CORSO DI EDUCAZIONE SESSUALE ED AFFETTIVA Il Consultorio

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CORSO DI EDUCAZIONE SESSUALE ED AFFETTIVA Il Consultorio
CORSO DI EDUCAZIONE SESSUALE ED AFFETTIVA
Il Consultorio Familiare Verona Sud da molti, su richiesta diretta o in collaborazione con l’USL
20 di Verona, tiene in alcune scuole, di diverso grado, “corsi di educazione sessuale ed affettiva”.
Uno di questi corsi, svoltosi in una Scuola Secondaria della città, si è appena concluso e i nostri
operatori, una ginecologa e due psicologhe, ne tracciano di seguito una breve sintesi.
Questa sintesi permette di evidenziare le modalità, i contenuti e i risultati ottenuti durante questa
esperienza; inoltre essa permette di avere uno spaccato, seppur limitato, della realtà di un gruppo di
giovani presenti nella nostra realtà scolastica.
Per quanto riguarda l’aspetto medico, la ginecologa è intervenuta due ore in ognuna della classi
coinvolte nel progetto. In questi incontri è stato inizialmente fornito ai ragazzi/e una panoramica sul
significato della sessualità per la persona umana, sottolineando i suoi risvolti in ambito non solo
genitale ma anche corporeo, etico, religioso e legislativo.
Inoltre sono state presentate le possibili conseguenze legate all’esercizio della sessualità (gravidanza
e trasmissione di malattie), ed esposto i principali vantaggi e limiti dei più diffusi sistemi
contraccettivi. In alcune classi si è accennato ad informazioni sui sintomi indicatori della fecondità;
in molte classi si è parlato anche della pillola del giorno dopo.
Nelle varie classi è stato possibile, a seconda di specifiche richieste, trattare particolari tematiche,
quali: le malattie a trasmissione sessuale, la diversità fisiologica del desiderio nell’uomo e nella
donna, la gravidanza, sottolineando la positività di questa esperienza ma affrontando anche
l’interruzione volontaria della gravidanza. Infine, nella maggior parte delle classi, è stata fatta azione
di prevenzione sulla salute riproduttiva (spiegando in particolare l’importanza di individuare un
eventuale varicocele nel maschio e l’influenza dell’età sulla fertilità della donna).
E’ stata anche proposta in tutte le classi una storia vera che si è presentata in Consultorio Familiare,
riguardante una ragazza minorenne con una gravidanza inaspettata: è stata l’occasione per i ragazzi
per riflettere su come si sarebbero sentiti e come si sarebbero comportati in una situazione analoga e
su molti aspetti relativi all’esercizio della sessualità, alla positività dell’esperienza della gravidanza,
ma anche sulla difficoltà di inserirla nella vita di una persona così giovane, sulla co-responsabilità
tra uomo e donna che una vita sessuale attiva comporta, non solo dal punto di vista relazionale ed
affettivo ma anche genitoriale e legislativo; sulla loro attuale dipendenza dai genitori per le
decisioni più significative, sia pur riguardanti la loro vita, come quella di continuare o di
interrompere una gravidanza.
Per “misurare” sia la condizione conoscitiva di partenza che il risultato dopo il corso, agli alunni è
stato somministrato un questionario “di entrata” e uno di “uscita”.
Il confronto dei risultati ha evidenziato come sia abbastanza diffusa nei giovani una certa
“confusione” su molti temi relativi alla sessualità e alla procreazione, confusione che il corso,
almeno in parte, ha certamente colmato.
Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, dopo l'intervento della ginecologa in ogni classe si sono
tenuti due incontri, complessivamente di tre ore, più la possibilità di poter accedere ad un' ora di
sportello dedicata ad ogni classe.
L’intervento psicologico è stato diviso in due momenti: un primo incontro, di due ore, sugli aspetti
più legati alla sfera sessuale, e un secondo, di un’ora, sull’affettività, le emozioni e le relazioni.
In entrambi gli incontri è stata utilizzata la metodologia del lavoro in piccolo gruppo e i ragazzi sono
stati incoraggiati a partecipare e a porre domande anche in forma anonima riducendo così
l'imbarazzo e la vergogna che ci possono essere quando si trattano alcuni argomenti di fronte agli
altri. Questi incontri hanno permesso ai ragazzi di parlare di sessualità con adulti, oltre che con i
coetanei, fornendo loro un’immagine positiva della sessualità, della gravidanza, dell’essere maschio
e femmina.
La finalità dell’intervento è stata quella di fornire conoscenze e strumenti adeguati per comprendere
come la sessualità sia una dimensione che coinvolge totalmente la persona nei suoi aspetti corporei,
affettivi e relazionali e di aumentare nei ragazzi la consapevolezza delle conseguenze riproduttive
dell’esercizio della sessualità facendo nascere un maggior senso di responsabilità negli alunni.
I ragazzi, in piccoli gruppi o individualmente, hanno riportato molte curiosità, dubbi ma anche paure
legate al loro modo di vivere la sessualità.
Gli argomenti affrontati sono stati vari, in particolare le relazioni affettive e le problematiche ad esse
connesse: rapporto con i genitori sulla sessualità, sensazione di inadeguatezza per non aver ancora
avuto rapporti sessuali, l'omosessualità, la violenza sessuale, la paura di innamorarsi e soffrire, come
perdonare un tradimento, come affrontare un'eventuale gravidanza inaspettata...
E' apparso chiaro il forte e crescente bisogno da parte dei ragazzi di potersi confrontare con degli
adulti che siano disposti ad ascoltarli senza giudicarli. Hanno manifestato la necessità di affrontare
tematiche per loro molto delicate con operatori esperti che possano fornire loro informazioni chiare
e consigli appropriati. In alcuni casi, durante lo sportello, si è consigliato ai ragazzi di rivolgersi al
Consultorio dove avrebbero avuto più tempo a disposizione per parlare delle loro difficoltà.
Come emerge dai questionari d'uscita completati dai ragazzi, alla fine di questa esperienza, il 98,9%
dei ragazzi ha dichiarato che gli incontri fatti in classe con gli operatori li hanno incuriositi ed
interessati.
Tra gli aspetti positivi dell'esperienza gli alunni hanno, in generale, sottolineato la possibilità di
porre domande senza il timore di essere giudicati, la possibilità di confrontarsi con i compagni e con
adulti esperti l'aver chiarito molti dubbi, la preparazione e la disponibilità degli operatori. Per quanto
riguarda gli aspetti negativi, la maggior parte dei ragazzi ha evidenziato il poco tempo a
disposizione, suggerendo di dedicare più ore, nei prossimi anni a questo progetto e in particolare allo
sportello. Inoltre i ragazzi hanno manifestato il loro bisogno di informazioni concrete e di esempi
suggerendo la proiezione di video o brevi filmati. Infine è emerso da parte dei ragazzi anche l'idea di
creare un gruppo dedicato a queste esperienze su un social network.
In conclusione, l’esperienza è da considerarsi molto positiva. Sicuramente è stata fornita ai ragazzi
un’opportunità di informazione, ma in parte anche di riflessione sulla sessualità: sono stati gli stessi
ragazzi ad evidenziare il loro bisogno di riflettere e di acquisire maggior consapevolezza rispetto ad
aspetti di sé che già conoscono ma a volte banalizzano o faticano a rispettare.
Crediamo che possa essere significativo riportare il commento anonimo di un alunno perchè
sottolinea secondo noi la positività di questa esperienza e incoraggia noi come operatori ma anche la
scuola a dedicare ai ragazzi tempo e risorse per aiutarli in un processo di crescita maturo e
consapevole a più livelli.: “... Ho capito che la sessualità è una cosa seria e non un gioco. Inoltre in
un rapporto non si vive di solo sesso ma soprattutto di emozioni e di sentimenti...”
Dott.ssa Ilaria Borsarini (psicologa), Dott.ssa Martina Gamba (piscologa), Dott.ssa Paola Veronesi (ginecologa)