componenti formali del linguaggio

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componenti formali del linguaggio
LABORATORIO
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
DELLO SVILUPPO LINGUISTICO,
MNESTICO E DELLE FUNZIONI
EDUCATIVE
La valutazione del linguaggio
a.a. 2010-2011
Dott.ssa Paola Zanchi
DI COSA PARLIAMO…
Il linguaggio e le sue componenti;
Principali tappe delle sviluppo linguistico;
Definizione e caratteristiche del ritardo di
linguaggio e dei DSL;
Strumenti di valutazione del linguaggio.
DEFINIZIONI
COMUNICAZIONE:
fitta rete di scambi di
informazioni e di
relazioni sociali che
coinvolgono ogni
essere vivente nella
vita quotidiana.
LINGUAGGIO:
sistema simbolico di
comunicazione; facoltà
di comunicare
simbolicamente;
capacità cognitiva che
ci permette di usare
una lingua.
LINGUAGGIO
Si distingue rispetto agli altri sistemi
comunicativi, in quanto consente di comporre un
numero pressochè infinito di messaggi,
combinando un numero ristretto di elementi
LINGUAGGIO
VERBALE
Suoni
Parole
Frasi
Racconti
Descrizioni
Narrazioni
Domande
…
NON VERBALE
Gesti
Espressioni del viso
Sguardo
Pause
Silenzio
Prosodia
…
COMPONENTI DEL LINGUAGGIO
Fonetica
Fonologia
Morfologia
Sintassi
Lessico
Semantica
Pragmatica
COMPONENTI FORMALI DEL
LINGUAGGIO
Fonetica: analizza e classifica i suoni prodotti e
percepiti dagli esseri umani (i foni) nel loro
aspetto fisico.
Fonologia: studia il modo in cui i suoni si
comportano sistematicamente in una data lingua.
L’unità linguistica oggetto di studio è il fonema,
cioè la più piccola particella nel linguaggio che
produce distinzioni di significato (es. rana/lana).
Sistema fonologico: l’insieme dei suoni di una data
lingua e delle regole che indicano come i suoni si
combinano in quella lingua.
Es. Nota-paNca-aNfora
3 foni, 1 fonema
Morfologia: studia la struttura della forma delle
parole, cioè come le parole cambiano forma per
esprimere funzioni diverse (es. coniugazione per
il verbo, declinazione per nome e aggettivo).
Sintassi: studia le regole che governano il modo
in cui le parole si compongono per formare le
frasi di una lingua.
COMPONENTI DI CONTENUTO
Semantica: studia i significati degli elementi del
linguaggio (parole, frasi, discorsi).
Vocabolario: l’insieme delle parole di una lingua.
Può essere passivo (comprensione) o attivo
(produzione). Comprende probabilmente un
magazzino delle forme uditive e uno delle forme
visive delle parole.
COMPONENTI D’USO
Pragmatica: studia la funzione comunicativa del
linguaggio e il modo in cui le persone usano il
linguaggio nelle interazioni sociali.
Ha forti connessioni con la semantica e con abilità
extra-linguistiche quali le competenze sociali, le
abilità inferenziali, la teoria della mente.
METACOMPONENTI
Le competenze metalinguistiche riguardano le
varie componenti del linguaggio. Consistono in
conoscenze esplicite o abilità di manipolazione
deliberata delle caratteristiche delle unità
linguistiche.
Metafonologia (consapevolezza fonologica) consiste
nella capacità di riconoscere, discriminare e
manipolare i suoni che compongono le parole.
particolarmente importante per
l’apprendimento della letto-scrittura
OGNI SINGOLA SOTTOCOMPONENTE DEL
LINGUAGGIO È VALUTABILE SU DUE VERSANTI:
COMPRENSIONE
PRODUZIONE
COMPRENSIONE
Componenti recettive del linguaggio
Fonologia: identificazione e discriminazione
fonemica;
Lessico: vocabolario passivo;
Morfosintassi: comprensione di frasi,
concordanze, casi, ecc.
Semantica: comprensione e la discriminazione di
significati e campi semantici, sinonimi, contrari,
rapporti categoriali e gerarchici;
Pragamatica: comprensione degli impliciti, delle
metafore, dei marcatori di stile e registro, dei
segnali verbali e non verbali dei turni e
dell’interesse, ecc.
PRODUZIONE
Componenti espressive del linguaggio
Fonetica: articolazione dei fonemi;
Fonologia: programmazione fonologica,
ripetizione di parole, non-parole, frasi;
Lessico: vocabolario attivo;
Morfosintassi: produzione di frasi
grammaticalmente corrette (concordanze,
trasformazioni tra forme sintattiche)
Semantica: esplicitazione dei significati,
produzione di sinonimi, contrari, identificazione
di categoria, produzione di elementi sovraordinati
e subordinati, ecc.
Pragmatica: espressione e uso di impliciti,
metafore, figure retoriche, marcatori di stile e
registro, segnali verbali e non verbali dei turni e
dell’interesse.
Tutte le componenti del linguaggio sono legate tra
loro e la loro evoluzione non è indipendente.
I deficit del linguaggio vengono classificati sulla
base delle sottocomponenti maggiormente
compromesse (ad es. DSL fonetico-fonologico,
fonologico-sintattico, semantico-pragmatico), ma
è bene ricordare che solitamente tutte le
componenti sono compromesse, sebbene in
misura diversa.
COME SI SVILUPPA IL LINGUAGGIO?
Lo sviluppo del linguaggio non riguarda solo
l’evoluzione del sistema linguistico (aspetti
formali) ma è intrinsecamente legato allo
sviluppo cognitivo e al contesto di apprendimento
della lingua. Nella valutazione del linguaggio non
si può dunque prescindere dal considerare in
parallelo anche queste variabili.
PRINCIPALI TAPPE DELLO SVILUPPO
LINGUISTICO
FASE PREVERBALE
6-7 m: lallazione
canonica (es. BABABA)
9-10 m: lallazione
variata (es.
BACHEBACHEBACHE)
Inizia la comprensione di
parole
Intelligenza sensomotoria (percezione e
azione)
Intenzionalità
comunicativa
Azioni mezzi-fini
Gesti-deittici (es.
indicazione)
Attenzione congiunta
PRIME PAROLE
10-12 m: parole come
associazione suonosignificato (forme di
transizione
foneticamente stabili
che non assomigliano,
o assomigliano solo in
parte, alle parole del
linguaggio adulto)
Gesti referenziali (es.
ciao-ciao)
Sviluppo motorio,
esplorazione
dell’ambiente
Permanenza
dell’oggetto
ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO
18-20 mesi: aumento
della produzione
Parole referenziali
Utilizzo di funtori,
aumento di verbi e
aggettivi
Olofrase (i b/i, pur
usando una sola parola,
vogliono comunicare un
significato più
complesso di quello
trasmesso dalla parola
effettivamente
pronunciata)
Capacità
rappresentative
Gioco simbolico
categorizzazione
PRIME COMBINAZIONI
o
o
Forme transizionali
Transmodali: gesto +
parola (es. fare CIAO
con la mano e dire
“ciao”)
Entrambi i componenti
sono vocaboli (es. “no,
casa”; “cane, gatto”;
“mamma, cane”;
“mamma, mamma”)
Combinazioni vere e
proprie (es. “bimbo
pappa”)
Aumento atti
comunicativi
Miglioramento
attenzione (selettiva e
sostenuta)
memoria
4 ANNI (ETÀ A CUI IN GENERE SI INIZIA A
FARE DIAGNOSI DI DSL)
Completamento
dell’inventario
fonetico (si completerà
completamente entro i
5/6 anni)
Miglioramento delle
strutture-sintattiche
Capacità di analisi
globale (sillabe) delle
parole
Teoria della mente
5 ANNI
Miglioramento degli
aspetti strutturali
Capacità di analisi
analitica (fonemi) dei
suoni che
costituiscono le parole
Capacità narrative
Capacità
conversazionali
Atti comunicativi
complessi
Categorizzazione,
flessibilità cognitiva,
attenzione, memoria,
ordinamento logicotemporale
ETÀ SCOLARE
Continua lo sviluppo della competenza linguistica
nei suoi aspetti più complessi, di pari passo con lo
sviluppo cognitivo e la scolarizzazione
(apprendimento di lettura e scrittura)
CAPACITÀ CONVERSAZIONALE
24 m: il b/o impara ad aprire la conversazione e a
stare in tema con l’adulto, ad adattare lo stile
conversazionale all’interlocutore, conversa solo
sul qui ed ora
4-5 aa: diventa più flessibile, conversa anche su
passato e futuro
LA CAPACITÀ NARRATIVA
Implica abilità complesse dal punto di vista
pragmatico e cognitivo
La comprensione di una narrazione è il risultato
delle conoscenze pregresse, concettuali e
linguistiche dell’individuo, delle procedure a cui
ricorre e delle risorse attentive che ha a
disposizione nei diversi stadi di elaborazione
delle informazioni (Bruner, 1990)
La capacità di comprensione del testo evolve in età
prescolare e durante l’ultimo anno di scuola
dell’Infanzia in modo particolare
i miglioramenti riguardano i tre indici generalmente
riconosciuti come definitori di una buona comprensione
del testo (Levorato, 1988; Accorti Gamanossi, 2003):
Struttura: grado di completezza di un testo;
Coesione: presenza di indicatori linguistici che
assicurino la continuità tra una frase e l’altra del testo
Coerenza: assenza di contraddizioni tra i significati
espressi
o
o
o
o
Nel periodo compreso tra i 4 e i 7 anni di età, le abilità narrative
aumentano in modo significativo ed, intorno ai 5 anni, la
produzione di storie appare chiaramente distinta dal racconto di
altri tipi di narrazioni (Pinto e Salzaruolo, 1998)
Orsolini (1995) ha mostrato l’evoluzione attraverso 4 tipi di
narrazioni:
Cronache (mancanti dell’evento iniziale problematico, contiene
una sequenza di eventi generici collegati temporalmente),
gli episodi incompleti (hanno un evento iniziale problematico,
seguito dalla risposta del protagonista e da una conseguenza, ma
senza eventi intermedi di collegamenti);
gli episodi minimi (presenza di elementi intermedi);
gli episodi completi( sequenza problema-tentativo-conseguenza
arricchita da reazioni e risposte emotive dei personaggi).
Questo processo sarebbe dovuto alla maturazione cognitiva e alle
influenze dell’ambiente.
CONCLUSIONI:
Il linguaggio è un sistema complesso e composto
da sottocomponenti tra loro in relazione;
Lo sviluppo del linguaggio è intrinsecamente
legato allo sviluppo cognitivo ed influenzato
dall’ambiente;
La valutazione del linguaggio deve prendere in
considerazione tutte le sottocomponenti e le loro
relazioni