1 Prima di tutto facciamo un breve aggiornamento alla luce della
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1 Prima di tutto facciamo un breve aggiornamento alla luce della
Prima di tutto facciamo un breve aggiornamento alla luce della chiusure di ieri. L’S&P500 future ha chiuso ieri sopra 1200. Questo è un buon segnale cui sarebbe meglio seguisse un superamento (ed una chiusura) sopra 1215. Come ho detto più volte questo sarebbe un buon segnale di una diminuzione di forza ciclica ribassista e di un possibile rimbalzo- ma è ancora presto. Vediamo il grafico (dati ad 1 ora a partire dagli ultimi massimi ciclici dell’8 luglio). Dal grafico si capisce perché insisto su 1215, poiché da lì passa il baricentro (ritracciamento del 50%) dell’attuale movimento ciclico, ovvero l’attuale ciclo trimestrale. Certamente il superamento di 1200, con conferma della chiusura di giornata, è un segnale incoraggiante, poiché si è superati il massimo del precedente ciclo settimanale (linea rossa orizzontale). I tempi ciclici ci dicono (come dicevo da tempo) che poteva iniziare una nuova fase (nuovi ciclo trimestrale) verso fine agosto-primi di settembre. Tuttavia l’ultimo minimo è stato il 19 agosto e con il minimo di partenza dell’attuale ciclo trimestrale (16 giugno) porterebbe ad una durata del ciclo di poco più di 2 mesi (46 giorni) – dal punto di vista statistico è un fenomeno raro, ma ciò che ha basse probabilità non significa che non possa accadere. Ricordo che una delle regole cicliche è che spesso forti movimenti (soprattutto al ribasso) possono ridurre i tempi ciclici, in quanto “consumano” più rapidamente il tempo (potemmo definirlo, scomodando una nota legge delle fisica, un effetto di “relatività” temporale). eugenio sartorelli - www.investimentivincenti.it 1 Quello che accade durante questi rapidi movimenti, oltre a questo effetto di “relatività” temporale, è una conseguente più difficile lettura dei cicli ed un aumento di “falsi” movimenti, ovvero indicazioni di partenza di nuovi cicli che poi vengono disattese. Poiché per prende decisioni nel trading è importante operare con maggiori probabilità a favore, quando un evento appare meno probabile (e la lettura si fa più difficile) si cercano più conferme per prendere delle decisioni. Avevo già detto quali sono questo segnali, che riguardano: - Oro sotto 1700 (ma attualmente è ben sopra 1800) - T-note sotto 129 – ulteriore conferma sotto 128 (ieri ha chiuso a 129,7 fatto incoraggiante) - Volatilità Implicita sull’S&P500 (Vix) sotto 30% per almeno 3 gg consecutivi (ieri ha chiuso a 32,2%)- aggiungo un Put/Call ratio vicino a 1 - Ci sarebbero anche dei segnali provenienti dagli indicatori di “massa” ovvero legati all’indice rialzi/ribassi o simili, che ogni tanto analizzi nei miei report (farò un aggiornamento). Li ho messi in ordine di importanza e ciascuno può attendere o meno 1 o tutti questi segnali collaterali, che aumenterebbero le probabilità che ciò che è in atto è un rimbalzo e non un semplice momentaneo alleggerimento. Per il mercato Europeo non ci sono ancora conferme- tuttavia i mercati Usa in ripresa non potrebbero che trascinare anche l’Europa, anche se il divieto dello short selling soprattutto di Italia, Francia, Spagna, non invoglia molti operatori esteri, che preferirebbero entrare con il contagocce su mercati “manipolati” per farli salire a tutti i costi. Ricordo i livelli per i principali mercati Europei, che se superati (con la conferma della chiusura di giornata) indebolirebbero la fase ribassista facendo prendere coraggio ai rialzisti: - Dax: 6130 - Eurostoxx: 2350 (questo è il valore che ritengo più importante tra i 3) - Ftse Mib: 16000. Una ulteriore conferma sarebbe vedere la volatilità implicita sul Dax (Vdax) sotto il 32% (meglio 30%) per almeno 3 gg consecutivi (questa mattina siamo intorno a 34%). Per ora, in base a quanto detto, non mi fido di questo abbozzo di rimbalzo e sono in attesa dei segnali di conferma. Operatività Operativamente ho delineato, negli articoli di domenica sera, una serie di possibilità in base ai vari scenari. Anticipare i mercati è sempre rischioso è ha senso solo se lo si fa gradualmente. Quello che faccio è di dividere gli ingressi almeno in 3 parti. Infatti, è più probabile che il mercato trovi un minimo da cui rimbalzare, ma questo minimo potrebbe anche avvenire fra qualche giorno (in base alle ipotesi cicliche delineate domenica) e non che sia già avvenuto. Per questo, sia che operi con in ottica multiday in Opzioni, sia con future (o Etf come ho specificato nelle ultime settimane) quanto le possibilità sono varie (con il tempo ciclico in esaurimento) entro con gradualità. eugenio sartorelli - www.investimentivincenti.it 2 Con Etf (magari a leva) si entrerebbe subito con 1/3 della cifra- poi 1/3 sui eventuali minimi intorno a quelli degli ultimi giorni e 1/3 su un nuovo affondo ribassista su livelli estremi di cui ho parlato più volte: -S&P500: 1020-1000 - Dax: intorno a 5000 - Eurostoxx: intorno a 1800 - Ftse Mib: intorno a 13000. Con le Opzioni, vista l’elevata volatilità, ha più senso il vertical spread (su scadenza ottobre): - S&P500: acquisto Call 1250 (o 1270 per spendere meno) e vendita di Call 1270 (o 1290 per spendere meno - Dax: acquisto Call 6400- vendita Call 6550 (ho variato i livelli) - Eurostoxx: acquisto Call 2500- vendita Call 2600 (ho variato i livelli) - Ftse Mib: acquisto Call 17500- vendita Call 18000 (per l’italia è più rischioso). Volendo si può abbassare il rischio facendo analoghi vertical spread su scadenze maggiori (soprattutto dicembre) magari alzando gli strike (2 o 3 massimo) per spendere meno. Ritengo comunque valida questa strategia, più di lungo periodo, per prezzi nei pressi (o sotto) i recenti minimi indicati sopra. Per ora non ho ancora iniziato questa operatività, o meglio ho iniziato ad acquistare qualche Etf su S&P500 ed Eurostoxx50, ma l’ho fatto con piccoli importi- inoltre su dicembre ho già qualche posizione al rialzo (assunta durante i ribasso), che per ora è decisamente in perdita, ma c’è tempo. Comprendo che mi ripeto, ma quello che io scrivo è la mia operatività principale- non voglio dannarmi con una operatività frenetica. In realtà faccio anche intraday (con i future) ma è un’operatività stretta (con molte variazione di stop-loss e take profit) che non è riportabile in un report giornaliero. Nei prossimi giorni vedremo una analisi Ciclica sui cicli più lunghi (annuali e quadriennali) per capire meglio che cosa sta accadendo e cosa potremmo aspettarci. eugenio sartorelli - www.investimentivincenti.it 3