02 luglio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
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02 luglio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/07/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 179 ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Giovedì 2 Luglio 2015 • S. Ottone I palinsesti Celentano-cartoon e torna Morandi in una fiction i piani di Mediaset Coppie in crisi Affleck e Jennifer si lasciano A Hollywood è boom di addii Calciomercato Pista serba per Roma e Lazio vicini Mitrovic e Milinkovic Cavazzuti a pag. 28 Pompetti a pag. 23 Nello Sport Tragedia greca Il pericolo di un pasticcio con quattro finali possibili Atene rilancia con un nuovo piano, ma c’è l’alt di Berlino. L’Europa blocca la trattativa Tutto è appeso al referendum. Appello in tv di Tsipras per il no: non siamo contro l’euro ` ` ROMA Tra la Grecia e i suoi creditori europei è muro contro muro. Tsipras ha confermato che farà campagna per il “no” nel referendum di domenica, ma ha anche rilanciato un nuovo piano sul quale è arrivato l’altolà della Merkel. I leader europei hanno rigettato la richiesta di Tsipras di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari da 29 miliardi prima del voto del 5 luglio. La zona euro vuole attendere l’esito del referendum. Appello per il “no” in tv del premier greco: «Ma non siamo contro l’euro». Amoruso, Bassi, Carretta e Synghellakis da pag. 2 a pag. 7 F Il retroscena Il focus Patto Renzi-Merkel «Ora con Atene serve la linea dura» Sorpresa per l’Italia i conti migliorano per i bassi interessi dal nostro inviato Luca Cifoni Alberto Gentili I BERLINO n mattinata, all’università Humboldt, Renzi aveva detto di «lavorare per evitare il dramma». A pag. 7 M entre le acque in Grecia sono sempre più agitate, il barometro dei conti pubblici del nostro Paese continua a segnare sereno. A pag. 7 Stupro a Roma, fermato militare Il racconto choc della ragazza L’uomo, 31 anni, è in forza alla Marina. La Pinotti: subito sospeso ` L’appello in tv del premier greco Alexis Tsipras. (foto EPA) Alexis e la sfida dal bunker: pronto a lasciare, così si vota dal nostro inviato Mario Ajello ATENE lexis il fantasma del Partenone. Ovvero, Tsipras in queste ore non lo vede nessuno, se non in tivvú. Il mezzo che sta usando a volontà nella A sua lotta di resistenza contro il mondo e non a caso l’unica promessa elettorale mantenuta è stata quella di riassumere centomila licenziati nell’emittente di Stato. Che naturalmente è a sua disposizione. A pag. 4 ROMA È stato individuato e arrestato l’uomo che ha violentato una quindicenne in un piccolo campo abbandonato di via Casale Strozzi, vicino a via Teulada, alle spalle del Tribunale di Roma. La vittima lo ha riconosciuto e secondo gli investigatori non ci sono dubbi che si tratti di Giuseppe Franco, 31 anni, calabrese di Cassana Ionio, sottocapo di seconda classe della marina militare, di stanza a La Spezia sulla nave “Vesuvio”. L’uomo sarebbe stato tradito da una bici, quella che gli aveva prestato il fratello per farlo girare in città. Il ministro Pinotti: subito sospeso. Vuolo a pag. 14 Terrorismo, arrestata la famiglia pronta alla jihad ROMA Jihadisti della porta accanto. La minaccia terroristica corre sul web, si insinua nelle case, nell’educazione dei figli. Due distinte operazioni di polizia hanno portato all’arresto di un’intera famiglia di italiani e di tre stranieri dediti al proselitismo. A Milano la Digos ha eseguito le ordinanze nei confronti di Maria Giulia Sergio, la lady jihad nata a Torre del Greco e residente a Inzago, convertita all’Islam con il nome di Fatima Zahra, e di altre nove persone, tra le quali il marito albanese, i genitori e la sorella. Due ragazzi che volevano unirsi ai miliziani in Siria. Tre marocchini sono invece finiti in manette tra Roma e Guidonia. Mangani e Pezzini alle pag. 10 e 11 TUTTO IL MEGLIO DI ROMA IN UN’APP Stop ai negoziati, Grecia al voto Oscar Giannino ino al referendum greco di domenica, ogni giorno avrà la sua pena. Ieri Germania e Italia all’unisono hanno assunto la linea secondo cui Alexis Tsipras ormai può scrivere tutte le controproposte che vuole, ma non si tratta più se non dopo aver contato i voti dei greci. Dietro le quinte, non è propriamente così. E, dietro una coltre di riserbo ancora più spessa, la Bce sta intanto preparandosi anche ai peggiori scenari. Cerchiamo di fissare in alcuni punti sintetici gli sviluppi in corso e i possibili esiti che, a meno di smentite, saranno comunque un gran pasticcio. Primo: la linea europea. La Germania non ha dovuto faticare poi troppo nell’ottenere il consenso pressoché unanime sulla linea «impicchiamo Tsipras al suo referendum». Il premier greco l’ha buttato sul tavolo a sorpresa credendo di intimorirci? Bene, a questo punto se vincono i sì alla proposta europea, deve dimettersi. Se vincono i no, visto che lui per primo è si impegnato ventre a terra chiedendo ai greci di fare quella scelta, Tsipras sarà il vero responsabile di tutto quanto avverrà dopo. Questa la linea europea. Che Renzi a Berlino ieri ha sposato con tanto di schiaffo a Juncker, perché «mettere becco con altre proposte nel referendum è dare una mano alla demagogia». L’unico a tirarsi fuori da questa linea è stato, ieri pomeriggio, il presidente francese Hollande. Con la Grecia bisogna continuare a trattare prima e dopo il referendum, ha detto. Per almeno due ragioni. Continua a pag. 22 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL GIORNALE DEL MATTINO L’illusione Egitto in fiamme Il Paradiso di Allah e la vita smarrita Isis, offensiva nel Sinai: 120 morti Franco Cardini V i racconto una storia successa a Firenze quasi sessant’anni fa. Si ricominciava a star benino, in quel dopoguerra. Non era ancora arrivato il boom, ma c’era la Vespa della Piaggio, erano i primi tempi della Tv, al cinema furoreggiavano le tette di Marisa Allasio. E c’era un ragazzo di sedici anni. Continua a pag. 22 IL CAIRO L’Isis sferra un duro attacco contro l’esercito egiziano. Miliziani jihadisti hanno scatenato un'ondata di assalti simultanei - uno dei quali kamikaze - contro check-point dell'esercito egiziano nel nord del Sinai. Ne sono scaturiti scontri a fuoco e il bombardamento da parte di caccia F-16 governativi sulle postazioni dei miliziani nei pressi di Sheikh Zuweid. Si parla di «almeno 70 terroristi uccisi e 17 morti tra i militari, di cui quattro ufficiali». A pag. 13 I verbali «Mi ha bloccato, ero terrorizzata speravo finisse prima possibile» Sara Menafra L ui la minacciava, le stringeva i polsi, le impediva di muoversi: «Ripeteva - ha raccontato Angela - che se avessi urlato o mi fossi mossa mi avrebbe fatto del male e poi lo avrebbe fatto anche alle mie amiche». Quando ha provato a scappare l’ha ripresa senza sforzo. A pag. 15 PESCI AL CENTRO DELL’ATTENZIONE Buongiorno, Pesci! Il mondo vi guarda, dal movimento del vostro mare astrale possiamo comprendere meglio gli eventi che accadono. Nettuno, il vostro astro guida, non è ancora al decimo grado del segno ma è già riuscito a cambiare molto della vostra (nostra) vita. Oggi, in aspetto con Sole e una clamorosa Luna piena, potrebbe propiziare “quella” occasione che aspettate dal… 2011. Di certo non perderete, l’amore è casomai solo rinviato. Auguri! © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 33 -TRX IL:01/07/15 23:17-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 2 - 02/07/15-N:RCITTA’ 2 Primo Piano Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Grecia, linea dura della Merkel la Ue blocca tutto fino al referendum `L’Eurogruppo sospende i negoziati. Le controproposte ricevute ieri dal governo di Atene giudicate inaccettabili IL SALVATAGGIO BRUXELLES Tra la Grecia e i suoi creditori europei è muro contro muro, dopo che il primo ministro, Alexis Tsipras, ha confermato che farà campagna per il “no” nel referendum di domenica, decisivo per le sorti di Atene nella zona euro. I leader europei hanno rigettato la richiesta di Tsipras di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari da 29 miliardi prima del voto del 5 luglio. «La situazione politica non è cambiata», ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, annunciando che la zona euro vuole attendere l'esito del referendum. In una teleconferenza, i ministri delle Finanze hanno deciso che «non ci saranno ulteriori negoziati nei prossimi giorni: vista la situazione politica, il rigetto delle precedenti proposte (dei creditori), il referendum di domenica e l'invito del governo a votare “no”, non c'è margine per ulteriori colloqui», ha spiegato Dijsselbloem. Tsipras ha ribadito che la consultazione non è sull'appartenenza all'euro e che il suo obiettivo è rafforzare la posizione negoziale della Grecia. Ma gli europei non sono disponibili a ulteriori con- cessioni. «Un buon europeo non è chi cerca un accordo a qualsiasi costo (...) altrimenti l'Europa fallisce», ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Ufficialmente «la porta è sempre aperta» a ulteriori negoziati, ha spiegato Merkel. Ma, in caso di vittoria dei “no” nel referendum, Atene con ogni probabilità imboccherà la porta d'uscita. «L'Europa vuole aiutare la Grecia. Ma non può aiutare qualcuno contro la sua volontà», ha spiegato il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk. LO SCENARIO Eppure la giornata si era aperta con segnali di una possibile svolta. Tsipras aveva inviato una lettera al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, annunciando che la Repubblica Ellenica era «pronta ad accettare l'accordo» proposto dai creditori, ma con alcuni «emendamenti». Il premier greco vuole preservare le esenzioni Iva sulle isole, ridurre da 400 a 200 milioni i tagli alla spesa militare e ritardare la riforma delle pensioni. Ma le modifiche sono state giudicate inaccettabili dai creditori europei. L'ottimismo di chi sperava che Tsipras avrebbe cancellato il referendum Wikileaks Nel 2011 Cancelliera «indecisa su Atene» Il sito giornalistico Wikileaks rivela dettagli inediti delle telefonate, intercettate dall’agenzia di intelligence americana Nsa, fra Angela Merkel e i suoi ministri e collaboratori all’inizio della crisi greca. Secondo quanto anticipato dai siti dei quotidiani Bild e Sueddeutsche Zeitung, la cancelliera, nel 2011, in una telefonata a un suo assistente, si dice indecisa e confusa circa la strada da prendere: taglio del debito ellenico o trasferimento di una parte di esso alla Ue. Il suo timore è che «la stessa Grecia, in caso di ulteriore taglio del debito, non sarebbe in condizione di superare i suoi problemi, perché non potrebbe fronteggiare i debiti restanti». Merkel dubita anche che l’invio di esperti finanziari ad Atene possa rivelarsi utile. Dai protocolli emerge anche che nel governo tedesco di allora soltanto il ministro delle Finanze Schaeuble era schierato a favore del taglio del debito greco. come gesto di buona volontà è definitivamente svanito dopo il discorso del primo ministro. «Dentro l'Eurogruppo il clima è sempre più negativo», spiega una fonte europea. Il vecchio programma di aiuti è scaduto alla mezzanotte del 30 giugno. Per salvare la Grecia, ora occorre negoziare rapidamente un nuovo piano di aiuti. Dopo la domanda di Tsipras di un prestito per coprire le necessità finanziarie dei prossimi due anni, alcuni creditori esigono misure di bilancio e riforme molto più dure. «Siamo in una situazione legale completamente diversa e dobbiamo essere pronti a lavorare a un nuovo programma con condizioni totalmente nuove», ha spiegato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, secondo cui le proposte di Atene non sono una base «seria». La speranza dei leader della zona euro è che una sconfitta nel referendum di domenica spinga Tsipras alle dimissioni e alla formazione di un governo tecnico di unità nazionale. Schaeuble ha chiaramente indicato che l'attuale governo, formato dall'estrema sinistra di Syriza e della destra populista dei Greci Indipendenti, non gode della fiducia dei creditori europei per eventuali negoziati su un nuovo programma di salvataggio. Se Tsipras resterà al potere, il risultato rischia di essere lo stesso di un “no” al referendum: nessun accordo fino al 20 luglio quando la Grecia, se non rimborserà 3,5 miliardi alla Bce, potrebbe essere tagliata fuori dall'euro. David Carretta © RIPRODUZIONE RISERVATA SCHAEUBLE: «SIAMO IN UNA SITUAZIONE DIVERSA, DOBBIAMO LAVORARE A UN NUOVO PROGRAMMA CON ALTRE CONDIZIONI» La bandiera greca sventola davanti al Parlamento (foto AP) La controproposta di Tsipras L’invito Il Papa: «Si guardi al bene comune» Iva La prima controproposta riguarda l’Iva. Tsipras chiede che venga mantenuto lo sconto del 30% nelle isole pur applicando le nuove aliquote: quella standard del 23%, quella del 13% per i prodotti alimentari di base, energia e hotel, e quella del 6% per farmaci, libri e teatri Pensioni Tsipras si impegna ad attuare la riforma decisa nel 2010 rinviando però l’intervento previsto nel 2012 sulla sostenibilità del sistema fino a quando la nuova legislazione non sarà attuata. Rimane l’eliminazione dell’assegno pensionistico di soldidarietà entro il 2019, ma senza effetti per la fascia alta. Privatizzazioni Lo scoglio più difficile da superare riguarda la vendita della società nazionale della trasmissione elettrica Admie. I creditori chiedono che siano prese decisioni «irreversibili» di privatizzazione. Tsipras si impegna soltanto per una separazione societaria. Mercato del lavoro C’é l’impegno a preparare un intervento legislativo entro il prossimo autunno. Non si capisce però se tale impegno sostituisce la proposta dei creditori, ossia una verifica sull’importo del salario minimo e la modifica della contrattazione tenendo conto delle migliori pratiche europee. Bilancio Un altro punto delle richieste di Tsipras, riguarda le misure di bilancio. Il governo chiede un aumento graduale del pagamento anticipato delle imposte per il business individuale al 100% e la scomparsa progressiva del trattamento preferenziale per gli agricoltori da attuarsi entro il 2017. Città del Vaticano «Le notizie provenienti dalla Grecia preoccupano per la situazione economica e sociale del Paese. Il Santo Padre desidera far sentire la propria vicinanza a tutto il popolo ellenico, con speciale pensiero alle tante famiglie gravemente provate da una crisi umana e sociale, tanto complessa e sofferta». Papa Bergoglio, attraverso il suo portavoce padre Lombardi, ha espresso piena solidarietà a coloro che in Grecia stanno soffrendo. La dichiarazione non si sbilancia nè a favore dell’Euro nè contro, evitando di fare entrare a gamba tesa Francesco in un terreno troppo politico e alla vigilia del referendum indetto da Tsipras. L’anno scorso il leader di Syriza era stato ricevuto in Vaticano dal Papa. Per più di mezz’ora erano rimasti a parlare della mancanza di valori in economia e nel mondo finanziario. Bergoglio si augura che le trattative febbrili in corso «possano mettere al centro il bene comune». Lombardi ha aggiunto che «la dignità della persona deve rimanere il punto focale di ogni dibattito politico e tecnico, così come nell'assunzione di scelte responsabili». Il Papa ha invitato a pregare per «l'amato popolo greco». La Francia rompe il fronte dei rigoristi: subito un’intesa IL RETROSCENA BRUXELLES Un accordo prima del referendum o attendere l'esito della consultazione popolare di domenica in Grecia? Il presidente francese, François Hollande, ieri ha rotto l'unità del fronte dei creditori nel conflitto con il governo di Alexis Tsipras sugli aiuti di cui Atene ha bisogno per evitare di uscire dall'euro. «È necessario essere chiari: l'accordo deve essere fatto subito», ha detto Hollande a margine di una conferenza a Lione, rimettendo in discussione anche l'asse franco-tedesco che finora ha condotto i negoziati politici con Tsipras, insieme al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker e a quello dell'Eurogruppo, Joreon Dijsselbloem. Per la cancelliera tedesca Angela Merkel, non pos- fatto tandem con il francese, Michel Sapin, nel cercare di trovare un'intesa. Anche Juncker e il suo commissario francese, Pierre Moscovici, hanno cercato di forzare la mano ai falchi. A Roma i funzionari del Tesoro hanno assistito con preoccupazione all'andamento delle Borse e degli spread lunedì, dopo l'annuncio del referendum da parte di Tsipras. Alcuni hanno invocato un' apertura sulla ristrutturazione del debito per convincere Atene sono esserci ulteriori negoziati fino all'esito del referendum. Secondo il presidente francese, invece, un compromesso «non può essere rinviato». L'accordo «deve essere trovato prima del referendum», altrimenti «non avrà più molto senso dopo la consultazione», ha avvertito Hollande. LE CONCESSIONI POSSIBILI Nei negoziati a porte chiuse dell' Eurogruppo, la Francia ha sempre mantenuto una linea morbida con la Grecia. Nelle drammatiche riunioni che avevano preceduto la rottura di venerdì scorso, il rappresentante francese all'Euro Working Group - l'organismo che prepara l'Eurogruppo - era stato l'unico a dichiararsi pronto a fare ulteriori concessioni a Tsipras pur di arrivare ad un accordo. Dietro le quinte, anche il ministro dell'Economia, Padoan, ha Pierre Moscovici (foto ANSA) TRA I FALCHI, OLTRE ALLA GERMANIA, ANCHE SPAGNA, PORTOGALLO E I PAESI DELL’EST -TRX IL:02/07/15 ad accettare un accordo. La relativa calma che è tornata sui mercati potrebbe aver convinto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a allinearsi a Merkel. Ma la Francia, considerata da molti analisti come il nuovo malato d'Europa, si sente esposta particolarmente esposta al rischio contagio. «C'è il rischio di entrare in un periodo di turbolenze», ha spiegato Hollande: «Meglio sarebbe garantire il futuro con delle certezze che con salti nel vuoto». Pur avendo indurito i toni, la Germania non è il paese che ha adottato la linea più dura. «I piccoli paesi dell'Est, la Finlandia, la Spagna e il Portogallo sono molto più rigidi», spiega una fonte europea. Perfino pronti a correre il rischio di una Grexit. D. Car. © RIPRODUZIONE RISERVATA 00:48-NOTE:RCITTA’ -MSGR - 20 CITTA - 3 - 02/07/15-N:RCITTA’ 3 Primo Piano Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Tsipras, appello per il “no” «Ma vogliamo negoziare» Drammatico intervento televisivo: «Il Paese non vuole uscire dall’euro» «Respingendo la proposta Ue possibile raggiungere un accordo più sostenibile» ` IL DISCORSO I conti di Atene Debiti che la Grecia deve onorare (cifre in miliardi di euro) GIUGNO CREDITORI FMI Buoni del Tesoro BCE 6,74 LUGLIO 5,95 AGOSTO 4,38 5,2 3,5 3,2 2,0 1,5 1,0 0,452 Fonte: BBC 0,176 ANSA ROMA Un discorso dai toni a tratti drammatici, tenuto ieri in diretta televisiva dal quale è arrivato, in sostanza, una doppia conferma: si deve tenere il referendum votando “no” ma c'è comunque disponibilità alla trattativa con le istituzioni creditrici. «Il referendum di domenica non riguarda la permanenza del mio paese nell’Eurozona, poiché costituisce un dato di fatto e nessuno la può mettere in dubbio», ha sottolineato il primo ministro greco, volendo rispondere, in questo modo, ai leader europei che hanno interpretato la consultazione referendaria come una scelta tra l’uscita o la permanenza nella moneta unica. Tsipras ha ribadito che lo scopo del governo, attraverso il voto per il “no”, è riuscire a raggiungere un’intesa con i creditori, «a condizioni sostenibili e con una prospettiva realistica». Il leader di Syriza ha toccato quello che è forse il punto fondamentale delle sue richieste, insistendo sul fatto che «subito dopo l’annuncio della proclamazione del referendum sono arrivate sul tavolo delle trattative delle proposte più vantaggiose per quel che riguarda il debito pubblico greco e l’esigenza di una ristrutturazione». Tsipras ha mantenuto aperte due strade parallele. «Se ci sarà una conclusione positiva dell’Eurogruppo siamo subito pronti a rispondere in modo adeguato». Ha dichiarato. Ma fonti vicine al governo fanno sapere che in realtà, si era già capito che sarebbe stato impossibile giungere ad un accordo, soprattutto a causa dell’atteggiamento tedesco. Ed è per questo, molto probabilmente, che il leader ellenico ha voluto parlare ` soprattutto del “giorno dopo”, insistendo sul fatto che il suo governo sarà presente, lunedì prossimo, al tavolo delle trattative, «nella convinzione di poter arrivare ad un accordo con delle condizioni più favorevoli per il paese». GLI ATTACCHI A chi lo accusa, con questa consultazione popolare, di aver caricato un peso eccessivo sulle spalle dei cittadini, Tsipras ha risposto che «la scelta democratica del popolo è parte essenziale dei valori europei», ricordando i referendum in- detti in Francia sulla Costituzione Europea ed in Irlanda sul Trattato di Lisbona, con un risultato che fece ripartire le trattative. Ovviamente Tsipras sa bene che tenere un referendum a banche chiuse rende tutto più complesso e più incerto l’esito del voto. Ha sottolineato che «non si sarebbe mai aspettato che l’Europa democratica non desse il tempo necessario ad un popolo che vuole scegliere in modo sovrano il suo futuro», con chiaro riferimento alla mancata estensione del programma di aiuti ed ha attribuito la necessità di L’intervento di Tsipras in tv (foto EPA) © RIPRODUZIONE RISERVATA Paesi esposti verso Atene Cifre in miliardi di euro Germania IL DEBITO ITALIANO In % del Pil 60 Francia 135,0 46 132,1 132,5 128,4 128,9 Italia 35,9 Spagna 122,5 27 «STIAMO LOTTANDO PERCHÈ LE VOSTRE PENSIONI POSSANO ESSERE DIGNITOSE E NON TRAMUTARSI IN UNA MANCIA» Olanda 12 198 Totale Eurolandia Altri di area Euro 11 Fonte: Bloomberg 110,0 ROMA Anche la Bce rimane in stand-by: il rubinetto della liquidità di emergenza (Ela) concessa alle banche greche rimane fermo a quota 89 miliardi. Evidentemente, perchè ieri ancora più di quattro giorni fa non c’erano «le condizioni» per alzare l’asticella. Un segnale non incoraggiante, quello arrivato dal direttivo Bce, per gli istituti di Atene che nonostante gli sportelli chiusi e il contingentamento dei prelievi al bancomat soffronno l’assalto ai depositi delle ultime settimane. Ma è evidente che anche su questo fronte sarà l’esito del referendum a spingere la Bce a cambiare strategia sulla liquidità di emergenza. In caso di vittoria del «si», accanto a un finanziamento ponte Ue-Fmi, potrebbe scattare infatti un apliamento della liquidità da parte della Bce. Che invece, potrebbe chiudere i rubinetti in caso di vittoria del «no». Una buona notizia però c’è sull’asse Ue-Atene e arriva dal ritrovato ottimismo dei mercati. Del resto il clima è quello dell’accordo vicino. Magari non così dietro l’angolo, ma comunque abbastanza vicino da evitare il default della Grecia e, soprattutto la tanto temuta uscita dall’euro. A dirlo non è tanto l’esito dell’ennesimo Eurogruppo di ieri, terminato con un nulla di fatto e una dichiarazione di stand-by almeno fino all’esito del referendum, ma è piuttosto il tono generale delle ultime dichiarazioni arrivate dai leader europei, pronti a parlare di un terzo piano di aiuti dopo domenica. E non a caso visto che la vittoria del «si», nonostante i sondaggi diano in vantaggio il «no», metterebbe da parte il principale ostacolo all’accordo con l’Ue, cioè il governo di Alexis Tsipras. Se andranno davvero così le cose, questo si vedrà. Ma intanto le Borse ci credono. IL REFERENDUM SPARTIACQUE Così è stata la giornata della riscossa un po’ per tutti i listini Ue, nonostante ieri fosse di fatto il giorno ufficiale dell’insolvenza per Atene, visto il mancato rimborso del prestito Fmi da 1,6 miliaridi. Milano è salita del 2,15%, davanti a Francoforte (+2,15%), Pari- senza aiuti a Paesi Ue e rimborsi dei debiti P.A. 2014 2015 2016 2017 2018 2019 IL TAGLIO DI MOODY’S 140 120 100 80 4 Mag 114,4 gi (+1,94%), Madrid (+1,32%) e Londra (+1,34%). Ma la fiducia dei mercati si misura anche dal calo lo spread Btp/Bund, sceso a 148 punti con il rendimento dei decennali in flessione al 2,28%. 2,29% 6 Apr 117,7 (foto EPA) Rendimento Btp 9 Mar 120 116,7 Mario Draghi 148 9 Feb 123,4 120,1 Fontie: Def 2015 Lo spread nel 2015 12 Gen 127,4 123,9 126,1 124,7 programmato dal Governo Renzi 121,4 senza gli aiuti dati alla Grecia e ad altri Paesi Andamento del differenziale Btp-Bund a dieci anni (punti percentuali) IERI 160 130,9 127,3 125,9 Bce in stand-by sul cash alle banche Le Borse credono ancora all’accordo LE MOSSE chiudere le banche alla «prevalenza di circoli estremamente conservatori». «Stiamo lottando perché le vostre pensioni possano essere dignitose e non tramutarsi in una mancia» ha detto agli anziani che tra ieri e oggi prenderanno solo 120 euro delle loro pensioni, perché la liquidità in cassa non è sufficiente. In sostanza, il quarantunenne primo ministro greco ha voluto porre l’accento sul fatto che il suo “no” alle proposte dell’ Eurogruppo e la decisione di indire il referendum è dovuto alla richiesta di continuare ad applicare le ricette dell’ austerità degli ultimi cinque anni. Le politiche, quindi, del governo di centrodestra rimasto in carica sino a gennaio. Tsipras ha presentato ai greci la proposta di votare “no” come «un ritorno ai valori e di solidarietà dell’Unione europea», si è impegnato «a fare le riforme che combattono innanzitutto la corruzione» e ha chiesto, come priorità assoluta, che venga affrontata la crisi umanitaria creata dall’austerity. Insistendo, sempre, sulla parola «dignità», che ha per i greci un significato estremamente forte. Teodoro Andreadis Synghellakis 1 Giu ANSA 1 Lug IL TETTO ALLA LIQUIDITÀ RIMANE A 89 MILIARDI IN ATTESA DI DOMENICA MILANO RECUPERA (+2,15%) LA MIGLIORE IN EUROPA SPREAD IN CALO A 148 -TRX IL:02/07/15 L’unico momento di debolezza mostrato dalle Borse, scese dai massimi della giornata, è coinciso con le dichiarazioni di Tsipras, che ha confermato il referendum e ribadito l’appello al «no» rivolto ai greci. Ma, nonostante questo i mercati hanno incassato ieri più certezze delle 48 ore precedenti. Perchè il referendum rimane uno spartiacque certo. La volontà dell’Europa di evitare il peggio è altrettanto certa, come la speranza di trattatare da basi diverse un terzo piano di aiuti. Quanto alla Bce, la posizione non cambia: È «pronta a riconsiderare la decisione» sulla liquidità e «userà ogni strumento» per proteggere l’eurozona. Ma intanto, dopo quella di Standard&Poor’s e Fitch è arrivata anche la mannaia di Moody’s sul rating della Grecia (passato a Caa3 da Caa2), perchè il default è più vicino, dicono gli analisti. Roberta Amoruso © RIPRODUZIONE RISERVATA 00:48-NOTE:RCITTA’ -MSGR - 20 CITTA - 4 - 02/07/15-N: 4 Primo Piano IL PERSONAGGIO dal nostro inviato ATENE Alexis il fantasma del Partenone. Ovvero, Tsipras in queste ore non lo vede nessuno, se non in tivvú. Il mezzo che sta usando a volontà nella sua lotta di resistenza contro il mondo e non a caso l'unica promessa elettorale mantenuta è stata quella di riassumere centomila licenziati nell'emittente di Stato. Che naturalmente è a sua disposizione. Ma quando è fuori dal video, Alexis il Rosso sta barricato nel suo bunker dentro il palazzo presidenziale. Dove un po' viene descritto come Alice nel Paese delle Meraviglie: «Non immaginavo che la situazione precipitasse così e che ci sarebbero state la serrata delle banche, le code ai bancomat, la rabbia dei pensionati e tutto il resto», è il suo stupore in questi frangenti terribili. E un po' i pochissimi che ci parlano lo descrivono come un eroe minore di un'Iliade alternativa, intento a lanciare nel vuoto della sua solitudine messaggi di fuoco ma senza scomporsi più di tanto perché ha imparato la compostezza nelle scuole di partito: «Non ci arrenderemo mai all'anti-democrazia che ci vuole rendere schiavi a casa nostra». Fa il duro Alexis: «Le banche chiuse sono colpa delle istituzioni europee». Oppure: «Il popolo é con me, come si vedrà nel referendum». Anche se i sondaggi che ha sul tavolo in realtà lo preoccupano. Questa vita quotidiana del leader nei giorni della grande tempesta è un'esistenza di isolamento. Interrotta dalle telefonate della compagna Betty, più radicale di lui, che gli dice da casa: «Guai a te, se cedi all'arroganza padronale della Merkel». All'ultima offerta riservata che la Cancelliera gli ha fatto arrivare nel bunker, Alexis ha risposto di no. La Merkel gli ha telefonato per dirgli, anche a nome del leader socialdemocratico tedesco, Gabriel: «Scarica Anel e fai entrare Theodorakis, e vedrai che con questo nuovo esecutivo più moderato l'accordo lo troveremo senza grandi problemi». Insomma via i fascisti populisti e anti-semiti che governano con Tsipras il rosso e porte aperte all'europeista-riformista Theodorakis, ex star del giornalismo anti-casta e ora leader di un suo partito apprezzato a livello continentale. Tsipras ha risposto di no. Vuole vendere cara la pelle sua e del suo popolo. Tra la crescente contrarietà di alcuni pezzi grossi dell'esecutivo. I quali lo vanno a trovare nel IL PRESSING TUTTO PRIVATO DELLA MOGLIE BETTY, VERA PASDARAN DELLA LINEA DURA Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it La sfida di Alexis nel bunker: pronto a lasciare, così si vota Il leader invisibile, da giorni si mostra `La proposta di Merkel: liberati almeno al suo popolo soltanto con messaggi tv della destra anti-Ue. Ma la risposta è no ` dracma, accomunerebbe tutta la sinistra disponibile e tutta la destra disponibile. Con i nazisti di Alba Dorata, ora alleati di Tsipras nella partita referendaria, che non farebbero le barricate contro un tale pasticcio. E intanto, nel bunker, le parole del leader così riempiono la solitudine del potere: «La mia forza sta nella forza dei greci». La forza di Tsipras sta nel fatto che i greci sono statalisti come lui, non amano i cambiamenti e lo hanno votato cinque mesi fa proprio in odio alle tentate riforme del governo di allora. Ma anche la sua debolezza ha a che vedere con i greci. Il quali, anche quelli che voteranno no, non hanno scelto Tsipras per essere portati fuori dall'euro e dall'Europa. YBRIS E CATARSI Alexis Tsipras (foto AP) bunker di Palazzo Maximou, la sede del premier, ma non condividono più la linea dura da «governo della montagna» che era quello creato dai partigiani greci nel '44. TRE SCENARI Il discorso tv di Tsipras visto nei bar di Atene (foto AP) Il vice-premier Dragasakis, Stathakis ministro dello sviluppo economico, Panusis ministro dell'Interno, loro e altri moderati di Syriza cercano di convincere l'eroe Alexis della possibilità di un go- verno meno barricadiero, ma lui niente. «Romperemo le reni all'Europa», sembra essere il grido che rimbomba nel bunker. Gli scenari che Tsipras ha davanti agli occhi in questa fase terribile sono tre, ma prende in considerazione solo il primo. Che è questo: andare avanti comunque, anche se vince il sì nel Greferendum, tentando nuovi negoziati. E se l'Europa s'impunta, finirà per dimettersi tentando la carta di nuove elezioni. Lo scenario numero due, con un governo di unità nazionale tra opposizioni e moderati di Syriza, a guida Theodorakis o Sturnaras (ipotesi in ascesa e lui è ex ministro delle finanze e attuale governatore centrale), Tsipras non lo prende neanche in considerazione. E quasi sarebbe più portato all' idea - terzo scenario, horror - di un governo nazionalista e fascio-comunista che, sulla base dell'odio per l'Europa e del ritorno alla Il paradosso del quesito referendario si decide su un piano che non esiste più LA CONSULTAZIONE Tsipras ieri nel suo nuovo intervento in tv (foto AP) Manifesti per il No al referendum (foto AP) ROMA Su cosa si vota in Grecia? La domanda, a prima vista, potrebbe sembrare banale. Nella realtà non lo è. Anzi. È da giorni, da quando Alexis Tsipras ha annunciato il ritiro dal tavolo negoziale proclamando un referendum, che se ne discute. Il quesito referendario chiede ai cittadini greci, testualmente, «dovremmo accettare la proposta di accordo del 25 giugno 2015 presentato dalla Commissione europea, la Banca Centrale europea e il Fondo Monetario Internazionale, composto da due documenti che formano insieme una proposta unica?». Ecco. Il primo punto è che si tratta di due lunghi documenti tecnici scritti in inglese, difficili da comprendere da un tecnico, figurarsi da un semplice cittadino. C’è poi un altro aspetto, più importante. In realtà la proposta di accordo del 25 giugno è bella che morta e sepolta. Che i greci la accettino o meno, sul tavolo quel testo non c’è più. Quell’accordo serviva per ottenere i 7,2 miliardi di aiuti del vecchio piano e pagare la rata da 1,6 miliardi al Fondo Monetario scaduta ieri. Il referendum, insomma, in nessun modo potrà portare indietro le lancette dell’orologio. Da lunedì, una volta che i greci avranno votato, si dovrà ripartire da zero. Lo ha spiegato bene ieri il vice presi- IL VICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE UE DOMBROVSKIS: LA CONSULTAZIONE NON PUÒ ESSERE VERAMENTE VALIDA -TRX IL:01/07/15 Nelle tragedie greche, dopo la ybris, cioè la tracotanza e l'auto esaltazione, vince la nemesi e poi la catarsi. Quest'ultima al momento sembra impossibile. Mentre sono all'insegna della nemesi queste ore di Alexis, quando non composte sugli schermi. Aveva promesso dopo il trionfo elettorale che «ci libereremo della Merkel, uno dei politici più pericolosi che ci sono», e ora trascorre le notti insonni telefonando a Frau Angela la quale sembra pensarla come a suo tempo il connazionale Friedrich Nietzsche: «In Grecia gli spiriti profondi, scrupolosi e seri sono l'eccezione». E si trova sempre la Merkel dall'altra parte della barricata. E giura alla compagna Betty, madre super-combat dei suoi due figli uno dei quali si chiama Ernesto come il Che, che non la tradirà politicamente con la Cancelliera. E dunque la nemesi fa compagnia al fantasma del Partenone. Che vive il suo isolamento come una terapia di concentrazione. Nella quale, più che il pugno chiuso, fa gli scongiuri. Mario Ajello © RIPRODUZIONE RISERVATA dente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, che ha la delega sull’euro. Il referendum di domenica prossima, ha spiegato, «non è veramente valido, perché chiede di votare su una proposta che non è più valida, pensata per un programma che non esiste più. È piuttosto un voto sulla volontà di cooperare con l’Unione europea». Un altro dubbio lo ha espresso il portavoce generale del segretario del Consiglio d’Europa, Thorbjoern Jagland, secondo cui la consultazione non rispetta gli «standard» fissati dal Consiglio stesso perché troppo tardivo. Il punto centrale del referendum, come hanno ben chiarito sia Angela Merkel che Matteo Renzi, è politico. La vera domanda posta ai greci domenica è se vogliono continuare a stare nell’euro oppure no. Questa è la posta in gioco. A. Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22:54-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/07/15-N: 6 Primo Piano LO SCENARIO ROMA Un accordo che permetta alla Grecia di archiviare le proprie preoccupazioni finanziarie immediate e provare a riprendere la via della crescita, con il sostegno della comunità internazionale. Oppure una rottura definitiva, che porterebbe Atene al default e con tutta probabilità ad un’uscita di fatto dall’euro. In mezzo a questi due scenari, il più roseo e quello che invece nessuno pare augurarsi, ci sono una serie di possibilità intermedie, legate a variabili che non sono solo economiche ma anche e forse soprattutto politiche. A tre giorni dal giorno del referendum, non sono però chiare nemmeno le posizioni di partenza. L’ultima richiesta della Grecia rinvia ad un terzo programma di salvataggio, che si svilupperebbe attraverso il braccio operativo dell’Esm - il Fondo di stabilità europeo che fino ad oggi non è ancora entrato in campo per un importo di 29,1 miliardi di euro. Risorse a cui Atene potrebbe attingere per far fronte ai consistenti pagamenti in programma nei prossimi mesi. Contemporaneamente si dovrebbe impegnare ad implementare il programma di riforme, seppur eventualmente rivisto in base alle correzioni indicate dal premier Tsipras. Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Il default o un nuovo piano le due strade dopo le urne Un’intesa allontanerebbe l’emergenza `Con una rottura banche senza liquidità e al centro tornerebbe il dossier riforme probabile doppia circolazione monetaria ` Esito positivo Esito negativo 1 Le scadenze Con nuove risorse finanzarie Atene potrebbe far fronte senza troppi assilli ai pagamenti in programma nei prossimi mesi 2 La ripartenza 3 I controlli Il governo greco può focalizzare la propria attenzione su un nuovo piano di riforme in grado di riportare il Paese alla crescita Dovrà essere definito un sistema di verifiche internazionali che eviti gli eccessi di quelli affidati alla vecchia troika Statunitensi 12 Britanniche 12 Francesi Italiane I TRATTATI EUROPEI 13,2 Tedesche ACQUE INESPLORATE La sospensione delle trattative ha però reso questa ipotesi un po’ più complicata: in caso di vittoria dei no dovrebbero essere i creditori ad accettare la proposta greca, sulla spinta del voto popolare, fatto però che appare tutt’altro che scontato. Nel caso in cui invece prevalessero i sì, allorà è possibile che la trattativa, eventualmente con un altro interlocutore a rappresentare il governo di Atene, riparta dai Esposizioni bancarie Fondi prestati dalle banche dei maggiori Paesi a soggetti ellenici (aziende, istituti di credito, amministrazioni pubbliche) Cifre in miliardi di dollari 1,6 1 I bond della Bce 2 Gli sportelli 3 La valuta 1,3 Fonte: Banca Regolamenti Internazioali (dati a fine 2014) giorni precedenti alla convocazione della consultazione popolare. Potrebbe concretizzarsi comunque uno scenario di intesa, magari con condizioni un po’ più vincolanti per la Grecia, che sarebbe comunque in condizione di gestire l’emergenza finanziaria. È chiaro però che il governo, vecchio o nuovo che sia, dovrebbe anche dimostrare di essere in grado di rimettere in moto l’economia, in modo da evitare un nuovo avvitamento della situazione tra qualche mese. E dovranno quindi essere definite anche nuove modalità di verifica, rispetto al sistema basato sulle ANSA missioni della troika. Se invece l’accordo alla fine non dovesse essere trovato, verosimilmente in conseguenza di una vittoria dei no al referendum, allora si entrerebbe in quelle acque inesplorate di cui ha parlato più volte il presidente della Bce Mario Draghi. E il primo evento dalle conseguenze potenzialmente devastanti riguarda proprio la banca centrale: il 20 luglio scadono 3,5 miliardi di obbligazioni elleniche detenute da Francoforte. Non onorare questo impegno avrebbe conseguenze più gravi del mancato pagamento al Fondo monetario, che del resto si materializzerà in quanto tale solo a fine mese. Con tutta probabilità infatti le banche greche non avrebbero più accesso alla liquidità del programma Ela e quindi di fatto non potrebbero più contare su una banca centrale: qualcosa che somiglia molto all’anticamera dell’uscita dalla moneta unica. Contemporaneamente il governo di Atene si orienterebbe con tutta probabilità a non rispettare nemmeno altre scadenze di pagamento. L’unico margine di negoziato a quel punto riguarderebbe la possibilità di pilotare in una certa misura il default, piuttosto che lasciarlo svolgere in modo del tutto incontrollato. Il 20 luglio scadono 3,5 miliardi di bond greci oggi in mano alla Bce: Atene non sarebbe in grado di onorare i propri impegni Gli istituti di credito si vedrebbero tagliare i rifornimenti di liquidità da parte della Banca centrale europea Il governo greco non disporrebbe più di euro e dovrebbe probabilmente adottare una nuova valuta, deprezzata rispetto all’euro -TRX IL:01/07/15 Ma è possibile che una Grecia in default possa comunque restare all’interno della moneta unica? Su questo punto c’è una divaricazione tra l’aspetto strettamente giuridico della vicenda e quello più concreto e fattuale. In base ai Trattati europei non è prevista la possibilità di uscire semplicemente dall’area euro: bisognerebbe abbandonare del tutto l’Unione europea, scelta che un Paese sulla carta deve adottare di propria volontà. Quindi formalmente Atene potrebbe rimanere nell’euro. Allo stesso tempo però il governo si troverebbe con tutta probabilità a non disporre di liquidità in questa valuta, essendosi precluso le fonti di finanziamento. A quel punto sarebbe inevitabile usare altri mezzi di pagamento, che si chiamino dracma o abbiano denominazioni più fantasiose. Inizierebbe così un regime di doppia circolazione, con la nuova moneta nazionale ovviamente molto svalutata rispetto a quella europea. E il finale della tragedia sarebbe tutto da inventare. Luca Cifoni 23:07-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/07/15-N:RCITTA’ 7 Primo Piano IL VERTICE dal nostro inviato BERLINO In mattinata, nell’aula magna dell’università Humboldt, Matteo Renzi aveva detto di lavorare «minuto per minuto per evitare il dramma e la dracma» alla Grecia. Ma dopo un faccia a faccia di un’ora con Angela Merkel e dopo avere incassato la promessa di un forte sostegno sul fronte dei migranti, il premier italiano - che non ha mai voluto entrare davvero in partita e tantomeno andare in soccorso di Alex Tsipras - decide di sposare la linea della Cancelliera tedesca: prima il referendum di domenica, «se si farà...», e soltanto dopo una nuova trattativa con il governo ellenico. Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Renzi, patto con Merkel niente sconti ad Atene `E la Cancelliera offre sponda sul nodo Faccia a faccia a Berlino: il referendum è un errore. In serata telefonata con Obama della redistribuzione dei rifugiati tra i 28 ` Il centrodestra LE CONCLUSIONI Le due delegazioni parlano di «ottima chimica» tra Renzi e la Markel. Garantiscono «piena sintonia». In più il premier italiano fa trapelare di essere felice se ci sarà un’intesa in extremis, «ma al momento è davvero difficile». E boccia apertamente e senza giri di parole la decisione del governo greco di indire un referendum: «Insieme ad Angela ne abbiamo parlato a lungo, quel referendum è stato un grave errore». Con la Merkel che gli sorride stretta nella sua giacca color salmone, Renzi va poi giù duro su Tsipras, la cui eventuale vittoria potrebbe aprire seri problemi anche in Italia dando fiato al fronte euro-scettico: «Non è pensabile che abbiamo smesso di pagare le baby pensioni agli italiani, per farle fare ai greci. E non è neppure pensabile che noi lottiamo contro l’evasione fiscale, mentre gli armatori di Atene non pagano le tasse. Gli aiuti si ottengono in cambio di riforme: in una comunità le regole vanno rispettate». Per dare forza al patto con la Cancelliera, da cui è tagliato fuori Hollande, Renzi si spinge a definirsi «più preoccupato dal terrorismo» che dal default greco. «Per i nostri conti pesa più una sentenza della Corte costituzionale sui pensionati, che lo spread...». In poche parole: «La questione greca non è IL CAPO DELL’ESECUTIVO BACCHETTA JUNCKER: «SCELTA AZZARDATA SOSTENERE IL SÌ MA PREOCCUPA DI PIÙ L’ALLARME TERRORISMO» Berlusconi: la Ue non perda la Grecia. E attacca Tsipras «L'Europa non può permettersi di perdere la Grecia: significherebbe accettare l'idea che l'integrazione europea è reversibile, che dall'Europa si entra e si esce». Lo scrive Berlusconi in una lettera al Giornale. «Bisogna ridiscutere a fondo le regole di convivenza in Europa. Il governo però ha gravi responsabilità, Tsipras rappresenta a sinistra peggiore». Angela Merkel e Matteo Renzi (foto ANSA) poi così centrale e non è il paradigma della nuova Europa». Derubricata l’eventuale uscita di Atene dall’euro a questione secondaria, Merkel e Renzi sono passati allo scambio di affettuosità. «Le riforme italiane sono impressionanti, le prospettive di crescita sono finalmente buone. Complimenti Matteo!». E Renzi: «Cara Angela, è vero, l’Italia è ripartita. E grazie a te al Consiglio Ue abbiamo risolto la questione delle quote per i profughi. Se a volte abbiamo idee diverse e discutiamo, poi ci confrontiamo davanti a una birra o a una bottiglia di vino e raggiungiamo una posizione comune». LA GIORNATA In mattinata lontano dalla sede della Cancelleria, all’università a Humboldt, Renzi invece aveva usato toni non proprio merkeliani. Aveva picchiato duro contro il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e i politici (soprattutto tedeschi) che si sono spesi per il “sì” al referendum greco: «Scelta azzardata. Se Bruxelles o altre capitali ci mettono il naso, se il referendum si trasforma in una gara tra le facce dei leader europei e quella di Tsipras, si fa il più grande regalo a Syriza». Soprattutto, Renzi si era proposto come paladino di una «Terza via» tra l’irresponsabilità (Tsipras) e l’austerità (Merkel): «La Ue per come è stata costruita a livello economico ha fallito. Sono stati tagliati tutti gli investimenti e senza investimenti non c’è crescita, non c’è futuro». Nell’università che fu di Marx, Engels, Marcuse e Schopenhauer, Renzi (applauditissimo), aveva chiesto di «scrivere una nuova pagina dove ci sia il coraggio della crescita e non solo il totem dell’austerità». L’Europa «non può essere solo una business community, ha bisogno di un’anima». Nella nuova pagina che Renzi vorrebbe scrivere, la Ue deve allargare i confini: «L’Europa a 28 è stata forse un’accelerazione troppo forte» in mancanza di un’architettura politica comune, «ma se non lo è stata, allora va allargata. Penso all’Albania e alla Serbia». Ma il passaggio più forte, Renzi l’aveva dedicato alla Russia, violando in parte i dogmi dettati da Washington e accettati da Bruxelles: «Mosca deve rispettare la sovranità dell’Ucraina e ritengo che la risposta della comunità atlantica sia corretta», era stata la partenza. Poi l’affondo: «L’identità europea non può essere costruita come contraltare alla Russia. Mosca deve tornare partner nella lotta al terrorismo. Lasciarla fuori è un errore politico». Non a caso proprio di lotta al terrorismo, ma anche di Libia e Grecia lo stesso Renzi ha parlato a telefono in serata con il presidente Obama. Alberto Gentili © RIPRODUZIONE RISERVATA Padoan: per noi ripercussioni limitate E i bassi tassi spingono i conti italiani I DATI ROMA Mentre le acque intorno alla Grecia sono sempre più agitate, il barometro dei conti pubblici per il nostro Paese continua a segnare sereno. Un’evoluzione incontrollata della crisi avrebbe naturalmente qualche conseguenza: le turbolenze sul mercato dei titoli sovrani lambirebbero i nostri Btp, che pure possono contare sullo scudo degli acquisti della Bce. Nei primi mesi dell’anno, ed in realtà già nel corso del 2014, le condizioni sono state però quanto mai favorevoli. Ce n’è una traccia evidente anche nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche diffuso ieri dall’Istat, e relativo appunto al primo trimestre 2015. L’indebitamento netto, ovvero il disavanzo di competenza calcolato con i criteri europei, ha toccato il 5,6 per cento del Pil, un valore in diminuzione rispetto al 6 dello stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di livelli ben più alti rispetto al 3 per cento entro il quale il defict italiano si deve collocare a fine anno (per il 2015 l’obiettivo è il 2,6) ma legati al calenda- rio, visto che nel primo trimestre il bilancio dello Stato non può fare affidamento sui versamenti delle imposte dirette. LA DISCESA Il saldo primario, ovvero il saldo tra entrate e uscite che non tiene conto degli interessi passivi, è invece sostanzialmente stabile in raffronto al 2014. La differenza la fa in larga parte la spesa per interessi, che si è ridotta di quasi 2 miliardi e mezzo, ovvero del 14 per cento. È una conseguenza della fortissima discesa dei rendimenti che si era già manifestata nel periodo precedente. Questa tendenza, proseguita nel 2015 fino alla metà di aprile quando i tassi hanno toccato livelli storicamente bassissimi, ha permesso al Tesoro di approvvigionarsi a condizioni molto favorevoli; ga- NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO SI È RIDOTTA DI QUASI 2,5 MILIARDI LA SPESA PER INTERESSI rantendo così ulteriori risparmi e mettendo il nostro Paese in condizioni di tutelarsi dalla risalita dei tassi, che probabilmente proseguirà nel corso del 2015. BENE IL FABBISOGNO Nella stessa giornata di ieri il Tesoro ha diffuso i dati relativi al fabbisogno dello Stato fino al mese di giugno: sono valori di cassa e relativi solo ad una fetta della macchina pubblica. L’andamento si conferma favorevole. L’avanzo del mese appena concluso, 12,3 miliardi contro i 7,5 del giugno 2014, porta il fabbisogno (ovvero il disavanzo) del semestre a 21,5 miliardi, quasi 20 in meno rispetto all’anno passato. Su questo risultato positivo incidono anche alcune operazioni straordinarie, tra cui il versamento di una quota dovuta dall’Italia al Fondo di stabilità europeo (Esm) che ha pesato sul 2014 ma non si è ripetuto quest’anno. Se questo dicono i numeri fin qui, sul futuro sono arrivate le rassicurazioni del ministro Padoan: intervenuto alla Camera ha detto di non temere dalla crisi greca «ripercussioni di ampia portata sulla nostra economia». Questo perché «l’esposizione del- -TRX IL:02/07/15 Pier Carlo Padoan (foto BLOW UP) le nostre banche è limitata, e la ripresa economica, il consolidamento dei conti e le riforme permettono l’assorbimento di possibili shock». Anche le reazioni dei mercati finanziari secondo il ministro «non indicano alcuna presenza evidente di segni di contagio». E l’eventuale necessità di aiutare ulteriormente Atene non avrebbe impatto sui nostri conti pubblici, perché gli interventi di sostegno passerebbero proprio attraverso l’Esm, a cui l’Italia ha già dato il proprio contributo. L. Ci. 00:52-NOTE:RCITTA’ © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 10 - 02/07/15-N: 10 Primo Piano Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Arrestati i jihadisti della porta accanto volevano unirsi ai miliziani in Siria `Doppia operazione antiterrorismo di Digos e Ros a Milano e nella Capitale. In carcere quattro italiani aderenti all’Isis IL BLITZ ROMA La minaccia terroristica corre sul web, si insinua nelle case, nell’educazione dei figli, e diventa ogni giorno più concreta. L’Italia cerca di correre ai ripari e, ieri, due distinte operazioni di polizia hanno portato all’arresto di una intera famiglia di italiani, e di tre stranieri dediti al proselitismo. In mattinata, a Milano, la Digos ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Maria Giulia Sergio, la lady Jihad nata a Torre del Greco, residente a Inzago, convertita all’Islam con il nome di Fatima Zahra, e di altre nove persone, tra le quali il marito albanese, i genitori e la sorella. Due ragazzi e le loro famiglie. La coppia che parte per combattere al fianco dell'Isis dopo un matrimonio combinato nella moschea di Treviglio, in provincia di Bergamo. E i parenti che a un certo punto decidono di seguire le orme dei figli: si convertono anche loro, vendono i mobili, rinnovano il passaporto e organizzano il viaggio via Skype in Siria. Scrive il gip Ambrogio Moccia nel provvedimento restrittivo, il gruppo rappresenta «una minaccia alla pace, alla sicurezza e all’incolumità pubblica in ambito internazionale». E il ministro dell’Interno Angelino Alfano commenta le due operazioni: «È una giornata importante contro il terrorismo, perché le forze di Polizia e la magistratura hanno duramente colpito cellule che operavano in Italia». Nelle stesse ore, il Ros dei Carabi- IL RUOLO CHIAVE DI MARIA GIULIA: OGGI SI CHIAMA FATIMA E VIVE NEL CALIFFATO UNA CELLULA QAEDISTA RECLUTAVA SUL WEB nieri ha smantellato una cellula qaedista attiva sul web specializzata nella formazione del «terrorista fai da te». L’indagine è stata denominata “Jweb 7”, ed è «la prima nel nostro paese riguardante uno dei forum affiliati ad al Qaeda». In manette sono finiti il tunisino Ahmed Masseoudi, di 29 anni, e il marocchino Abderrahim El Khalfi (37), il primo residente in passato con la famiglia a Guidonia Montecelio (il padre ha prestato servizio all'ambasciata tunisina), e l'altro nella Capitale. Il terzo indagato, già detenuto in Marocco per reati di terrorismo, è il marocchino Mohammed Majene, di 27 anni. Sono tutti accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale. IL FORUM All’attenzione dei carabinieri è finito un forum dal nome che è tutto un programma: “i7ur”. Un acronimo arabo che sta per “Ashak al-Hur”, in italiano IN TV Maria Giulia Sergio, divenuta Fatima, era stata intervistata in un programma di Canale 5 (foto ANSA) “Amanti delle vergini”, «denominazione - sottolineano - fortemente simbolica, in quanto le Hur sono le vergini assegnate in Paradiso ai martiri morti in battaglia». È proprio quest'ultimo l'aspetto su cui si sono concentrati gli investigatori. Si tratta del fenomeno, che preoccupa molto gli uomini dell'antiterrorismo, dei cosiddetti “lupi solitari” e dei terroristi “homegrown”. Gli organizzatori del forum facevano leva soprattutto sull'effetto provocato dagli attentati terroristici più clamorosi - fino a quelli recenti in Francia - per enfatizzare l'importanza della «jihad individuale», di cui questi attentati erano un «lodevole esempio». «Viene così riproposta la tesi - sottolineano i carabinieri - secondo cui la scelta migliore per chi vuole compiere la jihad è restare nei Paesi occidentali e compiere atti terroristici, il cui effetto è di gran lunga superiore a eventuali azioni nei teatri di conflitto». IL MATRIMONIO Nell’inchiesta di Milano, invece, inizia tutto con un matrimonio, un «martese» in lingua albanese. Due i gruppi familiari coinvolti: 4 italiani e 5 albanesi, più una canadese che ha avuto un ruolo di intermediaria. Cinque persone sono state arrestate, mentre altre 5 sono ancora ricercate e con tutta probabilità si trovano in Siria. Tra i latitanti c'è anche Fatima Zahra che, per abbracciare il Califfato, ha sposato Aldo Kobuzi, coetaneo albanese. Arrestati i -TRX IL:01/07/15 familiari della ventisettenne: papà Sergio, mamma Assunta Buonfiglio e la sorella Marianna. Erano in procinto di partire per la Siria ma gli investigatori li hanno bloccati. Volevano raggiungere la figlia nei territori del Califfato, mentre lei aveva già cominciato l’addestramento con le armi. «Non sono emersi elementi che fanno pensare ad attentati in Italia - ha chiarito il procuratore milanese Maurizio Romanelli - In questa indagine le moschee non hanno un ruolo significativo e non emergono dati sul reclutamento di migranti in Italia. È tutto verso l'estero. È preoccupante il flusso da tutta Europa verso il Califfato». Cristiana Mangani 22:53-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 11 - 02/07/15-N: 11 Primo Piano Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it La convertita Maria Giulia Sergio, 'Fatima Az Zahra', 27 anni scrive su Facebook "Allahumma dacci la vittoria sui miscredenti" (dicembre 2010) provincia di Grosseto frequenta la famiglia albanese del secondo marito Inzago (Mi) qui vive con padre, madre e sorella: tutti si convertono all'Islam Treviglio (Bg) frequenta la moschea; sposa un marocchino SIRIA attualmente combatte a fianco dell'Isis insieme al marito, Aldo Kobuzi, 27enne, e alla suocera Lushnje (Albania) luogo d'origine della famiglia dell'attuale marito Roma da qui sarebbe partita con un aereo diretto a Istanbul Torre del Greco (Na) città d'origine GLI ALTRI FOREIGN FIGHTERS ITALIANI 65 hanno avuto a che fare con il nostro Paese Giuliano Ibrahim Delnevo Di Genova Convertito all’Islam nel 2008 Morto in Siria nel giugno del 2013 a 23 anni Meno di 10 sono italiani o naturalizzati italiani Anas El Abboubi “Anas Abdu Shakur” Giampiero F. 35 anni di Reggio C. Trasferitosi in Spagna È in carcere in Iraq per terrorismo internazionale 21 anni, marocchino naturalizzato italiano Fondatore della filiale italiana di Sharia4 Arrestato nel 2013 Secondo la famiglia sarebbe in Siria ANSA LA STORIA INZAGO Lo vedevano passare in bicicletta, la barba sempre più lunga: «Io lo chiamavo il talebano, ma per ridere» dice Vincenzo. «Io gli urlavo: ma dove vai con quella barba? Così, per ridere» racconta un’amica. Fino a ieri mattina quando a Inzago tutti hanno smesso di ridere. Sono arrivati i poliziotti coi cappucci in testa, sono entrati in casa del «talebano», hanno portato via lui, la moglie, e la figlia Marianna. Accusa: terrorismo internazionale. E allora le burle dei giorni passati si sono trasformate in incredulità: possibile? Da qualunque parte la si guardi, quella della famiglia Sergio è una storia sbagliata. Sono di Torre del Greco, e lì vivevano fino a dodici anni fa: padre, madre, due figlie. A Inzago, che è a metà strada fra Milano e Bergamo, arrivarono per bisogno. Lui in Campania aveva perso il lavoro, in casa soldi non ne entravano più, scelsero questo posto grazie alle dritte di un conoscente. All’inizio non fu facile, chiesero perfino aiuto alla Caritas, poi Sergio Sergio (il nome uguale al cognome) trovò un impiego: operaio in una ditta di elettrodomestici. La svolta tanto attesa. Poi l’altra svolta, molto meno attesa, molto meno prevedibile. Il delirio di Fatima: «A Roma ci sarà una grande battaglia» `«Stiamo ammazzando tutti i miscredenti La ragazza è stata addestrata in Iraq Su Skype le conversazioni con i genitori presto prenderemo la Turchia, poi l’Italia» ` LE INTERCETTAZIONI ROMA C’è una frase che Maria Giulia Sergio, convertita in Fatima, dice ai suoi genitori e chiarisce quale sia l’obiettivo del terrore: «Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per poter allargare lo stato islamico...La terra dello Sham è ormai quasi tutta conquistata eil progetto delCaliffato si concluderà con la conquista della Turchia, poi della Giordania infine di Roma, dove si svolgerà una grande battaglia... Manca pochissimo. La giovane italiana, ventisette anni, si esalta con le esecuzioni, le teste mozzate e le lapidazioni. È considerata dagli inquirenti la prima foreign fighter italiana, addestrata per mesi per combattere a fianco delle milizie del sedicente stato islamico in Siria, jihad nel daarakufr (terra della miscredenza)? Uccidere i miscredenti!!!». Per questo esulta dopo la strage di Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso: «Hanno preso in giro il Profeta, loro (i terroristi, ndr) hanno esattamente obbedito all'ordine dell'emiro dei credenti che considera il loro atto lecito». dovesi trova tuttora. «Èilprofeta che hadetto - insisteFatima - chea Roma ci sarà una grande battaglia. Moriranno tantissimi mujaheddin. Tutto sta accadendo come ha detto il profeta,pace e benedizione su di lui». LE STRAGI L’ordinanza di custodia cautelare ricostruisce le fasi precedenti all’arrivo della donna in Siria a settembre scorso. Maria Giulia si reca lì per raggiungere il marito albanese “mujaheddin” (dopo l'addestramento in Iraq), Aldo “Said” Kobuzi, ma prima incita via Skype «tutto il nucleo familiare», invitando loro a seguire il messaggio del «califfo Abubakr Al Baghdadi». Per lei, come per il leader dell'Isis, il «musulmano che non può raggiungere lo stato islamico è chiamato a L’ARRUOLATORE compiere obbligatoriamente il jihad nel luogo in cui si trova, e il jihad consiste nell'uccidere i miscredenti». Nella conversazione, intercettata dalla Digos, la sorella Marianna, arrestata anche lei, le chiede: «Il jihad qui in cosa consiste?». E Fatima, che era anche pronta al «martirio», risponde: «Il Assunta e Sergio, i convertiti con il sogno dell’auto nuova LA METAMORFOSI Sergio Sergio (sopra) e sua moglie Concetta prima e dopo la conversione. Dalla provincia di Napoli, si erano trasferiti al Nord. In alto, la casa dei Sergio a Inzago. La secondogenita, Maria Giulia, si innamora di un magrebino, lo sposa, sposa anche la sua religione. E il suo fanatismo. Anzi, va oltre: a un certo punto lo lascia perché lui è troppo poco radicale, mentre lei comincia a vaneggiare di guerra santa, di lotta agli infedeli. In casa donna Assunta - la madre - non sa più che pensare, ma si adegua. Il padre si prende dalla figlia rimbrotti quotidiani: «Sei tu in casa che devi comandare, sei tu che devi dire alla mamma cosa fare e non fare». me dell’Islam è inconcepibile, penso che lo sia anche per lei, almeno così ho sempre creduto». E Maria Giulia? «La frequentavo all’inizio della sua conversione, poi i rapporti si sono sfilacciati». CONVERSIONI IN FAMIGLIA IL FUORISTRADA E IL MITRA Quando Maria Giulia scompare è la fine dell’estate scorsa. Lei ormai è in Siria, votata alla causa dell’Isis, ha un nuovo nome: Fatima Az Zahra. In casa però ha lasciato il segno: ha convertito all’Islam Sergio e Assunta, i genitori. Lui si fa crescere la barba, lei comincia a girare col velo. I vicini, che li conoscono come persone un po’ intimidite dalla vita, non sanno che pensare. Per non parla- LA FIGLIA LI AVEVA CONVINTI A CAMBIARE VITA E PARTIRE AVEVANO GIÀ RITIRATO I RISPARMI DALLA BANCA: 25 MILA EURO re dell’altra figlia, Marianna, 31 anni, che coltiva il mito della sorella forte, coraggiosa. Parlano via Skype: «Come si fa la jihad qui in Italia?». E Maria Giulia: «Uccidendo i miscredenti». Al centro islamico, due stanzette sopra il supermercato di Inzago, cascano dalle nuvole. Certi di- scorsi dicono di non averli mai sentiti fare. Fatima, una marocchina madre di tre figli, nel suo perfetto italiano è esplicita: «Marianna fino a ieri veniva quasi ogni giorno da me, per darmi una mano coi bambini. Insieme andavamo a pregare, parlavamo di religione. Ma per me uccidere in no- Un piccolo appartamento al primo piano di una palazzina gialla, le tapparelle blu, un vaso di gerani al balcone. E’ la casa dei Sergio, negli ultimi mesi ci si erano rintanati senza sapere che la polizia li ascoltava e li controllava. La figlia guerriera li chiamava dalla Siria: «Venite anche voi». La madre frenava, il padre tentennava. Lei, Maria Giulia, lo allettava: «Con tremila euro ti danno un fuoristrada e un mitra». L’altra figlia insisteva: «Andiamo anche noi». Una follia. In giro si comportavano come sempre, con mitezza. In casa ordivano la fuga: lui, il capofamiglia, si era licenziato nei giorni passati e aveva prelevato in banca 25 mila euro. Il fanatismo fa proseliti fra i più sprovveduti. Renato Pezzini © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:01/07/15 Nelle carte, inoltre, sono evidenziati i rapporti tra i due nuclei familiari, quello di Maria Giulia e quello di Aldo (sposati con un matrimonio combinato), con arruolatori e reclutatori dell'Isis, tra cui il turco Ahmed Abu Alharith «coordinatore dell'arrivo dei foreign fighters in Siria», un libico «coordinatore dell' invio dei combattenti» e Abu Sawarin «responsabile dei francesi in arrivo nel territorio dello stato islamico». Un dato molto interessante, dal punto di vista investigativo, è emerso dall’analisi dei tabulati di un arruolatore, ed è la mappa «della provenienza degli aspiranti combattenti»: Afghanistan, Algeria, Marocco, Arabia Saudita, Georgia, Libia, Libano, Francia, Oman, Svezia, Iraq, Svizzera e San Marino. Già lo scorso febbraio, come emerge dalle intercettazioni, Fatima stava «imparando a sparare» con il kalashnikov e voleva «inviare un video alla famiglia dell'impresa, ma Said glielo ha impedito per evitare i rischi di intercettazioni». E Donika Coku, madre di Aldo e anche lei destinataria dell'ordinanza e latitante in Siria, diceva: «Mi trema il corpo perché ho visto tagliare la testa a due kosovari». Poi anche il racconto da parte di un'altra indagata della lapidazione a cui avrebbe partecipato il marito di Fatima: «Ha detto Said che un giorno avevano ammazzato un ragazzo perchè aveva fatto “zinà” con una donna, l'hanno picchiato con i sassi, fin quando è morto«. D'altronde, spiegava Fatima, «se voi qui vedete i mujaheddin cosa fanno per amore di Allah... lasciano case, soldi, mogli, figli, e vengono qui, vanno a combattere mujaheddin che hanno 15-16 anni che ammazzano 50 miscredenti, Dio è grande». C. Man. © RIPRODUZIONE RISERVATA STAVA IMPARANDO A SPARARE. ALLA SORELLA CHE CHIEDE CHE COSA SIGNIFICA JIHAD IN OCCIDENTE DICE: «È IL MARTIRIO» 22:54-NOTE: -MSGR - 20 CITTA - 19 - 02/07/15-N: 19 Economia Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Intesa Sanpaolo riconvoca il cds: la governance arriva al bivio Statali, duemila esuberi dalle Province ai tribunali IL PROVVEDIMENTO `Una riunione straordinaria martedì 7 Nel nuovo duale più poteri a Messina IL CANTIERE ROMA Sistema duale alla tedesca, duale nell’attuale configurazione sia pure modificato, modello tradizionale del cda, monistico. Sono le quattro opzioni di governance presentate due giorni fa dalla Commissione ad hoc presieduta da Giovanni Bazoli al consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo riunito a Torino che ha dato i compiti a casa ai suoi rappresentanti riconvocati a breve per una riunione straordinaria. Si terrà martedì 7 a Milano: dopo che i consiglieri avranno fatto le loro riflessioni, dovrebbe essere espressa la preferenza su un paio di soluzioni da approfondire nei giorni successivi. Al vertice dell’altro giorno ha presenziato il joint supervisory team, cioè il gruppo di vigilanza multinazionale formato da esponenti Bce e di Bankitalia guidato da Fammie Wijbrandi, manager proveniente dalla Banca centrale olandese. Delle quattro ipotesi, l’orientamento del cds va verso un aggiustamento dell’attuale modello duale e sul monistico, di ispirazione anglosassone, imperniato su un SUL TAVOLO 4 OPZIONI MA DUE SONO FAVORITE: DOPPIO CONSIGLIO RIVISTO E SISTEMA MONISTICO NODO DELEGHE SU PIANI E NOMINE AL VERTICE cda mentre la funzione di controllo sulla gestione è esercitata da un comitato specifico interno. Gli altri due modelli non sarebbero presi in considerazione. Va detto che il monistico è scarsamente applicato in Italia ed anche per questo, dopo la riunione della prossima settimana, proseguiranno gli approfondimenti tecnici che investiranno anche le modifiche da apportare alla formula del doppio consiglio. Innanzitutto ci sarà un dimagramento del numero dei consiglieri dagli attuali 28 (cds di 19, cdg di 9) a 22 (15-17 cds, 5-7 cdg). Poi nella revisione dello statuto da fare a prescindere dalla decisione finale da portare all’esame di un’assemblea straordinaria da convocare entro fine novembre, si vorrebbe ridefinire i poteri tra Sorveglianza e Gestione con un maggiore risalto del ruolo del ceo Carlo Messina. Il cdg oggi soffre una preponderanza di attribuzioni al cds: per esempio tra i poteri attribuiti a quest’ultimo (art 25) c’è quello di definire e approvare il modello di business e i piani industriali. Questa prerogativa rischia di soffocare l’autonomia del cdg che si ritrova a dare esecuzione a progetti calati dall’alto. E il ceo gode di margini di manovra ridotti visto che gli alti dirigenti, come il capo dell’audit, viene nominato dal cds su proposta del comitato nomine mentre la politica di remunerazione dei dipendenti, quindi anche della prima linea manageriale, spetta sempre al piano di sopra. Tra i due organi, poi, non c’è grande affiatamento: per questo le riunioni congiunte andreb- Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo Nomine La nuova Fideuram completa il riassetto Si chiude il riassetto di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking. Ieri il cda ha eletto Matteo Colafrancesco presidente e Paolo Molesini ad e dg. Le nomine chiudono la riorganizzazione della divisione private banking della Superbanca. Nel riassetto Fideuram ha ricevuto le partecipazioni in Intesa Sanpaolo Private Banking, Sirefid e del ramo d'azienda di Intesa Sanpaolo Private Banking. Inoltre, Antonello Piancastelli è il nuovo capo del coordinamento affari. In Intesa private banking Saverio Perissinotto è il dg. Cambi anche alla divisione Insurance: alla guida è arrivato Nicola Maria Fioravanti. Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze bero fatte con più frequenza in un ambito di maggiore coordinamento. Il riallineamento dei poteri tra i consigli dovrebbe tener conto del processo di autovalutazione compiuto dai consiglieri secondo le indicazioni della vigilanza. Il prossimo cds deciderà i passi successivi, vale a dire se convocarsi un’altra volta fuori dal calendario previsto (come sembra probabile) oppure demandare alla riunione del 28 luglio la delibera. Di sicuro il presidente Bazoli coinvolgerà il cdg nell’istruttoria. L’iter prevede che sia il cds a inviare la delibera a Bankitalia e Bce che hanno 90 giorni di tempo per dare il benestare. Considerando il mese di agosto, nella migliore delle previsioni le autorità accenderanno il semaforo verde entro fine ottobre, in modo che il presidente del cdg Gian Maria Gros-Pietro convochi i soci per fine novembre. La nuova governance servirà a rinnovare gli organi di vertice ad aprile 2016. r. dim. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA I dipendenti delle province in esubero saranno trasferiti, fino a un numero limite di 2 mila, negli uffici giudiziari, tramite il meccanismo della mobilità extra-comparto. Lo prevede un articolo ad hoc del decreto giustizia, approdato in commissione alla Camera. «Il ministero della Giustizia» si legge infatti nel testo del provvedimento, «acquisisce un contingente massimo di 2.000 unità di personale amministrativo proveniente dagli enti di area vasta, da inquadrare nel ruolo dell’amministrazione giudiziaria». La possibilità di trasferire il personale in questione, spiega la relazione tecnica, è riferita al biennio 2016-2017. «A tal fine - viene sottolineato - sono utilizzate le risorse del Fondo per l'efficienza della giustizia» comunque «nel limite di spesa di 46 milioni di euro per l’anno 2016 e di 92 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017». In tutto sarebbero circa 20 mila i dipendenti delle Province che risulterebbero in eccedenza a seguito del superamento previsto dalla riforma OK DALLA CAMERA AL DECRETO SULL’ADEGUAMENTO DELLE PENSIONI, IL TESTO ADESSO PASSA AL SENATO Delrio. Di certo, visto il decreto, una fetta, circa uno su dieci, è destinata a prendere servizio in cancellerie, tribunali o corti d’appello. Il resto, come già stabilito da una circolare del ministro Marianna Madia (nella foto), dovrebbe invece confluire, almeno nella gran parte, nelle Regioni o nei Comuni. Sempre nel decreto sulla giustizia, è stata inserita un’altra norma che permetta ai magistrati over 70 di poter restare a lavoro anche nel 2016, slitta infatti di un anno l’abolizione per il trattenimento in servizio delle toghe, ma la proroga non vale per tutti: sono salvi solo gli ordinari, che non hanno ancora compiuto i 72 anni a fine 2015. PRIMO GIRO DI BOA Sempre ieri, intanto, la Camera dei deputati ha dato il primo via libera al decreto sulle pensioni, quello con il quale il governo ha recepito la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il congelamento degli assegni. Il testo prevede adeguamenti e restituzione degli arretrati, entrambi a scalare in base al reddito, per i pensionati che hanno una pensione tra le tre e le sei volte superiore al minimo. Il provvedimento, che passa ora all’esame del Senato, va convertito in legge entro il 20 luglio. L’una tantum che i pensionati riceveranno ad agosto come rimborso per il blocco dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale varia a secondo dell’importo della pensione: 750 euro per chi ha una pensione fino a 1.700 euro lordi, 450 euro per chi ha una pensione fino a 2.200 lordi, 278 per chi ha una pensione fino a 3.000 lordi. Gli assegni superiori ai 3.000 euro lordi non riceveranno nulla. Il decreto fissa anche gli adeguamenti degli importi delle pensioni: varieranno da un minimo di 60 euro a un massimo di 180 euro all’anno. R. Ec. © RIPRODUZIONE RISERVATA Milano Tel. 02757091 Fax 0275709244 Napoli Tel. 0812473111 Fax 0812473220 Roma Tel. 06377081 Fax 0637708415 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze Ancona Tel. 071 2149811 Fax 071 45020 Lecce Tel. 083 22781 Fax 083 2278222 Milano Tel. 02 757091 Fax 02 75709244 Napoli Tel. 081 2473111 Fax 081 2473220 Roma Tel. 06 377081 Fax 06 37708415 -TRX IL:01/07/15 22:35-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 35 - 02/07/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. METEO Giovedì 2 Luglio 2015 REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 L’intervista Guccini: «Per me Mondolfo è il paese più bello d’Italia» La mostra La creatività di Dolcini a Palazzo Corbelli L’evento Zuccari a pag. 41 A pag.42 Facchini a pag.42 De Antonis, l’immagine che immortala la bellezza Da domani ai Musei Civici e all’Excelsior esposti gli scatti del grande fotografo che interpretò la moda come arte La Notte Rosa allunga la musica Si potrà suonare fino alle due anche sul lungomare, stasera anteprima alla Rocca `Rafforzati i divieti: a Pesaro come a Fano saranno proibiti bicchieri e bottiglie di vetro ` Notte Rosa, musica fino alle due anche in viale Trieste. Multe fino a 500 euro per chi porterà da casa bottiglie di vetro. E questa sera anteprima con Zingaretti, per illuminare Rocca Costanza. «La Notte Rosa va vissuta con partecipazione, ma in modo responsabile e nel pieno rispetto delle regole». E’ questo il messaggio alla base dell’ordinanza «no vetro», firmata ieri mattina dal sindaco Matteo Ricci. Il provvedimento stabilisce il divieto di vendita e somministrazione di bevande, di qualsiasi genere, contenute in bottiglie di vetro, bicchieri di vetro e lattine, dalle 20 di domani sera fino alle sei di sabato mattina. Allo stesso modo si dispone il divieto di detenzione di bevande, nei medesimi contenitori, all'interno dei luoghi della festa. Ciò significa che chi parteciperà alla Notte Rosa non potrà portarsi da casa bottiglie di vetro. Le sanzioni vanno da 100 a 500 euro. La seconda ordinanza sul tavolo del sindaco, siglata sempre ieri, riguarda gli orari della musica. Che sarà consentita fino alle due nelle zone centro-viale Trieste e fino alle cinque in zona porto, Baia Flaminia e Sottomonte. Alle pagg.37 e 40 Murati alloggi occupati abusivamente Controlli Giro di vite per bici selvaggia Baia Flaminia, parte il giro di vite contro auto e motorini, vigili urbani a presidiare il prato. E scatteranno nuovi controlli verso i ciclisti indisciplinati che invadono i marciapiedi. Sulle rimozioni in viale Trieste “abbiamo solo applicato l’ordinanza”, così Galdenzi replica all’Osservatorio. Ieri mattina intorno al- le undici, due uomini del Centro Operativo stavano montando la nuova segnaletica in Baia Flaminia, nel punto che divide il parcheggio di Campo di Marte dall’area verde. Un cartello ben evidente di divieto di transito, eccetto bici, proprio lì a fianco alla sbarra della discordia. Delbianco a pag.39 Il sindaco Matteo Ricci La frode. Sequestrate un milione di etichette `L’intervento ieri pomeriggio in via Mazza a Palazzo Aymonino IL BLITZ In via Mazza appartamenti occupati in maniera abusiva, i vigili fanno uscire gli occupanti, poi il Comune dà l’incarico di murare gli ingressi perchè nessun altro vi possa entrare e alloggiarvi senza autorizzazione. Il blitz è avvenuto nella giornata di ieri e non senza un certo clamore e un tam-tam che si è subito diffuso anche attraverso i social network. Non sono passati infatti inosservati ieri pomeriggio due muratori, fermi con il proprio camionci- IL GIORNO PRIMA ERANO INTERVENUTI I VIGILI URBANI CHE AVEVANO FATTO SGOMBERARE PIÙ LOCALI Palazzo Aymonino in via Mazza no in via Mazza, davanti allo stabile che è noto come Palazzo Aymonino, nel cuore del centro storico. Gli operai erano lì per murare, a quanto pare per conto dello stesso Comune, gli ingressi di due alloggi popolari dell’immobile da tempo degradato del centro storico. Secondo quanto hanno raccontato alcuni abitanti della zona, la muratura delle due abitazioni, sarebbe stata anticipata martedì scorso dall’intervento dei vigili urbani per liberare gli alloggi da coloro che li stavano occupando, pare, in maniera abusiva. Una volta fatti uscire gli occupanti, gli accessi delle abitazioni sono stati bloccati con il calcestruzzo per evitare nuovi ingressi indesiderati. Sul Palazzo di Aymonino c’era un progetto di restyling della precedente amministrazione, che evidentemente ancora non è partito, o comunque non è detto che la nuova giunta voglia portarlo avanti. In particolare, l’ex sindaco Ceriscioli aveva presentato a più riprese un piano di riqualificazione complessiva dello stabile, anche dal punto di vista energetico con il coinvolgimento delle cooperative e dell’Erap, per creare una nuova tipologia di abitazioni destinate anche a giovani coppie con affitti calmierati e possibilità di riscatto dopo un certo numero di anni di occupazione. Un piano che prevedeva anche un contributo regionale di alcuni milioni di euro. Fondazione Pescheria il cda si è sciolto CULTURA Sciolto definitivamente il consiglio d’amministrazione della Fondazione Centro arti visive Pescheria. Si va verso la fondazione unica, ma non mancheranno mostre ed eventi in questa fase di interregno. Il cda è scaduto il 30 giugno e non è stato rinnovato. Decadono dunque il presidente Roberto Bertozzini, i consiglieri Alessandra Baronciani, Cesare Gamba, Cesare Licini, Gianfranco Tonti, Daniele Vimini. E’ proprio l’assessore alla Cultura a spiegare cosa sta succedendo. «Stiamo andando verso la costituzione della fondazione culturale unica che partirà come noto dallo statuto dell’Ente Olivieri e ingloberà i musei civici, casa Rossini, Pescheria, biblioteche e teatri. L’obiettivo è arrivare alla definizione subito dopo l’estate in modo da avere un soggetto unico e un unico consiglio di amministrazione, un punto di raccordo che rappresenterà tutti i soggetti per poter così avviare un discorso e un programma complessivo sulla cultura. Nel frattempo il cda della Fondazione Pescheria, scaduto il 30 giugno, non ADESSO IL COMUNE ANDRÀ VERSO L’ISTITUZIONE DI UN SOLO ENTE terne dove i valori sono compresi tra 30 e 32˚C. Nottetempo, si iniziano a rilevare notti tropicali seppur di pochi decimi. L’evoluzione sinottica non mostra alcuna evidenza significativa rispetto a quanto detto ieri. Dunque ancora per qualche giorno, condizioni di assoluta stabilità e soprattutto un clima termico caldo ma non estremo sono garantiti. Inoltre, una pur blanda ventilazione nord-orientale garantirà un rimescolamento dell’aria a contatto con il suolo lungo la costa, senza che l’umidità monti troppo. Il mare sia oggi che domani sarà quasi calmo. Le temperature odierne saranno comprese tra 24 e 33˚C, le minime oscilleranno tra 11 e 21˚C. sarà rinnovato. Il personale aveva contratti a tempo determinato che sono scaduti, ma in parte sono già stati riassorbiti. Competerà infatti a Sistema Museo la gestione delle aperture della Pescheria e la gestione del personale». A inizio anno è stata chiusa per alcuni lavori di adeguamento degli impianti elettrici e sicurezza. «Anche in questa fase di interregno saremo operativi perché il 18 luglio inaugureremo una mostra di Dolcini, ma ne seguiranno altre. Dobbiamo anche far passare il messaggio che la Pescheria sarà aperta anche per eventi, con un rinnovato bookshop e spazi di aggregazione. Lo spazio rientrerà nel biglietto unico di musei civici e casa Rossini». Ludovico Pratesi, direttore artistico anticipa la mostra di «Alice Schivardi con il suo lavoro legato al concetto della famiglia, spiegato attraverso fotografie e ricami. Un evento dal Dal 10 ottobre fino a fine novembre. Poi stiamo ragionando su Antonio Biasiucci, un artista invitato al padiglione Italia della biennale di Venezia. Insomma la Pescheria è operativa e continuerà a fare quello che ha sempre fatto per la promozione dell’arte e di mostre». Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Birre industriali spacciate per artigianali Birre industriali spacciate per artigianali. E il Corpo Forestale sequestra oltre un milione di etichette facendo scattare denunce per frode nell’esercizio del commercio. Indini a pag.39 Il meteorologo Fa caldo anche di notte Massimiliano Fazzini Prosegue in modo deciso l’avanzare dell’anticiclone africano sul bordo occidentale del vecchio continente e gli effetti stanno facendosi importanti. Nella penisola iberica e sul sud continentale della Francia – aree dove il caldo intenso è speso presente – si osserva già un incremento dei decessi derivanti dal caldo e anche a latitudini quasi nord Europee l’afa inizia a evidenziarsi in maniera decisa. Quarantuno gradi a Madrid, 38˚C a Parigi, 36˚C a Bruxelles 35˚C ad Amsterdam, 34 a Londra, per citare alcuni va- lori rilevati nelle periferie delle capitali più occidentali del continente. Sulla nostra penisola va un poco meglio. In particolare, i 35˚C sono stati raggiunti in quasi tutti i fondi valle alpini ed in buona parte della pianura lombardo-veneta. Fortunatamente, i tassi di umidità relativa sono ancora bassi e le temperature percepite non più di tanto elevate rispetto a quelle reali. Nelle Marche non si sta davvero male, specie su rilievi e coste, dove ci si attesta tra i 25 ed i 28˚C. Più caldi i fondi valle e le aree collinari in- -TRX IL:01/07/15 22:09-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 36 - 02/07/15-N: 36 Marche Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Consiglio, veleni “biscotto” anti Grillo del centrodestra L’altro vicepresidente, la Lega punta su Zaffiri: cerca Fi e Marche 2020 Maggi ha solo cinque voti, il secondo partito può restare a mani vuote ASSETTI ANCONA Derby nell'opposizione per il posto di vice presidente del Consiglio regionale, è testa a testa tra il leghista Sandro Zaffiri e Gianni Maggi del M5S. Da una parte la Lega rivendica il ruolo a nome del centrodestra, che unito potrebbe contare su 7 voti: tre del Carroccio, più Leonardi (Fdi), Celani e Marcozzi (Fi) e Carloni (Marche2020). Dall'altra il M5S si candida come secondo partito più votato alle Regionali e gruppo di minoranza più numeroso con i suoi 5 consiglieri. Ma per i Cinquestelle si profila un clamoroso “biscotto”a destra: il centrodestra metterebbe da parte i veleni delle elezioni e si ritroverebbe unito, per lasciare all’angolo i grillini. VOTO THRILLING Come andrà a finire? Partita aperta. Perchè è vero che il Pd ha scelto il suo, Traversini. E che per bon ton ha fatto sapere che il secondo vice spetta alla minoranza e si asterrà. Ma da quel che circola, i democrat sarebbero più felici di avere in aula come vice il grillino Maggi che il leghista Zaffiri. E nel segreto dell'urna basterebbero due franchi tiratori dalla maggioranza per spostare l'ago della bilancia (in caso di parità sarebbe eletto Maggi per anzianità). Anche i democrat hanno qualche problema da risolvere, però. I socialisti lamentano il monocolore Pd (Mastrovincenzo presidente e Traversini vice) e candidano per il vice Boris Rapa. Martedì, insomma, si profilano votazioni thrilling. Se il gruppo Pd è compatto e dopo la presidenza a Mastrovincenzo punta a eleggere Gino Traversini come vice in quota maggioranza, il Psi scalpita. «Non daremmo una bella immagine, i problemi del Pd non si possono risolvere nelle istituzioni» frena il segretario Ps Catraro a nome della lista Uniti per le Marche, che rivendica un altro ruolo oltre all'assessorato di Pieroni. Partita aperta anche nella minoranza. I grillini? «Il centrodestra sta preparando un biscotto ai nostri danni. Abbiamo chiesto un incontro di tutti i gruppi di opposizione, mi auguro che non si voglia guardare PER BON TON LA CARICA È RISERVATA ALL’OPPOSIZIONE IL PD HA SCELTO TRAVERSINI E VUOL ASTENERSI I CINQUESTELLE: «FARCI FUORI SAREBBE UNO SCANDALO» La presidente della Camera Boldrini domani da Ceriscioli La presidente della Camera Laura Boldrini domani sarà in visita istituzionale in Regione. Incontrerà ad Ancona, nella sede della giunta regionale, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Ne dà notizia la Regione. L'incontro si terrà a Palazzo Raffaello, alle 15.45. Successivamente la presidente Boldrini parteciperà a un'iniziativa di Confindustria Marche. Sabato la Boldrini è attesa a Senigallia dove, nell’ambito del CaterRaduno, darà vita a un dibattito sulla legalità con la presidente della commissione antimafia Rosi Bindi. ognuno al proprio orticello. Il M5S è il secondo gruppo del Consiglio e la seconda forza uscita dalle elezioni, nessuno più di noi ha diritto alla vicepresidenza» sottolinea Maggi. La Lega non è d’accordo. Zaffiri, il candidato in pectore: «Va fatto un ragionamento politico, la situazione delle Marche è particolare. Quattro gruppi provengono dalla stessa area. L’intesa nel centrodestra ancora comunque non c’è». Lega e Fdi devono convincere i due forzisti Celani e Marcozzi e l'ex Ncd Carloni, oggi rieletto con Marche 2020, per ottenere i 7 voti. Emanuele Garofalo © RIPRODUZIONE RISERVATA Il capogruppo Leghista Sandro Zaffiri il giorno del primo consiglio Addio a Giuseppe Guzzini, l’uomo della luce IL LUTTO ANCONA È morto Giuseppe Guzzini, per anni a capo della Fratelli Guzzini e della holding della famiglia Guzzini. L'imprenditore di Recanati, ultraottantenne, era stato anche presidente dell'Associazione Industriali della provincia di Macerata. Poche settimane fa, il 3 giugno, era morto il fratello Giovanni. Giuseppe aveva cominciato a lavorare nell'azienda di famiglia quando era ancora giovanissimo. Nel 1958 con i fratelli Raimondo, Giovanni, Giannunzio, Virgilio aveva fondato la Harvey Creazioni, che aveva cominciato a produrre lampade e lampadari, sfociata poi nella iGuzzini Illuminazione, per anni guidata dal fratello minore Adolfo. Vice presidente e amministratore delegato della Fratelli Guzzini (casalinghi e complementi di arredo prima in osso poi in metacrilato), ha ricoperto vari incarichi nelle diverse aziende del gruppo. Nominato Cavaliere del La- voro negli anni '90, è stato anche vice sindaco e assessore di Recanati. DOMANI I FUNERALI La camera ardente per Giuseppe Guzzini sarà allestita domani alla chiesa del Beato Placido e i funerali di terranno venerdì 3 luglio nella cattedrale di Recanati. Da vicesindaco e assessore alle Finanze e allo Sviluppo del Comune di Recanati (1960-1964) si era impegnato nella realizzazione della prima zona industriale cittadina; di nuovo vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici e all' Urbanistica di Recanati dal 1970 al 1975, collaborando alla messa a punto e al varo del Prg. FONDÒ CON I FRATELLI LA HARVEY CREAZIONI CHE DIVENTERÀ LA IGUZZINI GUIDATA DAL FRATELLO MINORE ADOLFO INCARICHI E ONORIFICENZE Negli anni 80 e 90 Guzzini ha ricoperto numerose cariche in ambito associativo e istituzionale: presidente dell'Associazione industriali della Provincia di Macerata e presidente di Confindustria Marche; consigliere della succursale della Banca d'Italia di Macerata; presidente della Unionplast (Associazione nazionale dei trasformatori di mate- rie plastiche); consigliere della Cassa Risparmio di Macerata; consigliere di amministrazione del Medio Credito Fondiario Centro Italia, Presidente della Fondazione Carima. Dal 2005 al 2012 ha presieduto l'Associazione «Il Paesaggio dell'Eccellenza» per valorizzare e conservare il Patrimonio culturale delle imprese del distretto recanatese. Giuseppe Guzzini, fondatore dell’impero Guzzini: aveva 80 anni -TRX IL:01/07/15 21:07-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 39 - 02/07/15-N: 39 Pesaro Urbino Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Gambini ad Arcore a cena con Silvio Il sindaco di Urbino ha incontrato Berlusconi insieme al suo assessore Vittorio Sgarbi e ad Elisabetta Foschi ` IL CASO Maurizio Gambini a cena con Berlusconi. Leitmotiv della serata: la ricostruzione del centrodestra. L'ex premier ha chiamato a raccolta i rappresentati più fidati delle amministrazioni azzurre del centrosud del Paese. Tra questi, lunedì sera, anche una forte rappresentanza del Comune di Urbino perché, oltre al primo cittadino, erano presenti alla tavola di Arcore anche l'assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi, accompagnato dalla compagna e dal fidato Sauro Moretti, e il consigliere Elisabetta Foschi. Tra una discussione sui quadri e l'altra sul menu, è facile immaginare che i discorsi siano virati anche sulla situazione tutt'altro che rosea di Forza Italia nelle Marche. Un briefing per capire come ricostruire sul territorio un centrodestra ridotto all'osso. E Urbino? Non ci sono conferme sul fatto che sia entrata nel dibattito, certo è che istituzionalmente era presente. Sotto i torricini Gambini si trova stretto tra due fuochi: da una parte la componente di destra che chiede spazio dopo l’uscita di Lucia Ciampi e la successiva nomina di Massimo Guidi ai servizi sociali, dall’altra la componente più a sini- IN COMUNE MAL DI PANCIA DEI VERDI E ANCHE IN FORZA ITALIA NON MANCANO I MUGUGNI stra che non sta gradendo i 'giochi' intrapresi. A molti quello di Gambini sembrerebbe infatti un ulteriore passo verso il centrodestra in linea con il pubblico sostegno già espresso all'ex governatore Spacca. La cena ha generato nuovi mal di pancia all'interno dei Verdi che si interrogano sulla situazione legata alla Foschi che domani potrebbe essere eletta presidente del Consiglio comunale. Laura Scalbi ha chiesto alla Foschi di accettare la carica senza stipendio ma internamente la discussione è più ampia. C'è in gioco la presenza dei Verdi in maggioranza perché se non dovessero sostenere l'elezioni della Foschi a presidente del Consiglio, è chiaro che si sposterebbe all' opposizione. Lotte intestine ci sono anche dentro Forza Italia. Francesca Brugnettini, candidata nella lista Forza Urbino, punta il dito contro il «duo magico targato Balduini-Foschi. Balduini- scrive in una nota - è come Penelope: di giorno tesse la tela della politica e di notte, ripensando a quello che la Foschi gli sussurra, la guasta. Per cui, senza tanti rimpianti, viene fatta fuori la Ciampi e riesce a perdere l'assessorato alle politiche Sociali anche per il veto posto sulla Foschi da parte del vice sindaco Crespini». Quindi per Brugnettini, nonostante «i risultati lusinghieri della Foschi alle regionali, si pone una questione morale, etica». E' sempre lei a rimarcare come si poteva evitare di perdere l'assessorato con «Giacomo Palma, ma la Foschi evidentemente cerca un palcoscenico per trovare la strada per Roma». Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA Urbino Furto all’Auser scoperto l’autore Silvio Berlusconi e, nel tondo, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini Tavullia Restano gravi le condizioni del bimbo investito Sono stazionarie le condizioni del bimbo di 5 anni investito da un’auto a Tavullia martedì sera. Una giornata in cui la polizia municipale di Pian del Bruscolo ha cercato di ricostruire la dinamica dell’impatto, con un orecchio teso all’ospedale di Torrette di Ancona, dove il bimbo è ricoverato. Resta grave in rianimazione, dove è stato intubato e dove ieri si decideva per una operazione in grado di ridurre i traumi. False birre artigianali scoperto un business LA FRODE Birre industriali spacciate per artigianali, la Forestale di Pesaro smaschera una frode nazionale. Si tratta di tredici tipologie di "bionde" prodotte in serie ma commercializzate, nella maggior parte dei supermercati del Paese, con la dicitura "artigianale". In questo modo, il consumatore era convinto di acquistare una birra prodotta in quantitativi limitati e con metodi manuali. Che la birra artigianale in Italia sia un fenomeno emergente è ormai risaputo. E come tutti i fenomeni emergenti, anche questo ha attirato la truffa facilitata dal fatto che in Italia manca una normativa che disciplini la produzione e la commercializzazione della birra. Ed ecco che gli scaffali della grande distribuzione sono stati invasi da birre L’INDAGINE PARTE DA PESARO IL CORPO FORESTALE SEQUESTRA OLTRE UN MILIONE DI ETICHETTE che di artigianale non avevano nemmeno l'etichetta visto che anche quella veniva prodotta industrialmente. A scoprire l'inganno sono stati gli uomini della Corpo Forestale provinciale (Nucleo Agroalimentare e Forestale) che, coordinati dalla Procura di Pesaro, hanno portato al sequestro preventivo di oltre un milione di etichette fraudolente che sarebbero state apposte su birre industriali in vendita su tutto il territorio nazionale e anche all'estero. Tre le denunce scattate per frode nell’esercizio del commercio. I prodotti commercializzati, precisa tuttavia la Forestale, sono genuini e non pericolosi e la grande distribuzione non è coinvolta in alcun modo nella frode. Ciò che è stato contestato, in seguito alle verifiche, è stata la produzione della birra che, seppur buona, non rispettava i criteri di artigianalità. I produttori e i confezionatori delle etichette, dunque, hanno commesso non solo i reati di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale ma anche di frode nell'esercizio del commercio per cui ora rischiano il carcere e una salata multa. Intanto, continua la campagna di controllo da parte del Corpo forestale che ha messo sotto la lente d'ingrandimento una trentina di marche e tipi di birre artigianali prevedendo possibili ulteriori sanzioni, anche di carattere amministrativo, per l'illecito uso della denominazione "artigianale", non contemplata nella normativa nazionale. Sull'operazione interviene anche la Coldiretti regionale: «Il sequestro va a tutelare il lavoro dei microbirrifici agricoli locali ma anche i quasi 50mila marchigiani che bevono "bionde" e "rosse" tutti i giorni». Em.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA `La ricostruzione del centrodestra il tema affrontato Situazione politica in fibrillazione nella città ducale Come quello subito soprattutto al cranio. Colpito anche al torace. L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì nella strada provinciale diretta a San Giovanni, via Pergolesi all’altezza del supermercato Conad. La situazione è parsa subito molto grave tanto che è intervenuta l’eliambulanza per portare il bambino a Torrette di Ancona. La polizia municipale di Pian del Bruscolo stanno ascoltando diversi testimoni perché pare che il bimbo fosse incustodito al momento dell’incidente. Secondo alcune ricostruzioni pare che il bambino abbia attraversato la strada da solo in un punto dove non c’erano le strisce pedonali. Diversi testimoni dicono che fosse solo, uscito da casa senza essere accompagnato. Al volante un 72enne su una Ford Fiesta, veicolo che è stato sequestrato per le indagini. Resta in prognosi riservata. Furto nell’associazione di volontariato Auser. Non di soldi o computer, ma di materiale da giardinaggio. E’ successo nel fine settimana scorso, quando gli agenti di Polizia del Commissariato di Urbino sono intervenuti dopo una segnalazione di un furto di materiale da giardinaggio, avvenuto nella mattinata del 27 giugno in un magazzino dell’Auser di Urbino, associazioni con finalità assistenziali. Erano spariti un tagliaerba, due decespugliatori e una tagliasiepi, per un valore complessivo di oltre 2.000 euro. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Urbino, sono partite dai filmati del circuito di videosorveglianza. E in poco tempo i fotogrammi hanno incastrato un 30enne italiano, residente a Fermignano, che nelle immagini compariva in orari compatibili con quelli in cui è avvenuto il furto. Ulteriori approfondimenti hanno portato a indizi a carico del giovane, il quale aveva rivenduto tutto a tre albanesi, residenti nella zona di Fermignano. I controlli effettuati nelle abitazioni dei tre stranieri, consentivano di recuperare tutte le attrezzature rubate. Poi i poliziotti hanno fatto visita al 30enne denunciato per furto aggravato, mentre i tre albanesi per ricettazione. Outlet, pressing per le autorizzazioni MAROTTA Controlli della Capitaneria Capitaneria: controlli sulla pesca sportiva GABICCE Nasse, cogolli, cime e massi in cemento utilizzati come dei "corpi morti" e utilizzati per la pesca sportiva in una zona dove tale attività non è consentita. Li ha trovati martedì mattina la Guardia Costiera di Pesaro, nel corso dell'ordinario pattugliamento della costa. Le numerose attrezzature per la pesca sportiva, erano state posizionate all'interno della zona di mare riservata alla balneazione, precisamente davanti i bagni 29 e 30 del Comune di Gabicce Mare. Tutto materiale anonimo, senza targhette identificative e quindi senza la prevista autorizzazione alla pesca sportiva. Tutto il materiale è stato quindi sequestrato. Proseguono, inoltre, i controlli lungo i 42 chilometri di costa di competenza della Guardia Costiera pesarese, impegnata nell'operazione "Mare sicuro" che durerà fino al 13 settembre allo scopo è quello di mantenere sempre alta la soglia della sicurezza in mare. Un martedì davvero pieno per il sindaco Cavallo che in mattinata ha incontrato il presidente della Provincia Tagliolini ed in serata i rappresentanti della società veronese Expandia srl e della McArturglen, specializzata quest'ultima nel designer outlet avendo già realizzato le strutture di Barberino del Mugello, Noventa di Piave, Castel Romano, per accelerare il rilascio delle autorizzazioni per l'outlet di Marotta. E Tagliolini, come assicura Cavallo, «si è impegnato a portare a compito la pratica. Per cui in tempi brevi si dovrebbe arrivare all'atto ricognitivo del Piano Territoriale di Coordinamento (Ptc) propedeutico alla realizzazione dell'outlet. Il via libera della Provincia dovrebbe essere sconta- to anche perché nel 2004 la Provincia nell'approvare il Prg deliberò che l'area, dove sorgerà l'outlet, non doveva avere vocazione artigianale o industriale ma commerciale. Inoltre la Provincia aggiunse che si sarebbe dovuto adeguare l'indice di cubatura nel caso di costruzione di una grande struttura commerciale. E ora non può rimangiarsi tutto questo. Per cui siamo stanchi di ascoltare le critiche di Confcommercio e Lupus». Poi Cavallo aggiunge:«L'outlet è in CAVALLO: «LA STRUTTURA SI REALIZZERÀ ALTRIMENTI C’È CHI È PRONTO A CHIEDERE I DANNI» grado di generare circa 800 nuovi posti di lavoro e di avere ripercussioni positive su molti settori dell' economia locale. Noi non vogliamo che questo territorio diventi un dormitorio e per questo ho chiesto al presidente Tagliolini di chiudere al più presto questa vicenda». Positivo anche l'incontro con Expandia e McArturglen, come conclude Cavallo: «Expandia ha affermato che quell'area secondo un'indagine risulta la migliore per una grande struttura commerciale. Per cui se la Provincia dovesse ritardare ancora si vedrebbero costretti a chiedere i danni di quanto già speso. Sono disposti ad investire 80 milioni di euro e non accettano che per il capriccio di qualcuno la vicenda non si sia già conclusa». Giuseppe Binotti © RIPRODUZIONE RISERVATA Dieci candidati per Palazzo Ducale URBINO Manager alla direzione dei musei: dieci candidati per Urbino. La commissione di valutazione per il conferimento dell'incarico di direttore dei musei autonomi, presieduta da Paolo Baratta, ha identificato i candidati che accederanno alla fase dei colloqui prevista dall'11 al 14 luglio. Lo rende noto il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Dieci appunto i candidati per la direzione della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino: Peter Aufreiter, Martina Bagnoli, Daria Cevoli, Nelda Damiano, Wim De Bell, Jean-Pierre Derycke, Giorgio Mangani, Serena Nocentini, Mario Scalini, Bruno Zanardi. E sempre la Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino partecipa a Expo 2015 con tre aperture straordinarie dalle 19:30 alle 22:30 il 5 luglio , il 2 agosto e il 6 settembre, giornate che coincidono con la prima domenica del mese e sono quindi ad ingresso gratuito. La Galleria Nazionale delle Marche sarà quindi aperta ininter- -TRX IL:01/07/15 rottamente dalle 8:30 fino alle 22:30. Il 5 luglio inoltre è anche l'ultima occasione per visitare la mostra allestita nella Galleria sullo «Studiolo del Duca Federico», che chiuderà il giorno successivo. 21:51-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 40 - 02/07/15-N: 40 IL PARCHEGGIO DELLA CASERMA PAOLINI RESTERÀ SEMPRE APERTO PER FACILITARE L’ACCESSO IN CENTRO MUSICA FINO ALLE TRE Fano Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Fax: 0721 370931 e-mail: [email protected] Il Capodanno più lungo dell’estate tra Notte Rosa e Festa dei Saldi Tutto è pronto per la manifestazione `Distribuiti oltre diecimila depliant che in città avrà una coda anche sabato Marchegiani: prendete la bici ` L’EVENTO La festa della riviera adriatica e l'inizio dei saldi estivi si fondono nel fine settimana forse più intenso e coinvolgente di tutta l'estate 2015. Tredici spettacoli nell'arco di 24 ore, fra domani e sabato prossimo: musica, comicità, buona cucina, intrattenimento per i bambini e occasioni di buoni acquisti in un colpo solo. Si comincia domani, dunque, con la Notte Rosa, che collega le località balneari dall'Emilia a Senigallia. "Anche le nostre iniziative - ha detto il vice sindaco Stefano Marchegiani, illustrando il programma definitivo - sono state predisposte secondo la logica della collana, cercando di evitare che l'una si accavalli all'altra. Invito i fanesi a spostarsi in bici e chi utilizzerà la pista ciclabile fino a Fosso Sejore, la troverà illuminata a tema". Pedalando, ci si districherà meglio nel prevedibile sovraccarico di traffico sulle strade fanesi. Il vice sindaco Marchegiani e in alto l’interno della caserma Paolini cartellone della Notte Rosa. In tinta l'illuminazione della ciclabile Fano - Pesaro, ma anche l'Arco d'Augusto. Il parcheggio nell'ex caserma Paolini resterà sempre aperto, prevedendo che proprio in quella zona si concentrerà il principale afflusso da fuori città. Non ci saranno bus navetta al parcheggione di Gimarra, perché l'Amministrazione comunale non si attende traffico da nord, ATTESI I TURISTI Attesi infatti flussi turistici dal nostro entroterra e dall'Umbria. Anche a Fano la Notte Rosa coinciderà con l'inizio delle vendite scontate, che però avranno il loro momento di gloria l'indomani, sabato, con la Notte dei saldi. La manifestazione regina delle ultime due estati fanesi è dunque confermata e il comitato organizzatore Apriamo il centro ne ha concordato il programma durante la riunione dell'altro ieri sera: i contenuti saranno illustrati oggi. Tornando alla Notte Rosa, invece, è tutto già deciso, messo nero su bianco di 10.000 pieghevoli con il dettaglio del programma. Domani sarà in vigore l'ordinanza che proibisce di servire bevande nei bicchieri di vetro e che consente lo strappo alla regola di evitare i rumori notturni, comunque non oltre le 3 di sabato prossimo. Deroga nella deroga, il Concerto all' alba del pianista pesarese Mario Mariani, sulla spiaggia di Fosso Sejore, comincerà alle 5 di dopodomani pur essendo inserito nel E all’Arzilla si può fare il bagno L’Aset bonifica la rete idrica Niente acqua potabile dai rubinetti, quest’oggi dalle 8.30 alle 13, nelle vie Boldrini, Manara, Mazzolari, Fabbri, Brunetti, Tazzoli e Poma. La sospensione del servizio è conseguenza dei lavori disposti da Aset spa per la bonifica della rete idrica locale. Dall'acqua potabile all'acqua di mare davanti alla foce del torrente Arzilla, tornata balneabile dalla giornata dell'altro ieri. Le analisi effettuate dall'agenzia ambientale Arpam hanno infatti rilevato la fine dell'inquinamento da batteri fecali, provocato dalle piogge dei giorni addietro. Il vice sindaco Stefano Marchegiani ha quindi firmato l'ordinanza che dispone il ritorno alla normalità e di conseguenza sono stati rimossi i cartelli che indicavano il divieto temporaneo di balneazione. L'ordinanza risaliva a giovedì 25 il divieto di fare il bagno era stato disposto per l'inquinamento da escerichia coli, un batterio, davanti proprio alla foce. che invece dovrebbe essere richiamato dalla riviera romagnola. La Protezione civile sarà impegnata in particolare al sottopasso di Fosso Sejore per impedire l'accesso delle auto verso la spiaggia e il rischio di ingorghi. SICUREZZA Oggi in Prefettura una nuova riunione per fare il punto sul sistema della sicurezza. "Invitiamo cittadini e operatori a segnalare subito alle forze dell'ordine gli eventuali comportamenti scorretti, contribuendo in questo modo a rendere la festa migliore per tutti", ha concluso il vice sindaco Marchegiani. Un breve riassunto del programma. Dalle 18 al Pincio i convegni e i concerti di Re-public, dalle 20 la Festa del fritto a Tombaccia (luperia 2015 lo spedino di frutta fritta), dalle 20.30 spettacoli per i bambini a Torrette, dalle 21.15 al Sant'Arcangelo la Musica a Corte, dalle 21.30 la Notte della risata all'anfiteatro Rastatt, dalle 22 concerto dei Rinoceronti in piazza centrale, a mezzanotte lo spettacolo pirotecnico al Lido, infine il Concerto all'alba. Osvaldo Scatassi © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritorna il doppio senso in via Brigata Sassari L’ASSEMBLEA Il traffico in via dei Condotti è quasi raddoppiato, da quando è stato istituito il senso unico in via Brigata Sassari. Un effetto a ricaduta, che gli abitanti vorrebbero eliminare ritornando allo status quo ante, alla situazione precedente. Un bel rebus per l'ufficio Traffico, perché il senso unico è stato istituito l'anno scorso per garantire maggiore sicurezza davanti alla scuola di Centinarola. Se n'è discusso l'altro ieri durante la riunione nel Municipio di Fano e la soluzione trovata dai tecnici dell'Amministrazione è il ritorno al vecchio doppio senso di marcia su via Brigata Sassari, fatta esclusione per gli orari scolastici: in quel caso si manterrebbe il senso unico. La sosta sarà consentita soltanto su un lato della strada. Quasi 200 fanesi hanno firmato la petizione che sollecita misure adatte a eliminare il disagio dei residenti in via Condotti. Nelle ore di punta sopportavano una mole di traffico stimata in 500 veicoli all'ora, che adesso sono diventati circa 700 dopo il senso unico in via Brigata Sassari. "L'assemblea è stata seguita da una settantina di persone ha commentato il vice sindaco Stefano Marchegiani - e di con- seguenza è da considerare partecipata. Il confronto è stato interessante e ci ha fornito spunti interessanti grazie all' intervento di persone competenti. Mi sembra che il primo approccio alla nostra soluzione sia stato positivo e ci siamo lasciati sull'impegno di incontrarsi tra una quindicina di giorni, forse al circolo Le Fontanelle per maggiore comodità dei residenti, per l'ulteriore verifica sulla proposta riguardante la viabilità locale". Come sempre succede in simili casi, l'incontro con gli abitanti della zona interessata, che riguarda anche le vie Martiri di Belfiore, Palestro e Brigata Messina, è servito per trattare altri temi oltre alla viabilità e il discorso si è allargato al livello di vivibilità nel suo complesso. Restando comunque al tema, sono state avanzate ulteriori richieste come la possibilità di un semaforo all'incrocio. O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMUNE HA ASSICURATO AI RESIDENTI DI CENTINAROLA MODIFICHE ALLA VIABILITÀ La Rincicotti & Orciani alla commissione garanzia LA VICENDA La vicenda della Rincicotti & Orciani di nuovo sotto la lente della commissione consiliare Garanzia e controllo, che ha convocato per un'audizione l'attuale dirigente dell'area amministrativa Aset spa, Roberto Pallotti. In precedenza era stato convocato l'ex direttore generale del Comune, Giuseppe De Leo, che a suo tempo aveva sollecitato un'azione di responsabilità. Ed è proprio questo il tema della riunione odierna: l'azione di responsabilità e il conseguente arbitrato intrapresi da Aset spa nei confronti dell'amministratore della ditta. L'impresa di auto-spurghi Rincicotti & -TRX IL:01/07/15 Orciani fu acquistata una dozzina di anni fa dalla società multiservizi, che spese circa 1.200.000 euro. Una cifra ritenuta eccessiva e contestata a più riprese in tutto questo tempo. Ora la commissione vuole effettuare un'analisi tecnica su una serie di atti acquisiti di recente. "Il comitato comunale di Controllo - specifica Roberta Ansuini, la presidente della commissione consiliare - invitò il sindaco dell'epoca, nel marzo 2011, a promuovere ogni azione necessaria per verificare eventuali responsabilità. Aset spa ha poi avviato l'azione di responsabilità, consistente in un arbitrato, conclusosi con un accordo nell'agosto 2013. Si ritiene quindi indicata un'analisi degli atti". 21:42-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 41 - 02/07/15-N: 41 G&N Estate Francesco Guccini Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Pesaro e Fano una città unica grazie alla bici S esagitati. Allora decisi di prendere la chitarra e cominciai a cantare. La rissa finì subito dopo e tutto rientrò tra le risate generali». Ha detto che si mangia e si beve bene. Ma siamo nelle famose terre del Verdicchio, vero? «E’ un vino che gradisco. Confesso che conosco due vini bianchi meno noti ma altrettanto da gustare: il Passerina e il Pecorino». Qualche altro piatto tipico che apprezza o consiglierebbe? «Chi non consoce il tartufo bianco di Acqualagna? Eccezionale. Squisito, così come sono gli spaghetti alle vongole, uno di quei piatti tipici di mare che va per la maggiore. Mi pare che li chiamino le “purasse” vero?». Sì. «Esattamente. Sa, la cucina marchigiana è variegata. Si assomiglia con le parlate: nel nord della regione, nel pesarese e a Mondolfo si sente l’influsso dell’accento emiliano-romagnolo. Andando a San Benedetto si avverte il dialetto vero dell’Italia centrale». Jacopo Zuccari e il silenzio di un mezzo dove il motore sono le tue gambe, sembra la condizione migliore per attraversare un paradiso storico naturalistico, non è un caso che le strade delle Marche siano sempre più popolate da turisti con le ruote a raggi. Certo, ci sono le salite da fare e le piste ciclabili stanno iniziando a spuntare solo adesso, con buona pace della mobilità sostenibile e di tutto il movimento ambientalista, a conti fatti però, sono sempre di più i chilometri di piste che si possono integrare in un percorso più ampio. Proprio come l’ultimo tratto di pista ciclo-pedonale che ha finalmente unito Fano e Pesaro, primo appuntamento nel nostro viaggio in bicicletta tra le strade più belle delle Marche. Si parte dal lido di Fano, nella città della fortuna, dove s’imbocca la nuova ciclabile verso Pesaro, 13 chilometri facili che corrono vicino al mare e che possono essere tranquillamente affrontati da una famiglia. Il secondo tratto poi, dopo fosso Sejeore, è più unico che raro, considerando che si pedala su una superficie perfetta in riva al mare. Arrivati a Pesaro, con la famosa bicipolitana, si attraversa il ponte sul Foglia e proseguendo dritto si lascia la ciclabile per imboccare la Strada Panoramica Adriatica, dove inizia la salita. Siamo lontani dalla durezza di un passo dolomitico, ma comunque i tornanti del San Bartolo richiedono un minimo di allenamento per divertirsi. All’inizio si sale dolcemente, e la vista si apre sulla città di Pesaro, poi i tornanti cominciano a diventare più stretti e la natura prende il sopravvento, con una vegetazione lussureggiante e l’aroma inconfondibile delle ginestre, particolarmente intenso a inizio luglio. Il primo borgo che s’incrocia è Marina Alta, con il suo faro, ma la perla dove vale la pena spingere ancora sui pedali prima della sosta (abbiamo fatto 33 km) è Fiorenzuola di Focara, un balcone sulla falesia e sul mare. Mi raccomando, due passi fino alla chiesa del paese, nelle giornate di sole pullula di ciclisti entusiasti, prima di un caffè e della discesa. Stefano Mascioni © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA «Le Marche sono casa mia» Francesco Guccini: tra Mondolfo e San Benedetto d’estate è di casa `L’estate del cantautore: «Per me Mondolfo è il paese più bello d’Italia» F rancesco Guccini nelle Marche è di casa. Si è sposato a Mondolfo, e d’estate va sempre a San Benedetto, dai suoi amici. Sarà così anche quest’anno, Guccini? «Senz’altro, ho troppi amici dalle vostre parti. E poi lì nel pesarese, a Mondolfo, mi sono sposato con Raffaella nel 2010. Non posso certo fare a meno di tornarci. Sicuramente farò una tappa dagli amici di San Benedetto, come ogni anno». Meglio il mare della montagna, dunque? «La montagna è il paesaggio che preferisco perché ho qui le mie radici, è il posto in cui sono nato (a Pavana ndr). Eppure le Marche devo dire le trovo altrettanto belle. Hanno quel paesaggio straordinario, inconfondibile, fatto di scorci e colori naturali. E’ la terra dei tanti e piccoli castelli-fortezze con le mura medievali scolpite che spuntano perfette e rigorose in cima alle colline». Cosa si aspetta dalle prossime vacanze in riviera? «Diciamola tutta, non sto sempre sotto l’ombrellone perché poi i posti d’estate sono troppo affollati per i miei gusti. Incontrerò volentieri le persone care, gli amici e i conoscenti con cui abitualmente scambiamo ricordi e pensieri di una vita». Che cosa le piace di più delle Marche? «Sono molto affezionato a Mondolfo che per me resta… il paese più bello d’Italia. E poi conosco altrettanto bene le città lì vicine: Fano, Corinaldo, Senigallia, Jesi e Pesaro. E San Benedetto del Tronto, che è più distante rispetto a Mondolfo. Sono ormai di casa, si può dire no? Conosco la cucina, amo le passeggiate nel verde, il mangiar bene a tavola e la compagnia gioviale e allegra tipica dei marchigiani, come mia moglie Raffaella». Sono cambiate le Marche rispet- to ai primi anni veniva qui per i concerti? «Non molto, per fortunata. E’ una regione che conosco ma non così bene come vorrei. I ricordi? Da giovane neolaureato ebbi un’opportunità di lavoro in una scuola di Pesaro ma dopo neanche tre mesi venni licenziato. Evidentemente non era quello di professore il lavoro che avrei desiderato fare. Ricordo invece un altro episodio curioso…» Ci dica. «Una volta ero insieme ad alcuni amici di Pesaro e una sera ci ritrovammo in un’osteria. A un certo punto non si sa perché stava per scoppiare una rissa gigantesca tra gruppi di pesaresi e romagnoli «DALLA CUCINA AL PAESAGGIO CONOSCO TUTTO E POI A SAN BENEDETTO HO VERI AMICI E DEVO ANDARE SEMPRE» Oggi Cater, a Senigallia il ciclone Caparezza I l rap d'autore fa tappa al CaterRaduno questa sera con Caparezza al Foro Annonario di Senigallia (ore 22). L'artista pugliese è in tour da più di un anno con l'album "Museica". Un disco che potrebbe essere definito addirittura un "concept". C'è un filo logico che lega ogni brano: la pittura, il mondo dell'arte e dei musei appunto. E sarà, come di consueto, un concerto travolgente. Maccarone a pag. 41 -TRX IL:01/07/15 22:26-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 42 - 02/07/15-N: 42 Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Giorno & Notte Estate Senigallia, stasera al Foro Annonario il CaterRaduno ospita il celebre rapper in tour con “Museica” Il gruppo palermitano che si è distinto al festival Spring Attitude di Roma Bloc notes Ciclone Caparezza «Musica e arte insieme» L’HAPPENING I l rap d'autore fa tappa al CaterRaduno questa sera con Caparezza al Foro Annonario (ore 22). Un'altra giornata intensa, tra appuntamenti e spettacoli: dalle 12 alle 13,30 in Piazza Roma andrà in scena Caterpillar AM e dalle 18 alle 19,30 la diretta di Caterpillar. Mentre a mezzanotte al Teatro La Fenice lo spettacolo live Nudabanda con la Banda Osiris & Musica Nuda (Magoni/Spinetti). Ma il main event della serata è senz'altro il concerto di Caparezza. L'artista pugliese è in tour da più di un anno con l'album "Museica". Un disco che potrebbe essere definito addirittura un "concept". C'è un «HO PASSATO ORE NEI MUSEI POI CI HO MESSO LA MUSICA È STATO SUBITO UN SUCCESSO» filo logico che lega ogni brano: la pittura, il mondo dell'arte e dei musei appunto. «La costruzione di questo disco ha richiesto molto tempo - spiega Caparezza - ed è stato molto complicato. Ho passato ore e ore nei musei, ad informarmi sulle opere d'arte e sugli artisti stessi. Poi è sopraggiunta la difficoltà di dover gestire una tematica così particolare». E come ha fatto? «Mi sono assunto tutta la responsabilità artistica della scelta iniziale, infatti sono io il produttore artistico del disco. Però, per tutta la parte del suono, mi sono affidato alle sapienti mani di Chris Lord Alge, uno dei sound engineer più importanti al mondo». Un bel risultato. «Il disco ha raggiunto la prima posizione in classifica. E' diventato disco d'oro già nella prima settimana. Dopo pochi mesi era disco di platino. E da più di un anno siamo in tour. Abbiamo anche oltrepassato i confini italiani, andando in Europa e negli States. Addirittura mi sono esibito al Whisky A Go-Go (celebre club di Los Angeles dove negli anni '60 si esibivano mostri sacri del calibro di The Doors, Grateful Dead e molti altri, ndr)». Ora quali sono i prossimi passi? Un nuovo album? «Intanto devo ancora terminare l'estate dei concerti e dei festival. Poi mi concederò una pausa dove comincerò a mettere mano alle nuove canzoni. Onestamente non ho ancora nulla di concreto su cui lavorare. Aspetto l'ispirazione». Lei ha un rapporto molto forte con i suoi fan. «Con molta spontaneità. Io sono uno di quei musicisti che sale sul palco con la voglia di cantare e di travolgere il pubblico. C'è un rapporto di stima e onestà reciproca. La cosa strana è che io faccio parte della categoria di chi viene poco proposto dalle radio e in tv non va quasi mai. Eppure dal vivo riusciamo a fare un sold out dietro l'altro». Come se la spiega questa cosa? «Probabilmente sono tante le persone in giro che vogliono lasciarsi prendere dalle note e dalle parole. Su questo io punto molto». Andrea Maccarone © RIPRODUZIONE RISERVATA Sconcerti Domenica alla Mole gli Omosumo ANCONA Prosegue Sconcerti, il festival musicale dell'estate targato Arci, al Lazzabaretto dela Mole. Domenica aelle 22.30 il concerto del trio Omosumo. Formatisi a inizio anni 10, i palermitani Omosumo (Angelo Sicurella, Roberto Cammarata e Angelo Di Martino) approdano ad Ancona dopo la memorabile esibizione al festival Spring Attitude a Roma, che li ha lanciati come uno dei fenomeni più interessanti nello spazio compreso tra rock ed elettronica. La band presenta al pubblico il suo ultimo lavoro, Surfin' Gaza, che prende il nome da un progetto che ha tentato di unire due popoli intorno alle tavole da surf: The Gaza Surf Club, bombardato lo scorso luglio, era un punto di ritrovo comune per ebrei e palestinesi, www.lazzarettoestate. org Jesi, alla Salara il manuale di scherma della Batazzi Caparezza sarà stasera al Foro Annonario di Senigallia Andar per fiabe alla Rocca LA RASSEGNA PESARO “Rocca Costanza - Scena Aperta” è anche il contenitore ideale della versione estiva di Andar per Fiabe, che propone spettacoli e laboratori per bambini e famiglie. Si parte oggi pomeriggio a Pesaro con i grandi eroi del mito: la compagnia pesarese TeatrodelleIsole presenta Ulysses!, nato da un'idea di Cinzia Ferri per la regia di Gianluca Vincenzetti. Il viaggio di Ulisse ha sempre avuto un fascino particolare nell' immaginario di grandi e piccini: il desiderio di conoscenza, la curiosità, la nostalgia per l'amata casa e i suoi affetti animano Ulisse che combatterà con le armi dell'astuzia e dell'intelligenza per superare le dure prove da affrontare lungo il periglioso percorso. Lo spettacolo andrà in scena alle ore 21.30, ma a partire dalle ore 18, Andar per Fiabe offre ai piccoli spettatori interessanti proposte per sviluppare creatività: dal laboratorio di lingua inglese a cura di Helen Doron, ai lettori volontari di Nati per Leggere o alle Pigotte Unicef da creare insieme e da adottare, dai cuccioli di Enpa alle Coccole Sonore con tante canzoncine da cantare e ballare. Solo per oggi è da segnalare la partecipazione straordinaria di Mi chiamo Costanza e ti presento Penny a cura di Cristina Ortolani Studio: la piccola Penny accompagna Costanza alla scoperta dei mille personaggi e delle trame dell'Odissea, per l'occasio- ne "tessuti" su una tela da cantastorie e offerti ai bimbi che prenderanno parte al laboratorio in forma di disegni da colorare. Non casuale l'omaggio - oltre che alla Penelope della leggenda - ad alcuni personaggi della letteratura per ragazzi e dei fumetti, primi fra tutti Penny Wirton di Silvio d'Arzo, e Penelope Pitstop, l'avventuriera vestita di rosa della serie cartoon di Hanna & Barbera. E dalle 20.00 si potrà mangiare all'intero della Rocca con gli Spuntini Della Dirce, legati al progetto Un paese e cento storie che valorizza storie, luoghi e sapori del nostro territorio. .Info: www.amat.marche.it [email protected] tel. 366.6305500. In caso di maltempo, verrà comunicato un luogo al coperto alternativo. JESI Al via questa sera, ore 21.30, la rassegna "Salaradisera", ciclo di incontri ospitato nelle magnifiche volte quattrocentesche dell'antico deposito del sale, al piano terra del Palazzo della Signoria di Jesi. A inaugurare il ciclo, che ritorna dopo l'esordio dell'estate scorsa, sarà Susanna Batazzi, già campionessa di scherma nei tornei nazionali e internazionali della disciplina sportiva che più di ogni altra ha reso il nome di Jesi conosciuto in tutto il mondo. La Batazzi presenterà il suo "In guardia! Piccolo manuale per capire la scherma", scritto a quattro mani con Stefano Cinotti e appena uscito nelle librerie. Nata a Chiaravalle nel 1957, Susanna Batazzi ha iniziato l'attività schermistica a Jesi allenata dal maestro Ezio Triccoli. Alcune immagini della mostra su Pasquale De Antonis che domani si inaugura a Pesaro De Antonis: la foto la moda e la bellezza LA MOSTRA PESARO Un tuffo in una stagione meravigliosa, di grande creatività e fermento, ma anche un tuffo nella bellezza e nell’eleganza al femminile. I Musei Civici si aprono alla fotografia con la mostra “Pasquale De Antonis. La fotografia di moda” che inaugura domani alle 16.30 e che per la Notte Rosa sarà possibile visitare fino alle 3. Sono 150 immagini dedicate alla bellezza e suddivise in due location: oltre al Museo anche l’Hotel Excelsior. Foto costruite con regia meticolosa intrisa di sapienza formale e che ben rivelano la conoscenza di cinema, teatro e delle altre forme espressive. Un percorso per immagini che desidera anche raccontare non solo i momenti più importanti del “fotografo di dive, dee, di mostri sacri” - come lo definì il poeta Leonardo Sinisgalli - ma anche i primi passi degli atelier del dopoguerra. Sono anche foto che celano le relazioni che accrebbero il talento di Pasquale De Antonis: come l'amicizia con Irene Brin, proprietaria della galleria romana Obelisco. Arrivato a Roma nel 1939, Pasquale De Antonis (Tera- mo 1908 – Roma 2001), oltre a lavorare come fotografo di scena - conoscerà registi come Visconti, Strehler, Squarzina e Zeffirelli - firma servizi per le sartorie emergenti. Le sue foto nascono dal voler riunire due icone dell’identità italiana: la moda e i monumenti di Roma, le rovine antiche e le modelle in un dialogo espressivo di assoluta bellezza. Con Cinecittà era nata la Hollywood sul Tevere e De Antonis crea una nuova immagine delle dive. Tra gli scatti celebri quelli con la Mangano e la Lollobrigida, negli atelier delle sorelle Fontana, di Emilio Schubert, di Simonetta e Alberto Fabiani. Un progetto nato grazie all’intercessione di Anna Maria Miele – donatrice, insieme al marito Adalberto Vinciguerra, di una notevole collezione di vetri pregiati ai Musei Civici - che ha portato all’incontro con Riccardo De Antonis, appassionato custode del lavoro del padre, a cui si deve la curatela della mostra, ideata da Giorgio Bramante Donini. Organizzata da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza e Sistema Museo con Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino, (fino al 31 ottobre). Federica Facchini © RIPRODUZIONE RISERVATA A Palazzo Corbelli di Fano la retrospettiva su Dolcini L’INAUGURAZIONE FANO E’ il caso di dire che questa sia l’estate di Massimo Dolcini. Due gli eventi espositivi infatti ne ricordano l’eclettica personalità di grafico, fotografo, comunicatore, designer ma anche pittore, collezionista, ceramista, insegnante, viaggiatore, cuoco, appassionato di cucina, imprenditore, operatore culturale, manager e uomo civile. Il primo appuntamento a Fano ospitato nella Galleria Carifano di Palazzo Corbelli, mentre il secondo a Pesaro al Centro Arti Visive Pescheria. Ad inaugurare oggi alle 19, è l’evento fanese dal titolo “Massimo Dolcini. La grafica per una cittadinanza consapevole”: una articolata re- -TRX IL:01/07/15 trospettiva voluta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Una mostra, per la cura di Mario Piazza, che consente una visione della complessità e dell’importanza di Massimo Dolcini nella storia della grafica e della comunicazione italiana (fino al 10 settembre). Un manifesto di Dolcini 22:23-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 49 - 02/07/15-N: 49 Sport Giovedì 2 Luglio 2015 www.ilmessaggero.it Il Fano blinda i suoi gioielli Sivilla e Borrelli Costantino torna alla Vis «La categoria non m’importa» CALCIO PESARO Da Pesaro a Fermo e ritorno e la Vis è di nuovo terribilmente "Rock". Dopo i "rumors" dei giorni scorsi, ieri è arrivata l'accelerata decisiva: Rocco Costantino torna in biancorosso. Così, al primo giorno utile per depositare i contratti, la prima stretta di mano è quella che mette subito tutti d'accordo. Perché a guidare l'attacco pesarese sarà il 25enne svizzero-abruzzese amatissimo dai tifosi dopo i 13 gol in 26 gare di due campionati fa. Amore contraccambiato: «Fatico a trovare le parole per l'emozione che mi procura tornare qui - racconta Costantino a poche ore dall'accordo - Oggi ho avuto i brividi nel rimettere piede al Benelli dopo che da avversario non ci sono più tornato (l'influenza lo mise ko per Vis-Fermana di gennaio scorso). Ringrazio la Fermana perché l'estate scorsa ha avuto il coraggio di credere su un giocatore allora in riabilitazione, ma volevo tornare qui. La fiducia che sento qui è qualcosa di unico che non vedo l'ora di ripagare facendo meglio di due anni fa». Con simili presupposti di feeling, scendere dalla D in Eccellenza non è un problema: «La categoria non l'ho nemmeno guardata, mi basta la Vis - dice - La prima telefonata di Leonardi e D'Anzi arrivò già a fine maggio (a testimonianza che l'idea era nei piani già prima dell'arrivo di Ferri, ndr), ora mi sono stati illustrati i dettagli di un progetto davvero importante. Ci sono i presupposti per fare grandi cose. Logico che spero in un ripescaggio che questa società meriterebbe, ma per me l'Eccellenza non sarebbe un passo indietro, ma un passo avanti di responsabilità per quell'obbligo che avremo tutti nel riportare Pesaro ai livelli che merita». Salvo sorprese, con Costantino la Vis ha di fatto già chiuso il suo parco-attaccanti. Perché in contemporanea viene blindato Bugaro («lo cediamo solo con una chiamata dalla Lega Pro» la rassicurazione dirigenziale) e con la conferma di De Iulis il tridente è già impacchettato. Poi ci sono Evacuo, il mai utilizzato Canini, il rientro dal prestito di Rossini e la duttilità di Torelli. Daniele Sacchi © RIPRODUZIONE RISERVATA `Il presidente Gabellini torna e rinnova subito la punta e il fantasista CALCIO SERIE D LA CONSULTIVEST A METÀ DEL GUADO Marc Trasolini potrebbe tornare in biancorosso (Foto TONI) `Panchina ormai completata a colpi di giovani in rampa di lancio Ora serve esperienza, cominciando forse proprio da Trasolini BASKET SERIE A PESARO È ormai sicuro che anche quest'anno la Vuelle non ripartirà "da tre" come si sperava (cioè dalla riconferma di qualche protagonista della sudatissima salvezza), ma che dovrà un'altra volta ricominciare da zero. Persi i due lunghi stranieri della possibile ripartenza, Judge e Lorant; scaduto (l'altro ieri) il contratto di Musso, simbolo finora di continuità e "attaccamento ai colori sociali"; smarrite le tracce del play Wright, che a suo modo è stato un grande personaggio per il basket pesarese, ecco che il quintetto è tutto da comporre. Il rammarico senz'altro c'è in casa biancorossa, ma è anche vero che i nomi segnati sul taccuino del diesse Stefano Cioppi, appena sbarcato negli States, nonché quelli buttati giù dal coach Paolini dopo giornate intere passate al videoregistratore, formerebbero non una ma almeno una decina di squadre, e gli uomini dello staff Consultinvest non vedono l'ora di andare a stringere per mettere in pratica tutte le idee che frullano in questi giorni per le loro teste. Una di queste idee potrebbe essere il ritorno di un amato ex come Marc Trasolini, nel ruolo lasciato libero da Lorant. Un' altra, la scelta di americani meno giovani e inesperti: se infatti non è possibile far maturare qui i talenti scoperti in Usa (la piazza pesarese sembra ormai essere apprezzata soprattutto come trampolino di lancio), non sarebbe male far arrivare talenti già maturati altrove in Europa, una volta constatato che il mercato "di seconda mano" non è sempre così impossibile, vedi il caso dello stesso Trasolini oppure anche dell'ex idolo Turner, appena approdato non in qualche squadrone europeo ma a Cremona. Questo sia detto con tutto il rispetto per la piazza lombarda, da cui proviene Giulio Gazzotti, uno dei nuovi cambi insieme a Ceron e SFUMATI JUDGE E LORANT BISOGNA RICOSTRUIRE TUTTO IL QUINTETTO DA CREMONA ARRIVANO I COMPLIMENTI PER LA SCELTA DI GAZZOTTI Candussi. Un 24enne che con il suo 2,02 di altezza può fornire minuti di qualità sia da ala piccola che da "quattro". Un esperto come Giacomo Bazzani, una vita al seguito della Vanoli, ci tiene a complimentarsi con l'amico Cioppi (il ds pesarese allenò a lungo Cremona) per la scelta di Gazzotti, che descrive più come uomo d'area, «rognoso» e aggressivo, definendolo in modo colorito «un rompi... del pitturato». Spiegando poi il concetto: «Si tratta di un ottimo difensore, uno che non fa cose appariscenti ma svolge benissimo il lavoro sporco. Se c'è una linea di passaggio da chiudere, una mano da mettere in faccia a qualcuno, una sportellata da dare, lui c'è. Non entra nelle statistiche (2 punti di media l'anno scorso, ma con un high di 12, più 5 rimbalzi) però è il classico giocatore che ogni coach vorrebbe avere con sé. Non sarà un fulmine di guerra ma può migliorare ancora molto anche in attacco. Per questo dico che il rapporto qualità prezzo è parecchio alto e che la Consultinvest ha fatto un buonissimo affare». Giancarlo Iacchini © RIPRODUZIONE RISERVATA FANO - Sivilla sì, Borrelli anche. Torna il presidente Gabellini e rompe subito gli indugi, mettendo il fiocco alla duplice fondamentale operazione. Condotta su binari paralleli per più di una solida ragione. La prima è che il goleador dell'Alma e il suo tuttocampista vengono dallo stesso posto, la seconda è che il rapporto, dopo essersi ritrovati per la prima volta proprio in granata, è diventato ancora più stretto (persino sodali di ombrellone, i due), la terza è che per curare i propri interessi si affidano allo stesso consulente, l'ultima è che Sivilla certo e Borrelli anche volevano confrontarsi direttamente col presidente per incassarne tutte le assicurazioni del caso su presente e futuro. Missione compiuta e di qui una notizia che è in realtà una grande non notizia. Nel senso che non c'è mai stata puzza di rottura e che la volontà di proseguire era stata ostinatamente palesata da tutt'e due le parti. Prova ne sia che Sivilla aveva cortesemente declinato l'offerta del Campobasso, Borrelli nemmeno si era affacciato sul mercato e mai il ds Canestrari sui era messo sulla tracce dei possibili sostituti. È comunque tanta roba. Con il bis dei due di Guglionesi l'Alma si garantisce continuità in due ruoli chiave e con ottime probabilità di ricavarne un rendimento simile, quando sulla dedizione alla causa non è lecito avanzare dubbi. Dopo i fatti le poche ma sentite parole del presidente Gabellini, che della conservazione dell'impianto di squadra dell'ultimo campionato si era subito fatto garante: «In questo momento la priorità era rinnovare con gli attaccanti. Fatto questo, procederemo speditamente con il resto. Il programma è chiaro. Essere ancora più competitivi, con un blocco di over di qualità ed esperienza attorno ai quali collocare gli under per favorirne così la crescita». Siccome Gabellini cita gli attaccanti, nel pacchetto va infila- to di diritto anche Gucci. Con lui l'intesa era già stata sagomata da Canestrari, Gabellini deve solo avallarla ed evidentemente ha tutta l'intenzione di farlo. Visto che c'è e che intende sbrigarsi, riesaminerà anche i dossier di Nodari, Torta e Fatica, altri tre con i quali Canestrari ha già incorniciato l'accordo, per poi concentrarsi su Lunardini e infine Ginestra. Tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima il capitolo dei titolari over dovrebbe essere portato a termine, fatto salvo un supplemento di riflessione proprio su Ginestra al ritorno di Alessandrini, che sembra slittato proprio all'inizio della prossima settimana. Quando sarà possibile anche la formalizzazione degli accordi, che con la ormai proverbiale tempestività delle istituzioni calcistiche la Lnd ha posticipato al 6 luglio. Di solito accadeva a partire dal 1˚ del mese, data scelta in questo caso per comunicare che non era più così. Forse perché dal 6 e fino al 10 luglio, sempre on line, sarà anche possibile ratificare l'iscrizione al prossimo campionato che sarà appunto quello di D. Per l'Alma come per tutte le altre partecipanti ai play off, tranne pare il Seregno. Tra i club retrocessi disponibile a svenarsi solo il Pordenone, mentre l'Albinoleffe medita. Andrea Amaduzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA «L’OBIETTIVO È COSTRUIRE UNA BASE SOLIDA DI OVER PER FAR CRESCERE AL MEGLIO GLI UNDER ED ESSERE COMPETITIVI» Il presidente del Fano Claudio Gabellini Lube al ballo delle regine per il sorteggio Champions L’Aurora Jesi riabbraccia ne scorsa. Gli appassionati potranno seguire l'evento in diretta streaming www.laola1.tv a partire dalle 20,15. Intorno alle 21 il via ai sorteggi. Aggiornamenti anche sul profilo Twitter della società biancorossa, @VolleyLube. VOLLEY SUPERLEGA CIVITANOVA MARCHE Al Palazzo Imperiale degli Asburgo di Vienna da testa di serie. Si presenterà così la Cucine Lube stasera al gran gala del Volley, la manifestazione della confederazione europea di pallavolo nel corso della quale verranno sorteggiati i sette gironi da quattro squadre ciascuno della prossima coppa dei campioni. La massima kermesse europea prenderà il via a novembre. Vedrà impegnate ventotto squadre in rappresentanza di ben sedici nazioni. LE AVVERSARIE I ragazzi del neo coach Gianlorenzo Blengini saranno teste di serie per cui si eviterà, almeno nel primo turno, il derby con le altre italiane, Trento e Modena, piuttosto che incroci pericolosi con gli squadroni russi, Mosca, Belgorod e Kazan che saranno inseriti nella prima fa- IME NUOVO SPONSOR I tifosi della Lube (Foto DE MARCO) scia al pari delle italiane e dei polacchi del Resovia. Tra le mine vaganti nell'urna viennese, che spesso e volentieri ha regalato ai cucinieri sgradite sorprese, ci saranno i turchi dell' Ankara, ex squadra di Osmany Juantorena e i francesi del Tours dell'ex Lube Henno, in seconda fascia. Nella terza fascia, o urna, da evitare i campioni tedeschi del Friedrichshafen, ex squadra del neo libero biancorosso Grebennikov, mentre in quarta fascia l'avversario da evitare è il Belchatow, formazione polacca, già fatale alla Lube nella stagio- Per la prima volta il marchio della Ime di Loris Ercoli, azienda di Montecosaro Scalo, che si occupa di installazione impianti elettrici industriali e civili, automazioni, impianti di sicurezza, fotovoltaici e domotici, comparirà sulle maglie da gioco delle Cucine Lube. La Ime ha realizzato, tra l'altro, anche l'impianto del nuovo Pala Civitanova che a livello di illuminazione ha il doppio degli standard richiesti per le dirette televisive ed è stato definito dai tecnici Rai Sport uno dei migliori d'Italia. Gianluca Pascucci © RIPRODUZIONE RISERVATA il playmaker Battisti BASKET LEGADUE JESI Bentornato Matteo Battisti. Il giovane play di origini fanese, dopo due campionati più che soddisfacenti in prestito a Senigallia in Dnb, ritorna a vestire la casacca dell'Aurora basket che punta molto sul suo talento in un settore del campo, quello dei piccoli, che secondo la filosofia di coach Lasi è diventato quasi fondamentale per poter ottenere risultati importanti. Ieri Battisti è stato presentato. «Sono molto contento di essere tornato a Jesi, una società che in passato mi aveva dato fiducia acquistandomi da Fano - ha affermato il playmaker classe 1993 che la prossima stagione vestirà la maglia numero 6 -. Sarà una nuova sfida, è una bella opportunità affrontare questa nuova categoria da giocatore vero e non da giovane come nelle precedenti occasioni. So che formeremo una squadra giovane, dove lottare sarà la -TRX IL:01/07/15 parola d'ordine e mi sento pronto per dimostrare il mio valore e per mostrare a tutti che posso stare in questa categoria». Di seguito invece le parole del direttore sportivo Ligi, che lo ha avuto nelle ultime due stagioni a Senigallia: «Sono molto contento e soddisfatto per il ritorno di Matteo: è il giusto premio per lui per lo spazio che si è guadagnato a Senigallia, e sono fiducioso del fatto che possa svolgere al meglio il proprio ruolo. Spero sia per lui il modo per affermarsi in una serie importante come l'A2 e per crescere in questa categoria, che rispecchia al meglio il suo valore». Altre notizie di giornata riguarda l'offerta rifiutata da Gaspardo di ritornare a giocare a Jesi mentre Santiangeli è in attesa di potersi collocare altrove, in un club con maggiori ambizioni. Infine da segnalare che si sta allenando a Jesi il giovane under 17 Guido Scali toscano di Empoli. Evasio Santoni 21:52-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Concessionaria di pubblicità esclusiva per il Corriere Adriatico Anno 155 N˚ 180 Giovedì 2 Luglio 2015 € 1.20 VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal 1860 il quotidiano delle Marche VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONA TEL. 071.214981 - FAX 071.205549 PosteitalianeSped.inA. P.- D.L.353/2003 conv.L.46/2004,art. 1,c.1,DCB-AN-“Taxe Perçu” CorriereAdriatico +dorso nazionaledelMessaggero a€1.20 (RegioneMarche) PESARO e FANO y(7HB5J0*QOTORO( +\!"!/!z!$ www.corriereadriatico.it Il Pd distribuisce gli incarichi LE NUOVE ROTTE LA POLEMICA Un Frecciarossa Diego Della Valle μ Binari più nave μ Ddv sprona il Premier Busilacchi capogruppo in Regione, ecco tutte le deleghe ai consiglieri μ Domani a Palazzo Ceriscioli incontra Boldrini A pagina 3 μ Marche Ancona Pd, il primo passo verso l’unità passa per i nuovi incarichi consiliari mentre il segretario regionale, Francesco Comi, convinto di restare in sella fino al 2018, si prepara a rinnovare la propria segreteria, considerando l’input del presidente che, almeno nel primo anno, ha bisogno di stabilità. Oggi, alle 17,30, si riunisce il gruppo consiliare Pd per definire la vicepresidenza e la presidenza delle commissioni: il criterio adottato è quello dei più votati. Date le premesse, i pesaresi ne prendono due con la vicepresidenza che dovrebbe andare a Minardi, ex presidente del consiglio comunale di Fano, la commissione sanità a Fabrizio Volpini, la commissione Ambiente e territorio al pesarese Andrea Bianca- ni. La presidenza della commissione Lavoro e attività produttive dovrebbe andare a Traversini, anche lui pesarese mentre quella del Bilancio se la giocano, al momento, Urbinati e Giacinti. In questo schema rientra la conferma di Gianluca Busilacchi come presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale. Resterebbe fuori il maceratese Micucci. Buroni A pagina 3 Nord, chiusa l’agenda di Fisioterapia ma privatamente bastano 7 giorni per un consulto Visite possibili solo a pagamento SANITA’ μ Truffa birra artigianale Sequestrate un milione di false etichette Fano Impossibile prenotare una visita fisioterapica a Fano perché l'agenda degli appuntamenti risulterebbe chiusa. Se però si richiede la stessa visita a pagamento, l'appuntamento viene fissato a distanza di sette giorni. A segnalare un ennesimo caso di lunghe liste d'attesa è il portavoce di Prima l'Italia Fano Stefano Pollegioni, che riferisce quanto accaduto ad un paziente fanese bisognoso di una visita specialistica fisioterapica. Chiamando il Cup regionale e chiedendo di effettuare la visita al S. Croce, il paziente si è sentito rispondere "l'agenda è chiusa". Falcioni In cronaca di Fano L’OPINIONE Macroregione Sfida al bivio L CARLO CARBONI a strategia dell’Unione europea per la macroregione adriatica e ionica (Eusair) torna sotto i riflettori delle istituzioni locali e regionali con due convegni previsti in settimana. Dopo anni di belle parole su questa nuova strategia europea che la Regione Marche ha contribuito a creare in modo significativo... Continua a pagina 17 In cronaca di Pesaro μ Presi ladro e ricettatori Fanno razzia di attrezzi all’ Auser Un ambulatorio di fisioterapia Gulini In cronaca di Pesaro Trenitalia Renzi esca E l’Albania dai vecchi s’avvicina riti politici Ancona Milano La novità è targata Trenitalia punta all’ Albania e sfrutta l’azione combinata: treno più nave e il viaggio è garantito dall’accordo con Adria Ferries. Il dato gioca a favore, tant’è che le previsioni di traffico verso il Paese delle Aquile è in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. E la sinergia sostiene il turismo. Benedetti A pagina 2 Mister Tod’s sfrutta il vento a favore della ripresa “sono soddisfatto dell’andamento del primo semestre 2015” - e costringe all’angolo Renzi. “Un’esperienza è la sentenza di Della Valle - arrivata alla fine”. E se l’imprenditore del lusso è lapidario, figuriamoci il vice presidente Pd Ricci, che replica: “L’esperienza finita è quella dei suoi amici”. A pagina 3 Outlet, i privati chiedono un’accelerazione La giunta ha incontrato i vertici della società Expandia. Ma sulla variante al Ptc è bufera μ L’evento tra Emilia e Marche La Notte pronta a diventare Rosa Ancona Oltre 400 eventi su 170 chilometri di costa da Comacchio fino a Senigallia. La Notte Rosa travalica i confini dell'Emilia Romagna per irrompere nelle Marche. Rocchetti A pagina 9 Notte Rosa, tutto pronto Marotta E' guerra aperta tra i favorevoli e i contrari al progetto dell'outlet. La giunta Cavallo intanto, dopo aver incontrato i vertici della Provincia, che dovranno esprimersi a riguardo, si è vista con alcuni degli investitori, nello specifico i responsabili della società "Expandia" srl. "E' stato un incontro importante” sottolinea l'assessore all'urbanistica Lucchetti. Spadola In cronaca di Fano μ Blindati gli assi Borrelli, Gucci e Sivilla Il Fano punta ancora sul trio delle meraviglie μ Intanto Montagna esce dall’Ati per via Togliatti Piscina di Baia Flaminia C’è un piano di rientro IL CASO Pesaro Impianti natatori della città: il punto nella seduta della Commissione comunale Controllo e Garanzia presieduta dai Cinque Stelle. Per la piscina di Baia Flaminia gestita da Pesaro Nuoto fino al 2017, è pronto il piano di rientro per il debito maturato con il Comune. Per il caso Penthathlon e l'im- pianto di via Togliatti, dove i lavori non sono ancora ripresi, il giudice fallimentare ha finalmente decretato l'uscita del costruttore Marco Montagna dall'Associazione d'imprese. E' stata una Commissione calda cui ha fatto seguito un lungo dibattitto politico. I Cinque Stelle, si dicono non completamente soddisfatti dalle risposte ricevute dall'amministrazione. Francesconi In cronaca di Pesaro Andrea Sivilla, capocannoniere dell’Alma Juventus Fano e del girone F SPORT Fano ATTIVA SUBITO LA PROMOZIONE vai su shop.corriereadriatico.it/estate Blindati Borrelli, Gucci e Sivilla. Manca solo l’ufficialità sul fatto che il Fano possa puntare di nuovo sul trio delle meraviglie. Il presidente Gabellini, rientrato dalle vacanze, si è subito mosso per i rinnovi. Barbadoro NelloSport μ Salto in alto a Colonia Tamberi record Fa il primato italiano: 2,34 Lopez Nello Sport Giovedì 2 Luglio 2015 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it Comi costruisce l’unità a colpi d’incarichi Il Pd definisce lo schema per presidenti e vice delle commissioni. Il consigliere Busilacchi è capogruppo LE CASELLE CONSILIARI FEDERICA BURONI Ancona Pd, il primo passo verso l’unità passa per i nuovi incarichi consiliari mentre il segretario regionale, Francesco Comi, convinto di restare in sella fino al 2018, si prepara a rinnovare la propria segreteria, considerando l’input del presidente che, almeno nel primo anno, ha bisogno di stabilità. Oggi, alle 17,30, si riunisce il gruppo consiliare Pd per definire la vicepresidenza e la presidenza delle commissioni: il criterio adottato è quello dei più votati. Date le premesse, i pesaresi ne prendono due con la vicepresidenza che dovrebbe andare a Minardi, ex presidente del consiglio comunale di Fano, la commissione sanità a Fabrizio Volpini, la commissione Ambiente e territorio al pesarese Andrea Biancani. La presidenza della commissione Lavoro e attività produttive dovrebbe andare a Traversini, anche lui pesarese mentre quella del Bilancio se la giocano, al momento, Urbinati e Giacinti. In questo schema rientra la conferma di Gianluca Busilacchi come presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale. Resterebbe fuori Il nuovo gruppo consiliare del Partito democratico in Regione Il Pd ha definito gli incarichi: Gianluca Busilacchi sarà capogruppo il maceratese Micucci. Dovrebbe essere questo lo schema che il gruppo consiliare Pd si appresta ad approvare oggi considerando che i criteri considerati per le nomine sono quelli della giusta rappresentanza territoriale e della valorizzazione dei risultati elettorali. Quindi, a conti fatti, nelle province di Ascoli e Fermo, oltre ai tre assessori tra cui il vicepresidente, c’è la presidenza di una commissione e il vice capogrup- po, nella provincia di Ancona, oltre a un assessore e al presidente del Consiglio, ci sono il capogruppo e la presidenza di una commissione, a Pesaro e Urbino, oltre la vicepresidenza, ci sono due commissioni. Immediata l’accusa del Psi col segretario Catraro: “Diventa difficile pensare che i problemi interni al Pd vengano risolti a spese delle istituzioni: di fatto, presidenza e vice sono monocolore”. Chiuso il capitolo commissio- ni, resta da far quadrare il cerchio all’interno del partito. Comi sta pensando di riorganizzarlo per garantire l’unità e ha lanciato la proposta della nuova segreteria che, oggi, si configura come cabina di regia mentre l’obiettivo sarebbe quello di crearne una tematica. Un’operazione che dovrebbe viaggiare in parallelo con la composizione delle due segreterie di Ancona e Macerata. Attualmente, la segreteria è composta, tra gli altri, dai due vice, Fioretti e Lucciarini, dai segretari provinciali, dall’organizzativo Crocetti e dalla tesoriera. Ora il segretario vorrebbe ampliarla, con almeno otto elementi, inserendo responsabili tematici. Ma la vera battaglia per Comi sarà l’assemblea regionale, eletta a congresso con liste bloccate. Comi starebbe pensando di allargare l’assemblea, a oggi priva della maggioranza di alcune federazioni. Partita complessa. Contro il segretario, restano i parlamentari Carrescia, Morgoni e Morani, che in assemblea potrebbero pesare. Non a caso, il deputato anconetano non demorde: “Comi non è un segretario attorno al quale si può costruire un percorso unitario. La segreteria è un esecutivo di nominati dal segretario: la direzione è l’organo politico. Che Comi cambi suoi collaboratori, non significa nulla, il giudizio politico non cambia nei suoi confronti. Non chiedo le sue dimissioni ma vorrei che si dimettesse”. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ceriscioli incontra Boldrini Il benvenuto in Regione La presidente della Camera Laura Boldrini LA VISITA Ancona Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, riceverà la visita della presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, domani, presso la sede della Giunta regionale. L’incontro si terrà a Palazzo Raffaello, con inizio alle ore 15.45. Successivamente la presidente Boldrini parteciperà a un’iniziativa di Confindustria Marche. Un fine settimana tutto marchigiano per la seconda carica dello Stato che domenica invece sarà a Cabernardi dove presenzierà all’inaugurazione del nuovo Parco Archeominerario, il sito, dismesso da anni, della miniera di Cabernardi, nel territorio di Sassoferrato, sede tra il 1887 e il 1959, del più importante polo estrattivo dello zolfo d'Europa. Il museo ricorda un passato di benessere, ma anche di fatica e sofferenza con 131 minatori che persero la vita sul lavoro. Il patron di Tod’s sferza il Premier e giudica in maniera critica il suo Governo. Immediata la replica del vice presidente Pd Matteo Ricci Ddv: “Renzi nella pozzanghera della vecchia politica” LA POLEMICA Milano Mister Tod’s sfrutta il vento a favore della ripresa - “sono soddisfatto dell’andamento del primo semestre 2015” - e costringe all’angolo il premier Renzi. “Un’esperienza - è la sentenza di Diego Della Valle arrivata alla fine”. E se l’imprenditore del lusso made in Marche è lapidario, figuriamoci il vice presidente Pd, il pesarese Matteo Ricci. La replica vale una stilettata: “L’esperienza finita è quella dei suoi amici, i salvatori tecnici di cui l’Italia non ha bisogno”. Niente da fare, il patron di Tod’s rilancia e ci mette pure il brand: “Noi italiani” che verrà ufficialmente presentato “entro settembre”. Con tanto di corollario: “Non è un partito politico, ci occupiamo di solidarietà”. Punto. Tutto inizia al “Milano Fashion Global Summit 2015” con Della Valle che si dichiara “soddisfatto dell’andamento del primo semestre 2015, soprattutto degli ultimi tre mesi. Raccogliamo i frutti del lavoro fatto”. Dai conti che tornano alla voglia di mettersi in pista è un passo. “Noi italiani - racconta vuole essere uno stimolatore nel proporre dei progetti legati alla solidarietà e sottoporli a tutti”. L’imprenditore aggiunge che è allo studio “un pacchetto d’interventi, legati a welfare aziendali, sostenibilità · Della Valle: Noi italiani verrà presentato entro settembre. Non è un partito ci occupiamo di solidarietà e promozione della cultura”. Arrivederci a settembre. Della Valle, tuttavia, sfrutta l’attesa per colpire a dovere: “Mi dispiace ammetterlo ma credo che questa sia un’esperienza governativa arrivata un po’ alla fine”. Non molla la presa: “Credo che il presidente della Repubblica debba prendere atto che c’è un governo non votato dal popolo e in assoluto affanno, ma non si può andare a votare ora”. Mister Tod’s rincara la dose: “Non si può andare avanti con un governo che non può fare le cose per mille motivi, oggi ci vuole un governo di persone che sappiano fare le cose essenziali che servono e che ci porti al 2018, quando andremo finalmente a votare le persone che ci scegliamo”. E dà la formula della svolta: “C’è bisogno di gente competente con dei curricula validi, non mettiamo amici e amici degli amici”. Su tutto vale una premessa: “Renzi è un amico, la verità è che deve cambiare registro perché è finito nella pozzanghera della vecchia politica con mani e piedi. Noi questo non lo vogliamo”. E sul passaggio insiste : “Rivediamo i riti della vecchia politica che non ci aspettavamo. Si sono tutti ingabbiati tra loro, vivono con dei sotterfugi e piccoli ricatti”. Applica il sempreverde “uomo avvisato”. E ricorda: “Ahimè avevo detto a Matteo, a suo tempo, di stare attento perché se non si arriva molto preparati si corre il rischio di finire come tutto quello che abbiamo visto precedentemente”. Il duello è a distanza. Sulle frecciate di Della Valle scatta il contrattacco del vice presidente del Partito democratico Il premier Matteo Renzi con l’imprenditore Diego Della Valle μ Oggi Matteo Ricci. “L’esperienza del Governo Renzi è appena iniziata - avverte - e in un anno sono state fatte e impostate più cose che negli ultimi 20. A Diego Della Valle vorrei dire che l’esperienza finita è quella dei suoi amici, i salvatori tecnici di cui l’Italia non ha bisogno”. Ricci assesta l’affondo: “Abbiamo bisogno di una politica coraggiosa, non di piccoli partitini dello zero virgola nè di salvatori tecnici”. Aperta parentesi: fra gli “amici” di Della Valle finiti che secondo Ricci sono finiti “male” c’è anche l’ex governatore delle Marche Gian Mario Spacca, che ha lasciato il Pd e si è ricandidato con Marche 2020-Ap e Fi, ma alle regionali è arrivato quarto. Fine delle trasmissioni. La spunto e lo scenario è sempre lo stesso: il “Milano Fashion Global Summit 2015”. Ma Della Valle è già molto oltre. Allarga l’orizzone, di più, fino ad arrivare alla crisi greca. “È sconcertante e l’Unione europea non ci fa dormire sonni tranquilli. Ci sono errori di impostazione importanti”. Il patron di Tod’s anche in questo caso non assolve. “Quello che vediamo in questi giorni - incalza - è sconcertante. Leggiamo sui giornali dichiarazioni di un sacco di politici che parlano ma non contano niente”. E ancora: “Unione europea e moneta unica pensavamo fossero stati fatti per evitare questi problemi, invece le Borse crollano un giorno sì e uno no”. Altra sentenza lapidaria: “Non c’è una professionalità precisa, ma solo decisioni assunte di notte”. Secondo Della Valle “non c’è un’Unione europea che lavora e pensa”. Colpita, affondata. © RIPRODUZIONE RISERVATA una conferenza per parlare degli sviluppi infrastrutturali della nuova area Progetti e strategie, la Macroregione alla Mole MRAI Ancona Un confronto sui progetti, le strategie e i finanziamenti del sistema logistico intermodale europeo. Verrà ospitato, alla Mole Vanvitelliana, nella giornata di oggi e ancora una volta Ancona sarà capoluogo internazionale della Macroregione adriatico ionica, nell’ambito dell’evento organizzato dalla Regione Marche, in collaborazione con l’Autorità portuale. La conferenza di oggi costi- tuirà l’occasione per discutere sugli sviluppi infrastrutturali nell’area macroregionale e dei nodi logistici che collegano le coste adriatiche ai rispettivi entroterra. Saranno presentati infatti i principali risultati ottenuti con i progetti “Intermodadria” (undici i partner di cinque diverse Vi parteciperà anche il neo assessore Anna Casini Ieri i primi tavoli tecnici nazionalità) e “Easyconnecting” (diciassette partner di sette nazionalità). Il primo ha l’obiettivo di migliorare i sistemi per la mobilità di merci e passeggeri nell’area adriatica. Il secondo si pone l’obiettivo di rafforzare la cooperazione transfrontaliera nei servizi e nell’infrastrutture di trasporto. L’analisi del traffico merci dell’area macroregionale dimostra che le potenzialità di sviluppo del multimodale potrebbe rendere i trasporti più ecologici e sostenibili. Partendo dai risultati degli studi e delle analisi elaborate nell’ambito dei due progetti, la conferenza sarà l’occasione per individuare le difficoltà che ostacolano l’integrazione delle infrastrutture adriatiche con il corridoio scandinavo mediterraneo. L’incontro alla Mole di Ancona , al quale parteciperà l’assessore regionale alle Infrastrutture, Anna Casini, è stato preceduto ieri da tavoli tecnici dei due progetti che si terranno presso la Regione Marche e l’Autorità portuale di Ancona. © RIPRODUZIONE RISERVATA IV Giovedì 2 Luglio 2015 FANO T: 0721 31633 E: [email protected] F: 0721 67984 “Si getta nel caos il sistema del welfare di 12 Comuni” TERZO SETTORE Fano Le notizie che provengono da Fano sul "caso" Ambito Sociale allarmano fortemente il Forum del Terzo Settore, perché corrono il rischio di gettare nel caos il sistema del welfare di 12 comuni. L'Ambito si prende cura di parte del sistema integrato dei servizi per i cittadini più fragili del territorio ed oggi la priorità è fare di tutto per evitare che le conseguenze della crisi si ripercuotano su di loro. "Il Comune di Fano ed il comitato dei sindaci - evidenzia il Forum - devono agire rapidamente per mettere in sicurezza l'Ambito Sociale ed immediatamente dar seguito ad una sua profonda riorganizzazione centrata sulla partecipazione di tutti i soggetti del terzo settore. Scelte che devono evitare scorciatoie che centralizzino la gestione, perché oggi c'è bisogno di dirigenti autorevoli e competenze nel campo delle politiche del welfare, perché solo così l'Ambito può riprendere il ruolo che gli deriva, così come previsto dalle normative vigenti. Il Forum del Terzo settore è a disposizione ed è pronto a partecipare e soste- nere le scelte, anche dolorose, che in questo momento si renderanno necessarie". Il momento comunque è delicato: anche se vi sono forti sospetti che in seno all'Ambito, siano state compiute irregolarità procedurali, i controlli sono ancora in corso; ecco perché per l'associazione del welfare andrebbero evitate le speculazioni. "Perché - aggiunge il Forum - certo si parla di irregola- rità ma queste sono state ipotizzate e compete alle autorità preposte chiarirne l'origine e le eventuali responsabilità. Noi conosciamo bene le cooperative sociali come le associazioni di tutela e di volontariato, che in questi anni hanno gestito i servizi dell'Ambito Territoriale; ne conosciamo il personale e l'attenzione per gli utenti e le loro famiglie. Cooperative e associazioni che in questi anni hanno partecipato attivamente alla progettazione del sistema di welfare ed alla cura dei servizi, tanto che oggi alcune di queste pagano il prezzo di trovarsi fortemente esposte nei confronti dell' Ambito per scelte che hanno subito con l'intento di garantire continuità a servizi di grande delicatezza". m.f. © RIPRODUZIONE RISERVATA “Tassa di soggiorno, patti non rispettati” Cecchini accusa: il ricavato dell’anno scorso utilizzato interamente per finanziare il Carnevale I CONTI NON TORNANO MASSIMO FOGHETTI Fano Domani è stata convocata la seduta conclusiva sul bilancio preventivo del Comune di Fano. Si tratta di una riunione che si prolungherà fino a tardi, dato che, seppure a gruppi, l'ordine del giorno prevede la discussione su 1.060 emendamenti presentati dalla opposizione. Diversi di questi richiedono l'attenuazione della pressione fiscale, confermata tale eguale rispetto all'anno scorso, dalla giunta che si è limitata a ridurre simbolicamente la Tari dello 0,60 per le famiglie e dello 0,96 per cento per le utenze non domestiche, il che equivale, come ha sottolineato Alberto Santorelli di Progetto Fano, su un ammontare di 150 euro, a 1 euro!. Si tratta di tasse che pesano sulle famiglie, ma anche sulle aziende che dovrebbero rivitalizzare l'economia fanese. Tra le altre è stata confermata anche la tassa di soggiorno. Ma a questo proposito i patti non sono stati rispettati. "Noi avevamo fatto una proposta prima al sindaco Aguzzi, poi al sindaco Seri - ha dichiarato il presidente della associazione Alberghi Consorziati di Fano, Torrette, Ponte Sasso e “Quei soldi dovevano essere utilizzati per la promozione l’accoglienza e la riqualificazione della città” Il presidente della associazione Alberghi Consorziati di Fano, Torrette Ponte Sasso e Marotta, Luciano Cecchini contesta l’utilizzo da parte del Comune del ricavato dall’applicazione della tassa di soggiorno applicata nel 2014 Marotta, Luciano Cecchini che il ricavato della tassa doveva essere suddiviso in tre parti: una per la promozione, una per l'accoglienza e una per qualificare l'arredo e l'immagine della città. Ma dall'Amministrazione Comunale non abbiamo avuto alcun resoconto, anzi, abbiamo avuto la sensazione che tutto il ricavato sia stato speso per finanziare un' unica manifestazione, come quella del Carnevale che ha assorbito 130.000 euro di fondi comunali". Non c'è stata quindi concertazione? "Abbiamo chiesto all'infinito il famoso tavolo su cui discutere l'impiego della tassa di soggiorno, ma questo non è stato mai convocato. Tuttavia non si può finanziare il turismo fanese solo con la tassa di soggiorno. Dato che gli albergatori e tutti gli operatori turistici pagano le tasse come tutti i cittadini, ci vorrebbe che il Comune inve- stisse nel settore anche altre risorse tratte dal bilancio". Come reagiscono i turisti, quando in fattura notano la maggiorazione del conto dovuta alla tassa di soggiorno? "Parliamoci chiaro: le proteste dei turisti ormai si sono attenuate, anche se per un soggiorno di una famiglia di 4 persone per una settimana, la tassa incide abbastanza sul conto finale. Quello che abbiamo contestato risolutamente fin dall'inizio è stata la penalizzazione applicata nei confronti delle aziende, i cui operatori vengono a Fano per svolgere un qualsiasi lavoro. Si tratta di presenze alberghiere che vengono spalmate tutto l'anno e spesso co- La questione in consiglio comunale che domani si riunisce per approvare il Bilancio preventivo stituiscono l'unica risorsa al di fuori dell'alta stagione. Infierire su di loro, costituisce un provvedimento del tutto negativo, tanto è vero che la tassa spesso viene assorbita dall'albergatore, così dicasi per i clienti affezionati, i cosiddetti fedelissimi della riviera fanese". Secondo voi quale dovrebbe essere in fatto di strutture e infrastrutture, l'impiego prioritario della tassa di soggiorno? "Sarebbero molte le priorità da elencare: tra queste la pista ciclabile Fano - Marotta che dovrebbe essere almeno prevista tramite un progetto, quindi la bonifica e la riqualificazione del sottopasso pedonale che conduce al Lido di viale Cairoli a Fano che si presenta in uno stato orrendo; non ultimo: la realizzazione di un muro di cinta a Ponte Sasso che riesca ad arginare l'invasione della sabbia sulla strada. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tombaccia golosa, c’è la Festa del Fritto LA TRE GIORNI Fano Inizia domani la tre giorni della Festa del Fritto, la festa della Comunità di Tombaccia, una iniziativa che nel giro di 6 edizioni, ha assunto già il sapore di una manifestazione tradizionale, tanto coinvolge la frazione e ben associa gli ingredienti della gastronomia con quelli della musica. La parte gastronomica è stata affidata come sempre a Maurizio Caldarigi del ristorante La Perla che preparerà fritture di pesce, spiedini, verdure fritte, coscette, cotolette, petti di pollo, mozzarelline e, dopo il gelato fritto dell'anno scorso, quest'anno la frutta fritta, ovvero spiedini di mele, pere, La Sinfonica di Salucci domani presenta un repertorio lirico al femminile e l’11 uno spettacolo dedicato a Mina Musica a Corte, la Rossini Pop Orchestra omaggia le donne I CONCERTI Fano Spetterà a Musica a Corte e quindi all'Orchestra Sinfonica Rossini e al Coro Lirico Mezio Agostini inaugurare domani il nuovo teatro all'aperto di palazzo Sant'Arcangelo. Si parte quindi domani alle ore 21.15 con un appuntamento pensato per la Notte Rosa, con uno sconto sul biglietto per tutte le donne e proprio alle donne sarà dedicato il tradizionale concerto che rievoca la storica liri- Marchegiani, Molinelli, Borgogelli, Salucci e Rosciani ca sotto le stelle. Il titolo è "L' Opera è donna?". Il programma proporrà l'esecuzione di brani tratti da un repertorio lirico-sinfonico con un particolare taglio al femminile. Protagonista della serata sarà, assieme all'orchestra sinfonica Rossini in formazione cameristica e al coro fanese, l'artista parmigiana Paola Sanguinetti, soprano di fama internazionale con particolare predilezione per progetti di musica da camera, con l'arpista Davide Burani, gli Archi Italiani, i Solisti di Parma e il quartetto di Cremona. Roberto Molinelli sarà il vero mattatore della serata, dirigendo gli artisti e proponendo alcune sue rielaborazioni. Il secondo appuntamento di Musica a Corte è stato fissato all'11 luglio. Sarà un evento dedicato alla "Tigre di Cremona", da titolo "Mina stasera sono qui". Si tratta del progetto crossover dell'orchestra per l'anno in corso. Incentrato sulle straordinarie vocalità della cantante, il progetto artistico nasce dalle doti vocali del mezzosoprano Anna Maria Chiuri, dote che le pesche e ananas dal sapore leggero e gustoso. Una vera e propria novità. L'iniziativa è stata presentata ieri dal presidente della Pro Loco di Fano Etienne Lucarelli e dal presidente dell'associazione di Tombaccia Floriano Bellucci. Domani sera, anche Tombaccia festeggerà la "sua" Notte rosa e organizzerà una serata anni 70 80. Sabato alle ore 18 prenderà il via una motopasseggiata in rosa, a cura del Vespa Club di fano e a partire dalle 20.30 si esibirà Marialuna Cattalani la dodicenne di Castelleone di Suasa che ha partecipato a San Remo junior e a Castrocaro giovani. Domenica alle 8 partirà su una lunghezza di 10 chilometri, la gara podistica 5˚ Trofeo del Fritto e in serata la grande orchestra Joselito. permettono contemporaneamente di essere tra le migliori cantanti nel repertorio lirico e interpretare con fare disinvolto e sensuale il genere moderno. L'orchestra che utilizzerà anche strumenti della musica pop (da questo la denominazione di Rossini Pop Orchestra) si avvarrà di testi scritti da Claudio Salvi e recitati da Fabrizio Bartolucci. Il 19 luglio infine verrà eseguita la Petite Messe Solennelle di Rossini e il concerto sarà affidato interamente al coro. Mirca Rosciani, direttrice del coro e pianista, assieme a Donatella Dorsi, sarà il direttore della serata, alla quale collabora anche l'Accademia d'Arte Lirica di Osimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Giovedì 2 Luglio 2015 Aset Holding dona materiale sanitario per il Kenya LA SOLIDARIETA’ Fano Nuova missione umanitaria per l'Africa Chiama. La vicepresidente Anita Manti partirà il 18 luglio per recarsi in Zambia e Kenya, nei centri sanitari istituiti dall'associazione, al fine di monitorare i servizi ed i beni di prima necessità disponibili. In particolare prenderà in considerazione la Clinica Shalom, aperta dal luglio 2011, che in tre anni ha servito 38.775 pazienti, di cui l'85% sono state donne e bambini. In vista della partenza, l'Africa Chiama ha chiesto la collaborazione di Aset Holding, che gestisce le farmacie comunali, coinvolgendola nel progetto; proprio l'azienda municipalizzata metterà a disposizione materiale sanitario utile, come ad esempio guanti, siringhe, cerotti, cotone, garze e biberon. La clinica è nata per prevenire alcuni casi di disabilità dovuti a problematiche legate alla salute materno infantile, ma parallelamente sono nati anche dei workshop su temi socio sanitari. Inoltre in questi giorni l'Africa Chiama sta spedendo a soci, simpatizzanti, donatori il suo notiziario trimestrale, nel quale vengono illustrate le principali attività dell'associazione, come ad esempio una campa- gna per fermare la diffusione dell'Aids, il doposcuola per gli alunni stranieri avviato a Fano, informazioni sul lascito testamentario oppure gli eventi in programma. Non mancano inol- La vicepresidente de L’Africa Chiama Anita Manti in partenza anche per lo Zambia tre i riferimenti delle sedi dislocate sul territorio nazionale e persino testimonianze da parte di alcuni volontari che hanno vissuto indimenticabili esperienze in Africa. L'associazione infatti offre ogni anno la possibilità a 25 giovani di trascorrere un periodo di volontariato in Kenya, Tanzania e Zambia. L'obiettivo di tutte le attività è promuovere sempre di più le donazioni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Visita fisioterapica? Agenda chiusa Al S. Croce appuntamento impossibile ma a pagamento in sette giorni si fa tutto SANITA’ BOLLENTE SILVIA FALCIONI Fano Impossibile prenotare una visita fisioterapica a Fano perché l'agenda degli appuntamenti risulterebbe chiusa. Se però si richiede la stessa visita a pagamento, l'appuntamento viene fissato a distanza di sette giorni. A segnalare un ennesimo caso di lunghe liste d'attesa è il portavoce di Prima l'Italia Fano Stefano Pollegioni, che riferisce quanto accaduto ad un paziente fanese bisognoso di una visita specialistica fisioterapica. Chiamando il Cup regionale e chiedendo di effettuare la visita al S. Croce, il paziente si è sentito rispondere "l' agenda degli appuntamenti è chiusa"; alle sollecitazioni dell' utente, che chiedeva spiegazioni e quando avrebbe potuto effettuare la visita, l'operatore avrebbe risposto: "Non saprei cosa dirle". In un secondo momento, lo stesso addetto del Cup spiega all'utente che in questi casi è necessario chiamare direttamente il reparto ospedaliero e fissare direttamente la visita. "Così il pazien- V FANO Online www.corriereadriatico.it te ha fatto - riferisce Pollegioni - ma dal reparto di fisioterapia gli è stato risposto che gli appuntamenti sono chiusi e che gli operatori sono molto occupati. Alla domanda del fanese su quanto tempo avrebbe potuto passare per riaprire le prenotazioni, è arrivata una secca quanto semplice risposta: non lo sappiamo". A questo punto l'utente si è rivolto nuovamente al Cup, disponibile a cambiare nosocomio pur di effettuare questa necessaria visita specialistica. L'operatore questa volta è riuscito a dare una data: a novembre a Pergola. "Certo, il paziente deve sperare di avere una macchina e di non avere problemi motori" incalza Pollegioni, che rivela poi un risvolto inatteso della vicenda: chiedendo una visita a pagamento, l'appuntamento sarebbe stato disponibile dopo sette giorni, all'ospedale S. Croce, al prezzo di 88 euro. Un altro caso relativo alle lunghe liste d'attesa arriva invece da Pesaro, dove un 84enne il 20 giugno scorso si era presentato allo sportello prenotazioni del San Salvatore per una visita nefrologica. Nell'impegnativa il medico di base aveva indicato che la visita andava fatta entro 30 giorni, ma il primo posto libero era per il 16 giugno 2016. L'anziano ha quindi fatto presente l'indicazione del medico, ma si è sentito dire dall'operatore allo sportello L’Arpam certifica i valori tornati a norma Revocata l’ordinanza Si fa il bagno all’Arzilla IL VIA LIBERA che l'unica cosa che conta per anticipare un appuntamento è l'espressione di urgenza. Il paziente ha quindi provato a chiedere la stessa visita in altri ospedali, spiegando di essere disposto a spostarsi, così l'appuntamento è stato fissato a di- Un altro utente scopre che l’indicazione nell’impegnativa “prestazione entro 30 giorni” non conta nulla stanza di soli tre giorni a Fabriano. I dubbi dell'utente però sono rimasti: perché l'indicazione del medico, segnalata chiaramente nell'impegnativa, non è stata presa in considerazione? E perché non è stato l'operatore del Cup a proporre di andare in un altro ospedale? Di fronte a questi casi, l'appello è quindi rivolto al neo presidente regionale Luca Ceriscioli, che ha tenuto per sé la delega alla sanità: "Vorrei far notare - evidenzia Pollegio- ni - che questi episodi che sono molti e non fanno certo la sanità una eccellenza, come sbandierato fino a ieri dai politici della Regione Marche. Speriamo che da oggi l'eccellenza, per il cui significato si intende il più alto livello qualitativo raggiungibile, cominci davvero a prendere la giusta forma. Il cittadino, che ha bisogno di curarsi, ha la priorità e va trattato nei dovuti modi con risposte concrete". © RIPRODUZIONE RISERVATA Sono online oltre 600 immagini del Passaggi Festival, la cui terza edizione è appena terminata. L'album fotografico è visibile sul profilo Flickr di Passaggi Festival, raggiungibile anche dal sito dell'evento www.passaggifestival.it Gli scatti sono stati curati in gran parte dall'associazione Centrale Fotografia, da diversi anni un'istituzione a Fano per la cultura fotografica, a cui si aggiungono le immagini del Social Media Team dell'Università di Urbino e quelle degli organizzatori del Passaggi Festival. Marcello Sparaventi, direttore di Centrale Fotografia, la cui collaborazione con Passaggi Festival prosegue per il secondo anno, ha schierato un gruppo di valenti fotografi e appassionati (Silvio Stelluti Scala, Paolo Rossi, Paolo Giommi, Giacomo Franchini, Lidia Festi, Cristina Fori, Mario Della Fornace, Rita Perfetti, Stefania Cimarelli) che hanno documentato con professionale creatività tutti i momenti dell'evento culturale. Faranno rivivere la magica atmosfera dell'arena Corso, chiusa da decenni, le proiezioni cinematografiche organizzate per tutta l'estate nel cortile di palazzo Sant'Arcangelo dalla società che gestisce il Politeama rappresentata da Carmine Imparato in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Fano. Sono state programmate 48 proiezioni sul totale di 66 eventi che costituiscono quindi gran parte degli spettacoli che si terranno nel nuovo teatro all'aperto che verrà inaugurato domani. Si inizierà lunedì prossimo, alle ore 21.30, con il film "Banana" di Andrea Jublin, nomination quale miglior regista esordiente al David di Donatello di quest'anno. L'accesso sarà gratuito fino ad esaurimento dei 488 posti disponibili. Seguirà poi un programma alquanto vario adatto per adulti e bambini. Contemporaneamente per diversi film la visione sarà possibile sia all' Si inizierà lunedì prossimo, alle ore 21.30 con il film “Banana” di Andrea Jublin GLI APPUNTAMENTI Pergola ©RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Stefano Marchegiani, assessore alla Cultura aperto nel cortile Sant'Arcangelo, sia al chiuso al cinema politeama, semplicemente con uno scarto orario dalle 21.30 alle 20.45 Il prezzo del biglietto è al- Libreria Guidarelli Sono tanti gli incontri quanto popolare: l'intero è di 5,50 euro, il ridotto di 4,50; ma se il biglietto verrà acquistato nel centinaio di negozio che esporranno il relativo adesivo, il prezzo dell'intero calerà ancora a 4 euro. Fanno eccezione le anteprime e le nuove uscite, il cui ingresso costerà 7,50 euro. La prevendita nell'edicola vicina lla farmacia Vannucci. Nel cortile di palazzo Sant’Arcangelo 66 eventi tra cui 48 proiezioni di film Si torna a fare il bagno nel mare antistante la spiaggia dell'Arzilla. Ieri mattina il vice sindaco Stefano Marchegiani ha infatti revocato l'ordinanza 16 emessa il 25 giugno scorso con la quale vietava, in seguito alla comunicazione dell'Arpam, di fare il bagno 30 metri a nord del torrente Arzilla. Il divieto era comunque temporaneo e riguardava solo un tratto di mare antistante la costa specifico, derivante dalle piogge di alcune settimane fa che avevano causato valori delle acque non idonei alla balneazione. Nei giorni scorsi l'Arpam aveva proceduto ad effettuare nuovi campionamenti, i cui risultati sono stati inviati al Comune di Fano ed hanno segnalato valori a norma per la balneazione. Pertanto il Comune ha emesso ieri una nuova ordinanza, la numero 20, con la quale si stabilisce la revoca del divieto di balneazione. Il Letture e dintorni Un viaggio a 360 gradi attorno alla disabilità. La libreria Guidarelli ospita stasera alle 21, la presentazione del libro "Vita al rallenty" di Elenora Goio. Con l'autrice si parlerà di cadute, risalite e di come la mente umana e la forza d'animo siano le più formidabili tra le medicine. Una storia autobiografica di grandissimo impatto. Da domani, invece, torna il gustosissimo focus sulle eccellenze enogastronomiche del territorio "Agrisapere, focus sul sapore". L'obiettivo è diffondere e condividere le produzioni locali attraverso un ciclo di degustazioni di approfondimento presentate dai produttori. La multifunzionale libreria ospiterà i vari incontri, nell'Angolo del Territorio. Il ciclo di appuntamenti apre le porte a chiunque desideri avvicinarsi a gustose tematiche, coinvolgendo appassionati e semplici curiosi che potranno scoprire o conoscere meglio la realtà rurale accrescendo il rispetto per l'ambiente, i ritmi della natura ed un consumo consapevole. Alle 18 protagonista sarà l'azienda agricola Monsanto. La partecipazione è gratuita. Presentato il programma, la location s’inaugura domani LA RASSEGNA © RIPRODUZIONE RISERVATA FLICKR Fano © RIPRODUZIONE RISERVATA Fano documento dispone inoltre la rimozione, da parte dell'ufficio segnaletica comunale, dei cartelli indicanti il divieto temporaneo. Per tanti utenti il nuovo provvedimento è apparso al momento giusto, date le elevate temperature di questi giorni per le quali si riesce a trovare un po' di refrigerio solo in acqua. Festival Passaggi On line 600 foto Il Santa Croce, presidio fanese degli ospedali riuniti Marche Nord Fano Eliminata la segnalazione Centrale Fotografia VI Giovedì 2 Luglio 2015 FANO •VALCESANO Online www.corriereadriatico.it “Outlet, società Expandia fa sul serio” Incontro tra la giunta mondolfese e i possibili investitori. Lucchetti: “Non possiamo più perdere tempo” IL VILLAGGIO GRANDI FIRME MARCO SPADOLA Marotta E' guerra aperta tra i favorevoli e i contrari al progetto dell' outlet, il villaggio grandi firme da realizzare all'uscita del casello autostradale, in attesa degli sviluppi riguardo la ricognizione del Piano Territoriale di Coordinamento (Ptc). L'atto è volto a spostare un'area già prevista per la grande distribuzione dalla zona di Sterpettine Centocroci a quella nei pressi del casello. La giunta Cavallo intanto, dopo aver incontrato i vertici della Provincia, che dovranno esprimersi a riguardo, si è vista con alcuni degli investitori, nello specifico i responsabili della società "Expandia" srl. "E' stato un incontro importante - sottolinea l'assessore all' urbanistica Massimiliano Lucchetti, esponente del Pd locale e membro dell'assemblea provinciale e regionale - quello con la società che ha acquisito tutti i terreni per l'opera. Expandia fa sul serio, come del resto noi. Si tratta di un investimento importantissimo. La ditta ha confermato di essere fortemente intenzionata a sviluppare il progetto il prima possibile. Ma è anche arrabbiata per la perdita di tempo per l'atto ricognitorio. Se i tempi non saranno ragionevoli o arriverà una risposta negativa, si muo- “Se l’attesa non sarà ragionevole o arriverà una risposta negativa la Srl non esclude le vie legali” verà di conseguenza e non esclude le vie legali. Abbiamo approfondito il progetto in tutti gli aspetti. Un'opera davvero importante per la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo turistico del territorio". Chi invece continua a criticare il progetto sono le associazioni di categoria come la Confesercenti. "Tra le motivazioni a sostegno del progetto - spiega il direttore provinciale Roberto Borgiani - c'è la convinzione che la cittadella del commercio porterà nuovi posti di lavoro. Il bilancio in termini di occupazione sarà negativo, a fronte dei posti di lavoro guadagnati nella grande distribuzione saranno almeno il triplo quelli persi nella rete tradizionale di vendita, con la conseguente chiusura delle piccole attività nel centro storico e nella periferia. Le risorse prodotte da queste mega strutture, inoltre, sono drenate all'estero, a discapito dello sviluppo del territorio". Capitolo turismo. "Non credo ci sarà nuovo turismo, visto che chi verrà a Marotta ad acquistare nell'outlet non si fermerà a dormire negli alberghi, non mangerà nei ristoranti e, probabilmente, nemmeno prenderà un caffè al di fuori della struttura. Arriverà, farà il suo acquisto e ripartirà. Riteniamo poi che il 'turismo dell' outlet' sia quello in grado di qualificare la nostra offerta?" Borgiani replica anche gli esponenti del Pd e Psi locali che hanno affermato "le piccole attività stanno chiudendo anche adesso che l'outlet non c'è". "Allora, tanto più, proponiamo modelli di sviluppo alternativi per aiutare la rete commerciale invece di affossarla del tutto! Proponiamo aree destinate allo sviluppo di turismo e cultura, capaci di dare un vero servizio all'economia e occupazione!" © RIPRODUZIONE RISERVATA Variante al Ptc Il consigliere Papolini diffida la Provincia L’ATTO Marotta Il rendering del progetto relativo al villaggio grandi firme “Mega strutture ormai superate” CONFESERCENTI Mondolfo “Tra le motivazioni a sostegno dell’outlet - scrive Roberto Borgiani, segretario Confesercenti- c’è la convinzione che la cittadella del commercio porterà nuovi posti di lavoro: più volte abbiamo ribadito che il bilancio in termini di occupazione sarà negativo e che a fronte dei posti di lavoro guadagnati nella grande distribuzione -sviluppati in prevalenza con contratto a tempo o a chiamata- saranno almeno il triplo quelli persi nella rete tradizionale di vendita, con la conseguente chiusura delle piccole attività nel centro storico e nella periferia e la relativa perdita di sicurezza, socialità, vivibilità e servizi nelle nostre città. Le risorse prodotte da queste mega strutture, inoltre, sono drenate all’estero, a discapito dello sviluppo del territorio. Ci sarà allora nuovo turismo? Non credo, visto che chi verrà a Marotta ad acquistare nel nuovo outlet non si fermerà a dormire negli alberghi, non mangerà nei ristoranti del lungomare o del centro e, probabilmente, nemmeno prenderà un caffè al di fuori della struttura, ma arriverà, farà il suo acquisto e ripartirà, come è normale che sia per una giornata di shopping. Gli esponenti del Pd e Psi affermano che ‘le piccole attività stanno chiudendo anche adesso che l’outlet non ! Gli artificieri di Bologna hanno eliminato i due ordigni bellici ritrovati a Isola del Piano Doppia esplosione, bombe brillate L’OPERAZIONE “Sono tornata” di Clara Schiavoni ROBERTO GIUNGI Isola del Piano Due esplosioni secche con un intervallo di mezz'ora tra loro hanno vibrato in aria. I riverberi si sono ripetuti, quasi rincorrendosi, a largo raggio. La vita a Isola del Piano è tornata a scorrere regolare dopo che gli artificieri di Bologna hanno fatto brillare gli ordigni bellici interrati a suo tempo per minare il ponte di accesso al paese dalla provinciale che si snoda da Ponte degli Alberi per raggiungere la valle del Foglia oltre Valzangona fino a Petriano. "Abbiamo udito molto bene le due esplosioni secche e ripetute anche in paese - racconta un gruppo di ragazzi - i due botti sono stati forti tutto è avvenuto in piena sicurezza in un luogo scelto appositamente per l'operazione. E' stata un'esperienza unica per noi che non avevamo nemmeno l'idea di cosa volesse dire l'esplosione di due bombe d'aereo. Sicuramente i vetri di molte case hanno tremato per l'onda d'urto che si è creata. Adesso stiamo tutti più tranquilli perché ogni pericolo è stato scongiurato". I due ordigni, perfettamente efficienti, erano emersi nel cor- Marotta Gli artificieri fanno brillare le due bombe so dei lavori per risistemare la sede viaria crollata paurosamente fino a demolire metà della carreggiata. Lunghi circa 50 centimetri giacevano lungo il Rio Campanaro nei pressi della casa di proprietà di Giovanni Ciacci. Erano stati dissotterrati dai mezzi meccanici della ditta Leonardo I congegni, perfettamente efficienti, erano emersi nel corso dei lavori di sistemazione Provinciale Marchionni Leonardo di Isola del Piano che stava provvedendo alla sistemazione, su incarico della Provincia, di una frana interessante l'argine del corso d'acqua. Venivano avvertiti immediatamente i carabinieri di Isola del Piano che a loro volta informavano la Prefettura per la richiesta d'immediata bonifica del territorio tramite il reggimento Genio Ferrovieri di Bologna. L'operazione è andata in porto in due fasi distinte. Una decina di giorni prima del brillamento gli artificieri avevano Secondo incontro estivo per il circolo culturale Marotta alle 21.15 nel parcheggio di Villa Valentina. Verrà presentato il romanzo storico "Sono tornata" di Clara Schiavoni. Si narra l'amore, il dolore e il potere di Elisabetta Malatesta Varano. Introduce il presidente del circolo Ersilia Riccardi. Saranno presenti l'autrice e l'editor Enrico Guida. Proiezioni delle immagini più significative dei luoghi a cura del circolo culturale. provveduto a togliere le spolette alle due bombe d'aereo per renderle innocue e posizionarle al sicuro in un sito segreto. I più anziani del paese hanno rivissuto momenti terribili del passato. I bombardamenti aerei non erano riusciti a colpire il ponte. Le operazioni si erano ripetute al punto che a saltare in aria era la casa vicina. In seconda battuta il ponte venne minato. La conferma è arrivata ai posteri dai due ordigni dei quali resta ora solo il ricordo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Proponiamo aree destinate allo sviluppo del turismo, della cultura, capaci di dare un vero servizio all’economia e all’occupazione! Anche perché è ormai noto che il modello dell’iper, della ‘cittadella del commercio’ è superato e nemmeno più competitivo. Il progetto relativo ad aree di questo genere non può essere a senso unico, ma polifunzionale, ovvero pronto a rispondere ai cambiamenti dell’economia e ad essere riconvertito in base alle reali esigenze del mercato locale. Noi non vogliamo che questo territorio diventi un dormitorio ed è per questo che ci opponiamo al nuovo outlet e cerchiamo di tutelare la rete commerciale esistente”. Outlet, dopo la diffida dell'associazione La Lupus in fabula, arriva quella alla Provincia del consigliere comunale Massimo Papolini. "L'iniziativa nasce dalla necessità di fare ordine, pretendere che le opere impattanti, nel bene e nel male, seguano un iter trasparente e rispettoso delle regole. Il Ptc provinciale viene fatto a pezzi. La soluzione della giunta è sostituire l'area centrale di secondo livello esistente, dove il Ptc non prevede strutture di impatto provinciale come l'outlet, con un'altra, da inserire nella zona dove far sorgere l'outlet. Si vorrebbe ottenere la variante del Ptc senza il relativo iter di legge, ma tramite un semplice atto ricognitorio, addirittura prefigurando un esito favorevole per silenzio-assenso! Altra vittima sacrificale, la legge regionale sul commercio, del tutto ignorata, come se quella di un outlet potesse essere una pianificazione attuabile da una riunione di 3 sindaci. Viene sbandierato un accordo coi sindaci di San Costanzo e Monte Porzio, quando in realtà Cavallo non è nemmeno riuscito a far firmare agli altri due un documento condiviso! Una struttura che, se nascesse su questi presupposti, condannerebbe il nostro comune a un drastico calo della qualità della vita. La Provincia non può ignorare la normativa e il rischio che si corre in mancanza di un'analisi attenta e rispettosa delle regole, nell'interesse della comunità". Pronto il piano di Provincia e Comuni Prevenzione incendi alla Riserva del Furlo LA TASK FORCE Furlo Da ieri e fino al 15 settembre aumenta la vigilanza e prevenzione incendi boschivi nel territorio della Riserva naturale statale "Gola del Furlo", area protetta gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino. La prevenzione si rende necessario tanto nei confronti di eventi naturali che di eventi dolosi che, in entrambe le modalità, nel corso dell’estate aumentano di probabilità. Il presidente Daniele Tagliolini ha approvato infatti, con decreto presidenziale di governo, un protocollo d'intesa con i Comuni di Acqualagna, Fermignano e Cagli, che operano sul territorio della Riserva attraverso i propri gruppi di protezione civile, "affinché venga attuata un'efficace sinergia nella gestione e coordinamento di tutte le attività di prevenzione, vigilanza e avvistamento degli incendi boschivi". "La Provincia - evidenzia Tagliolini - partecipa all'attuazione del Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, La splendida Gola del Furlo prevenzione e lotta contro gli incendi impiegando personale proprio e delle organizzazioni di volontariato, come prevede la legge quadro del 2000 in materia di incendi boschivi. Visto che le caratteristiche stesse degli incendi e la rapidità con cui impattano il territorio richiedono tempi di risposta immediati, i tre Comuni che ricadono nell'area sono in grado di garantire una pronta disponibilità di attrezzature, mezzi e personale volontario specializzato da impiegare direttamente in caso di incendio. Abbiamo previsto un'attività fino al 15 settembre, salvo un prolungamento dei giorni dovuto alle condizioni climatiche". © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE I COSTI DELLA REGIONE I SOLDI DEI MARCHIGIANI Oltre trecentomila euro di vitalizi al mese Ecco quanto incassano gli ex consiglieri Nomi e cifre secondo il decreto dirigenziale che è stato appena firmato IL DECRETO dirigenziale è stato appena firmato. E’ relativo ai vitalizi degli ex-consiglieri regionali, mese di giugno. Le cifre che riportiamo sono lorde e abbiamo, per ragioni di spazio, eliminato i decimali. Si tratta di 126 ex-consiglieri della Regione Marche o loro eredi aventi diritto. La cifra complessiva è di 311.463 euro lordi. L’unica novità di questo mese riguarda Ottavio Brini, consigliere regionale uscente di Forza Italia, che avendo finito il suo secondo mandato parziale ha ripreso ad incassare il vitalizio aggiornato con l’ultimo anno in più di versamenti. NON CI sono altri nomi nuovi perché gran parte dei consiglieri uscenti ha rinunciato al vitalizio incassando i contributi versati (400mila euro l’ex-governatore Spacca, 172mila euro il segretario regionale Pd Francesco Comi, 144mila euro Sara Giannini, in procinto di diventare esperta dello staff del presidente Ceriscioli). Non hanno rinunciato gli assessori uscenti Almerino Mezzolani e Marco Luchetti, che avendo raggiunto i 60 anni nei prossimi mesi entreranno in questa lista. Hanno invece rinunciato molti giovani consiglieri uscenti. Per i nuovi non ci sarà più un vitalizio ma una pensione con il metodo contributivo. Con una cifra dimezzata, sempre a partire dai 60 anni. Abruzzini Egle ved. Sichirollo 1.382; Agostini Giulio 1.893; Angelani Devio 2.257; Angeloni Luana 2.089; Antonini Stelvio 2.693; Astolfi Alberto 3.341; Avenali Ferdinando 2.984; Bartola Valeria ved. Tombolini 2.824; Bartolini Ivana ved. Diotallevi 2.300; Bartolomei Dante 2.564; Bassotti Alfio 4.578; Belli Maria ved. Mori 1.382; Benni Fabio Giuseppe 1.734; Berionni Emilio 2.564; Bisbocci Giuseppa ved. Clementoni 2.039; Bocci Nazzarena ved. Nepi 1.779; Boltri Roberto 1.734; Bonifazi Giuliana ved. Pal- La cifra Sono in 126 Il numero degli ex consiglieri della Regione Marche o loro eredi aventi diritto LA TOP TEN * indennità lorda di giugno 2015 euro ALFIO BASSOTTI (Dc) 4.578,08 CARLO CICCIOLI (Fdi-An) 4.578,08 4.578,08 4.578.08 RODOLFO GIAMPAOLI (Dc) EMIDIO MASSI (Psi) LIDIO ROCCHI (Psi) 4.578,08 PIETRO MARCOLINI (Pci-Pd) LORENZO MARCONI (Dc) GIACOMO MOMBELLO (Pci) FRANCO PAOLETTI (Dc) GAETANO RECCHI (Psi) mini 1.382; Bordoni Maria ved. Ricci 2.431; Borghesi Gianfranco 1.734; Brachetta Assunta Maria 1.893; Brancadori Renata 1.734; Bruni Ottavio 939; Broccolo Alessandra 3.341; Brutti Massimo 2.089; Cappelli Nazzareno 2.257; Catalucci Patrizia ved. Di Odoardo 959; Cecchetelli Maria Elena figlia Iacucci 545; Cecchi Giuseppa ved. Calzetti 1.382; Cecchini Maria Cristina 3.384; Cerquetti Giuseppe 2.257; Cesaroni Enrico 3.684; Chiodoni Lidia ved. Mascino 691; Ciaffi Adriano 2.671; Ciccanti Amedeo 2.089; Ciccioli Car- 4.578,08 4.371,98 4.371,98 4.371,98 4.371,98 lo 4.578; Ciceroni Luisa ved. Tonnini 1.777; Cipolletta Rosalia ved. Fabbri 2.039; Cirilli Fulvia ved. Messi 2.693; Cleri Bonita 1.893; Costanzi Franco 2.257; Cristini Luigi 2.257); D’Ambrosio Vito 2.984; D’Angelo Pietro 2.984; Del Bianco Elmo 3.341; Del Mastro Carlo Alberto 2.257; Diletti Pietro 3.167; Dini Rodolfo 1.734; Dionisi Maria ved. Tambroni 1.895; Donini Ninel 1.893; Enei Lina ved. Manieri 2.693; Fatica Vincenzo 2.257; Favaretto Ilario 1.734; Formica Gianfranco 3.341; Foschi Ferdinando 1.921; France- schetti Fausto 2.984; Frogioni Tomassina ved. Corvatta 1.309; Gamba Giuliana ved. Stefanini 1.546; Gasperi Gilberto 2.984; Gauzzi Dina ved. Sabbatini 1.392; Germani Laura Catia ved. Nuciari 2.039; Giampaoli Rodolfo 4.578; Giannotti Roberto 3.684; Girelli Giorgio 2.257; Gramaccioni Teresa ved. Bernardini 1.313; Grandinetti Fabrizio I CONTI IN TASCA La new entry del mese è Ottavio Brini di Forza Italia In molti hanno rinunciato 2.984; Latini Carlo 3.959; Latini Franco 2.257): Laureti Giulietta ved. Benvenga 1,382; Loccarini Giancarlo 2.257; Lucarini Giuliano 1.735; Magagnini Mauro 1.824; Mammoli Katia 1.893; Mantovani Silvio 3.054; Marcolini Pietro 4.578; Marconi Lorenzo 4.371; Marozzi Francesco 3.341; Marucci Giuseppe 2.844; Mascioni Giuseppe 3.045; Massi Emidio 4.578; Matacotta Cesarina ved. Ianni 1.309; Mattei Carmela 3.959; Mazzufferi Gianluigi 2.564; Melappioni Augusto 2.984; Micci Luigi 2.257; Micuc- ci Galliano 2.564; Minardi Luigi 2.984; Modesti Cataldo 2.329; Mollaroli Adriano 2.984: Mombello Giacomo 4.371; Novelli Sergio 1.893; Pacetti Massimo 1.766; Paci Massimo 2.257; Pallotta Ida ved. De Minicis 1.711; Pandolfi Massimo 1.824; Panico Silvana ved. Marchegiani 1.382; Paoletti Franco 4.371; Piccirilli Maddalena ved. Bastianelli 1.895; Pistelli Loredana 1.893; Polenta Paolo 3.045; Procaccini Cesare 3.684; Pupo Ermanno 1,893; Recchi Gaetano 4.371; Rocchi Lidio 4.578; Romanucci Luigi 2.257; Rosaspina Vito 2.257; Santiloni Maria ved. Cavatassi 1.382; Santori Vittorio 1.893; Sciarra Rossana ved. Forte 1.382; Scriboni Giancarlo 3.130; Secchiaroli Marcello 2.984; Silenzi Giulio 3.749; Sistoni Anna ved, Iacucci 2.039; Tarini Marcella ved. Tinti 2.691; Tesei Aldo 2.564; Tiberi Oriano 1.893; Todisco Massimo 2.257; Topi Marinella 3.341; Troli Gino 2.564; Vallesi Gino 2.564; Villa Giuseppe 2.564; Vimini Iris ved. Righetti 1.895; Vitaletti Vitaliana ved. Bianchini 1.382; Zaccagnini Mario 2.257; Zancocchia Tilde ved. Grifantini 2.693; Zazio Luigina 3.341. IL LUTTO L’IMPRENDITORE DI RECANATI AVEVA APPENA PERSO IL FRATELLO GIOVANNI Industria, morto Giuseppe Guzzini: per anni al vertice del gruppo RECANATI (Macerata) È MORTO Giuseppe Guzzini, per anni a capo della Fratelli Guzzini e della holding della famiglia Guzzini. L’imprenditore di Recanati, 80 anni, era stato anche presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Macerata. Poche settimane fa, il 3 giugno, era morto il fratello Giovanni. Giuseppe aveva cominciato a lavorare nell’azienda di famiglia quando era ancora giovanissimo. Nel 1958 con i fratelli Raimondo, Giovanni, Giannunzio, Virgilio aveva fondato la Harvey Creazioni, che aveva cominciato a produrre lampade e lampadari, sfociata poi nella iGuzzini Illuminazione, per anni guidata dal fratello minore Adolfo. Vice presidente e amministratore delegato della Fratelli Guzzini (casalinghi e complementi di arredo prima in osso poi in metacrilato), aveva ricoperto vari incarichi nelle diverse aziende del gruppo. Guzzini era stato vicesindaco e assessore alle Finanze e allo Sviluppo del Comune di Recanati dal 1960 al 1964, impegnandosi nella realizzazione della prima zona industriale cittadina. Dal 1970 al 1975 ancora l’impegno politico amministrativo da vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica. In particolare aveva collaborato alla messa a punto e al varo del Prg. Negli anni ’80 e ’90 aveva ricoperto numerose cariche in ambito associativo ed istituzionale, tra le quali appunto quella di presidente dell’Associazione industriali della Provincia di Macerata e di presidente di Confindustria Marche. Nel 1992 era stato nominato Cavaliere del lavoro. Guzzini lascia la moglie Silvana ed i quattro figli Gabriela, Carlo, Rossella e Alessandro e i nipoti. Oggi sarà allestita la camera ardente nella chiesa del Beato Placido, mentre domani alle 10 sarà celebrato il funerale nella cattedrale di Recanati. LEADER Giuseppe Guzzini ¡¢ £¤¥¤ ¦ § ¨©¡ ¤ ª¤¥¤«¡ ¬¤ ~ ~ ®¯°°± ±²¯°³± ´µ ¶·¸¹º»º¼½ ¾µ» ¿»À´ÁºÂ»º¹Â» ÷´ĴÅÆ´ Á· ÅÇ·Ç ¹È Ä»µÁ¼É ÊËÌÌÍÎÏ Ð ÝÞß ÑÒÓ ÔÕ Ö×Ë ËØÙÍØÚÏ ÌÍÎÚÛÍ ÜÏÌÌÏ àá âãäáå æç â èéåêáãäáâ ëâ ç ìíå á îâïïåð ß !"#"$% &%$&'$ " %("&')% *+% ,' !%$&%$#' %,,' -). &% %" *$&" !/, 0",'$*" %,,' 1). ("$*"' %, 2342 5"$"!*' $%, "6%$&". *'&" !%$#' *$!%7/%$#%8 9, *%$&). %!&)' +' )%!%$&'& /$' 6#"$% " !5"/*"' ', !"$'*8 9, :;< /% %!!&"= 5")6'&" ',,$)%(,% >$. )%' -%**$"= *+% *% ," ",,/!&)'8 ?@ ABCDE FGAEGHE @E IJFHF KELM GFNLIHE I@@I GFOCELF NCPBCGQCM OCELI@F QF@@I REBHF QFC KELHCSSS T<%*$ $"= U"**" % ,' 7"/$&' +'$. $ (,/&'6%$&% %,/! 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Siamo negli anni 1433 e 1434 e le vicende investono molte comunità marchigiane dell’epoca: Camerino, Tolentino, San Severino, Urbino, Recanati, Pesaro». e-mail: [email protected] L’ESTATE E GLI EVENTI E a margine, alla Tombaccia, ecco la ‘Festa del fritto’ PROTAGONISTI Sopra, Mario Mariani al pianoforte, a destra una immagine del 2014 della Notte Rosa in Romagna Notte rosa, ma l’orgoglio è fanese «Non siamo inferiori alla Romagna» E intanto il maestro del concerto all’alba bacchetta il Comune E’ PARTITO il conto alla rovescia per la Notte più lunga dell’estate fanese, quella del primo capodanno estivo in Rosa. «Abbiamo aderito al format romagnolo che celebra le donne che lavorano nel turismo», ha spiegato ieri in conferenza stampa l’assessore agli Eventi, Stefano Marchegiani presentando il programma ufficiale della Città di Fano inserito in «I’m Possible. Solo qui tutto è possibile. La Notte Rosa 2015», la prima che allunga il divertimento della Riviera Romagnola a parte delle Marche. «Noi non dobbiamo scimmiottare la Romagna» ha proseguito Marchegiani respingendo al mittente le critiche piovute in questi giorni dall’opposizione, per il fatto di non aver portato in città nomi di rilievo del panorama musicale italiano. «Dobbiamo semplicemente offri- re il nostro territorio ai turisti mettendo a disposizione le nostre eccellenze. Questo significa che le iniziative che mettiamo in campo non sono di secondo piano rispetto a quelle romagnole, ma sono rivolte ad un target diverso. La logica è quella di una collana di eventi che da Comacchio a Senigallia tinge di rosa tutta la costa, con appuntamenti cerniera tra un comune e l’altro. Noi all’alba del 4 luglio (alle 5 del mattino, ndr) abbiamo il concerto emozionale del pianista/compositore Mario Mariani a Fosso Sejore e dalle 20.30 del 3 luglio a Torrette l’intrattenimento per i bambini, perché Fano è città dei Bambini». Parcheggio della caserma aperto tutta la notte, bottiglie e bicchieri banditi (c’è un’ordinanza del sindaco) e deroghe fino alle 3 per la musica su tutto il litorale del territorio co- munale, con un’ulteriore deroga a Fosso Sejore fino alle 6 di sabato per il concerto di Mariani. Che subito bacchetta l’amministrazione. «NEL PROGRAMMA c’è scritto ‘Deviazione alla norma’ - dice MARIO MARIANI «Ma quale deviazione... alla norma: io improvviso e suono in luoghi suggestivi» il pianista – ma a parte il fatto che in italiano si direbbe ‘Deviazione dalla norma’, vi chiedo la cortesia di chiamarlo semplicemente ‘Concerto all’alba’. E’ noto che non devio da nulla ma improvviso, suonando il pianoforte a mezza coda in luoghi suggestivi e su immagini di film muti». Intensificati i controlli di polizia e parcheggio all’anfiteatro Rastatt chiuso alle macchine per lasciar posto ad una delle postazioni di Pronto soccorso (un’altra la Lido). Domani la lunga «Notte Rosa» inizia alle 18 al Pincio con il «Collettivo Re-Public» che caratterizza la serata con la sostenibilità ambientale, si prosegue alle 20 con la Festa del Fritto a Tombaccia, alle 21.15 s’inaugura la Corte Sant’Arcangelo con la «Musica a Corte» dell’Orchestra Sinfonica Rossini dedicata all’Opera in rosa; alle 21.30 al Rastatt «La notte della Risata» con il San Costanzo Show («perché Fano è anche la città del Carnevale» conclude Marchegiani), alle 22 in piazza XX Settembre «I Rinoceronti» in concerto e alle 24 spettacolo pirotecnico e musicale al Lido. Tiziana Petrelli S’inaugura domani con «La nostra Notte Rosa» la 6° Festa del Fritto, l’evento estivo della Tombaccia organizzato dall’associazione culturale ricreativa «Quei dla dal fium». «L’associazione è nata in occasione della Fano dei Cesari – ricorda il presidente della Pro Loco, Etienn Lucarelli – ma poi ha sentito l’esigenza di creare un evento tutto suo, una manifestazione di quartiere che è la terza di questa estate dopo Fenile e Centinarola». Domani una serata di musica anni ’70/’80 in collaborazione con il Vespa Club e con la possibilità di vestirsi a tema, oltre che di rosa. Sul palco secondario musica dal vivo con la band «Aqulo», dimostrazione di Zumba e il saluto degli amici di Rastatt giunti col progetto «Foresta Nera-Mare Blu». Poi la grande orchestra «La terza idea». Sabato la festa riprende alle 17 con i mercatini e gli stand gastronomici de La Perla che scodellano i grandi protagonisti dell’edizione di quest’anno: gli spiedini di frutta fritta. «Ogni hanno le nostre donne sperimentano nuove leccornie – dice il presidente dell’associazione Floriano Bellucci -: dopo il gelato fritto è la volta della frutta. L’anno prossimo chissà». Alle 18 «Motopasseggiata in rosa». Domenica invece si inizia alle 8.20 con il 5° Trofeo podistico organizzato da Fano Corre. Ogni sera musica per tutti i gusti e animazione per i bambini. IL CASO VISTE GUIDATE AI MONUMENTI SEMPRE PIU’ AFFOLLATE: PERO’ LA NOTA STONATA E’ L’ASSENZA DI SERVIZI PUBBLICI IN CENTRO Va bene i turisti affamati di arte e di storia: e la toilette? APPENA partite, le visite guidate estive ai monumenti fanesi hanno incontrato il successo tra i turisti. Sono diverse e varie le opzioni che vengono presentate a chi ha intenzione di visitare la città con l’aiuto di una guida abilitate. Ad esempio, tutti i martedì (ore 18,00 Arco d’Augusto) si parte per una visita alla Fano romana, con un percorso che si snoda anche attraverso i siti della città sotterranea, mentre tutti i venerdì (ore 18,00 Arco d’Augusto) con Fano da scoprire ci si avventura alla scoperta del ricco patrimonio culturale di Fano, dagli angoli più nascosti alle opere d’arte e ai monumenti più rilevanti, ogni mercoledì e venerdì, infine, ci sarà la possibilità di immergersi nei sotterranei di sant’Agostino (ore 21,15, via Vitruvio, 9) per una visita ai resti romani della cosiddetta basilica di Vitruvio con il corollario di una conversazione illustrata su Augusto, Vitruvio e la città di Fano da parte dell’Archeclub. E ogni anno c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere. «La novità di quest’anno – dice Manuela Palmucci, guida abilitata all’organizzazione di visite in città e nell’entroterra della provincia – è rappresentata dai resti archeologici di epoca romana che si trovano sotto la sede centrale della Carifano, in piazza XX Settembre. Grazie alla disponibilità di Creval-Carifano, ci è stata data la possibilità di fare vedere ai turisti la bella domus dei pesci, con il magnifico mosaico policromo in marmo». Un’attrazione che si aggiunge alle tante che Fano conserva.«I turisti, specialmente gli stranieri e ultimamente ho avuto svizzeri, inglesi, svedesi, - dice ancora Manuela Palmucci – rimangono sorpresi dal vasto patrimonio culturale che possediamo e che merita di essere maggiormente valorizzato. Penso, ad esempio anche alle raccolte museali che abbiamo». Non manca la solita nota stonata: l’assenza di servizi pubblici, necessari per i gruppi che in bus arrivano da fuori città. «Molti gruppi – conferma la guida – se ne vanno subito senza sostare ulteriormente proprio per questa necessità. I servizi igienici al Pincio consentirebbero invece una sosta maggiore è l’opportunità di fare acquisti e spese in centro». •• 20 FANO GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015 IL CASO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA VUOLE VEDERCI CHIARO Rincicotti & Orciani, la sfilata delle anomalie Ansuini: «Repentino il cambio di strategia Aset, strane le modalità della transazione» L’APPUNTAMENTO Ecco i partigiani Ma quelli neri SI INTITOLA «I partigiani neri« il primo di una serie di appuntamenti organizzati dal Circolo Arci Artigiana. Stasera alle 21.15 al Circolo in via Mariotti 41 si parlerà della sconosciuta pagina di storia relativa ai partigiani africani nella Resistenza marchigiana raccontata da Matteo Petracci (Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea). L’incontro, realizzato con Anpi, ripercorrerà l’originale epopea dei partigiani africani che hanno combattuto nelle Marche, storia ha impiegato quasi 70 anni ad emergere. QUALCUNO parla di «una vera e propria caccia alle streghe» sulla viceda della Rincicotti&Orciani (controllata di Aset spa), ma l’attuale presidente della commissione comunale Controllo e Garanzia, la grillina Roberta Ansuini, non la pensa così. Tanto che dopo aver chiamato in audizione Renato Claudio Minardi (in quanto nel 2012 prese parte in qualità di vice sindaco, all’assemblea dei soci di Aset spa che diede il via libera al consiglio d’amministrazione per l’acquisto della Rincicotti&Orciani), la consigliera di Fano 5 Stelle, ora punta l’attenzione «sull’azione di responsabilità e conseguente arbitrato tra Aset spa e l’ex amministratore della Rincicotti e Orciani». Proprio su questo aspetto, martedì pomeriggio, è stato ascoltato Giuseppe De Leo, in quanto presidente del Comitato di controllo sulla partecipata Aset spa, mentre oggi pomeriggio sarà la volta del dirigente amministrativo di Aset spa. «I NUMEROSI atti prodotti dal Comitato di controllo in DIBATTITO Un momento dell’animata discussione della Commissione garanzia e controllo del maggio scorso, con Minardi TABELLA DI MARCIA Ansuini ha ascoltato De Leo oggi tocca al dirigente amminiistrativo di Aset spa quegli anni – spiega Ansuini – avevano rilevato una serie di anomalie, principalmente riassumibili nell’acquisto della società per 1 milione 113 mila 848 euro nel 2003 e l’attestazione da parte della società di revi- sione Bompiani Audit della perdita di valore della società R&O già dal 2005, concretizzatasi nel completo azzeramento del patrimonio netto nel bilancio 2007. Il Comitato di Controllo aveva quindi invitato il sindaco Aguzzi in data 8 marzo 2011 a promuovere ogni azione per la verifica di eventuali responsabilità che abbiano portato alla diversa valutazione economica della società R&O in sede di acquisizione con valuta- zione dei successivi comportamenti gestionali». Da qui la decisione del «cda di Aset, il 15 ottobre 2012, di conferire l’incarico all’avvocato Cassiani di «intraprendere un’azione di responsabilità nei confronti dell’ex amministratore della R&O e di quanti altri dovessero essere ritenuti responsabili». E’ stato così individuato un arbitro unico ed avviato il procedimento arbitrale, in cui gli avvocati delle due parti hanno prodotto una serie di memorie, l’ultima delle quali depositata dall’avvocato di Aset spa l’1 agosto 2013. Il procedimento arbitrale viene interrotto 8 giorni dopo, il 9 agosto 2013, con un accordo tra le parti che consisteva nella rinuncia al giudizio arbitrale e l’assegnazione di tutte le spese legali relative di entrambe le parti a carico di Aset spa. L’anomalia non consiste soltanto nel repentino cambio di strategia di Aset spa, ma anche nelle modalità della transazione. Non c’è traccia né di delibera né di relazione tecnica o amministrativa e tutto si basa su un documento risultante da una «seduta informale» dei consiglieri di Aset». IL CASO PRESA DI POSIZIONE DEL FORUM DEL TERZO SETTORE: «RIORGANIZZATELO, SE NO CI RIMETTONO I CITTADINI PIU’ FRAGILI» «Irregolarità dell’Ambito, è a rischio il sistema del welfare di 12 Comuni» LE PRESUNTE irregolarità sull’affidamento di alcuni servizi, che hanno chiamato in causa nei giorni scorsi l’Ambito sociale 6, su cui hanno chiesto chiarimento i 5 Stelle, e confermate dal Comune, allarmano il Forum del Terzo Settore. «Perché – fanno sapere – c’è il rischio di gettare nel caos il sistema del welfare di 12 Comuni. L’Ambito si prende cura di parte del sistema integrato dei servizi per i cittadini più fragili del territorio ed oggi la priorità è evitare che le conseguenze della crisi si ripercuotano su di loro. Il Comune di Fano ed il comitato dei sindaci devono agire rapidamente per mettere in sicurezza l’Ambito sociale». Il Forum del Terzo Settore coglie l’occasione per manifestare l’esigenza di una profonda riorganizzazione dell’Ambito n.6 «centrata sulla partecipazione di tutti i soggetti del Terzo Settore. Scelte che devono evitare scorciatoie che centralizzino la gestione, perché oggi c’è bisogno di dirigenti autorevoli e competenze nel campo delle politiche del welfare». Il Forum del Terzo settore si mette a disposizione ed è pronto «a partecipare e sostenere le scelte, anche dolorose, che in questo mo- mento si renderanno necessarie. Vanno evitate le speculazioni, perché certo si parla di irregolarità ma queste sono state ipotizzate e compete alle autorità preposte chiarirne l’origine e le eventuali responsabilità. Noi conosciamo bene le cooperative sociali come le associazioni di tutela e di volontariato, che in questi anni hanno gestito i servizi dell’Ambito territoriale, ne conosciamo il personale e l’attenzione per gli utenti e le loro famiglie. Cooperative e associazioni che in questi anni hanno partecipato attivamente alla progettazione del sistema di welfare ed alla cura dei servizi, tanto che oggi alcune di queste pagano il prezzo di trovarsi fortemente esposte nei confronti dell’Ambito per scelte che hanno subìto con l’intento di garantire continuità a servizi di grande delicatezza». Per il Forum del Terzo Settore «è tempo di scelte nette che permettano di accompagnare la transizione in atto nelle migliori condizioni possibili. Vigileremo perché tali scelte avvengano nel solco della tradizione di attenzione al sistema dei servizi di solidarietà che da sempre contraddistingue le nostre comunità». FANO 21 GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015 •• LA POLEMICA ZAFFINI BACCHETTA LA GIUNTA: IL CORTILE MALATESTIANO MORIRA’ DI SOLITUDINE «‘Corte Sant’Arcangelo’, errore marchiano. Così Fano decade» DISPUTA Il cortile dell’ex collegio Sant’Arcangelo «CORTE Sant’Arcangelo non si può sentire. È un falso! È una contraffazione storica – dice Roberto Zaffini ex consigliere regionale –. L’unica Corte di Fano è e rimane quella Corte Malatestiana che ci accomuna e lega alla Corte Malatestiana di Rimini perché è stata residenza dei Signori che dominarono la Romagna ed una parte della nostra provincia. Questa manomissione lessicale, volutamente erronea, serve solo a giustificare e coprire una tremenda caduta al ribasso (con gioia dei pesaresi) del luogo dove la nuova giunta ha deciso di far svolgere le attività musicali e teatrali estive. Ancora una volta Fano si auto - declassa, come del resto tutta la città sta decadendo con disgusto e rabbia di molti cittadini ed operatori del commercio. Il cortile o chiostro come tutta la parte dell’ex Collegio Sant’Arcangelo, si prestava per altri progetti di valorizzazione più idonei. Rileggendo la storia del complesso del Sant’Arcangelo per secoli è stato un monastero poi al sorgere del ‘900 i Fratelli delle Scuole Cristiane vi realizzaro labo- ratori artigianali. La Corte Malatestiana morirà di solitudine vista e constatata la scarsezza di iniziative turistiche e culturali di rilievo messe in campo da Comune e Regione. Speriamo almeno di non vederci ragazzini dare calci ad un pallone come capita nella Piazza. Consideriamo la soluzione della Rocca Malatestiana ottima solo se valorizzata con un intervento architettonico di prestigio che faccia convivere antico e moderno e che possa essere finalmente un opera di alto livello ed un fiore all’occhiello». ‘Grizzly’, arriva la magistratura E i ragazzi: «Non ci arrendiamo» La Questura: fatti in fase di valutazione dei giudici. Seri conferma «RIGUARDO alla questione Grizzly di Fano ed all’occupazione dell’edificio di quella via Colonna, la Questura non può rilasciare dichiarazione ufficiale trattandosi fra l’altro di fatti già in fase di valutazione da parte della competente autorità giudiziaria». Poche parole, ma chiare, quelle dette ieri dal portavoce del questore Lauriola a commento della notizia dell’ulteriore abuso edilizio operato in questi giorni dai ragazzi dello Spazio Autogestito Grizzly di Fano, che più di un anno fa hanno occupato abusivamente l’immobile di via della Colonna 130, un tempo abitazione del guardiano del campo d’aviazione. Era il 1° maggio 2014 quando un gruppetto di ragazzi identificati come «centri sociali» ha «ristrutturato uno spazio degradato, lasciato a marcire da 20 anni - così scrivevano allora - tornato ad essere vissuto e frequentato». In quest’anno hanno dato vita ad un ricco programma di iniziative, anche appuntamenti culturali di pregio, sfruttando d’estate «l’esterno (abbandonato e con erba alta un metro)» tutte partecipatissime (l’ultima ieri sera con la Lupus in Fabula e il Gruppo lasciar marcire un pezzo della nostra città in un luogo così bello (e pochissimo valorizzato) come la zona del Campo d’aviazione». MIGLIORIE La piastrellatura fatta di recente all’interno dell’area, con tanto di recinzione: tutto senza alcuna autorizzazione Fuoritempo). Nel frattempo è arrivato anche un regolare contratto di fornitura elettrica, contestato dai numerosissime persone. «Per quanto ci riguarda – prosegue la nota del Grizzly -, visto che di militari si parla (facendo riferimento al fatto che la proprietà è del demanio, ndr), non abbiamo alcuna intenzione di alzare bandiera bianca in partenza; chiunque sia il proprietario del posto non ha nessun diritto di LO SPAZIO Autogestito Grizzly, è «per tutta la città una risposta alla solitudine e all’emarginazione e non siamo disposti a rinunciare a tutto quello che abbiamo già costruito e stiamo costruendo». Tant’è che l’altro giorno hanno costruito un recinto e piastrellato un pezzo di prato di proprietà demaniale. E domani saranno parte attiva della Notte Rosa al Pincio. Creando ulteriore imbarazzo in giunta. Il Grizzly infatti è tra le associazioni che animano il Festival Pincio Re-Public patrocinato dal Comune che l’altro giorno ha organizzato una conferenza stampa con l’assessore al Turismo Marchegiani. «Nella richiesta di patrocinio loro non comparivano – risponde il sindaco Massimo Seri -, sono venuti fuori dopo. Le regole vanno rispettate e la nostra amministrazione è per la legalità. Ma quando si parla di alcune questioni, ci sono altri organi sopra di noi con i quali ci confrontiamo» Tiziana Petrelli Rubavano tra le rovine annerite della discoteca Uno arrestato VOLEVANO rubare in mezzo alle rovine annerite dell’ex discoteca la Folie di Marotta. Uno dei tre intrusi è stato bloccato la notte scorsa ed arrestato per violazione dei sigilli del sequestro dell’area e per rapina impropria visto che ha cercato di divincolarsi dalla persone che lo aveva bloccato. L’arrestato è originario di Agrigento ma residente in provincia di Ancona. Oggi il pm chiederà la convalida dell’arresto ma l’udienza dovrebbe tenersi domani. Da quanto si è appreso, i carabinieri hanno sequestrato anche arnesi da scasso utilizzati dal terzetto. •• 22 FANO E VAL CESANO GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015 Estate: 8 chilometri di costa super-sicuri Da Marotta a Torrette, fino al 31 agosto ambulanza operativa tra i bagni estremamente tutelati e consapevoli di poter disporre di un plus valore in termini di sicurezza. Evidenzio anche che tutti gli interventi sono effettuati sotto il controllo della centrale operativa 118. Da parte nostra siamo orgogliosi di aver messo in campo questa ulteriore iniziativa e mi piace sottolineare l’unità di intenti degli operatori turistici di Marotta, Ponte Sasso e Torrette, ciascuno dei quali dà il proprio contributo». I volontari della Croce Rossa di Marotta, composto da oltre 140 unità. A sinistra il presidente Luciano Seri SI CHIAMA ‘Estate Sicura’ l’importante protocollo d’intesa siglato dagli albergatori, dai concessionari di spiaggia, dai campeggiatori e dai ristoratori di Marotta, Ponte Sasso e Torrette (per un totale di 8 chilometri di costa), unitamente al ‘Windsurf Center’, con il comitato marottese della Croce Rossa. In virtù di questo accordo, da ieri e fino al prossimo 31 agosto, un’ambulanza staziona e stazionerà tutti i giorni in zona mare, avendo come base il tratto tra i ‘Bagni Franco’ e i ‘Bagni Alberto e Cesare’. «L’equipaggio dell’am- bulanza – sottolinea il presidente della Cri di Marotta, Luciano Seri – è composto da un autista soc- E IN AGGIUNTA Dal 13 giugno attiva una moto d’acqua per le emergenze all’altezza di piazza Kennedy corritore e da un’infermiera professionale e l’operatività è dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 18. E’ importante chiarire che si tratta di un servizio nuovo e in più, che va ad aggiungersi alla postazione di 118 h24 con medico a bordo sempre disponibile nella nostra sede di viale Europa. Un servizio dedicato al lungomare e agli operatori di questa fascia, per fornire una risposta quanto mai tempestiva in tutti i casi di emergenza o, comunque, di una necessità di carattere sanitario. Può trattarsi di un incidente, di un malore in spiaggia oppure in albergo, ma anche di casi di minore entità. L’obiettivo dei gestori delle strutture ricettive, e col loro il nostro, è quello di far sentire i turisti E SEMPRE nella fascia che comprende queste tre località costiere, la Croce Rossa sta svolgendo dal 13 giugno un altro prezioso servizio, coordinato dalla Guardia Costiera: quello rappresentato dalla ‘Postazione di ausilio per le emergenze in mare’, attivo tutti i weekend e nelle giornate festive. Postazione collocata all’altezza di piazza Kennedy, a Marotta, e presidiata dalle 9 alle 19 da un conduttore di mezzi nautici (nella fattispecie una moto d’acqua con barella) e da un volontario abilitato Opsa: Operatore Polivalente per il Salvamento in Acqua. La Croce Rossa marottese, fondata 28 anni fa, vanta oltre 140 soci attivi. Sandro Franceschetti Pergola, resta l’ospedale dei litigi: Priori replica alla maggioranza «L’AMMINISTRAZIONE pergolese è bugiarda e manipolatrice, con la necessità di avere sempre un nemico da attaccare».¬Risponde così Mattia Priori, presidente dell’associazione politico culturale ‘Pergola Unita’ (stessa matrice e stesso nome del gruppo di minoranza consiliare, ndr) alle accuse rivolte all’opposizione di remare contro la tutela dell’ospedale. «Abbiamo presentato un ordine del giorno chiaro, ma soprattutto privo di ogni strumentalizzazione – riprende Priori -, affinché potesse raccogliere il voto unanime di tutto il consiglio. Una richiesta precisa alla Regione: quella di continuare a riconoscere nel prossimo Piano socio sanitario l’ospedale di Pergola come ospedale per acuti. L’amministrazione non l’ha votato, ma ha voluto emendarlo inserendo la censura totale per l’operato della Regione. ‘Pergola Unita’, che condivideva ogni altra richiesta frutto degli emendamenti (attivazione posti letto di terapia intensiva, potenziamento dei reparti ecc), su questo specifico punto non è d’accordo e non ha potuto votare ‘sì’. Non riteniamo di censurare in toto l’operato di una Regione che ha riconosciuto Pergola ospedale per acuti a differenza di Fossombrone e Cagli. Vorrei ricordare inoltre alla giunta che ‘Pergola Unita’ è un’associazione di circa cento persone i cui soci tesserati del Pd si contano sulle dita di una, massimo, due mani. Se fosse un’associazione con l’obiettivo di curare gli interessi di un partito solo, il sindaco dovrebbe spiegarci perché dal 23 aprile abbiamo richiesto l’istituzione della Commissione Consiliare Sanità allargata ai rappresentanti di categoria e dei cittadini, affinché tale organo, super partes, privo di strumentalizzazioni e colori, possa svolgere un ruolo di verifica, monitoraggio e raccolta di istanze sulla sanità e sul nostro nosocomio. Con questa nostra istanza (ancora senza risposta) il sindaco ha la possibilità di porre fine ad ogni sterile discussione e di unire tutti i cittadini e le parti sociali in un unico fronte, vorrà farlo?» s.fr. Mondavio: il giovedì dell’arte parte dalla Rocca DECOLLA oggi l’iniziativa ‘Lasciati stupire dall’arte… a Mondavio’, rassegna a cadenza settimanale che interesserà tutti i giovedì di luglio e agosto, nell’ambito di ‘Belle Scoperte!»: progetto sperimentale tra arte, storia, cultura, avventura, scienze, natura e divertimento proposto da una rete di importanti realtà museali ed eccellenze, tra cui, appunto, Mondavio e la sua straordinaria Rocca Roveresca. L’appuntamento odierno, che prenderà il via alle 18,30, avrà per tema ‘L’ordine naturale dell’architettura’ e sarà dedicata alle originalissime forme della Rocca mondaviese eretta nel 1482 su progetto dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini. I visitatori saranno accompagnati alla scoperta del talento, dell’intuito e dell’ingegno di questa grande figura del Rinascimento e al termine del percorso saranno protagonisti di un elegante aperitivo nel mastio del fortilizio, accompagnato da musica del Quattrocento. s.fr. 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