Bancari con la cuffia
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Bancari con la cuffia
tecnologie Bancari con la cuffia 65 milioni di chiamate gestite dai call center bancari nel 2010: un servizio in forte crescita fotografato dal Rapporto ABI Lab di Marco Rotoloni S econdo quanto emerge dal settimo Rapporto sui Call Center Bancari di ABI Lab sono state complessivamente 65 milioni le chiamate gestite nel 2010, in forte crescita rispetto allo scorso anno, con incrementi che variano dal 13% dei contatti inbound al 41% dei contatti outbound. Aumentano inoltre i contatti chat (+8%), a fronte di un’ulteriore contrazione delle e-mail, che evidenzia la predilezione manifestata dal cliente verso un dialogo in tempo reale che utilizza strumenti di comunicazione semplici e affini all’utilizzo quotidiano del pc e del telefonino; il 45% delle chiamate in ingresso proviene infatti da cellulare. stenza, cura e ascolto del cliente oltre che come punto di riferimento per la raccolta e la gestione dei reclami e delle lamentele della clientela, per l’erogazione di servizi base e di valorizzazione della capacità di relazione delle proprie risorse per supportare la vendita della rete fisica. È chiaro che, in un delicato contesto macroeconomico Un ruolo chiave come quello attuale, si rende necessaria per le strutture Le grandi potenzialità dei call center sia in termini di di contact center un’attenta calibrazione delle strategie produttività che di qualità erogata, fanno sì che la di canale, ricercando costantestruttura vada assumendo mente un adeguato compronelle attese del top manageFormazione, esperienza ment un ruolo sempre più e organizzazione sono i punti messo tra l’esigenza di erogare un servizio di qualità e l’opporcentrale e spesso di snodo tra di forza di un call center tunità di utilizzare il proprio poi diversi canali disponibili per il tenziale relazionale per lo sviluppo di iniziative di contatto con il mercato; lo conferma il numero sensicomunicazione e di proposta commerciale. Questa ribilmente elevato di obiettivi formalmente assegnati alle cerca passa senz’altro attraverso la leva delle risorse strutture, in media 5,5 per ciascuna realtà. Entrando umane che, soprattutto in questo momento rapprenel dettaglio delle principali voci segnalate, si osserva sentano uno dei principali fattori critici per il successo che il 75% dei call center indica come mission prioridell’attività. tarie del canale quella di porsi come centro di assi- 36 bancaforte senza perdere di vista i propri obiettivi di crescita e Esperti nella relazione di carriera. Sono circa 2.500 le risorse che si occupano di call cenL’assetto organizzativo interno rappresenta un eleter, un popolo di esperti nella relazione con il cliente del mento di notevole rilievo nella gestione di attività diverquale sono entrate a far parte nel 2010 oltre 450 nuove sificate e dei molti aspetti correlati risorse. La carta d’identità dei call al funzionamento di un call center. center riporta un’età media di Tra le priorità: 33,6 anni, una leggera prevapotenziamento dei call center È stato rilevato che in media il responsabile della struttura si avvale lenza di donne (56%) e un grado in ottica commerciale della collaborazione di 2,6 superdi istruzione elevato (nella metà e maggiore integrazione visori (figura presente nell’85% dei dei casi laurea o superiore, cui si con gli altri canali call center esaminati) e di 8,7 aggiunge un 9,6% di studenti lateam leader (figura riscontrata nel voratori). Dal punto di vista con90% delle realtà); occorre tuttavia considerare come trattuale, più del 75% degli operatori sono assunti a l’articolazione e il dimensionamento delle figure di suptempo indeterminato (part time e full time). porto e gestione sia strettamente correlata alla dimenSi aggiunge a questo profilo elevato, una formazione sione del call center e pertanto risulta piuttosto specialistica sulle tematiche bancarie, che vede i nuovi diversificato fra le diverse realtà. operatori impegnati nell’apprendimento per un mese Accanto alle figure di coordinamento, il 75% delle banlavorativo prima di dialogare con il cliente per la prima che ha definito delle figure di staff, ovvero figure strutvolta. La formazione in ingresso rappresenta solo il turate che hanno in carico la gestione di specifiche punto di partenza di un complesso percorso di crescita attività a supporto del governo del call center; in media professionale: ogni anno infatti ciascun operatore riogni banca ha 7,4 figure di staff, un dato in con- >> ceve mediamente 8 giornate di formazione, che assicurano un livello di conoscenza sempre attuale e contribuiscono a incrementare gli skill degli operatori, anche sul fronte commerciale. A fianco della formazione, l’esperienza rappresenta senz’altro un elemento di notevole importanza per lo sviluppo della professionalità degli operatori. In linea con quanto rilevato lo scorso anno, il tempo medio di permanenza degli operatori all’interno della struttura di contact center è di quasi quattro anni, nel corso dei quali le risorse hanno l’opportunità di accrescere le proprie competenze tecniche e relazionali Un osservatorio privilegiato I dati illustrati in questo articolo sono il risultato della rilevazione annuale realizzata dall’Osservatorio sui Call Center Bancari, attivo dal 2004 e condotto da ABI Lab e dall’Ufficio Analisi Gestionali dell’ABI. Scopo dell’indagine è monitorare lo stato dell’arte dei call center bancari in termini di aspetti strategici, di marketing e organizzativi. Alla rilevazione 2011 hanno partecipato 21 call center di gruppi bancari che operano complessivamente per 80 banche e 5 società del gruppo di appartenenza, rappresentativi del 63% del sistema in termini di dipendenti e di totale attivo. ■ tecnologie media di evasione delle e-mail ricevute pari al 68,1% nelle 24 ore solari successive alla ricezione dell’e-mail 78% che sale al 96,6% nelle 72 ore suc2010 2009 cessive all’arrivo. L’attenzione alla qualità si rispecchia 50% anche nelle principali prospettive di 39% crescita segnalate per il prossimo biennio: emerge infatti una generale 28% 28% 22% 22% 22% 22% 22% 22% e diffusa tendenza a cercare di otti17% 17% 17% 17% 11% mizzare il livello di efficienza del ca6% nale (obiettivo segnalato dal 90% dei Chat area Chat Chat Chat Videochat Forum Wiki Community Instant Blog rispondenti) e di incrementare paralclienti pubblica vocale area vocale online messaging clienti pubblica lelamente il livello di qualità dei servizi offerti (per l’85% delle realtà). A fianco agli obiettivi di qualità ed efficientamento, è interessante ostinua crescita rispetto agli anni passervare come circa il 70% delle resati. Analizzando l’articolazione di altà intervistate riconosca tra le queste figure fra le diverse attività preprincipali tendenze evolutive che viste, rileva sottolineare che, a fianco stanno interessando la struttura delle risorse legate alla predisposianche il potenziamento del canale zione della reportistica, alla gestione in ottica commerciale il miglioraoperativa (turnistica, staffing, etc.) e mento del livello di integrazione con alla formazione, presenti presso il 65% gli altri canali della banca. dei rispondenti, si osserva una non La forte attenzione alle logiche di intrascurabile presenza di figure deditegrazione con gli altri canali diretti si cate alla qualità, diffuse nel 55% delle lega anche al ruolo che le strutture di strutture, a evidenza di una forte e cocontact center svolgono come lato stante attenzione al controllo dei risulumano di canali che altrimenti si tati e alle attività di monitoraggio delle identificherebbero con il self service: performance. è l’operatore di call center che risponde alle chat e spesso anche alle Indicatori di qualità Da questo punto di vista la fotografia e-mail, che si incarica di contattare il cliente per confermare una richiesta scattata dai KPI delle strutture di condi appuntamento, che fornisce infortact center restituisce un quadro commazioni più approfondite e che, in plessivamente positivo: in media il sintesi, rappresenta per il cliente la tempo di attesa prima di poter parlare con un operatore è pari a 40,1 secondi, mentre il 6,4% voce della banca sul web. dei contatti si conclude con un abbandono, ovvero con Nuove forme di contatto una rinuncia all’attesa, cosa che si verifica in media La continua evoluzione degli strumenti utilizzati e delle dopo 89,3 secondi. Infine il 63,7% delle chiamate ha visto i clienti non attendere oltre 20 secondi prima di logiche di relazione con il cliente induce un numero parlare con un operatore. sempre maggiore di strutture a dotarsi di soluzioni evolute per la gestione delle nuove tipologie di contatto. In Con particolare riferimento alle telefonate in entrata si particolare si evidenzia come la chat per l’area clienti rileva una durata media di quasi quattro minuti, probabilmente legata ai prodotti più complessi e le richieste sia attualmente in uso nel 24% dei call center, mentre più articolate; si osserva inoltre come nell’89% dei casi il 43% delle realtà ne prevede l’implementazione entro infatti il cliente ottiene una risposta conclusiva nell’arco l’anno, cosa che porterà tale strumento ad essere predella stessa telefonata. L’attività outbound vede invece sente in circa i 2/3 del campione. Assume particolare una durata media delle chiamate di circa 2 minuti, e rerilevanza anche il livello di diffusione della chat in area gistra un tasso di chiamate andate “a buon fine” pari pubblica (in uso nel 19% delle realtà) e di altri strumenti al 31%. Si rilevano indicatori alquanto positivi anche re2.0 quali community on line, strumenti di instant meslativamente alla gestione delle e-mail: la percentuale saging e wiki (tutti in uso nel 14% delle realtà). – – 0% – 10% – 20% – 30% – 40% – 50% – 60% – 70% – 80% – Le tecnologie d’interazione nei call center bancaforte | 39