La residenza estiva dell`imperatore a Chengde

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La residenza estiva dell`imperatore a Chengde
La residenza estiva dell’imperatore a Chengde
La pioggia. La pioggia può essere interpretata in diversi modi, da differenti punti di vista.
Può essere un semplice fenomeno climatico, ma c'è chi pensa che siano le lacrime degli angeli.
Quando essa scende dal cielo essere umano prova sensazioni ed emozioni diverse.
Solitamente trovo che metta malinconia, ma allo stesso tempo tranquillizzi l' animo vedere dal vetro tutte
quelle gocce d' acqua che battono sull' asfalto, mentre si sta al caldo dentro casa.
A volte essa però può mettere anche paura, quando stai all' aperto senza qualcosa per coprirti, in un
ambiente sconosciuto.
Ed è questa la sensazione che ho provato a Chengde, alla residenza estiva dell' imperatore.
La struttura di questa abitazione è molto simile a quella degli altri antichi palazzi cinesi: prevale il colore
rosso, ci sono tante stanze, il tetto è a punta con piccole decorazioni e le porte sono costruite tutte nello
stesso modo.
Ma in quella residenza c' era una cosa, che non c' era mai stata nelle visite agli altri palazzi: la pioggia.
Eravamo andati a visitare la residenza estiva dell' imperatore, quando è scoppiato a piovere.
Pioveva talmente forte che ci siamo rifugiati in una delle tante sale.
Eravamo gli unici visitatori; fuori era quasi buio, il cielo coperto di nuvole e all' esterno si sentiva solo il
rumore delle gocce che cadevano.
In quelle sale dove un tempo camminava l'imperatore cinese, ormai trasformate in museo, eravamo tutti al
riparo dalla pioggia.
Più che impaurita ero immersa nei miei pensieri; la mia fantasia mi faceva venire in mente tante storie su
quei luoghi, un tempo abitati.
Eravamo tutti al coperto, a chiacchierare aspettando che cessasse il diluvio.
Alla fine non abbiamo terminato la visita, anzi siamo tornati in albergo, mentre continuava a piovere, per
asciugarci.
Dopo quattro ore di pullman non era proprio quello che ci aspettavamo; l' unica cosa in cui speravamo era
che il giorno dopo splendesse il sole.
Costanza Caldani IIA