notiziario luglio_agosto

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notiziario luglio_agosto
Il nostro notiziario
ANNO II - N° 7-8 Luglio 2011
Agosto 2011
Ogni giorno è un nuovo giorno ed ogni alba l’inizio di un
mattino che non si ripeterà mai più.
Una delle cose più sbagliate che può fare un uomo è quella di
rimandare il momento in cui cominciare a vivere.
Romano Battaglia
LA NOSTRA ESTATE
L’estate alla Residenza continua, abbiamo cercato nuovi stimoli, abbiamo conosciuto persone
nuove con l’obiettivo di rendere più piacevole il breve oppure lungo soggiorno presso la nostra
casa .
Abbiamo inserito nuovi professionisti che curano il Laboratorio Creativo di Fiori di Carta con
Claudia e inserito un nuovo percorso di ginnastica dolce con Mia.
Abbiamo addobbato, insieme a Claudia, il giardino per la nostra Festa del 1 Agosto, la Residenza si e vestita di bianco e rosso e, come nelle migliori tradizioni abbiamo festeggiato con la
tipica grigliata.
La festa del 1 Agosto è la festa Nazionale Svizzera, il 1291 fu la data di fondazione della confederazione, per noi motivo per festeggiare le origini della Residenza e il pretesto per pranzare ai
piedi del nostro stupendo Faggio, nel pomeriggio poi è stata l’occasione per ascoltare musica dal
vivo in compagnia di Luca Maciacchini.
Gli appuntamenti nel mese d’Agosto non sono terminati, continueranno per tutto il mese i nostri
laboratori ed inoltre avremo la visita dei bambini dell’Asilo Umberto 1 e la novità di un concerto, duo pianoforte e violino, con musiche brillanti tratte dai film.
Quindi un rinnovato buone vacanze .
La direttrice
Antonella De Micheli
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I BASTONI
In un portaombrelli della Residenza alcuni bastoni si ritrovano. Ognuno racconta una storia, sono
bastoni di nessun valore ma terribilmente interessanti e necessari oggi. Il bastone che un giorno ha
accompagnato un uomo vigoroso sulle nostre belle montagne, oggi accompagna un uomo che stenta a camminare. Sono bastoni semplici che non hanno a che fare con quelli riprodotti in un album
che un ospite dell’albergo mi ha mostrato.
Bastoni in ebano incisi con pomi in avorio che rappresentano teste di animali e la testa di un uomo
dai lineamenti ben scolpiti.
E’ forse l’autoritratto del proprietario ?
Avrebbe le orecchie un po’ lunghe.
Un bastone leggero che non serviva certamente come sostegno ma per evoluzioni alla Fred Astaire, il suo padrone doveva sicuramente aver passeggiato per le vie del centro di una grande città,
pavoneggiandosi nella sua finanziera o con la sua magiostrina.
Bastoni responsabili di un momento movimentato alla Residenza, la restituzione dei bastoni sembra essere una cosa di importanza eccezionale. “ Questo è mio ! “ “ No, questo è il mio “ “ Lo dia
a me, signorina “ “ Ho premura, non mi faccia aspettare “ .
Non si sa bene che cosa gli ospiti abbiano di così importante da fare, è forse il ricordo di quando
un tram si faceva aspettare a lungo facendoci arrivare sul luogo di lavoro in ritardo ? Oggi, qui
alla Residenza, è il letto per il riposino che ci aspetta, ma siamo vivi e siamo in buona salute fino a
quando ci resta la voglia di discutere per qualsiasi cosa.
Viva la vita qualsiasi essa sia!
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UN BELLISSIMO SOGNO
Erano i primissimi giorni del mese di settembre di parecchi anni fa, nelle vetrine delle agenzie
turistiche della mia città, erano esposti degli invitanti cartelloni che pubblicizzavano un viaggio
che la compagnia navale Costa aveva organizzato : un giro intorno al mondo.
La tentazione, ad un certo punto, fu così forte che entrai per avere tutti i dettagli per quello che
doveva sicuramente essere uno splendido viaggio.
Arrivata a casa, insieme a mio marito, aprimmo un atlante e percorremmo insieme le varie tappe,
una più interessante dell’altra.
Ne rimasi talmente colpita che quella notte, insolitamente, dato che non mi succede mai, sognai di
fare quel viaggio che tanto mi sarebbe piaciuto fare.
Ci troviamo, mio marito ed io, al porto di Genova; dopo una lunga attesa arriva finalmente il
momento di salire a bordo.
L’accoglienza sulla nave è strepitosa, la nave è immensa, bellissima, lucida, sembra nuova, non
manca davvero nulla, una città galleggiante con tutte le comodità.
Ecco il suono della sirena, ci avvisa che la nostra avventura intorno al mondo sta per iniziare, la
nave si stacca dal molo e si avventura verso il mare aperto.
Noi, molto emozionati, ci teniamo per mano e in silenzio guardiamo Genova che si allontana
La nave, di porto in porto, si ferma e noi scendiamo a visitare le meraviglie di queste città che non
conosciamo : la bella Alessandria d’Egitto , l’Oriente con i suoi colori , suoni, sapori e profumi,
l’immensità delle città del nord America e il caos del centro e sud America, Canale di Panama
con le numerose chiuse, che spettacolo! …..
Un rumore improvviso mi fa sobbalzare ed allontana il mio sogno ma, è stato veramente un sogno
o una realtà che è tornata a rallegrare le ore di oggi?
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ANIMALI DOMESTICI
Sul giornalino dello scorso mese, ho letto un articolo che parlava dell’utilità dei cani per le persone non vedenti, mi è piaciuto molto, ma i cani, come altri animali domestici sono dei compagni
di vita per molte persone non solo per gli sfortunati che hanno perso la vista.
Si parla molto di “ Pet Therapy” , curarsi con gli animali, molti psicologi riconoscono che un animale domestico è in grado di sanare una ferita o una sofferenza anche profonda tanto quanto una
medicina, una malattia, un lutto in famiglia, i figli che se ne vanno, sono tutte situazioni che traggono beneficio dal potere terapeutico degli animali.
Nella maggior parte di questi casi, all’animale domestico viene attribuito un significato emotivo
molto importante e l’animale non è mai al di sotto delle nostre aspettative.
In lui si cerca e si dà amore e affetto e lui ricambia con una quantità di amore incalcolabile, moltiplicato anche dalla soddisfazione intima di sentirsi importanti e desiderati.
I vari cani, gatti o altri animali domestici, quelli ai quali un uomo si lega a doppia mandata, sono
appunto quelli che arrivano in un particolare momento della vita e ci danno la forza di superarlo.
Sono moltissime le storie che narrano dell’amore del cane per il proprio padrone, un cane può
attendere il suo amato padrone, che non c’è più, per tutta la vita.
A tal proposito mi torna in mente un bellissimo film che ho visto non molto tempo fa, “ Hachiko”, narra di questo cane che accompagna il suo padrone alla stazione, dove prendeva il treno per
recarsi al lavoro, e la sera tornava a riprenderlo. Purtroppo il suo padrone morì mentre si trovava
al lavoro e Hachiko tornò in stazione tutti i giorni, per moltissimi anni, ad attenderlo.
Queste storie ci fanno capire quanto gli animali possono amare i loro padroni e quanto può essere
traumatico per loro l’abbandono.
Se l’uomo percepisse un millesimo del dolore che provano gli animali abbandonati, non penserebbero ad un gesto così vile.
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LE NONNE
I giorni non passavano mai e l’attesa si faceva sempre o più allegra o più preoccupata o più tranquilla.
Finalmente il nuovo piccolo uomo è arrivato.
Ha fatto il suo ingresso nel mondo con uno strillo, ha voluto dire:” Sono qui” ed è incominciato un
vero carosello fra le due nonne.
Avevano già confezionato golfini e scarpine che l’avrebbero coperto per almeno dieci anni, sempre che si fosse dimenticato di crescere.
Le due signore lo guardavano commosse, che belle manine, che unghiette rosa, come sgambetta! “
Somiglia tutto a Giorgio.” “ No, è identico a mio figlio. Da piccolo era proprio come lui, gli stessi
occhi azzurri, gli stessi capelli biondi. Ribatte l’altra:” Sciocchezze, i neonati non assomigliano a
nessuno e poi vedrai, sarà tutto come il nonno paterno.”
La mamma del bambino sorride felice e pensa:” Speriamo non venga a somigliare allo zio...è
l’uomo più brutto e antipatico che conosco anche se è molto ricco e senza eredi.”
Arriva l’ora della poppata, il bambino si attacca al seno e si mette a succhiare ignaro di tutte le
chiacchiere che lo circondano.
I due nonni fingono indifferenza ma sorridono. Uno lo vede come un futuro calciatore, l’altro, non
dico uno scienziato, sarebbe troppo, ma un uomo di cultura come lui.
Suona il campanello, rientra il novello padre. Bacia la mammina e guarda il piccolo, ha paura di
romperlo se lo tocca.
Io penso di essere fortunata ad aver visto una nuova nascita. Non so quanti anni ancora avrò da
vivere, ma resterà sempre una piccola parte di me.
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LUCA MACIACCHINI
Alla Residenza Luca si è trovato davanti ad un pubblico di vecchie signore che ricordavano, forse
con nostalgia, i cantanti della loro gioventù, la sua personalità è così forte e prorompente che ha
saputo affascinare e far loro dimenticare il passato.
Le canzoni che canta, e canta bene, con un’ottima voce, recitate da lui non sono mai volgari, diventano solo allegre.
Gaber, Cochi e Renato hanno trovato un degno rivale.
Io, non conoscendo il dialetto, non sempre capivo il significato delle parole, ma non importava.
Lo guardavo, il suo corpo, il movimento delle sue mani erano un vero linguaggio.
Non è certo facile essere se stessi quando si cantano e mimano brani di noti personaggi, ma lui ci
riesce.
BRAVO!
Non resta che augurargli quel successo che si merita. Ci saranno mille difficoltà ma sicuramente
ci arriverà.
Arrivederci a presto !
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QUESTA STRANA ESTATE
Sole, nuvole, pioggia sembrano darsi la mano e giocare a girotondo sul nostro cielo. Oh, ecco una
giornata di sole! ma dopo un po’ il vento porta le nuvole e poi la pioggia. A volte sembra accanirsi contro le cime degli alti alberi del parco, sembra volerli schiantare poi, di colpo abbandona la
lotta e subito una calma che non prelude a niente di buono e infatti ecco lo scrosciare della pioggia; è persino bello guardare ( al sicuro dal temporale estivo, beninteso), le grosse gocce di pioggia
che cadono nelle pozzanghere e sembrano rimbalzare come palline da ping pong, qualche volta un
raggio di sole improvviso le rende iridescenti.
La natura può avere momenti di intensa bellezza quando meno te l’aspetti, ma può scuotere la terra
in modo crudele, un’occhiata distratta al giornale, una voce improvvisa alla televisione e il tuo gioco svanisce, si ha l’impressione di assistere alla lotta tra il bene ed il male e, ci si sente piccoli,
impotenti, eppure sappiamo quanto l’avidità dell’uomo abbia influito su questo scatenarsi degli
elementi. Dove sono i boschi che ci proteggevano ? Il nostro piccolo mondo alla Residenza è, almeno apparentemente, sereno, siamo “brave persone”, la cattiveria dell’uomo non ci riguarda, sono sempre “ gli altri “, eppure quanta potenzialità positiva c’è in questo piccolo essere!
Quantiu piccoli colpi di scalpello, potremmo iniziare da noi stessi, eppure vediamo sempre la famosa pagliuzza e trascuriamo la trave che c’è in noi. E’ comodo, non vi pare ?
Intanto ieri sera abbiamo visto l’arcobaleno, non quello splendido che compare a volte, questo era
un po’ appannato, abbiamo dovuto fare uno sforzo, qualcuno ha avuto il coraggio di uscire, per
vedere meglio, senza curarsi del freddo e questo simbolo della speranza era lì, da un punto all’altro
dell’orizzonte trascinando i nostri cuori su, su, sino all’apice per poi ridiscendere sulla terra in un
gesto d’amore che diceva “ avanti, coraggio, riprendete a camminare, tutti assieme, potete farcela,
con i piedi nella terra e lo sguardo in alto, non per
in vane illusioni, in sterili rimpianti, ma per
guardare questa nostra terra, per scrutare in noi stessi e trovare quel punto luminoso da cui ripartire”.
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Festa del 1 Agosto
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Fondazione La Residenza
Via Paolo Lazzari, 25
COMPLEANNI OSPITI
21046 MALNATE
7 Agosto
Sig.ra Nilde Bolognini
TEL : 0332 426101
7 Agosto
Sig.ra Lucia Bosshard
FAX: 0332 861072
12 Agosto
Sig.ra Maria Clivio
19 Agosto
Sig.
20 Agosto
Sig.
Fabio Boiani
Cividino
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la
info@
Alla Residenza la
serenità è di casa
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