ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse

Transcript

ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 06/01/12-N:RIBATTUTA
PESARO
7 Abbinamenti facoltativi (da aggiungere al prezzo del quotidiano). 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50.
7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi e Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00
Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nella province di Reggio Calabria e Cosenza Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00
INTERNET: www.ilmessaggero.it
Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma
ANNO 134 - N˚ 5
e 1,00 Italia
IL GIORNALE DEL MATTINO
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012 - EPIFANIA DI N. S.
Un solo colpo ha ucciso il padre e la figlia. L’ambasciata cinese: prendete gli assassini
ViolenzaaRoma,rinforzieaccuse
Ilgovernoinviasubito130agenti.Alemanno:finitalanostrapazienza
Il dolore della mamma
«La mia bimba dov’é?»
LA CAPITALE
CHIEDE
SICUREZZA
di PAOLO GRALDI
N
ON chiamiamoli balordi. Non diciamo
che sono due drogati fradici
di stupidità e ferocia, non
mettiamo sul conto il disagio delle periferie degradate.Seriuscirannoainventarsi qualche attenuante che se
la giochino in tribunale
quando sarà equo invocare
il massimo della pena. Quei
due di Torpignattara sono
due assassini, punto e basta.
Assassini a sangue freddo,
conlaperfida premeditazione di chi disprezza la vita,
qualunque vita: a qualsiasi
costo volevano quella borsa,forsesapevanoosperavano di arraffare un fascio di
banconote. Un attimo, un
lampo di paura per inginocchiare le vittime, la famiglia
di padre madre e figlioletta
che rientrava a casa dopo
aver chiuso il bar che gestivano insieme con un locale
di money transfer. Un grido
(«vi uccidiamo come cani»)
che contiene la furia dell’assalitore e insieme una rabbia di sapore razzista. Lascia la presa o ti uccido. E li
hanno ammazzati: il padre,
la bimba di nove mesi, madre ferita, salva per sbaglio
secondo loro.
Queidue vannoidentificati, presi, portati alla sbarra. Al più presto. Non solo
perché è giusto che sia così
ma perché da qui deve cominciare una stagione di rispostasevera, a largo raggio,
su tutte le ruote della violenza e del crimine. Se ciò non
accadrà in tempi brevi e con
i mezzi necessari (la sicurezza costa, cerchiamo di farlo
capire a chi non ci sente da
quest’orecchio e lesina pure
sul pieno di benzina alle
volanti) prepariamoci realisticamente ad un acuirsi
progressivo e martellante
della violenza disseminata.
ROMA K «Erano persone perbene».
C’è rabbia a Torpignattara. E stupore.
I residenti non vogliono credere che
«uno di qui, uno che parla italiano»
possa essersi macchiato di tanta ferocia. E un pensionato cliente del bar
gestito dalla famiglia cinese aggiunge:
«Ditelo che era gente perbene. Spesso
mi capitava di fermarmi a parlare
con loro: la bimba era stupenda, una
bambolina, giocava con la mamma,
sorrideva a tutti. Era gente che viveva
di lavoro, si alzava alle 5 del mattino
e finiva la sera alle 10. Non come
tanti che conosco da queste parti».
Marincola a pag. 3
Spread oltre quota 500. Disoccupazione, due milioni senza impiego
Borse giù, titoli di Stato sotto tiro
Monti a sorpresa va a Bruxelles
LA PICCOLA JOY E LE ALTRE
di DACIA MARAINI
C
OSA possiamo dire di una città
che non sa difendere i propri
figli più fragili e indifesi? Ogni giorno ci tocca leggere di bambini che
vengono picchiati, usati, abbandonati. O uccisi in una rapina a mano
armata. Come è successo a Torpi-
gnattara, un quartiere di periferia
ormai diventato punto nevralgico
di una città multicentrica come Roma. Ai tempi deiracconti romani di
Moravia, dei primi film di Pasolini,
Roma era già una città difficile e
piena di ladruncoli e tagliaborse.
ROMA K Giovedì nero
per Piazza Affari che va giù
del 3,65% trascinata da
Unicredit, che ha perso ieri
il 17,24%. Piazza Affari è
stata la maglia nera d’Europa, seguita da Madrid. Ieri
la Consob ha acceso un
faro sulle oscillazioni del
titolo Unicredit. Non si placano le tensioni sui mercati dei titoli di Stato, lo
spread Btp-Bund è risalito
a 522 punti. Ed è allarme
per i senza lavoro: a novembre il tasso di disoccupazione ha raggiunto quota
8,6%, un giovane su tre
non lavora. Intanto il presidente del consiglio, a sorpresa, ieri è volato a Bruxelles.
Palazzo Chigi parla di visita privata, di una tappa di
lavoro in vista dei prossimi
vertici europei. Oggi Monti vedrà Sarkozy a Parigi.
CONTINUA A PAG. 14
«Liberalizzareenergiaeservizipubblici»
ROMA K Avanti tutta sulle liberalizzazioni: dai servizi pubblici locali alle poste, dai trasporti all’energia, fino alle professioni e alla
semplificazione dell’attività amministrativa. Sono queste alcune
delle proposte inviate dall’Antitrust al parlamento perfavorire la concorrenza e per «far ripartire al più prestolacrescita economica». È necessario, spiega l’Autorità, «superare gli egoismi di parte e le resistenze», battendo le corporazioni. Ma
se le liberalizzazioni sono necessarie, vanno «accompagnate con interventi che garantiscano l’equità
sociale e che favoriscano, anche
attraverso le opportune riforme del
diritto del lavoro, nuove opportunità di inserimento per i soggetti che
ne uscissero particolarmente penalizzati». Secondo l’Antitrust, è la
legge annuale sulla concorrenza lo
strumento ideale con il quale procederein maniera spedita. Per superare gli ostacoli «dei gruppi che si
sentono danneggiati, occorre infatti recuperare la dimensione dell’interesse generale e la sua prevalenza
sui vari egoismi di categoria, procedendo con interventi di ampia portata». Per quanto riguarda le professioni, l’Antitrust suggerisce l’abolizione di qualsiasi forma di tariffario e la riforma degli ordini. Per i
carburanti propone invece una razionalizzazione della rete di vendita.
Di Branco a pag. 8
IL PERSONAGGIO
De Rossi tra cuore e Manchester
«capitan futuro» è a un bivio
Fisco,ilcasoCortinadivide
Biglietti
della Lotteria
in calo
DAL 05/01/2012 PER 6 SETTIMANE
L’ANTITRUST
CARRETTA, LAMA E MORABITO ALLE PAG. 8, 9 E 11
L’agenziadelleentrate:inarrivoaltreispezionianti-evasione
Leoni a pag. 13
La rabbia del quartiere
«Era gente perbene»
AJELLO, CIRILLO, ERRANTE, FUSI, LOMBARDI, MENAFRA, PERSILI, ROSSI E
STANGANELLI ALLE PAG. 2, 3, 4, 5 E 7
CONTINUA A PAG. 14
CORTINA K «E’ solo
propaganda». «No, è giusto così». Cortina si divide dopo l’incursione delle Fiamme Gialle, alla
ricercadegli evasorifiscali. «Ci hanno demonizzato», dicono in tanti. Ma
c’è anche chi dichiara
che «i controlli andavano fatti prima».Intanto
l’Agenzia delle Entrate
preparauna listadilocalità da controllare, alla ricerca di ricchi nullatenenti per il fisco. La Lega
attacca: «Al Sud vanno
fatte le stesse verifiche
che si fanno al Nord». Il
direttore dell’Agenzia,
Befera: «Se si dice che
evadere è giusto non siamo in un mondo civile».
ROMA K Choc e polemiche a
Roma dopo il duplice omicidio
di Torpignattara. Il governo invia 130 uomini delle forze di
polizia,mentre l’ambasciata cinese chiede che vengano presi
gli assassini. Alemanno dice: è
finita la nostra pazienza. Sul
frontedelle indagini, siè scoperto che il commerciante cinese
Zhou Zheng, 31 anni, e sua
figlia, la piccola Joy, di appena
nove mesi, sono stati uccisi
l’altra sera al Casilino da un
solo colpo di pistola, che ha
trapassatolatempia dellapiccola per finire dritto al cuore del
padre. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata ieri pomeriggio.
Le indagini dei carabinieri, invece, avrebbero accertato che
c’è un terzo uomo, un complice
dei due assassini con il casco,
che li aspettava su uno scooter.
ROMA K Torna questa sera la Lotteria con
l’estrazione della notte della Befana. E segna un record negativo. Sono stati venduti
8 milioni 300 mila biglietti, contro i 9,6 dello scorso anno: una
flessione del 15%. Si
assegnerà comunque
un primo premio da
cinque milioni di euro
e altri cinque premi di
prima categoria, oltre
a molti altri minori.
Castagni a pag. 16
di MIMMO FERRETTI
L
UI, Daniele De Rossi, ha sempre dichiarato di coltivare un sogno su tutti: vincere lo
scudetto con la Roma, la
squadra del suo cuore. È
stato campione del mondo con l’Italia nel 2006, è
salito così sul tetto più
alto della sua professione, ma, da romano e romanista, ha sempre messo in cima a tutto la vittoria del campionato con
la maglia giallorossa. Ha
già giocato con lo scudetto sul petto, ma quello
non era il suo scudetto.
Continua nello Sport
CARINA E RENGA
NELLO SPORT
Epifania magica
per i Gemelli
B
UONGIORNO, Gemelli! Magica notte
dell’Epifania, Luna splende nel segno e chiama verso di voi la fortuna di Venere, il sogno di Nettuno, la
forza rinnovativa - tutta
tecnica - di Urano. Una
fortuna più che meritata,
dopo oltre due mesi di pressioni nel lavoro, impegni
familiari, incertezze personali. Marte sarà ancora in
postazione faticosa, ma
spesso sarà «coperto» da
altri pianeti amici, Venere per prima, che sta lavorando per un anno veramente nuovo della vostra
vita, in tutto. Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 16
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 06/01/12-N:RCITTA
2
PRIMO
PIANO
SANGUE A ROMA
IL MESSAGGERO
GLI SVILUPPI
VENERDÌ
6 GENNAIO 2012
LE INDAGINI La famiglia cinese aggredita a Torpignattara: il loro bar vicino al SerT
Hanno sparato alla bambina
il colpo ha ucciso anche il papà
Cacciaaiduekiller:avevanouncomplice.Lapistatossicodipendenti
di NINO CIRILLO
e VALENTINA ERRANTE
ROMA - Un colpo solo ha
ucciso padre e figlia, un
maledetto colpo che non
sembra aver lasciato bossoli sul terreno, che ha trapassato la tempia della piccola
Joy - il 16 marzo avrebbe
compiuto un anno - e poi è
finito dritto all’altezza del
cuore di Zhou Zheng, il commerciante cinese di 31 anni
che la teneva amorevolmente in braccio.
E quei due con il casco
abbassato sul viso non erano soli: li aspettava in sella
a uno scooter un complice,
con il motore acceso,
duecento
metri più in
là,
dietro
l’angolo, su
via Antonio
Tempesta.
Li hanno visti fuggire in
tre sullo stesso scooter,
una coppia
di assassini
disperati e il
loro disperato aiutante.
Mentre
la caccia prosegue - il comandante
provinciale
dei carabinieri Maurizio Mezzavilla ha messo in campo
gli uomini
migliori
mentre si setacciano case e garage,
mentre
si
controllano
pistole e permessi, sono
queste le prime due novità dell’inchiesta sulla
rapina dell’altra notte al Casilino.
La procura di Roma - il
procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il pm Maria
Teresa Gregori - ha aperto
un fascicolo per duplice
omicidio e lesioni, cioè le
ferite riportate dalla moglie
di Zhou Zheng - dieci giorni
di prognosi - che fino all’ultimo ha cercato di opporsi
ai due killer. Intanto il direttore dell’istituto di medicina legale della Sapienza, Paolo Arbarello, ha effettuato
ieri pomeriggio le due autopsie. L’esame ha confermato che Zhou Zheng e sua
figlia siano stati raggiunti
da un solo colpo, un colpo
calibro 9, da un’arma che
non dovrebbe aver rilasciato bossoli, almeno a giudicare dalle ricerche finora vane dei carabinieri.
La prima pista - apparentemente la più logica - è
quella della rapina sgangherata e tragica di due tossicodipendenti. C’è un fatto che
impressiona: il New Sedrick bar di Zhou Zheng -dove
il giovane cinese aveva anche una piccola agenzia di
money transfer- è al numero 405 di via Casilina e
poco più in là, poco più giù
verso il centro di Roma, al
civico 397, c’è un SerT, un
ambulatorio per tossicodipendenti. E’ possibile, cioè,
che li abbiano pedinati per
giorni, abbiano studiato le
loro mosse dentro al bar e al
momento di abbassare le
saracinesche ogni sera, prima di aspettarli con una
pistola e un coltello davanti
al portone di via Giovannoli 26.
C’è meno di un chilometro -novecentocinquanta
metri- tra il bar e l’abitazione della famigliola cinese.
Zhou Zheng, moglie e figlia
li hanno percorsi tranquillamente l’altra sera, senza nessuna precauzione particolare, a parte quella borsa a
tracolla che Zheng Lia, la
donna, teneva gelosamente
stretta a sé. E proprio a
quella gli assassini miravano, l’hanno
tranciata di
netto e portata via.
Si è pensato che lì
dentro ci fossero i soldi
fino a quando nella tasche del povero Zhou
Zheng, ieri mattina, sono
stati trovati tremila euro in
contanti,
probabilmente
l’incasso della giornata. Cosa conteneva allora la borsa, al punto da indurre la
donna a opporre ancora resistenza nonostante marito e
figlia fossero stati già colpiti, nonostante li avesse già
visti cadere sul marciapiede? Perché non si è chinata
subito a occuparsi di loro?
Il mistero della borsa
non c’erano soldi
ma la moglie di Zheng
la difendeva
Zhou Zheng
31 anni
l’uomo ucciso
mercoledì sera
insieme
alla sua
bambina Joy
di nove mesi
E possibile che Zheng
Lia non sapesse, che immaginasse i tremila euro proprio nella borsa e non nelle
tasche di suo marito, ma è
possibile anche che la borsa
contenga altro, qualcosa di
altrettanto prezioso rispetto ai tremila euro in contanti. Sulla borsa puntano molto anche i carabinieri del
reparto investigativo di via
In Selci -il colonnello Minutoli e i suoi uomini- che si
sono presi in carico le indagini. Sperano, ad esempio,
che i rapinatori non si siano
disfatti subito del cellulare
di Zheng Lia, per poter disporre di qualche traccia
almeno sulle loro prime vie
di fuga.
Neanche il resto è tutto
così chiaro. La ricostruzione della rapina e della duplice esecuzione, infatti, si basa quasi esclusivamente sul
racconto di Zheng Lia, 26
anni: è lei l’unica che ha
raccontato dell’aggressione, del colpo partito, dei
due killer che parlano in
italiano. Le prime testimo-
La scena
del duplice
delitto a
Torpignattara
Sulla barella
la madre
dell’uomo
ucciso colta
da un malore
nianze, a parte la sua, si
riferiscono al dopo, alla fase in cui lei continua a resistere e viene picchiata, alla
fuga dei due con il casco, al
complice che li ha aspettati
sullo scooter. Sono i ricordi
di cittadini che hanno udito
quel colpo e si sono affacciati.
Questo per dire che subito dopo la pista dei tossicodipendenti ce ne sono altre,
e i carabinieri non le stanno
L’AGGUATO
ROMA - Sono le 20.30 quando Zhou Zheng, cittadino cinese di 31 anni e sua moglie
Zheng Lia, cinese anche lei,
26 anni, decidono di avviarsi
verso casa insieme alla piccola Joy, nove mesi appena.
Abbassate le saracinesche
del loro New Sedrick bar, al
civico 405 di via Casilina,
proprio all’incrocio di via di
Tor Pignattara, se ne vanno a
piedi: debbono raggiungere
via Giovannoli 26, l’appartamento dove abitano, a distanza di novecentocinquanta metri esatti.
Impiegano quei venti-venticinque minuti
di una passeggiata tranquilla, non
credono di
aver nulla da temere, nonostante quella borsa a tracolla
che Zheng Lia tiene gelosamente con sé, mentre il marito procede sicuro con la piccola in braccio. L’uomo ha
con sé tremila euro in contanti, le banconote arrotolate
con cura in una tasca dei
pantaloni: sono gli incassi
del bar e anche della piccola
agenzia di money transfer
che gestiva.
Li stanno aspettando. In
due, con i caschi abbassati
In meno di cinque minuti
la famiglia a terra nel sangue
I controlli
dei carabinieri
sulla scena
del delitto
finora non
sono stati
trovati bossoli
Sono scappati in tre
su una sola moto,
tutti con i caschi
abbassati sul volto
sul viso, uno armato di pistola e l’altro di coltello: evidentemente li seguivano da giorni, tutte le sere lo stesso percorso, tutte le sere quella borsa a tracolla, e sempre senza
nessuna particolare precauzione.
Sono le 20.55 quando la
famigliola arriva davanti al
portone di casa e lì scoppia
l’inferno. Vengono affrontati, aggrediti e picchiati, quei
due agiscono come se la bambina non ci fosse. Tentano di
strappare la borsa dalle mani
della donna, ma lei reagisce,
non la molla. Allora interviene l’uomo con il coltello e
trancia la tracolla di netto,
mentre l’altro fa partire il
colpo di pistola - forse l’unico- che trapassa la tempia
della piccola Joy e va dritto al
petto di suo padre.
Marito e figlia sono in
terra -sono passati pochi minuti , potremmo essere proprio intorno alle 21- e Zheng
Lia che pure li ha visti cade-
re, non si rassegna ancora. A
quel punto i killer, ormai
padroni della borsa, si accaniscono su di lei, quasi un pestaggio come si ricaverà dal
referto del San Giovanni: ferite a un braccio e anche al
volto. A quel punto i due
scappano, con il casco sempre abbassato, verso via Antonio Tempesta. La donna
riferirà ai carabinieri di aver
ascoltato distintamente delle
frasi pronunciate in italiano.
E’ delle 21.05 la testimonianza di un abitante del
quartiere -poi ne seguiranno
delle altre- che ha sentito
quel colpo di pistola e che si è
affacciato e li ha notati mentre fuggivano. E’ sempre lui,
questo testimone, che nota
anche uno scooter con il motore acceso e un terzo uomo
alla guida. Vanno via in tre
su un solo sellino. Scatta l’allarme in tutta la città. Le
radio dei carabinieri lanciano le prime imprecise indicazioni, per forza di cose: «E’
stato ucciso un bambino di
età fra i due e i quattro anni...».
Si scoprirà, invece, che
sul l’asfalto è rimasta la piccola Joy, ed è ancora in vita.
Quando alle 21.10 arrivano i
medici dell’ambulanza del
118 tentano un salvataggio
disperato. Sono i momenti
più drammatici, la bambina
morirà, purtroppo, durante
il viaggio verso l’ospedale
San Giovanni.
certo trascurando. Non viene accantonata l’idea, cioè,
che possa essersi trattato di
una vendetta mirata contro
Zhou Zheng, per cosa, per
quali motivi questo ancora
non si sa. Si sta indagando
sulla sua attività, su nemici
che potrebbe essersi fatto
gestendo il bar o anche
l’agenzia di money transfer.
Sono indagini complicati perché da un lato affondano in un ambiente difficile
come
quello della
comunità cinese, storicamente poco
propensa ad
aprisi, chiusa nella sua
lingua e nei
suoi riti, e
dall’altro
fanno sicuramente i conti con schegge impazzite come il
terzetto che
ha organizzato l’agguato.
Gente
che probabilmente
non ha nessun legame con
la malavita tradizionale del
quartiere, gente difficile da
andare a pescare anche
quando le maglie si stringono come in queste ore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
N.C.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ABCD
Fondato nel 1878
Direttore Responsabile: MARIO ORFEO
Vicedirettori: STEFANO BARIGELLI (Vicario)
ALESSANDRO BARBANO
Redattori Capo Centrali: STEFANO CAPPELLINI (Responsabile)
RAFFAELE ALLIEGRO
ALESSANDRO DI LELLIS
ANGELA PADRONE
MASSIMO PEDRETTI
LUCIA POZZI
Presidente:
Vicepresidente:
Amministratore Delegato:
Consiglieri:
FRANCESCO G. CALTAGIRONE
GAETANO CALTAGIRONE
ALBINO MAJORE
ALESSANDRO CALTAGIRONE
AZZURRA CALTAGIRONE
CARLO CARLEVARIS
MARIO DELFINI
Direttore Generale: ALVISE ZANARDI
Il Messaggero S.p.A.
Sede legale Via del Tritone, 152 - 00187 Roma - Tel. 0647201
G Copyright Il Messaggero S.p.A. - Tutti i diritti sono riservati.
Piemme S.p.A. - Concessionaria di pubblicità
Via Montello, 10 - 00195 Roma - Tel. 06377081
Registrazione R.S. Tribunale di Roma n. 164 del 19/6/1948
Stabilimenti stampa de «Il Messaggero»:
Il Messaggero S.p.A., viale di Torre Maura 140, Roma;
Litosud - Centro Stampa di Pessano con Bornago (MI);
Gazzetta del Sud Calabria S.p.A., Rende (CS) località Lecco;
Unione Sarda S.p.A., 09100 Cagliari viale Elmas;
S.E.S. Società Editrice Siciliana S.p.A., Messina via Bonino 15c.
La tiratura di giovedì
5 gennaio 2012
è stata di 273.403 copie
Certificato ADS
N. 7233 del
14-12-2011
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 06/01/12-N:RCITTA
IL MESSAGGERO
SANGUE A ROMA
VENERDÌ
3
PRIMO 3
PIANO 3
LE TESTIMONIANZE
6 GENNAIO 2012
LA SOPRAVVISSUTA Lagiovanemammainospedale:soloieriseratardihasaputodellamorte
«La mia piccola è caduta
fatemela vedere, dov’è?»
Il dolore di Lia: mio marito l’abbracciava, li ho visti crollare
di MARIA LOMBARDI
e PAOLA VUOLO
ROMA - Lia non ricorda, il
tempo per lei s’è fermato un
attimo prima dello sparo. «Voglio vedere la mia bambina,
perché non me la portano qui?
L’ho vista cadere, forse si è
fatta male. Come sta la mia
bambina?». Gli occhi della
mamma guardano altrove e si
perdono in ricordi scomposti e
mutilati. Lia non sa ancora, la
memoria s’è bloccata a un soffio dalla morte: il marito che
scivola a terra e la piccola che
scivola con lui e c’è ancora il
respiro di entrambi sul marcia-
piede davanti casa, c’è ancora
la sua famiglia nell’ultima immagine di quella sera troppo
carica di dolore per poter diventare un ricordo. Solo in
serata le dicono la verità.
Zheng Lia ha i capelli lunghi e un viso smarrito e dolce,
26 anni appena. Il lenzuolo del letto
d’ospedale le
copre le ferite
al braccio,
ma non quella alla guancia sinistra.
Le medicine
«Quandoquelle belve
sonofuggite mi sono
girata: Zhou era piegato
sulleginocchia»
La piccola Joy
morta
tra le braccia
del suo papà
avrebbe
compiuto
un anno
a marzo
Processionediamicieparenti
ROMA - La nonna di Joy è accasciata su una sedia, al primo
piano dell’ospedale San Giovanni, e fatica anche ad alzare gli
occhi consumati dalla lacrime. E’ sfinita dal dolore. Le si
avvicina don Michele, parroco di San Bernardino da Siena di
via Panisperna, e in cinese le chiede se ha bisogno di qualcosa,
le dice che gli amministratori della città sono vicini alla sua
famiglia. La mamma di Lia fa sì con la testa e non si muove
più. Lei sa che la nipote non c’è più e nemmeno il genero, con
Lia non può parlare.
La sorella della giovane mamma, una delle zie di Joy, ha
avuto un malore, per lei in attesa di un bambino il trauma è
stato troppo grande e non ha retto. L’hanno ricoverata in
ginecologia. Ed è un via vai di parenti, all’ospedale San
Giovanni, e di connazionali, gli occhi rossi e la consapevolezza che qualcosa è cambiato per sempre nella loro vita in
questa città. C’erano così tanti cinesi, nell’androne dell’ospedale, che era difficile farli entrare tutti. Una processione muta
di amici e conoscenti. E chi non è andato in ospedale ha
portato un fiore sotto casa.
attutiscono i rumori e i pensieri, le parole scivolano lente. Ha
sonno, così tanto che non arrivano nemmeno le lacrime e i
volti di chi le sta intorno le
sembrano lontani. Quello del
vicesindaco di Roma, Sveva
Belviso, che le si avvicina per
raccogliere dalle sue labbra domande a cui non poter dare
risposta, o delle infermiere che
le controllano la flebo e si commuovono a vederla così. Parla
abbastanza bene italiano, vive
qui da 12 anni e qui era tutta la
suavita prima che degliassassini la facessero a pezzi. Ma Lia
non sa e racconta fin dove il
suo cuore può arrivare.
«Eravamo usciti da poco
dal bar, come tutte le sere. Io,
Zhou e la bambina. Lavoriamo tanto per la famiglia. Tornavamo a casa, Joy in braccio
al papà. Eravamo arrivati al
I messaggi di solidarietà
lasciati alla famiglia
aggredita a Torpignattara
LE REAZIONI
di CLAUDIO MARINCOLA
ROMA K «Dateci le belve che
ci pensiamo noi». Torpignattara ora vorrebbe farsi giustizia
da sola. Lo dicono i ragazzi del
muretto, quelli che si impennano sui motorini. E lo pensano
in tanti. Non vogliono credere
che «uno di qui, uno che parla
italiano» possa essersi macchiato di tanta ferocia.
Andrea ha il giubbotto di
pelle e i capelli spruzzati di
gelatina. «Saranno i cinesi a
trovare gli assassini, vedrete se
non finirà così», garantisce
agli amici con l’aria di chi è
disposto a scommettere. Palazzi di 8 piani e palazzine più
bassesenza ascensore convivono tra i pieni e i vuoti tipici
della periferia romana. Un
mix di edilizia popolare e manufatti abusivi. La vecchia periferia, immutabile per anni, è
cambiata all’improvviso scossa dai flussi migratori. Cinesi,
bengalesi, egiziani, marocchini, romeni. «Questa gente ha
bisogno di vedere un futuro, e
se questo futuro si annebbia,
allora ecco che c’è chi reagisce
negandolo agli altri», sintetizza il parroco, don Mario, arrivato due mesi fa dal Bresciano.
«Erano delle brave persone»
La rabbia del quartiere: qui la droga ha cambiato tutto
La comunità
cinese
si è recata
sul luogo
del delitto
In preghiera
adulti
e bambini
Nel raggio di pochi metri,
tra la Casalina e via Giannoli,
la stradina senza uscita dove la
famiglia cinese è stata aggredita, contiamo 3 frutterie e 5 bar.
Angelo è un pensionato di
origini siciliane che porta a
spasso il suo nipotino Gabriele
spingendolo sul passeggino. Fino a qualche anno fa gestiva
una tabaccheria, poi è andato
in quiescenza e ha venduta la
licenza. Anche lui era un cliente del bar gestito dalla famiglia
cinese. «Ditelo che era gente
per bene. Il titolare era il padre
che ora è ricoverato in ospedale per una trombosi. Così ora
lo gestiva la moglie insieme
alla figlia e al figlio, un ragazzone che quelli del posto chiamano King Kong. Spesso mi capitava di fermarmi a parlare con
loro: la bimba era stupenda,
una bambolina, giocava con la
mamma, sorrideva a tutti. Era
gente che viveva di lavoro, si
alzava alle 5 del mattino e
finiva la sera alle 10. Non come tanti che conosco da queste
parti...».
Il riferimento è ai tossici
che aspettano la loro dose davanti al
SerT di via
Casilina. In
attesa del metadone si siedono ai piedi
delle serrande. «Perché
non lo hanno
spostato? I
drogati qui non li vogliamo».
Angelo, un pensionato
«La coppia assalita
viveva solo di lavoro
dall’alba alla sera»
Si viene a sapere così che
mercoledì sera, subito dopo il
blitzassassino, polizia ecarabi-
DonClaudio:«Intornoaquelcorpotuttipiangevano»
ROMA - «Quando ho visto tutte quelle sirene e quelle volanti ho pensato che
forse poteva servire un prete. Mi sono avvicinato e ho visto il corpo
dell’uomo a terra. Stavo per impartirgli l’estrema unzione quando un
carabiniere mi ha fermato e mi ha chiesto di seguirlo, solo quando gli ho
mostrato la croce ha capito chi ero e mi ha lasciato andare».
É il racconto di don Claudio, 62 anni, sacerdote della parrocchia di San
Barnaba. «Intorno a me la gente piangeva, anche gli agenti erano sconvolti: è
successo qualcosa di terribile ma sapremo reagire, la nostra è una comunità
molto unita, sa stringersi intorno a chi ha provato tanto dolore».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nieri hanno bussato alle porte
del SerT. Nottetempo hanno
svegliato il direttore e si sono
fatti aprire l’ambulatorio. Le
chiavi non si trovavano finché
non sono arrivati i sorveglianti
dell’Urbe.Per accedereai tabulati e scorrere l’elenco dei circa
100 pazienti in cura disintossicante occorreva però l’autorizzazione del magistrato.
Davanti alla saracinesca
del bar, tra i tanti mazzi di fiori
ieri ce n’era uno degli operatori del SerT. «Anche noi eravamo clienti - ammette un infermiere - purtroppo però questo
è un luogo di ritrovo. A quelli
che vengono da noi per la somministrazione della dose si aggiungono i pazienti in cura
presso gli altri SerT di via dei
Platani e di via Casalina 1368.
Capisco che la gente del quartiere non li veda di buon occhio. Ma non sono persone
pericolose, noi li conosciamo
bene».
Dopo l’immigrazione, è la
droga l’altro fattore che ha
cambiato il quartiere e muove
l’economia sommersa. «Eroina, cocaina ma anche ecstasi e
tanta roba chimica K elenca
l’infermiere - ma da qui a dire
che gli assassini sono tra i nostri assistiti ce ne corre».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
portone, quando quelli ci hanno presi alle spalle. Volevano
la borsa, quelle belve, volevano portarla via. Avevano i caschi in testa, questo l’ho visto
bene. Parlavano italiano. Ho
resistito, ho lottato. Mi hanno
ferita al braccio per tagliare la
tracolla della borsa e prenderla. Sono fuggiti e li ho inseguiti
per un po’. Poi mi sono girata». E Lia si ferma perché l’ultima immagine è quella che fa
più male, il vicesindaco l’accarezza con lo sguardo. «Mi sono
girata e ho visto Zhou piegato
sulle ginocchia. Ho visto mia
figlia scivolare a terra dalle sue
braccia. Dov’è la mia bambina? Non me l’hanno ancora
portata e non capisco perché.
Sono in ospedale, Joy potrebbe entrare qui. Voglio vederla,
fatemela vedere». E lo ripete
tante volte, come se chiedere
di vedere Joy la rassicurasse, la
fermasse a un passo dal baratro. Ancora non le hanno rivelato che Joy e il marito sono
morti. «Voglio sapere se mio
marito sta bene. Aveva Joy
tra le braccia, sono caduti
insieme». Il racconto di
Lia si perde lì.
Non ricorda, la
mamma, d’aver preso Joy tra le braccia,
di essersi bagnata del
suo sangue e d’averlo
visto scorrere sul viso. Non ricorda
d’averla cullata con disperazione come la madonna della pietà, e
d’aver sentito la vita di
Joy che se ne andava e nulla
poteva il suo abbraccio. I soccorritori l’hanno trovata così,
in ginocchio sul marciapiede
accanto al marito e con la piccola stretta al petto. Davanti al
portone di casa, in via Alò
Giovannoli a Torpignattara,
sul nero dell’asfalto c’è un cerchio piccolo segnato dal gesso
accanto a un cerchio più grande: una J per indicare la sagoma della bambina e una I per
quella del papà. E poi le lettere
D, E, F per tracciare il percorso
dell’orrore. I cinesi si inginocchiano davanti a quei segni,
accendono lumini, lasciano
fiori. Si asciugano le lacrime
davanti al portone che l’altra
sera è rimasto chiuso e condividono il pianto con la gente del
quartiere, con i vicini, con chi
li conosceva, con le ragazzine
che ricordano Zheng Lia, il suo
matrimonio e le volte che usciva di casa con la bambina
piccola, i sorrisi discreti della
giovane cinese che da poco
aveva messo su famiglia.
«Tutti ci vogliono bene nel
quartiere.Siamo grandi lavoratori, non andiamo mai a divertirci. Lavoriamo tanto per la
nostra famiglia. E in tanti anni
che stiamo a Roma non ci è
mai successo niente di simile.
Eravamo tranquilli». La donna, ricoverata all’ospedale San
Giovanni, ringrazia il vicesindaco per la visita e la guarda
andare via «con gli occhi sbarrati, apparentemente calma
perchéè sedata», racconta Sveva Belviso. «I meccanismi di
difesa le impediscono adesso
di ricordare tutto quello che ha
vissuto».
I familiari non possono vederla, per adesso è importante
proteggerla evitandole altre
emozioni. Tutti i parenti hanno dato l’addio alla piccola Joy
e al suo papà, vivono in silenzio il doppio lutto. I carabinieri l’hanno ascoltata, lei ha raccontato quel che può.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 5 - 06/01/12-N:RCITTA
IL MESSAGGERO
SANGUE A ROMA
VENERDÌ
5
PRIMO 5
PIANO 5
LE ISTITUZIONI
6 GENNAIO 2012
di FABIO ROSSI
ROMA - L’allarme c’è, e il
sindaco non lo nega. Gianni
Alemanno è profondamente
turbato dal tragico epilogo della rapina di mercoledì sera. La
notizia lo ha raggiunto in Argentina, da dove ieri ha immediatamente cominciato il viaggio di ritorno, per poter seguire
daPalazzo Senatorio l’evolversi della situazione. «La pazienza di Roma e dei romani è
finita - dice
l’inquilino
delCampidoglio - Ci sono
belve criminali che agiscono nella
nostra città
che devono
essere fermate a tutti i costi. Roma si
attende fatti e
non promesse».
Sindaco
Alemanno,
dopo il doppio omicidiodiTorpignattara
l’allarme sicurezza a Roma è
sempre più evidente. Anche
perché qui non si tratta di
regolamenti di conti tra bande rivali, ma di una rapina
finita tragicamente. Come
spiega l’escalation di delitti
degli ultimi mesi?
«Mi pare che stia crescendo un
tessutocriminalefuoridaquellichepossonoessereconsiderati limiti fisiologici. C’è troppo
traffico di droga e armi nella
città. La mia impressione è che
nei quartieri a rischio tutte le
piccole e grandi bande sembrano aver alzato la testa, sentendosi quasi padrone del territorio».
Non crede che il problema
sia stato sottovalutato, fino a
oggi? Negli ultimi 12 mesi i
morti ammazzati nella Capitale sono stati ben 35.
«Sono mesi che lancio questo
allarme, quasi perseguitando
letteralmente le diverse autorità di pubblica sicurezza, dal
ministro in giù, con continue e
pressanti richieste di interventi coordinati a livello strategico
e della massima incisività».
L’ultimo risultato di questo
pressing è stata la firma del
terzo patto per Roma sicura,
prima di Natale. Ci sono ritardi nell’applicazione dell’accordo, come denuncia la
commissione capitolina sulla sicurezza?
«Il patto è stato firmato appe-
29 luglio 2008, appena eletto sindaco
Alemanno stringe con il ministro
Maroni il primo Patto per la sicurezza
21 dicembre 2011, Alemanno
Polverini e Zingaretti siglano
con Cancellieri un nuovo Patto
L’INTERVISTA
«Le accuse
della sinistra?
Un sindaco
non ha
responsabilità
diretta nella
lotta al crimine
organizzato»
«Sono mesi che lancio l’allarme
nessuno può rimproverarci»
Alemanno: belve da fermare ad ogni costo, serve una terapia d’urto
A
Il terzo patto sulla
sicurezza è una
premessa che
garantisce più mezzi
B
na 15 giorni fa, il 21 dicembre
scorso,quindinonsi puòparlare di ritardi nell’applicazione.
Semmai, abbiamo faticato
molto, per mesi, a firmare il
patto. Devo dire che su questo
il ministro Cancellieri è stata
molto sollecita, portando a termineinpochigiorni una trattativa fra le diverse istituzioni
che durava dall’estate».
In ogni caso, crede che il
patto sia sufficiente, dopo
l’esperienza dei primi due, o
servono altre misure?
«IlterzoPattoper Roma sicura
è una premessa che garantisce
più uomini e mezzi nella città
diRoma euna strategiacoordinata contro la criminalità organizzata, cioè quello che è mancato fino a oggi. Ma oltre a ciò,
serve una terapia d’urto che
agisca preventivamente nei
quartieri a rischio come sto
chiedendo da molti mesi: e ciò
che dico in pubblico è solo una
parte minimale di quello che
sostengo nei colloqui privati
con le diverse autorità compe-
tenti».
Cosaintendeperterapiad’urto?
«Sono necessarie perquisizioni a tappeto, è necessario far
uscire fuori tutto quello che
cresce nel sottobosco delle tantebande territoriali che vivono
aRoma. Credo che ilComitato
per l’ordine pubblico presieduto dal Ministro degli Interni,
che si è tenuto ieri, abbia con
chiarezza segnato questa svolta».
Ancoraunavoltalacriminalità ha colpito le periferie da
Roma, dopo anni di impegni
da parte delle varie amministrazioni per il loro rilancio.
Ma la situazione non sembra
migliorata, anzi.
«È necessario agire contemporaneamente su un doppio tasto. Da un lato aumentare la
coesione sociale in modo che i
giovani e idisoccupati abbiano
delle alternative alla manovalanza criminale e i quartieri
abbiano una vita sociale viva e
reattiva per non cadere nella
sindrome della paura. Ma tutto questo non è sufficiente».
Quindi?
«Nei quartieri a rischio, come
ho detto prima, serve una terapia d’urto. Bisogna agire in
maniera preventiva per colpire con molta fermezza le bande
territoriali che stanno alzando
la cresta».
Visti i dati sugli omicidi, il
centrosinistra la accusa di
aver fallito sul tema della
sicurezza,chefuunodei capisaldidellasuacampagnaelettorale nel 2008, soprattutto
dopo l’omicidio di Giovanna
Reggiani.
«La continua ripetizione di
questapessimapolemicapolitica non è abbinata a nessuna
accusa concreta, né tanto meno a qualsiasi forma di controproposta costruttiva. È un puroslogandichinel2008,durante la campagna elettorale, mi
accusava di utilizzare il tema
della sicurezza per speculare
sulle paure dei cittadini. Oggi
A
Chiedo perquisizioni
a tappeto per stanare
il sottobosco delle
bande territoriali
B
anche la sinistra ha scoperto la
sicurezza e mi vuole mettere
sul banco degli imputati».
Le cifre dei delitti, citate più
volte dal Pd, fotografano una
situazionemoltodifficile. Così come i sondaggi di opinione, che vedono la sicurezza in
testa alle preoccupazioni dei
romani.
«A sinistra fingono di dimenticarsi che un sindaco non ha
una responsabilità diretta nel
combatterela criminalità organizzata ma, soprattutto, non
riescononeanchelontanamenteaindicarequalcosadiconcreto su cui la nostra amministrazione è manchevole o che comunque dovrebbe essere fatto
nelfuturo.Almeno,però,hanno scoperto che la sicurezza non è solo uno slogan
delladestramaunconcreto bisogno dei cittadini. È
già un passo avanti».
Lei parla di problema
di coesione nel tessuto
sociale cittadino. Su questo è d’accordo con quanto
sostiene l’ex sindaco Walter
Veltroni.
«Come ho detto prima c’è anche questo aspetto. Ma guai a
ricaderenelvecchioerrorebuonista di pensare che sia sufficiente la solidarietà per combattere il crimine. Ci vuole la
solidarietà, la cultura ma anche la fermezza. Per Veltroni,
utilizzare questa tragedia per
giustificare un’antica sconfitta
politica è quanto meno patetico».
Quanto influisce la crisi economica generale sulla situazione?
«La crisi economica influenza
molto perché, da un lato, aumentail disagio sociale e,quindila tentazione di ricorrere alla
criminalità come scorciatoia
per trovare fonti di sostentamento.Dall’altro lato,lebande
criminali vedono restringersi il
mercatodellospacciodelladroga e divengono più feroci nel
contenderselo sul territorio».
Romasembraparticolarmente colpita da questo fenomeno, soprattutto negli ultimi
mesi.
«Un aumento della criminalità si nota in tutte le città italiane ed europee che sono colpite
da questa straordinaria crisi
economica e quindi, ancora
unavolta,bisognaunireilrilancio economico e sociale a un
contrasto durissimo alla criminalità nei quartieri a rischio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA POLEMICA
di MARIO STANGANELLI
ROMA - L’assassinio di Torpignattara,
piombato come un macigno sul clima ancora
festivo della città e ultimo di una lunga
catena di fatti di sangue accaduti nell’arco
del 2011, innesca lo scontro tra gli opposti
schieramenti politici che si rinfacciano, da
un lato, responsabilità della scarsa tenuta
dell’ordine pubblico nella capitale, mentre,
dall’altro, replicano conl’accusa di «strumentalizzazione» del tragico evento. Una voce
neutrale, per quanto vibrante di allarme e
preoccupazione, appare essere quella del
cardinal Agostino Vallini, vicario del Papa
per la diocesi di Roma, il quale, affermato
che «se non si ha più rispetto della vita
umana,siamo veramente alla giungla», osserva che «Roma ha bisogno di un sussulto
morale che le permetta di tornare ad essere
una comunità accogliente, solidale, rispettosa della dignità e della vita di ogni essere
umano». Secondo il porporato, il nuovo
«tragico episodio che segue i numerosi analoghi fatti del 2011, è l’ennesimo allarmante
segnodel degrado morale e spirituale» davanti al quale - oltre all’impegno delle autorità
preposte alla sicurezza dei cittadini - «è
l’intera città che deve reagire per far fronte a
questa vera e propria emergenza». Il cardinal
Vallini conclude affermando che «nessuno
può pensare di sottrarsi a interrogativi come:
è questa una città degna dell’uomo? E’ questo il futuro che vogliamo garantire ai nostri
figli».
A raccogliere «l’appello alle coscienze»
del vicario del Papa è l’esponente del Pd
Enrico Gasbarra, già presidente della Provin-
Scambio di accuse tra Pd e Pdl
Il cardinale Vallini: siamo alla giungla, sussulto morale contro la violenza
cia di Roma, che sostiene la necessità di «un
piano straordinario di interventi sociali che
sviluppi più punti di aggregazione, che ridia
vita ai quartieri, che promuova la cultura».
Rivolto poi alla maggioranza in Campidoglio, Gasbarra, ricordando l’omicidio di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto, aggiunge:
«Noi non speculeremo sul dolore, non faremo le macabre passerelle elettorali a Torpignattara come fece la destra nel 2007. E’ ora
di porre fine - conclude il deputato del Pd alla politica che ricerca il consenso attraverso le paure, le divisioni e le intolleranze».
Ancora più esplicito nell’attribuzione delle
responsabilità per l’aumento della violenza
nella capitale è Ignazio Marino: «Il feroce
omicidio di Torpignattara -afferma il senatore del Pd - è l’ennesima prova di una situazione fuori controllo. Per la quale esistono delle
responsabilità essendoci un’amministrazioneincapace di far fronte all’emergenza. Gianni Alemanno - prosegue Marino - che ha fatto
della lotta alla criminalità e della sicurezza il
suo primo impegno verso i cittadini proprio
per essere eletto sindaco, ammetta il suo
fallimento e si dimetta da un ruolo che non è
assolutamente in grado di esercitare».
A queste accuse ribatte Fabrizio Cicchitto: «Mettere in conto al sindaco Alemanno
Il cardinale vicario di Roma
Agostino Vallini
l’esplosione di una violenza a Roma che
discende da molteplici fattori non riconducibili a responsabilità comunali, è l’ennensima
dimostrazione che la sinistra vive solo di di
faziosità». Riconosciuto che «purtroppo
qualcosa di profondo si è spezzato a Roma
da molti anni a questa parte», il capogruppo
del Pdl alla Camera afferma che ora «è
necessario fare il punto con chi ha la responsabilità statuale della gestione dell’ordine
pubblico e con le forze politiche di maggioranza e opposizione al Comune. Invece il Pd
- conclude Cicchitto - risolve il tutto invocando le dimissioni di Alemanno». Tra le voci
del centrodestra scese in campo in difesa del
sindaco - non molte in verità - anche quelle di
Francesco Storace e di Alfredo Mantovano.
Secondo l’ex presidente della Regione Lazio,
l’atteggiamento della sinistra romana sul
delitto di mercoledì sera «fa schifo. Ma che
c’entra Alemanno con la follia criminale che
ha stroncato due vite? Sciacalli ecco cosa
sono». Più pacatamente di Storace, l’ex sottosegretario all’Interno del governo Berlusconi
invita, a sua volta, ad evitare «strumentalizzazioni ideologiche o partitiche, come inve-
ce fanno alcuni esponenti dell’opposizione al
governo cittadino: attribuire al sindaco o al
Comune la responsabilità politica di episodi
così efferati - afferma Mantovano - degrada
il dibattito e squalifica chi lo fa».
Sul versante del centrosinistra è il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, a
denunciare «l’intollerabile situazione di disgregazione e, spesso, di solitudine di territori che si sentono abbandonati e lasciati alla
mercé di scorribande criminali». Auspicata
una reazione solidale di tutta la città per
«reprimere processi di infiltrazione della
delinquenza, forse troppo a lungo negati»,
Zingaretti denuncia quello che per lui è stato
il «tragico errore, commesso qualche anno fa
e che ancora paghiamo, di portare nel dibattito politico il tema della delinquenza e della
criminalità», visto che il tema della sicurezza
è di competenza del Viminale, non di chi
amministra gli enti locali. A dichiararsi
«sconvolta» dai fatti di Torpignattara è Renata Polverini. Rilevato che quello che è accaduto mercoledì a Roma «ha sapore di altri
tempi», la presidente della Regione dice che
ora «occorre lavorare tutti, istituzioni e associazioni, per avere un quadro più chiaro di
quello che accade in alcuni quartieri della
capitale». Prendendo spunto dai tragici avvenimenti romani, è anche il capogruppo dell’Udc al Senato, Giampiero D’Alia, ad aprire
una polemica con la destra e la Lega, accusandole di «polemizzare sulla tassa di soggiorno,
ma di non dire una parola quando le vittime
di gravissimi fatti, come quelli di Roma,
sono straniere. Che si usino due pesi e due
misure?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 06/01/12-N:RCITTA
IL MESSAGGERO
SANGUE A ROMA
VENERDÌ
7
PRIMO 7
PIANO 7
LA POLITICA
6 GENNAIO 2012
IL GOVERNO Vertice al Viminale con il capo della polizia e il comandante dei carabinieri
Cancellieri: lo Stato è presente
deciso l’invio di 130 uomini
Il ministro: «Azione più incisiva e su obiettivi mirati»
di MARIO AJELLO
ROMA - «Lo Stato c’è e lo
dimostrerà». Parola del ministro dell’Interno. Quindi le misure per combattere l’emergenza criminale a Roma - sconvolta per «l’uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo
papà avvenuta sotto il portone
di casa e ciò non può lasciare
indifferenti», come spiega Annamaria Cancellieri - saranno
all’altezza dellagravità del fenomeno e delle richieste di interventi speciali che il Campidoglio da mesi chiede al Viminale? Il vertice di ieri, ovvero il
comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico fra il ministro, i
capi delle forze dell’ordine e i
rappresentanti delle istituzioni
locali, non ha varato nessuna
misura speciale. Se non quella
dell’attuazione del terzo patto
perRoma sicura,siglato quindici giorni fa dopo che, evidentemente, i primi due non hanno
portato risultati. Significa in
sostanza che il ministro dell’Interno ha confermato l’impegno
a impiegare nella Capitale e in
provincia 400 uomini delle forze dell’ordine in più. Il numero
pieno si avrà entro un mese, e
intanto 130 rinforzi sono stati
messi sul campo.
Ci si sarebbe potuto aspettare un pacchetto di provvedimenti più profondo e più forte?
Va bene così? O magari poteva
essere meno di routine, da par-
I principali clan criminali della Capitale
S. Basilio
Flaminio Nord
‘Ndrina Sergi-Marando
(‘Ndrangheta)
‘Ndrina Morabito
‘Ndrina Bruzzaniti
‘Ndrina Palamara
‘Ndrina Speranza
‘Ndrina Scriva
(‘Ndrangheta)
L’omaggio dei romani sul luogo
del duplice assassinio
Sotto il vertice al Viminale tra il
ministro dell’Interno Annamaria
Cancellieri, il capo della polizia,
Antonio Manganelli e il
comandante generale dei
carabinieri, Leonardo Gallitelli
Borghisiana
XX
Appio, Tuscolano,
Anagnina
Clan Ierinò
V
VIII
Clan Casamonica
(criminalità locale)
XI
Ciampino-Centocelle
X
Clan Senese (Camorra)
XIII
Ostia
Ex Banda della Magliana
Clan Fasciani
Clan Cuntrera-Capuana
Clan Triassi (Cosa Nostra)
Clan Senese (Camorra)
ROMA
Tor Bella Monaca
Romanina
Clan Alvaro
Clan Casamonica
(criminalità locale)
Fonte: Osservatorio regionale tecnico scientifico per la legalità - Regione Lazio 2008
te del Viminale che ha convocato il vertice, questa risposta
immediata a un duplice omicidio terribile e a una capitale che
invoca sicurezza non da oggi?
Sicuramente ci vorrà del tempo
per saggiare la forza della risposta dello Stato a quanto sta
accadendo nella sua città simbolo, stremata da troppi agguati e da troppe morti. Il ministro
Cancellieri - che non ha convocato una conferenza stampa al
termine dell’incontro di ieri promette: «Non dobbiamo trascurare alcun ambito o settore.
Concentrando, come ha proposto il capo della polizia, una più
incisiva e visibile operatività
delle forze dell’ordine su obiettivi territoriali mirati».
Insomma, come si legge in
ANSA-CENTIMETRI
una nota del Viminale: preso
atto dell’analisi dei fatti, e dell’imponente sforzo che è in corso anche sul piano investigativo per l’individuazione dei responsabili e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini di
Roma, gli interventi da fare
saranno fatti, intensificando
«la prevenzione e il contrasto».
Ma proseguendo una linea già
decisa, senza (a quanto sembra
al momento) innovazioni particolari.
Al vertice con il ministro
hanno partecipato fra gli altri
Carlo De Stefano (sottosegretario all’Interno), Nicola Zingaretti (presidente della Provincia), Antonio Manganelli (capo
della polizia), Maurizio De Palmo Mezzavilla (comandante
provinciale dei carabinieri), il
prefetto Giuseppe Pecoraro, il
questore Francesco Tagliente e
il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Ignazio
Gibilaro. A rappresentare il
Campidoglio, il vicesindaco
Sveva Belviso. Ed è lei che
chiede, durante il summit, più
libertà d’azione per le forze dell’ordine, «anche con perquisi-
zioni nelle abitazioni dove c’è
una notizia di reato». «L’articolo 41 del testo unico della legge
di pubblica sicurezza - afferma
il vicesindaco - è una legge dello
Stato ma difficilmente viene
applicata in questo periodo. Le
perquisizionispesso non vengono convalidate dalla Procura».
Risposta del ministro? «E’ stata positiva», assicura Belviso,
per quanto riguarda la necessità di operazioni mirate. Quante, quali e come saranno poi si
vedrà. E intanto, «non dobbiamo trascurare alcun ambito o
settore», osserva il titolare del
Viminale: «Dobbiamo dare un
segnale di grande attenzione
alla comunità ma anche restituirle serenità». Cancellieri ha
anche espresso i sentimenti di
profondo cordoglio e vicinanza
alla comunità cinese, «così duramente colpita».
«Ti ammazzo come un cane» sono parole che la città di
Roma e tutte le sue comunità
difficilmente dimenticheranno. Parole cui si risponde con
atti e impegni concreti. La politica delle promesse ha già fatto
il suo tempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Parla l’ex sindaco Veltroni: «Efferatezza infinita» L’INTERVISTA «La sicurezza si fa in primo luogo con le strategie sociali»
di CARLO FUSI
ROMA K «Penso che su Roma l’effetto emotivo
che quest’ultima tragedia avrà e anzi sta già
avendo, sarà il medesimo del delitto dei fratelli
Menegazzo. Che fu la perdita dell’innocenza
della città, la consapevolezza che si era entrati in
una fase nella quale ciò che era sempre stato
sicuro, tranquillo: le chiavi di casa nella toppa
della porta, non c’era più, non rappresentava più
unacertezza. Senza sottacere ovviamente l’efferatezza di questo delitto verso persone che vengono
da un altro Paese, l’assassinio di
una bambina di pochi mesi, la
brutalità dei modi: è chiaro che
assistiamo all’escalation di un
qualcosa che tuttavia è cominciato da tempo. Sono almeno
un paio d’anni, infatti, che a
Roma da un lato c’è una sequenza di eventi criminosi la cui
dimensione non è solo una questionecontabile, e dall’altroassistiamo alla diffusione di questi crimini su tutta
l’area della città, non solo in periferia. Bisogna
partire da qui».
Per arrivare dove, onorevole Veltroni?
«Per arrivare a dire tre cose fondamentali, tre
elementi per capire le ragioni di questo tsunami
criminoso. Il primo. Assistiamo in tutta Italia,
purtroppo Roma compresa, al dilagare della
attività della camorra, che approfitta della crisi
economica per conquistare spazi sempre maggiori nel commercio, nel turismo, nelle industrie
agricole eccetera. Io ne ho parlato nella commissione antimafia con il prefetto e con il procuratore capo: a Roma esiste un problema che si chiama
mafia, camorra e ’ndrangheta. Negare o sottovalutare il quale è qualcosa a metà tra il suicidio e
l’omicidio della città. A questo, si collegano poi
forme di criminalità organizzata più propriamente romane. Non indugio sulla letteratura riguardante la banda della Magliana, ma insomma: gli
epigoni di quella roba lì sono ancora in circolo».
Roma terreno di scontro e di conquista della
peggiore criminalità organizzata. Una questione solo di contrasto poliziesco?
«No. Il secondo elemento è la crisi economica.
Cherende ovviamente tuttopiù duro, piùdisperato, inevitabilmente più violento. Tutte le fase di
crisi economica si accompagnano ad una esaspe-
«Roma ha perso l’innocenza
la destra le ha tolto l’identità»
Imperversano
camorra, mafia
e ’ndrangheta
negarlo è un suicidio
Alemanno sul luogo
del delitto Reggiani
è una pagina orrenda
della politica italiana
B
IL GOVERNO
Palazzo
Chigi
potrebbe essere opposta: l’arroccamento.
«In quel caso sarebbe l’inizio della fine. Siamo in
una fase molto delicata nella quale se gli elementi
a cui ho fatto riferimento si combinano insieme,
amplificandosi l’uno con l’altro, possono creare
una situazione di invivibilità. Tanto la destra ha
giocato sulla paura, tanto io credo invece si debba
investire sulla speranza. Si debba investire, cioè,
sull’idea - che abbiamo dimostrato possibile - che
una città può vivere serena. Per sette anni Roma è
stata una città nella quale centomila persone in
più hanno usufruito dei servizi
sociali; una città nella quale
chiamandoun numero di telefono c’era qualcuno che si occupava di chi dormiva per terra. E
anche le politiche culturali. Se
oggi ripensiamo alla notte bianca, che qualcuno bollava con
improvvido con sarcasmo: ebbene lì c’erano centinaia di migliaia di ragazzi che si incontravano e non è mai successo nulla.
Perché? Perchè quei ragazzi della periferia venivano nel centro e vivevano le stesse opportunità
degli altri. Ci inventammo persino la festa dei
vicini di casa o gli anziani davanti alle scuole per
la sicurezza dei bambini e anche lì ci furono
fastidiose ironie di destra. Era semplicemente un
modo per dire: Roma è una città di tutti. Invece si
è affermata una idea contraria. Con le loro idee e
atteggiamenti, esponenti della destra molto estrema hanno creato un clima assai pesante».
Insisto: come uscirne? Roma capitale d’Italia
ora è anche un attribuito istituzionale. Che
esempio devono dare Roma e i romani al resto
del Paese?
«Intanto ci vuole una grande mobilitazione civile
contro la violenza. Lutto cittadino per la morte di
questi innocenti; poi smetterla con gli atteggiamenti di tipo xenofobo verso chi non è italiano.
Quando ero sindaco organizzammo l’elezione
dei rappresentanti delle comunità straniere di
Roma nel Consiglio comunale: ebbene mi auguro
che si faccia presto una legge che consente a
queste persone di votare alle elezioni amministrative. L’idea di una città divisa per blocchi, per
zone è una idea sbagliata. Dobbiamo fare un di
più di comunità. E quando c’è il senso di una
comunità, la città cresce anche economicamente».
B
razione delle tensioni di ogni tipo, comprese
quelle legate alla criminalità».
Il terzo elemento?
«A mio avviso è particolarmente importante. Mi
riferisco al fatto che si è sbagliata la politica sulla
sicurezza. Si è pensato che il problema della
sicurezza fosse più o meno risolvibile con un
aumento numero di poliziotti per strada, peraltro
conil governo Berlusconi difficilmente realizzabile visti i tagli operati alle forze dell’ordine. E non
si è capito che invece la principale politica di
sicurezza di una città è la politica sociale. E’ la
politica di inclusione, è il contrasto alla povertà, è
la lotta all’emarginazione. E’, al dunque, la realizzazione di una città aperta, accogliente, solidale.
Tutto questo è stato smantellato nel corso di
questi anni. A Roma è stata tolta l’anima che con
tanta fatica si era conquistata. Con una aggravante ulteriore, che è la violenza politica».
Il riferimento al sindaco Alemanno e alla giunta
di centrodestra è palese. Ma è credibile addebitare al sindaco attuale fenomeni così giganteschi e pervasivi?
«Guardi, come ha visto nel mio ragionamento ho
introdotto due elementi oggettivi: penetrazione
della criminalità e crisi economica, che non sono
ovviamente riconducibili a chi oggi svolge il
mandato di sindaco».
Già. E tuttavia?
«Il terzo elemento sì, quello è responsabilità di
una idea sbagliata della sicurezza. Quello che
certamente non farò, né in questa intervista né
altrove, è ciò che fecero Alemanno e gli altri
quando ci fu il primo episodio drammatico di
violenza a Roma, cioè l’omicidio della signora
Reggiani. Allora Alemanno andò sul posto dove il
delitto fu compiuto e quella fu una delle pagine
più orrende della storia della politica italiana.
Perchèla strumentalizzazione, per prendere qualche voto, della morte di una persona è un atto che
si definisce da solo. Io non farò la stessa cosa.
Anche perchè diventano, comesi vede, un boomerang. Alemanno assicurò ai romani che se fosse
stato eletto la sicurezza sarebbe stata garantita:
fatto sta che ormai dopo quasi quattro anni di suo
governo, Roma è diventata una città con un
livello di violenza intollerabile. La responsabilità
di Alemanno è di aver tolto alla città la sua
identità. Per i sette anni in cui sono stato sindaco
io è stata coltivata l’idea di una città inclusiva,
nella quale ciascuno desse una mano all’altro, in
cui ci fosse il senso di relazione tra le persone:
tutto questo è stato schiantato e cancellato da una
politica opposta. E ora si pagano i prezzi».
Veltroni, che messaggio bisogna dare ai romani? Lei parla di inclusività ma la reazione
IL COMUNE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il palazzo del
Campidoglio
-MSGR - 20 CITTA - 8 - 06/01/12-N:
8
PRIMO
PIANO
LA POLITICA
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
VENERDÌ
6 GENNAIO 2012
LA GIORNATA Missione d’emergenza sui tassi? Palazzo Chigi parla di visita privata
Napolitano: Italia affidabile
Monti a sorpresa a Bruxelles
Il premier: io abito a Roma e qui. Oggi l’incontro con Sarkozy
di DAVID CARRETTA
BRUXELLES - «Io abito a
Roma e a Bruxelles». Così, con
una battuta mentre entrava
nella casa brussellese comprata quando era commissario europeo, Mario Montiha liquidato le speculazioni sull’improvvisa partenza ieri per la capitale europea. Con gli spread a
522 punti, i rendimenti sui Btp
decennali sopra il 7 per cento,
una serie di collocazioni di
titoli di stato dall’esito incerto
e gli imminenti vertici con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel, il viaggio di Monti ha
subito fatto pensare a un incontrod’emergenza su unadecisione straordinaria per l’Italia.
Invece, secondo le versioni ufficiali, quella del presidente
del Consiglio a Bruxelles era
solo una «visita privata», una
«tappa di lavoro» per preparare una riunione europea sul
nuovo trattato, prima di ripartire questa mattina per Parigi,
dove Monti pranzerà con il
premier François Fillon, interverràa un convegno e incontrerà Sarkozy.
Dopo la partenza da Ciampino, l’ipotesi di una «cena
segretissima» con il presidente
del Consiglio europeo o quello
della Commissione non era
stata esclusa da alcuni diplomatici. La manovra di dicembrenon ha avuto effetti duraturi su rendimenti e spread, mentre la «fase 2» non ha ancora
convinto i mercati. Dal vertice
del G20 a Cannes di novembre, si sono moltiplicate le voci
di un possibile ricorso a una
linea di credito precauzionale
del Fondo Monetario Internazionale. Sarkozy e Merkel non
hanno smentito le voci di pressioni in questo senso su Silvio
Berlusconi, prima che l’ex premier lasciasse. Ma i portavoce
europei sono rimasti sorpresi
dall’arrivo di Monti: Herman
Van Rompuy e José Manuel
Barroso non sono ancora rien-
Giorgio Napolitano ieri a Napoli all’uscita da Capodimonte
trati dalle vacanze, come il
commissario agli Affari economici, Olli Rehn, che segue da
vicino il dossier Italia.
La visita di Monti a Bruxelles «è una tappa di lavoro importante» in vista della riunione di oggi sul nuovo trattato
intergovernativo per rafforzare la disciplina di bilancio della zona euro, spiegano fonti
governative. Gli sherpa delle
capitali e i rappresentanti di
Commissione, Europarlamento e Banca centrale europea
discuteranno per la prima volta della bozza di trattato. Come altri paesi, l’Italia ha presentato una serie di emendamenti, con l’obiettivo di rendere più flessibili le regole sulla
riduzione del debito e dare più
spazio agli investimenti
pro-crescita. Monti – riferiscono le fonti – «ha fatto il punto
dei negoziati» con l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci
che rappresenta l’Italia nelle
trattative. Senza modifiche alla bozza di trattato, il rischio è
di dover adottare una manovra annuale da 40-50 miliardi
per i prossimi venti anni. Sarà
uno dei temi caldi con Sarkozy
a Parigi e con la cancelliera
Merkel la prossima settimana
a Berlino, oltre al Vertice europeo del 30 gennaio dedicato a
crescita e a occupazione.
«Monti, per la sua esperienza di governo europea, la sua
Mario Monti a
Bruxelles
durante
l’ultimo
Consiglio
europeo di
dicembre
competenza e sua autorevolezza, ha tutti i titoli per poter
porre questioni che riguardano il modo di garantire rigore e
crescita in Europa», ha ricordato ieri il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Nel suo tour europeo Monti
porta con sé «questa forte pezza d’appoggio del decreto approvato in Parlamento che è
veramente la prova concreta
di come l’Italia sia, anche dal
punto di vista del debito pubblico, un paese pienamente affidabile», ha detto Napolitano. Lo stesso messaggio inviato dal presidente del Consiglio
nell’intervista di mercoledì al
Figaro: «L’Europa non ha più
alcun motivo di aver paura
dell’Italia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Antitrust: andare avanti nell’apertura del mercato ma guardando all’equità sociale
L’obiettivo
è garantire
nuove opprtunità
di lavoro a tutti
BENZINA
POSTE
FERROVIE
Razionalizzare la rete per
favorire lo sviluppo di operatori
indipendenti
Per Banco Posta, l’Antitrust
suggerisce una società separata
da Poste Italiane
Centrale la separazione verticale
tra la gestione delle infrastrutture
ferroviarie e del servizio
di lavorio forniture. Per i servizi vanno inseriti precisi limiti
e in ogni caso occorre un’analisi di mercato che evidenzi i
concreti benefici dell’affidamento in house.
Carburanti
Per il settore, l’autorità propone una razionalizzazione della
rete con misure che favoriscano lo sviluppo di operatori
indipendenti dalle compagnie
petrolifere anche attraverso
formedi aggregazione di piccoli operatori o di gestori di impianti.
Energia elettrica
Secondo l’antitrust, occorre ridurre il gap di informazione
tra i distributori e venditori
finali non integrati verticalmente con i distributori stessi,
aumentando la concorrenza.
Per questo, occorre introdurre
specifici obblighi informativi
ampliando la quantità e la qualità dei dati.
Autostrade e aeroporti
Va modificato il sistema di
revisione delle tariffe previsto
dalla Convenzione tra Anas e
Autostrade per l’Italia, passandoa un meccanismo che preveda la sottrazione dal tasso di
inflazione del tasso di produttività attesa e, soprattutto, un
premio per un miglioramento
della qualità del servizio e per i
progetti di investimenti futuri.
Trasporto ferroviario
L’autorità ritiene centrale la
questione della separazione
verticale tra la gestione delle
infrastrutture ferroviarie (rete, terminali e stazioni) e la
gestione del servizio. L’antitrust auspica che sia resa rapidamente operativa l’autorità
dei trasporti: sarà così possibile vigilare sulla terzietà della
gestione di tutte le infrastruttu-
di MARCO CONTI
re ritenute essenziali per lo
svolgimentodi un corretto confrontoconcorrenziale nei servizi di trasporto ferroviario.
Servizi postali
Sull’attività di Banco Posta,
l’antitrust suggerisce la costituzione di una società separata
da Poste Italiane, che abbia
come oggetto sociale lo svolgimento dell’attività bancaria a
pieno titolo e che risponda ai
requisitidella normativa settoriale contenuta nel testo unico
bancario.
Esercizi commerciali
Nell’ambito della distribuzione commerciale, l’autorità ritiene necessario abolire la possibilità di deroghe al principio
di libertà di apertura di nuovi
esercizi, chiarendo meglio le
tipologie di esercizi alle quali
la norma non si applica per
evitare interpretazioni riduttive.
Taxi
Va incentivato l’aumento del
numero delle licenze dei taxi,
almeno nelle città dove l’offerta del servizio presenta le maggiori carenze, prevedendo adeguati meccanismi di compensazione per gli attuali titolari
delle licenze.
Farmaci
Occorre liberalizzare la vendita dei farmaci con prescrizione
medica ma a totale carico del
paziente (i cosiddetti farmaci
di fascia C) e rimuovere gli
ostacoli all’apertura di nuove
farmacie, aumentando la pianta organica delle stesse.
Professioni
Nel settore viene suggerita
l’abolizione espressa di qualsiasi forma di tariffario mentre
gli ordini vanno riformati, garantendo che la funzione disciplinare sia svolta da organismi
che garantiscano un ruolo terzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Servizi pubblici, poste, energia: più concorrenza»
di MICHELE DI BRANCO
Ilprofessore a Parigi
con il viatico della Ue
ROMA - I conti pubblici in sicurezza, «l’Italia affidabile» e un europeismo fuori discussione, per trattare da
pari a pari con Parigi e Berlino. La politica estera
dell’Italia riprende quota oggi da Bruxelles, città dalla
quale stamani Mario Monti si muoverà per arrivare a
Parigi e incontrare all’Eliseo Nicolas Sarkozy. L’improvviso blitz del presidente del Consiglio italiano a
Bruxelles, oltre che permettere di incontrare i negoziatori italiani al tavolo del trattato, consente a Monti di daresensoeforzaad un’iniziativa di politica estera incentrata sulla necessità di affrontare la crisi dell’euro con gli
strumenti comunitari e non
intergovernativi.
Ilfacciaa facciatra Monti
e Sarkozy si terrà nel pomeriggio dopo la partecipazione
del premier italiano e del ministro Passera al convegno organizzato dal ministro
dell’IndustriafranceseEricBesson su«Ilfuturo dell’Europa». Di futuro molto prossimo parleranno i due capi
di Stato visto che a Bruxelles proprio oggi si apre la
trattativa sul nuovo patto di bilancio a Ventisei.
Monti si troverà di fronte un presidente della
Repubblica francese reduce dal primo appuntamento
di una lunga campagna elettorale che porterà i francesi
alleurne ad aprile emaggio, per scegliere il presidente, e
a giugno per rinnovare il parlamento. Un doppio
appuntamento che sta condizionando non poco le
decisioni di Sarkozy, ancora penalizzato dai sondaggi
per colpa di una crisi che sta compromettendo anche
l’affidabilità finanziaria di Parigi. Al presidente francese, che nelle scorse settimane è stato accusato dalla
stampa francese, tedesca e americana
di essere troppo prono alle scelte di
Berlino, Monti spiegherà che l’Italia
intende sostenere la linea che emerge
dal parlamento europeo e dalla Commissione. Ovvero che la definizione
delnuovo trattato,previstodalConsiglio europeo dello scorso dicembre,
non potrà non tenere conto delle indicazioni comunitarie, che la trattativa
non potrà avvenire solo a livello di
governi e che, soprattutto, «l’Italia
lavorerà per recuperare anche Londra all’intesa».
In buona sostanza l’Italia trova
forza per le sue ragioni (compresa la
Jose Manuel Barroso
valutazione del ciclo economico per
stabilireil piano di rientro dal debito),
attestandosi sulla linea del Parlamento europeo e della
Commissione. Non è un mistero che il Parlamento
europeo, unica istituzione di democrazia diretta dell’Unione, è sul piede di guerra contro i governi ( dopo il
consiglio europeo dell’8 dicembre) perché teme un
ridimensionamento delle competenze ampliate di recente dal Trattato di Lisbona. Più o meno la stessa
paura di Barroso preoccupato del rischio di un’emarginazione della Commissione da lui presieduta. Al punto
da aver di recente sostenuto che la Commissione «non
accetterà mai derive non comunitarie». Il blitz di ieri
sera a Bruxelles di Monti serve quindi all’Italia per
sostenere una linea che di fatto rifiuta qualsiasi punto
del nuovo trattato che, in materia di bilancio, peggiori
quanto già non sia previsto dalla disciplina comunitaria. Monti spiegherà Sarkozy ciò che mercoledì a
Berlino dirà alla Merkel con eguale fermezza. Ovvero
che occorre una strategia europea in grado di mettere
assieme il risanamento dei conti pubblici con le esigenze di garantire una crescita di tutti i paesi dell’Unione.
Inoltre l’aumento dello spread anche in altri paesi della
zona euro, il rialzo dell’inflazione e la discesa dell’euro
rispetto al dollaro, sono motivi che danno ragione a chi
sostienecheilproblemanonèl’Italia,quantol’incapacità dell’Europa di convincere i mercati finanziari della
propria solidità.
Monti sa che non sarà facile convincere Parigi e
Berlino della necessità di riprendere in considerazioni
gli eurobond e i project-bond per gli investimenti, ma è
sicuro di avere dalla sua non solo le istituzioni comunitarie e il Parlamento, ma anche una buona parte di
paesi (Belgio e Polonia in testa) che sopportano poco
un’Europa gestita da sole due capitali.
Pitruzzella invia la segnalazione
all’esecutivo e al Parlamento
ROMA - Liberalizzazioni
subito per far ripartire al più
presto la crescita economica
del Paese ma garantendo
l’equità sociale e favorendo,
con interventi mirati, nuove
opportunitàdilavoro a beneficio
di chi sarà penalizzato dal cambiamento. E’ampio il ventaglio
di suggerimenti
chel’Antitrustoffre a governo e
parlamento per
procedere sulla
stradadelle riforme. Servizi pubblici locali, poste, trasporti, energia, professioni e semplificazione dell’attivita’ amministrativa: questi
alcuni dei settori individuati
dagli uomini del presidente
GiovanniPitruzzella e sui quali è necessario «rimuovere
ogni ostacolo all’apertura dei
mercati,per meglio promuovere la concorrenza e la
competitività dell’Italia». Ecco alcuni dei suggerimenti proposti.
Servizi pubblici locali
Per garantire che i principi di
liberalizzazione abbiano effettiva applicazione, occorre introdurre l’obbligo, per gli enti
locali, di definire in via preliminare gli obblighi di servizio
pubblico. Stabilito il perimetro, dovranno verificare la possibilità di una gestione concorrenziale con procedure aperte
di manifestazione di interesse
degli operatori del settore a
gestire in concorrenza i servizi.
Appalti pubblici
Il Codice dei contratti pubblici
deve contenere un espresso divieto di affidamento in house
IL RETROSCENA
Roma decisa
a seguire la linea
di Commissione
e Europarlamento
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 06/01/12-N:
IL MESSAGGERO
LA POLITICA
VENERDÌ
9
PRIMO 9
PIANO 9
I NODI DELL’ECONOMIA
6 GENNAIO 2012
I MERCATI L’euro si indebolisce sul dollaro, ieri è sceso ai minimi da settembre 2010
Borse giù, Milano -3,65%
risale lo spread tra Btp e Bund
IlcrollodiUnicredit(-17%)edeibancaritrascinaalribassoPiazzaAffari
di ROSSELLA LAMA
LA POLEMICA
«Costi della politica
decidono le Camere»
ROMA - Per gli interventi sugli stipendi dei parlamentari «la
competenza appartiene alle Camere e non esistono poteri
sostitutivi» da parte del governo anche in caso di «inerzia» da
parte del Parlamento. Lo sottolinea un nota di palazzo Chigi,
con ciò ribadendo ancora una volta che la materia non potrà
essere oggetto di un decreto dell’esecutivo. Intanto prosegue il
graccio di ferro sui tagli.
Il pdl Osvaldo Napoli suggerisce di vincolare l’indennità
parlamentare alle variazioni del Prodotto interno lordo, «un
parametro costruito in larga misura con le decisioni del
governo e il voto del Parlamento». «È inutile insistere e girarci
intorno», secondo un altro azzurro, Francesco Giro, «i
parlamentari italiani sono i meno pagati d’Europa, Strasburgo inclusa. Non ricevono un euro bucato per i collaboratori.
Ma sia chiara un volta per tutte una cosa oggettiva: se
dobbiamo equipararci ai nostri colleghi europei dobbiamo
allora pretendere i fondi per i collaboratori che oggi non
riceviamo affatto ma così i costi della politica allora lieviterebbero». Non tutti i colleghi parlamentari la pensano allo stesso
modo, però. Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al
presidente del Consiglio per chiedere al governo un intervento immediato sull’abbattimento dei costi della politica.
ROMA -L’anno era partito bene, ma ieri ha invertito la rotta.
Piazza Affari ha fatto un tonfo, e con Madrid è stata la
peggiore d’Europa. L’euro è
scesosotto quota 1,28sul dollaro, ai livelli minimi da settembre del 2010. E lo spread
Btp-Bund è risalito a 522 punti, 21 in più della chiusura di
mercoledì. Insomma, per i
mercati finanziari del Vecchio
continente è stato un giovedì
nero. E per Milano lo è stato
particolarmente.
Sono stati i titoli bancari a
guidare l’affondo. Dopo il calo
superiore al 14% di mercoledì,
ieri le azioni Unicredit sono
crollate di un altro 17,24%
fino a 4,48 euro, prezzo mai
visto negli ultimi dieci anni.
La Borsa si sta allineando alle
condizioni del maxi aumento
di capitale appena annunciato. Questo certamente. Ma un
così forte avvitamento è sospetto. Gli operatori parlano
di grandi manovre di hedge
fund esteri sui titoli Unicredit
e di operazioni speculative, e
la Consob ha deciso di andare
a vedere bene come stanno le
cose.
Gli investitori temono che
Così lo spread
9 nov
5,5
5,23
5,52
7,09%
rendimento
7,25%
La Francia colloca
all’asta 8 miliardi
di titoli di Stato
ma a tassi crescenti
5,0
4,5
27 ott
4,0
3,66
6 dic
5,87%
3,68
5,87%
3,5
OTT
NOVEMBRE
DICEMBRE
5/1
ANSA-CENTIMETRI
Fonte: Bloomberg
se Unicredit ha dovuto fare
un’operazione di ricapitalizzazione così pesante, anche le
altre banche italiane non potranno farne a meno. E così sui
titolibancari si sono concentrate le vendite, con Banco popolare e Popolare di Milano che
hanno perso più del 10%, UbiBanca e Mps più dell’8%, Intesa più del 7%.
L’indice Mib di Piazza Affari ha lasciato sul terreno il
3,65%. Maglia nera insieme a
Madrid che ha perso quasi il
3%. Anche le banche sono state sotto pressione in tutt’Euro-
pa, il resto del Vecchio continente ha limitato le perdite,
Londra allo 0,78%, Francoforte allo 0,25% e Parigi a -1,53%.
Il timore per le grandi ricapitalizzazioni in arrivo si è fatto
sentire molto anche sulla Borsa madrilena. Il nuovo primo
ministro delle Finanze ha creato un vero e proprio terremoto
dichiarando che le banche iberiche hanno bisogno di nuovo
capitale per altri 50 miliardi di
euro. I titoli, ovviamente, sono
andati a picco.
Le Borse fanno anche le
spese dell’indebolimento del-
l’euro, che è causa ma anche
effetto delle perdite di queste
settimane, e della crisi dei debiti sovrani acuita dal nuovo
focolaio rappresentato dall’Ungheria. Un segnale non
buono sul rischio che la crisi si
allarghi anche a paesi solidi,
giudicati sinora i più affidabili
dalle agenzie di rating, èarrivato ieri dalla Francia. Parigi ha
venduto all’asta titoli di Stato
per 8 miliardi di euro, con
scadenze tra i dieci e i trent’anni, ma la domanda non è stata
esaltante e i rendimenti sono
cresciuti rispetto al precedente
collocamento.
Sembra ormai scontata la
perdita della tripla A, il massimo voto di affidabilità come
creditore, da parte di
Standar&Poor’s. Il verdetto
sul downgrating arriverà prestissimo, ma la freddezza degli
investitori all’asta dei titoli
francesi sembra darlo a questo
punto per certo. Con il risultato di aggravare la situazione
dell’Eurozona, lo stato di salute dell’euro, e le prospettive di
uscita dalla crisi. Mentre fino a
qualche mese fa i titoli francesi
e quelli tedeschi erano pratica-
mente allineati, a riprova che
gli investitori li consideravano
ugualmente sicuri, ieri la forbice si era allargata a 150 punti.
Per raccogliere denaro Parigi
deve offrire l’1,5% in più di
Berlino. Distanza ovviamente
con confrontabile con i 522
punti che separano il Btp dal
Bund. Ieri il rendimento del
decennale italiano si è attestato al 7,09%.
Il problema dell’Europa
non è limitato alla crisi del
debito. Le previsioni per quest’anno parlano di recessione
per alcuni paesi europei. L’Italia c’è già entrata. E senza crescita èanche difficilissimo risanare i conti pubblici. In vista
dei prossimi vertici europei
Mario Monti incontra oggi a
Parigi ilprimo ministro francese e il presidente Sarkozy. Le
misure per lo sviluppo saranno un tema forte del confronto. L’indebolimento dell’euro
è conseguenza delle previsioni
di un Vecchio continente fermo, mentre gli Usa non faranno faville, ma dovrebbero comunque crescere dell’1,5-2%.
Al termine degli scambi di ieri
la moneta unica valeva 1,279
dollari, come un anno e mezzo
fa, contro 1,297 di mercoledì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
La crisi ungherese
QUANTI FIORINI PER UN EURO
350
Andamento in punti percentuali
Differenziale di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali nella fase
acuta della crisi
IERI
1 AGO
22 SET
14 NOV
4 GEN
270,12
293,06
315,599
320,01
Fiorino a picco, Ungheria a un passo dal default
Il governo di destra sull’orlo del baratro cede sulla banca centrale per avere un prestito da Fmi e Ue
di FABIO MORABITO
300
250
CREDIT DEFAULT SWAPS
(Misurano in punti il livello di rischio attribuito dal mercato al debito sovrano. Dati di chiusura)
800
1 AGO
4 OTT
25 NOV
4 GEN
312
572
645
721
600
400
4 GEN
745
200
AGOSTO
2011
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
RECORD
DICEMBRE
GEN
2012
ANSA-CENTIMETRI
ROMA - «Vogliamo un accordo con
ilFondomonetario ese servepotremmo cambiare la legge sulla Banca
centrale». Il messaggio è di Tamas
Fellegi, capo negoziatore per l’Ungheria sugli aiuti finanziari di cui
Budapest ha bisogno, alle prese con
una crisi economica pesantissima,
sull’orlo del default: i costi delle assicurazionicontroilrischiodifallimento sono saliti al valore della Grecia, lo
spread rispetto ai bund tedeschi ha
toccatogli850punti,ildebitopubblico è l’82,6% del Pil. I bond a dieci
anni hanno un rendimento del
10,9%, Budapest ha fallito un’altra
asta di titoli di stato: ne ha venduti
per 35 miliardi di fiorini, pari a circa
110 milioni di euro; doveva venderne per 45. L’Ungheria, che ha aderito
all’Unione europea ma non ancora
all’euro,havistolasuamoneta perde-
re il 30% del valore in tre mesi.
È una crisi che tocca direttamente anche l’Italia: le nostre Unicredit
(ieri -17,27%, seconda giornata di
perdite in doppia cifra dopo l’annuncio dei termini dell’aumento di capitale) e Intesa San Paolo (ieri -7,33%) controllano rispettivamente la settima e la
quinta banca in Ungheria. Sono in ballo
dai 15 ai 20 miliardi
di euro, il finanziamento che gli emissari dell’Unione europeaedel Fondomonetariointernazionaledovevano negoziarein questi
giorni a Budapest. L’appuntamento
è stato sospeso, anche se mercoledì
prossimo a Washington Fellegi incontrerà Christine Lagarde, direttrice generale dell’Fmi. Il nodo è che
Bruxelles giudica inaccettabile la riforma della Banca centrale ungherese, legge che prevede il potere del
governo di sceglierne i vertici.
Già in altre occasioni l’Ungheria
harassicuratol’Europa sulla compatibilitàconildirittocomunitario delle nuove
trenta leggi costituzionali, e in particolare su quella sulla
stampa (Klubradio,
popolare voce di opposizione, è stata costretta a chiudere
per il gioco delle frequenze). Leggi che il nuovo governo
guidato dal conservatore Viktor Orbanha approvato,fortedellamaggioranza dei due terzi su cui può contare
il suo partito Fidesz. Poi il governo
ha proseguito sulla strada intrapresa.
Stavolta, però, la posta in gioco non è
La moneta ha perso
il 30% in tre mesi
il debito pubblico
è l’82,6% del Pil
FRANCOFORTE
(HAHN)
CITTÀ ROMANTICHE – STORIA DA VIVERE
Città romantiche, momenti spumeggianti. È quanto promettono le sei città storiche di Treviri, Coblenza, Magonza,
Spirae Worms nella Germania occidentale, non lontane dal Reno e dalla Mosella.
Qui si trovano tre dei quattro siti della Renania-Palatinato facenti parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco: i
monumenti romani, il duomo e la chiesa di Nostra Signora a Treviri, la valle superiore del medio Reno nelle vicinanze
di Coblenza e il duomo di Spira. Monumenti, edifici e paesaggi che vi affascineranno! Lo scenario perfetto per un fine
settimana romantico in un’ambientazione storica. www.romantic-cities.com
una reprimenda o le blande sanzioni
che Bruxelles può minacciare aprendo «procedure d’infrazione». Anche
se Gyorgy Matolcsy, ministro dell’EconomiaaBudapest,conunalettera al presidente della Bce Mario Draghi e al commissario Ue agli Affari
economici Olli Rehn, sostiene tuttora che la legge rispetta l’indipendenza dell’istituto.
L’Ungheria è sotto pressione su
più fronti. Il governo Orban ha annunciato ieri che proporrà al Parlamento l’amnistia per 43 manifestanti (tra i quali 15 deputati dell’opposizione, compreso l’ex premier socialista Ferenc Gyurcsany) arrestati, e
poi rilasciati, il 23 dicembre. L’accusa è di aver ostacolato il traffico
incatenandosi davanti al parlamento. I deputati arrestati hanno già
detto di voler rifiutare l’amnistia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
17
SOLO
ANDATA,
DA
€
,99
Prenota entro la mezzanotte del 06.01.12. Viaggia a Febbraio e Marzo. Tasse e spese incluse. Offerta valida per viaggiare dal Lunedì al Giovedì. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni. Per ulteriori informazioni e per conoscere i giorni in cui i voli sono operativi visita Ryanair.com. Spese opzionali escluse. Partenze da Roma (Ciampino).
-MSGR - 20 CITTA - 11 - 06/01/12-N:
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
VENERDÌ
11
PRIMO 11
PIANO 11
LA CRISI
6 GENNAIO 2012
LAVORO Emergenza al Sud dove le donne senza una attività sono arrivate al 39%
Allarme disoccupazione
a casa un giovane su tre
Anovembretassogeneraleall’8,6%.Duemilioni senzaimpiego
di LUCIANO COSTANTINI
ROMA K Novembre a quota
8,6%. Il tasso di disoccupazione continua ad inanellare record con un crescendo che
sembra inarrestabile. E, probabilmente, il tetto toccato due
mesi fa è destinato ad alzarsi
perché dalla fase di crisi siamo
passati a quella della recessione. Giovani e
donne erano
e restano i
piùpenalizzati: nella fascia di età tra
15 e 24 anni
la percentualedeisenzalavoro è salita
al 30,1%, in
crescita di
0,9 punti percentuali rispetto
ad ottobre e di 1,8 punti su
base annua. Si tratta del tasso
più alto da sette anni a questa
parte. Vuol dire anche che un
giovane su tre è disoccupato.
L’ultimo rilevamento dell’Istat dice ancora che nel terzo
trimestre 2011 tra le donne
delMezzogiorno d’Italia, comprese nella stessa fascia di età,
il livello di disoccupazione ha
toccato addirittura il 39%. Il
saldo finale di novembre,
prendendo cioè in considera-
La disoccupazione mese per mese
Giovani (15-24 anni)
30
25
MINIMO
feb 2007
19,2%
GEN 2004
23,1%
SU NOV 2010
+1,8 p.p.
SU OTT 2010
+0,9 p.p.
20
Nellafascia di età
tra 15 e 24 anni il livello
èarrivato al 30,1%
ilpiù alto da sette anni
Totale forza lavoro
NOV 2011
30,1%
Tassi su dati destagionalizzati
NOV 2011
8,6%
15
10
MINIMO
apr 2007
5,9%
GEN 2004
8,2%
In base ai dati
Istat oggi in
Italia ci sono
più di due
milioni
di persone
che non hanno
un lavoro
SU NOV 2010
+0,4 p.p.
SU OTT 2011
+0,1 p. p.
5
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Fonte: Istat
2011
ANSA-CENTIMETRI
zione tutte le fasce di età, si
attesta all’8,6% in crescita dello 0,1% rispetto ad ottobre e
dello 0,4% sull’anno. Lo stesso
livello raggiunto nel maggio
del 2010.
Sempreanovembre, secondo il rilevamento del nostro
istituto di statistica, il numero
dei senza lavoro era di oltre
due milioni, in aumento dello
0,7% (+15.000 unità) rispetto
ad ottobre e del 5,6%
(+114.000 unità) su base annua. Dall’aprile del 2008, anno di inizio crisi, al novembre
scorso in Italia si sono persi
670.000 posti: ad aprile di
circa quattro anni fa gli occupati erano 23.573.000, men-
tre a novembre 2011 erano
22.906.000. Dati certamente
preoccupanti, ma da allarmare è soprattutto l’aumento della disoccupazione di lunga durata, cioè quella che perdura
da oltre 12 mesi, che ha raggiunto il 52,6% dal 50,1% registrata nel terzo trimestre dello
scorso anno. Il che vuol dire
che è sempre più problematico riassorbire nel mondo del
lavoro coloro che perdono
l’impiego.
Le organizzazioni sindacali invocano da tempo una inversione di tendenza che parta dal rilancio della produzione e dei consumi. Il segretario
confederale della Cgil, Fulvio
Fammoni, parla di autentico
dramma: «Bisogna smetterla
di parlare di licenziamenti più
facili, serve un piano straordinario per l’occupazione». Il
sindacalista di corso d’Italia
ricorda che senza la copertura
della cassa integrazione i
670.000 posti perduti dal
2008 sarebbero diventati oltre
un milione. «Per il futuro avverte il numero due della
Cisl, Giorgio Santini - il rischio è di ulteriori cadute dell’occupazione. Quella riguardante i giovani poi è una vera e
propria emergenza sociale».
«Non c’è bisogno di nuovi
ammortizzatori nè di un nuovo contratto di lavoro - sottoli-
nea il leader dell’Ugl, Giovanni Centrella - servono solo
crescita e sviluppo. Il problema non è l’articolo 18 e dunque toglierlo non sarà la soluzione». Per il segretario confederale della Uil, Guglielmo
Loy le cifre sfornate dall’Istat
e che riguardano i giovani non
hanno precedenti negli ultimi
otto anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mille posti a rischio a Fiumicino Braccio di ferro su Fincantieri
e scattano i primi scioperi
giornata di protesta a Palermo
Lo scalo
di Fiumicino
ROMA K Fari puntati sull’incontro di martedì prossimo
al dicastero dello Sviluppo dove il ministro Corrado
Passera tenterà una mediazione sulla vertenza che oppone
Fincantieri ai sindacati metalmeccanici sul futuro degli
impianti di Genova e Palermo. Ieri l’azienda ha inviato ai
lavoratori una lettera in cui denuncia il «comportamento
autolesionistico di alcune minoranze che minano la fiducia
degli armatori». Comportamenti che rischiano di far
saltare la trattative commerciali in atto. L’azienda ricorda
anche che, in base all’accordo con le organizzazioni sindacali tranne la Fiom, i lavoratori in mobilità fino al 2016-17
percepiranno un assegno di 1.400 euro.
Fronte in fibrillazione. La convocazione della riunione
al ministero dello Sviluppo ha prodotto per ora solo una
tregua armata. I lavoratori della Fincantieri di Sestri
Ponente hanno indetto otto ore di sciopero per martedì
prossimo in concomitanza con il tavolo che si aprirà a
Roma dove sarà presente una delegazione delle maestranze. A Palermo ieri quarto giorno consecutivo di protesta
degli operai del cantiere e dell’indotto contro il piano
aziendale che prevede 140 esuberi.
ROMA K Ora è ufficiale: lunedì mattina Elsa Fornero incontrerà Raffaele Bonanni e nel pomeriggio Luigi
Angeletti; martedì mattina Giovanni Centrella; mercoledì pomeriggio Emma Marcegaglia. In tre giorni il
ministro del Welfare, dopo aver avuto ieri l’altro un
faccia a faccia con Susanna Camusso, vuole ascoltare a tavoli separati - i leader di Cisl, Uil, Ugl e Confindustria per poi portare i risultati al premier, fermamente
intenzionato a chiudere la partita sulla riforma del
mercato del lavoro in tempi strettissimi. Una accelerazione dettata anche dal calendario stilato da Bruxelles.
Ma non sarà una partita facile perché Camusso ha
confermato che l’articolo 18 era e resta un argomento
indiscutibile e, piuttosto, ha ribadito la necessità di
affrontare, insieme a quello del lavoro, temi strettamente legati alla crescita come il fisco, l’occupazione,
le pensioni. Insomma, il leader della Cgil, vorrebbe discutere l’intero pacchetto
delle questioni sul tappeto.
Il fatto è che Mario Monti
non ha il tempo e forse neppure l’esigenza stretta di impegnarsi su più fronti. Dall’altra parte ci sono Cisl, Uil
eUgl che premono per tentare di individuare una prima
intesa che dovrebbe costituire la piattaforma per la
costruzione di un nuovo Patto sociale. L’articolo 18
per Bonanni, Angeletti e Centrella non è più un tabù,
semmai resta l’ultimo dei capitoli da affrontare. Il
governo per ora tiene ancora le carte coperte, ma si sa
che punta ad un contratto unico di inserimento con
salari e tutele crescenti nell’arco di tre anni per i neo
assunti. Operazione legata a una ineludibile riforma
degli ammortizzatori sociali.
«L’economia ristagna - sottolinea Bonanni - e
invece la classe dirigente va dietro ad un asino che
vola, come l’articolo 18, pur di non affrontare la
durezza dei problemi. Serve un Patto sociale per fare
trasparenza altrimenti si avrebbe un diabolico teatrino mediatico al giorno». Poi un avvertimento all’esecutivo: «Apra una discussione subito o sarà travolto.
Se non vorrà fare concertazione, ma solo una consultazione, e noi non resterà che protestare. Ma se farà così
si metterà fuori da solo».
Emma Marcegaglia mercoledì, prima di incontrare il ministro, presiederà una riunione del direttivo di
Confindustria per fare il punto sullo stato dell’arte.
Solo dopo i colloqui con il governo, gli industriali
elaboreranno una loro proposta. Resta comunque
confermata fin d’ora lo «spirito di apertura al dialogo».
In tre giorni vedrà
sindacati e industriali
Bonanni:il premier
trattio saràtravolto
LE VERTENZE
ROMA K Allarme a Fiumicino sul fronte occupazionale.
Secondo i sindacati sono almeno 1.000 i posti di lavoro a a
rischio. Già indetta una serie di scioperi: il primo di 6 ore il
13 gennaio dalle 12 alle 18 dell’intera Divisione Tecnica
Alitalia (manutenzione, magazzini e linea tecnica) per la
vertenza dei lavoratori della Argol, società che dal 1994 si
occupa per conto della compagnia aerea Alitalia della
movimentazione dei componenti aeronautici e della logistica. Poi, entro lo stesso mese di gennaio, il primo stop
generale regionale di 4 ore dell’intero comparto aereo.
«Il nostro - spiega Stefano Monticelli, segretario regionale Filt-Cgil trasporto aereo - è un allarme realistico fondato
sui fatti. Dal 2011, infatti, ci portiamo dietro mille procedure di cassa integrazione già aperte in vari settori che
riguardano sia l’Alitalia, sia la Flight Care, per quanto
riguarda l’handling, ma anche la Lsg Sky Chefs per il
catering e tante altre realtà». A preoccupare la Filt Cgil è
anche il piano industriale di Aeroporti di Roma: «Vogliamo
capire bene cosa comporterà. Se ci saranno, cioè, così come
pare assai probabile, ricadute sull’occupazione e in che
misura passando attraverso l’esternalizzazione di attività».
Sulla riforma
Fornero accelera
Un cantiere
navale
L.Cos.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
di WALTER RAUHE
BERLINO - Circa 535 mila posti di
lavoro in più in un solo anno e il più
alto livello occupazionale da 21 anni a
questa parte. Un tasso di disoccupazione che nel 2011 è stato in media del
6,6 per cento, la percentuale più bassa
mai registrata in Germania fin dal
1990.
Sono dati davvero sorprendenti
quelli che giungono dal Paese locomotiva dell’economia europea e sono
dati sempre più in controtendenza
rispetto a quelli di così tante altre
nazioni dell’Eurozona, Italia compresa. E anche se il potente colosso manifatturiero nel 2012 risentirà dei contraccolpi provocati dalla crisi finanziaria internazionale con una crescita
del pil pronosticata attorno allo 0,5%
(contro il + 3 per cento dell’anno
scorso), l’occupazione dovrebbe comunque crescere, anche se a ritmi più
lenti.
Per il 2012 l’Ufficio statistico federale di Wiesbaden - l’Istat tedesco -
Flessibilitàeconsenso,vinceilmodellotedesco
Orari variabili e tutele in caso di crisi. In un anno 535 mila occupati in più
prevede la nascita di 200-250 mila
nuovi posti di lavoro. E con posti di
lavoro, si intendono esclusivamente
assunzioni a contratto fisso.
Ma al di lá degli effetti trainanti di
un’industria tedesca in ottima salute
e sempre più concorrenziale, quali
sono le ragioni di questo miracolo
occupazionale?
Secondo Gert Wagner, esperto del
lavoro all’Istituto tedesco di ricerche
economiche di Berlino (Diw), le ragioni sono almeno tre. Il contenimento
delle richieste salariali, reso possibile
grazie al consenso delle potenti organizzazioni sindacali, la forte specializzazione dei lavoratori dipendenti e la
flessibilizzazione del mercato dellavoro, con l’introduzione su scala nazionale di orari di lavoro variabili a
seconda del volume degli affari e del
meccanismo di lavoro a tempo ridotto in tempi di crisi.
Soprattutto questo meccanismo
ha scongiurato negli anni più cruenti
della crisi finanziaria tra il 2008 e il
2009, licenziamenti in massa da parte
delle imprese.
Ai lavoratori viene comunque garantito circa l’80% del loro vecchio
stipendio anche nel caso di una riduzione dell’orario di lavoro del 50% e
più. E questo perchè lo Stato compensa ai dipendenti una percentuale del
loro salario che le imprese non pagano
più. «Questo meccanismo è stato davvero miracoloso», ammette Gert Wagner. «Da un lato lo stato spende
meno soldi sovvenzionando una parte degli stipendi dei lavoratori piutto-
sto che pagargli l’assistenza sociale di
disoccupazione. E dall’altro le imprese mantengono intatto il loro staff
produttivo e sono quindi in grado di
reagire tempestivamente alla fine delle crisi e agli sbalzi delle vendite,
riaccendendo immediatamente le catene di montaggio, ripristinando gli
orari pieni e tornando a pagare i pieni
salari ai loro dipendenti».
Protetti contro licenziamenti sono
inoltre solo i dipendenti di aziende
con più di 10 lavoratori, mentre quelle più piccole, non hanno alcun vincolo di legge e sono quindi in grado di
licenziare ma anche di assumere più
facilmente.
Mail miracolo occupazionale tedesco ha anche un lato meno positivo e
spesso trascurato. Secondo gli studi
dell’Ufficio statistico infatti, a ben il
14% dei lavoratori tedeschi lo stipendio non basta più per sbarcare il
lunario e fa così richiesta d’aiuto all’assistenza sociale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 13 - 06/01/12-N:
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
VENERDÌ
13
PRIMO 13
PIANO 13
LA CRISI
6 GENNAIO 2012
FISCO L’Agenzia delle Entrate sta compilando una lista di località da controllare
In arrivo altre ispezioni
per contrastare l’evasione
La Lega attacca: «Al Sud le stesse verifiche che si fanno al Nord»
di MICHELE DI BRANCO
ROMA - Cortina? E’ solo l’inizio. All’Agenzia delle entrate si
stupiscono per lo stupore suscitato dal blitz nella località ampezzana. «Facciamo controlli
di questo genere continuamente e ne abbiamo fatti, per dire,
anche la scorsa estate nella celebre Porto Cervo senza che si
alzasse questo polverone» dice
una fonte vicina al direttore,
Attilio Befera. I cui uomini, nel
riserbo più assoluto, stanno
compilando una lista di località
di turistiche, non solo nordiche
ma anche appenniniche, da
controllare, nei prossimi mesi.
Le parole del direttore dell’accertamento, Luigi Magistro, indicano peraltro una strategia
chiara da parte degli 007 fiscali.
«Al di là di singole località, ci
dobbiamo aspettare ulterioriattività come quella di Cortina –
ha avvertito Magistro – ma non
ci sarà bisogno di aspettare quest’estate, la stagione invernale è
ancora lunga. Il problema – ha
proseguito il responsabile dell’accertamento
difendendo
l’operazione – non è andare
incontro all’opinione pubblica
punendo qualcuno, ma far in
modo che una massa consistente ancora renitente agli obblighi fiscali si convinca che le
cose sono profondamente cambiate».
Chi si sente potenzialmente
a rischio-controlli, intanto, alza
la guardia. «Lusso non vuol
dire evasione – ha messo le
maniavantiAurelio Marguerettaz commentando l’ipotesi di
I furbetti del fisco
sotto i 20.000
Si intensificano
i controlli
per combattere
l’evasione
fiscale
Reddito medio dichiarato dai possessori di beni di lusso
tra i 20.000 e 50.000
26%
31%
42%
26-27%
POSSESSORI
DI BARCHE
30%
POSSESSORI
DI AEROMOBILI
36%
PROPRIETARI DI AUTO
OLTRE I 185 CHILOWATT
ANSA-CENTIMETRI
un blitz del fisco, analogo a
quello di Cortina, nelle località
turistiche dellaregione – e quindi ritengo che in Valle d’Aosta
le persone perbene siano prevalenti». Secondo l’assessore al
turismo locale, la regione non
ha nulla da temere perché «l’attività di accertamento in Valle
d’Aosta è da sempre stata assicurata e le imprese commerciali sono risultate sempre complessivamente in regola». Molto meno sobria la reazione delle
associazioni imprenditoriali.
«Nei Paesi normali – si è lamentato il presidente di Conturismo Veneto, Marco Michielli, se si vuole colpire il presunto
evasore possessore di auto di
lusso, si incrociano gli archivi
del Pra con le dichiarazioni dei
redditi equesto avverrebbe senza importunare i cittadini né
mobilitare decine di funzionari
che,nel tempo necessario a verificare a casaccio pochi casi, con
l’ausilio dell’elettronica, ne sco-
verebbero migliaia».
Il blitz cortinese dell’Agenzia delle entrate, intanto, sta già
provocando una sorta di polemica strisciante tra le località
amate dai Vip, veri o finti poveri. «Se gliispettori fossero andati a Capri o Taormina probabilmente la percentuale di evasione
scoperta sarebbe
20 volte superiore. Ammesso che
al Sud sappiano
cosa sono gli
scontrini fiscali»
siè velenosamente sfogato, ad
esempio,il sindaco di Calalzo, Luca De Carlo, puntando l’indice sulla «teatralità
dei controlli, che hanno svilito
un territorio e la sua gente,
facendola passare per delinquente». Al nord insomma, in
queste ore ci si sente sotto tiro,
come ha fatto notare senza mez-
Befera: «Se si dice
che evadere
è giusto non siamo
in un mondo civile»
ze misure il governatore del
Veneto, Luca Zaia, tirando in
ballo persino Mario Monti.
«Spero che al Sud si facciano le
stesse verifiche che si fanno al
nord – ha attaccato Zaia – e
confido che il presidente del
consiglio utilizzi questa polemica per dimostrare che non ci
sono due pesi e due misure».
Di fronte al sospetto di favoritismi il direttore dell’Agenzia
delle Entrate, Befera, taglia corto: «Se si dice che evadere è
giusto allora non siamo in un
mondo civile». E gli uomini
dell’Agenzia affermano che
«non si fanno sconti a nessuno»
snocciolando decine di località
controllate e pizzicate in difetto negli ultimi mesi. Due mesi
fa, per dire, durante l’operazione Night and day, condotta a
Rovigo, è bastata la discreta ma
severa presenza dei funzionari
del fisco presso gli esercizi commerciali per far registrare, guarda il caso, incassi superiori an-
che del 600% rispetto alla normale attività. La scorsa estate,
una campagna a tappeto sulle
spiagge pugliesi, ha evidenziato la diffusa tendenza degli esercenti a registrare solo una minima parte dei ricavi. Gli scontrini battuti, mentre i funzionari
del fisco presidiavano la cassa,
sono stati 5 volte superiori a
quelli emessi nelle serate precedenti. E sempre nell’estate
2011, gli 007 fiscali camuffati
da bagnini hanno passato al
setaccio le principali strutture
balneari dell’esteso litorale partenopeo e delle isole scovando
una diffusa sottofatturazione
dei ricavi in rapporto alla capacità ricettiva, con maggiori ricavi medi per oltre 275 mila euro.
Risultati analoghi sulle spiagge
del Molise: quando fanno la
loro comparsa gli ispettori del
Fisco, gli incassi delle attività
balneari si impennano del
200%. Per non parlare della
capitale italiana del turismo di
massa: Rimini. Sono bastati 90
controlli, negli ultimi due anni,
per scoprire 4 milioni di euro
sottratti al fisco. Tra interessi e
sanzioni, l’Agenzia delle entrate locale ne ha già recuperati la
metà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
E ora Courmayeur
teme il blitz
COURMAYEUR - Il terremoto provocato dal blitz di San Silvestro a Cortina
fa tremare anche le altre località turistiche di elite. E tra le stazioni sciistiche più
prestigiose dell’arco alpino c’é Courmayeur, in Valle d’Aosta, dove comincia a serpeggiare il timore di una visita
degli ispettori dell’Agenzia delle entrate.
«Accadesse durante il pienone di queste
vacanze - commenta il presidente degli
albergatori di Courmayeur, Alessio Berthod - sarebbe penalizzante. I nostri
turisti stranieri non capirebbero questa
bizzarra iniziativa».
Il giudizio di Berthod sui controlli a
Cortina non è positivo: «Come potremmo spiegare agli Inglesi, ai Francesi, agli
Americani un clima da Stato di polizia
nei giorni di Capodanno? Si chiederebbero ciò che ci chiediamo anche noi: a cosa
servono?».
Ancora più netto è il sindaco di
Courmayeur, Fabrizia Derriard: «Quella a Cortina mi è sembrata una gita
superflua», dice. Poi puntualizza: «Sia
chiaro, i controlli sono legittimi e vanno
fatti, ma ci possono essere metodi di
verifica diversi e possono essere effettuati dagli uffici per via telematica, senza
creare imbarazzo nei turisti e in chi, in
questi giorni, sta lavorando per accoglierli al meglio».
IL REPORTAGE
di GIULIA LEONI
CORTINA- «Il blitz dei finanzieri ci ha insegnato come fare: per evitare brutte sorprese basta
girare con macchine prese a noleggio. Eccola
qua». Francesco, commercialista di Padova,
tira fuori dal giaccone la chiave e il nome di una
famosa società di autonoleggio in bella vista è la
prova che non sta scherzando. «La nostra auto è
rimasta a casa perché in panne», si affretta a
giustificarsi la moglie a passeggio con lui in
Corso Italia, la strada del vip watching dove si
va per farsi vedere e vedere chi c’è. Ma sui
controlli a tappeto dei finanzieri a Capodanno
la signora picchia giù duro: «non dico che non
dovevano essere fatti, ma per incrociare le
targhe con i nomi dei proprietari, potevano
risparmiarsi il
viaggio.Sono venuti qua solo per
farsi pubblicità». All’indomanidella pubblicazione dei risultati clamorosi del
blitz che ha visto
sguinzagliati nella perla delle Dolomiti ben 80
ispettori a caccia di evasori, sono in molti nelle
vie del centro, mentre la neve riprende a fioccare, a pensarla come lei. Vacanzieri e ampezzani,
contestano le modalità e soprattutto «l’eccessiva spettacolarizzazione» del blitz.
«E vero che non c’è democrazia senza controllo ma stavolta temo che si sia fatto solo tanta
propaganda a spese di una bella località, oggi
sulla bocca di tutti come patria dell’evasione»,
dice Paolo, ex professore di economia aziendale
di Marsala. Di macchinoni, «se ve vedono tanti
«Cihanno
demonizzato,
prenderemo in affitto
le auto di lusso»
«Solo propaganda». «No, giusto così»
Cortina si divide dopo l’incursione delle Fiamme Gialle
anche in Sicilia e se i finanzieri venissero dalle
mie parti le assicuro che i risultati sarebbero
molto più eclatanti, ma farebbero molto meno
notizia. Scegliere lo scenario del set di un
cinepanettone, in questo senso, è stato azzeccatissimo». Che Cortina sia stata demonizzata lo
pensa anche Carlo, agente di commercio di
Treviso: «E’ giusto che i controlli vengano fatti
ma si può arrivare agli stessi risultati anche
facendoli in sordina. Non mi è piaciuto il
clamore che si è dato ad una attività che
dovrebbe essere di routine».
Si dice davvero arrabbiata Anna, ampezzana doc che più che con i controlli che hanno
stanato i proprietari di Suv nullatenenti o i
possessori di superbolidi intestati a società in
perdita da anni, punta il dito contro le verifiche
a 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi
mille): «Sono nata e vivo a Cortina da sempre»,
dice, «e le assicuro che qui c’è tanta gente
onesta. Con questa operazione si è voluto
mettere in ginocchio la località. Ci sono ristoran-
ti e bar che hanno avuto tavoli occupati dai
finanzieri per ore e ore, in alcuni casi si sono
piazzati alle casse con metodi da stato poliziesco». Sarà un caso, ma mentre gli ispettori del
Fisco controllavano documenti, fatture e scontrini, lo scorso 30 dicembre i ristoranti di
Cortina hanno registrato incrementi di incassi
strabilianti: fino al 300% in più rispetto allo
stesso giorno dell’anno precedente. Mentre gli
incassi dei bar solo saliti del 40% e quelli dei
commercianti di beni di lusso si sono impennati del 400% .
«Abbiamo favorito il turismo», ha detto ieri
Attilio Befera, direttore delle Agenzia delle
Entrate ma la battuta a Cortina non è piaciuta.
«Non ho parole», dice allargando le braccia la
bionda titolare di un negozio di antiquariato,
con le vetrine che si affacciano proprio sulla
chiesa di Cortina, «questa operazione ci sta
facendo passare tutti come disonesti. Ci vuole
più rispetto per chi lavora e dà lavoro». Gianpiero invece non vuole parlare. Il suo negozio di
abbigliamento vicino alla Cooperativa, avrebbe ricevuto la visita dei finanzieri, si vocifera, e
lui si fa negare dalle commesse.
«Hanno fatto bene», dice la marchigiana
Mariella, «sia a controllare i negozi che le auto
di lusso. Queste verifiche andrebbero centuplicate perché ci risparmierebbero l’aumento delle
tasse». La pensa allo stesso modo «soprattutto
perché i controlli hanno salvaguardato la privacy» anche Giuseppe, avvocato di Napoli che
mette subito le mani avanti: «Giro con una Rav
Toyota, che ha un costo in linea con la mia
dichiarazione dei redditi». Per Fabrizio, romano dipendente di una compagnia aerea, «il blitz
è in linea con il nuovo trend della politica
italiana. Mi auguro che gli ispettori vadano
avanti con meticolosità, non solo a Cortina ma
in tutta Italia. I
frutti ci saranno
senz’altro». Si
rammarica Sabrina, ma solo
perché i controlli non sono scattati prima: «forse le cose andrebbero meglio oggi. Sono anni che il parcheggio
della seggiovia di Socrepes sembra una concessionaria di macchine tedesche. Da quando è
passata la Finanza ce ne sono meno, saranno
ben nascoste nei garage», dice. «C’è una Ferrari
abbandonata sul piazzale qua di fronte, qualcuno la vada a spostare», è stata la battuta di
Bruno Gambarotta all’apertura dell’appuntamento di ieri di Cortina Incontra. Tra i presenti
qualcuno ha pensato che fosse vero.
«C’è tanta gente
che paga le tasse
i controlli andavano
fatti prima»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 17 - 06/01/12-N:RIBATTUTA
COMPRO ARGENTO
COMPRO ARGENTO
fino
€ 450,00 al Kg.
ESTERI
COMPRO ORO
fino
€ 32,00
al gr.
C.ne Gianicolense, 150
(fronte H S. Camillo) - Tel.: 06.5342224
Via Monte delle Capre, 1
(Ang. via del Trullo) - Tel.: 06.6536848
e-mail: [email protected]
fino
€ 450,00 al Kg.
COMPRO ORO
fino
€ 32,00
al gr.
C.ne Gianicolense, 150
(fronte H S. Camillo) - Tel.: 06.5342224
Via Monte delle Capre, 1
(Ang. via del Trullo) - Tel.: 06.6536848
fax: 06 4720629
STATI UNITI Il presidente illustra la svolta. «Struttura più agile e con più peso per i servizi di intelligence»
Usa, finisce il tempo delle grandi guerre
Obama al Pentagono indica la nuova strategia: anche dopo i tagli, resteremo i più forti
di ANNA GUAITA
te molto più avanzate, e quin- c’è una storica rielaborazione
La constatazione ha subito
NEW YORK - Dopo dieci di «agili, flessibili, pronte ad di uno dei concetti base della scatenato gli attacchi del partianni di guerra «si volta pagi- affrontare situazioni e minac- Difesa Usa, e cioè la necessità to repubblicano che ha accusana». Barack Obama va di per- ce di tutti i tipi». Non aperta- di essere in grado di combatte- to Obama di «aver preparato
sona al Pentagono per presen- mente dichiarato, ma implici- re due grandi guerre nello stes- la ritirata militare degli Stati
ta nel discorso del presidente, so tempo.
Uniti». Il generale Dempsey,
tare insieme
al segretario
della Difesa
Truppe Usa nel mondo Schieramento personale militare Usa
Leon Panetta
Costo delle ultime guerre
e al capo degli
per gli Stati Uniti
stati maggiori
Martin
PAESI
EX URSS
Dempsey la
mld di
nuova strate160
dollari
USA
gia militare
degli
Stati
Uniti. La superpotenza,
mld di
promette il
dollari
presidente,rimarrà tale,
EUROPA
ma dovrà fa80.718
re economie.
Si libererà
ASIA CENTRALE,
ASIA
dunque «dei
AFRICA
AMERICA LATINA
MEDIO ORIENTE
ORIENTALE
sistemi invecAfghanistan
Iraq
E CANADA
E NORD AFRICA
E PACIFICO
SUB-SAHARIANA
chiati, legati
(2001-)
2003-2011
55.671
1.965
654
115.670
all’era della
ANSA-CENTIMETRI
Guerra Fredda» e investirà piuttosto nelle necessità del
futuro,e cioè «intelligence, sorveglianza, antiterrorismo». Le
ISLAMABAD- Il Mullah Omar, leader posto due condizioni: il rilascio dei prigioForze Armate, aggiunge Obaspirtuale e «primula rossa» dei talebani, nieri dal carcere di Guantanamo Bay e il
ma, saranno tecnologicamendal suo misterioso nascondiglio afgano ritiro completo delle truppe guidate dagli
avrebbe confermato l’apertura di undialo- Usa dall’Afghanistan. Comunque, conclugo di pace con gli Stati Uniti. Secondo
quanto sostenuto dall’emittente pachista- de GeoTv, il Dipartimento di Stato amerina, Geo Tv, che però non specifica il cano ha indicato che per il momento non è
modo in cui ha ottenuto l’informazione, stata presa alcuna decisione sul rilascio
la guida spirituale dei talebani avrebbe dei detenuti di Guantanamo.
800
1.219.995
490
Afghanistan, il mullah Omar apre ai negoziati
che ha appoggiato in pieno la
revisione proposta dal presidente, ha rimbeccato che anche con i tagli e la ristrutturazione gli Stati Uniti «saranno
sempre in grado di fare più di
una cosa per
volta». Ma il
nuovo traguardo del
Pentagonosarà comunque
ridimensionato, come
ha spiegato
Panetta,
e
consisterà nel
«vincere una
guerra mentresiostacolano gli obiettivi di un possibile avversario in un seObama
condoconflitto». Insomma: non più un gigantesco corpo militare in grado di condurre contemporaneamente due massicce guerre
stile Iraq, per poi occupare
grandi territori per anni.
Obama vuole che il Pentagono guardi avanti, a nuovi
teatri di possibile scontro. Pur
rimanendo stretti alleati con
l’Europa, gli Usa capiscono
che il rischio di un’invasione
Sovietica non esiste più, mentre la Nato ha dimostrato di
saper agire con una concordia
che «ne moltiplica la forza».
Invece bisogna tenere d’oc-
chio il Medio Oriente e l’Iran,
e«proiettare» la forza americana nel Pacifico, dove permane
il rischio del nucleare coreano
e dove la Cina sperimenta nuove armi e aspira a dominare i
corridoi marittimi.
Il piano strategico di Obama non conteneva ieri particolari molto precisi. Per ora si
trattasolo diuna nuova «filosofia», che verrà poi definita nei
suoi particolari pratici entro
duemesi,quando verrà presentato il bilancio del Pentagono.
Obama è obbligato a fare l’equilibrista, stretto com’è dalla
necessità di ridurre il deficit
federale e di proteggere la potenza Usa: «Possiamo mantenere il nostro Paese sicuro con
un bilancio che comunque rimarrà maggiore del bilancio
dei dieci Paesi che vengono
subito dopo di noi» ha spiegato. E il suo segretario alla Difesa, Panetta, un virtuoso dei
tagli e delle economie, ha aggiunto: «I cambiamenti saranno guidati da rigorose analisi e
non solo dai numeri. Non dovremo scegliere tra la sicurezza nazionale e il bilancio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CASO
Egitto, il procuratore chiede
la pena capitale per Mubarak
di AZZURRA MERINGOLO
Nasconde gli occhi impauriti dietro un paio di occhiali scuri. Eppure dalla sua espressione trapela la
paura di un uomo che trema all’ideadi finire alla gogna. La sentenza finale doveva arrivare ieri, ma il
vecchioraìsdovràaspettarealmeno fino a lunedì per sapere
selacortecairota deciderà di
dichiararlocolpevolecondannandoloallapena capitale. La
sua sorte è legata quella dell’ex ministro degli interni Habib el
Adly e di altri sei collaboratori, tutti
accusati di omicidio premeditato
nei confrontidi centinaia dimanifestanti uccisi durante la rivolta scoppiata il 25 gennaio scorso. Insieme
I Fratelli
musulmani
verso la vittoria
nelle elezioni
ai due figli, Alaa e Gamal, Hosni
Mubarak deve anche rispondere ad
accuse di corruzione.
E mentre l’ex faraone aspetta di
conoscere il suo futuro, i protagonisti della nuova scena politica egiziana attendono che la Commissione
elettorale annunci il risultato del
terzo turno elettorale tenutosi martedì e mercoledì, con il quale si
decreterà la composizione finale
della camera bassa del nuovo Parlamento. Gli ultimi ad andare alle
urne sono stati i residenti delle
province di Qaliubiya, Gharbiya,
Daqahliya, New Valley, Minya, Qena, Matrouh e dell’intera regione
del Sinai. Secondo i primi dati,
Libertà e Giustizia, il partito della
Dopo aver donato e ricevuto amore
sterminato, e’ volata alla Casa del Padre
Tutto lo Studio Borioni Parise Tognozzi,
PAOLA PARISE
segretarie piangono inconsolabili la loro
Ne danno l’annuncio fiaccati dal dolore ma
immensamente grati di aver avuto a fianco
una donna straordinaria che fino all’ultimo
ha regalato meraviglia e insegnamenti, il
compagno FABRIZIO, il figlio ADRIANO
con LUCA, i genitori DARIO e
ANNAMARIA, il fratello FLAVIANO con
LAURA e il piccolo DARIO.
I funerali si svolgeranno il 7 Gennaio 2012
alle ore 11,00 nella Chiesa di Cristo Re in
Roma, Viale Mazzini.
gli
avvocati,
Arrivederci amore, ciao amore mio
maestoso, guardiana della verita’,
incantevole regina, custode del mio
cuore, stella polare della mia vita.
Non ci sono tra noi parole non dette, grazie.
Tuo FABRIZIO.
Roma , 5 gennaio 2012
Piangono increduli la scomparsa della
carissima amica
PAOLA PARISE
avvocato
collaboratori
e
le
amatissima
PAOLA
che porteranno per sempre, preziosa insostituibile nel loro cammino personale e
professionale, esempio di vigore intellettuale, di coraggio e di lealta’.
Roma, 5 gennaio 2012
PAOLA
Roma , 5 gennaio 2012
PAOLA
i
amica mia, compagna di avventure professionali, di giornate sempre sorridenti e
di momenti indimenticabili, la tua forza, il
tuo coraggio, il tuo entusiasmo vivranno
per sempre dentro di me.
Un egiziano manifesta contro Mubarak
MARY
e’ in cielo sul suo mare smeraldo.
con
SANDRA e ALEX abbracciano GIANNI,
FRANCESCA GINEVRA e FLAMINIA con
VALERIA e GIULIA in questo momento
GIANNI,
tanto affetto sono vicini alla cara amica
di grande dolore per la perdita della
VALERIA e alla famiglia per la scomparsa
amata
VALERIA
e
GIULIA
per
“Grazie” al Prof. EDOARDO ARCURI, al Dr.
ERNESTO ROMEI, al Dr. FABIO PACELLI ed
a chi, nel tempo, ha fatto si’ che MARY
trascorresse anche giorni sereni.
MARCELLO,
Il funerale si terra’ in Roma, il 7 Gennaio,
ore 11, presso la Chiesa “Gran Madre di
Dio”, via Cassia n.1 (Ponte Milvio).
Roma, 5 gennaio 2012
la
la nostra mamma che ci ha insegnato il
senso della vita: l’amore.
GIANLUCA e FLAVIA con SOFIA, ELISA e
VALERIA e GIULIA
LUIGI abbracciano ADRIANO e la famiglia
Roma, 5 gennaio 2012
per la scomparsa di
Oggi ci ha lasciato una donna piena di luce
e di amore per tutti
MARY
Marcello, Matteo e Michelangelo Melandri e
Alessandra Giovagnoli
meravigliosa mamma.
Un bacio ENRICO e MARCELLO.
Roma , 5 gennaio 2012
Roma , 5 gennaio 2012
Roma, 5 gennaio 2012
FABIO
PULSONI
della madre
MARY
MARY ACAMPORA
Roma, 5 gennaio 2012
Roma, 6 gennaio 2012
RACHELE,
ENRICO
e
LUCREZIA MOLE’ sono vicini con affetto a
GIANNI VALERIA e GIULIA nel rimpianto di
MARY ACAMPORA
Il tuo sorriso la tua dolcezza saranno
MARY ACAMPORA
immagine di gioia serenita’ e coraggio.
CESARE e SILVANA
Roma, 5 gennaio 2012
Roma, 5 gennaio 2012
DANIELE e GIUSEPPINA partecipano al
GABRIELE SEVERINI e’ vicino a GIULIA,
grande dolore di GIOVANNI e dei figli nel
VALERIA e all’Avvocato per la prematura
ricordo della cara
scomparsa della cara
MARY
MARY BADIN ACAMPORA
SCAGLIARINI
Roma , 5 gennaio 2012
partecipa
commosso al dolore dell’amico e collega
GIOVANNI
ACAMPORA
scomparsa della amata consorte
MARY ACAMPORA
Bologna, 6 gennaio 2012
e
CRISTINA
per
la
Iraq, attentati
fanno strage
di sciiti:
oltre 70 morti
BAGDAD - Strage di sciiti in
Iraq. Quarantacinque sono
morti a causa di un attentato-kamikaze nella città meridionale di Nassiriya, altri 27 in
diverse esplosioni nella zona
della capitale. La gravità del
bilancio rispecchia il crescenti
clima di violenza e insicurezza
venutosi a creare dopo la partenza dell’ultimo convoglio
americano dal Paese, a dicembre.
ANassiriya, ipellegrini sciiti sono stati colpiti mentre, a
piedi, erano in marcia verso la
città di Kerbala. L’attentatore
suicida, con indosso una cintura esplosiva si è mischiato a
loro durante una pausa lungo
il cammino. Il responsabile regionale della sanità, Hadi Badr al-Riyahi, oltre dei 45 morti
ha riferito anche di 68 feriti.
Gli attentati, che anche nella zona di Bagdad, hanno preso di mira musulmani sciiti,
hanno avuto luogo a Sadr City
e a Kadhimiya. A Sadr City,
due esplosioni hanno provocato la morte di 12 persone. Il
primo ordigno, sistemato su
una motocicletta parcheggiata
pochi minuti prima, è esploso
tra un gruppo di uomini radunati in cerca di lavoro. Trenta
minuti dopo, una seconda
esplosione, nei pressi di un
negozio di tè. A Kadhimiya,
15 gli sciiti morti in seguito
all’esplosione simultanea di
due autobombe.
Oltre all’ondata di violenza, la definitiva partenza delle
truppe Usa ha provocato a
Bagdad una profonda crisi politica coincisa, due settimane
fa, con la richiesta di arresto,
per connessione con il terrorismo, del vicepresidente sunnita Tariq al-Hashemi. Da allora,il gruppo al-Iraqqiya, il maggior blocco parlamentare sunnita, sta boicottando per protesta l’assemblea parlamentare.
I sunniti accusano il primo
ministro, sciita, Nouri Maliki,
di voler monopolizzare il potere.
Si è spenta serenamente all’ eta’ di 89 anni
ROSALBA COLUCCI GIOVE
Gia’ Professoressa e Preside presso
l’Istituto M. Massimo
La ricordano con amore a quanti l’ hanno
conosciuta e apprezzata per le sue qualita’
profuse per la famiglia e la scuola, il marito
CORRADO con i figli e i nipoti.
FERRUZZI
si
stringono all’Avv. GIOVANNI ACAMPORA,
a VALERIA e a GIULIA, uniti al loro dolore
per la scomparsa della cara
MARY
Roma , 5 gennaio 2012
Ieri e’ serenamente mancata la Signora
MARIA ADELAIDE CARRESCIA
Vedova MARIANI
Ne danno il triste annuncio i figli PAOLO
Roma, 5 gennaio 2012
Avv.
ARTURO
Dott.ssa
una persona speciale.
GIANNI
MARY
Roma , 5 gennaio 2012
sempre nel nostro cuore.
A
Roma , 5 gennaio 2012
PAOLA
MARCO
e MARCO sono affettuosamente vicini a
incolmabile perdita della carissima
Quanti lo riterranno, invece di fiori,
potranno offrire un donativo a “Iris Onlus”,
“Policlinico Agostino Gemelli” - reparto di
ginecologia oncologica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARIO e KIKA SANTARONI con CRISTINA
GIOVANNI ACAMPORA, con la sua
famiglia, affettuosamente, ringrazia il Prof.
GIOVANNI SCAMBIA ed il Prof. GIOVANNI
SIMONETTI per avere, con alta professionalita’, consentito a MARY un percorso di
vita migliore e piu’ lungo.
MARY
GIANLUCA.
Fratellanza musulmana, avrebbe
conquistato almeno il 35% per cento dei voti. Come accaduto nei due
turni precedenti, al secondo posto
si dovrebbero posizionare i salafiti
di Al-Nour, un partito islamista più
radicale che avrebbe incassato poco meno del 25% delle preferenze.
A contendersi il terzo posto saranno lo storico partito nazionalista
del Wafd e il Blocco Egiziano, l’alleanza su istanze liberali guidata dal
tycoon copto Naguib Sawiris che
fino ad ora si è aggiudicata circa il
15 % dei seggi.
Anche se per conoscere la composizione finale del Parlamento bisognerà attendere le votazioni con
le quali nei prossimi mesi verrà
eletta anche la camera alta, i primi
preoccupati diquesta ascesa al potere dell’Islam politico sono i cristiani che proprio domani festeggeranno il Natale copto. Per contenere il
settarismo ed evitare quanto accaduto l’anno scorso ad Alessandria e
nel 2010 a Nag Hammadi, quando
comunità cristiane sono state vittime di attentati all’uscita delle loro
funzioni religiose, si sono mobilitati anche i leader dei Fratelli musulmani che stanno organizzato ronde
a difesa delle chiese. A mostrare le
stesse intenzioni sono stati anche i
salafiti. Le loro parole però, ha
commento il segretario del papa
copto Anba Boutros, «sembrano
piuttosto un gesto propagandistico» in contraddizione con quanto
detto la settimana scorsa da Nadar
Bakar, portavoce del Nuor. «Nessun augurio di Natale ai cristiani»
aveva suggerito Bakar. «Sarebbe
contro le nostre convinzioni».
Bimba piange la morte di suo padre
con PAOLA FRANCESCO e LUDOVICA, ed
ANDREA i fratelli, le cognate ed i nipoti
tutti.
Il funerale avra’ luogo sabato 7 alle ore 10
presso l’ Istituto M. Massimo - via M.
Massimo 7.
Roma, 5 gennaio 2012
A
Il giorno 4 Gennaio si e’ spento
ANTONIO DI SIMONE
(TONINO)
Ne danno il triste annuncio la moglie
LAURA, le figlie GABRIELLA ed
EMANUELA, il genero ANDREA ed il
nipote SAVERIO.
I funerali avranno luogo il giorno 6
Gennaio a Roma nella Chiesa Santa Croce
in via Guido Reni n. 2 alle ore 11,00.
Santa Chiara in Piazza dei Giuochi
Un affettuoso ringraziamento al Dott.
MASSIMO MEUCCI per la grande professionalita’ e l’affetto dimostrato alla famiglia per
tutta la durata della grave malattia.
nel nostro cuore, per sempre.
Delfici.
Roma, 5 gennaio 2012
MAURIZIO e LAURA
Roma, 6 gennaio 2012
Ciao indimenticabile
MARY
Roma, 5 gennaio 2012
I funerali avranno luogo il giorno 7
Gennaio alle ore 11,00 nella Chiesa di
CATTOLICA ROMANA 06-66016262
Taffo Funeral Service Tel. 06/48.88.68
Segue
-MSGR - 14 PESARO - 29 - 06/01/12-N:
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
REDAZIONE: Via Marsala, 15
Tel. 0721/370934-24-26
Fax 0721/370931
E-mail: [email protected]
Epifania di Nostro Signore
IL SOLE:
Sorge
Tramonta
7,42
16,46
LA LUNA:
Sorge
Cala
14,21
6,01
Pesaro soccorso
Carabinieri
Polizia
Vigili del fuoco
Guardia di finanza
PESARO
Questura/Prefettura
Comune Pesaro
Vigili Urbani
Polizia Stradale
Descritta nel Vangelo di Matteo, l’Epifania
ricorda l’omaggio dei tre re magi Gaspare,
Baldassarre e Melchiorre al Bambino Gesù,
nato da pochi giorni. La festa simboleggia
come i popoli pagani, impersonati dai
magi, fossero pronti a ricevere il nuovo
messaggio portato da Gesù Cristo.
PUBBLICITA’:
Piemme: Via Marsala, 15
Tel. 0721/377399
0721/372072
Guardia medica
Telesoccorso n. verde
Osp. S. Salvatore
Taxi
Piazza del Popolo
P.zzale Matteotti
0721/38611 V.le Repubblica
0721/3871 Stazione
0721/387800 FANO
0721/42371 Carabinieri
118
112
113
115
117
0721/22405 Polizia
800464809 Polstrada
0721/3611 Vigili del fuoco
Vigili urbani
0721/31430 Comune
0721/34053 Guardia medica
0721/34780 Ospedale
0721/31111 Taxi
Stazione
0721/814700 URBINO
0721/83351
0721/863891
0721/860110
0721/887715
0721/8871
0721/882261
0721/8821
Carabinieri
Polizia
Polizia stradale
Vigili del fuoco
Vigili urbani
Ospedale
Guardia medica
0722/378900
0722/35181
0722/350592
0722/4828
0722/309300
0722/30111
0722/3101927/906
335/7798439
Taxi
0721/803910 P.zza della Repubblica
Borgo Mercatale
0722/2550
0722/327949
PESARO
Ruggeri, c.XI Settembre
3 (Soria).
FANO
Gamba, p.Unità d’Italia 1.
URBINO
Lucciarini, portici Garibaldi 12.
Confronto Cgil, Cisl e Uil con il Comune di Pesaro: no solo all’addizionale Irpef sotto i 28 mila euro
METEO
Pesaro
Pesaro
ANCONA
OGGI
Macerata
ANCONA
DOMANI
Macerata
Fermo
Fermo
Ascoli P.
Ascoli P.
Fano antica
Sindacati, accordo sulla stangata
La Befana
questa sconosciuta
Ma tutti sanno
Sì alla tassa di soggiorno e all’Imu al massimo sulle seconde case chi è la Vecchia
I sindacati benedicono Imu
sulle seconde case al massimo,
addizionale Irpef rialzato chiedendo una fascia di esclusione
fino a 28 mila euro di reddito,
e tassa di soggiorno. Ma non ci
sarà nessun ritocco sulle tariffe, nemmeno in base all’inflazione e resta il Fondo anti-crisi.
In altri tempi vedere i rappresentanti provinciali di
Cgil, Cisl e Uil firmare un
pre-accordo su un bilancio comunaleche prevede di utilizzare tre leve, tra fisco e imposte,
avrebbe avuto del surreale.
Non a caso, l’ultimo vero rialzo della tassazione nel capoluogo, il raddoppio dell’addizionale Irpef dal 3 al 6 per mille,
avvenuto cinque anni fa, portò ad una fumata nera nell’accordo finale tre le parti. Ma i
tempi sono cambiati e la segretaria della Cgil Simona Ricci si
rende conto che «il Comune
purtroppo deve applicare la
tassazione introdotta dal Governo per colmare i tagli subiti».
di ALBERTO BERARDI
IlsuperassessoreViventi
«Un 2012 di grandi opere
tra cuila Fano-Grosseto»
Umberto Eco e Monte Cerignone
Eco, la festa blindata degli ottant’anni
Marfoglia a pag.34
Delbianco a pag.33
ANCONA – Trasporti, infrastrutture, urbanistica. Il super assessore Luigi Viventi illustra le
sfide e gli obiettivi del 2012 in alcuni dei settori
nevralgici dell’economia regionale. «Il primo è
quello di ottenere la firma del ministro Passera
per il nostro piano delle infrastrutture. Piano
non finanziato nel 2011 per le vicissitudini del
Governo. Siamo in attesa dei 220 milioni per il
completamento del raddoppio della variante
alla SS16. Ma dal Governo attendiamo anche
che venga sbloccato il nuovo schema di proposta per far partire la Fano-Grosseto.Ci sono dei
buoni presupposti anche per la strada dei due
mari. Strabag, Astaldi e Cmc, hanno manifestato il proprio interesse formando un’associazione temporanea di imprese. Sono grandi aziende. Se si innamorano del progetto, possiamo
finalmente partire». Per i treni, il 2011 si è
concluso con la buona notizia di quasi tutti i
regionali salvi. Nel 2012 recuperate anche gli
Eurostar per Roma? «Faremo di tutto per farlo.
Mercoledì a Roma riprende la partita».
Cionna a pag.31
I carabinieri della Città della Fortuna hanno presentato il bilancio dell’attività 2011
Ceriscioli: «Bene
l’accordo Aspes
ma stadio modulare» Più di 200 arresti, sequestrati stupefacenti per un milione di euro
Fano, anno record dell’Arma
di THOMAS DELBIANCO
PESARO - «Favorevole all’accordo per
uno stadio più piccolo, ma che sia modulare, con la possibilità di ampliarlo se ce
ne sarà bisogno in futuro. Nessuna operazione da Corte dei Conti, non c’è sperpero di denaro pubblico». Il sindaco Luca
Ceriscioli condivide la soluzione sulla
quale sta lavorando il presidente di
Aspes Spa Vittorio Panzieri, per uscire
dai meandri del nuovo stadio, attraverso
un accordo con Spinosa, che eviti contenziosi. L’impresa di Isernia potrà continuare a costruire le palazzine previste
nell’area del Benelli, con gli oneri di
urbanizzazione che verranno versati alla società pubblica. Ma non
avrà più l’obbligo di costruire lo stadio alla Torraccia: l’intervento passa di mano ad Aspes
Spa, che si terrà le altre
due aree del project financing, quella a Chiusa di Ginestreto e il terreno a Villa Fastiggi.
Dalla loro vendita, la
società in house dovrà Luca Ceriscioli
ricavare le risorse, almeno 3 milioni di euro, per realizzare uno
stadio di dimensioni minori, con una
capienza iniziale di 3 mila persone. L’accordo tra le parti, a meno di un dietro-front di Spinosa, dovrebbe essere
firmato entro la fine della prossima settimana.
Per il sindaco, che da settimane chiedeva ad Aspes di trovare una soluzione
per mettere un punto ad una partita che
si stava prolungando in maniera inverosimile, l’escamotage anticipato da Panzieri va in questa direzione. Una soluzione
che raccoglie positivamente le indicazioni comunali non solo sotto il profilo
economico - amministrativo, ma anche
dal punto di vista progettuale, per quanto
riguarda le eventuali capacità di espansione dell’impianto. «E’ importante che lo
stadio sia modulare - afferma Ceriscioli per ora una struttura da 3 mila posti basta
e avanza, ma in futuro potrebbe servire
un ampliamento se la società sportiva di
calcio passerà a campionati superiori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FANO - Più arresti e denunce
rispetto al 2010 da parte dei
carabinieri di Fano nell’anno
appena trascorso: 204 arresti
(contro i 193 dell’anno prima),
61 dei quali - quasi il doppio
del 2010 - in esecuzione di
provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria a seguito di
indagini dei militari. A questo
si aggiungono 1.124 persone
denunciate in stato di libertà
(83 in più) per reati di vario
genere. Per i carabinieri della
Compagnia di Fano, coordinati dalcapitano Cosimo Giovanni Petese, l’anno appena trascorso è stato davvero intenso.
E a confermarlo sono le statistiche relative all’attività condotta negli ultimi dodici mesi.
Con il concorso dei Comandi
Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile, sono stati
eseguiti11.935 servizi di pattuglie e perlustrazioni.
Giovenco a pag. 35
IL COMMERCIO SPERA
Negozi aperti, tanta voglia di saldi
Negozi aperti anche nel giorno della Befana per sfruttare i saldi
La Befana non ferma la stagionedegli sconti:tanti icommercianti che, nonostante la giornata festiva, hanno deciso di
tenere aperte le loro attività.
Le vendite di Natale hanno
subìto un calo rispetto all’anno scorso e i negozianti tentano di recuperare quello che è
stato perso. Una partenza tra
speranze e preoccupazioni
dei commercianti, sospesi tra
l’attanagliante crisi economica e l’attesa di un colpo di
coda degli affari. Resta la lamentela per una data troppo
ravvicinata alle feste. Quasi
tutti aperti, dunque oggi, chiusiinvece l’IperRossini e l’Ipercoop.
Nei quartieri popolari fanesi, a cavallo della
seconda guerra mondiale, nessuno aveva
mai pronunciato il nome Befana e solo
pochi parlavano di Epifania. Eppure si festeggiava eccome, ma era «La Vecchia».
Befana per i ceti borghesi, Epifania per gli
eruditi, «La Vecchia» per tutti gli altri. Una
distinzione linguistica di non poco significato. Veniva così eliminato alla radice qualsiasi problema filologico sull’origine dei termini Befana ed Epifania. Problemi, come è
noto, di non facile soluzione. La Vecchia era
la Vecchia e basta. Dispensatrice di doni ai
bambini, gli ultimi nati in famiglia a lei
consacrati in un antico rito riconducibile a
quello degli dei lari e penati.Anche la calza appesa al camino nelle case
dei lavoratoritrovava pochi imitatori. La Vecchia
forse per ricordare il destino che attendeva i piccoli preferiva riempire di
dolci e mandarini una
«carriolina» giocattolo
già presente in casa ma
infiorettato per l’occasione con strisce di carta
velina colorata che sarebbero poi servite ai più
intraprendenti a masche- Alberto Berardi
rarsi da indiani. Ma per
sfuggire ad un problema
si ricadeva in un altro
perché per «La Vecchia»
esisteva una altra derivazione oltre quella degli
antenati, una derivazione inconsapevolmente
nota: l’antica Madre terra, simbolo tellurico, dispensatrice di abbondanza, cibo e fertilità per i latini: Matres, Matrae, Matronae lessicalmente collegato al
tradizionale mobile da cucina, la Matra,
oggi scomparsa, in cui si conservavano la
farina, il pane ed altri cibi. Si mascheravano
nella maniera ambigua della Vecchia perciò
anche i giovani questuanti che su un carro
agricolo trainato da buoi passavano in tutte
le case coloniche cantando accompagnati da
un organetto (una fisarmonica primitiva) le
famose Pasquelle e fingendo di potere elargire il bene ed il male a seconda delle contribuzioni ricevute in uova, farina e salsicce (
questo prima che a Fano qualcuno parlasse
di halloween). Ignoravano tutti infine ma
non nell’inconscio che quella era «la dodicesima notte», una notte magica, alla quale
William Shakespeare dedicò una opera con
questo preciso titolo. Una notte di fuochi,
strepiti ed altre pratiche apotropaiche tese a
ricacciare da dove erano usciti i «defunti
inquieti» prima che il varco si richiudesse e
«les revenants» potessero infilarsi nelle abitazioni infestandole.
Riempiva
di dolci
una carriola
decorata
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Di Palma a pag. 32
LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO
GIORNO & NOTTE
Epifania con il sole e minime sotto zero
di MASSIMILIANO FAZZINI
Buona Befana a piccini e grandi. Una
giornata festiva che aprirà unponte particolarmente atteso e che - confermo - sarà
meteorologicamente stabile ma freddo e
ventoso. Già la giornata prefestiva di ieri
si è mostrata burrascosa, stante il dominio di venti violenti, da nord a sud del
«bel paese»pur con componenti differenti. Se al nord è stata la tramontana
intervallata al ponente a spirare decisa e
rafficosa, al centro sud sono prevalse
intense correnti di libeccio - o garbino sul
medio Adriatico. Tutto ciò a causa dell’approssimarsi di un fronte freddo che
sta «scaricando» abbondanti nevicate
sui versanti alpini esteri e che “sfoga” la
sue energia sotto forma di venti di fohn al
nord.
Il fronte, che nelle prime ore di oggi
transiterà anche sulla nostra regione, ha
richiamato le appena citate correnti mediterranee che diverranno settentrionali
a metà mattinata, rinforzando specie
sulla costa e determinando un sensibile
calo termico sia nelle temperature reali
che in quelle avvertite. Il garbino ha di
fatto provocato un evidente aumento
delle temperature nel pomeriggio di ieri,
specie allo sbocco delle valli aventi andamento sudovest – nordest ed in generale
nel pesarese. Sovente si sono toccati nei
fondivalle i 15˚C mentre i venti hanno
toccato nel primo pomeriggio punte di
circa 100 km/h sui Sibillini settentrionali
e sul Montefeltro. Dopo aver detto dei
venti, evidenzio che oggi il cielo sarà
poco nuvoloso ed il mare molto mosso o
agitato al largo. In nottata il vento si
attenuerà gradualmente e la giornata di
domani sarà più gradevole, con sole
quasi ovunque prevalente e venti deboli
sempre a componente settentrionale. Il
mare sarà mosso. Infine la giornata di
domenica sarà soleggiata anche se molto
fredda al mattino, con venti in temporaneo nuovo rinforzo da nord e mare molto
mosso. Le temperature odierne saranno
comprese tra 2 e 9˚C, le minime oscilleranno tra -5 e 5˚C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Urbania oggi Befana superstar
La vecchina arriva
anche con il paracadute
fra calze, doni e dolci
A pag.36
-MSGR - 14 PESARO - 31 - 06/01/12-N:
31
IL MESSAGGERO
VENERDÌ
MARCHE 31
6 GENNAIO 2012
LE INFRASTRUTTURE «L’aeroporto è gestito bene ma i debiti pregressi pesano. Ho fiducia nella mossa di Eurnekian»
«Sarà un anno di grandi opere»
Dalla Fano-Grosseto all’Uscita Ovest,Viventi: «Se Passera ci aiuta, svoltiamo»
di GIANLUCA CIONNA
ANCONA – Trasporti, infrastrutture, urbanistica. Il super assessore Luigi Viventi
(nella foto a lato) illustra le sfide del 2012 in
alcuni dei settori nevralgici dell’economia
regionale.
Assessore, quali sono gli obiettivi 2012 per
le infrastrutture?
«Il primo è quello di ottenere la firma del
ministro Passera per il nostro piano delle
infrastrutture. Piano non finanziato nel
2011 per le vicissitudini del Governo. Siamo in attesa dei 220 milioni per il completamento del raddoppio della variante alla
SS16. E di altri 40-50 milioni per il bypass di
Falconara e per la strada Mezzina. Ma dal
Governo attendiamo anche che venga
sbloccato il nuovo
schema di proposta
per far partire la Fano-Grosseto».
Per la strada dei
due mari il 2012
potrebbe essere finalmente l’anno
della svolta?
«Cisono deibuoni presupposti. Strabag, Astaldi e Cmc,
hanno manifestato il proprio interesse formando un’associazione temporanea di imprese. Sono grandi aziende. Se si innamorano del progetto, possiamo finalmente partire».
Si parte anche con l’Uscita ovest che deve
collegare il porto di Ancona all’autostrada?
«Entro quest’anno contiamo di avere il
progetto definitivo e l’assegnazione alla
ditta che dovrebbe mettere la prima pietra a
inizio 2013».
E sulle opere della Quadrilatero il rischio
stop è ormai superato?
«Sulla SS 77 Civitanova-Foligno stiamo
rispettando i tempi e dovremmo completare l’opera nel 2013. Riguardo la Ancona-Perugia, speriamo che Impresa spa, che ha
rilevato la commissariata Btp, acceleri i
lavori. Rimane però il problema dei finanziamenti dell’opera, il 18% dei quali doveva
entrare dalla vendita dell’area leader di
Falconara. Vendita che non è ancora avvenuta».
In quell’area insiste l’Aeroporto delle Marche che viaggia tra l’interessamento del
magnate argentino Eurnekian e le repentine cancellazioni di tratte come Siviglia e
Bruxelles. Come sta realmente Aerdorica?
«Il bilancio corrente è in pareggio, ma
certo, il vecchio debito non è stato cancellato, produce interessi e appesantisce la gestione. E’ normale. Ora Eurnekian è interessato
ad acquisire il 25-30% delle azioni. Se l’offerta
sarà orientata a un progetto serio per il territorio, potremmo anche cedere la quota pubblica,
che in questo momento rappresenta la maggioranza».
Sui bus si va verso un’azienda unica come
chiedono i sindacati?
«Andiamo per gradi. Prima dobbiamo avere il coraggio di aprire una partita ferma da
anni per interessi contrapposti. Facciamo una
programmazione unica regionale. Poi una razionalizzazione delle 54 aziende presenti sul
territorio avverrà di conseguenza. E la gestione
potrà avvenire su bacini provinciali oppure su
bacini diversi, ma omogenei dal punto di vista
territoriale».
Per i treni, il 2011 si è concluso con la buona
notizia di quasi tutti i regionali salvi. Nel 2012
recuperate anche gli Eurostar per Roma?
«Faremo di tutto per farlo. Mercoledì a
Roma riprende la partita. E tenteremo da
subito di assicurarci le risorse per il trasporto
anche per il 2013 per mettere al sicuro i nostri
pendolari».
«Bus,l’azienda
unicaèloscenario
Treni,mercoledì
insistosugli Eurostar»
con il
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CRISI & POLEMICHE
«Checosac’entral’Amat
IlsegretariodellaFnp-Cisl
con la rassegna a New York?» «Pensionisenzacontante
Giorgi(Idv)contro Troli penalizzati migliaia di anziani»
ANCONA - La vice presidente dell’Assemblea legislativa
delle Marche Paola Giorgi (Idv), censura la scelta dell’
Amat, «ente pubblico che riceve dalla Regione Marche
circa 800 mila euro annui, che propone a New York, nell’
ambito dell’iniziativa promozionale culturale ed enogastronomica della Regione Marche. Italy’s land of infinite
discovery, 9 recite di una compagnia riminese, quindi
dell’ Emilia Romagna». Mentre è stato «totalmente escluso il Teatro Stabile delle Marche, la più alta realtà
produttiva teatrale regionale riconosciuta ministerialmente».
«Questa scelta non è altro che la conferma delle
affermazioni gravissime, denunciate sulla stampa, che il
Presidente uscente dell’
Amat Troli ha fatto nel corso
dell’ Assemblea dell’ Associazione tenutasi lo scorso
13 Dicembre quando ha dichiarato che per lui lo Stabilepuò anche chiudere. L’unico scopo dell’ Amat e di chi
la gestisce - continua la vicePaola Giorgi
presidente del consiglio regionalePaola Giorgi - è mantenere il potere attraverso il controllo di tutta l’attività
teatrale marchigiana, precludendo la valorizzazione della
produzione teatrale, il confronto, la diversificazione, il
dinamismo, che sono l’anima di qualsiasi azione culturale». Sull’argomento l’esponente Idv annuncia un’interrogazione al presidente Spacca e all’assessore alla Cultura
Marcolini.
ANCONA - «Un atto grave, assurdo e ingiusto quello del
governo di bloccare l’erogazione in contanti delle pensioni
sopra i mille euro». Parole del segretario generale della
Fnp-Cisl Marche, Mario Canale. «Un provvedimento del
genere è inconcepibile - lamenta - perché impone un’ulteriore
spesa a migliaia di pensionati, anche con redditi medio-bassi,
obbligandoli ad attivare un conto corrente: un inaccettabile
regalo al sistema bancario e postale a danno delle categorie
più deboli, che poteva essere evitato imponendo alle banche
la gratuità dei nuovi conti correnti». Non basta. Secondo
Canale «si tratta di un espediente intollerabile anche dal
lato umano perché toglie al
pensionato la possibilità di ricevere la propria pensione in
contanti e di decidere sul come preservare il proprio denaro. L’interesse del governo di
porre in essere misure antiriciclaggio è solo un pretesto perché incorpora nella categoria
dei possibili evasori anche i
pensionati che già pagano le
tasse attraverso la ritenuta alla
fonte. Infine è grave che il
Governoper giustificare le misure sbagliate adottate con la Un ufficio postale
manovra che alimentano il
malumore sociale e sono lontane anni luce dai reali bisogni dei lavoratori e dei pensionati
che stanno subendo la parte più pesante, dichiari in modo
strumentale che con questo accorgimento si eviterebbero i
furti o gli scippi ai pensionati, perché in questo caso si tratta di
problemi di altro genere che riguardano la sicurezza di tutti i
cittadini». Il sindacato, conclude il segretario, «non rimarrà
in silenzio. Verranno intraprese tutte le iniziative necessarie
per tutelare gli interessi dei pensionati».
Polizia stradale
Senza catene
o gomme termiche
Già 80 multe
di MARINA VERDENELLI
ANCONA - Meno morti sulle strade e meno
incidenti ma scattano le prime sanzioni per il
mancato rispetto dell’ordinanza antineve
che obbliga chi transita sulle strade provinciali ad avere le catene a bordo o le gomme
termiche. Questo il bilancio del 2011 della
polizia stradale delle Marche. Le multe elevate a dicembre 2011 sono state ben 80 nel
territorio regionale e nelle strade di percorrenza dove erano in vigore le ordinanze.
Pianificando un’attività di controllo mirata,
gli agenti hanno fermato gli automobilisti e
disposto le verifiche.
Torniamo alle vittime di incidenti: il
numero dunque scende. Nel 2011 sono state
46, il 6% in meno rispetto al 2010. I feriti
2.956, ben il -6,39%. Diminuiti anche gli
incidenti stradali, 4.253 nel 2011 contro i
4.537nel 2010.In salita (più 10%) però le
denunce per guida in
stato di ebbrezza. In
totale sono stati 1.296
gli automobilisti sanzionati dopo essere
stati sottoposti al test
dell’etilometro e 65
quellisorpresi a guidare sotto l’effetto di stupefacenti. La polizia
stradale ha anche sequestrato 476 veicoli, 365 quelli tolti aconducenti ubriachi. A seguito dell’entrata in vigore del divieto assoluto di bere per i minori di
21 anni, i neopatentati e i conducenti professionali, sono state accertate 98 infrazioni.
Oltre 1.300 i servizi condotti con misuratori di velocità e 23.176 le violazioni per
eccesso di velocità rilevate. Gli agenti hanno
ritirato in totale 2.523 patenti di guida e
1.136 carte di circolazione con 141.040 punti-patente decurtati. Aumenta invece in valori assoluti il numero di infrazioni al codice
della strada. Ben 95.482, +2,51%.
Dal primo gennaio al 31 dicembre 2011
sono state 21.502 le pattuglie di vigilanza
stradale istituite nella regione. Per i controlli
finalizzati alla diminuzione delle stragi del
sabato sera, nei fine settimana sono stati
effettuati 704 specifici posti di controllo con
l’impiego di 768 pattuglie che hanno rilevato
157 incidenti, di cui 1 mortale, e 161 persone
ferite.
DIGITALE TERRESTRE
RADDOPPIA !
La trovi sui tasti 11 e 111
del telecomando
www.tvrs.it
Bilancio 2011
menomorti
più ubriachi
alvolante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 32 - 06/01/12-N:
32
IL MESSAGGERO
VENERDÌ
PESARO
6 GENNAIO 2012
FESTA CON SCONTI
Casa Rossini e Musei civici
open,con una sorpresa
Negozianti
fiduciosi
Chiusi Ipercoop
e IperRossini
Anche i Musei civici e Casa Rossini saranno aperti
l’intera giornata di oggi dalle 10-13 e 15.30-19. E per i
visitatori ci sarà una piacevolissima sorpresa nella sala
dell’Angelo dove è temporaneamente esposto (fino al 15
gennaio) un capolavoro tornato alla luce dai depositi,
fresco di restauro e recentemente attribuito al grande
pittore napoletano Luca Giordano (1634-1705): Sansone
e Dalila. Un’altra struttura comunale, il Museo della
Marineria Washington Patrignani sarà visitabile gratuitamente oggi, domani e domenica dalle 16 alle 19. Domani
pomeriggio il museo cittadino che racconta la storia del
nostro mare sarà anche presente nella tendo-struttura di
piazza del Popolo in occasione della 2^ edizione della
manifestazione «Il mare d’inverno».
di DANIELE DI PALMA
La Befana non ferma la stagione degli sconti: tanti i commercianti che, nonostante la giornata festiva, hanno deciso di
tenere aperte le loro attività.
«Noi siamoaperti- afferma Roberto Ragaglia, titolare di Linea Uomo, negozio di abbigliamento maschile in Corso XI
Settembre- al mattino dalle 10
alle 13 e, nel pomeriggio, dalle
16 alle 19.45. Le vendite di
Natale hanno subìto un leggero
calo, del 10-15%, rispetto all’anno scorso. Siamo fiduciosi
ma non crediamo di poter recuperare quello che è stato perso:
i saldi non fanno quadrare i
conti». E l’apertura anticipata
dei saldi fa storcere il naso a
molti commercianti: «E’ sicuramente troppo presto per gli
sconti- continua Ragaglial’ideale sarebbe spostarli a fine
gennaionon permettendo sconti, promozioni o vendite sottocosto negli altri periodi di vendita. Altrimenti meglio liberalizzare tutto».
Una partenza tra speranze
e preoccupazioni dei negozianti, sospesi tra l’attanagliante
crisi economica e l’attesa di un
colpo di coda degli affari: «Anche noi siamo aperti per la
Befana- annuncia Riccardo
Pantanelli, titolare dell’omonimo negozio di pellicceria e abbigliamento in Corso XI Settembre- le vendite nel periodo
natalizio sono state piuttosto
scarse, fatta eccezione per le
giornate del 23 e 24. Speriamo
nei saldi: purtroppo sono diventati l’unica soluzione per
Da ieri saldi in tutti i negozi e molti già al 50 per cento
(Foto TONI)
Befana, porte aperte per la tentazione saldi
Oggi molte serrande alzate per recuperare il calo di vendite registrato a Natale
aumentare il volume degli affari. Ma un’apertura così anticipataè assolutamente da bocciare: i saldi dovrebbero essere
spostati a inizio marzo. Così ci
facciamo solo del male». «Siamo aperti dalle 9.30 a 12.30afferma Giuseppe Berti, titolare del negozio di abbigliamen-
to Gibi Sport in viale Trieste- e
dalle 16 alle 19.30. Le vendite
natalizie sono andate malissimo ma, perlomeno, siamo rimasti ai livelli dello scorso anno. Confidiamo in una ripresa
dei consumi: abbiamo notato
molta gente incuriosita dalla
merce in vetrina, attratta dagli
sconti del 50%. Ora speriamo
che comprino. Se prima- continua Berti- ero nettamente contrario a un inizio così anticipato dei saldi, ora con la crisi
economica è necessario liberalizzare completamente i saldi.
Così come è stato per gli orari
diapertura. Forse avremo qual-
che difficoltà per i primi tempi
ma, successivamente, la situazionesi andrebbe normalizzando».
«Noi- afferma Sergio Ginepro, titolare dell’omonimo negozio in via Rossini- siamo
aperti dalle 10 alle 12.30 e, nel
pomeriggio, dalle 16 alle 20.
Molti negozi
aperti oggi
nel giorno
della Befana
per utilizzare
al massimo
l’inizio
degli sconti
Siamo fiduciosi: abbiamo iniziato bene, speriamo continui
così. In autunno e a Natale non
vi è stata una grande affluenza
ma, con la stagione degli sconti, speriamo che la gente compri di più. I nostri sconti vanno
dal 30 al 50%». «Lavoriamo
anche nel giorno dell’Epifaniaaffermano dalla camiceria Zachary in Corso XI Settembresiamo aperti la mattina dalle
10 alle 13 e, nel pomeriggio,
dalle 16 alle 20». «Noi- annunciano dal negozio di biancheria
intima Fantasy in via Brancasaremo aperti solo nel pomeriggio dalle 15.30 alle 20». Aperte
anche le grandi catene di abbigliamentoe d’intimo come Terranova, Calliope, Tezenis, Calzedonia. Una curiosità: i due
grandisupermercati IperRossini e Ipercoop resteranno invece chiusi per tutta la giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALLARME
Indagine sui prezzi di Federconsumatori
Adiconsum: «Spaventano
anche i rincari sull’alimentazione»
di LUIGI BENELLI
Glieffetti della manovra saranno sotto gli occhi di tutti, anzi
forse sarebbe il caso di dire nel
portafoglio di tutti. Imu, benzina, incremento dei costi dei
servizi. Federconsumatori e
Adiconsum tracciano una stima degli aumenti che ogni famiglia dovràsostenere. «Si tratta di più di 2000 euro – spiega
Sergio Schiaroli, presidente Federconsumatori – il nostro centro studi ha effettuato un’indagine voce per voce di tutti gli
aumenti. Siamo davvero preoccupati perché ai nostri sportelli
pesaresi la gente è disperata.
Non riesce ad arrivare neppure
alla terza settimana del mese.
Ora questi ulteriori balzelli
non faranno altro che raggelare
i consumi».
Secondo Federconsumatori, su elaborazione di dati Istat,
il costo per l’alimentazione crescerà del 7% con una spesa di
392 euro in più l’anno. I treni
incideranno per 81 euro per i
pendolari, i servizi bancari
compresi mutui e bolli costeranno 93 euro in più a famiglia.
Poi la stangata dei carburanti:
192 euro in più compresi i 5
centesimi che la Regione Marche addebita dopo l’alluvione
di Fermo. Altri 123 in più per i
detersivi e prodotti per la casa
Portafogli più leggeri di 2000 euro
Tra Imu, benzina, treni e servizi sale il prelievo a famiglia
Consumi
Pesaro al 62esimo
posto nella spesa
media procapite
derivati dal petrolio, il 6% in
aumento su assicurazione auto
(78 euro), poi ci sono le tariffe.
Un bel +11% sul gas (113 euro
a famiglia), +12% sull’elettricità (72 euro) e +12% sul riscaldamento (195 euro).
Tutte cifre a cui va aggiunta
l’Imu: alcune stime parlano di
ulteriori 400 euro a famiglia,
ma qui bisogna valutare caso
per caso e Comune per Comune in base anche alle rendite
catastali e seconde abitazioni.
«Ci aspettiamo un nuovo crol-
L’ACCORDO
Confcommercio, agevolazioni fiscali per le aziende
Il direttore provinciale di Confcommercio, Amerigo Varotti ed i segretari provinciali di Flcams Cgil Simone
Paolucci, Fisascat-Cisl Leonardo Piccinno e Uiltcs-Uil Fabrizio Bontà,
hanno firmato l’accordo territoriale,
valido per tutte le aziende aderenti a
Confcommercio della provincia che
garantirà sino al 31 dicembre 2012
agevolazioni fiscali e contributive alle imprese. «E’ un accordo ottimo –
sostiene Varotti – che in un momento
di crisi consentirà alle nostre aziende
di mantenere i livelli di reddito dei
loro dipendenti avvicinando il costo
aziendale a quanto effettivamente
percepito dai lavoratori. La detassazione dei premi di produttività, lavoro straordinario incrementerà così i
benefici in busta paga per i lavoratori
e diminuirà i costi per le aziende. E’
un accordo importantissimo».
Amerigo Varotti
lo dei consumi – continua
Schiaroli – abbiamo intervistato 200 famiglie e per Natale
emergeva un dato: il 72%
avrebbe stretto sulle spese per
regali. La nostra previsione è
stata addirittura superata e di-
verse associazioni parlano di
un 80% in meno di consumi
natalizi. In questo contesto siamo favorevoli alle liberalizzazioni affinchè possano portare
un livellamento dei prezzi verso il basso».
La classifica della qualità
della vita di Italia Oggi dice che
Pesaro è al 62˚ come spesa
media mensile pro capite per
consumi. Anche il dato delle
pensioni suggerisce una stretta
dei consumi: è fra i peggiori
con una media di 612 euro pro
capite. I depositi in anca sono
di 13.242 euro per risparmiatore, cifra che vale il 39˚ posto,
ma il costo della vita è alto. La
provincia è al 75˚ posto nel
prezzo di un appartamento al
metro quadro: ben 2.125 euro
in zona semicentrale. E ci sono
stati ritocchi sui prezzi nell’ordine di un 2% nel 2011 rispetto
al 2010.
Anche per Claudio Blasi,
referente provinciale. dell’Adiconsum
la situazione
si fa «difficile». «La stima
che abbiamo
è chela manovra costerà
circa 2000 euro a famiglia.
Si tratta di un
incrocio fra i
consumi e gli
aumenti dei
vari generi.
Laconseguenza è che le famiglie
dovranno fare un ulteriore buco
nella cinghia e stringerla ancora di più. Avremo servizi più
costosi e aumenti anche sui
generi alimentari, questo è
quello che spaventa di più le
famiglie».
INIZIATIVA
AdriaticArena
domenica
solidarietà Avsi
Domenica all’Adriatic Arena si potrà compiere un gesto di solidarietà sostenendo
per il diciassettesimo anno
la Fondazione Avsi. Centoventi volontari passeranno
a raccogliere le offerte tra il
pubblico durante gli intervalli del match tra Scavolini
Siviglia e Canadian Solar
Bologna, con la speranza di
mettere insieme una quota
cospicua (la passata stagione si contarono tremila euro). Avsi attualmente sostiene quattro progetti nel mondo: quello abbinata al terremoto di Haiti è il più importante, poi ci sono le iniziative in Kenia, nel Congo e in
Egitto.
La campagna ha come
titolo «Alla radice dello sviluppo c’è il fattore umano».
«Nell’uomo manca una consapevolezza di se stesso, non
si rende conto delle
potenzialità che ha – riflette
Mirko Scatassa, operatore
Avsi di Pesaro – e Avsi vuole
partire dal fattore educativo. La fede cristiana è alla
base di tutto. La disponibilità che ogni anno ci dà la
Scavolini Siviglia deve essere da esempio. Ci raggiungeranno anche i volontari di
Bologna, e chissà che non si
possa iniziare una raccolta
anche nei Palasport emiliani…!».
«Quella sensibile e disponibile è la vera Pesaro, non
quella che offende la dignità
delle persone e rovina l’immagine di un marchio – sostiene il direttore generale
dellaScavolini Siviglia Mauro Montini -. Fa piacere tornare alla normalità dopo l’
amarezza delle scorse settimane».
Cam.Ca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PROTESTA
NUOVE NORME
«Assurdo tagliare le corse dei bus»
Pensionati, addio al contante
Panaroni di Sel, critico con la Regione, appoggia l’assessore Biancani
Le Poste annunciano che il 50 per cento ha già scelto l’accredito
«E’ impensabile un taglio di 50.000 km alle
corse degli autobus per Pesaro». E’ deciso Alessandro Panaroni, coordinatore di Sinistra ecologia e libertà di Pesaro. «Soprattutto - aggiunge in un momento di aumenti vertiginosi del carburante per mezzi privati. Non si può far pagare gli
effetti della crisi a chi non si può più permettere
di viaggiare in auto o ai tanti pendolari, lavoratori e studenti, che quotidianamente si affidano
agli autobus per gli spostamenti». «Come è ben
noto - sottolinea - la manovra economica del
governo Monti ha decretato l’aumento delle
tariffe della benzina per mantenere lo standard
dei mezzi pubblici, quindi, perchè la Regione
Marche intende diminuire il servizio del trasporto pubblico a Pesaro, città capoluogo di provin-
cia e seconda città delle Marche? Dopo la
sforbiciata alle linee ferroviare - effettuato da
Trenitalia - dove il governo regionale è rimasto
inerme, una diminuzione delle linee dei mezzi
pubblici su gomma rappresenterebbe un ulteriore schiaffo ai danni dei cittadini».
«Da parte mia e di Sel- continua Panaroni c’è la volontà a collaborare con l’assessore Biancani e l’amministrazione comunale affinché le
corse degli autobus rimangano invariate e, soprattutto, venga garantito un servizio decente
destinato ad un’utenza sempre più in aumento.
Pertanto ritengo che il taglio al comparto dei
trasporti pubblici, effettuato in modo insensato,
ci fa comprendere l’assenza di una seria programmazione del servizio di trasporto e la poca
lungimiranza di alcuni amministratori».
Per i bus previsto
un taglio consistente di corse
I pensionati si adeguano alle nuove norme.
Dal 7 marzo, non sarà più consentito agli
istituti finanziari né agli uffici postali di
effettuare il pagamento in contanti delle
pensioni, per importi superiori ai 1000 euro.
«Così – fanno sapere da Poste Italiane - il 50
per cento degli oltre 43 mila pensionati della
provincia di Pesaro e Urbino, ha già scelto
l’accredito gratuito sul libretto postale nominativo o sul conto corrente. A questo proposito, l’Azienda, sta promuovendo una campagna di comunicazione con una serie di consigli utili per restare al passo con le nuove
regole».
Il tema di questa campagna è proprio
quello di favorire la diffusione dei sistemi di
accreditamento attraverso un piano di informazione e sensibilizzazione dei consumatori.
«In questi giorni di pagamento del rateo
di gennaio – aggiungono da Poste Italiane –
in tutti i 121 uffici della provincia, il nostro
personale illustrerà le caratteristiche e i vantaggi degli strumenti elettronici di prelievo o
pagamento a disposizione dei clienti.
L’Azienda,ha semplicementeaccolto gliinviti delle istituzioni governative, nazionali e
comunitarie, ad allineare il Paese al resto
d’Europa in termini di penetrazione degli
strumenti innovativi di pagamento e della
loro efficienza».
M.D.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 33 - 06/01/12-N:
33
IL MESSAGGERO
VENERDÌ
PESARO 33
6 GENNAIO 2012
COMITATO DI SICUREZZA
La polizia scientifica
esamina il biglietto
lasciato sulla porta di Equitalia
(Foto TONI)
GuardiegiuratedavantiaEquitalia,nonsolotelecamere
Vertice in Prefettura dopo le azioni dimostrative e minacce. Militari in pattuglia anche di notte
di THOMAS DELBIANCO
di LUIGI BENELLI
I sindacati benedicono Imu sulle seconde case al massimo, addizionale Irpef rialzato chiedendo una fascia di esclusione fino
a 28 mila euro di reddito, e tassa
di soggiorno. Ma non ci sarà
nessunritocco sulle tariffe, nemmeno in base all’inflazione e
resta il Fondo anti-crisi.
In altri tempi vedere i rappresentanti provinciali di Cgil,
Cisl e Uil firmare un pre-accordo su un bilancio comunale che
prevede di utilizzare tre leve,
tra fisco e imposte, avrebbe avuto del surreale. Non a caso,
l’ultimo vero rialzo della tassazione nel capoluogo, il raddoppio dell’addizionale Irpef dal 3
al 6 per mille, avvenuto cinque
anni fa, portò ad una fumata
nera nell’accordo finale tre le
parti. Ma i tempi sono cambiati
e la segretaria della Cgil Simona
Ricci si rende conto che «il
Comune purtroppo deve applicare la tassazione introdotta dal
Governo per colmare i tagli subiti». Ma nel documento di
pre-intesa siglato ieri, al quale
dopo i macrobiettivi consiliari
seguirà l’accordo vero e proprio, le sigle
sindacalipongonorigidipaletti su tutela
del welfare ed
equità. «Per
il 2012, tra le
ripercussioni
delle ultime
manovre e
l’allargamento di fenomeni come quello dell’assistenza ai minori, dobbiamo recuperare 13 milioni
di euro- afferma l’assessore al Bilancio
Antonello
Delle Noci ma riusciremo a mantenere un immutato livello di qualità
dei servizi socialied educativi».
Sul fronte
degli asili, però, il problema riguarda il blocco del personale e con i prossimi pensionamenti la Ricci non esclude che
«il Comune debba ancora ricorrere all’esternalizzazione». Resterà il Fondo anti-crisi, mentre
il documento sindacale chiede
di non ritoccare di un centesimo le tariffe, nemmeno in base
all’Istat. Rette che dovranno basarsi «sull’equità» richiesta an-
Il caso Equitalia arriva sul tavolo del prefetto.
Attilio Visconti ne ha parlato ieri mattina
durante la riunione del Comitato per l’ordine e
la sicurezza pubblica. All’incontro c’erano anche i vertici provinciali delle Forze di polizia e i
responsabili provinciali dell’Agenzia Equitalia
nelle cui sedi si sono verificate, ultimamente,
sia sul territorio nazionale che in provincia,
azioni di minacce e danneggiamento. Il prefetto ha disposto una mirata intensificazione dei
servizi di vigilanza da parte delle forze di
polizia alle sedi presenti nella provincia. Dall’altra parte i responsabili dell’Agenzia hanno
confermato che le sedi di Fano e Pesaro sono
munite di sistemi di difesa passiva come telecamere e allarmi ma Visconti è andato oltre. Ha
suggerito di attivare anche una vigilanza fissa
delle sedi principali a mezzo di guardie giurate.
Il Prefetto ha poi annunciato la proroga al 31
dicembre prossimo dell’utilizzo dei militari
per il servizio di perlustrazione e pattuglia in
concorso e congiuntamente con le Forze di
Polizia. Dalla Prefettura fanno sapere che le
tute mimetiche potranno essere impiegate anche in orari notturni a seconda delle esigenze
della questura. Proprio su questo tema Visconti spiega che «l’impiego dei militari avverrà con
criteri di flessibilità attraverso una programmazione distribuita in varie fasce orarie ottimizzandone la presenza al fine di garantire la
sicurezza del territorio». I militari delle Forze
Armate continueranno ad essere impiegati
congiuntamente con le Forze di Polizia, sotto il
loro coordinamento nei centri storici delle città
IL BILANCIO Cgil, Cisl e Uil chiedono anche al Comune di non applicare addizionale Irpef sotto i 28 mila euro
Fisco e imposte, sindacati d’accordo
SìatassadisoggiornoeImumassimasullesecondecasemanessunaumento delletariffe
URBINO
IL BALZELLO
Imposta turismo, summit decisivo
Mausoleo dei Duchi
passeggiata
Il sindaco incontra le associazioni, ma è difficile una marcia indietro
e visita guidata
Con una passeggiata e una
visita guidata al Mausoleo
dei Duchi e alla tomba di
Guidantonio da Montefetro
a Urbino inaugurazione dei
lavori che hanno permesso di
costruire il marciapiede, fare
l’illuminazione e l’asfalto che
collega la zona della Croce
dei Missionari a San Bernardino.L’appuntamento è fissato per oggi a partire dalle 10
dalla Croce dei Missionari. I
lavori del camminamento sono stati seguiti con attenzione dalla cittadinanza.
Simona Ricci, segretario provinciale della Cgil e il sindaco Luca Ceriscioli
che da Morbidelli della Uil, attraverso lo strumento dell’Isee
lineare, che per il sindaco Luca
Ceriscioli è il vero indicatore
della situazione economico-patrimoniale delle famiglie.
«Quello che sta succedendo a
Cortina è emblematico - dice il
sindaco - redditi da 30 mila
euro dichiarati da chi ha auto di
lusso, case. Questo testimonia
che la dichiarazione dei redditi
non basta come strumento per
la lotta all’evasione fiscale, mentre l’Isee è davvero indicativo,
perchè fotografa anche il patrimonio dei contribuenti».
Tuttid’accordo sull’introduzione della tassa di soggiorno e
sull’orientamento per gli immobili: Prima Casa al 4 per mille,
affitti a canone concordato con
un’imposta agevolata e Imu sulle seconde case al massimo. Si
punta anche sulla gestione associata dei servizi e sull’evasione
fiscale, anche se l’abolizione del
consiglio tributario, voluta dal
governo, ha fatto storcere il naso sia agli amministratori che ai
sindacati. Il braccio di ferro, se
così si può chiamare, visto che
gli animi tra le parti sono sereni,
riguarda l’addizionale Irpef: il
documento delle sigle dei lavoratori chiede di non considerare, nel rialzo dal 6 all’8 per
mille, «almeno» il primo scaglione, cioè quello fino a 15
mila euro. Ma «ci piacerebbe»
che la fascia venisse alzata ai
redditi fino a 28 mila euro»
auspica De Simoni della Cisl. E
lo stesso chiedono Nardelli e
Ippaso del Pdl nei loro emendamenti che il sindaco ha apprezzato, «non sono affatto demegogici». Ma sulla possibilità di
alzare lo scaglione Irpef, Delle
Noci, per ora, non può andare
oltre un «nì».
Tassa di soggiorno, il sindaco
accetta la richiesta di incontro
lanciata dagli albergatori. Si
terrà martedì prossimo alle 11,
come anticipato ieri mattina
da Ceriscioli, il faccia a faccia
tra l’amministrazione e le associazioni di categoria degli albergatori pesaresi per discutere il nodo rovente della tassa di
soggiorno. Una convocazione
che arriva dopo i recenti attacchidiretti al sindaco,soprattutto dal direttore della Confcommercio Amerigo Varotti, per la
mancata concertazione, con la
minaccia di una rottura dei
rapporti tra la sua associazione e il Comune. Pare comunque davvero difficile che gli
albergatori riescano a convincere l’amministrazione a fare
marcia indietro sull’introduzione della tassa di soggiorno,
che dovrebbe portare circa un
milione di euro a servizi del
turismo nelle casse pubbliche.
E a questo proposito, anche
ieri mattina, a margine della
conferenza stampa per il
pre-accordo di bilancio con i
sindacati, Ceriscioli ha ribadito l’intenzione di voler applicare l’imposta sui soggiorni dei
vacanzieri nel capoluogo già a
partire dal 2012.
Intanto, sulla questione interviene Piero casula di Fli,
IL DUELLO
Ippaso contro Di Domenico
Il Pdl litiga su Facebook
Ippaso e Di Domenico, la guerra degli ex Udc passati al Pdl,
corre su Facebook. Dagli affondi sul regolamento del centro
storico, agli emendamenti al bilancio, tra i consiglieri comunali del Pdl Alessandro Di Domenico e Davide Ippaso, la convivenza all’interno del gruppo, e
tanto più tra due vicini di scranno nell’emiciclo, sembra essere
diventata davvero impossibile.
Ad accendere nuovamente la
miccia tra i due, è stata la «fuga
in avanti» e «tentativo di «consociativismo con la maggioranza», espressi da Di Domenico
nei confronti degli emendamenti ai macrobiettivi presentati da
Nardelli e Ippaso. Un intervento apparso ieri pomeriggio su
Facebook, che ha incassato la
dura reazione di Ippaso, con
aggettivi rivolti a Di Domenico,
tutt’altro che teneri. Secondo
indiscrezioni, oltretutto, pare
che altri consiglieri Pdl, attraverso una corrispondenza interna al gruppo, abbiano appoggiati l’iniziativa di Nardelli e Ippaso, criticando l’uscita, che di
seguito riportiamo, del loro col-
di Pesaro e Fano; la loro attività consentirà di
incrementare la presenza di operatori sul territorio e sicuramente contribuirà a svolgere
un’azione di deterrenza nei confronti dell’attività criminosa e a rafforzare la percezione della
sicurezza dei cittadini. Oltre che nei centri
storici i militari sono stati impiegati in posti di
blocco e nelle stazioni ferroviarie e degli autobus.
Dal primo agosto al 25 dicembre i venti
militari sono stati presenti infatti in 646 pattuglie. Hanno identificato 1332 persone di cui
505 stranieri. Sono stati cinque gli arresti e due
in stato di libertà. Hanno controllato 415
veicoli e sequestrato anche due armi bianche.
L’attività è proseguita con 87 controlli in
esercizi pubblici e l’accompagnamento di 20
persone in questura per l’identificazione.
lega Di Domenico: «Questo teatrino della politica consociativistica deve finire. Se queste sono
le prove generali del salto della
quaglia lo dicano subito- Non
siamo ipocriti, già prima delle
festività natalizie Ciancamerla
aveva gettato l’amo della condivisione citando uno dei consiglieri comunali delPdl, ma l’unico risultato ottenuto, è stato
quello di rinviare la discussione
sui macrobiettivi. Credo che i
margini per la condivisione del
documento, dal mio punto di
vista, non ci siano. Non facciamo paternalismi sul cosiddetto
senso di responsabilità. Tutti
vogliamo meno tasse, più servizi e non aumentare le tariffe.
Qual è la ricetta nuova? Qual è il
senso di responsabilità al quale
dobbiamo richiamarci? Questa
maggioranza non ha mai recepito nessuna proposta avanzata
dell’opposizione in fase di bilanci preventivi esui macro obiettivi, ma ci hanno umiliato in
diverse fasi sulle nostre proposte. Ai colleghi del Pdl dico solo
che forse è giunto il momento
che scelgano dove stare».
Continua il dibattito condito
da polemiche sull’istituzione
della tassa di soggiorno
che si è «voluto confrontare
con alcuni piccoli albergatori,
e lo scenario emerso è tutt’altroche quello descritto da Ceriscioli. Pensate che un piccolo
albergo di 30 camere, che lavora stagionalmente, con la stagione di apertura ridotta, a
causa della crisi, a 100 giorni
l’anno, che applica prezzi irrisori per poter occupare le camere, e con dei margini bassissimi, dovraà versare circa 80
euroal giorno, pervedere ridotto il proprio esiguo margine a
fine stagione di circa 10.000
euro. Perchè questo onere aggiuntivo, per cosa? Per dare la
possibilità magari la prossima
estate di fare
un’altra bella
Festa del Pd a
Pesaro?
E’
vergognoso attacca Casula - Una proposta politica, deve veniredal dareprima che pretendere, una
proposta politica si sarebbe
basata, per il
2013, sull’investimento in
una iniziativa
Turistica dell’amministrazione comunale
che avrebbe fatto anticipare o
prolungare il periodo stagionale di alcune settimane, un modo per chiedere uno sforzo a
fronte di un sostegno delle attività produttive alle quali si
richiede l’impegno, un rapporto di correttezza nei confronti
dicoloro cheproduconoeconomia e denaro da coloro che, per
propriainefficienza, lospendono male».
T.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VUELLE
Il caso porchetta, resta tanta amarezza
Il direttore generale
della Scavolini Siviglia
Mauro Montini
(Foto TONI)
«Goliardata» e boomerang. Montini: «Troppe tensioni, denuncia inevitabile»
di GIANCARLO IACCHINI
PESARO – Il «caso» che ha
scosso la Pesaro cestistica nei
primi giorni del nuovo anno si
sta per fortuna sgonfiando rapidamente, anche se resta
l’amarezza – propria di tutto il
popolo biancorosso a cominciare dai primi tifosi della
Vuelle, il patròn Valter Scavolini e il presidente Franco Del
Moro – per aver visto il nome
della città adriatica associato,
sui mass media nazionali e
perfino su alcuni giornali esteri, ad atti di intimidazione
malavitosi che invece non
c’entrano nulla con quanto è
successo prima di Natale davanti alla porta della nuova
sede della Scavolini Siviglia.
La (tardiva) lettera anonimacon cui gli autori del gestaccio, dicendosi sorpresi e dispiaciuti della piega che ha
preso la faccenda, hanno spiegato la loro «goliardata» sembra proprio autentica, così come la precisazione sul reale
stata nessuna intimidazione
«mafiosa», nessuna minaccia
personale (né all’allenatore né
a dirigenti della società). Questo è bene che sia chiarito con
tutta evidenza.
Al direttore generale Mauro Montini, che dopo avere
scoperto in prima persona il
macabro «scherzo» ha deciso
che fare, chiediamo come sia
stato possibile il generarsi e il
dilagare di un caso così pesancontenuto del biglietto lasciato insieme a quella che non era
una truculenta testa di maiale
mozzata, bensì i resti di un
pasto a base di porchetta. Rimane per intero – beninteso –
l’idiozia di ipotizzare, con
quella esibizione di pessimo
gusto, un presunto cambio in
panchina tra Dalmonte e Stefano Pillastrini (immaginario
autore del biglietto che auspicava «la testa» del coach) ma
la buona notizia è che non c’è
te e antipatico: «Benché il biglietto adesso venga definito
scherzoso, noi abbiamo preso
il fatto molto sul serio, perché
compiuto ai danni di una società come la Vuelle, a cui è
stato arrecato un danno di
immagine. Perciò ho preso la
decisione di sporgere denuncia ai carabinieri. A quel punto, essendoci affidati alle forze
dell’ordine, spettava a loro valutare il grado di gravità della
«Marta sui tubi» al Dylan
Pop irriverente e testi pungenti
Altro evento al Dylan. Il 2012 comincia stasera alle
22.30 con il concerto dei «Marta sui tubi». Pop
irriverente, con testi pungenti, ironici e melodie intriganti: grazie a questi ingredienti, i Marta sui Tubi sono
diventati una della band più popolari in Italia e sul
palco del Dylan presentano il loro nuovo album
«Carne con gli occhi», uscito pochi mesi fa. A seguire,
dj Set.
cosa; e non era più nostro
compito la diffusione di notizie agli organi di informazione».
Nemmeno quando l’equivoco stava generando un’immagine così palesemente distorta della città di Pesaro e
della sua tifoseria? «Non mi
meraviglio di quel che è seguito, ma di ciò sono responsabili
solo gli autori della bravata.
Noinon abbiamo forzatoniente, non abbiamo né informato
né disinformato, ma solo fatto
la denuncia». Ma non le è
sembrato chiaro fin da subito
che si trattava di una iniziativa di pessimo gusto e non di
un’intimidazione? «No. Nessuno sipuò permettere di coinvolgere una società seria in
cose del genere, e poi…». Poi?
«…in un momento così carico
di tensioni e di polemiche, di
tutti contro tutti…». Appunto: non si sentiva proprio il
bisogno di appesantire il clima lasciando montare in silenzio un caso ancora più grave.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 35 - 06/01/12-N:
FANO
e-mail: [email protected]
IL BILANCIO
SOLIDARIETÀ
Olio di qualità donato alla mensa San Paterniano
Tante le operazioni
edicontrolli
svoltidall’Arma
nell’anno
appenaconcluso
di MARCO GIOVENCO
FANO - Più arresti e denunce
rispetto al 2010 da parte dei
carabinieri di Fano nell’anno
appena trascorso: 204 arresti
(contro i 193 dell’anno prima),
61 dei quali - quasi il doppio del
2010 - in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria
a seguito di indagini dei militari. A questo si aggiungono 1.124
persone denunciate in
stato di libertà (83 in più)
per reati di vario genere. Per i carabinieri della Compagnia di Fano, coordinati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, l’anno appena trascorso è stato
davvero intenso. E aconfermarlo sono le statisticherelativeall’attività condotta negli ultimi dodici
mesi. Con il
concorso dei
Comandi Stazione e del
Nucleo Operativo e Radiomobile,sonostatieseguiti 11.935 servizi di pattuglie e perlustrazioni, e
questograzie aun’efficace razionalizzazione dell’attività di ufficio dei diversi Comandi. Complessivamente sono stati controllati55.290 automezzi eidentificate 65.706 persone; mentre
i servizi dei carabinieri di quartiere in centro storico a Fano
sono stati 350. Accanto a questo, durante il periodo estivo, in
particolare nei week-end, è stato rinforzato il servizio di pattu-
fax: 0721 370931
La consegna
FANO - Tanto olio di ottima qualità,
circa 400 bottiglie, nella «calza» destinata alla Mensa di San Paterniano, luogo
dove ogni giorno trovano conforto e un
pasto caldo centinaia di bisognosi e persone in situazioni di temporaneo disagio
economico. Un dono che l’Olea, associazione nazionale che riunisce circa 3.500
assaggiatori esperti di olio di tutta Italia,
ha voluto fare alla mensa dei poveri dove
svolgono servizio i volontari dell’Opera
Padre Pio. L’iniziativa è nata in maniera
naturale e spontanea, ha spiegato il presidente di Olea Ettore Franca, e ha visto il
pieno appoggio di tutta l’associazione. Le
circa 400 bottiglie di olio provengono dai
migliori produttori italiani e sono quelle
che hanno partecipato alle selezioni de
«L’oro d’Italia», il prestigioso concorso
degli oli extravergini di oliva d’Italia
indetto da Olea. «Siamo ai vertici della
produzione olivicola nazionale - ha aggiunto il segretario dell’associazione Giorgio Sorcinelli - e ci è sembrato bello far
apprezzare questi ottimi oli anche agli
ospiti della mensa di San Paterniano».
Alla breve cerimonia di donazione hanno
preso parte anche il vescovo di Fano,
Mons. Armando Trasarti, entusiasta per
un’iniziativa in favore di una realtà così
attenta e vicina ai più bisognosi, e il
presidente dell’associazione San Pater-
niano Gabriele Darpetti. «Non posso che
ringraziare i vertici di Olea e tutti i
produttori olivicoli per la sensibilità dimostrata - ha detto -, anche perché si è
appena concluso un anno particolarmente difficile dal punto di vista economico e
sociale. Alla mensa non si sono rivolti
soltanto stranieri ed extracomunitari, ma
anche tanti fanesi travolti dalla crisi o da
drammi familiari come separazioni. Purtroppo anche il 2012 riserverà momenti
difficili, ma con la sensibilità della gente,
di aziende e associazioni - come nel caso
di Olea - sarà più facile superarli».
M.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oltre 200 arresti, l’anno dei carabinieri
Attività da record, sequestrata anche droga per un milione di euro
Il 2011 è stato un anno
molto intenso per i carabinieri
della compagnia di Fano
DOPO IL PESTAGGIO
Ancora polemiche tra destra e sinistra
FANO - Polemiche di coda sul pestaggio di
San Silvestro. «La violenza è monopolio dei
criminali», afferma il consigliere comunale
Andrea Montalbini (Pdl) replicando a Samuele Mascarin di Sinistra Unita e a un suo
recente commento: «La violenza politica è
monopoliodei neofascisti». Montalbini ribadisce lasolidarietà alla vittima dell’aggressione attuata da cinque teste rasate, poi denunciate, e invita Mascarin a riflettere sul «nuovo pericolo che viene dagli ambienti dell’estremismo rosso, degli anarchici e dei no
global». Secondo Montalbini il giudizio dell’opposizione fanese sulle forze dell’ordine è
«a intermittenza come le luci natalizie»:
severo come sui fatti di Genova e positivo
gliamento, soprattutto nella zona del Lido. E i risultati sul
frontedelle denunce e degli arresti non sono mancati: sono aumentati gli arresti per spaccio
(61 contro i 50); le denunce per
detenzione di sostanze stupefa-
centi a fini di spaccio (101 rispetto ai 75); mentre sono rimaste in linea con l’anno precedente le persone segnalate in qualità di consumatori di droghe
(66). Un’attività incessante che
ha portato al sequestro di 2 chili
come sul pestaggio a Fano. E qui entra in
ballo l’intervento del grillino Hadar Omiccioli, che ha criticato i pattuglioni carabinieri-soldati: «Parole molto gravi. Sarebbe meglio se noi consiglieri comunali ci confrontassimo su come riorganizzare la polizia municipale: meno attenta a fare multe o a sedere
in ufficio». Replica Mascarin che la «destra
sociale e identitaria, come Montalbini ama
definirla, sconta ancora qualche deficit di
cultura democratica, nonostante Fiuggi e
altri passaggi depurativi. Ribadisco che a
Fano la violenza politica ha sempre un solo
colore, quello del neofascismo. Quando accetteremo tutti questa semplice verità, sarà
un giorno importante».
e 306 grammi di cocaina, 279
grammi di eroina, 2 chili e 646
grammi di hashish, 956 grammi di marijuana, 20 piante di
canapa indiana, 128 dosi di
metadone, 71 compresse e alcunemigliaia di flaconi e confezioni di medicinali anabolizzanti,
il tutto per un valore complessivo che supera di poco il milione
di euro. Soddisfacenti i risultati
anche sul fronte del recupero di
refurtiva e di automezzi rubati,
22, per un valore di almeno
200mila euro. L’attività di controllo sugli stranieri ha visto 31
persone proposte per l’espulsione, mentre sono stati 122 gli
stranieri denunciati in stato di
libertà e 63 quelli arrestati. L’attività del servizio di pronto intervento ha registrato poco più
di mille interventi e sono state
32 le proposte formulate dal
Comando per l’irrogazione di
misure di prevenzione (rimpa-
Alcuni skineads
trio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno) nei confronti di pregiudicati. Intenso
lavoro anche sul fronte della
sicurezza stradale: 63 le persone denunciate per guida in stato
di ebbrezza derivante dall’abuso di alcol o di stupefacenti;
1.613 le contravvenzioni elevate, per un totale di 385.397
euro. Numerosi anche gli interventi per incidenti stradali,
177, 6 dei quali mortali e 142
con feriti.
LA TRATTATIVA
Frenata sulla tassa di soggiorno
Lunedì l’incontro
tra amministrazione
ed associazioni
FANO - Tassa di soggiorno,
lunedì prossimo l’incontro risolutivo fra Amministrazione fanese e associazioni di categoria.
«Siamo intenzionati a non aumentare i tributi, soprattutto in
un periodo come questo», affermal’assessore Alberto Santorelli, aggiungendo però che la decisionedefinitiva deve considerare anche le esigenze del bilancio
comunale 2012. Si punta a preservare in primis la spesa per
«scuola e solidarietà». Questi
Santorelli: «Meglio ridurre le spese». Ma c’è ancora incertezza
Infuria il dibattito sulla tassa di soggiorno
stessi concetti sono stati illustrati dallo stesso Santorelli a Luciano Cecchini degli Alberghi consorziati e Amedeo Tarsi per
l’Associazione dei campeggi, ieri mattina durante un incontro
informale e interlocutorio in
Municipio. «Detto per inciso -
prosegue Santorelli - appartengo a un partito che rifugge la
politica degli aumenti alle tasse. Di conseguenza intendiamo
raggiungere il pareggio di bilanciooperando una riduzione dellaspesa, assessorato per assessorato. Monitoriamo la situazio-
ne e poi vediamo che cosa si
può fare. Resta comunque la
difficoltà a far quadrare i conti
e per questo motivo agli operatori di settore potrebbe essere
richiesto un contributo come
tassa di soggiorno, o sotto altre
forme, per garantire il livello
qualitativo dei servizi e dell’accoglienza offerti al turista». La
questione tassa di soggiorno
verràa una sintesilunedì prossimo, durantel’incontro in Municipio a Fano cui parteciperanno Santorelli, il sindaco Stefa-
no Aguzzi, il direttore provinciale di Confcommercio, Amerigo Varotti, e la collega di Confesercenti, Ilva Sartini. Il confronto intanto è andato avanti e
l’impressione è che, prima o
poi, i tempi di vacche magre
porteranno a istituire il nuovo
tributo. Meglio poi piuttosto
che prima, sembra dire Francesco Mezzotero, direttore di
Confcommercio a Fano: «Ripetiamo da tempi non sospetti
che sarebbe assurdo adottare la
tassa di soggiorno in questo
L’INDAGINE
FANO - La nutria dilaniata
dall’esplosione di un grosso petardo, qualche notte fa davanti
a un’abitazione nel quartiere
di Sant’Orso, potrebbe essere
un atto intimidatorio contro
un insegnante. Le indagini su
questorivoltante gesto, condotte dalla polizia municipale,
hanno imboccatouna pista precisa, che porta a un gruppo di
giovani che avrebbero già lasciato la scuola. Attribuire responsabilità precise sembra un
lavoro piuttosto complicato,
però gli accertamenti vanno
avanti.
Si è infatti in attesa di conoscere il parere del veterinario
sulla morte del grosso roditore,
che ha colonizzato i nostri corsi
Un petardo
d’acqua in questi ultimi anni.
Sembra che la nutria sia morta
primadell’esplosione e per cause naturali. Si escluderebbero
così atti di crudeltà verso l’animale, resta comunque la gravitàdell’episodio, gesto intimida-
Confesercenti
e consumatori
condividono
il pessimismo
FANO - Sconti già stracciati nei negozi di Fano, ieri al
primo giorno di saldi, ma la
gara al ribasso era di fatto
iniziata dopo il Natale. «I
prezzi sono stati subito abbattuti dal 30 al 50 per cento, mentre prima la media
iniziale era del 20 per cento:
anche questo è un altro segnale di grossa crisi», afferma Ilva Sartini di Confesercenti. «Siamo molto preoccupati per la stagione dei
saldi, dopo che i dati di
fatto hanno dimostrato la
giustezza delle nostre previsioni sul calo dei consumi
natalizi», incalza Sergio
Schiarolidi Federconsumatori.
Sartini assicura che anche i commercianti «non si
fanno grandi illusioni. L’abbigliamento ha ricevuto
davvero una bella botta,
adesso i fanesi possono però usufruire di tante occasioni. Si comincia a vedere
un po’ di gente nei negozi di
qualità medio alta, i più
ambiti, gli altri esercizi sono ancora piuttosto vuoti».
Schiaroli prende lo
spunto dalla stagione degli
sconti per fare alcune considerazioni sulla situazione
del commercio, sui consumi e sulla ripercussione della crisi sulla vita quotidiana
nella nostra città. «Siamo
favorevoli -dice -a liberalizzare gli orari di lavoro negli
esercizi commerciali. Capiamo che i piccoli negozi
possano trovarsi in difficoltà, ma i lavoratori avrebbero più tempo per fare acquisti in modo consapevole,
per valutare meglio il rapporto qualità-prezzo, altrimenti la fretta avvantaggia
la grande distribuzione, e
perpremiare i prodotti locali. Ne abbiamo tanti di ottimo livello. La telefonia e i
prodotti farmaceutici di
banco sono stati liberalizzati e guarda caso i prezzi
sono gli unici a diminuire».
Schiaroli conferma che
è «desolante» il quadro di
chi si affaccia agli sportelli
di Federconsumatori, auspica che siano evitate «speculazioni sul rincaro della
benzina» e conclude che la
crisi richiede «nuovi stili di
vita: consumi più consapevoli, più sobrietà, meno
sprechi». Qualche consiglio utile in tempo di saldi:
«Si preferiscano negozi che
dichiarino i tre prezzi, vecchio, nuovo e sconto. Che
non ingombrino la vetrina
con i cartelli e lascino vedere all’interno. Che cambino
le merci, separino ciò che è
in saldo da ciò che non lo è,
nonpratichino sconti eccessivi, accettino bancomat e
carta di credito».
O.S.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CERIMONIA
Nutria esplosa, gesto intimidatorio
torio o ripugnante ripicca che
lo si voglia definire.
Qualche notte fa la carcassa
di una nutria è stata smembratada un grosso petardo: l’esplosione intorno alle 3. Chi si è
affacciato a vedere che cosa
fosse successo, ha trovato davanti a sé brandelli dell’animale e schizzi di sangue sparsi sul
pianerottolo oppure lanciati
contro i muri o sulle auto in
sostalì vicino. «Rimango incredulo e indignato rispetto a un
gesto così barbaro»,aveva commentato l’indomani l’assesso-
momento, quando i listini dei
prezzi sono già stati comunicati. Il discorso può essere aperto,
ma per tempo, quindi da adesso al 2013, econ un’ottica diversa. Proponiamo una tassa di
scopo, che riguardi tutte le attività turistiche, non solo alberghi e campeggi». «Mai avuto
dubbi, siamo contrari alla tassa
di soggiorno», conclude Pier
Stefano Fiorelli, vice presidente di Confesercenti.
Via ai saldi
reLuca Serfilippi, che hainvitato gli abitanti della zona a collaborare con le indagini della
polizia municipale. Un gesto,
quello di chi ha dilaniato la
carcassa, cui ha fatto seguito
l’indignazione dei fanesi, anche nei dibattiti su Internet.
Le nutrie si sono insediate
da alcuni anni lungo il corso
del fiume Metauro e in città
possono essere osservate dai
ponticelli sul canale Albani.
Questo castorino divora piante acquatiche, fino a creare
squilibri dell’ambiente, e cau-
sa danni anche alle coltivazioni. Scava la sua tana negli argini dei fiumi e per questo motivo è ritenuto la causa di fontanazzi, infiltrazioni d’acqua durante le piene. La nutria è arrivata in Europa dal Sudamerica
come animale da pelliccia, fughe dagli allevamenti e liberazioni intenzionali hanno permesso la sua proliferazione nel
nuovo ambiente. È considerata tra le cento specie esotiche
più nocive al mondo.
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Si celebra la Veglia della Pace
Offerte destinate ai detenuti
FANO - La Diocesi di Fano celebra stasera la ventiduesima Veglia per la Pace. Alle 21 inizia nella Cattedrale la
preghiera preparata da Caritas diocesana e Azione cattolica diocesana. Collaborano Acli, Ufficio pastorale giovanile, Ufficio pastorale vocazionale, Ufficio pastorale sociale e del lavoro. La cerimonia religiosa sarà presieduta dal
vescovo Armando Trasarti e incentrata sul messaggio di
Papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale della Pace
2012, intitolato «Educare i giovani alla giustizia e alla
pace». Giovani saranno anche i testimoni della giornata:
Elisa Di Blasi, casco bianco in Albania con la comunità
Papa Giovanni XXIII, e Francesco Montanari, coordinatore del gruppo Fuoritempo di San Michele, parleranno
di pace e giustizia. Il ricavato dalle offerte della Veglia
sarà devoluto ai progetti di integrazione sociale a favore
dei detenuti nella casa circondariale di Fossombrone.
-MSGR - 14 PESARO - 36 - 06/01/12-N:
36
GIORNO
E NOTTE
IL MESSAGGERO
VENERDÌ
6 GENNAIO 2012
di MARCO DELLA FORNACE
Signoree signori, la Tombola. La reginaincontrastata dei giochi natalizi. Il colpo d’occhio è
meglio di qualunque statistica. Le decine di
persone che aspettano il proprio turno tra una
tavolata e l’altra e in alcuni casi anche fuori dai
locali, parrocchie, circoli o hotel che siano,
testimoniano una sola grande verità: se la Lotteria Italia è in crisi, la Tombola se la spassa. E se la
spassa chi gioca, anche a costo di bruciare in
poche ore euro su euro. Vuoi mettere la soddisfazione di portare a casa un prosciutto? Già,
perché sembrerà strano. Ma in molti, a detta
degli stessi organizzatori, piuttosto che vincere
l’ennesimo elettrodomestico per il quale in cucina non c’è più posto o il cesto con prodotti per le
pulizie, preferiscono il caro vecchio pezzo di
L’INIZIATIVA
Tombole, è qui la vera festa
obiettivo un bel prosciutto
A Santa
Veneranda
oggi
pomeriggio
tombola
per i più piccini
Iniziativa
della
parrocchia
di don Michele
Rossini
maiale: prosciutto in primis, senza disdegnare
lonze, salami e salsicce. Certo, nessuno sputa
sopra a un bel televisore all’ultimo grido o a un
viaggio per chissà dove. Ma quelli sono super
regali, di super tombole con troppa gente che
gioca e dove le probabilità di vittoria sono
piuttosto basse. E nessuno, questa sera alle 21.30
al ristorante da Rossi, nel centro storico di
Tavullia, disdegnerà la possibilità di accaparrarsi il casco di Valentino nella tombola di beneficenza organizzata dal Motosaraghina Team. Ma
come detto, da ogni parte di Pesaro c’è spazio per
una tombola, dal circolo Concordia di via Foscolo all’Hotel Flaminio, dalla parrocchia di Soria a
quella di Santa Veneranda, dovequesto pomeriggio alle 16 ci sarà addirittura una tombolata per i
più piccoli, con tanto di Befana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Re Magi in arrivo a Gradara
a Mondolfo e a Gabicce
Arrivano i Re Magi nel Castello di Mondolfo per la seconda
rappresentazione di Presepepaese, il presepio vivente che
anima il centro murato della Città a Balcone sul Mare. La
sacra rappresentazione, dalle 17,30 alle 19, al lume delle
fiaccole, proporrà oggi un itinerario ampiamente rinnovato
per conoscere luoghi insoliti e particolarmente suggestivi di
uno dei più grandi castelli del litorale adriatico. E a Gabicce
monte si ripeterà oggi dalle 15.30 la rievocazione della
Natività. Ogni particolare e ogni ambientazione sono stati
curati con pazienza e dedizione dagli abitanti dei Quartieri
di Gabicce Monte, Ponte Tavollo, Case Badioli e Gabicce
Mare. Verranno offerti castagne e vin brulè a tutti i
visitatori. A Gradara alle 16 arrivo dei Re Magi e presepe
medioevale, corteo storico con spettacolo mangiafuoco.
E non mancheranno anche le nonnine paracadutate
Tanta voglia di Befana
fra doni, calze e strenne
Numerose le manifestazioni a Pesaro e a Fano
di CHIARA BOIANI
e MARCO GIOVENCO
In centro storico e in periferia:
quest’anno la Befana raddoppia gli appuntamenti. I bambini di Pesaro la potranno incontrare oggi pomeriggio sia nella
tensostruttura allestita in piazza del Popolo, sia al centro civico 5 Torri. Giochi, dolcetti e
l’animazione di Pesaro Village
per chi si presenterà in piazza
alle 16.30. Musica, giochi e magie per chi sceglierà di trascorrere il pomeriggio dell’Epifania
(dalle 15 in poi) nella sede in
largo Volontari del Sangue. Nella tensostruttura verranno regalate ai più piccoli 300 calze
piene di caramelle e torroncini
da gustare e la merenda, distribuita dagli stand del festival del
cibo di strada, sarà per l’occasione a base di crostate alla marmellata e brownies al cioccolato.
Come l’anno scorso, verrà
riproposta invece domani dalle
16 fino a mezzanotte nel tendonein piazza del Popolo, la manifestazione Il mare d’inverno:
eventodal gusto retrò. «Rivivremo insieme - spiega Andrea
Thor Schianini,direttore artistico della kermesse – le atmosfere
degli anni ’60. Con il Blob Cinematic Theatre verranno mixati
dal vivo e proiettati su un maxi
schermo inuna sequenza davvero coinvolgente spezzoni di
film in bianco e nero, videoclip
di canzoni, fotografie, lampi di
luce e flash colorati. Mario Miclini di radio Deejay sarà con
noi per tutto il pomeriggio e alle
19.30 scatterà il Bay Watch Party con dj set e musica a tema».
All’evento sarà abbinata anche
la degustazione di pesce azzur-
ro organizzata dall’assessorato
comunale alTurismo. Ilsommelier Otello Renzi insegnerà a
tutti trucchi e ricette per cucinare i migliori piatti della tradizione pesarese, accompagnandoli
con un buon bicchiere di vino.
Spettacoli, animazioni e divertimento per bambini in tema con la festa anche a Fano.
Per il primo anno la Befana di
Tre Ponti debutta in piazza XX
Settembre, per poi proseguire
nel pomeriggio presso la storica
cooperativa in zona Chiaruccia. L’appuntamento è per le
9,30 in piazza XX Settembre: a
promuoverlo
l’associazione
Gente di Quinta, con il patrocinio del Comune di Fano e il
sostegno dell’ente carnevalesca. In programma giochi per
bambini, animazioni e dolciu-
Anche
a Pesaro
e Fano
numerose
iniziative
mi, per poi accogliere le befane
-tra le quali le miss-befane dell’agenzia Montanari Comunicazione- che arriveranno su due
ruote, a bordo delle rombanti
Vespe dei soci del Vespa Club
di Fano. Dalle 15 la festa prosegue a Tre Ponti e le befane
arriveranno dal cielo con paracadute. Calze in regalo a tutti i
bambini. Altro appuntamento
alle 18, nell’ex-chiesa Sant’Arcangelo in corso Matteotti 48
dovesarà presentato lo spettacolo teatrale «La Befana all’incontrario», a cura di Lucilla Monaco. Nel pomeriggio divertimentoanche aFenile con la tradizionale festa della befana e calze e
dolciumi per tutti i bambini. Al
Ciotola Cafè, in via Bovio, seconda edizione de «La festa
della scopa». A chi, fra le 20 e le
21, porterà la scopa più bella e
particolare al Ciotola Cafè riceverà simpatici premi messi in
palio dagli sponsor.
STASERA
A Urbania la vecchina
ci prova con la Lotteria
IN PROVINCIA
Tanti gli appuntamenti con la
Befana in tutta la provincia. A
Fermignano stamattina alle
10,00 arriveranno le befane in
piazza Garibaldi, dove sotto
l’albero di Natale di distribuiranno caramelle
aibambini. AGabicce Mare alle
16 «Arriva la Befana» nella Casa
delle Favole del
Mare, in via del
Porto. L’iniziativa è promossa dall’Avis. I bambini attenderanno la befana
che regalerà ad ognuno di loro
una calza. Inoltre oggi alle
15,30, verrà replicato il Presepe vivente. A Fossombrone dalle 16 si svolgerà lo spettacolo
tradizionale «Befana di Piancerreto» a spasso pere le vie
della città, con arrivo alle 17 in
corso Garibaldi e subito dopo
degustazione di dolcetti e vin
brulè gratuiti per tutti.Festa della Befana oggi anche a Montegrimano terme. Ricco il pro-
spettacolo musicale «La banda
degli Zulù». Alle 16,30 giocoleriacomica; alle mura del Castello proiezione di cortometraggi
animati realizzati dagli allievi
della Sezione Disegno animato
e Fumetto della
Scuola del Libro
e Liceo Artistico
di Urbino. Alle
17 spettacolo di
teatro di strada
«L’Ordalia dello
foco» e nell’ex
chiesa spettacolo di burattini.
Alle 18,30 concerto «Puer natus est» del coro Gaudium Vocis dell’Unione Roveresca. E
ancora tante golosità tipiche.Altre iniziative a Carpegna dove
alle 15.30 la pieve di San Giovanni Battista ospiterà Arriva
la Befana, alle 15 appuntamento a Serra Sant’Abbondio, a
Piobbico alle 15 all’oratorio di
Don Bosco. A Urbino invece la
festa della Befana si terrà domenica al Palasport a partire dalle
15,dedicata aibambini residenti e nati tra il 2004 e il 2009.
DaFossombroneaFermignano
un pomeriggio per tornare bambini
gramma di Piagge in tanti punti del paese. Tra gli altri, alle 15
Ristoro della Befana in via Roma con animazione, alle 15,30,
nell’ex chiesa, laboratorio creativo «Costruisci una befana da
passeggio», spettacolo itinerante di giocoleria comica; nel Ristoro della Befana, laboratorio
scientifico per ragazzi e adulti a
cura del Museo del Balì; all’Osteria del Campanile, spettacolo teatrale «Le avventurose
avventure del Bianconiglio»; all’Osteria del Guerriero Nero,
Befana
oggi
protagonista
URBANIAKLa Befana di Urbania
non mangia solo dolcetti. Oggi la
Befana mangia tipico e la Festa Nazionale della Befana si arricchisce
con numerosi stand dedicati alle specialità non solo locali ma anche regionali. Tra tutti saranno circa 120 gli
stand che si potranno visitare e assaggiare… Inoltre questa sera ci sarà la
diretta dalla Prova del Cuoco con
Antonella Clerici, per tre volte si
collegheranno con Urbania in occasionedella lotteria. La giornata inizierà dalle 10 al cortile del Palazzo
Ducale con «Il cortile delle tipicità» e
in Piazza Duomo con la mostra mercato dei prodotti tipici regionali. Tra
le varie proposte da segnalare «Il
Tipico di Verona» con degustazioni
gratuite di risotto al radicchio rosso.
Nel frattempo Befana avrà già consegnato doni a casa di ogni bambino:
una magia resa possibile grazie al
lavoro della Proloco Durantina alla
quale i genitori potranno rivolgersi
per organizzare un’Epifania indimenticabile per i loro bambini. Ma la
festa si fa preziosa anche per scoprire
le tradizioni e la bellezza di Urbania:
ogni giorno in collaborazione con
l’Ufficio Turistico del Comune visite guidate della città per scoprirne i
tanti tesori, dal Palazzo Ducale, sede
del Museo Civico e della Pinacoteca,
dove sono custoditi i famosi Globi
del Mercatore alla Chiesa dei Morti,
dove sono conservate 16 mummie
naturali, fino al Barco Ducale, l’imponente dimora di caccia dei duchi
Antonella Clerici
di Urbino, appena fuori dalla città.
Urbania, celebre per le sue ceramiche propone anche laboratori didattici per conoscere e imparare antichi
mestieri e prendere parte alle lezioni
di CerAmica Durantina curate dall’Associazione Amici della Ceramica. Ce n’è per tutti in questa nuova
edizione della festa Nazionale della
Befana che attira ogni anno circa 50
mila visitatori, un successo possibile
grazie al lavoro della ProLoco Casteldurante e del Comune di Urbania
con la collaborazione e il patrocinio
della Regione Marche, della Provincia di Pesaro Urbino e della Comunità Montana Alto e Medio Metauro.
C.R.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AL CINEMA SALA PER SALA
PESARO
ASTRA
Via Rossini, 82 - Tel. 0721.34139
Non pervenuto
LORETO
Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890
Emotivi Anonimi di Jean Pierr Ameris; con Benoit Poelvoorde,
Isabelle Carre, Lise Lametrie (commedia)
17.30-19.00-20.30
Lo schiaccianoci di Andrei Konchalovsky; con Elle Fanning,
Nathan Lane, John Turturro (fantastico)
15.30
MULTISALA METROPOLIS Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334
Sala1 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra
Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 15.30-17.50-20.15-22.30
Sala 2 Il gatto con gli stivali di Chris Miller; (animazione)14.30-16.3018.30-20.30
Sala 2 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert
Downey Jr (azione)
22.30
Sala 3 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De
Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia)
22.30
Sala 3 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell;
(animazione)
14.30-16.30-18.30-20.30
ODEON
Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707
J. Edgar di Clint Eastwood; con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts,
Josh Lucas (biografico)
15.00-17.30-20.00-22.30
SOLARIS
Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615
A
The Artist di Serge Hazanavicius; con Jean Dujardin, Berenice
Bejo, John Goodman (drammatico)
16.30-18.30-20.30-22.30
B
Almanya - La mia famiglia va in Germania di Yasemin Samdereli;
con Vedat Erincin, Fahri Ogun Yardim, Lilay Huser
(commedia)
16.30-18.30-20.30-22.30
C
Le idi di Marzo di George Clooney; con George Clooney, Ryan
Gosling, Philip Seymour Hoffman (drammatico)
20.30-22.30
C
Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guediguian; con Ariane
Ascaride, Jean Pierre Darroussin (drammatico)
16.30-18.30
UCI CINEMAS PESARO
Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960
Sala 1 Vacanze di Natale a Cortina Digitale di Neri Parenti; con Christian
De Sica, Sabrina Ferilli (commedia)
14.20-17.00-20.00-22.40
Sala 2 Il gatto con gli stivali 3D di Chris Miller
(animazione)
14.00-16.10-18.20
Sala 2 Finalmente la felicità Digitale di Leonardo Pieraccioni; con Leonardo
Pieraccioni, Ariadna Romero, Rocco Papaleo (commedia)20.3022.40-1.00
Sala 3 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert
Downey Jr (azione)
14.10-17.00-19.50-22.40
Sala 4 Capodanno a New York Digitale di Garry Marshall; con Robert De
Niro, Jessica Biel, Halle Berry (commedia)
14.30-17.15-20.00-22.40-00.50
Sala 5 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! Digitale di Mike Mitchell;
(animazione)
14.10-16.20-18.30-20.40-22.50-1.00
Sala 6 Immaturi - Il viaggio Digitale di Paolo Genovese; con Raoul Bova,
Ambra Angiolini, Ricky Memphis (commedia)
14.10-17.00-19.50-22.30-1.00
FANO
CITYPLEX POLITEAMA
via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389
Sala 1 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra
Angiolini, Ricky Memphis (commedia) 15.30-17.50-20.15-22.30
Sala 2 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie; con Robert
Downey Jr (azione)
22.30
Sala 2 Il gatto con gli stivali di Chris Miller
(animazione)
14.30-16.30-18.30-20.30
Sala 3 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De
Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia)
22.30
Sala 3 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell;
(animazione)
14.30-16.30-18.30-20.30
MALATESTA
via Mura Malatestiane, 1 - Tel. 0721.808677
J. Edgar di Clint Eastwood; con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts,
Josh Lucas (biografico)
15.00-17.30-20.00-22.30
MASETTI
Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244
Le nevi del Kilimangiaro di Robert Guediguian; con Ariane
Ascaride, Jean Pierre Darroussin (drammatico)
21.15
UCI FANO
Via Einaudi, 30 - Tel. 892960
Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell;
(animazione)
14.10-16.20-18.30-20.40-22.50
Sala 2 J. Edgar di Clint Eastwood;
con Leonardo Di Caprio, Naomi Watts,
Josh Lucas (biografico)
16.45-19.45-22.40
Sala 3 Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese;
con Raoul Bova, Ambra Angiolini,
Ricky Memphis (commedia)
15.30-17.50-20.10-22.30
Sala 4 Sherlock Holmes: Gioco di ombre di Guy Ritchie;
con Robert Downey Jr (azione)
14.10-17.00-19.50-22.40
Sala 5 Finalmente la felicità di Leonardo Pieraccioni; con Leonardo
Pieraccioni, Ariadna Romero, Rocco Papaleo (commedia) 22.40
Sala 5 Il gatto con gli stivali 3D di Chris Miller;
(animazione)
14.00-16.10-18.20-20.30
Sala 6 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti;
con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis
(commedia)
15.15-17.45-20.15-22.40
ACQUALAGNA
A. CONTI
Riposo
Per comunicazioni e variazioni Fax 06.44256550 email [email protected]
P.zza Maffei - Tel. 328.1115550
CANTIANO
NUOVO FIORE
Via IV Novembre, 14
Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De
Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia)
21.15
PERGOLA
CAPITOL
Chiuso per lavori
Via Don Minzoni, 4 - Tel. 0721.734774
PIANDIMELETO
MAGI
Non pervenuto
Via Giovanni XXIII, 42 - Tel. 0722.721381
URBINO
DUCALE
Via Budassi, 13 - Tel. 0722.2413
Sala 1 Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può! di Mike Mitchell;
(animazione)
16.00-18.00-20.00-22.00
Sala 2 Vacanze di Natale a Cortina di Neri Parenti; con Christian De
Sica, Sabrina Ferilli, Ricky Memphis (commedia)
16.00-18.00-20.00-22.00
NUOVA LUCE
Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059
Immaturi - Il viaggio di Paolo Genovese; con Raoul Bova, Ambra
Angiolini, Ricky Memphis (commedia)
17.30-21.15
-MSGR - 14 PESARO - 47 - 06/01/12-N:
47
IL MESSAGGERO
VENERDÌ
SPORT 47
6 GENNAIO 2012
Calcio Serie B Il campionato riparte con l’ultima di andata. I bianconeri affrontano lo squadrone veneto
Ascoli, senza paura contro il Padova
Il capitano Di Donato ai tifosi: «Tutti al Del Duca, uniti possiamo salvarci»
di BRUNO FERRETTI
il lusso di portare in panchina quarto sarebbe stato Giovanni- che vorremmo che il Del Duca
ASCOLI K Dopo 20 giorni di l’ex genoano Milanetto. Perl’A- ni ma è infortunato). Sul fronte tornasse ad essere il punto di
sosta per le festività di fine scoli, insomma, un avversario opposto c’è solo il finlandese forza dell’Ascoli, quel fortino
difficilmente espugnabile che
anno riparte oggi il campionato davvero tosto da affrontare con Portin, ma in panchina.
L’appello del capitano. Alla ha messo paura anche alle grandi serie B con l’ultima giornata la massima attenzione.
di andata e prima partita del
Pederzoli, Soncin e Faisca vigilia il capitano Di Donato, a di squadre».
nuovo anno. La pausa è stata ex. Sono tre gli ex del Padova: nome di tutta la squadra, ha
«Noi sentiamo che si è ricrecertamente utile per i biancone- Pederzoli, Faisca e Soncin (il rivolto un appello. «Ci rivolgia- ato un forte entusiasmo Kagmo con forza a tutti quei tifosi
ri di Silva che nelle ultime partiche da un po’ di tempo disertate hanno speso tante energie sia
no lo stadio facendo sembrare
ASCOLI
fisiche che mentali e avevano
surreale l’atmosfera che respibisogno di riprendere fiato. Ma
riamo quando scendiamo in
il riposo ha giovato a tutte le
PADOVA
campo. Conosciamo bene l’afsquadre, compreso il Padova
ASCOLI (5-3-2): Guarna; Gazfetto che la gente nutre per
che oggi scende al Del Duca
zola, Andelkovic, Peccarisi,
l’Ascoli e molti di noi hanno
(ore 15).
Faisca, Pasqualini; Sbaffo, Pevissuto il pubblico delle grandi
Causa i 7 punti di penalità
derzoli, Di Donato; Soncin,
occasioni. E’ proprio perché col’Ascoli è fanalino di coda a
Falconieri. A disposizione:
nosciamo
queste
potenzialità
quota15,unomeMaurantonio, Ciofani, Tambuno della Noceririni, Parfait, Vitiello, Papa Waina, tre del Gubgo, Beretta.
bio, mentre LiAllenatore: Silva.
vorno e Modena
PADOVA: (4-3-3): Pelizzoli;
sono a 20. Se riuDonati, Schiavi, Legati, Renscissero a centrazetti; Bovo, Italiano, Cuffa; Cutolo, Ruopolo, Lazarevic. A
re la seconda vitdisposizione: Perin, Portin,
toria casalinga
Trevisan, Milanetto, Jidayi,
(dopo quella col
Hallenius, Succi.
Bari) i bianconeAllenatore: Dal Canto.
ri chiuderebbero
Arbitro: Giacomelli di Triel’andata a 18 con
ste (assistenti Posado e Aruna prospettiva
giento; quarto ufficiale Giorcertamente migetti).
gliore in chiave
Stadio: «Del Duca» di Ascoli,
salvezza. Il Gubore 15.
(Foto SPOT)
bio oggi ospita il La curva sud dello stadio Del Duca roccaforte del tifosi binconero
Bari dell’ex trainer Torrente, la Nocerina se la
LA VIGILIA DEL MISTER
vede col Pescara di Zeman.
Compito difficile anche per il
Modena (a Verona) e il Livorno
nel derby toscano a Grosseto.
Torna Guarna, due dubbi.
Frai pali rientra iltitolare Guarna dopo la doppia squalifica (è
stato ben sostituito da Maurantonio). Un dubbio in difesa fra
Ciofani e Andelkovic (ristabili- ASCOLI K «Abbiamo lasciato
ambizioni. Dovremo perciò fato dopo lunga assenza), uno in il campionato in un buon more attenzione. Però -sottolinea
attacco fra Falconieri e Papa mento, speriamo di riprendere
Silva- a prescindere dall’avverWaigo che ha avuto problemi subito la strada interrotta».
sario che avremo di fronte noi
muscolari. Possibile staffetta Questolo stato d’animo di Masci troviamo nella condizione di
fra i due.
non poter sbagliare. La classifisimo Silva a poche ore da AscoCorazzata veneta. Quinta in li-Padova. E’ l’ultima del giroca ci impone di fare punti per
classifica, la squadra veneta a ne di andata ma per i bianconeridurre ancora di più il distacco
dicembre ha accusato una fles- ri non è un giro di boa: anzi,
dalle dirette concorrenti e masione ma resta una delle più psicologicamente rappresenta
gari agganciarne qualcuna. Per
forti del campionato con un la prima tappa di una lunga
riuscirci dovremo tirare fuori
organico di prima qualità e tan- volata salvezza. «Un sorta di
una prova d’orgoglio, sempre
ticalciatori di serie A.Nel Pado- girone di ritorno prolungato di
partendo da una base di umiltà
va, che ha effettuato un maxi una partita. Per questo spero
perché, come detto, il Padova è
ritiro a MilanoMarittima, man- anche nei tifosi -prosegue l’alleun avversario molto scomoca Cacia (squalificato) ma il natore- il loro incitamento po- L’allenatore Massimo Silva
do». Per la formazione Silva
potenziale offensivo è garanti- trebbe darci quel qualcosa in
resta sulle generali: «Il 3-5-2 è
toda Ruopolo, Cutolo e Lazare- più. Didecisivo. Sento che si stanno ricompattan- per noi ormai un modulo collaudato, assimilato
vic. L’uomo guida del centro- do e tocca a noi dar loro la spinta decisiva». E in nei meccanismi dai miei giocatori e non c’è
campo è Italiano. L’allenatore
effetti sembra che il pubblico si stia riavvicinan- motivo di cambiare». Il tecnico è però sulle spine
Dal Canto, che oggi torna al
per le condizioni di Papa Waigo: «L’attaccante è
modulo 4-3-3, può permettersi do al Del Duca e oggi si potrà forse vedere sugli recuperato. Mi resta comunque il dubbio se
spalti la prima degna cornice della stagione che
possa tenere o no tutta la gara visto che non si è
finora ha registrato un bilancio di presenze di allenato molto negli ultimi tempi». L’impressiocerto non all’altezza della storia bianconera. «Ci ne è che alla fine il senegalese possa anche partire
aspetta un impegno difficile contro una squadra dalla panchina e subentrare a gara in corso.
forte come il Padova, costruita per tentare la
M. Nor.
scalata alla A e che non ha mai nascosto le sue
© RIPRODUZIONE RISERVATA
giunge Di DonatoK lo stesso
entusiasmo che lo scorso anno
ci ha trascinati alla conquista
della salvezza. Quest’anno l’impresa non è meno facile, ma
siamo caricati e convinti di potercela fare anche stavolta, insieme ai nostri tifosi. E quale
Mercato
Chiricò chiesto
alLanciano
IlCittadella
vuoleRomeo
migliore occasione per ricreare
un ambiente incandescente già
nella partita col Padova? Ci
piace concludere con la frase di
un tifoso: Chi aspetta il tramonto dell’Ascoli non vedrà mai
l’alba».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rientra Guarna
Possibile staffetta
tra Falconieri
e Papa Waigo
L’esterno Chiricò (21 anni)
Di Donato e Pederzoli, pilastri del centrocampo bianconero
La carica si Silva: «Serve una prova d’orgoglio»
«Avversario forte, costruito per andare in serie A, ma noi non possiamo sbagliare»
ASCOLI K Per sostituire
Boniperti (che va al Carpi
con il nulla della osta della
Juventus) l’Ascoli punta
su Cosimo Chiricò, esterno mancino prestato dal
Lecce
al
Lanciano.
Chiricò, che proprio ieri
ha compiuto 21 anni, è
stato con Silva alla Virtus
Casarano in serie D. La
conferma della trattativa
arriva
da
Lanciano.
«Chiricò piace a diverse
squadre fra cui Ascoli, Ternana e altre Kha detto il
diesse LeoneK E’ un giocatore sul quale puntiamo e
vorremmo tenerlo con noi
fino al termine del campionato. Vedremo nei prossimi giorni». Il Lecce, titolare del contratto di Chiricò,
è pronto a dare l’ok per il
trasferimento all’Ascoli
ma il Lanciano vuole una
contropartita. Nel club
abruzzese giocano in prestito tre giovani bianconeri: i centrocampisti Capece
e Margarita, il difensore
Rosania. L’Ascoli potrebbe trasformare il prestito
di uno dei tre (Margarita)
in comproprietà, visto che
Capece e Rosania al termine del campionato dovrebbero rientrare al club bianconero. E su queste basi si
sta operando. Chiricò è un
esterno molto agile e dotato di buona tecnica, uno
capace di saltare l’avversario in dribbling. Silva lo
conosce bene.
Il Cittadella, che già nel
mercato estivo aveva mostrato interesse per Romeo, si è rifatto avanti con
AscolieSampdoria perl’attaccante.
L’operazione
può andare a buon fine e in
quel caso l’Ascoli sostituirà Romeo con un altro attaccante dalle caratteristiche simili. Al Santarcangelo (Seconda divisione) piace il terzino sinistro Tamburini che potrebbe riavvicinarsi alla sua Romagna.
B. Fer.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ECCELLENZA
SECONDA DIVISIONE
Cingolana alla Disciplinare
per la bomba carta di Cagli
Tegola sul Fano, Piccoli disponibile solo a fine febbraio
di ROBERTO CRUCIANI
no ed è ancora in cura. AbbiaCINGOLI K L’avvicinamento mofiducia nella giustizia sportialla sfida con la Fermana che va e presenteremo ricorso alla
domenica aprirà il girone di Commissione Disciplinare Territorno, non è certo a cuor legge- ritoriale».
Archiviato, per il momento,
ro per la Cingolana il cui ricorso
presentato in merito ai fatti di il dopo-Cagli l’attenzione è riCagli è stato respinto. Visibil- volta alla gara con la capolista
mente contrariato il tecnico Er- Fermana. «Ci prepariamo, comanno Carassai: «E’ stata una me sempre, con la massima attenzione cusentenza
a
rando al memio avviso
glioogniaspetvergognosa
to. La FermaKaffermasenna è fortissiza tanti giri di
ma: ha un
paroleK che
grande grupcrea un precepo, costruito
dente pericoper vincere,
loso. A questo
un grande tecpuntotutti ponico cui faccio
tranno tirare
i miei compliqualsiasi comentieunamsa, basta che
bienteeccezionon avvenga Il trainer Ermanno Carassai
nale. Di certo
nel rettangolo
ha maggiori
di gioco. Non hanno considerato che a Cagli le panchine sono pressioni rispetto a noi ma sarà
integrate nella tribuna. A causa durissima per noi, anche perché
di quello scoppio non ho potuto abbiamo qualche problemino».
utilizzare ben tre giocatori in Il tecnico infatti dovrà fare i
panchina perché storditi, tra conti con le squalifiche di Maccui Gambini che non ha ancora cari e Klekqa, l’indisponibilità
ripreso ad allenarsi. Il ragazzo di Cacciamani mentre è in dubha rischiatodiperdere un timpa- bio Lorenzo Gigli.
Sarà sottoposto ad artroscopia al ginocchio. Sul mercato continua la caccia a Marinucci Palermo e in alternativa a Sogus
di ANDREA AMADUZZI
FANO – Tolto Urbinati, che
continua a progredire ma a
questo campionato non ha ancora potuto iscriversi, nell’Alma che comincerà l’anno e il
ritorno contro la Vigor Lamezia l’unico assente sarà Piccoli,
fuori ormai dal 20 novembre e
a questo punto indisponibile
almeno fino alla fine di febbraio.In queste ore è infatti definitivamente prevalso l’orientamentoa sottoporre adartroscopia il ginocchio che sta limitando l’ex cesenate. Un intervento di pulizia di cui si attende
ormai solo di definire contesto
e data, con tempi di recupero
stimati, sulla carta, intorno al
mese e mezzo. La perdita è
pesante ma non sembra poter
deviare la politica di mercato
del club granata, che resta su
Marinucci Palermo almeno fino alla prossima settimana e
nel frattempo prova a vedere
se in giro ci sia uno che ne
riproduca almeno in parte le
caratteristiche, premesso che
l’identikit potrebbe calzare abbastanza a Sogus del Carpi.
Anche lui al momento è considerato incedibile, ma non è
detto che la valutazione sia
TorneigiovaniliaCorridonia
Castel di Lama e Castelferretti
Epifania all’insegna di torneidi calcio giovanile. A Corridonia si conclude il «1˚ Torneo della Befana» per Giovanissimi fascia B. L’Atletico
Biscubio ne organizza uno
per Pulcini misti (7˚ Meeting
di Capodanno-Memorial
Mancioli). A Castel di Lama
l’Atletico Truentina cura invece lo svolgimento del «1˚
Torneo della Befana» riservato alla categoria Pulcini
misti. Domenica in campo
gli Esordienti 1˚ e 2˚ anno per
il «Torneo vacanze di Natale» organizzato dalla Castelfrettese.
L’allenatore
del Fano
Baldassarri
(Foto
TONI)
Piccoli fuori fine al termine di febbraio
definitiva e per questo il Fano
resta vigile.
La Vigor Lamezia ha invece firmato Franchino, ventenne terzino destro di scuola Toropescato nel Melfi, eCostantino non dovrebbe perdere tem-
po a farlo debuttare. Il ruolo è
senza padrone dopo che Sinicropisi èfatto male e Rondinelli è incappato in una nuova
squalifica. Fuori causa da un
po’ anche Mangiapane, tutto
estro e sinistro, resta dadecide-
re se insistere con il 4-2-3-1
oppure virare sul 4-3-3, con
Lattanzio, Mancosu e De Luca
(15 gol in tre) a formare la
prima linea e Cane a congiungersi eventualmente ai mediani Giuffrida e Cerchia. In can-
tiere c’è almeno un’altra operazione di mercato per difendere
un posto nei playoff, magari
provare a migliorarlo e comunque non mettere minimamente a repentaglio
un girone d’andata sopra le righe.Leprime dodici partite senzaperdere,tresolesconfitte intutto,laseconda miglior difesa del
lottoeunostraordinario rendimento casalingo
(lì 25 punti dei
37 totali, più di
tutti) hanno consentito ai biancoverdi di collocarsi sulla stessa
linea di formazioni teoricamente più attrezzate come la
Paganese e il Catanzaro, battuto nel recupero prenatalizio e
cosìagganciato. Con tresuccessi nelle ultime quattro metabolizzato senza conseguenze il
passo falso di Perugia e intatti i
presupposti per fare bene anche nel ritorno. Se da Fano in
poi, dipende anche dall’Alma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fondato nel 1885
VENERDÌ 6 gennaio 2012 | Anno 127 - Numero 4 € 1,20 | 2.590.000 lettori (dati Audipress 2011/II) | www.ilrestodelcarlino.it
Nomi eccellenti nell’inchiesta
Nullaosta per stranieri:
via agli interrogatori
· In Cronaca di Pesaro
IL COMMENTO
di FRANCO CANGINI
RESA DEI CONTI
CON L’EUROPA
L
A PARTENZA a
sorpresa enfatizza la
missione affidata a
Mario Monti, commesso
viaggiatore di una
rinnovata affidabilità
italiana. La sua agenda è
fitta di appuntamenti, ma il
risultato della missione
dipende dall’ascolto che gli
riuscirà di ottenere da
Angela Merkel. E’ ironico
che al più “tedesco” dei
governanti italiani tocchi il
compito di arginare la
poderosa pressione della
Germania per una Europa
“tedesca”. Che l’ascesa di
Monti a Palazzo Chigi sia
stata fortemente
sponsorizzata dalla
signora cancelliere è un
segreto di Pulcinella. Ma se
lo ha fatto per disporre di
un’altra pedina nel suo
gioco europeo è possibile
che rimanga delusa. Per
quanto ammiratore della
disciplina e efficienza
tedesche, il gioco delle parti
– per cui si è ciò che si
rappresenta – obbliga il
capo del governo italiano a
unire i suoi sforzi a quelli
dei molti membri
dell’Unione che non
reggono il passo cadenzato
imposto da Berlino al
risanamento economico. E’
come opporre l’idea di una
“Germania europea”, già
alla base della stessa
moneta unica, alla
prospettiva di una “Europa
tedesca”.
[Segue a pagina 5]
La Lotteria Italia
non fa più sognare
Flop dei biglietti
Servizi · A pagina 10
Borsee titoli, nuovabufera
Milano la peggiore: -3,65%. Vola lo spread. Allarme Ue per la crisi ungherese
e altri servizi
Blitz a sorpresa di Monti a Bruxelles. Oggi vertice con Sarkozy GOZZI
· Alle pagine 4 e 5
ROMA PADRE E BIMBA UCCISI DA UN SOLO COLPO. PECHINO PROTESTA
BIANCHI, NATOLI e commento
di BASSINI · Alle pagine 2 e 3
I soccorsi alla nonna della piccola
Joy, la bimba cinese di 9 mesi
(sopra) uccisa insieme al papà. La
Cancellieri: «Lo Stato è presente»
Disoccupati,
a casa
un terzo
dei giovani
L’ANALISI
di GIUSEPPE TURANI
MASTRANTONIO, GRASSI e commento di PARSI · Alle pagine 14 e15
di LORENZO GIRELLI
B
9 771128 674503
Ragazzi penalizzati,
va meglio agli over 55
BONASI · A pagina 6
Obama taglia «IO, IL BENZINAIO PIÙ CARO D’ITALIA»
ENVENUTI dal benzinaio più caro d’Italia, forse più caro del
la difesa
mondo. Siamo nell’area di servizio Piceno Ovest della compagnia
Shell, lungo la corsia sud dell’A-14, nel territorio comunale di
«Ma restiamo Campofilone,
in provincia di Fermo. Qui un litro di benzina costa la
bellezza di 1,865 euro, mentre per uno di gasolio ce ne vogliono 1,757.
i più forti»
Considerando la capacità del serbatoio di una vettura di classe media,
20106
Esplode la polemica
dopo il blitz del fisco
Cortina
si ribella:
chiediamo
i danni
Asia e Pacifico le priorità LA STORIA
PIOLI
· A pagina 22
Pesaro
circa 45 litri, i conti sono presto fatti. Per un pieno di benzina bisogna
tirar fuori dal portafoglio un patrimonio: 84 euro, 80 per il diesel. Quasi
10 euro in più rispetto ad altre zone d’Italia.
Ma Aristide Corazzi, il gestore, riminese trapiantato da vent’anni e più
in questo angolo di Fermano, alza le mani. «Le nostre responsabilità
sono praticamente nulle» si difende.
[Segue a pagina 19]
MA NON SARÀ
L’APOCALISSE
· A pagina 4
••
4
PRIMO PIANO
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
CERISCIOLI & LA TRIPLICE
SIMONA RICCI: «PUNTO
DI PARTENZA PER IL
CONSIGLIO COMUNALE»
«CHI PIU’ HA, DEVE
PAGARE». «BENE
I FONDI ANTI CRISI»
I sindacati a braccetto con il Comune:
«Purché si faccia la lotta all’evasione»
Firmato pre-accordo: «Per garantire i servizi ed i ceti più deboli»
ASSE
DI FERRO
Il sindaco e
l’assessore al
Bilancio con i
rappresentanti di Cgil,
Cisl e Uil alla
firma della
pre-intesa
sulle
politiche
comunali di
bilancio.
Ceriscioli
ottiene un
autorevole
avallo per
l’aumento
delle tasse
DIFFICILE ragionare sul futuro
quando nelle casse vengono a
mancarti 13 milioni di euro. Parte da qui lo sforzo dell’amministrazione comunale e dei sindacati: dalla fatica per cercare di far
quadrare i conti del Comune,
mantenendo tutti i servizi invariati il più possibile. Per questo si sono incontrati e hanno per la prima volta elaborato una pre-intesa
sulle politiche di bilancio in vista
del prossimo consiglio comunale
in cui verranno discussi i macrobiettivi. «E’ una cornice dentro la
quale il consiglio comunale potrà
epsrimersi», dice Simona Ricci
della Cgil. «Ci siamo incontrati in
itinere, visto anche le diverse manovre governative che hanno riguardato il Paese», ha sottolineato l’assessore al Bilancio Antonello Delle Noci. Che spiega come
«l’intento di sindacati e amministrazione sia quello difendere i servizi». Ma non solo. Perché sono
tanti i punti «ineludubili». «Verranno mantenuti i fondi anticrisi
— spiega Simona Ricci — per i lavoratori in difficoltà, pensando però di rendere più agevole l’accesso
agli stessi. Entro il 30 giugno si
provvederà poi ad applicare l’Isee
lineare, bloccando per tutto il
2012 le tariffe e le rette dei vari servizi». Inoltre: «Per rendere più efficiente la macchina organizzativa — ha spiegato — il Comune attiverà una gestione associata dei
servizi tra le diverse amministrazioni locali, soprattutto nelle politiche tributarie e di contrasto
all’evasione fiscale. Nell’applicazione di queste norme il Comune
dovrà contenere la tassazione sulla prima casa, non superando l’aliquota minima». E leggendo punto per punto l’intesa che sono andati a firmare con il Comune, Umberto De Simoni della Cisl ammette: «Se da una parte siamo preoccupati per la situazione econo-
mica, dall’altra siamo soddisfatti
dell’accordo che va a salvaguardare i redditi più bassi». Gli fa eco
Riccardo Morbidelli della Uil:
«L’intesa è stata raggiunta — dice
— dopo che ci siamo incontrati
fra noi sindacati. Per fortuna è stato nel tempo costruito un sistema
di welfare che oggi regge perché
VIA LIBERA ALLE TASSE
«L’Ici sulla prima casa al
minimo». Il sindaco: «Non
possiamo che aumentarle»
sono state fissate linea guida ancora attuali». Un punto findamentale, che nell’intesa non c’è ma che
diventa determinante, soprattutto dopo che il governo Monti ha
abrogato il Consiglio tributario, è
la lotta all’evasione: «Sarà determinante — continua Morbidelli
— fare la lotta all’evasione e sco-
prire chi usufruisce ingiustamente di vantaggi nei servizi».
L’ATTENZIONE rivolta ai redditi più bassi porta inevitabilmente a far pagare di più di ha di più:
«So che chiediamo dei sacrifici ai
pesaresi — spiega il sindaco Luca
Ceriscioli — ma in questo momento di difficoltà è giusto che ci
sia collaborazione e chi ha più risorse paghi di più». Per quanto riguarda la lotta all’evasione: «Quella si è sempre cercata di fare —
ammette Ceriscioli — e quando
l’Ici era controllata dal Comune
c’era un quadro della situazione
più chiara, inevitabilemente c’era
più equità». E per quanto riguarda gli emendamenti proposti da
Ippaso e Nardelli del Pdl, Delle
Noci e Ceriscioli seguono la linea
del capogruppo Pd: «Apprezziamo molto, perché invece di assumere un atteggiamento demagogico hanno preso una posizione di
responsabilità».
Margherita Giacchi
Tassa di soggiorno
Fli è preoccupato:
«Una scelta
davvero brutta»
«SE l’atteggiamento
dell’amministrazione
comunale per il 2102 è
quello che vediamo
espresso in alcuni
interventi come quello
sulla tassa di soggiorno,
possiamo presupporre
che sarà un anno difficile
ed impegnativo». E’
questa la sensazione di
Futuro e Libertà.
«L’imposizione di tasse
— dice Fli — sta a
significare che non si ha
la cognizione della reale
situazione in cui versano
oggi gli imprenditori,
senza il quale contributo
non vi puo’ essere
economia, lavoro e
benessere. Fa sorridere il
fatto che non si capisca
la differenza tra il
turismo di Roma e quello
di Pesaro. Parlare in
modo semplicistico di un
euro al giorno —
continuano i finiani —
non è altro che il modo
piu’ subdolo di far
passare un prelievo
forzato per una misera
offerta. In questi giorni ci
siamo confrontati con
alcuni piccoli albergatori,
e lo scenario è tutt’altro
che quello descritto da
Ceriscioli. Pensate che
un piccolo albergo di 30
camere, che lavora
stagionalmente che
applica prezzi irrisori per
poter occupare le
camere, e con dei
margini bassissimi,
dovrà versare circa 80
euro al giorno, per vedere
ridotto il proprio esiguo
margine a fine stagione
di circa 10 mila euro.
Perché questo onere
aggiuntivo?
Per dare la possibilità,
magari la prossima
estate, di fare un’altra
bella Festa del Pd a
Pesaro?
E’ vergognoso. E’
vergognoso, e credo sia
deludente per i cittadini
che hanno dato a
Ceriscioli la guida della
propria città, vedere che
la sua giunta è priva di
iniziativa politica, e trovi
nell’arroganza delle
imposizioni l’unico modo
di gestire Pesaro.
Una proposta politica si
sarebbe dovuta basare
sull’investimento in una
iniziativa turistica
dell’amministrazione
comunale — conclude
Fli — che avrebbe fatto
anticipare o prolungare il
periodo stagionale di
alcune settimane».
11
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
••
TEATRO DELLA FORTUNA I GIORNI DI HAPPY DAYS
Sono 21 i ragazzi dai 16 ai 23 anni che balleranno, canteranno e
reciteranno al Teatro della Fortuna venerdì 13 gennaio, alle 21, nel
musical «Tonight Mamma Mia!». Lo spettacolo, proposto
dall’associazione culturale giovanile «Happy Days», è stato
realizzato da Caterina Maggini, con Fabrizio Bartolucci che ha
curato il laboratorio teatrale. «Vogliamo festeggiare il primo anno
dell’associazione Happy Days», ha detto Maggini. Biglietti in
vendita al botteghino del Teatro della Fortuna da domani.
CARABINIERI IL BILANCIO DDEL 2011, I REATI SONO IN AUMENTO
FESTA IN PIAZZA DALLE 9,30
Spaccio di droga, alcol, furti
Duecento arresti in un anno
La befana oggi
arriva in Vespa
e regala cioccolato
a mille bambini
Cento persone in più denunciate, controlli a tappeto
GENEROSI Un momento
della consegna degli oli
DUECENTO persone finite in
manette, oltre mille quelle denunciate e ben cinque chilogrammi
di droga sequestrati. Sono solamente alcuni dei numeri che hanno caratterizzato il 2011 dei carabinieri della Compagnia di Fano
diretta dal comandate Cosimo
Giovanni Petese. Un 2011 particolarmente intenso in cui i militari
dell’Arma si sono distinti soprattutto per la lotta al traffico di sostanze stupefacenti. Durante l’anno appena trascorso sono stati
55.290 gli automezzi controllati e
65.706 le persone identificate in
occasione dei servizi di controllo
del territorio. I servizi di carabiniere di quartiere messi in campo
nel centro storico di Fano sono
stati 350. Nel periodo estivo, al fine di garantire maggiore tranquillità e sicurezza lungo il litorale e,
in particolare nella zona lido di
Fano, alle «normali» pattuglie si è
aggiunta la stazione mobile ed il
maggior presidio ha evitato che si
verificassero fatti di particolare rilievo in quella zona. Rispetto al
2010 sono aumentati gli arresti,
che da 193 sono passati a 204 del
2011. Le persone denunciate sono state 1.124 (erano 1.041 nel
2010).
OPERA PADRE PIO
RECUPERATI 22 automezzi rubati e refurtiva per oltre 200.000
euro. Importanti risultati sono stati ottenuti nell’attività tesa a contrastare il fenomeno dello spaccio
di sostanze stupefacenti. Aumentati anche gli arresti per spaccio:
sono stati 61 contro i 50 del 2010,
mentre sono stati 101 i soggetti denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (erano 75 nel
2010). Le persone segnalate quali
Olio per i poveri
della mensa:
Olea ha donato
trecento bottiglie
IMPEGNO PER LA SICUREZZA Cosimo Giovanni Petese comanda la
Compagnia di Fano dei Carabinieri, protagonista di brillanti operazioni
I NUMERI
Ben 350 servizi in centro
Refurtiva per 200mila euro
e chili di sostanze stupefacenti
consumatrici di sostanze stupefacenti sono state 66. In totale i carabinieri del comandante Petese
hanno sequestrato 2,306 kg di cocaina, 279 grammi di eroina,
2,646 kg di hashish, 956 grammi
di marijuana, 20 piante di canapa
indiana, 128 dosi di metadone, 71
compresse, alcune migliaia di flaconi e confezioni di varie specialità medicinali anabolizzanti. Il tutto per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Per quanto riguarda l’attività di controllo
sugli stranieri, sono stati 31 quelli
proposti per l’espulsione (molti
dei quali effettivamente espulsi
grazie alla collaborazione con la
Questura di Pesaro e Urbino nel
servizio di accompagnamento degli stranieri ai centri di identificazione ed espulsione). Sono 122 gli
stranieri denunciati in stato di libertà e 63 quelli tratti in arresto.
L’attività del servizio di pronto intervento ha registrato oltre 1.000
interventi. Le persone denunciate in stato di libertà per guida in
stato di ebbrezza derivante
dall’abuso di alcol o dal consumo
di sostanze stupefacenti sono state 63, con ritiro delle patenti di
guida. Le contravvenzioni al codice della strada elevate sono state
1.613 per l’importo di euro
385.397. Sono stati 177 gli interventi per incidenti stradali, dei
quali6 mortali e 142 con feriti.
SONO più di 300 le
bottiglie d’olio che Olea ha
donato, ieri mattina, alla
Mensa di San Paterniano
dell’Opera «Padre Pio». Un
regalo solidale che i
rappresentanti
dell’associazione hanno
voluto fare quasi in
sordina. «Tra gli obiettivi
dell’Olea — ha spiegato
Ettore Franca, presidente
— c’è quello di far
conoscere l’olio del nostro
paese. Abbiamo pensato di
far apprezzare le
caratteristiche di questo
prodotto agli ospiti della
Mensa». La donazione
proviene dai tanti concorsi
che l’associazione
promuove durante l’anno
«e rappresenta — ha
aggiunto Franca — il
“meglio del meglio”
dell’olio preveniente da
tutta Italia». Presente al
momento della consegna
delle casse contenenti le
300 bottiglie degli
altrettanti produttori,
anche il vescovo di Fano
monsignor Armando
Trasarti, che ha chiesto
informazioni sull’olio e
sulla coltivazione degli
ulivi, e Gabriele Darpetti,
presidente associazione
San Paterniano.
MISS IN VESPA vestite come la
più famosa delle «vecchine», calze regalo per almeno mille bambini, cioccolata calda gratis e solidarietà. Sono gli ingredienti della festa della befana che prenderà il
via al mattino in centro storico
per poi spostarsi nel pomeriggio a
Tre Ponti.
Gente di Quinta, con il patrocinio del Comune ed il sostegno della Carnevalesca, ha organizzato
per questa mattina una simpatica
iniziativa che inizieranno alle
9,30 in piazza XX Settembre con
giochi per bambini, dolciumi e
momenti di animazione. Le befane, ci saranno alcune Miss
dell’agenzia Montanari Comunicazione, saliranno a bordo delle
vespe del Vespa Club Fano ed arriveranno intorno alle 11 in piazza dove regaleranno calze di dolciumi ai bimbi presenti. Stefano
Ceresani del Caffè del Pasticciere,
come sempre molto sensibile
quando si tratta di partecipare ad
iniziative pubbliche, regalerà invece oltre 500 litri di cioccolata
calda. A margine dell’iniziativa
quelli di Avis distribuiranno materiale informativo per sensibilizzare alla donazione, mentre sarà
presente anche la lotteria del Carnevale che anche quest’anno metterà in palio una automobile. Alle
15 la befana si sposterà a Tre Ponti dove come da tradizione arriverà dal cielo con il paracadute. Anche nella cooperativa di Gino Bartolucci non mancheranno dolciumi ed animazione anche grazie a
mago Giancarlo e alla piccola Elisa che a soli 5 anni salirà sul palco
per mostrare le sue doti canore.
Intanto la befana l’altro giorno si
è presentata al centro trasfusionale dell’ospedale Santa Croce per
donare il sangue.
••
12 FANO
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
LA TUA FANO IL CAPOGRUPPO GIACOMO MATTIOLI
«Non andiamo a sinistra
semmai vogliamo la Lega»
E tranquillizza sul dopo Aguzzi: «Siamo solidi»
FIDUCIOSO Giacomo Mattioli, capogruppo de «La Tua Fano»
NESSUN ribaltone con la sinistra, possibilità di ricucire il rapporto con la Lega, fiducia nel dopo Aguzzi. Giacomo Mattioli capogruppo de La Tua Fano è uno
dei volti nuovi e giovani della politica fanese ma ha già le idee chiare sul futuro della sua lista civica
e della coalizione Uniti per Fano.
Mattioli, si è detto in più di una
circostanza che la Tua Fano stia
colloquiando con il Pd in vista
delle prossime amministrative.
Un ribaltone del genere è possibile? «Tranquillizzo subito il nostro elettorato: con il Pd non potrà mai esserci un’alleanza. Con loro non condividiamo nulla, abbiamo visioni diverse sulla città. E
più probabile un riavvicinamento
con la Lega che un’alleanza con il
Pd».
Quindi la Lega potrebbe rientrare nella coalizione? «Non è una
cosa semplice perché ultimamente hanno attaccato questa amministrazione in maniera forte e anche
come lista civica non abbiamo
mai legato tanto. Però è anche ve-
FUTURO
«Con questo Pd non esiste
una possibilità di intesa
Abbiamo governato bene»
ro che hanno fatto parte del progetto che ci ha portato al governo
della città e se dimostreranno di
voler rientrare siamo sempre disponibili ad un confronto».
Con il Pdl i rapporti come sono?
«Buoni, come sempre. Si sono
sempre dimostrati alleati leali e
corretti ed hanno sempre garantito un contributo importante. Cer-
to dovremo capire il “peso” politico che hanno oggi dopo quello
che è successo a Berlusconi, ma
questo è un discorso che vale a livello nazionale anche per altri partiti, compreso il Pd».
Voi il vostro dopo Aguzzi lo avete già deciso? «Avete individuato
la figura che dovrà rappresentarvi? Innanzitutto vorrei precisare
che Aguzzi continuerà a dare il
suo contributo, gli anni da sindaco verranno messi a disposizione
della lista civica e della coalizione. Trovare un altro Aguzzi non
sarà semplice perché lui incarna
una serie di caratteristiche politiche ed umane che in pochi hanno, però vorrei fare una precisazione importante. Non c’è scritto da
nessuna parte che il candidato dovrà essere de la Tua Fano. A mio
avviso dobbiamo lavorare ad un
nuovo programma ed una volta
stabiliti i punti saldi dovremo capire quale persona sarà più adatta
per concretizzarli. Persona che potrà essere de La Tua Fano, come
del Pdl o come di altre forze della
coalizione».
Paura che senza Aguzzi facciate
fatica a riconfermarvi? «Come
già detto lui non sarà semplice da
sostituire però siamo molto fiduciosi perchè crediamo di aver amministrato bene e siamo anche
consapevoli che l’opposizione
non è mai riuscita a dare un contributo importante alla città. Sono certo che questa coalizione
continuerà a governare a patto
che la politica si riappropri del
suo ruolo e riesca a dimostrare
che quello che conta non è la poltrona ma il bene della collettività.
Il Vescovo ha detto che bisogna
“amare quello che si fa”, questa
frase deve valere anche in politica».
Corrado Moscelli
COMUNE «VIRTUOSO» IL SINDACO SPIEGA COME RISANERA’ IL BILANCIO
Tagli alle spese degli assessori
TEMPO di bilanci per il Comune e nella riunione
di giunta di martedì scorso il sindaco Stefano
Aguzzi ha chiesto ai suoi assessori di limare quanto
più possibile le spese nei vari settori per non essere
costretti a mettere le mani nelle tasche dei cittadini.
«Dallo stato ci saranno minori trasferimenti per 2,7
milioni di euro — spiega il primo cittadino — sono
un sacco di soldi. Noi per cercare di far fronte a
queste entrate che verranno a mancare abbiamo
agito in tre modi: riducendo il numero dei
dirigenti ed eliminando le Apo, estinguendo alcuni
mutui e riducendo le spese nei vari assessorati. In
questo modo siamo già riusciti a risparmiare 1,7
milioni di euro. Ci manca ancora 1 milione ed ho
chiesto agli assessori di fare ulteriore economia
anche se penso che sarà difficile fare nuovi tagli alle
spese. Nell’ottica di fare “sacrifici” abbiamo tenuto
in considerazione l’importanza dei servizi sociali e
della pubblica istruzione che non subiranno grossi
ridimensionamenti».
A QUESTO punto la giunta sarà forse costretta a
mettere mano all’Imu e alla tassa di soggiorno per
cercare di rimpinguare quel milione di euro che
verrà a mancare alle casse comunali. «Premesso che
abbiamo già deciso di non aumentare i servizi
individuali, c’è la possibilità di intervenire
sull’Imu, ma risparmiando la prima casa e agendo
eventualmente solo sulla seconda e sugli altri
immobili oltre che sulla tassa di soggiorno.
Vedremo il da farsi, siamo in una fase
interlocutoria non abbiamo preso ancora
decisioni». E a proposito di tassa di soggiorno ieri
mattina l’assessore al Turismo Alberto Santorelli
ha incontrato gli operatori di settore ai quali ha
spiegato che se non si vuole arrivare alla tassa di
soggiorno è necessario che gli addetti ai lavori siano
pronti a fare qualche sforzo economico. Lunedì
prossimo è in programma un nuovo incontro al
quale parteciperà anche il sindaco.
co.mo.
Veglia speciale
per i detenuti
Marta sui tubi
oggi al Dylan
UNA veglia di preghiera
per la pace e per i detenuti
del carcere di Fossombrone. Domani alle 21 in Cattedrale monento di preghiera
con il vescovo Armando
Trasarti, preparata dalla Caritas Diocesana e dall’Azione cattolica diocesana, con
la collaborazione delle Acli,
dell’Ufficio pastorale giovanile, dell’Ufficio pastorale
vocazionale e dell’Ufficio
pastorale sociale e del lavoro. Il ricavato delle offerte
sarà devoluto ai progetti di
integrazione sociale dei detenuti del carcere di Fossombrone».
UNA BEFANA folk punk
all’italiana, stasera al Dylan. Il 2012 comincia alla
grande nel locale di Fosso
Sejore con il concerto dei
«Marta sui tubi», uno dei
gruppi più interessanti, originali e di qualità che offre
la penisola. Pop irriverente,
con testi pungenti, ironici e
melodie intriganti: grazie a
questi ingredienti, i Marta
sui tubi sono diventati una
della band più popolari in
Italia e sul palco del Dylan
presentano il loro nuovo album «Carne con gli occhi»,
uscito pochi mesi fa. Info.
0721 823421.
L’OROSCOPO DEI POLITICI
Il gioviale Santorelli
viaggerà più del solito
alla ricerca di contatti
ECCO l’ultimo oroscopo di
Riccardo Deli ai politici.
Alberto Santorelli, 27 gennaio
1983, ore 23,25, Fano. Sole in
Acquario, Ascendente Bilancia. Nonostante l’appartenenza
al segno internazionale e cosmopolita dell’Acquario, il planetarium di Alberto Santorelli
evidenzia il suo grande attaccamento al luogo natio. Il Sole
(in Acquario) si trova infatti
nella sua casa IV, la casa delle
proprie origini, della famiglia
natale, del luogo in cui si abita,
della propria città. La Luna al
Medium Cielo, all’inizio, cioè,
della casa della carriera (la X),
splende nel Cancro. Questo segno, che nella progressione zodiacale è il quarto, è il signore
(o maestro) della IV casa che da
esso, quindi, mutua i significati. La Luna in Cancro nel settore che indica la carriera e l’ascesa sociale fa pensare a un iter
politico a fasi alterne, crescente
e calante, come appunto la Luna. E dato che il settore inizia
al 23˚ grado del Cancro per poi
stendersi fino al 28˚ del Leone,
segno dell’autorità e del comando, si desume che il soggetto abbia aspirato a posti in vista e di
responsabilità (Leone) nella
propria città (Cancro). Venendo ora ai transiti di Giove, dispensatore di eventi e situazioni fortunate, il suo ingresso nella casa delle alleanze, dei soci
in affari, dei lavori in equipe,
dei nemici dichiarati e delle
cause legali è avvenuto il 13
aprile 2011. E’ probabile che,
nei mesi passati e fino al 18 aprile 2012, il soggetto abbia messo
o metterà le basi per cercare appoggi e nuove alleanze, che sia
stato visto (e sia visto tuttora)
dagli altri come una persona autorevole, dal carattere gioviale,
privo di tratti arroganti e autoritari che pure potrebbero non essere estranei al suo carattere da-
ta la presenza, alla nascita, di
due pianeti «duri» come Plutone (in Bilancia) e Saturno (in
Scorpione) congiunti in I casa.
Dal 19 aprile 2012 al 9 maggio
2013 Giove percorrerà il campo
8˚, settore dei beni pubblici,
dei beni posseduti in comune e
quindi dell’amministrazione
pubblica. La casa è sgombra di
pianeti, non ci sono aspetti né
particolarmente positivi, né negativi, quindi è lecito supporre
che il soggetto passerà un perio-
RICCARDO DELI
«Fama, folla, potere
quale politico non
ci metterebbe la firma?»
do di relativa tranquillità nel
suo ruolo di amministratore.
Uscito dall’8ª casa, l’astro si posizionerà, dal 10 maggio 2013
al 15 giugno 2014, nel campo 9
i cui significati sono legati
all’estero, al lontano inteso anche come filosofie e religioni di
altri continenti, agli stranieri,
ai grandi viaggi (piacere o lavoro), alla metafisica. Ci sarà un
intensificarsi di contatti con
persone, associazioni e amministrazioni lontane, oppure il soggetto viaggerà più del solito e
con risultati più lusinghieri.
La congiunzione gioviana con
la Luna natale, all’inizio della
casa della carriera, inizierà il 18
gennaio 2014 e toccherà l’apice
il 15 giugno 2014, quando i due
astri si sovrapporranno al 23˚
grado del Cancro. Per avere
una situazione del genere dovranno passare altri dodici anni: fama, folla, donne in congiunzione con fortuna, appoggi, ottimismo, potere nella casa
della carriera, del prestigio.
Quale politico non ci metterebbe la firma?
FANO E VAL CESANO
VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
SCELTE DI FEDE
LA SVOLTA
«TRASMETTERE L’INVITO
DI MARIA PERCHE’ TUTTI
SI AVVICININO A DIO»
HA LASCIATO LA BORSA
PER OCCUPARSI DELL’AGENZIA
DEDICATA A MEDJUGORIE
Stefano Iacucci ogni mese a Medjugorie, miracoli spirituali e corporali
MOLTE anche le guarigioni corporali, per le quali, dice Iacucci,
«è stata istituita in questi giorni
una commissione di inchiesta me-
IN VIAGGIO La veggente Mirjana Dragivecic, di fianco Stefano Iacucci con sua figlia Sonya dopo un
viaggio a Medjugorie, uno dei tanti che organizza non solo per i fanesi per i fedeli di diverse regioni
TESTIMONIANZA
«Coppie in odore di divorzio
e atei che trovano la pace
Guarite malattie gravissime»
dica. Sono state accettate 485 grazie corporali. Tra le più eclatanti
quella di uno scienziato coreano
che aveva un figlio afflitto da varie patologie inguaribili: era ateo,
ha chiesto la guarigione a Medjugorie e l’ha ottenuta e quindi si è
fatto il viaggio dalla Corea per salire al monte delle apparizioni e per
lasciare una statua della Madon-
na». Storie di fede e di abbandono. Lo stesso Iacucci in questi
giorni ha fatto una scelta difficile
e radicale. Tutti cercano il lavoro? Lui, con una famiglia numerosa, l’ha lasciato: «Sì, ho lasciato il
mio lavoro di consulente finanziario, grazie a cui vivevo bene, per
dedicarami solo all’organizzazione di pellegrinaggi nella mia filiale di Lucrezia di via Flaminia 154
(0721 877283) dell’agenzia Enterprise. Non appena ho lasciato il lavoro ho ricevuto tante richieste
da persone che non sapevano di
me, ma che cercavano la Madonna. Si sono subito aperte nuove
possibilità. Anche questa è una
grazia. Organizziamo pellegrinaggi ogni mese, da marzo a dicembre, con partenza da Ancona. Il
prossimo il 16 marzo, sarà per festeggiare il compleanno della veggente Mirjana e assistere all’apparizione della Madonna. La quale
sta mantenendo la sua promessa:
proprio a Mirjana ha detto che sarebbe apparsa ogni 2 del mese per
dare un messaggio al mondo. E così è. Un messaggio che ci invita ad
avvicinarci a Dio, a staccare i piedi da terra per trovare la pace vera
e aprirci alla vita eterna».
Davide Eusebi
DIGITALE TERRESTRE CHIAMATE A CATENA DEI TELESPETTATORI FANESI PER GUAI TECNICI
Segnale Tv, antennisti sull’orlo di una crisi di nervi
UN INIZIO di anno frenetico
per gli antennisti. Il passaggio al
digitale terrestre ha comportato
non pochi problemi ai telespettatori fanesi e una relativa impennata nelle richieste d’aiuto ai tecnici. In molte zone della città, infatti, si lamenta la mancanza del segnale per alcune reti. Alla Trave
fa difetto Mediaset e a Carrara la
Rai; a Centinarola gli appartamenti di Laura e Matteo distano
solo pochi metri ma lei non vede
nessun canale della Rai (e neppure Cielo) mentre lui li prende «tutti e di più perché ho due antenne:
una rivolta verso Ancona e una
verso Novilara»; in zona Flaminio Giacomo è costretto a risintonizzare i canali «un giorno sì e
uno no perché qui molti sono
“ballerini” (tipo La7, MTV...) e
ogni tanto vanno e vengono. Nessun problema con Rai e Mediaset,
purtroppo non si vede Real TV
(quello dove fanno vedere come
costruire le cose...) che invece in
zona Poderino si vede alla perfezione. L’antennista mi ha detto
che sono problemi temporanei e
che hanno in tanti, finchè il segnale non sarà potenziato» . Alla Trave accendere la tv su Canale 5 fa
venire il nervoso… con tutti quei
pixel (rettangolini) che disturbano l’immagine mentre Sant’Orso
è invece una zona che vale oro:
qui lo switch off è arrivato senza
recar danno a nessuno.
«Molti dei problemi sono interni
— spiega Enrico Londei titolare
di “Digital Service” — ovvero legati ai conflitti tra i vari segnali».
Non dipendono quindi dalle an-
••
LA MISSIONE
Consulente finanziario lascia il lavoro
per guidare i fedeli verso la Madonna
HA FATTO scoprire Medjugorie a tantissimi fanesi e non solo,
introducendoli al mistero delle apparizioni della Madonna. Stefano
Iacucci, sposato, cinque figli, ha
lasciato proprio in questi giorni la
sua attività di promotore finanziario, per abbracciarne totalmente
un’altra, quella di scout dello spirito in uno dei luoghi più frequentati e vissuti dai cattolici: «La mia
prima volta fu nel 1997 e lì è scoccata la scintilla: sono andato là
per ringraziare per la nascita di
mio figlio nonostante avessimo
deciso di non averne più. Luca è
nato nel giorno del mio compleanno e io ho letto ciò come un regalo di Dio. A Mediugorie ho trovato la pace ed è stato l’inizio di un
nuovo percorso. Ci sono tornato
centinaia di volte». E con lui tante persone che hanno trovato soprattutto grazie spirituali: «Gente
che era atea — spiega Iacucci —
si è ritrovata ad andare a Messa e
a convertirsi aprendo il suo cuore
a Dio e trovando la pace vera».
Un caso emblematico? «Una signora che dopo 57 anni ha sentito
la necessità di confessarsi proprio
dopo essere venuta a Medjugorie.
La Madonna ha salvato anche tante coppie sull’orlo della separazione, togliendo la cattiveria dal cuore e donando il perdono là dove
c’era l’odio. Ho visto abbracciarsi
persone che sono andate là con le
carte del divorzio in tasca. Chi va
a Medjiugorie col cuore aperto, riceve il multiplo».
13
tenne, ma dalle reti televisive. Sebbene alcuni di questi problemi di
ricezione si possano ovviare rivolgendo l’antenna altrove, è bene sapere che questo è un semplice e
momentaneo palliativo. Al massimo «al momento è conveniente
LAMENTELE
Alla Trave fa difetto Mediaset
a Carrara problemi con la Rai
Frequenze ballerine al Flaminio
avere due antenne — dice l’antennista — che è poi il tipo di intervento che stiamo facendo di più».
Il motivo: «perché le antenne rivolte verso il ripetitore di Fossombrone hanno problemi con i cana-
li Rai mentre quelle rivolte verso
il Conero hanno uno scarso segnale Mediaset».
«Fino ad aprile almeno — continua Londei — occorre solo aver
pazienza e risintonizzare i canali
con cadenza settimanale. Rai e
Mediaset, infatti, non hanno ancora risolto il problema dell’interferenza tra le frequenze. In parole
povere: utilizzano le isofrequenze, ovvero le stesse frequenze in
tutta Italia. Per farlo, però, devono adottare dei ritardi tra i vari ripetitori per non sovrapporsi. Se
non si accoppiano bene succedono i casini di questi giorni. Noi antennisti non possiamo farci nulla.
L’unica soluzione quindi è aspettare, pazienti».
Tiziana Petrelli
MONDOLFO
Oggi al castello
arrivano i re magi:
il presepe vivente
animerà il borgo
ARRIVANO oggi i Re Magi
anche nel Castello di Mondolfo, per la seconda rappresentazione di «Presepepaese», il
presepio vivente che anima il
centro murato della Città a
Balcone sul Mare.
La sacra rappresentazione,
dalle ore 17,30 alle ore 19, al
lume delle fiaccole, proporrà
un itinerario ampiamente rinnovato dalle precedenti edizioni, per conoscere luoghi insoliti e particolarmente suggestivi di uno dei più grandi castelli del litorale difronte al
mare Adriatico.
Il successo della prima serata
del 26 dicembre scorso, nella
giornata successiva al Natale,
il giorno della Natività, ha segnato l’ottimo inizio di questa edizione 2011: particolarmente apprezzato il «cortile
del loggiato», trasformato in
grande bazar, così come la riproposizione del censimento
e del tributo all’imperatorie.
La Sacra Famiglia, impersonata dal nucleo famigliare di
Mirco Mattioli, Valeria Rossi
e la loro neonata Gloria, ha
ben rappresentato il calore ed
il messaggio di speranza del
Natale.
«Un itinerario nel centro —
sottolineano i volontari della
Parrocchia che col concorso
del Comune allestiscono “Presepepaese” — che vede l’intero Castello trasformarsi in un
grande presepio, facendo partecipare tutti i sensi alla gioia
del Natale».
Ancora due appuntamenti,
dunque, per la sacra rappresentazione di «Presepepaese»,
la più grande del litorale
Adriatico, in programma oggi e domenica 8 gennaio, sempre ad ingresso gratuito, dalle
ore 17,30 alle ore 19.
Info: www.parrocchiamondolfo.it; 0721.957257.
l.d.
6
•••
PESARO SPORT
il Resto del Carlino VENERDÌ 6 GENNAIO 2012
Riaggregato quattro mesi dopo l’operazione ai
crociati. «Due infortuni gravi, credo di aver dato
ALMA FANO
abbastanza. Non vedo l’ora di tornare a giocare.
Voglio rifarmi con questa maglia, che adoro»
Urbinati, ecco il primo acquisto
· Fano
NON SI È GODUTO niente del nuovo
corso granata. Nè in coppa a inizio stagione ne in campionato. Infortunatosi durante il quadrangolare Amati di
Lucrezia il 12 agosto, l’aitante mediano Gianluca Urbinati ha passato tutto
il tempo a curarsi. Ora però, a quattro
mesi dall’operazione ai crociati, il calvario per Gianluca è finito. Il 24enne
marottese si è aggregato al gruppo da
qualche settimana e per il centrocampo dell’Alma sarà proprio lui il nuovo
acquisto, indipendentemente dall’arrivo di un valido elemento per la mediana, che la dirigenza del Fano ha promesso entro una quindicina di giorni
(Marinucci o chi per lui). Se non si fosse fatto male, Gianluca avrebbe giocato tanto, quindi sarà importante il totale recupero, in modo da dare valore
aggiunto a un reparto che in breve
avrà notevoli frecce al suo arco.
«NON VEDO l’ora di tornare ad assaporare il calcio giocato — spiega
Gianluca — e dopo tanto soffrire, riabilitazione, allenamenti specifici, piscina, finalmente posso cominciare a
lavorare con i compagni. In questi
giorni mi sto allenando a parte ma intensamente, in attesa dell’ultimo controllo che farò dal prof. Cerulli fra una
settimana. Visita che dovrebbe risultare decisiva. Se sarà così, a inizio febbraio potrò rendermi disponibile. Fisicamente sto bene, mi alleno su buoni ritmi anche grazie alla tabella di lavoro predisposta dal prof Renzoni e
da mister Baldassarri».
Non è stato fortunato Urbinati in questi anni: «Direi proprio sfigato: a Gubbio quando stavo andando molto bene mi infortunai seriamente e rimasi
fuori un anno; dopo un lungo e sofferto recupero finalmente ritrovo il professionismo a Fano ed ecco un altro
grave infortunio! Credo di aver dato
abbastanza alla sfortuna. Adesso voglio solo pensare a rifarmi con la maglia granata, che adoro». Da Urbinati
poi un grazie «ai tifosi del Fano che
mi sono stati sempre vicino, ai tanti fisioterapisti che mi hanno seguito pas-
Vis Pesaro Alla scoperta degli avversari
Real Rimini? Prego
suonare all’albergo
· Pesaro
MAROTTESE Gianluca Urbinati si dispera dopo un gol sfiorato. Il
centrocampista sa farsi valere anche in fase conclusiva
so passo, a tutti coloro che continuano
a credere in me e sono tanti, compagni di gioco, dirigenti». Fano dunque
ben assortito in vista del girone di ritorno. «Per me questo Fano è molto
forte; l’ho visto spesso dalla tribuna e
sono certo che andremo a disputare
un grande girone di ritorno».
Ieri prove anti Lamezia al Mancini,
ad eccezione di Piccoli, Muratori e Urbinati. Vista la ritrovata abbondanza
non è emerso nulla circa la formazione, che solo il tecnico ha in testa.
ANTICIPO. Stasera va in scena un succoso anticipo della prima di ritorno:
al Curi si gioca Perugia-Aversa (20,30,
diretta su SportItalia).
Roberto Farabini
C’ERANO un napoletano, un bolognese e un piemontese. Sembra l’inizio di una barzelletta, invece è la storia del Real Rimini, ultima della classe che la Vis affronterà domenica al «Romeo Neri». Scordatevi (operazione non difficile, per la verità) la squadra che
all’andata subì dai pesaresi 4 reti, che aveva nel pittoresco presidente campano Aquilino Di Tora la mente
del mercato e nel figlio, l’attaccante Andrea Di Tora,
il «fiore all’occhiello» di una squadra capace di segnare 6 reti (e incassarne 49) in 17 partite. Questo sarà un Real Rimini in
fase di ricostruzione: il nuovo presidente, l’impresario edile bolognese
Gabriele Dragoni, dopo aver «affittato» la società ha nominato come
allenatore il piemontese Dario Dighera, 39 anni, ex Santhià (dove ha
allenato l’ex vissino Barison) e Biellese, esordiente assoluto in D. Prima di appendere le scarpette al
chiodo per completare gli studi, ha
giocato con Ivrea, Biellese e nel settore giovanile «della Juve con Giampaolo, Micillo e
Sartor». Ora è un credente praticante del 4-4-2: «Purtroppo — spiega — dopo il pareggio con la Recanatese, con gli svincoli in mano già firmati da Di Tora, se
ne sono andati via tutti: Barbato, Famiano, Donzelli
e Rocco. E’ rimasto solo Camillini (foto). Ora abbiamo una Juniores a cui stiamo aggiungendo qualche
svincolato. E’ arrivato solo l’esperto Farabegoli (35
anni ex Cesenatico, ndr). Stiamo ancora trattando
l’ex Altamura Ianni, Capuano e il cugino di Perrotta,
oggi al San Marino. Ma per domenica, rispetto all’ultima trasferta di Agnone, rientra solo Grimaldi, reduce
da un lungo infortunio».
Curiosità: la sede della società è all’albergo Kent di
Rimini, zona mare. «Sappiamo che i playout sono per
ora una missione impossibile. Ma l’obiettivo è di migliorarsi: è lo stimolo che mi ha fatto accettare questa
offerta. E la nuova gestione ha dato tranquillità: ora
siamo felici di arrivare al campo e allenarci. Che partita sarà con la Vis? Chiaramente difficile. Loro sono
organizzati e sereni, noi possiamo solo crescere».
Gianluca Murgia
Dilettanti Utilizzzati 148 arbitri (di cui 29 Cai) e 103 assistenti. In Eccellenza svetta Cudini di Fermo
Arbitri, le classifiche dell’andata: Pompei ai primi posti
Giacomo Pompei Poentini della
sezione di Pesaro
· Pesaro
AL TERMINE dei gironi di andata dei campionati
regionali si possono analizzare anche le presenze di arbitri ed assistenti che hanno diretto le 945
partite di Eccellenza, Promozione e Prima categoria. Un esercito di 148 arbitri (29 dei quali del
C.A.I. provenienti da fuori regione) e 103 assistenti che hanno girato in lungo e in largo la regione
dal 3 settembre al 22 dicembre. Per gli assistenti
il numero è sicuramente insufficiente visto che a
volte vengono designati sia il sabato che la domenica (solo in Promozione). Anche il gentil sesso è
largamente rappresentato con 4 arbitri e 15 assistenti. Vediamo il dettaglio.
Sezioni. Quella di Ancona ha fornito il maggior numero di arbitri (22) e assistenti ( 18), seguita da
Macerata (21-18), Pesaro (20-17), Fermo (20-12),
Ascoli (14-14), San Benedetto (14-8) e Jesi (8-16).
Classifica generale per numero di presenze. Al
primo posto Feliks Musta (San Benedetto) con 15
presenze (2 Ecce, 10 Promo, 3 Prima); seguono
Filippo Pirani (Jesi) con 14 (1-10-3) e una sfilza di
arbitri con 13. Tra questi Francesco Baietta di Pe-
saro che ha diretto 1 gara in Eccellenza, 1 in Promozione e 11 in Prima categoria.
Classifica di Eccellenza. Primeggia per presenze
Cristian Cudini della sezione di Fermo con 9 gare
dirette; seguono con 8 Giacomo Pompei Poentini
di Pesaro e Denis Didu di Jesi; quindi con 7 Marco
D’Ascanio e Marco Rossetti, entrambi di Ancona;
a quota 6 Cosignani di San Benedetto e Guerrieri
di Ascoli, Catani di Fermo e D’Angelo di Ascoli.
Classifica di Promozione. Svettano in tre a quota
11 presenze: Antonio Martiniello di Macerata, Cristian Mariotti di Ancona e Giacomo Caporaletti di
Macerata; a quota 10 Musta di San Benedetto, Pirani di Jesi, Mataloni, Albanesi e Salvucci di Macerata, Marconi di Ancona.
Classifica Prima categoria. Al primo posto Francesco Baietta della sezione di Pesaro con 11 presenze, seguito da Picchio di Macerata con 10;
quindi 9 arbitri con 9 presenze, fra questi Umberto Carriera di Pesaro.
Classifica generale assistenti. Al primo posto
per presenze, a quota 19, Umberto Sclavi di Macerata, Mattia Gasparri di Pesaro, Laura Gigli di Ma-
cerata, Chiara Francesca De Marino di Jesi. Seguono a 18 Marco Petracci e Fabrizio Grisei di Macerata, Luigi Domenella di Ancona. A quota 16
Marco Sorcinelli di Pesaro.
Classifica Eccellenza. L’assistente più assiduo è
Umberto Sclavi di Macerata con 12 presenze, segue con 11 Marco Ladisa di Ancona, quindi Mattia
Gasparri di Pesaro con 10.
Classifica Promozione. Chiara Francesca De Marino (Jesi) è la più gettonata con 18 presenze; seguono Laura Gigli di Macerata con 17 e Marco Antonelli di Macerata con 15. Marco Sorcinelli (Pesaro) è a quota 13.
Arbitri Cai (Commissione interregionale). Infine
la graduatoria di utilizzo in Eccellenza di arbitri
provenienti da fuori regione. La squadra che ne
ha più beneficiato è il Tolentino (7); seguono Fermana e Maceratese con 6, B. Nazzaro con 5, Cingolana e Montegranaro con 4, Corridonia ed Elpidiense con 3; Grottammare, Monturanese, Fortitudo, Belvederese, Vigor e Cagliese con 2; Truentina, Montecchio, Fossombrone e Urbania con 1.
Giuseppe Stulzini

Documenti analoghi

29 Luglio 2015

29 Luglio 2015 oveva essere una scossa. Si è rivelato un mini rimpasto. Aspirava a rappresentare la ricucitura di un rapporto diventato quasi impossibile tra il premier e il sindaco di Roma, e invece la nuova giu...

Dettagli

18 Novembre 2015 - Movimento 5 Stelle Fano

18 Novembre 2015 - Movimento 5 Stelle Fano stati accompagnati dalla Marsigliese. E, prima del minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati (e del rogo nelle discoteca di Bucarest), sul tabellone è comparsa la

Dettagli

Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano

Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano *e 1.00 Lazio, Abruzzo e Umbria. e 1.20 Resto d'Italia salvo promozioni e tandem. 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50. 7 Tandem co...

Dettagli