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CONTEMPORARY LIVES Contemporary Lives, la sezione del Festival dedicata a personaggi e temi che hanno maggiormente segnato il nostro presente, quest’anno presenta dieci storie sul potere: come ci comportiamo quando deteniamo un potere sugli altri? Ma anche: come reagiamo agli abusi di potere? Un sistema “orwelliano” istituito dal sindaco di un piccolo paese ungherese. Le sconvolgenti bugie che si nascondono dietro all’invasione dell’Iraq. La barbara uccisione di una ragazza indiana, la cui unica colpa è stata quella di voler studiare e diventare una donna libera. La storia d’amore fra due donne russe che si schierano, giorno dopo giorno, contro la politica omofoba promossa da Putin. La realtà di una piccola associazione israeliana che sfida il governo per aiutare gli immigrati. Un comitato bipartisan che scrive una nuova Costituzione per lo Zimbabwe, andando di villaggio in villaggio. La lotta perché l’invasione statunitense di Panama non sia dimenticata. L’alba del dibattito televisivo moderno negli scontri accorati tra William Buckley e Gore Vidal. La leggendaria rivista umoristica The National Lampoon, che attacca il potere con la satira. Il primo circolo gay italiano, che sfida le convenzioni sociali di Bologna e di un’intera nazione. BEST OF ENEMIES Regia di Robert Gordon, Morgan Neville (Stati Uniti/2014/86') Anteprima europea Estate 1968: il repubblicano William Buckley e il democratico Gore Vidal si scontrano in diretta sulla ABC. Ciascuno di loro è convinto che le idee dell'altro porteranno gli Stati Uniti alla rovina. E tra raffinata dialettica politica e insulti personali, botte in pieno viso e colpi sotto la cintura, il loro faccia a faccia acquista il ritmo e la violenza di un match di boxe tra pesi massimi. Nulla di simile si era mai vista in tv, gli ascolti vanno alle stelle. E il concetto stesso di dibattito di idee sul piccolo schermo subisce una rivoluzione copernicana: al centro è lo scontro, non le idee. Questo racconto avvincente documenta la nascita della politica in televisione così come la conosciamo oggi: e nel farlo ne svela i meccanismi. DEMOCRATS Regia di Camilla Nielsson (Danimarca/2014/100') Anteprima italiana Scrivere una nuova Costituzione: un momento chiave per una democrazia, un passaggio che lo Zimbabwe ha attraversato nel 2013. Per tre anni, facendo perno su questo evento, Camilla Nielsson ha osservato da vicino i cambiamenti del Paese sotto il presidente Robert Mugabe. Democrats è la storia di una Carta fondamentale, di chi l’ha disegnata, dell’impegno di un piccolo gruppo di politici per ridefinire il futuro della nazione. Ma è anche la storia del popolo che, in un reale processo di scrittura dal basso, l’ha “scritta”, mentre gli abitanti del villaggio ne votavano gli articoli. Tra corruzione e speranza, idealismo e concretezza, una parabola africana che racconta cos’è e cosa potrebbe essere la politica. DRUNK STONED BRILLIANT DEAD: THE STORY OF THE NATIONAL LAMPOON Regia di Douglas Tirola (Stati Uniti, Regno Unito/2015/98') Anteprima europea “The National Lampoon”: basta il nome e chiunque ricorda una copertina, una vignetta, uno slogan di una delle più leggendarie riviste umoristiche della storia. Ma forse pochi ricordano i nomi dei due collaboratori che ne furono una delle anime più sfrenate e geniali Doug Kenney e Henry Beard. Forse non tutti ricordano l’America degli anni ’70, la cerchia dei giovani intellettuali e la cultura pop, la libertà creativa in parte alimentata da cannabis e alcol. In un mondo ancora sconvolto dalla tragedia di “Charlie Hebdo”, questo film traccia il ritratto di una generazione e di un universo satirico che sembravano invincibili, mettendo in scena una ricca messe di pagine e disegni, parole e immagini di una stagione indimenticabile. THE ERPATAK MODEL Regia di Benny Brunnen, Keno Verseck (Olanda/2015/76') Anteprima italiana L’incredibile storia di Erpatak, un villaggio rurale dell’Ungheria trasformato in un piccolo nucleo orwelliano dall’idea politica di un solo uomo: il sindaco. Il costume tradizionale magiaro è la sua divisa e i suoi metodi sono alquanto sbrigativi, ma è di destra o di sinistra la sua politica? È di destra la disciplina? È di sinistra il lavoro comune? Quel che è certo è che nell’Erpatak Model ci sono entrambi, ovviamente per il supremo bene collettivo. E che chi collabora è un costruttore, degno di ogni aiuto, mentre chi dissente è un distruttore: un nemico. Ci immergiamo nel clima di una moderna “dittatura democratica” nel cuore dell’Europa, che ci mostra quanto siano vicini a noi, geograficamente ma anche mentalmente, la violenza ideologica e il nazionalismo. HOTLINE Regia di Silvina Landsmann (Israele, Francia/2015/99') Anteprima italiana Hotline: un’impresa che fa incontrare cuori solitari? No: un’associazione umanitaria di Tel Aviv, finanziata privatamente, che aiuta i rifugiati e gli immigrati in Israele. Gente senza diritti, molto spesso colpita da leggi che prevedono il carcere per chi è privo di visto, o da norme come quella AntiInfiltrazione. Pratiche e carte bollate, visite e aiuto legale ai prigionieri, sostegno concreto, innanzitutto economico: sono queste le armi con cui si batte Hotline per affermare i diritti che ogni democrazia dovrebbe garantire. Un quadro scioccante di umanità negata che descrive una realtà spietata, utilizzando una logica narrativa cruda e diretta. INDIA'S DAUGHTER Regia di Leslee Udwin (Regno Unito/2015/63') Anteprima italiana Opera prima In collaborazione con Associazione Orlando, Biblioteca Italiana delle Donne e Casa delle Donne Il grande desiderio della giovane Jyoti è diventare medico. Ora ha ventitré anni e quel sogno sta per diventare realtà. Ma una sera di dicembre a Nuova Delhi il suo destino è in agguato su un autobus, su cui salgono i suoi aguzzini. Il crimine di Jyoti: essere insieme a un amico, con cui sta tornando dal cinema, di notte. La sua condanna: la morte. Questo film racconta una vita e la tragedia della sua fine, un massacro troppo efferato per lasciare indifferente perfino l’India, dove la violenza sessuale è terribilmente frequente. Racconta la composta disperazione dei genitori e le proteste di piazza, proseguite per oltre un mese. Racconta l’agghiacciante difesa degli assassini e dei loro avvocati, basata su un principio che non smette di fare vittime: quello secondo cui la libertà femminile è una colpa. INVASION Regia di Abner Benaim (Panama, Argentina/2014/90’) Anteprima italiana Operation Just Cause: giusta causa. Si chiama così l’operazione lanciata dal Presidente George W. Bush il 20 dicembre 1989, quando l’esercito statunitense invade Panama. Ma qual è la causa che può “giustificare” centinaia di morti anche fra i civili, migliaia di rifugiati e di famiglie distrutte? È sufficiente la necessità di deporre un dittatore come Noriega? O la lotta al traffico di droga, armi e denaro sporco? Questo film indaga le cause, le motivazioni dichiarate e quelle reali, i fatti e le conseguenze di un atto di guerra su cui si addensano ombre pesanti. E riscrive una pagina di storia per una volta non con la penna dei vincitori, intinta nel sangue dei vinti, ma con la voce dalle vittime che giorno dopo giorno, da allora, trasformano le ferite in memoria per sopravvivere. OLYA'S LOVE Regia di Kirill Sakharnov (Russia, Austria/2014/ 67’) Anteprima italiana In collaborazione con Associazione Orlando, Biblioteca Italiana delle Donne e Pride Bologna Due delle Pussy Riot sono in prigione e la Duma, il Parlamento russo, ha approvato una legge che prevede pesanti multe per la “propaganda omosessuale”. Olya è una giovane attivista per i diritti LGBT, organizzatrice instancabile di eventi e proteste pubbliche. Nel Paese di Putin il suo amore è pericoloso: Ogni gesto di Olya e Galiya nell’intimità del loro appartamento – anche cucinare, verniciare le pareti, parlare di avere un bambino – è un gesto politico. E come tale lo presenta questo film per mostrare come l’anormalità non sia vivere insieme e desiderare una famiglia, ma essere oppressi, insultati e minacciati per questo. In un film coraggioso, allegro e indomabile, il racconto di una ragazza disposte a rischiare la vita per un ideale: l’amore TORRI, CHECCHE E TORTELLINI Regia di Andrea Adriatico (Italia/2015/75') L’avventura più incredibile nella storia del movimento omosessuale italiano. Un gruppo di attivisti gay ottiene dal Comune di Bologna una sede per le proprie attività: un prestigioso monumento storico, per giunta di interesse religioso. Così, dal 1982 sul “Cassero di Porta Saragozza” sventola la bandiera LGBT, e in Europa si diffonde la leggenda. Attività culturali e politiche si mescolano al più oltraggioso divertimento in un’idea diversa di aggregazione e anche di battaglia. La storia allegra e commovente di quell’avventura è anche la storia di un momento cruciale del movimento LGBT: il passaggio dalla rivolta alla rivendicazione di spazi pubblici. E della città che, nonostante tutte le sue contraddizioni, disse sì. WAR OF LIES Regia di Matthias Bittner (Germania/2014/89’) Anteprima italiana È il 1999 quando Al‐Janabi, un iracheno rifugiato a Colonia, dichiara di essere un ingegnere chimico militare, collabora con i servizi tedeschi e rivela l’esistenza di armi di distruzione di massa nelle mani di Saddam Hussein. Nell’ottobre del 2000 il rapporto con i servizi viene meno, ma il dossier sarà il pretesto per una guerra terribile, che inizierà il 20 marzo 2003 con l’invasione dell’Iraq. Una lunga intervista alternata a ricostruzioni mozzafiato ci mette di fronte a Al‐Janabi e lascia aperta una domanda inquietante: chi ci ha manipolato, come è stato possibile e perché?