02 luglio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano

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02 luglio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/07/15-N:
€1,20*
ANNO 137- N˚ 179
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Giovedì 2 Luglio 2015 • S. Ottone
I palinsesti
Celentano-cartoon
e torna Morandi
in una fiction
i piani di Mediaset
Coppie in crisi
Affleck e Jennifer
si lasciano
A Hollywood
è boom di addii
Calciomercato
Pista serba
per Roma e Lazio
vicini Mitrovic
e Milinkovic
Cavazzuti a pag. 28
Pompetti a pag. 23
Nello Sport
Tragedia greca
Il pericolo
di un pasticcio
con quattro
finali possibili
Atene rilancia con un nuovo piano, ma c’è l’alt di Berlino. L’Europa blocca la trattativa
Tutto è appeso al referendum. Appello in tv di Tsipras per il no: non siamo contro l’euro
`
`
ROMA Tra la Grecia e i suoi creditori europei è muro contro muro. Tsipras ha confermato che farà campagna per il “no” nel referendum di domenica, ma ha anche rilanciato un nuovo piano
sul quale è arrivato l’altolà della
Merkel. I leader europei hanno
rigettato la richiesta di Tsipras
di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari da 29 miliardi prima
del voto del 5 luglio. La zona euro vuole attendere l’esito del referendum. Appello per il “no” in tv
del premier greco: «Ma non siamo contro l’euro».
Amoruso, Bassi, Carretta e
Synghellakis da pag. 2 a pag. 7
F
Il retroscena
Il focus
Patto Renzi-Merkel
«Ora con Atene
serve la linea dura»
Sorpresa per l’Italia
i conti migliorano
per i bassi interessi
dal nostro inviato
Luca Cifoni
Alberto Gentili
I
BERLINO
n mattinata, all’università Humboldt, Renzi aveva
detto di «lavorare per evitare il dramma».
A pag. 7
M
entre le acque in Grecia
sono sempre più agitate,
il barometro dei conti
pubblici del nostro Paese continua a segnare sereno.
A pag. 7
Stupro a Roma, fermato militare
Il racconto choc della ragazza
L’uomo, 31 anni, è in forza alla Marina. La Pinotti: subito sospeso
`
L’appello in tv del premier greco Alexis Tsipras. (foto EPA)
Alexis e la sfida dal bunker:
pronto a lasciare, così si vota
dal nostro inviato
Mario Ajello
ATENE
lexis il fantasma del Partenone. Ovvero, Tsipras in
queste ore non lo vede nessuno, se non in tivvú. Il mezzo che sta usando a volontà nella
A
sua lotta di resistenza contro il
mondo e non a caso l’unica promessa elettorale mantenuta è
stata quella di riassumere centomila licenziati nell’emittente di
Stato. Che naturalmente è a sua
disposizione.
A pag. 4
ROMA È stato individuato e arrestato l’uomo che ha violentato una quindicenne in un piccolo campo abbandonato di
via Casale Strozzi, vicino a via
Teulada, alle spalle del Tribunale di Roma. La vittima lo ha
riconosciuto e secondo gli investigatori non ci sono dubbi
che si tratti di Giuseppe Franco, 31 anni, calabrese di Cassana Ionio, sottocapo di seconda
classe della marina militare, di
stanza a La Spezia sulla nave
“Vesuvio”. L’uomo sarebbe stato tradito da una bici, quella
che gli aveva prestato il fratello per farlo girare in città. Il ministro Pinotti: subito sospeso.
Vuolo a pag. 14
Terrorismo, arrestata la famiglia pronta alla jihad
ROMA Jihadisti della porta accanto.
La minaccia terroristica corre sul
web, si insinua nelle case, nell’educazione dei figli. Due distinte operazioni di polizia hanno portato all’arresto di un’intera famiglia di
italiani e di tre stranieri dediti al
proselitismo. A Milano la Digos ha
eseguito le ordinanze nei confronti di Maria Giulia Sergio, la lady
jihad nata a Torre del Greco e residente a Inzago, convertita all’Islam con il nome di Fatima Zahra,
e di altre nove persone, tra le quali
il marito albanese, i genitori e la
sorella. Due ragazzi che volevano
unirsi ai miliziani in Siria. Tre marocchini sono invece finiti in manette tra Roma e Guidonia.
Mangani e Pezzini
alle pag. 10 e 11
TUTTO
IL MEGLIO
DI ROMA
IN UN’APP
Stop ai negoziati, Grecia al voto
Oscar Giannino
ino al referendum greco di
domenica, ogni giorno
avrà la sua pena. Ieri Germania e Italia all’unisono
hanno assunto la linea secondo cui Alexis Tsipras ormai
può scrivere tutte le controproposte che vuole, ma non si tratta più se non dopo aver contato
i voti dei greci. Dietro le quinte,
non è propriamente così. E,
dietro una coltre di riserbo ancora più spessa, la Bce sta intanto preparandosi anche ai
peggiori scenari.
Cerchiamo di fissare in alcuni punti sintetici gli sviluppi in
corso e i possibili esiti che, a
meno di smentite, saranno comunque un gran pasticcio.
Primo: la linea europea. La
Germania non ha dovuto faticare poi troppo nell’ottenere il
consenso pressoché unanime
sulla linea «impicchiamo Tsipras al suo referendum». Il premier greco l’ha buttato sul tavolo a sorpresa credendo di intimorirci? Bene, a questo punto se vincono i sì alla proposta
europea, deve dimettersi. Se
vincono i no, visto che lui per
primo è si impegnato ventre a
terra chiedendo ai greci di fare
quella scelta, Tsipras sarà il vero responsabile di tutto quanto
avverrà dopo.
Questa la linea europea. Che
Renzi a Berlino ieri ha sposato
con tanto di schiaffo a Juncker,
perché «mettere becco con altre proposte nel referendum è
dare una mano alla demagogia». L’unico a tirarsi fuori da
questa linea è stato, ieri pomeriggio, il presidente francese
Hollande. Con la Grecia bisogna continuare a trattare prima e dopo il referendum, ha
detto. Per almeno due ragioni.
Continua a pag. 22
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
L’illusione
Egitto in fiamme
Il Paradiso di Allah
e la vita smarrita
Isis, offensiva nel Sinai: 120 morti
Franco Cardini
V
i racconto una storia successa a Firenze quasi sessant’anni fa. Si ricominciava a star benino, in
quel dopoguerra. Non era ancora arrivato il boom, ma
c’era la Vespa della Piaggio,
erano i primi tempi della Tv,
al cinema furoreggiavano le
tette di Marisa Allasio. E c’era
un ragazzo di sedici anni.
Continua a pag. 22
IL CAIRO L’Isis sferra un duro attacco contro l’esercito egiziano.
Miliziani jihadisti hanno scatenato un'ondata di assalti simultanei
- uno dei quali kamikaze - contro
check-point dell'esercito egiziano nel nord del Sinai. Ne sono
scaturiti scontri a fuoco e il bombardamento da parte di caccia
F-16 governativi sulle postazioni
dei miliziani nei pressi di Sheikh
Zuweid. Si parla di «almeno 70
terroristi uccisi e 17 morti tra i
militari, di cui quattro ufficiali».
A pag. 13
I verbali
«Mi ha bloccato, ero terrorizzata
speravo finisse prima possibile»
Sara Menafra
L
ui la minacciava, le stringeva
i polsi, le impediva di muoversi: «Ripeteva - ha raccontato Angela - che se avessi urlato o mi fossi mossa mi avrebbe
fatto del male e poi lo avrebbe
fatto anche alle mie amiche».
Quando ha provato a scappare
l’ha ripresa senza sforzo.
A pag. 15
PESCI AL CENTRO
DELL’ATTENZIONE
Buongiorno, Pesci! Il mondo vi
guarda, dal movimento del
vostro mare astrale possiamo
comprendere meglio gli eventi
che accadono. Nettuno, il
vostro astro guida, non è ancora
al decimo grado del segno ma è
già riuscito a cambiare molto
della vostra (nostra) vita. Oggi,
in aspetto con Sole e una
clamorosa Luna piena,
potrebbe propiziare “quella”
occasione che aspettate dal…
2011. Di certo non perderete,
l’amore è casomai solo rinviato.
Auguri!
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 33
-TRX IL:01/07/15
23:17-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 02/07/15-N:RCITTA’
2
Primo Piano
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Grecia, linea dura
della Merkel
la Ue blocca tutto
fino al referendum
`L’Eurogruppo sospende i negoziati. Le controproposte
ricevute ieri dal governo di Atene giudicate inaccettabili
IL SALVATAGGIO
BRUXELLES Tra la Grecia e i suoi
creditori europei è muro contro
muro, dopo che il primo ministro, Alexis Tsipras, ha confermato che farà campagna per il “no”
nel referendum di domenica, decisivo per le sorti di Atene nella
zona euro. I leader europei hanno
rigettato la richiesta di Tsipras di
un nuovo pacchetto di aiuti finanziari da 29 miliardi prima del voto del 5 luglio. «La situazione politica non è cambiata», ha detto il
presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, annunciando
che la zona euro vuole attendere
l'esito del referendum. In una teleconferenza, i ministri delle Finanze hanno deciso che «non ci
saranno ulteriori negoziati nei
prossimi giorni: vista la situazione politica, il rigetto delle precedenti proposte (dei creditori), il
referendum di domenica e l'invito del governo a votare “no”, non
c'è margine per ulteriori colloqui», ha spiegato Dijsselbloem.
Tsipras ha ribadito che la consultazione non è sull'appartenenza all'euro e che il suo obiettivo è
rafforzare la posizione negoziale
della Grecia. Ma gli europei non
sono disponibili a ulteriori con-
cessioni. «Un buon europeo non è
chi cerca un accordo a qualsiasi
costo (...) altrimenti l'Europa fallisce», ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Ufficialmente «la porta è sempre aperta» a ulteriori negoziati, ha spiegato Merkel. Ma, in caso di vittoria dei
“no” nel referendum, Atene con
ogni probabilità imboccherà la
porta d'uscita. «L'Europa vuole
aiutare la Grecia. Ma non può aiutare qualcuno contro la sua volontà», ha spiegato il presidente
del Consiglio Europeo, Donald
Tusk.
LO SCENARIO
Eppure la giornata si era aperta
con segnali di una possibile svolta. Tsipras aveva inviato una lettera al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, annunciando che la Repubblica Ellenica era «pronta ad accettare l'accordo» proposto dai creditori, ma
con alcuni «emendamenti». Il
premier greco vuole preservare
le esenzioni Iva sulle isole, ridurre da 400 a 200 milioni i tagli alla
spesa militare e ritardare la riforma delle pensioni. Ma le modifiche sono state giudicate inaccettabili dai creditori europei. L'ottimismo di chi sperava che Tsipras
avrebbe cancellato il referendum
Wikileaks
Nel 2011 Cancelliera «indecisa su Atene»
Il sito giornalistico Wikileaks
rivela dettagli inediti delle
telefonate, intercettate
dall’agenzia di intelligence
americana Nsa, fra Angela
Merkel e i suoi ministri e
collaboratori all’inizio della crisi
greca. Secondo quanto
anticipato dai siti dei quotidiani
Bild e Sueddeutsche Zeitung, la
cancelliera, nel 2011, in una
telefonata a un suo assistente, si
dice indecisa e confusa circa la
strada da prendere: taglio del
debito ellenico o trasferimento
di una parte di esso alla Ue. Il suo
timore è che «la stessa Grecia, in
caso di ulteriore taglio del
debito, non sarebbe in
condizione di superare i suoi
problemi, perché non potrebbe
fronteggiare i debiti restanti».
Merkel dubita anche che l’invio
di esperti finanziari ad Atene
possa rivelarsi utile. Dai
protocolli emerge anche che nel
governo tedesco di allora
soltanto il ministro delle Finanze
Schaeuble era schierato a favore
del taglio del debito greco.
come gesto di buona volontà è definitivamente svanito dopo il discorso del primo ministro. «Dentro l'Eurogruppo il clima è sempre più negativo», spiega una fonte europea.
Il vecchio programma di aiuti è
scaduto alla mezzanotte del 30
giugno. Per salvare la Grecia, ora
occorre negoziare rapidamente
un nuovo piano di aiuti. Dopo la
domanda di Tsipras di un prestito per coprire le necessità finanziarie dei prossimi due anni, alcuni creditori esigono misure di bilancio e riforme molto più dure.
«Siamo in una situazione legale
completamente diversa e dobbiamo essere pronti a lavorare a un
nuovo programma con condizioni totalmente nuove», ha spiegato il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, secondo
cui le proposte di Atene non sono
una base «seria».
La speranza dei leader della zona
euro è che una sconfitta nel referendum di domenica spinga Tsipras alle dimissioni e alla formazione di un governo tecnico di
unità nazionale. Schaeuble ha
chiaramente indicato che l'attuale governo, formato dall'estrema
sinistra di Syriza e della destra populista dei Greci Indipendenti,
non gode della fiducia dei creditori europei per eventuali negoziati
su un nuovo programma di salvataggio. Se Tsipras resterà al potere, il risultato rischia di essere lo
stesso di un “no” al referendum:
nessun accordo fino al 20 luglio
quando la Grecia, se non rimborserà 3,5 miliardi alla Bce, potrebbe essere tagliata fuori dall'euro.
David Carretta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SCHAEUBLE: «SIAMO
IN UNA SITUAZIONE
DIVERSA, DOBBIAMO
LAVORARE A UN NUOVO
PROGRAMMA CON
ALTRE CONDIZIONI»
La bandiera greca sventola davanti al Parlamento (foto AP)
La controproposta di Tsipras
L’invito
Il Papa: «Si guardi
al bene comune»
Iva
La prima controproposta riguarda l’Iva. Tsipras chiede
che venga mantenuto lo sconto del 30% nelle isole
pur applicando le nuove aliquote: quella standard del 23%,
quella del 13% per i prodotti alimentari di base,
energia e hotel, e quella del 6% per farmaci, libri e teatri
Pensioni
Tsipras si impegna ad attuare la riforma decisa nel 2010
rinviando però l’intervento previsto nel 2012
sulla sostenibilità del sistema fino a quando la nuova legislazione
non sarà attuata. Rimane l’eliminazione dell’assegno pensionistico
di soldidarietà entro il 2019, ma senza effetti per la fascia alta.
Privatizzazioni
Lo scoglio più difficile da superare riguarda la vendita
della società nazionale della trasmissione elettrica Admie.
I creditori chiedono che siano prese decisioni
«irreversibili» di privatizzazione. Tsipras si impegna
soltanto per una separazione societaria.
Mercato del lavoro
C’é l’impegno a preparare un intervento legislativo entro
il prossimo autunno. Non si capisce però se tale impegno
sostituisce la proposta dei creditori, ossia una verifica
sull’importo del salario minimo e la modifica della
contrattazione tenendo conto delle migliori pratiche europee.
Bilancio
Un altro punto delle richieste di Tsipras, riguarda le misure
di bilancio. Il governo chiede un aumento graduale
del pagamento anticipato delle imposte per il business
individuale al 100% e la scomparsa progressiva del trattamento
preferenziale per gli agricoltori da attuarsi entro il 2017.
Città del Vaticano «Le notizie
provenienti dalla Grecia
preoccupano per la situazione
economica e sociale del Paese.
Il Santo Padre desidera far
sentire la propria vicinanza a
tutto il popolo ellenico, con
speciale pensiero alle tante
famiglie gravemente provate
da una crisi umana e sociale,
tanto complessa e sofferta».
Papa Bergoglio, attraverso il
suo portavoce padre
Lombardi, ha espresso piena
solidarietà a coloro che in
Grecia stanno soffrendo. La
dichiarazione non si sbilancia
nè a favore dell’Euro nè contro,
evitando di fare entrare a
gamba tesa Francesco in un
terreno troppo politico e alla
vigilia del referendum indetto
da Tsipras. L’anno scorso il
leader di Syriza era stato
ricevuto in Vaticano dal Papa.
Per più di mezz’ora erano
rimasti a parlare della
mancanza di valori in
economia e nel mondo
finanziario. Bergoglio si
augura che le trattative febbrili
in corso «possano mettere al
centro il bene comune».
Lombardi ha aggiunto che «la
dignità della persona deve
rimanere il punto focale di
ogni dibattito politico e
tecnico, così come
nell'assunzione di scelte
responsabili». Il Papa ha
invitato a pregare per «l'amato
popolo greco».
La Francia rompe il fronte dei rigoristi: subito un’intesa
IL RETROSCENA
BRUXELLES Un accordo prima del
referendum o attendere l'esito
della consultazione popolare di
domenica in Grecia? Il presidente francese, François Hollande,
ieri ha rotto l'unità del fronte dei
creditori nel conflitto con il governo di Alexis Tsipras sugli aiuti di cui Atene ha bisogno per evitare di uscire dall'euro. «È necessario essere chiari: l'accordo deve essere fatto subito», ha detto
Hollande a margine di una conferenza a Lione, rimettendo in discussione anche l'asse franco-tedesco che finora ha condotto i negoziati politici con Tsipras, insieme al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker e a
quello dell'Eurogruppo, Joreon
Dijsselbloem. Per la cancelliera
tedesca Angela Merkel, non pos-
fatto tandem con il francese, Michel Sapin, nel cercare di trovare
un'intesa. Anche Juncker e il suo
commissario francese, Pierre
Moscovici, hanno cercato di forzare la mano ai falchi. A Roma i
funzionari del Tesoro hanno assistito con preoccupazione all'andamento delle Borse e degli
spread lunedì, dopo l'annuncio
del referendum da parte di Tsipras. Alcuni hanno invocato un'
apertura sulla ristrutturazione
del debito per convincere Atene
sono esserci ulteriori negoziati fino all'esito del referendum. Secondo il presidente francese, invece, un compromesso «non può
essere rinviato». L'accordo «deve
essere trovato prima del referendum», altrimenti «non avrà più
molto senso dopo la consultazione», ha avvertito Hollande.
LE CONCESSIONI POSSIBILI
Nei negoziati a porte chiuse dell'
Eurogruppo, la Francia ha sempre mantenuto una linea morbida con la Grecia. Nelle drammatiche riunioni che avevano preceduto la rottura di venerdì scorso,
il rappresentante francese all'Euro Working Group - l'organismo
che prepara l'Eurogruppo - era
stato l'unico a dichiararsi pronto
a fare ulteriori concessioni a Tsipras pur di arrivare ad un accordo. Dietro le quinte, anche il ministro dell'Economia, Padoan, ha
Pierre Moscovici (foto ANSA)
TRA I FALCHI,
OLTRE ALLA
GERMANIA,
ANCHE SPAGNA,
PORTOGALLO
E I PAESI DELL’EST
-TRX IL:02/07/15
ad accettare un accordo. La relativa calma che è tornata sui mercati potrebbe aver convinto il
presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, a allinearsi a Merkel. Ma
la Francia, considerata da molti
analisti come il nuovo malato
d'Europa, si sente esposta particolarmente esposta al rischio
contagio. «C'è il rischio di entrare
in un periodo di turbolenze», ha
spiegato Hollande: «Meglio sarebbe garantire il futuro con delle certezze che con salti nel vuoto».
Pur avendo indurito i toni, la Germania non è il paese che ha adottato la linea più dura. «I piccoli
paesi dell'Est, la Finlandia, la Spagna e il Portogallo sono molto
più rigidi», spiega una fonte europea. Perfino pronti a correre il rischio di una Grexit.
D. Car.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
00:48-NOTE:RCITTA’
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 02/07/15-N:RCITTA’
3
Primo Piano
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Tsipras, appello per il “no”
«Ma vogliamo negoziare»
Drammatico intervento televisivo:
«Il Paese non vuole uscire dall’euro»
«Respingendo la proposta Ue possibile
raggiungere un accordo più sostenibile»
`
IL DISCORSO
I conti di Atene
Debiti che la Grecia deve onorare (cifre in miliardi di euro)
GIUGNO
CREDITORI
FMI
Buoni del Tesoro
BCE
6,74
LUGLIO
5,95
AGOSTO
4,38
5,2
3,5
3,2
2,0
1,5
1,0
0,452
Fonte: BBC
0,176
ANSA
ROMA Un discorso dai toni a tratti
drammatici, tenuto ieri in diretta
televisiva dal quale è arrivato, in
sostanza, una doppia conferma: si
deve tenere il referendum votando “no” ma c'è comunque disponibilità alla trattativa con le istituzioni creditrici. «Il referendum di
domenica non riguarda la permanenza del mio paese nell’Eurozona, poiché costituisce un dato di
fatto e nessuno la può mettere in
dubbio», ha sottolineato il primo
ministro greco, volendo rispondere, in questo modo, ai leader europei che hanno interpretato la consultazione referendaria come una
scelta tra l’uscita o la permanenza
nella moneta unica.
Tsipras ha ribadito che lo scopo
del governo, attraverso il voto per
il “no”, è riuscire a raggiungere
un’intesa con i creditori, «a condizioni sostenibili e con una prospettiva realistica». Il leader di Syriza
ha toccato quello che è forse il
punto fondamentale delle sue richieste, insistendo sul fatto che
«subito dopo l’annuncio della proclamazione del referendum sono
arrivate sul tavolo delle trattative
delle proposte più vantaggiose per
quel che riguarda il debito pubblico greco e l’esigenza di una ristrutturazione». Tsipras ha mantenuto
aperte due strade parallele. «Se ci
sarà una conclusione positiva dell’Eurogruppo siamo subito pronti
a rispondere in modo adeguato».
Ha dichiarato. Ma fonti vicine al
governo fanno sapere che in realtà, si era già capito che sarebbe
stato impossibile giungere ad un
accordo, soprattutto a causa dell’atteggiamento tedesco. Ed è per
questo, molto probabilmente, che
il leader ellenico ha voluto parlare
`
soprattutto del “giorno dopo”, insistendo sul fatto che il suo governo
sarà presente, lunedì prossimo, al
tavolo delle trattative, «nella convinzione di poter arrivare ad un
accordo con delle condizioni più
favorevoli per il paese».
GLI ATTACCHI
A chi lo accusa, con questa consultazione popolare, di aver caricato
un peso eccessivo sulle spalle dei
cittadini, Tsipras ha risposto che
«la scelta democratica del popolo
è parte essenziale dei valori europei», ricordando i referendum in-
detti in Francia sulla Costituzione
Europea ed in Irlanda sul Trattato
di Lisbona, con un risultato che fece ripartire le trattative. Ovviamente Tsipras sa bene che tenere
un referendum a banche chiuse
rende tutto più complesso e più incerto l’esito del voto. Ha sottolineato che «non si sarebbe mai aspettato che l’Europa democratica
non desse il tempo necessario ad
un popolo che vuole scegliere in
modo sovrano il suo futuro», con
chiaro riferimento alla mancata
estensione del programma di aiuti
ed ha attribuito la necessità di
L’intervento di Tsipras in tv (foto EPA)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paesi esposti verso Atene
Cifre in miliardi di euro
Germania
IL DEBITO ITALIANO
In % del Pil
60
Francia
135,0
46
132,1
132,5
128,4
128,9
Italia
35,9
Spagna
122,5
27
«STIAMO LOTTANDO
PERCHÈ LE VOSTRE
PENSIONI POSSANO
ESSERE DIGNITOSE
E NON TRAMUTARSI
IN UNA MANCIA»
Olanda
12
198
Totale
Eurolandia
Altri di area Euro
11
Fonte: Bloomberg
110,0
ROMA Anche la Bce rimane in
stand-by: il rubinetto della liquidità di emergenza (Ela) concessa alle banche greche rimane fermo a
quota 89 miliardi. Evidentemente,
perchè ieri ancora più di quattro
giorni fa non c’erano «le condizioni» per alzare l’asticella. Un segnale non incoraggiante, quello arrivato dal direttivo Bce, per gli istituti di Atene che nonostante gli sportelli chiusi e il contingentamento
dei prelievi al bancomat soffronno l’assalto ai depositi delle ultime
settimane. Ma è evidente che anche su questo fronte sarà l’esito
del referendum a spingere la Bce a
cambiare strategia sulla liquidità
di emergenza. In caso di vittoria
del «si», accanto a un finanziamento ponte Ue-Fmi, potrebbe
scattare infatti un apliamento della liquidità da parte della Bce. Che
invece, potrebbe chiudere i rubinetti in caso di vittoria del «no».
Una buona notizia però c’è sull’asse Ue-Atene e arriva dal ritrovato ottimismo dei mercati. Del resto il clima è quello dell’accordo
vicino. Magari non così dietro l’angolo, ma comunque abbastanza vicino da evitare il default della Grecia e, soprattutto la tanto temuta
uscita dall’euro. A dirlo non è tanto l’esito dell’ennesimo Eurogruppo di ieri, terminato con un nulla
di fatto e una dichiarazione di
stand-by almeno fino all’esito del
referendum, ma è piuttosto il tono
generale delle ultime dichiarazioni arrivate dai leader europei,
pronti a parlare di un terzo piano
di aiuti dopo domenica. E non a caso visto che la vittoria del «si», nonostante i sondaggi diano in vantaggio il «no», metterebbe da parte il principale ostacolo all’accordo con l’Ue, cioè il governo di
Alexis Tsipras. Se andranno davvero così le cose, questo si vedrà.
Ma intanto le Borse ci credono.
IL REFERENDUM SPARTIACQUE
Così è stata la giornata della riscossa un po’ per tutti i listini Ue,
nonostante ieri fosse di fatto il
giorno ufficiale dell’insolvenza
per Atene, visto il mancato rimborso del prestito Fmi da 1,6 miliaridi. Milano è salita del 2,15%, davanti a Francoforte (+2,15%), Pari-
senza aiuti a Paesi Ue
e rimborsi dei debiti P.A.
2014
2015
2016
2017
2018
2019
IL TAGLIO DI MOODY’S
140
120
100
80
4 Mag
114,4
gi (+1,94%), Madrid (+1,32%) e Londra (+1,34%). Ma la fiducia dei
mercati si misura anche dal calo
lo spread Btp/Bund, sceso a 148
punti con il rendimento dei decennali in flessione al 2,28%.
2,29%
6 Apr
117,7
(foto EPA)
Rendimento Btp
9 Mar
120
116,7
Mario Draghi
148
9 Feb
123,4
120,1
Fontie: Def 2015
Lo spread nel 2015
12 Gen
127,4
123,9
126,1
124,7
programmato
dal Governo Renzi
121,4
senza gli aiuti dati
alla Grecia e ad altri Paesi
Andamento del differenziale Btp-Bund a dieci anni (punti percentuali)
IERI
160
130,9
127,3
125,9
Bce in stand-by sul cash alle banche
Le Borse credono ancora all’accordo
LE MOSSE
chiudere le banche alla «prevalenza di circoli estremamente conservatori».
«Stiamo lottando perché le vostre
pensioni possano essere dignitose
e non tramutarsi in una mancia»
ha detto agli anziani che tra ieri e
oggi prenderanno solo 120 euro
delle loro pensioni, perché la liquidità in cassa non è sufficiente. In
sostanza, il quarantunenne primo
ministro greco ha voluto porre
l’accento sul fatto che il suo “no”
alle proposte dell’ Eurogruppo e la
decisione di indire il referendum è
dovuto alla richiesta di continuare
ad applicare le ricette dell’ austerità degli ultimi cinque anni. Le politiche, quindi, del governo di centrodestra rimasto in carica sino a
gennaio. Tsipras ha presentato ai
greci la proposta di votare “no” come «un ritorno ai valori e di solidarietà dell’Unione europea», si è impegnato «a fare le riforme che
combattono innanzitutto la corruzione» e ha chiesto, come priorità
assoluta, che venga affrontata la
crisi umanitaria creata dall’austerity. Insistendo, sempre, sulla parola «dignità», che ha per i greci
un significato estremamente forte.
Teodoro Andreadis
Synghellakis
1 Giu
ANSA
1 Lug
IL TETTO ALLA LIQUIDITÀ
RIMANE A 89 MILIARDI
IN ATTESA DI DOMENICA
MILANO RECUPERA (+2,15%)
LA MIGLIORE IN EUROPA
SPREAD IN CALO A 148
-TRX IL:02/07/15
L’unico momento di debolezza
mostrato dalle Borse, scese dai
massimi della giornata, è coinciso
con le dichiarazioni di Tsipras,
che ha confermato il referendum
e ribadito l’appello al «no» rivolto
ai greci. Ma, nonostante questo i
mercati hanno incassato ieri più
certezze delle 48 ore precedenti.
Perchè il referendum rimane uno
spartiacque certo. La volontà dell’Europa di evitare il peggio è altrettanto certa, come la speranza
di trattatare da basi diverse un terzo piano di aiuti. Quanto alla Bce,
la posizione non cambia: È «pronta a riconsiderare la decisione»
sulla liquidità e «userà ogni strumento» per proteggere l’eurozona. Ma intanto, dopo quella di
Standard&Poor’s e Fitch è arrivata anche la mannaia di Moody’s
sul rating della Grecia (passato a
Caa3 da Caa2), perchè il default è
più vicino, dicono gli analisti.
Roberta Amoruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
00:48-NOTE:RCITTA’
-MSGR - 20 CITTA - 4 - 02/07/15-N:
4
Primo Piano
IL PERSONAGGIO
dal nostro inviato
ATENE Alexis il fantasma del Partenone. Ovvero, Tsipras in queste
ore non lo vede nessuno, se non in
tivvú. Il mezzo che sta usando a
volontà nella sua lotta di resistenza contro il mondo e non a caso
l'unica promessa elettorale mantenuta è stata quella di riassumere
centomila licenziati nell'emittente di Stato. Che naturalmente è a
sua disposizione. Ma quando è
fuori dal video, Alexis il Rosso sta
barricato nel suo bunker dentro il
palazzo presidenziale. Dove un
po' viene descritto come Alice nel
Paese delle Meraviglie: «Non immaginavo che la situazione precipitasse così e che ci sarebbero state la serrata delle banche, le code
ai bancomat, la rabbia dei pensionati e tutto il resto», è il suo stupore in questi frangenti terribili. E
un po' i pochissimi che ci parlano
lo descrivono come un eroe minore di un'Iliade alternativa, intento
a lanciare nel vuoto della sua solitudine messaggi di fuoco ma senza scomporsi più di tanto perché
ha imparato la compostezza nelle
scuole di partito: «Non ci arrenderemo mai all'anti-democrazia che
ci vuole rendere schiavi a casa nostra».
Fa il duro Alexis: «Le banche
chiuse sono colpa delle istituzioni
europee». Oppure: «Il popolo é
con me, come si vedrà nel referendum». Anche se i sondaggi che ha
sul tavolo in realtà lo preoccupano. Questa vita quotidiana del leader nei giorni della grande tempesta è un'esistenza di isolamento.
Interrotta dalle telefonate della
compagna Betty, più radicale di
lui, che gli dice da casa: «Guai a te,
se cedi all'arroganza padronale
della Merkel». All'ultima offerta riservata che la Cancelliera gli ha
fatto arrivare nel bunker, Alexis
ha risposto di no. La Merkel gli ha
telefonato per dirgli, anche a nome del leader socialdemocratico
tedesco, Gabriel: «Scarica Anel e
fai entrare Theodorakis, e vedrai
che con questo nuovo esecutivo
più moderato l'accordo lo troveremo senza grandi problemi». Insomma via i fascisti populisti e anti-semiti che governano con Tsipras il rosso e porte aperte all'europeista-riformista Theodorakis,
ex star del giornalismo anti-casta
e ora leader di un suo partito apprezzato a livello continentale.
Tsipras ha risposto di no. Vuole
vendere cara la pelle sua e del suo
popolo. Tra la crescente contrarietà di alcuni pezzi grossi dell'esecutivo. I quali lo vanno a trovare nel
IL PRESSING
TUTTO PRIVATO
DELLA MOGLIE
BETTY, VERA
PASDARAN DELLA
LINEA DURA
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
La sfida di Alexis nel bunker:
pronto a lasciare, così si vota
Il leader invisibile, da giorni si mostra `La proposta di Merkel: liberati almeno
al suo popolo soltanto con messaggi tv della destra anti-Ue. Ma la risposta è no
`
dracma, accomunerebbe tutta la
sinistra disponibile e tutta la destra disponibile. Con i nazisti di Alba Dorata, ora alleati di Tsipras
nella partita referendaria, che non
farebbero le barricate contro un
tale pasticcio. E intanto, nel
bunker, le parole del leader così
riempiono la solitudine del potere: «La mia forza sta nella forza
dei greci». La forza di Tsipras sta
nel fatto che i greci sono statalisti
come lui, non amano i cambiamenti e lo hanno votato cinque
mesi fa proprio in odio alle tentate
riforme del governo di allora. Ma
anche la sua debolezza ha a che vedere con i greci. Il quali, anche
quelli che voteranno no, non hanno scelto Tsipras per essere portati fuori dall'euro e dall'Europa.
YBRIS E CATARSI
Alexis Tsipras (foto AP)
bunker di Palazzo Maximou, la sede del premier, ma non condividono più la linea dura da «governo
della montagna» che era quello
creato dai partigiani greci nel '44.
TRE SCENARI
Il discorso tv di Tsipras visto
nei bar di Atene (foto AP)
Il vice-premier Dragasakis, Stathakis ministro dello sviluppo economico, Panusis ministro dell'Interno, loro e altri moderati di Syriza cercano di convincere l'eroe
Alexis della possibilità di un go-
verno meno barricadiero, ma lui
niente. «Romperemo le reni all'Europa», sembra essere il grido che
rimbomba nel bunker. Gli scenari
che Tsipras ha davanti agli occhi
in questa fase terribile sono tre,
ma prende in considerazione solo
il primo. Che è questo: andare
avanti comunque, anche se vince
il sì nel Greferendum, tentando
nuovi negoziati. E se l'Europa s'impunta, finirà per dimettersi tentando la carta di nuove elezioni.
Lo scenario numero due, con un
governo di unità nazionale tra opposizioni e moderati di Syriza, a
guida Theodorakis o Sturnaras
(ipotesi in ascesa e lui è ex ministro delle finanze e attuale governatore centrale), Tsipras non lo
prende neanche in considerazione. E quasi sarebbe più portato all'
idea - terzo scenario, horror - di un
governo nazionalista e fascio-comunista che, sulla base dell'odio
per l'Europa e del ritorno alla
Il paradosso del quesito referendario
si decide su un piano che non esiste più
LA CONSULTAZIONE
Tsipras ieri nel suo nuovo
intervento in tv (foto AP)
Manifesti per il No al
referendum (foto AP)
ROMA Su cosa si vota in Grecia?
La domanda, a prima vista, potrebbe sembrare banale. Nella
realtà non lo è. Anzi. È da giorni,
da quando Alexis Tsipras ha annunciato il ritiro dal tavolo negoziale proclamando un referendum, che se ne discute. Il quesito referendario chiede ai cittadini greci, testualmente, «dovremmo accettare la proposta di accordo del 25 giugno 2015 presentato dalla Commissione europea, la Banca Centrale europea e
il Fondo Monetario Internazionale, composto da due documenti che formano insieme una
proposta unica?». Ecco. Il primo
punto è che si tratta di due lunghi documenti tecnici scritti in
inglese, difficili da comprendere
da un tecnico, figurarsi da un
semplice cittadino. C’è poi un altro aspetto, più importante. In
realtà la proposta di accordo del
25 giugno è bella che morta e sepolta. Che i greci la accettino o
meno, sul tavolo quel testo non
c’è più. Quell’accordo serviva
per ottenere i 7,2 miliardi di aiuti del vecchio piano e pagare la
rata da 1,6 miliardi al Fondo Monetario scaduta ieri. Il referendum, insomma, in nessun modo
potrà portare indietro le lancette dell’orologio. Da lunedì, una
volta che i greci avranno votato,
si dovrà ripartire da zero. Lo ha
spiegato bene ieri il vice presi-
IL VICE PRESIDENTE
DELLA COMMISSIONE UE
DOMBROVSKIS:
LA CONSULTAZIONE
NON PUÒ ESSERE
VERAMENTE VALIDA
-TRX IL:01/07/15
Nelle tragedie greche, dopo la
ybris, cioè la tracotanza e l'auto
esaltazione, vince la nemesi e poi
la catarsi. Quest'ultima al momento sembra impossibile. Mentre sono all'insegna della nemesi queste
ore di Alexis, quando non composte sugli schermi. Aveva promesso dopo il trionfo elettorale che «ci
libereremo della Merkel, uno dei
politici più pericolosi che ci sono»,
e ora trascorre le notti insonni telefonando a Frau Angela la quale
sembra pensarla come a suo tempo il connazionale Friedrich Nietzsche: «In Grecia gli spiriti profondi, scrupolosi e seri sono l'eccezione». E si trova sempre la Merkel
dall'altra parte della barricata. E
giura alla compagna Betty, madre
super-combat dei suoi due figli
uno dei quali si chiama Ernesto
come il Che, che non la tradirà politicamente con la Cancelliera. E
dunque la nemesi fa compagnia al
fantasma del Partenone. Che vive
il suo isolamento come una terapia di concentrazione. Nella quale, più che il pugno chiuso, fa gli
scongiuri.
Mario Ajello
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dente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, che ha
la delega sull’euro. Il referendum di domenica prossima, ha
spiegato, «non è veramente valido, perché chiede di votare su
una proposta che non è più valida, pensata per un programma
che non esiste più. È piuttosto
un voto sulla volontà di cooperare con l’Unione europea». Un altro dubbio lo ha espresso il portavoce generale del segretario
del Consiglio d’Europa, Thorbjoern Jagland, secondo cui la consultazione non rispetta gli «standard» fissati dal Consiglio stesso
perché troppo tardivo. Il punto
centrale del referendum, come
hanno ben chiarito sia Angela
Merkel che Matteo Renzi, è politico. La vera domanda posta ai
greci domenica è se vogliono
continuare a stare nell’euro oppure no. Questa è la posta in gioco.
A. Bas.
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22:54-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/07/15-N:
6
Primo Piano
LO SCENARIO
ROMA Un accordo che permetta
alla Grecia di archiviare le proprie preoccupazioni finanziarie
immediate e provare a riprendere la via della crescita, con il sostegno della comunità internazionale. Oppure una rottura definitiva, che porterebbe Atene al
default e con tutta probabilità
ad un’uscita di fatto dall’euro. In
mezzo a questi due scenari, il
più roseo e quello che invece
nessuno pare augurarsi, ci sono
una serie di possibilità intermedie, legate a variabili che non sono solo economiche ma anche e
forse soprattutto politiche. A tre
giorni dal giorno del referendum, non sono però chiare nemmeno le posizioni di partenza.
L’ultima richiesta della Grecia
rinvia ad un terzo programma
di salvataggio, che si svilupperebbe attraverso il braccio operativo dell’Esm - il Fondo di stabilità europeo che fino ad oggi
non è ancora entrato in campo per un importo di 29,1 miliardi
di euro. Risorse a cui Atene potrebbe attingere per far fronte ai
consistenti pagamenti in programma nei prossimi mesi. Contemporaneamente si dovrebbe
impegnare ad implementare il
programma di riforme, seppur
eventualmente rivisto in base alle correzioni indicate dal premier Tsipras.
Giovedì 2 Luglio 2015
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Il default o un nuovo piano
le due strade dopo le urne
Un’intesa allontanerebbe l’emergenza `Con una rottura banche senza liquidità
e al centro tornerebbe il dossier riforme probabile doppia circolazione monetaria
`
Esito positivo
Esito negativo
1
Le scadenze
Con nuove risorse
finanzarie Atene
potrebbe far fronte
senza troppi assilli ai
pagamenti in
programma nei
prossimi mesi
2
La ripartenza
3
I controlli
Il governo greco può
focalizzare la propria
attenzione su un
nuovo piano di
riforme in grado di
riportare il Paese alla
crescita
Dovrà essere definito
un sistema di
verifiche
internazionali che
eviti gli eccessi di
quelli affidati alla
vecchia troika
Statunitensi
12
Britanniche
12
Francesi
Italiane
I TRATTATI EUROPEI
13,2
Tedesche
ACQUE INESPLORATE
La sospensione delle trattative
ha però reso questa ipotesi un
po’ più complicata: in caso di vittoria dei no dovrebbero essere i
creditori ad accettare la proposta greca, sulla spinta del voto
popolare, fatto però che appare
tutt’altro che scontato. Nel caso
in cui invece prevalessero i sì,
allorà è possibile che la trattativa, eventualmente con un altro
interlocutore a rappresentare il
governo di Atene, riparta dai
Esposizioni bancarie
Fondi prestati dalle banche dei maggiori Paesi a soggetti ellenici (aziende,
istituti di credito, amministrazioni pubbliche)
Cifre in miliardi di dollari
1,6
1
I bond della Bce
2
Gli sportelli
3
La valuta
1,3
Fonte: Banca Regolamenti Internazioali (dati a fine 2014)
giorni precedenti alla convocazione della consultazione popolare. Potrebbe concretizzarsi comunque uno scenario di intesa,
magari con condizioni un po’
più vincolanti per la Grecia, che
sarebbe comunque in condizione di gestire l’emergenza finanziaria. È chiaro però che il governo, vecchio o nuovo che sia, dovrebbe anche dimostrare di essere in grado di rimettere in moto
l’economia, in modo da evitare
un nuovo avvitamento della situazione tra qualche mese. E dovranno quindi essere definite anche nuove modalità di verifica,
rispetto al sistema basato sulle
ANSA
missioni della troika.
Se invece l’accordo alla fine
non dovesse essere trovato, verosimilmente in conseguenza di
una vittoria dei no al referendum, allora si entrerebbe in
quelle acque inesplorate di cui
ha parlato più volte il presidente
della Bce Mario Draghi. E il primo evento dalle conseguenze
potenzialmente devastanti riguarda proprio la banca centrale: il 20 luglio scadono 3,5 miliardi di obbligazioni elleniche detenute da Francoforte. Non onorare questo impegno avrebbe conseguenze più gravi del mancato
pagamento al Fondo monetario,
che del resto si materializzerà in
quanto tale solo a fine mese. Con
tutta probabilità infatti le banche greche non avrebbero più
accesso alla liquidità del programma Ela e quindi di fatto
non potrebbero più contare su
una banca centrale: qualcosa
che somiglia molto all’anticamera dell’uscita dalla moneta unica. Contemporaneamente il governo di Atene si orienterebbe
con tutta probabilità a non rispettare nemmeno altre scadenze di pagamento. L’unico margine di negoziato a quel punto riguarderebbe la possibilità di pilotare in una certa misura il default, piuttosto che lasciarlo
svolgere in modo del tutto incontrollato.
Il 20 luglio scadono
3,5 miliardi di bond
greci oggi in mano
alla Bce: Atene non
sarebbe in grado di
onorare i propri
impegni
Gli istituti di credito
si vedrebbero
tagliare i
rifornimenti di
liquidità da parte
della Banca centrale
europea
Il governo greco non
disporrebbe più di
euro e dovrebbe
probabilmente
adottare una nuova
valuta, deprezzata
rispetto all’euro
-TRX IL:01/07/15
Ma è possibile che una Grecia in
default possa comunque restare
all’interno della moneta unica?
Su questo punto c’è una divaricazione tra l’aspetto strettamente giuridico della vicenda e quello più concreto e fattuale. In base ai Trattati europei non è prevista la possibilità di uscire semplicemente dall’area euro: bisognerebbe abbandonare del tutto
l’Unione europea, scelta che un
Paese sulla carta deve adottare
di propria volontà. Quindi formalmente Atene potrebbe rimanere nell’euro. Allo stesso tempo però il governo si troverebbe
con tutta probabilità a non disporre di liquidità in questa valuta, essendosi precluso le fonti
di finanziamento. A quel punto
sarebbe inevitabile usare altri
mezzi di pagamento, che si chiamino dracma o abbiano denominazioni più fantasiose. Inizierebbe così un regime di doppia circolazione, con la nuova moneta
nazionale ovviamente molto
svalutata rispetto a quella europea. E il finale della tragedia sarebbe tutto da inventare.
Luca Cifoni
23:07-NOTE:
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/07/15-N:RCITTA’
7
Primo Piano
IL VERTICE
dal nostro inviato
BERLINO In mattinata, nell’aula
magna dell’università Humboldt,
Matteo Renzi aveva detto di lavorare «minuto per minuto per evitare il dramma e la dracma» alla
Grecia. Ma dopo un faccia a faccia
di un’ora con Angela Merkel e dopo avere incassato la promessa di
un forte sostegno sul fronte dei migranti, il premier italiano - che
non ha mai voluto entrare davvero in partita e tantomeno andare
in soccorso di Alex Tsipras - decide di sposare la linea della Cancelliera tedesca: prima il referendum
di domenica, «se si farà...», e soltanto dopo una nuova trattativa
con il governo ellenico.
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Renzi, patto con Merkel
niente sconti ad Atene
`E la Cancelliera offre sponda sul nodo
Faccia a faccia a Berlino: il referendum
è un errore. In serata telefonata con Obama della redistribuzione dei rifugiati tra i 28
`
Il centrodestra
LE CONCLUSIONI
Le due delegazioni parlano di «ottima chimica» tra Renzi e la
Markel. Garantiscono «piena sintonia». In più il premier italiano fa
trapelare di essere felice se ci sarà
un’intesa in extremis, «ma al momento è davvero difficile». E boccia apertamente e senza giri di parole la decisione del governo greco di indire un referendum: «Insieme ad Angela ne abbiamo parlato
a lungo, quel referendum è stato
un grave errore». Con la Merkel
che gli sorride stretta nella sua
giacca color salmone, Renzi va poi
giù duro su Tsipras, la cui eventuale vittoria potrebbe aprire seri problemi anche in Italia dando fiato al
fronte euro-scettico: «Non è pensabile che abbiamo smesso di pagare le baby pensioni agli italiani,
per farle fare ai greci. E non è neppure pensabile che noi lottiamo
contro l’evasione fiscale, mentre
gli armatori di Atene non pagano
le tasse. Gli aiuti si ottengono in
cambio di riforme: in una comunità le regole vanno rispettate».
Per dare forza al patto con la
Cancelliera, da cui è tagliato fuori
Hollande, Renzi si spinge a definirsi «più preoccupato dal terrorismo» che dal default greco. «Per i
nostri conti pesa più una sentenza
della Corte costituzionale sui pensionati, che lo spread...». In poche
parole: «La questione greca non è
IL CAPO DELL’ESECUTIVO
BACCHETTA JUNCKER:
«SCELTA AZZARDATA
SOSTENERE IL SÌ
MA PREOCCUPA DI PIÙ
L’ALLARME TERRORISMO»
Berlusconi: la Ue non perda
la Grecia. E attacca Tsipras
«L'Europa non può permettersi
di perdere la Grecia:
significherebbe accettare l'idea
che l'integrazione europea è
reversibile, che dall'Europa si
entra e si esce». Lo scrive
Berlusconi in una lettera al
Giornale. «Bisogna ridiscutere a
fondo le regole di convivenza in
Europa. Il governo però ha gravi
responsabilità, Tsipras
rappresenta a sinistra peggiore».
Angela Merkel e Matteo Renzi (foto ANSA)
poi così centrale e non è il paradigma della nuova Europa».
Derubricata l’eventuale uscita
di Atene dall’euro a questione secondaria, Merkel e Renzi sono
passati allo scambio di affettuosità. «Le riforme italiane sono impressionanti, le prospettive di crescita sono finalmente buone. Complimenti Matteo!». E Renzi: «Cara
Angela, è vero, l’Italia è ripartita. E
grazie a te al Consiglio Ue abbiamo risolto la questione delle quote
per i profughi. Se a volte abbiamo
idee diverse e discutiamo, poi ci
confrontiamo davanti a una birra
o a una bottiglia di vino e raggiungiamo una posizione comune».
LA GIORNATA
In mattinata lontano dalla sede
della Cancelleria, all’università a
Humboldt, Renzi invece aveva
usato toni non proprio merkeliani. Aveva picchiato duro contro il
presidente della Commissione,
Jean-Claude Juncker, e i politici
(soprattutto tedeschi) che si sono
spesi per il “sì” al referendum greco: «Scelta azzardata. Se Bruxelles
o altre capitali ci mettono il naso,
se il referendum si trasforma in
una gara tra le facce dei leader europei e quella di Tsipras, si fa il più
grande regalo a Syriza». Soprattutto, Renzi si era proposto come paladino di una «Terza via»
tra l’irresponsabilità (Tsipras) e
l’austerità (Merkel): «La Ue per
come è stata costruita a livello
economico ha fallito. Sono stati
tagliati tutti gli investimenti e
senza investimenti non c’è crescita, non c’è futuro».
Nell’università che fu di Marx,
Engels, Marcuse e Schopenhauer, Renzi (applauditissimo), aveva chiesto di «scrivere
una nuova pagina dove ci sia il
coraggio della crescita e non solo il totem dell’austerità». L’Europa «non può essere solo una
business community, ha bisogno di un’anima». Nella nuova
pagina che Renzi vorrebbe scrivere, la Ue deve allargare i confini: «L’Europa a 28 è stata forse
un’accelerazione troppo forte»
in mancanza di un’architettura
politica comune, «ma se non lo è
stata, allora va allargata. Penso
all’Albania e alla Serbia».
Ma il passaggio più forte, Renzi l’aveva dedicato alla Russia,
violando in parte i dogmi dettati
da Washington e accettati da
Bruxelles: «Mosca deve rispettare la sovranità dell’Ucraina e ritengo che la risposta della comunità atlantica sia corretta», era
stata la partenza. Poi l’affondo:
«L’identità europea non può essere costruita come contraltare
alla Russia. Mosca deve tornare
partner nella lotta al terrorismo.
Lasciarla fuori è un errore politico». Non a caso proprio di lotta
al terrorismo, ma anche di Libia
e Grecia lo stesso Renzi ha parlato a telefono in serata con il presidente Obama.
Alberto Gentili
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Padoan: per noi ripercussioni limitate
E i bassi tassi spingono i conti italiani
I DATI
ROMA Mentre le acque intorno alla Grecia sono sempre più agitate, il barometro dei conti pubblici per il nostro Paese continua a
segnare sereno. Un’evoluzione
incontrollata della crisi avrebbe
naturalmente qualche conseguenza: le turbolenze sul mercato dei titoli sovrani lambirebbero
i nostri Btp, che pure possono
contare sullo scudo degli acquisti della Bce. Nei primi mesi dell’anno, ed in realtà già nel corso
del 2014, le condizioni sono state
però quanto mai favorevoli. Ce
n’è una traccia evidente anche
nel conto economico trimestrale
delle amministrazioni pubbliche
diffuso ieri dall’Istat, e relativo
appunto al primo trimestre 2015.
L’indebitamento netto, ovvero il
disavanzo di competenza calcolato con i criteri europei, ha toccato il 5,6 per cento del Pil, un valore in diminuzione rispetto al 6
dello stesso periodo dello scorso
anno.
Si tratta di livelli ben più alti rispetto al 3 per cento entro il quale il defict italiano si deve collocare a fine anno (per il 2015 l’obiettivo è il 2,6) ma legati al calenda-
rio, visto che nel primo trimestre
il bilancio dello Stato non può fare affidamento sui versamenti
delle imposte dirette.
LA DISCESA
Il saldo primario, ovvero il saldo
tra entrate e uscite che non tiene
conto degli interessi passivi, è invece sostanzialmente stabile in
raffronto al 2014. La differenza la
fa in larga parte la spesa per interessi, che si è ridotta di quasi 2
miliardi e mezzo, ovvero del 14
per cento. È una conseguenza
della fortissima discesa dei rendimenti che si era già manifestata
nel periodo precedente. Questa
tendenza, proseguita nel 2015 fino alla metà di aprile quando i
tassi hanno toccato livelli storicamente bassissimi, ha permesso
al Tesoro di approvvigionarsi a
condizioni molto favorevoli; ga-
NEI PRIMI TRE MESI
DELL’ANNO
SI È RIDOTTA
DI QUASI 2,5 MILIARDI
LA SPESA
PER INTERESSI
rantendo così ulteriori risparmi
e mettendo il nostro Paese in condizioni di tutelarsi dalla risalita
dei tassi, che probabilmente proseguirà nel corso del 2015.
BENE IL FABBISOGNO
Nella stessa giornata di ieri il Tesoro ha diffuso i dati relativi al
fabbisogno dello Stato fino al mese di giugno: sono valori di cassa
e relativi solo ad una fetta della
macchina pubblica. L’andamento si conferma favorevole.
L’avanzo del mese appena concluso, 12,3 miliardi contro i 7,5
del giugno 2014, porta il fabbisogno (ovvero il disavanzo) del semestre a 21,5 miliardi, quasi 20 in
meno rispetto all’anno passato.
Su questo risultato positivo incidono anche alcune operazioni
straordinarie, tra cui il versamento di una quota dovuta dall’Italia al Fondo di stabilità europeo (Esm) che ha pesato sul 2014
ma non si è ripetuto quest’anno.
Se questo dicono i numeri fin
qui, sul futuro sono arrivate le
rassicurazioni del ministro Padoan: intervenuto alla Camera ha
detto di non temere dalla crisi
greca «ripercussioni di ampia
portata sulla nostra economia».
Questo perché «l’esposizione del-
-TRX IL:02/07/15
Pier Carlo Padoan (foto BLOW UP)
le nostre banche è limitata, e la ripresa economica, il consolidamento dei conti e le riforme permettono l’assorbimento di possibili shock». Anche le reazioni dei
mercati finanziari secondo il ministro «non indicano alcuna presenza evidente di segni di contagio». E l’eventuale necessità di
aiutare ulteriormente Atene non
avrebbe impatto sui nostri conti
pubblici, perché gli interventi di
sostegno passerebbero proprio
attraverso l’Esm, a cui l’Italia ha
già dato il proprio contributo.
L. Ci.
00:52-NOTE:RCITTA’
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 10 - 02/07/15-N:
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Primo Piano
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Arrestati i jihadisti
della porta accanto
volevano unirsi
ai miliziani in Siria
`Doppia operazione antiterrorismo di Digos e Ros a Milano
e nella Capitale. In carcere quattro italiani aderenti all’Isis
IL BLITZ
ROMA La minaccia terroristica
corre sul web, si insinua nelle case, nell’educazione dei figli, e diventa ogni giorno più concreta.
L’Italia cerca di correre ai ripari
e, ieri, due distinte operazioni di
polizia hanno portato all’arresto
di una intera famiglia di italiani,
e di tre stranieri dediti al proselitismo. In mattinata, a Milano, la
Digos ha eseguito le ordinanze di
custodia cautelare nei confronti
di Maria Giulia Sergio, la lady
Jihad nata a Torre del Greco, residente a Inzago, convertita all’Islam con il nome di Fatima
Zahra, e di altre nove persone,
tra le quali il marito albanese, i
genitori e la sorella. Due ragazzi
e le loro famiglie. La coppia che
parte per combattere al fianco
dell'Isis dopo un matrimonio
combinato nella moschea di Treviglio, in provincia di Bergamo.
E i parenti che a un certo punto
decidono di seguire le orme dei
figli: si convertono anche loro,
vendono i mobili, rinnovano il
passaporto e organizzano il viaggio via Skype in Siria. Scrive il gip
Ambrogio Moccia nel provvedimento restrittivo, il gruppo rappresenta «una minaccia alla pace,
alla
sicurezza
e
all’incolumità pubblica in ambito internazionale». E il ministro
dell’Interno Angelino Alfano
commenta le due operazioni: «È
una giornata importante contro
il terrorismo, perché le forze di
Polizia e la magistratura hanno
duramente colpito cellule che
operavano in Italia».
Nelle stesse ore, il Ros dei Carabi-
IL RUOLO CHIAVE DI
MARIA GIULIA: OGGI
SI CHIAMA FATIMA
E VIVE NEL CALIFFATO
UNA CELLULA QAEDISTA
RECLUTAVA SUL WEB
nieri ha smantellato una cellula
qaedista attiva sul web specializzata nella formazione del «terrorista fai da te». L’indagine è stata
denominata “Jweb 7”, ed è «la
prima nel nostro paese riguardante uno dei forum affiliati ad
al Qaeda». In manette sono finiti
il tunisino Ahmed Masseoudi, di
29 anni, e il marocchino Abderrahim El Khalfi (37), il primo residente in passato con la famiglia a Guidonia Montecelio (il padre ha prestato servizio all'ambasciata tunisina), e l'altro nella Capitale. Il terzo indagato, già detenuto in Marocco per reati di terrorismo, è il marocchino
Mohammed Majene, di 27 anni.
Sono tutti accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale.
IL FORUM
All’attenzione dei carabinieri è
finito un forum dal nome che è
tutto un programma: “i7ur”. Un
acronimo arabo che sta per
“Ashak al-Hur”, in italiano
IN TV Maria Giulia Sergio, divenuta Fatima, era stata intervistata in un programma di Canale 5 (foto ANSA)
“Amanti delle vergini”, «denominazione - sottolineano - fortemente simbolica, in quanto le
Hur sono le vergini assegnate in
Paradiso ai martiri morti in battaglia». È proprio quest'ultimo
l'aspetto su cui si sono concentrati gli investigatori. Si tratta del
fenomeno, che preoccupa molto
gli uomini dell'antiterrorismo,
dei cosiddetti “lupi solitari” e dei
terroristi “homegrown”. Gli organizzatori del forum facevano
leva soprattutto sull'effetto provocato dagli attentati terroristici
più clamorosi - fino a quelli recenti in Francia - per enfatizzare
l'importanza della «jihad individuale», di cui questi attentati erano un «lodevole esempio». «Viene così riproposta la tesi - sottolineano i carabinieri - secondo cui
la scelta migliore per chi vuole
compiere la jihad è restare nei
Paesi occidentali e compiere atti
terroristici, il cui effetto è di gran
lunga superiore a eventuali azioni nei teatri di conflitto».
IL MATRIMONIO
Nell’inchiesta di Milano, invece,
inizia tutto con un matrimonio,
un «martese» in lingua albanese.
Due i gruppi familiari coinvolti:
4 italiani e 5 albanesi, più una canadese che ha avuto un ruolo di
intermediaria. Cinque persone
sono state arrestate, mentre altre 5 sono ancora ricercate e con
tutta probabilità si trovano in Siria. Tra i latitanti c'è anche Fatima Zahra che, per abbracciare il
Califfato, ha sposato Aldo Kobuzi, coetaneo albanese. Arrestati i
-TRX IL:01/07/15
familiari della ventisettenne: papà Sergio, mamma Assunta Buonfiglio e la sorella Marianna. Erano in procinto di partire per la Siria ma gli investigatori li hanno
bloccati. Volevano raggiungere
la figlia nei territori del Califfato,
mentre lei aveva già cominciato
l’addestramento con le armi.
«Non sono emersi elementi che
fanno pensare ad attentati in Italia - ha chiarito il procuratore milanese Maurizio Romanelli - In
questa indagine le moschee non
hanno un ruolo significativo e
non emergono dati sul reclutamento di migranti in Italia. È tutto verso l'estero. È preoccupante
il flusso da tutta Europa verso il
Califfato».
Cristiana Mangani
22:53-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 02/07/15-N:
11
Primo Piano
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
La convertita
Maria Giulia Sergio, 'Fatima Az Zahra', 27 anni
scrive su
Facebook
"Allahumma
dacci la vittoria
sui miscredenti"
(dicembre 2010)
provincia di Grosseto
frequenta la famiglia
albanese del secondo
marito
Inzago (Mi)
qui vive con padre,
madre e sorella:
tutti si convertono
all'Islam
Treviglio (Bg)
frequenta la moschea;
sposa un marocchino
SIRIA
attualmente combatte a
fianco dell'Isis insieme
al marito, Aldo Kobuzi,
27enne, e alla suocera
Lushnje (Albania)
luogo d'origine
della famiglia
dell'attuale marito
Roma
da qui sarebbe partita
con un aereo diretto
a Istanbul
Torre del Greco (Na)
città d'origine
GLI ALTRI FOREIGN FIGHTERS ITALIANI
65
hanno avuto a che fare
con il nostro Paese
Giuliano Ibrahim
Delnevo
Di Genova
Convertito all’Islam
nel 2008
Morto in Siria
nel giugno del 2013
a 23 anni
Meno di 10 sono italiani
o naturalizzati italiani
Anas El Abboubi
“Anas Abdu Shakur”
Giampiero F.
35 anni di Reggio C.
Trasferitosi in Spagna
È in carcere in Iraq
per terrorismo
internazionale
21 anni, marocchino
naturalizzato italiano
Fondatore della filiale
italiana di Sharia4
Arrestato nel 2013
Secondo la famiglia
sarebbe in Siria
ANSA
LA STORIA
INZAGO Lo vedevano passare in bicicletta, la barba sempre più lunga: «Io lo chiamavo il talebano,
ma per ridere» dice Vincenzo. «Io
gli urlavo: ma dove vai con quella
barba? Così, per ridere» racconta
un’amica. Fino a ieri mattina
quando a Inzago tutti hanno
smesso di ridere. Sono arrivati i
poliziotti coi cappucci in testa, sono entrati in casa del «talebano»,
hanno portato via lui, la moglie, e
la figlia Marianna. Accusa: terrorismo internazionale. E allora le
burle dei giorni passati si sono trasformate in incredulità: possibile?
Da qualunque parte la si guardi, quella della famiglia Sergio è
una storia sbagliata. Sono di Torre del Greco, e lì vivevano fino a
dodici anni fa: padre, madre, due
figlie. A Inzago, che è a metà strada fra Milano e Bergamo, arrivarono per bisogno. Lui in Campania aveva perso il lavoro, in casa
soldi non ne entravano più, scelsero questo posto grazie alle dritte
di un conoscente. All’inizio non fu
facile, chiesero perfino aiuto alla
Caritas, poi Sergio Sergio (il nome
uguale al cognome) trovò un impiego: operaio in una ditta di elettrodomestici. La svolta tanto attesa.
Poi l’altra svolta, molto meno
attesa, molto meno prevedibile.
Il delirio di Fatima: «A Roma
ci sarà una grande battaglia»
`«Stiamo ammazzando tutti i miscredenti
La ragazza è stata addestrata in Iraq
Su Skype le conversazioni con i genitori presto prenderemo la Turchia, poi l’Italia»
`
LE INTERCETTAZIONI
ROMA C’è una frase che Maria Giulia
Sergio, convertita in Fatima, dice ai
suoi genitori e chiarisce quale sia
l’obiettivo del terrore: «Noi qui stiamo ammazzando i miscredenti per
poter allargare lo stato islamico...La
terra dello Sham è ormai quasi tutta
conquistata eil progetto delCaliffato
si concluderà con la conquista della
Turchia, poi della Giordania infine
di Roma, dove si svolgerà una grande battaglia... Manca pochissimo. La
giovane italiana, ventisette anni, si
esalta con le esecuzioni, le teste mozzate e le lapidazioni. È considerata
dagli inquirenti la prima foreign fighter italiana, addestrata per mesi
per combattere a fianco delle milizie
del sedicente stato islamico in Siria,
jihad nel daarakufr (terra della miscredenza)? Uccidere i miscredenti!!!». Per questo esulta dopo la
strage di Charlie Hebdo del 7 gennaio scorso: «Hanno preso in giro
il Profeta, loro (i terroristi, ndr)
hanno esattamente obbedito all'ordine dell'emiro dei credenti che
considera il loro atto lecito».
dovesi trova tuttora. «Èilprofeta che
hadetto - insisteFatima - chea Roma
ci sarà una grande battaglia. Moriranno tantissimi mujaheddin. Tutto
sta accadendo come ha detto il profeta,pace e benedizione su di lui».
LE STRAGI
L’ordinanza di custodia cautelare
ricostruisce le fasi precedenti all’arrivo della donna in Siria a settembre scorso. Maria Giulia si reca
lì per raggiungere il marito albanese “mujaheddin” (dopo l'addestramento in Iraq), Aldo “Said” Kobuzi, ma prima incita via Skype «tutto il nucleo familiare», invitando
loro a seguire il messaggio del «califfo Abubakr Al Baghdadi». Per
lei, come per il leader dell'Isis, il
«musulmano che non può raggiungere lo stato islamico è chiamato a
L’ARRUOLATORE
compiere obbligatoriamente il
jihad nel luogo in cui si trova, e il
jihad consiste nell'uccidere i miscredenti». Nella conversazione,
intercettata dalla Digos, la sorella
Marianna, arrestata anche lei, le
chiede: «Il jihad qui in cosa consiste?». E Fatima, che era anche
pronta al «martirio», risponde: «Il
Assunta e Sergio, i convertiti
con il sogno dell’auto nuova
LA METAMORFOSI Sergio Sergio
(sopra) e sua moglie Concetta
prima e dopo la conversione.
Dalla provincia di Napoli, si
erano trasferiti al Nord. In alto,
la casa dei Sergio a Inzago.
La secondogenita, Maria Giulia, si
innamora di un magrebino, lo
sposa, sposa anche la sua religione. E il suo fanatismo. Anzi, va oltre: a un certo punto lo lascia perché lui è troppo poco radicale,
mentre lei comincia a vaneggiare
di guerra santa, di lotta agli infedeli. In casa donna Assunta - la
madre - non sa più che pensare,
ma si adegua. Il padre si prende
dalla figlia rimbrotti quotidiani:
«Sei tu in casa che devi comandare, sei tu che devi dire alla mamma cosa fare e non fare».
me dell’Islam è inconcepibile,
penso che lo sia anche per lei, almeno così ho sempre creduto». E
Maria Giulia? «La frequentavo all’inizio della sua conversione, poi
i rapporti si sono sfilacciati».
CONVERSIONI IN FAMIGLIA
IL FUORISTRADA E IL MITRA
Quando Maria Giulia scompare è
la fine dell’estate scorsa. Lei ormai è in Siria, votata alla causa
dell’Isis, ha un nuovo nome: Fatima Az Zahra. In casa però ha lasciato il segno: ha convertito all’Islam Sergio e Assunta, i genitori.
Lui si fa crescere la barba, lei comincia a girare col velo. I vicini,
che li conoscono come persone
un po’ intimidite dalla vita, non
sanno che pensare. Per non parla-
LA FIGLIA LI AVEVA
CONVINTI A CAMBIARE
VITA E PARTIRE
AVEVANO GIÀ RITIRATO
I RISPARMI DALLA
BANCA: 25 MILA EURO
re dell’altra figlia, Marianna, 31
anni, che coltiva il mito della sorella forte, coraggiosa. Parlano
via Skype: «Come si fa la jihad qui
in Italia?». E Maria Giulia: «Uccidendo i miscredenti».
Al centro islamico, due stanzette sopra il supermercato di Inzago, cascano dalle nuvole. Certi di-
scorsi dicono di non averli mai
sentiti fare. Fatima, una marocchina madre di tre figli, nel suo
perfetto italiano è esplicita: «Marianna fino a ieri veniva quasi
ogni giorno da me, per darmi una
mano coi bambini. Insieme andavamo a pregare, parlavamo di religione. Ma per me uccidere in no-
Un piccolo appartamento al primo piano di una palazzina gialla,
le tapparelle blu, un vaso di gerani al balcone. E’ la casa dei Sergio,
negli ultimi mesi ci si erano rintanati senza sapere che la polizia li
ascoltava e li controllava. La figlia
guerriera li chiamava dalla Siria:
«Venite anche voi». La madre frenava, il padre tentennava. Lei, Maria Giulia, lo allettava: «Con tremila euro ti danno un fuoristrada e
un mitra». L’altra figlia insisteva:
«Andiamo anche noi». Una follia.
In giro si comportavano come
sempre, con mitezza. In casa ordivano la fuga: lui, il capofamiglia,
si era licenziato nei giorni passati
e aveva prelevato in banca 25 mila
euro. Il fanatismo fa proseliti fra i
più sprovveduti.
Renato Pezzini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:01/07/15
Nelle carte, inoltre, sono evidenziati i rapporti tra i due nuclei familiari, quello di Maria Giulia e quello
di Aldo (sposati con un matrimonio combinato), con arruolatori e
reclutatori dell'Isis, tra cui il turco
Ahmed Abu Alharith «coordinatore dell'arrivo dei foreign fighters in
Siria», un libico «coordinatore dell'
invio dei combattenti» e Abu Sawarin «responsabile dei francesi in
arrivo nel territorio dello stato islamico». Un dato molto interessante, dal punto di vista investigativo,
è emerso dall’analisi dei tabulati di
un arruolatore, ed è la mappa «della provenienza degli aspiranti
combattenti»: Afghanistan, Algeria, Marocco, Arabia Saudita, Georgia, Libia, Libano, Francia,
Oman, Svezia, Iraq, Svizzera e San
Marino. Già lo scorso febbraio, come emerge dalle intercettazioni,
Fatima stava «imparando a sparare» con il kalashnikov e voleva «inviare un video alla famiglia dell'impresa, ma Said glielo ha impedito
per evitare i rischi di intercettazioni». E Donika Coku, madre di Aldo
e anche lei destinataria dell'ordinanza e latitante in Siria, diceva:
«Mi trema il corpo perché ho visto
tagliare la testa a due kosovari».
Poi anche il racconto da parte di
un'altra indagata della lapidazione a cui avrebbe partecipato il marito di Fatima: «Ha detto Said che
un giorno avevano ammazzato un
ragazzo perchè aveva fatto “zinà”
con una donna, l'hanno picchiato
con i sassi, fin quando è morto«.
D'altronde, spiegava Fatima, «se
voi qui vedete i mujaheddin cosa
fanno per amore di Allah... lasciano case, soldi, mogli, figli, e vengono qui, vanno a combattere
mujaheddin che hanno 15-16 anni
che ammazzano 50 miscredenti,
Dio è grande».
C. Man.
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STAVA IMPARANDO
A SPARARE. ALLA
SORELLA CHE CHIEDE
CHE COSA SIGNIFICA
JIHAD IN OCCIDENTE
DICE: «È IL MARTIRIO»
22:54-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 19 - 02/07/15-N:
19
Economia
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Intesa Sanpaolo
riconvoca il cds:
la governance
arriva al bivio
Statali, duemila esuberi
dalle Province ai tribunali
IL PROVVEDIMENTO
`Una riunione straordinaria martedì 7
Nel nuovo duale più poteri a Messina
IL CANTIERE
ROMA Sistema duale alla tedesca,
duale nell’attuale configurazione
sia pure modificato, modello tradizionale del cda, monistico. Sono le
quattro opzioni di governance presentate due giorni fa dalla Commissione ad hoc presieduta da Giovanni Bazoli al consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo riunito
a Torino che ha dato i compiti a casa ai suoi rappresentanti riconvocati a breve per una riunione straordinaria. Si terrà martedì 7 a Milano: dopo che i consiglieri avranno fatto le loro riflessioni, dovrebbe essere espressa la preferenza su
un paio di soluzioni da approfondire nei giorni successivi. Al vertice
dell’altro giorno ha presenziato il
joint supervisory team, cioè il
gruppo di vigilanza multinazionale formato da esponenti Bce e di
Bankitalia guidato da Fammie Wijbrandi, manager proveniente dalla Banca centrale olandese.
Delle quattro ipotesi, l’orientamento del cds va verso un aggiustamento dell’attuale modello duale e sul monistico, di ispirazione
anglosassone, imperniato su un
SUL TAVOLO 4 OPZIONI
MA DUE SONO FAVORITE:
DOPPIO CONSIGLIO RIVISTO
E SISTEMA MONISTICO
NODO DELEGHE SU PIANI
E NOMINE AL VERTICE
cda mentre la funzione di controllo sulla gestione è esercitata da un
comitato specifico interno. Gli altri due modelli non sarebbero presi in considerazione. Va detto che
il monistico è scarsamente applicato in Italia ed anche per questo, dopo la riunione della prossima settimana, proseguiranno gli approfondimenti tecnici che investiranno
anche le modifiche da apportare
alla formula del doppio consiglio.
Innanzitutto ci sarà un dimagramento del numero dei consiglieri
dagli attuali 28 (cds di 19, cdg di 9)
a 22 (15-17 cds, 5-7 cdg). Poi nella
revisione dello statuto da fare a
prescindere dalla decisione finale
da portare all’esame di un’assemblea straordinaria da convocare
entro fine novembre, si vorrebbe
ridefinire i poteri tra Sorveglianza
e Gestione con un maggiore risalto
del ruolo del ceo Carlo Messina. Il
cdg oggi soffre una preponderanza
di attribuzioni al cds: per esempio
tra i poteri attribuiti a quest’ultimo
(art 25) c’è quello di definire e approvare il modello di business e i
piani industriali. Questa prerogativa rischia di soffocare l’autonomia
del cdg che si ritrova a dare esecuzione a progetti calati dall’alto. E il
ceo gode di margini di manovra ridotti visto che gli alti dirigenti, come il capo dell’audit, viene nominato dal cds su proposta del comitato nomine mentre la politica di
remunerazione dei dipendenti,
quindi anche della prima linea manageriale, spetta sempre al piano
di sopra. Tra i due organi, poi, non
c’è grande affiatamento: per questo le riunioni congiunte andreb-
Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo
Nomine
La nuova Fideuram
completa il riassetto
Si chiude il riassetto di
Fideuram - Intesa Sanpaolo
Private Banking. Ieri il cda ha
eletto Matteo Colafrancesco
presidente e Paolo Molesini ad
e dg. Le nomine chiudono la
riorganizzazione della
divisione private banking della
Superbanca. Nel riassetto
Fideuram ha ricevuto le
partecipazioni in Intesa
Sanpaolo Private
Banking, Sirefid e del ramo
d'azienda di Intesa Sanpaolo
Private Banking. Inoltre,
Antonello Piancastelli è il
nuovo capo del coordinamento
affari. In Intesa private banking
Saverio Perissinotto è il dg.
Cambi anche alla divisione
Insurance: alla guida è arrivato
Nicola Maria Fioravanti.
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
bero fatte con più frequenza in un
ambito di maggiore coordinamento. Il riallineamento dei poteri tra i
consigli dovrebbe tener conto del
processo di autovalutazione compiuto dai consiglieri secondo le indicazioni della vigilanza.
Il prossimo cds deciderà i passi
successivi, vale a dire se convocarsi un’altra volta fuori dal calendario previsto (come sembra probabile) oppure demandare alla riunione del 28 luglio la delibera. Di
sicuro il presidente Bazoli coinvolgerà il cdg nell’istruttoria. L’iter
prevede che sia il cds a inviare la
delibera a Bankitalia e Bce che
hanno 90 giorni di tempo per dare
il benestare. Considerando il mese
di agosto, nella migliore delle previsioni le autorità accenderanno il
semaforo verde entro fine ottobre,
in modo che il presidente del cdg
Gian Maria Gros-Pietro convochi i
soci per fine novembre. La nuova
governance servirà a rinnovare gli
organi di vertice ad aprile 2016.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA I dipendenti delle province in esubero saranno trasferiti,
fino a un numero limite di 2 mila, negli uffici giudiziari, tramite il meccanismo della mobilità
extra-comparto. Lo prevede un
articolo ad hoc del decreto giustizia, approdato in commissione alla Camera. «Il ministero
della Giustizia» si legge infatti
nel testo del provvedimento,
«acquisisce un contingente
massimo di 2.000 unità di personale amministrativo proveniente dagli enti di area vasta,
da inquadrare nel ruolo dell’amministrazione giudiziaria». La
possibilità di trasferire il personale in questione, spiega la relazione tecnica, è riferita al biennio 2016-2017. «A tal fine - viene
sottolineato - sono utilizzate le
risorse del Fondo per l'efficienza della giustizia» comunque
«nel limite di spesa di 46 milioni di euro per l’anno 2016 e di 92
milioni di euro a decorrere dall’anno 2017». In tutto sarebbero
circa 20 mila i dipendenti delle
Province che risulterebbero in
eccedenza a seguito del superamento previsto dalla riforma
OK DALLA CAMERA
AL DECRETO
SULL’ADEGUAMENTO
DELLE PENSIONI,
IL TESTO ADESSO
PASSA AL SENATO
Delrio. Di certo, visto il decreto,
una fetta, circa uno su dieci, è
destinata a prendere servizio in
cancellerie, tribunali o corti
d’appello. Il resto, come già stabilito da una circolare del ministro Marianna Madia (nella foto), dovrebbe invece confluire,
almeno nella gran parte, nelle
Regioni o nei Comuni. Sempre
nel decreto sulla giustizia, è stata inserita un’altra norma che
permetta ai magistrati over 70
di poter restare a lavoro anche
nel 2016, slitta infatti di un anno
l’abolizione per il trattenimento in servizio delle toghe, ma la
proroga non vale per tutti: sono
salvi solo gli ordinari, che non
hanno ancora compiuto i 72 anni a fine 2015.
PRIMO GIRO DI BOA
Sempre ieri, intanto, la Camera dei deputati ha dato il primo
via libera al decreto sulle pensioni, quello con il quale il governo ha recepito la sentenza
della Corte Costituzionale che
ha bocciato il congelamento degli assegni. Il testo prevede adeguamenti e restituzione degli
arretrati, entrambi a scalare in
base al reddito, per i pensionati
che hanno una pensione tra le
tre e le sei volte superiore al minimo. Il provvedimento, che
passa ora all’esame del Senato,
va convertito in legge entro il 20
luglio. L’una tantum che i pensionati riceveranno ad agosto
come rimborso per il blocco dichiarato illegittimo dalla Corte
Costituzionale varia a secondo
dell’importo della pensione:
750 euro per chi ha una pensione fino a 1.700 euro lordi, 450
euro per chi ha una pensione fino a 2.200 lordi, 278 per chi ha
una pensione fino a 3.000 lordi.
Gli assegni superiori ai 3.000
euro lordi non riceveranno nulla. Il decreto fissa anche gli adeguamenti degli importi delle
pensioni: varieranno da un minimo di 60 euro a un massimo
di 180 euro all’anno.
R. Ec.
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Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
METEO
Giovedì 2
Luglio 2015
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
L’intervista
Guccini: «Per me
Mondolfo
è il paese più
bello d’Italia»
La mostra
La creatività
di Dolcini
a Palazzo
Corbelli
L’evento
Zuccari a pag. 41
A pag.42
Facchini a pag.42
De Antonis, l’immagine
che immortala la bellezza
Da domani ai Musei Civici e all’Excelsior esposti gli scatti
del grande fotografo che interpretò la moda come arte
La Notte Rosa allunga la musica
Si potrà suonare fino alle due anche sul lungomare, stasera anteprima alla Rocca
`Rafforzati i divieti: a Pesaro come a Fano saranno proibiti bicchieri e bottiglie di vetro
`
Notte Rosa, musica fino alle due
anche in viale Trieste. Multe fino a 500 euro per chi porterà da
casa bottiglie di vetro. E questa
sera anteprima con Zingaretti,
per illuminare Rocca Costanza.
«La Notte Rosa va vissuta con
partecipazione, ma in modo responsabile e nel pieno rispetto
delle regole». E’ questo il messaggio alla base dell’ordinanza
«no vetro», firmata ieri mattina
dal sindaco Matteo Ricci. Il provvedimento stabilisce il divieto di
vendita e somministrazione di
bevande, di qualsiasi genere,
contenute in bottiglie di vetro,
bicchieri di vetro e lattine, dalle
20 di domani sera fino alle sei di
sabato mattina. Allo stesso modo si dispone il divieto di detenzione di bevande, nei medesimi
contenitori, all'interno dei luoghi della festa. Ciò significa che
chi parteciperà alla Notte Rosa
non potrà portarsi da casa bottiglie di vetro. Le sanzioni vanno
da 100 a 500 euro. La seconda ordinanza sul tavolo del sindaco,
siglata sempre ieri, riguarda gli
orari della musica. Che sarà consentita fino alle due nelle zone
centro-viale Trieste e fino alle
cinque in zona porto, Baia Flaminia e Sottomonte.
Alle pagg.37 e 40
Murati alloggi
occupati
abusivamente
Controlli
Giro di vite per bici selvaggia
Baia Flaminia, parte il giro di
vite contro auto e motorini,
vigili urbani a presidiare il
prato. E scatteranno nuovi
controlli verso i ciclisti indisciplinati che invadono i marciapiedi. Sulle rimozioni in
viale Trieste “abbiamo solo
applicato l’ordinanza”, così
Galdenzi replica all’Osservatorio. Ieri mattina intorno al-
le undici, due uomini del Centro Operativo stavano montando la nuova segnaletica in
Baia Flaminia, nel punto che
divide il parcheggio di Campo di Marte dall’area verde.
Un cartello ben evidente di divieto di transito, eccetto bici,
proprio lì a fianco alla sbarra
della discordia.
Delbianco a pag.39
Il sindaco Matteo Ricci
La frode. Sequestrate un milione di etichette
`L’intervento
ieri pomeriggio
in via Mazza a Palazzo Aymonino
IL BLITZ
In via Mazza appartamenti occupati in maniera abusiva, i vigili fanno uscire gli occupanti,
poi il Comune dà l’incarico di
murare gli ingressi perchè nessun altro vi possa entrare e alloggiarvi senza autorizzazione. Il blitz è avvenuto nella
giornata di ieri e non senza un
certo clamore e un tam-tam
che si è subito diffuso anche attraverso i social network. Non
sono passati infatti inosservati
ieri pomeriggio due muratori,
fermi con il proprio camionci-
IL GIORNO PRIMA
ERANO INTERVENUTI
I VIGILI URBANI
CHE AVEVANO
FATTO SGOMBERARE
PIÙ LOCALI
Palazzo Aymonino
in via Mazza
no in via Mazza, davanti allo
stabile che è noto come Palazzo Aymonino, nel cuore del
centro storico. Gli operai erano lì per murare, a quanto pare per conto dello stesso Comune, gli ingressi di due alloggi popolari dell’immobile da
tempo degradato del centro
storico. Secondo quanto hanno raccontato alcuni abitanti
della zona, la muratura delle
due abitazioni, sarebbe stata
anticipata martedì scorso dall’intervento dei vigili urbani
per liberare gli alloggi da coloro che li stavano occupando,
pare, in maniera abusiva. Una
volta fatti uscire gli occupanti,
gli accessi delle abitazioni sono stati bloccati con il calcestruzzo per evitare nuovi ingressi indesiderati.
Sul Palazzo di Aymonino c’era
un progetto di restyling della
precedente amministrazione,
che evidentemente ancora
non è partito, o comunque
non è detto che la nuova giunta voglia portarlo avanti. In
particolare, l’ex sindaco Ceriscioli aveva presentato a più riprese un piano di riqualificazione complessiva dello stabile, anche dal punto di vista
energetico con il coinvolgimento delle cooperative e dell’Erap, per creare una nuova tipologia di abitazioni destinate
anche a giovani coppie con affitti calmierati e possibilità di
riscatto dopo un certo numero
di anni di occupazione. Un piano che prevedeva anche un
contributo regionale di alcuni
milioni di euro.
Fondazione
Pescheria
il cda
si è sciolto
CULTURA
Sciolto definitivamente il consiglio d’amministrazione della
Fondazione Centro arti visive
Pescheria. Si va verso la fondazione unica, ma non mancheranno mostre ed eventi in questa fase di interregno.
Il cda è scaduto il 30 giugno e
non è stato rinnovato. Decadono dunque il presidente Roberto Bertozzini, i consiglieri Alessandra Baronciani, Cesare
Gamba, Cesare Licini, Gianfranco Tonti, Daniele Vimini.
E’ proprio l’assessore alla Cultura a spiegare cosa sta succedendo. «Stiamo andando verso
la costituzione della fondazione culturale unica che partirà
come noto dallo statuto dell’Ente Olivieri e ingloberà i musei
civici, casa Rossini, Pescheria,
biblioteche e teatri. L’obiettivo
è arrivare alla definizione subito dopo l’estate in modo da avere un soggetto unico e un unico
consiglio di amministrazione,
un punto di raccordo che rappresenterà tutti i soggetti per
poter così avviare un discorso e
un programma complessivo
sulla cultura. Nel frattempo il
cda della Fondazione Pescheria, scaduto il 30 giugno, non
ADESSO
IL COMUNE
ANDRÀ
VERSO
L’ISTITUZIONE
DI UN SOLO
ENTE
terne dove i valori sono compresi tra 30 e 32˚C. Nottetempo, si
iniziano a rilevare notti tropicali
seppur di pochi decimi. L’evoluzione sinottica non mostra alcuna evidenza significativa rispetto a quanto detto ieri. Dunque
ancora per qualche giorno, condizioni di assoluta stabilità e soprattutto un clima termico caldo
ma non estremo sono garantiti.
Inoltre, una pur blanda ventilazione nord-orientale garantirà
un rimescolamento dell’aria a
contatto con il suolo lungo la costa, senza che l’umidità monti
troppo. Il mare sia oggi che domani sarà quasi calmo. Le temperature odierne saranno comprese tra 24 e 33˚C, le minime
oscilleranno tra 11 e 21˚C.
sarà rinnovato. Il personale
aveva contratti a tempo determinato che sono scaduti, ma in
parte sono già stati riassorbiti.
Competerà infatti a Sistema
Museo la gestione delle aperture della Pescheria e la gestione
del personale». A inizio anno è
stata chiusa per alcuni lavori di
adeguamento degli impianti
elettrici e sicurezza. «Anche in
questa fase di interregno saremo operativi perché il 18 luglio
inaugureremo una mostra di
Dolcini, ma ne seguiranno altre. Dobbiamo anche far passare il messaggio che la Pescheria
sarà aperta anche per eventi,
con un rinnovato bookshop e
spazi di aggregazione. Lo spazio rientrerà nel biglietto unico
di musei civici e casa Rossini».
Ludovico Pratesi, direttore artistico anticipa la mostra di «Alice Schivardi con il suo lavoro
legato al concetto della famiglia, spiegato attraverso fotografie e ricami. Un evento dal
Dal 10 ottobre fino a fine novembre. Poi stiamo ragionando su Antonio Biasiucci, un artista invitato al padiglione Italia della biennale di Venezia. Insomma la Pescheria è operativa e continuerà a fare quello
che ha sempre fatto per la promozione dell’arte e di mostre».
Lu.Ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Birre industriali spacciate per artigianali
Birre industriali spacciate per artigianali. E il Corpo Forestale sequestra oltre un milione di
etichette facendo scattare denunce per frode nell’esercizio del commercio.
Indini a pag.39
Il meteorologo
Fa caldo anche di notte
Massimiliano Fazzini
Prosegue in modo deciso l’avanzare dell’anticiclone africano sul
bordo occidentale del vecchio
continente e gli effetti stanno facendosi importanti. Nella penisola iberica e sul sud continentale della Francia – aree dove il caldo intenso è speso presente – si
osserva già un incremento dei
decessi derivanti dal caldo e anche a latitudini quasi nord Europee l’afa inizia a evidenziarsi in
maniera decisa. Quarantuno gradi a Madrid, 38˚C a Parigi, 36˚C
a Bruxelles 35˚C ad Amsterdam,
34 a Londra, per citare alcuni va-
lori rilevati nelle periferie delle
capitali più occidentali del continente. Sulla nostra penisola va
un poco meglio. In particolare, i
35˚C sono stati raggiunti in quasi tutti i fondi valle alpini ed in
buona parte della pianura lombardo-veneta. Fortunatamente, i
tassi di umidità relativa sono ancora bassi e le temperature percepite non più di tanto elevate rispetto a quelle reali. Nelle Marche non si sta davvero male, specie su rilievi e coste, dove ci si attesta tra i 25 ed i 28˚C. Più caldi i
fondi valle e le aree collinari in-
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22:09-NOTE:
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Marche
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Consiglio, veleni
“biscotto” anti Grillo
del centrodestra
L’altro vicepresidente, la Lega punta su Zaffiri: cerca Fi e Marche 2020
Maggi ha solo cinque voti, il secondo partito può restare a mani vuote
ASSETTI
ANCONA Derby nell'opposizione
per il posto di vice presidente del
Consiglio regionale, è testa a testa
tra il leghista Sandro Zaffiri e
Gianni Maggi del M5S. Da una
parte la Lega rivendica il ruolo a
nome del centrodestra, che unito
potrebbe contare su 7 voti: tre del
Carroccio, più Leonardi (Fdi), Celani e Marcozzi (Fi) e Carloni
(Marche2020). Dall'altra il M5S si
candida come secondo partito
più votato alle Regionali e gruppo
di minoranza più numeroso con i
suoi 5 consiglieri. Ma per i Cinquestelle si profila un clamoroso
“biscotto”a destra: il centrodestra
metterebbe da parte i veleni delle
elezioni e si ritroverebbe unito,
per lasciare all’angolo i grillini.
VOTO THRILLING
Come andrà a finire? Partita aperta. Perchè è vero che il Pd ha scelto il suo, Traversini. E che per bon
ton ha fatto sapere che il secondo
vice spetta alla minoranza e si
asterrà. Ma da quel che circola, i
democrat sarebbero più felici di
avere in aula come vice il grillino
Maggi che il leghista Zaffiri. E nel
segreto dell'urna basterebbero
due franchi tiratori dalla maggioranza per spostare l'ago della bilancia (in caso di parità sarebbe
eletto Maggi per anzianità). Anche i democrat hanno qualche
problema da risolvere, però. I socialisti lamentano il monocolore
Pd (Mastrovincenzo presidente e
Traversini vice) e candidano per
il vice Boris Rapa. Martedì, insomma, si profilano votazioni
thrilling.
Se il gruppo Pd è compatto e
dopo la presidenza a Mastrovincenzo punta a eleggere Gino Traversini come vice in quota maggioranza, il Psi scalpita. «Non daremmo una bella immagine, i
problemi del Pd non si possono risolvere nelle istituzioni» frena il
segretario Ps Catraro a nome della lista Uniti per le Marche, che rivendica un altro ruolo oltre all'assessorato di Pieroni. Partita aperta anche nella minoranza. I grillini? «Il centrodestra sta preparando un biscotto ai nostri danni. Abbiamo chiesto un incontro di tutti
i gruppi di opposizione, mi auguro che non si voglia guardare
PER BON TON LA CARICA
È RISERVATA ALL’OPPOSIZIONE
IL PD HA SCELTO TRAVERSINI
E VUOL ASTENERSI
I CINQUESTELLE: «FARCI FUORI
SAREBBE UNO SCANDALO»
La presidente della Camera
Boldrini domani da Ceriscioli
La presidente della Camera
Laura Boldrini domani sarà in
visita istituzionale in Regione.
Incontrerà ad Ancona, nella
sede della giunta regionale, il
presidente della Regione
Marche Luca Ceriscioli. Ne dà
notizia la Regione. L'incontro
si terrà a Palazzo Raffaello,
alle 15.45. Successivamente la
presidente Boldrini
parteciperà a un'iniziativa di
Confindustria Marche. Sabato
la Boldrini è attesa a
Senigallia dove, nell’ambito
del CaterRaduno, darà vita a
un dibattito sulla legalità con
la presidente della
commissione antimafia Rosi
Bindi.
ognuno al proprio orticello. Il
M5S è il secondo gruppo del Consiglio e la seconda forza uscita
dalle elezioni, nessuno più di noi
ha diritto alla vicepresidenza»
sottolinea Maggi. La Lega non è
d’accordo. Zaffiri, il candidato in
pectore: «Va fatto un ragionamento politico, la situazione delle Marche è particolare. Quattro
gruppi provengono dalla stessa
area. L’intesa nel centrodestra ancora comunque non c’è». Lega e
Fdi devono convincere i due forzisti Celani e Marcozzi e l'ex Ncd
Carloni, oggi rieletto con Marche
2020, per ottenere i 7 voti.
Emanuele Garofalo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il capogruppo Leghista Sandro Zaffiri il giorno del primo consiglio
Addio a Giuseppe Guzzini, l’uomo della luce
IL LUTTO
ANCONA È morto Giuseppe Guzzini, per anni a capo della Fratelli
Guzzini e della holding della famiglia Guzzini. L'imprenditore
di Recanati, ultraottantenne, era
stato anche presidente dell'Associazione Industriali della provincia di Macerata. Poche settimane fa, il 3 giugno, era morto il fratello Giovanni.
Giuseppe aveva cominciato a
lavorare nell'azienda di famiglia
quando era ancora giovanissimo. Nel 1958 con i fratelli Raimondo, Giovanni, Giannunzio,
Virgilio aveva fondato la Harvey
Creazioni, che aveva cominciato
a produrre lampade e lampadari, sfociata poi nella iGuzzini Illuminazione, per anni guidata
dal fratello minore Adolfo. Vice
presidente e amministratore delegato della Fratelli Guzzini (casalinghi e complementi di arredo prima in osso poi in metacrilato), ha ricoperto vari incarichi
nelle diverse aziende del gruppo. Nominato Cavaliere del La-
voro negli anni '90, è stato anche
vice sindaco e assessore di Recanati.
DOMANI I FUNERALI
La camera ardente per Giuseppe
Guzzini sarà allestita domani alla chiesa del Beato Placido e i funerali di terranno venerdì 3 luglio nella cattedrale di Recanati.
Da vicesindaco e assessore alle Finanze e allo Sviluppo del Comune di Recanati (1960-1964) si
era impegnato nella realizzazione della prima zona industriale
cittadina; di nuovo vicesindaco e
assessore ai Lavori Pubblici e all'
Urbanistica di Recanati dal 1970
al 1975, collaborando alla messa
a punto e al varo del Prg.
FONDÒ CON I FRATELLI
LA HARVEY CREAZIONI
CHE DIVENTERÀ LA IGUZZINI
GUIDATA DAL FRATELLO
MINORE ADOLFO
INCARICHI E ONORIFICENZE
Negli anni 80 e 90 Guzzini ha ricoperto numerose cariche in
ambito associativo e istituzionale: presidente dell'Associazione
industriali della Provincia di Macerata e presidente di Confindustria Marche; consigliere della
succursale della Banca d'Italia
di Macerata; presidente della
Unionplast (Associazione nazionale dei trasformatori di mate-
rie plastiche); consigliere della
Cassa Risparmio di Macerata;
consigliere di amministrazione
del Medio Credito Fondiario
Centro Italia, Presidente della
Fondazione Carima. Dal 2005 al
2012 ha presieduto l'Associazione «Il Paesaggio dell'Eccellenza»
per valorizzare e conservare il
Patrimonio culturale delle imprese del distretto recanatese.
Giuseppe Guzzini, fondatore dell’impero Guzzini: aveva 80 anni
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21:07-NOTE:
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Pesaro Urbino
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Gambini ad Arcore a cena con Silvio
Il sindaco di Urbino ha incontrato Berlusconi insieme
al suo assessore Vittorio Sgarbi e ad Elisabetta Foschi
`
IL CASO
Maurizio Gambini a cena con Berlusconi. Leitmotiv della serata: la
ricostruzione del centrodestra.
L'ex premier ha chiamato a raccolta i rappresentati più fidati delle
amministrazioni azzurre del centrosud del Paese. Tra questi, lunedì sera, anche una forte rappresentanza del Comune di Urbino perché, oltre al primo cittadino, erano
presenti alla tavola di Arcore anche l'assessore alla rivoluzione Vittorio Sgarbi, accompagnato dalla
compagna e dal fidato Sauro Moretti, e il consigliere Elisabetta Foschi. Tra una discussione sui quadri e l'altra sul menu, è facile immaginare che i discorsi siano virati anche sulla situazione tutt'altro
che rosea di Forza Italia nelle Marche. Un briefing per capire come
ricostruire sul territorio un centrodestra ridotto all'osso. E Urbino?
Non ci sono conferme sul fatto che
sia entrata nel dibattito, certo è che
istituzionalmente era presente.
Sotto i torricini Gambini si trova
stretto tra due fuochi: da una parte
la componente di destra che chiede spazio dopo l’uscita di Lucia
Ciampi e la successiva nomina di
Massimo Guidi ai servizi sociali,
dall’altra la componente più a sini-
IN COMUNE
MAL DI PANCIA
DEI VERDI E ANCHE
IN FORZA ITALIA
NON MANCANO
I MUGUGNI
stra che non sta gradendo i 'giochi'
intrapresi. A molti quello di Gambini sembrerebbe infatti un ulteriore passo verso il centrodestra in
linea con il pubblico sostegno già
espresso all'ex governatore Spacca. La cena ha generato nuovi mal
di pancia all'interno dei Verdi che
si interrogano sulla situazione legata alla Foschi che domani potrebbe essere eletta presidente del
Consiglio comunale. Laura Scalbi
ha chiesto alla Foschi di accettare
la carica senza stipendio ma internamente la discussione è più ampia. C'è in gioco la presenza dei
Verdi in maggioranza perché se
non dovessero sostenere l'elezioni
della Foschi a presidente del Consiglio, è chiaro che si sposterebbe all'
opposizione. Lotte intestine ci sono anche dentro Forza Italia. Francesca Brugnettini, candidata nella
lista Forza Urbino, punta il dito
contro il «duo magico targato Balduini-Foschi. Balduini- scrive in
una nota - è come Penelope: di
giorno tesse la tela della politica e
di notte, ripensando a quello che la
Foschi gli sussurra, la guasta. Per
cui, senza tanti rimpianti, viene
fatta fuori la Ciampi e riesce a perdere l'assessorato alle politiche Sociali anche per il veto posto sulla
Foschi da parte del vice sindaco
Crespini». Quindi per Brugnettini,
nonostante «i risultati lusinghieri
della Foschi alle regionali, si pone
una questione morale, etica». E'
sempre lei a rimarcare come si poteva evitare di perdere l'assessorato con «Giacomo Palma, ma la Foschi evidentemente cerca un palcoscenico per trovare la strada per
Roma».
Andrea Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Urbino
Furto all’Auser
scoperto l’autore
Silvio Berlusconi e, nel tondo, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini
Tavullia
Restano gravi le condizioni del bimbo investito
Sono stazionarie le
condizioni del bimbo di 5
anni investito da un’auto a
Tavullia martedì sera. Una
giornata in cui la polizia
municipale di Pian del
Bruscolo ha cercato di
ricostruire la dinamica
dell’impatto, con un orecchio
teso all’ospedale di Torrette
di Ancona, dove il bimbo è
ricoverato. Resta grave in
rianimazione, dove è stato
intubato e dove ieri si
decideva per una operazione
in grado di ridurre i traumi.
False birre artigianali
scoperto un business
LA FRODE
Birre industriali spacciate per artigianali, la Forestale di Pesaro
smaschera una frode nazionale.
Si tratta di tredici tipologie di
"bionde" prodotte in serie ma
commercializzate, nella maggior
parte dei supermercati del Paese,
con la dicitura "artigianale". In
questo modo, il consumatore era
convinto di acquistare una birra
prodotta in quantitativi limitati e
con metodi manuali. Che la birra
artigianale in Italia sia un fenomeno emergente è ormai risaputo. E
come tutti i fenomeni emergenti,
anche questo ha attirato la truffa
facilitata dal fatto che in Italia
manca una normativa che disciplini la produzione e la commercializzazione della birra. Ed ecco
che gli scaffali della grande distribuzione sono stati invasi da birre
L’INDAGINE
PARTE DA PESARO
IL CORPO FORESTALE
SEQUESTRA OLTRE
UN MILIONE
DI ETICHETTE
che di artigianale non avevano
nemmeno l'etichetta visto che anche quella veniva prodotta industrialmente. A scoprire l'inganno
sono stati gli uomini della Corpo
Forestale provinciale (Nucleo
Agroalimentare e Forestale) che,
coordinati dalla Procura di Pesaro, hanno portato al sequestro
preventivo di oltre un milione di
etichette fraudolente che sarebbero state apposte su birre industriali in vendita su tutto il territorio
nazionale e anche all'estero. Tre
le denunce scattate per frode nell’esercizio del commercio. I prodotti commercializzati, precisa
tuttavia la Forestale, sono genuini
e non pericolosi e la grande distribuzione non è coinvolta in alcun
modo nella frode. Ciò che è stato
contestato, in seguito alle verifiche, è stata la produzione della
birra che, seppur buona, non rispettava i criteri di artigianalità. I
produttori e i confezionatori delle
etichette, dunque, hanno commesso non solo i reati di pubblicità ingannevole e concorrenza sleale ma anche di frode nell'esercizio del commercio per cui ora rischiano il carcere e una salata
multa. Intanto, continua la campagna di controllo da parte del
Corpo forestale che ha messo sotto la lente d'ingrandimento una
trentina di marche e tipi di birre
artigianali prevedendo possibili
ulteriori sanzioni, anche di carattere amministrativo, per l'illecito
uso della denominazione "artigianale", non contemplata nella normativa nazionale. Sull'operazione interviene anche la Coldiretti
regionale: «Il sequestro va a tutelare il lavoro dei microbirrifici
agricoli locali ma anche i quasi
50mila marchigiani che bevono
"bionde" e "rosse" tutti i giorni».
Em.I.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
`La ricostruzione del centrodestra il tema affrontato
Situazione politica in fibrillazione nella città ducale
Come quello subito
soprattutto al cranio. Colpito
anche al torace. L’incidente è
avvenuto nel tardo
pomeriggio di martedì nella
strada provinciale diretta a
San Giovanni, via Pergolesi
all’altezza del supermercato
Conad. La situazione è parsa
subito molto grave tanto che
è intervenuta l’eliambulanza
per portare il bambino a
Torrette di Ancona.
La polizia municipale di Pian
del Bruscolo stanno
ascoltando diversi testimoni
perché pare che il bimbo
fosse incustodito al momento
dell’incidente. Secondo
alcune ricostruzioni pare che
il bambino abbia
attraversato la strada da solo
in un punto dove non c’erano
le strisce pedonali. Diversi
testimoni dicono che fosse
solo, uscito da casa senza
essere accompagnato. Al
volante un 72enne su una
Ford Fiesta, veicolo che è
stato sequestrato per le
indagini. Resta in prognosi
riservata.
Furto nell’associazione di
volontariato Auser. Non di soldi
o computer, ma di materiale da
giardinaggio. E’ successo nel fine
settimana scorso, quando gli
agenti di Polizia del
Commissariato di Urbino sono
intervenuti dopo una
segnalazione di un furto di
materiale da giardinaggio,
avvenuto nella mattinata del 27
giugno in un magazzino
dell’Auser di Urbino,
associazioni con finalità
assistenziali. Erano spariti un
tagliaerba, due decespugliatori e
una tagliasiepi, per un valore
complessivo di oltre 2.000 euro.
Le indagini dei poliziotti del
Commissariato di Urbino, sono
partite dai filmati del circuito di
videosorveglianza. E in poco
tempo i fotogrammi hanno
incastrato un 30enne italiano,
residente a Fermignano, che
nelle immagini compariva in
orari compatibili con quelli in
cui è avvenuto il furto. Ulteriori
approfondimenti hanno portato
a indizi a carico del giovane, il
quale aveva rivenduto tutto a tre
albanesi, residenti nella zona di
Fermignano. I controlli
effettuati nelle abitazioni dei tre
stranieri, consentivano di
recuperare tutte le attrezzature
rubate. Poi i poliziotti hanno
fatto visita al 30enne denunciato
per furto aggravato, mentre i tre
albanesi per ricettazione.
Outlet, pressing per le autorizzazioni
MAROTTA
Controlli della Capitaneria
Capitaneria:
controlli
sulla pesca
sportiva
GABICCE
Nasse, cogolli, cime e massi in
cemento utilizzati come dei "corpi morti" e utilizzati per la pesca
sportiva in una zona dove tale attività non è consentita. Li ha trovati martedì mattina la Guardia
Costiera di Pesaro, nel corso
dell'ordinario pattugliamento
della costa. Le numerose attrezzature per la pesca sportiva, erano state posizionate all'interno
della zona di mare riservata alla
balneazione, precisamente davanti i bagni 29 e 30 del Comune
di Gabicce Mare. Tutto materiale anonimo, senza targhette
identificative e quindi senza la
prevista autorizzazione alla pesca sportiva. Tutto il materiale è
stato quindi sequestrato. Proseguono, inoltre, i controlli lungo i
42 chilometri di costa di competenza della Guardia Costiera pesarese, impegnata nell'operazione "Mare sicuro" che durerà fino
al 13 settembre allo scopo è quello di mantenere sempre alta la
soglia della sicurezza in mare.
Un martedì davvero pieno per il
sindaco Cavallo che in mattinata
ha incontrato il presidente della
Provincia Tagliolini ed in serata i
rappresentanti della società veronese Expandia srl e della McArturglen, specializzata quest'ultima
nel designer outlet avendo già realizzato le strutture di Barberino
del Mugello, Noventa di Piave, Castel Romano, per accelerare il rilascio delle autorizzazioni per l'outlet di Marotta. E Tagliolini, come
assicura Cavallo, «si è impegnato
a portare a compito la pratica. Per
cui in tempi brevi si dovrebbe arrivare all'atto ricognitivo del Piano
Territoriale di Coordinamento
(Ptc) propedeutico alla realizzazione dell'outlet. Il via libera della
Provincia dovrebbe essere sconta-
to anche perché nel 2004 la Provincia nell'approvare il Prg deliberò che l'area, dove sorgerà l'outlet,
non doveva avere vocazione artigianale o industriale ma commerciale. Inoltre la Provincia aggiunse che si sarebbe dovuto adeguare
l'indice di cubatura nel caso di costruzione di una grande struttura
commerciale. E ora non può rimangiarsi tutto questo. Per cui siamo stanchi di ascoltare le critiche
di Confcommercio e Lupus». Poi
Cavallo aggiunge:«L'outlet è in
CAVALLO:
«LA STRUTTURA
SI REALIZZERÀ
ALTRIMENTI C’È
CHI È PRONTO
A CHIEDERE
I DANNI»
grado di generare circa 800 nuovi
posti di lavoro e di avere ripercussioni positive su molti settori dell'
economia locale. Noi non vogliamo che questo territorio diventi
un dormitorio e per questo ho
chiesto al presidente Tagliolini di
chiudere al più presto questa vicenda». Positivo anche l'incontro
con Expandia e McArturglen, come conclude Cavallo: «Expandia
ha affermato che quell'area secondo un'indagine risulta la migliore
per una grande struttura commerciale. Per cui se la Provincia dovesse ritardare ancora si vedrebbero
costretti a chiedere i danni di
quanto già speso. Sono disposti ad
investire 80 milioni di euro e non
accettano che per il capriccio di
qualcuno la vicenda non si sia già
conclusa».
Giuseppe Binotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dieci candidati per Palazzo Ducale
URBINO
Manager alla direzione dei musei:
dieci candidati per Urbino. La
commissione di valutazione per il
conferimento dell'incarico di direttore dei musei autonomi, presieduta da Paolo Baratta, ha identificato
i candidati che accederanno alla fase dei colloqui prevista dall'11 al 14
luglio. Lo rende noto il Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo. Dieci appunto i candidati per la direzione della Galleria
Nazionale delle Marche di Urbino:
Peter Aufreiter, Martina Bagnoli,
Daria Cevoli, Nelda Damiano,
Wim De Bell, Jean-Pierre Derycke,
Giorgio Mangani, Serena Nocentini, Mario Scalini, Bruno Zanardi. E
sempre la Galleria Nazionale delle
Marche nel Palazzo Ducale di Urbino partecipa a Expo 2015 con tre
aperture straordinarie dalle 19:30
alle 22:30 il 5 luglio , il 2 agosto e il
6 settembre, giornate che coincidono con la prima domenica del mese e sono quindi ad ingresso gratuito. La Galleria Nazionale delle
Marche sarà quindi aperta ininter-
-TRX IL:01/07/15
rottamente dalle 8:30 fino alle
22:30. Il 5 luglio inoltre è anche
l'ultima occasione per visitare la
mostra allestita nella Galleria sullo «Studiolo del Duca Federico»,
che chiuderà il giorno successivo.
21:51-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 02/07/15-N:
40
IL PARCHEGGIO
DELLA CASERMA PAOLINI
RESTERÀ SEMPRE APERTO
PER FACILITARE
L’ACCESSO IN CENTRO
MUSICA FINO ALLE TRE
Fano
Giovedì 2 Luglio 2015
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Fax: 0721 370931
e-mail: [email protected]
Il Capodanno più lungo dell’estate
tra Notte Rosa e Festa dei Saldi
Tutto è pronto per la manifestazione `Distribuiti oltre diecimila depliant
che in città avrà una coda anche sabato Marchegiani: prendete la bici
`
L’EVENTO
La festa della riviera adriatica e
l'inizio dei saldi estivi si fondono
nel fine settimana forse più intenso e coinvolgente di tutta l'estate
2015. Tredici spettacoli nell'arco
di 24 ore, fra domani e sabato
prossimo: musica, comicità, buona cucina, intrattenimento per i
bambini e occasioni di buoni acquisti in un colpo solo. Si comincia domani, dunque, con la Notte
Rosa, che collega le località balneari dall'Emilia a Senigallia.
"Anche le nostre iniziative - ha
detto il vice sindaco Stefano Marchegiani, illustrando il programma definitivo - sono state predisposte secondo la logica della collana, cercando di evitare che
l'una si accavalli all'altra. Invito i
fanesi a spostarsi in bici e chi utilizzerà la pista ciclabile fino a Fosso Sejore, la troverà illuminata a
tema". Pedalando, ci si districherà meglio nel prevedibile sovraccarico di traffico sulle strade fanesi.
Il vice sindaco Marchegiani
e in alto l’interno
della caserma Paolini
cartellone della Notte Rosa. In tinta l'illuminazione della ciclabile
Fano - Pesaro, ma anche l'Arco
d'Augusto. Il parcheggio nell'ex
caserma Paolini resterà sempre
aperto, prevedendo che proprio
in quella zona si concentrerà il
principale afflusso da fuori città.
Non ci saranno bus navetta al parcheggione di Gimarra, perché
l'Amministrazione
comunale
non si attende traffico da nord,
ATTESI I TURISTI
Attesi infatti flussi turistici dal
nostro entroterra e dall'Umbria.
Anche a Fano la Notte Rosa coinciderà con l'inizio delle vendite
scontate, che però avranno il loro
momento di gloria l'indomani, sabato, con la Notte dei saldi. La manifestazione regina delle ultime
due estati fanesi è dunque confermata e il comitato organizzatore
Apriamo il centro ne ha concordato il programma durante la riunione dell'altro ieri sera: i contenuti saranno illustrati oggi. Tornando alla Notte Rosa, invece, è
tutto già deciso, messo nero su
bianco di 10.000 pieghevoli con il
dettaglio del programma. Domani sarà in vigore l'ordinanza che
proibisce di servire bevande nei
bicchieri di vetro e che consente
lo strappo alla regola di evitare i
rumori notturni, comunque non
oltre le 3 di sabato prossimo. Deroga nella deroga, il Concerto all'
alba del pianista pesarese Mario
Mariani, sulla spiaggia di Fosso
Sejore, comincerà alle 5 di dopodomani pur essendo inserito nel
E all’Arzilla si può fare il bagno
L’Aset bonifica la rete idrica
Niente acqua potabile dai
rubinetti, quest’oggi dalle 8.30
alle 13, nelle vie Boldrini,
Manara, Mazzolari, Fabbri,
Brunetti, Tazzoli e Poma. La
sospensione del servizio è
conseguenza dei lavori disposti
da Aset spa per la bonifica della
rete idrica locale. Dall'acqua
potabile all'acqua di mare
davanti alla foce del torrente
Arzilla, tornata balneabile dalla
giornata dell'altro ieri. Le analisi
effettuate dall'agenzia
ambientale Arpam hanno infatti
rilevato la fine
dell'inquinamento da batteri
fecali, provocato dalle piogge dei
giorni addietro. Il vice sindaco
Stefano Marchegiani ha quindi
firmato l'ordinanza che dispone
il ritorno alla normalità e di
conseguenza sono stati rimossi i
cartelli che indicavano il divieto
temporaneo di balneazione.
L'ordinanza risaliva a giovedì 25
il divieto di fare il bagno era stato
disposto per l'inquinamento da
escerichia coli, un batterio,
davanti proprio alla foce.
che invece dovrebbe essere richiamato dalla riviera romagnola. La Protezione civile sarà impegnata in particolare al sottopasso
di Fosso Sejore per impedire l'accesso delle auto verso la spiaggia
e il rischio di ingorghi.
SICUREZZA
Oggi in Prefettura una nuova riunione per fare il punto sul sistema della sicurezza. "Invitiamo cittadini e operatori a segnalare subito alle forze dell'ordine gli eventuali comportamenti scorretti,
contribuendo in questo modo a
rendere la festa migliore per tutti", ha concluso il vice sindaco
Marchegiani. Un breve riassunto
del programma. Dalle 18 al Pincio
i convegni e i concerti di Re-public, dalle 20 la Festa del fritto a
Tombaccia (luperia 2015 lo spedino di frutta fritta), dalle 20.30
spettacoli per i bambini a Torrette, dalle 21.15 al Sant'Arcangelo la
Musica a Corte, dalle 21.30 la Notte della risata all'anfiteatro Rastatt, dalle 22 concerto dei Rinoceronti in piazza centrale, a mezzanotte lo spettacolo pirotecnico
al Lido, infine il Concerto all'alba.
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ritorna il doppio senso
in via Brigata Sassari
L’ASSEMBLEA
Il traffico in via dei Condotti è
quasi raddoppiato, da quando
è stato istituito il senso unico
in via Brigata Sassari. Un effetto a ricaduta, che gli abitanti
vorrebbero eliminare ritornando allo status quo ante, alla situazione precedente. Un
bel rebus per l'ufficio Traffico,
perché il senso unico è stato
istituito l'anno scorso per garantire maggiore sicurezza davanti alla scuola di Centinarola. Se n'è discusso l'altro ieri
durante la riunione nel Municipio di Fano e la soluzione trovata dai tecnici dell'Amministrazione è il ritorno al vecchio doppio senso di marcia
su via Brigata Sassari, fatta
esclusione per gli orari scolastici: in quel caso si manterrebbe il senso unico. La sosta sarà
consentita soltanto su un lato
della strada. Quasi 200 fanesi
hanno firmato la petizione
che sollecita misure adatte a
eliminare il disagio dei residenti in via Condotti. Nelle ore
di punta sopportavano una
mole di traffico stimata in 500
veicoli all'ora, che adesso sono
diventati circa 700 dopo il senso unico in via Brigata Sassari.
"L'assemblea è stata seguita
da una settantina di persone ha commentato il vice sindaco
Stefano Marchegiani - e di con-
seguenza è da considerare partecipata. Il confronto è stato
interessante e ci ha fornito
spunti interessanti grazie all'
intervento di persone competenti. Mi sembra che il primo
approccio alla nostra soluzione sia stato positivo e ci siamo
lasciati sull'impegno di incontrarsi tra una quindicina di
giorni, forse al circolo Le Fontanelle per maggiore comodità dei residenti, per l'ulteriore
verifica sulla proposta riguardante la viabilità locale". Come sempre succede in simili
casi, l'incontro con gli abitanti
della zona interessata, che riguarda anche le vie Martiri di
Belfiore, Palestro e Brigata
Messina, è servito per trattare
altri temi oltre alla viabilità e il
discorso si è allargato al livello
di vivibilità nel suo complesso.
Restando comunque al tema,
sono state avanzate ulteriori
richieste come la possibilità di
un semaforo all'incrocio.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMUNE
HA ASSICURATO
AI RESIDENTI
DI CENTINAROLA
MODIFICHE
ALLA VIABILITÀ
La Rincicotti & Orciani
alla commissione garanzia
LA VICENDA
La vicenda della Rincicotti & Orciani di nuovo sotto la lente della
commissione consiliare Garanzia e controllo, che ha convocato
per un'audizione l'attuale dirigente dell'area amministrativa
Aset spa, Roberto Pallotti. In precedenza era stato convocato l'ex
direttore generale del Comune,
Giuseppe De Leo, che a suo tempo aveva sollecitato un'azione di
responsabilità. Ed è proprio questo il tema della riunione odierna: l'azione di responsabilità e il
conseguente arbitrato intrapresi
da Aset spa nei confronti dell'amministratore della ditta. L'impresa di auto-spurghi Rincicotti &
-TRX IL:01/07/15
Orciani fu acquistata una dozzina di anni fa dalla società multiservizi, che spese circa 1.200.000
euro. Una cifra ritenuta eccessiva
e contestata a più riprese in tutto
questo tempo. Ora la commissione vuole effettuare un'analisi tecnica su una serie di atti acquisiti
di recente. "Il comitato comunale
di Controllo - specifica Roberta
Ansuini, la presidente della commissione consiliare - invitò il sindaco dell'epoca, nel marzo 2011, a
promuovere ogni azione necessaria per verificare eventuali responsabilità. Aset spa ha poi avviato l'azione di responsabilità,
consistente in un arbitrato, conclusosi con un accordo nell'agosto 2013. Si ritiene quindi indicata un'analisi degli atti".
21:42-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 41 - 02/07/15-N:
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G&N Estate
Francesco Guccini
Giovedì 2 Luglio 2015
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Pesaro e Fano
una città
unica grazie
alla bici
S
esagitati. Allora decisi di prendere la chitarra e cominciai a cantare. La rissa finì subito dopo e tutto
rientrò tra le risate generali».
Ha detto che si mangia e si beve
bene. Ma siamo nelle famose
terre del Verdicchio, vero?
«E’ un vino che gradisco. Confesso che conosco due vini bianchi
meno noti ma altrettanto da gustare: il Passerina e il Pecorino».
Qualche altro piatto tipico che
apprezza o consiglierebbe?
«Chi non consoce il tartufo bianco
di Acqualagna? Eccezionale. Squisito, così come sono gli spaghetti
alle vongole, uno di quei piatti tipici di mare che va per la maggiore. Mi pare che li chiamino le “purasse” vero?».
Sì.
«Esattamente. Sa, la cucina marchigiana è variegata. Si assomiglia con le parlate: nel nord della
regione, nel pesarese e a Mondolfo si sente l’influsso dell’accento
emiliano-romagnolo. Andando a
San Benedetto si avverte il dialetto vero dell’Italia centrale».
Jacopo Zuccari
e il silenzio di un mezzo dove
il motore sono le tue gambe,
sembra la condizione migliore per attraversare un paradiso storico naturalistico, non è un
caso che le strade delle Marche siano sempre più popolate da turisti
con le ruote a raggi.
Certo, ci sono le salite da fare e
le piste ciclabili stanno iniziando a
spuntare solo adesso, con buona
pace della mobilità sostenibile e di
tutto il movimento ambientalista,
a conti fatti però, sono sempre di
più i chilometri di piste che si possono integrare in un percorso più
ampio. Proprio come l’ultimo tratto di pista ciclo-pedonale che ha finalmente unito Fano e Pesaro, primo appuntamento nel nostro viaggio in bicicletta tra le strade più
belle delle Marche. Si parte dal lido di Fano, nella città della fortuna, dove s’imbocca la nuova ciclabile verso Pesaro, 13 chilometri facili che corrono vicino al mare e
che possono essere tranquillamente affrontati da una famiglia.
Il secondo tratto poi, dopo fosso
Sejeore, è più unico che raro, considerando che si pedala su una superficie perfetta in riva al mare.
Arrivati a Pesaro, con la famosa bicipolitana, si attraversa il ponte
sul Foglia e proseguendo dritto si
lascia la ciclabile per imboccare la
Strada Panoramica Adriatica, dove inizia la salita. Siamo lontani
dalla durezza di un passo dolomitico, ma comunque i tornanti del
San Bartolo richiedono un minimo di allenamento per divertirsi.
All’inizio si sale dolcemente, e la
vista si apre sulla città di Pesaro,
poi i tornanti cominciano a diventare più stretti e la natura prende
il sopravvento, con una vegetazione lussureggiante e l’aroma inconfondibile delle ginestre, particolarmente intenso a inizio luglio. Il
primo borgo che s’incrocia è Marina Alta, con il suo faro, ma la perla
dove vale la pena spingere ancora
sui pedali prima della sosta (abbiamo fatto 33 km) è Fiorenzuola di
Focara, un balcone sulla falesia e
sul mare. Mi raccomando, due
passi fino alla chiesa del paese,
nelle giornate di sole pullula di ciclisti entusiasti, prima di un caffè
e della discesa.
Stefano Mascioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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«Le Marche
sono casa mia»
Francesco Guccini: tra Mondolfo e San Benedetto d’estate è di casa
`L’estate del cantautore:
«Per me Mondolfo è
il paese più bello d’Italia»
F
rancesco Guccini nelle Marche è di casa. Si è sposato a
Mondolfo, e d’estate va sempre a San Benedetto, dai suoi
amici.
Sarà così anche quest’anno,
Guccini?
«Senz’altro, ho troppi amici dalle
vostre parti. E poi lì nel pesarese,
a Mondolfo, mi sono sposato con
Raffaella nel 2010. Non posso certo fare a meno di tornarci. Sicuramente farò una tappa dagli amici
di San Benedetto, come ogni anno».
Meglio il mare della montagna,
dunque?
«La montagna è il paesaggio che
preferisco perché ho qui le mie radici, è il posto in cui sono nato (a
Pavana ndr). Eppure le Marche
devo dire le trovo altrettanto belle. Hanno quel paesaggio straordinario, inconfondibile, fatto di
scorci e colori naturali. E’ la terra
dei tanti e piccoli castelli-fortezze
con le mura medievali scolpite
che spuntano perfette e rigorose
in cima alle colline».
Cosa si aspetta dalle prossime
vacanze in riviera?
«Diciamola tutta, non sto sempre
sotto l’ombrellone perché poi i posti d’estate sono troppo affollati
per i miei gusti. Incontrerò volentieri le persone care, gli amici e i
conoscenti con cui abitualmente
scambiamo ricordi e pensieri di
una vita».
Che cosa le piace di più delle
Marche?
«Sono molto affezionato a Mondolfo che per me resta… il paese
più bello d’Italia. E poi conosco altrettanto bene le città lì vicine: Fano, Corinaldo, Senigallia, Jesi e Pesaro. E San Benedetto del Tronto,
che è più distante rispetto a Mondolfo. Sono ormai di casa, si può
dire no? Conosco la cucina, amo
le passeggiate nel verde, il mangiar bene a tavola e la compagnia
gioviale e allegra tipica dei marchigiani, come mia moglie Raffaella».
Sono cambiate le Marche rispet-
to ai primi anni veniva qui per i
concerti?
«Non molto, per fortunata. E’ una
regione che conosco ma non così
bene come vorrei. I ricordi? Da
giovane neolaureato ebbi un’opportunità di lavoro in una scuola
di Pesaro ma dopo neanche tre
mesi venni licenziato. Evidentemente non era quello di professore il lavoro che avrei desiderato fare. Ricordo invece un altro episodio curioso…»
Ci dica.
«Una volta ero insieme ad alcuni
amici di Pesaro e una sera ci ritrovammo in un’osteria. A un certo
punto non si sa perché stava per
scoppiare una rissa gigantesca tra
gruppi di pesaresi e romagnoli
«DALLA CUCINA
AL PAESAGGIO
CONOSCO TUTTO
E POI A SAN BENEDETTO
HO VERI AMICI E DEVO
ANDARE SEMPRE»
Oggi
Cater, a Senigallia
il ciclone Caparezza
I
l rap d'autore fa tappa al
CaterRaduno questa sera
con Caparezza al Foro
Annonario di Senigallia (ore
22). L'artista pugliese è in
tour da più di un anno con
l'album "Museica". Un disco
che potrebbe essere definito
addirittura un "concept". C'è un
filo logico che lega ogni brano:
la pittura, il mondo dell'arte e
dei musei appunto. E sarà,
come di consueto, un concerto
travolgente.
Maccarone a pag. 41
-TRX IL:01/07/15
22:26-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 42 - 02/07/15-N:
42
Giovedì 2 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Giorno & Notte Estate
Senigallia, stasera al Foro Annonario il CaterRaduno
ospita il celebre rapper in tour con “Museica”
Il gruppo
palermitano
che si è distinto
al festival
Spring Attitude
di Roma
Bloc notes
Ciclone Caparezza
«Musica e arte insieme»
L’HAPPENING
I
l rap d'autore fa tappa al CaterRaduno questa sera con Caparezza al Foro Annonario (ore
22). Un'altra giornata intensa,
tra appuntamenti e spettacoli:
dalle 12 alle 13,30 in Piazza Roma andrà in scena Caterpillar
AM e dalle 18 alle 19,30 la diretta
di Caterpillar. Mentre a mezzanotte al Teatro La Fenice lo spettacolo live Nudabanda con la
Banda Osiris & Musica Nuda
(Magoni/Spinetti). Ma il main
event della serata è senz'altro il
concerto di Caparezza. L'artista
pugliese è in tour da più di un anno con l'album "Museica". Un disco che potrebbe essere definito
addirittura un "concept". C'è un
«HO PASSATO ORE
NEI MUSEI
POI CI HO MESSO
LA MUSICA
È STATO SUBITO
UN SUCCESSO»
filo logico che lega ogni brano: la
pittura, il mondo dell'arte e dei
musei appunto. «La costruzione
di questo disco ha richiesto molto tempo - spiega Caparezza - ed è
stato molto complicato. Ho passato ore e ore nei musei, ad informarmi sulle opere d'arte e sugli
artisti stessi. Poi è sopraggiunta
la difficoltà di dover gestire una
tematica così particolare».
E come ha fatto?
«Mi sono assunto tutta la responsabilità artistica della scelta iniziale, infatti sono io il produttore
artistico del disco. Però, per tutta
la parte del suono, mi sono affidato alle sapienti mani di Chris
Lord Alge, uno dei sound engineer più importanti al mondo».
Un bel risultato.
«Il disco ha raggiunto la prima
posizione in classifica. E' diventato disco d'oro già nella prima settimana. Dopo pochi mesi era disco di platino. E da più di un anno
siamo in tour. Abbiamo anche oltrepassato i confini italiani, andando in Europa e negli States.
Addirittura mi sono esibito al
Whisky A Go-Go (celebre club di
Los Angeles dove negli anni '60 si
esibivano mostri sacri del calibro
di The Doors, Grateful Dead e
molti altri, ndr)».
Ora quali sono i prossimi passi? Un nuovo album?
«Intanto devo ancora terminare
l'estate dei concerti e dei festival.
Poi mi concederò una pausa dove comincerò a mettere mano alle nuove canzoni. Onestamente
non ho ancora nulla di concreto
su cui lavorare. Aspetto l'ispirazione».
Lei ha un rapporto molto forte
con i suoi fan.
«Con molta spontaneità. Io sono
uno di quei musicisti che sale sul
palco con la voglia di cantare e di
travolgere il pubblico. C'è un rapporto di stima e onestà reciproca.
La cosa strana è che io faccio parte della categoria di chi viene poco proposto dalle radio e in tv
non va quasi mai. Eppure dal vivo riusciamo a fare un sold out
dietro l'altro».
Come se la spiega questa cosa?
«Probabilmente sono tante le
persone in giro che vogliono lasciarsi prendere dalle note e dalle parole. Su questo io punto molto».
Andrea Maccarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sconcerti
Domenica
alla Mole
gli Omosumo
ANCONA Prosegue Sconcerti, il festival
musicale dell'estate
targato Arci, al
Lazzabaretto dela
Mole. Domenica aelle
22.30 il concerto del
trio Omosumo.
Formatisi a inizio anni
10, i palermitani
Omosumo (Angelo
Sicurella, Roberto
Cammarata e Angelo
Di Martino) approdano
ad Ancona dopo la
memorabile esibizione
al festival Spring
Attitude a Roma, che li
ha lanciati come uno
dei fenomeni più
interessanti nello
spazio compreso tra
rock ed elettronica. La
band presenta al
pubblico il suo ultimo
lavoro, Surfin' Gaza,
che prende il nome da
un progetto che ha
tentato di unire due
popoli intorno alle
tavole da surf: The
Gaza Surf Club,
bombardato lo scorso
luglio, era un punto di
ritrovo comune per
ebrei e palestinesi,
www.lazzarettoestate.
org
Jesi, alla Salara
il manuale
di scherma
della Batazzi
Caparezza sarà stasera al Foro Annonario di Senigallia
Andar per fiabe alla Rocca
LA RASSEGNA
PESARO “Rocca Costanza - Scena
Aperta” è anche il contenitore
ideale della versione estiva di Andar per Fiabe, che propone spettacoli e laboratori per bambini e
famiglie. Si parte oggi pomeriggio a Pesaro con i grandi eroi del
mito: la compagnia pesarese TeatrodelleIsole presenta Ulysses!,
nato da un'idea di Cinzia Ferri
per la regia di Gianluca Vincenzetti.
Il viaggio di Ulisse ha sempre
avuto un fascino particolare nell'
immaginario di grandi e piccini:
il desiderio di conoscenza, la curiosità, la nostalgia per l'amata
casa e i suoi affetti animano Ulisse che combatterà con le armi
dell'astuzia e dell'intelligenza
per superare le dure prove da affrontare lungo il periglioso percorso. Lo spettacolo andrà in scena alle ore 21.30, ma a partire dalle ore 18, Andar per Fiabe offre ai
piccoli spettatori interessanti
proposte per sviluppare creatività: dal laboratorio di lingua inglese a cura di Helen Doron, ai lettori volontari di Nati per Leggere
o alle Pigotte Unicef da creare insieme e da adottare, dai cuccioli
di Enpa alle Coccole Sonore con
tante canzoncine da cantare e
ballare.
Solo per oggi è da segnalare la
partecipazione straordinaria di
Mi chiamo Costanza e ti presento Penny a cura di Cristina Ortolani Studio: la piccola Penny accompagna Costanza alla scoperta dei mille personaggi e delle
trame dell'Odissea, per l'occasio-
ne "tessuti" su una tela da cantastorie e offerti ai bimbi che prenderanno parte al laboratorio in
forma di disegni da colorare.
Non casuale l'omaggio - oltre che
alla Penelope della leggenda - ad
alcuni personaggi della letteratura per ragazzi e dei fumetti, primi fra tutti Penny Wirton di Silvio d'Arzo, e Penelope Pitstop,
l'avventuriera vestita di rosa della serie cartoon di Hanna & Barbera. E dalle 20.00 si potrà mangiare all'intero della Rocca con
gli Spuntini Della Dirce, legati al
progetto Un paese e cento storie
che valorizza storie, luoghi e sapori del nostro territorio.
.Info:
www.amat.marche.it
[email protected]
tel. 366.6305500. In caso di maltempo, verrà comunicato un luogo al coperto alternativo.
JESI Al via questa sera,
ore 21.30, la rassegna
"Salaradisera", ciclo di
incontri ospitato nelle
magnifiche volte
quattrocentesche
dell'antico deposito
del sale, al piano terra
del Palazzo della
Signoria di Jesi.
A inaugurare il
ciclo, che ritorna dopo
l'esordio dell'estate
scorsa, sarà Susanna
Batazzi, già
campionessa di
scherma nei tornei
nazionali e
internazionali della
disciplina sportiva che
più di ogni altra ha
reso il nome di Jesi
conosciuto in tutto il
mondo. La Batazzi
presenterà il suo "In
guardia! Piccolo
manuale per capire la
scherma", scritto a
quattro mani con
Stefano Cinotti e
appena uscito nelle
librerie.
Nata a Chiaravalle
nel 1957, Susanna
Batazzi ha iniziato
l'attività schermistica
a Jesi allenata dal
maestro Ezio Triccoli.
Alcune immagini
della mostra su Pasquale
De Antonis che domani
si inaugura a Pesaro
De Antonis: la foto
la moda e la bellezza
LA MOSTRA
PESARO Un tuffo in una stagione
meravigliosa, di grande creatività
e fermento, ma anche un tuffo nella bellezza e nell’eleganza al femminile. I Musei Civici si aprono alla fotografia con la mostra “Pasquale De Antonis. La fotografia
di moda” che inaugura domani alle 16.30 e che per la Notte Rosa sarà possibile visitare fino alle 3. Sono 150 immagini dedicate alla bellezza e suddivise in due location:
oltre al Museo anche l’Hotel Excelsior. Foto costruite con regia meticolosa intrisa di sapienza formale
e che ben rivelano la conoscenza
di cinema, teatro e delle altre forme espressive.
Un percorso per immagini che
desidera anche raccontare non solo i momenti più importanti del
“fotografo di dive, dee, di mostri
sacri” - come lo definì il poeta Leonardo Sinisgalli - ma anche i primi passi degli atelier del dopoguerra. Sono anche foto che celano le relazioni che accrebbero il
talento di Pasquale De Antonis:
come l'amicizia con Irene Brin,
proprietaria della galleria romana
Obelisco. Arrivato a Roma nel
1939, Pasquale De Antonis (Tera-
mo 1908 – Roma 2001), oltre a lavorare come fotografo di scena - conoscerà registi come Visconti,
Strehler, Squarzina e Zeffirelli - firma servizi per le sartorie emergenti. Le sue foto nascono dal voler
riunire due icone dell’identità italiana: la moda e i monumenti di
Roma, le rovine antiche e le modelle in un dialogo espressivo di
assoluta bellezza. Con Cinecittà
era nata la Hollywood sul Tevere e
De Antonis crea una nuova immagine delle dive. Tra gli scatti celebri quelli con la Mangano e la Lollobrigida, negli atelier delle sorelle Fontana, di Emilio Schubert, di
Simonetta e Alberto Fabiani. Un
progetto nato grazie all’intercessione di Anna Maria Miele – donatrice, insieme al marito Adalberto Vinciguerra, di una notevole collezione di vetri pregiati ai
Musei Civici - che ha portato all’incontro con Riccardo De Antonis,
appassionato custode del lavoro
del padre, a cui si deve la curatela
della mostra, ideata da Giorgio
Bramante Donini. Organizzata
da Comune di Pesaro/Assessorato
alla Bellezza e Sistema Museo con
Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino, (fino al 31 ottobre).
Federica Facchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Palazzo Corbelli di Fano
la retrospettiva su Dolcini
L’INAUGURAZIONE
FANO E’ il caso di dire che questa sia
l’estate di Massimo Dolcini. Due
gli eventi espositivi infatti ne ricordano l’eclettica personalità di grafico, fotografo, comunicatore, designer ma anche pittore, collezionista, ceramista, insegnante, viaggiatore, cuoco, appassionato di cucina, imprenditore, operatore culturale, manager e uomo civile. Il primo appuntamento a Fano ospitato
nella Galleria Carifano di Palazzo
Corbelli, mentre il secondo a Pesaro al Centro Arti Visive Pescheria.
Ad inaugurare oggi alle 19, è l’evento fanese dal titolo “Massimo Dolcini. La grafica per una cittadinanza consapevole”: una articolata re-
-TRX IL:01/07/15
trospettiva voluta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
Una mostra, per la cura di Mario
Piazza, che consente una visione
della complessità e dell’importanza di Massimo Dolcini nella storia
della grafica e della comunicazione italiana (fino al 10 settembre).
Un manifesto di Dolcini
22:23-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 49 - 02/07/15-N:
49
Sport
Giovedì 2 Luglio 2015
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Il Fano blinda
i suoi gioielli
Sivilla e Borrelli
Costantino
torna alla Vis
«La categoria
non m’importa»
CALCIO
PESARO Da Pesaro a Fermo e ritorno e la Vis è di nuovo terribilmente "Rock". Dopo i "rumors" dei giorni scorsi, ieri è
arrivata l'accelerata decisiva:
Rocco Costantino torna in
biancorosso. Così, al primo
giorno utile per depositare i
contratti, la prima stretta di
mano è quella che mette subito tutti d'accordo. Perché a guidare l'attacco pesarese sarà il
25enne
svizzero-abruzzese
amatissimo dai tifosi dopo i 13
gol in 26 gare di due campionati fa. Amore contraccambiato:
«Fatico a trovare le parole per
l'emozione che mi procura tornare qui - racconta Costantino
a poche ore dall'accordo - Oggi
ho avuto i brividi nel rimettere
piede al Benelli dopo che da avversario non ci sono più tornato (l'influenza lo mise ko per
Vis-Fermana di gennaio scorso). Ringrazio la Fermana perché l'estate scorsa ha avuto il
coraggio di credere su un giocatore allora in riabilitazione,
ma volevo tornare qui. La fiducia che sento qui è qualcosa di
unico che non vedo l'ora di ripagare facendo meglio di due
anni fa». Con simili presupposti di feeling, scendere dalla D
in Eccellenza non è un problema: «La categoria non l'ho
nemmeno guardata, mi basta
la Vis - dice - La prima telefonata di Leonardi e D'Anzi arrivò già a fine maggio (a testimonianza che l'idea era nei piani
già prima dell'arrivo di Ferri,
ndr), ora mi sono stati illustrati i dettagli di un progetto davvero importante. Ci sono i presupposti per fare grandi cose.
Logico che spero in un ripescaggio che questa società meriterebbe, ma per me l'Eccellenza non sarebbe un passo indietro, ma un passo avanti di
responsabilità per quell'obbligo che avremo tutti nel riportare Pesaro ai livelli che merita». Salvo sorprese, con Costantino la Vis ha di fatto già
chiuso il suo parco-attaccanti.
Perché in contemporanea viene blindato Bugaro («lo cediamo solo con una chiamata dalla Lega Pro» la rassicurazione
dirigenziale) e con la conferma di De Iulis il tridente è già
impacchettato. Poi ci sono
Evacuo, il mai utilizzato Canini, il rientro dal prestito di Rossini e la duttilità di Torelli.
Daniele Sacchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
`Il presidente Gabellini
torna e rinnova subito
la punta e il fantasista
CALCIO SERIE D
LA CONSULTIVEST
A METÀ DEL GUADO
Marc Trasolini potrebbe tornare in biancorosso (Foto TONI)
`Panchina ormai completata a colpi di giovani in rampa di lancio
Ora serve esperienza, cominciando forse proprio da Trasolini
BASKET SERIE A
PESARO È ormai sicuro che anche
quest'anno la Vuelle non ripartirà
"da tre" come si sperava (cioè dalla
riconferma di qualche protagonista della sudatissima salvezza), ma
che dovrà un'altra volta ricominciare da zero. Persi i due lunghi
stranieri della possibile ripartenza, Judge e Lorant; scaduto (l'altro
ieri) il contratto di Musso, simbolo
finora di continuità e "attaccamento ai colori sociali"; smarrite le
tracce del play Wright, che a suo
modo è stato un grande personaggio per il basket pesarese, ecco che
il quintetto è tutto da comporre. Il
rammarico senz'altro c'è in casa
biancorossa, ma è anche vero che i
nomi segnati sul taccuino del diesse Stefano Cioppi, appena sbarcato
negli States, nonché quelli buttati
giù dal coach Paolini dopo giornate intere passate al videoregistratore, formerebbero non una ma almeno una decina di squadre, e gli
uomini dello staff Consultinvest
non vedono l'ora di andare a stringere per mettere in pratica tutte le
idee che frullano in questi giorni
per le loro teste. Una di queste idee
potrebbe essere il ritorno di un
amato ex come Marc Trasolini, nel
ruolo lasciato libero da Lorant. Un'
altra, la scelta di americani meno
giovani e inesperti: se infatti non è
possibile far maturare qui i talenti
scoperti in Usa (la piazza pesarese
sembra ormai essere apprezzata
soprattutto come trampolino di
lancio), non sarebbe male far arrivare talenti già maturati altrove in
Europa, una volta constatato che il
mercato "di seconda mano" non è
sempre così impossibile, vedi il caso dello stesso Trasolini oppure
anche dell'ex idolo Turner, appena
approdato non in qualche squadrone europeo ma a Cremona.
Questo sia detto con tutto il rispetto per la piazza lombarda, da cui
proviene Giulio Gazzotti, uno dei
nuovi cambi insieme a Ceron e
SFUMATI JUDGE E LORANT
BISOGNA RICOSTRUIRE
TUTTO IL QUINTETTO
DA CREMONA ARRIVANO
I COMPLIMENTI
PER LA SCELTA DI GAZZOTTI
Candussi. Un 24enne che con il
suo 2,02 di altezza può fornire minuti di qualità sia da ala piccola
che da "quattro". Un esperto come
Giacomo Bazzani, una vita al seguito della Vanoli, ci tiene a complimentarsi con l'amico Cioppi (il
ds pesarese allenò a lungo Cremona) per la scelta di Gazzotti, che descrive più come uomo d'area, «rognoso» e aggressivo, definendolo
in modo colorito «un rompi... del
pitturato». Spiegando poi il concetto: «Si tratta di un ottimo difensore, uno che non fa cose appariscenti ma svolge benissimo il lavoro
sporco. Se c'è una linea di passaggio da chiudere, una mano da mettere in faccia a qualcuno, una sportellata da dare, lui c'è. Non entra
nelle statistiche (2 punti di media
l'anno scorso, ma con un high di
12, più 5 rimbalzi) però è il classico
giocatore che ogni coach vorrebbe
avere con sé. Non sarà un fulmine
di guerra ma può migliorare ancora molto anche in attacco. Per questo dico che il rapporto qualità
prezzo è parecchio alto e che la
Consultinvest ha fatto un buonissimo affare».
Giancarlo Iacchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FANO - Sivilla sì, Borrelli anche.
Torna il presidente Gabellini e
rompe subito gli indugi, mettendo il fiocco alla duplice fondamentale operazione. Condotta su binari paralleli per più di
una solida ragione. La prima è
che il goleador dell'Alma e il
suo tuttocampista vengono dallo stesso posto, la seconda è che
il rapporto, dopo essersi ritrovati per la prima volta proprio
in granata, è diventato ancora
più stretto (persino sodali di
ombrellone, i due), la terza è
che per curare i propri interessi
si affidano allo stesso consulente, l'ultima è che Sivilla certo e
Borrelli anche volevano confrontarsi direttamente col presidente per incassarne tutte le
assicurazioni del caso su presente e futuro.
Missione compiuta e di qui
una notizia che è in realtà una
grande non notizia. Nel senso
che non c'è mai stata puzza di
rottura e che la volontà di proseguire era stata ostinatamente
palesata da tutt'e due le parti.
Prova ne sia che Sivilla aveva
cortesemente declinato l'offerta del Campobasso, Borrelli
nemmeno si era affacciato sul
mercato e mai il ds Canestrari
sui era messo sulla tracce dei
possibili sostituti. È comunque
tanta roba. Con il bis dei due di
Guglionesi l'Alma si garantisce
continuità in due ruoli chiave e
con ottime probabilità di ricavarne un rendimento simile,
quando sulla dedizione alla
causa non è lecito avanzare
dubbi. Dopo i fatti le poche ma
sentite parole del presidente
Gabellini, che della conservazione dell'impianto di squadra
dell'ultimo campionato si era
subito fatto garante: «In questo
momento la priorità era rinnovare con gli attaccanti. Fatto
questo, procederemo speditamente con il resto. Il programma è chiaro. Essere ancora più
competitivi, con un blocco di
over di qualità ed esperienza attorno ai quali collocare gli under per favorirne così la crescita».
Siccome Gabellini cita gli attaccanti, nel pacchetto va infila-
to di diritto anche Gucci. Con
lui l'intesa era già stata sagomata da Canestrari, Gabellini deve
solo avallarla ed evidentemente ha tutta l'intenzione di farlo.
Visto che c'è e che intende sbrigarsi, riesaminerà anche i dossier di Nodari, Torta e Fatica, altri tre con i quali Canestrari ha
già incorniciato l'accordo, per
poi concentrarsi su Lunardini e
infine Ginestra. Tra la fine di
questa settimana e l'inizio della
prossima il capitolo dei titolari
over dovrebbe essere portato a
termine, fatto salvo un supplemento di riflessione proprio su
Ginestra al ritorno di Alessandrini, che sembra slittato proprio all'inizio della prossima
settimana.
Quando sarà possibile anche
la formalizzazione degli accordi, che con la ormai proverbiale
tempestività delle istituzioni
calcistiche la Lnd ha posticipato al 6 luglio. Di solito accadeva
a partire dal 1˚ del mese, data
scelta in questo caso per comunicare che non era più così. Forse perché dal 6 e fino al 10 luglio, sempre on line, sarà anche
possibile ratificare l'iscrizione
al prossimo campionato che sarà appunto quello di D. Per l'Alma come per tutte le altre partecipanti ai play off, tranne pare il
Seregno. Tra i club retrocessi
disponibile a svenarsi solo il
Pordenone, mentre l'Albinoleffe medita.
Andrea Amaduzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«L’OBIETTIVO È
COSTRUIRE UNA BASE
SOLIDA DI OVER
PER FAR CRESCERE
AL MEGLIO GLI UNDER
ED ESSERE COMPETITIVI»
Il presidente del Fano
Claudio Gabellini
Lube al ballo delle regine per il sorteggio Champions L’Aurora Jesi riabbraccia
ne scorsa.
Gli appassionati potranno seguire l'evento in diretta streaming www.laola1.tv a partire
dalle 20,15. Intorno alle 21 il via
ai sorteggi. Aggiornamenti anche sul profilo Twitter della società
biancorossa,
@VolleyLube.
VOLLEY SUPERLEGA
CIVITANOVA MARCHE Al Palazzo
Imperiale degli Asburgo di
Vienna da testa di serie. Si presenterà così la Cucine Lube stasera al gran gala del Volley, la
manifestazione della confederazione europea di pallavolo
nel corso della quale verranno
sorteggiati i sette gironi da
quattro squadre ciascuno della
prossima coppa dei campioni.
La massima kermesse europea prenderà il via a novembre. Vedrà impegnate ventotto
squadre in rappresentanza di
ben sedici nazioni.
LE AVVERSARIE
I ragazzi del neo coach Gianlorenzo Blengini saranno teste di
serie per cui si eviterà, almeno
nel primo turno, il derby con le
altre italiane, Trento e Modena, piuttosto che incroci pericolosi con gli squadroni russi,
Mosca, Belgorod e Kazan che
saranno inseriti nella prima fa-
IME NUOVO SPONSOR
I tifosi della Lube (Foto DE MARCO)
scia al pari delle italiane e dei
polacchi del Resovia. Tra le mine vaganti nell'urna viennese,
che spesso e volentieri ha regalato ai cucinieri sgradite sorprese, ci saranno i turchi dell'
Ankara, ex squadra di Osmany
Juantorena e i francesi del
Tours dell'ex Lube Henno, in
seconda fascia. Nella terza fascia, o urna, da evitare i campioni tedeschi del Friedrichshafen, ex squadra del neo libero biancorosso Grebennikov, mentre in quarta fascia
l'avversario da evitare è il Belchatow, formazione polacca,
già fatale alla Lube nella stagio-
Per la prima volta il marchio
della Ime di Loris Ercoli, azienda di Montecosaro Scalo, che si
occupa di installazione impianti elettrici industriali e civili,
automazioni, impianti di sicurezza, fotovoltaici e domotici,
comparirà sulle maglie da gioco delle Cucine Lube.
La Ime ha realizzato, tra l'altro,
anche l'impianto del nuovo Pala Civitanova che a livello di illuminazione ha il doppio degli
standard richiesti per le dirette
televisive ed è stato definito dai
tecnici Rai Sport uno dei migliori d'Italia.
Gianluca Pascucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il playmaker Battisti
BASKET LEGADUE
JESI Bentornato Matteo Battisti. Il
giovane play di origini fanese, dopo due campionati più che soddisfacenti in prestito a Senigallia in
Dnb, ritorna a vestire la casacca
dell'Aurora basket che punta molto sul suo talento in un settore del
campo, quello dei piccoli, che secondo la filosofia di coach Lasi è
diventato quasi fondamentale per
poter ottenere risultati importanti. Ieri Battisti è stato presentato.
«Sono molto contento di essere
tornato a Jesi, una società che in
passato mi aveva dato fiducia acquistandomi da Fano - ha affermato il playmaker classe 1993 che
la prossima stagione vestirà la
maglia numero 6 -. Sarà una nuova sfida, è una bella opportunità
affrontare questa nuova categoria
da giocatore vero e non da giovane come nelle precedenti occasioni. So che formeremo una squadra giovane, dove lottare sarà la
-TRX IL:01/07/15
parola d'ordine e mi sento pronto
per dimostrare il mio valore e per
mostrare a tutti che posso stare in
questa categoria». Di seguito invece le parole del direttore sportivo
Ligi, che lo ha avuto nelle ultime
due stagioni a Senigallia: «Sono
molto contento e soddisfatto per
il ritorno di Matteo: è il giusto premio per lui per lo spazio che si è
guadagnato a Senigallia, e sono fiducioso del fatto che possa svolgere al meglio il proprio ruolo. Spero sia per lui il modo per affermarsi in una serie importante come
l'A2 e per crescere in questa categoria, che rispecchia al meglio il
suo valore». Altre notizie di giornata riguarda l'offerta rifiutata da
Gaspardo di ritornare a giocare a
Jesi mentre Santiangeli è in attesa
di potersi collocare altrove, in un
club con maggiori ambizioni. Infine da segnalare che si sta allenando a Jesi il giovane under 17 Guido
Scali toscano di Empoli.
Evasio Santoni
21:52-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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PESARO e FANO
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Il Pd distribuisce gli incarichi
LE NUOVE ROTTE
LA POLEMICA
Un Frecciarossa
Diego Della Valle
μ Binari più nave
μ Ddv sprona il Premier
Busilacchi capogruppo in Regione, ecco tutte le deleghe ai consiglieri
μ Domani a Palazzo
Ceriscioli
incontra
Boldrini
A pagina 3
μ Marche
Ancona
Pd, il primo passo verso l’unità passa per i nuovi incarichi
consiliari mentre il segretario
regionale, Francesco Comi,
convinto di restare in sella fino al 2018, si prepara a rinnovare la propria segreteria,
considerando l’input del presidente che, almeno nel primo
anno, ha bisogno di stabilità.
Oggi, alle 17,30, si riunisce il
gruppo consiliare Pd per definire la vicepresidenza e la presidenza delle commissioni: il
criterio adottato è quello dei
più votati. Date le premesse, i
pesaresi ne prendono due con
la vicepresidenza che dovrebbe andare a Minardi, ex presidente del consiglio comunale
di Fano, la commissione sanità a Fabrizio Volpini, la commissione Ambiente e territorio al pesarese Andrea Bianca-
ni. La presidenza della commissione Lavoro e attività produttive dovrebbe andare a
Traversini, anche lui pesarese
mentre quella del Bilancio se
la giocano, al momento, Urbinati e Giacinti. In questo schema rientra la conferma di
Gianluca Busilacchi come presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale. Resterebbe
fuori il maceratese Micucci.
Buroni A pagina 3
Nord, chiusa l’agenda di Fisioterapia ma privatamente bastano 7 giorni per un consulto
Visite possibili solo a pagamento
SANITA’
μ Truffa birra artigianale
Sequestrate
un milione
di false etichette
Fano
Impossibile prenotare una visita fisioterapica a Fano perché
l'agenda degli appuntamenti
risulterebbe chiusa. Se però si
richiede la stessa visita a pagamento, l'appuntamento viene
fissato a distanza di sette giorni. A segnalare un ennesimo
caso di lunghe liste d'attesa è il
portavoce di Prima l'Italia Fano Stefano Pollegioni, che riferisce quanto accaduto ad un
paziente fanese bisognoso di
una visita specialistica fisioterapica. Chiamando il Cup regionale e chiedendo di effettuare la visita al S. Croce, il paziente si è sentito rispondere
"l'agenda è chiusa".
Falcioni In cronaca di Fano
L’OPINIONE
Macroregione
Sfida al bivio
L
CARLO CARBONI
a strategia dell’Unione europea per la macroregione adriatica e ionica (Eusair) torna sotto i riflettori delle istituzioni locali e regionali
con due convegni previsti in
settimana. Dopo anni di belle
parole su questa nuova strategia europea che la Regione
Marche ha contribuito a creare in modo significativo...
Continua a pagina 17
In cronaca di Pesaro
μ Presi ladro e ricettatori
Fanno razzia
di attrezzi
all’ Auser
Un ambulatorio di fisioterapia
Gulini In cronaca di Pesaro
Trenitalia Renzi esca
E l’Albania dai vecchi
s’avvicina riti politici
Ancona
Milano
La novità è targata Trenitalia punta all’ Albania e
sfrutta l’azione combinata: treno più nave e il viaggio è garantito dall’accordo con Adria Ferries. Il dato gioca a favore, tant’è
che le previsioni di traffico verso il Paese delle
Aquile è in crescita del
10% rispetto allo scorso
anno. E la sinergia sostiene il turismo.
Benedetti A pagina 2
Mister Tod’s sfrutta il vento a favore della ripresa “sono soddisfatto dell’andamento del primo semestre
2015” - e costringe all’angolo Renzi. “Un’esperienza è la sentenza di Della Valle
- arrivata alla fine”. E se
l’imprenditore del lusso è
lapidario, figuriamoci il vice presidente Pd Ricci, che
replica: “L’esperienza finita è quella dei suoi amici”.
A pagina 3
Outlet, i privati chiedono un’accelerazione
La giunta ha incontrato i vertici della società Expandia. Ma sulla variante al Ptc è bufera
μ L’evento tra Emilia e Marche
La Notte pronta
a diventare Rosa
Ancona
Oltre 400 eventi su 170 chilometri di costa da Comacchio fino a
Senigallia. La Notte Rosa travalica i confini dell'Emilia Romagna
per irrompere nelle Marche.
Rocchetti A pagina 9 Notte Rosa, tutto pronto
Marotta
E' guerra aperta tra i favorevoli e i contrari al progetto
dell'outlet. La giunta Cavallo intanto, dopo aver incontrato i vertici della Provincia, che dovranno esprimersi a riguardo, si è vista con
alcuni degli investitori, nello specifico i responsabili
della società "Expandia" srl.
"E' stato un incontro importante” sottolinea l'assessore
all'urbanistica Lucchetti.
Spadola In cronaca di Fano
μ Blindati
gli assi Borrelli, Gucci e Sivilla
Il Fano punta ancora
sul trio delle meraviglie
μ Intanto Montagna esce dall’Ati per via Togliatti
Piscina di Baia Flaminia
C’è un piano di rientro
IL CASO
Pesaro
Impianti natatori della città: il
punto nella seduta della Commissione comunale Controllo
e Garanzia presieduta dai Cinque Stelle. Per la piscina di
Baia Flaminia gestita da Pesaro Nuoto fino al 2017, è pronto il piano di rientro per il debito maturato con il Comune.
Per il caso Penthathlon e l'im-
pianto di via Togliatti, dove i
lavori non sono ancora ripresi, il giudice fallimentare ha finalmente decretato l'uscita
del costruttore Marco Montagna dall'Associazione d'imprese. E' stata una Commissione
calda cui ha fatto seguito un
lungo dibattitto politico. I Cinque Stelle, si dicono non completamente soddisfatti dalle risposte ricevute dall'amministrazione.
Francesconi In cronaca di Pesaro
Andrea Sivilla, capocannoniere dell’Alma Juventus Fano e del girone F
SPORT
Fano
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Blindati Borrelli, Gucci e Sivilla. Manca solo l’ufficialità sul
fatto che il Fano possa puntare di nuovo sul trio delle meraviglie. Il presidente Gabellini, rientrato dalle vacanze, si
è subito mosso per i rinnovi.
Barbadoro NelloSport
μ Salto in alto a Colonia
Tamberi record
Fa il primato
italiano: 2,34
Lopez Nello Sport
Giovedì 2 Luglio 2015
3
MARCHE
Online
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Comi costruisce l’unità a colpi d’incarichi
Il Pd definisce lo schema per presidenti e vice delle commissioni. Il consigliere Busilacchi è capogruppo
LE CASELLE
CONSILIARI
FEDERICA BURONI
Ancona
Pd, il primo passo verso l’unità
passa per i nuovi incarichi consiliari mentre il segretario regionale, Francesco Comi, convinto
di restare in sella fino al 2018, si
prepara a rinnovare la propria
segreteria,
considerando
l’input del presidente che, almeno nel primo anno, ha bisogno
di stabilità. Oggi, alle 17,30, si
riunisce il gruppo consiliare Pd
per definire la vicepresidenza e
la presidenza delle commissioni: il criterio adottato è quello
dei più votati. Date le premesse,
i pesaresi ne prendono due con
la vicepresidenza che dovrebbe
andare a Minardi, ex presidente
del consiglio comunale di Fano,
la commissione sanità a Fabrizio Volpini, la commissione Ambiente e territorio al pesarese
Andrea Biancani. La presidenza della commissione Lavoro e
attività produttive dovrebbe andare a Traversini, anche lui pesarese mentre quella del Bilancio se la giocano, al momento,
Urbinati e Giacinti. In questo
schema rientra la conferma di
Gianluca Busilacchi come presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale. Resterebbe fuori
Il nuovo gruppo consiliare del Partito democratico in Regione
Il Pd ha definito gli incarichi: Gianluca Busilacchi sarà capogruppo
il maceratese Micucci.
Dovrebbe essere questo lo
schema che il gruppo consiliare
Pd si appresta ad approvare oggi considerando che i criteri
considerati per le nomine sono
quelli della giusta rappresentanza territoriale e della valorizzazione dei risultati elettorali.
Quindi, a conti fatti, nelle province di Ascoli e Fermo, oltre ai
tre assessori tra cui il vicepresidente, c’è la presidenza di una
commissione e il vice capogrup-
po, nella provincia di Ancona,
oltre a un assessore e al presidente del Consiglio, ci sono il capogruppo e la presidenza di una
commissione, a Pesaro e Urbino, oltre la vicepresidenza, ci sono due commissioni. Immediata l’accusa del Psi col segretario
Catraro: “Diventa difficile pensare che i problemi interni al Pd
vengano risolti a spese delle istituzioni: di fatto, presidenza e vice sono monocolore”.
Chiuso il capitolo commissio-
ni, resta da far quadrare il cerchio all’interno del partito. Comi sta pensando di riorganizzarlo per garantire l’unità e ha lanciato la proposta della nuova segreteria che, oggi, si configura
come cabina di regia mentre
l’obiettivo sarebbe quello di crearne una tematica. Un’operazione che dovrebbe viaggiare in parallelo con la composizione delle due segreterie di Ancona e
Macerata. Attualmente, la segreteria è composta, tra gli altri,
dai due vice, Fioretti e Lucciarini, dai segretari provinciali, dall’organizzativo Crocetti e dalla
tesoriera. Ora il segretario vorrebbe ampliarla, con almeno otto elementi, inserendo responsabili tematici. Ma la vera battaglia per Comi sarà l’assemblea
regionale, eletta a congresso
con liste bloccate. Comi starebbe pensando di allargare l’assemblea, a oggi priva della maggioranza di alcune federazioni.
Partita complessa.
Contro il segretario, restano
i parlamentari Carrescia, Morgoni e Morani, che in assemblea
potrebbero pesare. Non a caso,
il deputato anconetano non demorde: “Comi non è un segretario attorno al quale si può costruire un percorso unitario. La
segreteria è un esecutivo di nominati dal segretario: la direzione è l’organo politico. Che Comi
cambi suoi collaboratori, non significa nulla, il giudizio politico
non cambia nei suoi confronti.
Non chiedo le sue dimissioni ma
vorrei che si dimettesse”.
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Ceriscioli incontra Boldrini
Il benvenuto in Regione
La presidente della Camera Laura Boldrini
LA VISITA
Ancona
Il presidente della Regione,
Luca Ceriscioli, riceverà la
visita della presidente della
Camera dei deputati, Laura
Boldrini, domani, presso la
sede della Giunta regionale.
L’incontro si terrà a Palazzo
Raffaello, con inizio alle ore
15.45. Successivamente la
presidente Boldrini
parteciperà a un’iniziativa di
Confindustria Marche. Un fine
settimana tutto marchigiano
per la seconda carica dello
Stato che domenica invece
sarà a Cabernardi dove
presenzierà all’inaugurazione
del nuovo Parco
Archeominerario, il sito,
dismesso da anni, della miniera
di Cabernardi, nel territorio di
Sassoferrato, sede tra il 1887 e
il 1959, del più importante polo
estrattivo dello zolfo d'Europa.
Il museo ricorda un passato di
benessere, ma anche di fatica e
sofferenza con 131 minatori
che persero la vita sul lavoro.
Il patron di Tod’s sferza il Premier e giudica in maniera critica il suo Governo. Immediata la replica del vice presidente Pd Matteo Ricci
Ddv: “Renzi nella pozzanghera della vecchia politica”
LA POLEMICA
Milano
Mister Tod’s sfrutta il vento a
favore della ripresa - “sono
soddisfatto dell’andamento
del primo semestre 2015” - e
costringe all’angolo il premier
Renzi. “Un’esperienza - è la
sentenza di Diego Della Valle arrivata alla fine”. E se l’imprenditore del lusso made in
Marche è lapidario, figuriamoci il vice presidente Pd, il pesarese Matteo Ricci. La replica
vale una stilettata: “L’esperienza finita è quella dei suoi amici,
i salvatori tecnici di cui l’Italia
non ha bisogno”. Niente da fare, il patron di Tod’s rilancia e
ci mette pure il brand: “Noi italiani” che verrà ufficialmente
presentato “entro settembre”.
Con tanto di corollario: “Non è
un partito politico, ci occupiamo di solidarietà”. Punto.
Tutto inizia al “Milano
Fashion Global Summit 2015”
con Della Valle che si dichiara
“soddisfatto dell’andamento
del primo semestre 2015, soprattutto degli ultimi tre mesi.
Raccogliamo i frutti del lavoro
fatto”. Dai conti che tornano
alla voglia di mettersi in pista è
un passo.
“Noi italiani - racconta vuole essere uno stimolatore
nel proporre dei progetti legati alla solidarietà e sottoporli a
tutti”. L’imprenditore aggiunge che è allo studio “un pacchetto d’interventi, legati a
welfare aziendali, sostenibilità
·
Della Valle: Noi italiani
verrà presentato entro
settembre. Non è un partito
ci occupiamo di solidarietà
e promozione della cultura”.
Arrivederci a settembre. Della
Valle, tuttavia, sfrutta l’attesa
per colpire a dovere: “Mi dispiace ammetterlo ma credo
che questa sia un’esperienza
governativa arrivata un po’ alla fine”. Non molla la presa:
“Credo che il presidente della
Repubblica debba prendere atto che c’è un governo non votato dal popolo e in assoluto affanno, ma non si può andare a
votare ora”. Mister Tod’s rincara la dose: “Non si può andare avanti con un governo che
non può fare le cose per mille
motivi, oggi ci vuole un governo di persone che sappiano fare le cose essenziali che servono e che ci porti al 2018, quando andremo finalmente a votare le persone che ci scegliamo”. E dà la formula della svolta: “C’è bisogno di gente competente con dei curricula validi, non mettiamo amici e amici
degli amici”.
Su tutto vale una premessa:
“Renzi è un amico, la verità è
che deve cambiare registro
perché è finito nella pozzanghera della vecchia politica
con mani e piedi. Noi questo
non lo vogliamo”. E sul passaggio insiste : “Rivediamo i riti
della vecchia politica che non
ci aspettavamo. Si sono tutti ingabbiati tra loro, vivono con
dei sotterfugi e piccoli ricatti”.
Applica il sempreverde “uomo
avvisato”. E ricorda: “Ahimè
avevo detto a Matteo, a suo
tempo, di stare attento perché
se non si arriva molto preparati si corre il rischio di finire come tutto quello che abbiamo
visto precedentemente”.
Il duello è a distanza. Sulle
frecciate di Della Valle scatta il
contrattacco del vice presidente del Partito democratico
Il premier Matteo Renzi con l’imprenditore Diego Della Valle
μ Oggi
Matteo Ricci. “L’esperienza
del Governo Renzi è appena
iniziata - avverte - e in un anno
sono state fatte e impostate
più cose che negli ultimi 20. A
Diego Della Valle vorrei dire
che l’esperienza finita è quella
dei suoi amici, i salvatori tecnici di cui l’Italia non ha bisogno”. Ricci assesta l’affondo:
“Abbiamo bisogno di una politica coraggiosa, non di piccoli
partitini dello zero virgola nè
di salvatori tecnici”. Aperta parentesi: fra gli “amici” di Della
Valle finiti che secondo Ricci
sono finiti “male” c’è anche
l’ex governatore delle Marche
Gian Mario Spacca, che ha lasciato il Pd e si è ricandidato
con Marche 2020-Ap e Fi, ma
alle regionali è arrivato quarto. Fine delle trasmissioni.
La spunto e lo scenario è
sempre lo stesso: il “Milano
Fashion Global Summit
2015”. Ma Della Valle è già
molto oltre. Allarga l’orizzone,
di più, fino ad arrivare alla crisi
greca. “È sconcertante e
l’Unione europea non ci fa dormire sonni tranquilli. Ci sono
errori di impostazione importanti”. Il patron di Tod’s anche
in questo caso non assolve.
“Quello che vediamo in questi
giorni - incalza - è sconcertante. Leggiamo sui giornali dichiarazioni di un sacco di politici che parlano ma non contano niente”. E ancora: “Unione
europea e moneta unica pensavamo fossero stati fatti per
evitare questi problemi, invece le Borse crollano un giorno
sì e uno no”.
Altra sentenza lapidaria:
“Non c’è una professionalità
precisa, ma solo decisioni assunte di notte”. Secondo Della
Valle “non c’è un’Unione europea che lavora e pensa”. Colpita, affondata.
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una conferenza per parlare degli sviluppi infrastrutturali della nuova area
Progetti e strategie, la Macroregione alla Mole
MRAI
Ancona
Un confronto sui progetti, le
strategie e i finanziamenti del
sistema logistico intermodale
europeo. Verrà ospitato, alla
Mole Vanvitelliana, nella giornata di oggi e ancora una volta
Ancona sarà capoluogo internazionale della Macroregione
adriatico ionica, nell’ambito
dell’evento organizzato dalla
Regione Marche, in collaborazione con l’Autorità portuale.
La conferenza di oggi costi-
tuirà l’occasione per discutere
sugli sviluppi infrastrutturali
nell’area macroregionale e dei
nodi logistici che collegano le
coste adriatiche ai rispettivi entroterra.
Saranno presentati infatti i
principali risultati ottenuti con
i progetti “Intermodadria” (undici i partner di cinque diverse
Vi parteciperà anche
il neo assessore
Anna Casini
Ieri i primi tavoli tecnici
nazionalità) e “Easyconnecting” (diciassette partner di sette nazionalità).
Il primo ha l’obiettivo di migliorare i sistemi per la mobilità di merci e passeggeri nell’area adriatica.
Il secondo si pone l’obiettivo
di rafforzare la cooperazione
transfrontaliera nei servizi e
nell’infrastrutture di trasporto.
L’analisi del traffico merci
dell’area macroregionale dimostra che le potenzialità di sviluppo del multimodale potrebbe rendere i trasporti più ecologici e sostenibili. Partendo dai
risultati degli studi e delle analisi elaborate nell’ambito dei due
progetti, la conferenza sarà
l’occasione per individuare le
difficoltà che ostacolano l’integrazione delle infrastrutture
adriatiche con il corridoio scandinavo mediterraneo. L’incontro alla Mole di Ancona , al quale parteciperà l’assessore regionale alle Infrastrutture, Anna
Casini, è stato preceduto ieri da
tavoli tecnici dei due progetti
che si terranno presso la Regione Marche e l’Autorità portuale di Ancona.
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IV Giovedì 2 Luglio 2015
FANO
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“Si getta nel caos il sistema del welfare di 12 Comuni”
TERZO SETTORE
Fano
Le notizie che provengono da
Fano sul "caso" Ambito Sociale allarmano fortemente il Forum del Terzo Settore, perché
corrono il rischio di gettare
nel caos il sistema del welfare
di 12 comuni. L'Ambito si
prende cura di parte del sistema integrato dei servizi per i
cittadini più fragili del territorio ed oggi la priorità è fare di
tutto per evitare che le conseguenze della crisi si ripercuotano su di loro. "Il Comune di
Fano ed il comitato dei sindaci - evidenzia il Forum - devono agire rapidamente per
mettere in sicurezza l'Ambito
Sociale ed immediatamente
dar seguito ad una sua profonda riorganizzazione centrata
sulla partecipazione di tutti i
soggetti del terzo settore.
Scelte che devono evitare
scorciatoie che centralizzino
la gestione, perché oggi c'è bisogno di dirigenti autorevoli e
competenze nel campo delle
politiche del welfare, perché
solo così l'Ambito può riprendere il ruolo che gli deriva, così come previsto dalle normative vigenti. Il Forum del Terzo settore è a disposizione ed
è pronto a partecipare e soste-
nere le scelte, anche dolorose,
che in questo momento si renderanno necessarie". Il momento comunque è delicato:
anche se vi sono forti sospetti
che in seno all'Ambito, siano
state compiute irregolarità
procedurali, i controlli sono
ancora in corso; ecco perché
per l'associazione del welfare
andrebbero evitate le speculazioni. "Perché - aggiunge il Forum - certo si parla di irregola-
rità ma queste sono state ipotizzate e compete alle autorità
preposte chiarirne l'origine e
le eventuali responsabilità.
Noi conosciamo bene le cooperative sociali come le associazioni di tutela e di volontariato, che in questi anni hanno
gestito i servizi dell'Ambito
Territoriale; ne conosciamo il
personale e l'attenzione per
gli utenti e le loro famiglie. Cooperative e associazioni che in
questi anni hanno partecipato
attivamente alla progettazione del sistema di welfare ed alla cura dei servizi, tanto che
oggi alcune di queste pagano
il prezzo di trovarsi fortemente esposte nei confronti dell'
Ambito per scelte che hanno
subito con l'intento di garantire continuità a servizi di grande delicatezza".
m.f.
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“Tassa di soggiorno, patti non rispettati”
Cecchini accusa: il ricavato dell’anno scorso utilizzato interamente per finanziare il Carnevale
I CONTI
NON TORNANO
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Domani è stata convocata la
seduta conclusiva sul bilancio
preventivo del Comune di Fano. Si tratta di una riunione
che si prolungherà fino a tardi, dato che, seppure a gruppi,
l'ordine del giorno prevede la
discussione su 1.060 emendamenti presentati dalla opposizione.
Diversi di questi richiedono
l'attenuazione della pressione
fiscale, confermata tale eguale
rispetto all'anno scorso, dalla
giunta che si è limitata a ridurre simbolicamente la Tari dello 0,60 per le famiglie e dello
0,96 per cento per le utenze
non domestiche, il che equivale, come ha sottolineato Alberto Santorelli di Progetto Fano,
su un ammontare di 150 euro,
a 1 euro!. Si tratta di tasse che
pesano sulle famiglie, ma anche sulle aziende che dovrebbero rivitalizzare l'economia
fanese. Tra le altre è stata confermata anche la tassa di soggiorno. Ma a questo proposito
i patti non sono stati rispettati.
"Noi avevamo fatto una proposta prima al sindaco Aguzzi,
poi al sindaco Seri - ha dichiarato il presidente della associazione Alberghi Consorziati di
Fano, Torrette, Ponte Sasso e
“Quei soldi dovevano essere
utilizzati per la promozione
l’accoglienza e la
riqualificazione della città”
Il presidente della associazione Alberghi Consorziati di Fano, Torrette
Ponte Sasso e Marotta, Luciano Cecchini contesta
l’utilizzo da parte del Comune del ricavato
dall’applicazione della tassa di soggiorno applicata nel 2014
Marotta, Luciano Cecchini che il ricavato della tassa doveva essere suddiviso in tre parti: una per la promozione, una
per l'accoglienza e una per
qualificare l'arredo e l'immagine della città. Ma dall'Amministrazione Comunale non abbiamo avuto alcun resoconto,
anzi, abbiamo avuto la sensazione che tutto il ricavato sia
stato speso per finanziare un'
unica manifestazione, come
quella del Carnevale che ha assorbito 130.000 euro di fondi
comunali". Non c'è stata quindi concertazione? "Abbiamo
chiesto all'infinito il famoso tavolo su cui discutere l'impiego
della tassa di soggiorno, ma
questo non è stato mai convocato. Tuttavia non si può finanziare il turismo fanese solo
con la tassa di soggiorno. Dato
che gli albergatori e tutti gli
operatori turistici pagano le
tasse come tutti i cittadini, ci
vorrebbe che il Comune inve-
stisse nel settore anche altre
risorse tratte dal bilancio". Come reagiscono i turisti, quando in fattura notano la maggiorazione del conto dovuta alla
tassa di soggiorno? "Parliamoci chiaro: le proteste dei turisti
ormai si sono attenuate, anche se per un soggiorno di una
famiglia di 4 persone per una
settimana, la tassa incide abbastanza sul conto finale.
Quello che abbiamo contestato risolutamente fin dall'inizio
è stata la penalizzazione applicata nei confronti delle aziende, i cui operatori vengono a
Fano per svolgere un qualsiasi
lavoro. Si tratta di presenze alberghiere che vengono spalmate tutto l'anno e spesso co-
La questione in consiglio
comunale che domani
si riunisce per approvare
il Bilancio preventivo
stituiscono l'unica risorsa al di
fuori dell'alta stagione. Infierire su di loro, costituisce un
provvedimento del tutto negativo, tanto è vero che la tassa
spesso viene assorbita dall'albergatore, così dicasi per i
clienti affezionati, i cosiddetti
fedelissimi della riviera fanese". Secondo voi quale dovrebbe essere in fatto di strutture e
infrastrutture, l'impiego prioritario della tassa di soggiorno? "Sarebbero molte le priorità da elencare: tra queste la pista ciclabile Fano - Marotta
che dovrebbe essere almeno
prevista tramite un progetto,
quindi la bonifica e la riqualificazione del sottopasso pedonale che conduce al Lido di
viale Cairoli a Fano che si presenta in uno stato orrendo;
non ultimo: la realizzazione di
un muro di cinta a Ponte Sasso
che riesca ad arginare l'invasione della sabbia sulla strada.
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Tombaccia golosa, c’è la Festa del Fritto
LA TRE GIORNI
Fano
Inizia domani la tre giorni della
Festa del Fritto, la festa della
Comunità di Tombaccia, una
iniziativa che nel giro di 6
edizioni, ha assunto già il sapore
di una manifestazione
tradizionale, tanto coinvolge la
frazione e ben associa gli
ingredienti della gastronomia
con quelli della musica. La parte
gastronomica è stata affidata
come sempre a Maurizio
Caldarigi del ristorante La Perla
che preparerà fritture di pesce,
spiedini, verdure fritte,
coscette, cotolette, petti di
pollo, mozzarelline e, dopo il
gelato fritto dell'anno scorso,
quest'anno la frutta fritta,
ovvero spiedini di mele, pere,
La Sinfonica di Salucci domani presenta un repertorio lirico al femminile e l’11 uno spettacolo dedicato a Mina
Musica a Corte, la Rossini Pop Orchestra omaggia le donne
I CONCERTI
Fano
Spetterà a Musica a Corte e
quindi all'Orchestra Sinfonica
Rossini e al Coro Lirico Mezio
Agostini inaugurare domani
il nuovo teatro all'aperto di palazzo Sant'Arcangelo. Si parte
quindi domani alle ore 21.15
con un appuntamento pensato per la Notte Rosa, con uno
sconto sul biglietto per tutte le
donne e proprio alle donne sarà dedicato il tradizionale concerto che rievoca la storica liri-
Marchegiani, Molinelli, Borgogelli, Salucci e Rosciani
ca sotto le stelle. Il titolo è "L'
Opera è donna?". Il programma proporrà l'esecuzione di
brani tratti da un repertorio lirico-sinfonico con un particolare taglio al femminile. Protagonista della serata sarà, assieme all'orchestra sinfonica
Rossini in formazione cameristica e al coro fanese, l'artista
parmigiana Paola Sanguinetti, soprano di fama internazionale con particolare predilezione per progetti di musica
da camera, con l'arpista Davide Burani, gli Archi Italiani, i
Solisti di Parma e il quartetto
di Cremona. Roberto Molinelli sarà il vero mattatore della
serata, dirigendo gli artisti e
proponendo alcune sue rielaborazioni. Il secondo appuntamento di Musica a Corte è stato fissato all'11 luglio. Sarà un
evento dedicato alla "Tigre di
Cremona", da titolo "Mina stasera sono qui". Si tratta del
progetto crossover dell'orchestra per l'anno in corso. Incentrato sulle straordinarie
vocalità della cantante, il progetto artistico nasce dalle doti
vocali del mezzosoprano Anna Maria Chiuri, dote che le
pesche e ananas dal sapore
leggero e gustoso. Una vera e
propria novità. L'iniziativa è
stata presentata ieri dal
presidente della Pro Loco di
Fano Etienne Lucarelli e dal
presidente dell'associazione di
Tombaccia Floriano Bellucci.
Domani sera, anche Tombaccia
festeggerà la "sua" Notte rosa e
organizzerà una serata anni 70 80. Sabato alle ore 18 prenderà
il via una motopasseggiata in
rosa, a cura del Vespa Club di
fano e a partire dalle 20.30 si
esibirà Marialuna Cattalani la
dodicenne di Castelleone di
Suasa che ha partecipato a San
Remo junior e a Castrocaro
giovani. Domenica alle 8 partirà
su una lunghezza di 10
chilometri, la gara podistica 5˚
Trofeo del Fritto e in serata la
grande orchestra Joselito.
permettono contemporaneamente di essere tra le migliori
cantanti nel repertorio lirico e
interpretare con fare disinvolto e sensuale il genere moderno. L'orchestra che utilizzerà
anche strumenti della musica
pop (da questo la denominazione di Rossini Pop Orchestra) si avvarrà di testi scritti
da Claudio Salvi e recitati da
Fabrizio Bartolucci. Il 19 luglio infine verrà eseguita la
Petite Messe Solennelle di
Rossini e il concerto sarà affidato interamente al coro. Mirca Rosciani, direttrice del coro e pianista, assieme a Donatella Dorsi, sarà il direttore
della serata, alla quale collabora anche l'Accademia d'Arte
Lirica di Osimo.
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Giovedì 2 Luglio 2015
Aset Holding dona materiale sanitario per il Kenya
LA SOLIDARIETA’
Fano
Nuova missione umanitaria per
l'Africa Chiama. La vicepresidente Anita Manti partirà il 18 luglio per recarsi in Zambia e Kenya, nei centri sanitari istituiti
dall'associazione, al fine di monitorare i servizi ed i beni di prima
necessità disponibili. In particolare prenderà in considerazione
la Clinica Shalom, aperta dal luglio 2011, che in tre anni ha servito 38.775 pazienti, di cui l'85%
sono state donne e bambini. In
vista della partenza, l'Africa
Chiama ha chiesto la collaborazione di Aset Holding, che gestisce le farmacie comunali, coinvolgendola nel progetto; proprio
l'azienda municipalizzata metterà a disposizione materiale sanitario utile, come ad esempio
guanti, siringhe, cerotti, cotone,
garze e biberon. La clinica è nata
per prevenire alcuni casi di
disabilità dovuti a problematiche legate alla salute materno infantile, ma parallelamente sono
nati anche dei workshop su temi
socio sanitari. Inoltre in questi
giorni l'Africa Chiama sta spedendo a soci, simpatizzanti, donatori il suo notiziario trimestrale, nel quale vengono illustrate le
principali attività dell'associazione, come ad esempio una campa-
gna per fermare la diffusione
dell'Aids, il doposcuola per gli
alunni stranieri avviato a Fano,
informazioni sul lascito testamentario oppure gli eventi in
programma. Non mancano inol-
La vicepresidente de
L’Africa Chiama Anita
Manti in partenza anche
per lo Zambia
tre i riferimenti delle sedi dislocate sul territorio nazionale e
persino testimonianze da parte
di alcuni volontari che hanno vissuto indimenticabili esperienze
in Africa. L'associazione infatti
offre ogni anno la possibilità a 25
giovani di trascorrere un periodo di volontariato in Kenya, Tanzania e Zambia. L'obiettivo di
tutte le attività è promuovere
sempre di più le donazioni.
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Visita fisioterapica? Agenda chiusa
Al S. Croce appuntamento impossibile ma a pagamento in sette giorni si fa tutto
SANITA’
BOLLENTE
SILVIA FALCIONI
Fano
Impossibile prenotare una visita fisioterapica a Fano perché
l'agenda degli appuntamenti
risulterebbe chiusa. Se però si
richiede la stessa visita a pagamento, l'appuntamento viene
fissato a distanza di sette giorni. A segnalare un ennesimo
caso di lunghe liste d'attesa è il
portavoce di Prima l'Italia Fano Stefano Pollegioni, che riferisce quanto accaduto ad un
paziente fanese bisognoso di
una visita specialistica fisioterapica. Chiamando il Cup regionale e chiedendo di effettuare la visita al S. Croce, il paziente si è sentito rispondere "l'
agenda degli appuntamenti è
chiusa"; alle sollecitazioni dell'
utente, che chiedeva spiegazioni e quando avrebbe potuto effettuare la visita, l'operatore
avrebbe risposto: "Non saprei
cosa dirle". In un secondo momento, lo stesso addetto del
Cup spiega all'utente che in
questi casi è necessario chiamare direttamente il reparto
ospedaliero e fissare direttamente la visita. "Così il pazien-
V
FANO
Online
www.corriereadriatico.it
te ha fatto - riferisce Pollegioni
- ma dal reparto di fisioterapia
gli è stato risposto che gli appuntamenti sono chiusi e che
gli operatori sono molto occupati. Alla domanda del fanese
su quanto tempo avrebbe potuto passare per riaprire le
prenotazioni, è arrivata una
secca quanto semplice risposta: non lo sappiamo". A questo punto l'utente si è rivolto
nuovamente al Cup, disponibile a cambiare nosocomio pur
di effettuare questa necessaria
visita specialistica. L'operatore questa volta è riuscito a dare
una data: a novembre a Pergola. "Certo, il paziente deve sperare di avere una macchina e
di non avere problemi motori"
incalza Pollegioni, che rivela
poi un risvolto inatteso della vicenda: chiedendo una visita a
pagamento, l'appuntamento
sarebbe stato disponibile dopo
sette giorni, all'ospedale S.
Croce, al prezzo di 88 euro. Un
altro caso relativo alle lunghe
liste d'attesa arriva invece da
Pesaro, dove un 84enne il 20
giugno scorso si era presentato allo sportello prenotazioni
del San Salvatore per una visita nefrologica. Nell'impegnativa il medico di base aveva indicato che la visita andava fatta
entro 30 giorni, ma il primo
posto libero era per il 16 giugno 2016. L'anziano ha quindi
fatto presente l'indicazione del
medico, ma si è sentito dire
dall'operatore allo sportello
L’Arpam certifica i valori tornati a norma
Revocata l’ordinanza
Si fa il bagno all’Arzilla
IL VIA LIBERA
che l'unica cosa che conta per
anticipare un appuntamento è
l'espressione di urgenza. Il paziente ha quindi provato a
chiedere la stessa visita in altri
ospedali, spiegando di essere
disposto a spostarsi, così l'appuntamento è stato fissato a di-
Un altro utente scopre che
l’indicazione nell’impegnativa
“prestazione entro 30 giorni”
non conta nulla
stanza di soli tre giorni a Fabriano. I dubbi dell'utente però sono rimasti: perché l'indicazione del medico, segnalata
chiaramente nell'impegnativa, non è stata presa in considerazione? E perché non è stato l'operatore del Cup a proporre di andare in un altro
ospedale? Di fronte a questi casi, l'appello è quindi rivolto al
neo presidente regionale Luca
Ceriscioli, che ha tenuto per sé
la delega alla sanità: "Vorrei
far notare - evidenzia Pollegio-
ni - che questi episodi che sono
molti e non fanno certo la sanità una eccellenza, come sbandierato fino a ieri dai politici
della Regione Marche. Speriamo che da oggi l'eccellenza,
per il cui significato si intende
il più alto livello qualitativo
raggiungibile, cominci davvero a prendere la giusta forma.
Il cittadino, che ha bisogno di
curarsi, ha la priorità e va trattato nei dovuti modi con risposte concrete".
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Sono online oltre 600 immagini del Passaggi Festival, la cui terza edizione è
appena terminata. L'album
fotografico è visibile sul profilo Flickr di Passaggi Festival, raggiungibile anche dal
sito dell'evento www.passaggifestival.it
Gli scatti sono stati curati in
gran parte dall'associazione Centrale Fotografia, da
diversi anni un'istituzione a
Fano per la cultura fotografica, a cui si aggiungono le
immagini del Social Media
Team dell'Università di Urbino e quelle degli organizzatori del Passaggi Festival.
Marcello Sparaventi, direttore di Centrale Fotografia,
la cui collaborazione con
Passaggi Festival prosegue
per il secondo anno, ha
schierato un gruppo di valenti fotografi e appassionati (Silvio Stelluti Scala, Paolo Rossi, Paolo Giommi,
Giacomo Franchini, Lidia
Festi, Cristina Fori, Mario
Della Fornace, Rita Perfetti, Stefania Cimarelli) che
hanno documentato con
professionale creatività tutti i momenti dell'evento culturale.
Faranno rivivere la magica atmosfera dell'arena Corso, chiusa da decenni, le proiezioni cinematografiche organizzate
per tutta l'estate nel cortile di
palazzo Sant'Arcangelo dalla
società che gestisce il Politeama
rappresentata da Carmine Imparato in collaborazione con
l'assessorato alla Cultura del
Comune di Fano. Sono state
programmate 48 proiezioni sul
totale di 66 eventi che costituiscono quindi gran parte degli
spettacoli che si terranno nel
nuovo teatro all'aperto che verrà inaugurato domani. Si inizierà lunedì prossimo, alle ore
21.30, con il film "Banana" di
Andrea Jublin, nomination quale miglior regista esordiente al
David di Donatello di quest'anno. L'accesso sarà gratuito fino
ad esaurimento dei 488 posti disponibili. Seguirà poi un programma alquanto vario adatto
per adulti e bambini. Contemporaneamente per diversi film
la visione sarà possibile sia all'
Si inizierà lunedì
prossimo, alle ore 21.30
con il film “Banana”
di Andrea Jublin
GLI APPUNTAMENTI
Pergola
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Stefano Marchegiani, assessore alla Cultura
aperto nel cortile Sant'Arcangelo, sia al chiuso al cinema politeama, semplicemente con uno
scarto orario dalle 21.30 alle
20.45 Il prezzo del biglietto è al-
Libreria
Guidarelli
Sono tanti
gli incontri
quanto popolare: l'intero è di
5,50 euro, il ridotto di 4,50; ma
se il biglietto verrà acquistato
nel centinaio di negozio che
esporranno il relativo adesivo,
il prezzo dell'intero calerà ancora a 4 euro. Fanno eccezione le
anteprime e le nuove uscite, il
cui ingresso costerà 7,50 euro.
La prevendita nell'edicola vicina lla farmacia Vannucci.
Nel cortile di palazzo Sant’Arcangelo
66 eventi tra cui 48 proiezioni di film
Si torna a fare il bagno nel
mare antistante la spiaggia
dell'Arzilla. Ieri mattina il vice sindaco Stefano Marchegiani ha infatti revocato l'ordinanza 16 emessa il 25 giugno
scorso con la quale vietava, in
seguito alla comunicazione
dell'Arpam, di fare il bagno
30 metri a nord del torrente
Arzilla. Il divieto era comunque temporaneo e riguardava
solo un tratto di mare antistante la costa specifico, derivante dalle piogge di alcune
settimane fa che avevano causato valori delle acque non
idonei alla balneazione. Nei
giorni scorsi l'Arpam aveva
proceduto ad effettuare nuovi campionamenti, i cui risultati sono stati inviati al Comune di Fano ed hanno segnalato valori a norma per la balneazione. Pertanto il Comune ha emesso ieri una nuova
ordinanza, la numero 20, con
la quale si stabilisce la revoca
del divieto di balneazione. Il
Letture e dintorni
Un viaggio a 360 gradi attorno alla disabilità. La libreria Guidarelli ospita stasera alle 21, la presentazione del libro "Vita al rallenty" di Elenora Goio. Con
l'autrice si parlerà di cadute, risalite e di come la
mente umana e la forza
d'animo siano le più formidabili tra le medicine. Una
storia autobiografica di
grandissimo impatto. Da
domani, invece, torna il gustosissimo focus sulle eccellenze enogastronomiche del territorio "Agrisapere, focus sul sapore".
L'obiettivo è diffondere e
condividere le produzioni
locali attraverso un ciclo di
degustazioni di approfondimento presentate dai
produttori. La multifunzionale libreria ospiterà i vari
incontri, nell'Angolo del
Territorio. Il ciclo di appuntamenti apre le porte a
chiunque desideri avvicinarsi a gustose tematiche,
coinvolgendo appassionati
e semplici curiosi che potranno scoprire o conoscere meglio la realtà rurale
accrescendo il rispetto per
l'ambiente, i ritmi della natura ed un consumo consapevole. Alle 18 protagonista sarà l'azienda agricola
Monsanto. La partecipazione è gratuita.
Presentato il programma, la location s’inaugura domani
LA RASSEGNA
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FLICKR
Fano
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Fano
documento dispone inoltre la
rimozione, da parte dell'ufficio segnaletica comunale, dei
cartelli indicanti il divieto
temporaneo. Per tanti utenti
il nuovo provvedimento è apparso al momento giusto, date le elevate temperature di
questi giorni per le quali si riesce a trovare un po' di refrigerio solo in acqua.
Festival
Passaggi
On line
600 foto
Il Santa Croce, presidio fanese degli ospedali riuniti Marche Nord
Fano
Eliminata la segnalazione
Centrale Fotografia
VI Giovedì 2 Luglio 2015
FANO •VALCESANO
Online
www.corriereadriatico.it
“Outlet, società Expandia fa sul serio”
Incontro tra la giunta mondolfese e i possibili investitori. Lucchetti: “Non possiamo più perdere tempo”
IL VILLAGGIO
GRANDI FIRME
MARCO SPADOLA
Marotta
E' guerra aperta tra i favorevoli e i contrari al progetto dell'
outlet, il villaggio grandi firme
da realizzare all'uscita del casello autostradale, in attesa degli sviluppi riguardo la ricognizione del Piano Territoriale di
Coordinamento (Ptc). L'atto è
volto a spostare un'area già
prevista per la grande distribuzione dalla zona di Sterpettine
Centocroci a quella nei pressi
del casello. La giunta Cavallo
intanto, dopo aver incontrato i
vertici della Provincia, che dovranno esprimersi a riguardo,
si è vista con alcuni degli investitori, nello specifico i responsabili della società "Expandia"
srl. "E' stato un incontro importante - sottolinea l'assessore all'
urbanistica Massimiliano Lucchetti, esponente del Pd locale
e membro dell'assemblea provinciale e regionale - quello
con la società che ha acquisito
tutti i terreni per l'opera.
Expandia fa sul serio, come del
resto noi. Si tratta di un investimento importantissimo. La ditta ha confermato di essere fortemente intenzionata a sviluppare il progetto il prima possibile. Ma è anche arrabbiata per
la perdita di tempo per l'atto ricognitorio. Se i tempi non saranno ragionevoli o arriverà
una risposta negativa, si muo-
“Se l’attesa non sarà
ragionevole o arriverà una
risposta negativa la Srl non
esclude le vie legali”
verà di conseguenza e non
esclude le vie legali. Abbiamo
approfondito il progetto in tutti gli aspetti. Un'opera davvero
importante per la creazione di
nuovi posti di lavoro e lo sviluppo turistico del territorio". Chi
invece continua a criticare il
progetto sono le associazioni
di categoria come la Confesercenti. "Tra le motivazioni a sostegno del progetto - spiega il
direttore provinciale Roberto
Borgiani - c'è la convinzione
che la cittadella del commercio
porterà nuovi posti di lavoro. Il
bilancio in termini di occupazione sarà negativo, a fronte
dei posti di lavoro guadagnati
nella grande distribuzione saranno almeno il triplo quelli
persi nella rete tradizionale di
vendita, con la conseguente
chiusura delle piccole attività
nel centro storico e nella periferia. Le risorse prodotte da
queste mega strutture, inoltre,
sono drenate all'estero, a discapito dello sviluppo del territorio". Capitolo turismo. "Non
credo ci sarà nuovo turismo, visto che chi verrà a Marotta ad
acquistare nell'outlet non si fermerà a dormire negli alberghi,
non mangerà nei ristoranti e,
probabilmente,
nemmeno
prenderà un caffè al di fuori
della struttura. Arriverà, farà il
suo acquisto e ripartirà. Riteniamo poi che il 'turismo dell'
outlet' sia quello in grado di
qualificare la nostra offerta?"
Borgiani replica anche gli esponenti del Pd e Psi locali che
hanno affermato "le piccole attività stanno chiudendo anche
adesso che l'outlet non c'è". "Allora, tanto più, proponiamo
modelli di sviluppo alternativi
per aiutare la rete commerciale invece di affossarla del tutto!
Proponiamo aree destinate allo sviluppo di turismo e cultura, capaci di dare un vero servizio all'economia e occupazione!"
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Variante al Ptc
Il consigliere Papolini
diffida la Provincia
L’ATTO
Marotta
Il rendering del progetto relativo al villaggio grandi firme
“Mega strutture ormai superate”
CONFESERCENTI
Mondolfo
“Tra le motivazioni a sostegno
dell’outlet - scrive Roberto
Borgiani, segretario
Confesercenti- c’è la convinzione
che la cittadella del commercio
porterà nuovi posti di lavoro: più
volte abbiamo ribadito che il
bilancio in termini di occupazione
sarà negativo e che a fronte dei
posti di lavoro guadagnati nella
grande distribuzione -sviluppati
in prevalenza con contratto a
tempo o a chiamata- saranno
almeno il triplo quelli persi nella
rete tradizionale di vendita, con
la conseguente chiusura delle
piccole attività nel centro storico
e nella periferia e la relativa
perdita di sicurezza, socialità,
vivibilità e servizi nelle nostre
città. Le risorse prodotte da
queste mega strutture, inoltre,
sono drenate all’estero, a
discapito dello sviluppo del
territorio. Ci sarà allora nuovo
turismo? Non credo, visto che chi
verrà a Marotta ad acquistare nel
nuovo outlet non si fermerà a
dormire negli alberghi, non
mangerà nei ristoranti del
lungomare o del centro e,
probabilmente, nemmeno
prenderà un caffè al di fuori della
struttura, ma arriverà, farà il suo
acquisto e ripartirà, come è
normale che sia per una giornata
di shopping. Gli esponenti del Pd
e Psi affermano che ‘le piccole
attività stanno chiudendo anche
adesso che l’outlet non !
Gli artificieri di Bologna hanno eliminato i due ordigni bellici ritrovati a Isola del Piano
Doppia esplosione, bombe brillate
L’OPERAZIONE
“Sono tornata”
di Clara Schiavoni
ROBERTO GIUNGI
Isola del Piano
Due esplosioni secche con un
intervallo di mezz'ora tra loro
hanno vibrato in aria. I riverberi si sono ripetuti, quasi rincorrendosi, a largo raggio. La
vita a Isola del Piano è tornata
a scorrere regolare dopo che
gli artificieri di Bologna hanno fatto brillare gli ordigni bellici interrati a suo tempo per
minare il ponte di accesso al
paese dalla provinciale che si
snoda da Ponte degli Alberi
per raggiungere la valle del
Foglia oltre Valzangona fino a
Petriano. "Abbiamo udito
molto bene le due esplosioni
secche e ripetute anche in paese - racconta un gruppo di ragazzi - i due botti sono stati
forti tutto è avvenuto in piena
sicurezza in un luogo scelto
appositamente per l'operazione. E' stata un'esperienza unica per noi che non avevamo
nemmeno l'idea di cosa volesse dire l'esplosione di due
bombe d'aereo. Sicuramente i
vetri di molte case hanno tremato per l'onda d'urto che si è
creata. Adesso stiamo tutti
più tranquilli perché ogni pericolo è stato scongiurato". I
due ordigni, perfettamente efficienti, erano emersi nel cor-
Marotta
Gli artificieri fanno brillare le due bombe
so dei lavori per risistemare la
sede viaria crollata paurosamente fino a demolire metà
della carreggiata. Lunghi circa 50 centimetri giacevano
lungo il Rio Campanaro nei
pressi della casa di proprietà
di Giovanni Ciacci. Erano stati dissotterrati dai mezzi meccanici della ditta Leonardo
I congegni, perfettamente
efficienti, erano emersi
nel corso dei lavori
di sistemazione Provinciale
Marchionni Leonardo di Isola
del Piano che stava provvedendo alla sistemazione, su incarico della Provincia, di una
frana interessante l'argine del
corso d'acqua. Venivano avvertiti immediatamente i carabinieri di Isola del Piano che a
loro volta informavano la Prefettura per la richiesta d'immediata bonifica del territorio tramite il reggimento Genio Ferrovieri di Bologna.
L'operazione è andata in porto in due fasi distinte. Una decina di giorni prima del brillamento gli artificieri avevano
Secondo incontro estivo per il
circolo culturale Marotta alle
21.15 nel parcheggio di Villa
Valentina. Verrà presentato il
romanzo storico "Sono
tornata" di Clara Schiavoni. Si
narra l'amore, il dolore e il
potere di Elisabetta Malatesta
Varano. Introduce il presidente
del circolo Ersilia Riccardi.
Saranno presenti l'autrice e
l'editor Enrico Guida. Proiezioni
delle immagini più significative
dei luoghi a cura del circolo
culturale.
provveduto a togliere le spolette alle due bombe d'aereo
per renderle innocue e posizionarle al sicuro in un sito segreto. I più anziani del paese
hanno rivissuto momenti terribili del passato. I bombardamenti aerei non erano riusciti
a colpire il ponte. Le operazioni si erano ripetute al punto
che a saltare in aria era la casa
vicina. In seconda battuta il
ponte venne minato. La conferma è arrivata ai posteri dai
due ordigni dei quali resta ora
solo il ricordo.
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Proponiamo aree destinate allo
sviluppo del turismo, della
cultura, capaci di dare un vero
servizio all’economia e
all’occupazione! Anche perché è
ormai noto che il modello
dell’iper, della ‘cittadella del
commercio’ è superato e
nemmeno più competitivo. Il
progetto relativo ad aree di
questo genere non può essere a
senso unico, ma polifunzionale,
ovvero pronto a rispondere ai
cambiamenti dell’economia e ad
essere riconvertito in base alle
reali esigenze del mercato locale.
Noi non vogliamo che questo
territorio diventi un dormitorio
ed è per questo che ci opponiamo
al nuovo outlet e cerchiamo di
tutelare la rete commerciale
esistente”.
Outlet, dopo la diffida
dell'associazione La Lupus in
fabula, arriva quella alla
Provincia del consigliere
comunale Massimo Papolini.
"L'iniziativa nasce dalla necessità
di fare ordine, pretendere che le
opere impattanti, nel bene e nel
male, seguano un iter
trasparente e rispettoso delle
regole. Il Ptc provinciale viene
fatto a pezzi. La soluzione della
giunta è sostituire l'area centrale
di secondo livello esistente, dove
il Ptc non prevede strutture di
impatto provinciale come
l'outlet, con un'altra, da inserire
nella zona dove far sorgere
l'outlet. Si vorrebbe ottenere la
variante del Ptc senza il relativo
iter di legge, ma tramite un
semplice atto ricognitorio,
addirittura prefigurando un esito
favorevole per silenzio-assenso!
Altra vittima sacrificale, la legge
regionale sul commercio, del
tutto ignorata, come se quella di
un outlet potesse essere una
pianificazione attuabile da una
riunione di 3 sindaci. Viene
sbandierato un accordo coi
sindaci di San Costanzo e Monte
Porzio, quando in realtà Cavallo
non è nemmeno riuscito a far
firmare agli altri due un
documento condiviso! Una
struttura che, se nascesse su
questi presupposti,
condannerebbe il nostro comune
a un drastico calo della qualità
della vita. La Provincia non può
ignorare la normativa e il rischio
che si corre in mancanza di
un'analisi attenta e rispettosa
delle regole, nell'interesse della
comunità".
Pronto il piano di Provincia e Comuni
Prevenzione incendi
alla Riserva del Furlo
LA TASK FORCE
Furlo
Da ieri e fino al 15 settembre
aumenta la vigilanza e prevenzione incendi boschivi
nel territorio della Riserva
naturale statale "Gola del
Furlo", area protetta gestita
dalla Provincia di Pesaro e
Urbino. La prevenzione si
rende necessario tanto nei
confronti di eventi naturali
che di eventi dolosi che, in
entrambe le modalità, nel
corso dell’estate aumentano di probabilità.
Il presidente Daniele Tagliolini ha approvato infatti,
con decreto presidenziale di
governo, un protocollo d'intesa con i Comuni di Acqualagna, Fermignano e Cagli,
che operano sul territorio
della Riserva attraverso i
propri gruppi di protezione
civile, "affinché venga attuata un'efficace sinergia nella
gestione e coordinamento
di tutte le attività di prevenzione, vigilanza e avvistamento degli incendi boschivi".
"La Provincia - evidenzia
Tagliolini - partecipa all'attuazione del Piano regionale per la programmazione
delle attività di previsione,
La splendida Gola del Furlo
prevenzione e lotta contro
gli incendi impiegando personale proprio e delle organizzazioni di volontariato,
come prevede la legge quadro del 2000 in materia di
incendi boschivi. Visto che
le caratteristiche stesse degli incendi e la rapidità con
cui impattano il territorio richiedono tempi di risposta
immediati, i tre Comuni che
ricadono nell'area sono in
grado di garantire una pronta disponibilità di attrezzature, mezzi e personale volontario specializzato da impiegare direttamente in caso di
incendio. Abbiamo previsto
un'attività fino al 15 settembre, salvo un prolungamento dei giorni dovuto alle condizioni climatiche".
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22
GIOVEDÌ
2 LUGLIO 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
I COSTI DELLA REGIONE
I SOLDI DEI MARCHIGIANI
Oltre trecentomila euro di vitalizi al mese
Ecco quanto incassano gli ex consiglieri
Nomi e cifre secondo il decreto dirigenziale che è stato appena firmato
IL DECRETO dirigenziale è stato appena firmato. E’ relativo ai vitalizi degli ex-consiglieri regionali, mese di giugno. Le cifre che riportiamo sono lorde e abbiamo,
per ragioni di spazio, eliminato i
decimali. Si tratta di 126 ex-consiglieri della Regione Marche o loro eredi aventi diritto. La cifra
complessiva è di 311.463 euro lordi. L’unica novità di questo mese
riguarda Ottavio Brini, consigliere regionale uscente di Forza Italia, che avendo finito il suo secondo mandato parziale ha ripreso
ad incassare il vitalizio aggiornato con l’ultimo anno in più di versamenti.
NON CI sono altri nomi nuovi
perché gran parte dei consiglieri
uscenti ha rinunciato al vitalizio
incassando i contributi versati
(400mila euro l’ex-governatore
Spacca, 172mila euro il segretario
regionale Pd Francesco Comi,
144mila euro Sara Giannini, in
procinto di diventare esperta dello staff del presidente Ceriscioli).
Non hanno rinunciato gli assessori uscenti Almerino Mezzolani e
Marco Luchetti, che avendo raggiunto i 60 anni nei prossimi mesi
entreranno in questa lista. Hanno
invece rinunciato molti giovani
consiglieri uscenti. Per i nuovi
non ci sarà più un vitalizio ma
una pensione con il metodo contributivo. Con una cifra dimezzata, sempre a partire dai 60 anni.
Abruzzini Egle ved. Sichirollo
1.382; Agostini Giulio 1.893; Angelani Devio 2.257; Angeloni
Luana 2.089; Antonini Stelvio
2.693; Astolfi Alberto 3.341; Avenali Ferdinando 2.984; Bartola
Valeria ved. Tombolini 2.824;
Bartolini Ivana ved. Diotallevi
2.300; Bartolomei Dante 2.564;
Bassotti Alfio 4.578; Belli Maria
ved. Mori 1.382; Benni Fabio
Giuseppe 1.734; Berionni Emilio
2.564; Bisbocci Giuseppa ved. Clementoni 2.039; Bocci Nazzarena
ved. Nepi 1.779; Boltri Roberto
1.734; Bonifazi Giuliana ved. Pal-
La cifra
Sono in 126
Il numero degli ex consiglieri
della Regione Marche o loro
eredi aventi diritto
LA TOP TEN
* indennità lorda di giugno 2015
euro
ALFIO
BASSOTTI (Dc)
4.578,08
CARLO
CICCIOLI (Fdi-An)
4.578,08
4.578,08
4.578.08
RODOLFO GIAMPAOLI (Dc)
EMIDIO MASSI (Psi)
LIDIO
ROCCHI (Psi)
4.578,08
PIETRO
MARCOLINI (Pci-Pd)
LORENZO MARCONI (Dc)
GIACOMO MOMBELLO (Pci)
FRANCO PAOLETTI (Dc)
GAETANO RECCHI (Psi)
mini 1.382; Bordoni Maria ved.
Ricci 2.431; Borghesi Gianfranco
1.734; Brachetta Assunta Maria
1.893; Brancadori Renata 1.734;
Bruni Ottavio 939; Broccolo Alessandra 3.341; Brutti Massimo
2.089; Cappelli Nazzareno 2.257;
Catalucci Patrizia ved. Di Odoardo 959; Cecchetelli Maria Elena
figlia Iacucci 545; Cecchi Giuseppa ved. Calzetti 1.382; Cecchini
Maria Cristina 3.384; Cerquetti
Giuseppe 2.257; Cesaroni Enrico
3.684; Chiodoni Lidia ved. Mascino 691; Ciaffi Adriano 2.671; Ciccanti Amedeo 2.089; Ciccioli Car-
4.578,08
4.371,98
4.371,98
4.371,98
4.371,98
lo 4.578; Ciceroni Luisa ved. Tonnini 1.777; Cipolletta Rosalia ved.
Fabbri 2.039; Cirilli Fulvia ved.
Messi 2.693; Cleri Bonita 1.893;
Costanzi Franco 2.257; Cristini
Luigi 2.257); D’Ambrosio Vito
2.984; D’Angelo Pietro 2.984;
Del Bianco Elmo 3.341; Del Mastro Carlo Alberto 2.257; Diletti
Pietro 3.167; Dini Rodolfo 1.734;
Dionisi Maria ved. Tambroni
1.895; Donini Ninel 1.893; Enei
Lina ved. Manieri 2.693; Fatica
Vincenzo 2.257; Favaretto Ilario
1.734; Formica Gianfranco 3.341;
Foschi Ferdinando 1.921; France-
schetti Fausto 2.984; Frogioni Tomassina ved. Corvatta 1.309;
Gamba Giuliana ved. Stefanini
1.546; Gasperi Gilberto 2.984;
Gauzzi Dina ved. Sabbatini
1.392; Germani Laura Catia ved.
Nuciari 2.039; Giampaoli Rodolfo 4.578; Giannotti Roberto
3.684; Girelli Giorgio 2.257; Gramaccioni Teresa ved. Bernardini
1.313; Grandinetti Fabrizio
I CONTI IN TASCA
La new entry del mese
è Ottavio Brini di Forza Italia
In molti hanno rinunciato
2.984; Latini Carlo 3.959; Latini
Franco 2.257): Laureti Giulietta
ved. Benvenga 1,382; Loccarini
Giancarlo 2.257; Lucarini Giuliano 1.735; Magagnini Mauro
1.824; Mammoli Katia 1.893;
Mantovani Silvio 3.054; Marcolini Pietro 4.578; Marconi Lorenzo
4.371; Marozzi Francesco 3.341;
Marucci Giuseppe 2.844; Mascioni Giuseppe 3.045; Massi Emidio
4.578; Matacotta Cesarina ved.
Ianni 1.309; Mattei Carmela
3.959; Mazzufferi Gianluigi
2.564; Melappioni Augusto
2.984; Micci Luigi 2.257; Micuc-
ci Galliano 2.564; Minardi Luigi
2.984; Modesti Cataldo 2.329;
Mollaroli Adriano 2.984: Mombello Giacomo 4.371; Novelli Sergio 1.893; Pacetti Massimo 1.766;
Paci Massimo 2.257; Pallotta Ida
ved. De Minicis 1.711; Pandolfi
Massimo 1.824; Panico Silvana
ved. Marchegiani 1.382; Paoletti
Franco 4.371; Piccirilli Maddalena ved. Bastianelli 1.895; Pistelli
Loredana 1.893; Polenta Paolo
3.045; Procaccini Cesare 3.684;
Pupo Ermanno 1,893; Recchi
Gaetano 4.371; Rocchi Lidio
4.578; Romanucci Luigi 2.257;
Rosaspina Vito 2.257; Santiloni
Maria ved. Cavatassi 1.382; Santori Vittorio 1.893; Sciarra Rossana
ved. Forte 1.382; Scriboni Giancarlo 3.130; Secchiaroli Marcello
2.984; Silenzi Giulio 3.749; Sistoni Anna ved, Iacucci 2.039; Tarini Marcella ved. Tinti 2.691; Tesei Aldo 2.564; Tiberi Oriano
1.893; Todisco Massimo 2.257;
Topi Marinella 3.341; Troli Gino
2.564; Vallesi Gino 2.564; Villa
Giuseppe 2.564; Vimini Iris ved.
Righetti 1.895; Vitaletti Vitaliana
ved. Bianchini 1.382; Zaccagnini
Mario 2.257; Zancocchia Tilde
ved. Grifantini 2.693; Zazio Luigina 3.341.
IL LUTTO L’IMPRENDITORE DI RECANATI AVEVA APPENA PERSO IL FRATELLO GIOVANNI
Industria, morto Giuseppe Guzzini: per anni al vertice del gruppo
RECANATI (Macerata)
È MORTO Giuseppe Guzzini, per anni a capo
della Fratelli Guzzini e della holding della famiglia Guzzini. L’imprenditore di Recanati,
80 anni, era stato anche presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Macerata. Poche settimane fa, il 3 giugno, era morto il
fratello Giovanni. Giuseppe aveva cominciato
a lavorare nell’azienda di famiglia quando era
ancora giovanissimo. Nel 1958 con i fratelli
Raimondo, Giovanni, Giannunzio, Virgilio
aveva fondato la Harvey Creazioni, che aveva
cominciato a produrre lampade e lampadari,
sfociata poi nella iGuzzini Illuminazione, per
anni guidata dal fratello minore Adolfo. Vice
presidente e amministratore delegato della
Fratelli Guzzini (casalinghi e complementi di
arredo prima in osso poi in metacrilato), aveva
ricoperto vari incarichi nelle diverse aziende
del gruppo.
Guzzini era stato vicesindaco e assessore alle
Finanze e allo Sviluppo del Comune di Recanati dal 1960 al 1964, impegnandosi nella realizzazione della prima zona industriale cittadina. Dal 1970 al 1975 ancora l’impegno politico
amministrativo da vicesindaco e assessore ai
Lavori Pubblici e all’Urbanistica. In particolare aveva collaborato alla messa a punto e al varo del Prg. Negli anni ’80 e ’90 aveva ricoperto
numerose cariche in ambito associativo ed istituzionale, tra le quali appunto quella di presidente dell’Associazione industriali della Provincia di Macerata e di presidente di Confindustria Marche. Nel 1992 era stato nominato
Cavaliere del lavoro. Guzzini lascia la moglie
Silvana ed i quattro figli Gabriela, Carlo, Rossella e Alessandro e i nipoti. Oggi sarà allestita
la camera ardente nella chiesa del Beato Placido, mentre domani alle 10 sarà celebrato il funerale nella cattedrale di Recanati.
LEADER Giuseppe Guzzini
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19
GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015
••
MAROTTA, UN ROMANZO STORICO SOTTO LE STELLE
Su iniziativa del ‘Circolo Culturale Marotta’, stasera alle 21,15
nello spazio all’aperto di Villa Valentina si terrà la presentazione
del romanzo storico ‘Sono tornata’ di Clara Schiavoni. «L’opera
– evidenzia Ersilia Riccardi, presidente del ‘Circolo’ – narra
l’amore, il dolore e il potere di Elisabetta Malatesta Varano.
Siamo negli anni 1433 e 1434 e le vicende investono molte
comunità marchigiane dell’epoca: Camerino, Tolentino, San
Severino, Urbino, Recanati, Pesaro».
e-mail: [email protected]
L’ESTATE E GLI EVENTI
E a margine,
alla Tombaccia,
ecco la ‘Festa
del fritto’
PROTAGONISTI
Sopra, Mario Mariani al
pianoforte, a destra una
immagine del 2014 della Notte
Rosa in Romagna
Notte rosa, ma l’orgoglio è fanese
«Non siamo inferiori alla Romagna»
E intanto il maestro del concerto all’alba bacchetta il Comune
E’ PARTITO il conto alla rovescia per la Notte più lunga
dell’estate fanese, quella del primo capodanno estivo in Rosa.
«Abbiamo aderito al format romagnolo che celebra le donne che lavorano nel turismo», ha spiegato
ieri in conferenza stampa l’assessore agli Eventi, Stefano Marchegiani presentando il programma
ufficiale della Città di Fano inserito in «I’m Possible. Solo qui tutto
è possibile. La Notte Rosa 2015»,
la prima che allunga il divertimento della Riviera Romagnola a
parte delle Marche. «Noi non dobbiamo scimmiottare la Romagna»
ha proseguito Marchegiani respingendo al mittente le critiche
piovute in questi giorni dall’opposizione, per il fatto di non aver
portato in città nomi di rilievo del
panorama musicale italiano.
«Dobbiamo semplicemente offri-
re il nostro territorio ai turisti
mettendo a disposizione le nostre
eccellenze. Questo significa che le
iniziative che mettiamo in campo
non sono di secondo piano rispetto a quelle romagnole, ma sono rivolte ad un target diverso. La logica è quella di una collana di eventi che da Comacchio a Senigallia
tinge di rosa tutta la costa, con appuntamenti cerniera tra un comune e l’altro. Noi all’alba del 4 luglio (alle 5 del mattino, ndr) abbiamo il concerto emozionale del pianista/compositore Mario Mariani
a Fosso Sejore e dalle 20.30 del 3
luglio a Torrette l’intrattenimento per i bambini, perché Fano è
città dei Bambini». Parcheggio
della caserma aperto tutta la notte, bottiglie e bicchieri banditi
(c’è un’ordinanza del sindaco) e
deroghe fino alle 3 per la musica
su tutto il litorale del territorio co-
munale, con un’ulteriore deroga a
Fosso Sejore fino alle 6 di sabato
per il concerto di Mariani. Che subito bacchetta l’amministrazione.
«NEL PROGRAMMA c’è scritto ‘Deviazione alla norma’ - dice
MARIO MARIANI
«Ma quale deviazione... alla
norma: io improvviso e suono
in luoghi suggestivi»
il pianista – ma a parte il fatto che
in italiano si direbbe ‘Deviazione
dalla norma’, vi chiedo la cortesia
di chiamarlo semplicemente ‘Concerto all’alba’. E’ noto che non devio da nulla ma improvviso, suonando il pianoforte a mezza coda
in luoghi suggestivi e su immagini di film muti». Intensificati i
controlli di polizia e parcheggio
all’anfiteatro Rastatt chiuso alle
macchine per lasciar posto ad una
delle postazioni di Pronto soccorso (un’altra la Lido). Domani la
lunga «Notte Rosa» inizia alle 18
al Pincio con il «Collettivo Re-Public» che caratterizza la serata con
la sostenibilità ambientale, si prosegue alle 20 con la Festa del Fritto a Tombaccia, alle 21.15 s’inaugura la Corte Sant’Arcangelo con
la «Musica a Corte» dell’Orchestra Sinfonica Rossini dedicata
all’Opera in rosa; alle 21.30 al Rastatt «La notte della Risata» con il
San Costanzo Show («perché Fano è anche la città del Carnevale»
conclude Marchegiani), alle 22 in
piazza XX Settembre «I Rinoceronti» in concerto e alle 24 spettacolo pirotecnico e musicale al Lido.
Tiziana Petrelli
S’inaugura domani con «La
nostra Notte Rosa» la 6°
Festa del Fritto, l’evento
estivo della Tombaccia
organizzato dall’associazione
culturale ricreativa «Quei dla
dal fium». «L’associazione è
nata in occasione della Fano
dei Cesari – ricorda il
presidente della Pro Loco,
Etienn Lucarelli – ma poi ha
sentito l’esigenza di creare un
evento tutto suo, una
manifestazione di quartiere
che è la terza di questa estate
dopo Fenile e Centinarola».
Domani una serata di musica
anni ’70/’80 in collaborazione
con il Vespa Club e con la
possibilità di vestirsi a tema,
oltre che di rosa. Sul palco
secondario musica dal vivo
con la band «Aqulo»,
dimostrazione di Zumba e il
saluto degli amici di Rastatt
giunti col progetto «Foresta
Nera-Mare Blu». Poi la
grande orchestra «La terza
idea». Sabato la festa riprende
alle 17 con i mercatini e gli
stand gastronomici de La
Perla che scodellano i grandi
protagonisti dell’edizione di
quest’anno: gli spiedini di
frutta fritta. «Ogni hanno le
nostre donne sperimentano
nuove leccornie – dice il
presidente dell’associazione
Floriano Bellucci -: dopo il
gelato fritto è la volta della
frutta. L’anno prossimo
chissà». Alle 18
«Motopasseggiata in rosa».
Domenica invece si inizia alle
8.20 con il 5° Trofeo podistico
organizzato da Fano Corre.
Ogni sera musica per tutti i
gusti e animazione per i
bambini.
IL CASO VISTE GUIDATE AI MONUMENTI SEMPRE PIU’ AFFOLLATE: PERO’ LA NOTA STONATA E’ L’ASSENZA DI SERVIZI PUBBLICI IN CENTRO
Va bene i turisti affamati di arte e di storia: e la toilette?
APPENA partite, le visite guidate estive ai monumenti fanesi hanno incontrato il successo tra
i turisti. Sono diverse e varie le opzioni che
vengono presentate a chi ha intenzione di
visitare la città con l’aiuto di una guida
abilitate. Ad esempio, tutti i martedì (ore 18,00
Arco d’Augusto) si parte per una visita alla
Fano romana, con un percorso che si snoda
anche attraverso i siti della città sotterranea,
mentre tutti i venerdì (ore 18,00 Arco
d’Augusto) con Fano da scoprire ci si
avventura alla scoperta del ricco patrimonio
culturale di Fano, dagli angoli più nascosti
alle opere d’arte e ai monumenti più rilevanti,
ogni mercoledì e venerdì, infine, ci sarà la
possibilità di immergersi nei sotterranei di
sant’Agostino (ore 21,15, via Vitruvio, 9) per
una visita ai resti romani della cosiddetta
basilica di Vitruvio con il corollario di una
conversazione illustrata su Augusto, Vitruvio e
la città di Fano da parte dell’Archeclub.
E ogni anno c’è sempre qualcosa di nuovo da
vedere. «La novità di quest’anno – dice
Manuela Palmucci, guida abilitata
all’organizzazione di visite in città e
nell’entroterra della provincia – è
rappresentata dai resti archeologici di epoca
romana che si trovano sotto la sede centrale
della Carifano, in piazza XX Settembre.
Grazie alla disponibilità di Creval-Carifano,
ci è stata data la possibilità di fare vedere ai
turisti la bella domus dei pesci, con il
magnifico mosaico policromo in marmo».
Un’attrazione che si aggiunge alle tante che
Fano conserva.«I turisti, specialmente gli
stranieri e ultimamente ho avuto svizzeri,
inglesi, svedesi, - dice ancora Manuela
Palmucci – rimangono sorpresi dal vasto
patrimonio culturale che possediamo e che
merita di essere maggiormente valorizzato.
Penso, ad esempio anche alle raccolte museali
che abbiamo». Non manca la solita nota
stonata: l’assenza di servizi pubblici, necessari
per i gruppi che in bus arrivano da fuori città.
«Molti gruppi – conferma la guida – se ne
vanno subito senza sostare ulteriormente
proprio per questa necessità. I servizi igienici al
Pincio consentirebbero invece una sosta
maggiore è l’opportunità di fare acquisti
e spese in centro».
••
20 FANO
GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015
IL CASO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTROLLO E GARANZIA VUOLE VEDERCI CHIARO
Rincicotti & Orciani, la sfilata delle anomalie
Ansuini: «Repentino il cambio di strategia Aset, strane le modalità della transazione»
L’APPUNTAMENTO
Ecco i partigiani
Ma quelli neri
SI INTITOLA «I partigiani neri« il
primo di una serie di appuntamenti organizzati dal Circolo Arci Artigiana.
Stasera alle 21.15 al Circolo in via Mariotti 41 si parlerà della sconosciuta pagina di storia relativa ai partigiani africani nella Resistenza marchigiana raccontata da Matteo Petracci (Istituto
Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea). L’incontro, realizzato
con Anpi, ripercorrerà l’originale epopea dei partigiani africani che hanno
combattuto nelle Marche, storia ha impiegato quasi 70 anni ad emergere.
QUALCUNO parla di «una vera e propria caccia alle streghe»
sulla viceda della Rincicotti&Orciani (controllata di Aset
spa), ma l’attuale presidente
della commissione comunale
Controllo e Garanzia, la grillina Roberta Ansuini, non la
pensa così. Tanto che dopo
aver chiamato in audizione Renato Claudio Minardi (in quanto nel 2012 prese parte in qualità di vice sindaco, all’assemblea dei soci di Aset spa che diede il via libera al consiglio
d’amministrazione per l’acquisto della Rincicotti&Orciani),
la consigliera di Fano 5 Stelle,
ora
punta
l’attenzione
«sull’azione di responsabilità e
conseguente arbitrato tra Aset
spa e l’ex amministratore della
Rincicotti e Orciani». Proprio
su questo aspetto, martedì pomeriggio, è stato ascoltato Giuseppe De Leo, in quanto presidente del Comitato di controllo sulla partecipata Aset spa,
mentre oggi pomeriggio sarà la
volta del dirigente amministrativo di Aset spa.
«I NUMEROSI atti prodotti
dal Comitato di controllo in
DIBATTITO Un momento dell’animata discussione della
Commissione garanzia e controllo del maggio scorso, con Minardi
TABELLA DI MARCIA
Ansuini ha ascoltato De Leo
oggi tocca al dirigente
amminiistrativo di Aset spa
quegli anni – spiega Ansuini –
avevano rilevato una serie di
anomalie, principalmente riassumibili nell’acquisto della società per 1 milione 113 mila
848 euro nel 2003 e l’attestazione da parte della società di revi-
sione Bompiani Audit della
perdita di valore della società
R&O già dal 2005, concretizzatasi nel completo azzeramento
del patrimonio netto nel bilancio 2007. Il Comitato di Controllo aveva quindi invitato il
sindaco Aguzzi in data 8 marzo
2011 a promuovere ogni azione
per la verifica di eventuali responsabilità che abbiano portato alla diversa valutazione economica della società R&O in sede di acquisizione con valuta-
zione dei successivi comportamenti gestionali». Da qui la decisione del «cda di Aset, il 15 ottobre 2012, di conferire l’incarico all’avvocato Cassiani di «intraprendere un’azione di responsabilità nei confronti
dell’ex amministratore della
R&O e di quanti altri dovessero essere ritenuti responsabili».
E’ stato così individuato un arbitro unico ed avviato il procedimento arbitrale, in cui gli avvocati delle due parti hanno
prodotto una serie di memorie,
l’ultima delle quali depositata
dall’avvocato di Aset spa l’1
agosto 2013. Il procedimento
arbitrale viene interrotto 8 giorni dopo, il 9 agosto 2013, con
un accordo tra le parti che consisteva nella rinuncia al giudizio arbitrale e l’assegnazione di
tutte le spese legali relative di
entrambe le parti a carico di
Aset spa. L’anomalia non consiste soltanto nel repentino
cambio di strategia di Aset spa,
ma anche nelle modalità della
transazione. Non c’è traccia né
di delibera né di relazione tecnica o amministrativa e tutto si
basa su un documento risultante da una «seduta informale»
dei consiglieri di Aset».
IL CASO PRESA DI POSIZIONE DEL FORUM DEL TERZO SETTORE: «RIORGANIZZATELO, SE NO CI RIMETTONO I CITTADINI PIU’ FRAGILI»
«Irregolarità dell’Ambito, è a rischio il sistema del welfare di 12 Comuni»
LE PRESUNTE irregolarità sull’affidamento di alcuni servizi, che hanno chiamato in causa nei giorni scorsi l’Ambito sociale 6, su cui
hanno chiesto chiarimento i 5 Stelle, e confermate dal Comune, allarmano il Forum del Terzo
Settore. «Perché – fanno sapere – c’è il rischio
di gettare nel caos il sistema del welfare di 12
Comuni. L’Ambito si prende cura di parte del
sistema integrato dei servizi per i cittadini più
fragili del territorio ed oggi la priorità è evitare
che le conseguenze della crisi si ripercuotano su
di loro. Il Comune di Fano ed il comitato dei
sindaci devono agire rapidamente per mettere
in sicurezza l’Ambito sociale». Il Forum del
Terzo Settore coglie l’occasione per manifestare
l’esigenza di una profonda riorganizzazione
dell’Ambito n.6 «centrata sulla partecipazione
di tutti i soggetti del Terzo Settore. Scelte che
devono evitare scorciatoie che centralizzino la
gestione, perché oggi c’è bisogno di dirigenti autorevoli e competenze nel campo delle politiche
del welfare». Il Forum del Terzo settore si mette
a disposizione ed è pronto «a partecipare e sostenere le scelte, anche dolorose, che in questo mo-
mento si renderanno necessarie. Vanno evitate
le speculazioni, perché certo si parla di irregolarità ma queste sono state ipotizzate e compete
alle autorità preposte chiarirne l’origine e le
eventuali responsabilità. Noi conosciamo bene
le cooperative sociali come le associazioni di tutela e di volontariato, che in questi anni hanno
gestito i servizi dell’Ambito territoriale, ne conosciamo il personale e l’attenzione per gli utenti e
le loro famiglie. Cooperative e associazioni che
in questi anni hanno partecipato attivamente alla progettazione del sistema di welfare ed alla
cura dei servizi, tanto che oggi alcune di queste
pagano il prezzo di trovarsi fortemente esposte
nei confronti dell’Ambito per scelte che hanno
subìto con l’intento di garantire continuità a servizi di grande delicatezza».
Per il Forum del Terzo Settore «è tempo di scelte nette che permettano di accompagnare la transizione in atto nelle migliori condizioni possibili. Vigileremo perché tali scelte avvengano nel
solco della tradizione di attenzione al sistema
dei servizi di solidarietà che da sempre contraddistingue le nostre comunità».
FANO 21
GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015
••
LA POLEMICA ZAFFINI BACCHETTA LA GIUNTA: IL CORTILE MALATESTIANO MORIRA’ DI SOLITUDINE
«‘Corte Sant’Arcangelo’, errore marchiano. Così Fano decade»
DISPUTA Il cortile dell’ex
collegio Sant’Arcangelo
«CORTE Sant’Arcangelo non si può sentire. È
un falso! È una contraffazione storica – dice Roberto Zaffini ex consigliere regionale –. L’unica
Corte di Fano è e rimane quella Corte Malatestiana che ci accomuna e lega alla Corte Malatestiana di Rimini perché è stata residenza dei Signori
che dominarono la Romagna ed una parte della
nostra provincia. Questa manomissione lessicale,
volutamente erronea, serve solo a giustificare e coprire una tremenda caduta al ribasso (con gioia
dei pesaresi) del luogo dove la nuova giunta ha
deciso di far svolgere le attività musicali e teatrali
estive. Ancora una volta Fano si auto - declassa,
come del resto tutta la città sta decadendo con disgusto e rabbia di molti cittadini ed operatori del
commercio. Il cortile o chiostro come tutta la parte
dell’ex Collegio Sant’Arcangelo, si prestava per altri progetti di valorizzazione più idonei. Rileggendo la storia del complesso del Sant’Arcangelo per
secoli è stato un monastero poi al sorgere del ‘900 i
Fratelli delle Scuole Cristiane vi realizzaro labo-
ratori artigianali. La Corte Malatestiana morirà
di solitudine vista e constatata la scarsezza di iniziative turistiche e culturali di rilievo messe in campo da Comune e Regione. Speriamo almeno di
non vederci ragazzini dare calci ad un pallone come capita nella Piazza. Consideriamo la soluzione della Rocca Malatestiana ottima solo se valorizzata con un intervento architettonico di prestigio che faccia convivere antico e moderno e che possa essere finalmente un opera di alto livello ed un
fiore all’occhiello».
‘Grizzly’, arriva la magistratura
E i ragazzi: «Non ci arrendiamo»
La Questura: fatti in fase di valutazione dei giudici. Seri conferma
«RIGUARDO alla questione
Grizzly di Fano ed all’occupazione
dell’edificio di quella via Colonna,
la Questura non può rilasciare dichiarazione ufficiale trattandosi fra
l’altro di fatti già in fase di valutazione da parte della competente autorità giudiziaria». Poche parole,
ma chiare, quelle dette ieri dal portavoce del questore Lauriola a commento della notizia dell’ulteriore
abuso edilizio operato in questi
giorni dai ragazzi dello Spazio Autogestito Grizzly di Fano, che più
di un anno fa hanno occupato abusivamente l’immobile di via della
Colonna 130, un tempo abitazione
del guardiano del campo d’aviazione. Era il 1° maggio 2014 quando
un gruppetto di ragazzi identificati
come «centri sociali» ha «ristrutturato uno spazio degradato, lasciato
a marcire da 20 anni - così scrivevano allora - tornato ad essere vissuto
e frequentato». In quest’anno hanno dato vita ad un ricco programma di iniziative, anche appuntamenti culturali di pregio, sfruttando d’estate «l’esterno (abbandonato e con erba alta un metro)» tutte
partecipatissime (l’ultima ieri sera
con la Lupus in Fabula e il Gruppo
lasciar marcire un pezzo della nostra città in un luogo così bello (e
pochissimo valorizzato) come la zona del Campo d’aviazione».
MIGLIORIE La piastrellatura fatta di recente all’interno dell’area,
con tanto di recinzione: tutto senza alcuna autorizzazione
Fuoritempo). Nel frattempo è arrivato anche un regolare contratto di
fornitura elettrica, contestato dai
numerosissime persone. «Per quanto ci riguarda – prosegue la nota
del Grizzly -, visto che di militari si
parla (facendo riferimento al fatto
che la proprietà è del demanio,
ndr), non abbiamo alcuna intenzione di alzare bandiera bianca in partenza; chiunque sia il proprietario
del posto non ha nessun diritto di
LO SPAZIO Autogestito Grizzly,
è «per tutta la città una risposta alla
solitudine e all’emarginazione e
non siamo disposti a rinunciare a
tutto quello che abbiamo già costruito e stiamo costruendo».
Tant’è che l’altro giorno hanno costruito un recinto e piastrellato un
pezzo di prato di proprietà demaniale. E domani saranno parte attiva della Notte Rosa al Pincio.
Creando ulteriore imbarazzo in
giunta. Il Grizzly infatti è tra le associazioni che animano il Festival
Pincio Re-Public patrocinato dal
Comune che l’altro giorno ha organizzato una conferenza stampa con
l’assessore al Turismo Marchegiani. «Nella richiesta di patrocinio loro non comparivano – risponde il
sindaco Massimo Seri -, sono venuti fuori dopo. Le regole vanno rispettate e la nostra amministrazione è per la legalità. Ma quando si
parla di alcune questioni, ci sono altri organi sopra di noi con i quali ci
confrontiamo»
Tiziana Petrelli
Rubavano tra
le rovine annerite
della discoteca
Uno arrestato
VOLEVANO rubare in
mezzo alle rovine annerite
dell’ex discoteca la Folie di
Marotta. Uno dei tre
intrusi è stato bloccato la
notte scorsa ed arrestato
per violazione dei sigilli
del sequestro dell’area e
per rapina impropria visto
che ha cercato di
divincolarsi dalla persone
che lo aveva bloccato.
L’arrestato è originario di
Agrigento ma residente in
provincia di Ancona. Oggi
il pm chiederà la convalida
dell’arresto ma l’udienza
dovrebbe tenersi domani.
Da quanto si è appreso, i
carabinieri hanno
sequestrato anche arnesi
da scasso utilizzati dal
terzetto.
••
22 FANO E VAL CESANO
GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015
Estate: 8 chilometri di costa super-sicuri
Da Marotta a Torrette, fino al 31 agosto ambulanza operativa tra i bagni
estremamente tutelati e consapevoli di poter disporre di un plus
valore in termini di sicurezza. Evidenzio anche che tutti gli interventi sono effettuati sotto il controllo della centrale operativa
118. Da parte nostra siamo orgogliosi di aver messo in campo questa ulteriore iniziativa e mi piace
sottolineare l’unità di intenti degli operatori turistici di Marotta,
Ponte Sasso e Torrette, ciascuno
dei quali dà il proprio contributo».
I volontari della Croce Rossa di Marotta, composto da oltre 140 unità. A sinistra il presidente Luciano Seri
SI CHIAMA ‘Estate Sicura’ l’importante protocollo d’intesa siglato dagli albergatori, dai concessionari di spiaggia, dai campeggiatori e dai ristoratori di Marotta, Ponte Sasso e Torrette (per un totale
di 8 chilometri di costa), unitamente al ‘Windsurf Center’, con
il comitato marottese della Croce
Rossa. In virtù di questo accordo,
da ieri e fino al prossimo 31 agosto, un’ambulanza staziona e stazionerà tutti i giorni in zona mare, avendo come base il tratto tra i
‘Bagni Franco’ e i ‘Bagni Alberto
e Cesare’. «L’equipaggio dell’am-
bulanza – sottolinea il presidente
della Cri di Marotta, Luciano Seri – è composto da un autista soc-
E IN AGGIUNTA
Dal 13 giugno attiva una moto
d’acqua per le emergenze
all’altezza di piazza Kennedy
corritore e da un’infermiera professionale e l’operatività è dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle
18. E’ importante chiarire che si
tratta di un servizio nuovo e in
più, che va ad aggiungersi alla postazione di 118 h24 con medico a
bordo sempre disponibile nella
nostra sede di viale Europa. Un
servizio dedicato al lungomare e
agli operatori di questa fascia, per
fornire una risposta quanto mai
tempestiva in tutti i casi di emergenza o, comunque, di una necessità di carattere sanitario. Può trattarsi di un incidente, di un malore in spiaggia oppure in albergo,
ma anche di casi di minore entità.
L’obiettivo dei gestori delle strutture ricettive, e col loro il nostro,
è quello di far sentire i turisti
E SEMPRE nella fascia che comprende queste tre località costiere, la Croce Rossa sta svolgendo
dal 13 giugno un altro prezioso
servizio, coordinato dalla Guardia Costiera: quello rappresentato
dalla ‘Postazione di ausilio per le
emergenze in mare’, attivo tutti i
weekend e nelle giornate festive.
Postazione collocata all’altezza di
piazza Kennedy, a Marotta, e presidiata dalle 9 alle 19 da un conduttore di mezzi nautici (nella fattispecie una moto d’acqua con barella) e da un volontario abilitato
Opsa: Operatore Polivalente per
il Salvamento in Acqua. La Croce
Rossa marottese, fondata 28 anni
fa, vanta oltre 140 soci attivi.
Sandro Franceschetti
Pergola, resta l’ospedale dei litigi: Priori replica alla maggioranza
«L’AMMINISTRAZIONE pergolese è bugiarda e manipolatrice, con la necessità di avere sempre un nemico da attaccare».¬Risponde
così Mattia Priori, presidente dell’associazione politico culturale ‘Pergola Unita’ (stessa
matrice e stesso nome del gruppo di minoranza consiliare, ndr) alle accuse rivolte all’opposizione di remare contro la tutela dell’ospedale.
«Abbiamo presentato un ordine del giorno
chiaro, ma soprattutto privo di ogni strumentalizzazione – riprende Priori -, affinché potesse raccogliere il voto unanime di tutto il consiglio. Una richiesta precisa alla Regione: quella
di continuare a riconoscere nel prossimo Piano socio sanitario l’ospedale di Pergola come
ospedale per acuti. L’amministrazione non
l’ha votato, ma ha voluto emendarlo inserendo la censura totale per l’operato della Regione. ‘Pergola Unita’, che condivideva ogni altra
richiesta frutto degli emendamenti (attivazione posti letto di terapia intensiva, potenziamento dei reparti ecc), su questo specifico punto non è d’accordo e non ha potuto votare ‘sì’.
Non riteniamo di censurare in toto l’operato
di una Regione che ha riconosciuto Pergola
ospedale per acuti a differenza di Fossombrone e Cagli. Vorrei ricordare inoltre alla giunta
che ‘Pergola Unita’ è un’associazione di circa
cento persone i cui soci tesserati del Pd si contano sulle dita di una, massimo, due mani. Se
fosse un’associazione con l’obiettivo di curare
gli interessi di un partito solo, il sindaco dovrebbe spiegarci perché dal 23 aprile abbiamo
richiesto l’istituzione della Commissione Consiliare Sanità allargata ai rappresentanti di categoria e dei cittadini, affinché tale organo, super partes, privo di strumentalizzazioni e colori, possa svolgere un ruolo di verifica, monitoraggio e raccolta di istanze sulla sanità e sul nostro nosocomio. Con questa nostra istanza (ancora senza risposta) il sindaco ha la possibilità
di porre fine ad ogni sterile discussione e di
unire tutti i cittadini e le parti sociali in un unico fronte, vorrà farlo?»
s.fr.
Mondavio:
il giovedì
dell’arte parte
dalla Rocca
DECOLLA oggi l’iniziativa
‘Lasciati stupire dall’arte… a
Mondavio’, rassegna a cadenza settimanale che interesserà
tutti i giovedì di luglio e agosto,
nell’ambito di ‘Belle Scoperte!»: progetto sperimentale tra
arte, storia, cultura, avventura, scienze, natura e divertimento proposto da una rete di
importanti realtà museali ed eccellenze, tra cui, appunto,
Mondavio e la sua straordinaria Rocca Roveresca. L’appuntamento odierno, che prenderà
il via alle 18,30, avrà per tema
‘L’ordine naturale dell’architettura’ e sarà dedicata alle originalissime forme della Rocca
mondaviese eretta nel 1482 su
progetto dell’architetto senese
Francesco di Giorgio Martini.
I visitatori saranno accompagnati alla scoperta del talento,
dell’intuito e dell’ingegno di
questa grande figura del Rinascimento e al termine del percorso saranno protagonisti di
un elegante aperitivo nel mastio del fortilizio, accompagnato da musica del Quattrocento.
s.fr.
Un gruppo di turisti alla
Rocca di Mondavio

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