scuola primaria - "Colombo" Frattaminore

Transcript

scuola primaria - "Colombo" Frattaminore
CIRCOLO DIDATTICO “CRISTOFORO COLOMBO”
DI FRATTAMINORE
VIA SACCO E VANZETTI N. 19 - 80020 – FRATTAMINORE (NA)
P.IVA 80059420630 – C.M. NAEE13800A Tel Fax 0818369557
e-mail: [email protected]
–
p.e.c. [email protected]
sito web: www.colombofrattaminore.gov.it
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015
AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n.50 del 21 / 01 /2016;
integrazioni e modifiche approvate dal consiglio d’istituto con delibera n. 85 del 28/10/2016
1
“La scuola non può essere descritta
una volta e per sempre
in un modello da realizzare e
ripetere: può nascere solo come
scuola che rinnova continuamente
se stessa, interpretando
sempre di nuovo le esigenze, i
suggerimenti,
la cultura, i bisogni di quel dato
bambino
in quell’anno e in quel giorno.”
Gianni Rodari
2
Indice
Premessa
pag. 4
Dati identificativi dell’Istituzione scolastica
pag. 10
Curricolo
pag.14
Ambiente di apprendimento
pag. 124
Assetti organizzativi
pag. 129
Formazione e aggiornamento
pag. 176
Piano Nazionale Scuola Digitale
pag.188
Gestione delle risorse
pag. 196
Monitoraggio e autovalutazione
pag. 201
Allegati : 1) Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico
2) PdM
pag. 206
pag.213
3
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti ai sensi di
quanto previsto dagli :
•
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
•
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del
13.07.2015;
•
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2,
lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
•
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
•
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti:
• sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal Dirigente Scolastico, con proprio Atto di indirizzo emanato come da verbale del
Collegio dei docenti del 01/010/2015, dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali
sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli
organismi e delle associazioni dei genitori ;
• tenuto conto del RAV- Rapporto annuale
• tenuto conto del PdM- Piano di Miglioramento di cui alla delibera del Collegio dei docenti n. del
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti con delibera n. del ;
Il piano è stato approvato dal Consiglio di Circolo con delibera n. del ;
Il piano, dopo l’approvazione, è inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per
accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
Il piano è pubblicato nel Portale Unico dei dati della scuola e sul sito web istituzionale della scuola.
4
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati ricercati contatti con soggetti
organizzati del territorio (Enti locali , Associazioni, Agenzie Formative) e con l’utenza (Comitato dei
genitori, alunni, personale della scuola) al fine di individuare i bisogni , le richieste e le aspettative nei
confronti dell’Istituzione scolastica da parte degli stessi ed acquisire eventuali proposte da utilizzare nella
redazione del Piano.
In questa fase si è svolta altresì un’azione di ricognizione delle offerte e risorse che il territorio mette a
disposizione dell’Istituzione Scolastica in termini di disponibilità di servizi offerti dagli Enti Locali, dalle
Associazioni Culturali, Sportive e di Volontariato presenti sul territorio ; un’analisi della rete delle
Istituzioni Scolastiche possibili interlocutrici per il raggiungimento di finalità ed obiettivi comuni; un’analisi
dell’esistente in termini di risorse economiche e umane offerte dal territorio.
Dalle risultanze di questa fase preliminare emerge la richiesta di un’Istituzione Scolastica che sappia porsi
come punto di riferimento, di promozione e di integrazione dal punto di vista culturale e come presidio di
legalità e promozione socio-economica sul territorio. Da ciò si individuano le seguenti piste di intervento
che vengono tenute in considerazione ai fini della redazione del Piano:
- prolungamento del tempo scuola ;
- apertura delle strutture e impianti sportivi della scuola attraverso una progettualità specifica della
scuola e la collaborazione con enti esterni;
- creazione di servizi anche in orario extrascolastico per un’utenza esterna e per adulti: laboratori
linguistici, espressivi, artistico- musicali, di formazione ed integrazione per adulti e stranieri –
biblioteca- presidio di consulenza psicologico.
Atto prodromico all’elaborazione del PTOF è stato il RAV , visionabile sul Sito dell’istituzione scolastica
e
sul
portale
Scuola
in
chiaro
del
MIUR
al
seguente
link
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ dal quale si evince che per rispondere alle reali
esigenze dell’utenza sulla base è necessario:
- rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità
dell’istituto;
- strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle
Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i
livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori,
bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del
diritto-dovere all’istruzione;
- migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,
curricolo d’istituto);
- superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire , mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di
cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua
madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali) ed
a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza
culturale, competenze sociali e civiche);
- operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione
delle eccellenze;
- monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
- abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono;
5
-
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,
miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
- migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
- promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno
dell’istituzione;
- promuovere l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
- sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologicodidattica;
- accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,
progetti, fundraising e crowd funding;
- operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Si riportano di seguito, schematicamente gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di
lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Priorità e Traguardi
Esiti degli studenti
Risultati scolastici
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Competenze chiave e di
cittadinanza
Priorità
Diminuzione dei ritardi.
Interiorizzazione del
regolamento di Istituto.
Traguardi
Ridurre i ritardi del 10%.
Potenziamento delle
competenze in uscita in italiano
e matematica.
Sviluppo delle eccellenze
Innalzamento dell'acquisizione
delle competenze di base degli
alunni svantaggiati.
Migliorare il punteggio della
scuola in italiano e matematica
Ridurre il numero degli alunni
ripetenti.
Migliorare il punteggio della
scuola in italiano e matematica
di specifiche classi
Allineare i risultati delle prove
in italiano e matematica
contenendo la varianza tra le
classi a 2 punti percentuale
Ridurre il numero di allievi
collocati nei livelli 1 e 2 in
italiano e matematica
Diminuire del 5% il numero
degli studenti collocati nei
livelli 1-2 incrementando il
numero negli allievi collocati
nei livelli 3-4
Diminuire il numero dei ritardi
e delle uscite anticipate tra gli
alunni
Migliorare il rispetto delle
Regole
Migliorare l'autonomia
nell'organizzazione dello
studio e nell'autoregolazione
Allineare i risultati delle prove
in italiano e matematica con
quelli delle scuole con analogo
indice ESCS
Aumentare del 5% la quota di
studenti che si organizzano in
modo autonomo nello studio e
6
dell'apprendimento
Risultati a distanza
adottano comportamenti
autoregolati
Migliorare ed incrementare
modalità di costruzione di un
curricolo condiviso con la
scuola
Diminuire il disallineamento
degli esiti tra la scuola primaria
e la scuola secondaria di I
grado
Motivazione della scelta delle priorità
In sede di autovalutazione l'attenzione si è concentrata sui risultati scolastici, in generale e nelle prove in
italiano e matematica, in quanto la scuola rappresenta sul territorio spesso l'unico punto di riferimento , di
promozione e valorizzazione culturale. Il tutto è stato pensato nell'ottica della continuità con la scuola
secondaria di I grado con cui la nostra istituzione scolastica condivide territorio ed utenza.
Obiettivi di processo
Area di processo
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Continuita' e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
Obiettivo di processo
• Ristrutturazione ed articolazione della
progettazione curricolare relativamente a
metodologie didattiche innovative
• Creazione di un sistema strutturato di
indicatori qualitativi e quantitativi per la
valutazione del comportamento e delle
competenze di cittadinanza
• Creazione di gruppi e definizione di
modalità di lavoro flessibili in rapporto alla
programmazione
• definire nel dettaglio figure, compiti e
modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per
l'inclusione
• redigere una programmazione di istituto
degli interventi destinati al recupero degli
alunni svantaggiati (attività e monitoraggio)
• implementare l'uso di modalità laboratoriali
sia nelle attività curricolari che nella
progettazione extracurricolare
• prevedere una programmazione per aree
disciplinari, fasce di livello, gruppi non
coincidenti con il gruppo classe
• implementare e migliorare modalità e tempi
per la costruzione di un curricolo condiviso
con la scuola secondaria di I grado
• creare un sistema di valutazione (modalità ,
tempi, strumenti) condiviso con la scuola
secondaria di I grado
• creare una mappatura delle competenze del
personale al fine di incentivare la
valorizzazione e l'ottimizzazione delle
risorse professionali
• condividere un sistema preciso di criterie
modalità di attribuzione di incarichi, di
svolgimento , di verifica e condivisione degli
7
stessi
creare un sistema strutturato di rilevazione
dei bisogni dei vari portatori di interesse
• incrementare le modalità di partecipazione,
condivisione delle scelte e delle attività della
scuola
In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità
La creazione di gruppi di lavoro efficaci (con definizione precisa di ruoli, compiti dei componenti, obiettivi
e indicatori per il monitoraggio delle attività) consentirà di progettare e programmare un curricolo efficace
sia per il raggiungimento di competenze di base che per sostenere gli alunni in situazione di svantaggio.
La creazione di un sistema di rilevazione dei bisogni e di partecipazione diffusa e condivisa da parte dei
portatori di interesse consentirà di effettuare una pianificazione dell'offerta formativa adeguata alle
richieste del territorio
Integrazione con il territorio e rapporti
con le famiglie
•
Sulla base del RAV è elaborato il PDM (Piano di miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28
marzo 2013 n. 80 visionabile sul Sito dell’istituzione scolastica e le cui azioni costituiscono parte
integrante del Piano cui esso viene allegato.
A partire da quanto indicato si è costruito il presente Piano alla luce degli obiettivi individuati come
prioritari dalla legge :
- potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
- potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia
dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei
suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in
tali settori;
- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra
le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei
beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità;
- sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
- alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
- potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,
con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
- potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
- prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con
il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle
associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli
alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre
2014;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese;
8
-
-
-
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del
monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori
per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli
enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori
culturali;
definizione di un sistema di orientamento.
9
Dati identificativi dell’Istituto
LA NOSTRASCUOLA
Scuola dell’Infanzia
Plesso Manzoni
Indirizzo
Via Manzoni,1
n. alunni
154
Sezioni
7
Tel.0818369559
Scuola Primaria
Indirizzo
n. alunni
Classi
Plesso Manzoni
Via Manzoni,1
Tel.0818369559
402
20
Plesso Sacco e Vanzetti
Via Sacco e Vanzetti
Tel.0818369557
361
17
Uffici di Segreteria
Indirizzo
Uffici della Dirigenza
Plesso Sacco e Vanzetti
Via Sacco e Vanzetti
Tel.0818369557
10
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
Il Circolo Didattico di Frattaminore nasce nell’anno scolastico 1964 -1965 inglobando anche la scuola
elementare di Crispano che solo a partire dall’anno scolastico 1978- 1979 entrerà a far parte del III Circolo
Didattico di Frattamaggiore. Le origini della Scuola , tuttavia, risalgono a molti anni addietro : sulla base
della ricostruzione storica attenta e meticolosa condotta da studiosi, intellettuali e insegnanti del paese su
documentazione cartacea (registri scolastici, delibere comunali, ecc ) conservata negli archivi della scuola e
degli enti locali è possibile risalire all’anno scolastico 1893-94. A partire da quell’anno la scuola raccoglie
l’eredità di una scuola serale istituita nel 1970 con Delibera Comunale sulla base della Legge Casati. I primi
registri scolastici conservati risalgono all’anno scolastico 1916-1917 successivi , quindi, alla legge DaneoCredaro del 1911, che decretava il passaggio delle scuole dai Comuni allo Stato.
L’ubicazione della scuola muta nel tempo, all’inizio con aule sparse in vari edifici del Comune, poi a partire
dall’anno scolastico 1961-62 è allocata nell’edificio “Cristoforo Colombo”. A partire dall’anno scolastico
2001-2002 una parte delle classi del Circolo Didattico sarà dislocata nell’edificio scolastico di Via Manzoni
e nell’anno scolastico 2002-2003 l’edificio di Sacco e Vanzetti accoglie le rimanenti classi del vecchio
edificio “Colombo” dichiarato inagibile .
La vita dell’Istituzione Scolastica è, dunque, profondamente radicata nel territorio per il quale rappresenta
punto di riferimento culturale e elemento di identità sociale dello stesso. Proprio per questo più forte appare
la necessità che essa svolga il delicato compito di intercettare le istanze del territorio , ma anche di guidare le
stesse nella direzione della costruzione di un’identità forte dello stesso sia dal punto di vista culturale che
economico-sociale nell’ottica di una cittadinanza consapevole e di dimensione europea.
CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
Il territorio di Frattaminore costituisce l'estremo lembo settentrionale della città metropolitana di Napoli al
confine con il casertano, formando un unico agglomerato urbano, oltre che con i comuni napoletani di
Frattamaggiore e Crispano, anche con i comuni di Sant'Arpino e Orta di Atella in provincia di Caserta,
rivestendo dunque la funzione di raccordo tra le due provincie. La denominazione di Frattaminore risale a
poco più di cento anni fa, quando nacque il comune omonimo. Il comune nasce dalla fusione dei casali di
Frattapiccola e Pomigliano d'Atella.
Frattaminore ricopre una superficie di circa 2,0 Kmq con circa 15.000 abitanti e dunque possiede una
consistente densità abitativa con una strutturazione disomogenea della popolazione anche in senso
economico e culturale. L’andamento demografico è in diminuzione negli ultimi anni, con una sostanziale
riduzione degli abitanti in età scolare. Gli abitanti sono distribuiti in poco più di 4000 nuclei familiari, per lo
più mononucleari con in media un figlio, con entrambi i genitori lavoratori e per i quali l’Istituzione
scolastica rappresenta l’unica struttura di riferimento. In particolare la Scuola costituisce per le famiglie la
più importante “agenzia” educativa e formativa, a cui vengono demandati oltre che l’educazione, l’istruzione
e la formazione degli alunni, anche compiti e ruoli che sono tradizionalmente propri della famiglia.
Il territorio non offre spazi pubblici di aggregazione e di ricreazione: gli unici spazi verdi disponibili sono
rappresentati dai giardini comunali e dal parco comunale, le strutture ricreative presenti nel Comune sono per
lo più a livello privato. Frattaminore possiede una biblioteca comunale, un punto Informagiovani, un Centro
di Ascolto per tossico-dipendenti e un consultorio familiare e usufruisce della funzionalità dell’ospedale
“S.Giovanni di Dio”, appartenente all’ASL NA2 Nord di Napoli. Tale ospedale, situato su un confine che
non ha soluzione di continuità con Frattamaggiore, risulta insufficiente al fabbisogno della popolazione
11
locale, in quanto ad esso affluiscono anche ammalati provenienti da altri comuni dell’interland. Fatta
eccezione per il funzionante campo sportivo, si registra la carenza di altri servizi ed attrezzature sportive;
molte attività ( calcio, pallavolo, corsi di danza,…) sono praticate dai giovani solo in strutture private.
Dal punto di vista economico risultano insistere sul territorio del comune 237 attività industriali con 1.116
addetti pari al 42,11% della forza lavoro occupata, 267 attività di servizio con 407 addetti pari al 15,36%
della forza lavoro occupata, altre 112 attività di servizio con 292 addetti pari al 11,02% della forza lavoro
occupata e 16 attività amministrative con 835 addetti pari al 31,51% della forza lavoro occupata. Risultano
occupati complessivamente 2.650 individui, pari al 17,58% del numero complessivo. Risultano, dunque,
sviluppati il settore dell’agricoltura ed il settore del terziario, ma il Comune risulta anche ben collegato al
polo industriale a nord di Napoli a alla provincia di Caserta e una produzione piccolo-industriale ed
artigianale, soprattutto nel settore delle calzature, ha sostituito, negli ultimi due decenni, una già ridotta
attività agricola. I servizi di trasporto pubblico sono carenti e la stazione ferroviaria più vicina è situata nella
città di Frattamaggiore.
ARTICOLAZIONE
ORARIO
Scuola dell’Infanzia
40 ore settimanali
Scuola Primaria
27 ore settimanali
40 ore settimanali
DEL
CURRICOLO
E
QUADRO
Lunedì – Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30
Lunedì – Giovedì dalle ore 8.15 alle ore 13.45
Venerdì dalle ore 8.15 alle ore 13.45
Lunedì – Venerdì dalle ore 8.15 alle ore 16.15
12
QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE NELLA SCUOLA
PRIMARIA
DISCIPLINA
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE-QUARTEQUINTE
ITALIANO
8h
7h
7h
ARTE –IMMAGINE
1h
1h
1h
MATEMATICA
7h
6h
5h
TECNOLOGIA
1h
1h
1h
SCIENZE
2h
2h
2h
STORIA-GEOGRAFIA
4h
4h
4h
ED.FISICA
1h
1h
1h
INGLESE
1h
3h
3h
I.R.C.
2h
2h
2h
ORARIO TEMPO PIENO DISCIPLINA
ITALIANO
Classi prime
sez. D-H-I
10h
ARTE - IMMAGINE
2h
MATEMATICA
TECNOLOGIA
SCIENZE
STORIA-GEOGRAFIA
EDUCAZIONE FISICA
INGLESE
RELIGIONE
10h
1h
2h
4h
2h
1h
2h
13
Curricolo
1. Premessa
L’Offerta formativa della scuola è progettata in maniera complessa a partire da premesse imprescindibili:
la mission e la vision della scuola, definiti a partire dal contesto di riferimento , dai bisogni formativi
dell’utenza e dalle peculiarità della società contemporanea;
il nuovo quadro normativo dettato dalla Legge 107/2015;
le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione
(D.M. n. 254 del 16 novembre 2012);
la riflessione che la scuola nella sua autonomia fa su se stessa, attraverso il Processo di
Autovalutazione ovvero sulle Criticità che emergono nel RAV e sulla base delle quali si individuano
precise piste di Miglioramento.
Elementi di analisi di contesto locale
Il contesto socio-economico cui afferisce la scuola è fortemente stratificato : accanto a fasce della
popolazione che non sempre godono di condizioni socio- economiche favorevoli e stimolanti, si registra un
continuo aumento della presenza di alunni con cittadinanza non italiana. Per gran parte dell’utenza , dunque,
l’Istituzione scolastica si configura come importante , quando non unico, punto di riferimento non solo
culturale, ma anche sociale ed istituzionale. E, tuttavia, la scuola , unico Circolo Didattico del Comune, non
può non tener conto anche di quelle fasce di alunni meritevoli, che sia per contesto socio-economico che per
esiti scolastici necessitano di un’ offerta formativa in grado di valorizzare l’eccellenza e che diversamente
tendono ad allontanarsi dal contesto di provenienza per spostarsi in contesti scolastici e culturali limitrofi e
gratificanti.
Nella costruzione del Curricolo, la nostra scuola ha inteso affrontare in maniera strutturale la presenza
di alunni con cittadinanza italiana prevedendo la pianificazione di interventi di recupero delle difficoltà e di
supporto nel percorso scolastico e la presenza di figure di riferimento specifiche come i mediatori culturali
per favorire i processi di integrazione .
Inoltre, al fine di promuovere il successo formativo di tutti gli alunni in situazione di svantaggio la
nostra scuola ha inteso costruire un Curricolo in cui si desse grande spazio a forme di didattica innovativa o
alternativa sia nella progettualità curricolare che in quella extracurricolare. Nel definire le attività per il
recupero ed il potenziamento, si è tenuto conto anche dei risultati delle rilevazioni INVALSI ed in
particolare della necessità di consolidare le competenze linguistiche e le competenze logico-matematiche,
attraverso un’attenzione alle discipline nella loro integrazione per aree disciplinari ed assi. Nell’ottica di
rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del bambino e del ragazzo, si collocano le attività di
prevenzione alla violenza e alle discriminazioni, la promozione del benessere della salute della persona e
dello stare bene insieme a scuola.
Nello stesso tempo il Curricolo non ha ignorato la necessità ed il compito di valorizzare le eccellenze
promuovendo ed attivando iniziative e percorsi mirati per alunni capaci e meritevoli .
In generale il percorso formativo punta per tutti gli alunni all’acquisizione di competenze più ampie e
trasversali come condizione essenziale per la piena realizzazione e la partecipazione attiva alla vita sociale,
orientate a valori della convivenza civile e del bene comune; a promuovere continuamente l’esercizio della
cittadinanza attiva nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando
opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Si sono individuati percorsi per lo sviluppo
14
di competenze di cittadinanza attiva e democratica nelle due aree delle competenze comunicativo relazionali e dei comportamenti responsabili ispirati alla sostenibilità ambientale.
Nella definizione del Curricolo la scuola ha anche operato: precise scelte in merito al tempo scuola per
venire incontro alle richieste da parte dell’utenza di apertura pomeridiana dell’istituzione scolastica per
attività di post-scuola, (recupero/potenziamento/consolidamento, progetti e percorsi extra-curricolari); scelte
in merito agli spazi reali, da ripensare come ambienti di apprendimento efficaci e virtuali come luogo di
scambio e capitalizzazione di buone prassi.
I perché di un curricolo rinnovato
La società in cui viviamo fa del cambiamento la sua peculiarità principale. La pluralità degli stimoli e
delle sollecitazioni con la loro variabilità, episodicità, evanescenza e sovrapposizione, generano un diffuso
senso di confusione e disorientamento. Spetta alla Scuola sostenere l’allievo nell’acquisizione della capacità
di dare senso alla varietà delle esperienze, attraverso modalità adeguate di lettura, selezione e organizzazione
delle conoscenze, per comprendere e interpretare gli innumerevoli messaggi che lo circondano.
Viviamo in una società che offre straordinarie opportunità di conoscenza e innumerevoli occasioni
formative, permangono tuttavia, vecchie forme di analfabetismo, emarginazione culturale, diseguale rapporto
con le tecnologie di informazione e comunicazione, vecchie e nuove sacche di povertà e indigenza. Spetta
alla Scuola fornire gli alfabeti fondamentali per fruire delle opportunità offerte dal “sociale” e per l’effettivo
esercizio del diritto di cittadinanza.
Esiste una stretta interazione fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’Umanità; tutto ciò che
accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei
confronti dell’Umanità. Spetta alla Scuola educare a questa consapevolezza, superando la frammentazione
delle discipline e proponendo le loro molteplici connessioni, ricomporre i grandi oggetti della conoscenza,
affrontare i grandi problemi dell’attuale condizione umana nella prospettiva di delineare un nuovo
umanesimo.
Nella società contemporanea spetta alla Scuola, nell’“educare istruendo”, attraverso i processi di
insegnamento-apprendimento e le concrete scelte didattiche, aiutare l’allievo a cercare costantemente il
senso di quello che fa, il significato delle conoscenze di cui si appropria, l’importanza delle abilità e delle
capacità che sperimenta e acquisisce.
Viviamo in una società multiculturale. E’ compito della Scuola sostenere l’allievo nella costruzione di sè
come persona dotata di “un’identità consapevole e aperta”, fornendo gli “strumenti adatti per comprendere le
altre culture e metterle in relazione con la propria, per orientarlo alla consapevolezza di appartenere ad una
“comunità di destino planetario.”
Il continuo cambiamento delle tecnologie e la globalizzazione dei mercati, richiedono ad ogni individuo di
modificare e far evolvere le proprie competenze e le personali propensioni lavorative. Spetta alla Scuola
fornire le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per una formazione continua che aiuti ad affrontare i
continui cambiamenti di scenario culturale , sociale e produttivo.
Orientamento strategico: vision e mission
Con il termine Mission si definiscono l’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si
percepisce la scuola), laddove la vision ne chiarisce il “mandato” e gli obiettivi strategici (cosa la scuola
intende fare per realizzare la sua identità e le sue finalità ) e si definiscono quali elementi influenzeranno, nel
lungo periodo, obiettivi e scelte da adottare allo scopo di mantenere coerente con l’impostazione originale
l’agire del vertice e della base dell’organizzazione.
La nostra mission è la
dichiarazione di intenti a cui vogliamo ispirarci nel definire gli obiettivi e
successivamente le strategie, definendo di conseguenza la nostra impostazione strategica. Per questo
abbiamo definito una mission chiara, non generica , definita, non troppo ampia , attraente , condivisa da
ogni membro dell’organizzazione.
Analogamente fissare gli obiettivi significa definire traguardi di tipo quantitativo, utili a dimensionare
l’organizzazione e ad orientare la sua strategia. La corretta definizione degli obiettivi richiede che essi
15
siano: misurabili, ovvero definiti in modo tale che sia possibile valutarne, a posteriori, il grado di
raggiungimento, ciò sia per poterne valutare la soddisfazione, che per poter comprendere le motivazioni
dell’eventuale mancato raggiungimento; raggiungibili e, dunque, che tengano conto delle diverse variabili e
situazioni, realisticamente alla portata dell’organizzazione e delle sue risorse; temporalmente limitati ovvero
indicati per un orizzonte di tempo sufficiente per definire razionalmente, anche sulla base della complessità e
della dimensione dell’organizzazione, un percorso di crescita che tenga conto delle difficoltà iniziali di
istituzione, ma valuti anche le potenzialità dell’organizzazione una volta giunta alla fase di regime;
geograficamente limitati, ovvero riferiti all’area geografica specifica in cui la scuola opera.
A partire da questa consapevolezza la Scuola intende porsi come forte punto di riferimento del territorio
, all’interno del quale svolgere un’azione di promozione culturale e sociale nell’ottica dell’integrazione,
della valorizzazione del locale come volano verso una dimensione più ampia (europea e mondiale),
della costruzione di conoscenze e competenze per l’apprendimento permanente (mission).
Tale mission si traduce in una vision, declinata attraverso:
• una progettazione che si realizzi attraverso percorsi curriculari ed extracurriculari funzionali alla
piena formazione del bambino;
• l’integrazione - interazione con il territorio attraverso la valorizzazione di culture diverse,
iniziative a favore di soggetti in situazioni di disagio e/o handicap;
• l’utilizzo delle Nuove Tecnologie Didattiche;
• la formazione del personale attraverso un piano rispondente ai bisogni rilevati e in consorzio in
rete con altre scuole e con agenzie del territorio;
• l’ apertura verso l’esterno attraverso il coinvolgimento dei genitori, degli enti locali, delle
agenzie formative e delle associazioni alle attività promosse dalla scuola e come un progetto
coerente ed integrato di scelte culturali, didattiche e organizzative.
I riferimenti imprescindibili
La Legge 107/2015 fissa alcuni contenuti imprescindibili nella costruzione del Curricolo:
- contenuti necessari al raggiungimento di alcuni degli obiettivi individuati dalla scuola nella sua
progettualità tra quelli ritenuti prioritari dalla Legge al comma 7;
- potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonche'
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo
della
metodologia Content language integrated learning;
- potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
- potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,
nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni,
anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali
settori;
- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni
comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità;
- sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
- alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
16
-
-
-
-
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,
con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e
la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate
dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del
terzo settore e le imprese;
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del
monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti
locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori
culturali;
definizione di un sistema di orientamento;
l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni;
azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano Nazionale per la Scuola
Digitale.
Le priorità politiche indicate dall’Atto di Indirizzo del Miur per l’anno 2016 da tener presenti nella
costruzione del Curricolo sono :
− Priorità politica1- Offerta formativa
− Potenziarla con riguardo alle competenze linguistiche, all’arte all’educazione motoria e alle nuove
alfabetizzazioni, tra cui le competenze economiche, l’uso critico dei media, il pensiero
computazionale.
− Priorità politica2 - Inclusione scolastica
− Sviluppare una politica organica per studenti e fabbisogni dei territori, finalizzata a garantire il pieno
diritto allo studio anche degli studenti disabili e aprendo la scuola al territorio.
− Priorità politica3- Dispersione scolastica
− Abbatterla anche mediante l’utilizzo integrato degli strumenti previsti dalla Buona Scuola, fra cui la
nuova offerta formativa, l’alternanza scuola-lavoro, l’innovazione didattica e degli ambienti per
l’apprendimento.
− Priorità politica5- Innovazione digitale
− Attuare il Piano Nazionale Scuola Digitale per colmare il “divario digitale” della scuola, mediante la
digitalizzazione amministrativa e una politica strutturale di innovazione degli ambienti e della
didattica.
− Priorità politica9 - Orientamento
17
−
−
−
Orientamento come politica attiva, disegnata e attuata in sinergia tra scuola, università e mondo del
lavoro. Percorsi di orientamento nel corso della scuola secondaria, come antidoto alla dispersione
scolastica e al “fuori-corso”.
Priorità politica10 - Diritto allo studio e merito
Studente e contesto territoriale al centro dell’investimento: aumentare il numero dei beneficiari di
borse. Rendere più efficienti i criteri d’assegnazione: valorizzare il merito.
I Traguardi
Le Indicazioni Nazionali del 2012 rappresentano lo strumento attraverso cui ogni Istituzione Scolastica
deve delineare un “progetto su misura” per l’alunno e leggere ed interpretare in chiave pedagogica e
didattica anche l’ambiente nel quale egli opera. Esse fissano i Traguardi per lo sviluppo delle competenze
che il bambino deve possedere al termine della Scuola dell’Infanzia e della Scuola primaria, gli
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria e forniscono le
indicazioni metodologiche per la costruzione del Curricolo
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPO DI ESPERIENZA “Il Sé e l’Altro”
Il bambino prende coscienza della propria identità, scopre la diversità e apprende le prime regole di vita
sociale.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
• Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e bambini.
• Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esperienze e i propri sentimenti, sa
esprimersi in modo sempre più adeguato.
• Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
• Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
• Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male,
sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del
vivere insieme.
• Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e
movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
• Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e della città.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
•
•
•
•
Accettare il distacco dalla famiglia
Riconoscere l’appartenenza ad un gruppo (età/sezione)
Essere autonomo rispetto ai bisogni personali
Imparare le prime regole di vita comunitaria
Conoscere la propria identità di genere
18
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Riconoscere gli oggetti personali
Riconoscere ed esprimere i propri bisogni e le proprie emozioni
Procurarsi giochi e materiali
Condividere con i compagni giochi e materiali
Acquisire autonomia nei tempi e negli spazi del gioco
Conoscere e rispettare del regole del vivere in comune
Sviluppare la fiducia in sé
Riconoscere ed esprimere i propri bisogni, desideri e paure
Stabilire relazioni positive con le insegnanti e con i compagni
Conoscere ed accogliere le diversità e risolvere i conflitti in modo pacifico
Conoscere la funzione e l’utilizzo dei vari ambienti scolastici
Organizzare e portare a termine le attività intraprese
Collaborare per la realizzazione di progetto comune
Riconoscere i più importanti segni della propria storia personale, della propria cultura e del territorio
CAMPO DI ESPERIENZA “ Il Corpo e il Movimento”
Il bambino scopre il suo corpo: come è fatto; come funziona; come prendersene cura. Le esperienze motorie
gli consentono di relazionarsi con gli altri, con gli oggetti e con l’ambiente
Traguardi per lo sviluppo della competenza
• Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
• Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di se, di igiene e di sana alimentazione.
• Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed e in grado di adattarli alle situazioni ambientali
all’interno della scuola e all’aperto.
• Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento,
nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
• Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prendere consapevolezza del proprio corpo
Consolidare gli schemi dinamici di base: camminare, correre, saltare, strisciare, rotolare
Riconoscere la propria identità sessuale
Rappresentare graficamente il proprio corpo (omino palla)
Sviluppare la motricità fine
Rafforzare la conoscenza del sè corporeo
Controllare il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche: rilassamento, posizioni, andature
Interagire con gli altri nei giochi di movimento
Percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio
Potenziare la coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica
Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo (testa-troncoarti)
Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà
Consolidare la conoscenza del sè corporeo
Riconoscere il proprio corpo nelle sue diverse parti e apparati
Rappresentare lo schema corporeo analiticamente, fermo e in movimento
Differenziare diverse andature e posture d’equilibrio
19
•
•
•
•
Controllare il proprio corpo e altrui nello spazio di movimento: danze, ritmi e percorsi complessi
Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori e musica
Affinare la motricità fine
Interiorizzare norme di comportamento igieniche ed alimentari
CAMPO DI ESPERIENZA “Immagini, Suoni, Colori”
Il bambino scopre molti linguaggi: la voce, i suoni, la musica, i gesti, la drammatizzazione, il disegno, la
pittura, la manipolazione dei materiali ed i mass-media per esprimersi con immaginazione e creatività
Traguardi per lo sviluppo della competenza
• Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
• Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità
offerte dalle tecnologie.
• Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);
sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
• Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale, utilizzando voce,
corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
• Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Esplorare le possibilità espressive del colore
Conoscere, sperimentare e giocare con i materiali grafico-pittorici e plastici
Conoscere i colori primari
Associare il colore a vari elementi della realtà
Conoscere e manipolare materiali diversi
Ascoltare e riconoscere semplici strutture ritmiche
Esplorare e riconoscere il paesaggio sonoro dell’ambiente
Interpretare con i gesti semplici azioni
Esplorare le possibilità espressive del colore
Conoscere, sperimentare e giocare con tecniche espressive in modo libero e su consegna
Conoscere i colori primari e secondari
Affinare le capacità sensoriali attraverso la manipolazione
Usare la voce per cantare: unire parole, suoni e gesti
Riconoscere e discriminare alcune caratteristiche del suono
Ascoltare e riprodurre semplici strutture ritmiche
Usare semplici strumenti musicali
Esprimersi attraverso la drammatizzazione
Osservare e scoprire le potenzialità espressive del colore
Conoscere i colori, sfumature e tonalità
Produrre immagini, decorazioni e composizioni in modo personale
Sviluppare il senso estetico attraverso l’osservazione di immagini e opere d’arte
Conoscere materiali plastici e non per manipolarli e trasformarli in modo creativo
Esplorare le possibilità espressive del corpo e della propria voce
20
•
•
•
•
•
•
•
Suonare semplici strumenti musicali insieme al gruppo per interpretare stili musicali o una danza
Cantare e muoversi in sintonia con i compagni ascoltando un brano musicale
Individuare segni appropriati e rappresentativi del fenomeno sonoro
Riconoscere e interpretare ritmi diversi (marcia, corsa,passo lento)
Sviluppare interesse per gli spettacoli teatrali, musicali e cinematografici
Esprimere emozioni, raccontare usando il linguaggio corporeo
Conoscere il computer come linguaggio della comunicazione
CAMPO DI ESPERIENZA “I Discorsi e le Parole”
Il bambino gioca con le parole, impara filastrocche, ascolta racconti e storie. Impara a sentirsi protagonista
quando prende la parola, dialoga, spiega … arricchisce il suo vocabolario e la sua fantasia. Prova piacere di
esplorare anche la lingua scritta
Traguardi per lo sviluppo della competenza
•
•
•
•
•
•
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi,
fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni usa il
linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimentala pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
OBIETTIVI FORMATIVI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Usare il linguaggio per interagire e comunicare
Ascoltare e comprendere messaggi verbali
Migliorare le competenze fonologiche e lessicali
Memorizzare e recitare filastrocche di varia difficoltà
Leggere un’immagine
Arricchire il lessico e la struttura delle frasi
Sperimentare le caratteristiche e le potenzialità della voce
Raccontare esperienze personali
Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni
Riferire semplici storie ascoltate
Memorizzare e ripetere filastrocche di varia difficoltà
Leggere un’immagine
Usare il linguaggio per interagire con adulti e coetanei
Esprimersi con una pronuncia corretta e con più vocaboli
Esprimere bisogni, sentimenti e pensieri
Giocare con le parole, costruire rime e filastrocche
Raccontare, interpretare, inventare storie.
21
•
•
•
•
Avvicinarsi al libro ed al piacere della lettura
Leggere immagini di graduale complessità
Elaborare e formulare ipotesi sulla lingua scritta
Discriminare la simbologia: lettera-numero
CAMPO DI ESPERIENZA “La conoscenza del mondo”
Il bambino impara ad osservare la realtà, l’ambiente naturale con i suoi fenomeni, le piante e gli animali.
Comprende lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni. Opera e gioca classificando, raggruppando e
contando. Conosce i numeri, le forme geometriche e lo spazio, sviluppando la sua curiosità.
Traguardi per lo sviluppo della competenza
•
•
•
•
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle;esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e a strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha
familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per
eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e
persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc.; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
OBIETTIVI FORMATIVI
Oggetti, fenomeni, viventi
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Esplorare l’ambiente utilizzando i diversi canali sensoriali
Percepire e distinguere la ciclicità temporale: giorno -notte
Usare simboli di registrazione: simbolo della presenza e del tempo meteorologico
Riconosce le principali caratteristiche delle cose osservate
Manipolare materiali diversi per riconoscerne alcune caratteristiche
Sperimentare le caratteristiche percettive di un materiale
Percepire e distinguere la ciclicità temporale:i momenti della giornata.
Usare simboli di registrazione
Cogliere e nominare gli eventi atmosferici
Osservare e rispettare organismi viventi e naturali
Sperimentare atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici
Organizzare informazioni ricavate dall’ambiente
Acquisire la ciclicità temporale: alternarsi dei giorni, la settimana
Percepire il tempo nel suo divenire: ieri, oggi, domani
Ricostruire e riordinare eventi legati ad una situazione
Utilizzare strumenti e simboli di registrazione
Rielaborare dati utilizzando grafici e tabelle
Osservare fenomeni naturali ed organismi viventi descrivendoli con termini specifici
Osservare e cogliere le trasformazioni naturali
22
•
•
•
•
Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri
Esplorare ed interagire con l’ambiente circostante
Assumere atteggiamenti positivi verso messaggi ecologici
Acquisire comportamenti adeguati verso l’ambiente
OBIETTIVI FORMATIVI
Numero, spazio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Orientarsi nello spazio scolastico: la sezione
Operare raggruppamenti in base ad un attributo
Discriminare dimensioni: grande-piccolo
Comprendere concetti topologici: dentro-fuori
Riconoscere e rappresentare le figure geometriche: il cerchio
Esplorare spazi della scuola
Raggruppare in base ad un attributo
Discriminare dimensioni: piccolo-medio-grande,lungo-corto
Comprendere concetti topologici: sopra-sotto
Riconoscere, denominare e rappresentare figure geometriche: il cerchio, il quadrato
Orientarsi ed organizzare uno spazio in base a diverse esigenze
Orientarsi nello spazio seguendo un percorso con indicazioni verbali
Utilizzare ed organizzare spazio ed oggetti secondo la direzionalità orizzontale e verticale
Organizzare lo spazio grafico secondo la direzionalità: da sinistra verso destra
Operare raggruppamenti con due attributi
Classificare con l’uso di diagrammi in base ad un attributo
Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche
Riconoscere, denominare e rappresentare forme geometriche: cerchio, quadrato, triangolo
Mettere in relazione numero-quantità da 1 a 10
Seriare dimensioni fino a 5 grandezze
Usare i connettivi logici: e/non
Formulare ipotesi e previsioni di eventi
Ricostruire in sequenza logica
COMPETENZE AL TERMINE DEL PERCORSO
TRIENNALE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Al termine del percorso triennale della scuola dell'infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia
sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le
proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’'animo propri e altrui. Ha un positivo
rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in se, è progressivamente consapevole
delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di
sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e inizia a
riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a
porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia
significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed
esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore
proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate
23
spaziotemporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni
problematiche di vita quotidiana. E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa
consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e
partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
SCUOLA PRIMARIA
Nella stesura del Curricolo per la scuola primaria , partendo dai Traguardi per lo sviluppo delle
competenze stabiliti dalle Indicazioni, sono individuati Obiettivi di apprendimento misurabili, osservabili,
trasferibili, che garantiscono la continuità e l’<<organicità>> del percorso formativo.
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per la lingua italiana
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazioni, discussioni in classe o di gruppo) con
compagni ed insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro
il più possibile adeguato alla situazione.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli,trasformandoli.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice , alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
Obiettivi al termine della classe terza della scuola primaria:
Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni di parola
per raccontare storie/avvenimenti che rispettino l’ordine cronologico.
Padroneggiare la lettura strumentale (decifrazione) di semplici testi
mostrando di saperne cogliere il senso globale.
Scrivere frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le
convenzioni ortografiche e di interpunzione.
Riconoscere se una frase e o no completa, costituita cioe da elementi essenziali.
Obiettivi al termine della classe quinta della scuola primaria:
Interagire in modo adeguato in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di
esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi.
Leggere vari tipi di testo, impiegando tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta
voce; utilizzare opportune strategie per analizzarne il contenuto; porsi domande all’inizio e durante
la lettura del testo; cogliere indizi utili a risolvere i nodi della comprensione.
Produrre testi scritti di esperienze personali o vissute da altri, sostanzialmente corretti dal punto di
vista ortografico, morfosintattico e lessicale.
24
Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i
principali tratti grammaticali.
LINGUA INGLESE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per la lingua inglese.
L’alunno comprende semplici messaggi orali e scritti, relativi ad ambiti familiari
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e dell’ambiente a lui
vicino.
Interagisce in situazioni di gioco di breve dialogo su informazioni semplici, anche memorizzate.
Svolge semplici compiti dati dall’insegnante in lingua straniera
Individua alcuni elementi culturali legati ai paesi anglofoni.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano, relativi a se stesso ai
compagni, alla famiglia.
Parlato (produzione e interazione orale)
Produrre semplici frasi riferite ad oggetti, luoghi, persone, situazioni note, anche interagendo con un
compagno.
Lettura (comprensione scritta)
Comprendere cartoline, biglietti e brevi messaggi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi o
sonori.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere parole semplici e frasi di uso quotidiano attinenti alle attività svolte in classe e ad interessi
personali del gruppo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
Ascolto (comprensione orale)
Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni, frasi di uso quotidiano, testi multimediali e
identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti sconosciuti.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni
adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari.
Scrittura (produzione scritta)
25
Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per
ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc.
Parlato (produzione e interazione orale)
Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ed espressioni
adatte alla situazione, anche interagendo con un compagno.
Lettura (comprensione scritta)
Leggere e comprendere brevi e semplici testi, accompagnati preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo il loro significato globale ed identificando parole e frasi familiari.
Scrittura (produzione scritta)
Scrivere in forma comprensibile messaggi semplici e brevi per presentarsi, per fare gli auguri, per
ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere e dare notizie, ecc.
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per la storia
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individua successioni,
contemporaneità e durate.
Legge un testo storico e riesce ad individuarne le principali caratteristiche.
Conosce avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria.
Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni su aspetti del passato.
Riconoscere relazioni di: successione, contemporaneità, durate.
Cicli temporali, mutamenti e il relativo uso di strumenti convenzionali per la misurazione del tempo:
orologio,
calendario, linea temporale …
Organizzare le conoscenze in semplici schemi temporali
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
Ricavare informazioni da tracce del passato presenti sul territorio.
Leggere una carta storico-geografica relativa elle civiltà prese in considerazione.
Conoscere il sistema occidentale per la misurazione del tempo storico.
Confrontare le caratteristiche diverse delle civiltà studiate.
Ricavare e produrre informazioni da tabelle, carte, reperti.
Consultare testi storici cartacei e/o digitali.
Esposizione orale di concetti appresi.
GEOGRAFIA
26
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per la geografia
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza un linguaggio specifico per interpretare carte geografiche e il globo terrestre
Realizza semplici schizzi cartografici come piante, mappe, percorsi, itinerari di spostamenti viaggi.
Ricava informazioni geografiche da fonti diverse, anche digitali.
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici: fiumi, monti, pianure, colline mari ….
Individua i caratteri che connotano i paesaggi e le loro interrelazioni con gli interventi dell’uomo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria.
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento,
utilizzando gli indicatori topologici e le mappe di spazi noti.
Rappresentare oggetti e ambienti noti e tracciare percorsi nello spazio circostante attraverso
l’osservazione diretta.
Individuare e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano i paesaggi della propria
regione.
Riconoscere nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi, gli interventi positivi e negativi
dell’uomo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
Orientarsi utilizzando i punti cardinali.
Avere conoscenza del territorio italiano, europeo e dei Continenti.
Localizzare sulla carta geografica l’Italia e le Regioni, l’Europa e i diversi Continenti su planisfero
e/o mappamondo.
Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica …) e utilizzarlo a partire dal contesto
italiano.
MATEMATICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per la matematica
Conoscere il valore posizionale delle cifre
Collocare correttamente i numeri su una retta
Conoscere le quattro operazioni sia per quanto riguarda il calcolo che nella terminologia
Saper esplicitare le strategie di calcolo
Conoscere le relazioni esistenti tra le operazioni
Utilizzare concretamente le proprietà delle diverse operazioni
Padroneggiare le unita di misura e saper operare con esse
Saper esplorare lo spazio, le forme e le figure geometriche
Possedere il concetto di perimetro ed area come grandezze misurabili
Saper misurare perimetri ed aree
Padroneggiare il linguaggio specifico della disciplina relativo ai contenuti affrontati.
27
Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della
classe terza della scuola primaria
I numeri e le operazioni
Competenze specifiche
Comprendere il significato delle operazioni
e l’applicazione logica, concettuale delle
stesse in diverse situazioni e contesti
Operare con i numeri in modo consapevole
sia mentalmente che per iscritto.
Usare il ragionamento aritmetico per
risolvere situazioni problematiche sia reali,
concrete che interne alla disciplina
Obiettivi specifici
Contare in senso progressivo e regressivo
Leggere e scrivere i numeri naturali in
notazione
decimale, avendo consapevolezza della
notazione posizionale
Confrontare ed ordinare i numeri naturali,
anche rappresentandoli sulla retta
Eseguire mentalmente semplici operazioni
con i numeri naturali e verbalizzare le
procedure di calcolo
Conoscere con sicurezza le tabelline
Eseguire le operazioni con i numeri
naturali con
algoritmi usuali.
Leggere, scrivere, confrontare numeri
decimali, rappresentarli sulla retta ed
eseguire semplici addizioni e sottrazioni,
anche con riferimento alle monete o ai
risultati di semplici misure.
Le relazioni, i dati e le previsioni
Competenze specifiche
Ricercare dati per ricavare
informazioni
Utilizzare tabelle e grafici
Riconoscere casi semplici di
certezza, possibilità, probabilità
Risolvere problemi negli ambiti di
contenuto
Obiettivi specifici
Classificare oggetti, numeri, figure
in base a
una o più proprietà.
Leggere e rappresentare relazioni e
dati con
diagrammi, schemi e tabelle.
Misurare grandezze utilizzando
unita di misura
arbitrarie e strumenti
convenzionali.
Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della
classe quinta della scuola primaria.
I numeri e le operazioni
Competenze specifiche
Comprendere ed utilizzare in modo
appropriato e corretto i numeri ed il loro significato,
i modi di rappresentarli e la notazione posizionale.
Comprendere il significato delle operazioni e
l’applicazione logica, concettuale, delle stesse in
Obiettivi specifici
Acquisizione sicura del sistema posizionale
decimale e del valore assunto dalle cifre a
seconda della posizione nel numero.
Saper leggere, scrivere, confrontare,
ordinare, rappresentare sulla retta, numeri
interi e decimali, con consapevolezza e
sicurezza.
Sicura padronanza delle tabelline.
28
diverse situazioni e contesti.
Operare con i numeri in modo consapevole
sia mentalmente che per iscritto.
Usare il ragionamento aritmetico per
Risolvere situazioni problematiche sia reali,
concrete, che interne alla disciplina
Sicura acquisizione del calcolo con le
quattro operazioni, sia scritto che mentale,
con stima del risultato e consapevolezza
della correttezza
dell’operazione (previsione dei risultati dei
calcoli e confronto del risultato ottenuto);
utilizzo delle operazioni inverse per la
verifica del risultato.
Sicura acquisizione del concetto logico
espresso da ogni operazione e applicazione nella
risoluzione di problemi.
Sicura acquisizione delle proprietà delle
operazioni
Consapevolezza delle relazioni esistenti tra le
operazioni e loro utilizzo per il calcolo di
termini incogniti – operazioni dirette ed
inverse.
Acquisizione del concetto di frazione ed
applicazione ad una grandezza,
rappresentazione di frazioni proprie e
improprie.
Acquisizione del linguaggio specifico:
termini specifici delle diverse operazioni
(addendi, fattori, somma, addizione,
prodotto ...), precedente, consecutivo,
maggiore, minore, multiplo, sottomultiplo
Lo spazio e le figure
Competenze specifiche
Esplorare, rilevare, descrivere,
rappresentare lo
spazio.
Determinare misure di grandezze
geometriche.
Misurare figure geometriche.
Riconoscere le principali figure
geometriche
piane e solide.
Saper osservare, confrontare, stabilire
relazioni
Obiettivi specifici
Acquisizione del concetto di unità di misura e di
misurazione di una grandezza; saper scegliere, ma
anche costruire, adeguate unità di misura ed operare
con esse, anche sperimentalmente, per compiere
rilevamenti, confronti, classificazioni …( di
lunghezze, pesi, angoli, superfici, perimetri …).
Acquisizione del concetto di lunghezza, perimetro
ed area come grandezze da misurare.
Acquisizione delle principali unita di misura del
Sistema Internazionale di Misura: lunghezza,
capacita, peso,
superficie.
Saper operare con le unità di misura.
Riconoscere, distinguere, confrontare, linee, forme e
figure, superfici, angoli.
Riconoscere, distinguere, utilizzare le rette,
distinguendo tra direzione e verso.
Riconoscere, denominare e classificare figure.
Acquisizione del linguaggio specifico: sopra, sotto,
davanti, dietro, dentro, fuori, affianco, di fronte,
simmetrico, speculare, contorno e perimetro,
29
superficie ….
Le relazioni, i dati e le previsioni
Competenze specifiche
Saper organizzare una ricerca.
Saper rappresentare dati utilizzando
metodi
statistici
Obiettivi specifici
Raccogliere dati inerenti situazioni reali e facilmente
verificabili.
Rappresentare i dati raccolti mediante tabelle e
grafici.
Calcolare la media e stabilire relazioni tra media e
dati raccolti
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria per le scienze
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza
semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi
di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua
salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e
proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne
funzioni e modi d’uso.
Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare
misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.
Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al
movimento, al calore, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo
30
Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali e lo sviluppo di organismi animali e
vegetali.
Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.
Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti
atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione,
industrializzazione, ecc.).
Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la
periodicità dei fenomeni celesti (di/notte, percorsi del sole, stagioni).
L’uomo i viventi e l’ambiente
Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente.
Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore, movimento,
freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli elementari
del suo funzionamento.
Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri.
Competenze ed Obiettivi da raggiungere al termine della
classe quinta della scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e
proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne
funzioni e modi d’uso.
Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà.
Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare
misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati.
Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze e al
movimento, al calore, ecc.
Oggetti, materiali e trasformazioni
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali: dimensioni
spaziali, peso, peso specifico, forza, movimento, pressione, temperatura, calore, ecc.
Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il concetto di
energia.
Osservare, utilizzare e, quando e possibile, costruire semplici strumenti di misura: recipienti per
misure di volumi/capacità, di unità convenzionali.
Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità, la
trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e
zucchero, acqua e inchiostro, ecc).
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli interpretativi e
provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione
del tempo, ecc.).
Biologia: l’uomo, i viventi e l’ambiente
Conoscere gli ambienti naturali
Conoscere le caratteristiche che contraddistinguono gli esseri viventi
Conoscere la varietà degli esseri viventi e classificarli in base ad alcune specifiche ma evidenti
caratteristiche (vertebrati e invertebrati, pesci ed anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, …)
31
Conoscere i comportamenti che favoriscono il rispetto di tutti gli esseri viventi, dell’ambiente e le
reciproche relazioni
Conoscere i comportamenti che favoriscono l’igiene ed una buona salute dell’uomo (sport,
alimentazione ...)
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale ed in
riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando
ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con
la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture
differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con
gradualità le proprie capacita di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale.
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando
l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione.
Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al
riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani
di vario genere e provenienza.
Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici
convenzionali e non convenzionali.
Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale
(cinema, televisione, computer).
EDUCAZIONE FISICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria.
L’alunno acquisisce consapevolezza di se attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza
degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche
attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche
come orientamento alla futura pratica sportiva.
32
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per se e per gli altri, sia nel movimento sia nell'uso degli
attrezzi e trasferisce tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell'uso di sostanze che inducono
dipendenza.
Comprende, all'interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l'importanza
di rispettarle.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO
Rafforzare la stima di se e il concetto di identità personale.
Migliorare le proprie autonomie.
Affinare le capacità sensoriali .
Migliorare la motricità fine (ritagliare, strappare, piegare, allacciare...)
Sviluppare la lateralità relativa al proprio corpo. Consolidare la conoscenza del proprio corpo.
Conoscere, denominare e rappresentare graficamente lo schema corporeo.
Discriminare le diverse posizioni dell'equilibrio.
Discriminare i movimenti piu utili per risolvere problemi motori.
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA'
COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
Padroneggiare gli schemi motori di base. Coordinare i movimenti in maniera statica e dinamica
Eseguire e verbalizzare diverse posture
Comprendere e utilizzare messaggi mimico– gestuali.
IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
Agire correttamente, in base a regole di convivenza, ai tempi e agli spazi.
Sviluppare adeguatamente il senso della competizione.
SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA
Interiorizzare corrette abitudini igieniche.
Imparare ad aver cura del proprio corpo nel lavarsi e vestirsi.
Apprendere nozioni sulla corretta alimentazione, assaggiando i cibi proposti.
Conoscere le principali funzioni del corpo.
Interiorizzare la propria differenza di genere.
33
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL
TEMPO
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e
poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc.).
Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni
motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sè, agli oggetti, agli
altri
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA'
COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di
drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali.
Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e
collettive.
IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco- sport.
Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e
regole.
Partecipare attivamente alle varie forme di gioco , organizzate anche in forma di gara, collaborando
con gli altri.
Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio, e vivere
la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso
di responsabilità.
SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari
ambienti di vita.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione, ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita.
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro
cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria.
L’alunno grazie alla tecnologia ha acquisito una graduale competenza nell’uso di specifici strumenti
informatici e di comunicazione; ha inoltre sperimentato la progettazione, la costruzione e l’utilizzo
di oggetti.
L’alunno realizza oggetti progettando e valutando il loro utilizzo, la funzione e i fondamentali
principi di sicurezza.
Rileva le trasformazioni di oggetti/utensili/macchine, inquadrandoli nella storia
dell’umanità.
E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali.
34
Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe
terza primaria
Distinguere, descrivere con le parole e rappresentare con disegni e schemi, elementi del mondo
artificiale e saperne individuare le differenze per forma, materiali e funzioni.
Seguire istruzioni per costruire un oggetto e saperle spiegare.
Conoscere l’evoluzione di un oggetto nella storia.
Individuare le fasi procedurali per la realizzazione di un modello.
Creare, salvare, stampare, modificare, aprire documenti usando il computer.
Conoscere e utilizzare il computer per semplici attività.
Utilizzare semplici materiali digitali e conoscere a livello generale le caratteristiche degli strumenti
di comunicazione.
Competenze e obiettivi da raggiungere al termine della classe
quinta
Prevedere e immaginare
Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico.
Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe.
Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti.
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari.
Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni.
Vedere e osservare
Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti.
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica.
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola primaria
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilita relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie
di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le
immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma
anche audiovisivi e multimediali).
E’ in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della
scuola primaria
Accogliere ed usare consapevolmente e correttamente i linguaggi corporei, sonori e visivi.
35
Passare da un codice espressivo all’altro.
Impadronirsi delle forme codificate dei linguaggi non verbali.
Esprimere graficamente il proprio vissuto.
Stimolare la manipolazione e la sperimentazione di tecniche grafico pittoriche.
Esprimersi attraverso i colori.
Conoscere e sperimentare i colori primari e secondari.
Produrre elaborati utilizzando materiali naturali e di recupero.
Approcciarsi alle diverse funzioni delle nuove tecnologie come strumenti espressivi.
Esercitare la percezione visiva.
Decodificare e descrivere le immagini.
Identificare le caratteristiche fisiche di un oggetto.
Identificare alcuni materiali (legno, plastica, ecc.).
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della
scuola primaria
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni;
rappresentare e comunicare la realtà percepita;
Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali.
Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e
multimediali.
Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando
immagini e opere d’arte.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
La personalizzazione del percorso educativo, per modificare e integrare le proposte in relazione a
particolari bisogni o potenzialità rilevati negli alunni, per dare valore al bambino, ponendolo al centro
del processo formativo con le proprie specifiche e differenti necessità e/o risorse.
Cooperazione con le famiglie e con le agenzie educative e culturali del territorio nell’ambito di un
progetto formativo integrato
Insegnamento frontale come fonte di stimoli, riflessioni, proposte e dibattiti
Didattica laboratoriale per sviluppare la ricerca, la sperimentazione, la creatività, l’espressività, il
confronto, la collaborazione, la valorizzazione del ruolo del singolo e l’accettazione della diversità.
Attività di laboratorio per realizzare esperienze che possono essere promosse nello sviluppo delle diverse
discipline, per realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività, il dialogo, la
riflessione; i laboratori possono essere attivati sia all’interno sia all’esterno della scuola valorizzando il
territorio come risorsa per l’apprendimento.
Attività di gioco e sport.
Utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti di apprendimento, confronto, scambio di esperienze.
Lavoro di gruppo per l’analisi, l’approfondimento e la ricerca.
Attività di recupero e potenziamento: laboratori per la ricerca ed il sostegno dell’apprendimento.
Esperienze extrascolastiche.
Intervento di esperti esterni per l’arricchimento dell’offerta formativa e l’approfondimento.
Apertura della scuola in orario extrascolastico per attività formative che la qualificano.
Gli strumenti di valutazione, per testimoniare l’itinerario formativo che si compie nella scuola
36
2.Il Nostro Curricolo per competenze: assi culturali e aree
disciplinari
Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012 ribadiscono un aspetto fondamentale: l’unitarietà e la
continuità pedagogica tra i diversi ordini di scuola, che facilitano la predisposizione di un percorso
sincronico e curricolare.
Questo al fine di sviluppare le competenze chiave, quelle di cui tutti hanno bisogno per lo sviluppo
personale e la realizzazione di sé, per conquistare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Nell’insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la
dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più
importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle
capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline.
La progettazione curricolare per competenze culturali implica ed impone un profondo rinnovamento della
didattica tradizionale; è necessario il superamento di un modello indirizzato principalmente alla trasmissione
di contenuti a favore di una didattica più cooperativa e laboratoriale, che rivolge l'attenzione alla complessiva
evoluzione dell’alunno, il quale cresce e diventa, insieme agli altri, cittadino competente.
Il concetto di competenza è complesso: comprende non solo il sapere, quello appreso in un contesto
formale come la scuola e le conoscenze informali che derivano dall'esperienza, ed il saper fare, ovvero le
abilità, ma anche il saper essere, cioè gli atteggiamenti e le disposizioni, ed il saper imparare.
La costruzione di un curricolo per competenze aiuta gli alunni a sviluppare la costruzione del sè, a gestire le
corrette relazioni con gli altri e fornisce la base per consolidare ed accrescere saperi e competenze per le
successive occasioni di apprendimento.
Nel complesso di questa necessaria revisione metodologica, la nostra istituzione scolastica prevede
un'attenta progettazione dei piani di lavoro per assi culturali, garantendo il diritto dell’alunno ad un percorso
formativo sempre più organico e completo e promuovendo l'uso costante delle nuove tecnologie per
avvicinare i diversi codici comunicativi generazionali e sviluppare processi didattici innovativi.
Nell’insegnamento per competenze non si deve privilegiare la dimensione della conoscenza (i saperi) e la
dimostrazione della conoscenza acquisita (le abilità ad essi connessi), ma bisogna sostenere la parte più
importante dell’insegnamento/apprendimento: lo sviluppo dei processi cognitivi, cioè lo sviluppo delle
capacità logiche e metodologiche trasversali delle discipline. Di seguito si riportano i traguardi di
Competenza relativi agli assi culturali e le competenze trasversali da acquisire al termine della scuola
primaria.
Asse dei linguaggi
Asse storico - sociale
TRAGUARDI DI COMPETENZA
Lingua italiana:
• Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative
• Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
• Svolgere attività esplicite di riflessione linguistica
Lingua straniera:
• Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
Altri linguaggi (Musica, Arte e immagine, Corpo movimento sport):
• Utilizzare gli strumenti e le tecniche specifiche del linguaggio musicale, artistico
e corporeo a fini espressivi e comunicativi
Storia e geografia
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
• Utilizzare opportunamente concetti e strumenti specifici del linguaggio
37
Asse matematicoscientifico tecnologico
geografico per comunicare efficacemente informazioni relative allo spazio e
all’ambiente
• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente
Matematica:
• Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
• Confrontare ed analizzare figure geometriche
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche
Scienze e Tecnologia:
• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale
• Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate
• Utilizzare gli strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative
di gioco e comunicazione
COMPETENZE TRASVERSALI
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di
formazione.
Progettare
Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese.
Comunicare
Comprendere messaggi di genere diverso e di complessità diversa,
trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali).
Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc… utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare
e Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
Partecipare
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità.
Conoscenza di sé Essere consapevoli delle proprie capacità e dei propri limiti.
RELAZIONE
CON SE’ E GLI Convivenza
Rispettare gli altri e le diversità; rispettare l’ambiente e le cose;
ALTRI
civile
avere consapevolezza del valore e delle regole della vita
democratica.
AUTONOMIA
Imparare ad
imparare
38
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
I DISCORSI E LE PAROLE
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Ascoltare brevi e semplici racconti.
Ascoltare una fiaba o un racconto.
Capire il messaggio delle parole usate
Ascoltare un breve racconto.
Capire il linguaggio usato dalle
insegnanti
dall’insegnante.
e semplici consegne.
ASCOLTARE E
Comprendere le istruzioni date a voce dall’insegnante.
Ascoltare, comprendere e rielaborare in vari codici
espressivi testi,
COMPRENDERE
Comprendere semplici istruzioni.
COMUNICARE
ORALMENTE
Usare il linguaggio per interagire,
comunicare
ed esprimere bisogni.
Strutturare semplici frasi di senso
compiuto.
Descrivere ciò che sta facendo.
Avvicinarsi con curiosità e rispetto al
libro .
Leggere per immagini.
LEGGERE E
COMPRENDERE
Descrivere una semplice immagine
Ascoltare, comprendere e raccontare
poesie, racconti, filastrocche e canti.
narrazioni di fiabe e rime.
Parlare raccontare, dialogare con i
grandi
e con i coetanei.
Introdurre termini nuovi nel suo
lessico.
Esprimere e comunicare agli altri
emozioni e sentimenti.
Sfogliare un libro e comprendere
storie
con le immagini.
Parlare, descrivere, raccontare , dialogare con coetanei e
adulti.
Fare ipotesi e trovare soluzioni.
Avere cura dei libri e sviluppare il piacere della lettura.
Completare piccoli racconti.
Collegare figure e immagini uguali. Riordinare le sequenze di un racconto.
39
Prestare attenzione durante le
narrazioni.
SCRIVERE
Pronunciare correttamente le parole.
Formulare domande per chiedere
RFLETTERE SULLA
informazioni.
Individuare le sequenza finale di
una
storia.
maiuscolo.
Formulare domande per chiedere
informazioni.
Creare rime e inventare parole
nuove.
LINGUA
Saper raccontare esperienze personali.
Rispettare il ritmo del parlare e
dell’ascoltare.
Formulare domande per chiedere
informazioni.
Riconoscere alcune lettere.
Comprendere narrazioni e inventare nuove storie.
Mostrare interesse per il codice scritto.
Scrivere il proprio nome in stampatello maiuscolo.
Copiare una semplice parola.
Giocare con le parole a livello di significati e suoni.
Comprendere e assimilare parole nuove , utilizzandole
nel contestodei giochi e delle diverse esperienze
Parlare di sé , delle persone , degli ambienti e degli
oggetti,
formulando frasi di senso compiuto.
Saper riconoscere alcune lettere .
Saper riconoscere parole.
Parlare di sé , delle persone , degli ambienti e degli
oggetti,
SCUOLA PRIMARIA-CLASSE PRIMA
ITALI
AREADISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
ANO
COMPETENZA DI AREA:
Interare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1.Prendere parte attiva alle conversazioni utilizzando semplici messaggi adatti alle differenti modalità di
interazione, mostrare coerenza rispetto all’argomento trattato.
2.Comprendere testi ed informazioni ascoltati, riconoscere e comprendere il senso di parole e frasi.
3.Leggere in maniera scorrevole brevi esemplici testi, in modalità silenziosa e ad alta voce comprendendone il
significato.
NUCLEIFONDANTI
1.ASCOLTOEPARLAT 1.1
O
1.2
1.3
4.Scriverebrevi pensieri esemplicitesti nel rispettodellepiùimportantiregoleortografiche.
OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
Acquisire un atteggiamento corretto all’ascolto.
Ascoltare e comprendere semplici consegne operative.
Riferire semplici resoconti di esperienze
Intervenire nel dialogo in modo ordinato e pertinente.
personali o di testi ascoltati e/o letti.
Riferire esperienze personali rispettando l’ordine temporale.
40
SCUOLA PRIMARIA-CLASSE PRIMA
1.4 Comprendere il significato di messaggi quali: istruzioni, spiegazioni,
raccontiascoltati.
2.LETTURA
3. SCRITTURA
4.RIFLESSIONE
SULL’USO
DELLA LINGUA
2.1
2.2
2.3
2.4
3.1
3.2
Distinguere la scrittura da altri tipi di disegni.
Riconoscere i diversi caratteri di scrittura.
Riconoscere e leggere vocali e consonanti.
Riconoscere e leggere semplici parole e frasi.
Organizzare graficamentela pagina.
Conoscere progressivamente le lettere, le sillabe e le particolarità
ortografiche.
Leggere parole bisillabe e/o piane in stampato
maiuscolo.
Leggere ad alta voce e comprendere frasi
minime anche con l’aiuto d’illustrazioni.
Riconoscere la corrispondenza tra fonema e
3.3
Produrre i disegni legati aipropri vissuti, a racconti uditi o/a esperienze
3.4
3.5
collettive. Tradurreleimmagini
infrasi
corrispondenti.
Comporre
parole nuove con lettere
e sillabe
note.
Scrivere brevi frasi.
3.6
Completare testi con parole mancanti.
Copiare brevi testi in stampatello maiuscolo.
Scrivere sotto dettatura in stampatello maiuscolo
parole con due o più sillabe. Scrivere
autonomamente in stampatello maiuscolo parole
con due o più sillabe.
4.1
4.2
Riconoscere e rispettare alcune fondamentali convenzioni ortografiche.
Semplici e intuitive riflessioni di tipo grammaticale sulla struttura della
lingua.
grafema.
Riconoscere semplici convenzioni ortografiche.
SCUOLAPRIMARIA– CLASSE SECONDA
AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI AREA: Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
41
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
NUCLEI FONDANTI
1.ASCOLTO E
PARLATO
1.Ascoltare con attenzione testi di vario tipo e dimostrare di comprenderne sia il contenuto globale, sia le informazioni essenziali.
2.Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione ed esprimendo il proprio punto di vista.
3.Raccontare oralmente un vissuto personale e riferire una storia letta, rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
4.Leggere in maniera scorrevole semplici testi per scopi pratici e di svago, sia a voce alta, sia con lettura silenziosa e autonoma e
individuarne gli elementi essenziali.
5.Produrre testi di diverso tipo pianificandole sue parti (iniziale, centrale, finale) e inserendo in modo corretto e opportuno i
personaggi, i luoghi e i tempi.
6.Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e rispettarle nello scrivere.
1.1
1.2
1.3
1.4
2.LETTURA
3. SCRITTURA
OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO
Ascoltare resoconti di esperienze e coglierne il significato.
Ascoltare e comprendere vari tipi di testo letti dall’insegnante e
individuare gli elementi essenziali.
Comunicare oralmente esperienze di tipo oggettivo e soggettivo.
Saper formulare domande o chiedere spiegazioni negli interventi
altrui.
2.1
Leggere e comprendere il significato globale di testi di vario
genere.
2.2 Leggere ad alta voce rispettando la punteggiatura.
2.3 Individuare in un testo narrativo gli elementi essenziali.
2.4 Comprendere il significato dei testi riconoscendone la funzione.
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
Raccogliere idee per la scrittura attraverso la lettura delreale, il
recupero in memoria e l’invenzione.
Produrre semplici testi narrativi e descrittivi con parte iniziale,
centrale e finale.
Produrre filastrocche e semplici poesie.
Utilizzare semplici strategie di autocorrezione.
Saper produrre testi con fumetti o immagini.
OBIETTIVIMINIMI
Ascoltare e comprendere le informazioni principali delle
conversazioni.
Ascoltare e comprendere il significato basilare di brevi testi.
Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice
testo, anche con domande guida.
Intervenire nella conversazione con un semplice contributo
pertinente.
Leggere
semplici e brevi testi, cogliendone il senso globale.
Leggere ad alta voce semplici testi.
Individuare in un breve testo i personaggi.
Riconoscere in un breve testo gli elementi realistici e quelli
fantastici.
Raccogliere idee ,con domande guida, per la scrittura
attraverso la lettura del reale, il recupero in memoria e
l’invenzione.
Scrivere semplici frasi in modo autonomo.
Scrivere semplici rime.
Scrivere semplici didascalie d’immagini.
Completare un testo aggiungendo un breve finale.
3.6 Completare un testo aggiungendo il finale.
4.RIFLESSIONISULL’U 4.1 Usare correttamente le principali convenzioni ortografiche.
SO
4.2 Utilizzare correttamente i segni di punteggiatura.
Conoscere le principali convenzioni ortografiche.
Conoscere i segni di punteggiatura.
42
4.3
4.4
4.5
Conoscere la funzione sintattica delle parole nella frase
semplice.
Riconoscere e classificare nomi, articoli, verbi, qualità.
Distinguere in un testo il discorso diretto e in diretto.
SCUOLA PRIMARIA– CLASSE TERZA
ITA
AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
LIA
COMPETENZADI
Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
AREA:
COMPETENZE
1.Comprendere i contenuti dei testi ascoltati riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi essenziali e il senso globale.
DISCIPLINARI:
2.Partecipare e intervenire con coerenza e chiarezza espositiva in conversazioni e discussioni.
3.Comprendere, ricordare e riferirei contenuti essenziali di testi letti, riconoscendone la funzione e individuandone gli elementi
essenziali (personaggi, luoghi, tempi).
4.Produrre testi individuali di tipo descrittivo e narrativo.
NUCLEIFONDANTI
1.ASCOLTO E
PARLATO
2.LETTURA
5.Conoscereerispettareleprincipaliregoleortograficheegrammaticali.
OBIETTIVI DIAPPRENDIMENTO
1.1 Ascoltare resoconti di esperienze e coglierne il significato.
1.2 Ascoltare e comprendere vari tipi di testo letti e
individuare gli elementi essenziali.
1.3 Comunicare oralmente esperienze di tipo oggettivo e
soggettivo
con un lessico
ricco ediappropriato.
1.4 Esporre
il contenuto
un testo ascoltato.
2.1
2.2
Leggere e comprendere il significato globale di testi di vario
genere.
Leggere ad alta voce rispettando la punteggiatura.
OBIETTIVIMINIMI
Ascoltare e comprendere le informazioni principali delle
conversazioni.
Ascoltare e comprendere il significato di brevi testi.
Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice
testo, anche con domande guida.
Intervenire nella conversazione con un semplice contributo
pertinente.
Leggere semplici e brevi testi, cogliendone il senso globale.
Leggere ad alta voce semplici testi. Individuare
in un breve testo i personaggi.
43
3. SCRITTURA
2.3
2.4
3.1
3.3
3.4
3.5
Individuare in un testo narrativo gli elementi essenziali.
Comprendere il significato dei testi riconoscendone la
funzione. idee per la scrittura attraverso la lettura del reale,
Raccogliere
il
recupero semplici
in memoria
l’invenzione.
Produrre
testie narrativi
e descrittivi con parte iniziale,
centrale e finale.
Produrre filastrocche e semplici poesie.
Utilizzare semplici strategie di autocorrezione.
Saper produrre testi con fumetti o immagini.
Raccogliere idee, con domande guida, per la scrittura
attraverso la lettura del reale, il recupero in memoria e
l’invenzione.
Scrivere semplici frasi in modo autonomo.
Scrivere semplici rime.
Scrivere semplici didascalie d’immagini.
Completare un testo aggiungendo un breve finale.
3.6
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
Completare un testo aggiungendo il finale.
Usare correttamente le principali convenzioni ortografiche.
Utilizzare correttamente i segni di punteggiatura.
Conoscere la funzione sintattica delle parole nella frase
semplice. e classificare nomi, articoli, verbi, qualità.
Riconoscere
Distinguere in un testo il discorso diretto e indiretto.
Conoscere le principali convenzioni ortografiche.
Conoscerei segni di punteggiatura.
Riconoscere la frase minima.
Conoscere i nomi, gli articoli, i verbi, le qualità. Conoscere
il discorso diretto per mezzo del fumetto.
3.2
4.RIFLESSIONISULL’
USO
DELLALINGUA
SCUOLA PRIMARIA– CLASSE QUARTA
ITALI
AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
ANO
COMPETENZADI
Integrare con i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
AREA:
COMPETENZE
1.Partecipare attivamente e intervenire in modo pertinente nelle conversazioni.
DISCIPLINARI:
2.Relazionare oralmente su un argomento di studio in modo chiaro.
3.Comprendere testi di tipo diverso individuandone il senso globale.
4.Leggere in modo scorrevole e con adeguata intonazione.
5.Produrre testi coerenti e coesi. Completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi.
6.Riconoscere e utilizzare consapevolmente le principali parti del discorso.
7.Analizzare la frase nei suoi elementi fondamentali.
NUCLEIFONDANTI
OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO
OBIETTIVIMINIMI
1.ASCOLTO E
1.1 Saper cogliere il valore del silenzio finalizzato all’ascolto attivo.
Riferiresu esperienzepersonaliorganizzandoil
PARLATO
raccontoinmodoessenzialeechiaro,rispettando
1.2 Cogliere l’argomento principale dei discorsi altrui.
1.3 Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni, ponendo l’ordine cronologicoe/ologico.
domande pertinenti e chiedendo chiarimenti.
Comprendereil significato globale.
44
2.LETTURA
3. SCRITTURA
1.4
Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo
essenziale e chiaro, rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
2.1
Utilizzare tecniche di lettura silenziosa.
2.2
2.3
Leggere ad alta voce e in maniera espressiva.
Saper cogliere nei testi caratteristiche strutturali, sequenze, informazioni
Principali e secondarie, personaggi, tempi e luoghi.
3.1
Produrre testi coerenti e coesi, per raccontare esperienze
personali, esporre argomenti noti, esprimere opinioni o stati
Riscrittura, manipolazione e produzione di semplici testi, anche poetici, in
base ad un vincolo dato.
Utilizzare giochi linguistici per arricchire il lessico e potenziare le
capacità linguistiche.
Riconoscere e classificare le principali parti del discorso e la loro
funzione.
Riconoscere la funzione del soggetto, del predicato, delle espansioni
(dirette e indirette).
3.2
3.3
4.RIFLESSIONI
SULL’USO
DELLA LINGUA
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
Saper leggere un testo con sufficiente chiarezza.
Comprendere il significato globale di un testo,
individuandone le informazioni principali.
Ordinare i fatti rispettandone la cronologia.
Comunicare per iscritto con frasi semplici e
compiute strutturate in un breve testo.
Riconoscere soggetto e predicato all’interno di una
frase semplice.
Saper usare le principali convenzioni ortografiche.
Riconoscere le principali parti del discorso.
Ampliare il patrimonio lessicale.
Utilizzare consapevolmente i principali segni di punteggiatura.
Utilizzarecorrettamente le convenzioni ortografiche.
SCUOLA PRIMARIA– CLASSE QUINTA
ITALIAN
AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
O
COMPETENZADI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
45
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
NUCLEIFONDANTI
1.ASCOLTO E PARLATO
1.Partecipareascambicomunicativiesprimendoopinionipersonalicon interventi chiari.
2.Esporreoralmenteunargomentodi studioinmodo consapevoleecoerente.
3.Comprenderetestidi tipodiversoindividuandoneleinformazioniprincipaliesecondarie.
4.Leggerescorrevolmenteusandoinmodoappropriatopauseeintonazioni.
5.Produrre erielaborare testi di tipodiverso, corretti dal puntodivista ortografico, morfosintatticoelessicale.
6.Riconoscereeutilizzareconsapevolmentele principaliparti del discorso. Analizzarela frasenellesuefunzioniprincipali.
1.1
1.2
1.3
2.LETTURA
3. SCRITTURA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Rispettarel’interlocutorepredisponendosi all’ascolto ealla
comprensione.
Coglierelafunzionedelmessaggioascoltato
Intervenireinmodopertinenteinuna conversazioneeriguardoad
undeterminatoargomento.
1.4
Sintetizzareedesporreilcontenutodiun testodi studio.
2.1
2.2
Cogliereilsignificatodi testi letti autonomamenteoda altri.
Leggerescorrevolmenteecon espressività testi di diversa
tipologia,individuandonecaratteristichestrutturali especifiche.
2.3
2.4
Coglieregliindizi diunbranoperpoterneanticipareil contenuto.
Coglieredal contestoil significatodiparole edespressioni
sconosciute.
Produrretesti coerenti e coesi, perraccontareesperienze
personali, esporreargomenti noti, esprimereopinionio stati
d’animo, informeadeguateallo scopoea destinatario.
Raccogliereeorganizzareleideeinuno schema, finalizzatoalla
produzione diun testoeviceversa.
Sintetizzareun testocon ilminornumerodiparole eilmaggior
numerodiinformazioni.
Utilizzaregiochi linguistici, perarricchireillessicoepotenziarele
capacità linguistiche.
Riconoscerele principali strutturesintattiche.
3.1
3.2
3.3
3.4
4.RIFLESSIONI SULL’USO 4.1
DELLA LINGUA
OBIETTIVIMINIMI
Riferiresu esperienzepersonaliorganizzandoilraccontoin
modoessenzialeechiaro, rispettandol’ordine cronologico
e/o logico.
Riferirele informazioniprincipali di un testoanche di
studio.
Comprendereil significato globale diunmessaggio.
Cogliereinuna discussione leposizioniespressedaaltri.
Leggerecon sufficientescorrevolezza untestoe
comprenderneil significato globale.
Sapercomunicareperiscrittocon frasi sempliciecompiute
strutturateinbrevi testi cherispettinole fondamentali
convenzioniortograficheela punteggiatura.
Saperridurrelesequenzediunbranoin semplicididascalie.
Riconoscere soggettoepredicatoall’internodiuna frase
semplice.
46
4.2
4.3
4.4
Riconoscerele principali strutturemorfologiche.
Consolidarelacorrettezza ortografica e l’usodella punteggiatura.
Potenziareleabilità semanticheeindividuarei proprierrori
imparandoad auto-correggersi.
LINGUA INGLESE
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
FAMILIARIZZARE CON LA
LINGUA INGLESE
ATTRAVERSO UN APPROCCIO
LUDICO.
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
Sviluppare curiosità nei confronti di
altre
Sviluppare curiosità nei confronti di altre Sviluppare curiosità nei confronti di
culture e lingue straniere , attraverso
culture e lingue straniere, attraverso la
altre culture e lingue straniere,
la
scoperta di semplici vocaboli .
attraverso la scoperta di espressioni
scoperta di espressioni linguistiche
Saper salutare.
linguistiche diverse.
diverse.
Comprendere semplici istruzioni
Conoscere e saper pronunciare i nomi
Saper salutare.
verbali .
dei colori fondamentali.
Comprendere semplici istruzioni
Saper contare fino a dieci.
verbali.
Acquisire e saper nominare i colori , i
nomi di alcuni animali , cibi e oggetti
Saper nominare i colori fondamentali e di
i nomi di alcuni animali.
uso comune.
47
Ascoltare e ripetere filastrocche e
canzoni.
Ascoltare e ripetere filastrocche e
canzoni.
LINGUA INGLESE
SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA
INGLESE
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
AREA:
COMPETENZE 1.Ascoltare, comprendere ed eseguire le consegne.
DISCIPLINARI: 2.Memorizzare e riprodurre filastrocche, canzoni e rime e utilizzare semplici espressioni di saluto e di presentazione.
NUCLEI
FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
1. ASCOLTO
1.1 Comprendere istruzioni ed espressioni di uso quotidiano.
Comprendere i saluti e rispondere.
Comprendere semplici istruzioni del classroom
1.2 Riconoscere e riprodurre suoni e ritmi della L2.
Riconosce parole riferite ad ambiti lessicali (colori, numeri da 1 a 10, oggetti di
english.
1.3 uso
comune e animali domestici).
2. PARLATO
2.1
2.2
Comprendere e rispondere ad un saluto.
Presentarsi e chiedere il nome.
Interagire con i compagni utilizzando formule di
SCUOLAPRIMARIA - CLASSE SECONDA
INGLESE
COMPETENZADI
AREA:
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
48
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
NUCLEI
FONDANTI
1. ASCOLTO
2. PARLATO
1.Riconoscere messaggi in lingua straniera.
2.Interagire con semplici dialoghi.
3.Leggere vocaboli associati ad immagini.
4.Scrivere vocaboli associati ad immagini.
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Comprendere istruzioni ed espressioni di uso quotidiano.
Percepire il ritmo e l’intonazione della L2.
Partecipare a una canzone attraverso il mimo e/o la ripetizione di parole.
Ascoltare e identificare colori, animali domestici e oggetti scolastici.
Ascoltare e comprendere semplici storie illustrate.
OBIETTIVI MINIMI
Comprendere espressioni e istruzioni di uso
quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente
Comprendere brevi messaggi accompagnati da
supporti visivi.
2.1
2.2
Interagire con un compagno per presentarsi e chiedere l’età.
Riprodurre semplici canzoni e filastrocche relative al lessico proposto.
Dire il proprio nome e chiedere come si chiama il
compagno.
2.2
2.3
2.4
2.5
Formulare frasi augurali.
Memorizzare e riprodurre correttamente vocaboli utilizzati in contesti esperienziali
(ambienti domestici,componenti della famiglia, animali domestici, cibi, parti del
corpo,capi d’abbigliamento).
Contare ed eseguire semplici calcoli entro il 10.
Conoscere l'alfabeto e saper fare lo spelling delle parole conosciute.
3.1
3.2
Comprendere il contenuto di semplici frasi, brevi messaggi e storie illustrate.
Abbinare disegni e parole.
Espressioni per dire e chiedere l’età.
3. LETTURA
4. SCRITTURA
4.1
Memorizzare e riprodurre scrivendoli, vocaboli utilizzati in contesti esperienziali
(ambienti domestici, componenti della famiglia, animali domestici, cibi, parti del
corpo,capi d’abbigliamento, … ).
Interagire nel gioco e comunicare
usandoespressioni memorizzate.
Ascoltare e cantare semplici canzoni.
Comprendere brevi messaggi accompagnati da
supporti visivi.
Copiare semplici parole attinenti alle attività
svolte in
classe.
49
SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA
INGLESE
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Comprendere semplici domande e frasi in lingua straniera.
2.Interagire in semplici scambi dialogici.
3.Leggere vocaboli e semplici frasi associate a immagini.
4.Scrivere vocaboli associati a immagini o copiate da modelli.
NUCLEI FONDANTI
1.ASCOLTO
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
Comprendere in modo globale parole, comandi, istruzioni, semplici frasi e messaggi
orali relativi alle attività svolte in classe, espressi con articolazione chiara.
1.3
Percepire il ritmo e l’intonazione della L2.
Partecipare ad una canzone o alla drammatizzazione di una storia attraverso il mimo
e/o la ripetizione di parole.
Comprendere il senso generale delle canzoni, filastrocche e storie presentate in classe.
1.4
1.5
1.6
Ascoltare e identificare colori, oggetti scolastici e i luoghi presenti in città.
Comprendere e usare le preposizioni di luogo in, on, under.
Comprendere e riprodurre frasi relative al tempo atmosferico.
2.1
Interagire con un compagno per presentarsi, chiedere l’età e giocare utilizzando
semplici forme comunicative (do you like..? have you got…? How much is it? Can
1.2
2. PARLATO
OBIETTIVI
MINIMI
Comprendere espressioni e
istruzioni di uso
quotidiano pronunciate chiaramente
e lentamente
relative a se stesso, ai compagni e
alla famiglia.
Dire il proprio nome e chiedere
come si chiama il
compagno.
50
2.3
you?)
Memorizzare e riprodurre correttamente vocaboli utilizzati in contesti esperienziali
del corpo,capi d’abbigliamento).
2.4
2.5
3.LETTURA
3.1
3.2
4.SCRITTURA
4.1
Contare e saper eseguire semplici calcoli fino a 50.
Produrre brevi frasi per dare informazioni su se stessi, l’ambiente familiare e la vita
della classe.
.
Formulare semplici frasi inerenti
all’età
Interagire nel gioco e comunicare
usando
espressioni memorizzate.
Comprendere brevi messaggi
Leggere e comprendere il contenuto di semplici frasi, brevi messaggi e storie illustrate. accompagnati da
Abbinare disegni e parole.
supporti visivi.
Copiare semplici parole attinenti alle
Memorizzare e riprodurre scrivendoli, vocaboli e semplici frasi utilizzate in contesti
attività svolte
esperienziali (ambienti domestici e cittadini, componenti della famiglia, animali
in classe.
domestici, cibi, parti del corpo,capi d’abbigliamento)
SCUOLAPRIMARIA - CLASSE QUARTA
INGLESE
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative a contesti noti.
2.Interagire in modo comprensibile su nuclei tematici della comunicazione di base.
3.Leggere storie illustrate e semplici frasi.
4.Scrivere brevi testi relativi ai contenuti proposti rispettando le regole grammaticali di base.
NUCLEI
FONDANTI
1. ASCOLTO
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
OBIETTIVI MINIMI
Comprendere semplici domande relative alla famiglia, al cibo, alle materie scolastiche Individuare i suoni della L2.
51
introdotte
da What, how many, where, when.
1.2
Comprendere domande sulle proprie abilità che utilizzano il verbo can.
1.3
Eseguire consegne e seguire indicazioni.
1.4
Comprendere e conoscere i numeri fino a 100.
Comprendere e usare le preposizioni di luogo in, on, under,in front of, between e
opposite.
1.5
2. PARLATO
1.6
Comprendere il senso generale di canzoni, filastrocche e storie che veicolano
l’apprendimento di
specifiche strutture comunicative.
2.1
Esprimere i propri gusti e preferenze (I like) in relazione alla propria famiglia,al cibo,
agli hobby
e alle materie scolastiche utilizzando la forma affermativa dei verbi.
3. LETTURA
2.2
Descrivere le caratteristiche fisiche di se stessi e di una persona (I’ve got, he/she/it’s
got)
2.3
Utilizzare in forma affermativa, interrogativa e negativa il verbo can per interagire con
i
compagni relativamente alle reciproche abilità e rispondere utilizzando la short answer.
2.4
Riprodurre le canzoni, le filastrocche, le frasi e le storie apprese.
3.1
Comprendere testi brevi e semplici accompagnati preferibilmente da supporti visivi,
cogliendo
Ascoltare e comprendere semplici istruzioni
ed eseguire
ordini.
Comprendere semplici espressioni o vocaboli
relativi ad
azioni quotidiane e riferirle a rappresentazioni
iconiche.
Riprodurre i suoni della L2
Rispondere e porre semplici domande relative
a
informazioni personali, anche se pronunciate
non correttamente.
52
nomi e frasi principali.
3.2
3.3
3.4
4. SCRITTURA
Leggere ad alta voce parole e frasi note.
Riconosce e leggere i grafemi.
Rilevare dal testo le informazioni specifiche.
Leggere e comprendere istruzioni e brevi
messaggi scritti
con l’aiuto di supporti visivi.
4.1
Completare frasi con forme comunicative relative agli argomenti trattati.
Scrivere semplici funzioni comunicative,
anche se
4.2
Scrivere semplici messaggi seguendo un modello dato.
formalmente difettose.
4.3
Scrivere messaggi semplici e brevi, liste, biglietti, (per fare gli auguri, per ringraziare o
invitare
qualcuno) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili.
4.4
Scrivere in modo essenziale le informazioni su se stesso.
SCUOLAPRIMARIA - CLASSE QUINTA
INGLESE
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA: Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE
1.Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative a contesti noti.
DISCIPLINARI:
2.Interagire in modo comprensibile su nuclei tematici della comunicazione di base.
3.Leggere storie illustrate e semplici frasi.
4.Scrivere brevi testi relativi ai contenuti proposti rispettando le regole grammaticali di base.
NUCLEI
FONDANTI
1. ASCOLTO
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
1.1
53
Comprendere semplici frasi anche in forma interrogativa, relative agli ambienti
naturali introdotte da There’s e there are.
Comprendere semplici frasi.
1.2
Ascoltare e comprendere semplici istruzioni ed eseguire
Comprendere frasi e semplici domande relative alla routine quotidiana e alle
attività del tempo libero che utilizzano il present simple e il present continous ordini.
Comprendere semplici espressioni o vocaboli relativi ad
1.3
Ascoltare e identificare le professioni, i posti di lavoro e le azioni legate alle
professioni.
azioni quotidiane e riferirle a rappresentazioni iconiche.
.
Ascoltare e comprendere il senso globale di ministorie.
1.4
Comprendere frasi che descrivono le principali abitudini quotidiane.
1.5
Comprendere l’ora letta su un orologio.
1.7
Comprendere il senso di canzoni, filastrocche e storie che veicolano
l’apprendimento di specifiche strutture comunicative
Comprendere testi brevi e semplici accompagnati preferibilmente da supporti
visivi, cogliendo nomi e frasi principali
2.1
Saper descrivere alcune professioni usando la terza persona dei verbi.
Riprodurre i suoni della L2.
2.2
Saper comunicare e chiedere l’ora.
informazioni personali, anche se pronunciate
Rispondere e porre semplici domande relative a informazioni
personali, anche se pronunciate non correttamente
2.3
Essere in grado di interagire, chiedendo e rispondendo a domande relative al
tempo libero che
utilizzano il present continous.
1.6
2. PARLATO
2.4
2.5
Esprimere i propri gusti in merito al cibo.
Rispondere alle domande utilizzando le short answers.
Riprodurre le canzoni, le filastrocche, le frasi e le storie apprese anche
drammatizzandole
54
3. LETTURA
3.1
3.2
4. SCRITTURA
Leggere ad alta voce parole e brevi testi (storie a fumetti, short story,…).
Leggere e comprendere brevi storie, istruzioni e brevi messaggi
scritti con l’aiuto di supporti visivi
Riconoscere e leggere i grafemi
3.3
Rilevare dal testo le informazioni specifiche
4.1
Completare frasi relative agli argomenti trattati.
Scrivere semplici funzioni comunicative, anche se
4.2
Scrivere semplici frasi seguendo un modello dato.
formalmente difettose
4.3
Scrivere messaggi semplici e brevi, liste, biglietti, (per fare gli auguri, per
ringraziare o invitare
qualcuno) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
3 ANNI
Sperimentare la sonorità uditiva di materiali e
oggetti e scoprire l’utilizzo di alcuni materiali.
ASCOLTARE
ESPRIMERSI CON IL
Riconoscere la differenza tra suono e silenzio.
Sperimentare nuove tecniche espressive.
Sviluppare ed affinare la sensibilità uditiva.
Cantare semplici canzoni e filastrocche.
4 ANNI
5 ANNI
Affinare la sensibilità uditiva.
Ascoltare i suoni re rumori della natura.
Ascoltare musiche e canzoncine di vario
genere.
Riprodurre semplici ritmi con oggetti sonori.
Compiere movimenti liberi associati
all’ascolto di brani.
Ascolto di storie, canzoncine parti di brani di
vario genere.
Usare la voce collegandola alla gestualità, al
Usare la vove collegandola alla gestualità, al
55
CANTO
Riprodurre suoni onomatopeici
Costruzione di piccoli strumenti, utilizzando
ESPRIMERSI CON
SEMPLICI STRUMENTI anche materiale di recupero.
ritmo, al movimento del corpo.
Esprimersi e comunicare con voce e corpo.
Cantare in gruppo.
Costruzione di piccoli strumenti, con
materiale di recupero.
ritmo del corpo.
Stabilire corrispondenze tra suoni e simboli
grafici.
Cantare in gruppo.
Costruzione di piccoli strumenti, con materiale
di recupero.
MUSICA
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
MUSICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1.Distinguere ed esplorare eventi sonori.
2.Utilizzare la voce in varie situazioni.
3.Eseguire in gruppo semplici brani vocali.
4.Compiere correttamente movimenti in base a ritmi e a musiche.
NUCLEI FONDANTI
1.ASCOLTO
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
Conoscere il silenzio come assenza di suono e rispettare l’alternanza silenzio/suono.
OBIETTIVI MINIMI
Riconoscere suoni famigliari.
Saper riconoscere alcuni parametri del
56
2.PRODUZIONE
1.2
Discriminare e classificare i suoni che il corpo può produrre e quelli dell’ambiente
circostante.
1.3
Ascoltare canti e musica.
2.1
Utilizzare la voce per espressioni parlate, recitate e cantate.
2.2
Intonare canti a una voce.
Eseguire semplici canti.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
MUSICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI
AREA:
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
1.Utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo.
2.Eseguire in gruppo semplici brani vocali.
NUCLEI
FONDANTI
1..ASCOLTO
2.PRODUZIONE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
Discriminare ed interpretare suoni e rumori di oggetti ed ambienti diversi.
1.2
Riconoscere i brani ascoltati e alcuni strumenti musicali.
1.3
Riconoscere brani musicali di differenti repertori e paesi.
2.1
Utilizzare la voce per produrre espressioni parlate, recitate, cantate.
OBIETTIVI MINIMI
Distinguere suoni e rumori del paesaggio
sonoro.
Distinguere suoni e rumori naturali ed
artificiali.
Individuare semplici ritmi.
Riprodurre suoni e rumori del paesaggio
sonoro.
Riprodurre suoni e rumori naturali ed
57
2.2
Produrre con la voce, gli oggetti e lo strumentario di base brani musicali ascoltati.
2.3
Ascoltare e interpretare con il disegno e il movimento brani musicali.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
MUSICA
COMPETENZADI
AREA:
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
1.Descrivere i suoni e i rumori che provengono dall’ambiente.
2.Distinguere i suoni deboli dai suoni forti.
3.Riconoscere e riprodurre la melodia di brani musicali noti.
NUCLEI
FONDANTI
1.ASCOLTO
2.PRODUZIONE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
Riconoscere e distinguere suoni prodotti dall’uomo, dalcorpo e dall’ambiente.
1.2
Cogliere la funzione distensivo–emozionale della comunicazione sonora.
1.3
Riconoscere i brani ascoltati e alcuni strumenti musicali.
2.1
Eseguire e riprodurre ritmi con strumenti e/o con la voce.
2.2
Eseguire canti corali.
2.3
Saper accompagnare il ritmo con il movimento.
OBIETTIVI MINIMI
Distinguere suoni prodotti dall’uomo, dal corpo e
dall’ambiente.
Individuare semplici ritmi.
Riprodurre semplici ritmi con la voce.
Eseguire canti corali.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA
58
MUSICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI
AREA:
COMPETENZE
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
DISCIPLINARI:
2.Eseguire individualmente e in gruppo semplici brani vocali.
NUCLEI
FONDANTI
1..ASCOLTO
2.PRODUZIONE
1.Utilizzare la voce nelle varie situazioni in modo consapevole ed espressivo.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
1.2
2.1
Comprendere, utilizzare ed apprezzare linguaggi sonori e musicali diversi.
Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate.
Eseguire sequenze ritmiche con il corpo.
2.2
Utilizzare le risorse espressive della vocalità nel canto, nella recitazione e nella
drammatizzazione.
OBIETTIVI MINIMI
Riconoscere i principali strumenti musicali.
Saper riconoscere linguaggi musicali diversi.
Utilizzare con gradualità voce e semplici
strumenti in modo consapevole.
Eseguire collettivamente e individualmente
Semplici brani vocali/strumentali curando
l’intonazione.
SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA
MUSICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
AREA:
COMPETENZE
1.Utilizzare voce e semplici strumenti in modo il più possibile consapevole e creativo.
DISCIPLINARI:
2.Eseguire, da solo e in gruppo, semplici brani vocali, curando intonazione, espressività ed interpretazione.
4.Adottare prime strategie per l’ascolto, l’interpretazione di vari brani musicali anche attraverso
rappresentazioni grafiche.
5.Porre l’attenzione ai legami tra la musica, le sonorità e il corpo
6.Riconoscere il valore estetico di brani, opere e spettacoli musicali, mettendoli in rapporto con determinati stati d’animo e sentimenti.
59
NUCLEI
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
OBIETTIVIMINIMI
FONDANTI
1.ASCOLTO
1.1
1.2
Comprendere, utilizzare e apprezzare linguaggi sonori e musicali diversi.
Cogliere i più immediati valori espressivi delle musichea scoltate.
Riconoscere i principali strumenti musicali.
Saper riconoscere linguaggi musicali diversi.
2.PRODUZIONE
2.1
Eseguire sequenze ritmi che con il corpo.
Utilizzare con gradualità voce e semplici strumenti in
modo consapevole.
Eseguire collettivamente e individualmente
semplici brani vocali/strumentali curando
l’intonazione.
Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche
polifonici,
curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione.
2.3 Utilizzare le risorse espressive della vocalità nel canto, nella recitazione e
nella
drammatizzazione.
2.2
IMMAGINI, SUONI, COLORI
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
CAPACITA’ DI
Osservare e scoprire elementi della realtà.
Riconoscere e denominare i colori primari.
Osservare e scoprire elementi della realtà.
Riconoscere , denominare colori primari,
VEDERE E DI
OSSERVARE
Scoprire le possibilità espressive del colore
,utilizzando diverse tecniche.
figure e forme.
Sperimentare le diverse tecniche
Sviluppare l’abilità della manipolazione di
diversi materiali plasmabili.
manipolative, grafiche e pittoriche.
Potenziare le capacità di osservare e scoprire
elementi della realtà.
Distinguere e denominare i colori primari e
derivati,
le forme e le figure.
Descrivere un’immagine , evidenziando le
sensazioni provate.
Sperimentare diverse tecniche espressive.
Conoscere , manipolare e giocare con i
Utilizzare strumenti specifici ( colla, forbici…).
60
Giocare e sperimentare con i materiali graficipittorici.
Esplorare materiali di natura diversa.
PRODURRE E
RIELABORARE
Dipingere una superficie utilizzando diversi
strumenti.
LEGGERE ED
INTERPRETARE LE
IMMAGINI
Leggere un’ immagine.
Individuare in un’immagine gli elementi che la
compongono.
Seguire la drammatizzazione di una storia.
materiali grafici- pittorici.
Manipolare e trasformare materiali
esplorando diverse forme espressive.
Utilizzare in modo adeguato gli strumenti
Usare forme e colori diversi.
Discriminare le tonalità.
Scoprire ed usare le varie tecniche.
Riprodurre e inventare segni, linee,sagome e
tracce.
proposti per la pittura.
Leggere un’immagine o una serie di
immagini.
Interpretare i prodotti ottenuti.
Partecipare alla drammatizzazione di una
storia.
Leggere brevi sequenze illustrate di una storia ,
riconoscendo l’ordine logico-temporale.
Individuare in un’immagine i principali concetti
topologici.
Interpretare il proprio ruolo in una
drammatizzazione.
ARTE E IMMAGINE
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
1.OSSERVARE E
1.1
Osservare immagini, forme e oggetti presenti nell’ambiente.
Riconoscere le forme, le linee e i colori
presenti
LEGGERE LE IMMAGINI
1.2
Descrivere verbalmente immagini, esprimendo le emozioni prodotte dai suoni, dalle
negli ambienti e nelle immagini.
forme, dalle luci, dai colori e altro.
2.ESPRIMERSI E
COMUNICARE
1.3
Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme.
2.1
Rappresentare graficamente esperienze vissute e/o storie ascoltate.
2.2
2.3
Manipolare materiali di vario tipo per produrre forme semplici.
Disegnare figure umane con uno schema corporeo completo.
Rievocare esperienze personali attraverso il
61
SCUOLA PRIMARIA – CLASSE TERZA
ARTE E IMMAGINE
COMPETENZA DI AREA:
COMPETENZE DISCIPLINARI:
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
1.Osservare la realtà da un punto di vista estetico.
2.Rielaborare in modo artistico e creativo percezioni ed emozioni.
3.Riconoscere e usare i colori in modo espressivo.
NUCLEI FONDANTI
1. OSSERVARE E
LEGGERE LE IMMAGINI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
1.2
2. ESPRIMERSI E
2.1
OBIETTIVI MINIMI
Analizzare immagini fotografiche e quadri d’autore, cogliendo gli elementi
compositivi e il vissuto dell’artista.
Cogliere gli elementi principali di un’opera
d’arte.
Riconoscere attraverso un approccio operativo la struttura compositiva presente nel
linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte presenti nel territorio.
Descrivere un’opera d’arte e riprodurla attraverso il linguaggio iconico dando spazio
alle proprie sensazioni ed emozioni.
Utilizzare il linguaggio iconico per semplici
COMUNICARE
rappresentazioni.
2.2
2.3
Utilizzare il linguaggio iconico per l’espressione personale e creativa.
Utilizzare tecniche grafiche e pittoriche, manipolare materiali plastici a fini espressivi.
SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUARTA
ARTE E IMMAGINE
COMPETENZA DI AREA:
COMPETENZE DISCIPLINARI:
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
1. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per
osservare, descrivere e leggere immagini statiche e in movimento.
2. Produrre e rielaborare in modo creativo immagini attraverso molteplici
tecniche, con materiali e strumenti diversi
3. Utilizzare per fini comunicativi il linguaggio espressivo
62
4. Leggere gli aspetti formali di opere d’arte.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
NUCLEI FONDANTI
1. OSSERVARE E
LEGGERE LE IMMAGINI
OBIETTIVI MINIMI
1.1
Saper cogliere il significato complessivo di un’immagine e riconoscerne la funzione
espressiva e comunicativa.
Osservare immagini, forme ed oggetti presenti
nell’ambiente descrivendone gli elementi
1.2
1.3
Avvicinarsi a raffigurazioni artistiche.
Individuare le molteplici funzioni che l’immagine svolge, da un punto di vista sia
informativo sia emotivo.
fondamentali.
2. ESPRIMERSI E
2.1
Saper realizzare immagini mediante l’uso di materiali diversi.
Conoscere e utilizzare tecniche e
COMUNICARE
2.2
Esprimersi in modo personale e creativo.
materiali diversi per composizioni
2.3
Utilizzare tecniche artistiche diverse.
espressive e comunicative.
SCUOLA PRIMARIA – CLASSE QUINTA
ARTE E IMMAGINE
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Utilizzare alcuni elementi del linguaggio visuale per produrre un elaborato in modo creativo attraverso alcune tecniche
con strumenti e materiali diversificati.
2.Sviluppare la capacità di lettura di alcune opere artistiche di epoche e contesti culturali diversi.
3.Rappresentare graficamente alcuni elementi della realtà circostante e delle immagini.
4.Capire l’importanza e il rispetto per il patrimonio ambientale e artistico.
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1. OSSERVARE E
1.1
OBIETTIVI MINIMI
Guardare e osservare un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli
elementi formali e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello Osservare e descrivere semplici immagini.
63
spazio.
LEGGERE LE
IMMAGINI
2. ESPRIMERSI E
1.2
Riconoscere in un testo iconico-visivo alcuni elementi del linguaggio visuale (linee,
colori primari, forme, punto).
1.3
Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del
patrimonio ambientale e i principali monumenti storico-artistici.
Rielaborare e interpretare creativamente disegni e immagini.
Utilizzare le principali tecniche artistiche su
Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed
emozioni; rappresentare graficamente alcuni elementi della realtà circostante.
Comunicare semplici messaggi attraverso il mezzo
2.1
2.2
2.3
Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti
osservando immagini e opere d’arte.
espressivo.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
INDICATORI
CONSOLIDARE E
POTENZIARE LE
ATTIVITA’ DI BASE
IN SITUAZIONI
DIVERSIFICATE
3 ANNI
Esplorare l’ambiente stabilire una prima
conoscenza dei compagni.
Sapersi muovere in ambienti e situazioni
diverse.
Eseguire semplici percorsi.
4 ANNI
Conoscere e nominare su di sé e sugli altri
le parti principali del corpo .
Controllare i propri movimenti.
Stabilire relazioni motorie con i compagni
attraverso piccoli oggetti e attrezzi .
Esercitare il tatto nell’esplorazione di sé ,
di
oggetti e dello spazio.
Attivare gli organi di senso come canali
5 ANNI
Organizzare i propri movimenti spontanei , liberi
e guidati , con quelli dei compagni.
Coordinare le azioni motorie.
Usare la propria forza in maniera adeguata alle
richieste.
Rilevare e classificare sensazioni percettive di
tipo tattile.
Usare i sensi per conoscere se stessi e il mondo
circostante.
64
PARTECIPARE ALLE
ATTIVITA’ DI GIOCO
MOTORIO/SPORTIVO
APPLICANDO LE
REGOLE
CORRETTAMENTE
Saper giocare da soli o in gruppo, con oggetti
strutturati e non.
Giocare con uno o più compagni rispettando le
regole.
Adattare movimenti ed espressività corporea
in base a richieste specifiche.
per
raccogliere informazioni percettive.
Sapersi muovere secondo un ritmo, in modo
armonico e con espressività.
Eseguire percorsi con sicurezza.
Valutare , prevedere e prevenire situazioni di
rischio per la propria e l’altrui sicurezza.
Conferire espressività e ritmo al
movimento corporeo.
Riconoscere situazioni di rischio per la
propria e l’altrui incolumità e muoversi di
conseguenza.
Comprendere e accettare regole del gioco.
Ideare e svolgere giochi individuali e di gruppo,
ricorrendo a oggetti e attrezzi funzionali
all’attività.
Decidere con i compagni e mettere in pratica le
regole per organizzare un gioco.
EDUCAZIONE FISICA
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
EDUCAZIONE FISICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI AREA:
COMPETENZE DISCIPLINARI:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
1.Sviluppare una buona coordinazione psico-motoria.
2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee.
NUCLEI FONDANTI
1.IL LINGUAGGIO E IL
MOVIMENTO DEL CORPO
1.1
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Conoscere le parti del corpo e le posizioni che si
possono assumere nello spazio.
OBIETTIVI MINIMI
Riconoscere e denominare le varie parti del corpo su di sé.
Scoprire le posizioni fondamentali che il corpo può
65
1.2
1.3
1.4
2.ILGIOCO, LOSPORT, LE
REGOLE
E IL FAIR PLAY
2.1
2.2
Conoscere i concetti topologici riferiti alle posture e ai
movimenti.
I movimenti del corpo (schemi motori di base).
Sviluppare il controllo del proprio corpo e
l’organizzazione del movivento.
Impiegare le capacità motorie in situazioni espressive e
comunicative.
Partecipare alle attività di gioco, rispettandone le
regole prestabilite.
Conoscere modalità esecutive di giochi motori e a
squadre.
Conoscere e rispettare le regole duranteil gioco.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
EDUCAZIONE FISICA
AREADISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in gradodi utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1.Utilizzare gli schemi motori di base. Riconoscere e riprodurre con il proprio corpo semplici sequenze ritmiche.
2.Interagire nel gioco rispettando le regole ed esprimersi con l’aiuto dei linguaggi del corpo.
3.Conoscere e applicare le principali regoledi qualche disciplina sportiva.
NUCLEI FONDANTI
1.IL LINGUAGGIO E IL
MOVIMENTO
DEL CORPO NELLO SPAZIO
E NEL TEMPO
1.1
1.2
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Eseguire movimenti in base a riferimenti spazio-temporali.
Controllare e gestire le condizioni di equilibrio staticodinamico del proprio corpo.
OBIETTIVI MINIMI
Consolidare alcune forme di movimento e
assumere un atteggiamento positivo di fiducia del proprio
corpo.
Coordinare i movimenti dei segmenti del proprio
66
2.ILGIOCO, LOSPORT, LE
REGOLE
E IL FAIR PLAY
3.SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONE E SICUREZZA
1.3
Assumere un atteggiamento positivo di fiducia del proprio
corpo.
1.4
1.5
Rinforzare la presa di coscienza del proprio corpo.
Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra
loro.
2.1
Riconoscere e applicare le regole del gioco prescritte o
concordate insieme ai compagni.
2.2
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di
giochi e di movimento.
3. 1
Assumereecontrollareconsapevolmenteposture, gestualità
e movimenti.
3.2
Curare gli accorgimenti per la sicurezza personale e del
gruppo.
Eseguire giochi.
Applicare correttamente modalità esecutive di giochi e
di movimento.
Sperimentare forme di equilibrio statico e
dinamico.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
EDUCAZIONE FISICA
AREA DISCIPLINARE:LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1.Organizzare le proprie condotte motorie coordinando vari schemi di movimento.
2.Gestire gli spazi e cotrollare varie posture in situazioni statiche e dinamiche non complesse.
NUCLEIFONDANTI
1.IL LINGUAGGIO E IL
MOVIMENTO
DEL CORPO NELLO SPAZIO
1.1
OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO
Controllare e gestire le condizioni di equilibrio statico-dinamico
1.2
del propriocorpo.
Assumere
atteggiamenti positivi verso il proprio corpo.
OBIETTIVIMINIMI
Riconoscere e denominare le varie parti del
corpo e saperle presentare graficamente. Coordinare
e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro.
67
2.IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
1.3
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro
cambiamenti.
1.4
Eseguire percorsi ricorrendo a diversi schemi motori combinati
tra loro in modo coordinato.
2.1
Organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé,
agli oggetti e agli altri.
Partecipare attivamente ai giochi nel rispetto delle indicazioni e
delle regole.
Collaborare nei giochi riconoscendo e accettando le diversità.
Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di
giochi di movimento, individuali e di squadra.
Conoscere e utilizzare in modo corretto e appropriato gli
attrezzi e gli spazi di attività.
Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate
all’attività ludico-motoria.
2.2
2.3
2.4
3.SALUTE E
BENESSERE,
PREVENZIONE E
SICUREZZA
3. 1
3.2
Conoscere e applicare correttamente modalità
esecutive di giochi di movimento pre-sportivi
individuali e di squadra.
Interagire positivamente con gli altri, nella
consapevolezza del valore delle regole e
dell’importanza di rispettarle.
Percepire e riconoscere sensazioni di benessere
legate all’attività ludico-motoria.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA
EDUCAZIONE FISICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZEDISCIPLINARI:
1.Mostrare la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
2.Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo.
3.Comprendere, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
4.Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri,sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi.
5.Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un
corretto regime alimentare.
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
68
1.IL LINGUAGGIO E IL
MOVIMENTO DEL CORPO
NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e del
valore dell’esercizio fisico.
1.2
Utilizzare il corpo e il movimento per esprimere e
comunicare.
Eseguire i percorsi ricorrendo a schemi idonei sempre più
complessi.
Riconoscere e valutare traiettorie, ritmi esecutivi e successioni
temporali delle azioni motorie.
Organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a
sé, agli oggetti e agli altri.
Conoscere e applicare diversi giochi di movimento.
Conoscere gli elementi del gioco-sport delle principali
discipline sportive.
Conoscere e applicare diversi giochi di movimento.
Conoscere gli elementi del gioco-sport di alcune
discipline sportive.
Collaborare, rispettare le regole e accettare i vari ruoli
dei giochi proposti.
Collaborare con gli altri rispettando le regole.
Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli
Infortuni.
Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico
In relazione a sani stili di vita.
Utilizzare in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni
spazi e attrezzature.
Acquisire la consapevolezza del tipo di benessere che
viene acquisito attraverso il movimento e il gioco.
1.3
1.4
2.IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
2.1
2.2
2.3
3.SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONEESICUREZZA
Conoscere le potenzialità di movimento del corpo.
1.1
2.4
3. 1
3.2
Eseguire semplici sequenze di movimento o
semplici coreografie individuali e collettive.
Utilizzare semplici schemi motori combinati.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA
EDUCAZIONE FISICA
AREA DISCIPLINARE: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
COMPETENZADI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
69
COMPETENZE DISCIPLINARI:
NUCLEIFONDANTI
1.IL LINGUAGGIO E IL
MOVIMENTO DEL
CORPO NELLO SPAZIO E
NEL TEMPO
1.Organizzare le proprie condotte motorie coordinando schemi di movimento, nello spazio in relazione a sé, agli
oggetti e agli altri.
2.Utilizzare in modo creativo modalità espressive e corporee anche per mezzo di drammatizzazione e di
comunicazione emotiva.
3.Mostrare di conoscere e applicare procedure e regole di giochi popolari e sportivi.
4.Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole e
mostrando senso di responsabilità.
5.Agire rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi.
6.Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto
regime alimentare.
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
2.IL GIOCO, LO SPORT, LE
REGOLE E IL FAIR PLAY
2.1
2.2
2.3
OBIETTIVIDIAPPRENDIMENTO
Coordinare e utilizzare schemi motori e posturali.
Saper controllare i movimenti, utilizzare e combinare le abilità motorie di
base.
Trovare strategie per risolvere un problema di ordine motorio.
Utilizzare il linguaggio gestuale e motorio per comunicare, individualmente
e collettivamente, stati d’animo, idee e azioni.
Cogliere la varietà e la ricchezza dell’esperienza umana nella sua
dimensione spazio/temporale.
Eseguire giochi con piccoli attrezzi.
Saper cooperare nel gruppo, confrontarsi lealmente anche in una
competizione con i compagni nel rispetto delle regole.
Conoscere gli elementi del gioco-sport delle principali discipline sportive.
OBIETTIVIMINIMI
Conoscere le potenzialità di movimento
del corpo.
Utilizzare semplici schemi motori
combinati.
Eseguire semplicis equenze di
movimento o semplici coreografie
individuali e collettive.
Conoscere e applicare diversi giochi di
movimento.
Collaborare, rispettare le regole e accettare i vari
ruoli dei giochi proposti.
Conoscere gli elementi del gioco-sport di
alcune discipline sportive.
3.SALUTE E BENESSERE,
PREVENZIONE E SICUREZZA
3. 1
Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute.
Utilizzare in modo corretto e sicuro per
sé e per i compagni spazi e attrezzature.
Acquisire la consapevolezza del tipo di
70
3.2
Assumere comportamenti igienici e salutistici per una buona prevenzione
mirando al benessere psico-fisico.
3.3
Gestire e controllare la propria fisicità emotiva, corporea e mentale.
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Il sé e l’altro
SCUOLA DELL’INFANZIA
Obiettivi di apprendimento
INDICATORI
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
LA SCOPERTA
DELL’ALTRO E
DELLA COMUNITA’
SOCIALE.
RICONOSCIMENTO
DELLE PROPRIE E
ALTRUI EMOZIONI.
La scoperta dell’altro.
Scoprire, riconoscere e accettare le
differenze e somiglianze fra sé e i pari.
Assumere la differenza come valore.
Riconoscere le proprie emozioni e quelle
degli altri.
Ampliare il proprio orizzonte di condivisione al
grande gruppo.
Costruire gradualmente la propria identità.
Sviluppare abilità sociali tra pari.
Riconoscere e controllare le proprie emozioni (gioia,
dolore, rabbia …).
Interiorizzare le regole ed incominciare a
LE REGOLE SOCIALI rispettarle.
Interiorizzare e rispettare le regole.
Acquisire e rispettare le regole.
STORIA
71
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
STORIA
AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici ,gli aspetti fondamentali delle diverseciviltàel’interazionefra l’uomoel’ambiente.
COMPETENZE
1.Saper verbalizzare esperienze personali usando gli indicatori temporali.
DISCIPLINARI:
2.Ordinare in successione azioni, eventi accaduti, storie ascoltate.
3.Riconoscere i rapporti di successione, di contemporaneità e di durata in relazione al vissuto personale.
4.Padroneggiare le scansioni temporali del calendario.
5.Intuire che il tempo ha anche una dimensione lineare che non si ripete.
6.Comprendereilripetersiciclicodieventinaturali.
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.USO DELLE FONTI
1.1
Intuire l’importanza deldocumento e della testimonianza per ricostruire avvenimenti.
2. ORGANIZZAZIONE
2.1
2.2
DELLE INFORMAZIONI 2.3
2.4
2.5
3. PRODUZIONE
SCRITTA
E ORALE
3.1
Scoprire il significato della parola TEMPO.
Ordinare gli eventiin successione (prima,adesso, dopo).
Comprendere il concetto di contemporaneità.
Comprendere il concetto di durata.
Comprendere il concetto di trasformazion connessa al trascorrere del tempo in cose, persone e
animali.
Ricostruire una storia ascoltata ordinando in successione le vignette.
3.2
Produrre le linee del tempo e orologi per rappresentare la ciclicità.
OBIETTIVI MINIMI
Rilevare i cambiamenti
prodotti dal tempo.
Avere la consapevolezza
del trascorrere del
tempo.
Ordinare i fatti secondo
la successione
temporale.
72
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
STORIA
AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverseciviltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
1.Organizzare fatti secondo criteri di successione o di contemporaneità (con indicatori e linee del tempo).
COMPETENZE
2.Padroneggiare i concetti di presente-passato-futuro.
DISCIPLINARI:
3. Produrre informazioni su aspetti di civiltà attuali o recenti, usando come fonti oggetti della vita quotidiana o loro immagini.
NUCLEI
FONDANTI
1.USO
DELLE FONTI
2.
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
3. PRODUZIONE
SCRITTA
E ORALE
1.1
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Riconoscere e utilizzare diversi tipi di fonti.
OBIETTIVI
MINIMI
Ordinare
cronologicamente
documenti del proprio
passato.
1.2
1.3
Ricostruire il proprio passato utilizzando fonti di vario tipo.
Individuare le tracce e usarle comefonti per ricavare conoscenze sul passato.
2.1
2.2
2.3
2.4
Riconoscere relazioni disuccessione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti,
permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Rappresentare eventi e periodi della storia personale sulla linea del tempo.
Comprendere il concetto di durata.
Classificare informazioni sulla base dei concetti di presente-passato-futuro.
Saper collocare nel
tempo fatti ed
Esperienze vissute.
3.1
Narrare episodi del proprio vissuto utilizzando correttamente gli indicatori temporali.
3.2
Conoscere ed utilizzare strumenti per la misurazione del tempo.
3.3
Rielaborare informazioni sulle modalità di vita dei nonni per ricostruire il recente passato.
Ordinare i fatti secondo
la successione
temporale.
Rilevare cambiamenti
del passato recente.
73
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
STORIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo el’ambiente.
AREA:
COMPETENZE
1. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità,
durate, periodizzazioni.
DISCIPLINARI:
2. Riconosce le tracce storiche presenti nel territorio
NUCLE IFONDANTI
1.USO DELLE FONTI
1.1
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Saper individuare gli strumenti fondamentali del lavoro storiografico: fonti orali, scritte,
iconografiche e materiali.
OBIETTIVI MINIMI
Ricavare informazioni da
fonti storiche
Conoscere le linee
generali dell’evoluzione
della vita sulla Terra.
2.3
2.4
Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici sui momenti del passato.
Riconoscere la differenza fra mito e racconto storico.
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati.
Definire durate temporali e conoscere l’uso e la funzione degli strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo.
Conoscere le ipotesi scientifiche sulla formazione dell’Universo e della Terra.
Saperel’evoluzionedegli esseriviventi sulla Terra, della comparsa dell’uomoeletappedella
3.STRUMENTI
3.1
Preistoria. le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Organizzare
CONCETTUALI
3.2
Seguire e comprendere vicende storiche attraverso l’ascolto o lettura di testi dell’antichità
2. ORGANIZZAZIONE
DELLEINFORMAZIONI
1.2
1.3
2.1
2.2
4.
4.1
PRODUZIONESCRITTA
4.2
EORALE
Collocare sulla linea del tempo avvenimenti, periodi e fasi evolutive in successione e in
contemporaneità.
Disporre le fonti in ordine cronologico, sulla linea del tempo, per ricostruire periodi storici.
Leggere semplici schemi
temporali.
Collocare gli eventi nel
tempo e nello spazio.
74
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA
STORIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA: Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti.
2. Riconoscere e utilizzare le fonti storiche.
DISCIPLINARI:
3. Collocare le Civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e individuare durate, mutamenti, successioni e
contemporaneità.
NUCLEI FONDANTI
1.USO DELLE FONTI
1.1
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ricostruire, attraverso l’analisi di fonti storiche, l’insorgere e lo svilupparsi di un importante
avvenimento.
1.2
1.3
Analizzare e verbalizzare i rapporti di causa-effetto sottesi ai cambiamenti storici.
Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del
Passato presenti sul territorio.
Leggere una carta geostorica relativa alle Civiltà studiate.
Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
Confrontare i quadri storici delle Civiltà studiate.
2. ORGANIZZAZIONE
2.1
2.2
DELLE INFORMAZIONI 2.3
3.STRUMENTI
CONCETTUALI
4. PRODUZIONE
SCRITTA
E ORALE
3.1
3.2
4.1
4.2
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra quadri storico-sociali diversi, lontani
nello spazio e nel tempo.
Seguire ecomprenderevicendestoricheattraversol’ascoltoolettura ditesti dell’antichità
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, cartestoriche, reperti iconografici e
consultare testi di diverso genere, cartacei e digitali.
Esporre concoerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico.
OBIETTIVI MINIMI
Ricostruire i fatti
attraverso
l’interpretazione delle
fonti.
Saper fare uso de ltesto
per trarre semplici
informazioni secondo le
istruzioni date.
Leggere semplici schemi
temporali.
Individuare le
caratteristiche principali
delle diverse civiltà
studiate.
Riferire in modo
sufficientemente chiaro i
contenuti di un testo di
studiocon l’ausiliodi
domande o tracce guida.
75
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA
STORIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
1.
2.
3.
4.
NUCLEIFONDANTI
1.USO DELLE FONTI
1.1
1.2
1.3
2. ORGANIZZAZIONE
2.1
2.2
DELLE INFORMAZIONI 2.3
3.STRUMEN
TI
CONCETTU
4. PRODUZIONE
SCRITTA
E ORALE
3.1
3.2
4.1
4.2
4.3
Usare linee cronologiche e grafici temporali per collocare nel tempo fatti e avvenimenti.
Ricavare informazioni da un testo storico.
Collocare le Civiltà studiate all’interno di un contesto temporale e individuare durate, mutamenti,successioni e contemporaneità.
Confrontare le Civiltà e individuare analogie e differenze.
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
Ricostruire,attraverso l’analisi di fonti storiche, l’insorgere e lo svilupparsi di un importante
avvenimento.
Analizzare e verbalizzare i rapporti di causa-effetto sottesi ai cambiamenti storici.
Rappresentare, in un quadro storico-sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del
passato presenti sul territorio.
Leggere una carta geostorica relativa alle Civiltà studiate.
Usare cronologie e carte storico-geografiche per rappresentare le conoscenze.
Confrontare i quadri storicidelleCiviltàstudiate.
Conosceregli aspetti fondamentalidelleanticheciviltà.
Verificareeconfrontareleconoscenzeeleabilitàstoricherelativeal passatorecenteeal
passatolontanissimo.
Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e
consultare testi di diverso genere, cartacei e digitali.
Esporre concoerenza conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico
Comprendere aspetti fondamentali della storia italiana e locale, conpossibilità di apertura e di
confronto con la contemporaneità.
OBIETTIVIMINIMI
Ricostruire i fatti attraverso
l’interpretazione delle fonti.
Sape rfare uso del testo per
trarre semplici informazioni
secondo le istruzioni date.
Leggere semplici schemi
temporali.
Individuare le caratteristiche
principali delle diverse civiltà
studiate.
Riferire in modo
sufficientemente chiaro i
contenuti di un testo di
studio con l’ausilio di
domande o tracce guida.
76
GEOGRAFIA
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
GEOGRAFIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà el ’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante.
DISCIPLINARI:
2. Illustrare graficamente un percorso.
3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali.
NUCLEI FONDANTI
1.ORIENTAMENTO
1.1
1.2
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante.
Descrivere verbalmente uno spostamento e/un percorso proprio.
Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali.
2.LINGUAGGIO DELLA 2.1
GEOGRAFICITÀ
Tracciare su una mappa data percorsi effettuati nello spazio circostante.
3.PAESAGGIO
Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta.
Analizzare uno spazio
Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi.
conosciuto. spazi e
Riconoscere
funzioni.
3.1
4.REGIONE E SISTEMA 4.1
TERRITORIALE
OBIETTIVIMINIMI
Riconoscere e definire la
Posizione del proprio
corpo nello spazio,
utilizzando alcuni
indicatori spaziali.
Eseguire un semplice
Percorso a comando.
77
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
GEOGRAFIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante.
DISCIPLINARI:
2. Leggere e interpretare piante e mappe.
3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali.
NUCLEI
FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
1.ORIENTAMENTO
1.1 Muoversi consapevolmente nello spazio circostante utilizzando gli indicatori
1.2 topologici
Utilizzare correttamente gli indicatori spaziali.
2.LINGUAGGIO
DELLA
GEOGRAFICITÀ
2.1 Tracciaresu una mappa data percorsi effettuati nello spazio circostante.
2.2 Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula)
Partendo da una rappresentazione tridimensionale (plastico).
3.PAESAGGIO
3.1 Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione
Individuare gli elementi fisici e antropici del
paesaggio.
diretta.
3.2 Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi del
Proprio ambiente.
4.1 Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro
Riconoscere spazi e funzioni.
connessioni.
4.REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
Riconoscere e definire la posizione del
Proprio corpo nello spazio, utilizzando
alcuni indicatori spaziali.
Eseguire un semplice percorso a comando.
78
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
GEOGRAFIA
AREA DISCIPLINARE:STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante.
DISCIPLINARI:
2. Leggere e interpretare piante e mappe.
3. Distinguere gli ambienti terrestri e riconoscerne le caratteristiche principali.
NUCLEI FONDANTI
1.ORIENTAMENTO
2.LINGUAGGIO
DELLA
EOGRAFICITÀ
3.PAESAGGIO
1.1
1.2
2.1
2.2
2.3
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Muoversi consapevolmente nello spazio circostante utilizzando punti di riferimento e
punti cardinali.
Individuare un percorso all’interno di un reticolo.
Rappresentare lo spazio con le mappe, cogliendola necessità della visione dall’alto e della
riduzione.
Utilizzare la riduzione in scala per rappresentare lo spazio.
Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche.
3.1 Riconoscere i principali tipi di paesaggio.
3.2 Individuare e descrivere gli elementi fisici eantropici di un paesaggio.
OBIETTIVI MINIMI
Conoscerei punti cardinali.
Muoversinellospazioorientandosi
attraversopunti di rierimento.
Comprendereeusarelaterminologia
specificaessenziale.
Riconoscereil paesaggioe
individuare
gli elementifisicieantropicipresenti.
3.3 Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo.
4.REGIONE E
SISTEMA
TERRITORIALE
4.1 Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni,
gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni.
Distinguere in un ambiente gli
interventi dell’uomo e saper
distinguere quelli positivi da quelli
negativi.
79
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA
GEOGRAFIA
AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Orientarsi nell’ambiente.
DISCIPLINARI:
2. Leggere e interpretare diversi tipi di carte.
3. Leggere, costruire, utilizzare grafici e tabelle per organizzare e interpretare dati.
4. Conoscere i vari aspetti del territorio italiano e stabilire relazioni tra clima e paesaggio.
NUCLEI FONDANTI
1.ORIENTAMENTO
1.1
1.2
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Orientarsi utilizzandoi punti cardinali.
Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali.
OBIETTIVIMINIMI
Conoscere i punti
cardinali.
Muoversi nello spazio
orientandosi attraverso
punti di riferimento.
2.LINGUAGGIO
DELLA
GEOGRAFICITÀ
2.1
2.2
2.3
2.4
3.1
Conoscere e leggere vari tipi di carte.
Costruire, leggere e utilizzare vari tipi di grafici.
Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche.
Localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
Conoscere le caratteristiche fisiche e morfologiche del territorio circostante.
Conoscere il planisfero e
orientarsi sulla carta
politica per ricavare
semplici informazioni.
3.2
Distinguere i diversi tipi di paesaggio.
3.3
Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo.
3.PAESAGGIO
4.REGIONE E SISTEMA 4.1
TERRITORIALE
4.2
Ricavare informazioni da varie fonti relativamente al proprio territorio.
Individuare gli elementi antropici del territorio e metterli in relazione tra loro.
Conoscerei tratti
caratterizzanti gl spazi
fisici dell’Italia.
Distinguere in un
ambiente gli interventi
dell’uomo e saper distinguere
quelli positivi da quelli
negativi.
80
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA
GEOGRAFIA
AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE
1. Orientarsi nell’ambiente.
DISCIPLINARI:
2. Leggere e interpretare diversi tipi di carte.
3. Leggere, costruire, utilizzare grafici e tabelle per organizzare e interpretare dati.
4. Conoscere i vari aspetti del territorio italiano e stabilire relazioni tra clima e paesaggio.
NUCLEI FONDANTI
1.ORIENTAMENTO
1.1
1.2
1.3
2.LINGUAGGIO DELLA 2.1
GEOGRAFICITÀ
2.2
2.3
2.4
3.PAESAGGIO
3.1
Utilizzare e leggere carte geografiche, carte tematiche e mappe.
Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando piante, carte stradali e strumenti tecnologici
(navigatori, googlemaps…)
Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, fatti e fenomeni locali e globali, interpretando
carte geografiche di diversa scala, carte tematiche, grafici, elaborazioni digitali.
Osservare le caratteristiche fisiche e morfologiche del territorio circostante.
Conoscere e confrontare diversi tipi di carte geografiche.
Localizzare sulla carta geografica dell’Italia le regioni fisiche, storiche e amministrative;
localizzare sul planisfero e sul globo la posizione dell’Italia in Europa e nel mondo.
3.2
Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali,
individuando le analogie e ledifferenze
Distinguere i diversi tipi di paesaggio.
3.3
Riconoscere le più evidenti modificazioni apportate dall’uomo.
4.REGIONE E SISTEMA 4.1
TERRITORIALE
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole.
Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storico-culturale, amministrativa) e
utilizzarlo a partire dal contesto italiano.
OBIETTIVI MINIMI
Muoversi nello spazio
orientandosi attraverso
piante, carte e strumenti
tecnologici.
Conoscere il planisfero e
orientarsi sulla carta
politica per ricavare
semplici informazioni.
Conoscere i tratti
caratterizzanti gli spazi
fisici dell’Italia.
Riconoscere la divisione
amministrativa di un
territorio con l’aiuto
della carta geografica.
81
RELIGIONE
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA
AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
RELIGIONE CATTOLICA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione..
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1.Sapere che per l’uomo religioso ognistoria hainizioda Dio.
2.Riflettere sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua.
3.Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo.
4.Riconoscere nella Bibbia gli avvenimenti principali della storia d’Israele.
5.Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua.
NUCLEIFONDANT
I E L’UOMO
1.DIO
1.1
I grandi perché della vita
1.2
Gesù di Nazareth.
1.3
La Chiesa, popolo di Dio.
1.4
6.Riconoscere che ogni persona un valore per vivere insieme in unione e amicizia.
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
OBIETTIVIMINIMI
Scoprire che la religiosità dell’uomo di tutti i tempi nasce dal bisogno di dare delle Porsi delle domande nei confronti della realtà che
risposte alle domande di senso tra cui quella sull’origine del mondo.
ci circonda.
Comprendere il concetto di Dio creatore.
Comprendere il concetto di Dio creatore.
Origine del mondo: sapere cosa dice la scienza e
Apprendere la complementarietà delle risposte sull’origine del mondo date dalla
cosa dice la religione.
scienza e dalla religione
Conoscere alcun i momenti significativi della vita
Conoscere Gesù di Nazareth attraverso i racconti evangelici, la sua missione e il
di Gesù.
suo insegnamento.
Riconoscere che la comunità dei Credenti si
riunisce la Domenica in un edificio chiamato
Chiesa.
Individuarei trattiessenzialidellaChiesaedellasuamissione.
1.5
2.1 Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra le
vicende e le figure principali del popolo di Israele.
Raccontare alcuni episodi di personaggi
biblicisignificativi.
3. IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
3.1 Riconoscere i segni del Natale e della Pasqua nella tradizione cristiana.
Conoscere i simboli del Natale e della Pasqua.
4.I VALORI ETICI E
RELIGIOSI
4.1 Scoprire ed apprezzare le persone intorno a noi.
Rispettare le principali regole del vivere comune.
2. LA BIBBIA
82
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA E QUINTA
RELIGIONE CATTOLOCA AREA DISCIPLINARE: STORICO-GEOGRAFICA
COMPETENZA DI AREA:
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.
COMPETENZE
1.Confrontare la propria esperienza religiosa con quella delle altre religioni.
2.Riconoscere che il messaggio principale di Gesù il suo amore verso tutti.
DISCIPLINARI:
3.Identificare nella Chiesa, la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento.
4.Riconoscere nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura occidentale.
5.Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sui personali vissuti e “contenuti”
attribuiti a tali festività.
6.Individuare i valori che devono essere condivisi da tutti per costruire una società di pace.
NUCLEI
FONDANTI
1.DIO
E L’UOMO
I grandi perché della
vita di Gesù di
Nazareth.
La Chiesa, popolo di
Dio.
2.LA BIBBIA
3.IL
LINGUAGGIO
RELIGIOSO
4.I VALORI ETICI E
RELIGIOSI
1.1
1.2
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni.
Sapere che per la religione cristiana G esù il Signore, che rivela all’uomo il Regno di
Dio con parole e azioni.
1.3
Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica e
metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane.
2.1
3.1
Conoscere la struttura, la composizione e l’importanza religiose eculturali della Bibbia
Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni
evangeliche e dalla vita della Chiesa.
Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel
territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel
corso dei secoli.
3.2
4.1
Individuare il bisogno di trascendenza dell’uomo.
4.2
Cogliere nella persona di Gesù un modello di vita per la costruzione della
propria identità.
OBIETTIVI MINIMI
Scoprire intorno a sé la presenza di persone
che professano religioni diverse.
Conoscere a grandi linee la vita e le opere di Gesù.
Conoscere alcuni avvenimenti e personaggi
della Chiesa cattolica.
Conoscere la composizione della Bibbia.
Conoscere le tradizioni del Natalee della Pasqua.
Individuare significative espressioni d’arte
cristiana.
Essere aperti al sentimento religioso.
Saper riconoscere i tratti fondamentali della figura
di Gesù.
83
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
3 ANNI
4 ANNI
5 ANNI
L’ESPLORAZIONE
SPAZIOTEMPORALE.
Esplorare attraverso i sensi.
Sperimentare per conoscere.
Muoversi autonomamente nello spazio
scolastico.
Sviluppare capacità senso- percettive.
Sperimentare per conoscere e verificare
semplici ipotesi.
Collocare se stesso, oggetti e persone nello
spazio e percorrerlo.
Collocare correttamente nello spazio se stesso,
oggetti e persone.
Eseguire correttamente un percorso sulla base di
indicazioni verbali.
Formulare una prima idea di tempo.
SIMBOLIZZAZIONE
Manipolare materiali diversi.
Rielaborare le esperienze usando diversi
linguaggi e modalità di rappresentazione.
Osservare, descrivere e classificare oggetti in base
alla forma, al colore e alla grandezza.
Eseguire e rappresentare ritmi grafici.
Classificare riconoscendo differenze e associando
elementi.
LE STAGIONI,
ESPERIENZE
SCIENTIFICOAMBIENTALI.
Individuare prima/dopo con riferimento ad
una azione di vita pratica.
INDICATORI
Assumere comportamenti responsabili verso
la
Formulare una prima idea di tempo.
natura e saperne osservare i mutamenti.
Stimolare l’attenzione e l’ascolto per formulare
domande, ipotesi e soluzione dei problemi.
Riconoscere e raggruppare grande e piccolo. Classificare, ordinare e misurare secondo
LA QUANTITA’ E LA Riconoscere e raggruppare immagini uguali. semplici criteri.
TRASFORMAZIONE
DI RACCOLTA DATI
E
DOCUMENTAZIONE
Raccogliere e rappresentare dati.
Classificare, ordinare e misurare secondo semplici
criteri.
Riconoscere la quantità
Operare e ordinare piccole quantità.
84
MATEMATICA
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
MATEMATICA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZA DI
Mettere in relazione il pensare con il fare.
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
NUCLEI
FONDANTI
1.NUMERI
1.
2.
3.
4.
Acquisire il concetto di numero.
Osservare la realtà, riprodurre e denominare semplici figure geometriche.
Individuare e risolvere semplici situazioni problematiche.
Confrontare ,classificare, riordinare elementi secondo un criterio dato.
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
1.14
1.15
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Usare il numero per contare, confrontare, ordinare raggruppamenti di oggetti.
Associare a insiemi il numero corrispondente e viceversa.
Contare in senso progressivo e regressivo entro il 20.
Confrontare e ordinare i numeri utilizzando i simboli > < =.
Conoscere l'aspetto ordinale del numero.
Eseguire raggruppamenti, scrivere il numero corrispondente e viceversa.
Leggere e scrivere i numeri entro il 20.
Comporre e scomporre i numeri in decine e unità.
Far corrispondere all'unione d’insiemi disgiunti l'addizione dei numeri.
Eseguire addizioni.
Conoscere le coppie di addendi per formare i numeri fino a10.
Far corrispondere all'operazione di complemento tra insiemi, la sottrazione tra numeri.
Eseguire sottrazioni.
La sottrazione come operazione inversa rispetto all'addizione.
Formare sequenze numeriche.
OBIETTIVIMINIMI
Operare con i numeri entro il 10
utilizzando il supporto grafico e /o
manipolativo.
Eseguire semplici problemi con
l’addizione
e la sottrazione usufruendo del supporto
grafico e/o concreto.
85
2.SPAZIO E
FIGURE
3.RELAZIONI,
DATI E PREVISIONI
2.1
2.2
Localizzare oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone
oggetti usando termini adeguati.
Individuare le principali forme nella realtà, riconoscerle, denominarle e classificarle.
2.3
Riconoscere e rappresentare linee aperte e chiuse.
2.4
2.5
3.1
Riconoscere e rappresentare confini e regioni individuando la regione interna e esterna.
Riconoscere la posizione di caselle o incroci sul piano quadrettato.
Classificare persone, oggetti, figure in base a una proprietà utilizzando
rappresentazioni opportune.
3.2
Individuare sottoinsiemi, insieme vuoto, insieme unitario.
3.3
Compiere l'operazione di unione di insiemi disgiunti.
3.4
Riconoscere negli oggetti grandezze misurabili, confrontarli e ordinarli secondo
un criterio dato.
Raccogliere dati, informazioni e rappresentarli graficamente.
3.5
3.6
3.7
Conoscere i principali concetti topologici.
Conoscere le principali figure
geometriche.
Eseguire percorsi guidati in contesti
concreti.
Compiere confronti diretti di grandezze.
Classificare oggetti in base a una
proprietà.
Riconoscere, formulare, analizzare situazioni problematiche nella realtà o in una
narrazione e avanzare ipotesi di risoluzione.
Risolvere semplici problemi attraverso la rappresentazione grafica e numerica.
86
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
MATEMATICA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettere in relazione il pensare con il fare.
COMPETENZA DI
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
1.Conoscere la successione dei numeri ed eseguire addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni.
COMPETENZE
2.Individuare le principali tipologie di linee.
DISCIPLINARI:
3.Tradurre problemi in rappresentazioni matematiche, scegliendo l’operazione adatta.
4.Compiere semplici operazioni logiche e rilevamenti statistici.
NUCLEI
FONDANTI
1.NUMERI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
2.SPAZIOE
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
2.1
Leggere e scrivere numeri fino a 100 e oltre.
Contare in senso progressivo e regressivo.
Comporre e scomporre numeri in unità, decine e centinaia.
Confrontare e ordinare i numeri.
Raggruppare i numeri in base 10.
Conoscere il valore dello zero.
Eseguire addizioni e sottrazioni in riga e in colonna con il cambio.
Associare la moltiplicazione all’addizione ripetuta e al prodotto cartesiano.
Costruire e memorizzare tabelline.
Eseguire moltiplicazioni con moltiplicatore di una cifra.
Riconoscere numeri pari e dispari.
Rilevare e applicare la proprietà commutativa di addizione e moltiplicazione.
Eseguire tabelle dell’addizione, sottrazione e moltiplicazione.
Riconoscere e classificare i diversi tipi di linee.
FIGURE
2.2
Effettuare percorsi, descriverli e rappresentarli.
2.3
Riconoscere simmetrie nella realtà.
2.4
Individuare e produrre figure simmetriche mediante piegature, ritagli e colorazione.
OBIETTIVI MINIMI
Leggere e scrivere i numeri entro il 100.
Contare in senso progressivo e regressivo. Conoscere
il valore posizionale delle cifre (da–u). Effettuare
confronti e ordinamenti.
Conoscere l’algoritmo di addizioni e sottrazioni con
e senza cambio.
Effettuare e rappresentare percorsi sul reticolo.
Riconoscere e rappresentare linee aperte e chiuse.
87
3.1
Classificare elementi secondo uno o due criteri, formando insiemi, sottoinsiemi ed
intersezione.
3.2
Individuare i criteri sottesi a una classificazione data.
3.3
Confrontare e ordinare grandezze omogenee.
3.4
Organizzare una raccolta di dati, codificarli in tabelle e grafici.
3.5
Usare in modo coerente le espressioni “possibile, certo, impossibile”.
3.6
Interpretare ed eseguire istruzioni per l’esecuzione di una semplice consegna.
3.7
Usare tecniche diverse (diagrammi, grafici e linguaggio numerico).
3.8
Analizzare situazioni problematiche e saper risolverle con l’operazione opportuna.
3.9
Costruire collettivamente il testo di un problema.
3.RELAZIONI,
DATI E
PREVISIONI
Classificare elementi in base a una proprietà.
Confrontare e ordinare grandezze omogenee.
Risolvere semplici problemi con rappresentazioni
iconiche e con le operazioni (addizione e sottrazione).
88
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
MATEMATICA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZA DI
Mettere in relazione il pensare con il fare.
AREA:
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
1.
2.
3.
4.
Conoscere il valore posizionale dei numeri naturali e l’algoritmo delle quattro operazioni.
Riconoscere e disegnare le principali figure geometriche piane.
Comprendere il testo di un problema e risolverlo.
Conoscere il sistema metrico decimale.
NUCLEI
FONDANTI
1.NUMERI
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
1.1
Leggere e scrivere i numeri fino a 1000 e oltre.
1.2
Contare in senso progressivo e regressivo.
1.3
Leggere e scrivere i numeri naturali rappresentandoli graficamente.
1.4
Comporre e scomporre i numeri interi.
1.5
Confrontare e ordinare i numeri interi.
1.6
Effettuare cambi.
1.7
Trovare la frazione che rappresenta parti di un intero.
1.8
Trovare la parte corrispondente ad una frazione data.
1.9
Eseguire moltiplicazioni con il moltiplicatore di 1 o 2 cifre.
OBIETTIVIMINIMI
Leggere e scrivere i numeri entro il 1000.
Contare in senso progressivo e regressivo.
Conoscereilvaloreposizionaledellecifre.
Effettuare confronti e ordinamenti.
Conoscere l’algoritmo di addizioni, sottrazioni
e moltiplicazioni con una cifra al
moltiplicatore, con e senza cambio.
Moltiplicare e dividere numeri naturali per
10,100,1000.
1.10 Eseguire divisioni con il divisore di una cifra.
1.11 Moltiplicare e dividere i numeri interi per10, 100, 1000.
1.12 Conoscere i termini e alcune proprietà delle operazioni.
1.13 Eseguire la prova delle operazioni.
1.14 Eseguire calcoli mentali.
2.SPAZIO E
FIGURE
2.1
Riconoscere rapporti spaziali fra rette: incidenza parallelismo, perpendicolarità.
2.2
Usare, in contesti concreti, il concetto di angolo.
Riconoscere e denominare vari e tipologie di
linee e angoli.
Riconoscere le principali figure geometriche
89
3.RELAZIONI,
DATI E
PREVISIONI
2.3
Riconoscere, confrontare, costruire e misurare angoli.
2.4
Avviare la conoscenza di poligoni e non poligoni.
3.1
Misurare grandezze utilizzando campioni arbitrari.
3.2
Conoscere le unità di misura convenzionali.
3.3
3.4
Classificare in base a due attributi rappresentando la classificazione con diagrammi di
Venn, diCarroll ed ad albero.
Leggere istogrammi e ideogrammi
3.5
Rappresentare tutti i possibili casi in semplici situazioni combinatorie.
3.6
Individuare in un campo di eventi quello più probabile.
3.7
Costruire una sequenza di istruzioni in un diagramma di flusso.
3.8
Analizzare il testo di un problema individuando dati (utili, inutili, nascosti) e domande e le
parole chiavi.
3.9 Scegliere l’operazione opportuna per la soluzione di problemi.
Classificare elementi in base a due proprietà.
Misurare grandezze utilizzando misure
arbitrarie.
Individuare in un campo di eventi quello più
probabile.
Risolvere semplici problemi con una sola
operazione (addizione, sottrazione,
moltiplicazione).
3.10 Risolvere i problemi con due domande e due operazioni.
3.11 Inventare il testo di un problema partendo da una rappresentazione grafica.
90
1.14 Moltiplicareedividerenumerinaturaliinteriedecimaliper10,100e1000.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUARTA
1.15AREA
Riconoscere
i multipli e iMATEMATICOdivisori di un numero.
MATEMATICA
DISCIPLINARE:
SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
1.16 Eseguire calcoli mentali.
Mettere in relazione il pensare con il fare.
COMPETENZA DI
1.17
Applicareleproprietàdellequattrooperazioni.
Affrontare
situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
1.
2.
3.
4.
5.
NUCLEI
FONDANTI
1.NUMERI
Usare numeri naturali, interi, con la virgola, frazioni, in modo adeguato rispetto al contesto.
Calcolare applicando le proprietà delle operazioni.
Riconoscere un oggetto geometrico attraverso le caratteristiche proprie.
Mettere in relazione le diverse grandezze con le unità di misura adeguate.
Risolvere problemi in situazioni della vita quotidiana, geometriche e di misura.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.1
Contare insenso progressivo e regressivo entro il 100000.
1.2
Confrontareeordinareinumeri.
1.3
Leggereescrivereinumerinaturaliineriedecimaliindicandoilvalorediognicifra.
1.4
Comporreescomporreinumeriinteriedecimali.
1.5
Rappresentare,leggereescriverelafrazionediunagrandezza.
1.6
Individuarelafrazionecomplementarediunafrazionedata.
1.7
Riconoscerefrazioniproprie,improprie,apparenti.
1.8
Riconoscereescriverelefrazionidecimalisottoformadinumeridecimalieviceversa.
1.9
Collocarefrazioniedecimalisullalineadeinumeri.
OBIETTIVI MINIMI
Leggere e scrivere i numeri entro le centinaia di
migliaia.
Conoscere il valore posizionale delle cifre.
Saper eseguire la moltiplicazione con due cifre al
moltiplicatore e le divisioni con una cifra al
divisore.
Moltiplicare e dividere per 10, 100 e 1000 con i
numeri interi.
1.10 Confrontare,ordinarefrazionienumeridecimali.
1.11 Eseguireaddizioniesottrazioniconinumeridecimaliepiùcambi.
1.12 Eseguiremoltiplicazioniincolonna conilmoltiplicatoreconduecifreconnumerinaturaliinteri.
1.13 Eseguiredivisioniconildivisoreinterodiunaoduecifre.
91
3.5
2.SPAZIOE
FIGURE
3.6
3.7
Determinare in casi semplici perimetri delle figure geometriche conosciute.
Conoscere le unità di misura convenzionali, multiplie sottomultipli e misurare con essi.
3.8
3.9
Passare da una misura espressa con una data unità ad un’altra ad essa equivalente.
Confrontare e stabilire relazioni di equivalenza fra idiversivaloridellemoneteinuso
3.10
Dall’analisi del testo di un problema, individuare le informazioni necessarie per
3.11
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
raggiungereiliun
obiettivo,
organizzare
un percorso
risolutivo
realizzarlo.
Analizzare
testo
diinunbase
problema
individuando
i dati
( utili, einutili,
nascosti), la
Classificare
solidi
alle loro
caratteristiche.
domanda
o le impronte
domande(implicite
edper
esplicite)
e le parole
chiave.
Analisi delle
dei poliedri
la relazione
tra solido
e piano.
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
3.RELAZIONI,
DATI E
PREVISIONI
Saper misurare lunghezze.
2.12
2.13
2.14
3.1
3.2
3.3
3.4
Riconoscere e descrivere gli elementi di figure piane.
Conoscere i concetti principali riguardanti le rette.
Distinguere rette, semirette, segmenti.
Individuare la posizione reciproca di due rette nel piano: rette incidenti, parallelee
perpendicolari.
Individuare e riconoscere isometrie: le rotazioni.
Usare, in contesti concreti, il concetto di angolo.
Riconoscere, confrontare, costruire e misurare angoli.
Descrivere gli elementi significativi dei poligoni e saperli riconoscere.
Esplorare modelli di figure geometriche; costruire e disegnare le principali figure
esplorate.
Riconoscere figure ruotate e traslate.
Riconoscere l’equiestensione, l’isoperimetria e la congruenza di semplici figure piane.
Ricercare le formule per il calcolo della misura dei confini.
Consolidare le capacità di raccolta dei dati e distinguere il carattere qualitativo da
quello quantitativo.
Conoscere ed utilizzare diversi tipi di rappresentazione per stabilire relazioni fra
oggetti, figure, numeri
Conoscere i principali quantificatori.
Identificare vari e diversi attributi misurabili ed associarvi processi di misurazione
Sistemi ed unità di misura.
Riconoscereedenominareleprincipalifigure
geometrichesolideepiane.
Riconoscereedenominare varietipologiedi lineee
angoli.
Calcolareilperimetrodiunafigurapiana.
Organizzare i dati di un'indagine in semplici
tabelle e grafici.
Riconoscere le misure di lunghezza, massa e
capacità, ed eseguire equivalenze con l'ausilio di
tabelle.
92
93
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA
MATEMATICA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZA DI
Mettere in relazione il pensare con il fare.
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
COMPETENZE
1. Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con numeri interi e naturali.
DISCIPLINARI:
2. Descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche.
3. Affrontare i problemi con strategie diverse rendendosi conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.
4. Formulare previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare.
NUCLEI
FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
1.NUMERI
1.1
Contare insenso progressivo e regressivo oltre il 100000.
1.2
Leggere, scrivere, confrontare e ordinare i numeri naturali e decimali consolidando la
consapevolezza del valore posizionale delle cifre
Effettuare i cambi tra i diversi ordini e nella parte decimale.
Riconoscere e rappresentare diversi tipi di frazioni (proprie, improprie, apparenti ed
equivalenti)
Saper trasformare frazioni decimali e non in numeri decimali e viceversa.
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
1.10
1.11
1.12
1.13
Collocare frazioni e numeri decimali sulla linea dei numeri
Calcolare la frazione di un numero.
Eseguire le quattro operazioni con sicurezza anche con numeri decimali.
Operare con numeri decimali, frazioni, percentuali per descrivere situazioni quotidiane
Utilizzare procedure e strategie di calcolo mentale, utilizzando le proprietà.
Riconoscere e costruire relazioni tra numeri naturali (multipli, divisori, numeri primi).
Conoscere e comprendere il concetto di potenza di un numero come moltiplicazione
ripetuta
Rappresentare sulla linea numerica i numeri relativi
OBIETTIVI MINIMI
Leggere, scrivere ed operare con i numeri
interi e decimali.
Conoscere il valore posizionale delle cifre
(fino alle migliaia).
Eseguire le quattro operazioni con i numeri
interi e decimali conl’ausilio della calcolatrice.
Eseguire divisioni con due cifre al divisore.
Individuare multipli di un numero.
Leggere, scrivere e rappresentare frazioni.
Calcolare la frazione di un numero.
Riconoscere frazioni decimali.
94
2.SPAZIO E
FIGURE
2.1
Consolidare la conoscenza delle caratteristiche di quadrilateri e triangoli.
2.2
Classificare i poligoni con più di quattro lati.
2.3
Descrivere gli elementi significativi dei poligoni e saperli riconoscere.
2.4
Riconoscere figure equiestese, ruotate, traslate e riflesse.
2.5
Utilizzare semplici strumenti geometrici (riga, squadra, goniometro e compasso).
2.6
3.1
Determinare il perimetro di una figura utilizzando le più comuni formule o altri
procedimenti.
Determinare l’area di rettangoli e triangoli e altre figure per scomposizione o utilizzandole
più comuni formule.
Usare le nozioni di frequenza, di moda e di media aritmetica.
3.2
Ordinare, confrontare le misure di lunghezze, massa e capacità.
3.3
Sapertrasformareunamisurainun’altraequivalente.
3.4
Leggere,edinterpretaregrafici,tabelleediagrammi.
3.5
Conoscereesapersviluppareun’indaginestatisticapartendodaunproblemareale.
3.6
Organizzareidatidiunindagineinsemplicitabelleegrafici.
3.7
Individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza e di studio, formulando e
giustificando ipotesi risolutive.
3.8
Analizzare il testo di un problema individuando i dati ( utili, inutili, nascosti), la
domanda o le domande(implicite ed esplicite) e le parole chiave.
3.9
Risolvere problemi aritmetici con una o più operazioni attraverso rappresentazioni grafiche,
operazioni, espressioni.
3.10
Inventare o completare il testo di un problema .
2.7
3.RELAZIONI,
DATI E
PREVISIONI
Risolvere semplici problemi geometrici
applicando le formule di perimetro e area.
Leggere, ed interpretare semplici grafici e
tabelle.
Organizzare i dati in semplici tabelle e grafici.
Riconoscere le misure di lunghezze, massa e
capacità
Risolvere problemi con domande,
operazioni e dati espliciti.
Saper inventare o completare il testo di semplici
problemi.
95
SCIENZE
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE PRIMA
SCIENZE
AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettere in relazione il pensare con il fare.
COMPETENZA DI
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
1. Osservare la realtà e sviluppare un atteggiamento di curiosità e di ricerca esplorativa.
2. Esplorare semplici fenomeni naturali e realizzare semplici esperimenti.
3. Riconoscere principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
NUCLEI FONDANTI
1.OSSERVARE E
SPERIMENTARE
SUL CAMPO
1.1
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Riconoscere, denominare e rappresentare graficamente le parti del corpo.
1.2
Riconoscere e denominare i cinque sensi e le rispettive percezioni sensoriali.
1.3
Osservare e descrivere piante e animali. Osservare i bisogni vitali delle piante e le loro
fasi di crescita.
Osservare e manipolare oggetti per rilevarne materiali, caratteristiche e proprietà.
1.4
2.ESPLORARE E
DESCRIVERE
OGGETTI E
MATERIALI
3. L’UOMO, I
VIVENTI
E
L’AMBIENTE
1.5
Osservare le trasformazioni stagionali nell'ambiente con particolare riferimento
all'albero.
2.1
Esplorare oggetti attraverso i cinque sensi con giochi senso-percettivi.
2.2
Realizzare piccole coltivazioni e semine
3.1
Individuare le caratteristiche degli esseri viventi.
3.2
Distinguere esseri viventi da cose non viventi.
3.3
Distinguere animali e vegetali.
3.4
Individuare e ordinare in sequenza le fasi della vita di un essere vivente.
OBIETTIVIMINIMI
Utilizzare l'esplorazione sensoriale per
conoscere l’ambiente circostante, secondo
per corsi guidati.
Operare semplici confronti e
classificazioni con l'aiuto dell'insegnante.
Rispondere a semplici domande finalizzate
alla rilevazione dei dati di una esperienza.
Esplorare oggetti attraverso i ciquesensi.
Distinguere viventi da non viventi.
96
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE SECONDA
SCIENZE
AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZA Mettere in relazione il pensare con il fare.
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie
DI AREA:
1. Osservare, descrivere e classificare nella realtà circostante oggetti ed elementi tipici della natura.
COMPETENZE risolutrici
2. Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osservare e descrivere lo
DISCIPLINARI:
svolgimento dei fatti, formulare domande, proporre e realizzare semplici esperimenti.
3. Riconoscere leprincipali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
NUCLEI FONDANTI
1.OSSERVARE
E
SPERIMENTARE
SULCAMPO
2.ESPLORARE E
DESCRIVERE
OGGETTI E
MATERIALI
3. L’UOMO, I
VIVENTIE
L’AMBIENTE
1.1
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
Osservare e descrivere elementi della realtà.
1.2
Operare confronti e classificazioni.
1.3
Registrare e rappresentare informazioni, utilizzando disegni, tabelle e grafici.
2.1
2.2
Riconoscere le proprietà di alcuni materiali caratteristici degli oggetti (legno, plastica,
metalli, vetro…).
Saper confrontare e classificare i materiali in base ad alcune proprietà.
2.3
Saper illustrare con esempi pratici alcune trasformazioni elementari dei materiali.
2.4
Compiere semplici esperimenti.
3.1
Identificare viventi e non viventi in un ambiente.
3.2
Riconoscere le caratteristiche peculiari del regno animale, vegetale e minerale.
3.3
Conoscere e descrivere la struttura animale.
3.4
Conoscere le piante e le loro parti (radice, fusto e foglie).
3.5
Riconoscere le condizioni metereologiche tipiche di ogni stagione.
OBIETTIVIMINIMI
Registrare semplici informazioni
usando il disegno.
Operare confronti.
Esplorare oggetti attraverso i cinque
sensi.
Distinguere viventi da non viventi.
Conoscere la vita di una pianta.
Osservare e descrivere gli animali.
Conoscere i principali fenomeni
atmosferici.
97
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
SCIENZE
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettere in relazione il pensare con il fare.
COMPETENZA DI
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
COMPETENZE
1. Osservare, sperimentare, porre domande, formulare e verificare ipotesi.
DISCIPLINARI:
2. Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico.
3. Misurare, confrontare dati, elaborare risultati.
NUCLEI FONDANTI
1.OSSERVARE E
SPERIMENTARE
SUL CAMPO
1.1
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Osservare, descrivere e confrontare elementi della realtà circostante.
1.2
Conoscere il metodo scientifico sperimentale.
1.3
Operare confrontie classificazioni.
1.4
Ordinare, registrare, rappresentare informazioni, dati, utilizzando
disegni, tabelle e grafici.
Relazionare verbalmente un’esperienza, usando il linguaggio specifico della disciplina.
2.1
2.ESPLORARE E
DESCRIVERE
OGGETTI E
MATERIALI
3. L’UOMO, I
VIVENTI
E
L’AMBIENTE
2.2 Distinguere materiali naturali e artificiali.
2.3 Riconoscere i diversi materiali di cui è costituito un oggetto.
2.4 Riconoscere le proprietà dei solidi, liquidi e gas; le loro trasformazione e d’interazione.
3.1 Comprendere le differenze e i ruoli tra viventi e viventi,e tra viventi e ambiente.
3.2
Classificare gli organismi in produttori, consumatori, demolitori.
3.3
Classificare gli animali in base alla loro alimentazione.
3.4
Riconoscere le parti nella struttura delle piante.
OBIETTIVI MINIMI
Utilizzare l’esplorazione sensoriale per
conoscere l’ambiente circostante.
Registrare semplici informazioni
usando il disegno.
Operare confronti.
Compiere osservazioni sulle
esperienze condotte.
Descrivere le principali fasi di
un’esperienza.
Riconoscere le modalità di
trasformazione di alcuni materiali.
Operare semplici confronti e
classificazioni.
Osservare e individuare gli elementi
tipici di un ambiente.
98
SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUARTA
SCIENZE
AREADISCIPLINARE:MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettere in relazione il pensare con il fare.
COMPETENZA DI
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
AREA:
1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni individuandone le manifestazioni più significative.
COMPETENZE
2.
Formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti.
DISCIPLINARI:
3. Conoscere le principali caratteristiche e imodi di vivere di organismi animali e vegetali.
4. Utilizzare in modo corretto il linguaggio, raccontando informa chiara ciò che si è fatto ed imparato.
NUCLEIFONDANTI
1.2
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
Osservare l’ambiente vicino; individuando negli elementi, che lo caratterizzano e i
loro cambiamenti nel tempo.
Utilizzare una terminologia appropriata per riordinare ed elaborare le conoscenze acquisite
1.3
Osservare la realtà, formulare ipotesi, realizzare esperimenti per verificarle.
2.1
Individuare, attraverso l’osservazione alcuni concetti scientifici quali: dimensioni, peso,
pressione, temperatura, calore, ecc.
Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato individuando alcune relazioni
(temperatura in funzione del tempo, ecc.).
Comprendere le relazioni tra l’ambiente e gli esseri viventi.
Porre l’attenzione sul fenomeno
oggetto dell’osservazione, allo scopo di
rilevare caratteristiche e formulare
domande.
Seguire procedure per rispondere a
domande o per verificare un’ipotesi.
Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di
osservazioni personali.
Riconoscere le diverse parti nella struttura delle piante e individuare la diversità dei
viventi e dei loro comportamenti.
Riconoscere, attraverso l’esperienza che la vita di ogni organismo in relazione con
altre e differenti formedi vita.
Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
Saper operare confronti e compiere
classificazioni tra fenomeni e
situazioni
1.1
1.OSSERVARE E
SPERIMENTARE
SUL CAMPO
2.ESPLORAREE
DESCRIVERE
OGGETTIE
MATERIALI
2.2
2.3
3.1
3.
L’UOMO,
IVIVENTIE
L’AMBIENTE
3.2
3.3
3.4
OBIETTIVIMINIMI
Collegare correttamente cause ed
effetti.
99
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE QUINTA
SCIENZE
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO- SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZA Mettere in relazione il pensare con il fare.
Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
DI AREA:
1. Osservare,analizzare e descrivere fenomeni individuandone le manifestazioni più significative.
COMPETENZE
2. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico e realizza semplici esperimenti.
DISCIPLINARI:
3. Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, neri conosce e descrive il
funzionamento, utilizzando modelli inutili ed ha cura della sua salute.
4. Espone informa chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
NUCLEI FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
Prevedere lo svolgimento e il risultato di
1.1 Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari di una porzione di ambiente vicino;
semplici processi e procedure in contesti
individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.
conosciuti e relativamente a oggetti e
1.OSSERVARE E
strumenti esplorati.
1.2
Ricostruire
e
interpretare
il
movimento
dei
diversi
oggetti
celesti.
SPERIMENTARE
Saper collegare correttamente cause ed
SUL CAMPO
effetti.
Usare oggetti, strumenti e materiali
2.1 Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali:
peso, forza, movimento, pressione, temperatura, ecc..
coerentemente con le funzioni che
vengono date.
2.2 Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il
2.ESPLORARE E
DESCRIVERE
concetto di energia.
OGGETTI E
2.3 Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura.
MATERIALI
3.1 Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in
Saper operare confronti e compiere
Un ambiente.
classificazioni tra fenomeni e situazioni.
3. L’UOMO, I
3.2 Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
VIVENTI
E
L’AMBIENTE
100
TECNOLOGIA
SCUOLA PRIMARIA –CLASSEPRIMA
TECNOLOGIA
COMPETENZADI
AREADISCIPLINARE:MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Metterein relazioneilpensarecon ilfare.Affrontaresituazioniproblematicheipotizzandosoluzioni,individuandopossibilistrategie
AREA:
COMPETENZE
risolutrici.
1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano.
3. Iniziare a riconoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale
4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di oggetti.
5. Orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione ed essere in grado di farne un uso adeguato.
DISCIPLINARI:
NUCLEI
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
FONDANTI
1.VEDERE E
OSSERVARE
1.1 Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente circostante.
1.2
Usarestrumenti,oggetti ematerialicoerentementecon lefunzioniei principi di
sicurezzacheglivengonodati. (forbici,punteruolo…)
1.3
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso disegni.
1.4
Osservaredescrivereerappresentareuncomputere lesuecomponenti.
1.5
Conoscere le procedure essenziali per l’uso del computer
1.6
Utilizzareil computerpereseguiresemplicigiochididattici.
1.7
Scrivereparoleinvideoscrittura.
OBIETTIVIMINIMI
Saperanalizzareglioggetti di usocomunee più
viciniall’esperienzadegli alunni econoscerne
lafunzioneprincipale.
Sapersi orientaretraglielementi del
computer.
Nominarei componentidelcomputer.
101
2. PREVEDERE E 2.1
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto.
IMMAGINARE
Disegnare semplici modelli da realizzare.
Reperire materiale idoneo alla realizzazione di semplici
modelli ideati.
2.2
Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali.
Conoscere l’esatto utilizzo di vari strumenti
3.INTERVENIRE
E
TRASFORMARE
3.1
Realizzare un oggetto con materiale di facile consumo.
Creare semplici modellini con materiale di recupero.
Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi
costitutivi.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSESECONDA
TECNOLOGIA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZADI
Metterein relazioneilpensarecon i lfare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie
AREA:
COMPETENZE
risolutrici.
1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano.
3. Iniziare a riconoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale
4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizio, leggendo etichette
5. Produrre semplici modelli del proprio operato utilizzando semplici strumenti.
DISCIPLINARI:
NUCLEI
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
FONDANTI
1.VEDERE E
OSSERVARE
OBIETTIVIMINIMI
1.1
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
1.2
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni e
campioni di materiali di uso comuni nell’ambiente
testi
circostante.
Riconoscere semplici funzioni di applicazione.
1-3
Raccogliere, osservare e analizzare direttamente
102
1.4
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso disegni.
1.5
Conoscere le procedure essenziali per l’uso del computer.
2. PREVEDERE E 2.1
Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. Confrontare, discriminare e classificare materiali
IMMAGINARE
3.INTERVENIRE 3.1
E
TRASFORMARE
diversi in base a caratteristiche di pesantezza/leggerezza.
Realizzare un oggetto con materiale di facile consumo.
Creare semplici modellini con materiale di recupero.
Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi
costitutivi.
103
SCUOLA PRIMARIA –CLASSE TERZA
TECNOLOGIA
AREA DISCIPLINARE:: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
COMPETENZADI AREA:
Mettereinrelazioneilpensareconil fare .Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni,individuandopossibilistrategie
COMPETENZE
DISCIPLINARI:
1. Riconoscere nell’ambiente che lo circonda, i principali sistemi tecnologici e le principali relazioni che essi stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi naturali.
2. Conoscere e utilizzare oggetti, strumenti e macchine di uso comune.
3. Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la realizzazioni di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
4. Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione
OBIETTIVISPECIFICIDIAPPRENDIMENTO
NUCLEI
FONDANTI
1.VEDERE
E
1.1
Eseguire semplici misurazioni sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione.
Eseguire semplici misurazioni anche con misure
OSSERVARE
1.2
Leggere e interpretare semplici disegni, ricavandone informazioni utili da guide o
istruzioni.
Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche di vari materiali.
arbitrarie, sull’ambiente scolastico e familiare.
1.3
1.4
Ricavare informazioni utili da semplici
disegniConoscere le proprietà dei vari materiali.
Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le
potenzialità(salvare i propri lavori creando nuove cartelle, scegliere disegni utilizzando la
Accostarsi a nuove applicazioni
1.5 Individuare le funzioni degli strumenti adoperati per la costruzione dei manufatti.
informatiche(videoscrittura e programmi per il
2. PREVEDERE E 2.1 Effettuare stime approssimative su pesi o misure riferite a materiali e oggetti
Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a
dell’ambiente scolastico
materiali e oggetti dell’ambiente scolastico.
IMMAGINARE
2.2 Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto, individuando strumenti e materiali
necessari.
Schematizzare semplici ed essenziali progetti per
realizzare
manufatti
di uso di uso comune.
3.INTERVENIRE 3.1 Realizzare un oggetto, descrivendo la sequenza delle operazioni.
Realizzare
facili manufatti
E
3.2 Smontare semplici oggetti e meccanismi o altri dispositivi comuni.
Smontare e rimontare semplici oggetti.
TRASFORMARE 3.3 Usarele funzionidelmenùimmagine.
3.4 Utilizzareunprogrammadigraficaevideoscritturaconfunzioniprogressivamentepiù
Utilizzareglielementiperimmetteredati(tastiera,
complesse.
mouse…).
104
3.5
Accederea internetperricercareinformazionisusitiadeguatiall’etàconlaguida
dell’insegnante.
SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUARTA
TECNOLOGIA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettereinrelazioneilpensareconil fare. Affrontaresituazioni problematiche ipotizzando soluzioni ,individuando possibili strategie
COMPETENZADI AREA:
risolutrici.
COMPETENZE
1. Riconoscere nell’ambiente che lo circonda, elementi e fenomeni di tipo artificiale.
2. Conoscere e utilizzare oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di descriverne la funzione principale, si orienta fra
DISCIPLINARI:
i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato.
3. Saper ricavare informazioni utili su proprietà caratteristiche di beni o servizi, leggendo etichette e volantini.
4. Essere in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico.
5. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato, utilizzando disegni o strumenti multimediali.
6. Conoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione.
7. Iniziare a conoscere le caratteristiche e le funzioni della tecnologia attuale.
NUCLEI FONDANTI
1.VEDERE E
OSSERVARE
1.1
1.2
1.3
2. PREVEDERE E
IMMAGINARE
2.1
2.2
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Eseguire semplici misurazioni e rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria
abitazione.
Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione
informatica.
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
Effettuare stime approssimative su pesi o misure riferite a materiali e oggetti
dell’ambiente scolastico
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto, individuando strumenti e
materiali necessari.
OBIETTIVI MINIMI
Eseguire semplici misurazioni e rilievi
sull’ambiente circostante.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei
diversi mezzi di comunicazione.
Rappresentare e realizzare oggetti, seguendo
semplici istruzioni
montaggio
Effettuare
stime di di
grandezze
fisiche riferite a
materiali e oggetti dell’ambiente scolastico
Schematizza semplici ed essenziali progetti
per realizzare manufatti di uso comune
indicando i materiali di uso quotidiano, più
105
3.INTERVENIRE E
TRASFORMARE
3.1
Realizzare un oggetto, descrivendo la sequenza delle operazioni.
Realizzare facili manufatti di uso comune.
3.2
Smontare semplici oggetti e meccanismi o altri dispositivi comuni.
Smontare e rimontare semplici oggetti.
3.3
Cercare, selezionare e stampare sul computer informazioni utili alla ricerca.
Accedere a Internet per cercare informazioni
SCUOLA PRIMARIA –CLASSEQUINTA
TECNOLOGIA
AREA DISCIPLINARE: MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Mettere in relazione il pensare con il fare.Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando
COMPETENZADI AREA:
possibilistrategie risolutrici.
1. Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda, elementi e fenomeni di tipo artificiale.
COMPETENZE
2. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed essere in grado di descriverne la funzione principale e la
DISCIPLINARI:
struttura e di spiegarne il funzionamento.
3. Orientarsi tra i diversi mezzi di comunicazione ed essere in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
4. Saper ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione
tecnica e commerciale.
5. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed essere in grado di descriverne la funzione principale e la
struttura e di spiegarne il funzionamento.
6. Iniziare a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
7. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti
multimediali.
NUCLEI
FONDANTI
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI MINIMI
1.VEDERE E
1.1
Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente scolastico o
Eseguire semplici misurazioni sull’ambiente
sulla propria abitazione.
scolastico o sulla propria abitazione
OSSERVARE
1.2
Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio.
Rappresentare e realizzare oggetti, seguendo
1.3
Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti semplici istruzioni di montaggio.
106
2. PREVEDERE E
1.4
Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni.
Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione
informatica.
Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi,
disegni, testi.
2.1
Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente
scolastico.
Effettuare stime approssimative su pesi o misure
di oggetti dell’ambiente scolastico, con l’aiuto di
IMMAGINARE
2.2
2.3
Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti
2.4
Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i
materiali necessari.
2.5
3.INTERVENIRE E
TRASFORMARE
Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla
propria classe.
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire
notizie e informazioni
Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri
dispositivi comuni
Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione
degli alimenti.
Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio
corredo scolastico.
domande-guida.
Prevedere le conseguenze di decisioni o
comportamenti personali o relative alla propria
classe, attraverso conversazioni collettive.
Riconoscere i difetti di un oggetto.
Pianificare la fabbricazione di un semplice
oggetto, seguendo le istruzioni.
Smontare e rimontare semplici oggetti.
Utilizzare semplici procedure per la preparazione
e la presentazione degli alimenti.
Eseguire interventi di decorazione sul proprio
corredo scolastico
Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo e documentando la sequenza
Realizzare un semplice oggetto in cartoncino,
delle operazioni.
descrivendo la sequenza delle operazioni.
Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di Accedere a Internet per cercare informazioni.
utilità.
107
PROGETTAZIONE CURRICOLARE ED
EXTRACURRICOLARE
Fa parte della nostra offerta formativa:
- Il Progetto “Il tempo pieno della scuola” che nasce da una parte come una risorsa in grado di nuovi bisogni
formativi dei bambini e delle bambine di oggi, alle esigenze culturali,sociali contemporanee e alle nuove situazioni e
tecnologie comunicative e dall’altra come una forte istanza sociale di genitori impegnati lavorativamente e spesso poco
supportati da un tessuto familiare (nonni, altri familiari) e sociale (strutture di altro tipo) destinato all’accoglienza dei
propri figli nelle ore immediatamente successive al termine delle attività scolastiche a 27 ore. Si vuole consentire,
attraverso tempi e ritmi di apprendimento più distesi e risorse aggiuntive, un’offerta formativa di potenziamento delle
competenze di base e di acquisizione di competenze trasversali e di cittadinanza prescritte dalle Raccomandazioni
Europee nell’ottica dell’apprendimento continuo e della costruzione di cittadini consapevoli.
La progettazione del tempo pieno mira all’
•
Acquisizione di competenze di base: la possibilità di progettare momenti di potenziamento delle competenze di
base in italiano e matematica, lasciando al bambino che torna a casa la possibilità di dedicarsi a momenti di
svago e di riposo;
•
Acquisizione di competenze trasversali: Imparare ad imparare (autocostruzione del sapere, dell’apprendimento,
delle metodologie attive). La possibilità per tutti i bambini di acquisire un corretto metodo di studio in
autonomia, ma con il confronto del docente di classe ed in continuità con il percorso scolastico: nella
realizzazione di compiti autonomi che nel tempo cosiddetto normale vengono svolti a casa i bambini avranno
l’opportunità
di valorizzare delle potenzialità e
diversità individuali, in contesti sempre di confronto
costruttivo, di collaborazione e di cooperazione;
•
Acquisizione di competenze trasversali: Spirito di iniziativa, imprenditorialità, auto orientamento( costruzione
di una propria autonomia critica che aiuta i bambini a confrontarsi attivamente con le varie informazioni
ricevute dall’esterno, ad organizzare e a rielaborare i dati significativi. La possibilità di attivare laboratori con
esperti esterni e su tematiche varie (educazione alimentare, educazione ambientale, laboratori di creatività, ecc)
•
Acquisizione di competenze trasversali: competenze di cittadinanza (della socializzazione, della costruzione
della comunità, del gruppo che cresce)La condivisione di momenti di quotidianità che esulano dal tempo
scuola come tradizionalmente inteso (momento della mensa ad esempio) costruiscono una scuola come luogo
della costruzione delle libertà, dei limiti e dei ruoli , dell’aiuto a crescere, imparando ad affrontare e a superare
ostacoli sia di tipo interiore sia esterni, rafforzandosi nell’accettare le eventuali frustrazioni (“si cresce
conoscendo se stessi anche nei momenti di disagio e di difficoltà) sia come luogo di tutela dei diritti
fondamentali dell’individuo (diritto all’accettazione, all’essere se stessi, alla libera espressione, al rispetto,
all’ascolto, alla diversità);
•
Possibilità di tempi e spazi costruiti sui ritmi e sui bisogni dei bambini e delle bambine.
108
I protagonisti
Bambini (che apprendono, progettano , creano , socializzano)
Docenti (che insegnano, dirigono, facilitano)
Genitori (che collaborano, condividono)
Esperti (che forniscono valore aggiunto)
Le metodologie
• Utilizzo e valorizzazione del gioco come metodo “naturale” di conoscenza del mondo, principale strumento di
scoperta del reale, di relazione con il mondo fisico, con sé e con gli altri e di apprendimento specialmente nei primi due
anni di frequenza della scuola
• Uso di processi e di strumenti metacognitivi, per “imparare ad imparare”, riflettendo su ciò che si è scoperto, sul
modo in cui si è arrivati a scoprirlo, su come questa scoperta ci abbia cambiati, su come il percorso di conoscenza
specifico possa essere trasferito o generalizzato
• Uso di pedagogie di tipo cooperativo e di tecniche di apprendimento cooperativo
• Attività espressive e di laboratorio con impronta creativo-operativa, che favoriscono lo sviluppo dei saperi,
migliorano la manualità fine e stimolano la fantasia
• Uso didattico delle tecnologie informatiche e multimediali
•
La partecipazione a progetti specifici per ampliare il campo delle esperienze e delle conoscenze
•
La collaborazione con associazioni e/o soggetti operanti nel territorio che consente di realizzare progetti di
educazione ambientale, di organizzare attività sportive e di proporre iniziative culturali.
•
La collaborazione con i genitori per coinvolgere affettivamente le famiglie nella vita della scuola e renderle
parte attiva del progetto educativo rivolto ai figli.
Le attività
•
Potenziamento delle competenze di base
•
progetto di educazione alimentare
•
laboratorio di progettazione degli spazi (laboratorio di disegno e progettazione) (I FASE)
•
laboratorio di educazione ambientale ( studio dei materiali e delle possibilità del riciclo) (IFASE)
•
laboratorio creativo e di manipolazione: realizzazione degli arredi e dei complementi (I FASE)
•
laboratorio di documentazione delle attività ( attività di fotografia e documentazione) (I FASE)
•
progetto di educazione alla salute e alla sicurezza ( ergonomia degli ambienti e degli arredi ) (I FASE)
•
laboratorio di lettura (II FASE)
•
laboratorio di composizione (II FASE)
Spazi
ANGOLO DOCENTE, AGORÀ, AREA COMPUTER, LABORATORI DI CLASSE E FUORI CLASSE
109
Progetto del laboratorio “GIOCO-CREO-IMPARO” intende favorire l’acquisizione disciplinare attraverso la
dimensione ludica e creativa che, se ben strutturata, può potenziare i processi di pensiero e della motivazione
all’apprendimento. Facendo del gioco, in senso lato, una vera e propria strategia didattica, il presente laboratorio
fornisce proposte e suggerimenti ludici che, grazie alla presenza di insegnanti specializzati (ins. di sostegno) e
all’interazione tra pari, sono finalizzati a esercitare il linguaggio e la scrittura, potenziando le competenze lessicali,
grammaticali, semantiche, morfosintattiche, relazionali ed emotive.
Rivolto ai bambini della scuola primaria che necessitano di potenziamento e/o di sviluppo delle attività di base
all’apprendimento.
Progetto Potenziamento, inteso a garantire pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità
diverse di apprendimento ed a realizzare un percorso didattico diversificato per il recupero e il rafforzamento delle
abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con
apposite strategie; si caratterizza per:
1. compresenza degli insegnanti
2. lavoro in gruppi di livello
3. apertura classi parallele (dove è possibile)
4. rotazione dei gruppi sulle attività
5. recupero delle competenze per gli alunni in difficoltà
6. consolidamento e potenziamento per gli altri
Le ore di potenziamento sono destinate alla sostituzione dei docenti assenti (assenza inferiore ai dieci giorni), al
progetto potenziamento come indicato nel nostro Piano di Migliormento e all’estensione del tempo scuola nelle classi
prime.
Progetto Equità in salute- Progetto Quadrifoglio, nell’ambito del Programma Guadagnare Salute in Adolescenza,
per educare alla salute, all’alimentazione e promuovere l’attività fisica.
La partecipazione della scuola al progetto è gratuita.
Il
progetto
intende
affrontare e diffondere la sana
alimentazione e la pratica dell’attività fisica, evitando interventi episodici o di scarsa efficacia.
La scuola riceverà:
-una copia del testo “Guida per gli insegnanti” per ciascun insegnante impegnato nel progetto;
-un cd con numerosi sussidi didattici e una Guida con suggerimenti e materiali per stendere un piano di salute
della scuola;
-materiali per il coinvolgimento degli studenti e dei genitori.
Il progetto prevede, inoltre, interventi in classe con gli esperti dell’ASL e si concluderà con una manifestazione
pubblica che consentirà alla scuola di illustrare il lavoro svolto ad un pubblico più vasto.
110
Le fasi del progetto:
Ottobre-Novembre 2016
Da Novembre2017
Tra Febbraio e Maggio 2017
Marzo 2017
a Maggio 2017
Formazione degli insegnanti e consegna
del testo “Guida per gli insegnanti”, con
informazioni scientifiche, materiali didattici
e programmazioni educative per le varie
tipologie di scuole, del cd con sussidi
didattici, dei giochi educativi e la Guida
per rendere la scuola promotrice di salute
ed ecosostenibile
Realizzazione da parte
degli
insegnanti
dei
percorsi educativi proposti
nella Guida col supporto dei
sussidi didattici e della
consulenza
degli
organizzatori
Intervento
degli
esperti
nelle
classi
partecipanti
Manifestazione
finale in cui le
scuole
illustrano
il
lavoro svolto e
ricevono
un
attestato
Progetto continuità “A spasso conla fantasia” nasce dall’esigenza di favorire il passaggio degli alunni fra i diversi
ordini di scuola. Questo è un progetto fantasioso e divertente perché ricco di favole, filastrocche e giochi.
Progetto “Tutti insieme sotto lo stesso cielo” tiene conto che per i bambini il Natale rappresenta un periodo ricco
di emozioni, di attese e di gioia e si intende far comprendere il vero significato del Natale rivolto agli alunni delle classi
prime sezioni A-B-C-D-E-F-G-H-I
Progetto “Natale in … sieme” volto a rafforzare la capacità relazionale ed espressiva attraverso l’ascolto, la
memorizzazione e l’interpretazione di canti natalizi rivolto agli alunni delle classi seconde sezioni A-B-C-E-F-G-H
Progetto “La Favola” ha lo scopo di sviluppare nell’alunno capacità creativa e critica e mira alla formazione della
coscienza morale rivolto ad alunni delle classi terze sezioni A-B-C-D-E-F-G
Progetto “Aria di Natale” mira a vivere insieme l’atmosfera del Natale rivolto ad alunni delle classi terze
111
Progetto “The town mouse e il topo di campagna” nasce dall’attitudine degli alunni a comunicare, socializzare ed
interagire anche con la seconda lingua , la cui conoscenza è indispensabile per un’educazione pluriculturale e per
esercitare consapevolmente una “cittadinanza attiva”.
Progetto “Accoglienza ed integrazione alunni stranieri” intende sviluppare nell’alunno straniero della classe terza
sezione B capacità d ascolto, comprensione e produzione dell’italiano orale per comunicare ed agire nelle situazioni
della vita quotidiana, per interagire con i pari e con gli insegnanti
Progetto “Festa dell’autunno” mira a migliorare l’interazione dei bambini con la natura, soprattutto durante la
stagione autunnale, e sensibilizzarli ad un sano rapporto con l’ambiente rivolto agli alunni delle classi terze sezioni EF-G
Progetto “Natale sotto le stelle-Mercatino della solidarietà” sarà svolto per valorizzare e condividere la gioia di
stare insieme e conoscere le tradizioni della proprio territorio rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G
Progetto “Semplicemente Mamma……” nasce dall’occasione di condividere un momento gioioso per riflettere sulla
valenza affettiva ed emotiva, sui ruoli dei genitori e sull’opportunità degli alunni di rinforzare la propria identità
personale rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G
Progetto “Amicizia” ha lo scopo di favorire i rapporti d’amicizia non solo fra compagni di banco o alunni della
stessa classe ,dimostrando così un’apertura e una condivisione per il superamento dei pregiudizi o della chiusura
individuale rivolto agli alunni delle classi terze sezioni E-F-G
Progetto “A suon di musica” sarà svolto per utilizzare la musica come mediatore di emozioni, come strumento per la
collaborazione e la cooperazione con gli altri rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C
Progetto “Note di Natale” ha lo scopo di creare, in questa ricorrenza, un’atmosfera particolare per diffondere
sentimenti di fratellanza, pace e solidarietà rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C
112
Progetto “Noi abbiamo un sogno” intende sensibilizzare gli alunni sui concetti di uguaglianza, tolleranza, giustizia
sociale, libertà e democrazia, attraverso la realizzazione di uno spettacolo di musiche e recitazione, su quella enorme
tragedia che è stata la Shoah rivolto agli alunni della classe quarte sezione E
Progetto
“Musicando” nasce dal valorizzare e potenziare le attitudini musicali presenti in ogni bambino;
dall’acquisire competenze formative ed abilità strumentali, in particolare nell’utilizzo del flauto dolce rivolto agli
alunni della classe quarte sezione E
Progetto “Insieme per ricordare” ha lo scopo di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria per
riflettere ed approfondire sulla tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dell’Olocausto rivolto agli
alunni delle classi quarte sezioni E-F-G-H
Progetto “Se leggo….volo” ha lo scopo di riflettere sull’importanza della diversità, diversità come ricchezza, rispetto
all’altro e sul valore dell’amicizia, dove
assumono un’importanza notevole la solidarietà e collaborazione rivolto agli
alunni della classe quarta sezioni G
Progetto “ A Natale puoi….” nasce dall’intento di rafforzare capacità relazionali ed espressive attraverso esecuzione
di canti, recite e mercatino della solidarietà con un mercatino per la vendita di manufatti rivolto agli alunni delle classi
quarte sezioni E-F-G-H
Progetto “Recupero e potenziamento” ha lo scopo di attivare attività di recupero e potenziamento riferite all’area
linguistica e all’area logico-matematica rivolto agli alunni della classe quinta sezione B
Progetto “A spasso con la fantasia” nasce dall’esigenza di favorire il passaggio degli alunni fra i diversi ordini di
scuola, attraverso favole, filastrocche e giochi rivolto agli alunni degli alunni della scuola dell’infanzia sezioni A-B-CF e alunni delle classi quinte della scuola primaria
Progetto “Coding” ha lo scopo di sviluppare le competenze digitali tra gli studenti e di potenziare gli strumenti
didattici laboratoriali inoltre rientra nelle attività del Piano Nazionale Scuola Digitale rivolto agli alunni delle classi
terze, quarte e quinte dell’istituzione scolasti
113
Progetto “Noi …….bambini del mondo” nasce dall’esigenza di favorire la conquista dei diritti inalienabili alla vita,
alla salute, all’educazione,all’istruzione e al rispetto dell’identità personale rivolto ai bambini delle sette sezioni della
scuola dell’infanzia
Progetto “Mangio bene….vivo meglio”
mira al recupero e alla valorizzazione del patrimonio alimentare e
produttivo di un passato rivolto agli alunni delle classi terze sezioni C-E-F-G
Progetto
“Ambientalista: Sì grazie!” ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni al rispetto
e alla salvaguardia
dell’ambiente rivolto agli alunni delle classi quarte sezioni A-B-C
Progetto “Happy English” nasce dalla naturale attitudine degli alunni a comunicare, socializzare ed interagire nella
lingua madre ma anche nella seconda lingua, che è indispensabile per un’educazione pluridisciplinare, rivolto agli
alunni delle classi terze e quarte della scuola primaria.
Progetto “Teatro a scuola” ha lo scopo di stimolare, di valorizzare lo sviluppo emotivo e l’integrazione dell’alunno e
di favorire lo sviluppo dei vari linguaggi (musicale,mimico,gestuale, comico…) rivolto agli alunni delle classi quinte
della scuola primaria.
Progetto “Andare per mare……” mira all’acquisizione di una competenza e sensibilità verso la convivenza tra pari,
la collaborazione, l’accettazione dei propri ed altri limiti, l’aiuto vicendevole e la mediazione dei bisogni, l’opportunità
di conoscere il mare navigando a bordo scuola, rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria
Progetti per la valorizzazione delle eccellenze
Il Circolo Didattico promuove il potenziamento degli alunni capaci e meritevoli, attivando iniziative e percorsi
mirati, disciplinari e interdisciplinari, curricolari ed extracurricolari finalizzati allo sviluppo intellettuale, psichico e
fisico adeguato ad alti livelli di partenza sia in relazione alle competenze possedute , sia in relazione all’alto grado di
maturità di specifici gruppi di alunni.
Tale programmazione di fatto è destinata ai bambini della Scuola Primaria per i quali si configuri un’eccellenza in tutte
le discipline o un particolare talento in una o più discipline.
Il Piano per la valorizzazione della eccellenze è così strutturato :
114
Attività: percorsi curricolari ed extracurricolari di potenziamento delle conoscenze, abilità e competenze di
preparazione agli eventi; partecipazione ad eventi, competizioni, concorsi, iniziative per la valorizzazione delle
eccellenze sia a livello locale che nazionale da parte degli alunni più meritevoli.
Finalità: proporre agli studenti più motivati un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità,
riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno; stimolare
gli studenti più motivati al confronto all’interno della propria istituzione scolastica con allievi di pari livello, ma di altre
classi; costruire percorsi motivati di approfondimento a scuola in vista delle competizioni da affrontare; stimolare gli
studenti al confronto con realtà culturali differenti; sostenere e incoraggiare gli alunni ad accettare con consapevolezza
la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in
classe sia a casa (compreso quello della collaborazione tra pari), a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a
vedere riconosciuto il merito.
Azioni specifiche
Gli obiettivi specifici
Modalità di realizzazione
Per la Matematica:
• Olimpiadi di Matematica
• Giochi matematici
•
•
Per l’Italiano:
• Olimpiadi di Italiano
•
•
•
Incentivare un apprendimento
altamente qualificato nelle
discipline di italiano e
matematica
Sostenere e incoraggiare gli
alunni ad accettare con
consapevolezza la sfida posta
dall’apprendere, a riscoprire
le motivazioni dello studio e
della cultura
Promuovere la professionalità
dei docenti e favorirne
l’aggiornamento.
Sviluppare la progettualità
della scuola tramite il
confronto con altre realtà a
livello cittadino, regionale e
nazionale
•
•
•
•
Selezione degli alunni
meritevoli (sulla base della
valutazione delle discipline
nel precedente anno
scolastico)
Test di selezione interna dei
partecipanti ai livelli
successivi di competizione
Realizzazione di percorsi di
preparazione alle
competizioni
Utilizzo di metodolofie e
strumenti innovativi (anche
mezzi informatici)
Esercitazioni anche con
ausilio di mezzi informatici
QUALITA’ DELLA DIDATTICA
Nella realizzazione del Curricolo la scuola stabilisce ed implementa una politica basata sulla mission : “I Care”, cioè
offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno secondo le proprie capacità e i ritmi di apprendimento. Tale mission si
concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
•
Porre l’alunno al centro dell’azione educativa,
•
Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità dello studente,
•
Promuovere la costruzione di comunità più ampie,
e viene diffusa attraverso la collaborazione con gli OO CC , verificata attraverso la corretta produzione e diffusione delle
procedure e verificando le procedure stesse.
115
Nella costruzione di percorsi di apprendimento efficaci la scuola :
•
monitora ed analizza il contesto, le esigenze e le aspettative delle parti interessate
•
valuta le proprie capacità e risorse
•
valuta le sue future esigenze
•
aggiorna la propria strategia e le proprie politiche
•
individua e valida gli esiti ed i risultati dei processi formativi tali da soddisfare le esigenze e le aspettative delle
parti interessate
Il processo di formulazione della strategia prevede le seguenti fasi e responsabilità:
•
raccolta dei dati
•
pianificazione
•
realizzazione
•
gestione
•
monitoraggio
A tale scopo si impegna a individuare obiettivi misurabili relativi agli scopi e alle finalità dell’Istituto.
•
Promuovere il successo formativo attraverso la ricerca di nuove strategie didattico-educative..
•
Curare l’accesso facilitato degli alunni con disabilità.
•
Valorizzare l’identità di ciascun allievo
•
Promuovere la comunione con gli altri
•
Garantire il miglioramento continuo della qualità del servizio attraverso l’innovazione didattica e
organizzativa.
Sulla base delle strategie adottate vengono formulati gli obiettivi misurabili specifici:
•
Acquisizione della consapevolezza di far parte di un’unica comunità in grado di esercitare diritti e doveri
•
Rispetto di se e dell’altro
•
Sviluppo alla collaborazione con gli altri
•
Adozione di stili di vita ispirati ai principi della legalità
Essi vengono tradotti in indicatori:
•
Personalizzazione
•
Orientamento
•
Integrazione
•
Territorialità
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
116
La valutazione formativa deve fondare la regolazione costante, saggia ed intelligente di tutta l’attività educativa, come
profonda consapevolezza che la pervade in ogni suo aspetto e in ogni suo momento, assicurando a ciascuno alunno le
condizioni migliori per la sua crescita e la sua formazione, migliorando il più possibile l’offerta educativa della scuola
cioè i metodi, le tecniche didattiche e tutta la programmazione: ” valutare per educare”.
La valutazione formativa, dunque, interviene alla fine di ciascun compito di apprendimento con lo scopo di offrire
informazioni analitiche sul grado di competenza raggiunto da ciascun alunno, e allo stesso tempo, individuare la
presenza di eventuali difficoltà di apprendimento al fine di porre nuove e più appropriate strategie che ne consentano il
superamento.
La valutazione, oggi, mira ad identificare le competenze acquisite dai bambini, i processi psicologici e relazionali via
via più evoluti che li distinguono, le difficoltà riscontrate e gli interventi di compensazione eventualmente adottati dagli
insegnanti. Occorre, poi considerare lo sviluppo di quadri di conoscenze e abilità, nonché la disponibilità ad apprendere
di ogni alunno e la progressiva maturazione del senso sé. Il risultato di una valutazione così intesa deve avere lo scopo
di offrire una situazione oggettiva, paragonabile alle situazioni che si verificano nelle scuole dello stesso territorio e di
ambienti completamente diversi in modo da avere la possibilità di verificare la qualità della scuola e non soltanto il
percorso educativo di questa o quell’altra istituzione scolastica.
Verificare, infatti, significa saper mettere tutto in discussione, rivedendo la situazione e ridefinendo obiettivi e metodi,
in caso di mancato apprendimento da parte del bambino.
Valutazione scuola dell’infanzia
Secondo le Indicazioni Nazionali, “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni
da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.” La valutazione dei
bambini dai tre ai sei anni, avviene strada facendo, non solo sulle attività “straordinarie“ della vita della scuola, ma
anche e soprattutto su quelle “piccole” occasioni di crescita che animano la quotidianità dell’infanzia: i momenti di
routine offrono stimoli all’autonomia e alla maturazione dell’identità,
tanto quanto percorsi intenzionalmente
predisposti dagli insegnanti. Le conquiste raggiunte in relazione all’identità, all’autonomia e alle competenze nei vari
Campi di Esperienza, saranno valutate a partire dall’osservazione per accertare i cambiamenti, le evoluzioni e gli
apprendimenti legati alle esperienze vissute al termine di ogni bimestre attraverso:
•
strumenti per la valutazione di abilità linguistiche e motorie;
•
prove di verifica adeguatamente predisposte;
•
strumenti di verifica per la valutazione dei prerequisiti per l’apprendimento della letto-scrittura (per i bambini
di 5/6 anni).
•
scheda di valutazione da compilare alla fine dell’anno scolastico.
Valutazione scuola primaria
117
Scheda di valutazione scuola primaria
Prestazioni
Obiettivo
Lavoro parziale con alcuni errori o Parzialmente raggiunto
completo con gravi errori,
difficoltà
ad
orientarsi
autonomamente e nei contenuti e
ad elaborare processi cognitivi
Voto e giudizio sintetico
5 Non sufficiente
Lavoro sostanzialmente corretto, Sufficientemente raggiunto
ma impreciso nella forma e nel
contenuto, oppure parzialmente
svolto ma corretto; chiare ed
elementari
capacità
di
applicazione di tecniche e di
comprensione di conoscenze
6 Sufficiente
Lavoro abbastanza corretto, ma Raggiunto in modo adeguato
con qualche imprecisione. E’ in
grado di applicare nella pratica le
conoscenze acquisite e dimostra
adeguate capacità espositive
7 Buono
Lavoro abbastanza completo e Pienamente raggiunto
corretto nella forma e nel
contenuto.
Articolate
abilità
espositive e sviluppate capacità
logico- rielaborative dei contenuti
acquisiti
8 Distinto
Ottima padronanza della materia Raggiunto in maniera completa
ed
esposizione
precisa
ed
appropriata
9 Ottimo
Lavoro
rigoroso
con Pienamente raggiunto e ampliato 10 Eccellente
rielaborazione
personale. in modo personale
Padronanza dei procedimenti con
ricchezze argomentative.
Valutazione del comportamento
Gli indicatori per la valutazione del comportamento sono:
•
Puntualità e frequenza
•
Dimostrare interesse, partecipazione, impegno e senso di responsabilità, rispettando regole, persone e cose.
Valutazione degli alunni disabili
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate,
mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli
obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). Qualora il PEI abbia individuato per l'alunno disabile
obiettivi formativi non riconducibili ai programmi ministeriali e ai Piani di studio previsti per i diversi tipi di scuola, il
118
team dei docenti valuta comunque i risultati dell'apprendimento con l'attribuzione di voti relativi esclusivamente allo
svolgimento del PEI (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90).
Piste di Miglioramento
Il processo di Autovalutazione ha indicato la necessità di operare nella direzione della costruzione di un sistema di
valutazione strutturato relativo al percorso di apprendimento e all’acquisizione delle competenze. Per questo nel Piano
di Miglioramento è stato previsto un Progetto Valutazione nell’ambito del quale è prevista:
•
la costruzione e l’aggiornamento di griglie e indicatori per la valutazione in itinere della produzione scritta e
orale;
•
la costruzione di indicatori in tutte le discipline per la valutazione sommativa;
•
la costruzione di griglie di valutazione per assi culturali e per assi disciplinari;
•
la costruzione di griglie di osservazione per valutare le competenze nella realizzazione di compiti autentici;
•
la costruzione di griglie che consentano uniformità di valutazione tra i diversi ordini di scuola ( continuità
scuola infanzia – scuola primaria – scuola secondaria di I grado);
•
la costruzione di certificazioni conclusive per competenze.
2. IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
119
Premessa
La scuola dell’infanzia e quella del primo ciclo di istruzione devono assicurare la formazione generale, di base, comune
a tutti gli alunni, sul piano cognitivo ed anche sul piano socio-affettivo.
Alla scuola compete la predisposizione di un curricolo di studio unitario con riferimento al profilo dello studente al
termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento
specifici previsti nelle Indicazioni nazionali. Ma a partire da tale curricolo alla scuola compete anche l’individuazione
delle esperienze di apprendimento più efficaci, delle scelte didattiche più significative, delle strategie più idonee per
rispondere alle esigenze diverse dei singoli alunni. E’ compito della scuola cioè personalizzare i percorsi apprenditivi,
nella prospettiva della realizzazione di una "scuola su misura" di ciascun bambino. In ogni classe ci sono alunni che
presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende
problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special
Educational Needs).
Destinatari
I destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica sono tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Vi
sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello
svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Obiettivo generale
L’obiettivo fondamentale dello sviluppo delle competenze dell’alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e
nella relazione, nonché nella socializzazione, è raggiungibile pertanto attraverso la collaborazione e il coordinamento
di tutte le componenti scolastiche, delle famiglie e dei soggetti ed Enti a vario titolo coinvolti nonché con la presenza di
una pianificazione puntuale e logica degli interventi educativi, formativi, che fissi criteri, principi e indicazioni
riguardanti le procedure e le pratiche per un’inclusione ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali, definisca o
richiami i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica, tracci le diverse possibili fasi
dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento, e sia aperto alle integrazioni e regolazioni che
dovessero durante l’anno risultare necessarie sulla base delle esperienze realizzate.
120
Piano annuale per l’inclusione
Il presente piano si propone in particolare di:
− analizzare le criticità e i punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso;
− formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il
livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo
− promuovere, guidare e coordinare le azioni/iniziative/attività scolastiche connesse con le procedure previste dalle
norme di riferimento per l’inclusione
− promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL,
Cooperative, Centri Territoriali di Supporto, ecc.)
Le azioni per l’inclusione
L’individuazione degli alunni come soggetti in situazione di handicap potrà essere effettuata attraverso appositi
accertamenti medico-collegiali da parte delle Aziende Sanitarie, su richiesta documentata dei genitori. Anche la
certificazione dei disturbi evolutivi specifici potrà essere effettuata da parte dei Servizi pubblici o accreditati dal
Servizio Sanitario Nazionale e nelle more del completo accreditamento dei soggetti interessati, anche da parte delle
Strutture o degli specialisti che rispettano protocolli diagnostici specifici, su richiesta documentata dei genitori. In
particolare l’attivazione di tale percorso diagnostico (consultazione e certificazione dei disturbi) potrà avvenire quando,
nonostante adeguate attività di recupero mirate da parte della scuola, gli alunni presenteranno persistenti difficoltà alla
fine della seconda classe della scuola primaria. Per gli alunni che presentano svantaggio socio-culturale
l’individuazione sarà effettuata dai docenti della classe/sezione che si serviranno delle osservazioni sistematiche sui
livelli di apprendimento e sulle modalità di partecipazione dei loro alunni alla vita scolastica, delle informazioni
acquisite direttamente dalle famiglie.
In linea generale saranno elaborati percorsi individualizzati e personalizzati per tutti gli alunni e studenti con bisogni
educativi speciali, per dare risposte precise ad esigenze educative individuali, ma anche ricercata una riorganizzazione
della scuola che rappresenti un’occasione di crescita per tutti. Per gli alunni con disabilità si mirerà a costruire relazioni
socio-affettive positive all’interno della classe, attente ai bisogni di ciascuno, per favorire l’accettazione delle diversità.
Inoltre, da alcuni anni il Circolo Didattico di Frattaminore aderisce ad un progetto promosso dal comune che mette a
disposizione educatori professionali per gli alunni diversamente abili di alcune sezioni di scuola dell’infanzia e di
alcune classi di scuola primaria. Si predisporranno le condizioni didattiche ed organizzative per la piena partecipazione
alla vita scolastica, partendo dalle potenzialità funzionali dell’alunno con disabilità e costruendo, sulla base di queste,
adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento. Per migliorare le competenze dei docenti di
sostegno si prevede l’attivazione di percorsi formativi inerenti i disturbi dello spettro autistico. A tal proposito, è stato
presentato un progetto di formazione per i docenti di sostegno, con la collaborazione dell’Asl NA2 Nord ed enti
accreditati allo scopo di migliorare l’azione didattica nei confronti degli alunni diversamente abili.
121
Per gli alunni con difficoltà evolutive nella scuola dell’Infanzia si mirerà all’identificazione precoce delle difficoltà di
sviluppo attraverso l'osservazione sistematica e alla loro prevenzione attraverso percorsi didattici di potenziamento
delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino, che rappresentano i
prerequisiti indispensabili per accedere alle strumentalità di base della scuola primaria.
Nella scuola primaria in presenza di difficoltà nell’acquisizione di alcune abilità di lettura/scrittura e di calcolo
nell’arco dei primi due anni si avvieranno immediatamente percorsi didattici di recupero mirato a piccoli gruppi o ai
singoli bambini, al termine del quale – in assenza di risultati significativi - sarà opportuno procedere ad una
consultazione diagnostica. Per gli alunni che presentano DSA conclamati si introdurranno dalla classe terza della
scuola primaria strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche,
nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Per gli
alunni in situazione di svantaggio (socioeconomico, linguistico, culturale) nella scuola dell’infanzia si costruirà un
ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e i bisogni affettivi di tali alunni, di promuovere lo star bene con
gli altri e un ambiente compensativo vario e stimolante, in grado di colmare le carenze di stimoli linguistici e culturali
dei contesti di provenienza. Nella scuola primaria si disporranno interventi di recupero individualizzato o nel piccolo
gruppo, permettendo a ciascun alunno di operare secondo i propri ritmi e le proprie capacità, si richiederanno ai Servizi
del territorio possibili interventi di supporto che possano sostenere le famiglie e gli alunni in orario extrascolastico.
Per gli alunni stranieri si richiederà l’attivazione del ruolo facilitante di una mediazione linguistica e culturale nella
fase di accoglienza e inserimento degli alunni, per creare da subito un clima sereno di comunicazione reale, e la
realizzazione di progetti didattici mirati all’apprendimento della lingua italiana, contestualmente all’immersione nel
contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni nella classe che faciliterà l’apprendimento del linguaggio
funzionale. Per gli alunni che presentano particolari attitudini disciplinari saranno organizzati progetti e percorsi
inerenti al potenziamento di abilità già acquisite.
122
Progetto curricolare “La storia di Odilla che odiava la
dolcezza”
è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde di entrambi i plessi di scuola primaria.
La finalità del progetto è educare i bambini alla salute, intesa come benessere psico-fisico e non solo come assenza di
malattia, educarli alla convivenza civile e all’educazione affettiva attraverso la gestione positiva di rabbia e odio.
Gli obiettivi sono:
•
prevenire e contrastare le prepotenze;
•
incrementare l’autostima;
•
educare all’ascolto e all’esternazione delle emozioni;
•
contribuire alla crescita del gruppo classe in termini relazionali;
•
imparare a gestire la rabbia;
•
esprimersi di fronte al gruppo;
•
gestire la sovraeccitazione, l’iperattività e l’autodistruttività;
•
capire l’importanza della fiducia;
•
imparare a non sfidare regolarmente l’autorità;
•
individuare il motivo profondo del risentimento;
•
usare il gioco e la fantasia per ritrovare fiducia e tranquillità;
•
realizzare un evento finale: drammatizzazione/ manifestazione finale/ giornalino.
Il progetto curricolare “Prevenire si può”
è rivolto agli alunni delle classi terze, quarte e quinte di entrambi i plessi di scuola primaria.
La finalità del progetto è educare i bambini alla salute, intesa come benessere psico-fisico e non solo come assenza di
malattia, educarli alla convivenza civile e all’educazione affettiva.
Gli obiettivi sono:
•
prevenire e contrastare le prepotenze mediante giochi;
•
incrementare l’autostima;
•
educare all’ascolto e all’esternazione delle emozioni;
•
contribuire alla crescita del gruppo classe in termini relazionali;
•
imparare a gestire la rabbia;
•
saper litigare senza farsi male;
•
sperimentare le regole della convivenza civile;
•
affrontare il tema del bullismo in maniera ludica;
•
esprimersi di fronte al gruppo;
•
riflettere sul bullismo attraverso la visione di film e cartoni animati;
123
•
sensibilizzare la classe ai temi del bullismo mediante racconti;
•
realizzare una mostra/ manifestazione finale/ giornalino della scuola.
Progetto
di
screening
e
prevenzione
delle
difficoltà
di
apprendimento.
Lo screening è rivolto a tutti gli alunni di 5 anni (ultimo anno di scuola dell’infanzia), a tutti gli alunni delle classi
prime e seconde e ad alcuni alunni delle classi terze, quarte e quinte di entrambi i plessi di scuola primaria con
evidenti difficoltà negli apprendimenti.
La finalità del progetto è l’individuazione dei fattori di rischio che potrebbero sfociare in una difficoltà o in un
disturbo dell’apprendimento ed intervenire con un approccio didattico mirato in caso di difficoltà.
Gli obiettivi generali sono: prevenire le difficoltà di apprendimento; individuare il possesso dei prerequisiti cognitivi,
percettivi, motivazionali utili per l’ingresso nella scuola primaria; predisporre strumenti e programmi di
potenziamento personalizzati per bambini carenti nell’acquisizione di tali requisiti.
Gli obiettivi specifici sono:
-effettuare uno screening sui prerequisiti dell’apprendimento;
-formare le insegnanti di scuola dell’infanzia sulle difficoltà di apprendimento e sui DSA (gli insegnanti di scuola
primaria saranno formati tramite piattaforma on-line gestita dall’Associazione Italiana Dislessia all’interno del
progetto “Dislessia amica”);
-intervenire sui bambini a rischio per potenziare i prerequisiti.
3. IL PIANO PER LA CONTINUITÀ
Si rimanda alla sezione degli Assetti organizzativi
4. Progetti per l’integrazione con il territorio e con le famiglie
Nell’ottica dell’integrazione con il territorio, la progettazione del Curricolo avviene non solo a partire dalle istanze del
territorio, ma anche sulla base delle offerte e delle risorse messe a disposizione dello stesso. La progettazione in questo
senso si attiene ad alcuni criteri fondamentali:
è necessario verificare che le proposte che provengono dall’esterno siano coerenti con il percorso didattico
progettato e che siano predisposte secondo i tempi della programmazione della scuola;
è opportuno formalizzare accordi specifici circa gli obiettivi condivisi e sviluppare progetti unitari con le
istituzioni locali e gli altri soggetti esterni che collaborano con la scuola (ASL, associazioni culturali, sportive e
ambientali, enti, realtà educative);
e’ necessario prevedere l’uso di strumenti atti ad ampliare e consolidare il dialogo, il confronto e il
coinvolgimento attivo degli attori del territorio nella vita della nostra scuola.
124
Azioni:
Progetto “Screening odontoiatrico” Scuola - Asl
Il progetto in collaborazione con l’ASL prevede una campagna di informazione ed uno screening odontoiatrico per gli
alunni delle classi terze del circolo.
Convenzione per concessione di uso temporaneo della Palestra
La Palestra del Plesso di via Manzoni è in concessione in uso temporaneo all’associazione sportiva “Volley
Frattaminore” e la Palestra
del plesso Sacco e Vanzetti è in concessione all’ASD “KOBUDO CLUB”, per lo
svolgimento delle proprie attività sportive.
Sportello ascolto:
Nel circolo è attivo un servizio di consulenza psicologica a sostegno dei genitori di bambini della scuola dell’infanzia e
primaria. Si tratta di uno spazio di ascolto, di confronto e di consulenza psicologica aperto a genitori (singolarmente o
in coppia) e docenti per:
–
prevenire il disagio scolastico e le difficoltà dell'età evolutiva;
–
individuare situazioni problematiche e proporre strategie d'intervento;
–
migliorare la capacità della scuola di accogliere i bisogni delle famiglie.
125
Ambiente di apprendimento
Premessa
Una scuola accessibile, attraente e funzionale all’apprendimento anche in termini di ambienti ben attrezzati per la
didattica, sicuri e accoglienti, contribuisce ad attenuare gli effetti di quei fattori di contesto che influiscono su
motivazioni, impegno e aspettative dei bambini e delle loro famiglie.
Occorre migliorare la qualità delle infrastrutture, per adeguarle ai fini didattici garantendo sicurezza e qualità delle
attrezzature, anche in coerenza con gli interventi richiesti per lo sviluppo delle competenze di base. In questa area di
processo si costruiscono gli obiettivi in coerenza con quanto descritto nel RAV di Istituto.
I riferimenti normativi
La legge n° 107/2015 su "La Buona Scuola”, entrata in vigore il 16 luglio 2015, prevede misure specifiche che
riguardano l’edilizia scolastica , in particolare Indagini diagnostiche sugli elementi strutturali e non strutturali
Il piano di edilizia scolastica composto da tre principali filoni:
SCUOLE SICURE: Riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole
SCUOLE NUOVE: Allentamento del patto di stabilità interno per Comuni, Province, Città Metropolitane
SCUOLE BELLE: Opere di tinteggiatura, piccole riparazioni idrauliche, di arredi fissi e mobili, opere nei
giardini
ATTO DI INDIRIZZO priorità politiche del Miur per l’anno 2016
Priorità politica 8- EDILIZIA SCOLASTICA
Farne una politica strutturale, efficace e trasparente ( ammodernamento, decoro, funzionalità degli edifici,
messa in sicurezza) ; monitoraggio in chiave preventiva incentrata sull’anagrafe.
2. Descrizione dinamica delle infrastrutture anche in relazione alle
esigenze del Piano dell’Offerta Formativa
La qualità delle strutture e la dimensione organizzativa
La scuola è suddivisa in due plessi: il primo plesso (via Manzoni) ospita le sezioni della scuola dell’infanzia e le
classi della scuola primaria; l’altro plesso (via Sacco e Vanzetti) ospita le classi della scuola primaria e gli uffici della
segreteria e della dirigenza .
Per lungo tempo, e per ragioni strutturali ancora adesso, gli spazi della didattica sono stati subiti, ereditati da tempi
in cui metodologie e necessità erano di altra natura.
In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati sono stati prevalentemente di tipo conservativo.
Per quanto riguarda gli interventi a favore di una nuova edilizia scolastica, occorre che l’idea di spazi, includa una
riconfigurazione funzionale degli ambienti per l’apprendimento, vada nella direzione di una visione sostenibile,
collaborativa e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque, in cui spazi comuni e
ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale.
A questo si deve accompagnare un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con
l’obiettivo di renderli ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale nella scuola primaria e nella scuola
dell’infanzia.
126
La qualità delle strutture della scuola
(es. struttura degli edifici, raggiungibilità delle sedi, ecc.).
•
•
Opportunità:
Le sedi sono facilmente raggiungibili in
quanto ubicate nel centro del paese.
E' in esecuzione la ristrutturazione esterna di
un plesso.
•
Vincoli:
Esiguità del Fondo d'istituto per una migliore
offerta formativa.
• Presenza di due Plessi differenti
La qualità degli strumenti in uso nella scuola
(es. LIM, pc, ecc.)
•
Opportunità:
Sono presenti LIM in 12 aule del Circolo ed •
una palestra per ogni plesso.
•
•
Vincoli:
Presenza di un laboratorio di informatica con un
numero di postazioni insufficiente per il numero
degli alunni di ogni classe.
Assenza di postazioni informatiche in ogni classe
Assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di
gruppo ed il lavoro individuale dei docenti
La dimensione organizzativa
flessibilità nell’utilizzo di spazi e tempi in funzione della didattica
( laboratori, orario scolastico,ecc)
Indicatori
Cura degli spazi laboratoriali e
dei materiali :
• presenza di biblioteca di
classe, computer
• numero e tipologia
materiali per le attività
scientifiche, materiali per
le attività espressive,
• ecc.
Individuazione di figure di
Punti di forza:
Punti di debolezza:
•
L'articolazione dell'orario
scolastico e la durata delle lezioni
rispondono alle esigenze di
apprendimento degli studenti.
Gli spazi laboratoriali sono
per numero e capienza
inferiori rispetto al numero di
alunni.
• I sussidi didattici sono
inferiori rispetto alle esigenze
che emergono dalla
programmazione curricolare,
sufficienti appena per limitati
spazi di attività
extracurricolari.
127
coordinamento, aggiornamento
dei materiali:
• numero di figure
individuate
•
A causa dell'esiguo fondo
d'istituto non è sempre
possibile ampliare l'offerta
formativa con tempi più
lunghi e distesi.
Modalità di fruizione degli spazi
laboratoriali:
• regolamenti
• calendari
L'articolazione
dell'orario
scolastico e delle lezioni in
relazione
alle esigenze di
apprendimento degli studenti.
Dall’analisi dei dati e rilevazione dei punti di forza e di debolezza risultanti dal Rav, occorre lavorare alla
ristrutturazione degli spazi di apprendimento incrementando l'utilizzo di nuove tecnologie, attraverso spazi e
disposizione degli arredi che favoriscano una didattica laboratoriale e l’uso di metodologie didattiche innovative.
Finalità ed obiettivi della nostra offerta formativa trovano precisa corrispondenza con finalità ed obiettivi della
nuova Programmazione PON2014/2020FESR. In particolare la progettualità dell’Istituto agisce nell’ottica ed in linea
con obiettivi di miglioramento della qualità dell’ istruzione e dell’attrattività della scuola anche in vista della lotta alla
dispersione, attraverso il potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze
specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Tale Processo in coerenza con
l’Obiettivo generale di migliorare l'alfabetizzazione digitale, le competenze e l'inclusione” dell’Agenda Digitale per
l’Europa viene implementato anche attraverso la partecipazione a tutte le opportunità di finanziamento che dovessero
presentarsi, nell’ottica di prevenire il rischio di esclusione digitale. Si procederà, dunque, con una progettualità che
preveda azioni specifiche su competenze digitali, formazione in tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(TIC), acquisizione di strumenti digitali necessari.
Pianificazione degli interventi
Rinnovamento spazi
Obiettivi
Progetti/azioni
Cablaggio degli edifici
Cablaggio
WAN/wireless
“Impararedocumentarecomunicare”
Aule "aumentate"
dalla tecnologia
AULE “AUMENTATE”
dalla tecnologia per una
visione “leggera” ed
economicamente
sostenibile di classe
digitale. Si tratta di
assicurare ad maggior
numero di aule
tradizionali le dotazioni
per la fruizione
individuale e collettiva
del web e di contenuti,
per un’integrazione
“Colombo@
digitallearning : oggi,
la scuola di domani”
Risorse
Umane/Finanziarie
PON 2014-2020
Rete valutazioneAsse II
10.8
PON 2014-2020
"Ambienti digitali"
Docente di classe
128
Postazioni
informatiche per
l'accesso dell'utenza
Recupero e
valorizzazione di spazi
comuni per la
realizzazione di
laboratori dì lettura e
scrittura creativa,
scientifico, artistici manuali , pedagogico musicale, motorio
quotidiana del digitale
nella didattica, per
l’interazione di
aggregazioni diverse in
gruppi di
apprendimento, in
collegamento wired e
wireless.
Accesso dell'utenza ai
dati e a servizi digitali
della scuola
Ridurre la dispersione
scolastica.
“Colombo@
digitallearning : oggi,
la scuola di domani”
“Lo spazio che educa :
la scuola accogliente”
PON 2014-2020
"Ambientidigitali"
Pro loco Frattaminore
Associazione “Presepi e
dintorni
Promuovere
l’integrazione sociale
delle persone di diversa
etnia, in un’ottica di
rispetto delle differenze
e di tolleranza”
La dimensione relazionale
La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono
la partecipazione attiva degli studenti.
Insegnare le regole del vivere e del convivere è un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato perché sono
molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo.
Le regole di comportamento devono essere definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti devono
essere gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di
responsabilità.
Dimensione relazionale
Indicatori
Punti di forza:
Punti di debolezza:
•
•
•
•
Modalità per la
promozione di regole di
comportamento tra gli
studenti.
Azioni previste in caso di
comportamenti
problematici da parte
degli studenti.
La scuola promuove
progetti curricolari e
partecipazioni a concorsi
per interiorizzare le regole
del vivere sociale e
sviluppare il senso di
responsabilità e legalità.
•
Difficoltà di
coinvolgimento e di
condivisione delle regole
da parte degli alunni con
contesto socio-culturale
più disagiato
Difficoltà di condivisione
del patto formativo con
alcune famiglie ai fini
della realizzazione di
azioni condivise scuolafamiglia
129
Se al centro della sfida di innovazione del sistema pubblico si pone l'innovazione del sistema scolastico e le opportunità
dell'educazione digitale, allora per il Circolo Didattico di Frattaminore è fondamentale investire prima nella
dimensione epistemologica e culturale e poi in quella tecnologica: si tratta quindi di rivedere l'Educazione nell'era
digitale.
Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per
l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli alunni nelle condizioni di sviluppare
le competenze per la vita.
L’ambiente di apprendimento riveste una funzione fondamentale nell’apprendimento efficace. “In nessun altro luogo
[tranne che nella scuola] a individui ammassati per molte ore si richiede la massima efficienza in compiti difficili e una
armoniosa interazione” (Amstrong, 1999).
L’uso di strategie diversificate e attive, di appropriate tecniche di ascolto e di osservazione diventa così fondamentale
per creare un ambiente di apprendimento positivo. Il tipo di attività e le modalità di lavoro vanno anch’esse bilanciate: i
tempi dedicati alle attività cooperative, individuali e competitive vanno integrati e calibrati.
L’attenzione all’ambiente può comprendere anche l’uso di supporti che stimolino la cooperazione e l’attenzione ai
diversi canali di accesso nell’ambiente fisico. Ad esempio, l’ascolto di determinati brani musicali durante le attività
non solo stimola il collegamento fra i due emisferi, ma aiuta gli studenti con sviluppata intelligenza musicale; il canale
visivo può essere stimolato tramite l’uso di opportuni supporti visivi /cartelloni, che rimangono poi nell’aula e vengono
regolarmente sostituiti, l’uso della lavagna/lavagna luminosa/videoproiettore, di mappe concettuali sia di gruppo che
individuali, ecc. Il variare delle attività proposte in classe è un ulteriore strumento che garantisce lo stimolo
multisensoriale per raggiungere un maggior numero di studenti possibile. (Il modello BASIS). Anche in termini di
psicogeografia la sistemazione dei banchi nello spazio aula dovrebbe variare a seconda delle attività proposte. Per un
riconoscimento delle differenze individuali, siano esse relative a stili cognitivi, intelligenze o preferenze di modalità di
apprendimento, oppure derivanti da contesti educativi di provenienza, è invece necessario introdurre una varietà di
approcci che possano coinvolgere da un lato il maggior numero di diversità possibili, e dall’altro la persona nella sua
interezza.
In questo senso una didattica per progetti può ben rispondere a questa esigenza, in quanto si fonda su principi quali
l’insegnamento come creazione di opportunità e utilizzo di mezzi e risorse diversi, modelli di interazione in classe non
solo simmetrici, condivisione di progettazione tra allievi e insegnanti, coinvolgimento delle sfere cognitive e affettivorelazionali, nonché metacognitive.(Didattica per progetti)
La realizzazione di modalità didattiche laboratoriali, è condizione ideale per promuovere la personalizzazione dei
percorsi di studio finalizzati all’apprendimento di specifiche competenze.
Attraverso la didattica laboratoriale è possibile coniugare sapere e saper fare in un’esperienza di apprendimento
consapevole. Infatti l’alunno prende atto, facendo leva sulle sue capacità e sviluppa progressivamente un progetto di
vita individuale adeguato alle sue attitudini e ai suoi interessi.
In questo modo si arricchiscono le relazioni interpersonali e la collaborazione costruttiva tra pari e tra alunni e docenti
dinanzi a progetti da realizzare e compiti comuni da svolgere.
Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli alunni, i loro apprendimenti, i loro
risultati, e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno
aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre
di più agilità mentale e competenze trasversali. In conclusione: l'educazione nell’era digitale non deve porre al centro la
tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano.
Assetti organizzativi
130
1. Premessa
La legge 107/2015 fornisce alcune indicazioni anche relativamente a quest’area:
•
•
•
Il piano e' il documento fondamentale costitutivo dell'identita' culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le
singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia (comma 14)
Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docenti cui affidare il
coordinamento di attività di cui al comma 28(insegnamenti opzionali della scuola secondaria) (comma 31)
Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, docenti cui affidare il
coordinamento delle azioni coerenti con PNSD (commi 57 e 59), affiancati da un ITP.
2. Orientamento strategico e organizzazione della scuola
PERSONALE DOCENTE
Organigramma
Funzionigramma
131
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Silvia Rosati
COMPITI
- Assicura la gestione unitaria dell’istituzione
- È il rappresentante legale dell’istituzione
- È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio
- Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative
- È titolare delle relazioni sindacali
- Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi
- Promuove la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio
- Adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
INSEGNANTI
Rogliano Mariangela
Esposito Anna lisa
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
FUNZIONE
Collaboratore vicario
Collaboratore
COMPITI
sostituisce il D.S., in caso di assenza o di impedimento o su delega, esercitandone tutte le funzioni
anche negli Organi Collegiali, e redigendo atti, firmando documenti interni, curando i rapporti con
l'esterno;
partecipa alle riunioni di staff;
redige il verbale delle riunioni del Collegio dei docenti;
coadiuva il Dirigente nella tenuta della documentazione cartacea e informatica;
supervisiona l’orario di servizio dei docenti stilato in base alle direttive del Dirigente Scolastico e dei
criteri emersi nelle sedi collegiali preposte e nelle riunioni con la RSU di Istituto;
coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della
scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola;
coordina degli atti relativi all’adozione e/o conferma dei libri di testo;
Si occupa della calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le
famiglie della scuola primaria;
vigila sull’orario di servizio del personale;
predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità;
opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate;
opera il controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi,
uscite anticipate, ecc.).
si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti;
mantiene contatti con le famiglie;
collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni
non previste;
collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio;
ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici;
in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e
degli alunni;
segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi
anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
collabora nella compilazione e trasmissione dell’ Organico dell’autonomia;
fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'Istituto;
collabora con il D.S.G.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la
gestione economica e finanziaria dell'Istituto
132
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
svolge funzioni di rappresentanza dell’Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del
Dirigente
coordina le attività relative alla scuola e vigila sul regolare andamento delle attività didattiche della
scuola scolastica quotidiana e progettuale della scuola;
partecipa alle riunioni di staff
vigila sull’orario di servizio del personale;
predispone le sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità;
opera il controllo firme docenti alle attività collegiali programmate;
opera il controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi,
uscite anticipate, ecc.).
si occupa dei permessi di entrata e di uscita degli studenti;
si occupa dei contatti con le famiglie;
collabora alla diffusione delle comunicazioni ordinarie nonché alla circolazione delle informazioni
non previste;
collabora nella predisposizione delle circolari e degli ordini di servizio;
ha la delega a redigere comunicazioni ai docenti e/o circolari alunni su argomenti specifici;
in assenza del Dirigente, assicura gli interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale e
degli alunni;
Segnala al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi
anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro;
fornisce ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna all'Istituto
INSEGNANTI
Margarita Antonietta
Cristiano Teresa
FUNZIONE
Responsabile di plesso Sacco e Vanzetti
Responsabile di plesso Manzoni
COMPITI
• Collaborazione per tutto quanto attiene alle attività organizzative, didattiche e di formazione;
- e in assenza del collaboratore del Dirigente Scolastico:
• Vigilanza sul rispetto dell’orario di servizio e tenuta del registro delle firme di presenza;
• Sostituzione degli insegnanti assenti e recupero degli eventuali permessi brevi fruiti;
• Concessione di permessi per l’uscita anticipata degli alunni;
• Comunicazione di eventuali disfunzioni e problemi inerenti la sicurezza, il trasporto e
segnalazione di eventuali infortuni alle persone, di danni alla struttura scolastica, alle
attrezzature, ai sussidi o di furti.
Altre figure di Staff
COORDINATRICE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Torino Annunziata
Compiti
• Rappresentanza dell’Istituto a conferenze ed incontri in caso di assenza del Dirigente
• Programmazione ed organizzazione di orari e servizi della Scuola dell´Infanzia
• Coordinamento delle attività relative alla scuola dell’infanzia
• Vigilanza sull’orario di servizio del personale;
• Predisposizione delle sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed
equità
• Controllo firme docenti alle attività collegiali programmate;
• Partecipazione alle riunioni di staff
• Coordinamento incontri scuola-famiglia della scuola dell’infanzia
• Vigilanza sul regolare andamento dell’attività scolastica quotidiana e progettuale della scuola
• Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate, ecc.).
133
•
•
•
•
•
Gestione dei permessi di entrata e di uscita degli studenti
Verifica della puntualità e delle assenze degli alunni in collaborazione con i docenti di classe
Contatti con le famiglie;
In assenza del Dirigente, assicurazione di interventi urgenti volti a garantire la sicurezza del personale
e degli alunni.
Segnalazione al Dirigente e/o al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione di qualsiasi
anomalia sull’andamento delle attività e dei problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Verbalizzazione delle riunioni collegiali, verifica dei registri personali della Scuola dell´Infanzia.
Altre figure di Staff
ANIMATORE DIGITALE
Bonarrivo Maria Grazia
COMPITI
•
•
•
Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso
l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative.
Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo
degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui
la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazioni su innovazioni esistenti in
altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della
scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Altre figure di Staff
Referente GLH : Franzese Immacolata
Compiti
• è referente di tutti gli ambiti legati alla funzione;
• coordina il gruppo di lavoro docenti di sostegno e il GLH in sostituzione del DS;
• rileva le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere;
• cura e monitora la documentazione degli alunni disabili;
• collabora con la funzione Bes e partecipa al GLI;
• collabora alla stesura , realizzazione e monitoraggio del Piano per L’Inclusione, cogliendo anche le
opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in
situazione di svantaggio;
• mantiene relazioni con gli EE.LL. di riferimento ;
• fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI per gli alunni diversamente abili;
• fornisce supporto ai docenti degli alunni con disabilità;
• rileva i bisogni formativi da parte dei docenti , valuta le opportunità formative che si propongono di
volta in volta e pianifica percorsi di formazione relativi alla disabilità;
• diffonde materiali utili alle attività didattiche degli alunni diversamente abili;
• si interfaccia con la Dirigenza
Il GLHI (Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto) previsto dall’art.15 della Legge n.104 del 1992 si vede oggi
affiancato, a livello di singola istituzione scolastica, dal GLI ovvero Gruppo di lavoro per l’inclusione o per
l’inclusività; si tratta, per quest’ultimo, di altro ‘organo politico-operativo’ con il compito di realizzare il processo di
inclusione scolastica.
134
Ora i GLHI E GLI sopracitati hanno ruoli complementari da svolgere ed i GLI non sostituiscono affatto i GLHI.
Per l’anno scolastico 2016/2017 il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) coordinato dal Dirigente Scolastico (o da
un suo sostituto su delega) e costituito dalle docenti :
• Cristiano Teresa
• Del Prete Rossella
• Esposito Anna Lisa
• Ferraro Ada
• Frattolillo Stefania
• Protta Virgilia
Il GLI svolge le seguenti funzioni:
• rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola;
o svantaggio sociale e culturale;
o disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;
o difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse;
• rilevazione delle situazioni di disagio o degli episodi di comportamenti a rischio (fenomeni di bullismo, ecc.)
• raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di
apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
• predisposizione degli strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di benessere
organizzativo e della scuola e del clima degli ambienti di apprendimento e degli ambienti di classe;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di benessere organizzativo e della scuola e del clima degli
ambienti di apprendimento e degli ambienti di classe;
• predisposizione degli strumenti di rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere
al termine di ogni anno scolastico.
Tale Piano, attraverso l’analisi dei punti di forza e di criticità degli interventi posti in essere nel corrente anno
scolastico, consentirà la formulazione, entro il mese di giugno di ogni anno, un’ipotesi globale di lavoro per l’anno
scolastico successivo che, previo approvazione da parte del Collegio dei Docenti,
1. si tradurrà in una specifica richiesta di organico di sostegno e di altre risorse dal territorio
2. diventerà parte integrante del POF dell’Istituto
3. consentirà la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola.
•
•
•
•
•
•
•
Altre figure di Staff
Referente GLI: Cristiano Teresa
Compiti
costruzione e/o revisione degli strumenti per la rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali
(BES) presenti nella scuola e rilevazione degli alunni con Bisogni educativi speciali(BES);
costruzione degli strumenti per la rilevazione della percezione e della soddisfazione dell’utenza interna
ed esterna in merito alla politica di inclusione adottata dalla scuola;
costruzione degli strumenti di monitoraggio e monitoraggio degli interventi posti in essere per
l’inclusione;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi già posti in essere e predisposizione di
ulteriori piani di interventi;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto sulle strategie e sulle metodologie di gestione dei
singoli alunni e delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli docenti, dalle figure di sistema
specifiche e delle proposte provenienti dall’esterno;
135
•
•
•
•
•
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere entro il mese di giugno di ogni anno scolastico.
Altre figure di Staff
Referente alla Legalità: Manigrasso Leonarda
Compiti
favorisce l’elezione e l’individuazione di un referente della legalità all’interno di ciascuna classe che
entrerà di diritto a far parte del Comotato della Legalità;
stila di concerto con gli insegnanti di classe compiti e mansioni del referente di classe;
individua, programma e progetta di concerto con le FFSS proposte (BES Sostegno agli studenti) e con
i gruppi di lavoro esistenti (GLI) e lo Sportello psicologico attività o azioni atte a favorire
l’individuazione e/o la prevenzione di comportamenti a rischio;
rileva su segnalazione delle insegnanti di classe fenomeni di bullismo legate a illeciti di altra natura.
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1
Manigrasso Leonarda
Cristiano Teresa
FUNZIONE
Elaborazione e gestione PTOF
COMPITI
•
•
•
•
•
•
•
•
Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del POF
Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione del PTOF
Coordinamento , gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione curriculare
Coordinamento, gestione, verifica, valutazione e documentazione della Progettazione
Extracurricolare
Collaborazione con commissioni, dipartimenti, consigli di classe e gruppi di progetto relativamente a
tutte le attività di cui ai punti precedenti (attività connesse allo sviluppo e all’integrazione dei
curricoli ,flessibilità, attività integrative facoltative, corsi di formazione, ecc)
Comunicazione interna relativa agli ambiti di competenza
Comunicazione e pubblicizzazione dei contenuti del Piano dell’offerta formativa
Interfaccia con la Dirigenza
AREA 2
Bonarrivo Maria Grazia
FUNZIONE
Sostegno al lavoro dei docenti- Progettazione Cura della documentazione
COMPITI
136
•
•
Fornire ai docenti, in particolare ai docenti neoassunti, informazioni e supporto in merito alle
finalità, alla struttura organizzativa e alle modalità operative dell’istituzione scolastica
Predisporre materiali e percorsi di supporto all’attività dei docenti
•
Programmare attività di rilevazione dei bisogni formativi dei docenti
•
Promuovere, pianificare e coordinare le attività di formazione dei docenti
•
Monitorare e valutare
miglioramento.
•
Coordinare la Progettazione europea
•
Progettare e realizzare specifici Progetti nell’ambito della Programmazione Europea
•
•
•
•
Fornire ai docenti supporto alla partecipazione, progettazione e realizzazione dei
nell’ambito della Programmazione Europea
Gestire e coordinare i progetti realizzati in collaborazione con soggetti esterni alla scuola
Coordinare i progetti in rete con scuole e/o enti esterni
Coordinare il monitoraggio e la valutazione dei Progetti curricolari ed exrtracurricolari
•
Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza
•
Interfacciarsi con la Dirigenza
i processi formativi interni ed esterni e predisporre interventi di
AREA 3
Biancospino Filomena
Sellone Valeria
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
FUNZIONE
Interventi e servizi per gli studenti
COMPITI
Recepire le esigenze e le proposte degli studenti
Coordinare e supportare le attività e gli interventi rivolti agli studenti
Predisporre e/o coordinare attività di orientamento in ingresso
Predisporre e/o coordinare attività di orientamento e riorientamento
Predisporre orientamento in itinere ed eventuale gestione di interventi didattici per il miglioramento e
superamento delle criticità
Progettare , pianificare e monitorare , in accordo con i GLH e GLI, gli interventi e delle azioni
contro la dispersione scolastica e per la prevenzione del disagio.
Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle Rilevazione degli
Apprendimenti previste dal SNV (Prove Invalsi)
Sostegno e tutoraggio ai docenti impegnati nella somministrazione, correzione e registrazione delle
Prove Invalsi
Pianificazione e cura degli adempimenti relativi alla partecipazione alle altre Rilevazioni da parte del
SNV (Prove Ocse-Pisa ecc)
Coordinamento dei lavori per la redazione, aggiornamento e integrazione dei Documenti d’Istituto:
Regolamento di Istituto, Regolamento Visite guidate, Patto Educativo di Corresponsabilità
Coordinamento dei rapporti scuola-famiglia
Interfaccia con la Dirigenza
AREA 4
Vigliotti Dosolina
De Rosa Antonietta
•
Progetti
FUNZIONE
Rapporti con il territorio - Nuove tecnologie
COMPITI
Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione delle risorse economiche, culturali ed umane
137
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
offerte dal territorio all’istituzione scolastica (ad es. anagrafe delle Associazioni, delle Strutture
sportive, delle Associazioni)
Predisporre strumenti di indagine e di rilevazione dei bisogni del territorio rispetto all’istituzione
scolastica (ad es. questionari di rilevazione dei bisogni da sottoporre ai principali stakeholders)
Curare i Rapporti con gli Enti locali, le Università, gli enti di formazione e soggetti esterni alla
scuola per opportunità di formazione per gli studenti e per il personale, per la realizzazione di
progetti e collaborazioni, partecipazione a concorsi, allestimento mostre e spettacoli
Predisporre e/o coordinare le azioni necessarie alla stipula di Protocolli d’Intesa, Convenzioni,
Accordi di rete
Predisporre forme di informazione e sensibilizzazione sulle iniziative della scuola anche a mezzo
Sito web
Favorire e curare la condivisione di materiali ed in generale delle esperienze di attività didattiche
attraverso l’uso di strumenti multimediali
Curarel’archiviazione su supporto informatico della documentazione prodotta dai dipartimenti, dai
gruppi di lavoro, dagli interclasse
Organizzazione degli spazi destinati ad accogliere le dotazioni tecnologiche e pianificazione dell’uso
degli stessi (Regolamento laboratori, Organizzazione e pianificazione dell’utilizzo degli stessi e delle
dotazioni informatiche, ecc.)
Supporto ai docenti della scuola per l’uso degli strumenti tecnologici
Partecipazione ad iniziative istituzionali riguardanti le nuove tecnologie e relative applicazioni
didattiche
Ristrutturazione, manutenzione e aggiornamento periodico del sito Internet della scuola
Consulenza e supporto per l'utilizzo del sito web della scuola per fini comunicativi, educativi e
formativi
Frequenza corsi di aggiornamento e di qualificazione inerenti l’espletamento della funzione
Collaborazione e supporto all’Animatore Digitale
Interfaccia con la Dirigenza
AREA 5
Del Prete Rossella
FUNZIONE
Valutazione
COMPITI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Pianificare, coordinare e monitorare le azioni prescritte dal DPR 80/2013 Regolamento sulla
Valutazione (Rilevazione degli Apprendimenti, Autovalutazione e Miglioramento delle Istituzioni
Scolastiche)
Pianificare, coordinare e monitorare i processi di Autovalutazione e Valutazione messi in atto
dall’Istituzione scolastica
Coordinare i Gruppi di Autovalutazione e Miglioramento
Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la rilevazione
della customer satisfaction
Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per il monitoraggio
e valutazione dei principali processi dell’Istituzione scolastica
Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi per la costruzione di prassi e strumenti per la verifica e
valutazione degli apprendimenti
Pianificare e coordinare il lavoro di gruppi finalizzati alla lettura, interpretazione e condivisione dei
risultati delle rilevazioni degli apprendimenti (Prove Invalsi)
Coordinare e pianificare le azioni per la redazione dei documenti inerenti i processi di cui sopra
(RAV e PdM)
Curare la comunicazione interna ed esterna relativa agli ambiti di competenza
Interfaccia con la Dirigenza
138
AREA 6
Coco Annalisa
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
FUNZIONE
Bes
Compiti
Rilevare le situazioni di disagio a livello di istituto e ne svolge il monitoraggio in itinere;
Curare e monitorare la documentazione degli alunni BES
Collaborare con il referente GLH e partecipare al GLI
Collaborare alla stesura , realizzazione e monitoraggio del Piano per L’Inclusione, cogliendo anche
le opportunità formative, di sviluppo, supporto e valorizzazione offerte dal territorio per gli alunni in
situazione di svantaggio
Mantenere relazioni con gli EE.LL. di riferimento
Fornire consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del P.D.P. per gli alunni con bisogni
educativi speciali (BES);
Fornire supporto ai docenti degli alunni BES
Rilevare i bisogni formativi da parte dei docenti , valutare le opportunità formative che si propongono
di volta in volta e pianificare percorsi di formazione relativi alla disabilità
Diffondere materiali utili alle attività didattiche degli alunni in situazione di svantaggio
Interfaccia con la Dirigenza
COMMISSIONE GLH
La Commissione “GLH” rileva le situazioni di disagio a livello di Istituto e segue il monitoraggio in itinere ;
fornisce consulenza ai docenti nella stesura/realizzazione del PEI per gli alunni diversamente abili ; rileva i
bisogni formativi e propone attività formative relative all'area di riferimento; diffonde i materiali utili per
l’attività didattica; effettua un’indagine sulle offerte formative che il territorio offre per questi alunni.
La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni
seduta viene redatto il verbale delle operazioni.
Capuano Antonietta
Referente
Ferraro Ada
Franzese Immacolata
Pellino Massimilla
Reccia Nicoletta
Russo Anna
COMPITI DOCENTE REFERENTE
- Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali interessate, con il GLH di istituto e di
interfaccia con la Dirigenza;
- Mantiene relazioni con gli EE. LL.
- Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione;
- Verbalizza gli incontri e registra le presenze.
COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI
139
–
–
–
–
individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione
Strumentale;
analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse;
predisporre materiale;
presentare al Collegio proposte.
COMMISSIONE CONTINUTA’, ACCOGLIENZA ED INCLUSIONE
La Commissione “Continuità, accoglienza ed inclusione” lavora alla progettazione e pianificazione delle
azioni di accoglienza per gli alunni; alla stesura del piano annuale delle azioni di Continuità;
all’organizzazione degli incontri tra docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
per il passaggio delle informazioni relative agli alunni e per la progettazione di un curricolo verticale ;
partecipa ad azioni di formazione – informazione riguardanti l’area.La Commissione si riunisce per autoconvocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta viene redatto il verbale delle
operazioni.
Referente Franzese Immacolata
COMPITI DOCENTE REFERENTE
- Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la
Dirigenza;
- Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione;
- Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto,
i componenti della commissione cui è preposto;
Verbalizza gli incontri e registra le presenze
COMMISSIONE ELETTORALE
La Commissione “Elettorale” organizza e coordina le attività previste dalla normativa in materia di votazioni
scolastiche ; provvede alla quantificazione del materiale necessario per lo svolgimento delle votazioni e ne fa
richiesta per l’approvigionamento.
La Commissione si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni
seduta viene redatto il verbale delle operazioni.
Biancospino Filomena
Grimaldi Raffaella
COMPITI DOCENTE REFERENTE
- Svolge funzione di interfaccia con la Dirigenza;
- Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione;
- Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto,
i componenti della commissione cui è preposto;
- Verbalizza gli incontri e registra le presenze.
–
–
–
–
COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI
individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione
Strumentale;
analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse;
predisporre materiale;
presentare al Collegio proposte.
140
GRUPPO VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
Il “Gruppo Valutazione e Miglioramento” lavora alla predisposizione di strumenti e modalità di raccolta di
dati ed evidenze relativi a risorse, processi ed esiti dell’ organizzazione; alla costruzione di un sistema di
indicatori quantitativi e qualitativi per la categorizzazione e valutazione di risorse, processi ed esiti;
organizza il sistema di Gestione della Qualità; lavora alla redazione e revisione del RAV ; alla definizione di
un congruente Piano di Miglioramento.
Il Gruppo si riunisce per auto-convocazione o su convocazione del Dirigente Scolastico e di ogni seduta
viene redatto il verbale delle operazioni.
Lupoli Caterina
Referente
Russo Orsola
Del Prete Rossella
Torino Annunziata
COMPITI DOCENTE REFERENTE
- Svolge funzione di raccordo con le Funzioni Strumentali di riferimento e di interfaccia con la
Dirigenza;
- Coordina progettazione, realizzazione, valutazione e documentazione delle attività della Commissione;
- Convoca, entro il limite di ore che vengono annualmente assegnate in sede di contrattazione di istituto,
i componenti della commissione cui è preposto;
- Verbalizza gli incontri e registra le presenze.
–
–
–
–
COMPITI DEI SINGOLI COMPONENTI
individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore a supporto del lavoro della relativa Funzione
Strumentale;
analizzare strategie per affrontare/risolvere le problematiche emerse;
predisporre materiale;
presentare al Collegio proposte.
Curricolo, progettazione e valutazione: nuovi assetti organizzativi e valorizzazione delle risorse umane.
Assi culturali, aree disciplinari, dipartimenti
La costruzione del curricolo secondo assi culturali declinati in competenze, conoscenze ed abilità, sia in un’ ottica di
continuità nell’ambito dell’obbligo dell’istruzione, sia in una prospettiva di raccordo e di integrazione dei diversi
insegnamenti, ci appare come presupposto fondamentale per la promozione di apprendimenti significativi e come
strumento per favorire il successo formativo degli alunni.
Gli assi culturali costituiscono, dunque, per i docenti l’elemento unificante nella diversità e nell’integrazione, su cui
tracciare dei percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave (Comunicazione nella
madrelingua, Comunicazione nelle lingue straniere, Competenza matematica e competenza di base in scienza e
tecnologia, Competenza digitale, Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche, Spirito di iniziativa e
imprenditorialità, Consapevolezza ed espressione culturale) che realizzano la base per consolidare e accrescere saperi
e abilità in un processo di apprendimento permanente per preparare i giovani alla vita adulta.
La ristrutturazione del Curricolo di scuola in tal senso, con una programmazione , progettualità e valutazione che sia
coerente con tale impostazione impone necessariamente una revisione di alcuni assetti organizzativi.
L’istituzione di Dipartimenti, come articolazioni del Collegio, assume, pertanto, valenza strategica per favorire
l’integrazione di discipline afferenti agli stessi Assi Culturali, ma anche è anche lo strumento per valorizzare la
dimensione collegiale e co-operativa dei docenti in gruppi che lavorino in maniera più efficace progettazione,
programmazione e valutazione nell’ambito dei singoli assi.
Dipartimenti
141
I Dipartimenti articolazioni del collegio in cui i docenti
sono raggruppati, sulla base delle discipline di
insegnamento, per assi culturali e/o per aree disciplinari
di cui indirizzano e sistematizzano le finalità.
I lavori vengono coordinati da un docente eletto dal
Dirigente Scolastico.
Scopo principale
è di garantire degli standard
FINALITA’
disciplinari e formativi comuni a tutte le classi attraverso
una progettazione condivisa e coerente, di favorire la
verticalizzazione e la continuità dei processi e dei
percorsi, attraverso l’individuazione degli obiettivi
specifici e trasversali degli assi culturali
COMPITI SPECIFICI
• Definire il valore formativo dell’area disciplinare per
assi culturali.
• Individuare le conoscenze, abilità e le competenze in
uscita dei vari ordini di scuola.
• Definire gli standard minimi richiesti a livello di
conoscenze e competenze.
• Indicare le linee guida delle programmazioni
didattiche di classe.
• Definire i criteri di valutazione per competenze.
• Progettare e coordinare lo svolgimento di prove di
verifica disciplinari comuni in ingresso, in itinere e
in uscita.
• Proporre l’adozione dei libri di testo, di sussidi e di
materiali didattici atti a favorire l’integrazione
disciplinare
• Concordare e adottare nuove strategie di
insegnamento secondo una didattica laboratoriale.
• Proporre eventuali iniziative sperimentali relative
all’insegnamento di una data disciplina o
coinvolgenti più discipline, eventuali attività
multidisciplinari e extracurriculari e percorsi di
autoaggiornamento, aggiornamento, formazione.
• Progettare interventi di prevenzione dell’insuccesso
scolastico e personale, di recupero e di
approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze.
NOMINA
E
COMPITI
DEL • Il coordinatore di ciascun dipartimento viene
COORDINATORE DI DIPARTIMENTO
nominato dal Dirigente Scolastico.
• Convoca e presiede le riunioni del dipartimento
programmate secondo il piano delle attività e qualora
ne emerga la necessità ;
• Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei
dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico;
• Fissa l’ordine del giorno, sulla base delle necessità e
delle richieste presentate dai singoli docenti;
• Presiede il dipartimento le cui sedute vengono
verbalizzate; il verbale una volta approvato e firmato
dal Coordinatore, viene riportato sul registro
generale dei verbali del dipartimento;
• E’ il punto di riferimento dei docenti del proprio
Dipartimento come mediatore delle istanze di
ciascun docente (relativamente alle competenze del
Dipartimento) garante del funzionamento, della
COMPOSIZIONE
142
•
•
•
•
correttezza e trasparenza del dipartimento;
Coordina la programmazione didattico-educativa di
area disciplinare
Coordina la produzione di prove di verifica
Formula proposte d’acquisto di materiali didattici
Formula proposte di aggiornamento
Rispetto ed in aggiunta ai gruppi di programmazione e progettazione rappresentati dagli interclasse, i Dipartimenti per
assi culturali garantiscono, inoltre, la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo e vigilano sui processi di
apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze, la cui attuazione è facilitata da una progettualità
condivisa e da un’articolazione flessibile.
In tale ottica i Dipartimenti lavoreranno alla progettazione annuale ristrutturandola per assi per il raggiungimento
delle competenze di base e le competenze chiave.
Dalla programmazione annuale dipartimentale, per assi e nell’ambito degli assi per aree disciplinari, discenderà la
programmazione annuale disciplinare dei singoli docenti
Anche i processi di valutazione saranno congruenti alla progettazione così stilata.
Gli assi disciplinari sono declinati in discipline afferenti alle medesime aree disciplinari aventi specifiche finalità
secondo lo schema di seguito riportato:
Assi culturali
Asse dei Linguaggi
Aree
Linguistico-Artistico-Espressiva
Asse Storico-sociale
Storico -geografica
Asse MatematicoTecnologico
Scientifico- Matematico
tecnologica
–
scientifico
Discipline
Italiano
Inglese
Musica
Arte e Immagine
Educazione Fisica
Storia- Geografia
Cittadinanza
Costituzione
- Matematica
Scienze
Tecnologia
L’ area linguistico-artistico-espressiva:
Le discipline dell’area mirano a consentire all’alunno di acquisire la padronanza della lingua italiana nella ricezione e
come produzione
scritta e orale, indispensabile per comprendere e relazionarsi, insieme alla competenza
comunicativa di una lingua straniera, necessaria alla comprensione di altre culture.
La capacità comunicativa è altresì arricchita dall’uso consapevole di varie forme espressive non verbali che sono
conoscenze fondamentali del patrimonio personale di ciascuno, nonché da un adeguato utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse dei linguaggi: la docente Manigrasso Leonarda
COGNOME NOME
Attanasio Carmela
Bonarrivo Maria Grazia
Capuano Antonietta
Capuano Maurizia
Coco Annalisa
Criscione Rossella
Cristiano Teresa
Cuomo Carla
143
Del Prete Immacolata
Del Prete Rossella
Di Petrillo Francesca
Esposito Annalisa
Ferrara Angela
Grassia Filomena
Lettiero Francesca
Liguori Luigia
Manigrasso Leonarda
Margarita Antonietta
Perrotta Filomena
Protta Virgilia
Rogliano Mariangela
Russo Orsola
L’area matematico-scientifico-tecnologica
Attraverso le discipline dell’area agli alunni acquisiscono gli strumenti necessari per orientarsi nei diversi ambiti
cognitivi del mondo contemporaneo caratterizzato sempre più da situazioni problematiche che richiedono un approccio
di tipo scientifico, attraverso lo sviluppo delle capacità astrattive. Inoltre tale area ha l’obiettivo di stimolare gli alunni
all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni.
Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse Matematico-scientifico-tecnologico: la docente De Rosa Antonietta
COGNOME NOME
Barra Rosa
D’ Angelo Franca
Del Prete Mariarosaria
De Rosa Antonietta
Di Giacinto Margherita
Ferraro Ada
Forestiero Antonietta
Franzese Immacolata
Garofalo Elisabetta
Gaudino Lucia
Imputato Maria Antonietta
Liguori Maurizia
Martone Lucia
Martone Rosa
Mozzillo Consiglia
Mozzillo Pasqualina
Pellino Massimilla
Pezzullo Filomena
Russo MARIAROSARIA
Russo Mariarosaria
Stanzione Giuseppina
Area storico-geografico-sociale
Le discipline di tale area costituiscono consentono di imparare ad operare in maniera consapevole all’integrazione
trasversale dei saperi attraverso la quale sviluppare la consapevolezza del sapere, saper fare e saper essere. Le
144
discipline di tale area costituiscono anche il terreno privilegiato per l’educazione alla legalità, l’educazione alla
socialità e l’educazione verso una cittadinanza responsabile.
Coordinatrice del Dipartimento dell’Asse Storico –Sociale: la docente Lupoli Carmela
COGNOME NOME
Buonomo Antonio
Canciello Anna
Caravano Carmela
Ciccarese Cristina
Cimmino Ermelina
Del Prete Lucia
Giugliano Annalisa
Grimaldi Raffaella
Klain Giuseppina
Lettera Ida
Lupoli Carmela
Lupoli CATERINA
Lupoli Caterina
Persico Raffaelina
Reccia Nicoletta
Salvatore Maria Grazia
Sellone Valeria
Terracciano Giovanna
Tessitore Maria Rosaria
Vigliotti Dosolina
Villano Patrizia
Vitale Clori
145
Pianificazione delle attività dei dipartimenti
1° riunione
2° riunione
SETTEMBRE: prima
dell’inizio delle
attività didattiche e
successivamente
all’incontro dei
responsabili dei
dipartimenti per
programmare le
attività da svolgere
nelle riunioni
3° riunione
NOVEMBRE: prima
delle programmazioni dei
consigli di interclasse e
di quelle disciplinari
4° riunione
GENNAIO
5° riunione
APRILE MAGGIO
Per Assi Culturali
• Definire gli obiettivi partendo dall’analisi
delle
competenze
per
approdare
all’individuazione delle abilità e delle
conoscenze
• Definire
gli
obiettivi
partendo
dall’individuazione delle conoscenze per
approdare alle competenze.
• Definire i livelli di apprendimento
Per Aree Disciplinari
• Stabilire
le
linee
generali
della
programmazione annuale per aree in verticale
,
alla
quale
dovranno
rifarsi
la
programmazioni di interclasse
• Progettare e coordinare lo svolgimento di
prove di verifica disciplinari comuni in
ingresso
Per Aree Disciplinari
• Concordare l’organizzazione generale del
Dipartimento
• Proporre progetti da inserire nel PTOF da
realizzare e/o sostenere
• Discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso
Per Assi Culturali
• Valutare e monitorare l’andamento delle varie
attività ed apportare eventuali elementi di
correzione anche dei criteri di valutazione
adottati
• Individuare le tipologie di prove adeguate alla
verifica delle singole competenze
• Progettare interventi di recupero e sostegno
didattico
Per Aree Disciplinari
• Effettuare il monitoraggio sullo sviluppo dei
percorsi formativi
• Proporre l’adozione dei libri di testo, di sussidi
e di materiali didattici
Documentazione e produzione dei materiali
Sin dall’inizio del’anno scolastico, i Dipartimenti si sono articolati in gruppi di lavoro, producendo i seguenti
materiali:
programmazione per assi in verticale, da cui discenderà la programmazione dell’ intersezione e
dell’interclasse;
griglie di valutazione dei campi di esperienza e delle competenze utilizzate per le prove disciplinari,
interdisciplinari, di asse all’inizio, in itinere e al termine dell’anno scolastico;
produzione e sperimentazione di materiali didattici digitali con gli studenti;
lavori tematici in relazione alle aree di competenza;
verbali delle riunioni
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
146
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPI DI ESPERIENZA
DESCRITTORI
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
IL SE’ E L’ALTRO
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
IMMAGINI – SUONI
- COLORI
N
O
P
Q
I DISCORSI E LE
PAROLE
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
R
S
T
U
V
Z
AA
BB
CC
DD
Ha consapevolezza dei diritti e dei doveri propri e di quelli degli altri
Segue le regole di comportamento
Sa ascoltare gli altri con attenzione
Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo
Sa confrontarsi con adulti e coetanei, pur nella diversità dei punti di vista
È autonomo nell’alimentarsi e nel vestirsi
Ha cura di sé ed usa pratiche corrette di igiene personale
Sa correre, stare in equilibrio e coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo
Sa usare piccoli attrezzi sportivi nel rispetto delle regole
Sa controllare la forza del corpo e valutare i rischi di gesti inconsulti
Sa comunicare, esprimere e raccontare emozioni, utilizzando il linguaggio del
corpo
Sa esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative
Sa esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con creatività
Sa seguire con attenzione spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
cinematografici)
Sa inventare piccole storie ed esprimersi attraverso diverse forme di
drammatizzazione
Ha padronanza d’uso della lingua italiana
Sa ascoltare e comprendere narrazioni e storie
Sa dialogare, discutere e chiedere spiegazioni
Sa raccontare e comunicare agli altri emozioni, pensieri, ragionamenti
Ha sviluppato un repertorio linguistico adeguato agli apprendimenti acquisiti
Sa raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontando e valutando
anche la qualità
Sa compiere misurazioni mediante semplici strumenti
Sa collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone
Sa orientarsi nel tempo della vita quotidiana
Sa osservare gli organismi viventi con attenzione e sistematicità
SEZIONE _____
IL SE E
L’ALTRO
N
ALUNNO/A
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
IMMAGINI
SUONI
COLORI
I DISCORSI E
LE PAROLE
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z AA BB CC DD
147
Griglie di valutazione
disciplinari
Scuola primaria
Anno Scolastico2016/17
Livelliministeriali (circ. n°3 del 13 febbraio 2015)
Livello base/iniziale – intermedio – avanzato
1- Base/iniziale:
L’alunno svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze e abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
2- Intermedio :
L’alunno svolge i compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
3- Avanzato :
L’alunno svolge i compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e
sostenere le proprie opinioni assumere autonomamente decisioni consapevoli.
148
PROVE D’INGRESSO: ITALIANO CLASSE…………..
COMPETENZA DI AREA
COMPETENZE DISCIPLINARI:
N.
ALUNNO/A
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
Prova a
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare
i diversi codici della comunicazione
a. Ascoltare con attenzione testi di vario tipo e dimostrare di
comprenderne sia il contenuto globale sia le informazioni
b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla
situazione ed esprimendo il proprio punto di vista.
c. Raccontare oralmente un vissuto personale e riferire una storia letta,
rispettando l’ordine cronologico e/o logico.
d. Leggere in maniera scorrevole semplici testi per scopi pratici e di
svago, sia a voce alta sia con lettura silenziosa e autonoma, e
individuarne gli elementi essenziali.
e. Produrre testi di diverso tipo pianificando le sue parti (iniziale,
centrale, finale) .
f. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e rispettarle nello
scrivere
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
149
PROVE D’INGRESSO: LINGUA INGLESE
COMPETENZA DI AREA
COMPETENZE DISCIPLINARI:
N.
ALUNNO/A
Prova a
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
CLASSE……………..
Integrareidiversilinguaggiedessere in grado di utilizzare
idiversicodicidellacomunicazione
a. Ascoltare con attenzione brevi testi e dimostrare di comprenderne
sia il contenuto globale sia le informazioni
b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla
situazione.
c. Raccontare oralmente un vissuto personale esprimendo gusti e
preferenze.
d. Leggere semplici testi , sia a voce alta sia con lettura silenziosa e
autonoma, e individuarne gli elementi essenziali.
e. Produrre semplici testi .
f. Conoscere le fondamentali regole grammaticali; conoscere gli aspetti
culturale dei paesi di lingua anglofona.
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
150
PROVE D’INGRESSO : IMMAGINE-MUSICA-ED.FISICA
COMPETENZA DI AREA
COMPETENZE DISCIPLINARI:
N.
ALUNNO/A
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
Prova a
CLASSE…………
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare
i diversi codici della comunicazione
a. Descrivere la realtà utilizzando canali non verbali
b. Rappresentare la realtà e le esperienze attraverso diversi linguaggi
espressivi
c. Conoscere tecniche diverse per colorare
d. Usare il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme
e. Destreggiarsi nella motricità finalizzata in relazione allo spazio e al
tempo
f. Interpretare e comunicare contenuti emozionali/tecnici attraverso i
gesti e il movimento
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
151
PROVE D’INGRESSO:
MATEMATICA
CLASSE…..…
COMPETENZA DI AREA
Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni
problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie
risolutrici.
COMPETENZE DISCIPLINARI
a. Usare il numero per contare, confrontare, ordinare e operare.
b. Orientarsinellospazio, riconoscere, analizzare, rappresentare e
NUMERI
operare con figure geometriche
c. Utilizzare rappresentazioni grafiche di dati
SPAZIO E FIGURE
d. Individuare, rappresentare e risolvere situazioni problematiche
e. Conoscere e usare i linguaggi logici
RELAZIONI, DATI E PREVISIONI
f. Confrontare e operare con grandezze e unità di misura
N.
ALUNNO/A
Prova a
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
152
PROVE D’INGRESSO: SCIENZE
CLASSE…………..
COMPETENZA DI AREA
Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni
problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie
risolutrici.
COMPETENZE DISCIPLINARI
a. Sviluppare atteggiamenti di curiosità verso il mondo.
b. Osservare, riconoscere e descrivere i fenomeni fondamentali del
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL
mondo fisico, biologico e tecnologico.
CAMPO
c. Osservare, fare domande, formulare ipotesi e verificare
d. Riferire ciò che sperimenta, utilizzando un linguaggio
ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI
appropriato.
E MATERIALI
e. Conoscere e rispettare l’ambiente gli esseri viventi e non e
l’uomo.
L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE
f. Avere consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio
corpo, nei suoi diversi organi e apparati, riconoscere e descrivere
il funzionamento e avere cura della sua salute.
N.
ALUNNO/A
Prova a
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
153
PROVE D’INGRESSO: TECNOLOGIA
CLASSE…………..
COMPETENZA DI AREA
Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche
ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.
COMPETENZE DISCIPLINARI
a. Vedere e osservare oggetti e materiali
VEDERE E OSSERVARE
b. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed
essere in grado di descrivere la funzione principale e la struttura e di
PREVEDERE E IMMAGINARE
spiegarne il funzionamento
c. Riconoscere e identificare nell’ambiente elementi e fenomeni di tipo
artificiale
d. Ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi
INTERVENIRE E TRASFORMARE e. Produrre semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio
operato, utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali
f. Intervenire e trasformare un oggetto descrivendo la sequenza delle
operazioni.
N.
ALUNNO/A
Prova a
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
154
PROVE D’INGRESSO: STORIA
COMPETENZA DI AREA
CLASSE…………..
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e
l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE DISCIPLINARI
USO DELLE FONTI
a. Usare gli indicatori temporali e/o cardinali sapendo verbalizzare esperienze
personali
b. Ricavare informazioni da fonti di diverso tipo comprese carte geo-storiche,
riconoscendo le trasformazioninel tempo
ORGANIZZAZIONE DELLE
INFORMAZIONI
STRUMENTI CONCETTUALI
PRODUZIONE ORALE E
SCRITTA
N.
ALUNNO/A
Prova a
c. Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e
individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
d. Usare carte geo- storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
e. Comprendere avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno
f.
caratterizzato la storia dell’umanità
Raccontare esperienze vissute e/o fatti studiati utilizzando una terminologia
adeguata e rappresentando le conoscenze apprese mediante grafismi, disegni,
testi scritti e/o risorse digitali
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
155
PROVE D’INGRESSO: GEOGRAFIA
COMPETENZA DI AREA
Comprendere i mutamenti storici, gli aspetti fondamentali delle diverse civiltà e
l’interazione fra l’uomo e l’ambiente.
COMPETENZE DISCIPLINARI
ORIENTAMENTO
LINGUAGGIO DELLA
GEOGRAFICITA’
PAESAGGIO
REGIONE E SISTEMA
TERRITORIALE
N.
ALUNNO/A
CLASSE…………..
Prova a
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
Frattaminore,………….
a. Orientarsi nello spazio circostante e/o sulle carte utilizzando riferimenti
topologici e i punti cardinali.
b. Illustraregraficamente un percorso. Rappresentareoggetti o ambientivisti
dall’alto.
c. Utilizzare il linguaggio della geo-graficità. Leggere, conoscere ed interpretare
carte geografiche. Leggere e utilizzarevari tipi di grafici.
d. Conoscere e distinguere gli elementi fisici ed antropici caratteristici di
ambienti diversi
e. Localizzare oggetti e costruzioni nello spazio
f. Riconoscere le relazionitra le caratteristiche del territorio e del patrimonio
socio-culturale che lo contrassegna.
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
I docenti
156
PROVE D’INGRESSO: RELIGIONE
CLASSE…………..
Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della
comunicazione.
a. Ascoltare con attenzione testi di tipo religioso e dimostrare di comprenderne sia
il contenuto globale sia le informazioni
b. Partecipare alle conversazioni intervenendo in modo adeguato alla situazione
ed esprimendo il propriopunto di vista
COMPETENZA DI AREA
COMPETENZE DISCIPLINARI
N.
ALUNNO/A
Prova a
c. Raccontare oralmente una storia religiosa letta, rispettando l’ordine cronologico
e/o logico
d. Riconoscere il significato cristiano del Natale e della Pasqua.
e. Riconoscere nella Bibbia e nella vita di Gesù gli avvenimenti principali della
storia d’Israele e considerali punto di riferimento della cultura occidentale
f. Riconoscere che ogni persona è un valore per vivere insieme in unione e
amicizia e per costruire una società di pace.
Prova b
Prova c
Prova d
Prova e
Prova f
Livello 1 = base/iniziale
Livello 2 = intermedio
Livello 3 = avanzato
157
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE COMPETENZE TRASVERSALI
Alunno __________________________
GLI APPRENDIMENTI PER LA VITAa. s. 2016-2017
COMPETENZA
CHIAVE
COMPETENZE
SOCIALI E CIVICHE
DESCRITTORI
LIVELLI DI PRESTAZIONE
In modo
In modo
In modo
adeguato
parzialmente non
adeguato
adeguato
N. 1 Rispetto di sé. Assunzione di
comportamenti idonei a favorire il proprio
benessere psico-fisico
N. 2 Rispetto degli altri. Comportamenti
nelle relazioni interpersonali.
N. 3 Rispetto dell’ambiente e delle regole di
convivenza.
N. 1 Originalità e spirito di iniziativa nella
pianificazione dei progetti.
N. 2 Assunzione delle proprie responsabilità
SENSO DI INIZIATIVA
ED
IMPRENDITORIALITA’ N. 3 Capacità di chiedere aiuto
N. 4 Capacità di fornire aiuto a chi lo chiede
CONSAPEVOLEZZA
ED ESPRESSIONE
CULTURALE
IMPARARE AD
IMPARARE
N. 1 Impegno nei vari campi espressivi in
relazione alle proprie potenzialità e al
proprio talento.
N. 2 Capacità di analizzare se stesso e di
misurarsi con le novità e gli imprevisti.
N. 1 Capacità di ricercare e di procurarsi
velocemente nuove informazioni
N. 2 Impegnarsi in nuovi apprendimenti in
modo autonomo
N. 3 Possedere un patrimonio di conoscenze
e di nozioni base
Frattaminore,……………………..
I docenti
158
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
Frattaminore,……………………..
IMPRENDITORIA
LIÀ
INIZIATIVAEDI
SENSO DI
CIVICHE
I docenti
159
Descritto
re n. 3
Descritto
re n. 2
Descritto
re n. 1
Descritto
re n. 2
Descritto
re n. 1
IMPARARE
AD
IMPARARE
CULTURALE
ESPRESSIONE
ED
Descritto
CONSAPEVOLEZZA
re n. 4
Descritto
re n. 3
Descritto
re n. 2
Descritto
re n. 1
Descritto
re n. 3
E
COMPETENZE
SOCIALI
ALUNNO/A
Descritto
re n. 2
N
Descritto
re n. 1
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE COMPETENZE TRASVERSALI
CLASSE…………..
LEGENDA DESCRITTORI
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
N. 1 Rispetto di sé. Assunzione di comportamenti idonei a favorire il proprio benessere psico-fisico
N. 2 Rispetto degli altri. Comportamenti nelle relazioni interpersonali.
N. 3 Rispetto dell’ambiente e delle regole di convivenza.
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITA’
N. 1 Originalità e spirito di iniziativa nella pianificazione dei progetti.
N. 2 Assunzione delle proprie responsabilità
N. 3 Capacità di chiedere aiuto
N. 4 Capacità di fornire aiuto a chi lo chiede
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
N. 1 Impegno nei vari campi espressivi in relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento.
N. 2 Capacità di analizzare se stesso e di misurarsi con le novità e gli imprevisti.
IMPARARE AD IMPARARE
N. 1 Capacità di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni
N. 2 Impegnarsi in nuovi apprendimenti in modo autonomo
N. 3 Possedere un patrimonio di conoscenze e di nozioni base
RUBRICA DELLE PROVE D’INGRESSO
DELLE CLASSI PRIME
VERIFICHE D’INGRESSO - ITALIANO
Aspetto della
Verifica
competenza
Indicatori
Coordinazione grafo1
motoria
Coordinazione grafo2
motoria
Coordinazione grafo3
motoria
Coordinazione grafo4
motoria
Coordinazione grafo5
motoria
Direzionalità
6
Direzionalità
7
Direzionalità
8
Classe prima
Compito specifico
Riprodurre segni obliqui, a spirale, circolari
Riprodurre segni obliqui, a spirale, circolari
Riprodurre segni orizzontali, verticali, obliqui e circolari
Riprodurre segni a spirale
Individuare un percorso obbligato e tracciarlo
Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio
Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio
Riconoscere la direzionalità degli oggetti nello spazio
160
9
10
11
12
13
Ritmo
Ritmo
Comprendereunastoria
Comprendereunastoria
Produrre una storia
14
Produrre una storia
Applicare nozioni di spazio seguendo un ritmo di colore
Applicare nozioni di spazio seguendo un ritmo di colore
Riconoscere personaggi principali, le loro caratteristiche e azioni
Riordinare le sequenze temporali di una storia
Raccontare una storia con l’uso di nozioni temporali e spaziali. Utilizzare i
connettivi casuali per mettere in relazione gli eventi
Raccontare una storia con l’uso di nozioni temporali e spaziali. Utilizzare i
connettivi casuali per mettere in relazione gli eventi
ALUNNO/A Prov1 Prov2 Prov3 Prov4 Prov5 Prov6 Prov7 Prov8 Prov9 Prov10 Prov11 Prov12 Prov13 P
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
Frattaminore,………….
I docenti
161
VERIFICHE D’INGRESSO - MATEMATICA
Verific
a
1
2
3
4
5
6
7
8
N.
Classe prima
Aspetto della competenza
Indicatori
Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello
spazio usando correttamente i binomi locativi
Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali
secondo criteri diversi, eseguire misurazioni usando strumenti alla sua
portata
Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello
spazio usando correttamente i binomi locativi
Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali
secondo criteri diversi.
Spazio e figure: Individuare la posizione di oggetti e persone nello
spazio usando correttamente i binomi locativi
Relazioni, dati e previsioni: raggruppare e ordinare oggetti e materiali
secondo criteri diversi, eseguire misurazioni usando strumenti alla sua
portata
Numeri: avere familiarità con le strategie del contare e dell’operare.
Numeri: avere familiarità con le strategie del contare e dell’operare.
ALUNNO/A
Prova1
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
Frattaminore,………….
Compito specifico
Usare i binomi locativi
Ordinare oggetti rispetto alla loro
altezza e lunghezza
Riconoscere forme, dimensioni e
colori
Riconoscere somiglianze e differenze
Riconoscere forme, dimensioni e
colori
Classificare oggetti in base a una
proprietà
Contare oggetti e registrare la quantità
Distinguere nella realtà isimboli
numerici da altri simboli.
Prova2 Prova3 Prova4 Prova5 Prova6 Prova7 Prova8
I docenti
162
VERIFICHE D’INGRESSO – SCIENZE
Verific
a
1
Classe prima
Aspetto della competenza
Indicatori
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
2
Riconoscere le principalicaratteristichedeimodi di
vivere di animali e vegetali
N.
ALUNNO/A
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
Frattaminore,………….
Compito specifico
Riconoscere oggetti e persone all’interno di un elenco.
Individuare la funzione di manufatti diversi all’interno di
uno spazio abitativo.
Individuare le caratteristiche che legano gli esseri viventi al
proprio ambiente.
Prova 1
Prova 2
I docenti
163
VERIFICHE D’INGRESSO – STORIA Classe prima
Verifica
1
Aspetto della competenza
Indicatori
Riconoscere trasformazioni nel tempo
2
Riconoscere trasformazioni nel tempo
3
Riconoscere trasformazioni nel tempo
4
5
Riconoscere trasformazioni nel tempo
Ordinare fatti nel tempo
6
Riconoscere durate e trasformazioni nel
tempo
N.
ALUNNO/A
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
Frattaminore,………….
Compito specifico
Ordinare in successione i cambiamenti nel tempo nella vita di
una persona
Collocare eventi nel passato recente e prevedere ciò che
succederà in un futuro immediato.
Individuare le relazionispazio-temporali, riconoscere
l’organizzazione temporale della successione.
Rilevare le caratteristiche principali di eventi e formulare ipotesi.
Individuare la successione degli eventi, ricostruendo nelle sue
fasi un episodio disegnato.
Orientarsi nel tempo della vita quotidiana e cogliere le durate
delle azioni.
Prova
1
Prova
2
Prova
3
Prova
4
Prova
5
I docenti
164
Prova
6
VERIFICHE D’INGRESSO – GEOGRAFIA
Verifica
Aspetto della competenza
Indicatori
Individuare posizioni di oggetti e persone nello
1
spazio.
Individuare posizioni di oggetti e persone nello
2
spazio.
Formulare ipotesi, ricercare soluzioni a situazioni
3
problematiche di vita quotidiana.
N.
ALUNNO/A
Classe prima
Compito specifico
Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio,
usando termini come sopra/sotto, in alto/in basso.
Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio,
usando termini come davanti/dietro, vicino/lontano.
Comparare intuitivamente lunghezze e distanze.
Prova 1
Prova 2
Prova 3
Livello 1 = in modo adeguato
Livello 2 = in modo parzialmente adeguato
Livello 3 = in modo non adeguato
165
Criteri di formazione delle classi e di attribuzione dei docenti alle
classi
Su parere del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti sono stati individuati i seguenti criteri per la
formazione delle classi prime:
– equa distribuzione maschi e femmine,
– eterogeneità dei livelli di valutazione,
– equa distribuzione alunni con disagio socio-relazionale ed extracomunitari,
– equa ripartizione alunni diversamente abili,
– frequenza del corso dei germani, anche di coloro i cui germani hanno conseguito la licenza nell’a.s.
scorso,
– tener conto, in linea di massima dei desiderata dei genitori.
Criteri assegnazione dei docenti alle classi, sezioni staccate e
plessi
L’assegnazione dei docenti alle classi è stata svolta dal DS,sulla base dei criteri individuate ed
esplicitati nel PTOF, nel Verbale del Consiglio di Circolo n.18 del 14 luglio 2016 e nel Verbale del
Collegio Docenti n.1 del 1 settembre 2016, che sono i seguenti:
-valutazione e salvaguardia dell’efficacia ed dell’efficienza del sistema scolastico
-valorizzazione delle risorse
-analisi delle criticità come emerse nei risultati Invalsi come indicato
-continuità didattica-educativa;
-continuità di plesso.
In un’ottica gestionale complessiva di equilibrio, efficacia ed efficienza del servizio, tenendo conto degli
interessi espressi dai singoli docenti in merito a:
-rotazione/continuità su team ed ambiti ( gli orari sono decisi dal collegio )
-interesse a restare nelle classi dell’anno precedente (invocando la continuità) ed a
cambiare classi (invocando la mobilità interna);
-ripartizione equa di attività non gradite (vedi assistenza mensa).
In considerazione di specifici requisiti:
-Competenza e tra le competenze: esperienza pregressa, formazione acquisita, risultati negli
apprendimenti degli alunni e risultati negli apprendimenti degli alunni e risultati di percezione
nella gestione della classe.
L’assegnazione dei docenti a plessi e succursali è svolta dal DS, nel rispetto dei criteri generali nazionali
del contratto sulle utilizzazioni sulla base di:
-Continuità
-Continuità di plesso per i docenti che hanno terminato il ciclo, qualora ci siano classi da ricoprire
nel plesso di appartenenza
-attuazione progetti di scuola
-anzianità
166
Processi per la pianificazione delle azioni per i
raggiungimento degli obiettivi dell’istituto.
Nella presente sezione sono descritte le modalità con le quali l’Istituzione Scolastica gestisce i processi
specifici funzionali al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi individuati.
Finalità delle azioni descritte è quella di garantire e di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni
dell’Istituto: nell’ambito di esse si identifica come area prioritaria ed orientante quella riguardante le azioni
didattiche e formative.
Per garantire una gestione proattiva, orientata all’efficacia ed all’efficienza ed al miglioramento continuo, la
scuola adotta un approccio per processi in ottica sistemica.
L’approccio per processi prevede le seguenti azioni:
• vengono individuate delle sequenze di attività (processi) finalizzate a realizzare specifici servizi
(output), attraverso la trasformazione di elementi in ingresso (input); in particolare, vengono
identificati i processi di realizzazione dei servizi finali rivolti agli utenti della scuola ed i processi
ausiliari o trasversali, tipicamente rivolti al personale interno, comunque necessari per garantire la
qualità progettata dei servizi finali e soddisfazione di tutte le PI;
• vengono identificati i collegamenti tra i processi identificati;
• tali processi vengono descritti e regolati (quando occorre, attraverso apposite procedure o istruzioni),
per garantirne un’adeguata efficacia, efficienza e qualità;
• viene attribuita una specifica responsabilità dell’efficacia, efficienza e qualità di ciascun passo del
processo, ma anche dell’intero processo, a persone adeguatamente formate e qualificate;
• a tal fine, viene garantito, a cura del responsabile della qualità, un adeguato insieme di azioni
programmate di verifica e di monitoraggio, anche tramite la misurazione di specifici “indicatori
statistici”, e la comunicazione dei risultati a coloro che operano lungo il processo;
• vengono effettuate prontamente azioni di trattamento delle non conformità e di prevenzione
eventualmente emerse da reclami, verifiche e monitoraggi “interni” e da verifiche ispettive “esterne”
al processo, al fine di correggere gli errori e conseguire al meglio possibile gli obiettivi di qualità del
processo;
• vengono attivate azioni di miglioramento - in particolare, ove reclami e/o monitoraggi “interni” ed
“esterni” rivelino carenze significative di qualità o di efficienza ed al fine di evitare il ripetersi o
l’insorgenza di non conformità - attraverso processi di “problem solving”, effettuati
competentemente e con il coinvolgimento di coloro che operano lungo il processo.
Per ottenere, mantenere e migliorare una integrazione costante e coerente dei processi e la loro gestione
unitaria l’Istituto adotta un approccio sistemico alla gestione, che garantisce flessibilità e capacità di
intervento mirata.
Nell’approccio sistemico alla gestione:
-I processi individuati sono messi in relazione fra di loro, analizzandone la sequenzialità,
l’interdipendenza e l’interazione.
-La rete di rapporti tra i processi è rappresentata da una mappa che ne evidenzia le relative interfacce.
Finalità principale della gestione sistemica è per il Circolo didattico “C. Colombo” quella di aumentare la
capacità di concentrare gli sforzi sul processo chiave, quello di insegnamento-apprendimento. L’approccio di
gestione sistemica viene applicato a tutti i processi gestionali, sia principali e di supporto proprio nell’ottica
di focalizzazione sul processo chiave.
Per costruire l’approccio sistemico per processi il Circolo didattico “C. Colombo” ha intrapreso le seguenti
azioni:
Analisi del contesto
• Analisi del trend delle iscrizioni, della frequenza e delle valutazioni finali
• Analisi delle esigenze e delle aspettative delle parti interessate
167
•
PROCESSI DI SUPPORTO
PROCESSI PRINCIPALI
Identificazione ed esplicitazione delle finalità e degli obiettivi da conseguire in relazione alla
legislazione italiana ed europea (requisiti cogenti)
• Analisi delle risorse umane, strumentali e finanziarie
• Analisi delle opportunità di sviluppo e dei rischi correlati
• Individuazione delle modalità di analisi, misurazione e monitoraggio
• Analisi delle non conformità effettive e potenziali
• Individuazione delle azioni correttive e preventive
• Individuazione delle aree e delle azioni di miglioramento
• Individuazione delle modalità di registrazione e di conservazione e fruibilità delle informazioni
relative ad ogni processo .
Sulla base ed in relazione ai risultati di tali ricognizioni sono individuati e formalizzati i processi costitutivi
del sistema, di cui viene verificata la congruenza e la coerenza con le politiche e le strategie a breve, medio e
lungo termine dell’Istituto.
I processi individuati e formalizzati sono così schematizzati:
Macroprocesso
processo
PROGETTAZIONE
E INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI DELLE PARTI
PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO INTERESSATE
FORMATIVO
DECLINAZIONE
DEGLI
INPUT
DELLA
NORMATIVA ITALIANE ED EUROPEA
STESURA DEL POF
PIANIFICAZIONE DEL SERVIZIO
EROGAZIONE DEL SERVIZIO ALLOCAZIONE DELLE RISORSE
FORMATIVO
IMPLEMENTAZIONE DELLE ATTIVITA’DI
DIDATTICA
CURRICOLARE,
EXTRACURRICOLARE, ORIENTAMENTO
MONITORAGGIO, MISURAZIONE E RIESAME
DEGLI ESITI
GOVERNANCE DEL SISTEMA
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
AUTOVALUTAZIONE
E
VALUTAZIONE
D’ISTITUTO
RIESAME E MIGLIORAMENTO
RICERCA E SVILUPPO
ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA E REPERIMENTO ED ACQUISIZIONE DELLE
FINANZIARIA
RISORSE
GESTIONE
STUDENTI,
PERSONALE
E
FORNITORI
GESTIONE
DELLA
DOCUMENTAZIONE
AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA
COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE INTERNA
COMUNICAZIONE ESTERNA
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
GESTIONE RAPPORTI CON L’UTENZA
168
Personale assistente amministrativo
Organigramma
169
Funzionigramma
DSGA
Silvia Izzo
COMPITI
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
E’ responsabile della procedura di gestione della documentazione;
E’ responsabile dei servizi amministrativi e di supporto;
Organizza l’attività del personale addetto ai servizi amministrativi dell’Istituto;
Organizza l’attività dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi in base alle direttive
del D.S.;
Predispone il Piano Annuale ed i budget di spesa in collaborazione con il D.S.;
Controlla i flussi di spesa dei parametri di preventivo;
Predispone il Conto Consuntivo, i libri fiscali e la relazione finanziaria;
Gestisce l’archivio documentale dei collaboratori esterni;
Gestisce la modulistica della committenza pubblica per l’apertura, la conduzione e la chiusura dei
corsi e per la rendicontazione;
Gestisce i rapporti con i collaboratori esterni e con i fornitori;
Gestisce la contabilità corrente e gli adempimenti fiscali;
Sovrintende la segreteria e lo smistamento delle comunicazioni;
E’ delegato alla gestione dell’attività negoziale;
Partecipa ai lavori del Consiglio d’Istituto;
Assiste il D.S. nella conduzione delle trattative sindacali;
È componente dell’Ufficio di Dirigenza.
Assistenti amministrativi
Di Pinto Annalisa
ASS. AMMINISTRATIVO
Sezione amm.va: alunni
TIPOLOGIA SERVIZIO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
COMPITI
Iscrizioni alunni e relativa informatizzazione dati anagrafici alunni primaria e dell’infanzia dei due
plessi; nulla osta; certificati di studio; certificati di frequenza, distribuzione ai docenti schede di
valutazione ,e successivo controllo dei dati anagrafici; riconsegna alle classi delle stesse ;
Cedole librarie (distribuzione, raccolta, ricevute, riconsegna al comune delle cedole non utilizzate ,
controllo accurato della numerazione);
Esami (idoneità) – preparazione degli esami, timbratura, distribuzione registri, raccolta registri di
tutto l’anno, timbratura, selezione, archiviazione di tutto compreso le pagelle;
Graduatoria alunni scuola dell’infanzia (insieme alla commissione);
Alunni inadempienti, segnalazione ai vari uffici
Cura e predisposizione fascicoli alunni primaria e infanzia
Varie ed eventuali legate agli alunni
Rilevazioni Integrative e Anagrafe Alunni SIDI , scuola primaria e dell’infanzia.
Rilevazione,trasmissione al SIDI organico degli alunni e docenti
Inserimento libri di testo sito AIE;
Gestione adempimenti alunni H;
Infortuni alunni.
170
ASS. AMMINISTRATIVO
TIPOLOGIA SERVIZIO
Romano Caterina
Sezione amm.va: personale docente scuola primaria
COMPITI
Stato giuridico personale docente scuola primaria:
• Redazione certificati e attestati di servizio richiesti dal personale docente;
• Tenuta registro stato personale e fascicoli personali;
• Adempimenti neo immessi in ruolo ( assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S.);
• Dichiarazione dei servizi/distribuzione/codifica/controllo/inserimento al sidi
• Istanze di pensione – ricostruzione di carriera- riscatti - buonuscita
• MOD.PA04 INPDAP – Istruzione pratiche cessazione dal servizio
• Richiesta e trasmissione fascicoli personali;
• Graduatorie soprannumerari docenti;
• Statistiche docenti scuola primaria;
• Denunce infortuni docenti primaria;
• Iter procedura prestiti;
Personale ATA :
• gestione permessi, recuperi, straordinario, -predisposizione comunicazioni di servizio per
sostituzione personale assente;
• Adempimenti neo immessi in ruolo ( assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S.;
• Graduatorie soprannumerari
• Istanze di pensione – ricostruzione di carriera- riscatti – buonuscita
• Tenuta fascicoli personali
• MOD.PA04 INPDAP – Istruzione pratiche cessazione dal servizio
• Denunce infortuni personale ATA
• Gestione visite guidate;
• Gestione albo e registro comunicazioni docenti.
ASS. AMMINISTRATIVO
TIPOLOGIA SERVIZIO
Crispino Anna Addolorata
Sezione amm.va: personale docente scuola infanzia
T.I.
COMPITI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ricezione fonogrammi assenze del personale e comunicazione delle stesse ai responsabili dei 2 plessi
– Visite fiscali – Predisposizione decreto assenza tramite applicativo argo;
Comunicazioni assenze sidi e rilevazione mensile;
Privacy: predisposizione nomine nuovi assunti
Sicurezza (D.LGS. 81/2008)
Stato giuridico personale di ruolo infanzia – tenuta registro stato personale e fascicoli personale
Tenuta registro stato personale e fascicoli personali ruolo materna – assenze docenti
Adempimenti neo immessi in ruolo infanzia (assunzione in servizio –contratti- rapporti con la R.T.S.
–);
Dichiarazione dei servizi/distribuzione/codifica/controllo/inserimento al sidi personale scuola
infanzia;
Istanze pensioni -Ricostruzioni di carriera –Riscatto –Buonuscita – scuola infanzia;
Mod PAO4- pratiche riscatto – ricongiunzione e ricostruzione docenti scuola infanzia ;
Graduatorie docenti soprannumerari ;
Denunce infortuni docenti scuola infanzia;
Iter procedura prestiti docenti scuola infanzia;
Invalsi;
Decreti e controllo requisiti beneficiari permessi ex legge 104/92;
171
ASS. AMMINISTRATIVO
TIPOLOGIA SERVIZIO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
COMPITI
Invio corrispondenza, lettere di trasmissione e varie
Iter procedure prestiti docenti a t.d.;
Graduatorie personale docente e non per conferimenti incarichi e supplenze, messe a disposizione,
istruttoria per conferimento supplenze, notifiche, rettifiche graduatuorie;
Contratti a t.d., inserimento dati SIDI per contratti su posto vacante e maternità;
Spedizione dei contratti agli Uffici di competenza –R.T.S. ;
Tenuta registro convocazioni;
Trasmissione pratiche ai vari enti;
Tenuta registri obbligatori (RO5) per docenti con contratto a t.d.
Contratti docenti di religione – inserimento dati argo;
Certificati di servizio personale a t.d;
TFR;
Contabilizzazione stipendi e trasmissioni R.T.S. – Elaborazione CU;
Registro Inventario;
Gestione elenco operatori economici;
Personale ATA : istruzione pratiche prestiti- determinazione e variazione ANF;
Collaborazione con il D.sga per preventivi e pratiche istrutturia gestione acquisti.
ASS. AMMINISTRATIVO
TIPOLOGIA SERVIZIO
•
•
•
•
•
•
•
Papa Rocco
Sezione amm.va: personale a T.D. e area contabile
Pisano Salvatore
Sezione amm.va e supporto area alunni
COMPITI
Prelievo posta eletronica – da out-look e intranet-Sito U.S.P. Napoli e sito U.S.R. Campania;
Protocollo;
Archivazione secondo il titolario degli atti in generale, della gestione e della pubblicazione all’Albo
dell’istituto degli atti e dei documenti per i quali è prevista l’affissione;
Gestione dell’attività degli Organi Collegiali: Consiglio di circolo, Giunta Esecutiva, RSU;
Rapporti con il comune (Ufficio tecnico per richiesta interventi);
Stesura di lettere, circolari e raccolta degli atti stessi da predisporre per la firma del D.S. e/o del
D.S.G.A;
Nell’ambito dell’ufficio gestione Alunni l’assistente amministrativo, collabora con la collega
Di Pinto Annalisa all’attività curricolare per iscrizioni, frequenze, esami, certificazioni,
statistiche, valutazioni, documentazioni, nulla-osta, gestione digitalizzata ed interattiva
dei rapporti scuola famiglia.
172
SERVIZI AUSILIARI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI
Il servizio dei collaboratori scolastici viene organizzato sempre nel rispetto delle attività e mansioni
espressamente previste dal profilo professionale di loro appartenenza e nel rispetto delle vigenti norme sugli
orari individuali secondo criteri di praticità e di efficacia in relazione alle oggettive necessità di
funzionamento didattico, alla quantità delle attività scolastiche in orario, al numero delle persone impegnate
negli spazi dell'Istituto.
Sede Centrale “SACCO E VANZETTI”
NOMINATIVO
PIANO
LIGUORI
GABRIELE
DARONE
DOMENICO
LAVINO
RINO
GAUDINO
MICHELE
COSTANZO
ROCCO
PIANO TERRA –Apertura e chiusura edificio al termine del
servizio svolto dagli LSU e dopo aver verificato la chiusura di
fontane e finestre.
Sorveglianza ingresso principale
Controllo generale classi piano terra (aule n.7-14-15)
Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza
Pulizia Corridoi
Pulizia spazi esterni
PIANO TERRA – Sorveglianza ingresso principale in orario
di ingresso e di uscita delle classi.
Sorveglianza ingresso lato dx
Regolamentazione ingresso uffici di Segreteria e Presidenza
Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza
Pulizia Corridoi
Pulizia spazi esterni
PIANO TERRA – Controllo generale classi piano terra (aule
n..10-11-12-13)
Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza
Pulizia Corridoi
Pulizia spazi esterni
PRIMO PIANO – Controllo generale delle classi primo piano
lato dx (aule n. 20-21-22-23-24-25-)
Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza
Pulizia Corridoi
Pulizia spazi esterni
PRIMO PIANO- Controllo generale delle classi primo piano
lato dx(aule 26-27-28) lato sx aula n.16 e aula 18 laboratorio
di potenziamento
Pulizia banchetti e bagni alunni all’occorrenza
Pulizia Corridoi
Pulizia spazi esterni
173
Plesso “MANZONI”
NOMINATIVO
PIANO
NASI
GIUSEPPE
PEZZULLO
FRANCESCO
DI GIORGIO
DOMENICO
CAPASSO
MAURIZIO
IACONANGELO
FIORENTINO
BRANCACCIO
PASQUALE
LANDOLFO
ANTONIETTA
PIANO TERRA –controllo generale delle sezioni della scuola
dell’infanzia (Aule n. 9-10-11-12) e del reparto assegnato
prima dell’ingresso degli alunni
Sorveglianza alunni scuola infanzia.
Pulizia banchetti e bagni alunni scuola dell’infanzia
PIANO TERRA – controllo generale delle sezioni della scuola
dell’infanzia (Aule n. 13-14-15) e del reparto assegnato prima
dell’ingresso degli alunni
Sorveglianza alunni scuola infanzia.
Pulizia banchetti e bagni alunni scuola dell’infanzia
PIANO TERRA – Apertura e chiusura edificio al termine del
servizio svolto dagli LSU e dopo aver verificato la chiusura di
fontane e finestre.
- controllo generale delle aule della scuola primaria(n. 1-2-3)
pulizia gabinetto medico – pulizia banchetti e bagni alunni
Pulizia spazi esterni
PIANO TERRA – controllo generale delle aule della scuola
primaria(n. 4-5-6)
Pulizia banchetti e bagni alunni
Pulizia spazi esterni
PRIMO TERRA – controllo generale delle aule n. 7 - aula
nuova n. 8 della scuola primaria e
Pulizia banchetti e bagni alunni
Pulizia Atrio
PRIMO PIANO - Controllo generale delle aule della scuola
primaria n. 21-22-23-24-25
Pulizia banchetti e bagni alunni
Pulizia corridoi e scale
PRIMO PIANO- Controllo generale delle aule della scuola
primaria n. 16-17-18-19-20
Pulizia banchetti e bagni alunni
Pulizia corridoi e scale
174
Orario di funzionamento degli uffici
L’ufficio di Segreteria è aperto al pubblico nei seguenti giorni :
il lunedì e il mercoledì
dalle 11.00 alle 13.00
dalle 14,00 alle 16,00
il giovedì
dalle 11,00 alle 13,00.
Il Dirigente Scolastico riceve:
utenza interna
il martedì ed il mercoledì dalle ore 12,30 alle ore 14,00 (docenti di scuola Primaria e dell'Infanzia
del 1° turno)
dalle ore 10,00 alle ore 11,00 (docenti di scuola dell'Infanzia 2° turno) ;
utenza esterna
martedì e giovedì
dalle ore 10.00 alle ore 11.00.
Per motivi urgenti si potrà richiedere appuntamento.
3. Continuità e orientamento : Progetto Continuità
Alla luce di quanto già indicato nella Costruzione del Curricolo e nelle conseguenti scelte organizzative,
si è inteso porre un accento molto forte sulla continuità come presupposto imprescindibile del successo
formativo degli alunni e della costruzione di una scuola in grado di offrire l’equità dei percorsi e la qualità
dei servizi.
La continuità didattica, intesa sia in orizzontale sia in verticale all’interno della stessa istituzione scolastica
che tra i diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un'azione educativa attenta ai bisogni degli
alunni e che nel contempo trasforma la scuola come luogo di incontro e di crescita di persone, è pertanto uno
dei pilastri del processo educativo. Continuità significa considerare il percorso formativo secondo una logica
di sviluppo progressivo che valorizzi le competenze acquisite e insieme riconosca la specificità di ciascuna
scuola.
In particolare il passaggio da una scuola all'altra rappresenta, per l'alunno, un momento estremamente
delicato attorno al quale si concentrano fantasie, interrogativi e timori; entrare in un nuovo ordine di scuola
significa uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola e affrontare nuovi sistemi relazionali,
nuove regole e responsabilità. Creare opportunità di confronto permette agli alunni di esplorare, conoscere,
frequentare un ambiente scolastico sconosciuto, vissuto spesso con un sentimento misto di curiosità e ansia.
Una Favorire la continuità significa aiutare il bambino ad affrontare questi sentimenti di confusione e a
rassicurarlo circa i cambiamenti che lo aspettano, promuovendo in modo positivo il passaggio futuro.
Proprio per questo motivo la scuola ha elaborato un Progetto Continuità fortemente articolato,
trasversale a tutte le azioni previste dal curricolo e che costituisce il filo conduttore che unisce i diversi
ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine
di rendere più organico e consapevole il percorso didattico - educativo dell’ alunno.
La scuola primaria si raccorda con la scuola dell'infanzia e la scuola secondaria di primo grado per
coordinare i percorsi degli anni-ponte attraverso una condivisione di obiettivi, itinerari e strumenti di
osservazione e verifica.
Il progetto continuità coinvolge il nostro istituto a diversi livelli: organizzativo, didattico e progettuale e non
si limita alle giornate di incontro tra le classi ponte, ma mette in pratica “azioni positive” per una continuità
di tipo verticale ed orizzontale. In particolare:
per favorire la continuità in verticale
– Organizza incontri tra docenti delle classi ponte per “trasferire” le informazioni riguardanti il
percorso formativo di ogni singolo alunno per la formazione delle classi.
175
– Predispone una scheda informativa sulle competenze dei bambini in uscita dalla scuola
dell'infanzia e dalla quinta classe della scuola primaria con relativo certificato delle competenze .
- Organizza visite degli alunni delle classi quinte , nel mese di gennaio , presso la scuola Secondaria
di Primo Grado “ I. C. Novio Atellano” di Frattaminore, per offrire agli alunni la conoscenza degli ambienti
e delle attività della scuola che frequenteranno l’anno successivo.
-Propone un progetto continuità, curriculare, tra gli alunni di anni 5 della scuola dell’Infanzia e gli
alunni delle classi prime della scuola Primaria ,con incontri settimanali, per favorire il passaggio dei bambini
da un grado all’altro di scuola attraverso esperienze comuni e la realizzazione di elaborati che costituiranno
elementi essenziali di valutazione;
- Organizza l’Open day , giornata in cui gli alunni delle classi quinte accoglieranno gli alunni della
scuola dell’infanzia per far visitare e conoscere ambienti e risorse della scuola che frequenteranno l’anno
successivo. La finalità di questa giornata è quella di realizzare esperienze condivise che costruiscano un
“ponte” tra i diversi ordini di scuola e facilitino agli alunni questo passaggio rendendo la scuola luogo di
accoglienza, di integrazione e di appartenenza.
- Supporta i genitori per l’iscrizione on-line degli alunni.
per favorire l’orientamento e l’auto-orientamento
-Propone attività di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, curriculari,
che coinvolge tutti gli ordini di scuola : Infanzia – Primaria al fine di creare un percorso funzionale e
coerente che promuova nell’alunno una progressiva consapevolezza e conoscenza di sé.
Nella scuola dell’Infanzia il metodo privilegiato è quello della ricerca e dell’esplorazione che sviluppa nel
bambino la capacità di osservazione, di attenzione, di ascolto e di movimento coordinato per arrivare alla
costruzione di regole comportamentali, di conoscenza del proprio corpo, di gesti, di movimenti individuali e
collettivi.
Nella scuola Primaria si lavora sulle percezioni che il bambino ha di sé e del suo corpo consentendogli poi di
mettersi in relazione con lo spazio che gli sta intorno e di avviare i primi contatti corporei con gli altri,
stimolando la conoscenza del proprio spazio e di quello dell’altro.
L’alunno attraverso conversazioni, discussioni, interviste saprà cogliere le relazioni esistenti tra gli elementi
costitutivi dell’ambiente e i nessi di casualità, fornendo le sue ipotesi e le sue soluzioni.
Le attività motorie proposte daranno al bambino l’occasione per maturare progressivamente la capacità di
autonomia, per crearsi un’immagine realistica di sé e per superare le forme di egocentrismo. I giochi
incoraggeranno l’impegno personale, stimoleranno lo spirito di collaborazione e di gruppo aiutando l’alunno
a relazionarsi con i compagni nel rispetto del prossimo e delle regole verso un modo sano di vivere la
competizione.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
4.
La famiglia riveste un ruolo primario nel processo di crescita e di maturazione dei bambini ed è partner
fondamentale nella definizione di un curricolo di scuola rispondente ai bisogni. Una serena e fattiva
collaborazione tra scuola, tutte le altre agenzie educative e le famiglia è condizione indispensabile per un
armonico intervento educativo.
Tale collaborazione si concretizza da parte dei genitori:
nella partecipazione alle sedute degli organi collegiali e alle associazioni di genitori liberamente
costituitesi:
a. Consigli di Interclasse/Intersezione nell’ambito dei quali si discutono iniziative e attività
specifiche delle classi e delle sezioni di uno stesso anno o di uno stesso plesso della scuola
primaria
b. Consiglio di Circolo che delibera il programma finanziario e organizzativo, il regolamento
interno, il calendario e le modalità di funzionamento dei diversi ordini di scuola
c. Comitato dei genitori costituitosi per iniziativa dei genitori eletti come rappresentanti nei
consigli di classe ed interclasse che esprimere pareri e proposte al Collegio dei Docenti e il
Consiglio di Circolo tengono per la definizione del PTOF e si configura come strumento di
interlocuzione privilegiato tra scuola ed utenza.
d. Comitato di Valutazione
176
nella partecipazione a tutti gli incontri scuola famiglia finalizzati alla valutazione e comunicazione delle
fondamentali tappe di crescita culturale e di maturazione socio affettiva del singolo alunno (ricevimento
genitori in incontri individuali , consegna schede di valutazione, ricevimento su appuntamento per
situazioni particolari, partecipazione a Gruppi di lavoro per l’Handicap e a Gruppi di lavoro per
l’Inclusione, ecc.)
nella condivisione della mission , della vision , delle finalità e degli obiettivi della scuola
nella redazione condivisa e nella pubblicazione di documenti fondamentali per la vita dell’Istituzione
scolastica ( Manuale della Qualità, Carta dei servizi, Regolamento d’Istituto, Regolamento uscite
didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione, Patto educativo di corresponsabilità consultabili sul sito
web della scuola)
nel supporto dell’attività didattica
nella partecipazione alle iniziative culturali proposte dalla scuola (feste natalizie, rappresentazioni
teatrali, incontri con esperti su tematiche specifiche);
da parte della scuola :
nell’ analisi dei bisogni attraverso appropriati strumenti di analisi (questionari, focus group,
interviste) e di soddisfazione (questionari, sportello, email contatti)
nella valorizzazione delle professionalità e competenze dei genitori per interventi didattici in qualità
di esperti
nel coinvolgimento nel processo di autovalutazione dell’offerta formativa
in un sistema di informazione chiaro, efficace, mirato e tempestivo che utilizza forme di
comunicazione via Internet, con la pubblicazione sul sito della scuola di tutti i documenti
fondamentali dell’Istituzione scolastica , ma anche delle comunicazioni e della documentazione
relativa alla attività didattiche e progettuali.
In particolare,
la comunicazione scuola/famiglia ha iniziato, nella nostra scuola, il suo processo di
digitalizzazione che nello specifico si traduce nel passaggio a una comunicazione via web dei risultati
scolastici, quindi pagelle on line, e a una documentazione dell’attività didattica registrata con modalità
digitale.
Per venire incontro alle esigenze di tutti e garantire un’ informazione completa e aggiornata sulla situazione
scolastica degli alunni è stato introdotto il registro on- line grazie al quale il genitore è aggiornato
costantemente e in tempo reale sulla situazione scolastica del proprio figlio. Attraverso l’utilizzo del registro
elettronico il docente dispone di un accesso diretto ai dati (votazioni) e della possibilità di costruire e
visionare trand confrontabili per uno stesso alunno e tra alunni . Il registro on line consente infatti di
ottenere un report riassuntivo e periodico, che mostri l’andamento dei voti e metta in relazione, all’interno di
ogni disciplina, le diverse competenze e trasversalmente confrontando più discipline. I dati registrati del
singolo alunno mostrano possono essere immediatamente confrontati con la media della classe ed
incrociati con altri dati ad esempio provenienti da altre rilevazioni
Tra le attività progettuali destinate anche ad un’utenza adulta , la nostra istituzione scolastica aderisce alla
“Rete Laboratori Territoriali” per la costituzione di laboratori territoriali da parte di un’istituzione
scolastica secondaria di secondo grado con la collaborazione di enti locali e pubblici presenti sul territorio.
Tali laboratori si configurano come luoghi per lo sviluppo e di crescita per gli studenti con attività ben
strutturate e una didattica laboratoriale, ma anche come un’opportunità per le famiglie degli studenti e gli
adulti del territorio. Attraverso le attività programmate dalla rete si intende in particolare valorizzare
l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro facendo emergere le inclinazioni
individuali, ma anche aprire la scuola ai genitori, farla diventare luogo di scambio e crescita reciproco oltre
che di opportunità di formazione e di reinserimento occupazionale.
177
Formazione ed Aggiornamento
1. Premessa
La formazione e la pianificazione di momenti di formazione sono esplicitamente previsti da norme
contrattuali: il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla all'art. 63 la formazione in servizio del personale; all'art.
66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai
docenti ed al personale ATA.
Il piano di formazione ed aggiornamento viene integrato allaluce di quanto indicato nelle Linee guida “Piano
di Formazione-Docenti 2016” e risponde, in merito a finalità ,contenuti e modalità a quanto delineato nel
Piano di formazione 2016-2019 contenente le finalità, le priorità per la formazione , i livelli di governance
del piano, le caratteristiche della formazione in servizio.
La legge 107/2015 interviene a sostegno di questa politica proponendo un nuovo quadro di riferimento per lo
sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. In particolare, la formazione in servizio del
personale docente, “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124), è ripensata attraverso alcuni
passaggi innovativi:
a. il principio della obbligatorietà della formazione in servizio in una logica strategica e funzionale al
miglioramento;
b. la definizione e il finanziamento di un Piano nazionale di formazione triennale;
c. l’inserimento, nel piano triennale dell’offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei bisogni
formativi e delle conseguenti azioni di formazione da realizzare;
d. l’assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali;
e. il riconoscimento della partecipazione alla ricerca e alla documentazione di buone pratiche, come criteri
per valorizzare e incentivare la professionalità docente.
E’ fondamentale chiarire la triplice natura degli obiettivi formativi riferibili a:
a. obiettivi di crescita personale e professionale del singolo docente;
b. obiettivi di miglioramento della scuola;
c. strategia per lo sviluppo dell’intero Paese.
La legge 107/2015 che , nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche,
richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano Triennnale dell' offerta formativa che contenga tutte le
scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, prescrive anche la progettazione di
azioni formative per il personale in servizio, congruenti alla redazione di tale piano. La Legge 107/2015
art.1 comma 124 precisa che la formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa
alla funzione docente e rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per
la crescita professionale di chi in esso opera. E’ ribadito come la formazione costituisca una leva strategica
fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di
cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo delle risorse umane e che l'Amministrazione è tenuta a
fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio.
Già il DPR80/2013 Regolamento sulla Valutazione, con l’avvio di un percorso strutturato di
autovalutazione e miglioramento, aveva focalizzato l’attenzione sull’analisi dei processi di formazione ed
aggiornamento , come processi chiave da considerare ai fini di un’analisi attenta dell’Istituzione scolastica e
della redazione del Rapporto di Autovalutazione.
Formazione e sviluppo professionale appaiono, dunque, in modo chiaro come la premessa essenziale ad
ogni processo di miglioramento, ma perché il cambiamento sia in grado di rispondere alle sfide più
complesse da parte della società e della tecnologia, ad attese sociali sempre maggiori nei confronti dei
docenti, insomma perché questi ultimi possano offrire un’offerta formativa all’altezza delle sfide poste dal
mondo esterno , bisogna pensare ad una formazione che sia in grado di :
Includere gli insegnanti nei cambiamenti ( attraverso la socializzazione dei processi strategici
dell’istituzione scolastica, inclusi quelli di autoanalisi e miglioramento)
178
chiarire la differenza e i rapporti tra aggiornamento e formazione ( che ci consente di passare dal
corso di aggiornamento al concetto di formazione come partecipazione vissuta alla vita progettuale
dell’istituzione scolastica)
riconsiderare la componente motivazione come fattore cruciale valorizzando il possesso da parte
degli insegnanti di conoscenze specialistiche acquisite con la formazione e con l’esperienza ( il che
impone di ridefinire il rapporto tra ricerca e pratica e di applicare modelli di ricerca collaborativi
con Università, centri di ricerca)
ripensare al rapporto tra necessità individuali e collettive, di gruppo
rafforzare il profilo di un docente con competenze specialistiche e conoscenze specifiche, in grado di
operare e di decifrare contesti diversi, in evoluzione e spesso di gestire situazioni di inevitabile e
perdurante incertezza.
2. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
DOCENTE
Alla luce del dettato normativo il Piano dell’Offerta Formativa parte dalle premesse RAV e dalle
azioni previste dal Piano di Miglioramento ad esso collegato ed è elaborato nell’ ottica triennale di
pianificazione dell’offerta formativa e della determinazione dell’organico dell’autonomia. Si è
inoltre inteso dare spazio anche ai bisogni formativi così come percepiti dai docenti e sondati
attraverso la somministrazione di questionari, focus group realizzati in specifici gruppi di lavoro.
I punti di debolezza emersi dal RAV sono:
• Assenza di motivazione da parte del personale ATA alla partecipazione ad iniziative di formazione.
• Assenza di un adeguato piano di formazione per i docenti -Assenza di un sistema di monitoraggio e
di verifica della effettiva ricaduta degli interventi di formazione destinati ai docenti.
• Mancata capitalizzazione degli interventi di formazione dei docenti ai fini delle attività messe in atto
dalla scuola.
Le richieste ed i bisogni formativi espressi dal personale sono in merito ad iniziative di formazione e
di aggiornamento per :
• far fronte alle trasformazioni della scuola e ai cambiamenti e alle problematiche del nostro tempo
• per costruire un curricolo basato la valorizzazione dei contenuti della tradizione, ma in un’ottica
europea e di mobilità
• per migliorare la capacità progettuale, sia nella costruzione del curricolo che relativamente agli
aspetti organizzativi dell’ istituzione scolastica
• per approfondire metodologie e strumenti per interventi didattici ed educativi efficaci
• per approfondire metodologie e strumenti atti a favorire le l’integrazione e l’inclusione tra gli
studenti.
Da tutta la comunità scolastica è condivisa l’idea che la formazione non può essere intesa come un’ azione
amministrativa ma, deve far emergere e condividere le buone pratiche.
Gli ambiti fondamentali della professionalità docente in cui costruire percorsi di formazione si
individuano, dunque, in azioni formative relative alla :
− dimensione sociopolitica del docente, che consentano di fornire utili strumenti di supporto ai docenti ed al
personale ATA e consapevolezza sul ruolo , sulle funzioni del personale della scuola e sugli aspetti
normativi ed organizzativi della stessa;
− dimensione pedagogica-didattica, al fine di potenziare le competenze metodologiche didattiche, la
progettazione, la programmazione per competenze, i principi teorici e gli strumenti della valutazione , le
conoscenze di specifiche aree disciplinari , le competenze digitali;
− dimensione disciplinare, al fine di promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e
cooperazione, condivisione di buone prassi, documentazione;
179
Da tutta la comunità scolastica è condivisa l’idea che la formazione non può essere intesa come un’ azione
amministrativa, ma deve far emergere e condividere le buone pratiche.
Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente scolastico significa favorire la comunicazione tra docenti,
diffondere la conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei
programmi di intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo
promosso collegialmente. In sostanza, ciò significa trasformare la nostra scuola in Laboratori di Sviluppo
Professionale per tutto il personale.
La Formazione alla luce delle nuove Linee Guida
( aggiornamenti alla luce di )
1. I bisogni formativi
La pianificazione delle azioni di formazione discende da :
1. I bisogni formativi strategici per l’Istituzione Scolastica come emersi dal Rapporto di
Autovalutazione e dal Piano di Miglioramento ed in generale funzionali al Piano triennale
dell’offerta formativa
2. I bisogni emersi in sede di monitoraggio e valutazioni delle azioni formative già poste in essere
3. I bisogni formativi che emergono di volta in volta anche a livello individuale
Da questi tre aspetti si procede rispettivamente alla progettazione :
1. Percorsi di formazione come già programmati o posti in essere nel precedente piano di formazione
2. Rinnovamento o integrazione delle precedenti azioni a culmine di monitoraggio
3. Percorsi formativi volti a rispondere a situazioni di disagio o problematiche emerse a livello di
istituzione scolastica o alle necessità dei piani individuali di sviluppo professionale
- Le aree della formazione
Sono definite sulla base dei bisogni formativi ed in rapporto alle priorità indicate dalle linee guida:
Area metodologica didattica :
- Didattica per competenze
- Innovazione metodologica
- Competenze di base
- Inclusione e disabilità
- Coesione e prevenzione del disagio
Area delle nuove tecnologie
- Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Area socio-organizzativa, giuridico- amministrativa e contabile
- Autonomia organizzativa e didattica
2. Le modalità della formazione
Azioni intraprese a livello di Istituzione Scolastica:
- come IS certificante
- in convenzione con Enti di formazione
Azioni progettate nella Rete di scopo PRO.VA.MI.
Azioni progettate in Rete di Ambito
Azioni PNSD
Azioni a livello individuale e coerenti con le finalità dell’Istituzione Scolastica
180
3. Sistemi di monitoraggio
I tempi : -a conclusione di ogni percorso formativo
-a conclusione dell’A.S. su tutte le azioni formative
Gli strumenti di misurazione della qualità e quantità:
1. Numero di docenti coinvolti nella formazione a livello di Istituzione Scolastica
Numero di docenti coinvolti nella formazione individuale
Numero totale di ore di formazione in media per docente
2. Per ogni azione formativa interna o di rete : questionari di rilevazione della soddisfazione;
prove oggettive di apprendimento e/o ricaduta sulla IS o sul cambiamento individuale
3. Per la formazione in generale: questionario di rilevazione della soddisfazione sul piano di
formazione; evidenze oggettive di performance; focus group
I costi : da programmare sulla base delle risorse disponibili
4. Gli attori
Il Piano di formazione si presenta, dunque, come un sistema strutturato di pianificazione, monitoraggio e
valutazione delle azioni formative così come pensate in rapporto alle istanze normative, alle esigenze e
priorità stabilite a livello nazionale ed emerse dal RAV e dal PDM ed integrate nel PTOF a livello di IS.
Data la complessità della formulazione e della gestione del Piano esso prevede il coinvolgimento di molte
figure.
Fase dell’analisi dei bisogni formativi
Fase della pianificazione
Fase della progettazione
Fase del monitoraggio delle singole azioni formative
Fase del monitoraggio e della valutazione
Funzione Strumentale Sostegno ai docenti
Funzione Strumentale Progettazione
Funzione Strumentale Valutazione
Gruppi di lavoro: 1. GLI
2. Dipartimenti
3. CTS di Rete
4. FS BES
5. Animatore Digitale e Team
Digitale
6 . Figure di Sistema
Funzione Strumentale Valutazione
Gruppo di Miglioramento
5. I destinatari
Docenti
•
•
•
Referenti di Istituto
FFSS
Figure di Coordinamento
Formatori e tutor
Gruppi di lavoro impegnati
in specifici progetti di
arricchimento,
differenziazione,
individualizzazione
dell’insegnamento
e
in
processi di innovazione delle
Portfolio professionale
disponibile on line sul sito del
Miur contenente :
-la storia formativa e
professionale
- la documentazione delle unità
formative
= esso diventerà parte integrante
del fascicolo personale del
docente
Piano Individuale di sviluppo
181
metodologie e della didattica
professionale
contenente esigenze e proposte
di crescita da parte del docente
Personale ATA
Dirigente Scolastico
6. Modalità
Modalità
A livello individuale
•
Corsi autofinanziati anche con carta elettronica del docente
A livello di scuola :
-gruppi di ricerca
-comunità di pratiche
-laboratori tematici permanenti
A livello di Rete di scopo
PRO.VA.MI
A livello di Rete di Ambito
A livello Centrale
•
•
Risorse professionali interne
In convenzione con Enti (CIDI, Università, ecc.)
•
•
•
•
•
•
Risorse professionali interne
In convenzione con Enti (CIDI, Università, ecc.)
Da definire in maniera condivisa
Miur
PNSD
Misure PON
Metodologia e prassi
Metodologie
•
•
•
•
Formazione in presenza e a distanza
Sperimentazione didattica e ricerca/azione
Lavoro in rete
Approfondimento personale e collegiale
Riconoscimento e certificazione della
formazione
• Attestati di certificazione
(la
certificazione è considerata come
valutabile qualora sia relativa a
tematiche
di
interesse
per
l’Istituzione Scolastica e coerenti
con il Piano di Formazione)
• Documentazione
• Restituzione e rendicontazione
• Documentazione sulla ricaduta
sull’Istituzione Scolastica
Finalita’ ed obiettivi
•
Favorire la conoscenza degli aspetti normativi dell’istruzione e dell’organizzazione scolastica come
presupposto di partecipazione e condivisione dei processi;
• Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
• Migliorare il clima relazionale attraverso prassi comunicative efficaci lche incidano contestualmente
sulla conoscenza e stima reciproca;
Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli
apprendimenti :
a. didattica personalizzata
b. didattica individualizzata,
c. didattica inclusiva,
182
•
•
•
d. strumenti per l’inclusione e l’integrazione,
e. didattica per competenze
Acquisire conoscenze utili sui principi e presupposti teorici della valutazione, sulla prassi valutativa
anche come strumento di certificazione
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della
loro utilizzazione didattica, in un’ottica trasversale, in particolare in merito all’acquisizione da parte
degli alunni di competenze linguistiche
potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e comprensione, alle
competenze logico- argomentative degli studenti e alle competenze matematiche
Favorire l’acquisizione di competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica –
(contenuti laboratoriali presenti nel PNSD)
Pianificazione
Corsi
Ambiti della professionalità
docente cui afferiscono
La scuola pubblica nel nuovo
quadro normativo
Progettazione e Valutazione
Metodologie didattiche
Assi culturali, aree disciplinari e
discipline : dalle competenze
linguistiche a quelle logicomatimatiche
Moduli
Destinatari
Durata
Modalità
AASS di riferimento del piano
2015/2016 - 2018/2019
Dimensione sociopolitica
2015/2016-2016/ 2017
Dimensione pedagogica-didattica
Dimensione pedagogica-didattica
Dimensione disciplinare
2015/2016- 2016/2017
2016/2017
2017-2018
La scuola pubblica nel nuovo quadro normativo
• Il Dlgs 165/2001 e la Riforma Brunetta
•
Trasparenza e
Amministrazione
•
Il DPR 80/2013 Regolamento sulla valutazione
•
La Legge 107/2015
•
docenti neo assunti
•
figure di staff
privacy
nella
Pubblica
• componenti gruppo di miglioramento
20 h
Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno
impegnati in percorsi significativi di sviluppo e
ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei
processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di
confronto,alternati ad altri pratici con un repertorio
di metodologie innovative (laboratori,workshop,
ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche,
social networking, mappatura delle competenze,
ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in
presenza,
studio
personale,riflessione
e
183
documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone
pratiche.
Risorse umane
Enti coinvolti
Budget previsto
Risultati attesi
Esperti esterni
Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero
(Proteo, CIDI)
Euro 2000
Partecipazione consapevole dei docenti alla vita
dell’istituzione scolastica
Miglioramento del clima lavorativo e risoluzione del
conflitto
Produzione e documentazione
Materiali di lavoro da condividere con i colleghi
della propria scuola e con quelli delle reti di cui la
scuola fa parte
Monitoraggio e valutazione
Prove comuni da somministrare nei momenti
inizio/fine progetto.
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli
apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al
percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo
di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula,
ricadute motivazionali della valutazione).
Moduli
Destinatari
Durata
Modalità
Progettazione e Valutazione
• La valutazione degli
apprendimenti
presupposti teorici e normativi
:
•
Progettare, pianificare, monitorare e valutare Il
curricolo verticale
•
Progettare e valutare per competenze
•
La valutazione dell’organizzazioni complesse:
dalla logica della certificazione di qualità alla
valutazione per il miglioramento
•
docenti neo assunti
•
docenti interessati
• componenti gruppo di miglioramento
20 h
Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno
impegnati in percorsi significativi di sviluppo e
ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei
processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di
confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio
di metodologie innovative (laboratori,workshop,
ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche,
social networking, mappatura delle competenze,
ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in
184
presenza,
studio
personale,riflessione
e
documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone
pratiche.
Risorse umane
Enti coinvolti
Budget previsto
Risultati attesi
Esperti esterni
Esperti di Rete
Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero
(Proteo, CIDI, ecc)
Euro 2000
Progettare in modo efficace
Costruire un efficace sistema di valutazione degli
apprendimenti (griglie di valutazione, sistema
strutturato di indicatori quantitativi e qualitativi,
prove comuni)
Produzione e documentazione
Monitoraggio e valutazione
Moduli
Destinatari
Uso diffuso e condiviso di prassi e strumenti e
(questionari di customer satisfaction, mappatura dei
processi,ecc. ) per l’autovalutazione d’istituto
Materiali di lavoro da condividere con i colleghi
della propria scuola e con quelli delle reti di cui la
scuola fa parte
Prove comuni da somministrare nei momenti
inizio/fine progetto.
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli
apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al
percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo
di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula,
ricadute motivazionali della valutazione).
Metodologie didattiche
• Psicologia
dell’Apprendimento
e
dell’Educazione in Età Evolutiva”: difficoltà e
disagi
•
Disabilità, DSA, BES
•
Le metodologie didattiche e strumenti
rispondere ai diversi stili di apprendimento
•
La scuola inclusiva: didattica , strategie e
strumenti
•
•
Metodologie e strumenti digitali per la didattica
docenti neo assunti
•
docenti interessati
•
referenti e componenti Commissioni e GLH e
GlI,
per
185
Durata
Modalità
Risorse umane
Enti ed associazioni coinvolti
Budget previsto
Risultati attesi
• docenti di sostegno
40 h
Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno
impegnati in percorsi significativi di sviluppo e
ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei
processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di
confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio
di metodologie innovative (laboratori,workshop,
ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche,
social networking, mappatura delle competenze,
ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in
presenza,
studio
personale,riflessione
e
documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone
pratiche.
Esperti esterni
Esperti di Rete
Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero
(Proteo, CIDI, ecc)
Esperti in psicologia dell’età evolutiva Psicoterapeuta infantile (ASL- Napoli 3)
Università
Euro 4000
Costruire ambienti di apprendimento efficaci
Migliorare i risultati di apprendimento degli alunni
Identificare i casi di disabilità, di DSA e di Bes e
costruire percorsi efficaci
Produzione e documentazione
Monitoraggio e valutazione
Padroneggiare le tecniche e gli strumenti di
cooperazione e collaborazione basati su computer e
favorire una maggiore diffusione dell'uso dei mezzi
informatici nella didattica specialmente nei confronti
delle discipline non tecniche
Materiali di lavoro da condividere con i colleghi
della propria scuola e con quelli delle reti di cui la
scuola fa parte
Prove comuni da somministrare nei momenti
inizio/fine progetto.
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli
apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al
percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo
di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula,
ricadute motivazionali della valutazione).
Assi culturali, aree disciplinari e discipline : dalle competenze linguistiche a quelle logico-matimatiche
Moduli
• Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della
Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di
186
Istruzione
Destinatari
Durata
Modalità
Risorse umane
Enti ed associazioni coinvolti
Budget previsto
Risultati attesi
•
Assi culturali, aree disciplinari
epistemologici delle discipline
•
•
Competenze di base
cittadinanza
docenti neo assunti
•
coordinatori di dipartimento
•
coordinatori di interclasse/intersezione
e
e
statuti
competenze
di
• docenti interessati
20 h
Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno
impegnati in percorsi significativi di sviluppo e
ricerca professionale, che li vedrà soggetti attivi dei
processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di
confronto, alternati ad altri pratici con un repertorio
di metodologie innovative (laboratori,workshop,
ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche,
social networking, mappatura delle competenze,
ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in
presenza,
studio
personale,riflessione
e
documentazione, lavoro in rete, diffusione di buone
pratiche.
Esperti esterni
Esperti di Rete
Enti ed associazioni accreditate presso il Ministero
(Proteo, CIDI, ecc)
Università
Euro 2000
Favorire apprendimenti significativi e rispondenti
alle richieste della società contemporanea
Migliorare i risultati di apprendimento degli alunni
Favorire l’acquisizione di competenze, conoscenze
ed abilità nell’ottica dell’apprendimento permanente
Produzione e documentazione
Monitoraggio e valutazione
Materiali di lavoro da condividere con i colleghi
della propria scuola e con quelli delle reti di cui la
scuola fa parte
Prove comuni da somministrare nei momenti
inizio/fine progetto.
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli
apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al
percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo
di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula,
ricadute motivazionali della valutazione).
187
3. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Finalita’ ed obiettivi del piano
•
•
Favorire la conoscenza delle procedure informatizzate che prescrivono la corretta gestione
documentale in formato digitale dei principali atti e provvedimenti amministrativi;
Migliorare le conoscenze in merito alla corretta pubblicizzazione dei documenti indicati nel D.LGS.
33 del 2013 “decreto sulla trasparenza amministrativa”
Pianificazione
Corsi
“La segreteria digitale”
Ambiti della professionalità ata
profilo Assistente Amm.vo cui
afferiscono
Utilizzo programmi gestionali che
l’istituzione scolastica acquisterà
AASS di riferimento del piano
2015/2016 - 2018/2019
2015/2016-2016/ 2017
“La segreteria digitale”
•
Il Dlgs 33 del 2013
•
Trasparenza e
Amministrazione
Destinatari
•
Personale di segreteria
Durata
20 h
Modalità
Nell’ambito del corso gli assistenti amministrativi
,dopo aver ricevuto una informazione preliminare in
relazione alle principali novità normative degli ultimi
anni in merito alle procedure digitali, riceveranno
istruzioni di carattere teorico- pratico in riferimento
alla corretta conservazione documentale ed al
corretto utilizzo del sito internet istituzionale
Risorse umane
Esperti esterni
Budget previsto
Euro 2000
Risultati attesi
Maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento
delle attività amministrative della segreteria.
Miglioramento delle possibilità di utilizzo del sito
istituzionale da parte dei docenti e dei destinatari del
servizio scolastico
Moduli
privacy
nella
Pubblica
188
Produzione e documentazione
Materiali di lavoro da condividere
Monitoraggio e valutazione
Prove comuni da somministrare nei momenti
inizio/fine progetto.
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli
apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al
percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo
di relazioni manifestate all’interno del gruppo d’aula,
ricadute motivazionali della valutazione).
189
Piano Nazionale Scuola Digitale
Premessa
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR,
con D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione
di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro
fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola,
adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e
dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Obiettivi del PNSD
•
•
•
•
•
•
•
•
sviluppo delle competenze digitali degli studenti
potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governante, la trasparenza e la
condivisione di dati
formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale
formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione
potenziamento delle infrastrutture di rete
valorizzazione delle migliori esperienze nazionali
definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale, una
nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Si tratta,
quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD prevede un’azione
dedicata, la #26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo).
L’AD sarà formato in modo specifico affinchè possa (rif. Prot. N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il
processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politiche legate all’innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”.
Il profilo dell’AD (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto ai seguenti ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi, favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il
protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del
PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche
sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la
didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni
190
esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni
della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale dell’Istituto, la
sottoscritta presenta il proprio piano di intervento secondo un’articolazione che prevede la realizzazione di
obiettivi a brevissimo termine, medio e lungo termine nel prossimo triennio.
Da un’analisi dei bisogni e delle risorse esistenti si rileva che attualmente la scuola presenta un laboratorio
di informatica con un numero di postazioni insufficienti per il numero degli alunni di ogni classe, solo in 12
aule del Circolo sono presenti LIM, assenza di postazioni informatiche in ogni classe ,assenza di spazi per la
progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti. Attingendo a Fondi PON “Per la
Scuola” FESR 2014/2020 e altri fondi MIUR si intende ottenere l’ infrastruttura di rete cablata e Wireless,
servizi legati alla connettività. Implementare aule con tablet e stazioni mobili complete che permettano di
focalizzare la didattica su una collaborazione totale tra gli allievi ed il docente ed offrire la possibilità di
ricerca e sviluppo delle conoscenze degli allievi in modo diretto e semplificato. Nell'ottica della
collaborazione e dei saperi condivisi, lo studente è da intendersi come protagonista attivo e non semplice
fruitore. E' per questo che la scuola deve porsi come soggetto in grado di progettare percorsi formativi basati
sulla dimensione operativa della conoscenza. Si tratta di modificare profondamente il modo di concepire
“l’ambiente scuola”, l’organizzazione dei suoi spazi e dei tempi d’apprendimento degli alunni, gli obiettivi
formativi e, soprattutto il ruolo dei docenti. Gli insegnanti devono considerare che la “sapienza digitale” che
gli adolescenti dimostrano quando apprendono in modo auto-diretto, soffre ad ogni modo delle “mancanze”
(di interesse, di metodo e via dicendo) rilevate nell’ambito della formazione istituzionale, per via di un uso
della tecnologia, in cui sono immersi, spesso molto tradizionale e decisamente orientato alla fruizione più
che alla produzione di contenuti. Nel PNSD s’intende introdurre nella pratica quotidiana strumenti e
modalità che si intersechino in modo “naturale”, ma incisivo, con quelli di tipo tradizionale. In particolare,
l’azione congiunta dei docenti deve mirare prioritariamente a far acquisire agli studenti gli strumenti e il
metodo attraverso i quali essi possano co-struire il proprio sapere ed utilizzarlo per dare “significato” al
“vivere in società” in modo autonomo, collaborativo e responsabile. Per tendere verso tali mete
irrinunciabili, l’approccio metodologico- didattico non può che essere improntato al criterio della
flessibilità. Flessibilità che consenta di agganciare e coinvolgere le diverse tipologie di studenti e di superare
le eventuali barriere che potrebbero ostacolare il dialogo educativo. Si rende necessario permeare l’operato
quotidiano con procedure e strumenti che favoriscano: - la comunicazione sincrona ed asincrona,
lineare/reticolare;-l’uso dei diversi linguaggi: verbale, visivo , audiovisivo, multimediale; - l’alternanza tra
lavoro individuale, in coppie, in piccoli gruppi, tutta la classe.
L’idea digitale della scuola e della mission che in tal senso si intende realizzare.
La nostra mission è una dichiarazione di intenti a cui vogliamo ispirarci nel definire gli obiettivi e
successivamente le strategie, delineando di conseguenza la nostra impostazione strategica. Fissare gli
obiettivi significa definire traguardi di tipo quantitativo, utili a dimensionare l’organizzazione e ad orientare
la sua strategia. Pertanto, la corretta definizione degli obiettivi richiede che essi siano: misurabili, ovvero
definiti in modo tale che sia possibile valutarne, a posteriori, il grado di raggiungimento, ciò sia per poterne
valutare la soddisfazione, che per poter comprendere le motivazioni dell’eventuale mancato raggiungimento;
raggiungibili, e dunque, che tengano conto delle diverse variabili e situazioni, realisticamente alla portata
dell’organizzazione e delle sue risorse; temporalmente limitati, ovvero indicati per un orizzonte di tempo
sufficiente per definire razionalmente, anche sulla base della complessità e della dimensione
dell’organizzazione, un percorso di crescita che tenga conto delle difficoltà iniziali di istituzione, ma valuti
anche le potenzialità dell’organizzazione una volta giunta alla fase di regime; geograficamente limitati,
ovvero riferiti all’area geografica specifica in cui la scuola opera. Perciò la mission deve essere: - chiara, non
generica - definita, non troppo ampia – attraente - condivisa da ogni membro dell’organizzazione. Delineare
la mission è propedeutico alla definizione della strategia dell’organizzazione. Nell’ottica di perseguire la
191
vision e la mission sopraindicate, si individuano i seguenti punti essenziali da perseguire come obiettivi e
valori fondanti del PNSD:
Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe.
Ottenere una suddivisione logica del traffico di rete per ottenere migliori performance possibili
Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici
da parte degli allievi e dei docenti.
Sostenere gli studenti nell’apprendimento, anche a prescindere dalla presenza fisica in classe, grazie
a capacità di registrazione e memorizzazione delle lezioni tenute. Ciò consentirebbe all’alunno che si
assenta frequentemente e a chiunque ne avesse bisogno, di non sentirsi mai escluso dal processo di
insegnamento-apprendimento.
Integrare gli studenti stranieri o ragazzi italiani con difficoltà lessicali e di comprensione o
organizzazione del testo grazie a capacità di sottolineare o evidenziare o ancora correggere testi sotto
gli occhi attenti di tutti, a capacità di fondere immagini e testi, etc.
Abolire le barriere architettoniche per studenti in possesso di handicap grazie a sistema audio video
ad hoc e interazione a distanza.
Includere nei processi di insegnamento-apprendimento tutte le diversità presenti nel gruppo classe.
Migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e l’organizzazione della didattica
disciplinare e transdisciplinare
Includere nei processi di insegnamento-apprendimento tutte le diversità presenti nel gruppo classe.
Migliorare il rendimento scolastico e le abilità socio-affettive di tutti gli studenti, introducendo nella
didattica quotidiana approcci metodologici e strumenti che ne valorizzino il protagonismo.
Migliorare la professionalità dei docenti in merito ad approcci metodologici e strumenti in grado di
agganciare i “digital natives”.
Formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione.
Partecipare alle migliori esperienze nazionali
Creare spazi web per la diffusione di materiali didattici.
Valori dichiarati nella mission e vision dell’Istituto, finalità ed obiettivi della nostra offerta formativa
trovano precisa corrispondenza con finalità ed obiettivi del PNSD. La progettualità dell’Istituto agisce
nell’ottica ed in linea con obiettivi di miglioramento della qualità dell’ istruzione e dell’attrattività della
scuola anche in vista della lotta alla dispersione, attraverso il potenziamento degli ambienti per
l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione
digitalizzazione della scuola. Si inizierà con una sessione formativa base per tutti i docenti sulle metodologie
e sull’uso degli ambienti per una didattica digitale integrata per poi procedere con una progettualità che
preveda azioni specifiche su competenze digitali, formazione in tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (TIC), acquisizione di strumenti digitali necessari. Il percorso di realizzazione del PNSD si
inserisce nell’Area specifica prevista nel PTOF “: “ Impariamo ad innovare ” .
192
•
INTERVENTI DI AVVIO PNSD
Primo periodo: dicembre 2015 - giugno 2016
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” e all’ora di Coding attraverso la
realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
•
Partecipazione alla settimana del PNSD dal 7 al 15 dicembre 2015 e relativa socializzazione
dell’evento :
o http://www.colombofrattaminore.gov.it/eventi-e-manifestazioni.html
•
Creazione di un gruppo di lavoro. Ripartizione compiti.
•
Elaborazione di un questionario di monitoraggio delle attività digitali già in atto e rilevazione del
livello di competenze digitali acquisite produzione di dispense sia in formato elettronico che
cartaceo per l’alfabetizzazione al PNSD d’istituto.
•
Creazione di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza a tutti i docenti e ai
docenti di nuova nomina sull’uso del registro elettronico, della comunicazione tramite email, e per
incontri dedicati alla prima alfabetizzazione digitale.
•
Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.
•
Istituzione Commissione Sito Web.
•
Sito web scuola: adeguamento alla normativa, inserimento sezione dedicata al PNSD,
pubblicazione delle buone pratiche messe già in atto nella scuola, elenco siti utili per la didattica
innovativa, lavori prodotti dagli alunni, informazioni su corsi online.
•
Creazione di rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.
•
Formazione specifica per Animatore Digitale. (per la Campania scuola capofila nella rete
regionale e scuola polo delle iniziative formative per la provincia di Napoli "ITI Augusto
Righi".
•
Inventario di tutto il materiale digitale dell’istituto
193
•
AMBITO: FORMAZIONE
PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017
Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare, analizzare e determinare i diversi livelli
partenza al fine di organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le competenze di base
informatiche e/o potenziare quelle già esistenti.
•
Formazione di competenze informatiche di base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti
a scuola.
•
Utilizzo del registro elettronico e agenda della programmazione elettronica.
•
Formazione base dei docenti all’uso delle LIM.
•
Formazione sull’uso delle Google Apps ( con gli strumenti di Google si possono incrementare le
competenze informatiche, sia dei docenti che degli alunni. Risultano davvero molto versatili).
•
Formazione sull’uso del coding nella didattica.
•
Formazione base sulle metodologie e sull'uso degli strumenti
integrata.
•
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.
•
Formazione per l’uso di applicazioni specifiche per l’insegnamento delle lingue.
•
Formazione per utilizzo spazi Drive condivisi.
•
Formazione Flipped Classroom ( sessione sperimentale per gruppo docenti interessati).
•
Workshop aperti al territorio relativi a : La scuola digitale project - based
•
SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018
Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.
per una
didattica digitale
•
Formazione su : app da utilizzare in classe, strumenti di condivisione, repository di documenti,
forum e blog, aule virtuali.
•
Mantenimento di uno sportello permanente (fisico e digitale) per assistenza.
•
Workshop per tutti i docenti inerenti:
o utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana
o utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.
creazione e validazione di object learning
o sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali.
o Strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti di origine straniera.
•
Formazione e uso del coding per la didattica.
•
Formazione per docenti e per gruppo di studenti per la realizzazione video, utili alla didattica e alla
documentazione di eventi/ progetti di istituto.
194
•
Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
•
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
•
Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità: utilizzo nella scuola primaria
delle ore di programmazione per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulle
tematiche del digitale.
•
TERZA ANNUALITA’ 2018/2019
Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.).
•
Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio.
•
Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie,
comunità.
•
Incontri per l’utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di questionari) e
rendicontazione sociale (monitoraggi).
•
Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.
•
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
•
AMBITO:COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
PRIMA ANNUALITA’ 2016/2017
Utilizzo di un Cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.
•
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice della scuola
Primaria.
•
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali.
•
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
•
Ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle
priorità del PNSD.
•
Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.
•
SECONDA ANNUALITA’ 2017/2018
Realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.
•
Creazione di un repositary d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la
condivisione del materiale prodotto.
•
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
•
Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la creatività.
•
Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale.
•
Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.
•
Implementazione del sito internet della scuola.
195
•
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
•
Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.
•
TERZA ANNUALITA’ 2018/2019
Cogliere opportunità che derivano dall’uso consapevole della Rete per affrontare il problema del
digital divide, legato alla mancanza di competenze in ambito ICT e Web.
•
Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti.
•
Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy.
•
Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali
che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del
dialogo scuola-famiglia. ( coinvolgimento del Comitato dei genitori)
•
Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente mediale.
•
Nuove modalità di educazione ai media con i media.
•
Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici.
•
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con
altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni / Università.
•
Azione di segnalazione di eventi/ opportunità formative in ambito digitale.
Gli attori del PNSD, oltre all’animatore digitale, sono:
Il Team digitale composto dalla docente Vigliotti Dosolina e dalla docente De Rosa Antonietta
Il team per l’innovazione tecnologica supporterà l'animatore digitale e accompagnerà adeguatamente
l’innovazione didattica nella scuola con il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole,
nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento
e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi
di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola. L’animatore digitale e il team per
l’innovazione tecnologica dovranno essere promotori, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in
raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni:
ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata;
realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi;
biblioteche scolastiche come ambienti mediali;
coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici;
ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle
priorità del PNSD;
registri elettronici;
sviluppo del pensiero computazionale;
introduzione al coding;
Coding.
196
E’ prevista, nell’anno scolastico 2016/2017, la formazione specifica di ulteriori 10 docenti.
Infine la nostra istituzione scolastica ha aderito al bando del MIUR per la realizzazione di Curricoli Digitali
nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, che prevedono il coinvolgimento dell’intera comunità
scolastica e saranno disponibili per tutto il sistema scolastico, al fine di garantire lo sviluppo delle
competenze digitali.
197
Gestione delle risorse
1. Premessa
In merito alla gestione delle risorse la Legge 107/2015
comma 14 prevede che nel Piano dell’offerta formativa sia indicato:
Il fabbisogno dei posti comuni e del sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli
insegnamenti con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché
del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei
limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa
Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
La legge, inoltre, fornisce ulteriori indicazioni :
comma 11
“ A decorrere dall’a.s. 2015/2016, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
provvede, entro il mese di settembre, alla tempestiva erogazione a ciascuna istituzione scolastica
autonoma del fondo di funzionamento in relazione alla quota corrispondente al periodo compreso tra
il mese di settembre e il mese di dicembre dell’anno scolastico di riferimento.Contestualmente il
Ministero comunica in via preventiva l’ulteriore risorsa finanziaria, tenuto conto di quanto
eventualmente previsto nel disegno di legge di stabilità, relativa al periodo compreso tra il mese di
gennaio e il mese di agosto dell’anno scolastico di riferimento, che sarà erogata nei limiti delle
risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente entro e non oltre il mese di febbraio dell’esercizio
finanziario successivo”.
comma 20
“ Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria sono
utilizzati, nell’ambito di risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola
primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi
di istruzione in qualità di specialisti, ai quali è assicurata una specifica formazione nell’anno del Piano
nazionale di cui al comma 124”.
Alla luce di quanto disposto dalla normativa, la nostra istituzione scolastica elabora la previsione triennale
del fabbisogno organico del personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario.
198
FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
E DI POTENZIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA DELL’INFANZIA
FABBISOGNO TRIENNIO
ORGANICO
SCUOLA
A.S.
POSTI
COMUNI
POSTI DI
SOSTEGNO
12
2
12
0
12
0
16/17
17/18
18/19
POSTI
ORGANICO
POTENZIATO
MOTIVAZIONI
SCUOLA PRIMARIA
FABBISOGNO TRIENNIO
Organico
Scuola
A.s.
16/17
Posti
Comuni
Posti
di
Sostegno
43
21
Posti
Organico
Potenziato
5
17/18
14
5
18/19
9
5
Motivazioni
2 unità per il tempo pieno
2 unità per il progetto potenziamento
competenze di italiano e matematica
1 untà per attività motoria
supplenze
2 unità per il tempo pieno
2 unità per il progetto potenziamento
competenze di italiano e matematica
1 untà per attività motoria
supplenze
2 unità per il tempo pieno
2 unità per il progetto potenziamento
competenze di italiano e matematica
1 untà per attività motoria
supplenze
199
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO, AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
PLESSO/SEDE
STACCATA e/o
COORDINATA
Sede staccata
Via Manzoni
Collaboratori
scolastici
N. CLASSI
Sede centrale
Via Sacco e Vanzetti
N. ALUNNI
N. UNITA’ DI
PERSONALE
25
519
7
16
338
5
Assistenti
amministrativi
5
Assistenti
tecnici
1
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
PLESSO/SEDE
STACCATA e/o
COORDINATA
TUTTO
L’ISTITUTO
TUTTO
L’ISTITUTO
TIPOLOGIA
DOTAZIONE
TECNOLOGICA
MOTIVAZIONE
DELLA
SCELTA
Realizzazione delle
infrastrutture di rete
WLAN
Rendere più fruibile
l’uso delle nuove
tecnologie nel processo
di insegnamentoapprendimento
Realizzazione e
ampliamento delle
infrastrutture di rete
LAN/WLAN
Realizzazione
ambienti digitali
TUTTO
L’ISTITUTO
TUTTO
L’ISTITUTO
Realizzazione di
lavoratori artisticomusicali e spazi per
l’accoglienza
Rendere più fruibile
l’uso delle nuove
tecnologie nel processo
di insegnamentoapprendimento
Sviluppo delle
competenze digitali
degli studenti
Favorire i processi di
integrazione all’interno
dell’isittuto e con il
territorio
FONTE DI
FINANZIAMENTO
ASSE II
INFRASTRUTTURE PER
L’ISTRUZIONEFONDO EUROPEO DI
SVILUPPO REGIONALE
(FESR) –“QUALITA’ AMBIENTI
SCOLASTICI” OBIETTIVO
SPECIFICO – E1
Bando 9035 del 13/07/2015
“REALIZZAZIONE/AMPLIAMENTO
RETE LAN/WLAN –AZIONE 10.8.1.A1
Bando 12810 del 15/10/2015
“REALIZZAZIONE AMBIENTI
DIGITALI –AZIONE 10.8.1.A3
Avviso Pubblico Miur del 5/11/2015
Ricognizione dell’esistente
a) Risorse umane
200
Il personale scolastico del Circolo “C.Colombo” è composto come di seguito.
L’attribuzione dei compiti è condivisa e ben definite e tuttavia, in un’ottica sdi valorizzazione ed
ottimizzazione delle risorse umane si procederà :
ad una mappatura delle competenze formali ed informali dei docenti e del personale della
scuola
ad una mappatura dei titoli professionali dei docenti e del personale della scuola
Personale Docente ScuolaPrimaria
Docenti
Numero
Scuola Primaria Comuni
40
Scuola Primaria Potenziamento
4
Scuola Primaria Sostegno
12
Scuola Primaria Religione Cattolica
3
ScuolaPrimaria Lingua Straniera
3
Scuola Primaria Totale
Docenti
62
Personale Docente Scuoladell’Infanzia
Docenti di Scuola dell’Infanzia Comuni
12
Docenti di Religione Cattolica Scuola dell’Infanzia
1
Docenti di sostegno Scuoladell’Infanzia
2
Scuola Primaria Totale
Docenti
Totale complessivo
docenti
15
73
PersonaleA.T.A.
Tipologia
Numero
Direttore dei Servizi GeneraliAmministrativi
1
AssistentiAmministrativi
4
CollaboratoriScolastici
10
201
Totale Personale A.T.A.
15
b) Risorse economiche
Fondo di funzionamento
Le somme del finanziamento statale erogate al Circolo “C. Colombo” nell’esercizio Finanziario 2015/2016
sono così destinate:
Spese per LSU
Spese per alunni H : spese per acquisto materiale specialistico alunni H
Spese per il funzionamento amministrativo: noleggio macchine fotocopiatrici, servizio di cassa,
materiale di cancelleria, spese postali, spese per abbonamenti a riviste, ecc.
Spese per funzionamento didattico: spese per acquisto di materiale didattico di facile consumo.
Contributo volontario
Il finanziamento delle famiglie contribuisce alla qualità dell’offerta formativa dell’intera scuola. Con esso la
nostra istituzione scolastica
Acquista materiale didattico
Provvede alla manutenzione scolastica straordinaria
Acquista piccoli arredi
Piano Nazionale Scuola Digitale
Il finanziamento statale erogato per il Piano Nazionale Scuola Digitale sarà impiegato in:
Spese di gestione e amministrazione del Piano
Strumenti di formazione
Bonus per la valorizzazione dei docenti
Il finanziamento statale stanziato per la valorizzazione dei docenti sarà assegnato agli stessi sulla base dei
criteri individuati dal Comitato di Valutazione
c) Risorse del territorio
Con gli Enti , le Associazioni, le Agenzie formative del territorio si stipulano Accordi, Convenzioni,
Intese per specifici progetti al fine di favorire l’ottimizzazione delle risorse umane, economiche ed
infrastrutturali dei partners degli accordi. Per la specifica degli Accordi, Convenzioni e
collaborazioni si rimanda alla sezione Assetti Organizzativi
202
MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE
1. Premessa
Una scelta di senso
La scuola è un’organizzazione molto complessa e strutturata, che produce un servizio, come quello
educativo, ed in quanto tale, non può sottrarsi alle regole che governano tutte le organizzazioni, tra le quali
rientra la valutazione della sua efficienza ed efficacia.
In tal caso assume particolare rilievo la capacità di autovalutazione che l’istituzione scolastica sviluppa.
L’esigenza di una valutazione di qualità per la scuola autonoma è da ricercarsi in due fondamentali istanze:
una di natura professionale, l’altra di responsabilità sociale. Dal punto di vista professionale le procedure
autovalutative rappresentano la più alta espressione dell’autonomia scolastica in quanto capacità di valutare
criticamente e costruttivamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza, connotando l’autonomia
stessa come consapevole e responsabile assunzione di scelte e comportamenti educativi e didattici. Come
responsabilità sociale l’autovalutazione di istituto costituisce la base informativo-conoscitiva per qualsiasi
azione di controllo sociale, caratterizzandosi come attività attraverso la quale la singola scuola assume le
proprie responsabilità educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi risultati. Il momento
autovalutativo, quindi, risulta funzionale agli operatori interni come verifica della validità delle scelte
effettuate e come momento di autoregolazione delle scuole stesse.
L’autovalutazione, poi, sarà il punto di partenza di una valutazione esterna, diventando parte di una
valutazione più complessiva, in quanto confronto della visione interna con termini di riferimento esterni,
ossia con standard di qualità del servizio valutativo che sono statidefiniti a livello nazionale.
Naturalmente il momento etero-valutazione sarà volto a conoscere, promuovere e migliorare le condizioni di
efficacia e di efficienza dell’offerta formativa, senza alcuna pretesa sanzionatoria o fiscale che, di fatto,
negherebbe l’autonomia decisionale della scuola e mortificherebbe la natura professionale delle scelte e la
capacità progettuale di tutti gli operatori scolastici.
Il sistema di autovalutazione,adottato dal nostro Circolo didattico si traduce, quindi, in una retroazione o
feedback che consente di revisionare le scelte fatte ed i percorsi didattici progettati, secondo le esigenze
emergenti dalle situazioni educative e didattiche.
La scelta di adottare un sistema di autovalutazione, pertanto, si propone come procedura atta a promuovere
l’incremento degli aspetti qualitativamente più efficaci ed apprezzabili del sistema scolastico e tale da
rendere recessivi, invece, quegli elementi che risultano scarsamente efficaci e poco congruenti con gli scopi.
Riferimenti normativi
Il Regolamento sulla Valutazione DPR del 28 marzo 2013, n.80 rappresenta la cornice di
riferimento all’interno della quale collocare tutti i processi di valutazione dell’Istituzione Scolastica.
All’ Art. 2 definisce gli Obiettivi e organizzazioni del S.N.V.; All’ Art. 6 fissa le tappe del
Procedimento di valutazione : a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche: 1) analisi e verifica
del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle
rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi,
oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; 2) elaborazione di un rapporto
di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto
dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento; b) valutazione esterna: 1)
individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di
indicatori di efficienza ed efficacia previamente definiti dall'Invalsi medesimo; 2) visite dei nuclei
di cui al comma 2, secondo il programma e i protocolli di valutazione adottati dalla conferenza
ai sensi dell'articolo 2, comma 5; 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di
miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei; c) azioni di miglioramento: 1)
definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi
anche con il supporto dell'Indire o attraverso la collaborazione con università enti di ricerca,
associazioni professionali e culturali. Tale collaborazione avviene nei limiti delle risorse umane e
203
finanziarie disponibili e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; d)
rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: 1) pubblicazione, diffusione dei risultati
raggiunti attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una
dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di
appartenenza.
L’ ATTO di INDIRIZZO priorità politiche del MIUR per l’anno 2016 ribadisce la priorità della
valutazione : Priorità politica 7- VALUTAZIONE Valorizzare il Sistema Nazionale di Valutazione
usando al meglio i dati. Costruire un sistema organico per Dirigenti scolastici e insegnanti.
Diffondere la cultura della valutazione cui ancorare priorità formative e obiettivi dirigenziali.
2. La valutazione a scuola
La cultura della valutazione nasce nella nostra scuola con una serie una serie di azioni dirette sia a
consolidare la prassi di valutazione degli apprendimenti in linea e sulla base delle valutazioni esterne (prove
Invalsi,Ocse Pisa) e delle competenze richieste a livello europeo, sia a creare una prassi di autovalutazione
condivisa che consenta un effettivo processo di miglioramento a partire da una completa consapevolezza da
parte del personale di obiettivi, processi e attori dell’ organizzazione. Si è partiti dall’ esigenza di superare
la logica tradizionale dell’ adeguamento a standard di qualità (la scuola possiede la certificazione ISO 9004)
per passare dall’ ottica del “fare bene le cose” a quella del “che cosa fare bene”.
LE AZIONI
Il Percorso Qualità
Manuale della qualita’
Il Polo Qualità di Napoli, istituito con D.M. 230 del 17/10/2000, promuove e sostiene processi di
innovazione e sperimentazione volti (come si legge in “Per una scuola di qualità” – Linee Guida, MIUR,
2003) ad aprire “prospettive per un miglioramento dell’offerta formativa attraverso gli interventi metodici di
confronto dei processi di Progettazione/Programmazione, erogazione e valutazione delle attività della scuola:
l’applicazione estensiva di questo metodo consente agli istituti scolastici di rendere i servizi più efficaci e
coerenti con l’identità della Scuola resa esplicita nella mission”.
Il Manuale della Qualità rappresenta il sistema di gestione della qualità dell’Istituto ed è vincolante per tutte
le persone che concorrono alla realizzazione delle Attività dell’Istituto stesso.
Il Manuale è stato redatto in linea con la Norma ISO 9004:2009 e con la consulenza tecnica del Polo Qualità
di Napoli allo scopo di: documentare l’intero impianto organizzativo nel rispetto di tutti i punti della norma
ISO9004:2009 del Sistema Gestione Qualità; definire le responsabilità, le funzioni ed i compiti, delle persone
impegnate nel processo di erogazione del servizio scolastico;
garantire la qualità attraverso il rispetto delle procedure documentate ed il costante controllo delle attività
che influenzano la qualità dei servizi; coinvolgere tutto il personale nella definizione del Sistema e nel
mantenimento della corrispondenza tra requisiti specificati e risultati, fino al costante miglioramento dei
valori di tutti i parametri della qualità; rappresentare un punto costante di riferimento per tutte le parti
interessate al fine di realizzare gli obiettivi e le azioni pianificate.
Cometa plus
Si tratta di un software strutturato in modo da consentire un analisi guidata ripercorrendo le attività che
una scuola compie per realizzare il servizio scolastico. Si procede per livelli successivi di approfondimento:
dalle fasi del servizio (offerta, progettazione, ecc) alle attività che individuano gli aspetti più operativi Per
rispondere ad ogni domanda è necessario riscontrare la presenza di alcuni elementi di riferimento che
dimostrano la realizzazione dell’attività.
Gli elementi di riferimento possono essere costituiti da: evidenze, cioè il riscontro di un fatto, la presenza di
un documento, la realizzazione di un evento o altro fatto significativo; dati e informazioni presenti e
utilizzati dalla scuola per valutare, prendere decisioni, comunicare i risultati ottenuti; statistiche, cioè la
presenza di informazioni strutturate utilizzate nel processo decisionale della scuola.
204
Il sistema permette di: a)rilevare gli aspetti più significativi del processo di erogazione del servizio
scolastico; b) integrare le informazioni del questionario con una raccolta di dati (contesto socio economico,
caratteristiche degli studenti, risorse umane, strutturali ed economico finanziarie); c) misurare i risultati di
efficacia relativi alla didattica e ai servizi; d) valutare il rapporto tra le risorse impegnate e i risultati
raggiunti (efficienza); elaborare informazioni per consentire decisioni a vari livelli.
Rete musa
Finalità e ambiti di operatività dell'accordo
La costituzione della RETE MUSA tra il Polo Qualità di Napoli - USR per la Campania e le Istituzioni
Scolastiche certificate secondo la norma UNI EN ISO 9004:2009 è finalizzata,
- al sostegno reciproco e l'azione comune: nell’ambito dello sviluppo dell'innovazione organizzativa e
didattica; della progettazione e realizzazione di attività e servizi di ricerca didattica ed educativa per
la promozione di un’offerta formativa inclusiva; della costruzione di rapporti e di interazioni con il
mondo del lavoro e delle professioni; della ricerca, alla documentazione e al monitoraggio dei
processi di implementazione del Sistema Gestione Qualità nella scuola,
- a costruire ed affermare a tutti i livelli una cultura della valutazione e del miglioramento continuo dei
sistemi d’istruzione e formazione;
- a potenziare le attitudini alla collaborazione sinergica - pur nella specificità dei ruoli - tra
professionalità e ambiti operativi diversi per promuovere il miglioramento del processo di
apprendimento/insegnamento;
- a promuovere la conoscenza e la contestualizzazione delle norme e procedure UNI EN ISO
9004:2009 per favorire l’approccio per processi previsto dal Sistema Gestione Qualità nella Scuola;
- a definire e realizzare modelli e strumenti di comunicazione inerenti gli ambiti della ricerca, atti a
perseguire il miglioramento del processo di apprendimento/insegnamento;
- a realizzare una rete di esperienze di cooperazione tra scuole per favorire il confronto e la
condivisione delle buone prassi;
- a sviluppare forme di collaborazione, partenariato, identificando le modalità operative più efficaci
per favorire e ampliare la collaborazione tra i soggetti a diversi livelli: reti di scuole, consorzi,
partnership;
- a promuovere occasioni di confronto e scambio di esperienze, strumenti e buone pratiche per la
gestione dell'Istituzione Scolastica, allo scopo di sostenere i dirigenti, gli insegnanti e tutto il
personale della scuola nella ricerca di soluzioni efficaci e funzionali alle molte problematiche poste
dall'autonomia;
- a sviluppare l'integrazione del sistema promovendo accordi di programma tra il mondo della scuola e
il mondo del lavoro;
- alla diffusione per l'intero sistema nazionale delle esperienze, delle metodologie, degli strumenti,
dei risultati prodotti nell'ambito del Progetto Qualità;
- ad adottare di un modello innovativo di rete tra i soggetti partner fondato sulla metodologia della
ricerca-azione e sulla creazione di laboratori permanenti di sperimentazione.
La Rete PRO.VA.MI
La nostra scuola costituisce scuola capofila per la costituzione di una rete territoriale“PROVAMI” con
numerose scuola del territorio con l’intento di approfondire le tematiche della valutazione, intervenire sulla
formazione ed uscire da un’ottica referenziale. Si è creata una rete territoriale di scuole campane e non che
possa capitalizzare le esperienze realizzate e si faccia promotrice di nuovi sfidanti percorsi nella
progettazione e realizzazione di percorsi di valutazione e miglioramento, coerenti con la pianificazione a
livello di scuola, ma anche a livello di micro e macro - territorio nel perseguimento dell’obiettivo finale del
miglioramento del sistema scolastico la Rete si è posta l’obiettivo di agire nei seguenti ambiti:
sistemi di rilevazione dei dati relativi ai fenomeni più significativi dei processi e dei risultati
insiti nella organizzazione e nella gestione della scuola;
205
autoanalisi di sistema;
progettazione e pianificazione del miglioramento;bilancio sociale.
della rete PROVAMI consente di:
• valorizzare esperienze significative in tema di qualità, autovalutazione e miglioramento;
• consolidare la collaborazione tra scuole che studiano e attuano la qualità nei loro processi
didattici, organizzativi e gestionali;
• sviluppare l’autonomia di ciascuno riducendo l´autoreferenzialità attraverso la comunicazione, il
confronto e la valorizzazione delle esperienze, a livello locale - nazionale ed europeo;
• ottenere maggiori possibilità di riconoscimento del valore aggiunto prodotto nelle singole realtà e
nella rete;
• accedere a finanziamenti pubblici e privati.
Gli obiettivi della rete PROVAMI:
• favorire la creazione di uno spazio libero per la circolazione delle idee e delle iniziative delle
singole scuole in merito ai percorsi di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione;
• mettere in comune le migliori pratiche sviluppate all’interno delle singole scuole in merito;
• diffondere attività di ricerca, formazione, tutoring su temi condivisi;
• organizzare periodicamente eventi comuni di condivisione e confronto;
• strutturare interventi mirati di supporto tra pari relativi a singole prassi o processi
• rafforzare il raccordo tra le scuole aderenti alla rete e ambienti culturali afferenti al mondo della
ricerca e del lavoro su tematiche innovative
• esprimere una rappresentanza unitaria delle scuole in rete nei confronti di enti ed istituzioni.
L’autovalutazione dell’Istituzione scolastica prima del DPR 80/2013
La nostra istituzione scolastica ha operato nel tempo e prima che il dettato normativo lo imponesse ad una
mappatura dei Processi e degli Ambiti da sottoporre ad autovalutazione e per i quali ha avviato un processo
di costruzione di un sistema di indicatori che sono stati poi utilizzati anche nel percorso di autovalutazione
proiettato alla stesura del RAV
PROCESSI ED AMBITI SOTTOPOSTI A MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
CONTESTO E RISORSE
AREA DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA
AREA DELLA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
PROCESSI DELL’ASSETTO GESTIONALE ED ORGANIZZATIVO
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
AREA DELLA CONTINUITA’ E DELL’ORIENTAMENTO
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
DIMENSIONE METODOLOGICA
INDICATORI E STRUMENTI
Indicatori per area
Progettazione didattica
• Presenza di gruppi di lavoro e di commissioni per la progettazione (gruppi per l’inclusione, gruppo
di miglioramento, gruppo elaborazione del POF, gruppo continuità, gruppo visite guidate)
• Numero di incontri previsti per la programmazione e la progettazione
• Numero dei dipartimenti
• Numero dipartimenti per disciplina
• Numero dipartimenti per assi culturali
• Numero di incontri dipartimentali e modalità di lavoro
• Presenza di un sistema strutturato per monitorare, valutare e migliorare la progettazione
Valutazione degli studenti
• Presenza di griglie di valutazione per disciplina
206
•
Presenza di un sistema di monitoraggio e valutazione delle competenze in uscita al termine delle
attività extracurricolari
• Numero di corsi di recupero e potenziamento
• Efficacia degli interventi dei corsi di recupero e potenziamento
Ambienti di apprendimento
• Individuazione e definizione di compiti dei responsabili di servizi accessori (biblioteca, laboratori)
• Presenza e rispetto del regolamenti di laboratori e servizi accessori
• Fruibilità dei servizi accessori (biblioteca, laboratori) rilevata per classi e sedi
• Modalità e frequenza di soluzioni e supporti didattici nelle classi per gestire e sostenere le attività di
apprendimento e miglioramento
Dimensione metodologica
• Numero di metodologie didattiche innovative
• Frequenza dell’uso di metodologie didattiche innovative
• Presenza di sistemi di monitoraggio dei percorsi didattici innovativi
Competenze chiave di cittadinanza
• Numero di strumenti di diffusione di documenti chiave come regolamento di istituto , contratto
formativo ( e patto educativo di corresponsabilità)
• Numero di episodi di mancato rispetto dei regolamenti
• Presenza di certificazioni delle competenze in uscita e adeguate alla richiesta del territorio
• Numero di indicatori di valutazione relativi alla sostenibilità ambientale (competenze conseguite
dagli alunni in merito a problematiche ecologiche, gestione dell’energia, riduzione dei consumi,
inquinamento dell’aria, gestione dei rifiuti)
• Numero di indicatori di valutazione relativi a competenze etiche, sociali e di partecipazione
democratica.
Strumenti
• Questionari
• Focus group
• Interviste
• Osservazione
Il processo di Autovalutazione e miglioramento alla luce del DPR 80/2013
In allegato RAV e PdM
207
Allegato 1 - Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico
ATTO D’INDIRIZZO
AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTI
−
−
−
−
−
−
il TU sulle norme di istruzione 297/94 ;
il D.P.R. n. 275/99;
il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4,
del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4
AGOSTO 2009, N. 133 ;
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;
il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto ( RAV );
la Legge n. 107/2015 “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il
riordino delle disposizioni legislative vigenti” che istituisce il Piano Triennale dell’Offerta
Formativa per il triennio 2016/2017- 2017/2018- 2018/2019 da elaborare ed approvare entro il 31
ottobre 2015 sulla base di Linee di indirizzo
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO
Il Collegio Docenti, nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica , è chiamato ad elaborare il Piano per il
triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.
Si riportano qui di seguito i commi della Legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano dell'Offerta
Formativa Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili:
Art. 1 Comma 7. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali
disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che
intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di
autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché' in riferimento a iniziative di potenziamento
dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati
come prioritari tra i seguenti:
208
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante
il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e
della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed
economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto
allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla produzione e ai legami con il
mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la
collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e
aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore
e le imprese;
n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte
orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo
2009, n. 89;
o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
209
q) individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni
e degli studenti;
r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il
terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
s) definizione di un sistema di orientamento.
Comma 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche
la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario,
nonché' la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni
scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
Comma 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il
limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione,
dell’università e della ricerca gli esiti della verifica.
Comma 14. L'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.
275, e' sostituito dal seguente: «Art. 3 (Piano triennale dell'offerta formativa). - 1. Ogni istituzione scolastica
predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa,
rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a
livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico
della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e
riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti
professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:
a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli
insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché'
del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei
limiti delle risorse previste a legislazione vigente;
b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.
3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel
rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica
22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre
2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché' i piani di miglioramento
dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo
2013, n. 80.
4. Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico . Il piano è approvato dal consiglio
d'istituto.
210
5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti
locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì
conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole
secondarie di secondo grado, degli studenti».
Comma 15. All'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, come sostituito dal
comma 14 del presente articolo, si provvede nel limite massimo della dotazione organica complessiva del
personale docente di cui al comma 201 del presente articolo.
Comma 16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità
promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della
violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e
i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui
all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.
Comma 17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli
studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa,
che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresì ivi pubblicate tempestivamente
eventuali revisioni del piano triennale.
Comma 22 Nei periodi di sospensione dell’attività didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, anche
in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore,
possono promuovere, nell’ambito delle risorse umane finanziarie e strumentali disponibili a legislazione
vigente, attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici.
Comma 29. Il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e
iniziative diretti all'orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché' la
valorizzazione del merito scolastico e dei talenti. A tale fine, nel rispetto dell'autonomia delle scuole e di
quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 1° febbraio 2001, n.
44, possono essere utilizzati anche finanziamenti esterni.
Si richiamano le differenze con il POF così come disegnato dal DPR 275/1999 Art. 3 (Piano dell'offerta
formativa) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il
Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.2. Il Piano dell'offerta
formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a
livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico
della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e
riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti
professionalità. 3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato
dal consiglio di circolo o di istituto. 4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari
rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul
211
territorio. 5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto
dell'iscrizione)
Per l’ elaborazione del documento , il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti
indicazioni:
►Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della istituzione
scolastica e l’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission già condivise e dichiarate nonché al
patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della
scuola.
► Il PTOF esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le
singola scuola adotta nell'ambito della sua autonomia in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi ,
determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflettendo le esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa.
Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche.
Tale progettazione ( sia nella definizione del curricolo caratterizzant, e che nella identificazione delle azioni
progettuali):
A) deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle
reali esigenze dell’utenza sulla base dei quali si evince che è necessario:
- rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante l’identità
dell’istituto;
- strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle
Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i
livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì
i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del
diritto-dovere all’istruzione;
- migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo
d’istituto);
- superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in
modo da contribuire , mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di
cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua
madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico- matematiche, competenze digitali) ed
a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza
culturale, competenze sociali e civiche);
- operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà
sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle
eccellenze;
- monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione
precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
- abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono;
- implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,
miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
212
-
-
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all’interno
dell’istituzione;
promuovere l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione metodologicodidattica;
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi,
progetti, fundraising e crowd funding;
operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
B) Rispondere ad obiettivi individuati come prioritari dalla legge :
- potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
- potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte,
nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni,
anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali
settori;
- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni
comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità;
- sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
- alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
- potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano,
con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela
del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché' alla
produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
- potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
- prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del
bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli
alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il
supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni
di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni
adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
- valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare
e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del
terzo settore e le imprese;
- apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per
articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del
monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
- valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
- individuazione di percorsi di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni e degli studenti;
- alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti
locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori
culturali;
213
-
definizione di un sistema di orientamento.
Il PTOF deve includere, inoltre:
► i Regolamenti;
►il Piano di miglioramento elaborato sugli esiti del RAV. Il PDM avrà una naturale corrispondenza con i
contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi saranno
speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di autovalutazione.
► il Piano di Formazione del Personale docente e del Personale Ata. Considerando che le attività di
formazione devono essere definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale
dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche sulla
base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del
Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di
categoria.
► il fabbisogno di posti comuni e di sostegno
►il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa ai docenti che andranno a far parte
dell’organico cosiddetto potenziato, a dire della Nota Miur 30549 del 21 settembre scorso, spetterà svolgere,
nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa. Di
conseguenza tali docenti saranno impiegati per la qualificazione del servizio scolastico. Alle scuole è lasciato
il compito di elencare le priorità relative al potenziamento, cosiddetti campi, in cui detti docenti dovranno
impegnarsi. L’azione dirigenziale avrà anche in questo caso un peso per le capacità di impiego e
valorizzazione delle risorse assegnate.
► il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliare;
►il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.
Il Piano , così elaborato dal Collegio Docenti, è approvato dal Consiglio di Circolo e pubblicato su Portale
Unico (comma 136 ) dove sono pubblicate tempestivamente anche eventuali revisioni, includendo così la
rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
Il Collegio docenti è tenuto ad una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere
deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle
pubbliche amministrazioni.
Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi
cambiamenti normativi, si avvisa sin d’ora che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui
il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente
e fattiva collaborazione ed auspica che con entusiasmo si possa lavorare insieme per il miglioramento della
nostra scuola.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Silvia Rosati
214
Allegato 2 - Piano di miglioramento
PIANO DI MIGLIORAMENTO
RESPONSABILE del Piano: Dirigente scolastico Prof.ssa Rosati Silvia
GRUPPO DI MIGLIORAMENTO
Il gruppo di Miglioramento è composto dagli stessi membri dell’Unità di valutazione, costituitasi durante in
fase di Autovalutazione e redazione del RAV. Tra i docenti membri del Gruppo di Miglioramento uno
ricopre il ruolo di Funzione Strumentale per la Valutazione, uno quello di Funzione Strumentale per
l’Elaborazione del PTOF, un’ altra docente svolge la funzione di Coordinatrice della scuola dell’Infanzia.
Attraverso tale composizione del gruppo si è inteso favorire uno stretto raccordo tra i processi di
autovalutazione a monte e tra i processi di pianificazione dell’offerta formativa a valle della redazione del
PdM. La componente, coordinatrice scuola dell’infanzia ha assicurato il raccordo tra i due ordini di scuola.
Composizione del gruppo che segue la progettazione e la realizzazione del PdM:
Nome e Cognome
Ruolo
scolastica
nell’organizzazione Ruolo
nel
miglioramento
Silvia Rosati
Dirigente scolastico
Dirigente scolastico
Rossella Del Prete
Docente scuola primaria
Referente
Teresa Cristiano
Docente scuola primaria
Docente
Caterina Lupoli
Docente scuola primaria
Docente
Annunziata Torino
Docente scuola dell’infanzia
Docente
Orsola Russo
Docente scuola primaria
Docente
team
di
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Le idee guida per il miglioramento scaturite in sede di autovalutazione , si sono via via definite in seguito
alla compilazione del RAV in considerazione della necessità di valorizzare l’esistente (punti di forza della
215
scuola/risorse), di operare a partire e su vincoli specifici, sulla base di priorità su cui intervenire in quanto
inerenti aspetti estremamente problematici , ma anche dal forte impatto, con la definizione di traguardi
obiettivi, misurabili, raggiungibili.
Scenario di riferimento
Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento
Il contesto socio-culturale in cui la scuola è L’ambito territoriale, in cui opera il Circolo
didattico interessato non ha visto uno sviluppo
inserita
industriale, né un adeguato orientamento al mondo
(reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali del lavoro, dal momento che non ci sono stati
dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli percorsi formativi integrati, capaci di costruire le
educativi di riferimento, offerte per la gestione del dovute sinergie con Enti ed Istituzioni locali, con
tempo libero)
una conseguente crescita della disoccupazione ,
mentre la modifica radicale dei vecchi assetti
sociali ha spesso determinato la diffusione di
fenomeni di precarizzazione e di frammentazione.
Dal punto di vista socioculturale, inoltre l'ambiente
locale è povero di attrezzature di ogni tipo
(sportive, teatrali, associative, culturali ecc.), è poco
stimolante ed è caratterizzato: da una sostanziale
difficoltà di socializzazione, da una carenza di
spirito di associazione, da una bassa percentuale di
consumi culturali e da un uso limitato di strumenti
informatici e di comunicazione, da fenomeni di
devianza sociale, dalla sfiducia nelle istituzioni
pubbliche e formative, dall’ esistenza di un divario
tra il mondo dell'istruzione-formazione ed il mondo
economico-produttivo, dalla difficoltà dei genitori
di sopperire con le proprie risorse alle carenze del
territorio.
L’organizzazione scolastica
(Composizione popolazione scolastica alunni,
strategie della scuola per il coinvolgimento delle
famiglie, obiettivi del POF, modalità
di
condivisione metodologica e didattica tra
insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari,
gestione della scuola, sistemi di comunicazione)
Sedi, dislocazione e numero di persone
L’Istituto è distribuito su due plessi: la sede
principale, sita in via Sacco e Vanzetti,
comprende solo la scuola primaria con 338 alunni;
il
plesso
Manzoni,
ubicato
in
via
Manzoni, include la scuola primaria con 377
alunni e la scuola dell'infanzia con 146 alunni.
II numero di classi è di 35 per un totale di
861alunni.
Obiettivi e Finalità del POF
RISPETTO DELLA DIVERSITA’: Educare al
216
valore della diversità, all’apertura verso culture
diverse, al riconoscimento e al rispetto dei più
deboli.
DIFESA DIRITTO ALLO STUDIO: Rendere
concreto l’esercizio del diritto allo studio,
garantendo uguaglianza di opportunità educative e
contrastando le innumerevoli cause della
dispersione scolastica.
CONOSCENZE E COMPETENZE: Innalzare il
livello delle conoscenze e delle competenze e
quindi il successo scolastico di ciascun alunno e far
comprendere l’importanza della scuola per la
propria esperienza di vita.
SVILUPPO INTEGRALE: Favorire lo sviluppo
integrale e armonico della persona mirando tanto
agli aspetti cognitivi quanto a quelli fisici e
relazionali.
LEGALITA’: Promuovere la cultura della legalità
ed il rispetto delle regole, sia in relazione alle
persone che alle cose.
COOPERAZIONE: Promuovere lo sviluppo
dell’identità, della relazione, dell’interazione e della
cooperazione all’interno del gruppo classe creando
un favorevole contesto di apprendimento.
SENSO DI APPARTENENZA: Favorire la
consapevolezza di appartenere ad un contesto
storico e culturale, superando forme di
marginalizzazione tipiche di un’area urbana di
periferia.
TUTELA
DELL’AMBIENTE:
Stimolare
l’acquisizione di abitudini e comportamenti corretti
nei confronti della natura e dell’ambiente in cui si
vive.
TUTELA DELLA SALUTE: Educare a sane
abitudini di vita e ad una sana e corretta
alimentazione.
217
VINCOLI E OPPORTUNITA’
CONTESTO E RISORSE
Popolazione scolastica
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Il Circolo si trova in un territorio con presenza di famiglie economicamente svantaggiate e di diverso livello
culturale.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Circolo didattico "C.Colombo" ha stretto buoni rapporti con l'Istituto Comprensivo "Novio Atellano", con la
Proloco, con il Comune e le associazioni sportive e religiose del territorio, che permettono di arricchire
l'offerta formativa, uniformando la progettazione educativo-didattica.
Territorio e capitale sociale
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Ritardi degli alunni all'orario di entrata.
Pochi stimoli culturali da parte delle famiglie.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Buoni rapporti con l’Ente comunale.
Risorse economiche e materiali
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Esiguità del Fondo d'istituto per una migliore offerta formativa.
Presenza di un laboratorio di informatica con un numero di postazioni insufficiente per il numero degli
alunni di ogni classe.
Assenza di postazioni informatiche in ogni classe.
Assenza di spazi per la progettazione, il lavoro di gruppo ed il lavoro individuale dei docenti.
Presenza di due Plessi differenti. Presenza di spazi ginnici inadeguati.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Le sedi sono facilmente raggiungibili in quanto ubicate nel centro del paese. - E' in esecuzione la
ristrutturazione esterna di un plesso. - Sono presenti LIM in 12 aule del Circolo e una palestra per plesso.
Risorse professionali
CRITICITA’ INDIVIDUATE
218
Docenti residenti in altre province.
Presenza di docenti con competenze linguistiche e musicali che permettono di ampliare l'offerta formativa. Stabilità dei docenti al 95%
ESITI
Risultati scolastici
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Trasferimento in altre scuole lievemente superiore alla media regionale. -Presenza di alunni non ammessi
alla classe successiva o al grado di istruzione superiore.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Assenza di dispersione scolastica.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Risultati negativi sia nelle prove di italiano e sia in quelle di matematica per due classi.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Buon posizionamento della scuola nelle prove di italiano e matematica, grazie ad una progettazione didattica
efficace attuata in tutte le sedi della scuola.
Competenze chiave e di cittadinanza
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Mancanza di un sistema di indicatori comuni per l'assegnazione del voto di comportamento - Assenza di
compiti e prove autentiche per la valutazione delle competenze chiave -Non tutti gli alunni hanno raggiunto
un adeguato livello di competenze chiave e di cittadinanza nel loro percorso scolastico.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
La scuola ha una consolidata pratica di progetti curricolari rivolti al rispetto delle regole, allo sviluppo del
senso di legalità e dello spirito di gruppo.
Risultati a distanza
CRITICITA’ INDIVIDUATE
La scuola non monitora i risultati a distanza degli studenti.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Collaborazione con l'I.C. "Novio Atellano" per la formazione delle classi prime della scuola media inferiore
di primo grado.
219
PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Curricolo, progettazione e valutazione
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Curricolo verticale ancora da completare.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative delle famiglie.
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività.
Le attività dell’ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo d’istituto.
Ambiente di apprendimento
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Gli spazi laboratoriali sono per numero e capienza inferiori rispetto al numero di alunni.
I sussidi didattici sono inferiori rispetto alle esigenze che emergono dalla programmazione curricolare,
sufficienti appena per limitati spazi di attività extracurricolari.
A causa dell’esiguo fondo d’istituto non è sempre possibile ampliare l’offerta formativa con tempi più lunghi
e distesi.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
L’articolazione dell’orario scolastico e la durata delle lezioni rispondono alle esigenze di apprendimento
degli studenti.
Inclusione e differenziazione
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Assenza di iniziative o attività su temi interculturali e/o corsi di lingua italiana per studenti stranieri.
Tutte le attività di inclusione sono organizzate in orario curricolare.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Buon livello di condivisione e di sistematizzazione della didattica inclusiva.
Presenza di un gruppo e di un piano per l’inclusione a livello di istituto.
Continuità ed orientamento
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Mancanza di curricolo verticale vero e proprio.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
220
Buon livello di collaborazione tra docenti per la formazione delle classi e per la realizzazione di attività volte
a garantire la continuità educativa per gli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.
PROCESSI – PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Azioni non del tutto codificate per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
La scuola effettua un monitoraggio periodico delle attività didattiche, curricolari ed extracurricolari per
verificare la conformità tra progettazione e attuazione, concordato nei consigli di interclasse e condiviso nel
Collegio dei docenti. La scuola, inoltre, effettua un monitoraggio del lavoro svolto dalle funzioni strumentali
e dai referenti BES e alla Salute.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
CRITICITA’ INDIVIDUATE
Assenza di motivazione da parte del personale ATA alla partecipazione ad iniziative di formazione.
Assenza di un adeguato piano di formazione per i docenti.
Assenza di un sistema di monitoraggio e di verifica della effettiva ricaduta degli interventi di formazione
destinati ai docenti.
Mancata capitalizzazione degli interventi di formazione dei docenti ai fini delle attività messe in atto dalla
scuola.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
La scuola raccoglie i bisogni formativi dei docenti attraverso un questionario.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
CRITICITA’ INDIVIDUATE
La scuola svolge un ruolo secondario negli accordi di rete e nelle convenzioni stipulate, limitandosi spesso
ad offrire disponibilità dei locali.
Mancanza di strumenti di valutazione dei percorsi formativi o degli interventi realizzati con i soggetti esterni.
PUNTI DI FORZA DELLA SCUOLA/RISORSE
Accordo di rete MUSA.
Buoni rapporti con gli enti locali, le parrocchie, le associazioni sportive e l’IC “Novio Atellano”.
La scuola coinvolge le famiglie nelle scelte educative-didattiche-organizzative attraverso gli organi
collegiali.
221
PRIORITA’ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
PRIORITA’
• Diminuzione dei ritardi.
• Interiorizzazione del regolamento di Istituto.
• Potenziamento delle competenze in uscita in italiano e matematica.
• Innalzamento dell'acquisizione delle competenze di base degli alunni svantaggiati.
TRAGUARDI
• Ridurre i ritardi del 10%.
• Sviluppo delle eccellenze.
• Ridurre il numero degli alunni ripetenti.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
PRIORITA’
• Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica.
• Migliorare il punteggio della scuola in italiano e matematica di specifiche classi.
• Ridurre il numero di allievi collocati nei livelli 1 e due in italiano e matematica.
TRAGUARDI
•
Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica con quelli delle scuole con analogo indice
ESCS.
• Allineare i risultati delle prove in italiano e matematica contenendo la varianza tra le classi a 2 punti
percentuale.
• Diminuire del 5% il numero degli studenti collocati nei livelli 1-2 incrementando il numero negli
allievi collocati nei livelli 3-4.
Competenze chiave e di cittadinanza
PRIORITA’
• Migliorare il rispetto delle regole.
• Migliorare l'autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento.
TRAGUARDI
•
•
Diminuire il numero dei ritardi e delle uscite anticipate tra gli alunni.
Aumentare del 5% la quota di studenti che si organizzano in modo autonomo nello studio e adottano
comportamenti autoregolati.
Risultati a distanza
PRIORITA’
• Diminuire il disallineamento degli esiti tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado.
TRAGUARDI
222
•
Migliorare ed incrementare modalità di costruzione di un curricolo condiviso con la scuola.
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
La scuola, nonostante possa contare su punti di forza come: buone strutture, un numero non eccessivo di
alunni e un’Amministrazione Comunale attenta, e nonostante si impegni attivamente nella progettazione del
curricolo e dell’azione didattica, ha accolto le criticità rilevate da tutti i percorsi di autovalutazione anche
antecedenti alla stesura del RAV.
Nonostante non vi sia un’elevata dispersione scolastica, un alto numero di bocciati e una qualità delle attività
proposte agli studenti in genere accettabile, viene notato un basso livello di apprendimento rispetto alla
media nazionale, la costruzione di un curricolo non sempre rispondente ai bisogni del territorio ed in
particolare alle trasformazione che la nostra società sta avendo in una direzione multiculturale, ma anche in
una prospettiva di promozione sociale ed economica.
Per carenza di fondi non esistono molte attività di potenziamento “istituzionalizzate”. L’idea, dunque è
quella di offrire progetti a tutte le classi in un’ottica pedagogica che intende dare a tutti il “meglio”.
Perché la scuola non sia distante dalle altre scuole e dalla realtà esterna si è deciso di intervenire su due dei
nessi fondamentali (didattica, attenzione e ascolto nei riguardi dell’utenza) individuati tra le diverse criticità
rilevate, proponendo dei piani di miglioramento rispetto al potenziamento secondo le finalità e gli obiettivi
delineati in ciascun progetto.
Obiettivi strategici del piano
• Aggiungere valore formativo e non solo rispetto ai risultati più che buoni, per gli studenti medio-alti;
• “istituzionalizzare” attività di potenziamento che, per carenza di fondi, non lo erano;
• migliorare i rapporti scuola/territorio, attraverso il coinvolgimento, da parte del Circolo didattico,
nei sui progetti educativi, di altri soggetti presenti sul territorio e le famiglie.
Obiettivi operativi
• La valorizzazione delle eccellenze;
• l’ “apertura” al territorio attraverso le attività proposte.
Elementi di forza dell’idea guida rispetto ad altre alternative e sua rilevanza rispetto alle caratteristiche del
contesto sono la sua capacità di migliorare la qualità dell’offerta formativa, passando da una scuola che
fornisce istruzione a una scuola che produce apprendimento di qualità, “istituzionalizzando” le attività
proposte, trasformando i progetti in servizi per l’utenza. La coerenza e l’ integrabilità degli interventi
previsti nel piano si evidenziano dalla condivisione del lavoro messo in atto per produrre il piano di
miglioramento, dalla aderenza dei progetti qui illustrati, alla costante lettura della situazione di partenza e ai
bisogni formativi del territorio.
Criterio di qualità
• la scuola si impegna a costruire percorsi di approfondimento per gli studenti con buoni risultati negli
apprendimenti di base.
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione
OBIETTIVO DI PROCESSO
223
•
•
•
Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente a metodologie
didattiche innovative;
creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione del
comportamento e delle competenze di cittadinanza;
creare gruppi e modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione.
Ambiente di apprendimento
OBIETTIVO DI PROCESSO
•
•
•
•
definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per l'inclusione;
redigere una programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni
svantaggiati (attività e monitoraggio);
implementare l'uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella progettazione
extracurricolare;
prevedere una programmazione per fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo classe.
Continuità e orientamento
OBIETTIVO DI PROCESSO
•
•
implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con la
scuola secondaria di I grado;
creare un sistema di valutazione (modalità , tempi, strumenti)condiviso con la scuola secondaria di I
grado.
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
OBIETTIVO DI PROCESSO
•
•
creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione e
l'ottimizzazione delle risorse professionali;
condividere un sistema preciso di criteri e modalità di attribuzione di incarichi, di svolgiment0, di
verifica e condivisione dei stessi.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
OBIETTIVO DI PROCESSO
•
•
creare un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni dei vari portatori di interesse;
incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della scuola.
INTEGRAZIONE TRA PIANO E PTOF
224
La costruzione del Curricolo e la modifica degli assetti organizzativi funzionali alla realizzazione del
curricolo così come definiti nel PTOF avviene nella direzione di:
Una totale ristrutturazione delle modalità di costruzione del curricolo e di strutturazione dello stesso
• Creare gruppi e modalità di lavoro flessibili in rapporto alla programmazione;
• Ristrutturazione ed articolazione della progettazione curricolare relativamente all’impianto
disciplinare (si passa da una progettazione disciplinare ad una progettazione per assi
culturali e aree disciplinari), che punti sull’acquisizione di competenze attraverso
metodologie didattiche innovative;
• Creazione di un sistema strutturato di indicatori qualitativi e quantitativi per la valutazione
del comportamento e delle competenze di cittadinanza;
• Implementare l’uso di modalità laboratoriali sia nelle attività curricolari che nella
progettazione extracurricolare.
Un’attenzione forte all’inclusione, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze; redigere una
programmazione di istituto degli interventi destinati al recupero degli alunni svantaggiati (attività di
monitoraggio)
• Prevedere una programmazione per fasce di livello, gruppi non coincidenti con il gruppo
classe.
Un’attenzione forte alla continuità attraverso un piano per la continuità che operi per:
• Implementare e migliorare modalità e tempi per la costruzione di un curricolo condiviso con
la scuola secondaria di I grado;
• Creare un sistema di valutazione (modalità, tempi, strumenti) condiviso con la scuola
secondaria di I grado.
Un’attenzione forte alla costruzione di un curricolo che risponda alle richieste del territorio
• Creare un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni dei vari portatori di interesse,
incrementare le modalità di partecipazione, condivisione delle scelte e delle attività della
scuola.
Intervenire sugli aspetti organizzativi partendo dalla necessità di ottimizzare e valorizzare l’uso delle
risorse umane
• Creare una mappatura delle competenze del personale al fine di incentivare la valorizzazione
e l’ottimizzazione delle risorse professionali;
• Condividere un sistema preciso di criteri e modalità di attribuzione di incarichi, di
svolgimento, di verifica e condivisione dei stessi;
• Definire nel dettaglio figure, compiti e modalità di lavoro del Gruppo di lavoro per
l’inclusione.
QUICK WINS
Le azioni svolte in questa fase si configurano come preliminari e di supporto alla realizzazione vera e
propria del piano di miglioramento.
Il passaggio dalla fase dell’autovalutazione alla fase del miglioramento si è presentato come non scevro di
difficoltà derivanti essenzialmente dalla difficoltà di una progettualità che rispondesse effettivamente alle
criticità e realizzasse concretamente il miglioramento. Il rischio era quello di progettare il miglioramento non
a partire e sulla base di reali problematicità, ma che la progettualità abituale condizionasse la progettazione
del miglioramento, che cioè si continuasse a progettare nella direzione in cui si era sempre andati e non dove
l’autovalutazione ci aveva spinto.
225
La decisione di aderire ad un percorso di autovalutazione è in linea con “la cultura della valutazione” che la
nostra scuola sostiene e si accompagna ad una serie di azioni dirette a consolidare la prassi di valutazione
degli apprendimenti in linea e sulla base delle valutazioni esterne (prove Invalsi, Ocse Pisa) e delle
competenze richieste a livello europeo, sia a creare una prassi di autovalutazione condivisa che consenta un
effettivo processo di miglioramento a partire da una completa consapevolezza da parte del personale di
obiettivi, processi e attori dell’organizzazione. Si parte dall’esigenza di superare la logica tradizionale
dell’adeguamento a standard di qualità (la scuola possiede la certificazione ISO 9004) per passare dall’ottica
del “fare bene le cose” a quella “che cosa fare bene”.
A tal fine la nostra scuola, nel periodo tra l’autovalutazione e la definizione del Piano di miglioramento si è
proposta come scuola capofila per la costruzione di una rete territoriale “PROVAMI” con numerose scuole
del territorio con l’intento di approfondire le tematiche della valutazione, intervenire sulla formazione ed
uscire da un’ottica referenziale. Si è creata una rete territoriale di scuole campane e non che possa
capitalizzare le esperienze sin qui realizzate e si faccia promotrice di nuovi sfidanti percorsi nella
progettazione e realizzazione di percorsi di valutazione e miglioramento, coerenti con la pianificazione a
livello di scuola, ma anche livello di micro e macro-territorio nel perseguimento dell’obiettivo finale del
miglioramento del sistema scolastico.
La Rete si è posta l’obiettivo di agire nei seguenti ambiti:
•
sistemi di rilevazione dei dati relativi ai fenomeni più significativi dei processi e dei risultati insiti
nella organizzazione e nella gestione della scuola;
• autoanalisi di sistema;
• progettazione e pianificazione del miglioramento;
• bilancio sociale.
L’accordo della rete PROVAMI ha consentito finora di:
• valorizzare esperienze significative in tema di qualità, autovalutazione e miglioramento;
• consolidare la collaborazione tra scuole che studiano e attuano la qualità nei loro processi
didattici, organizzativi e gestionali;
• sviluppare l’autonomia di ciascuno riducendo l´autoreferenzialità attraverso la comunicazione, il
confronto e la valorizzazione delle esperienze, a livello locale - nazionale ed europeo;
• ottenere maggiori possibilità di riconoscimento del valore aggiunto prodotto nelle singole realtà e
nella rete;
• accedere a finanziamenti pubblici e privati.
Gli obiettivi specifici della rete PROVAMI sono:
• favorire la creazione di uno spazio libero per la circolazione delle idee e delle iniziative delle
singole scuole in merito ai percorsi di autovalutazione, miglioramento e rendicontazione;
• mettere in comune le migliori pratiche sviluppate all’interno delle singole scuole in merito;
• diffondere attività di ricerca, formazione, tutoring su temi condivisi;
• organizzare periodicamente eventi comuni di condivisione e confronto;
• strutturare interventi mirati di supporto tra pari relativi a singole prassi o processi;
• rafforzare il raccordo tra le scuole aderenti alla rete e ambienti culturali afferenti al mondo della
ricerca e del lavoro su tematiche innovative;
• esprimere una rappresentanza unitaria delle scuole in rete nei confronti di enti ed istituzioni.
PROGETTI
226
Il nostro Circolo didattico, intende attivare i seguenti progetti al fine di raggiungere i traguardi e gli obiettivi
descritti:
•
•
•
Progetto1: “Recupero competenze in italiano e matematica”
Progetto2: “Valutare per migliorare”
Progetto 3: “Formarsi
Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
progetto
Risultati scolastici
Innalzamento delle competenze Recupero delle competenze in
in italiano e matematica
italiano e matematica
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
Valutazione ed Autovalutazione
Migliorare
i
sistemi
di Valutare per migliorare
valutazione e di autovalutazione
di tutti gli utenti della scuola
Area da migliorare
Necessità di miglioramento
progetto
Formazione docenti
Innalzamento dei livelli
competenze dei docenti
di Formarsi
progetto
TITOLO DEL PROGETTO
“Recupero delle competenze in italiano e matematica”
RESPONSABILE DI PROGETTO
Ins. Salvatore Maria Grazia
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
In particolare si punterà a sviluppare le capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, riflettere su e
impegnarsi con testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e le
proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società. Le attività, pertanto verranno progettate a
partire da specifici contenuti, intesi come differenti tipi di testo, specifici processi che si intendono
attivare, adeguati contesti di applicazione cioè situazioni definite in relazione all’uso per cui il testo è
elaborato. Questi ultimi saranno anche i parametri di riferimento per la costruzione delle Prove che
saranno somministrate di volta in volta agli studenti e che essi avranno a disposizione come
approfondimento su piattaforma dedicata.
Si riportano nello specifico le Competenze grammaticali, le Competenze lessicali e le Competenze testuali
che si intendono attivare.
227
COMPETENZE TESTUALI
Conoscenze
• Definizione di testo
• Ttipologie testuali
Competenze
• Riconoscere e classificare diverse tipologie testuali
• Comprendere il contenuto di un testo
• Scrivere testi di diversa tipologia
• Parafrasare e sintetizzare un testo
COMPETENZE GRAMMATICALI
Competenze
• Scrivere rispettando le regole ortografiche
• Comprendere e decodificare il valore testuale del nome
• Riconoscere il predicato
• Comprendere e decodificare il valore testuale del predicato
• Comprendere e decodificare il valore testuale del soggetto e dei complementi
• Individuare i rapporti di coordinazione e subordinazione tra fasi
COMPETENZE LESSICALI
Competenze
• Definire le relazioni di somiglianza, opposizione, inclusione tra le parole
Comprendere il significato proprio e figurato di una parola in un contesto
LA REALIZZAZIONE (DO)
ITALIANO
Attivare le competenze testuali
Le classificazioni dei testi in base allo scopo prevalente:
•
Informare: testi descrittivo, informativo-espositivo, narrativo
Attivare le competenze grammaticali
•
Le principali regole ortografiche
Attivare le competenze testuali
Il testo descrittivo
• Descrivere luoghi, persone, animali e cose
Attivare le competenze grammaticali
•
•
Le principali regole ortografiche
I segni di punteggiatura
228
Attivare le competenze testuali
Il testo informativo
• Scrivere un testo informativo: introduzione, corpo centrale, conclusione
Attivare le competenze grammaticali
•
•
Le principali regole ortografiche
I segni di punteggiatura
Attivare le competenze testuali
Il testo narrativo
• Scrivere un testo narrativo: introduzione, corpo centrale, conclusione.
Attivare le competenze grammaticali
•
Il genere, la forma e le funzioni del verbo.
Verifica conclusiva
MATEMATICA
Attivare le competenze logiche
Comprendere, interpretare la realtà circostante e saper agire in essa, nel rispetto di sé e degli altri,
sviluppando capacità di analisi dell’esperienza e sua sistemazione critica.
•
•
Operare con i numeri decimali.
Eseguire le quattro operazioni
Attivare le competenze logiche
•
Strutturare il numero attraverso le operazioni di riconoscimento, lettura e scrittura.
Attivare le competenze logiche
•
Costruire ed operare con le figure geometriche piane.
Attivare le competenze logiche
•
Costruire ed operare figure geometriche solide ed operare con esse.
Verifica conclusiva
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
La compilazione di schede per la valutazione formativa a cura del responsabile di progetto, entro i
tempi prestabiliti, il numero delle attività didattiche individuate per ogni area, il numero di alunni coinvolti
saranno considerati indicatori di monitoraggio dell’andamento del progetto anche ai fini di opportune
229
modifiche da apportare.
I risultati del progetto saranno verificati in relazione alle specifiche azioni di recupero e potenziamento e
alle ricadute in merito a specifiche questioni.
DATA DI INIZIO E FINE
AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018
DESTINATARI
Alunni delle classi prime-seconde-terze-quarte-quinte
Il progetto prevede 10 gruppi di alunni: 5 per il recupero delle competenze di italiano e 5 per il recupero
delle competenze in matematica. Ogni interclasse avrà un gruppo di potenziamento di matematica ed uno
di italiano.
Ogni gruppo sarà composto da 20 alunni.
RISORSE UMANE
4 docenti dell’organico di potenziamento
BUDGET PREVISTO
Senza alcun costo.
Progetto curricolare.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE
•
Prove somministrate all’interno della scuola costruite secondo quadri di riferimento delle Prove
Invalsi.
•
Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine anno, inizio/fine biennio
•
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo ( n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
•
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo e valutativo (il clima
d’aula, il livello di partecipazione ed i contributi degli alunni, il tipo di relazioni manifestate
all’interno del gruppo d’aula, ricadute motivazionali della valutazione)
•
Rubriche valutative comuni a tutte le interclassi con un sistema congruo di indicatori (n. 20 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
TITOLO DEL PROGETTO
“Valutare per migliorare”
RESPONSABILE DI PROGETTO
Dirigente scolastico
230
PREMESSA
Il progetto prevede la costituzione di una rete scolastica di tre istituti scolastici. Si è scelto di operare in rete
con scuole territorialmente vicine prevedendo la partecipazione di tre istituzioni scolastiche, la cui
continuità in riferimento all’utenza auspica un ripensamento della costruzione del curricolo, non solo in
riferimento alle criticità poste in premessa, ma come premessa per un’offerta formativa coerente e
pienamente rispondente ai bisogni del territorio.
I tre istituti si pongono in continuità verticale: il Circolo didattico “C. Colombo” - Scuola dell’infanzia e
primaria, l’ I.C. “Novio Atellano”- Scuola dell’infanzia e Secondaria di primo grado ed in continuità
orizzontale con la Scuola paritaria “La Ginestra” - Scuola dell’infanzia e primaria” che raccoglie bisogni
specifici dell’utenza in alcuni segmenti (infanzia, classi anticipatarie, educazione familiare ecc.)
Nei rispettivi RAV è chiaramente evidente che esse condividono specifiche criticità legate al successo
formativo degli alunni con particolare riferimento agli esiti nei Risultati scolastici in generale e nelle Prove
standardizzate Nazionali nelle classi coinvolte dalle rilevazioni.
In particolare si riscontra:
•
•
un’elevata percentuale di alunni nei livelli L1/L2 di competenza per tutti gli ordini di scuola;
una media inferiore tra i risultati d’istituto relativamente alle competenze in italiano e matematica
rispetto sia alla media nazionale sia in riferimento a tipologia di scuola analoghe e a parità di
contesto socio-economico;
• scollamento tra i risultati relativi alle classi di passaggio (tra i dati in uscita dalla Scuola Primaria e
le rilevazioni effettuate in ingresso nella Scuola Secondaria di primo grado) e tra i risultati nei
trasferimenti in orizzontale tra le Istituzioni statali e quella paritaria della rete).
Il progetto verrà, dunque, strutturato in riferimento a questi aspetti come indicatori del processo di
acquisizione di competenze continuo ed omogeneo nei vari gradi e su tutto il territorio condiviso dalla rete
delle scuole.
Focus del progetto sarà la costruzione di un protocollo valutativo condiviso, applicabile sia in fase
diagnostica ai fini della costruzione del curricolo, sia in itinere per la valutazione delle competenze in uscita.
Per quanto riguarda le modalità di realizzazione, il presente progetto si svolgerà con il massimo
coinvolgimento possibile dei docenti degli istituti interessati e degli studenti principali fruitori del servizio
scolastico.
A livello di singola istituzione scolastica si opererà, dunque, con una condivisione massima del Piano di
Miglioramento nel quale si inserisce questa singola azione progettuale. In una prima fase verranno diffusi il
piano e i suoi obiettivi all’intero corpo docente, che dovrà significativamente contribuire al raggiungimento
degli obiettivi e dei traguardi educativi, cognitivi e formativi fissati come priorità nel Piano di
Miglioramento (fase di informazione e coinvolgimento).
Quindi si opererà per gruppi di lavoro: articolazioni del Collegio, dipartimenti disciplinari, gruppi
trasversali ai diversi ordini di scuola, interclassi (fase di formazione, progettazione e documentazione).
A livello di rete si opererà attraverso i riferenti di rete (fase della condivisione delle criticità, della
programmazione e della progettazione delle azioni condivise).
Alla luce delle suddette considerazioni, analizzati gli esiti, le priorità e i traguardi delle singole scuole, è
emersa una comune Area di Processo da implementare e migliorare, ovvero: Curricolo, progettazione e
valutazione.
Per un miglioramento a lungo termine del suddetto processo e, conseguentemente, degli esiti didattici degli
alunni ( sia interni che nazionali), limitando i gap che vengono a riscontrarsi nei passaggi da un ordine al
successivo, le scuole intendono creare, in questo percorso progettuale, un piano di valutazione che abbia dei
momenti di raccordo e che sia quanto più uniforme e condiviso soprattutto nei momenti di passaggio. L’idea
della microrete è che la valutazione non debba essere solo un momento sterile di verifica e rendicontazione,
ma che debba diventare, quanto più possibile, un momento di analisi, diagnosi di criticità e punti di forza
per la programmazione di un percorso didattico che sia quanto più possibile dinamico, nel corso dell’anno, e
231
calato sugli alunni che, nel corso dei momenti di verifica, avranno evidenziato capacità, abilità e stili di
apprendimento diversi e che, quindi, necessiteranno di interventi, programmi e strumenti diversificati.
La costruzione di un curricolo in verticale tra i differenti ordini di scuola ed in orizzontale con l’offerta della
scuola paritaria, considerato presupposto prescindibile al fine di innalzare il livello di competenze in italiano
e matematica degli studenti ed in generale i risultati scolastici trova presupposto e corollario indispensabile
nella creazione di un piano di valutazione che è, dunque, obiettivo del progetto.
DATA DI INIZIO E FINE
AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018
DESTINATARI
Tutti i docenti.
Tutti gli alunni della scuola (Destinatati indiretti).
RISORSE UMANE
Docenti della rete PROVAMI, FFSS, DS.
BUDGET PREVISTO
Progetto a costo zero.
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
L’ idea progettuale si inserisce in un contesto di ricerca di nuove metodologie di scoperta e condivisione di
“buone prassi”. Gli obiettivi, le priorità, le azioni ed in particolare una prassi valutativa comune, condivise e
concordi, trovano nell’accorpamento in rete una modalità di sviluppo che consente di creare un curriculo
verticale per competenze nel quale l’alunno scopra le proprie capacità e le proprie modalità di
apprendimento in un percorso che parta dal suo ingresso alla scuola dell’infanzia e nel quale i docenti
operino una progettazione e programmazione efficace ed abbiano delle significative conoscenze degli
alunni in ingresso che saranno fondamentali per la costruzione del curriculo.
Tra le finalità del progetto :
1) Porre l’accento su processi di valutazione e di condivisione degli stessi identificandoli come
aspetti imprescindibili di quel “Piano strategico di Istituto” le cui linee di azione il DS condivide
con il Collegio dei Docenti e con il Consiglio di Istituto e che trovano nel PTOF e negli altri
documenti dell’Istituto contenuti valoriali ed ideali da perseguire.
2) Elaborare un Piano di formazione orientato alla conoscenza degli aspetti teorici e tecnici della
valutazione in generale, alla conoscenza di prassi valutative e alla costruzione di un sistema di
valutazione coerente alla costruzione del curricolo
3) Creare un sistema strutturato di valutazione che ponga in parallelo le risultanze della valutazione
a livello del singolo istituto con quelle degli altri istituti della rete , lette in relazione alle variabili di
contesto interno ed esterno, e con le risultanze delle valutazioni prodotte a livello internazionale
(OCSE PISA, IEA TIMMS) e nazionale (INVALSI)
4) Creare i presupposti affinchè un gruppo di progetto costituito definisca in via preliminare un
impianto generale comune per ogni progetto di valutazione che si svolga all’interno dell’istituzione.
L’impianto generale prevede una chiara condivisione delle finalità di ogni intervento valutativo
(finalità di controllo, miglioramento continuo, sviluppo); delle modalità in termini delle aree da
indagare nell’ambito di un curricolo condiviso ( aree o ambiti disciplinari che emergono come
critiche e che necessitato di un’indagine specifica , ma anche aspetti “di successo” per i quali non
232
sia possibile individuare un trand di crescita); delle modalità intese come strumenti di valutazione
(progettazione di questi ultimi, definizione di protocolli di somministrazione di questionari, di
griglie di analisi, ecc.), come costruzione di un sistema di indicatori confrontabili che consentano
effettivamente di trasformare i dati raccolti in informazioni utili per il miglioramento, come
definizione dei tempi e dei soggetti che procedono alla valutazione.
Nell’impianto generale si inserisce ciclicamente ogni progetto di valutazione dedicato ad una
specifica area da indagare, affinché i risultati di un progetto di valutazione relativo ad una specifica
area sia confrontabile con i risultati di altri progetti di valutazione relativi ad altre aree.
LA REALIZZAZIONE (DO)
L’idea generale è che, attraverso l’analisi sul rendimento disciplinare degli alunni, si concretizzi la
consuetudine della misurazione, anche con strumenti interni condivisi, si innovi l’impostazione dei processi
didattici e di apprendimento verso lo sviluppo e il potenziamento delle competenze di base e si definiscano
criteri generali condivisi per la valutazione interna. Non trascurabile è l’impatto che ci si aspetta sulla
professionalità del corpo docente
che può concretizzarsi nella condivisione di principi pedagogici ed
obiettivi generali, in nuovi stili di impostazione dell’ambiente didattico, in una maggiore collaborazione
all’interno del collegio, in una spinta alla formazione sia in termini di quantità che di qualità delle iniziative
di formazione individuale e collettiva, in uno sviluppo della qualità professionale.
In tal senso sono previste le seguenti azioni:
E’ prevista una fase iniziale, da attuarsi nel mese di gennaio, a livello di singola istituzione scolastica e
a livello di rete, di coinvolgimento e di condivisione dello Staff e dei referenti per la valutazione (per
definire linee operative generali), dei docenti Funzione Strumentale Valutazione e PTOF e di tutti i
docenti, al fine di spiegare che le ricadute sulla didattica e sulla prassi valutativa di un tale progetto
riguarderanno tutti.
In una fase successiva di lavoro, da svolgersi nei mesi di febbraio –marzo i gruppi di progetto , costituito
dai referenti di progetto nella rete , dai DS delle singole istituzioni scolastiche , dai capi dei dipartimenti,
presidenti di interclasse e dalla FS Autovalutazione e valutazione, ciascuno per la propria istituzione :
•
•
•
•
•
Analizzano le prove INVALSI e OCSE PISA a partire dai quadri di riferimento per approfondire gli
oggetti della rilevazione ( analisi degli ambiti di contenuto e dei nuclei di processo implicati in
ciascun item di cui si compone la prova), la struttura delle prove(ripartizione degli item che
costituiscono la prova tra le diverse aree di contenuto/nuclei di processo, struttura di ciascun
compito proposto: materiale stimolo, quesiti,) le tipologie di quesiti(le diverse tipologie di format
utilizzate), le modalità di correzione(l’impianto delle schede di correzione per prove aperte),
l’attribuzione dei punteggi
Rileggono gli esiti delle Prove INVALSI rispetto ai quesiti (alla luce delle difficoltà registrate
durante la somministrazione, con riferimento agli ambiti non previsti nella programmazione
curricolare)
Individuano le tendenze rispetto ai diversi ambiti di valutazione di italiano e matematica (Gli esiti
sono omogenei nei diversi ambiti? Ci sono ambiti in cui gli studenti hanno fatto registrare esiti
particolarmente buoni o particolarmente scadenti? )
Confrontano le prove somministrate all’interno della scuola e quelle proposte da INVALSI
Elaborano prove comuni da somministrare all’interno dell’istituto in momenti particolari (inizio/fine
biennio, inizio/fine anno (l’elaborazione viene svolta all’interno dei singoli dipartimenti o
233
interclasse ) e che siano confrontabili tra loro e con le valutazioni esterne sincronicamente (per
classi parallele) e diacronicamente (nel corso dell’anno e degli anni per la stessa classe o per gruppi
di classe)
• Prevedono la costruzione di un archivio di prove interne ed esterne.
I risultati di tali analisi vengono condivisi tra i gruppi di progetto della rete , attraverso tavole sinottiche che
consentano di fotografare in parallelo i risultati nei diversi ordini di scuole.
In una fase successiva, mese di aprile, nell’ambito di ogni istituzione scolastica si passa dall'analisi dei
risultati delle prove alla valutazione di alcuni aspetti relativi all'insegnamento :
•
•
•
•
•
la scansione e le rilevanze secondo cui sono impostati i percorsi didattici
l'individuazione degli aspetti cognitivamente più complessi per gli allievi
la validità delle metodologie utilizzate
la validità delle strategie per il recupero
il contesto: quello a livello di istituto riferito alle azioni strutturali , che in qualche modo
condizionano l’erogazione del servizio, quello a livello di classe
• i conseguenti bisogni formativi dei docenti
I risultati di tali analisi vengono condivisi tra i gruppi di progetto della rete , attraverso tavole sinottiche che
consentano di fotografare in parallelo i processi nei diversi ordini di scuole.
La fase successiva, da svolgersi nel mese di maggio , consiste nella creazione di una serie di indicatori
relativi ad ogni aspetto precedentemente individuato. Una volta fissati, gli indicatori verranno
immediatamente socializzati a tutti i docenti, perché consentano di effettuare da subito previsioni sull’esito
del percorso intrapreso, di valutare l’efficacia della propria attività, il senso di determinati risultati,
l’emergere di determinate difficoltà. Inoltre, nel momento stesso in cui vengono esplicitati gli indicatori, gli
utenti stessi interiorizzeranno più facilmente le informazioni relative al progetto , ne acquisteranno
padronanza , le azioni di ciascuno acquisteranno la necessaria transitività.
Gli indicatori dovranno essere scelti sulla base della loro rilevanza e significatività (attribuite sulla base
degli aspetti che essi descrivono); della facilità ed attendibilità di rilevazione degli stessi nella valutazione
da condurre; della forza di sintesi con cui essi esprimono fenomeni complessi e ne riassumono andamenti
nel tempo; della replicabilità nel tempo, in scansioni valutative temporali; della relazione causale tra
l’indicatore e l’insieme degli obiettivi prefissati.
Per gli alunni, pertanto, si prevede di diffondere il più possibile un apprendimento basato sul trasferimento
di competenze tra pari sia con la metodologia del peer –toutoring che con il cooperative learning,
implementando sempre più la metodologia del problem solving e del brain storming. Si andrà ad impostare,
infatti, una METODOLOGIA DEL COMPITO REALE. L'impianto educativo fondato sul Compito reale
supera la situazione centrata sull'insegnamento per attivare una situazione centrata sull'apprendimento,
capace di motivare lo studente ( soprattutto in caso di svantaggio ) e sostenerlo nello sforzo dell'apprendere.
Tale metodologia, centrata sull'operatività, si inserisce nel più vasto campo della ricerca-azione.
Ogni alunno, attraverso situazioni operative, diventa protagonista del suo processo di apprendimento ed è
stimolato ad assumere comportamenti attivi, consapevoli e responsabili.
Tale metodologia:
- favorisce modalità cooperative all'interno dei gruppi di lavoro;
-
stimola confronto fra saperi e permette di scoprire l'utilità degli apprendimenti curricolari che si
integrano attraverso il "fare" in un "sapere" organico;
234
-
favorisce l'apprendimento autonomo, secondo le caratteristiche del soggetto, dei suoi interessi e dei
suoi personali stili di apprendimento;
- consolida e rafforza le conoscenze, primo passo verso l'acquisizione delle competenze.
Docenti e studenti scelgono in maniera condivisa e nel contratto di classe "dentro" le discipline: contenuti,
linguaggi, strumenti di indagine, informazioni, nodi concettuali sono finalizzati al prodotto culturale che è
un
prodotto
reale.
Il compito reale rappresenta l'ambito impegnativo di produzione, assunto responsabilmente dal docente e
dagli
alunni
per
mezzo
di
un
esplicito
contratto
formativo.
Il compito deve essere riconosciuto e deve comportare la realizzazione di prodotti leggibili e fruibili
all'esterno .
La scelta del prodotto non è insignificante: le scuole devono definire percorsi e prodotti.
La metodologia del compito reale attiva le scuole a ricercare ed utilizzare risorse territoriali ( EELL,
volontariato, associazionismo) e impegna le scuole della rete a realizzare fra di loro un rapporto
cooperativo, favorendo lo scambio metodologico e didattico fra ordini diversi di scuola e l'acquisizione di
chiavi di lettura e di intervento comune su fenomeni critici, quali la continuità e la dispersione.
Nel presente progetto si prevede di ottenere un prodotto - contenitore, unico per le scuole della rete,
composito e di sintesi che riguarderà la documentazione in sito web dei processi attivati.
Il prodotto di sintesi dei moduli sui quali le classi virtuali avranno realizzato comunicazione e crescita e che
si prevede, successivamente, di riprodurre in stampa e di far circolare fra tutte le scuole dei due distretti,
sarà ottenuto passando attraverso varie fasi: progettazione iniziale, definizione dei vincoli (tempi. spazi di
relazione, regole della comunicazione, modalità di utilizzo dell'ambiente informatico, rapporti con i
compagni della classe virtuale …) , monitoraggio dei percorsi e dei processi, momenti di valutazione e di
autovalutazione.
In via preliminare si stabiliscono i fattori da considerare ai fini dell incidenza di prassi di didattica
laboratoriale e di didattica finalizzata alla ricerca e all’esperienza significativa, incidenza di modalità di
lavoro in team nelle attività didattiche, rapporto tra lo spazio dedicato alla didattica frontale/spazio dedicato
ad azioni di mentoring e tutoring in campi in nei quali gli studenti hanno bisogno di aiuto; numero di
interventi di formazione dei docenti sulle tematiche e metodologie di insegnamento/apprendimento, di
progettazione per competenze, sulla valutazione; scarto tra le programmazioni didattiche e i programmi
realmente svolti; numero di verifiche interne alla classe, numero di verifiche standardizzate a livello
d’istituto, scarto tra verifiche interne ed esterne; modalità e grado di coinvolgimento dei genitori sul
progetto specifico e, più in generale, sui risultati dell’apprendimento (riunioni con i genitori, consigli di
classe aperti, coinvolgimento dei genitori nell’organizzazione di iniziative ed attività), confronto con altre
istituzioni scolastiche. In merito al contesto si dovranno considerare, a livello di istituto: le modalità di
organizzazione didattica (l’eventuale presenza di interclassi parallele, l’organizzazione e il funzionamento
dei dipartimenti disciplinari, la partecipazione dell’Istituto ad altri progetti riguardo l’autovalutazione); a
livello di classe : il grado di motivazione degli studenti percepito nelle discipline in cui si interviene( si
considereranno ad esempio i seguenti aspetti: il ruolo attivo dello studente; il senso di efficacia che il
discente percepisce di sé rispetto al compito, cioè se lo studente si sente in grado di compiere o meno uno
specifico compito e a chi attribuisce le cause dei propri successi o al contrario degli insuccessi; gli
strumenti a disposizione che lo studente ha per raggiungere l’obiettivo, cioè le strategie di studio,
l’automonitoraggio, la regolazione delle emozioni.), il clima di classe percepito dal docente (clima
collaborativo/competitivo, etc. : si considereranno essenzialmente due aspetti e cioè dimensioni che
valutano le relazioni tra pari: cioè la coesione e l’antagonismo tra gli studenti; le dimensioni che valutano il
benessere complessivo dello stare in classe: la competizione e la soddisfazione per le lezioni da parte degli
235
studenti); la tipologia e l’uso di strategie adeguate per stimolare l’interesse e la partecipazione.
Entro la prima metà di giugno sarà creata una specifica tabella in cui saranno riportati gli aspetti relativi
all’insegnamento precedentemente identificati, gli specifici indicatori e i corrispondenti descrittori, sulla
base dei quali ogni docente sarà tenuto a effettuare la propria valutazione in merito alla propria disciplina e
per ciascuna classe.
Il gruppo di progetto provvederà a comparare i risultati dei singoli docenti e a comparare i dati relativi a
didattica, metodologie, ecc. con le criticità emerse dai dati precedentemente ricavati dalle rilevazioni sugli
apprendimenti.
I dati ottenuti costituiranno uno dei presupposti su cui ad inizio anno scolastico, commissione PTOF, FFSS
e tutti i docenti in sede dipartimentale lavoreranno per ricalibrare l’offerta formativa.
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
Il monitoraggio e la valutazione si realizzeranno in tre fasi consequenziali:
FASE 1 o pre-monitoraggio a cui corrisponde la valutazione ex ante. Questa fase è finalizzata a verificare la
coerenza delle azioni ( tipologia, modalità, strumenti, tempi etc. ) che si intendono realizzare con gli
obiettivi che la rete si è proposta di raggiungere. I destinatari del pre-monitoraggio sono i responsabili delle
sperimentazioni. I risultati ottenuti dalla valutazione ex ante, raccolti in una scheda (report), consentiranno
di definire gli indicatori, qualitativi e quantitativi, sulla base dei quali sarà possibile avviare la seconda fase
di monitoraggio.
FASE 2: le azioni di monitoraggio per la valutazione in itinere. Sulla base degli indicatori precedentemente
individuati vengono predisposti gli strumenti e decise le modalità di raccolta dei dati (rilevazioni,
questionari, osservazioni dirette, interviste, discussioni di gruppo/focus group etc.). L'attenzione sarà rivolta
sia alle informazioni di tipo descrittivo, sia ai processi attivati. I destinatari del monitoraggio per la
valutazione in itinere sono tutti gli attori del progetto a partire dagli operatori, gli utenti-partecipanti alla
sperimentazione, le associazioni partner, la rete ecc. I risultati ottenuti, adeguatamente sistematizzati,
consentiranno la verifica delle prassi adottate, ne misureranno la coerenza o gli eventuali scostamenti
rispetto agli obiettivi iniziali e ai risultati attesi, evidenzieranno le soluzioni migliori per dare risposte di
maggiore efficacia, registreranno l'insorgere di effetti problematici non previsti.
FASE 3: la valutazione ex post. Il processo di monitoraggio si conclude con la stesura di un report
conclusivo che rende conto dei risultati e degli impatti rispetto agli obiettivi iniziali. La valutazione dei
risultati ex post è destinata in modo particolare a fare emergere le opportunità di capitalizzazione
dell'esperienza progettuale, in altri termini la possibilità concreta che le scuole in rete assumano come
"buone pratiche" quelle che si sono dimostrate migliori e le possano riprodurre anche in altri contesti.
Monitoraggio in itinere e finale
Il percorso di ricerca sarà costantemente affiancato dal lavoro “sul campo”, nella classe per sperimentare nel
concreto le azioni messe in campo feedback tra laboratori ed azioni nelle classi.
Tramite l’attivazione di alcuni essenziali indicatori concordati e condivisi all’interno dei laboratori di
ricerca, si prevede di redigere una diagnosi a metà percorso e una finale in grado di evidenziare lo stato
dell’arte, le eventuali necessità di aggiustamenti dei percorso in atto, gli esiti ed il grado di soddisfazione dei
partecipanti.
IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT)
236
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE
Nel corso del progetto saranno prodotte:
• Prove da somministrare all’interno delle scuole costruite secondo quadri di riferimento delle Prove
Invalsi
• Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine anno, inizio/fine biennio
• Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo (n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
• Rubriche valutative comuni in entrata e in uscita per tutti gli ordini di scuola e le classi degli istituti
appartenenti alla rete con un sistema congruo di indicatori (n. 20 di indicatori quantitativi e
qualitativi)
Questi materiali prodotti saranno documentati e diffusi attraverso una sezione dedicata su sito web (banca
dati prove, banca dati esiti, tabelle di comparazione, relazioni di approfondimento e lettura).
TITOLO DEL PROGETTO
“Formarsi”
RESPONSABILE DI PROGETTO
Ins. Bonarrivo Mariagrazia
PREMESSA
La formazione e la pianificazione di momenti di formazione sono esplicitamente previsti da norme
contrattuali. Il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla: all'art. 63 la formazione in servizio del personale; all'art.
66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai
docenti ed al personale ATA.
La legge 107/2015, nella prospettiva di una piena attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche,
richiede ad ogni scuola di elaborare un Piano dell' offerta formativa (riferito agli aa.ss. 2016-17, 2017-18,
2018-19), che contenga tutte le scelte curricolari, di organizzazione, di gestione delle risorse umane, ivi
compresa la progettazione delle azioni formative per il personale in servizio.
La formazione in servizio "obbligatoria, permanente e strutturale" è connessa alla funzione docente e
rappresenta un fattore decisivo per la qualificazione di ogni sistema educativo e per la crescita professionale
di chi in esso opera.
E’ ribadito come la formazione costituisca una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale
del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un'efficace politica di sviluppo
delle risorse umane e che l'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che
garantiscano la formazione in servizio.
Formazione e sviluppo professionale sono la premessa essenziale ad ogni processo di miglioramento, ma
perché il cambiamento sia in grado di rispondere alle sfide più complesse da parte della società e della
tecnologia, ad attese sociali sempre maggiori nei confronti dei docenti, insomma perché questi ultimi
possano operare un’offerta formativa all’altezza delle sfide poste dal mondo esterno , bisogna pensare ad
237
una formazione che sia in grado di :
•
•
•
•
•
Includere gli insegnanti nei cambiamenti ( attraverso la socializzazione dei processi strategici
dell’istituzione scolastica, inclusi quelli di autoanalisi e miglioramento)
chiarire la differenza e i rapporti tra aggiornamento e formazione ( che ci consente di passare dal
corso di aggiornamento al concetto di formazione come partecipazione vissuta alla vita progettuale
dell’istituzione scolastica)
riconsiderare la componente motivazione come fattore cruciale valorizzando il possesso da parte
degli insegnanti di conoscenze specialistiche acquisite con la formazione e con l’esperienza ( il che
impone di ridefinire il rapporto tra ricerca e pratica e di applicare modelli di ricerca collaborativi
con Università, centri di ricerca)
ripensare al rapporto tra necessità individuali e collettive, di gruppo
rafforzare il profilo di un docente con competenze specialistiche e conoscenze specifiche, in grado
di operare e di decifrare contesti diversi, in evoluzione e spesso di gestire situazioni di inevitabile e
perdurante incertezza.
DATA DI INIZIO E FINE
AA.SS. 2015/2016 - 2016/2017 – 2017/2018
DESTINATARI
Tutto il Personale docente, Personale tecnico amministrativo, DS.
RISORSE UMANE
Docenti-Esperti
BUDGET PREVISTO
Senza alcun costo.
Progetto in collaborazione con altre scuole in rete, con l’ottimizzazione delle risorse.
LA PIANIFICAZIONE (PLAN)
OBIETTIVI
•
•
Favorire interventi di formazione sugli aspetti normativi;
Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione degli
apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche;
• Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale;
• Migliorare la comunicazione tra i docenti, aumentando contestualmente conoscenza e stima
reciproca;
• Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline in vista della
loro utilizzazione didattica.
Inoltre, si punterà a:
o consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze ritenuti indispensabili e
“trasversali” per affrontare l’attività professionale e l’evoluzione normativa che regolano il
funzionamento della scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari in relazione alla
costruzione di percorsi metodologici e didattici per competenza ai fini anche della certificazione:
didattica personalizzata
didattica individualizzata
238
inclusione
integrazione.
o consentire ai docenti di potersi appropriare di strumenti e competenze nei seguenti temi strategici:
competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica – (contenuti laboratoriali
presenti nel PNSD) –
competenze linguistiche
potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e
comprensione, alle competenze logico- argomentative degli studenti e alle competenze
matematiche
valutazione
LA REALIZZAZIONE (DO)
Il Progetto si articolerà nella organizzazione di quattro moduli formativi di 20 ore ciascuno:
La scuola pubblica nel nuovo quadro normativo
Progettazione e valutazione
Metodologie didattiche
Assi culturali, assi disciplinari e discipline: dalle competenze linguistiche a quelle logico-matematiche
Nell’ambito di ciascun corso i docenti saranno impegnati in percorsi significativi di sviluppo e ricerca
professionale, che li vedrà soggetti attivi dei processi. Ci saranno momenti di cornici teoriche e di
confronto, alternati ad altri pratici, con un repertorio di metodologie innovative (laboratori, workshop,
ricerca – azione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze,
ecc.), con un equilibrato dosaggio di attività in presenza, studio personale,riflessione e documentazione,
lavoro in rete, diffusione di buone pratiche.
IL MONITORAGGIO E I RISULTATI (CHECK)
La compilazione degli strumenti predisposti ( schede per tipologia formativa a cura del responsabile di
progetto, schede per attività di formazione a cura dei responsabili di area) entro i tempi prestabiliti , il
numero delle attività di formazione individuate per ogni area, il numero di docenti coinvolti saranno
considerati indicatori di monitoraggio dell’andamento del progetto anche ai fini di opportune modifiche da
apportare.
I risultati del progetto saranno verificati in relazione alle specifiche azioni di formazione e alle ricadute in
merito a specifiche questioni.
IL RIESAME E IL MIGLIORAMENTO (ACT) e la valutazione
Le riunioni del responsabile di progetto, dei responsabili di area avranno luogo con scadenza mensile e
serviranno a valutare :
•
efficacia della struttura e dell’organizzazione del gruppo di lavoro e necessità di rivedere il piano di
lavoro
• efficacia ed efficienza dell’approccio utilizzato ( in termini di docenti coinvolti, di rispondenza
effettiva ai bisogni formativi)
Gli strumenti
•
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo
d’aula, ricadute motivazionali della valutazione).
Costruzione di materiale didattico da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli delle reti di
239
cui la scuola fa parte
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE
•
Prove comuni da somministrare nei momenti inizio/fine progetto.
•
Rubriche di valutazione degli aspetti legati agli apprendimenti con un sistema congruo ( n.15 di
indicatori quantitativi e qualitativi)
•
Questionari di rilevazione del gradimento rispetto al percorso formativo (il clima d’aula, il livello di
partecipazione ed i contributi dei partecipanti, il tipo di relazioni manifestate all’interno del gruppo
d’aula, ricadute motivazionali della valutazione).
•
Costruzione di materiale didattico da condividere con i colleghi della propria scuola e con quelli
delle reti di cui la scuola fa parte.
240