Crisi: Gran Bretagna, la Boe rivede al ribasso

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Crisi: Gran Bretagna, la Boe rivede al ribasso
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Crisi: Gran Bretagna, la Boe rivede al ribasso stime di crescita
La Boe rivede al ribasso le stime di crescita per i prossimi due anni stimandoli al 2%. Innalzati i rischi, che
potrebbero portare a ulteriori revisioni da qui ai prossimi mesi.
La crisi economica, partendo dall’Ue, si estende a livello internazionale, pur segnando il proprio epicentro nelle
inefficienze del vecchio continente dove diverse realtà pagano caro lo scotto di una crescita rimasta prossima allo
zero per anni, e debiti elevatissimi.
I Paesi riassunti nell’acronimo Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) continuano a soffrire la crisi del
debito sui mercati, tanto che nelle ultime settimane si è iniziato ad affrontare il tema degli aiuti prima alla Spagna
e poi all’Italia, le due sole a non aver ancora ricevuto sostegno internazionale.
Dopo la revisione al ribasso della crescita da parte dei due colossi Cina e Stati Uniti, anche la Gran Bretagna ha
rivisto le proprie stime di crescita nel medio periodo, attendendosi effetti decisi dalla crisi.
La banca centrale d’Inghilterra ha sottolineato che il Pil nei prossimi anni dovrebbe crescere mediamente del
2%. Si tratta di una revisione rivista al ribasso rispetto al 2,67% stimato in precedenza. Alcuni esperti hanno fatto
notare che la Boe aveva diffuso le stime soltanto 3 mesi fa, ed è un campanello d’allarme su come la situazione
sia degenerata nell’ultimo periodo, e non si esclude prossimamente un’ulteriore revisione ribassista.
Il documento divulgato dalla banca centrale inoltre sottolinea che i fattori che contribuiscono al rallentamento
economico potrebbero incidere anche nei prossimi mesi, con effetti decisi sul ciclo economico. Rispetto al
passato, fanno notare alcuni esperti, la banca ha lanciato un allarme anche sul medio periodo, mentre in
precedenza si era mostrata incerta soltanto sulle sorti di breve.
Nel contesto attuale, con le principali economie in significativo rallentamento, e l’Eurozona in profonda
recessione, una crescita media annua del 2% sarebbe anche rassicurante. Quello che tuttavia preoccupa sono le
cupe prospettive nel medio termine, in cui fattori di rischio potrebbero dilagare ulteriormente se non contrastati in
maniera efficace.
Chiaro il riferimento all’Eurozona, che negli ultimi mesi continua a preoccupare i Paesi limitrofi, anche perché al
di là delle buone intenzione, si è fatto decisamente poco per affrontare con efficacia la crisi.
Mervyn King, governatore della Banca Of England, ha poi sottolineato che in Gran Bretagna vi è un’elevata
concentrazione a mantenere in equilibrio i conti ed agire per stimolare la crescita, anche in un contesto difficile
come quello attuale in cui i rischi sono sensibilmente aumentati.
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