesprimendoopinionipersonalicon interventi chiari. 2.Esporreoralmenteunargomentodi studioinmodo consapevoleecoerente. 3.Comprenderetestidi tipodiversoindividuandoneleinformazioniprincipaliesecondarie. 4.Leggerescorrevolmenteusandoinmodoappropriatopauseeintonazioni. 5.Produrre erielaborare testi di tipodiverso, corretti dal puntodivista ortografico, morfosintatticoelessicale. 6.Riconoscereeutilizzareconsapevolmentele principaliparti del discorso. Analizzarela frasenellesuefunzioniprincipali. 1.1 1.2 1.3 2.LETTURA 3. SCRITTURA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Rispettarel’interlocutorepredisponendosi all’ascolto ealla comprensione. Coglierelafunzionedelmessaggioascoltato Intervenireinmodopertinenteinuna conversazioneeriguardoad undeterminatoargomento. 1.4 Sintetizzareedesporreilcontenutodiun testodi studio. 2.1 2.2 Cogliereilsignificatodi testi letti autonomamenteoda altri. Leggerescorrevolmenteecon espressività testi di diversa tipologia,individuandonecaratteristichestrutturali especifiche. 2.3 2.4 Coglieregliindizi diunbranoperpoterneanticipareil contenuto. Coglieredal contestoil significatodiparole edespressioni sconosciute. Produrretesti coerenti e coesi, perraccontareesperienze personali, esporreargomenti noti, esprimereopinionio stati d’animo, informeadeguateallo scopoea destinatario. Raccogliereeorganizzareleideeinuno schema, finalizzatoalla produzione diun testoeviceversa. Sintetizzareun testocon ilminornumerodiparole eilmaggior numerodiinformazioni. Utilizzaregiochi linguistici, perarricchireillessicoepotenziarele capacità linguistiche. Riconoscerele principali strutturesintattiche. 3.1 3.2 3.3 3.4 4.RIFLESSIONI SULL’USO 4.1 DELLA LINGUA OBIETTIVIMINIMI Riferiresu esperienzepersonaliorganizzandoilraccontoin modoessenzialeechiaro, rispettandol’ordine cronologico e/o logico. Riferirele informazioniprincipali di un testoanche di studio. Comprendereil significato globale diunmessaggio. Cogliereinuna discussione leposizioniespressedaaltri. Leggerecon sufficientescorrevolezza untestoe comprenderneil significato globale. Sapercomunicareperiscrittocon frasi sempliciecompiute strutturateinbrevi testi cherispettinole fondamentali convenzioniortograficheela punteggiatura. Saperridurrelesequenzediunbranoin semplicididascalie. Riconoscere soggettoepredicatoall’internodiuna frase semplice. 46 4.2 4.3 4.4 Riconoscerele principali strutturemorfologiche. Consolidarelacorrettezza ortografica e l’usodella punteggiatura. Potenziareleabilità semanticheeindividuarei proprierrori imparandoad auto-correggersi. LINGUA INGLESE SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI FAMILIARIZZARE CON LA LINGUA INGLESE ATTRAVERSO UN APPROCCIO LUDICO. 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Sviluppare curiosità nei confronti di altre Sviluppare curiosità nei confronti di altre Sviluppare curiosità nei confronti di culture e lingue straniere , attraverso culture e lingue straniere, attraverso la altre culture e lingue straniere, la scoperta di semplici vocaboli . attraverso la scoperta di espressioni scoperta di espressioni linguistiche Saper salutare. linguistiche diverse. diverse. Comprendere semplici istruzioni Conoscere e saper pronunciare i nomi Saper salutare. verbali . dei colori fondamentali. Comprendere semplici istruzioni Saper contare fino a dieci. verbali. Acquisire e saper nominare i colori , i nomi di alcuni animali , cibi e oggetti Saper nominare i colori fondamentali e di i nomi di alcuni animali. uso comune. 47 Ascoltare e ripetere filastrocche e canzoni. Ascoltare e ripetere filastrocche e canzoni. LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA INGLESE AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. AREA: COMPETENZE 1.Ascoltare, comprendere ed eseguire le consegne. DISCIPLINARI: 2.Memorizzare e riprodurre filastrocche, canzoni e rime e utilizzare semplici espressioni di saluto e di presentazione. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTO 1.1 Comprendere istruzioni ed espressioni di uso quotidiano. Comprendere i saluti e rispondere. Comprendere semplici istruzioni del classroom 1.2 Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2. Riconosce parole riferite ad ambiti lessicali (colori, numeri da 1 a 10, oggetti di english. 1.3 uso comune e animali domestici). 2. PARLATO 2.1 2.2 Comprendere e rispondere ad un saluto. Presentarsi e chiedere il nome. Interagire con i compagni utilizzando formule di SCUOLAPRIMARIA - CLASSE SECONDA INGLESE COMPETENZADI AREA: AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 48 COMPETENZE DISCIPLINARI: NUCLEI FONDANTI 1. ASCOLTO 2. PARLATO 1.Riconoscere messaggi in lingua straniera. 2.Interagire con semplici dialoghi. 3.Leggere vocaboli associati ad immagini. 4.Scrivere vocaboli associati ad immagini. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Comprendere istruzioni ed espressioni di uso quotidiano. Percepire il ritmo e l’intonazione della L2. Partecipare a una canzone attraverso il mimo e/o la ripetizione di parole. Ascoltare e identificare colori, animali domestici e oggetti scolastici. Ascoltare e comprendere semplici storie illustrate. OBIETTIVI MINIMI Comprendere espressioni e istruzioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente Comprendere brevi messaggi accompagnati da supporti visivi. 2.1 2.2 Interagire con un compagno per presentarsi e chiedere l’età. Riprodurre semplici canzoni e filastrocche relative al lessico proposto. Dire il proprio nome e chiedere come si chiama il compagno. 2.2 2.3 2.4 2.5 Formulare frasi augurali. Memorizzare e riprodurre correttamente vocaboli utilizzati in contesti esperienziali (ambienti domestici,componenti della famiglia, animali domestici, cibi, parti del corpo,capi d’abbigliamento). Contare ed eseguire semplici calcoli entro il 10. Conoscere l'alfabeto e saper fare lo spelling delle parole conosciute. 3.1 3.2 Comprendere il contenuto di semplici frasi, brevi messaggi e storie illustrate. Abbinare disegni e parole. Espressioni per dire e chiedere l’età. 3. LETTURA 4. SCRITTURA 4.1 Memorizzare e riprodurre scrivendoli, vocaboli utilizzati in contesti esperienziali (ambienti domestici, componenti della famiglia, animali domestici, cibi, parti del corpo,capi d’abbigliamento, … ). Interagire nel gioco e comunicare usandoespressioni memorizzate. Ascoltare e cantare semplici canzoni. Comprendere brevi messaggi accompagnati da supporti visivi. Copiare semplici parole attinenti alle attività svolte in classe. 49 SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA INGLESE AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Comprendere semplici domande e frasi in lingua straniera. 2.Interagire in semplici scambi dialogici. 3.Leggere vocaboli e semplici frasi associate a immagini. 4.Scrivere vocaboli associati a immagini o copiate da modelli. NUCLEI FONDANTI 1.ASCOLTO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 Comprendere in modo globale parole, comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi orali relativi alle attività svolte in classe, espressi con articolazione chiara. 1.3 Percepire il ritmo e l’intonazione della L2. Partecipare ad una canzone o alla drammatizzazione di una storia attraverso il mimo e/o la ripetizione di parole. Comprendere il senso generale delle canzoni, filastrocche e storie presentate in classe. 1.4 1.5 1.6 Ascoltare e identificare colori, oggetti scolastici e i luoghi presenti in città. Comprendere e usare le preposizioni di luogo in, on, under. Comprendere e riprodurre frasi relative al tempo atmosferico. 2.1 Interagire con un compagno per presentarsi, chiedere l’età e giocare utilizzando semplici forme comunicative (do you like..? have you got…? How much is it? Can 1.2 2. PARLATO OBIETTIVI MINIMI Comprendere espressioni e istruzioni di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente relative a se stesso, ai compagni e alla famiglia. Dire il proprio nome e chiedere come si chiama il compagno. 50 2.3 you?) Memorizzare e riprodurre correttamente vocaboli utilizzati in contesti esperienziali del corpo,capi d’abbigliamento). 2.4 2.5 3.LETTURA 3.1 3.2 4.SCRITTURA 4.1 Contare e saper eseguire semplici calcoli fino a 50. Produrre brevi frasi per dare informazioni su se stessi, l’ambiente familiare e la vita della classe. . Formulare semplici frasi inerenti all’età Interagire nel gioco e comunicare usando espressioni memorizzate. Comprendere brevi messaggi Leggere e comprendere il contenuto di semplici frasi, brevi messaggi e storie illustrate. accompagnati da Abbinare disegni e parole. supporti visivi. Copiare semplici parole attinenti alle Memorizzare e riprodurre scrivendoli, vocaboli e semplici frasi utilizzate in contesti attività svolte esperienziali (ambienti domestici e cittadini, componenti della famiglia, animali in classe. domestici, cibi, parti del corpo,capi d’abbigliamento) SCUOLAPRIMARIA - CLASSE QUARTA INGLESE AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative a contesti noti. 2.Interagire in modo comprensibile su nuclei tematici della comunicazione di base. 3.Leggere storie illustrate e semplici frasi. 4.Scrivere brevi testi relativi ai contenuti proposti rispettando le regole grammaticali di base. NUCLEI FONDANTI 1. ASCOLTO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 OBIETTIVI MINIMI Comprendere semplici domande relative alla famiglia, al cibo, alle materie scolastiche Individuare i suoni della L2. 51 introdotte da What, how many, where, when. 1.2 Comprendere domande sulle proprie abilità che utilizzano il verbo can. 1.3 Eseguire consegne e seguire indicazioni. 1.4 Comprendere e conoscere i numeri fino a 100. Comprendere e usare le preposizioni di luogo in, on, under,in front of, between e opposite. 1.5 2. PARLATO 1.6 Comprendere il senso generale di canzoni, filastrocche e storie che veicolano l’apprendimento di specifiche strutture comunicative. 2.1 Esprimere i propri gusti e preferenze (I like) in relazione alla propria famiglia,al cibo, agli hobby e alle materie scolastiche utilizzando la forma affermativa dei verbi. 3. LETTURA 2.2 Descrivere le caratteristiche fisiche di se stessi e di una persona (I’ve got, he/she/it’s got) 2.3 Utilizzare in forma affermativa, interrogativa e negativa il verbo can per interagire con i compagni relativamente alle reciproche abilità e rispondere utilizzando la short answer. 2.4 Riprodurre le canzoni, le filastrocche, le frasi e le storie apprese. 3.1 Comprendere testi brevi e semplici accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo Ascoltare e comprendere semplici istruzioni ed eseguire ordini. Comprendere semplici espressioni o vocaboli relativi ad azioni quotidiane e riferirle a rappresentazioni iconiche. Riprodurre i suoni della L2 Rispondere e porre semplici domande relative a informazioni personali, anche se pronunciate non correttamente. 52 nomi e frasi principali. 3.2 3.3 3.4 4. SCRITTURA Leggere ad alta voce parole e frasi note. Riconosce e leggere i grafemi. Rilevare dal testo le informazioni specifiche. Leggere e comprendere istruzioni e brevi messaggi scritti con l’aiuto di supporti visivi. 4.1 Completare frasi con forme comunicative relative agli argomenti trattati. Scrivere semplici funzioni comunicative, anche se 4.2 Scrivere semplici messaggi seguendo un modello dato. formalmente difettose. 4.3 Scrivere messaggi semplici e brevi, liste, biglietti, (per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili. 4.4 Scrivere in modo essenziale le informazioni su se stesso. SCUOLAPRIMARIA - CLASSE QUINTA INGLESE AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE 1.Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative a contesti noti. DISCIPLINARI: 2.Interagire in modo comprensibile su nuclei tematici della comunicazione di base. 3.Leggere storie illustrate e semplici frasi. 4.Scrivere brevi testi relativi ai contenuti proposti rispettando le regole grammaticali di base. NUCLEI FONDANTI 1. ASCOLTO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 1.1 53 Comprendere semplici frasi anche in forma interrogativa, relative agli ambienti naturali introdotte da There’s e there are. Comprendere semplici frasi. 1.2 Ascoltare e comprendere semplici istruzioni ed eseguire Comprendere frasi e semplici domande relative alla routine quotidiana e alle attività del tempo libero che utilizzano il present simple e il present continous ordini. Comprendere semplici espressioni o vocaboli relativi ad 1.3 Ascoltare e identificare le professioni, i posti di lavoro e le azioni legate alle professioni. azioni quotidiane e riferirle a rappresentazioni iconiche. . Ascoltare e comprendere il senso globale di ministorie. 1.4 Comprendere frasi che descrivono le principali abitudini quotidiane. 1.5 Comprendere l’ora letta su un orologio. 1.7 Comprendere il senso di canzoni, filastrocche e storie che veicolano l’apprendimento di specifiche strutture comunicative Comprendere testi brevi e semplici accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi e frasi principali 2.1 Saper descrivere alcune professioni usando la terza persona dei verbi. Riprodurre i suoni della L2. 2.2 Saper comunicare e chiedere l’ora. informazioni personali, anche se pronunciate Rispondere e porre semplici domande relative a informazioni personali, anche se pronunciate non correttamente 2.3 Essere in grado di interagire, chiedendo e rispondendo a domande relative al tempo libero che utilizzano il present continous. 1.6 2. PARLATO 2.4 2.5 Esprimere i propri gusti in merito al cibo. Rispondere alle domande utilizzando le short answers. Riprodurre le canzoni, le filastrocche, le frasi e le storie apprese anche drammatizzandole 54 3. LETTURA 3.1 3.2 4. SCRITTURA Leggere ad alta voce parole e brevi testi (storie a fumetti, short story,…). Leggere e comprendere brevi storie, istruzioni e brevi messaggi scritti con l’aiuto di supporti visivi Riconoscere e leggere i grafemi 3.3 Rilevare dal testo le informazioni specifiche 4.1 Completare frasi relative agli argomenti trattati. Scrivere semplici funzioni comunicative, anche se 4.2 Scrivere semplici frasi seguendo un modello dato. formalmente difettose 4.3 Scrivere messaggi semplici e brevi, liste, biglietti, (per fare gli auguri, per ringraziare o invitare qualcuno) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili. IMMAGINI, SUONI, COLORI SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI 3 ANNI Sperimentare la sonorità uditiva di materiali e oggetti e scoprire l’utilizzo di alcuni materiali. ASCOLTARE ESPRIMERSI CON IL Riconoscere la differenza tra suono e silenzio. Sperimentare nuove tecniche espressive. Sviluppare ed affinare la sensibilità uditiva. Cantare semplici canzoni e filastrocche. 4 ANNI 5 ANNI Affinare la sensibilità uditiva. Ascoltare i suoni re rumori della natura. Ascoltare musiche e canzoncine di vario genere. Riprodurre semplici ritmi con oggetti sonori. Compiere movimenti liberi associati all’ascolto di brani. Ascolto di storie, canzoncine parti di brani di vario genere. Usare la voce collegandola alla gestualità, al Usare la vove collegandola alla gestualità, al 55 CANTO Riprodurre suoni onomatopeici Costruzione di piccoli strumenti, utilizzando ESPRIMERSI CON SEMPLICI STRUMENTI anche materiale di recupero. ritmo, al movimento del corpo. Esprimersi e comunicare con voce e corpo. Cantare in gruppo. Costruzione di piccoli strumenti, con materiale di recupero. ritmo del corpo. Stabilire corrispondenze tra suoni e simboli grafici. Cantare in gruppo. Costruzione di piccoli strumenti, con materiale di recupero. MUSICA SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA MUSICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Distinguere ed esplorare eventi sonori. 2.Utilizzare la voce in varie situazioni. 3.Eseguire in gruppo semplici brani vocali. 4.Compiere correttamente movimenti in base a ritmi e a musiche. NUCLEI FONDANTI 1.ASCOLTO OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 Conoscere il silenzio come assenza di suono e rispettare l’alternanza silenzio/suono. OBIETTIVI MINIMI Riconoscere suoni famigliari. Saper riconoscere alcuni parametri del 56 2.PRODUZIONE 1.2 Discriminare e classificare i suoni che il corpo può produrre e quelli dell’ambiente circostante. 1.3 Ascoltare canti e musica. 2.1 Utilizzare la voce per espressioni parlate, recitate e cantate. 2.2 Intonare canti a una voce. Eseguire semplici canti. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA MUSICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 1.Utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo. 2.Eseguire in gruppo semplici brani vocali. NUCLEI FONDANTI 1..ASCOLTO 2.PRODUZIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 Discriminare ed interpretare suoni e rumori di oggetti ed ambienti diversi. 1.2 Riconoscere i brani ascoltati e alcuni strumenti musicali. 1.3 Riconoscere brani musicali di differenti repertori e paesi. 2.1 Utilizzare la voce per produrre espressioni parlate, recitate, cantate. OBIETTIVI MINIMI Distinguere suoni e rumori del paesaggio sonoro. Distinguere suoni e rumori naturali ed artificiali. Individuare semplici ritmi. Riprodurre suoni e rumori del paesaggio sonoro. Riprodurre suoni e rumori naturali ed 57 2.2 Produrre con la voce, gli oggetti e lo strumentario di base brani musicali ascoltati. 2.3 Ascoltare e interpretare con il disegno e il movimento brani musicali. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA MUSICA COMPETENZADI AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 1.Descrivere i suoni e i rumori che provengono dall’ambiente. 2.Distinguere i suoni deboli dai suoni forti. 3.Riconoscere e riprodurre la melodia di brani musicali noti. NUCLEI FONDANTI 1.ASCOLTO 2.PRODUZIONE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 Riconoscere e distinguere suoni prodotti dall’uomo, dalcorpo e dall’ambiente. 1.2 Cogliere la funzione distensivo–emozionale della comunicazione sonora. 1.3 Riconoscere i brani ascoltati e alcuni strumenti musicali. 2.1 Eseguire e riprodurre ritmi con strumenti e/o con la voce. 2.2 Eseguire canti corali. 2.3 Saper accompagnare il ritmo con il movimento. OBIETTIVI MINIMI Distinguere suoni prodotti dall’uomo, dal corpo e dall’ambiente. Individuare semplici ritmi. Riprodurre semplici ritmi con la voce. Eseguire canti corali. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA 58 MUSICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: COMPETENZE Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. DISCIPLINARI: 2.Eseguire individualmente e in gruppo semplici brani vocali. NUCLEI FONDANTI 1..ASCOLTO 2.PRODUZIONE 1.Utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 1.2 2.1 Comprendere, utilizzare ed apprezzare linguaggi sonori e musicali diversi. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate. Eseguire sequenze ritmiche con il corpo. 2.2 Utilizzare le risorse espressive della vocalità nel canto, nella recitazione e nella drammatizzazione. OBIETTIVI MINIMI Riconoscere i principali strumenti musicali. Saper riconoscere linguaggi musicali diversi. Utilizzare con gradualità voce e semplici strumenti in modo consapevole. Eseguire collettivamente e individualmente Semplici brani vocali/strumentali curando l’intonazione. SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA MUSICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. AREA: COMPETENZE 1.Utilizzare voce e semplici strumenti in modo il più possibile consapevole e creativo. DISCIPLINARI: 2.Eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani vocali, curando intonazione, espressività ed interpretazione. 4.Adottare prime strategie per l’ascolto, l’interpretazione di vari brani musicali anche attraverso rappresentazioni grafiche. 5.Porre l’attenzione ai legami tra la musica, le sonorità e il corpo 6.Riconoscere il valore estetico di brani, opere e spettacoli musicali, mettendoli in rapporto con determinati stati d’animo e sentimenti. 59 NUCLEI OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO OBIETTIVIMINIMI FONDANTI 1.ASCOLTO 1.1 1.2 Comprendere, utilizzare e apprezzare linguaggi sonori e musicali diversi. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musichea scoltate. Riconoscere i principali strumenti musicali. Saper riconoscere linguaggi musicali diversi. 2.PRODUZIONE 2.1 Eseguire sequenze ritmi che con il corpo. Utilizzare con gradualità voce e semplici strumenti in modo consapevole. Eseguire collettivamente e individualmente semplici brani vocali/strumentali curando l’intonazione. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. 2.3 Utilizzare le risorse espressive della vocalità nel canto, nella recitazione e nella drammatizzazione. 2.2 IMMAGINI, SUONI, COLORI SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI CAPACITA’ DI Osservare e scoprire elementi della realtà. Riconoscere e denominare i colori primari. Osservare e scoprire elementi della realtà. Riconoscere , denominare colori primari, VEDERE E DI OSSERVARE Scoprire le possibilità espressive del colore ,utilizzando diverse tecniche. figure e forme. Sperimentare le diverse tecniche Sviluppare l’abilità della manipolazione di diversi materiali plasmabili. manipolative, grafiche e pittoriche. Potenziare le capacità di osservare e scoprire elementi della realtà. Distinguere e denominare i colori primari e derivati, le forme e le figure. Descrivere un’immagine , evidenziando le sensazioni provate. Sperimentare diverse tecniche espressive. Conoscere , manipolare e giocare con i Utilizzare strumenti specifici ( colla, forbici…). 60 Giocare e sperimentare con i materiali graficipittorici. Esplorare materiali di natura diversa. PRODURRE E RIELABORARE Dipingere una superficie utilizzando diversi strumenti. LEGGERE ED INTERPRETARE LE IMMAGINI Leggere un’ immagine. Individuare in un’immagine gli elementi che la compongono. Seguire la drammatizzazione di una storia. materiali grafici- pittorici. Manipolare e trasformare materiali esplorando diverse forme espressive. Utilizzare in modo adeguato gli strumenti Usare forme e colori diversi. Discriminare le tonalità. Scoprire ed usare le varie tecniche. Riprodurre e inventare segni, linee,sagome e tracce. proposti per la pittura. Leggere un’immagine o una serie di immagini. Interpretare i prodotti ottenuti. Partecipare alla drammatizzazione di una storia. Leggere brevi sequenze illustrate di una storia , riconoscendo l’ordine logico-temporale. Individuare in un’immagine i principali concetti topologici. Interpretare il proprio ruolo in una drammatizzazione. ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 1.OSSERVARE E 1.1 Osservare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente. Riconoscere le forme, le linee e i colori presenti LEGGERE LE IMMAGINI 1.2 Descrivere verbalmente immagini, esprimendo le emozioni prodotte dai suoni, dalle negli ambienti e nelle immagini. forme, dalle luci, dai colori e altro. 2.ESPRIMERSI E COMUNICARE 1.3 Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme. 2.1 Rappresentare graficamente esperienze vissute e/o storie ascoltate. 2.2 2.3 Manipolare materiali di vario tipo per produrre forme semplici. Disegnare figure umane con uno schema corporeo completo. Rievocare esperienze personali attraverso il 61 SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA ARTE E IMMAGINE COMPETENZA DI AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 1.Osservare la realtà da un punto di vista estetico. 2.Rielaborare in modo artistico e creativo percezioni ed emozioni. 3.Riconoscere e usare i colori in modo espressivo. NUCLEI FONDANTI 1. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 1.2 2. ESPRIMERSI E 2.1 OBIETTIVI MINIMI Analizzare immagini fotografiche e quadri d’autore, cogliendo gli elementi compositivi e il vissuto dell’artista. Cogliere gli elementi principali di un’opera d’arte. Riconoscere attraverso un approccio operativo la struttura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte presenti nel territorio. Descrivere un’opera d’arte e riprodurla attraverso il linguaggio iconico dando spazio alle proprie sensazioni ed emozioni. Utilizzare il linguaggio iconico per semplici COMUNICARE rappresentazioni. 2.2 2.3 Utilizzare il linguaggio iconico per l’espressione personale e creativa. Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici a fini espressivi. SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUARTA ARTE E IMMAGINE COMPETENZA DI AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 1. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche e in movimento. 2. Produrre e rielaborare in modo creativo immagini attraverso molteplici tecniche, con materiali e strumenti diversi 3. Utilizzare per fini comunicativi il linguaggio espressivo 62 4. Leggere gli aspetti formali di opere d’arte. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO NUCLEI FONDANTI 1. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI OBIETTIVI MINIMI 1.1 Saper cogliere il significato complessivo di un’immagine e riconoscerne la funzione espressiva e comunicativa. Osservare immagini, forme ed oggetti presenti nell’ambiente descrivendone gli elementi 1.2 1.3 Avvicinarsi a raffigurazioni artistiche. Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia informativo sia emotivo. fondamentali. 2. ESPRIMERSI E 2.1 Saper realizzare immagini mediante l’uso di materiali diversi. Conoscere e utilizzare tecniche e COMUNICARE 2.2 Esprimersi in modo personale e creativo. materiali diversi per composizioni 2.3 Utilizzare tecniche artistiche diverse. espressive e comunicative. SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA ARTE E IMMAGINE AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Utilizzare alcuni elementi del linguaggio visuale per produrre un elaborato in modo creativo attraverso alcune tecniche con strumenti e materiali diversificati. 2.Sviluppare la capacità di lettura di alcune opere artistiche di epoche e contesti culturali diversi. 3.Rappresentare graficamente alcuni elementi della realtà circostante e delle immagini. 4.Capire l’importanza e il rispetto per il patrimonio ambientale e artistico. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1. OSSERVARE E 1.1 OBIETTIVI MINIMI Guardare e osservare un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello Osservare e descrivere semplici immagini. 63 spazio. LEGGERE LE IMMAGINI 2. ESPRIMERSI E 1.2 Riconoscere in un testo iconico-visivo alcuni elementi del linguaggio visuale (linee, colori primari, forme, punto). 1.3 Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e i principali monumenti storico-artistici. Rielaborare e interpretare creativamente disegni e immagini. Utilizzare le principali tecniche artistiche su Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare graficamente alcuni elementi della realtà circostante. Comunicare semplici messaggi attraverso il mezzo 2.1 2.2 2.3 Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte. espressivo. IL CORPO E IL MOVIMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI CONSOLIDARE E POTENZIARE LE ATTIVITA’ DI BASE IN SITUAZIONI DIVERSIFICATE 3 ANNI Esplorare l’ambiente stabilire una prima conoscenza dei compagni. Sapersi muovere in ambienti e situazioni diverse. Eseguire semplici percorsi. 4 ANNI Conoscere e nominare su di sé e sugli altri le parti principali del corpo . Controllare i propri movimenti. Stabilire relazioni motorie con i compagni attraverso piccoli oggetti e attrezzi . Esercitare il tatto nell’esplorazione di sé , di oggetti e dello spazio. Attivare gli organi di senso come canali 5 ANNI Organizzare i propri movimenti spontanei , liberi e guidati , con quelli dei compagni. Coordinare le azioni motorie. Usare la propria forza in maniera adeguata alle richieste. Rilevare e classificare sensazioni percettive di tipo tattile. Usare i sensi per conoscere se stessi e il mondo circostante. 64 PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ DI GIOCO MOTORIO/SPORTIVO APPLICANDO LE REGOLE CORRETTAMENTE Saper giocare da soli o in gruppo, con oggetti strutturati e non. Giocare con uno o più compagni rispettando le regole. Adattare movimenti ed espressività corporea in base a richieste specifiche. per raccogliere informazioni percettive. Sapersi muovere secondo un ritmo, in modo armonico e con espressività. Eseguire percorsi con sicurezza. Valutare , prevedere e prevenire situazioni di rischio per la propria e l’altrui sicurezza. Conferire espressività e ritmo al movimento corporeo. Riconoscere situazioni di rischio per la propria e l’altrui incolumità e muoversi di conseguenza. Comprendere e accettare regole del gioco. Ideare e svolgere giochi individuali e di gruppo, ricorrendo a oggetti e attrezzi funzionali all’attività. Decidere con i compagni e mettere in pratica le regole per organizzare un gioco. EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA EDUCAZIONE FISICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee. NUCLEI FONDANTI 1.IL LINGUAGGIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO 1.1 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Conoscere le parti del corpo e le posizioni che si possono assumere nello spazio. OBIETTIVI MINIMI Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé. Scoprire le posizioni fondamentali che il corpo può 65 1.2 1.3 1.4 2.ILGIOCO, LOSPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY 2.1 2.2 Conoscere i concetti topologici riferiti alle posture e ai movimenti. I movimenti del corpo (schemi motori di base). Sviluppare il controllo del proprio corpo e l’organizzazione del movivento. Impiegare le capacità motorie in situazioni espressive e comunicative. Partecipare alle attività di gioco, rispettandone le regole prestabilite. Conoscere modalità esecutive di giochi motori e a squadre. Conoscere e rispettare le regole duranteil gioco. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA EDUCAZIONE FISICA AREADISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in gradodi utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Utilizzare gli schemi motori di base. Riconoscere e riprodurre con il proprio corpo semplici sequenze ritmiche. 2.Interagire nel gioco rispettando le regole ed esprimersi con l’aiuto dei linguaggi del corpo. 3.Conoscere e applicare le principali regoledi qualche disciplina sportiva. NUCLEI FONDANTI 1.IL LINGUAGGIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO 1.1 1.2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Eseguire movimenti in base a riferimenti spazio-temporali. Controllare e gestire le condizioni di equilibrio staticodinamico del proprio corpo. OBIETTIVI MINIMI Consolidare alcune forme di movimento e assumere un atteggiamento positivo di fiducia del proprio corpo. Coordinare i movimenti dei segmenti del proprio 66 2.ILGIOCO, LOSPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY 3.SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA 1.3 Assumere un atteggiamento positivo di fiducia del proprio corpo. 1.4 1.5 Rinforzare la presa di coscienza del proprio corpo. Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro. 2.1 Riconoscere e applicare le regole del gioco prescritte o concordate insieme ai compagni. 2.2 Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi e di movimento. 3. 1 Assumereecontrollareconsapevolmenteposture, gestualità e movimenti. 3.2 Curare gli accorgimenti per la sicurezza personale e del gruppo. Eseguire giochi. Applicare correttamente modalità esecutive di giochi e di movimento. Sperimentare forme di equilibrio statico e dinamico. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA EDUCAZIONE FISICA AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Organizzare le proprie condotte motorie coordinando vari schemi di movimento. 2.Gestire gli spazi e cotrollare varie posture in situazioni statiche e dinamiche non complesse. NUCLEIFONDANTI 1.IL LINGUAGGIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO NELLO SPAZIO 1.1 OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO Controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico 1.2 del propriocorpo. Assumere atteggiamenti positivi verso il proprio corpo. OBIETTIVIMINIMI Riconoscere e denominare le varie parti del corpo e saperle presentare graficamente. Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro. 67 2.IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY 1.3 Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti. 1.4 Eseguire percorsi ricorrendo a diversi schemi motori combinati tra loro in modo coordinato. 2.1 Organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri. Partecipare attivamente ai giochi nel rispetto delle indicazioni e delle regole. Collaborare nei giochi riconoscendo e accettando le diversità. Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento, individuali e di squadra. Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludico-motoria. 2.2 2.3 2.4 3.SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA 3. 1 3.2 Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di giochi di movimento pre-sportivi individuali e di squadra. Interagire positivamente con gli altri, nella consapevolezza del valore delle regole e dell’importanza di rispettarle. Percepire e riconoscere sensazioni di benessere legate all’attività ludico-motoria. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA EDUCAZIONE FISICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZEDISCIPLINARI: 1.Mostrare la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. 2.Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo. 3.Comprendere, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. 4.Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri,sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi. 5.Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 68 1.IL LINGUAGGIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e del valore dell’esercizio fisico. 1.2 Utilizzare il corpo e il movimento per esprimere e comunicare. Eseguire i percorsi ricorrendo a schemi idonei sempre più complessi. Riconoscere e valutare traiettorie, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie. Organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri. Conoscere e applicare diversi giochi di movimento. Conoscere gli elementi del gioco-sport delle principali discipline sportive. Conoscere e applicare diversi giochi di movimento. Conoscere gli elementi del gioco-sport di alcune discipline sportive. Collaborare, rispettare le regole e accettare i vari ruoli dei giochi proposti. Collaborare con gli altri rispettando le regole. Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli Infortuni. Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico In relazione a sani stili di vita. Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni spazi e attrezzature. Acquisire la consapevolezza del tipo di benessere che viene acquisito attraverso il movimento e il gioco. 1.3 1.4 2.IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY 2.1 2.2 2.3 3.SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONEESICUREZZA Conoscere le potenzialità di movimento del corpo. 1.1 2.4 3. 1 3.2 Eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Utilizzare semplici schemi motori combinati. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA EDUCAZIONE FISICA AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA COMPETENZADI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. 69 COMPETENZE DISCIPLINARI: NUCLEIFONDANTI 1.IL LINGUAGGIO E IL MOVIMENTO DEL CORPO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO 1.Organizzare le proprie condotte motorie coordinando schemi di movimento, nello spazio in relazione a sé, agli oggetti e agli altri. 2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee anche per mezzo di drammatizzazione e di comunicazione emotiva. 3.Mostrare di conoscere e applicare procedure e regole di giochi popolari e sportivi. 4.Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole e mostrando senso di responsabilità. 5.Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi. 6.Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 2.IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY 2.1 2.2 2.3 OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO Coordinare e utilizzare schemi motori e posturali. Saper controllare i movimenti, utilizzare e combinare le abilità motorie di base. Trovare strategie per risolvere un problema di ordine motorio. Utilizzare il linguaggio gestuale e motorio per comunicare, individualmente e collettivamente, stati d’animo, idee e azioni. Cogliere la varietà e la ricchezza dell’esperienza umana nella sua dimensione spazio/temporale. Eseguire giochi con piccoli attrezzi. Saper cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente anche in una competizione con i compagni nel rispetto delle regole. Conoscere gli elementi del gioco-sport delle principali discipline sportive. OBIETTIVIMINIMI Conoscere le potenzialità di movimento del corpo. Utilizzare semplici schemi motori combinati. Eseguire semplicis equenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Conoscere e applicare diversi giochi di movimento. Collaborare, rispettare le regole e accettare i vari ruoli dei giochi proposti. Conoscere gli elementi del gioco-sport di alcune discipline sportive. 3.SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA 3. 1 Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute. Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni spazi e attrezzature. Acquisire la consapevolezza del tipo di 70 3.2 Assumere comportamenti igienici e salutistici per una buona prevenzione mirando al benessere psico-fisico. 3.3 Gestire e controllare la propria fisicità emotiva, corporea e mentale. AREA STORICO-GEOGRAFICA Il sé e l’altro SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivi di apprendimento INDICATORI 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI LA SCOPERTA DELL’ALTRO E DELLA COMUNITA’ SOCIALE. RICONOSCIMENTO DELLE PROPRIE E ALTRUI EMOZIONI. La scoperta dell’altro. Scoprire, riconoscere e accettare le differenze e somiglianze fra sé e i pari. Assumere la differenza come valore. Riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri. Ampliare il proprio orizzonte di condivisione al grande gruppo. Costruire gradualmente la propria identità. Sviluppare abilità sociali tra pari. Riconoscere e controllare le proprie emozioni (gioia, dolore, rabbia …). Interiorizzare le regole ed incominciare a LE REGOLE SOCIALI rispettarle. Interiorizzare e rispettare le regole. Acquisire e rispettare le regole. STORIA 71 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA STORIA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici ,gli aspetti fondamentali delle diverseciviltàel’interazionefra l’uomoel’ambiente. COMPETENZE 1.Saper verbalizzare esperienze personali usando gli indicatori temporali. DISCIPLINARI: 2.Ordinare in successione azioni, eventi accaduti, storie ascoltate. 3.Riconoscere i rapporti di successione, di contemporaneità e di durata in relazione al vissuto personale. 4.Padroneggiare le scansioni temporali del calendario. 5.Intuire che il tempo ha anche una dimensione lineare che non si ripete. 6.Comprendereilripetersiciclicodieventinaturali. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.USO DELLE FONTI 1.1 Intuire l’importanza deldocumento e della testimonianza per ricostruire avvenimenti. 2. ORGANIZZAZIONE 2.1 2.2 DELLE INFORMAZIONI 2.3 2.4 2.5 3. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE 3.1 Scoprire il significato della parola TEMPO. Ordinare gli eventiin successione (prima,adesso, dopo). Comprendere il concetto di contemporaneità. Comprendere il concetto di durata. Comprendere il concetto di trasformazion connessa al trascorrere del tempo in cose, persone e animali. Ricostruire una storia ascoltata ordinando in successione le vignette. 3.2 Produrre le linee del tempo e orologi per rappresentare la ciclicità. OBIETTIVI MINIMI Rilevare i cambiamenti prodotti dal tempo. Avere la consapevolezza del trascorrere del tempo. Ordinare i fatti secondo la successione temporale. 72 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA STORIA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverseciviltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. 1.Organizzare fatti secondo criteri di successione o di contemporaneità (con indicatori e linee del tempo). COMPETENZE 2.Padroneggiare i concetti di presente-passato-futuro. DISCIPLINARI: 3. Produrre informazioni su aspetti di civiltà attuali o recenti, usando come fonti oggetti della vita quotidiana o loro immagini. NUCLEI FONDANTI 1.USO DELLE FONTI 2. ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI 3. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE 1.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Riconoscere e utilizzare diversi tipi di fonti. OBIETTIVI MINIMI Ordinare cronologicamente documenti del proprio passato. 1.2 1.3 Ricostruire il proprio passato utilizzando fonti di vario tipo. Individuare le tracce e usarle comefonti per ricavare conoscenze sul passato. 2.1 2.2 2.3 2.4 Riconoscere relazioni disuccessione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Rappresentare eventi e periodi della storia personale sulla linea del tempo. Comprendere il concetto di durata. Classificare informazioni sulla base dei concetti di presente-passato-futuro. Saper collocare nel tempo fatti ed Esperienze vissute. 3.1 Narrare episodi del proprio vissuto utilizzando correttamente gli indicatori temporali. 3.2 Conoscere ed utilizzare strumenti per la misurazione del tempo. 3.3 Rielaborare informazioni sulle modalità di vita dei nonni per ricostruire il recente passato. Ordinare i fatti secondo la successione temporale. Rilevare cambiamenti del passato recente. 73 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA STORIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo el’ambiente. AREA: COMPETENZE 1. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. DISCIPLINARI: 2. Riconosce le tracce storiche presenti nel territorio NUCLE IFONDANTI 1.USO DELLE FONTI 1.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Saper individuare gli strumenti fondamentali del lavoro storiografico: fonti orali, scritte, iconografiche e materiali. OBIETTIVI MINIMI Ricavare informazioni da fonti storiche Conoscere le linee generali dell’evoluzione della vita sulla Terra. 2.3 2.4 Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici sui momenti del passato. Riconoscere la differenza fra mito e racconto storico. Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati. Definire durate temporali e conoscere l’uso e la funzione degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. Conoscere le ipotesi scientifiche sulla formazione dell’Universo e della Terra. Saperel’evoluzionedegli esseriviventi sulla Terra, della comparsa dell’uomoeletappedella 3.STRUMENTI 3.1 Preistoria. le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali. Organizzare CONCETTUALI 3.2 Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità 2. ORGANIZZAZIONE DELLEINFORMAZIONI 1.2 1.3 2.1 2.2 4. 4.1 PRODUZIONESCRITTA 4.2 EORALE Collocare sulla linea del tempo avvenimenti, periodi e fasi evolutive in successione e in contemporaneità. Disporre le fonti in ordine cronologico, sulla linea del tempo, per ricostruire periodi storici. Leggere semplici schemi temporali. Collocare gli eventi nel tempo e nello spazio. 74 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA STORIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti. 2. Riconoscere e utilizzare le fonti storiche. DISCIPLINARI: 3. Collocare le Civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e individuare durate, mutamenti, successioni e contemporaneità. NUCLEI FONDANTI 1.USO DELLE FONTI 1.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ricostruire, attraverso l’analisi di fonti storiche, l’insorgere e lo svilupparsi di un importante avvenimento. 1.2 1.3 Analizzare e verbalizzare i rapporti di causa-effetto sottesi ai cambiamenti storici. Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del Passato presenti sul territorio. Leggere una carta geostorica relativa alle Civiltà studiate. Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storici delle Civiltà studiate. 2. ORGANIZZAZIONE 2.1 2.2 DELLE INFORMAZIONI 2.3 3.STRUMENTI CONCETTUALI 4. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE 3.1 3.2 4.1 4.2 Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo. Seguire ecomprenderevicendestoricheattraversol’ascoltoolettura ditesti dell’antichità Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, cartestoriche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, cartacei e digitali. Esporre concoerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico. OBIETTIVI MINIMI Ricostruire i fatti attraverso l’interpretazione delle fonti. Saper fare uso de ltesto per trarre semplici informazioni secondo le istruzioni date. Leggere semplici schemi temporali. Individuare le caratteristiche principali delle diverse civiltà studiate. Riferire in modo sufficientemente chiaro i contenuti di un testo di studiocon l’ausiliodi domande o tracce guida. 75 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA STORIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. 2. 3. 4. NUCLEIFONDANTI 1.USO DELLE FONTI 1.1 1.2 1.3 2. ORGANIZZAZIONE 2.1 2.2 DELLE INFORMAZIONI 2.3 3.STRUMEN TI CONCETTU 4. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE 3.1 3.2 4.1 4.2 4.3 Usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti. Ricavare informazioni da un testo storico. Collocare le Civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e individuare durate, mutamenti,successioni e contemporaneità. Confrontare le Civiltà e individuare analogie e differenze. OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO Ricostruire,attraverso l’analisi di fonti storiche, l’insorgere e lo svilupparsi di un importante avvenimento. Analizzare e verbalizzare i rapporti di causa-effetto sottesi ai cambiamenti storici. Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio. Leggere una carta geostorica relativa alle Civiltà studiate. Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze. Confrontare i quadri storicidelleCiviltàstudiate. Conosceregli aspetti fondamentalidelleanticheciviltà. Verificareeconfrontareleconoscenzeeleabilitàstoricherelativeal passatorecenteeal passatolontanissimo. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, cartacei e digitali. Esporre concoerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico Comprendere aspetti fondamentali della storia italiana e locale, conpossibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. OBIETTIVIMINIMI Ricostruire i fatti attraverso l’interpretazione delle fonti. Sape rfare uso del testo per trarre semplici informazioni secondo le istruzioni date. Leggere semplici schemi temporali. Individuare le caratteristiche principali delle diverse civiltà studiate. Riferire in modo sufficientemente chiaro i contenuti di un testo di studio con l’ausilio di domande o tracce guida. 76 GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA GEOGRAFIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà el ’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante. DISCIPLINARI: 2. Illustrare graficamente un percorso. 3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali. NUCLEI FONDANTI 1.ORIENTAMENTO 1.1 1.2 OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO Muoversi consapevolmente nello spazio circostante. Descrivere verbalmente uno spostamento e/un percorso proprio. Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali. 2.LINGUAGGIO DELLA 2.1 GEOGRAFICITÀ Tracciare su una mappa data percorsi effettuati nello spazio circostante. 3.PAESAGGIO Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. Analizzare uno spazio Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi. conosciuto. spazi e Riconoscere funzioni. 3.1 4.REGIONE E SISTEMA 4.1 TERRITORIALE OBIETTIVIMINIMI Riconoscere e definire la Posizione del proprio corpo nello spazio, utilizzando alcuni indicatori spaziali. Eseguire un semplice Percorso a comando. 77 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA GEOGRAFIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante. DISCIPLINARI: 2. Leggere e interpretare piante e mappe. 3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 1.ORIENTAMENTO 1.1 Muoversi consapevolmente nello spazio circostante utilizzando gli indicatori 1.2 topologici Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali. 2.LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITÀ 2.1 Tracciaresu una mappa data percorsi effettuati nello spazio circostante. 2.2 Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula) Partendo da una rappresentazione tridimensionale (plastico). 3.PAESAGGIO 3.1 Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione Individuare gli elementi fisici e antropici del paesaggio. diretta. 3.2 Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi del Proprio ambiente. 4.1 Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro Riconoscere spazi e funzioni. connessioni. 4.REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Riconoscere e definire la posizione del Proprio corpo nello spazio, utilizzando alcuni indicatori spaziali. Eseguire un semplice percorso a comando. 78 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA GEOGRAFIA AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante. DISCIPLINARI: 2. Leggere e interpretare piante e mappe. 3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali. NUCLEI FONDANTI 1.ORIENTAMENTO 2.LINGUAGGIO DELLA EOGRAFICITÀ 3.PAESAGGIO 1.1 1.2 2.1 2.2 2.3 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Muoversi consapevolmente nello spazio circostante utilizzando punti di riferimento e punti cardinali. Individuare un percorso all’interno di un reticolo. Rappresentare lo spazio con le mappe, cogliendola necessità della visione dall’alto e della riduzione. Utilizzare la riduzione in scala per rappresentare lo spazio. Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche. 3.1 Riconoscere i principali tipi di paesaggio. 3.2 Individuare e descrivere gli elementi fisici eantropici di un paesaggio. OBIETTIVI MINIMI Conoscerei punti cardinali. Muoversinellospazioorientandosi attraversopunti di rierimento. Comprendereeusarelaterminologia specificaessenziale. Riconoscereil paesaggioe individuare gli elementifisicieantropicipresenti. 3.3 Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo. 4.REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE 4.1 Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni. Distinguere in un ambiente gli interventi dell’uomo e saper distinguere quelli positivi da quelli negativi. 79 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA GEOGRAFIA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Orientarsi nell’ambiente. DISCIPLINARI: 2. Leggere e interpretare diversi tipi di carte. 3. Leggere, costruire, utilizzare grafici e tabelle per organizzare e interpretare dati. 4. Conoscere i vari aspetti del territorio italiano e stabilire relazioni tra clima e paesaggio. NUCLEI FONDANTI 1.ORIENTAMENTO 1.1 1.2 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Orientarsi utilizzandoi punti cardinali. Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali. OBIETTIVIMINIMI Conoscere i punti cardinali. Muoversi nello spazio orientandosi attraverso punti di riferimento. 2.LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITÀ 2.1 2.2 2.3 2.4 3.1 Conoscere e leggere vari tipi di carte. Costruire, leggere e utilizzare vari tipi di grafici. Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche. Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. Conoscere le caratteristiche fisiche e morfologiche del territorio circostante. Conoscere il planisfero e orientarsi sulla carta politica per ricavare semplici informazioni. 3.2 Distinguere i diversi tipi di paesaggio. 3.3 Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo. 3.PAESAGGIO 4.REGIONE E SISTEMA 4.1 TERRITORIALE 4.2 Ricavare informazioni da varie fonti relativamente al proprio territorio. Individuare gli elementi antropici del territorio e metterli in relazione tra loro. Conoscerei tratti caratterizzanti gl spazi fisici dell’Italia. Distinguere in un ambiente gli interventi dell’uomo e saper distinguere quelli positivi da quelli negativi. 80 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA GEOGRAFIA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE 1. Orientarsi nell’ambiente. DISCIPLINARI: 2. Leggere e interpretare diversi tipi di carte. 3. Leggere, costruire, utilizzare grafici e tabelle per organizzare e interpretare dati. 4. Conoscere i vari aspetti del territorio italiano e stabilire relazioni tra clima e paesaggio. NUCLEI FONDANTI 1.ORIENTAMENTO 1.1 1.2 1.3 2.LINGUAGGIO DELLA 2.1 GEOGRAFICITÀ 2.2 2.3 2.4 3.PAESAGGIO 3.1 Utilizzare e leggere carte geografiche, carte tematiche e mappe. Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando piante, carte stradali e strumenti tecnologici (navigatori, googlemaps…) Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali. Osservare le caratteristiche fisiche e morfologiche del territorio circostante. Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche. Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative; localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo. 3.2 Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e ledifferenze Distinguere i diversi tipi di paesaggio. 3.3 Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo. 4.REGIONE E SISTEMA 4.1 TERRITORIALE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. OBIETTIVI MINIMI Muoversi nello spazio orientandosi attraverso piante, carte e strumenti tecnologici. Conoscere il planisfero e orientarsi sulla carta politica per ricavare semplici informazioni. Conoscere i tratti caratterizzanti gli spazi fisici dell’Italia. Riconoscere la divisione amministrativa di un territorio con l’aiuto della carta geografica. 81 RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Sapere che per l’uomo religioso ognistoria hainizioda Dio. 2.Riflettere sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua. 3.Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo. 4.Riconoscere nella Bibbia gli avvenimenti principali della storia d’Israele. 5.Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua. NUCLEIFONDANT I E L’UOMO 1.DIO 1.1 I grandi perché della vita 1.2 Gesù di Nazareth. 1.3 La Chiesa, popolo di Dio. 1.4 6.Riconoscere che ogni persona un valore per vivere insieme in unione e amicizia. OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO OBIETTIVIMINIMI Scoprire che la religiosità dell’uomo di tutti i tempi nasce dal bisogno di dare delle Porsi delle domande nei confronti della realtà che risposte alle domande di senso tra cui quella sull’origine del mondo. ci circonda. Comprendere il concetto di Dio creatore. Comprendere il concetto di Dio creatore. Origine del mondo: sapere cosa dice la scienza e Apprendere la complementarietà delle risposte sull’origine del mondo date dalla cosa dice la religione. scienza e dalla religione Conoscere alcun i momenti significativi della vita Conoscere Gesù di Nazareth attraverso i racconti evangelici, la sua missione e il di Gesù. suo insegnamento. Riconoscere che la comunità dei Credenti si riunisce la Domenica in un edificio chiamato Chiesa. Individuarei trattiessenzialidellaChiesaedellasuamissione. 1.5 2.1 Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra le vicende e le figure principali del popolo di Israele. Raccontare alcuni episodi di personaggi biblicisignificativi. 3. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 3.1 Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua nella tradizione cristiana. Conoscere i simboli del Natale e della Pasqua. 4.I VALORI ETICI E RELIGIOSI 4.1 Scoprire ed apprezzare le persone intorno a noi. Rispettare le principali regole del vivere comune. 2. LA BIBBIA 82 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA E QUINTA RELIGIONE CATTOLOCA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. COMPETENZE 1.Confrontare la propria esperienza religiosa con quella delle altre religioni. 2.Riconoscere che il messaggio principale di Gesù il suo amore verso tutti. DISCIPLINARI: 3.Identificare nella Chiesa, la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento. 4.Riconoscere nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale. 5.Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sui personali vissuti e “contenuti” attribuiti a tali festività. 6.Individuare i valori che devono essere condivisi da tutti per costruire una società di pace. NUCLEI FONDANTI 1.DIO E L’UOMO I grandi perché della vita di Gesù di Nazareth. La Chiesa, popolo di Dio. 2.LA BIBBIA 3.IL LINGUAGGIO RELIGIOSO 4.I VALORI ETICI E RELIGIOSI 1.1 1.2 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni. Sapere che per la religione cristiana G esù il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio con parole e azioni. 1.3 Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane. 2.1 3.1 Conoscere la struttura, la composizione e l’importanza religiose eculturali della Bibbia Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. 3.2 4.1 Individuare il bisogno di trascendenza dell’uomo. 4.2 Cogliere nella persona di Gesù un modello di vita per la costruzione della propria identità. OBIETTIVI MINIMI Scoprire intorno a sé la presenza di persone che professano religioni diverse. Conoscere a grandi linee la vita e le opere di Gesù. Conoscere alcuni avvenimenti e personaggi della Chiesa cattolica. Conoscere la composizione della Bibbia. Conoscere le tradizioni del Natalee della Pasqua. Individuare significative espressioni d’arte cristiana. Essere aperti al sentimento religioso. Saper riconoscere i tratti fondamentali della figura di Gesù. 83 AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI L’ESPLORAZIONE SPAZIOTEMPORALE. Esplorare attraverso i sensi. Sperimentare per conoscere. Muoversi autonomamente nello spazio scolastico. Sviluppare capacità senso- percettive. Sperimentare per conoscere e verificare semplici ipotesi. Collocare se stesso, oggetti e persone nello spazio e percorrerlo. Collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone. Eseguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Formulare una prima idea di tempo. SIMBOLIZZAZIONE Manipolare materiali diversi. Rielaborare le esperienze usando diversi linguaggi e modalità di rappresentazione. Osservare, descrivere e classificare oggetti in base alla forma, al colore e alla grandezza. Eseguire e rappresentare ritmi grafici. Classificare riconoscendo differenze e associando elementi. LE STAGIONI, ESPERIENZE SCIENTIFICOAMBIENTALI. Individuare prima/dopo con riferimento ad una azione di vita pratica. INDICATORI Assumere comportamenti responsabili verso la Formulare una prima idea di tempo. natura e saperne osservare i mutamenti. Stimolare l’attenzione e l’ascolto per formulare domande, ipotesi e soluzione dei problemi. Riconoscere e raggruppare grande e piccolo. Classificare, ordinare e misurare secondo LA QUANTITA’ E LA Riconoscere e raggruppare immagini uguali. semplici criteri. TRASFORMAZIONE DI RACCOLTA DATI E DOCUMENTAZIONE Raccogliere e rappresentare dati. Classificare, ordinare e misurare secondo semplici criteri. Riconoscere la quantità Operare e ordinare piccole quantità. 84 MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA MATEMATICA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: NUCLEI FONDANTI 1.NUMERI 1. 2. 3. 4. Acquisire il concetto di numero. Osservare la realtà, riprodurre e denominare semplici figure geometriche. Individuare e risolvere semplici situazioni problematiche. Confrontare ,classificare, riordinare elementi secondo un criterio dato. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 1.11 1.12 1.13 1.14 1.15 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Usare il numero per contare, confrontare, ordinare raggruppamenti di oggetti. Associare a insiemi il numero corrispondente e viceversa. Contare in senso progressivo e regressivo entro il 20. Confrontare e ordinare i numeri utilizzando i simboli > < =. Conoscere l'aspetto ordinale del numero. Eseguire raggruppamenti, scrivere il numero corrispondente e viceversa. Leggere e scrivere i numeri entro il 20. Comporre e scomporre i numeri in decine e unità. Far corrispondere all'unione d’insiemi disgiunti l'addizione dei numeri. Eseguire addizioni. Conoscere le coppie di addendi per formare i numeri fino a10. Far corrispondere all'operazione di complemento tra insiemi, la sottrazione tra numeri. Eseguire sottrazioni. La sottrazione come operazione inversa rispetto all'addizione. Formare sequenze numeriche. OBIETTIVIMINIMI Operare con i numeri entro il 10 utilizzando il supporto grafico e /o manipolativo. Eseguire semplici problemi con l’addizione e la sottrazione usufruendo del supporto grafico e/o concreto. 85 2.SPAZIO E FIGURE 3.RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 2.1 2.2 Localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone oggetti usando termini adeguati. Individuare le principali forme nella realtà, riconoscerle, denominarle e classificarle. 2.3 Riconoscere e rappresentare linee aperte e chiuse. 2.4 2.5 3.1 Riconoscere e rappresentare confini e regioni individuando la regione interna e esterna. Riconoscere la posizione di caselle o incroci sul piano quadrettato. Classificare persone, oggetti, figure in base a una proprietà utilizzando rappresentazioni opportune. 3.2 Individuare sottoinsiemi, insieme vuoto, insieme unitario. 3.3 Compiere l'operazione di unione di insiemi disgiunti. 3.4 Riconoscere negli oggetti grandezze misurabili, confrontarli e ordinarli secondo un criterio dato. Raccogliere dati, informazioni e rappresentarli graficamente. 3.5 3.6 3.7 Conoscere i principali concetti topologici. Conoscere le principali figure geometriche. Eseguire percorsi guidati in contesti concreti. Compiere confronti diretti di grandezze. Classificare oggetti in base a una proprietà. Riconoscere, formulare, analizzare situazioni problematiche nella realtà o in una narrazione e avanzare ipotesi di risoluzione. Risolvere semplici problemi attraverso la rappresentazione grafica e numerica. 86 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA MATEMATICA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettere in relazione il pensare con il fare. COMPETENZA DI Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: 1.Conoscere la successione dei numeri ed eseguire addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni. COMPETENZE 2.Individuare le principali tipologie di linee. DISCIPLINARI: 3.Tradurre problemi in rappresentazioni matematiche, scegliendo l’operazione adatta. 4.Compiere semplici operazioni logiche e rilevamenti statistici. NUCLEI FONDANTI 1.NUMERI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 2.SPAZIOE 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 1.11 1.12 1.13 2.1 Leggere e scrivere numeri fino a 100 e oltre. Contare in senso progressivo e regressivo. Comporre e scomporre numeri in unità, decine e centinaia. Confrontare e ordinare i numeri. Raggruppare i numeri in base 10. Conoscere il valore dello zero. Eseguire addizioni e sottrazioni in riga e in colonna con il cambio. Associare la moltiplicazione all’addizione ripetuta e al prodotto cartesiano. Costruire e memorizzare tabelline. Eseguire moltiplicazioni con moltiplicatore di una cifra. Riconoscere numeri pari e dispari. Rilevare e applicare la proprietà commutativa di addizione e moltiplicazione. Eseguire tabelle dell’addizione, sottrazione e moltiplicazione. Riconoscere e classificare i diversi tipi di linee. FIGURE 2.2 Effettuare percorsi, descriverli e rappresentarli. 2.3 Riconoscere simmetrie nella realtà. 2.4 Individuare e produrre figure simmetriche mediante piegature, ritagli e colorazione. OBIETTIVI MINIMI Leggere e scrivere i numeri entro il 100. Contare in senso progressivo e regressivo. Conoscere il valore posizionale delle cifre (da–u). Effettuare confronti e ordinamenti. Conoscere l’algoritmo di addizioni e sottrazioni con e senza cambio. Effettuare e rappresentare percorsi sul reticolo. Riconoscere e rappresentare linee aperte e chiuse. 87 3.1 Classificare elementi secondo uno o due criteri, formando insiemi, sottoinsiemi ed intersezione. 3.2 Individuare i criteri sottesi a una classificazione data. 3.3 Confrontare e ordinare grandezze omogenee. 3.4 Organizzare una raccolta di dati, codificarli in tabelle e grafici. 3.5 Usare in modo coerente le espressioni “possibile, certo, impossibile”. 3.6 Interpretare ed eseguire istruzioni per l’esecuzione di una semplice consegna. 3.7 Usare tecniche diverse (diagrammi, grafici e linguaggio numerico). 3.8 Analizzare situazioni problematiche e saper risolverle con l’operazione opportuna. 3.9 Costruire collettivamente il testo di un problema. 3.RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Classificare elementi in base a una proprietà. Confrontare e ordinare grandezze omogenee. Risolvere semplici problemi con rappresentazioni iconiche e con le operazioni (addizione e sottrazione). 88 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA MATEMATICA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. AREA: Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. 2. 3. 4. Conoscere il valore posizionale dei numeri naturali e l’algoritmo delle quattro operazioni. Riconoscere e disegnare le principali figure geometriche piane. Comprendere il testo di un problema e risolverlo. Conoscere il sistema metrico decimale. NUCLEI FONDANTI 1.NUMERI OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO 1.1 Leggere e scrivere i numeri fino a 1000 e oltre. 1.2 Contare in senso progressivo e regressivo. 1.3 Leggere e scrivere i numeri naturali rappresentandoli graficamente. 1.4 Comporre e scomporre i numeri interi. 1.5 Confrontare e ordinare i numeri interi. 1.6 Effettuare cambi. 1.7 Trovare la frazione che rappresenta parti di un intero. 1.8 Trovare la parte corrispondente ad una frazione data. 1.9 Eseguire moltiplicazioni con il moltiplicatore di 1 o 2 cifre. OBIETTIVIMINIMI Leggere e scrivere i numeri entro il 1000. Contare in senso progressivo e regressivo. Conoscereilvaloreposizionaledellecifre. Effettuare confronti e ordinamenti. Conoscere l’algoritmo di addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni con una cifra al moltiplicatore, con e senza cambio. Moltiplicare e dividere numeri naturali per 10,100,1000. 1.10 Eseguire divisioni con il divisore di una cifra. 1.11 Moltiplicare e dividere i numeri interi per10, 100, 1000. 1.12 Conoscere i termini e alcune proprietà delle operazioni. 1.13 Eseguire la prova delle operazioni. 1.14 Eseguire calcoli mentali. 2.SPAZIO E FIGURE 2.1 Riconoscere rapporti spaziali fra rette: incidenza parallelismo, perpendicolarità. 2.2 Usare, in contesti concreti, il concetto di angolo. Riconoscere e denominare vari e tipologie di linee e angoli. Riconoscere le principali figure geometriche 89 3.RELAZIONI, DATI E PREVISIONI 2.3 Riconoscere, confrontare, costruire e misurare angoli. 2.4 Avviare la conoscenza di poligoni e non poligoni. 3.1 Misurare grandezze utilizzando campioni arbitrari. 3.2 Conoscere le unità di misura convenzionali. 3.3 3.4 Classificare in base a due attributi rappresentando la classificazione con diagrammi di Venn, diCarroll ed ad albero. Leggere istogrammi e ideogrammi 3.5 Rappresentare tutti i possibili casi in semplici situazioni combinatorie. 3.6 Individuare in un campo di eventi quello più probabile. 3.7 Costruire una sequenza di istruzioni in un diagramma di flusso. 3.8 Analizzare il testo di un problema individuando dati (utili, inutili, nascosti) e domande e le parole chiavi. 3.9 Scegliere l’operazione opportuna per la soluzione di problemi. Classificare elementi in base a due proprietà. Misurare grandezze utilizzando misure arbitrarie. Individuare in un campo di eventi quello più probabile. Risolvere semplici problemi con una sola operazione (addizione, sottrazione, moltiplicazione). 3.10 Risolvere i problemi con due domande e due operazioni. 3.11 Inventare il testo di un problema partendo da una rappresentazione grafica. 90 1.14 Moltiplicareedividerenumerinaturaliinteriedecimaliper10,100e1000. SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA 1.15AREA Riconoscere i multipli e iMATEMATICOdivisori di un numero. MATEMATICA DISCIPLINARE: SCIENTIFICO-TECNOLOGICA 1.16 Eseguire calcoli mentali. Mettere in relazione il pensare con il fare. COMPETENZA DI 1.17 Applicareleproprietàdellequattrooperazioni. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. 2. 3. 4. 5. NUCLEI FONDANTI 1.NUMERI Usare numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni, in modo adeguato rispetto al contesto. Calcolare applicando le proprietà delle operazioni. Riconoscere un oggetto geometrico attraverso le caratteristiche proprie. Mettere in relazione le diverse grandezze con le unità di misura adeguate. Risolvere problemi in situazioni della vita quotidiana, geometriche e di misura. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.1 Contare insenso progressivo e regressivo entro il 100000. 1.2 Confrontareeordinareinumeri. 1.3 Leggereescrivereinumerinaturaliineriedecimaliindicandoilvalorediognicifra. 1.4 Comporreescomporreinumeriinteriedecimali. 1.5 Rappresentare,leggereescriverelafrazionediunagrandezza. 1.6 Individuarelafrazionecomplementarediunafrazionedata. 1.7 Riconoscerefrazioniproprie,improprie,apparenti. 1.8 Riconoscereescriverelefrazionidecimalisottoformadinumeridecimalieviceversa. 1.9 Collocarefrazioniedecimalisullalineadeinumeri. OBIETTIVI MINIMI Leggere e scrivere i numeri entro le centinaia di migliaia. Conoscere il valore posizionale delle cifre. Saper eseguire la moltiplicazione con due cifre al moltiplicatore e le divisioni con una cifra al divisore. Moltiplicare e dividere per 10, 100 e 1000 con i numeri interi. 1.10 Confrontare,ordinarefrazionienumeridecimali. 1.11 Eseguireaddizioniesottrazioniconinumeridecimaliepiùcambi. 1.12 Eseguiremoltiplicazioniincolonna conilmoltiplicatoreconduecifreconnumerinaturaliinteri. 1.13 Eseguiredivisioniconildivisoreinterodiunaoduecifre. 91 3.5 2.SPAZIOE FIGURE 3.6 3.7 Determinare in casi semplici perimetri delle figure geometriche conosciute. Conoscere le unità di misura convenzionali, multiplie sottomultipli e misurare con essi. 3.8 3.9 Passare da una misura espressa con una data unità ad un’altra ad essa equivalente. Confrontare e stabilire relazioni di equivalenza fra idiversivaloridellemoneteinuso 3.10 Dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie per 3.11 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 raggiungereiliun obiettivo, organizzare un percorso risolutivo realizzarlo. Analizzare testo diinunbase problema individuando i dati ( utili, einutili, nascosti), la Classificare solidi alle loro caratteristiche. domanda o le impronte domande(implicite edper esplicite) e le parole chiave. Analisi delle dei poliedri la relazione tra solido e piano. 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 3.RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Saper misurare lunghezze. 2.12 2.13 2.14 3.1 3.2 3.3 3.4 Riconoscere e descrivere gli elementi di figure piane. Conoscere i concetti principali riguardanti le rette. Distinguere rette, semirette, segmenti. Individuare la posizione reciproca di due rette nel piano: rette incidenti, parallelee perpendicolari. Individuare e riconoscere isometrie: le rotazioni. Usare, in contesti concreti, il concetto di angolo. Riconoscere, confrontare, costruire e misurare angoli. Descrivere gli elementi significativi dei poligoni e saperli riconoscere. Esplorare modelli di figure geometriche; costruire e disegnare le principali figure esplorate. Riconoscere figure ruotate e traslate. Riconoscere l’equiestensione, l’isoperimetria e la congruenza di semplici figure piane. Ricercare le formule per il calcolo della misura dei confini. Consolidare le capacità di raccolta dei dati e distinguere il carattere qualitativo da quello quantitativo. Conoscere ed utilizzare diversi tipi di rappresentazione per stabilire relazioni fra oggetti, figure, numeri Conoscere i principali quantificatori. Identificare vari e diversi attributi misurabili ed associarvi processi di misurazione Sistemi ed unità di misura. Riconoscereedenominareleprincipalifigure geometrichesolideepiane. Riconoscereedenominare varietipologiedi lineee angoli. Calcolareilperimetrodiunafigurapiana. Organizzare i dati di un'indagine in semplici tabelle e grafici. Riconoscere le misure di lunghezza, massa e capacità, ed eseguire equivalenze con l'ausilio di tabelle. 92 93 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA MATEMATICA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: COMPETENZE 1. Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con numeri interi e naturali. DISCIPLINARI: 2. Descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche. 3. Affrontare i problemi con strategie diverse rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. 4. Formulare previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1.NUMERI 1.1 Contare insenso progressivo e regressivo oltre il 100000. 1.2 Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri naturali e decimali consolidando la consapevolezza del valore posizionale delle cifre Effettuare i cambi tra i diversi ordini e nella parte decimale. Riconoscere e rappresentare diversi tipi di frazioni (proprie, improprie, apparenti ed equivalenti) Saper trasformare frazioni decimali e non in numeri decimali e viceversa. 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 1.10 1.11 1.12 1.13 Collocare frazioni e numeri decimali sulla linea dei numeri Calcolare la frazione di un numero. Eseguire le quattro operazioni con sicurezza anche con numeri decimali. Operare con numeri decimali, frazioni, percentuali per descrivere situazioni quotidiane Utilizzare procedure e strategie di calcolo mentale, utilizzando le proprietà. Riconoscere e costruire relazioni tra numeri naturali (multipli, divisori, numeri primi). Conoscere e comprendere il concetto di potenza di un numero come moltiplicazione ripetuta Rappresentare sulla linea numerica i numeri relativi OBIETTIVI MINIMI Leggere, scrivere ed operare con i numeri interi e decimali. Conoscere il valore posizionale delle cifre (fino alle migliaia). Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi e decimali conl’ausilio della calcolatrice. Eseguire divisioni con due cifre al divisore. Individuare multipli di un numero. Leggere, scrivere e rappresentare frazioni. Calcolare la frazione di un numero. Riconoscere frazioni decimali. 94 2.SPAZIO E FIGURE 2.1 Consolidare la conoscenza delle caratteristiche di quadrilateri e triangoli. 2.2 Classificare i poligoni con più di quattro lati. 2.3 Descrivere gli elementi significativi dei poligoni e saperli riconoscere. 2.4 Riconoscere figure equiestese, ruotate, traslate e riflesse. 2.5 Utilizzare semplici strumenti geometrici (riga, squadra, goniometro e compasso). 2.6 3.1 Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri procedimenti. Determinare l’area di rettangoli e triangoli e altre figure per scomposizione o utilizzandole più comuni formule. Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica. 3.2 Ordinare, confrontare le misure di lunghezze, massa e capacità. 3.3 Sapertrasformareunamisurainun’altraequivalente. 3.4 Leggere,edinterpretaregrafici,tabelleediagrammi. 3.5 Conoscereesapersviluppareun’indaginestatisticapartendodaunproblemareale. 3.6 Organizzareidatidiunindagineinsemplicitabelleegrafici. 3.7 Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza e di studio, formulando e giustificando ipotesi risolutive. 3.8 Analizzare il testo di un problema individuando i dati ( utili, inutili, nascosti), la domanda o le domande(implicite ed esplicite) e le parole chiave. 3.9 Risolvere problemi aritmetici con una o più operazioni attraverso rappresentazioni grafiche, operazioni, espressioni. 3.10 Inventare o completare il testo di un problema . 2.7 3.RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Risolvere semplici problemi geometrici applicando le formule di perimetro e area. Leggere, ed interpretare semplici grafici e tabelle. Organizzare i dati in semplici tabelle e grafici. Riconoscere le misure di lunghezze, massa e capacità Risolvere problemi con domande, operazioni e dati espliciti. Saper inventare o completare il testo di semplici problemi. 95 SCIENZE SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA SCIENZE AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettere in relazione il pensare con il fare. COMPETENZA DI Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. Osservare la realtà e sviluppare un atteggiamento di curiosità e di ricerca esplorativa. 2. Esplorare semplici fenomeni naturali e realizzare semplici esperimenti. 3. Riconoscere principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. NUCLEI FONDANTI 1.OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO 1.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Riconoscere, denominare e rappresentare graficamente le parti del corpo. 1.2 Riconoscere e denominare i cinque sensi e le rispettive percezioni sensoriali. 1.3 Osservare e descrivere piante e animali. Osservare i bisogni vitali delle piante e le loro fasi di crescita. Osservare e manipolare oggetti per rilevarne materiali, caratteristiche e proprietà. 1.4 2.ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI 3. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE 1.5 Osservare le trasformazioni stagionali nell'ambiente con particolare riferimento all'albero. 2.1 Esplorare oggetti attraverso i cinque sensi con giochi senso-percettivi. 2.2 Realizzare piccole coltivazioni e semine 3.1 Individuare le caratteristiche degli esseri viventi. 3.2 Distinguere esseri viventi da cose non viventi. 3.3 Distinguere animali e vegetali. 3.4 Individuare e ordinare in sequenza le fasi della vita di un essere vivente. OBIETTIVIMINIMI Utilizzare l'esplorazione sensoriale per conoscere l’ambiente circostante, secondo per corsi guidati. Operare semplici confronti e classificazioni con l'aiuto dell'insegnante. Rispondere a semplici domande finalizzate alla rilevazione dei dati di una esperienza. Esplorare oggetti attraverso i ciquesensi. Distinguere viventi da non viventi. 96 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA SCIENZE AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZA Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie DI AREA: 1. Osservare, descrivere e classificare nella realtà circostante oggetti ed elementi tipici della natura. COMPETENZE risolutrici 2. Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osservare e descrivere lo DISCIPLINARI: svolgimento dei fatti, formulare domande, proporre e realizzare semplici esperimenti. 3. Riconoscere leprincipali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. NUCLEI FONDANTI 1.OSSERVARE E SPERIMENTARE SULCAMPO 2.ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI 3. L’UOMO, I VIVENTIE L’AMBIENTE 1.1 OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO Osservare e descrivere elementi della realtà. 1.2 Operare confronti e classificazioni. 1.3 Registrare e rappresentare informazioni, utilizzando disegni, tabelle e grafici. 2.1 2.2 Riconoscere le proprietà di alcuni materiali caratteristici degli oggetti (legno, plastica, metalli, vetro…). Saper confrontare e classificare i materiali in base ad alcune proprietà. 2.3 Saper illustrare con esempi pratici alcune trasformazioni elementari dei materiali. 2.4 Compiere semplici esperimenti. 3.1 Identificare viventi e non viventi in un ambiente. 3.2 Riconoscere le caratteristiche peculiari del regno animale, vegetale e minerale. 3.3 Conoscere e descrivere la struttura animale. 3.4 Conoscere le piante e le loro parti (radice, fusto e foglie). 3.5 Riconoscere le condizioni metereologiche tipiche di ogni stagione. OBIETTIVIMINIMI Registrare semplici informazioni usando il disegno. Operare confronti. Esplorare oggetti attraverso i cinque sensi. Distinguere viventi da non viventi. Conoscere la vita di una pianta. Osservare e descrivere gli animali. Conoscere i principali fenomeni atmosferici. 97 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA SCIENZE AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettere in relazione il pensare con il fare. COMPETENZA DI Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: COMPETENZE 1. Osservare, sperimentare, porre domande, formulare e verificare ipotesi. DISCIPLINARI: 2. Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico. 3. Misurare, confrontare dati, elaborare risultati. NUCLEI FONDANTI 1.OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO 1.1 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Osservare, descrivere e confrontare elementi della realtà circostante. 1.2 Conoscere il metodo scientifico sperimentale. 1.3 Operare confrontie classificazioni. 1.4 Ordinare, registrare, rappresentare informazioni, dati, utilizzando disegni, tabelle e grafici. Relazionare verbalmente un’esperienza, usando il linguaggio specifico della disciplina. 2.1 2.ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI 3. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE 2.2 Distinguere materiali naturali e artificiali. 2.3 Riconoscere i diversi materiali di cui è costituito un oggetto. 2.4 Riconoscere le proprietà dei solidi, liquidi e gas; le loro trasformazione e d’interazione. 3.1 Comprendere le differenze e i ruoli tra viventi e viventi,e tra viventi e ambiente. 3.2 Classificare gli organismi in produttori, consumatori, demolitori. 3.3 Classificare gli animali in base alla loro alimentazione. 3.4 Riconoscere le parti nella struttura delle piante. OBIETTIVI MINIMI Utilizzare l’esplorazione sensoriale per conoscere l’ambiente circostante. Registrare semplici informazioni usando il disegno. Operare confronti. Compiere osservazioni sulle esperienze condotte. Descrivere le principali fasi di un’esperienza. Riconoscere le modalità di trasformazione di alcuni materiali. Operare semplici confronti e classificazioni. Osservare e individuare gli elementi tipici di un ambiente. 98 SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUARTA SCIENZE AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettere in relazione il pensare con il fare. COMPETENZA DI Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. AREA: 1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni individuandone le manifestazioni più significative. COMPETENZE 2. Formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. DISCIPLINARI: 3. Conoscere le principali caratteristiche e imodi di vivere di organismi animali e vegetali. 4. Utilizzare in modo corretto il linguaggio, raccontando informa chiara ciò che si è fatto ed imparato. NUCLEIFONDANTI 1.2 OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO Osservare l’ambiente vicino; individuando negli elementi, che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. Utilizzare una terminologia appropriata per riordinare ed elaborare le conoscenze acquisite 1.3 Osservare la realtà, formulare ipotesi, realizzare esperimenti per verificarle. 2.1 Individuare, attraverso l’osservazione alcuni concetti scientifici quali: dimensioni, peso, pressione, temperatura, calore, ecc. Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato individuando alcune relazioni (temperatura in funzione del tempo, ecc.). Comprendere le relazioni tra l’ambiente e gli esseri viventi. Porre l’attenzione sul fenomeno oggetto dell’osservazione, allo scopo di rilevare caratteristiche e formulare domande. Seguire procedure per rispondere a domande o per verificare un’ipotesi. Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni personali. Riconoscere le diverse parti nella struttura delle piante e individuare la diversità dei viventi e dei loro comportamenti. Riconoscere, attraverso l’esperienza che la vita di ogni organismo in relazione con altre e differenti formedi vita. Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. Saper operare confronti e compiere classificazioni tra fenomeni e situazioni 1.1 1.OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO 2.ESPLORAREE DESCRIVERE OGGETTIE MATERIALI 2.2 2.3 3.1 3. L’UOMO, IVIVENTIE L’AMBIENTE 3.2 3.3 3.4 OBIETTIVIMINIMI Collegare correttamente cause ed effetti. 99 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA SCIENZE AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZA Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. DI AREA: 1. Osservare,analizzare e descrivere fenomeni individuandone le manifestazioni più significative. COMPETENZE 2. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico e realizza semplici esperimenti. DISCIPLINARI: 3. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, neri conosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli inutili ed ha cura della sua salute. 4. Espone informa chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI Prevedere lo svolgimento e il risultato di 1.1 Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari di una porzione di ambiente vicino; semplici processi e procedure in contesti individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. conosciuti e relativamente a oggetti e 1.OSSERVARE E strumenti esplorati. 1.2 Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti. SPERIMENTARE Saper collegare correttamente cause ed SUL CAMPO effetti. Usare oggetti, strumenti e materiali 2.1 Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: peso, forza, movimento, pressione, temperatura, ecc.. coerentemente con le funzioni che vengono date. 2.2 Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il 2.ESPLORARE E DESCRIVERE concetto di energia. OGGETTI E 2.3 Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura. MATERIALI 3.1 Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in Saper operare confronti e compiere Un ambiente. classificazioni tra fenomeni e situazioni. 3. L’UOMO, I 3.2 Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio. VIVENTI E L’AMBIENTE 100 TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA –CLASSEPRIMA TECNOLOGIA COMPETENZADI AREADISCIPLINARE:MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Metterein relazioneilpensarecon ilfare.Affrontaresituazioniproblematicheipotizzandosoluzioni,individuandopossibilistrategie AREA: COMPETENZE risolutrici. 1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. 2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano. 3. Iniziare a riconoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale 4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di oggetti. 5. Orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione ed essere in grado di farne un uso adeguato. DISCIPLINARI: NUCLEI OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO FONDANTI 1.VEDERE E OSSERVARE 1.1 Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente circostante. 1.2 Usarestrumenti,oggetti ematerialicoerentementecon lefunzioniei principi di sicurezzacheglivengonodati. (forbici,punteruolo…) 1.3 Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso disegni. 1.4 Osservaredescrivereerappresentareuncomputere lesuecomponenti. 1.5 Conoscere le procedure essenziali per l’uso del computer 1.6 Utilizzareil computerpereseguiresemplicigiochididattici. 1.7 Scrivereparoleinvideoscrittura. OBIETTIVIMINIMI Saperanalizzareglioggetti di usocomunee più viciniall’esperienzadegli alunni econoscerne lafunzioneprincipale. Sapersi orientaretraglielementi del computer. Nominarei componentidelcomputer. 101 2. PREVEDERE E 2.1 Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto. IMMAGINARE Disegnare semplici modelli da realizzare. Reperire materiale idoneo alla realizzazione di semplici modelli ideati. 2.2 Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali. Conoscere l’esatto utilizzo di vari strumenti 3.INTERVENIRE E TRASFORMARE 3.1 Realizzare un oggetto con materiale di facile consumo. Creare semplici modellini con materiale di recupero. Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi costitutivi. SCUOLA PRIMARIA –CLASSESECONDA TECNOLOGIA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZADI Metterein relazioneilpensarecon i lfare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie AREA: COMPETENZE risolutrici. 1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. 2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano. 3. Iniziare a riconoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale 4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizio, leggendo etichette 5. Produrre semplici modelli del proprio operato utilizzando semplici strumenti. DISCIPLINARI: NUCLEI OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO FONDANTI 1.VEDERE E OSSERVARE OBIETTIVIMINIMI 1.1 Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. 1.2 Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni e campioni di materiali di uso comuni nell’ambiente testi circostante. Riconoscere semplici funzioni di applicazione. 1-3 Raccogliere, osservare e analizzare direttamente 102 1.4 Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso disegni. 1.5 Conoscere le procedure essenziali per l’uso del computer. 2. PREVEDERE E 2.1 Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. Confrontare, discriminare e classificare materiali IMMAGINARE 3.INTERVENIRE 3.1 E TRASFORMARE diversi in base a caratteristiche di pesantezza/leggerezza. Realizzare un oggetto con materiale di facile consumo. Creare semplici modellini con materiale di recupero. Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi costitutivi. 103 SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA TECNOLOGIA AREA DISCIPLINARE:: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA COMPETENZADI AREA: Mettereinrelazioneilpensareconil fare .Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni,individuandopossibilistrategie COMPETENZE DISCIPLINARI: 1. Riconoscere nell’ambiente che lo circonda, i principali sistemi tecnologici e le principali relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. 2. Conoscere e utilizzare oggetti, strumenti e macchine di uso comune. 3. Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la realizzazioni di semplici prodotti, anche di tipo digitale. 4. Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO NUCLEI FONDANTI 1.VEDERE E 1.1 Eseguire semplici misurazioni sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Eseguire semplici misurazioni anche con misure OSSERVARE 1.2 Leggere e interpretare semplici disegni, ricavandone informazioni utili da guide o istruzioni. Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche di vari materiali. arbitrarie, sull’ambiente scolastico e familiare. 1.3 1.4 Ricavare informazioni utili da semplici disegniConoscere le proprietà dei vari materiali. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità(salvare i propri lavori creando nuove cartelle, scegliere disegni utilizzando la Accostarsi a nuove applicazioni 1.5 Individuare le funzioni degli strumenti adoperati per la costruzione dei manufatti. informatiche(videoscrittura e programmi per il 2. PREVEDERE E 2.1 Effettuare stime approssimative su pesi o misure riferite a materiali e oggetti Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a dell’ambiente scolastico materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. IMMAGINARE 2.2 Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto, individuando strumenti e materiali necessari. Schematizzare semplici ed essenziali progetti per realizzare manufatti di uso di uso comune. 3.INTERVENIRE 3.1 Realizzare un oggetto, descrivendo la sequenza delle operazioni. Realizzare facili manufatti E 3.2 Smontare semplici oggetti e meccanismi o altri dispositivi comuni. Smontare e rimontare semplici oggetti. TRASFORMARE 3.3 Usarele funzionidelmenùimmagine. 3.4 Utilizzareunprogrammadigraficaevideoscritturaconfunzioniprogressivamentepiù Utilizzareglielementiperimmetteredati(tastiera, complesse. mouse…). 104 3.5 Accederea internetperricercareinformazionisusitiadeguatiall’etàconlaguida dell’insegnante. SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUARTA TECNOLOGIA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettereinrelazioneilpensareconil fare. Affrontaresituazioni problematiche ipotizzando soluzioni ,individuando possibili strategie COMPETENZADI AREA: risolutrici. COMPETENZE 1. Riconoscere nell’ambiente che lo circonda, elementi e fenomeni di tipo artificiale. 2. Conoscere e utilizzare oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di descriverne la funzione principale, si orienta fra DISCIPLINARI: i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato. 3. Saper ricavare informazioni utili su proprietà caratteristiche di beni o servizi, leggendo etichette e volantini. 4. Essere in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico. 5. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato, utilizzando disegni o strumenti multimediali. 6. Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione. 7. Iniziare a conoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale. NUCLEI FONDANTI 1.VEDERE E OSSERVARE 1.1 1.2 1.3 2. PREVEDERE E IMMAGINARE 2.1 2.2 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. Effettuare stime approssimative su pesi o misure riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto, individuando strumenti e materiali necessari. OBIETTIVI MINIMI Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente circostante. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione. Rappresentare e realizzare oggetti, seguendo semplici istruzioni montaggio Effettuare stime di di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico Schematizza semplici ed essenziali progetti per realizzare manufatti di uso comune indicando i materiali di uso quotidiano, più 105 3.INTERVENIRE E TRASFORMARE 3.1 Realizzare un oggetto, descrivendo la sequenza delle operazioni. Realizzare facili manufatti di uso comune. 3.2 Smontare semplici oggetti e meccanismi o altri dispositivi comuni. Smontare e rimontare semplici oggetti. 3.3 Cercare, selezionare e stampare sul computer informazioni utili alla ricerca. Accedere a Internet per cercare informazioni SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUINTA TECNOLOGIA AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Mettere in relazione il pensare con il fare.Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando COMPETENZADI AREA: possibilistrategie risolutrici. 1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda, elementi e fenomeni di tipo artificiale. COMPETENZE 2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed essere in grado di descriverne la funzione principale e la DISCIPLINARI: struttura e di spiegarne il funzionamento. 3. Orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione ed essere in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. 4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. 5. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed essere in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. 6. Iniziare a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. 7. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI MINIMI 1.VEDERE E 1.1 Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o Eseguire semplici misurazioni sull’ambiente sulla propria abitazione. scolastico o sulla propria abitazione OSSERVARE 1.2 Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. Rappresentare e realizzare oggetti, seguendo 1.3 Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti semplici istruzioni di montaggio. 106 2. PREVEDERE E 1.4 Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi. 2.1 Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico, con l’aiuto di IMMAGINARE 2.2 2.3 Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti 2.4 Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. 2.5 3.INTERVENIRE E TRASFORMARE Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositivi comuni Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti. Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. domande-guida. Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe, attraverso conversazioni collettive. Riconoscere i difetti di un oggetto. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto, seguendo le istruzioni. Smontare e rimontare semplici oggetti. Utilizzare semplici procedure per la preparazione e la presentazione degli alimenti. Eseguire interventi di decorazione sul proprio corredo scolastico Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza Realizzare un semplice oggetto in cartoncino, delle operazioni. descrivendo la sequenza delle operazioni. Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di Accedere a Internet per cercare informazioni. utilità. 107 PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE Fa parte della nostra offerta formativa: - Il Progetto “Il tempo pieno della scuola” che nasce da una parte come una risorsa in grado di nuovi bisogni formativi dei bambini e delle bambine di oggi, alle esigenze culturali,sociali contemporanee e alle nuove situazioni e tecnologie comunicative e dall’altra come una forte istanza sociale di genitori impegnati lavorativamente e spesso poco supportati da un tessuto familiare (nonni, altri familiari) e sociale (strutture di altro tipo) destinato all’accoglienza dei propri figli nelle ore immediatamente successive al termine delle attività scolastiche a 27 ore. Si vuole consentire, attraverso tempi e ritmi di apprendimento più distesi e risorse aggiuntive, un’offerta formativa di potenziamento delle competenze di base e di acquisizione di competenze trasversali e di cittadinanza prescritte dalle Raccomandazioni Europee nell’ottica dell’apprendimento continuo e della costruzione di cittadini consapevoli. La progettazione del tempo pieno mira all’ • Acquisizione di competenze di base: la possibilità di progettare momenti di potenziamento delle competenze di base in italiano e matematica, lasciando al bambino che torna a casa la possibilità di dedicarsi a momenti di svago e di riposo; • Acquisizione di competenze trasversali: Imparare ad imparare (autocostruzione del sapere, dell’apprendimento, delle metodologie attive). La possibilità per tutti i bambini di acquisire un corretto metodo di studio in autonomia, ma con il confronto del docente di classe ed in continuità con il percorso scolastico: nella realizzazione di compiti autonomi che nel tempo cosiddetto normale vengono svolti a casa i bambini avranno l’opportunità di valorizzare delle potenzialità e diversità individuali, in contesti sempre di confronto costruttivo, di collaborazione e di cooperazione; • Acquisizione di competenze trasversali: Spirito di iniziativa, imprenditorialità, auto orientamento( costruzione di una propria autonomia critica che aiuta i bambini a confrontarsi attivamente con le varie informazioni ricevute dall’esterno, ad organizzare e a rielaborare i dati significativi. La possibilità di attivare laboratori con esperti esterni e su tematiche varie (educazione alimentare, educazione ambientale, laboratori di creatività, ecc) • Acquisizione di competenze trasversali: competenze di cittadinanza (della socializzazione, della costruzione della comunità, del gruppo che cresce)La condivisione di momenti di quotidianità che esulano dal tempo scuola come tradizionalmente inteso (momento della mensa ad esempio) costruiscono una scuola come luogo della costruzione delle libertà, dei limiti e dei ruoli , dell’aiuto a crescere, imparando ad affrontare e a superare ostacoli sia di tipo interiore sia esterni, rafforzandosi nell’accettare le eventuali frustrazioni (“si cresce conoscendo se stessi anche nei momenti di disagio e di difficoltà) sia come luogo di tutela dei diritti fondamentali dell’individuo (diritto all’accettazione, all’essere se stessi, alla libera espressione, al rispetto, all’ascolto, alla diversità); • Possibilità di tempi e spazi costruiti sui ritmi e sui bisogni dei bambini e delle bambine. 108 I protagonisti Bambini (che apprendono, progettano , creano , socializzano) Docenti (che insegnano, dirigono, facilitano) Genitori (che collaborano, condividono) Esperti (che forniscono valore aggiunto) Le metodologie • Utilizzo e valorizzazione del gioco come metodo “naturale” di conoscenza del mondo, principale strumento di scoperta del reale, di relazione con il mondo fisico, con sé e con gli altri e di apprendimento specialmente nei primi due anni di frequenza della scuola • Uso di processi e di strumenti metacognitivi, per “imparare ad imparare”, riflettendo su ciò che si è scoperto, sul modo in cui si è arrivati a scoprirlo, su come questa scoperta ci abbia cambiati, su come il percorso di conoscenza specifico possa essere trasferito o generalizzato • Uso di pedagogie di tipo cooperativo e di tecniche di apprendimento cooperativo • Attività espressive e di laboratorio con impronta creativo-operativa, che favoriscono lo sviluppo dei saperi, migliorano la manualità fine e stimolano la fantasia • Uso didattico delle tecnologie informatiche e multimediali • La partecipazione a progetti specifici per ampliare il campo delle esperienze e delle conoscenze • La collaborazione con associazioni e/o soggetti operanti nel territorio che consente di realizzare progetti di educazione ambientale, di organizzare attività sportive e di proporre iniziative culturali. • La collaborazione con i genitori per coinvolgere affettivamente le famiglie nella vita della scuola e renderle parte attiva del progetto educativo rivolto ai figli. Le attività • Potenziamento delle competenze di base • progetto di educazione alimentare • laboratorio di progettazione degli spazi (laboratorio di disegno e progettazione) (I FASE) • laboratorio di educazione ambientale ( studio dei materiali e delle possibilità del riciclo) (IFASE) • laboratorio creativo e di manipolazione: realizzazione degli arredi e dei complementi (I FASE) • laboratorio di documentazione delle attività ( attività di fotografia e documentazione) (I FASE) • progetto di educazione alla salute e alla sicurezza ( ergonomia degli ambienti e degli arredi ) (I FASE) • laboratorio di lettura (II FASE) • laboratorio di composizione (II FASE) Spazi ANGOLO DOCENTE, AGORÀ, AREA COMPUTER, LABORATORI DI CLASSE E FUORI CLASSE 109 Progetto del laboratorio “GIOCO-CREO-IMPARO” intende favorire l’acquisizione disciplinare attraverso la dimensione ludica e creativa che, se ben strutturata, può potenziare i processi di pensiero e della motivazione all’apprendimento. Facendo del gioco, in senso lato, una vera e propria strategia didattica, il presente laboratorio fornisce proposte e suggerimenti ludici che, grazie alla presenza di insegnanti specializzati (ins. di sostegno) e all’interazione tra pari, sono finalizzati a esercitare il linguaggio e la scrittura, potenziando le competenze lessicali, grammaticali, semantiche, morfosintattiche, relazionali ed emotive. Rivolto ai bambini della scuola primaria che necessitano di potenziamento e/o di sviluppo delle attività di base all’apprendimento. Progetto Potenziamento, inteso a garantire pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento ed a realizzare un percorso didattico diversificato per il recupero e il rafforzamento delle abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite strategie; si caratterizza per: 1. compresenza degli insegnanti 2. lavoro in gruppi di livello 3. apertura classi parallele (dove è possibile) 4. rotazione dei gruppi sulle attività 5. recupero delle competenze per gli alunni in difficoltà 6. consolidamento e potenziamento per gli altri Le ore di potenziamento sono destinate alla sostituzione dei docenti assenti (assenza inferiore ai dieci giorni), al progetto potenziamento come indicato nel nostro Piano di Migliormento e all’estensione del tempo scuola nelle classi prime. Progetto Equità in salute- Progetto Quadrifoglio, nell’ambito del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza, per educare alla salute, all’alimentazione e promuovere l’attività fisica. La partecipazione della scuola al progetto è gratuita. Il progetto intende affrontare e diffondere la sana alimentazione e la pratica dell’attività fisica, evitando interventi episodici o di scarsa efficacia. La scuola riceverà: -una copia del testo “Guida per gli insegnanti” per ciascun insegnante impegnato nel progetto; -un cd con numerosi sussidi didattici e una Guida con suggerimenti e materiali per stendere un piano di salute della scuola; -materiali per il coinvolgimento degli studenti e dei genitori. Il progetto prevede, inoltre, interventi in classe con gli esperti dell’ASL e si concluderà con una manifestazione pubblica che consentirà alla scuola di illustrare il lavoro svolto ad un pubblico più vasto. 110 Le fasi del progetto: Ottobre-Novembre 2016 Da Novembre2017 Tra Febbraio e Maggio 2017 Marzo 2017 a Maggio 2017 Formazione degli insegnanti e consegna del testo “Guida per gli insegnanti”, con informazioni scientifiche, materiali didattici e programmazioni educative per le varie tipologie di scuole, del cd con sussidi didattici, dei giochi educativi e la Guida per rendere la scuola promotrice di salute ed ecosostenibile Realizzazione da parte degli insegnanti dei percorsi educativi proposti nella Guida col supporto dei sussidi didattici e della consulenza degli organizzatori Intervento degli esperti nelle classi partecipanti Manifestazione finale in cui le scuole illustrano il lavoro svolto e ricevono un attestato Progetto continuità “A spasso conla fantasia” nasce dall’esigenza di favorire il passaggio degli alunni fra i diversi ordini di scuola. Questo è un progetto fantasioso e divertente perché ricco di favole, filastrocche e giochi. Progetto “Tutti insieme sotto lo stesso cielo” tiene conto che per i bambini il Natale rappresenta un periodo ricco di emozioni, di attese e di gioia e si intende far comprendere il vero significato del Natale rivolto agli alunni delle classi prime sezioni A-B-C-D-E-F-G-H-I Progetto “Natale in … sieme” volto a rafforzare la capacità relazionale ed espressiva attraverso l’ascolto, la memorizzazione e l’interpretazione di canti natalizi rivolto agli alunni delle classi seconde sezioni A-B-C-E-F-G-H Progetto “La Favola” ha lo scopo di sviluppare nell’alunno capacità creativa e critica e mira alla formazione della coscienza morale rivolto ad alunni delle classi terze sezioni A-B-C-D-E-F-G Progetto “Aria di Natale” mira a vivere insieme l’atmosfera del Natale rivolto ad alunni delle classi terze 111 Progetto “The town mouse e il topo di campagna” nasce dall’attitudine degli alunni a comunicare, socializzare ed interagire anche con la seconda lingua , la cui conoscenza è indispensabile per un’educazione pluriculturale e per esercitare consapevolmente una “cittadinanza attiva”. Progetto “Accoglienza ed integrazione alunni stranieri” intende sviluppare nell’alunno straniero della classe terza sezione B capacità d ascolto, comprensione e produzione dell’italiano orale per comunicare ed agire nelle situazioni della vita quotidiana, per interagire con i pari e con gli insegnanti Progetto “Festa dell’autunno” mira a migliorare l’interazione dei bambini con la natura, soprattutto durante la stagione autunnale, e sensibilizzarli ad un sano rapporto con l’ambiente rivolto agli alunni delle classi terze sezioni EF-G Progetto “Natale sotto le stelle-Mercatino della solidarietà” sarà svolto per valorizzare e condividere la gioia di stare insieme e conoscere le tradizioni della proprio territorio rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G Progetto “Semplicemente Mamma……” nasce dall’occasione di condividere un momento gioioso per riflettere sulla valenza affettiva ed emotiva, sui ruoli dei genitori e sull’opportunità degli alunni di rinforzare la propria identità personale rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G Progetto “Amicizia” ha lo scopo di favorire i rapporti d’amicizia non solo fra compagni di banco o alunni della stessa classe ,dimostrando così un’apertura e una condivisione per il superamento dei pregiudizi o della chiusura individuale rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G Progetto “A suon di musica” sarà svolto per utilizzare la musica come mediatore di emozioni, come strumento per la collaborazione e la cooperazione con gli altri rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C Progetto “Note di Natale” ha lo scopo di creare, in questa ricorrenza, un’atmosfera particolare per diffondere sentimenti di fratellanza, pace e solidarietà rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C 112 Progetto “Noi abbiamo un sogno” intende sensibilizzare gli alunni sui concetti di uguaglianza, tolleranza, giustizia sociale, libertà e democrazia, attraverso la realizzazione di uno spettacolo di musiche e recitazione, su quella enorme tragedia che è stata la Shoah rivolto agli alunni della classe quarte sezione E Progetto “Musicando” nasce dal valorizzare e potenziare le attitudini musicali presenti in ogni bambino; dall’acquisire competenze formative ed abilità strumentali, in particolare nell’utilizzo del flauto dolce rivolto agli alunni della classe quarte sezione E Progetto “Insieme per ricordare” ha lo scopo di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria per riflettere ed approfondire sulla tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dell’Olocausto rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni E-F-G-H Progetto “Se leggo….volo” ha lo scopo di riflettere sull’importanza della diversità, diversità come ricchezza, rispetto all’altro e sul valore dell’amicizia, dove assumono un’importanza notevole la solidarietà e collaborazione rivolto agli alunni della classe quarta sezioni G Progetto “ A Natale puoi….” nasce dall’intento di rafforzare capacità relazionali ed espressive attraverso esecuzione di canti, recite e mercatino della solidarietà con un mercatino per la vendita di manufatti rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni E-F-G-H Progetto “Recupero e potenziamento” ha lo scopo di attivare attività di recupero e potenziamento riferite all’area linguistica e all’area logico-matematica rivolto agli alunni della classe quinta sezione B Progetto “A spasso con la fantasia” nasce dall’esigenza di favorire il passaggio degli alunni fra i diversi ordini di scuola, attraverso favole, filastrocche e giochi rivolto agli alunni degli alunni della scuola dell’infanzia sezioni A-B-CF e alunni delle classi quinte della scuola primaria Progetto “Coding” ha lo scopo di sviluppare le competenze digitali tra gli studenti e di potenziare gli strumenti didattici laboratoriali inoltre rientra nelle attività del Piano Nazionale Scuola Digitale rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte dell’istituzione scolasti 113 Progetto “Noi …….bambini del mondo” nasce dall’esigenza di favorire la conquista dei diritti inalienabili alla vita, alla salute, all’educazione,all’istruzione e al rispetto dell’identità personale rivolto ai bambini delle sette sezioni della scuola dell’infanzia Progetto “Mangio bene….vivo meglio” mira al recupero e alla valorizzazione del patrimonio alimentare e produttivo di un passato rivolto agli alunni delle classi terze sezioni C-E-F-G Progetto “Ambientalista: Sì grazie!” ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C Progetto “Happy English” nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare ed interagire nella lingua madre ma anche nella seconda lingua, che è indispensabile per un’educazione pluridisciplinare, rivolto agli alunni delle classi terze e quarte della scuola primaria. Progetto “Teatro a scuola” ha lo scopo di stimolare, di valorizzare lo sviluppo emotivo e l’integrazione dell’alunno e di favorire lo sviluppo dei vari linguaggi (musicale,mimico,gestuale, comico…) rivolto agli alunni delle classi quinte della scuola primaria. Progetto “Andare per mare……” mira all’acquisizione di una competenza e sensibilità verso la convivenza tra pari, la collaborazione, l’accettazione dei propri ed altri limiti, l’aiuto vicendevole e la mediazione dei bisogni, l’opportunità di conoscere il mare navigando a bordo scuola, rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria Progetti per la valorizzazione delle eccellenze Il Circolo Didattico promuove il potenziamento degli alunni capaci e meritevoli, attivando iniziative e percorsi mirati, disciplinari e interdisciplinari, curricolari ed extracurricolari finalizzati allo sviluppo intellettuale, psichico e fisico adeguato ad alti livelli di partenza sia in relazione alle competenze possedute , sia in relazione all’alto grado di maturità di specifici gruppi di alunni. Tale programmazione di fatto è destinata ai bambini della Scuola Primaria per i quali si configuri un’eccellenza in tutte le discipline o un particolare talento in una o più discipline. Il Piano per la valorizzazione della eccellenze è così strutturato : 114 Attività: percorsi curricolari ed extracurricolari di potenziamento delle conoscenze, abilità e competenze di preparazione agli eventi; partecipazione ad eventi, competizioni, concorsi, iniziative per la valorizzazione delle eccellenze sia a livello locale che nazionale da parte degli alunni più meritevoli. Finalità: proporre agli studenti più motivati un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità, riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno; stimolare gli studenti più motivati al confronto all’interno della propria istituzione scolastica con allievi di pari livello, ma di altre classi; costruire percorsi motivati di approfondimento a scuola in vista delle competizioni da affrontare; stimolare gli studenti al confronto con realtà culturali differenti; sostenere e incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in classe sia a casa (compreso quello della collaborazione tra pari), a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a vedere riconosciuto il merito. Azioni specifiche Gli obiettivi specifici Modalità di realizzazione Per la Matematica: • Olimpiadi di Matematica • Giochi matematici • • Per l’Italiano: • Olimpiadi di Italiano • • • Incentivare un apprendimento altamente qualificato nelle discipline di italiano e matematica Sostenere e incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura Promuovere la professionalità dei docenti e favorirne l’aggiornamento. Sviluppare la progettualità della scuola tramite il confronto con altre realtà a livello cittadino, regionale e nazionale • • • • Selezione degli alunni meritevoli (sulla base della valutazione delle discipline nel precedente anno scolastico) Test di selezione interna dei partecipanti ai livelli successivi di competizione Realizzazione di percorsi di preparazione alle competizioni Utilizzo di metodolofie e strumenti innovativi (anche mezzi informatici) Esercitazioni anche con ausilio di mezzi informatici QUALITA’ DELLA DIDATTICA Nella realizzazione del Curricolo la scuola stabilisce ed implementa una politica basata sulla mission : “I Care”, cioè offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno secondo le proprie capacità e i ritmi di apprendimento. Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi: • Porre l’alunno al centro dell’azione educativa, • Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità dello studente, • Promuovere la costruzione di comunità più ampie, e viene diffusa attraverso la collaborazione con gli OO CC , verificata attraverso la corretta produzione e diffusione delle procedure e verificando le procedure stesse. 115 Nella costruzione di percorsi di apprendimento efficaci la scuola : • monitora ed analizza il contesto, le esigenze e le aspettative delle parti interessate • valuta le proprie capacità e risorse • valuta le sue future esigenze • aggiorna la propria strategia e le proprie politiche • individua e valida gli esiti ed i risultati dei processi formativi tali da soddisfare le esigenze e le aspettative delle parti interessate Il processo di formulazione della strategia prevede le seguenti fasi e responsabilità: • raccolta dei dati • pianificazione • realizzazione • gestione • monitoraggio A tale scopo si impegna a individuare obiettivi misurabili relativi agli scopi e alle finalità dell’Istituto. • Promuovere il successo formativo attraverso la ricerca di nuove strategie didattico-educative.. • Curare l’accesso facilitato degli alunni con disabilità. • Valorizzare l’identità di ciascun allievo • Promuovere la comunione con gli altri • Garantire il miglioramento continuo della qualità del servizio attraverso l’innovazione didattica e organizzativa. Sulla base delle strategie adottate vengono formulati gli obiettivi misurabili specifici: • Acquisizione della consapevolezza di far parte di un’unica comunità in grado di esercitare diritti e doveri • Rispetto di se e dell’altro • Sviluppo alla collaborazione con gli altri • Adozione di stili di vita ispirati ai principi della legalità Essi vengono tradotti in indicatori: • Personalizzazione • Orientamento • Integrazione • Territorialità VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI 116 La valutazione formativa deve fondare la regolazione costante, saggia ed intelligente di tutta l’attività educativa, come profonda consapevolezza che la pervade in ogni suo aspetto e in ogni suo momento, assicurando a ciascuno alunno le condizioni migliori per la sua crescita e la sua formazione, migliorando il più possibile l’offerta educativa della scuola cioè i metodi, le tecniche didattiche e tutta la programmazione: ” valutare per educare”. La valutazione formativa, dunque, interviene alla fine di ciascun compito di apprendimento con lo scopo di offrire informazioni analitiche sul grado di competenza raggiunto da ciascun alunno, e allo stesso tempo, individuare la presenza di eventuali difficoltà di apprendimento al fine di porre nuove e più appropriate strategie che ne consentano il superamento. La valutazione, oggi, mira ad identificare le competenze acquisite dai bambini, i processi psicologici e relazionali via via più evoluti che li distinguono, le difficoltà riscontrate e gli interventi di compensazione eventualmente adottati dagli insegnanti. Occorre, poi considerare lo sviluppo di quadri di conoscenze e abilità, nonché la disponibilità ad apprendere di ogni alunno e la progressiva maturazione del senso sé. Il risultato di una valutazione così intesa deve avere lo scopo di offrire una situazione oggettiva, paragonabile alle situazioni che si verificano nelle scuole dello stesso territorio e di ambienti completamente diversi in modo da avere la possibilità di verificare la qualità della scuola e non soltanto il percorso educativo di questa o quell’altra istituzione scolastica. Verificare, infatti, significa saper mettere tutto in discussione, rivedendo la situazione e ridefinendo obiettivi e metodi, in caso di mancato apprendimento da parte del bambino. Valutazione scuola dell’infanzia Secondo le Indicazioni Nazionali, “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.” La valutazione dei bambini dai tre ai sei anni, avviene strada facendo, non solo sulle attività “straordinarie“ della vita della scuola, ma anche e soprattutto su quelle “piccole” occasioni di crescita che animano la quotidianità dell’infanzia: i momenti di routine offrono stimoli all’autonomia e alla maturazione dell’identità, tanto quanto percorsi intenzionalmente predisposti dagli insegnanti. Le conquiste raggiunte in relazione all’identità, all’autonomia e alle competenze nei vari Campi di Esperienza, saranno valutate a partire dall’osservazione per accertare i cambiamenti, le evoluzioni e gli apprendimenti legati alle esperienze vissute al termine di ogni bimestre attraverso: • strumenti per la valutazione di abilità linguistiche e motorie; • prove di verifica adeguatamente predisposte; • strumenti di verifica per la valutazione dei prerequisiti per l’apprendimento della letto-scrittura (per i bambini di 5/6 anni). • scheda di valutazione da compilare alla fine dell’anno scolastico. Valutazione scuola primaria 117 Scheda di valutazione scuola primaria Prestazioni Obiettivo Lavoro parziale con alcuni errori o Parzialmente raggiunto completo con gravi errori, difficoltà ad orientarsi autonomamente e nei contenuti e ad elaborare processi cognitivi Voto e giudizio sintetico 5 Non sufficiente Lavoro sostanzialmente corretto, Sufficientemente raggiunto ma impreciso nella forma e nel contenuto, oppure parzialmente svolto ma corretto; chiare ed elementari capacità di applicazione di tecniche e di comprensione di conoscenze 6 Sufficiente Lavoro abbastanza corretto, ma Raggiunto in modo adeguato con qualche imprecisione. E’ in grado di applicare nella pratica le conoscenze acquisite e dimostra adeguate capacità espositive 7 Buono Lavoro abbastanza completo e Pienamente raggiunto corretto nella forma e nel contenuto. Articolate abilità espositive e sviluppate capacità logico- rielaborative dei contenuti acquisiti 8 Distinto Ottima padronanza della materia Raggiunto in maniera completa ed esposizione precisa ed appropriata 9 Ottimo Lavoro rigoroso con Pienamente raggiunto e ampliato 10 Eccellente rielaborazione personale. in modo personale Padronanza dei procedimenti con ricchezze argomentative. Valutazione del comportamento Gli indicatori per la valutazione del comportamento sono: • Puntualità e frequenza • Dimostrare interesse, partecipazione, impegno e senso di responsabilità, rispettando regole, persone e cose. Valutazione degli alunni disabili Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l'alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il 118 team dei docenti valuta comunque i risultati dell'apprendimento con l'attribuzione di voti relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90). Piste di Miglioramento Il processo di Autovalutazione ha indicato la necessità di operare nella direzione della costruzione di un sistema di valutazione strutturato relativo al percorso di apprendimento e all’acquisizione delle competenze. Per questo nel Piano di Miglioramento è stato previsto un Progetto Valutazione nell’ambito del quale è prevista: • la costruzione e l’aggiornamento di griglie e indicatori per la valutazione in itinere della produzione scritta e orale; • la costruzione di indicatori in tutte le discipline per la valutazione sommativa; • la costruzione di griglie di valutazione per assi culturali e per assi disciplinari; • la costruzione di griglie di osservazione per valutare le competenze nella realizzazione di compiti autentici; • la costruzione di griglie che consentano uniformità di valutazione tra i diversi ordini di scuola ( continuità scuola infanzia – scuola primaria – scuola secondaria di I grado); • la costruzione di certificazioni conclusive per competenze. 2. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE 119 Premessa La scuola dell’infanzia e quella del primo ciclo di istruzione devono assicurare la formazione generale, di base, comune a tutti gli alunni, sul piano cognitivo ed anche sul piano socio-affettivo. Alla scuola compete la predisposizione di un curricolo di studio unitario con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici previsti nelle Indicazioni nazionali. Ma a partire da tale curricolo alla scuola compete anche l’individuazione delle esperienze di apprendimento più efficaci, delle scelte didattiche più significative, delle strategie più idonee per rispondere alle esigenze diverse dei singoli alunni. E’ compito della scuola cioè personalizzare i percorsi apprenditivi, nella prospettiva della realizzazione di una "scuola su misura" di ciascun bambino. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special Educational Needs). Destinatari I destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica sono tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Obiettivo generale L’obiettivo fondamentale dello sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione, nonché nella socializzazione, è raggiungibile pertanto attraverso la collaborazione e il coordinamento di tutte le componenti scolastiche, delle famiglie e dei soggetti ed Enti a vario titolo coinvolti nonché con la presenza di una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, che fissi criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un’inclusione ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali, definisca o richiami i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica, tracci le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento, e sia aperto alle integrazioni e regolazioni che dovessero durante l’anno risultare necessarie sulla base delle esperienze realizzate. 120 Piano annuale per l’inclusione Il presente piano si propone in particolare di: − analizzare le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso; − formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo − promuovere, guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività scolastiche connesse con le procedure previste dalle norme di riferimento per l’inclusione − promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Centri Territoriali di Supporto, ecc.) Le azioni per l’inclusione L’individuazione degli alunni come soggetti in situazione di handicap potrà essere effettuata attraverso appositi accertamenti medico-collegiali da parte delle Aziende Sanitarie, su richiesta documentata dei genitori. Anche la certificazione dei disturbi evolutivi specifici potrà essere effettuata da parte dei Servizi pubblici o accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale e nelle more del completo accreditamento dei soggetti interessati, anche da parte delle Strutture o degli specialisti che rispettano protocolli diagnostici specifici, su richiesta documentata dei genitori. In particolare l’attivazione di tale percorso diagnostico (consultazione e certificazione dei disturbi) potrà avvenire quando, nonostante adeguate attività di recupero mirate da parte della scuola, gli alunni presenteranno persistenti difficoltà alla fine della seconda classe della scuola primaria. Per gli alunni che presentano svantaggio socio-culturale l’individuazione sarà effettuata dai docenti della classe/sezione che si serviranno delle osservazioni sistematiche sui livelli di apprendimento e sulle modalità di partecipazione dei loro alunni alla vita scolastica, delle informazioni acquisite direttamente dalle famiglie. In linea generale saranno elaborati percorsi individualizzati e personalizzati per tutti gli alunni e studenti con bisogni educativi speciali, per dare risposte precise ad esigenze educative individuali, ma anche ricercata una riorganizzazione della scuola che rappresenti un’occasione di crescita per tutti. Per gli alunni con disabilità si mirerà a costruire relazioni socio-affettive positive all’interno della classe, attente ai bisogni di ciascuno, per favorire l’accettazione delle diversità. Inoltre, da alcuni anni il Circolo Didattico di Frattaminore aderisce ad un progetto promosso dal comune che mette a disposizione educatori professionali per gli alunni diversamente abili di alcune sezioni di scuola dell’infanzia e di alcune classi di scuola primaria. Si predisporranno le condizioni didattiche ed organizzative per la piena partecipazione alla vita scolastica, partendo dalle potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e costruendo, sulla base di queste, adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento. Per migliorare le competenze dei docenti di sostegno si prevede l’attivazione di percorsi formativi inerenti i disturbi dello spettro autistico. A tal proposito, è stato presentato un progetto di formazione per i docenti di sostegno, con la collaborazione dell’Asl NA2 Nord ed enti accreditati allo scopo di migliorare l’azione didattica nei confronti degli alunni diversamente abili. 121 Per gli alunni con difficoltà evolutive nella scuola dell’Infanzia si mirerà all’identificazione precoce delle difficoltà di sviluppo attraverso l'osservazione sistematica e alla loro prevenzione attraverso percorsi didattici di potenziamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino, che rappresentano i prerequisiti indispensabili per accedere alle strumentalità di base della scuola primaria. Nella scuola primaria in presenza di difficoltà nell’acquisizione di alcune abilità di lettura/scrittura e di calcolo nell’arco dei primi due anni si avvieranno immediatamente percorsi didattici di recupero mirato a piccoli gruppi o ai singoli bambini, al termine del quale – in assenza di risultati significativi - sarà opportuno procedere ad una consultazione diagnostica. Per gli alunni che presentano DSA conclamati si introdurranno dalla classe terza della scuola primaria strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Per gli alunni in situazione di svantaggio (socioeconomico, linguistico, culturale) nella scuola dell’infanzia si costruirà un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e i bisogni affettivi di tali alunni, di promuovere lo star bene con gli altri e un ambiente compensativo vario e stimolante, in grado di colmare le carenze di stimoli linguistici e culturali dei contesti di provenienza. Nella scuola primaria si disporranno interventi di recupero individualizzato o nel piccolo gruppo, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, si richiederanno ai Servizi del territorio possibili interventi di supporto che possano sostenere le famiglie e gli alunni in orario extrascolastico. Per gli alunni stranieri si richiederà l’attivazione del ruolo facilitante di una mediazione linguistica e culturale nella fase di accoglienza e inserimento degli alunni, per creare da subito un clima sereno di comunicazione reale, e la realizzazione di progetti didattici mirati all’apprendimento della lingua italiana, contestualmente all’immersione nel contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni nella classe che faciliterà l’apprendimento del linguaggio funzionale. Per gli alunni che presentano particolari attitudini disciplinari saranno organizzati progetti e percorsi inerenti al potenziamento di abilità già acquisite. 122 Progetto curricolare “La storia di Odilla che odiava la dolcezza” è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde di entrambi i plessi di scuola primaria. La finalità del progetto è educare i bambini alla salute, intesa come benessere psico-fisico e non solo come assenza di malattia, educarli alla convivenza civile e all’educazione affettiva attraverso la gestione positiva di rabbia e odio. Gli obiettivi sono: • prevenire e contrastare le prepotenze; • incrementare l’autostima; • educare all’ascolto e all’esternazione delle emozioni; • contribuire alla crescita del gruppo classe in termini relazionali; • imparare a gestire la rabbia; • esprimersi di fronte al gruppo; • gestire la sovraeccitazione, l’iperattività e l’autodistruttività; • capire l’importanza della fiducia; • imparare a non sfidare regolarmente l’autorità; • individuare il motivo profondo del risentimento; • usare il gioco e la fantasia per ritrovare fiducia e tranquillità; • realizzare un evento finale: drammatizzazione/ manifestazione finale/ giornalino. Il progetto curricolare “Prevenire si può” è rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte di entrambi i plessi di scuola primaria. La finalità del progetto è educare i bambini alla salute, intesa come benessere psico-fisico e non solo come assenza di malattia, educarli alla convivenza civile e all’educazione affettiva. Gli obiettivi sono: • prevenire e contrastare le prepotenze mediante giochi; • incrementare l’autostima; • educare all’ascolto e all’esternazione delle emozioni; • contribuire alla crescita del gruppo classe in termini relazionali; • imparare a gestire la rabbia; • saper litigare senza farsi male; • sperimentare le regole della convivenza civile; • affrontare il tema del bullismo in maniera ludica; • esprimersi di fronte al gruppo; • riflettere sul bullismo attraverso la visione di film e cartoni animati; 123 • sensibilizzare la classe ai temi del bullismo mediante racconti; • realizzare una mostra/ manifestazione finale/ giornalino della scuola. Progetto di screening e prevenzione delle difficoltà di apprendimento. Lo screening è rivolto a tutti gli alunni di 5 anni (ultimo anno di scuola dell’infanzia), a tutti gli alunni delle classi prime e seconde e ad alcuni alunni delle classi terze, quarte e quinte di entrambi i plessi di scuola primaria con evidenti difficoltà negli apprendimenti. La finalità del progetto è l’individuazione dei fattori di rischio che potrebbero sfociare in una difficoltà o in un disturbo dell’apprendimento ed intervenire con un approccio didattico mirato in caso di difficoltà. Gli obiettivi generali sono: prevenire le difficoltà di apprendimento; individuare il possesso dei prerequisiti cognitivi, percettivi, motivazionali utili per l’ingresso nella scuola primaria; predisporre strumenti e programmi di potenziamento personalizzati per bambini carenti nell’acquisizione di tali requisiti. Gli obiettivi specifici sono: -effettuare uno screening sui prerequisiti dell’apprendimento; -formare le insegnanti di scuola dell’infanzia sulle difficoltà di apprendimento e sui DSA (gli insegnanti di scuola primaria saranno formati tramite piattaforma on-line gestita dall’Associazione Italiana Dislessia all’interno del progetto “Dislessia amica”); -intervenire sui bambini a rischio per potenziare i prerequisiti. 3. IL PIANO PER LA CONTINUITÀ Si rimanda alla sezione degli Assetti organizzativi 4. Progetti per l’integrazione con il territorio e con le famiglie Nell’ottica dell’integrazione con il territorio, la progettazione del Curricolo avviene non solo a partire dalle istanze del territorio, ma anche sulla base delle offerte e delle risorse messe a disposizione dello stesso. La progettazione in questo senso si attiene ad alcuni criteri fondamentali: è necessario verificare che le proposte che provengono dall’esterno siano coerenti con il percorso didattico progettato e che siano predisposte secondo i tempi della programmazione della scuola; è opportuno formalizzare accordi specifici circa gli obiettivi condivisi e sviluppare progetti unitari con le istituzioni locali e gli altri soggetti esterni che collaborano con la scuola (ASL, associazioni culturali, sportive e ambientali, enti, realtà educative); e’ necessario prevedere l’uso di strumenti atti ad ampliare e consolidare il dialogo, il confronto e il coinvolgimento attivo degli attori del territorio nella vita della nostra scuola. 124 Azioni: Progetto “Screening odontoiatrico” Scuola - Asl Il progetto in collaborazione con l’ASL prevede una campagna di informazione ed uno screening odontoiatrico per gli alunni delle classi terze del circolo. Convenzione per concessione di uso temporaneo della Palestra La Palestra del Plesso di via Manzoni è in concessione in uso temporaneo all’associazione sportiva “Volley Frattaminore” e la Palestra del plesso Sacco e Vanzetti è in concessione all’ASD “KOBUDO CLUB”, per lo svolgimento delle proprie attività sportive. Sportello ascolto: Nel circolo è attivo un servizio di consulenza psicologica a sostegno dei genitori di bambini della scuola dell’infanzia e primaria. Si tratta di uno spazio di ascolto, di confronto e di consulenza psicologica aperto a genitori (singolarmente o in coppia) e docenti per: – prevenire il disagio scolastico e le difficoltà dell'età evolutiva; – individuare situazioni problematiche e proporre strategie d'intervento; – migliorare la capacità della scuola di accogliere i bisogni delle famiglie. 125 Ambiente di apprendimento Premessa Una scuola accessibile, attraente e funzionale all’apprendimento anche in termini di ambienti ben attrezzati per la didattica, sicuri e accoglienti, contribuisce ad attenuare gli effetti di quei fattori di contesto che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative dei bambini e delle loro famiglie. Occorre migliorare la qualità delle infrastrutture, per adeguarle ai fini didattici garantendo sicurezza e qualità delle attrezzature, anche in coerenza con gli interventi richiesti per lo sviluppo delle competenze di base. In questa area di processo si costruiscono gli obiettivi in coerenza con quanto descritto nel RAV di Istituto. I riferimenti normativi La legge n° 107/2015 su "La Buona Scuola”, entrata in vigore il 16 luglio 2015, prevede misure specifiche che riguardano l’edilizia scolastica , in particolare Indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali Il piano di edilizia scolastica composto da tre principali filoni: SCUOLE SICURE: Riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole SCUOLE NUOVE: Allentamento del patto di stabilità interno per Comuni, Province, Città Metropolitane SCUOLE BELLE: Opere di tinteggiatura, piccole riparazioni idrauliche, di arredi fissi e mobili, opere nei giardini ATTO DI INDIRIZZO priorità politiche del Miur per l’anno 2016 Priorità politica 8- EDILIZIA SCOLASTICA Farne una politica strutturale, efficace e trasparente ( ammodernamento, decoro, funzionalità degli edifici, messa in sicurezza) ; monitoraggio in chiave preventiva incentrata sull’anagrafe. 2. Descrizione dinamica delle infrastrutture anche in relazione alle esigenze del Piano dell’Offerta Formativa La qualità delle strutture e la dimensione organizzativa La scuola è suddivisa in due plessi: il primo plesso (via Manzoni) ospita le sezioni della scuola dell’infanzia e le classi della scuola primaria; l’altro plesso (via Sacco e Vanzetti) ospita le classi della scuola primaria e gli uffici della segreteria e della dirigenza . Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli spazi della didattica sono stati subiti, ereditati da tempi in cui metodologie e necessità erano di altra natura. In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati sono stati prevalentemente di tipo conservativo. Per quanto riguarda gli interventi a favore di una nuova edilizia scolastica, occorre che l’idea di spazi, includa una riconfigurazione funzionale degli ambienti per l’apprendimento, vada nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui spazi comuni e ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia. 126 La qualità delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilità delle sedi, ecc.). • • Opportunità: Le sedi sono facilmente raggiungibili in quanto ubicate nel centro del paese. E' in esecuzione la ristrutturazione esterna di un plesso. • Vincoli: Esiguità del Fondo d'istituto per una migliore offerta formativa. • Presenza di due Plessi differenti La qualità degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.) • Opportunità: Sono presenti LIM in 12 aule del Circolo ed • una palestra per ogni plesso. • • Vincoli: Presenza di un laboratorio di informatica con un numero di postazioni insufficiente per il numero degli alunni di ogni classe. Assenza di postazioni informatiche in ogni classe Assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti La dimensione organizzativa flessibilità nell’utilizzo di spazi e tempi in funzione della didattica ( laboratori, orario scolastico,ecc) Indicatori Cura degli spazi laboratoriali e dei materiali : • presenza di biblioteca di classe, computer • numero e tipologia materiali per le attività scientifiche, materiali per le attività espressive, • ecc. Individuazione di figure di Punti di forza: Punti di debolezza: • L'articolazione dell'orario scolastico e la durata delle lezioni rispondono alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono per numero e capienza inferiori rispetto al numero di alunni. • I sussidi didattici sono inferiori rispetto alle esigenze che emergono dalla programmazione curricolare, sufficienti appena per limitati spazi di attività extracurricolari. 127 coordinamento, aggiornamento dei materiali: • numero di figure individuate • A causa dell'esiguo fondo d'istituto non è sempre possibile ampliare l'offerta formativa con tempi più lunghi e distesi. Modalità di fruizione degli spazi laboratoriali: • regolamenti • calendari L'articolazione dell'orario scolastico e delle lezioni in relazione alle esigenze di apprendimento degli studenti. Dall’analisi dei dati e rilevazione dei punti di forza e di debolezza risultanti dal Rav, occorre lavorare alla ristrutturazione degli spazi di apprendimento incrementando l'utilizzo di nuove tecnologie, attraverso spazi e disposizione degli arredi che favoriscano una didattica laboratoriale e l’uso di metodologie didattiche innovative. Finalità ed obiettivi della nostra offerta formativa trovano precisa corrispondenza con finalità ed obiettivi della nuova Programmazione PON2014/2020FESR. In particolare la progettualità dell’Istituto agisce nell’ottica ed in linea con obiettivi di miglioramento della qualità dell’ istruzione e dell’attrattività della scuola anche in vista della lotta alla dispersione, attraverso il potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Tale Processo in coerenza con l’Obiettivo generale di migliorare l'alfabetizzazione digitale, le competenze e l'inclusione” dell’Agenda Digitale per l’Europa viene implementato anche attraverso la partecipazione a tutte le opportunità di finanziamento che dovessero presentarsi, nell’ottica di prevenire il rischio di esclusione digitale. Si procederà, dunque, con una progettualità che preveda azioni specifiche su competenze digitali, formazione in tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), acquisizione di strumenti digitali necessari. Pianificazione degli interventi Rinnovamento spazi Obiettivi Progetti/azioni Cablaggio degli edifici Cablaggio WAN/wireless “Impararedocumentarecomunicare” Aule "aumentate" dalla tecnologia AULE “AUMENTATE” dalla tecnologia per una visione “leggera” ed economicamente sostenibile di classe digitale. Si tratta di assicurare ad maggior numero di aule tradizionali le dotazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e di contenuti, per un’integrazione “Colombo@ digitallearning : oggi, la scuola di domani” Risorse Umane/Finanziarie PON 2014-2020 Rete valutazioneAsse II 10.8 PON 2014-2020 "Ambienti digitali" Docente di classe 128 Postazioni informatiche per l'accesso dell'utenza Recupero e valorizzazione di spazi comuni per la realizzazione di laboratori dì lettura e scrittura creativa, scientifico, artistici manuali , pedagogico musicale, motorio quotidiana del digitale nella didattica, per l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired e wireless. Accesso dell'utenza ai dati e a servizi digitali della scuola Ridurre la dispersione scolastica. “Colombo@ digitallearning : oggi, la scuola di domani” “Lo spazio che educa : la scuola accogliente” PON 2014-2020 "Ambientidigitali" Pro loco Frattaminore Associazione “Presepi e dintorni Promuovere l’integrazione sociale delle persone di diversa etnia, in un’ottica di rispetto delle differenze e di tolleranza” La dimensione relazionale La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Insegnare le regole del vivere e del convivere è un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. Le regole di comportamento devono essere definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti devono essere gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilità. Dimensione relazionale Indicatori Punti di forza: Punti di debolezza: • • • • Modalità per la promozione di regole di comportamento tra gli studenti. Azioni previste in caso di comportamenti problematici da parte degli studenti. La scuola promuove progetti curricolari e partecipazioni a concorsi per interiorizzare le regole del vivere sociale e sviluppare il senso di responsabilità e legalità. • Difficoltà di coinvolgimento e di condivisione delle regole da parte degli alunni con contesto socio-culturale più disagiato Difficoltà di condivisione del patto formativo con alcune famiglie ai fini della realizzazione di azioni condivise scuolafamiglia 129 Se al centro della sfida di innovazione del sistema pubblico si pone l'innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell'educazione digitale, allora per il Circolo Didattico di Frattaminore è fondamentale investire prima nella dimensione epistemologica e culturale e poi in quella tecnologica: si tratta quindi di rivedere l'Educazione nell'era digitale. Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli alunni nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita. L’ambiente di apprendimento riveste una funzione fondamentale nell’apprendimento efficace. “In nessun altro luogo [tranne che nella scuola] a individui ammassati per molte ore si richiede la massima efficienza in compiti difficili e una armoniosa interazione” (Amstrong, 1999). L’uso di strategie diversificate e attive, di appropriate tecniche di ascolto e di osservazione diventa così fondamentale per creare un ambiente di apprendimento positivo. Il tipo di attività e le modalità di lavoro vanno anch’esse bilanciate: i tempi dedicati alle attività cooperative, individuali e competitive vanno integrati e calibrati. L’attenzione all’ambiente può comprendere anche l’uso di supporti che stimolino la cooperazione e l’attenzione ai diversi canali di accesso nell’ambiente fisico. Ad esempio, l’ascolto di determinati brani musicali durante le attività non solo stimola il collegamento fra i due emisferi, ma aiuta gli studenti con sviluppata intelligenza musicale; il canale visivo può essere stimolato tramite l’uso di opportuni supporti visivi /cartelloni, che rimangono poi nell’aula e vengono regolarmente sostituiti, l’uso della lavagna/lavagna luminosa/videoproiettore, di mappe concettuali sia di gruppo che individuali, ecc. Il variare delle attività proposte in classe è un ulteriore strumento che garantisce lo stimolo multisensoriale per raggiungere un maggior numero di studenti possibile. (Il modello BASIS). Anche in termini di psicogeografia la sistemazione dei banchi nello spazio aula dovrebbe variare a seconda delle attività proposte. Per un riconoscimento delle differenze individuali, siano esse relative a stili cognitivi, intelligenze o preferenze di modalità di apprendimento, oppure derivanti da contesti educativi di provenienza, è invece necessario introdurre una varietà di approcci che possano coinvolgere da un lato il maggior numero di diversità possibili, e dall’altro la persona nella sua interezza. In questo senso una didattica per progetti può ben rispondere a questa esigenza, in quanto si fonda su principi quali l’insegnamento come creazione di opportunità e utilizzo di mezzi e risorse diversi, modelli di interazione in classe non solo simmetrici, condivisione di progettazione tra allievi e insegnanti, coinvolgimento delle sfere cognitive e affettivorelazionali, nonché metacognitive.(Didattica per progetti) La realizzazione di modalità didattiche laboratoriali, è condizione ideale per promuovere la personalizzazione dei percorsi di studio finalizzati all’apprendimento di specifiche competenze. Attraverso la didattica laboratoriale è possibile coniugare sapere e saper fare in un’esperienza di apprendimento consapevole. Infatti l’alunno prende atto, facendo leva sulle sue capacità e sviluppa progressivamente un progetto di vita individuale adeguato alle sue attitudini e ai suoi interessi. In questo modo si arricchiscono le relazioni interpersonali e la collaborazione costruttiva tra pari e tra alunni e docenti dinanzi a progetti da realizzare e compiti comuni da svolgere. Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli alunni, i loro apprendimenti, i loro risultati, e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale e competenze trasversali. In conclusione: l'educazione nell’era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano. Assetti organizzativi 130 1. Premessa La legge 107/2015 fornisce alcune indicazioni anche relativamente a quest’area: • • • Il piano e' il documento fondamentale costitutivo dell'identita' culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia (comma 14) Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docenti cui affidare il coordinamento di attività di cui al comma 28(insegnamenti opzionali della scuola secondaria) (comma 31) Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle azioni coerenti con PNSD (commi 57 e 59), affiancati da un ITP. 2. Orientamento strategico e organizzazione della scuola PERSONALE DOCENTE Organigramma Funzionigramma 131 DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Silvia Rosati COMPITI - Assicura la gestione unitaria dell’istituzione - È il rappresentante legale dell’istituzione - È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio - Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative - È titolare delle relazioni sindacali - Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi - Promuove la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio - Adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO INSEGNANTI Rogliano Mariangela Esposito Anna lisa • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • FUNZIONE Collaboratore vicario Collaboratore COMPITI sostituisce il D.S., in caso di assenza o di impedimento o su delega, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, e redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con l'esterno; partecipa alle riunioni di staff; redige il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti; coadiuva il Dirigente nella tenuta della documentazione cartacea e informatica; supervisiona l’orario di servizio dei docenti stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e dei criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto; coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola; coordina degli atti relativi all’adozione e/o conferma dei libri di testo; Si occupa della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le famiglie della scuola primaria; vigila sull’orario di servizio del personale; predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; opera il controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti; mantiene contatti con le famiglie; collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non previste; collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio; ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici; in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni; segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro; collabora nella compilazione e trasmissione dell’ Organico dell’autonomia; fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'Istituto; collabora con il D.S.G.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell'Istituto 132 • • • • • • • • • • • • • • • svolge funzioni di rappresentanza dell’Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del Dirigente coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola; partecipa alle riunioni di staff vigila sull’orario di servizio del personale; predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; opera il controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti; si occupa dei contatti con le famiglie; collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni non previste; collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio; ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici; in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni; Segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro; fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'Istituto INSEGNANTI Margarita Antonietta Cristiano Teresa FUNZIONE Responsabile di plesso Sacco e Vanzetti Responsabile di plesso Manzoni COMPITI • Collaborazione per tutto quanto attiene alle attività organizzative, didattiche e di formazione; - e in assenza del collaboratore del Dirigente Scolastico: • Vigilanza sul rispetto dell’orario di servizio e tenuta del registro delle firme di presenza; • Sostituzione degli insegnanti assenti e recupero degli eventuali permessi brevi fruiti; • Concessione di permessi per l’uscita anticipata degli alunni; • Comunicazione di eventuali disfunzioni e problemi inerenti la sicurezza, il trasporto e segnalazione di eventuali infortuni alle persone, di danni alla struttura scolastica, alle attrezzature, ai sussidi o di furti. Altre figure di Staff COORDINATRICE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Torino Annunziata Compiti • Rappresentanza dell’Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del Dirigente • Programmazione ed organizzazione di orari e servizi della Scuola dell´Infanzia • Coordinamento delle attività relative alla scuola dell’infanzia • Vigilanza sull’orario di servizio del personale; • Predisposizione delle sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità • Controllo firme docenti alle attività collegiali programmate; • Partecipazione alle riunioni di staff • Coordinamento incontri scuola-famiglia della scuola dell’infanzia • Vigilanza sul regolare andamento dell’attività scolastica quotidiana e progettuale della scuola • Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc.). 133 • • • • • Gestione dei permessi di entrata e di uscita degli studenti Verifica della puntualità e delle assenze degli alunni in collaborazione con i docenti di classe Contatti con le famiglie; In assenza del Dirigente, assicurazione di interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e degli alunni. Segnalazione al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Verbalizzazione delle riunioni collegiali, verifica dei registri personali della Scuola dell´Infanzia. Altre figure di Staff ANIMATORE DIGITALE Bonarrivo Maria Grazia COMPITI • • • Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazioni su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Altre figure di Staff Referente GLH : Franzese Immacolata Compiti • è referente di tutti gli ambiti legati alla funzione; • coordina il gruppo di lavoro docenti di sostegno e il GLH in sostituzione del DS; • rileva le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere; • cura e monitora la documentazione degli alunni disabili; • collabora con la funzione Bes e partecipa al GLI; • collabora alla stesura , realizzazione e monitoraggio del Piano per L’Inclusione, cogliendo anche le opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in situazione di svantaggio; • mantiene relazioni con gli EE.LL. di riferimento ; • fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI per gli alunni diversamente abili; • fornisce supporto ai docenti degli alunni con disabilità; • rileva i bisogni formativi da parte dei docenti , valuta le opportunità formative che si propongono di volta in volta e pianifica percorsi di formazione relativi alla disabilità; • diffonde materiali utili alle attività didattiche degli alunni diversamente abili; • si interfaccia con la Dirigenza Il GLHI (Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto) previsto dall’art.15 della Legge n.104 del 1992 si vede oggi affiancato, a livello di singola istituzione scolastica, dal GLI ovvero Gruppo di lavoro per l’inclusione o per l’inclusività; si tratta, per quest’ultimo, di altro ‘organo politico-operativo’ con il compito di realizzare il processo di inclusione scolastica. 134 Ora i GLHI E GLI sopracitati hanno ruoli complementari da svolgere ed i GLI non sostituiscono affatto i GLHI. Per l’anno scolastico 2016/2017 il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) e costituito dalle docenti : • Cristiano Teresa • Del Prete Rossella • Esposito Anna Lisa • Ferraro Ada • Frattolillo Stefania • Protta Virgilia Il GLI svolge le seguenti funzioni: • rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; o svantaggio sociale e culturale; o disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici; o difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse; • rilevazione delle situazioni di disagio o degli episodi di comportamenti a rischio (fenomeni di bullismo, ecc.) • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; • focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; • predisposizione degli strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di benessere organizzativo e della scuola e del clima degli ambienti di apprendimento e degli ambienti di classe; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di benessere organizzativo e della scuola e del clima degli ambienti di apprendimento e degli ambienti di classe; • predisposizione degli strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Tale Piano, attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, un’ipotesi globale di lavoro per l’anno scolastico successivo che, previo approvazione da parte del Collegio dei Docenti, 1. si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio 2. diventerà parte integrante del POF dell’Istituto 3. consentirà la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola. • • • • • • • Altre figure di Staff Referente GLI: Cristiano Teresa Compiti costruzione e/o revisione degli strumenti per la rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali (BES) presenti nella scuola e rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali(BES); costruzione degli strumenti per la rilevazione della percezione e della soddisfazione dell’utenza interna ed esterna in merito alla politica di inclusione adottata dalla scuola; costruzione degli strumenti di monitoraggio e monitoraggio degli interventi posti in essere per l’inclusione; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi già posti in essere e predisposizione di ulteriori piani di interventi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di gestione dei singoli alunni e delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli docenti, dalle figure di sistema specifiche e delle proposte provenienti dall’esterno; 135 • • • • • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico. Altre figure di Staff Referente alla Legalità: Manigrasso Leonarda Compiti favorisce l’elezione e l’individuazione di un referente della legalità all’interno di ciascuna classe che entrerà di diritto a far parte del Comotato della Legalità; stila di concerto con gli insegnanti di classe compiti e mansioni del referente di classe; individua, programma e progetta di concerto con le FFSS proposte (BES Sostegno agli studenti) e con i gruppi di lavoro esistenti (GLI) e lo Sportello psicologico attività o azioni atte a favorire l’individuazione e/o la prevenzione di comportamenti a rischio; rileva su segnalazione delle insegnanti di classe fenomeni di bullismo legate a illeciti di altra natura. FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 Manigrasso Leonarda Cristiano Teresa FUNZIONE Elaborazione e gestione PTOF COMPITI • • • • • • • • Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del POF Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del PTOF Coordinamento , gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione curriculare Coordinamento, gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione Extracurricolare Collaborazione con commissioni, dipartimenti, consigli di classe e gruppi di progetto relativamente a tutte le attività di cui ai punti precedenti (attività connesse allo sviluppo e all’integrazione dei curricoli ,flessibilità, attività integrative facoltative, corsi di formazione, ecc) Comunicazione interna relativa agli ambiti di competenza Comunicazione e pubblicizzazione dei contenuti del Piano dell’offerta formativa Interfaccia con la Dirigenza AREA 2 Bonarrivo Maria Grazia FUNZIONE Sostegno al lavoro dei docenti- Progettazione Cura della documentazione COMPITI 136 • • Fornire ai docenti, in particolare ai docenti neoassunti, informazioni e supporto in merito alle finalità, alla struttura organizzativa e alle modalità operative dell’istituzione scolastica Predisporre materiali e percorsi di supporto all’attività dei docenti • Programmare attività di rilevazione dei bisogni formativi dei docenti • Promuovere, pianificare e coordinare le attività di formazione dei docenti • Monitorare e valutare miglioramento. • Coordinare la Progettazione europea • Progettare e realizzare specifici Progetti nell’ambito della Programmazione Europea • • • • Fornire ai docenti supporto alla partecipazione, progettazione e realizzazione dei nell’ambito della Programmazione Europea Gestire e coordinare i progetti realizzati in collaborazione con soggetti esterni alla scuola Coordinare i progetti in rete con scuole e/o enti esterni Coordinare il monitoraggio e la valutazione dei Progetti curricolari ed exrtracurricolari • Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza • Interfacciarsi con la Dirigenza i processi formativi interni ed esterni e predisporre interventi di AREA 3 Biancospino Filomena Sellone Valeria • • • • • • • • • • • • FUNZIONE Interventi e servizi per gli studenti COMPITI Recepire le esigenze e le proposte degli studenti Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti Predisporre e/o coordinare attività di orientamento in ingresso Predisporre e/o coordinare attività di orientamento e riorientamento Predisporre orientamento in itinere ed eventuale gestione di interventi didattici per il miglioramento e superamento delle criticità Progettare , pianificare e monitorare , in accordo con i GLH e GLI, gli interventi e delle azioni contro la dispersione scolastica e per la prevenzione del disagio. Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle Rilevazione degli Apprendimenti previste dal SNV (Prove Invalsi) Sostegno e tutoraggio ai docenti impegnati nella somministrazione, correzione e registrazione delle Prove Invalsi Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle altre Rilevazioni da parte del SNV (Prove Ocse-Pisa ecc) Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione dei Documenti d’Istituto: Regolamento di Istituto, Regolamento Visite guidate, Patto Educativo di Corresponsabilità Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia Interfaccia con la Dirigenza AREA 4 Vigliotti Dosolina De Rosa Antonietta • Progetti FUNZIONE Rapporti con il territorio - Nuove tecnologie COMPITI Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione delle risorse economiche, culturali ed umane 137 • • • • • • • • • • • • • • offerte dal territorio all’istituzione scolastica (ad es. anagrafe delle Associazioni, delle Strutture sportive, delle Associazioni) Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione dei bisogni del territorio rispetto all’istituzione scolastica (ad es. questionari di rilevazione dei bisogni da sottoporre ai principali stakeholders) Curare i Rapporti con gli Enti locali, le Università, gli enti di formazione e soggetti esterni alla scuola per opportunità di formazione per gli studenti e per il personale, per la realizzazione di progetti e collaborazioni, partecipazione a concorsi, allestimento mostre e spettacoli Predisporre e/o coordinare le azioni necessarie alla stipula di Protocolli d’Intesa, Convenzioni, Accordi di rete Predisporre forme di informazione e sensibilizzazione sulle iniziative della scuola anche a mezzo Sito web Favorire e curare la condivisione di materiali ed in generale delle esperienze di attività didattiche attraverso l’uso di strumenti multimediali Curarel’archiviazione su supporto informatico della documentazione prodotta dai dipartimenti, dai gruppi di lavoro, dagli interclasse Organizzazione degli spazi destinati ad accogliere le dotazioni tecnologiche e pianificazione dell’uso degli stessi (Regolamento laboratori, Organizzazione e pianificazione dell’utilizzo degli stessi e delle dotazioni informatiche, ecc.) Supporto ai docenti della scuola per l’uso degli strumenti tecnologici Partecipazione ad iniziative istituzionali riguardanti le nuove tecnologie e relative applicazioni didattiche Ristrutturazione, manutenzione e aggiornamento periodico del sito Internet della scuola Consulenza e supporto per l'utilizzo del sito web della scuola per fini comunicativi, educativi e formativi Frequenza corsi di aggiornamento e di qualificazione inerenti l’espletamento della funzione Collaborazione e supporto all’Animatore Digitale Interfaccia con la Dirigenza AREA 5 Del Prete Rossella FUNZIONE Valutazione COMPITI • • • • • • • • • • Pianificare, coordinare e monitorare le azioni prescritte dal DPR 80/2013 Regolamento sulla Valutazione (Rilevazione degli Apprendimenti, Autovalutazione e Miglioramento delle Istituzioni Scolastiche) Pianificare, coordinare e monitorare i processi di Autovalutazione e Valutazione messi in atto dall’Istituzione scolastica Coordinare i Gruppi di Autovalutazione e Miglioramento Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la rilevazione della customer satisfaction Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per il monitoraggio e valutazione dei principali processi dell’Istituzione scolastica Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la verifica e valutazione degli apprendimenti Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi finalizzati alla lettura, interpretazione e condivisione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti (Prove Invalsi) Coordinare e pianificare le azioni per la redazione dei documenti inerenti i processi di cui sopra (RAV e PdM) Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza Interfaccia con la Dirigenza 138 AREA 6 Coco Annalisa • • • • • • • • • • FUNZIONE Bes Compiti Rilevare le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere; Curare e monitorare la documentazione degli alunni BES Collaborare con il referente GLH e partecipare al GLI Collaborare alla stesura , realizzazione e monitoraggio del Piano per L’Inclusione, cogliendo anche le opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in situazione di svantaggio Mantenere relazioni con gli EE.LL. di riferimento Fornire consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del P.D.P. per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES); Fornire supporto ai docenti degli alunni BES Rilevare i bisogni formativi da parte dei docenti , valutare le opportunità formative che si propongono di volta in volta e pianificare percorsi di formazione relativi alla disabilità Diffondere materiali utili alle attività didattiche degli alunni in situazione di svantaggio Interfaccia con la Dirigenza COMMISSIONE GLH La Commissione “GLH” rileva le situazioni di disagio a livello di Istituto e segue il monitoraggio in itinere ; fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI per gli alunni diversamente abili ; rileva i bisogni formativi e propone attività formative relative all'area di riferimento; diffonde i materiali utili per l’attività didattica; effettua un’indagine sulle offerte formative che il territorio offre per questi alunni. La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Capuano Antonietta Referente Ferraro Ada Franzese Immacolata Pellino Massimilla Reccia Nicoletta Russo Anna COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali interessate, con il GLH di istituto e di interfaccia con la Dirigenza; - Mantiene relazioni con gli EE. LL. - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI 139 – – – – individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. COMMISSIONE CONTINUTA’, ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE La Commissione “Continuità, accoglienza ed inclusione” lavora alla progettazione e pianificazione delle azioni di accoglienza per gli alunni; alla stesura del piano annuale delle azioni di Continuità; all’organizzazione degli incontri tra docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado per il passaggio delle informazioni relative agli alunni e per la progettazione di un curricolo verticale ; partecipa ad azioni di formazione – informazione riguardanti l’area.La Commissione si riunisce per autoconvocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Referente Franzese Immacolata COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; Verbalizza gli incontri e registra le presenze COMMISSIONE ELETTORALE La Commissione “Elettorale” organizza e coordina le attività previste dalla normativa in materia di votazioni scolastiche ; provvede alla quantificazione del materiale necessario per lo svolgimento delle votazioni e ne fa richiesta per l’approvigionamento. La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Biancospino Filomena Grimaldi Raffaella COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. – – – – COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. 140 GRUPPO VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO Il “Gruppo Valutazione e Miglioramento” lavora alla predisposizione di strumenti e modalità di raccolta di dati ed evidenze relativi a risorse, processi ed esiti dell’ organizzazione; alla costruzione di un sistema di indicatori quantitativi e qualitativi per la categorizzazione e valutazione di risorse, processi ed esiti; organizza il sistema di Gestione della Qualità; lavora alla redazione e revisione del RAV ; alla definizione di un congruente Piano di Miglioramento. Il Gruppo si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle operazioni. Lupoli Caterina Referente Russo Orsola Del Prete Rossella Torino Annunziata COMPITI DOCENTE REFERENTE - Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la Dirigenza; - Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione; - Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto, i componenti della commissione cui è preposto; - Verbalizza gli incontri e registra le presenze. – – – – COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione Strumentale; analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse; predisporre materiale; presentare al Collegio proposte. Curricolo, progettazione e valutazione: nuovi assetti organizzativi e valorizzazione delle risorse umane. Assi culturali, aree disciplinari, dipartimenti La costruzione del curricolo secondo assi culturali declinati in competenze, conoscenze ed abilità, sia in un’ ottica di continuità nell’ambito dell’obbligo dell’istruzione, sia in una prospettiva di raccordo e di integrazione dei diversi insegnamenti, ci appare come presupposto fondamentale per la promozione di apprendimenti significativi e come strumento per favorire il successo formativo degli alunni. Gli assi culturali costituiscono, dunque, per i docenti l’elemento unificante nella diversità e nell’integrazione, su cui tracciare dei percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave (Comunicazione nella madrelingua, Comunicazione nelle lingue straniere, Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, Competenza digitale, Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale) che realizzano la base per consolidare e accrescere saperi e abilità in un processo di apprendimento permanente per preparare i giovani alla vita adulta. La ristrutturazione del Curricolo di scuola in tal senso, con una programmazione , progettualità e valutazione che sia coerente con tale impostazione impone necessariamente una revisione di alcuni assetti organizzativi. L’istituzione di Dipartimenti, come articolazioni del Collegio, assume, pertanto, valenza strategica per favorire l’integrazione di discipline afferenti agli stessi Assi Culturali, ma anche è anche lo strumento per valorizzare la dimensione collegiale e co-operativa dei docenti in gruppi che lavorino in maniera più efficace progettazione, programmazione e valutazione nell’ambito dei singoli assi. Dipartimenti 141 I Dipartimenti articolazioni del collegio in cui i docenti sono raggruppati, sulla base delle discipline di insegnamento, per assi culturali e/o per aree disciplinari di cui indirizzano e sistematizzano le finalità. I lavori vengono coordinati da un docente eletto dal Dirigente Scolastico. Scopo principale è di garantire degli standard FINALITA’ disciplinari e formativi comuni a tutte le classi attraverso una progettazione condivisa e coerente, di favorire la verticalizzazione e la continuità dei processi e dei percorsi, attraverso l’individuazione degli obiettivi specifici e trasversali degli assi culturali COMPITI SPECIFICI • Definire il valore formativo dell’area disciplinare per assi culturali. • Individuare le conoscenze, abilità e le competenze in uscita dei vari ordini di scuola. • Definire gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze. • Indicare le linee guida delle programmazioni didattiche di classe. • Definire i criteri di valutazione per competenze. • Progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso, in itinere e in uscita. • Proporre l’adozione dei libri di testo, di sussidi e di materiali didattici atti a favorire l’integrazione disciplinare • Concordare e adottare nuove strategie di insegnamento secondo una didattica laboratoriale. • Proporre eventuali iniziative sperimentali relative all’insegnamento di una data disciplina o coinvolgenti più discipline, eventuali attività multidisciplinari e extracurriculari e percorsi di autoaggiornamento, aggiornamento, formazione. • Progettare interventi di prevenzione dell’insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze. NOMINA E COMPITI DEL • Il coordinatore di ciascun dipartimento viene COORDINATORE DI DIPARTIMENTO nominato dal Dirigente Scolastico. • Convoca e presiede le riunioni del dipartimento programmate secondo il piano delle attività e qualora ne emerga la necessità ; • Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico; • Fissa l’ordine del giorno, sulla base delle necessità e delle richieste presentate dai singoli docenti; • Presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale una volta approvato e firmato dal Coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del dipartimento; • E’ il punto di riferimento dei docenti del proprio Dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente (relativamente alle competenze del Dipartimento) garante del funzionamento, della COMPOSIZIONE 142 • • • • correttezza e trasparenza del dipartimento; Coordina la programmazione didattico-educativa di area disciplinare Coordina la produzione di prove di verifica Formula proposte d’acquisto di materiali didattici Formula proposte di aggiornamento Rispetto ed in aggiunta ai gruppi di programmazione e progettazione rappresentati dagli interclasse, i Dipartimenti per assi culturali garantiscono, inoltre, la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilano sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e da un’articolazione flessibile. In tale ottica i Dipartimenti lavoreranno alla progettazione annuale ristrutturandola per assi per il raggiungimento delle competenze di base e le competenze chiave. Dalla programmazione annuale dipartimentale, per assi e nell’ambito degli assi per aree disciplinari, discenderà la programmazione annuale disciplinare dei singoli docenti Anche i processi di valutazione saranno congruenti alla progettazione così stilata. Gli assi disciplinari sono declinati in discipline afferenti alle medesime aree disciplinari aventi specifiche finalità secondo lo schema di seguito riportato: Assi culturali Asse dei Linguaggi Aree Linguistico-Artistico-Espressiva Asse Storico-sociale Storico -geografica Asse MatematicoTecnologico Scientifico- Matematico tecnologica – scientifico Discipline Italiano Inglese Musica Arte e Immagine Educazione Fisica Storia- Geografia Cittadinanza Costituzione - Matematica Scienze Tecnologia L’ area linguistico-artistico-espressiva: Le discipline dell’area mirano a consentire all’alunno di acquisire la padronanza della lingua italiana nella ricezione e come produzione scritta e orale, indispensabile per comprendere e relazionarsi, insieme alla competenza comunicativa di una lingua straniera, necessaria alla comprensione di altre culture. La capacità comunicativa è altresì arricchita dall’uso consapevole di varie forme espressive non verbali che sono conoscenze fondamentali del patrimonio personale di ciascuno, nonché da un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse dei linguaggi: la docente Manigrasso Leonarda COGNOME NOME Attanasio Carmela Bonarrivo Maria Grazia Capuano Antonietta Capuano Maurizia Coco Annalisa Criscione Rossella Cristiano Teresa Cuomo Carla 143 Del Prete Immacolata Del Prete Rossella Di Petrillo Francesca Esposito Annalisa Ferrara Angela Grassia Filomena Lettiero Francesca Liguori Luigia Manigrasso Leonarda Margarita Antonietta Perrotta Filomena Protta Virgilia Rogliano Mariangela Russo Orsola L’area matematico-scientifico-tecnologica Attraverso le discipline dell’area agli alunni acquisiscono gli strumenti necessari per orientarsi nei diversi ambiti cognitivi del mondo contemporaneo caratterizzato sempre più da situazioni problematiche che richiedono un approccio di tipo scientifico, attraverso lo sviluppo delle capacità astrattive. Inoltre tale area ha l’obiettivo di stimolare gli alunni all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni. Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse Matematico-scientifico-tecnologico: la docente De Rosa Antonietta COGNOME NOME Barra Rosa D’ Angelo Franca Del Prete Mariarosaria De Rosa Antonietta Di Giacinto Margherita Ferraro Ada Forestiero Antonietta Franzese Immacolata Garofalo Elisabetta Gaudino Lucia Imputato Maria Antonietta Liguori Maurizia Martone Lucia Martone Rosa Mozzillo Consiglia Mozzillo Pasqualina Pellino Massimilla Pezzullo Filomena Russo MARIAROSARIA Russo Mariarosaria Stanzione Giuseppina Area storico-geografico-sociale Le discipline di tale area costituiscono consentono di imparare ad operare in maniera consapevole all’integrazione trasversale dei saperi attraverso la quale sviluppare la consapevolezza del sapere, saper fare e saper essere. Le 144 discipline di tale area costituiscono anche il terreno privilegiato per l’educazione alla legalità, l’educazione alla socialità e l’educazione verso una cittadinanza responsabile. Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse Storico –Sociale: la docente Lupoli Carmela COGNOME NOME Buonomo Antonio Canciello Anna Caravano Carmela Ciccarese Cristina Cimmino Ermelina Del Prete Lucia Giugliano Annalisa Grimaldi Raffaella Klain Giuseppina Lettera Ida Lupoli Carmela Lupoli CATERINA Lupoli Caterina Persico Raffaelina Reccia Nicoletta Salvatore Maria Grazia Sellone Valeria Terracciano Giovanna Tessitore Maria Rosaria Vigliotti Dosolina Villano Patrizia Vitale Clori 145 Pianificazione delle attività dei dipartimenti 1° riunione 2° riunione SETTEMBRE: prima dell’inizio delle attività didattiche e successivamente all’incontro dei responsabili dei dipartimenti per programmare le attività da svolgere nelle riunioni 3° riunione NOVEMBRE: prima delle programmazioni dei consigli di interclasse e di quelle disciplinari 4° riunione GENNAIO 5° riunione APRILE MAGGIO Per Assi Culturali • Definire gli obiettivi partendo dall’analisi delle competenze per approdare all’individuazione delle abilità e delle conoscenze • Definire gli obiettivi partendo dall’individuazione delle conoscenze per approdare alle competenze. • Definire i livelli di apprendimento Per Aree Disciplinari • Stabilire le linee generali della programmazione annuale per aree in verticale , alla quale dovranno rifarsi la programmazioni di interclasse • Progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso Per Aree Disciplinari • Concordare l’organizzazione generale del Dipartimento • Proporre progetti da inserire nel PTOF da realizzare e/o sostenere • Discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso Per Assi Culturali • Valutare e monitorare l’andamento delle varie attività ed apportare eventuali elementi di correzione anche dei criteri di valutazione adottati • Individuare le tipologie di prove adeguate alla verifica delle singole competenze • Progettare interventi di recupero e sostegno didattico Per Aree Disciplinari • Effettuare il monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi • Proporre l’adozione dei libri di testo, di sussidi e di materiali didattici Documentazione e produzione dei materiali Sin dall’inizio del’anno scolastico, i Dipartimenti si sono articolati in gruppi di lavoro, producendo i seguenti materiali: programmazione per assi in verticale, da cui discenderà la programmazione dell’ intersezione e dell’interclasse; griglie di valutazione dei campi di esperienza e delle competenze utilizzate per le prove disciplinari, interdisciplinari, di asse all’inizio, in itinere e al termine dell’anno scolastico; produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti; lavori tematici in relazione alle aree di competenza; verbali delle riunioni GRIGLIA DI VALUTAZIONE 146 SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA DESCRITTORI A B C D E F G H I L M IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI – SUONI - COLORI N O P Q I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO R S T U V Z AA BB CC DD Ha consapevolezza dei diritti e dei doveri propri e di quelli degli altri Segue le regole di comportamento Sa ascoltare gli altri con attenzione Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo Sa confrontarsi con adulti e coetanei, pur nella diversità dei punti di vista È autonomo nell’alimentarsi e nel vestirsi Ha cura di sé ed usa pratiche corrette di igiene personale Sa correre, stare in equilibrio e coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo Sa usare piccoli attrezzi sportivi nel rispetto delle regole Sa controllare la forza del corpo e valutare i rischi di gesti inconsulti Sa comunicare, esprimere e raccontare emozioni, utilizzando il linguaggio del corpo Sa esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative Sa esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con creatività Sa seguire con attenzione spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici) Sa inventare piccole storie ed esprimersi attraverso diverse forme di drammatizzazione Ha padronanza d’uso della lingua italiana Sa ascoltare e comprendere narrazioni e storie Sa dialogare, discutere e chiedere spiegazioni Sa raccontare e comunicare agli altri emozioni, pensieri, ragionamenti Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato agli apprendimenti acquisiti Sa raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontando e valutando anche la qualità Sa compiere misurazioni mediante semplici strumenti Sa collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone Sa orientarsi nel tempo della vita quotidiana Sa osservare gli organismi viventi con attenzione e sistematicità SEZIONE _____ IL SE E L’ALTRO N ALUNNO/A IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI SUONI COLORI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z AA BB CC DD 147 Griglie di valutazione disciplinari Scuola primaria Anno Scolastico2016/17 Livelliministeriali (circ. n°3 del 13 febbraio 2015) Livello base/iniziale – intermedio – avanzato 1- Base/iniziale: L’alunno svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. 2- Intermedio : L’alunno svolge i compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. 3- Avanzato : L’alunno svolge i compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni assumere autonomamente decisioni consapevoli. 148 PROVE D’INGRESSO: ITALIANO CLASSE………….. COMPETENZA DI AREA COMPETENZE DISCIPLINARI: N. ALUNNO/A Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. Prova a Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione a. Ascoltare con attenzione testi di vario tipo e dimostrare di comprenderne sia il contenuto globale sia le informazioni b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione ed esprimendo il proprio punto di vista. c. Raccontare oralmente un vissuto personale e riferire una storia letta, rispettando l’ordine cronologico e/o logico. d. Leggere in maniera scorrevole semplici testi per scopi pratici e di svago, sia a voce alta sia con lettura silenziosa e autonoma, e individuarne gli elementi essenziali. e. Produrre testi di diverso tipo pianificando le sue parti (iniziale, centrale, finale) . f. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e rispettarle nello scrivere Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 149 PROVE D’INGRESSO: LINGUA INGLESE COMPETENZA DI AREA COMPETENZE DISCIPLINARI: N. ALUNNO/A Prova a Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. CLASSE…………….. Integrareidiversilinguaggiedessere in grado di utilizzare idiversicodicidellacomunicazione a. Ascoltare con attenzione brevi testi e dimostrare di comprenderne sia il contenuto globale sia le informazioni b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione. c. Raccontare oralmente un vissuto personale esprimendo gusti e preferenze. d. Leggere semplici testi , sia a voce alta sia con lettura silenziosa e autonoma, e individuarne gli elementi essenziali. e. Produrre semplici testi . f. Conoscere le fondamentali regole grammaticali; conoscere gli aspetti culturale dei paesi di lingua anglofona. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 150 PROVE D’INGRESSO : IMMAGINE-MUSICA-ED.FISICA COMPETENZA DI AREA COMPETENZE DISCIPLINARI: N. ALUNNO/A Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. Prova a CLASSE………… Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione a. Descrivere la realtà utilizzando canali non verbali b. Rappresentare la realtà e le esperienze attraverso diversi linguaggi espressivi c. Conoscere tecniche diverse per colorare d. Usare il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme e. Destreggiarsi nella motricità finalizzata in relazione allo spazio e al tempo f. Interpretare e comunicare contenuti emozionali/tecnici attraverso i gesti e il movimento Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 151 PROVE D’INGRESSO: MATEMATICA CLASSE…..… COMPETENZA DI AREA Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. COMPETENZE DISCIPLINARI a. Usare il numero per contare, confrontare, ordinare e operare. b. Orientarsinellospazio, riconoscere, analizzare, rappresentare e NUMERI operare con figure geometriche c. Utilizzare rappresentazioni grafiche di dati SPAZIO E FIGURE d. Individuare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche e. Conoscere e usare i linguaggi logici RELAZIONI, DATI E PREVISIONI f. Confrontare e operare con grandezze e unità di misura N. ALUNNO/A Prova a Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 152 PROVE D’INGRESSO: SCIENZE CLASSE………….. COMPETENZA DI AREA Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. COMPETENZE DISCIPLINARI a. Sviluppare atteggiamenti di curiosità verso il mondo. b. Osservare, riconoscere e descrivere i fenomeni fondamentali del OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL mondo fisico, biologico e tecnologico. CAMPO c. Osservare, fare domande, formulare ipotesi e verificare d. Riferire ciò che sperimenta, utilizzando un linguaggio ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI appropriato. E MATERIALI e. Conoscere e rispettare l’ambiente gli esseri viventi e non e l’uomo. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE f. Avere consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, riconoscere e descrivere il funzionamento e avere cura della sua salute. N. ALUNNO/A Prova a Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 153 PROVE D’INGRESSO: TECNOLOGIA CLASSE………….. COMPETENZA DI AREA Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici. COMPETENZE DISCIPLINARI a. Vedere e osservare oggetti e materiali VEDERE E OSSERVARE b. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed essere in grado di descrivere la funzione principale e la struttura e di PREVEDERE E IMMAGINARE spiegarne il funzionamento c. Riconoscere e identificare nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo artificiale d. Ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi INTERVENIRE E TRASFORMARE e. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato, utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali f. Intervenire e trasformare un oggetto descrivendo la sequenza delle operazioni. N. ALUNNO/A Prova a Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 154 PROVE D’INGRESSO: STORIA COMPETENZA DI AREA CLASSE………….. Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE DISCIPLINARI USO DELLE FONTI a. Usare gli indicatori temporali e/o cardinali sapendo verbalizzare esperienze personali b. Ricavare informazioni da fonti di diverso tipo comprese carte geo-storiche, riconoscendo le trasformazioninel tempo ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI PRODUZIONE ORALE E SCRITTA N. ALUNNO/A Prova a c. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. d. Usare carte geo- storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. e. Comprendere avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno f. caratterizzato la storia dell’umanità Raccontare esperienze vissute e/o fatti studiati utilizzando una terminologia adeguata e rappresentando le conoscenze apprese mediante grafismi, disegni, testi scritti e/o risorse digitali Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato 155 PROVE D’INGRESSO: GEOGRAFIA COMPETENZA DI AREA Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente. COMPETENZE DISCIPLINARI ORIENTAMENTO LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ PAESAGGIO REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE N. ALUNNO/A CLASSE………….. Prova a Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato Frattaminore,…………. a. Orientarsi nello spazio circostante e/o sulle carte utilizzando riferimenti topologici e i punti cardinali. b. Illustraregraficamente un percorso. Rappresentareoggetti o ambientivisti dall’alto. c. Utilizzare il linguaggio della geo-graficità. Leggere, conoscere ed interpretare carte geografiche. Leggere e utilizzarevari tipi di grafici. d. Conoscere e distinguere gli elementi fisici ed antropici caratteristici di ambienti diversi e. Localizzare oggetti e costruzioni nello spazio f. Riconoscere le relazionitra le caratteristiche del territorio e del patrimonio socio-culturale che lo contrassegna. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f I docenti 156 PROVE D’INGRESSO: RELIGIONE CLASSE………….. Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. a. Ascoltare con attenzione testi di tipo religioso e dimostrare di comprenderne sia il contenuto globale sia le informazioni b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione ed esprimendo il propriopunto di vista COMPETENZA DI AREA COMPETENZE DISCIPLINARI N. ALUNNO/A Prova a c. Raccontare oralmente una storia religiosa letta, rispettando l’ordine cronologico e/o logico d. Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua. e. Riconoscere nella Bibbia e nella vita di Gesù gli avvenimenti principali della storia d’Israele e considerali punto di riferimento della cultura occidentale f. Riconoscere che ogni persona è un valore per vivere insieme in unione e amicizia e per costruire una società di pace. Prova b Prova c Prova d Prova e Prova f Livello 1 = base/iniziale Livello 2 = intermedio Livello 3 = avanzato 157 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE COMPETENZE TRASVERSALI Alunno __________________________ GLI APPRENDIMENTI PER LA VITAa. s. 2016-2017 COMPETENZA CHIAVE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE DESCRITTORI LIVELLI DI PRESTAZIONE In modo In modo In modo adeguato parzialmente non adeguato adeguato N. 1 Rispetto di sé. Assunzione di comportamenti idonei a favorire il proprio benessere psico-fisico N. 2 Rispetto degli altri. Comportamenti nelle relazioni interpersonali. N. 3 Rispetto dell’ambiente e delle regole di convivenza. N. 1 Originalità e spirito di iniziativa nella pianificazione dei progetti. N. 2 Assunzione delle proprie responsabilità SENSO DI INIZIATIVA ED IMPRENDITORIALITA’ N. 3 Capacità di chiedere aiuto N. 4 Capacità di fornire aiuto a chi lo chiede CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE IMPARARE AD IMPARARE N. 1 Impegno nei vari campi espressivi in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento. N. 2 Capacità di analizzare se stesso e di misurarsi con le novità e gli imprevisti. N. 1 Capacità di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni N. 2 Impegnarsi in nuovi apprendimenti in modo autonomo N. 3 Possedere un patrimonio di conoscenze e di nozioni base Frattaminore,…………………….. I docenti 158 Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato Frattaminore,…………………….. IMPRENDITORIA LIÀ INIZIATIVAEDI SENSO DI CIVICHE I docenti 159 Descritto re n. 3 Descritto re n. 2 Descritto re n. 1 Descritto re n. 2 Descritto re n. 1 IMPARARE AD IMPARARE CULTURALE ESPRESSIONE ED Descritto CONSAPEVOLEZZA re n. 4 Descritto re n. 3 Descritto re n. 2 Descritto re n. 1 Descritto re n. 3 E COMPETENZE SOCIALI ALUNNO/A Descritto re n. 2 N Descritto re n. 1 GRIGLIA DI OSSERVAZIONE COMPETENZE TRASVERSALI CLASSE………….. LEGENDA DESCRITTORI COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE N. 1 Rispetto di sé. Assunzione di comportamenti idonei a favorire il proprio benessere psico-fisico N. 2 Rispetto degli altri. Comportamenti nelle relazioni interpersonali. N. 3 Rispetto dell’ambiente e delle regole di convivenza. SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’ N. 1 Originalità e spirito di iniziativa nella pianificazione dei progetti. N. 2 Assunzione delle proprie responsabilità N. 3 Capacità di chiedere aiuto N. 4 Capacità di fornire aiuto a chi lo chiede CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE N. 1 Impegno nei vari campi espressivi in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento. N. 2 Capacità di analizzare se stesso e di misurarsi con le novità e gli imprevisti. IMPARARE AD IMPARARE N. 1 Capacità di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni N. 2 Impegnarsi in nuovi apprendimenti in modo autonomo N. 3 Possedere un patrimonio di conoscenze e di nozioni base RUBRICA DELLE PROVE D’INGRESSO DELLE CLASSI PRIME VERIFICHE D’INGRESSO - ITALIANO Aspetto della Verifica competenza Indicatori Coordinazione grafo1 motoria Coordinazione grafo2 motoria Coordinazione grafo3 motoria Coordinazione grafo4 motoria Coordinazione grafo5 motoria Direzionalità 6 Direzionalità 7 Direzionalità 8 Classe prima Compito specifico Riprodurre segni obliqui, a spirale, circolari Riprodurre segni obliqui, a spirale, circolari Riprodurre segni orizzontali, verticali, obliqui e circolari Riprodurre segni a spirale Individuare un percorso obbligato e tracciarlo Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio 160 9 10 11 12 13 Ritmo Ritmo Comprendereunastoria Comprendereunastoria Produrre una storia 14 Produrre una storia Applicare nozioni di spazio seguendo un ritmo di colore Applicare nozioni di spazio seguendo un ritmo di colore Riconoscere personaggi principali, le loro caratteristiche e azioni Riordinare le sequenze temporali di una storia Raccontare una storia con l’uso di nozioni temporali e spaziali. Utilizzare i connettivi casuali per mettere in relazione gli eventi Raccontare una storia con l’uso di nozioni temporali e spaziali. Utilizzare i connettivi casuali per mettere in relazione gli eventi ALUNNO/A Prov1 Prov2 Prov3 Prov4 Prov5 Prov6 Prov7 Prov8 Prov9 Prov10 Prov11 Prov12 Prov13 P Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato Frattaminore,…………. I docenti 161 VERIFICHE D’INGRESSO - MATEMATICA Verific a 1 2 3 4 5 6 7 8 N. Classe prima Aspetto della competenza Indicatori Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello spazio usando correttamente i binomi locativi Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi, eseguire misurazioni usando strumenti alla sua portata Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello spazio usando correttamente i binomi locativi Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi. Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello spazio usando correttamente i binomi locativi Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi, eseguire misurazioni usando strumenti alla sua portata Numeri: avere familiarità con le strategie del contare e dell’operare. Numeri: avere familiarità con le strategie del contare e dell’operare. ALUNNO/A Prova1 Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato Frattaminore,…………. Compito specifico Usare i binomi locativi Ordinare oggetti rispetto alla loro altezza e lunghezza Riconoscere forme, dimensioni e colori Riconoscere somiglianze e differenze Riconoscere forme, dimensioni e colori Classificare oggetti in base a una proprietà Contare oggetti e registrare la quantità Distinguere nella realtà isimboli numerici da altri simboli. Prova2 Prova3 Prova4 Prova5 Prova6 Prova7 Prova8 I docenti 162 VERIFICHE D’INGRESSO – SCIENZE Verific a 1 Classe prima Aspetto della competenza Indicatori Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2 Riconoscere le principalicaratteristichedeimodi di vivere di animali e vegetali N. ALUNNO/A Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato Frattaminore,…………. Compito specifico Riconoscere oggetti e persone all’interno di un elenco. Individuare la funzione di manufatti diversi all’interno di uno spazio abitativo. Individuare le caratteristiche che legano gli esseri viventi al proprio ambiente. Prova 1 Prova 2 I docenti 163 VERIFICHE D’INGRESSO – STORIA Classe prima Verifica 1 Aspetto della competenza Indicatori Riconoscere trasformazioni nel tempo 2 Riconoscere trasformazioni nel tempo 3 Riconoscere trasformazioni nel tempo 4 5 Riconoscere trasformazioni nel tempo Ordinare fatti nel tempo 6 Riconoscere durate e trasformazioni nel tempo N. ALUNNO/A Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato Frattaminore,…………. Compito specifico Ordinare in successione i cambiamenti nel tempo nella vita di una persona Collocare eventi nel passato recente e prevedere ciò che succederà in un futuro immediato. Individuare le relazionispazio-temporali, riconoscere l’organizzazione temporale della successione. Rilevare le caratteristiche principali di eventi e formulare ipotesi. Individuare la successione degli eventi, ricostruendo nelle sue fasi un episodio disegnato. Orientarsi nel tempo della vita quotidiana e cogliere le durate delle azioni. Prova 1 Prova 2 Prova 3 Prova 4 Prova 5 I docenti 164 Prova 6 VERIFICHE D’INGRESSO – GEOGRAFIA Verifica Aspetto della competenza Indicatori Individuare posizioni di oggetti e persone nello 1 spazio. Individuare posizioni di oggetti e persone nello 2 spazio. Formulare ipotesi, ricercare soluzioni a situazioni 3 problematiche di vita quotidiana. N. ALUNNO/A Classe prima Compito specifico Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come sopra/sotto, in alto/in basso. Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come davanti/dietro, vicino/lontano. Comparare intuitivamente lunghezze e distanze. Prova 1 Prova 2 Prova 3 Livello 1 = in modo adeguato Livello 2 = in modo parzialmente adeguato Livello 3 = in modo non adeguato 165 Criteri di formazione delle classi e di attribuzione dei docenti alle classi Su parere del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti sono stati individuati i seguenti criteri per la formazione delle classi prime: – equa distribuzione maschi e femmine, – eterogeneità dei livelli di valutazione, – equa distribuzione alunni con disagio socio-relazionale ed extracomunitari, – equa ripartizione alunni diversamente abili, – frequenza del corso dei germani, anche di coloro i cui germani hanno conseguito la licenza nell’a.s. scorso, – tener conto, in linea di massima dei desiderata dei genitori. Criteri assegnazione dei docenti alle classi, sezioni staccate e plessi L’assegnazione dei docenti alle classi è stata svolta dal DS,sulla base dei criteri individuate ed esplicitati nel PTOF, nel Verbale del Consiglio di Circolo n.18 del 14 luglio 2016 e nel Verbale del Collegio Docenti n.1 del 1 settembre 2016, che sono i seguenti: -valutazione e salvaguardia dell’efficacia ed dell’efficienza del sistema scolastico -valorizzazione delle risorse -analisi delle criticità come emerse nei risultati Invalsi come indicato -continuità didattica-educativa; -continuità di plesso. In un’ottica gestionale complessiva di equilibrio, efficacia ed efficienza del servizio, tenendo conto degli interessi espressi dai singoli docenti in merito a: -rotazione/continuità su team ed ambiti ( gli orari sono decisi dal collegio ) -interesse a restare nelle classi dell’anno precedente (invocando la continuità) ed a cambiare classi (invocando la mobilità interna); -ripartizione equa di attività non gradite (vedi assistenza mensa). In considerazione di specifici requisiti: -Competenza e tra le competenze: esperienza pregressa, formazione acquisita, risultati negli apprendimenti degli alunni e risultati negli apprendimenti degli alunni e risultati di percezione nella gestione della classe. L’assegnazione dei docenti a plessi e succursali è svolta dal DS, nel rispetto dei criteri generali nazionali del contratto sulle utilizzazioni sulla base di: -Continuità -Continuità di plesso per i docenti che hanno terminato il ciclo, qualora ci siano classi da ricoprire nel plesso di appartenenza -attuazione progetti di scuola -anzianità 166 Processi per la pianificazione delle azioni per i raggiungimento degli obiettivi dell’istituto. Nella presente sezione sono descritte le modalità con le quali l’Istituzione Scolastica gestisce i processi specifici funzionali al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi individuati. Finalità delle azioni descritte è quella di garantire e di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni dell’Istituto: nell’ambito di esse si identifica come area prioritaria ed orientante quella riguardante le azioni didattiche e formative. Per garantire una gestione proattiva, orientata all’efficacia ed all’efficienza ed al miglioramento continuo, la scuola adotta un approccio per processi in ottica sistemica. L’approccio per processi prevede le seguenti azioni: • vengono individuate delle sequenze di attività (processi) finalizzate a realizzare specifici servizi (output), attraverso la trasformazione di elementi in ingresso (input); in particolare, vengono identificati i processi di realizzazione dei servizi finali rivolti agli utenti della scuola ed i processi ausiliari o trasversali, tipicamente rivolti al personale interno, comunque necessari per garantire la qualità progettata dei servizi finali e soddisfazione di tutte le PI; • vengono identificati i collegamenti tra i processi identificati; • tali processi vengono descritti e regolati (quando occorre, attraverso apposite procedure o istruzioni), per garantirne un’adeguata efficacia, efficienza e qualità; • viene attribuita una specifica responsabilità dell’efficacia, efficienza e qualità di ciascun passo del processo, ma anche dell’intero processo, a persone adeguatamente formate e qualificate; • a tal fine, viene garantito, a cura del responsabile della qualità, un adeguato insieme di azioni programmate di verifica e di monitoraggio, anche tramite la misurazione di specifici “indicatori statistici”, e la comunicazione dei risultati a coloro che operano lungo il processo; • vengono effettuate prontamente azioni di trattamento delle non conformità e di prevenzione eventualmente emerse da reclami, verifiche e monitoraggi “interni” e da verifiche ispettive “esterne” al processo, al fine di correggere gli errori e conseguire al meglio possibile gli obiettivi di qualità del processo; • vengono attivate azioni di miglioramento - in particolare, ove reclami e/o monitoraggi “interni” ed “esterni” rivelino carenze significative di qualità o di efficienza ed al fine di evitare il ripetersi o l’insorgenza di non conformità - attraverso processi di “problem solving”, effettuati competentemente e con il coinvolgimento di coloro che operano lungo il processo. Per ottenere, mantenere e migliorare una integrazione costante e coerente dei processi e la loro gestione unitaria l’Istituto adotta un approccio sistemico alla gestione, che garantisce flessibilità e capacità di intervento mirata. Nell’approccio sistemico alla gestione: -I processi individuati sono messi in relazione fra di loro, analizzandone la sequenzialità, l’interdipendenza e l’interazione. -La rete di rapporti tra i processi è rappresentata da una mappa che ne evidenzia le relative interfacce. Finalità principale della gestione sistemica è per il Circolo didattico “C. Colombo” quella di aumentare la capacità di concentrare gli sforzi sul processo chiave, quello di insegnamento-apprendimento. L’approccio di gestione sistemica viene applicato a tutti i processi gestionali, sia principali e di supporto proprio nell’ottica di focalizzazione sul processo chiave. Per costruire l’approccio sistemico per processi il Circolo didattico “C. Colombo” ha intrapreso le seguenti azioni: Analisi del contesto • Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali • Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate 167 • PROCESSI DI SUPPORTO PROCESSI PRINCIPALI Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti) • Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie • Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati • Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio • Analisi delle non conformità effettive e potenziali • Individuazione delle azioni correttive e preventive • Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento • Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni relative ad ogni processo . Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi costitutivi del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie a breve, medio e lungo termine dell’Istituto. I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati: Macroprocesso processo PROGETTAZIONE E INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO INTERESSATE FORMATIVO DECLINAZIONE DEGLI INPUT DELLA NORMATIVA ITALIANE ED EUROPEA STESURA DEL POF PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO EROGAZIONE DEL SERVIZIO ALLOCAZIONE DELLE RISORSE FORMATIVO IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’DI DIDATTICA CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME DEGLI ESITI GOVERNANCE DEL SISTEMA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D’ISTITUTO RIESAME E MIGLIORAMENTO RICERCA E SVILUPPO ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE FINANZIARIA RISORSE GESTIONE STUDENTI, PERSONALE E FORNITORI GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE ESTERNA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE GESTIONE RAPPORTI CON L’UTENZA 168 Personale assistente amministrativo Organigramma 169 Funzionigramma DSGA Silvia Izzo COMPITI – – – – – – – – – – – – – – – – E’ responsabile della procedura di gestione della documentazione; E’ responsabile dei servizi amministrativi e di supporto; Organizza l’attività del personale addetto ai servizi amministrativi dell’Istituto; Organizza l’attività dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi in base alle direttive del D.S.; Predispone il Piano Annuale ed i budget di spesa in collaborazione con il D.S.; Controlla i flussi di spesa dei parametri di preventivo; Predispone il Conto Consuntivo, i libri fiscali e la relazione finanziaria; Gestisce l’archivio documentale dei collaboratori esterni; Gestisce la modulistica della committenza pubblica per l’apertura, la conduzione e la chiusura dei corsi e per la rendicontazione; Gestisce i rapporti con i collaboratori esterni e con i fornitori; Gestisce la contabilità corrente e gli adempimenti fiscali; Sovrintende la segreteria e lo smistamento delle comunicazioni; E’ delegato alla gestione dell’attività negoziale; Partecipa ai lavori del Consiglio d’Istituto; Assiste il D.S. nella conduzione delle trattative sindacali; È componente dell’Ufficio di Dirigenza. Assistenti amministrativi Di Pinto Annalisa ASS. AMMINISTRATIVO Sezione amm.va: alunni TIPOLOGIA SERVIZIO • • • • • • • • • • • • COMPITI Iscrizioni alunni e relativa informatizzazione dati anagrafici alunni primaria e dell’infanzia dei due plessi; nulla osta; certificati di studio; certificati di frequenza, distribuzione ai docenti schede di valutazione ,e successivo controllo dei dati anagrafici; riconsegna alle classi delle stesse ; Cedole librarie (distribuzione, raccolta, ricevute, riconsegna al comune delle cedole non utilizzate , controllo accurato della numerazione); Esami (idoneità) – preparazione degli esami, timbratura, distribuzione registri, raccolta registri di tutto l’anno, timbratura, selezione, archiviazione di tutto compreso le pagelle; Graduatoria alunni scuola dell’infanzia (insieme alla commissione); Alunni inadempienti, segnalazione ai vari uffici Cura e predisposizione fascicoli alunni primaria e infanzia Varie ed eventuali legate agli alunni Rilevazioni Integrative e Anagrafe Alunni SIDI , scuola primaria e dell’infanzia. Rilevazione,trasmissione al SIDI organico degli alunni e docenti Inserimento libri di testo sito AIE; Gestione adempimenti alunni H; Infortuni alunni. 170 ASS. AMMINISTRATIVO TIPOLOGIA SERVIZIO Romano Caterina Sezione amm.va: personale docente scuola primaria COMPITI Stato giuridico personale docente scuola primaria: • Redazione certificati e attestati di servizio richiesti dal personale docente; • Tenuta registro stato personale e fascicoli personali; • Adempimenti neo immessi in ruolo ( assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S.); • Dichiarazione dei servizi/distribuzione/codifica/controllo/inserimento al sidi • Istanze di pensione – ricostruzione di carriera- riscatti - buonuscita • MOD.PA04 INPDAP – Istruzione pratiche cessazione dal servizio • Richiesta e trasmissione fascicoli personali; • Graduatorie soprannumerari docenti; • Statistiche docenti scuola primaria; • Denunce infortuni docenti primaria; • Iter procedura prestiti; Personale ATA : • gestione permessi, recuperi, straordinario, -predisposizione comunicazioni di servizio per sostituzione personale assente; • Adempimenti neo immessi in ruolo ( assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S.; • Graduatorie soprannumerari • Istanze di pensione – ricostruzione di carriera- riscatti – buonuscita • Tenuta fascicoli personali • MOD.PA04 INPDAP – Istruzione pratiche cessazione dal servizio • Denunce infortuni personale ATA • Gestione visite guidate; • Gestione albo e registro comunicazioni docenti. ASS. AMMINISTRATIVO TIPOLOGIA SERVIZIO Crispino Anna Addolorata Sezione amm.va: personale docente scuola infanzia T.I. COMPITI • • • • • • • • • • • • • • • Ricezione fonogrammi assenze del personale e comunicazione delle stesse ai responsabili dei 2 plessi – Visite fiscali – Predisposizione decreto assenza tramite applicativo argo; Comunicazioni assenze sidi e rilevazione mensile; Privacy: predisposizione nomine nuovi assunti Sicurezza (D.LGS. 81/2008) Stato giuridico personale di ruolo infanzia – tenuta registro stato personale e fascicoli personale Tenuta registro stato personale e fascicoli personali ruolo materna – assenze docenti Adempimenti neo immessi in ruolo infanzia (assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S. –); Dichiarazione dei servizi/distribuzione/codifica/controllo/inserimento al sidi personale scuola infanzia; Istanze pensioni -Ricostruzioni di carriera –Riscatto –Buonuscita – scuola infanzia; Mod PAO4- pratiche riscatto – ricongiunzione e ricostruzione docenti scuola infanzia ; Graduatorie docenti soprannumerari ; Denunce infortuni docenti scuola infanzia; Iter procedura prestiti docenti scuola infanzia; Invalsi; Decreti e controllo requisiti beneficiari permessi ex legge 104/92; 171 ASS. AMMINISTRATIVO TIPOLOGIA SERVIZIO • • • • • • • • • • • • • • • • COMPITI Invio corrispondenza, lettere di trasmissione e varie Iter procedure prestiti docenti a t.d.; Graduatorie personale docente e non per conferimenti incarichi e supplenze, messe a disposizione, istruttoria per conferimento supplenze, notifiche, rettifiche graduatuorie; Contratti a t.d., inserimento dati SIDI per contratti su posto vacante e maternità; Spedizione dei contratti agli Uffici di competenza –R.T.S. ; Tenuta registro convocazioni; Trasmissione pratiche ai vari enti; Tenuta registri obbligatori (RO5) per docenti con contratto a t.d. Contratti docenti di religione – inserimento dati argo; Certificati di servizio personale a t.d; TFR; Contabilizzazione stipendi e trasmissioni R.T.S. – Elaborazione CU; Registro Inventario; Gestione elenco operatori economici; Personale ATA : istruzione pratiche prestiti- determinazione e variazione ANF; Collaborazione con il D.sga per preventivi e pratiche istrutturia gestione acquisti. ASS. AMMINISTRATIVO TIPOLOGIA SERVIZIO • • • • • • • Papa Rocco Sezione amm.va: personale a T.D. e area contabile Pisano Salvatore Sezione amm.va e supporto area alunni COMPITI Prelievo posta eletronica – da out-look e intranet-Sito U.S.P. Napoli e sito U.S.R. Campania; Protocollo; Archivazione secondo il titolario degli atti in generale, della gestione e della pubblicazione all’Albo dell’istituto degli atti e dei documenti per i quali è prevista l’affissione; Gestione dell’attività degli Organi Collegiali: Consiglio di circolo, Giunta Esecutiva, RSU; Rapporti con il comune (Ufficio tecnico per richiesta interventi); Stesura di lettere, circolari e raccolta degli atti stessi da predisporre per la firma del D.S. e/o del D.S.G.A; Nell’ambito dell’ufficio gestione Alunni l’assistente amministrativo, collabora con la collega Di Pinto Annalisa all’attività curricolare per iscrizioni, frequenze, esami, certificazioni, statistiche, valutazioni, documentazioni, nulla-osta, gestione digitalizzata ed interattiva dei rapporti scuola famiglia. 172 SERVIZI AUSILIARI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI Il servizio dei collaboratori scolastici viene organizzato sempre nel rispetto delle attività e mansioni espressamente previste dal profilo professionale di loro appartenenza e nel rispetto delle vigenti norme sugli orari individuali secondo criteri di praticità e di efficacia in relazione alle oggettive necessità di funzionamento didattico, alla quantità delle attività scolastiche in orario, al numero delle persone impegnate negli spazi dell'Istituto. Sede Centrale “SACCO E VANZETTI” NOMINATIVO PIANO LIGUORI GABRIELE DARONE DOMENICO LAVINO RINO GAUDINO MICHELE COSTANZO ROCCO PIANO TERRA –Apertura e chiusura edificio al termine del servizio svolto dagli LSU e dopo aver verificato la chiusura di fontane e finestre. Sorveglianza ingresso principale Controllo generale classi piano terra (aule n.7-14-15) Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza Pulizia Corridoi Pulizia spazi esterni PIANO TERRA – Sorveglianza ingresso principale in orario di ingresso e di uscita delle classi. Sorveglianza ingresso lato dx Regolamentazione ingresso uffici di Segreteria e Presidenza Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza Pulizia Corridoi Pulizia spazi esterni PIANO TERRA – Controllo generale classi piano terra (aule n..10-11-12-13) Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza Pulizia Corridoi Pulizia spazi esterni PRIMO PIANO – Controllo generale delle classi primo piano lato dx (aule n. 20-21-22-23-24-25-) Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza Pulizia Corridoi Pulizia spazi esterni PRIMO PIANO- Controllo generale delle classi primo piano lato dx(aule 26-27-28) lato sx aula n.16 e aula 18 laboratorio di potenziamento Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza Pulizia Corridoi Pulizia spazi esterni 173 Plesso “MANZONI” NOMINATIVO PIANO NASI GIUSEPPE PEZZULLO FRANCESCO DI GIORGIO DOMENICO CAPASSO MAURIZIO IACONANGELO FIORENTINO BRANCACCIO PASQUALE LANDOLFO ANTONIETTA PIANO TERRA –controllo generale delle sezioni della scuola dell’infanzia (Aule n. 9-10-11-12) e del reparto assegnato prima dell’ingresso degli alunni Sorveglianza alunni scuola infanzia. Pulizia banchetti e bagni alunni scuola dell’infanzia PIANO TERRA – controllo generale delle sezioni della scuola dell’infanzia (Aule n. 13-14-15) e del reparto assegnato prima dell’ingresso degli alunni Sorveglianza alunni scuola infanzia. Pulizia banchetti e bagni alunni scuola dell’infanzia PIANO TERRA – Apertura e chiusura edificio al termine del servizio svolto dagli LSU e dopo aver verificato la chiusura di fontane e finestre. - controllo generale delle aule della scuola primaria(n. 1-2-3) pulizia gabinetto medico – pulizia banchetti e bagni alunni Pulizia spazi esterni PIANO TERRA – controllo generale delle aule della scuola primaria(n. 4-5-6) Pulizia banchetti e bagni alunni Pulizia spazi esterni PRIMO TERRA – controllo generale delle aule n. 7 - aula nuova n. 8 della scuola primaria e Pulizia banchetti e bagni alunni Pulizia Atrio PRIMO PIANO - Controllo generale delle aule della scuola primaria n. 21-22-23-24-25 Pulizia banchetti e bagni alunni Pulizia corridoi e scale PRIMO PIANO- Controllo generale delle aule della scuola primaria n. 16-17-18-19-20 Pulizia banchetti e bagni alunni Pulizia corridoi e scale 174 Orario di funzionamento degli uffici L’ufficio di Segreteria è aperto al pubblico nei seguenti giorni : il lunedì e il mercoledì dalle 11.00 alle 13.00 dalle 14,00 alle 16,00 il giovedì dalle 11,00 alle 13,00. Il Dirigente Scolastico riceve: utenza interna il martedì ed il mercoledì dalle ore 12,30 alle ore 14,00 (docenti di scuola Primaria e dell'Infanzia del 1° turno) dalle ore 10,00 alle ore 11,00 (docenti di scuola dell'Infanzia 2° turno) ; utenza esterna martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 11.00. Per motivi urgenti si potrà richiedere appuntamento. 3. Continuità e orientamento : Progetto Continuità Alla luce di quanto già indicato nella Costruzione del Curricolo e nelle conseguenti scelte organizzative, si è inteso porre un accento molto forte sulla continuità come presupposto imprescindibile del successo formativo degli alunni e della costruzione di una scuola in grado di offrire l’equità dei percorsi e la qualità dei servizi. La continuità didattica, intesa sia in orizzontale sia in verticale all’interno della stessa istituzione scolastica che tra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un'azione educativa attenta ai bisogni degli alunni e che nel contempo trasforma la scuola come luogo di incontro e di crescita di persone, è pertanto uno dei pilastri del processo educativo. Continuità significa considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo progressivo che valorizzi le competenze acquisite e insieme riconosca la specificità di ciascuna scuola. In particolare il passaggio da una scuola all'altra rappresenta, per l'alunno, un momento estremamente delicato attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori; entrare in un nuovo ordine di scuola significa uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola e affrontare nuovi sistemi relazionali, nuove regole e responsabilità. Creare opportunità di confronto permette agli alunni di esplorare, conoscere, frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto spesso con un sentimento misto di curiosità e ansia. Una Favorire la continuità significa aiutare il bambino ad affrontare questi sentimenti di confusione e a rassicurarlo circa i cambiamenti che lo aspettano, promuovendo in modo positivo il passaggio futuro. Proprio per questo motivo la scuola ha elaborato un Progetto Continuità fortemente articolato, trasversale a tutte le azioni previste dal curricolo e che costituisce il filo conduttore che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il percorso didattico - educativo dell’ alunno. La scuola primaria si raccorda con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo grado per coordinare i percorsi degli anni-ponte attraverso una condivisione di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica. Il progetto continuità coinvolge il nostro istituto a diversi livelli: organizzativo, didattico e progettuale e non si limita alle giornate di incontro tra le classi ponte, ma mette in pratica “azioni positive” per una continuità di tipo verticale ed orizzontale. In particolare: per favorire la continuità in verticale – Organizza incontri tra docenti delle classi ponte per “trasferire” le informazioni riguardanti il percorso formativo di ogni singolo alunno per la formazione delle classi. 175 – Predispone una scheda informativa sulle competenze dei bambini in uscita dalla scuola dell'infanzia e dalla quinta classe della scuola primaria con relativo certificato delle competenze . - Organizza visite degli alunni delle classi quinte , nel mese di gennaio , presso la scuola Secondaria di Primo Grado “ I. C. Novio Atellano” di Frattaminore, per offrire agli alunni la conoscenza degli ambienti e delle attività della scuola che frequenteranno l’anno successivo. -Propone un progetto continuità, curriculare, tra gli alunni di anni 5 della scuola dell’Infanzia e gli alunni delle classi prime della scuola Primaria ,con incontri settimanali, per favorire il passaggio dei bambini da un grado all’altro di scuola attraverso esperienze comuni e la realizzazione di elaborati che costituiranno elementi essenziali di valutazione; - Organizza l’Open day , giornata in cui gli alunni delle classi quinte accoglieranno gli alunni della scuola dell’infanzia per far visitare e conoscere ambienti e risorse della scuola che frequenteranno l’anno successivo. La finalità di questa giornata è quella di realizzare esperienze condivise che costruiscano un “ponte” tra i diversi ordini di scuola e facilitino agli alunni questo passaggio rendendo la scuola luogo di accoglienza, di integrazione e di appartenenza. - Supporta i genitori per l’iscrizione on-line degli alunni. per favorire l’orientamento e l’auto-orientamento -Propone attività di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, curriculari, che coinvolge tutti gli ordini di scuola : Infanzia – Primaria al fine di creare un percorso funzionale e coerente che promuova nell’alunno una progressiva consapevolezza e conoscenza di sé. Nella scuola dell’Infanzia il metodo privilegiato è quello della ricerca e dell’esplorazione che sviluppa nel bambino la capacità di osservazione, di attenzione, di ascolto e di movimento coordinato per arrivare alla costruzione di regole comportamentali, di conoscenza del proprio corpo, di gesti, di movimenti individuali e collettivi. Nella scuola Primaria si lavora sulle percezioni che il bambino ha di sé e del suo corpo consentendogli poi di mettersi in relazione con lo spazio che gli sta intorno e di avviare i primi contatti corporei con gli altri, stimolando la conoscenza del proprio spazio e di quello dell’altro. L’alunno attraverso conversazioni, discussioni, interviste saprà cogliere le relazioni esistenti tra gli elementi costitutivi dell’ambiente e i nessi di casualità, fornendo le sue ipotesi e le sue soluzioni. Le attività motorie proposte daranno al bambino l’occasione per maturare progressivamente la capacità di autonomia, per crearsi un’immagine realistica di sé e per superare le forme di egocentrismo. I giochi incoraggeranno l’impegno personale, stimoleranno lo spirito di collaborazione e di gruppo aiutando l’alunno a relazionarsi con i compagni nel rispetto del prossimo e delle regole verso un modo sano di vivere la competizione. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 4. La famiglia riveste un ruolo primario nel processo di crescita e di maturazione dei bambini ed è partner fondamentale nella definizione di un curricolo di scuola rispondente ai bisogni. Una serena e fattiva collaborazione tra scuola, tutte le altre agenzie educative e le famiglia è condizione indispensabile per un armonico intervento educativo. Tale collaborazione si concretizza da parte dei genitori: nella partecipazione alle sedute degli organi collegiali e alle associazioni di genitori liberamente costituitesi: a. Consigli di Interclasse/Intersezione nell’ambito dei quali si discutono iniziative e attività specifiche delle classi e delle sezioni di uno stesso anno o di uno stesso plesso della scuola primaria b. Consiglio di Circolo che delibera il programma finanziario e organizzativo, il regolamento interno, il calendario e le modalità di funzionamento dei diversi ordini di scuola c. Comitato dei genitori costituitosi per iniziativa dei genitori eletti come rappresentanti nei consigli di classe ed interclasse che esprimere pareri e proposte al Collegio dei Docenti e il Consiglio di Circolo tengono per la definizione del PTOF e si configura come strumento di interlocuzione privilegiato tra scuola ed utenza. d. Comitato di Valutazione 176 nella partecipazione a tutti gli incontri scuola famiglia finalizzati alla valutazione e comunicazione delle fondamentali tappe di crescita culturale e di maturazione socio affettiva del singolo alunno (ricevimento genitori in incontri individuali , consegna schede di valutazione, ricevimento su appuntamento per situazioni particolari, partecipazione a Gruppi di lavoro per l’Handicap e a Gruppi di lavoro per l’Inclusione, ecc.) nella condivisione della mission , della vision , delle finalità e degli obiettivi della scuola nella redazione condivisa e nella pubblicazione di documenti fondamentali per la vita dell’Istituzione scolastica ( Manuale della Qualità, Carta dei servizi, Regolamento d’Istituto, Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione, Patto educativo di corresponsabilità consultabili sul sito web della scuola) nel supporto dell’attività didattica nella partecipazione alle iniziative culturali proposte dalla scuola (feste natalizie, rappresentazioni teatrali, incontri con esperti su tematiche specifiche); da parte della scuola : nell’ analisi dei bisogni attraverso appropriati strumenti di analisi (questionari, focus group, interviste) e di soddisfazione (questionari, sportello, email contatti) nella valorizzazione delle professionalità e competenze dei genitori per interventi didattici in qualità di esperti nel coinvolgimento nel processo di autovalutazione dell’offerta formativa in un sistema di informazione chiaro, efficace, mirato e tempestivo che utilizza forme di comunicazione via Internet, con la pubblicazione sul sito della scuola di tutti i documenti fondamentali dell’Istituzione scolastica , ma anche delle comunicazioni e della documentazione relativa alla attività didattiche e progettuali. In particolare, la comunicazione scuola/famiglia ha iniziato, nella nostra scuola, il suo processo di digitalizzazione che nello specifico si traduce nel passaggio a una comunicazione via web dei risultati scolastici, quindi pagelle on line, e a una documentazione dell’attività didattica registrata con modalità digitale. Per venire incontro alle esigenze di tutti e garantire un’ informazione completa e aggiornata sulla situazione scolastica degli alunni è stato introdotto il registro on- line grazie al quale il genitore è aggiornato costantemente e in tempo reale sulla situazione scolastica del proprio figlio. Attraverso l’utilizzo del registro elettronico il docente dispone di un accesso diretto ai dati (votazioni) e della possibilità di costruire e visionare trand confrontabili per uno stesso alunno e tra alunni . Il registro on line consente infatti di ottenere un report riassuntivo e periodico, che mostri l’andamento dei voti e metta in relazione, all’interno di ogni disciplina, le diverse competenze e trasversalmente confrontando più discipline. I dati registrati del singolo alunno mostrano possono essere immediatamente confrontati con la media della classe ed incrociati con altri dati ad esempio provenienti da altre rilevazioni Tra le attività progettuali destinate anche ad un’utenza adulta , la nostra istituzione scolastica aderisce alla “Rete Laboratori Territoriali” per la costituzione di laboratori territoriali da parte di un’istituzione scolastica secondaria di secondo grado con la collaborazione di enti locali e pubblici presenti sul territorio. Tali laboratori si configurano come luoghi per lo sviluppo e di crescita per gli studenti con attività ben strutturate e una didattica laboratoriale, ma anche come un’opportunità per le famiglie degli studenti e gli adulti del territorio. Attraverso le attività programmate dalla rete si intende in particolare valorizzare l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro facendo emergere le inclinazioni individuali, ma anche aprire la scuola ai genitori, farla diventare luogo di scambio e crescita reciproco oltre che di opportunità di formazione e di reinserimento occupazionale. 177 Formazione ed Aggiornamento 1. Premessa La formazione e la pianificazione di momenti di formazione sono esplicitamente previsti da norme contrattuali: il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla all'art. 63 la formazione in servizio del personale; all'art. 66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti ed al personale ATA. Il piano di formazione ed aggiornamento viene integrato allaluce di quanto indicato nelle Linee guida “Piano di Formazione-Docenti 2016” e risponde, in merito a finalità ,contenuti e modalità a quanto delineato nel Piano di formazione 2016-2019 contenente le finalità, le priorità per la formazione , i livelli di governance del piano, le caratteristiche della formazione in servizio. La legge 107/2015 interviene a sostegno di questa politica proponendo un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. In particolare, la formazione in servizio del personale docente, “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124), è ripensata attraverso alcuni passaggi innovativi: a. il principio della obbligatorietà della formazione in servizio in una logica strategica e funzionale al miglioramento; b. la definizione e il finanziamento di un Piano nazionale di formazione triennale; c. l’inserimento, nel piano triennale dell’offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei bisogni formativi e delle conseguenti azioni di formazione da realizzare; d. l’assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; e. il riconoscimento della partecipazione alla ricerca e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente. E’ fondamentale chiarire la triplice natura degli obiettivi formativi riferibili a: a. obiettivi di crescita personale e professionale del singolo docente; b. obiettivi di miglioramento della scuola; c. strategia per lo sviluppo dell’intero Paese. La legge 107/2015 che , nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano Triennnale dell' offerta formativa che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, prescrive anche la progettazione di azioni formative per il personale in servizio, congruenti alla redazione di tale piano. La Legge 107/2015 art.1 comma 124 precisa che la formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. E’ ribadito come la formazione costituisca una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane e che l'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. Già il DPR80/2013 Regolamento sulla Valutazione, con l’avvio di un percorso strutturato di autovalutazione e miglioramento, aveva focalizzato l’attenzione sull’analisi dei processi di formazione ed aggiornamento , come processi chiave da considerare ai fini di un’analisi attenta dell’Istituzione scolastica e della redazione del Rapporto di Autovalutazione. Formazione e sviluppo professionale appaiono, dunque, in modo chiaro come la premessa essenziale ad ogni processo di miglioramento, ma perché il cambiamento sia in grado di rispondere alle sfide più complesse da parte della società e della tecnologia, ad attese sociali sempre maggiori nei confronti dei docenti, insomma perché questi ultimi possano offrire un’offerta formativa all’altezza delle sfide poste dal mondo esterno , bisogna pensare ad una formazione che sia in grado di : Includere gli insegnanti nei cambiamenti ( attraverso la socializzazione dei processi strategici dell’istituzione scolastica, inclusi quelli di autoanalisi e miglioramento) 178 chiarire la differenza e i rapporti tra aggiornamento e formazione ( che ci consente di passare dal corso di aggiornamento al concetto di formazione come partecipazione vissuta alla vita progettuale dell’istituzione scolastica) riconsiderare la componente motivazione come fattore cruciale valorizzando il possesso da parte degli insegnanti di conoscenze specialistiche acquisite con la formazione e con l’esperienza ( il che impone di ridefinire il rapporto tra ricerca e pratica e di applicare modelli di ricerca collaborativi con Università, centri di ricerca) ripensare al rapporto tra necessità individuali e collettive, di gruppo rafforzare il profilo di un docente con competenze specialistiche e conoscenze specifiche, in grado di operare e di decifrare contesti diversi, in evoluzione e spesso di gestire situazioni di inevitabile e perdurante incertezza. 2. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Alla luce del dettato normativo il Piano dell’Offerta Formativa parte dalle premesse RAV e dalle azioni previste dal Piano di Miglioramento ad esso collegato ed è elaborato nell’ ottica triennale di pianificazione dell’offerta formativa e della determinazione dell’organico dell’autonomia. Si è inoltre inteso dare spazio anche ai bisogni formativi così come percepiti dai docenti e sondati attraverso la somministrazione di questionari, focus group realizzati in specifici gruppi di lavoro. I punti di debolezza emersi dal RAV sono: • Assenza di motivazione da parte del personale ATA alla partecipazione ad iniziative di formazione. • Assenza di un adeguato piano di formazione per i docenti -Assenza di un sistema di monitoraggio e di verifica della effettiva ricaduta degli interventi di formazione destinati ai docenti. • Mancata capitalizzazione degli interventi di formazione dei docenti ai fini delle attività messe in atto dalla scuola. Le richieste ed i bisogni formativi espressi dal personale sono in merito ad iniziative di formazione e di aggiornamento per : • far fronte alle trasformazioni della scuola e ai cambiamenti e alle problematiche del nostro tempo • per costruire un curricolo basato la valorizzazione dei contenuti della tradizione, ma in un’ottica europea e di mobilità • per migliorare la capacità progettuale, sia nella costruzione del curricolo che relativamente agli aspetti organizzativi dell’ istituzione scolastica • per approfondire metodologie e strumenti per interventi didattici ed educativi efficaci • per approfondire metodologie e strumenti atti a favorire le l’integrazione e l’inclusione tra gli studenti. Da tutta la comunità scolastica è condivisa l’idea che la formazione non può essere intesa come un’ azione amministrativa ma, deve far emergere e condividere le buone pratiche. Gli ambiti fondamentali della professionalità docente in cui costruire percorsi di formazione si individuano, dunque, in azioni formative relative alla : − dimensione sociopolitica del docente, che consentano di fornire utili strumenti di supporto ai docenti ed al personale ATA e consapevolezza sul ruolo , sulle funzioni del personale della scuola e sugli aspetti normativi ed organizzativi della stessa; − dimensione pedagogica-didattica, al fine di potenziare le competenze metodologiche didattiche, la progettazione, la programmazione per competenze, i principi teorici e gli strumenti della valutazione , le conoscenze di specifiche aree disciplinari , le competenze digitali; − dimensione disciplinare, al fine di promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e cooperazione, condivisione di buone prassi, documentazione; 179 Da tutta la comunità scolastica è condivisa l’idea che la formazione non può essere intesa come un’ azione amministrativa, ma deve far emergere e condividere le buone pratiche. Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente scolastico significa favorire la comunicazione tra docenti, diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in Laboratori di Sviluppo Professionale per tutto il personale. La Formazione alla luce delle nuove Linee Guida ( aggiornamenti alla luce di ) 1. I bisogni formativi La pianificazione delle azioni di formazione discende da : 1. I bisogni formativi strategici per l’Istituzione Scolastica come emersi dal Rapporto di Autovalutazione e dal Piano di Miglioramento ed in generale funzionali al Piano triennale dell’offerta formativa 2. I bisogni emersi in sede di monitoraggio e valutazioni delle azioni formative già poste in essere 3. I bisogni formativi che emergono di volta in volta anche a livello individuale Da questi tre aspetti si procede rispettivamente alla progettazione : 1. Percorsi di formazione come già programmati o posti in essere nel precedente piano di formazione 2. Rinnovamento o integrazione delle precedenti azioni a culmine di monitoraggio 3. Percorsi formativi volti a rispondere a situazioni di disagio o problematiche emerse a livello di istituzione scolastica o alle necessità dei piani individuali di sviluppo professionale - Le aree della formazione Sono definite sulla base dei bisogni formativi ed in rapporto alle priorità indicate dalle linee guida: Area metodologica didattica : - Didattica per competenze - Innovazione metodologica - Competenze di base - Inclusione e disabilità - Coesione e prevenzione del disagio Area delle nuove tecnologie - Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Area socio-organizzativa, giuridico- amministrativa e contabile - Autonomia organizzativa e didattica 2. Le modalità della formazione Azioni intraprese a livello di Istituzione Scolastica: - come IS certificante - in convenzione con Enti di formazione Azioni progettate nella Rete di scopo PRO.VA.MI. Azioni progettate in Rete di Ambito Azioni PNSD Azioni a livello individuale e coerenti con le finalità dell’Istituzione Scolastica 180 3. Sistemi di monitoraggio I tempi : -a conclusione di ogni percorso formativo -a conclusione dell’A.S. su tutte le azioni formative Gli strumenti di misurazione della qualità e quantità: 1. Numero di docenti coinvolti nella formazione a livello di Istituzione Scolastica Numero di docenti coinvolti nella formazione individuale Numero totale di ore di formazione in media per docente 2. Per ogni azione formativa interna o di rete : questionari di rilevazione della soddisfazione; prove oggettive di apprendimento e/o ricaduta sulla IS o sul cambiamento individuale 3. Per la formazione in generale: questionario di rilevazione della soddisfazione sul piano di formazione; evidenze oggettive di performance; focus group I costi : da programmare sulla base delle risorse disponibili 4. Gli attori Il Piano di formazione si presenta, dunque, come un sistema strutturato di pianificazione, monitoraggio e valutazione delle azioni formative così come pensate in rapporto alle istanze normative, alle esigenze e priorità stabilite a livello nazionale ed emerse dal RAV e dal PDM ed integrate nel PTOF a livello di IS. Data la complessità della formulazione e della gestione del Piano esso prevede il coinvolgimento di molte figure. Fase dell’analisi dei bisogni formativi Fase della pianificazione Fase della progettazione Fase del monitoraggio delle singole azioni formative Fase del monitoraggio e della valutazione Funzione Strumentale Sostegno ai docenti Funzione Strumentale Progettazione Funzione Strumentale Valutazione Gruppi di lavoro: 1. GLI 2. Dipartimenti 3. CTS di Rete 4. FS BES 5. Animatore Digitale e Team Digitale 6 . Figure di Sistema Funzione Strumentale Valutazione Gruppo di Miglioramento 5. I destinatari Docenti • • • Referenti di Istituto FFSS Figure di Coordinamento Formatori e tutor Gruppi di lavoro impegnati in specifici progetti di arricchimento, differenziazione, individualizzazione dell’insegnamento e in processi di innovazione delle Portfolio professionale disponibile on line sul sito del Miur contenente : -la storia formativa e professionale - la documentazione delle unità formative = esso diventerà parte integrante del fascicolo personale del docente Piano Individuale di sviluppo 181 metodologie e della didattica professionale contenente esigenze e proposte di crescita da parte del docente Personale ATA Dirigente Scolastico 6. Modalità Modalità A livello individuale • Corsi autofinanziati anche con carta elettronica del docente A livello di scuola : -gruppi di ricerca -comunità di pratiche -laboratori tematici permanenti A livello di Rete di scopo PRO.VA.MI A livello di Rete di Ambito A livello Centrale • • Risorse professionali interne In convenzione con Enti (CIDI, Università, ecc.) • • • • • • Risorse professionali interne In convenzione con Enti (CIDI, Università, ecc.) Da definire in maniera condivisa Miur PNSD Misure PON Metodologia e prassi Metodologie • • • • Formazione in presenza e a distanza Sperimentazione didattica e ricerca/azione Lavoro in rete Approfondimento personale e collegiale Riconoscimento e certificazione della formazione • Attestati di certificazione (la certificazione è considerata come valutabile qualora sia relativa a tematiche di interesse per l’Istituzione Scolastica e coerenti con il Piano di Formazione) • Documentazione • Restituzione e rendicontazione • Documentazione sulla ricaduta sull’Istituzione Scolastica Finalita’ ed obiettivi • Favorire la conoscenza degli aspetti normativi dell’istruzione e dell’organizzazione scolastica come presupposto di partecipazione e condivisione dei processi; • Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale; • Migliorare il clima relazionale attraverso prassi comunicative efficaci lche incidano contestualmente sulla conoscenza e stima reciproca; Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti : a. didattica personalizzata b. didattica individualizzata, c. didattica inclusiva, 182 • • • d. strumenti per l’inclusione e l’integrazione, e. didattica per competenze Acquisire conoscenze utili sui principi e presupposti teorici della valutazione, sulla prassi valutativa anche come strumento di certificazione Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica, in un’ottica trasversale, in particolare in merito all’acquisizione da parte degli alunni di competenze linguistiche potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico- argomentative degli studenti e alle competenze matematiche Favorire l’acquisizione di competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica – (contenuti laboratoriali presenti nel PNSD) Pianificazione Corsi Ambiti della professionalità docente cui afferiscono La scuola pubblica nel nuovo quadro normativo Progettazione e Valutazione Metodologie didattiche Assi culturali, aree disciplinari e discipline : dalle competenze linguistiche a quelle logicomatimatiche Moduli Destinatari Durata Modalità AASS di riferimento del piano 2015/2016 - 2018/2019 Dimensione sociopolitica 2015/2016-2016/ 2017 Dimensione pedagogica-didattica Dimensione pedagogica-didattica Dimensione disciplinare 2015/2016- 2016/2017 2016/2017 2017-2018 La scuola pubblica nel nuovo quadro normativo • Il Dlgs 165/2001 e la Riforma Brunetta • Trasparenza e Amministrazione • Il DPR 80/2013 Regolamento sulla valutazione • La Legge 107/2015 • docenti neo assunti • figure di staff privacy nella Pubblica • componenti gruppo di miglioramento 20 h Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di confronto,alternati ad altri pratici con un repertorio di metodologie innovative (laboratori,workshop, ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,riflessione e 183 documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone pratiche. Risorse umane Enti coinvolti Budget previsto Risultati attesi Esperti esterni Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero (Proteo, CIDI) Euro 2000 Partecipazione consapevole dei docenti alla vita dell’istituzione scolastica Miglioramento del clima lavorativo e risoluzione del conflitto Produzione e documentazione Materiali di lavoro da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di cui la scuola fa parte Monitoraggio e valutazione Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). Moduli Destinatari Durata Modalità Progettazione e Valutazione • La valutazione degli apprendimenti presupposti teorici e normativi : • Progettare, pianificare, monitorare e valutare Il curricolo verticale • Progettare e valutare per competenze • La valutazione dell’organizzazioni complesse: dalla logica della certificazione di qualità alla valutazione per il miglioramento • docenti neo assunti • docenti interessati • componenti gruppo di miglioramento 20 h Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio di metodologie innovative (laboratori,workshop, ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in 184 presenza, studio personale,riflessione e documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone pratiche. Risorse umane Enti coinvolti Budget previsto Risultati attesi Esperti esterni Esperti di Rete Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero (Proteo, CIDI, ecc) Euro 2000 Progettare in modo efficace Costruire un efficace sistema di valutazione degli apprendimenti (griglie di valutazione, sistema strutturato di indicatori quantitativi e qualitativi, prove comuni) Produzione e documentazione Monitoraggio e valutazione Moduli Destinatari Uso diffuso e condiviso di prassi e strumenti e (questionari di customer satisfaction, mappatura dei processi,ecc. ) per l’autovalutazione d’istituto Materiali di lavoro da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di cui la scuola fa parte Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). Metodologie didattiche • Psicologia dell’Apprendimento e dell’Educazione in Età Evolutiva”: difficoltà e disagi • Disabilità, DSA, BES • Le metodologie didattiche e strumenti rispondere ai diversi stili di apprendimento • La scuola inclusiva: didattica , strategie e strumenti • • Metodologie e strumenti digitali per la didattica docenti neo assunti • docenti interessati • referenti e componenti Commissioni e GLH e GlI, per 185 Durata Modalità Risorse umane Enti ed associazioni coinvolti Budget previsto Risultati attesi • docenti di sostegno 40 h Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio di metodologie innovative (laboratori,workshop, ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,riflessione e documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone pratiche. Esperti esterni Esperti di Rete Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero (Proteo, CIDI, ecc) Esperti in psicologia dell’età evolutiva Psicoterapeuta infantile (ASL- Napoli 3) Università Euro 4000 Costruire ambienti di apprendimento efficaci Migliorare i risultati di apprendimento degli alunni Identificare i casi di disabilità, di DSA e di Bes e costruire percorsi efficaci Produzione e documentazione Monitoraggio e valutazione Padroneggiare le tecniche e gli strumenti di cooperazione e collaborazione basati su computer e favorire una maggiore diffusione dell'uso dei mezzi informatici nella didattica specialmente nei confronti delle discipline non tecniche Materiali di lavoro da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di cui la scuola fa parte Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). Assi culturali, aree disciplinari e discipline : dalle competenze linguistiche a quelle logico-matimatiche Moduli • Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di 186 Istruzione Destinatari Durata Modalità Risorse umane Enti ed associazioni coinvolti Budget previsto Risultati attesi • Assi culturali, aree disciplinari epistemologici delle discipline • • Competenze di base cittadinanza docenti neo assunti • coordinatori di dipartimento • coordinatori di interclasse/intersezione e e statuti competenze di • docenti interessati 20 h Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio di metodologie innovative (laboratori,workshop, ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,riflessione e documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone pratiche. Esperti esterni Esperti di Rete Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero (Proteo, CIDI, ecc) Università Euro 2000 Favorire apprendimenti significativi e rispondenti alle richieste della società contemporanea Migliorare i risultati di apprendimento degli alunni Favorire l’acquisizione di competenze, conoscenze ed abilità nell’ottica dell’apprendimento permanente Produzione e documentazione Monitoraggio e valutazione Materiali di lavoro da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di cui la scuola fa parte Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). 187 3. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA Finalita’ ed obiettivi del piano • • Favorire la conoscenza delle procedure informatizzate che prescrivono la corretta gestione documentale in formato digitale dei principali atti e provvedimenti amministrativi; Migliorare le conoscenze in merito alla corretta pubblicizzazione dei documenti indicati nel D.LGS. 33 del 2013 “decreto sulla trasparenza amministrativa” Pianificazione Corsi “La segreteria digitale” Ambiti della professionalità ata profilo Assistente Amm.vo cui afferiscono Utilizzo programmi gestionali che l’istituzione scolastica acquisterà AASS di riferimento del piano 2015/2016 - 2018/2019 2015/2016-2016/ 2017 “La segreteria digitale” • Il Dlgs 33 del 2013 • Trasparenza e Amministrazione Destinatari • Personale di segreteria Durata 20 h Modalità Nell’ambito del corso gli assistenti amministrativi ,dopo aver ricevuto una informazione preliminare in relazione alle principali novità normative degli ultimi anni in merito alle procedure digitali, riceveranno istruzioni di carattere teorico- pratico in riferimento alla corretta conservazione documentale ed al corretto utilizzo del sito internet istituzionale Risorse umane Esperti esterni Budget previsto Euro 2000 Risultati attesi Maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento delle attività amministrative della segreteria. Miglioramento delle possibilità di utilizzo del sito istituzionale da parte dei docenti e dei destinatari del servizio scolastico Moduli privacy nella Pubblica 188 Produzione e documentazione Materiali di lavoro da condividere Monitoraggio e valutazione Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). 189 Piano Nazionale Scuola Digitale Premessa Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. Obiettivi del PNSD • • • • • • • • sviluppo delle competenze digitali degli studenti potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governante, la trasparenza e la condivisione di dati formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione potenziamento delle infrastrutture di rete valorizzazione delle migliori esperienze nazionali definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo). L’AD sarà formato in modo specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”. Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni 190 esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento secondo un’articolazione che prevede la realizzazione di obiettivi a brevissimo termine, medio e lungo termine nel prossimo triennio. Da un’analisi dei bisogni e delle risorse esistenti si rileva che attualmente la scuola presenta un laboratorio di informatica con un numero di postazioni insufficienti per il numero degli alunni di ogni classe, solo in 12 aule del Circolo sono presenti LIM, assenza di postazioni informatiche in ogni classe ,assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti. Attingendo a Fondi PON “Per la Scuola” FESR 2014/2020 e altri fondi MIUR si intende ottenere l’ infrastruttura di rete cablata e Wireless, servizi legati alla connettività. Implementare aule con tablet e stazioni mobili complete che permettano di focalizzare la didattica su una collaborazione totale tra gli allievi ed il docente ed offrire la possibilità di ricerca e sviluppo delle conoscenze degli allievi in modo diretto e semplificato. Nell'ottica della collaborazione e dei saperi condivisi, lo studente è da intendersi come protagonista attivo e non semplice fruitore. E' per questo che la scuola deve porsi come soggetto in grado di progettare percorsi formativi basati sulla dimensione operativa della conoscenza. Si tratta di modificare profondamente il modo di concepire “l’ambiente scuola”, l’organizzazione dei suoi spazi e dei tempi d’apprendimento degli alunni, gli obiettivi formativi e, soprattutto il ruolo dei docenti. Gli insegnanti devono considerare che la “sapienza digitale” che gli adolescenti dimostrano quando apprendono in modo auto-diretto, soffre ad ogni modo delle “mancanze” (di interesse, di metodo e via dicendo) rilevate nell’ambito della formazione istituzionale, per via di un uso della tecnologia, in cui sono immersi, spesso molto tradizionale e decisamente orientato alla fruizione più che alla produzione di contenuti. Nel PNSD s’intende introdurre nella pratica quotidiana strumenti e modalità che si intersechino in modo “naturale”, ma incisivo, con quelli di tipo tradizionale. In particolare, l’azione congiunta dei docenti deve mirare prioritariamente a far acquisire agli studenti gli strumenti e il metodo attraverso i quali essi possano co-struire il proprio sapere ed utilizzarlo per dare “significato” al “vivere in società” in modo autonomo, collaborativo e responsabile. Per tendere verso tali mete irrinunciabili, l’approccio metodologico- didattico non può che essere improntato al criterio della flessibilità. Flessibilità che consenta di agganciare e coinvolgere le diverse tipologie di studenti e di superare le eventuali barriere che potrebbero ostacolare il dialogo educativo. Si rende necessario permeare l’operato quotidiano con procedure e strumenti che favoriscano: - la comunicazione sincrona ed asincrona, lineare/reticolare;-l’uso dei diversi linguaggi: verbale, visivo , audiovisivo, multimediale; - l’alternanza tra lavoro individuale, in coppie, in piccoli gruppi, tutta la classe. L’idea digitale della scuola e della mission che in tal senso si intende realizzare. La nostra mission è una dichiarazione di intenti a cui vogliamo ispirarci nel definire gli obiettivi e successivamente le strategie, delineando di conseguenza la nostra impostazione strategica. Fissare gli obiettivi significa definire traguardi di tipo quantitativo, utili a dimensionare l’organizzazione e ad orientare la sua strategia. Pertanto, la corretta definizione degli obiettivi richiede che essi siano: misurabili, ovvero definiti in modo tale che sia possibile valutarne, a posteriori, il grado di raggiungimento, ciò sia per poterne valutare la soddisfazione, che per poter comprendere le motivazioni dell’eventuale mancato raggiungimento; raggiungibili, e dunque, che tengano conto delle diverse variabili e situazioni, realisticamente alla portata dell’organizzazione e delle sue risorse; temporalmente limitati, ovvero indicati per un orizzonte di tempo sufficiente per definire razionalmente, anche sulla base della complessità e della dimensione dell’organizzazione, un percorso di crescita che tenga conto delle difficoltà iniziali di istituzione, ma valuti anche le potenzialità dell’organizzazione una volta giunta alla fase di regime; geograficamente limitati, ovvero riferiti all’area geografica specifica in cui la scuola opera. Perciò la mission deve essere: - chiara, non generica - definita, non troppo ampia – attraente - condivisa da ogni membro dell’organizzazione. Delineare la mission è propedeutico alla definizione della strategia dell’organizzazione. Nell’ottica di perseguire la 191 vision e la mission sopraindicate, si individuano i seguenti punti essenziali da perseguire come obiettivi e valori fondanti del PNSD: Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe. Ottenere una suddivisione logica del traffico di rete per ottenere migliori performance possibili Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti. Sostenere gli studenti nell’apprendimento, anche a prescindere dalla presenza fisica in classe, grazie a capacità di registrazione e memorizzazione delle lezioni tenute. Ciò consentirebbe all’alunno che si assenta frequentemente e a chiunque ne avesse bisogno, di non sentirsi mai escluso dal processo di insegnamento-apprendimento. Integrare gli studenti stranieri o ragazzi italiani con difficoltà lessicali e di comprensione o organizzazione del testo grazie a capacità di sottolineare o evidenziare o ancora correggere testi sotto gli occhi attenti di tutti, a capacità di fondere immagini e testi, etc. Abolire le barriere architettoniche per studenti in possesso di handicap grazie a sistema audio video ad hoc e interazione a distanza. Includere nei processi di insegnamento-apprendimento tutte le diversità presenti nel gruppo classe. Migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica disciplinare e transdisciplinare Includere nei processi di insegnamento-apprendimento tutte le diversità presenti nel gruppo classe. Migliorare il rendimento scolastico e le abilità socio-affettive di tutti gli studenti, introducendo nella didattica quotidiana approcci metodologici e strumenti che ne valorizzino il protagonismo. Migliorare la professionalità dei docenti in merito ad approcci metodologici e strumenti in grado di agganciare i “digital natives”. Formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione. Partecipare alle migliori esperienze nazionali Creare spazi web per la diffusione di materiali didattici. Valori dichiarati nella mission e vision dell’Istituto, finalità ed obiettivi della nostra offerta formativa trovano precisa corrispondenza con finalità ed obiettivi del PNSD. La progettualità dell’Istituto agisce nell’ottica ed in linea con obiettivi di miglioramento della qualità dell’ istruzione e dell’attrattività della scuola anche in vista della lotta alla dispersione, attraverso il potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione digitalizzazione della scuola. Si inizierà con una sessione formativa base per tutti i docenti sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per una didattica digitale integrata per poi procedere con una progettualità che preveda azioni specifiche su competenze digitali, formazione in tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), acquisizione di strumenti digitali necessari. Il percorso di realizzazione del PNSD si inserisce nell’Area specifica prevista nel PTOF “: “ Impariamo ad innovare ” . 192 • INTERVENTI DI AVVIO PNSD Primo periodo: dicembre 2015 - giugno 2016 Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” e all’ora di Coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. • Partecipazione alla settimana del PNSD dal 7 al 15 dicembre 2015 e relativa socializzazione dell’evento : o http://www.colombofrattaminore.gov.it/eventi-e-manifestazioni.html • Creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti. • Elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già in atto e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto. • Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza a tutti i docenti e ai docenti di nuova nomina sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale. • Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. • Istituzione Commissione Sito Web. • Sito web scuola: adeguamento alla normativa, inserimento sezione dedicata al PNSD, pubblicazione delle buone pratiche messe già in atto nella scuola, elenco siti utili per la didattica innovativa, lavori prodotti dagli alunni, informazioni su corsi online. • Creazione di rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale. • Formazione specifica per Animatore Digitale. (per la Campania scuola capofila nella rete regionale e scuola polo delle iniziative formative per la provincia di Napoli "ITI Augusto Righi". • Inventario di tutto il materiale digitale dell’istituto 193 • AMBITO: FORMAZIONE PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017 Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare, analizzare e determinare i diversi livelli partenza al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le competenze di base informatiche e/o potenziare quelle già esistenti. • Formazione di competenze informatiche di base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola. • Utilizzo del registro elettronico e agenda della programmazione elettronica. • Formazione base dei docenti all’uso delle LIM. • Formazione sull’uso delle Google Apps ( con gli strumenti di Google si possono incrementare le competenze informatiche, sia dei docenti che degli alunni. Risultano davvero molto versatili). • Formazione sull’uso del coding nella didattica. • Formazione base sulle metodologie e sull'uso degli strumenti integrata. • Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. • Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle lingue. • Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi. • Formazione Flipped Classroom ( sessione sperimentale per gruppo docenti interessati). • Workshop aperti al territorio relativi a : La scuola digitale project - based • SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. per una didattica digitale • Formazione su : app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti, forum e blog, aule virtuali. • Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza. • Workshop per tutti i docenti inerenti: o utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana o utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative. creazione e validazione di object learning o sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali. o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti di origine straniera. • Formazione e uso del coding per la didattica. • Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi/ progetti di istituto. 194 • Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. • Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità: utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulle tematiche del digitale. • TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.). • Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio. • Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità. • Incontri per l’utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi). • Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. • AMBITO:COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017 Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. • Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice della scuola Primaria. • Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD. • Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale. • SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018 Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata. • Creazione di un repositary d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto. • Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. • Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività. • Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. • Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud. • Implementazione del sito internet della scuola. 195 • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale. • TERZA ANNUALITA’ 2018/2019 Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il problema del digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web. • Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti. • Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy. • Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia. ( coinvolgimento del Comitato dei genitori) • Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale. • Nuove modalità di educazione ai media con i media. • Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici. • Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università. • Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale. Gli attori del PNSD, oltre all’animatore digitale, sono: Il Team digitale composto dalla docente Vigliotti Dosolina e dalla docente De Rosa Antonietta Il team per l’innovazione tecnologica supporterà l'animatore digitale e accompagnerà adeguatamente l’innovazione didattica nella scuola con il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola. L’animatore digitale e il team per l’innovazione tecnologica dovranno essere promotori, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni: ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata; realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi; biblioteche scolastiche come ambienti mediali; coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici; ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD; registri elettronici; sviluppo del pensiero computazionale; introduzione al coding; Coding. 196 E’ prevista, nell’anno scolastico 2016/2017, la formazione specifica di ulteriori 10 docenti. Infine la nostra istituzione scolastica ha aderito al bando del MIUR per la realizzazione di Curricoli Digitali nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, che prevedono il coinvolgimento dell’intera comunità scolastica e saranno disponibili per tutto il sistema scolastico, al fine di garantire lo sviluppo delle competenze digitali. 197 Gestione delle risorse 1. Premessa In merito alla gestione delle risorse la Legge 107/2015 comma 14 prevede che nel Piano dell’offerta formativa sia indicato: Il fabbisogno dei posti comuni e del sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La legge, inoltre, fornisce ulteriori indicazioni : comma 11 “ A decorrere dall’a.s. 2015/2016, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca provvede, entro il mese di settembre, alla tempestiva erogazione a ciascuna istituzione scolastica autonoma del fondo di funzionamento in relazione alla quota corrispondente al periodo compreso tra il mese di settembre e il mese di dicembre dell’anno scolastico di riferimento.Contestualmente il Ministero comunica in via preventiva l’ulteriore risorsa finanziaria, tenuto conto di quanto eventualmente previsto nel disegno di legge di stabilità, relativa al periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di agosto dell’anno scolastico di riferimento, che sarà erogata nei limiti delle risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente entro e non oltre il mese di febbraio dell’esercizio finanziario successivo”. comma 20 “ Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell’ambito di risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione nell’anno del Piano nazionale di cui al comma 124”. Alla luce di quanto disposto dalla normativa, la nostra istituzione scolastica elabora la previsione triennale del fabbisogno organico del personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario. 198 FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA FABBISOGNO TRIENNIO ORGANICO SCUOLA A.S. POSTI COMUNI POSTI DI SOSTEGNO 12 2 12 0 12 0 16/17 17/18 18/19 POSTI ORGANICO POTENZIATO MOTIVAZIONI SCUOLA PRIMARIA FABBISOGNO TRIENNIO Organico Scuola A.s. 16/17 Posti Comuni Posti di Sostegno 43 21 Posti Organico Potenziato 5 17/18 14 5 18/19 9 5 Motivazioni 2 unità per il tempo pieno 2 unità per il progetto potenziamento competenze di italiano e matematica 1 untà per attività motoria supplenze 2 unità per il tempo pieno 2 unità per il progetto potenziamento competenze di italiano e matematica 1 untà per attività motoria supplenze 2 unità per il tempo pieno 2 unità per il progetto potenziamento competenze di italiano e matematica 1 untà per attività motoria supplenze 199 FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA Sede staccata Via Manzoni Collaboratori scolastici N. CLASSI Sede centrale Via Sacco e Vanzetti N. ALUNNI N. UNITA’ DI PERSONALE 25 519 7 16 338 5 Assistenti amministrativi 5 Assistenti tecnici 1 FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI PLESSO/SEDE STACCATA e/o COORDINATA TUTTO L’ISTITUTO TUTTO L’ISTITUTO TIPOLOGIA DOTAZIONE TECNOLOGICA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA Realizzazione delle infrastrutture di rete WLAN Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamentoapprendimento Realizzazione e ampliamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN Realizzazione ambienti digitali TUTTO L’ISTITUTO TUTTO L’ISTITUTO Realizzazione di lavoratori artisticomusicali e spazi per l’accoglienza Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie nel processo di insegnamentoapprendimento Sviluppo delle competenze digitali degli studenti Favorire i processi di integrazione all’interno dell’isittuto e con il territorio FONTE DI FINANZIAMENTO ASSE II INFRASTRUTTURE PER L’ISTRUZIONEFONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) –“QUALITA’ AMBIENTI SCOLASTICI” OBIETTIVO SPECIFICO – E1 Bando 9035 del 13/07/2015 “REALIZZAZIONE/AMPLIAMENTO RETE LAN/WLAN –AZIONE 10.8.1.A1 Bando 12810 del 15/10/2015 “REALIZZAZIONE AMBIENTI DIGITALI –AZIONE 10.8.1.A3 Avviso Pubblico Miur del 5/11/2015 Ricognizione dell’esistente a) Risorse umane 200 Il personale scolastico del Circolo “C.Colombo” è composto come di seguito. L’attribuzione dei compiti è condivisa e ben definite e tuttavia, in un’ottica sdi valorizzazione ed ottimizzazione delle risorse umane si procederà : ad una mappatura delle competenze formali ed informali dei docenti e del personale della scuola ad una mappatura dei titoli professionali dei docenti e del personale della scuola Personale Docente ScuolaPrimaria Docenti Numero Scuola Primaria Comuni 40 Scuola Primaria Potenziamento 4 Scuola Primaria Sostegno 12 Scuola Primaria Religione Cattolica 3 ScuolaPrimaria Lingua Straniera 3 Scuola Primaria Totale Docenti 62 Personale Docente Scuoladell’Infanzia Docenti di Scuola dell’Infanzia Comuni 12 Docenti di Religione Cattolica Scuola dell’Infanzia 1 Docenti di sostegno Scuoladell’Infanzia 2 Scuola Primaria Totale Docenti Totale complessivo docenti 15 73 PersonaleA.T.A. Tipologia Numero Direttore dei Servizi GeneraliAmministrativi 1 AssistentiAmministrativi 4 CollaboratoriScolastici 10 201 Totale Personale A.T.A. 15 b) Risorse economiche Fondo di funzionamento Le somme del finanziamento statale erogate al Circolo “C. Colombo” nell’esercizio Finanziario 2015/2016 sono così destinate: Spese per LSU Spese per alunni H : spese per acquisto materiale specialistico alunni H Spese per il funzionamento amministrativo: noleggio macchine fotocopiatrici, servizio di cassa, materiale di cancelleria, spese postali, spese per abbonamenti a riviste, ecc. Spese per funzionamento didattico: spese per acquisto di materiale didattico di facile consumo. Contributo volontario Il finanziamento delle famiglie contribuisce alla qualità dell’offerta formativa dell’intera scuola. Con esso la nostra istituzione scolastica Acquista materiale didattico Provvede alla manutenzione scolastica straordinaria Acquista piccoli arredi Piano Nazionale Scuola Digitale Il finanziamento statale erogato per il Piano Nazionale Scuola Digitale sarà impiegato in: Spese di gestione e amministrazione del Piano Strumenti di formazione Bonus per la valorizzazione dei docenti Il finanziamento statale stanziato per la valorizzazione dei docenti sarà assegnato agli stessi sulla base dei criteri individuati dal Comitato di Valutazione c) Risorse del territorio Con gli Enti , le Associazioni, le Agenzie formative del territorio si stipulano Accordi, Convenzioni, Intese per specifici progetti al fine di favorire l’ottimizzazione delle risorse umane, economiche ed infrastrutturali dei partners degli accordi. Per la specifica degli Accordi, Convenzioni e collaborazioni si rimanda alla sezione Assetti Organizzativi 202 MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE 1. Premessa Una scelta di senso La scuola è un’organizzazione molto complessa e strutturata, che produce un servizio, come quello educativo, ed in quanto tale, non può sottrarsi alle regole che governano tutte le organizzazioni, tra le quali rientra la valutazione della sua efficienza ed efficacia. In tal caso assume particolare rilievo la capacità di autovalutazione che l’istituzione scolastica sviluppa. L’esigenza di una valutazione di qualità per la scuola autonoma è da ricercarsi in due fondamentali istanze: una di natura professionale, l’altra di responsabilità sociale. Dal punto di vista professionale le procedure autovalutative rappresentano la più alta espressione dell’autonomia scolastica in quanto capacità di valutare criticamente e costruttivamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza, connotando l’autonomia stessa come consapevole e responsabile assunzione di scelte e comportamenti educativi e didattici. Come responsabilità sociale l’autovalutazione di istituto costituisce la base informativo-conoscitiva per qualsiasi azione di controllo sociale, caratterizzandosi come attività attraverso la quale la singola scuola assume le proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi risultati. Il momento autovalutativo, quindi, risulta funzionale agli operatori interni come verifica della validità delle scelte effettuate e come momento di autoregolazione delle scuole stesse. L’autovalutazione, poi, sarà il punto di partenza di una valutazione esterna, diventando parte di una valutazione più complessiva, in quanto confronto della visione interna con termini di riferimento esterni, ossia con standard di qualità del servizio valutativo che sono statidefiniti a livello nazionale. Naturalmente il momento etero-valutazione sarà volto a conoscere, promuovere e migliorare le condizioni di efficacia e di efficienza dell’offerta formativa, senza alcuna pretesa sanzionatoria o fiscale che, di fatto, negherebbe l’autonomia decisionale della scuola e mortificherebbe la natura professionale delle scelte e la capacità progettuale di tutti gli operatori scolastici. Il sistema di autovalutazione,adottato dal nostro Circolo didattico si traduce, quindi, in una retroazione o feedback che consente di revisionare le scelte fatte ed i percorsi didattici progettati, secondo le esigenze emergenti dalle situazioni educative e didattiche. La scelta di adottare un sistema di autovalutazione, pertanto, si propone come procedura atta a promuovere l’incremento degli aspetti qualitativamente più efficaci ed apprezzabili del sistema scolastico e tale da rendere recessivi, invece, quegli elementi che risultano scarsamente efficaci e poco congruenti con gli scopi. Riferimenti normativi Il Regolamento sulla Valutazione DPR del 28 marzo 2013, n.80 rappresenta la cornice di riferimento all’interno della quale collocare tutti i processi di valutazione dell’Istituzione Scolastica. All’ Art. 2 definisce gli Obiettivi e organizzazioni del S.N.V.; All’ Art. 6 fissa le tappe del Procedimento di valutazione : a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: 1) analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; 2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento; b) valutazione esterna: 1) individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia previamente definiti dall'Invalsi medesimo; 2) visite dei nuclei di cui al comma 2, secondo il programma e i protocolli di valutazione adottati dalla conferenza ai sensi dell'articolo 2, comma 5; 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei; c) azioni di miglioramento: 1) definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Tale collaborazione avviene nei limiti delle risorse umane e 203 finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; d) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: 1) pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza. L’ ATTO di INDIRIZZO priorità politiche del MIUR per l’anno 2016 ribadisce la priorità della valutazione : Priorità politica 7- VALUTAZIONE Valorizzare il Sistema Nazionale di Valutazione usando al meglio i dati. Costruire un sistema organico per Dirigenti scolastici e insegnanti. Diffondere la cultura della valutazione cui ancorare priorità formative e obiettivi dirigenziali. 2. La valutazione a scuola La cultura della valutazione nasce nella nostra scuola con una serie una serie di azioni dirette sia a consolidare la prassi di valutazione degli apprendimenti in linea e sulla base delle valutazioni esterne (prove Invalsi,Ocse Pisa) e delle competenze richieste a livello europeo, sia a creare una prassi di autovalutazione condivisa che consenta un effettivo processo di miglioramento a partire da una completa consapevolezza da parte del personale di obiettivi, processi e attori dell’ organizzazione. Si è partiti dall’ esigenza di superare la logica tradizionale dell’ adeguamento a standard di qualità (la scuola possiede la certificazione ISO 9004) per passare dall’ ottica del “fare bene le cose” a quella del “che cosa fare bene”. LE AZIONI Il Percorso Qualità Manuale della qualita’ Il Polo Qualità di Napoli, istituito con D.M. 230 del 17/10/2000, promuove e sostiene processi di innovazione e sperimentazione volti (come si legge in “Per una scuola di qualità” – Linee Guida, MIUR, 2003) ad aprire “prospettive per un miglioramento dell’offerta formativa attraverso gli interventi metodici di confronto dei processi di Progettazione/Programmazione, erogazione e valutazione delle attività della scuola: l’applicazione estensiva di questo metodo consente agli istituti scolastici di rendere i servizi più efficaci e coerenti con l’identità della Scuola resa esplicita nella mission”. Il Manuale della Qualità rappresenta il sistema di gestione della qualità dell’Istituto ed è vincolante per tutte le persone che concorrono alla realizzazione delle Attività dell’Istituto stesso. Il Manuale è stato redatto in linea con la Norma ISO 9004:2009 e con la consulenza tecnica del Polo Qualità di Napoli allo scopo di: documentare l’intero impianto organizzativo nel rispetto di tutti i punti della norma ISO9004:2009 del Sistema Gestione Qualità; definire le responsabilità, le funzioni ed i compiti, delle persone impegnate nel processo di erogazione del servizio scolastico; garantire la qualità attraverso il rispetto delle procedure documentate ed il costante controllo delle attività che influenzano la qualità dei servizi; coinvolgere tutto il personale nella definizione del Sistema e nel mantenimento della corrispondenza tra requisiti specificati e risultati, fino al costante miglioramento dei valori di tutti i parametri della qualità; rappresentare un punto costante di riferimento per tutte le parti interessate al fine di realizzare gli obiettivi e le azioni pianificate. Cometa plus Si tratta di un software strutturato in modo da consentire un analisi guidata ripercorrendo le attività che una scuola compie per realizzare il servizio scolastico. Si procede per livelli successivi di approfondimento: dalle fasi del servizio (offerta, progettazione, ecc) alle attività che individuano gli aspetti più operativi Per rispondere ad ogni domanda è necessario riscontrare la presenza di alcuni elementi di riferimento che dimostrano la realizzazione dell’attività. Gli elementi di riferimento possono essere costituiti da: evidenze, cioè il riscontro di un fatto, la presenza di un documento, la realizzazione di un evento o altro fatto significativo; dati e informazioni presenti e utilizzati dalla scuola per valutare, prendere decisioni, comunicare i risultati ottenuti; statistiche, cioè la presenza di informazioni strutturate utilizzate nel processo decisionale della scuola. 204 Il sistema permette di: a)rilevare gli aspetti più significativi del processo di erogazione del servizio scolastico; b) integrare le informazioni del questionario con una raccolta di dati (contesto socio economico, caratteristiche degli studenti, risorse umane, strutturali ed economico finanziarie); c) misurare i risultati di efficacia relativi alla didattica e ai servizi; d) valutare il rapporto tra le risorse impegnate e i risultati raggiunti (efficienza); elaborare informazioni per consentire decisioni a vari livelli. Rete musa Finalità e ambiti di operatività dell'accordo La costituzione della RETE MUSA tra il Polo Qualità di Napoli - USR per la Campania e le Istituzioni Scolastiche certificate secondo la norma UNI EN ISO 9004:2009 è finalizzata, - al sostegno reciproco e l'azione comune: nell’ambito dello sviluppo dell'innovazione organizzativa e didattica; della progettazione e realizzazione di attività e servizi di ricerca didattica ed educativa per la promozione di un’offerta formativa inclusiva; della costruzione di rapporti e di interazioni con il mondo del lavoro e delle professioni; della ricerca, alla documentazione e al monitoraggio dei processi di implementazione del Sistema Gestione Qualità nella scuola, - a costruire ed affermare a tutti i livelli una cultura della valutazione e del miglioramento continuo dei sistemi d’istruzione e formazione; - a potenziare le attitudini alla collaborazione sinergica - pur nella specificità dei ruoli - tra professionalità e ambiti operativi diversi per promuovere il miglioramento del processo di apprendimento/insegnamento; - a promuovere la conoscenza e la contestualizzazione delle norme e procedure UNI EN ISO 9004:2009 per favorire l’approccio per processi previsto dal Sistema Gestione Qualità nella Scuola; - a definire e realizzare modelli e strumenti di comunicazione inerenti gli ambiti della ricerca, atti a perseguire il miglioramento del processo di apprendimento/insegnamento; - a realizzare una rete di esperienze di cooperazione tra scuole per favorire il confronto e la condivisione delle buone prassi; - a sviluppare forme di collaborazione, partenariato, identificando le modalità operative più efficaci per favorire e ampliare la collaborazione tra i soggetti a diversi livelli: reti di scuole, consorzi, partnership; - a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze, strumenti e buone pratiche per la gestione dell'Istituzione Scolastica, allo scopo di sostenere i dirigenti, gli insegnanti e tutto il personale della scuola nella ricerca di soluzioni efficaci e funzionali alle molte problematiche poste dall'autonomia; - a sviluppare l'integrazione del sistema promovendo accordi di programma tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro; - alla diffusione per l'intero sistema nazionale delle esperienze, delle metodologie, degli strumenti, dei risultati prodotti nell'ambito del Progetto Qualità; - ad adottare di un modello innovativo di rete tra i soggetti partner fondato sulla metodologia della ricerca-azione e sulla creazione di laboratori permanenti di sperimentazione. La Rete PRO.VA.MI La nostra scuola costituisce scuola capofila per la costituzione di una rete territoriale“PROVAMI” con numerose scuola del territorio con l’intento di approfondire le tematiche della valutazione, intervenire sulla formazione ed uscire da un’ottica referenziale. Si è creata una rete territoriale di scuole campane e non che possa capitalizzare le esperienze realizzate e si faccia promotrice di nuovi sfidanti percorsi nella progettazione e realizzazione di percorsi di valutazione e miglioramento, coerenti con la pianificazione a livello di scuola, ma anche a livello di micro e macro - territorio nel perseguimento dell’obiettivo finale del miglioramento del sistema scolastico la Rete si è posta l’obiettivo di agire nei seguenti ambiti: sistemi di rilevazione dei dati relativi ai fenomeni più significativi dei processi e dei risultati insiti nella organizzazione e nella gestione della scuola; 205 autoanalisi di sistema; progettazione e pianificazione del miglioramento;bilancio sociale. della rete PROVAMI consente di: • valorizzare esperienze significative in tema di qualità, autovalutazione e miglioramento; • consolidare la collaborazione tra scuole che studiano e attuano la qualità nei loro processi didattici, organizzativi e gestionali; • sviluppare l’autonomia di ciascuno riducendo l´autoreferenzialità attraverso la comunicazione, il confronto e la valorizzazione delle esperienze, a livello locale - nazionale ed europeo; • ottenere maggiori possibilità di riconoscimento del valore aggiunto prodotto nelle singole realtà e nella rete; • accedere a finanziamenti pubblici e privati. Gli obiettivi della rete PROVAMI: • favorire la creazione di uno spazio libero per la circolazione delle idee e delle iniziative delle singole scuole in merito ai percorsi di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione; • mettere in comune le migliori pratiche sviluppate all’interno delle singole scuole in merito; • diffondere attività di ricerca, formazione, tutoring su temi condivisi; • organizzare periodicamente eventi comuni di condivisione e confronto; • strutturare interventi mirati di supporto tra pari relativi a singole prassi o processi • rafforzare il raccordo tra le scuole aderenti alla rete e ambienti culturali afferenti al mondo della ricerca e del lavoro su tematiche innovative • esprimere una rappresentanza unitaria delle scuole in rete nei confronti di enti ed istituzioni. L’autovalutazione dell’Istituzione scolastica prima del DPR 80/2013 La nostra istituzione scolastica ha operato nel tempo e prima che il dettato normativo lo imponesse ad una mappatura dei Processi e degli Ambiti da sottoporre ad autovalutazione e per i quali ha avviato un processo di costruzione di un sistema di indicatori che sono stati poi utilizzati anche nel percorso di autovalutazione proiettato alla stesura del RAV PROCESSI ED AMBITI SOTTOPOSTI A MONITORAGGIO E VALUTAZIONE CONTESTO E RISORSE AREA DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA AREA DELLA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI PROCESSI DELL’ASSETTO GESTIONALE ED ORGANIZZATIVO AMBIENTI DI APPRENDIMENTO AREA DELLA CONTINUITA’ E DELL’ORIENTAMENTO INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE DIMENSIONE METODOLOGICA INDICATORI E STRUMENTI Indicatori per area Progettazione didattica • Presenza di gruppi di lavoro e di commissioni per la progettazione (gruppi per l’inclusione, gruppo di miglioramento, gruppo elaborazione del POF, gruppo continuità, gruppo visite guidate) • Numero di incontri previsti per la programmazione e la progettazione • Numero dei dipartimenti • Numero dipartimenti per disciplina • Numero dipartimenti per assi culturali • Numero di incontri dipartimentali e modalità di lavoro • Presenza di un sistema strutturato per monitorare, valutare e migliorare la progettazione Valutazione degli studenti • Presenza di griglie di valutazione per disciplina 206 • Presenza di un sistema di monitoraggio e valutazione delle competenze in uscita al termine delle attività extracurricolari • Numero di corsi di recupero e potenziamento • Efficacia degli interventi dei corsi di recupero e potenziamento Ambienti di apprendimento • Individuazione e definizione di compiti dei responsabili di servizi accessori (biblioteca, laboratori) • Presenza e rispetto del regolamenti di laboratori e servizi accessori • Fruibilità dei servizi accessori (biblioteca, laboratori) rilevata per classi e sedi • Modalità e frequenza di soluzioni e supporti didattici nelle classi per gestire e sostenere le attività di apprendimento e miglioramento Dimensione metodologica • Numero di metodologie didattiche innovative • Frequenza dell’uso di metodologie didattiche innovative • Presenza di sistemi di monitoraggio dei percorsi didattici innovativi Competenze chiave di cittadinanza • Numero di strumenti di diffusione di documenti chiave come regolamento di istituto , contratto formativo ( e patto educativo di corresponsabilità) • Numero di episodi di mancato rispetto dei regolamenti • Presenza di certificazioni delle competenze in uscita e adeguate alla richiesta del territorio • Numero di indicatori di valutazione relativi alla sostenibilità ambientale (competenze conseguite dagli alunni in merito a problematiche ecologiche, gestione dell’energia, riduzione dei consumi, inquinamento dell’aria, gestione dei rifiuti) • Numero di indicatori di valutazione relativi a competenze etiche, sociali e di partecipazione democratica. Strumenti • Questionari • Focus group • Interviste • Osservazione Il processo di Autovalutazione e miglioramento alla luce del DPR 80/2013 In allegato RAV e PdM 207 Allegato 1 - Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI − − − − − − il TU sulle norme di istruzione 297/94 ; il D.P.R. n. 275/99; il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 AGOSTO 2009, N. 133 ; l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto ( RAV ); la Legge n. 107/2015 “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che istituisce il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/2017- 2017/2018- 2018/2019 da elaborare ed approvare entro il 31 ottobre 2015 sulla base di Linee di indirizzo EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO Il Collegio Docenti, nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica , è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017. Si riportano qui di seguito i commi della Legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili: Art. 1 Comma 7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: 208 a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; 209 q) individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento. Comma 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché' la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. Comma 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca gli esiti della verifica. Comma 14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e' sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché' del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché' i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. 4. Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico . Il piano è approvato dal consiglio d'istituto. 210 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti». Comma 15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal comma 14 del presente articolo, si provvede nel limite massimo della dotazione organica complessiva del personale docente di cui al comma 201 del presente articolo. Comma 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013. Comma 17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale. Comma 22 Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore, possono promuovere, nell’ambito delle risorse umane finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici. Comma 29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché' la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n. 44, possono essere utilizzati anche finanziamenti esterni. Si richiamano le differenze con il POF così come disegnato dal DPR 275/1999 Art. 3 (Piano dell'offerta formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul 211 territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione) Per l’ elaborazione del documento , il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: ►Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della istituzione scolastica e l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission già condivise e dichiarate nonché al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola. ► Il PTOF esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singola scuola adotta nell'ambito della sua autonomia in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi , determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflettendo le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche. Tale progettazione ( sia nella definizione del curricolo caratterizzant, e che nella identificazione delle azioni progettuali): A) deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza sulla base dei quali si evince che è necessario: - rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità dell’istituto; - strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione; - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto); - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire , mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione); - abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; 212 - - migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti; promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno dell’istituzione; promuovere l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologicodidattica; accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, fundraising e crowd funding; operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo. B) Rispondere ad obiettivi individuati come prioritari dalla legge : - potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; - potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; - sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; - potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità; - sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; - alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; - sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; - potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014; - valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; - apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; - valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; - individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; - alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; 213 - definizione di un sistema di orientamento. Il PTOF deve includere, inoltre: ► i Regolamenti; ►il Piano di miglioramento elaborato sugli esiti del RAV. Il PDM avrà una naturale corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi saranno speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di autovalutazione. ► il Piano di Formazione del Personale docente e del Personale Ata. Considerando che le attività di formazione devono essere definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. ► il fabbisogno di posti comuni e di sostegno ►il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa ai docenti che andranno a far parte dell’organico cosiddetto potenziato, a dire della Nota Miur 30549 del 21 settembre scorso, spetterà svolgere, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di conseguenza tali docenti saranno impiegati per la qualificazione del servizio scolastico. Alle scuole è lasciato il compito di elencare le priorità relative al potenziamento, cosiddetti campi, in cui detti docenti dovranno impegnarsi. L’azione dirigenziale avrà anche in questo caso un peso per le capacità di impiego e valorizzazione delle risorse assegnate. ► il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare; ►il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. Il Piano , così elaborato dal Collegio Docenti, è approvato dal Consiglio di Circolo e pubblicato su Portale Unico (comma 136 ) dove sono pubblicate tempestivamente anche eventuali revisioni, includendo così la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che con entusiasmo si possa lavorare insieme per il miglioramento della nostra scuola. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Silvia Rosati 214 Allegato 2 - Piano di miglioramento PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE del Piano: Dirigente scolastico Prof.ssa Rosati Silvia GRUPPO DI MIGLIORAMENTO Il gruppo di Miglioramento è composto dagli stessi membri dell’Unità di valutazione, costituitasi durante in fase di Autovalutazione e redazione del RAV. Tra i docenti membri del Gruppo di Miglioramento uno ricopre il ruolo di Funzione Strumentale per la Valutazione, uno quello di Funzione Strumentale per l’Elaborazione del PTOF, un’ altra docente svolge la funzione di Coordinatrice della scuola dell’Infanzia. Attraverso tale composizione del gruppo si è inteso favorire uno stretto raccordo tra i processi di autovalutazione a monte e tra i processi di pianificazione dell’offerta formativa a valle della redazione del PdM. La componente, coordinatrice scuola dell’infanzia ha assicurato il raccordo tra i due ordini di scuola. Composizione del gruppo che segue la progettazione e la realizzazione del PdM: Nome e Cognome Ruolo scolastica nell’organizzazione Ruolo nel miglioramento Silvia Rosati Dirigente scolastico Dirigente scolastico Rossella Del Prete Docente scuola primaria Referente Teresa Cristiano Docente scuola primaria Docente Caterina Lupoli Docente scuola primaria Docente Annunziata Torino Docente scuola dell’infanzia Docente Orsola Russo Docente scuola primaria Docente team di RELAZIONE TRA RAV E PDM Le idee guida per il miglioramento scaturite in sede di autovalutazione , si sono via via definite in seguito alla compilazione del RAV in considerazione della necessità di valorizzare l’esistente (punti di forza della 215 scuola/risorse), di operare a partire e su vincoli specifici, sulla base di priorità su cui intervenire in quanto inerenti aspetti estremamente problematici , ma anche dal forte impatto, con la definizione di traguardi obiettivi, misurabili, raggiungibili. Scenario di riferimento Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento Il contesto socio-culturale in cui la scuola è L’ambito territoriale, in cui opera il Circolo didattico interessato non ha visto uno sviluppo inserita industriale, né un adeguato orientamento al mondo (reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali del lavoro, dal momento che non ci sono stati dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli percorsi formativi integrati, capaci di costruire le educativi di riferimento, offerte per la gestione del dovute sinergie con Enti ed Istituzioni locali, con tempo libero) una conseguente crescita della disoccupazione , mentre la modifica radicale dei vecchi assetti sociali ha spesso determinato la diffusione di fenomeni di precarizzazione e di frammentazione. Dal punto di vista socioculturale, inoltre l'ambiente locale è povero di attrezzature di ogni tipo (sportive, teatrali, associative, culturali ecc.), è poco stimolante ed è caratterizzato: da una sostanziale difficoltà di socializzazione, da una carenza di spirito di associazione, da una bassa percentuale di consumi culturali e da un uso limitato di strumenti informatici e di comunicazione, da fenomeni di devianza sociale, dalla sfiducia nelle istituzioni pubbliche e formative, dall’ esistenza di un divario tra il mondo dell'istruzione-formazione ed il mondo economico-produttivo, dalla difficoltà dei genitori di sopperire con le proprie risorse alle carenze del territorio. L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione) Sedi, dislocazione e numero di persone L’Istituto è distribuito su due plessi: la sede principale, sita in via Sacco e Vanzetti, comprende solo la scuola primaria con 338 alunni; il plesso Manzoni, ubicato in via Manzoni, include la scuola primaria con 377 alunni e la scuola dell'infanzia con 146 alunni. II numero di classi è di 35 per un totale di 861alunni. Obiettivi e Finalità del POF RISPETTO DELLA DIVERSITA’: Educare al 216 valore della diversità, all’apertura verso culture diverse, al riconoscimento e al rispetto dei più deboli. DIFESA DIRITTO ALLO STUDIO: Rendere concreto l’esercizio del diritto allo studio, garantendo uguaglianza di opportunità educative e contrastando le innumerevoli cause della dispersione scolastica. CONOSCENZE E COMPETENZE: Innalzare il livello delle conoscenze e delle competenze e quindi il successo scolastico di ciascun alunno e far comprendere l’importanza della scuola per la propria esperienza di vita. SVILUPPO INTEGRALE: Favorire lo sviluppo integrale e armonico della persona mirando tanto agli aspetti cognitivi quanto a quelli fisici e relazionali. LEGALITA’: Promuovere la cultura della legalità ed il rispetto delle regole, sia in relazione alle persone che alle cose. COOPERAZIONE: Promuovere lo sviluppo dell’identità, della relazione, dell’interazione e della cooperazione all’interno del gruppo classe creando un favorevole contesto di apprendimento. SENSO DI APPARTENENZA: Favorire la consapevolezza di appartenere ad un contesto storico e culturale, superando forme di marginalizzazione tipiche di un’area urbana di periferia. TUTELA DELL’AMBIENTE: Stimolare l’acquisizione di abitudini e comportamenti corretti nei confronti della natura e dell’ambiente in cui si vive. TUTELA DELLA SALUTE: Educare a sane abitudini di vita e ad una sana e corretta alimentazione. 217 VINCOLI E OPPORTUNITA’ CONTESTO E RISORSE Popolazione scolastica CRITICITA’ INDIVIDUATE Il Circolo si trova in un territorio con presenza di famiglie economicamente svantaggiate e di diverso livello culturale. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Circolo didattico "C.Colombo" ha stretto buoni rapporti con l'Istituto Comprensivo "Novio Atellano", con la Proloco, con il Comune e le associazioni sportive e religiose del territorio, che permettono di arricchire l'offerta formativa, uniformando la progettazione educativo-didattica. Territorio e capitale sociale CRITICITA’ INDIVIDUATE Ritardi degli alunni all'orario di entrata. Pochi stimoli culturali da parte delle famiglie. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Buoni rapporti con l’Ente comunale. Risorse economiche e materiali CRITICITA’ INDIVIDUATE Esiguità del Fondo d'istituto per una migliore offerta formativa. Presenza di un laboratorio di informatica con un numero di postazioni insufficiente per il numero degli alunni di ogni classe. Assenza di postazioni informatiche in ogni classe. Assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti. Presenza di due Plessi differenti. Presenza di spazi ginnici inadeguati. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Le sedi sono facilmente raggiungibili in quanto ubicate nel centro del paese. - E' in esecuzione la ristrutturazione esterna di un plesso. - Sono presenti LIM in 12 aule del Circolo e una palestra per plesso. Risorse professionali CRITICITA’ INDIVIDUATE 218 Docenti residenti in altre province. Presenza di docenti con competenze linguistiche e musicali che permettono di ampliare l'offerta formativa. Stabilità dei docenti al 95% ESITI Risultati scolastici CRITICITA’ INDIVIDUATE Trasferimento in altre scuole lievemente superiore alla media regionale. -Presenza di alunni non ammessi alla classe successiva o al grado di istruzione superiore. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Assenza di dispersione scolastica. Risultati nelle prove standardizzate nazionali CRITICITA’ INDIVIDUATE Risultati negativi sia nelle prove di italiano e sia in quelle di matematica per due classi. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Buon posizionamento della scuola nelle prove di italiano e matematica, grazie ad una progettazione didattica efficace attuata in tutte le sedi della scuola. Competenze chiave e di cittadinanza CRITICITA’ INDIVIDUATE Mancanza di un sistema di indicatori comuni per l'assegnazione del voto di comportamento - Assenza di compiti e prove autentiche per la valutazione delle competenze chiave -Non tutti gli alunni hanno raggiunto un adeguato livello di competenze chiave e di cittadinanza nel loro percorso scolastico. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE La scuola ha una consolidata pratica di progetti curricolari rivolti al rispetto delle regole, allo sviluppo del senso di legalità e dello spirito di gruppo. Risultati a distanza CRITICITA’ INDIVIDUATE La scuola non monitora i risultati a distanza degli studenti. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Collaborazione con l'I.C. "Novio Atellano" per la formazione delle classi prime della scuola media inferiore di primo grado. 219 PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE Curricolo, progettazione e valutazione CRITICITA’ INDIVIDUATE Curricolo verticale ancora da completare. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative delle famiglie. Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività. Le attività dell’ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo d’istituto. Ambiente di apprendimento CRITICITA’ INDIVIDUATE Gli spazi laboratoriali sono per numero e capienza inferiori rispetto al numero di alunni. I sussidi didattici sono inferiori rispetto alle esigenze che emergono dalla programmazione curricolare, sufficienti appena per limitati spazi di attività extracurricolari. A causa dell’esiguo fondo d’istituto non è sempre possibile ampliare l’offerta formativa con tempi più lunghi e distesi. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE L’articolazione dell’orario scolastico e la durata delle lezioni rispondono alle esigenze di apprendimento degli studenti. Inclusione e differenziazione CRITICITA’ INDIVIDUATE Assenza di iniziative o attività su temi interculturali e/o corsi di lingua italiana per studenti stranieri. Tutte le attività di inclusione sono organizzate in orario curricolare. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Buon livello di condivisione e di sistematizzazione della didattica inclusiva. Presenza di un gruppo e di un piano per l’inclusione a livello di istituto. Continuità ed orientamento CRITICITA’ INDIVIDUATE Mancanza di curricolo verticale vero e proprio. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE 220 Buon livello di collaborazione tra docenti per la formazione delle classi e per la realizzazione di attività volte a garantire la continuità educativa per gli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Orientamento strategico e organizzazione della scuola CRITICITA’ INDIVIDUATE Azioni non del tutto codificate per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE La scuola effettua un monitoraggio periodico delle attività didattiche, curricolari ed extracurricolari per verificare la conformità tra progettazione e attuazione, concordato nei consigli di interclasse e condiviso nel Collegio dei docenti. La scuola, inoltre, effettua un monitoraggio del lavoro svolto dalle funzioni strumentali e dai referenti BES e alla Salute. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane CRITICITA’ INDIVIDUATE Assenza di motivazione da parte del personale ATA alla partecipazione ad iniziative di formazione. Assenza di un adeguato piano di formazione per i docenti. Assenza di un sistema di monitoraggio e di verifica della effettiva ricaduta degli interventi di formazione destinati ai docenti. Mancata capitalizzazione degli interventi di formazione dei docenti ai fini delle attività messe in atto dalla scuola. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE La scuola raccoglie i bisogni formativi dei docenti attraverso un questionario. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie CRITICITA’ INDIVIDUATE La scuola svolge un ruolo secondario negli accordi di rete e nelle convenzioni stipulate, limitandosi spesso ad offrire disponibilità dei locali. Mancanza di strumenti di valutazione dei percorsi formativi o degli interventi realizzati con i soggetti esterni. PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE Accordo di rete MUSA. Buoni rapporti con gli enti locali, le parrocchie, le associazioni sportive e l’IC “Novio Atellano”. La scuola coinvolge le famiglie nelle scelte educative-didattiche-organizzative attraverso gli organi collegiali. 221 PRIORITA’ E TRAGUARDI ESITI DEGLI STUDENTI Risultati scolastici PRIORITA’ • Diminuzione dei ritardi. • Interiorizzazione del regolamento di Istituto. • Potenziamento delle competenze in uscita in italiano e matematica. • Innalzamento dell'acquisizione delle competenze di base degli alunni svantaggiati. TRAGUARDI • Ridurre i ritardi del 10%. • Sviluppo delle eccellenze. • Ridurre il numero degli alunni ripetenti. Risultati nelle prove standardizzate nazionali PRIORITA’ • Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica. • Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica di specifiche classi. • Ridurre il numero di allievi collocati nei livelli 1 e due in italiano e matematica. TRAGUARDI • Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica con quelli delle scuole con analogo indice ESCS. • Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica contenendo la varianza tra le classi a 2 punti percentuale. • Diminuire del 5% il numero degli studenti collocati nei livelli 1-2 incrementando il numero negli allievi collocati nei livelli 3-4. Competenze chiave e di cittadinanza PRIORITA’ • Migliorare il rispetto delle regole. • Migliorare l'autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. TRAGUARDI • • Diminuire il numero dei ritardi e delle uscite anticipate tra gli alunni. Aumentare del 5% la quota di studenti che si organizzano in modo autonomo nello studio e adottano comportamenti autoregolati. Risultati a distanza PRIORITA’ • Diminuire il disallineamento degli esiti tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado. TRAGUARDI 222 • Migliorare ed incrementare modalità di costruzione di un curricolo condiviso con la scuola. IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO La scuola, nonostante possa contare su punti di forza come: buone strutture, un numero non eccessivo di alunni e un’Amministrazione Comunale attenta, e nonostante si impegni attivamente nella progettazione del curricolo e dell’azione didattica, ha accolto le criticità rilevate da tutti i percorsi di autovalutazione anche antecedenti alla stesura del RAV. Nonostante non vi sia un’elevata dispersione scolastica, un alto numero di bocciati e una qualità delle attività proposte agli studenti in genere accettabile, viene notato un basso livello di apprendimento rispetto alla media nazionale, la costruzione di un curricolo non sempre rispondente ai bisogni del territorio ed in particolare alle trasformazione che la nostra società sta avendo in una direzione multiculturale, ma anche in una prospettiva di promozione sociale ed economica. Per carenza di fondi non esistono molte attività di potenziamento “istituzionalizzate”. L’idea, dunque è quella di offrire progetti a tutte le classi in un’ottica pedagogica che intende dare a tutti il “meglio”. Perché la scuola non sia distante dalle altre scuole e dalla realtà esterna si è deciso di intervenire su due dei nessi fondamentali (didattica, attenzione e ascolto nei riguardi dell’utenza) individuati tra le diverse criticità rilevate, proponendo dei piani di miglioramento rispetto al potenziamento secondo le finalità e gli obiettivi delineati in ciascun progetto. Obiettivi strategici del piano • Aggiungere valore formativo e non solo rispetto ai risultati più che buoni, per gli studenti medio-alti; • “istituzionalizzare” attività di potenziamento che, per carenza di fondi, non lo erano; • migliorare i rapporti scuola/territorio, attraverso il coinvolgimento, da parte del Circolo didattico, nei sui progetti educativi, di altri soggetti presenti sul territorio e le famiglie. Obiettivi operativi • La valorizzazione delle eccellenze; • l’ “apertura” al territorio attraverso le attività proposte. Elementi di forza dell’idea guida rispetto ad altre alternative e sua rilevanza rispetto alle caratteristiche del contesto sono la sua capacità di migliorare la qualità dell’offerta formativa, passando da una scuola che fornisce istruzione a una scuola che produce apprendimento di qualità, “istituzionalizzando” le attività proposte, trasformando i progetti in servizi per l’utenza. La coerenza e l’ integrabilità degli interventi previsti nel piano si evidenziano dalla condivisione del lavoro messo in atto per produrre il piano di miglioramento, dalla aderenza dei progetti qui illustrati, alla costante lettura della situazione di partenza e ai bisogni formativi del territorio. Criterio di qualità • la scuola si impegna a costruire percorsi di approfondimento per gli studenti con buoni risultati negli apprendimenti di base. AREA DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione OBIETTIVO DI PROCESSO 223 • • • Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente a metodologie didattiche innovative; creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione del comportamento e delle competenze di cittadinanza; creare gruppi e modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione. Ambiente di apprendimento OBIETTIVO DI PROCESSO • • • • definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per l'inclusione; redigere una programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni svantaggiati (attività e monitoraggio); implementare l'uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella progettazione extracurricolare; prevedere una programmazione per fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo classe. Continuità e orientamento OBIETTIVO DI PROCESSO • • implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con la scuola secondaria di I grado; creare un sistema di valutazione (modalità , tempi, strumenti)condiviso con la scuola secondaria di I grado. Orientamento strategico e organizzazione della scuola OBIETTIVO DI PROCESSO • • creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione e l'ottimizzazione delle risorse professionali; condividere un sistema preciso di criteri e modalità di attribuzione di incarichi, di svolgiment0, di verifica e condivisione dei stessi. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie OBIETTIVO DI PROCESSO • • creare un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni dei vari portatori di interesse; incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della scuola. INTEGRAZIONE TRA PIANO E PTOF 224 La costruzione del Curricolo e la modifica degli assetti organizzativi funzionali alla realizzazione del curricolo così come definiti nel PTOF avviene nella direzione di: Una totale ristrutturazione delle modalità di costruzione del curricolo e di strutturazione dello stesso • Creare gruppi e modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione; • Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente all’impianto disciplinare (si passa da una progettazione disciplinare ad una progettazione per assi culturali e aree disciplinari), che punti sull’acquisizione di competenze attraverso metodologie didattiche innovative; • Creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione del comportamento e delle competenze di cittadinanza; • Implementare l’uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella progettazione extracurricolare. Un’attenzione forte all’inclusione, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze; redigere una programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni svantaggiati (attività di monitoraggio) • Prevedere una programmazione per fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo classe. Un’attenzione forte alla continuità attraverso un piano per la continuità che operi per: • Implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con la scuola secondaria di I grado; • Creare un sistema di valutazione (modalità, tempi, strumenti) condiviso con la scuola secondaria di I grado. Un’attenzione forte alla costruzione di un curricolo che risponda alle richieste del territorio • Creare un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni dei vari portatori di interesse, incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della scuola. Intervenire sugli aspetti organizzativi partendo dalla necessità di ottimizzare e valorizzare l’uso delle risorse umane • Creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione e l’ottimizzazione delle risorse professionali; • Condividere un sistema preciso di criteri e modalità di attribuzione di incarichi, di svolgimento, di verifica e condivisione dei stessi; • Definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per l’inclusione. QUICK WINS Le azioni svolte in questa fase si configurano come preliminari e di supporto alla realizzazione vera e propria del piano di miglioramento. Il passaggio dalla fase dell’autovalutazione alla fase del miglioramento si è presentato come non scevro di difficoltà derivanti essenzialmente dalla difficoltà di una progettualità che rispondesse effettivamente alle criticità e realizzasse concretamente il miglioramento. Il rischio era quello di progettare il miglioramento non a partire e sulla base di reali problematicità, ma che la progettualità abituale condizionasse la progettazione del miglioramento, che cioè si continuasse a progettare nella direzione in cui si era sempre andati e non dove l’autovalutazione ci aveva spinto. 225 La decisione di aderire ad un percorso di autovalutazione è in linea con “la cultura della valutazione” che la nostra scuola sostiene e si accompagna ad una serie di azioni dirette a consolidare la prassi di valutazione degli apprendimenti in linea e sulla base delle valutazioni esterne (prove Invalsi, Ocse Pisa) e delle competenze richieste a livello europeo, sia a creare una prassi di autovalutazione condivisa che consenta un effettivo processo di miglioramento a partire da una completa consapevolezza da parte del personale di obiettivi, processi e attori dell’organizzazione. Si parte dall’esigenza di superare la logica tradizionale dell’adeguamento a standard di qualità (la scuola possiede la certificazione ISO 9004) per passare dall’ottica del “fare bene le cose” a quella “che cosa fare bene”. A tal fine la nostra scuola, nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del Piano di miglioramento si è proposta come scuola capofila per la costruzione di una rete territoriale “PROVAMI” con numerose scuole del territorio con l’intento di approfondire le tematiche della valutazione, intervenire sulla formazione ed uscire da un’ottica referenziale. Si è creata una rete territoriale di scuole campane e non che possa capitalizzare le esperienze sin qui realizzate e si faccia promotrice di nuovi sfidanti percorsi nella progettazione e realizzazione di percorsi di valutazione e miglioramento, coerenti con la pianificazione a livello di scuola, ma anche livello di micro e macro-territorio nel perseguimento dell’obiettivo finale del miglioramento del sistema scolastico. La Rete si è posta l’obiettivo di agire nei seguenti ambiti: • sistemi di rilevazione dei dati relativi ai fenomeni più significativi dei processi e dei risultati insiti nella organizzazione e nella gestione della scuola; • autoanalisi di sistema; • progettazione e pianificazione del miglioramento; • bilancio sociale. L’accordo della rete PROVAMI ha consentito finora di: • valorizzare esperienze significative in tema di qualità, autovalutazione e miglioramento; • consolidare la collaborazione tra scuole che studiano e attuano la qualità nei loro processi didattici, organizzativi e gestionali; • sviluppare l’autonomia di ciascuno riducendo l´autoreferenzialità attraverso la comunicazione, il confronto e la valorizzazione delle esperienze, a livello locale - nazionale ed europeo; • ottenere maggiori possibilità di riconoscimento del valore aggiunto prodotto nelle singole realtà e nella rete; • accedere a finanziamenti pubblici e privati. Gli obiettivi specifici della rete PROVAMI sono: • favorire la creazione di uno spazio libero per la circolazione delle idee e delle iniziative delle singole scuole in merito ai percorsi di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione; • mettere in comune le migliori pratiche sviluppate all’interno delle singole scuole in merito; • diffondere attività di ricerca, formazione, tutoring su temi condivisi; • organizzare periodicamente eventi comuni di condivisione e confronto; • strutturare interventi mirati di supporto tra pari relativi a singole prassi o processi; • rafforzare il raccordo tra le scuole aderenti alla rete e ambienti culturali afferenti al mondo della ricerca e del lavoro su tematiche innovative; • esprimere una rappresentanza unitaria delle scuole in rete nei confronti di enti ed istituzioni. PROGETTI 226 Il nostro Circolo didattico, intende attivare i seguenti progetti al fine di raggiungere i traguardi e gli obiettivi descritti: • • • Progetto1: “Recupero competenze in italiano e matematica” Progetto2: “Valutare per migliorare” Progetto 3: “Formarsi Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: Area da migliorare Necessità di miglioramento progetto Risultati scolastici Innalzamento delle competenze Recupero delle competenze in in italiano e matematica italiano e matematica Area da migliorare Necessità di miglioramento Valutazione ed Autovalutazione Migliorare i sistemi di Valutare per migliorare valutazione e di autovalutazione di tutti gli utenti della scuola Area da migliorare Necessità di miglioramento progetto Formazione docenti Innalzamento dei livelli competenze dei docenti di Formarsi progetto TITOLO DEL PROGETTO “Recupero delle competenze in italiano e matematica” RESPONSABILE DI PROGETTO Ins. Salvatore Maria Grazia LA PIANIFICAZIONE (PLAN) In particolare si punterà a sviluppare le capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, riflettere su e impegnarsi con testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. Le attività, pertanto verranno progettate a partire da specifici contenuti, intesi come differenti tipi di testo, specifici processi che si intendono attivare, adeguati contesti di applicazione cioè situazioni definite in relazione all’uso per cui il testo è elaborato. Questi ultimi saranno anche i parametri di riferimento per la costruzione delle Prove che saranno somministrate di volta in volta agli studenti e che essi avranno a disposizione come approfondimento su piattaforma dedicata. Si riportano nello specifico le Competenze grammaticali, le Competenze lessicali e le Competenze testuali che si intendono attivare. 227 COMPETENZE TESTUALI Conoscenze • Definizione di testo • Ttipologie testuali Competenze • Riconoscere e classificare diverse tipologie testuali • Comprendere il contenuto di un testo • Scrivere testi di diversa tipologia • Parafrasare e sintetizzare un testo COMPETENZE GRAMMATICALI Competenze • Scrivere rispettando le regole ortografiche • Comprendere e decodificare il valore testuale del nome • Riconoscere il predicato • Comprendere e decodificare il valore testuale del predicato • Comprendere e decodificare il valore testuale del soggetto e dei complementi • Individuare i rapporti di coordinazione e subordinazione tra fasi COMPETENZE LESSICALI Competenze • Definire le relazioni di somiglianza, opposizione, inclusione tra le parole Comprendere il significato proprio e figurato di una parola in un contesto LA REALIZZAZIONE (DO) ITALIANO Attivare le competenze testuali Le classificazioni dei testi in base allo scopo prevalente: • Informare: testi descrittivo, informativo-espositivo, narrativo Attivare le competenze grammaticali • Le principali regole ortografiche Attivare le competenze testuali Il testo descrittivo • Descrivere luoghi, persone, animali e cose Attivare le competenze grammaticali • • Le principali regole ortografiche I segni di punteggiatura 228 Attivare le competenze testuali Il testo informativo • Scrivere un testo informativo: introduzione, corpo centrale, conclusione Attivare le competenze grammaticali • • Le principali regole ortografiche I segni di punteggiatura Attivare le competenze testuali Il testo narrativo • Scrivere un testo narrativo: introduzione, corpo centrale, conclusione. Attivare le competenze grammaticali • Il genere, la forma e le funzioni del verbo. Verifica conclusiva MATEMATICA Attivare le competenze logiche Comprendere, interpretare la realtà circostante e saper agire in essa, nel rispetto di sé e degli altri, sviluppando capacità di analisi dell’esperienza e sua sistemazione critica. • • Operare con i numeri decimali. Eseguire le quattro operazioni Attivare le competenze logiche • Strutturare il numero attraverso le operazioni di riconoscimento, lettura e scrittura. Attivare le competenze logiche • Costruire ed operare con le figure geometriche piane. Attivare le competenze logiche • Costruire ed operare figure geometriche solide ed operare con esse. Verifica conclusiva IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK) La compilazione di schede per la valutazione formativa a cura del responsabile di progetto, entro i tempi prestabiliti, il numero delle attività didattiche individuate per ogni area, il numero di alunni coinvolti saranno considerati indicatori di monitoraggio dell’andamento del progetto anche ai fini di opportune 229 modifiche da apportare. I risultati del progetto saranno verificati in relazione alle specifiche azioni di recupero e potenziamento e alle ricadute in merito a specifiche questioni. DATA DI INIZIO E FINE AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018 DESTINATARI Alunni delle classi prime-seconde-terze-quarte-quinte Il progetto prevede 10 gruppi di alunni: 5 per il recupero delle competenze di italiano e 5 per il recupero delle competenze in matematica. Ogni interclasse avrà un gruppo di potenziamento di matematica ed uno di italiano. Ogni gruppo sarà composto da 20 alunni. RISORSE UMANE 4 docenti dell’organico di potenziamento BUDGET PREVISTO Senza alcun costo. Progetto curricolare. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE • Prove somministrate all’interno della scuola costruite secondo quadri di riferimento delle Prove Invalsi. • Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine anno, inizio/fine biennio • Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo ( n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) • Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo e valutativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi degli alunni, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione) • Rubriche valutative comuni a tutte le interclassi con un sistema congruo di indicatori (n. 20 di indicatori quantitativi e qualitativi) TITOLO DEL PROGETTO “Valutare per migliorare” RESPONSABILE DI PROGETTO Dirigente scolastico 230 PREMESSA Il progetto prevede la costituzione di una rete scolastica di tre istituti scolastici. Si è scelto di operare in rete con scuole territorialmente vicine prevedendo la partecipazione di tre istituzioni scolastiche, la cui continuità in riferimento all’utenza auspica un ripensamento della costruzione del curricolo, non solo in riferimento alle criticità poste in premessa, ma come premessa per un’offerta formativa coerente e pienamente rispondente ai bisogni del territorio. I tre istituti si pongono in continuità verticale: il Circolo didattico “C. Colombo” - Scuola dell’infanzia e primaria, l’ I.C. “Novio Atellano”- Scuola dell’infanzia e Secondaria di primo grado ed in continuità orizzontale con la Scuola paritaria “La Ginestra” - Scuola dell’infanzia e primaria” che raccoglie bisogni specifici dell’utenza in alcuni segmenti (infanzia, classi anticipatarie, educazione familiare ecc.) Nei rispettivi RAV è chiaramente evidente che esse condividono specifiche criticità legate al successo formativo degli alunni con particolare riferimento agli esiti nei Risultati scolastici in generale e nelle Prove standardizzate Nazionali nelle classi coinvolte dalle rilevazioni. In particolare si riscontra: • • un’elevata percentuale di alunni nei livelli L1/L2 di competenza per tutti gli ordini di scuola; una media inferiore tra i risultati d’istituto relativamente alle competenze in italiano e matematica rispetto sia alla media nazionale sia in riferimento a tipologia di scuola analoghe e a parità di contesto socio-economico; • scollamento tra i risultati relativi alle classi di passaggio (tra i dati in uscita dalla Scuola Primaria e le rilevazioni effettuate in ingresso nella Scuola Secondaria di primo grado) e tra i risultati nei trasferimenti in orizzontale tra le Istituzioni statali e quella paritaria della rete). Il progetto verrà, dunque, strutturato in riferimento a questi aspetti come indicatori del processo di acquisizione di competenze continuo ed omogeneo nei vari gradi e su tutto il territorio condiviso dalla rete delle scuole. Focus del progetto sarà la costruzione di un protocollo valutativo condiviso, applicabile sia in fase diagnostica ai fini della costruzione del curricolo, sia in itinere per la valutazione delle competenze in uscita. Per quanto riguarda le modalità di realizzazione, il presente progetto si svolgerà con il massimo coinvolgimento possibile dei docenti degli istituti interessati e degli studenti principali fruitori del servizio scolastico. A livello di singola istituzione scolastica si opererà, dunque, con una condivisione massima del Piano di Miglioramento nel quale si inserisce questa singola azione progettuale. In una prima fase verranno diffusi il piano e i suoi obiettivi all’intero corpo docente, che dovrà significativamente contribuire al raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi educativi, cognitivi e formativi fissati come priorità nel Piano di Miglioramento (fase di informazione e coinvolgimento). Quindi si opererà per gruppi di lavoro: articolazioni del Collegio, dipartimenti disciplinari, gruppi trasversali ai diversi ordini di scuola, interclassi (fase di formazione, progettazione e documentazione). A livello di rete si opererà attraverso i riferenti di rete (fase della condivisione delle criticità, della programmazione e della progettazione delle azioni condivise). Alla luce delle suddette considerazioni, analizzati gli esiti, le priorità e i traguardi delle singole scuole, è emersa una comune Area di Processo da implementare e migliorare, ovvero: Curricolo, progettazione e valutazione. Per un miglioramento a lungo termine del suddetto processo e, conseguentemente, degli esiti didattici degli alunni ( sia interni che nazionali), limitando i gap che vengono a riscontrarsi nei passaggi da un ordine al successivo, le scuole intendono creare, in questo percorso progettuale, un piano di valutazione che abbia dei momenti di raccordo e che sia quanto più uniforme e condiviso soprattutto nei momenti di passaggio. L’idea della microrete è che la valutazione non debba essere solo un momento sterile di verifica e rendicontazione, ma che debba diventare, quanto più possibile, un momento di analisi, diagnosi di criticità e punti di forza per la programmazione di un percorso didattico che sia quanto più possibile dinamico, nel corso dell’anno, e 231 calato sugli alunni che, nel corso dei momenti di verifica, avranno evidenziato capacità, abilità e stili di apprendimento diversi e che, quindi, necessiteranno di interventi, programmi e strumenti diversificati. La costruzione di un curricolo in verticale tra i differenti ordini di scuola ed in orizzontale con l’offerta della scuola paritaria, considerato presupposto prescindibile al fine di innalzare il livello di competenze in italiano e matematica degli studenti ed in generale i risultati scolastici trova presupposto e corollario indispensabile nella creazione di un piano di valutazione che è, dunque, obiettivo del progetto. DATA DI INIZIO E FINE AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018 DESTINATARI Tutti i docenti. Tutti gli alunni della scuola (Destinatati indiretti). RISORSE UMANE Docenti della rete PROVAMI, FFSS, DS. BUDGET PREVISTO Progetto a costo zero. LA PIANIFICAZIONE (PLAN) L’ idea progettuale si inserisce in un contesto di ricerca di nuove metodologie di scoperta e condivisione di “buone prassi”. Gli obiettivi, le priorità, le azioni ed in particolare una prassi valutativa comune, condivise e concordi, trovano nell’accorpamento in rete una modalità di sviluppo che consente di creare un curriculo verticale per competenze nel quale l’alunno scopra le proprie capacità e le proprie modalità di apprendimento in un percorso che parta dal suo ingresso alla scuola dell’infanzia e nel quale i docenti operino una progettazione e programmazione efficace ed abbiano delle significative conoscenze degli alunni in ingresso che saranno fondamentali per la costruzione del curriculo. Tra le finalità del progetto : 1) Porre l’accento su processi di valutazione e di condivisione degli stessi identificandoli come aspetti imprescindibili di quel “Piano strategico di Istituto” le cui linee di azione il DS condivide con il Collegio dei Docenti e con il Consiglio di Istituto e che trovano nel PTOF e negli altri documenti dell’Istituto contenuti valoriali ed ideali da perseguire. 2) Elaborare un Piano di formazione orientato alla conoscenza degli aspetti teorici e tecnici della valutazione in generale, alla conoscenza di prassi valutative e alla costruzione di un sistema di valutazione coerente alla costruzione del curricolo 3) Creare un sistema strutturato di valutazione che ponga in parallelo le risultanze della valutazione a livello del singolo istituto con quelle degli altri istituti della rete , lette in relazione alle variabili di contesto interno ed esterno, e con le risultanze delle valutazioni prodotte a livello internazionale (OCSE PISA, IEA TIMMS) e nazionale (INVALSI) 4) Creare i presupposti affinchè un gruppo di progetto costituito definisca in via preliminare un impianto generale comune per ogni progetto di valutazione che si svolga all’interno dell’istituzione. L’impianto generale prevede una chiara condivisione delle finalità di ogni intervento valutativo (finalità di controllo, miglioramento continuo, sviluppo); delle modalità in termini delle aree da indagare nell’ambito di un curricolo condiviso ( aree o ambiti disciplinari che emergono come critiche e che necessitato di un’indagine specifica , ma anche aspetti “di successo” per i quali non 232 sia possibile individuare un trand di crescita); delle modalità intese come strumenti di valutazione (progettazione di questi ultimi, definizione di protocolli di somministrazione di questionari, di griglie di analisi, ecc.), come costruzione di un sistema di indicatori confrontabili che consentano effettivamente di trasformare i dati raccolti in informazioni utili per il miglioramento, come definizione dei tempi e dei soggetti che procedono alla valutazione. Nell’impianto generale si inserisce ciclicamente ogni progetto di valutazione dedicato ad una specifica area da indagare, affinché i risultati di un progetto di valutazione relativo ad una specifica area sia confrontabile con i risultati di altri progetti di valutazione relativi ad altre aree. LA REALIZZAZIONE (DO) L’idea generale è che, attraverso l’analisi sul rendimento disciplinare degli alunni, si concretizzi la consuetudine della misurazione, anche con strumenti interni condivisi, si innovi l’impostazione dei processi didattici e di apprendimento verso lo sviluppo e il potenziamento delle competenze di base e si definiscano criteri generali condivisi per la valutazione interna. Non trascurabile è l’impatto che ci si aspetta sulla professionalità del corpo docente che può concretizzarsi nella condivisione di principi pedagogici ed obiettivi generali, in nuovi stili di impostazione dell’ambiente didattico, in una maggiore collaborazione all’interno del collegio, in una spinta alla formazione sia in termini di quantità che di qualità delle iniziative di formazione individuale e collettiva, in uno sviluppo della qualità professionale. In tal senso sono previste le seguenti azioni: E’ prevista una fase iniziale, da attuarsi nel mese di gennaio, a livello di singola istituzione scolastica e a livello di rete, di coinvolgimento e di condivisione dello Staff e dei referenti per la valutazione (per definire linee operative generali), dei docenti Funzione Strumentale Valutazione e PTOF e di tutti i docenti, al fine di spiegare che le ricadute sulla didattica e sulla prassi valutativa di un tale progetto riguarderanno tutti. In una fase successiva di lavoro, da svolgersi nei mesi di febbraio –marzo i gruppi di progetto , costituito dai referenti di progetto nella rete , dai DS delle singole istituzioni scolastiche , dai capi dei dipartimenti, presidenti di interclasse e dalla FS Autovalutazione e valutazione, ciascuno per la propria istituzione : • • • • • Analizzano le prove INVALSI e OCSE PISA a partire dai quadri di riferimento per approfondire gli oggetti della rilevazione ( analisi degli ambiti di contenuto e dei nuclei di processo implicati in ciascun item di cui si compone la prova), la struttura delle prove(ripartizione degli item che costituiscono la prova tra le diverse aree di contenuto/nuclei di processo, struttura di ciascun compito proposto: materiale stimolo, quesiti,) le tipologie di quesiti(le diverse tipologie di format utilizzate), le modalità di correzione(l’impianto delle schede di correzione per prove aperte), l’attribuzione dei punteggi Rileggono gli esiti delle Prove INVALSI rispetto ai quesiti (alla luce delle difficoltà registrate durante la somministrazione, con riferimento agli ambiti non previsti nella programmazione curricolare) Individuano le tendenze rispetto ai diversi ambiti di valutazione di italiano e matematica (Gli esiti sono omogenei nei diversi ambiti? Ci sono ambiti in cui gli studenti hanno fatto registrare esiti particolarmente buoni o particolarmente scadenti? ) Confrontano le prove somministrate all’interno della scuola e quelle proposte da INVALSI Elaborano prove comuni da somministrare all’interno dell’istituto in momenti particolari (inizio/fine biennio, inizio/fine anno (l’elaborazione viene svolta all’interno dei singoli dipartimenti o 233 interclasse ) e che siano confrontabili tra loro e con le valutazioni esterne sincronicamente (per classi parallele) e diacronicamente (nel corso dell’anno e degli anni per la stessa classe o per gruppi di classe) • Prevedono la costruzione di un archivio di prove interne ed esterne. I risultati di tali analisi vengono condivisi tra i gruppi di progetto della rete , attraverso tavole sinottiche che consentano di fotografare in parallelo i risultati nei diversi ordini di scuole. In una fase successiva, mese di aprile, nell’ambito di ogni istituzione scolastica si passa dall'analisi dei risultati delle prove alla valutazione di alcuni aspetti relativi all'insegnamento : • • • • • la scansione e le rilevanze secondo cui sono impostati i percorsi didattici l'individuazione degli aspetti cognitivamente più complessi per gli allievi la validità delle metodologie utilizzate la validità delle strategie per il recupero il contesto: quello a livello di istituto riferito alle azioni strutturali , che in qualche modo condizionano l’erogazione del servizio, quello a livello di classe • i conseguenti bisogni formativi dei docenti I risultati di tali analisi vengono condivisi tra i gruppi di progetto della rete , attraverso tavole sinottiche che consentano di fotografare in parallelo i processi nei diversi ordini di scuole. La fase successiva, da svolgersi nel mese di maggio , consiste nella creazione di una serie di indicatori relativi ad ogni aspetto precedentemente individuato. Una volta fissati, gli indicatori verranno immediatamente socializzati a tutti i docenti, perché consentano di effettuare da subito previsioni sull’esito del percorso intrapreso, di valutare l’efficacia della propria attività, il senso di determinati risultati, l’emergere di determinate difficoltà. Inoltre, nel momento stesso in cui vengono esplicitati gli indicatori, gli utenti stessi interiorizzeranno più facilmente le informazioni relative al progetto , ne acquisteranno padronanza , le azioni di ciascuno acquisteranno la necessaria transitività. Gli indicatori dovranno essere scelti sulla base della loro rilevanza e significatività (attribuite sulla base degli aspetti che essi descrivono); della facilità ed attendibilità di rilevazione degli stessi nella valutazione da condurre; della forza di sintesi con cui essi esprimono fenomeni complessi e ne riassumono andamenti nel tempo; della replicabilità nel tempo, in scansioni valutative temporali; della relazione causale tra l’indicatore e l’insieme degli obiettivi prefissati. Per gli alunni, pertanto, si prevede di diffondere il più possibile un apprendimento basato sul trasferimento di competenze tra pari sia con la metodologia del peer –toutoring che con il cooperative learning, implementando sempre più la metodologia del problem solving e del brain storming. Si andrà ad impostare, infatti, una METODOLOGIA DEL COMPITO REALE. L'impianto educativo fondato sul Compito reale supera la situazione centrata sull'insegnamento per attivare una situazione centrata sull'apprendimento, capace di motivare lo studente ( soprattutto in caso di svantaggio ) e sostenerlo nello sforzo dell'apprendere. Tale metodologia, centrata sull'operatività, si inserisce nel più vasto campo della ricerca-azione. Ogni alunno, attraverso situazioni operative, diventa protagonista del suo processo di apprendimento ed è stimolato ad assumere comportamenti attivi, consapevoli e responsabili. Tale metodologia: - favorisce modalità cooperative all'interno dei gruppi di lavoro; - stimola confronto fra saperi e permette di scoprire l'utilità degli apprendimenti curricolari che si integrano attraverso il "fare" in un "sapere" organico; 234 - favorisce l'apprendimento autonomo, secondo le caratteristiche del soggetto, dei suoi interessi e dei suoi personali stili di apprendimento; - consolida e rafforza le conoscenze, primo passo verso l'acquisizione delle competenze. Docenti e studenti scelgono in maniera condivisa e nel contratto di classe "dentro" le discipline: contenuti, linguaggi, strumenti di indagine, informazioni, nodi concettuali sono finalizzati al prodotto culturale che è un prodotto reale. Il compito reale rappresenta l'ambito impegnativo di produzione, assunto responsabilmente dal docente e dagli alunni per mezzo di un esplicito contratto formativo. Il compito deve essere riconosciuto e deve comportare la realizzazione di prodotti leggibili e fruibili all'esterno . La scelta del prodotto non è insignificante: le scuole devono definire percorsi e prodotti. La metodologia del compito reale attiva le scuole a ricercare ed utilizzare risorse territoriali ( EELL, volontariato, associazionismo) e impegna le scuole della rete a realizzare fra di loro un rapporto cooperativo, favorendo lo scambio metodologico e didattico fra ordini diversi di scuola e l'acquisizione di chiavi di lettura e di intervento comune su fenomeni critici, quali la continuità e la dispersione. Nel presente progetto si prevede di ottenere un prodotto - contenitore, unico per le scuole della rete, composito e di sintesi che riguarderà la documentazione in sito web dei processi attivati. Il prodotto di sintesi dei moduli sui quali le classi virtuali avranno realizzato comunicazione e crescita e che si prevede, successivamente, di riprodurre in stampa e di far circolare fra tutte le scuole dei due distretti, sarà ottenuto passando attraverso varie fasi: progettazione iniziale, definizione dei vincoli (tempi. spazi di relazione, regole della comunicazione, modalità di utilizzo dell'ambiente informatico, rapporti con i compagni della classe virtuale …) , monitoraggio dei percorsi e dei processi, momenti di valutazione e di autovalutazione. In via preliminare si stabiliscono i fattori da considerare ai fini dell incidenza di prassi di didattica laboratoriale e di didattica finalizzata alla ricerca e all’esperienza significativa, incidenza di modalità di lavoro in team nelle attività didattiche, rapporto tra lo spazio dedicato alla didattica frontale/spazio dedicato ad azioni di mentoring e tutoring in campi in nei quali gli studenti hanno bisogno di aiuto; numero di interventi di formazione dei docenti sulle tematiche e metodologie di insegnamento/apprendimento, di progettazione per competenze, sulla valutazione; scarto tra le programmazioni didattiche e i programmi realmente svolti; numero di verifiche interne alla classe, numero di verifiche standardizzate a livello d’istituto, scarto tra verifiche interne ed esterne; modalità e grado di coinvolgimento dei genitori sul progetto specifico e, più in generale, sui risultati dell’apprendimento (riunioni con i genitori, consigli di classe aperti, coinvolgimento dei genitori nell’organizzazione di iniziative ed attività), confronto con altre istituzioni scolastiche. In merito al contesto si dovranno considerare, a livello di istituto: le modalità di organizzazione didattica (l’eventuale presenza di interclassi parallele, l’organizzazione e il funzionamento dei dipartimenti disciplinari, la partecipazione dell’Istituto ad altri progetti riguardo l’autovalutazione); a livello di classe : il grado di motivazione degli studenti percepito nelle discipline in cui si interviene( si considereranno ad esempio i seguenti aspetti: il ruolo attivo dello studente; il senso di efficacia che il discente percepisce di sé rispetto al compito, cioè se lo studente si sente in grado di compiere o meno uno specifico compito e a chi attribuisce le cause dei propri successi o al contrario degli insuccessi; gli strumenti a disposizione che lo studente ha per raggiungere l’obiettivo, cioè le strategie di studio, l’automonitoraggio, la regolazione delle emozioni.), il clima di classe percepito dal docente (clima collaborativo/competitivo, etc. : si considereranno essenzialmente due aspetti e cioè dimensioni che valutano le relazioni tra pari: cioè la coesione e l’antagonismo tra gli studenti; le dimensioni che valutano il benessere complessivo dello stare in classe: la competizione e la soddisfazione per le lezioni da parte degli 235 studenti); la tipologia e l’uso di strategie adeguate per stimolare l’interesse e la partecipazione. Entro la prima metà di giugno sarà creata una specifica tabella in cui saranno riportati gli aspetti relativi all’insegnamento precedentemente identificati, gli specifici indicatori e i corrispondenti descrittori, sulla base dei quali ogni docente sarà tenuto a effettuare la propria valutazione in merito alla propria disciplina e per ciascuna classe. Il gruppo di progetto provvederà a comparare i risultati dei singoli docenti e a comparare i dati relativi a didattica, metodologie, ecc. con le criticità emerse dai dati precedentemente ricavati dalle rilevazioni sugli apprendimenti. I dati ottenuti costituiranno uno dei presupposti su cui ad inizio anno scolastico, commissione PTOF, FFSS e tutti i docenti in sede dipartimentale lavoreranno per ricalibrare l’offerta formativa. IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK) Il monitoraggio e la valutazione si realizzeranno in tre fasi consequenziali: FASE 1 o pre-monitoraggio a cui corrisponde la valutazione ex ante. Questa fase è finalizzata a verificare la coerenza delle azioni ( tipologia, modalità, strumenti, tempi etc. ) che si intendono realizzare con gli obiettivi che la rete si è proposta di raggiungere. I destinatari del pre-monitoraggio sono i responsabili delle sperimentazioni. I risultati ottenuti dalla valutazione ex ante, raccolti in una scheda (report), consentiranno di definire gli indicatori, qualitativi e quantitativi, sulla base dei quali sarà possibile avviare la seconda fase di monitoraggio. FASE 2: le azioni di monitoraggio per la valutazione in itinere. Sulla base degli indicatori precedentemente individuati vengono predisposti gli strumenti e decise le modalità di raccolta dei dati (rilevazioni, questionari, osservazioni dirette, interviste, discussioni di gruppo/focus group etc.). L'attenzione sarà rivolta sia alle informazioni di tipo descrittivo, sia ai processi attivati. I destinatari del monitoraggio per la valutazione in itinere sono tutti gli attori del progetto a partire dagli operatori, gli utenti-partecipanti alla sperimentazione, le associazioni partner, la rete ecc. I risultati ottenuti, adeguatamente sistematizzati, consentiranno la verifica delle prassi adottate, ne misureranno la coerenza o gli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi iniziali e ai risultati attesi, evidenzieranno le soluzioni migliori per dare risposte di maggiore efficacia, registreranno l'insorgere di effetti problematici non previsti. FASE 3: la valutazione ex post. Il processo di monitoraggio si conclude con la stesura di un report conclusivo che rende conto dei risultati e degli impatti rispetto agli obiettivi iniziali. La valutazione dei risultati ex post è destinata in modo particolare a fare emergere le opportunità di capitalizzazione dell'esperienza progettuale, in altri termini la possibilità concreta che le scuole in rete assumano come "buone pratiche" quelle che si sono dimostrate migliori e le possano riprodurre anche in altri contesti. Monitoraggio in itinere e finale Il percorso di ricerca sarà costantemente affiancato dal lavoro “sul campo”, nella classe per sperimentare nel concreto le azioni messe in campo feedback tra laboratori ed azioni nelle classi. Tramite l’attivazione di alcuni essenziali indicatori concordati e condivisi all’interno dei laboratori di ricerca, si prevede di redigere una diagnosi a metà percorso e una finale in grado di evidenziare lo stato dell’arte, le eventuali necessità di aggiustamenti dei percorso in atto, gli esiti ed il grado di soddisfazione dei partecipanti. IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT) 236 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE Nel corso del progetto saranno prodotte: • Prove da somministrare all’interno delle scuole costruite secondo quadri di riferimento delle Prove Invalsi • Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine anno, inizio/fine biennio • Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) • Rubriche valutative comuni in entrata e in uscita per tutti gli ordini di scuola e le classi degli istituti appartenenti alla rete con un sistema congruo di indicatori (n. 20 di indicatori quantitativi e qualitativi) Questi materiali prodotti saranno documentati e diffusi attraverso una sezione dedicata su sito web (banca dati prove, banca dati esiti, tabelle di comparazione, relazioni di approfondimento e lettura). TITOLO DEL PROGETTO “Formarsi” RESPONSABILE DI PROGETTO Ins. Bonarrivo Mariagrazia PREMESSA La formazione e la pianificazione di momenti di formazione sono esplicitamente previsti da norme contrattuali. Il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla: all'art. 63 la formazione in servizio del personale; all'art. 66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti ed al personale ATA. La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell' offerta formativa (riferito agli aa.ss. 2016-17, 2017-18, 2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio. La formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale di chi in esso opera. E’ ribadito come la formazione costituisca una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane e che l'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. Formazione e sviluppo professionale sono la premessa essenziale ad ogni processo di miglioramento, ma perché il cambiamento sia in grado di rispondere alle sfide più complesse da parte della società e della tecnologia, ad attese sociali sempre maggiori nei confronti dei docenti, insomma perché questi ultimi possano operare un’offerta formativa all’altezza delle sfide poste dal mondo esterno , bisogna pensare ad 237 una formazione che sia in grado di : • • • • • Includere gli insegnanti nei cambiamenti ( attraverso la socializzazione dei processi strategici dell’istituzione scolastica, inclusi quelli di autoanalisi e miglioramento) chiarire la differenza e i rapporti tra aggiornamento e formazione ( che ci consente di passare dal corso di aggiornamento al concetto di formazione come partecipazione vissuta alla vita progettuale dell’istituzione scolastica) riconsiderare la componente motivazione come fattore cruciale valorizzando il possesso da parte degli insegnanti di conoscenze specialistiche acquisite con la formazione e con l’esperienza ( il che impone di ridefinire il rapporto tra ricerca e pratica e di applicare modelli di ricerca collaborativi con Università, centri di ricerca) ripensare al rapporto tra necessità individuali e collettive, di gruppo rafforzare il profilo di un docente con competenze specialistiche e conoscenze specifiche, in grado di operare e di decifrare contesti diversi, in evoluzione e spesso di gestire situazioni di inevitabile e perdurante incertezza. DATA DI INIZIO E FINE AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018 DESTINATARI Tutto il Personale docente, Personale tecnico amministrativo, DS. RISORSE UMANE Docenti-Esperti BUDGET PREVISTO Senza alcun costo. Progetto in collaborazione con altre scuole in rete, con l’ottimizzazione delle risorse. LA PIANIFICAZIONE (PLAN) OBIETTIVI • • Favorire interventi di formazione sugli aspetti normativi; Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche; • Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale; • Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima reciproca; • Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della loro utilizzazione didattica. Inoltre, si punterà a: o consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti indispensabili e “trasversali” per affrontare l’attività professionale e l’evoluzione normativa che regolano il funzionamento della scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari in relazione alla costruzione di percorsi metodologici e didattici per competenza ai fini anche della certificazione: didattica personalizzata didattica individualizzata 238 inclusione integrazione. o consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze nei seguenti temi strategici: competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica – (contenuti laboratoriali presenti nel PNSD) – competenze linguistiche potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle competenze logico- argomentative degli studenti e alle competenze matematiche valutazione LA REALIZZAZIONE (DO) Il Progetto si articolerà nella organizzazione di quattro moduli formativi di 20 ore ciascuno: La scuola pubblica nel nuovo quadro normativo Progettazione e valutazione Metodologie didattiche Assi culturali, assi disciplinari e discipline: dalle competenze linguistiche a quelle logico-matematiche Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di confronto, alternati ad altri pratici, con un repertorio di metodologie innovative (laboratori, workshop, ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze, ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,riflessione e documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone pratiche. IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK) La compilazione degli strumenti predisposti ( schede per tipologia formativa a cura del responsabile di progetto, schede per attività di formazione a cura dei responsabili di area) entro i tempi prestabiliti , il numero delle attività di formazione individuate per ogni area, il numero di docenti coinvolti saranno considerati indicatori di monitoraggio dell’andamento del progetto anche ai fini di opportune modifiche da apportare. I risultati del progetto saranno verificati in relazione alle specifiche azioni di formazione e alle ricadute in merito a specifiche questioni. IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT) e la valutazione Le riunioni del responsabile di progetto, dei responsabili di area avranno luogo con scadenza mensile e serviranno a valutare : • efficacia della struttura e dell’organizzazione del gruppo di lavoro e necessità di rivedere il piano di lavoro • efficacia ed efficienza dell’approccio utilizzato ( in termini di docenti coinvolti, di rispondenza effettiva ai bisogni formativi) Gli strumenti • Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). Costruzione di materiale didattico da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di 239 cui la scuola fa parte DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE • Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto. • Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo ( n.15 di indicatori quantitativi e qualitativi) • Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione). • Costruzione di materiale didattico da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di cui la scuola fa parte. 240