06 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano

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06 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 06/02/15-N:
137- N˚ 36
€1,20* ANNO
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Venerdì 6 Febbraio 2015 • S. Paolo Miki
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL GIORNALE DEL MATTINO
Cinema
A Berlino
apre il Festival
tra esplorazioni
e nuove culture
L’infortunio
Roma choc,
Ibarbo
resterà fuori
quasi due mesi
Maltempo
Scatta l’allerta
per il Tevere
Pioggia e neve,
mezza Italia ko
Ferzetti a pag. 25
Carina nello Sport
Mattioli a pag. 12
L’Europa lascia sola la Grecia
Anticorruzione
`
Falso in bilancio
l’intesa estende
la punibilità
`
Silvia Barocci
Berlino gela Atene: nessun taglio del debito, lavorate con la Troika. Tsipras: no ai ricatti
Renzi e Parigi con la Bce: una scelta legittima, ma ora trattare. Il Fmi: evitare il contagio
Il salvataggio
Ponzio Pilato
non abiti
a Bruxelles
Giulio Sapelli
L
a notizia è di quelle che ripropongono tutta intera la
sostanza stessa del patto europeo. La Bce per bocca del
suo presidente ha annunciato
che da mercoledì 11 non accetterà più titoli greci in garanzia dei
prestiti finora concessi alle banche di quel Paese. Ma la vera sostanza della questione è che Mario Draghi, così facendo, ha di
fatto accelerato la conclusione
del negoziato sul debito avviata
dal governo Tsipras con il Consiglio dell’Eurozona.
«Io», sembra dire Draghi tra
le righe della nota ufficiale,
«non posso fare più di quello
che ho fatto ma ribadisco», ecco
il senso politico della decisione,
«che non si può voltare la testa
quando si tratta di vita o di morte». Per questo, pur con tutti i distinguo del caso, non ha esitato
a precisare che gli istituti di credito greci possono continuare a
finanziarsi presso le banche
centrali europee. Del resto, la
manovra di Quantitative easing
annunciata di recente apriva
già la via alla frantumazione
delle decisioni monetarie e alla
frantumazione della sovranità
europea nell’accollare l’80% del
rischio alle rispettive banche
centrali nazionali. Draghi, insomma, ha ben chiaro dove si
deve arrivare ma preferisce che
sia la politica a guidare i lavori.
Continua a pag. 22
La Jihad arruola
più combattenti
italiani in Siria
Sara Menafra
N
ell’elenco dei foreign fighters che si allunga di settimana in settimana, c’è un
gruppo su cui si stanno
concentrando gli sforzi di Antiterrorismo e Intelligence: un
gruppo più circoscritto di nomi
che, pur non essendo italiani,
hanno avuto «trascorsi o collegamenti» con il nostro Paese.
Pur non avendo modificato la
soglia di allerta, alta ma senza
segnali di pericoli specifici, il
gruppo viene tenuto sotto controllo.
A pag. 11
BRUXELLES La Germania non intende fare concessioni significative alla Grecia. «Atene deve negoziare con la Troika», ha detto
ieri il ministro delle Finanze
Schaeuble, aggiungendo che le
prime misure annunciate dal governo di Atene «non vanno nella
giusta direzione». Ma il primo
ministro greco Alexis Tsipras,
ha affermato che la Grecia «non
può essere ricattata». Renzi si
schiera con la Bce: scelta legittima, ma ora bisogna trattare. E il
Fondo monetario internazionale
chiede di evitare il contagio.
Amoruso, Carretta e Cifoni
alle pag. 2 e 3
La protesta
La Commissione
L’ira di migliaia
La Ue promuove i conti dell’Italia
di greci in piazza timori su deflazione e occupazione
sotto il Partenone
Michele Di Branco
Teodoro Andreadis
Synghellakis
D
eficit in progresso e Italia
più vicina al via libera di
Bruxelles sui conti pubblici. Ma la crescita resta
ancora modesta. Timori per
deflazione e occupazione.
A pag. 5
D
ecine di migliaia di greci
sono scesi in piazza, ieri,
per manifestare il proprio
sostegno al governo Tsipras e la loro contrarietà alle
decisioni della Bce.
A pag. 2
Hollande e Merkel, missione a sorpresa a Kiev e a Mosca
A
rchiviato o meno che sia il
patto del Nazareno,
l’intesa della maggioranza
di governo rischiava di
scivolare proprio sul terreno
della giustizia. In particolare
sulle norme anticorruzione e
sulla valanga di emendamenti
al ddl Grasso fermo in
commissione Giustizia al
Senato. Le fughe in avanti di
parte del Pd su falso in bilancio,
prescrizione e stretta su alcuni
reati contro la Pubblica
amministrazione hanno messo
in allarme Ncd per la possibile
saldatura dei voti del partito di
Renzi con quelli di M5S.
A pag. 9
D’Alema: ora serve
il metodo Mattarella
anche per il governo
L’intervista «Il nome per il Colle indicato da noi
a Renzi. L’Italicum non va, bisogna cambiarlo»
Caos Ucraina, Putin mobilita i riservisti
Missione a sorpresa a Mosca di Hollande e Merkel. Putin mobilita i riservisti.
D’Amato a pag. 10
ROMA «Mattarella lo abbiamo
indicato noi della minoranza
dem». Lo dice in un’intervista
al Messaggero Massimo D’Alema che consiglia al governo di
continuare con il metodo Quirinale anche per le riforme.
«Si parta dal Pd unito e non si
arruolino Scilipoti di turno».
Obiettivo: modificare l’Italicum e la riforma del Senato.
«Da Tsipras una lezione per
tutta la sinistra».
Gentili a pag. 8
Dopo il Quirinale
Sulle frequenze tv
la prima lite FI-Pd
Nino Bertoloni Meli
C
i mancavano le frequenze tv a scatenare la lite
tra Partito democratico
e Forza Italia.
A pag. 6
CAPRICORNO, PUNTATE
SULLA FAMIGLIA
Buongiorno, Capricorno! Luna
provoca talvolta agitazione
nell’ambiente familiare, ma
non mette in discussione i
sentimenti, gli affetti, le
passioni. Se c’è qualcosa da
chiarire o da sistemare,
parlate. Venerdì illuminato da
stelle bellissime, prima fra
tutte Venere congiunta a
Marte in un segno che
risveglia anche le corde
romantiche del vostro
carattere, Pesci. Amori che
scoppiano all’improvviso e
con persone molto diverse da
voi, ma che meritano di essere
vissuti intensamente. Auguri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 31
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 06/02/15-N:
2
Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Berlino ad Atene
«Dovete lavorare
con la Troika»
Tsipras: no ricatti
Dopo lo stop della Bce Varoufakis chiede un piano-ponte
fino a maggio. Schaeuble: il debito non si taglia. Borsa giù
`
IL NEGOZIATO
BRUXELLES La frattura tra la Grecia
e i partner della zona euro si è
ampliata ieri, dopo che il primo
ministro, Alexis Tsipras, ha accusato la Banca Centrale Europea e
gli altri governi di ricattare Atene. La Grecia «non può essere ricattata, perché la democrazia in
Europa non può essere ricattata»,
ha detto Tsipras davanti al parlamento, rispondendo alla decisione della Bce mercoledì di tagliare
parte della liquidità ordinaria per
le banche greche e all'ultimatum
lanciato dalla Commissione per
arrivare a un accordo sul programma di salvataggio. «Siamo
un paese sovrano e abbiamo un
accordo con i nostri elettori. Lo rispetteremo», ha detto Tsipras,
promettendo nuovamente di
«porre fine alla Troika e alle sue
politiche». Ma, scegliendo la via
dello scontro, il premier greco
prende il rischio di precipitare
l'uscita di Atene dalla zona euro.
sioni dovranno essere prese entro l'Eurogruppo del 16 febbraio»
per permettere ai parlamenti nazionali di ratificare eventuali modifiche. «Cerchiamo soluzioni insieme» ad Atene, ha detto Moscovici, ma i partner della Grecia
«vogliono che gli impegni siano
rispettati». Se non si troverà una
soluzione condivisa entro dieci
giorni, la Bce potrebbe decidere
di chiudere anche il rubinetto della liquidità straordinaria alle banche greche, innescando una crisi
che potrebbe portare a una
Grexit.
La mossa della Bce ha messo
con le spalle al muro il governo
GLI INCONTRI
Dopo un incontro durato un'
ora e mezza a Berlino con il ministro delle Finanze greco, Yanis
Varoufakis, il tedesco Wolfang
Schaueble ha detto che l'unico
«accordo è il disaccordo» sulle
proposte presentate dalla Grecia
per un compromesso sul debito.
«Non abbiamo nemmeno concordato di essere in disaccordo», ha
risposto Varoufakis. Il tempo dei
negoziati è limitato: il programma di assistenza finanziaria scade a fine mese e il commissario
agli Affari economici, Pierre Moscovici, ha spiegato che le «deci-
Alexis Tsipras
MOSCOVICI DURO:
LA SCELTA FINALE
DOVRA’ ESSERE FATTA
ENTRO IL 16 FEBBRAIO
QUANDO SI RIUNIRÀ
L’EUROGRUPPO
Tsipras per spingerlo ad accettare le condizioni poste dagli altri
creditori, in particolare l'estensione del programma attuale oltre il
28 febbraio e il rispetto degli impegni su risanamento e riforme.
La borsa di Atene, dopo aver perso quasi il 10% in apertura, ha
chiuso lasciando sul terreno il
3,4%. Secondo i responsabili della zona euro, Atene non è in grado di reggersi da sola in mancanza di aiuti. «La questione è come
la Grecia può continuare senza i
fondi internazionali», ha spiegato Schaeuble, escludendo la possibilità di rinegoziare il debito. «Faremo di tutto per evitare il default», ha garantito Varoufakis,
chiedendo un programma «ponte» fino a maggio per «colloqui su
un nuovo contratto con la Bce, la
Commissione e il Fondo Monetario Internazionale».
La Germania, come gran parte
degli altri paesi della zona euro,
non intende fare concessioni significative. Atene deve negoziare
con la Troika, ha detto Schaeuble:
le prime misure annunciate dal
governo (la stop alle privatizzazioni, l'aumento del salario minimo e il reintegro di migliaia di dipendenti pubblici) «non vanno
nella giusta direzione». Per Schaeuble, le ragioni delle difficoltà
greche vanno ricercate «in Grecia, non in Europa». Anche secondo il Fmi, che ha smentito discussioni in corso con Atene, il programma di assistenza deve restare «in piedi», perché è fatto per
aiutare il governo greco e il popolo greco ed evitare ogni pericolo
di contagio.
David Carretta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un momento della manifestazione contro la Bce ieri ad Atene
Migliaia in piazza sotto il Partenone
LA MANIFESTAZIONE
ATENE Decine di migliaia di greci
sono scesi in piazza, ieri, per manifestare il proprio sostegno al governo Tsipras e la loro contrarietà alle
decisioni della Banca Centrale Europea. La manifestazione principale si è svolta in piazza della costituzione, piazza Syntagma di Atene,
ma altre mobilitazioni sono state
organizzate a Salonicco, Creta, e
Patrasso. Il tutto è partito da un’
appello tramite Facebook e Twitter, «per dire no ai ricatti e ribadire
l’orgoglio del popolo greco». Gran
parte di coloro che avevano dato
vita al movimento degli «indignati», gli aganaktismenoi greci, scesi
in piazza negli anni passati, questa
volta si sono dati appuntamento
per chiedere all’ Europa di iniziare
un dialogo concreto ed aperto con
il nuovo governo, senza porlo davanti ad ultimatum. «Non abbiamo paura, non possiamo indietreggiare», è stato uno degli slogan che
hanno gridato professori universitari, studenti, disoccupati. Per la
prima volta, dopo molti anni, come hanno notato molti osservatori, in Piazza Syntagma, davanti al
parlamento, non c’ erano blindati,
poliziotti in tenuta antisommossa
e neanche transenne, per effetto
del «nuovo corso ellenico», come
deciso dal ministero degli interni.
Su Facebook, gli organizzatori delle manifestazioni hanno scritto
che «il periodo della Grecia messa
in ginocchio è finito» e per questo
motivo «il popolo greco vuole
mandare un messaggio di speranza a tutti coloro che, in Europa,
guardano ad Atene come ad un
pioniere che permetterà di porre fine all’austerità». È chiaro come,
nelle ultime ventiquattro ore, gli
animi si siano decisamente accesi,
anche perché, come hanno spiegato molti giovani manifestanti ai
giornalisti «ci si rende conto che si
tratta di momenti decisivi, che potrebbero portare ad un compromesso decisamente al ribasso». I
nuovi indigati hanno fatto sapere
di essere intenzionati a continuare, in diverse forme, la loro mobilitazione, fino a che non si giungerà
ad una soluzione ritenuta equa e
ragionevole” Tutti, ad Atene, sperano che la protesta sociale, rimasta finora entro i confini del confronto democratico (ad eccezione
dei neonazisti di Alba Dorata, il cui
intero gruppo dirigente è stato appena rinviato a processo) non
prenda la via dell’esasperazione.
Teodoro Andreadis
Synghellakis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Quel pressing di Francoforte per rassicurare la Merkel
IL RETROSCENA
BRUXELLES Nessun ricatto, tutto
secondo gli statuti, in piena indipendenza: «Le condizioni di accesso alla liquidità della Banca
Centrale Europea sono chiare e
pubblicate sul sito accessibile a
tutti. Siamo trasparenti nelle nostre regole», ha spiegato Peter
Praet, membro del board della
Bce, dopo la decisione pera mercoledì sera di tagliare parte della
liquidità di cui beneficiavano le
banche greche. «Se le condizioni
di accesso non sono più rispettate, la Bce ne trae le conseguenze», ha detto Praet al quotidiano
francese Les Echos. Ma non ci sono solo le regole dietro alla mossa di mercoledì. E non ci sarebbe
solo la questione «Grecia».
Il primo obiettivo è costringere il governo di Atene a negoziare con i partner e accettare un'
estensione dell'attuale programma di assistenza, comprese riforme e austerità. Il secondo obiettivo, meno confessabile, sarebbe
di evitare di aggravare lo scontro
con la Germania sul Quantitative easing. La decisione della Bce
di escludere i titoli greci dai collaterali che accetta nelle opera-
zioni di liquidità era stata implicitamente anticipata al governo
greco durante il faccia a faccia
tra Mario Draghi e Yanis Varoufakis mercoledì mattina. Il presidente della Bce aveva spiegato al
ministro delle Finanze greco i limiti legali delle operazioni Bce.
Il messaggio era stato chiaro: se
rifiutate di negoziare con la
Troika e di accettare il programma, la Bce sarà costretta a tagliare la liquidità, perché Francoforte non può più accettare titoli
spazzatura.
L'annuncio dodici ore dopo,
però, ha sorpreso tutti, perché
potrebbe innescare una reazione a catena a reazione imprevedibile: accelerazione della fuga
bancaria, fine della liquidità di
emergenza per le banche, collasso del sistema finanziario, introduzione dei controlli di capitale,
fino ad un'uscita «accidentale»
della Grecia dall'euro.
liquidity assistance (Ela), anche
se a un tasso più alto e con costi
quindi più elevati. Secondo alcune indiscrezioni, la Bce avrebbe
portato a 60 miliardi il tetto massimo del programma Ela per la
Grecia. Alexis Tsipras ieri è stato
costretto a rassicurare i greci: «I
depositi e la liquidità sono assolutamente sicuri».
Lo spread della Grecia
12
10
IERI
960
TEMPI STRETTI
Ma il quadro è meno roseo di
quello descritto dal premier greco: la Bce può decidere in qualsiasi momento, con un voto a maggioranza dei due terzi del Consiglio dei governatori, di tagliare il
programma Ela, precipitando il
Grexit. Insomma, secondo la
Bce, se Tsipras vuole evitare la
catastrofe, deve accettare le condizioni dei creditori. Era già accaduto con il salvataggio di Ci-
8
6
4
LE POSIZIONI
In realtà, il rischio che si è assunto Draghi è calcolato. Le banche
greche non dovrebbero rimanere a corto liquidità: possono ricorrere ai fondi d'emergenza della banca centrale greca nell'ambito del programma Emergency
GEN
APR
GIU
2014
OTT
GEN FEB
2015
LA SCELTA DEL GOVERNO
ELLENICO CHE HA ESCLUSO
LA TROIKA HA FATTO
SCATTARE IL BLOCCO
DEI FINANZIAMENTI, MA ORA
TUTTO SARÀ PIÙ VELOCE
pro tra il 2012 e il 2013: quando
Nicosia si oppose al memorandum della Troika, la Bce minacciò di chiudere il rubinetto dell'
Ela riportandolo a più miti consigli il governo cipriota.
La linea dura adottata da Draghi sulla Grecia, secondo alcune
fonti vicine alla Bce, servirebbe
anche a calmare Jens Weidmann e gli altri falchi sul Qe, rassicurandoli sul rispetto assoluto
delle regole negli altri dossier.
«L'Ela deve essere concessa solo
per un breve periodo di tempo e
alle banche solvibili», ha avvertito il presidente della Bundesbank. Nel caso greco, visti i legami tra banche e stato, la politica
economica e di bilancio «gioca
un ruolo importante in questa
valutazione», ha aggiunto Weidmann. Un altro indizio del compromesso tra Draghi e i falchi
per tutelare il Qe sono le critiche
contenute nel bollettino mensile
alla nuova flessibilità di bilancio
introdotta dalla Commissione
per Italia e Francia: «Potrebbe
minare l'obiettivo della parte
preventiva del Patto» di stabilità,
dice la Bce in linea con la posizione della Germania.
D. Car.
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-MSGR - 20 CITTA - 3 - 06/02/15-N:
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Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
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Renzi si schiera con Draghi:
scelta ok, ma ora trattiamo
`Posizione concordata con Hollande
`Irritazione per i tentativi dei greci
che segue quella espressa dai tedeschi di portare l’Italia dalla propria parte
LA DICHIARAZIONE
ROMA Una dichiarazione ufficiale sul sito della presidenza del
Consiglio, che ricalca molto da
vicino le parole già usate da
Francois Hollande: così Matteo
Renzi ha commentato, in modo
piuttosto netto, la mossa annunciata mercoledì sera dal Consiglio direttivo della Bce. Per il
premier la decisione è «legittima e opportuna, dal momento
che mette tutti i soggetti in campo attorno a un tavolo». Il riferimento alla legittimità c’è anche
nel giudizio del presidente francese, che ha evocato a sua volta
il tavolo a cui dovrebbero sedersi greci ed europei. Ma richiama
anche una parte dello stesso comunicato di Francoforte, quello
in cui si spiegava che la scelta è
«in linea con le vigenti regole
dell’Eurosistema».
Dunque la posizione italiana
è stata coordinata con Parigi.
Ma non solo: le valutazioni dei
due leader seguono quella fatta
poche ore prima da Angela Me-
rkel, che si era detta sicura di
una sintonia con Italia e Francia. Una risposta secca ai tentativi fatti dal premier greco e dal
ministro delle Finanze, Yanis
Varoufakis, anche durante la visita a Roma, di vagheggiare una
sorta di fronte compatto dei Paesi del Sud Europa. Tentativi giudicati dal governo italiano piuttosto maldestri, visto che un parallelo tra il nostro Paese e la
Grecia non è nemmeno lontanamente proponibile.
no sul tavolo. La prima è il cambio di politica economica dell’Unione europea: su questo
fronte l’Italia ritiene di poter
combattere una battaglia comune con gli altri Paesi ed anzi rivendica i risultati già ottenuti
(non solo l’avvio del pur limitato piano Juncker ma anche quella comunicazione sulla flessibilità che a fine mese permetterà
LE QUESTIONI SUL TAVOLO
Del resto lo stesso Renzi nell’incontro di martedì con Tsipras
aveva distinto in modo quasi
puntiglioso le questioni che so-
IL GIUDIZIO DEL PREMIER
NON HA CONVINTO
LA MINORANZA PD
FASSINA: «RIFERISCA
IN PARLAMENTO, COSÌ
CONDANNA IL PAESE»
Mario Draghi
PALAZZO CHIGI ALLINEATO
Domande e risposte
Francoforte ha tolto Come hanno reagito Quanto è concreta
Il debito greco è oltre Perché il governo
i finanziamenti
i mercati finanziari la prospettiva
quota 320 miliardi
ellenico rifiuta
alle banche greche? alla scelta della Bce? che Atene lasci l’euro? Potrà essere tagliato? il ruolo della Troika?
Non ancora, ma ha dato un
chiaro segnale in questa
direzione. Gli istituti di credito
ellenici possono rifornirsi di
liquidità attraverso il
meccanismo di emergenza Ela
che passa per la banca
centrale greca. Questo canale
però è più costoso e va
autorizzato ogni due settimane
Tutto sommato senza
eccessivo panico. Il tonfo è
stato vistoso alla Borsa di
Atene in particolare nelle
prime ore, e i rendimenti dei
titoli ellenici sono risaliti
verso l’alto, ma nell’insieme
c’è la percezione che
l’incertezza può essere gestita
meglio rispetto al 2012
È una possibilità giudicata
ancora poco probabile e del
resto Tsipras anche in
campagna elettorale ha sempre
ribadito di voler continuare a
far parte della moneta unica.
Ma se il negoziato fallisse e le
banche greche si trovassero
senza liquidità, allora
l’eventualità si farebbe concreta
Difficilmente i creditori
potrebbero accettare un
haircut, una perdita sul
capitale prestato ad Atene. Per
la Bce poi ciò appare
giuridicamente improponibile.
Possibile invece una
ristrutturazione che porti ad
esempio ad allungare i tempi
per il pagamento degli interessi
La Troika (concretamente le
delegazioni di Ue, Bce e Fondo
monetario che periodicamente
si recavano in Grecia per
valutare stato delle riforme e
risanamento dei conti) è
diventata il simbolo di
interventi imposti dall’esterno
e che per di più si sono rivelati
inefficaci. Atene ora la rifiuta
«Il rischio di default è improbabile
ma la Grecia avrà costi molto elevati»
la mano, il consiglio direttivo non
poteva fare diversamente. Non poteva permettere che il piano della
Troika si trasformasse in un finanziamento tout court allo Stato
greco. È un dato di fatto poi che
questo atto sia diventato uno strumento di pressione politica sul governo greco e sull’Eurogruppo
che si riunirà l’11 febbraio».
Tattica o no, si può dire che Tsipras abbia le spalle al muro?
«Di fatto in questo momento sì. Se
vuole evitare il baratro dovrà rivedere drasticamente le promesse
da campagna elettorale».
Quali sono, sotto il profilo tecni-
«PER LE BANCHE
FORTE IMPENNATA
DEGLI ONERI
DI FINANZIAMENTO,
IMPATTO SUGLI UTILI
E PRESTITI BLOCCATI»
co, le conseguenze immediate
per la Grecia?
«Le banche di Atene devono sostituire i crediti ottenuti dalla Bce
con liquidità di emergenza, ovvero con il sistema Ela. Tuttavia,
questo strumento, che fa arrivare
liquidità da Francoforte attraverso la banca centrale greca, è giustificato da un’emergenza di liquidità e soprattutto deve passare
sempre dal vaglio della Bce. Il
punto è che in questa situazione
per la Grecia è molto difficile ottenere nuovi finanziamenti dopo
aver già avuto oltre 250 miliardi,
tra l’altro a tassi bassissimi».
In attesa di capire come finirà la
trattativa con la Troika, gli istituti greci faranno i conti anche
con maggiori costi di finanziamento e minori utili. Con quale
impatto per il Paese?
«Basti dire che dai finanziamenti
della Bce (allo 0,05%) si passa a un
extra costo di 150 punti base. Un
fardello che si aggiunge a quello
dei deflussi di depositi che fino al-
le elezioni di fine gennaio erano
arrivati a quota 17 miliardi, il 10%
del totale. Poi ci sono le perdite
prevedibili legate alla montagna
di titoli greci nei portafogli degli
istituti di Atene. E il mercato di
certo non aiuta, vista l’inversione
della curva dei tassi fotografata in
queste ore: i rendimenti a 2 anni
dei bond greci sono più alti di
quelli a 10 anni e questo è un pessimo segnale della solvibilità del
Paese. Senza contare l’automatica
esclusione dai piano di acquisti
(Qe) e dai prestiti Tltro della Bce».
Sul mercato si parla di 30 miliardi di finanziamenti bloccati
dalla Bce. Secondo lei, è una cifra verosimile?
«Di fatto sono congelati i 7 miliardi del Fmi che dovevano arrivare
a febbraio, oltre ai 7 miliardi di arretrati relativi al 2014. Poi ci sono i
Treasury Bill in scadenza nel
2015: 14,5 miliardi, di cui 13,6 in
scadenza a maggio. Per arrivare
infine ai 6,7 miliardi da rimborsare tra il 20 luglio e il 20 agosto».
L’allineamento di Palazzo Chigi
con le scelte fatte a Francoforte
ha però aperto un piccolo fronte
interno. «Insistere, come ha fatto Renzi, sul rispetto da parte di
Atene del programma della
Troika vuol dire condannare la
Grecia e vuol anche dire perdere un’opportunità per affrontare i problemi sistemici che rendono la rotta dell’euro-zona insostenibile», ha detto Stefano
Fassina, che chiede al premier
di riferire in Parlamento. Su posizioni simili, sempre all’interno della minoranza Pd, Alfredo
D’Attore, secondo il quale il presidente del Consiglio è «schiacciato sulle posizioni della Merkel». Mentre dalle file dell’opposizione Matteo Salvini parla
di «Bce pessima che usa l’arma
del ricatto, del bancomat, della
fame e della disoccupazione».
Luca Cifoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gregorio De Felice,
capo economista
di Intesa Sanpaolo
Intervista Gregorio De Felice (Intesa Sanpaolo)
ROMA La Grecia in default? Un film
improbabile. Anche dopo lo strappo «dovuto» della Bce. «Non conviene alla Grecia che non ha le
spalle larghe per affrontare blocco dei capitali e nazionalizzazione delle banche». Per non parlare
dello scenario di una nuova dracma svalutata che renderebbe insopportabile il peso delle importazioni di energia a fronte degli scarsi benefici dell’export. Ma uno
scenario estremo, avverte Gregorio De Felice, capo economista di
Intesa Sanpaolo, non conviene
nemmeno all’Europa. Nonostante tutti i paracadute anti-contagio
attivati negli anni, l’uscita di un
Paese dall’euro rimane comunque un precedente «da evitare».
Fino a che punto quella della
Bce è da considerare una mossa
di pressione politica?
«La decisione di Draghi è stata innanzitutto un’atto dovuto, visto
che Tsipras ha strappato il programma firmato con la Troika. Insomma, statuto dell’Eurotower al-
al nostro Paese di ottenere il via
libera definitivo alla manovra
economica per il 2015). Del tema ci sono tracce anche nella dichiarazione di ieri, quando il
presidente del Consiglio parla
di «andare oltre una concezione
burocratica tutta rivolta alla austerità» e di «guardare con maggiore fiducia e determinazione
a un orizzonte europeo fatto di
crescita e investimenti».
Ma l’altro punto, ben distinto,
è la situazione particolare della
Grecia. Che va affrontata dalla
Grecia stessa ai tavoli appropriati, a partire dalla riunione
straordinaria dell’Eurogruppo
che si terrà mercoledì prossimo, alla vigila dell’appuntamento dei capi di Stato e di governo.
Mercoledì 11 - che sia un caso o
meno - è anche il giorno in cui
scatterà per Atene il ritorno alle
regole ordinarie e dunque l’impossibilità per le banche di usare titoli ellenici quali garanzia
per rifornirsi di liquidità. Secondo il premier Renzi, ci dovrà essere «un confronto diretto e positivo per una Unione che sia capace di rispettare e far rispettare gli impegni presi».
«SENZA L’ACCORDO
CON LA TROIKA
IL PAESE FINIREBBE
NEL BARATRO
L’UE HA IL PARACADUTE
MA IL GREXIT VA EVITATO»
Quale può essere il punto di caduta della trattativa che Atene
deve avviare con la Troika?
«La chiave può essere un allungamento dei tempi di rimborso dei
prestiti, ma anche una revisione
della tabella di marcia delle privatizzazioni e delle riforme. A complicare la trattativa c’è anche la
tecnicalità di un accordo che dovrebbe passare dal Parlamento
europeo. Con tutte le criticità che
questo può fare immaginare dovendo passare al vaglio della Germania, oppure di Paesi sotto elezioni come la Spagna».
Seppure altamente improbabile, quali possono essere i rischi
di un Grexit per il resto dell’Europa e quindi per l’Italia?
«Nel 2012 la Grecia era un problema per l’Europa. Ma l’architettura istituzionale creata negli ultimi
anni, dal Fondo salva-Stati all’Unione bancaria passando per i
progressi fatti dai vari Paesi nella
finanza pubblica, fino al paracadute che scatterà con il Quantitative easing, rendono il quadro assai
diverso. Meno problematico. La
volatilità sostanzialmente contenuta sui mercati ne è la prova».
Roberta Amoruso
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Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
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Vicino l’ok della Ue sui conti dell’Italia
Per il 2015 la Commissione prevede un deficit pari al 2,6%, `Scontata a fine mese la promozione della legge di Bilancio
un po’ più basso delle stime precedenti, e del 2% per il 2016 Ma è allarme su deflazione (-0,3%) e disoccupazione (12,8%)
`
IL RAPPORTO
ROMA Deficit in progresso e Italia
più vicina al via libera di Bruxelles sui conti pubblici. Ma la crescita economica resta modesta
in un contesto nel quale il mercato del lavoro si conferma in affanno e il debito è in aumento,
anche se a livelli inferiori rispetto alle precedenti stime. L’aggiornamento delle previsioni
economiche della Commissione
europea, pur senza nascondere
la realtà di una congiuntura a
tinte grigie, descrive un quadro
di miglioramento della finanza
pubblica.
IL CALO
La notizia di maggiore impatto,
che conforta le strategie del governo, è che per l’Italia è previsto
un calo al 2,6% per il 2015 del
rapporto tra deficit e Pil, grazie
soprattutto alla riduzione della
spesa per gli interessi pagati dal
Tesoro sui titoli di Stato. A novembre, la Ue stimava un dato
del 2,7%. Ancora più marcata la
revisione per il prossimo anno:
adesso la Commissione stima un
dato del 2%, quando nello scorso
autunno indicava il 2,2%. Questi
numeri hanno conseguenze incoraggianti per il Paese. Infatti
INOLTRE L’EUROPA
NON È CONVINTA
DELLA NOSTRA
CAPACITÀ DI
COGLIERE I VANTAGGI
DEL CALO DEL PETROLIO
per quanto riguarda la correzione strutturale del deficit, ora Bruxelles prevede per il 2015 un valore pari allo 0,25% del Pil, in sintonia con le nuove interpretazioni
flessibili del Patto di stabilità e
crescita.
Il 27 febbraio prossimo, la
Commissione darà il suo giudizio definitivo sulla legge di Stabilità varata da Palazzo Chigi a fine
2014. E a questo punto l’ok appare scontato in quanto la manovra può godere pienamente della
nuova clausola di flessibilità nella valutazione dei conti pubblici
che tiene conto della difficile situazione nella differenza tra crescita economica effettiva e crescita economica potenziale.
L’aggiustamento strutturale
del bilancio per il governo è dello
0,3% e per Bruxelles è dello
0,25%. E dato che la nuova regola
prevede per un Paese che ha un
output gap fra -4% e -3% una riduzione obbligatoria di un quarto di punto percentuale invece
che di mezzo punto percentuale,
ne consegue che i conti italiani
per il 2015 sono considerati in linea con i requisiti europei.
Resta sul tappeto la questione
del debito: a fine mese la Commissione presenterà il rapporto
specifico e dovrà concludere se i
fattori economici rilevanti (condizione ciclica, agenda di riforme strutturali, situazione complessiva del debito sia pubblico
che privato) saranno sufficienti
per non aprire una procedura
specifica di sorveglianza. L’aria
che tira a Bruxelles, per ora, è di
non aprire procedure quest’anno. Per quanto riguarda la crescita del Pil nel 2015, invece, Bruxelles non ha modificato le previsio-
Padoan: così Bruxelles
riconosce i nostri sforzi
LE REAZIONI
ROMA Il governo incassa con soddisfazione l’aggiornamento delle
previsioni economiche di Bruxelles. «La Commissione europea ha
riconosciuto nelle l’efficacia dell’azione del Governo italiano», ha
osservato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in un commento pubblicato sul sito del dicastero. «Il governo - si legge nella nota del titolare di Via XX Settembre - ritiene che la Commissione abbia riconosciuto l’effica-
Il caso
E in Spagna la crescita
quest’anno vola al 2,3%
Per la prima volta dallo
scoppio della crisi nel 2015
torna la crescita in tutti i paesi
dell'eurozona. E balza subito
agli occhi che correranno di
più Spagna, Irlanda e Grecia.
Il record andrà all’Irlanda che
aumenterà la ricchezza del
3,5% grazie alla forte presenza
di multinazionali.
Il Pil spagnolo subirà un rialzo
del 2,3% tanto da consentire al
premier Mariano Rajoy (nella
foto) di parlare di «orgoglio
legittimo». Anche per la
Grecia, a politiche invariate, è
previsto un aumento del Pil del
2,5% e del 3,6% nel 2016.
cia delle misure adottate e la validità degli argomenti tecnici presentati a supporto delle proiezioni del governo. Infatti l’aggiustamento del saldo strutturale nella
misura di circa un quarto di punto di Pil presente nella legge di
Stabilità è ora incorporato anche
nelle previsioni europee. Inoltre ha proseguito Padoan - la Commissione riconosce gli sforzi che
abbiamo realizzato e che stiamo
continuando a realizzare sul fronte delle riforme strutturali».
INTERVENTI VALIDI
Il ministro ha anche affermato
che la Commissione «riconosce
la validità degli interventi del governo italiano sul fronte della riduzione delle tasse sul lavoro e
sulle imprese, che si accompagna
a una effettiva riduzione della
spesa pubblica. Quest’ultima è stimata in crescita soltanto perché,
come ricorda la Commissione, il
bonus Irpef, secondo i criteri statistici ufficiali, è classificato all’interno della spesa sociale». «È opinione del governo - ha proseguito
Padoan con riferimento alle perplessità manifestate da Bruxelles
su un rilancio in tempi rapidi dell’economia - che il miglioramento del clima di fiducia e l’aumento
degli occupati possano stimolare
una ulteriore ripresa dei consumi».
Infatti, ha argomentato ancora
il ministro, «la prospettiva indicata dalla Commissione è che l’attuazione del programma di riforme avviato dal Governo e l’incremento degli investimenti, che
hanno fatto registrare un significativo declino negli ultimi anni,
possano sortire sulla crescita effetti positivi con possibili revisioni al rialzo delle previsioni».
M.D.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ni rispetto al +0,6% indicato già
nel novembre scorso. E’ evidente
che l’Europa non è convinta della capacità dell’Italia di cogliere
elementi favorevoli come il calo
del prezzo del petrolio e il Quantitative Easing della Bce.
La Commissione pronostica
che a trainare la crescita «sarà
l’export, e solo un tenue miglioramento della domanda interna:
l’aumento del potere d’acquisto
delle famiglie legato ai minori
prezzi energetici sarà solo parzialmente trasferito su maggiori
consumi».
LE PROSPETTIVE
Migliori le prospettive se si guarda un po’ più avanti nel tempo:
l’anno prossimo la crescita dell’Italia è prevista nell’ordine dell’1,3%, in accelerazione rispetto
al +1,1% rilasciato a novembre. Il
debito pubblico italiano crescerà ancora nel 2015, raggiungendo il picco del 133% rispetto al
Pil, per poi cominciare a scendere nell’anno successivo, quando
è previsto al 131,9%, grazie a una
crescita nominale più alta e al
surplus primario.
Stime della Commissione Ue
LE PREVISIONI INVERNALI. DATI IN %
2014
2015
2016
-0,5
0,6
1,3
1,9
0,8
1,3
0,4
1,0
1,8
1,5
1,5
2,0
131,9
133,0
131,9
95,3
97,1
98,2
74,2
71,9
68,9
3,0
2,6
2,0
4,3
4,1
4,1
Inflazione
0,2
-0,3
1,5
Disoccupazione
12,8
12,8
12,6
Pil
Debito/Pil
Deficit/Pil
IL RILANCIO
Il problema dell’economia italiana è «un alto debito e bassa crescita: nodi che devono essere risolti con riforme e prudenza di
bilancio» ha esortato il Commissario Ue, Pierre Moscovici che
ha incoraggiato il governo «a fare sforzi in tal senso aspettando
che le autorità specifichino
l’agenda di riforme economiche
e cosa sostiene gli sforzi di bilancio 2015». Riforme che Bruxelles
considera centrali soprattutto
per il rilancio dell’occupazione
considerando i tassi di disoccupazione: 12,8% per il 2015 e 12,6%
per l’anno prossimo. Infine c’è
un altro dato molto preoccupante: per quest’anno Bruxelles attribuisce all’Italia un -0,3% sui
prezzi. Una deflazione lieve ma
tutt’altro che rassicurante.
Michele Di Branco
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-MSGR - 20 CITTA - 6 - 06/02/15-N:
6
Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Nuova lite FI-Pd
sulle frequenze tv
Riforme, i renziani:
aiuti da altri partiti
Emendamento al Milleproroghe, salta lo sconto per Rai e Mediaset
L’ira dei forzisti: la vendetta per la rottura del Patto. Il governo: falso
`
LA GIORNATA
ROMA Ci mancavano le frequenze
tv a scatenare la lite tra Pd e Forza Italia. Si tratta di un argomento sensibilissimo per l’ex Cavaliere, non a caso noto anche per
l’appellativo di Sua Emittenza, e
a renderlo pubblico sono stati
proprio i forzisti, secondo i quali
si è trattato di una vera e propria
«ritorsione». Il motivo? Il giorno
dopo l’elezione di Sergio Mattarella con conseguente strascico
polemico, il governo avrebbe
cambiato la norma che consente
un forte sconto a Rai e Mediaset
sulle frequenze tv, ingiungendo
piuttosto di pagare 50 milioni di
euro. «Una chiara ritorsione di
Renzi contro Berlusconi», hanno
detto, ripetuto e denunciato da
parte forzista. «Calma e gesso»,
replica a stretto giro Antonello
Giacomelli, sottosegretario alle
Tlc, il quale fa sapere che della
materia ci si è occupati in epoca
non sospetta, lo testimoniano
due lettere all’Agicom datate 23
luglio e 4 agosto, quindi ben prima delle vicende legate al passaggio del Quirinale. Quanto al merito, Giacomelli conferma che il governo non intende operare sconti né a Mediaset, né a Rai: «Le
Raffaele Fitto
norme vigenti non prendono atto
del passaggio dall’analogico al digitale terrestre, determinando distorsioni e un onere eccessivo sugli operatori di rete». Tradotto
dal ministerialese, tutti gli operatori pagavano un contributo
pressoché simile a prescindere
dal fatturato e dalla grandezza,
per tutti c’era lo stesso ammontare, sicché verrebbe ora introdotta una sorta di imposta progressiva. Giacomelli si è sentito al telefono con Paola De Micheli sottosegretario all’Economia, i due
hanno concordato di vedersi
mercoledì
per
riformulare
l’emendamento previsto nel Milleproroghe.
C’era una volta il patto del Nazareno? Per come si vanno sviluppando le cose, sembrerebbe
così. A parte la vicenda delle frequenze tv, non è che il resto del
confronto politico assuma sem-
Il tour della Lega
Il premier Matteo Renzi con Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme
Salvini sbarca al Sud
contestato a L’Aquila
NUOVO SENATO
E ITALICUM
SERRACCHIANI APRE
A EX M5S E GAL
LA SINISTRA: I TESTI
VANNO MODIFICATI
Una ventina di persone hanno
contestato il segretario della
Lega Nord Matteo Salvini al suo
arrivo in auto all'Aquila, una
delle tappe per presentare in
Abruzzo il nuovo progetto
politico «Noi con Salvini». I
contestatori hanno urlato: «Vai
via, non venire all'Aquila».
Le forze dell'ordine sono
intervenute per arginare le
tensioni tra quanti intervenuti
per accogliere Salvini e coloro
che l'hanno contestato. Il giro
per la città di Salvini è poi
proseguito normalmente.
Il leader della Lega non ha
drammatizzato: «I contestatori
poi fanno colore, scaldano la
giornata».
Renato Brunetta
Denis Verdini
bianze più tranquille. E’ tornato
in pista, in prima fila, il genio
guastatori. Il capogruppo forzista Renato Brunetta ne promette
una sua, di ritorsione: «Ridiscuteremo anche l’Italicum».
MINORANZE DEM
Mentre dentro il Pd tornano a farsi sentire le minoranze interne in
tutte le loro gradazioni, accomunate da una richiesta: modifiche
alle riforme, sia elettorale che costituzionale. Vannino Chiti chiede modifiche all’Italicum sui capilista bloccati («non si può lasciare ai cittadini la possibilità di
scegliere solo una minoranza di
deputati»), mentre sul Senato
vorrebbe «una strada meno contraddittoria e più efficace per
abolire il bicameralismo perfetto». Secondo le minoranze dem,
LO SCENARIO
ROMA «Come prima operazione di
disturbo, questa sulle frequenze
Mediaset, non è male. Saranno
contenti gli strateghi della distruzione del Patto del Nazareno....». I
verdiniani, ieri, nella sede di Piazza in Lucina e al Senato ragionavano così. Loro - con Denis il plenipotenziario di cui il Cerchio Magico vuole la pelle ma molti dubitano che riuscirà ad averla e sostiene per esempio Daniela Santanchè: «Il circo si fa con le tigri,
mica con le gattine» - sono in apprensione. Temono che «ci vorrà
un po’ di tempo prima che Renzi,
tipo permaloso oltre vittorioso, ci
perdonerà questo inutile balletto». E la «permalosità» di Matteo
ha anche prodotto un’altra ferita:
l’estensione del falso in bilancio.
Le fazioni azzurre si rimproverano questo e altro. E la guerra civile
in Forza Italia - o meglio la guerra
di successione per le spoglie del
partito - non accenna affatto a pla-
IL CHIASSO
Ma il chiasso è tale che nessuno
ascolta l’anziano saggio. Mentre
all’orecchio di un altro anziano,
l’ex Cavaliere nella sua reggia di
Arcore, è arrivata in queste ore
l’eco dell’idea che circola nel suo
correntone di lealisti anti-verdiniani: «Facciamo un gruppo auto-
MARINA E CONFALONIERI
IN PRESSING SULL’EX CAV
«FAI ATTENZIONE»
IL LEADER CALMA I SUOI
E PENSA DI RINUNCIARE
ALLO STRAPPO
nomo e vediamo chi è più forte tra
noi e Denis». Appena Berlusconi
ha captato questa voce, ha reagito
così: «Qui sono diventati tutti matti». Ma quelli del partito-azienda,
anzi dell’azienda prima del partito, le mattane proprio non le sopportano. Ieri, Marina e Pier Silvio,
Fedele Confalonieri, Ennio Doris,
oltre a Gianni Letta, hanno rovesciato nelle orecchie di Berlusconi ciò che è miele anzitutto nelle
orecchie di Verdini: «Bisogna stare attaccati al carro di Renzi, che
difende le aziende italiane». La riprova di questo assunto è che appena Forza Italia ha provato (ma
anche no) a staccarsi dal quel carro, è accaduto ciò che ieri è accaduto a proposito di Mediaset. E allora, gli attacchi anti-Verdini del
Cerchio Magico allargato, del nuovo correntone dei lealisti che da
Maria Rosaria Rossi in giù vogliono «rompere la sudditanza verso
Matteo il traditore», continuano.
E basta sentire ciò che dice Alessandro Cattaneo (l’ex sindaco di
Pavia a cui Berlusconi aveva pen-
GLI ALFANIANI PERÒ
AVVERTONO
GLI ALLEATI:
STIAMO ATTENTI
DI “RESPONSABILI”
SI PUÒ MORIRE
debba poi tornare al Senato, con
rischi di lungaggini e, soprattutto, di mancanza di numeri.
Anche per questo, dal Pd e da palazzo Chigi si continua a dire che
«le riforme vanno avanti comunque», facendo capire che i numeri ci sono, ci saranno e ci dovranno essere. Il vicesegretario dem
Debora Serracchiani afferma infatti che «chi appoggerà il governo provenendo da partiti fuori
della maggioranza non è uno Scilipoti qualsiasi, sono persone che
attraverso la consapevolezza acquisita nei giorni dell’elezione
del capo dello Stato sono oggi
consci delle loro responsabilità
verso l’Italia». «Ma attenti - avverte Maurizio Lupi, ministro
ncd - di responsabili si muore», .
Nino Bertoloni Meli
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Maria Rosaria Rossi
Nel big bang azzurro irrompe l’azienda
«Guai a staccarsi dal carro di Matteo»
carsi, anche di fronte alle vendette del premier. Ieri è nata un’altra
corrente - la quinta oltre i verdiniani, i cerchiomagicisti, i fittiani
e i cani sciolti - ed è quella dei silenziosi. La guida Altero Matteoli,
così: «Facciamo silenzio, sennò disgustiamo i nostri elettori».
la rottura del patto con Berlusconi favorirebbe nuove maggioranze e soprattutto nuove soluzioni
sulle riforme. Non è detto che tutto questo alla fine non accada. Al
momento però alla richiesta di
modifiche palazzo Chigi mette
mano alla pistola, nel senso che
si scrive «modifica» ma si legge
«rinvio» o «blocco», visto che
ogni modifica apportata all’Italicum presuppone che la legge
sato come delfino ma s’è scoperto
senza quid perdendo le elezioni
per un mandato bis nella sua città): «Più che il Nazareno, è Verdini che bisogna rompere. Ma quando se ne va?». E Verdini, ieri, agli
amici: «Io sto qua, se mi vogliono
mandare via, mi ci mandino. Se ci
riescono....».
I RESPONSABILI
Denis ostenta sicurezza e la sicurezza di Denis sta nell’appoggio
totale del partito-azienda (l’importante è farle andare bene per
meglio piazzarle eventualmente
sul mercato) e nei numeri che può
vantare al Senato. Dove i suoi ”responsabili” renzusconiani, nel caso Berlusconi insista negli impulsi anti-Nazareno, salverebbero in
almeno una ventina le riforme di
Renzi tramite lo stesso meccanismo del soccorso azzurro già sperimentato in occasione dell’elezione di Mattarella. E ancora: Berlusconi sta avvertendo tutti, da Arcore, che sull’Italicum alla Camera bisogna andarci molto cauti.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi
«Se Renzi - ragiona Silvio - per accontentare la sinistra Pd mette le
preferenze nella legge elettorale,
siamo fritti». Ecco, rompere il Patto del Nazareno può produrre tanti guai che è meglio soprassedere
(senza troppo darlo a vedere). Ancora l’ex Cavaliere: «Se rompiamo
con Renzi, che pure è molto peggio che un birichino, quello ci
manda alle elezioni e perdiamo.
Non abbiamo i soldi e non abbiamo gli alleati». «E’ proprio così»,
conferma Ignazio Abrignani. Il
quale ieri girava nella sede di Piazza in Lucina e ripeteva a tutti i
contendenti questo discorso con
una aggiunta riguardante le ele-
NEL PARTITO
IN GUERRA FITTO
ALZA ANCORA I TONI:
SIAMO IN QUARANTA
E CONTINUEREMO
A DARE BATTAGLIA
zioni locali: «C’è un problema ancora più grave di quello di Forza
Italia. Ed è il problema del centrodestra. Tra tre mesi ci sono le elezioni regionali, e vediamo di non
suicidarci». Elezioni in cui Salvini
non vuole allearsi con Ncd al
Nord e Ncd non vuole allearsi con
la Lega al Sud. Il Berlusconi del
’94 riusciva a fare stare insieme
gli opposti, quello del 2015 non ha
più quella capacità.
Le elezioni di primavera, agli
occhi degli anti-Fitto, saranno
quelle che fermeranno la scalata
del leader di Maglie: danno tutti
per sicura la vittoria del Pd con
Emiliano in Puglia e la sconfitta in
casa per Fitto. Il quale ieri ha ripreso a martellare: «Il Patto del
Nazareno non lo vedo affatto finito. E noi siamo in quaranta ad
aver votato contro la legge elettorale e le riforme costituzionali, e
continueremo la nostra battaglia». Quella in cui, finchè esiste
Berlusconi, non vincerà nessuno.
Mario Ajello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 06/02/15-N:
7
Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Il premier spaventa Berlusconi
e rastrella altre truppe al Senato
`Renzi frena la norma anti Biscione:
`Pace fatta con Alfano, numeri più sicuri
Silvio alla fine non romperà gli accordi Il segretario pd: non cerco “responsabili”
IL RETROSCENA
I Cinquestelle
Grillo, niente tournée: ci sono le regionali
Doveva essere il suo “roadshow”
internazionale, una tournee che
si sarebbe spinta anche al Town
Hall di New York. Ma Beppe
Grillo sembra aver fatto
retromarcia: perché il tour de
“Il Rabdomante” che doveva
portare sui palchi europei e
statunitensi tra il 13 marzo e il 14
aprile risulta annullato quasi
per intero. Forse a causa delle
elezioni regionali. La scoperta è
del sito “Vanghettate.it” che ha
controllato uno ad uno i siti web
dei teatri stranieri che
avrebbero dovuto ospitare
Grillo, scoprendo che al
momento sette date su otto
risultano cancellate. Unica
eccezione Bruxelles.
ROMA «Confermo, vado avanti
con le riforme. Ma non mi metto
a caccia di responsabili...». Matteo Renzi, il giorno dopo la morte
presunta del Patto del Nazareno,
sceglie una posizione attendista.
Anche perché il premier è convinto che tra qualche giorno, sedata la rivolta interna al partito,
Silvio Berlusconi tornerà all’ovile.
«Semmai cambierà la delegazione incaricata di trattare con
noi. Nulla di più facile che esca
Verdini ed entrino Toti e Romani», dicono a palazzo Chigi, per
nulla preoccupati di perdere per
strada il “compagno Denis”:
«Con lui i rapporti restano eccellenti». E lui, Verdini, in Senato dove Renzi deve fare i conti su
21-22 ribelli della minoranza
dem - ha «perlomeno 15-20 senatori pronti a dare una mano». «E
altri 15-20», certifica Paolo Naccarato, «arriveranno da Gal e dagli ex grillini. A palazzo Madama
più il governo è in difficoltà, più
si rafforza la sua maggioranza. E’
sempre stato così e così sarà».
«Per fare le riforme», assicura
l’esponente di Gal. In realtà il soccorso arriva per scongiurare il rischio-elezioni. «Ma da quel che
vedo», dice un alto esponente
renziano incaricato di aggiornare il pallottoliere di Palazzo Madama, «finora non è cambiato
nulla. Se dovessi scommettere,
scommetterei che Berlusconi tor-
Il crepuscolo di Scelta civica
un drappello passa con i dem
IL CASO
ROMA Scelta civica addio, avanti
tutta Pd: la pattuglia dei senatori
di Sc oggi potrebbe andare a ingrossare le file del Partito democratico a Palazzo Madama, irrobustendo il fronte fedele al presidente del Consiglio Matteo Renzi. «Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori di Scelta civica, sia sul cammino delle riforme istituzionali ed
economiche, sia in occasione della elezione del capo dello Stato»,
aveva dichiarato ieri sera il leader democrat, anticipando in
qualche modo la notizia dell’esodo da Scelta civica: «La condivisione può andare oltre queste
importanti circostanze e individuare un approdo comune». E
infatti, poco dopo, proprio da
Scelta civica filtrava la notizia
che la quasi totalità del gruppo
aveva pronti armi e bagagli per
trasferirsi in casa democratica.
dersi), ma pare che il suo invito
sia stato gentilmente declinato
da quegli stessi senatori contro
cui Monti si era scagliato, nella
sua stagione a Palazzo Chigi. Così, alla fine, sarà il gruppo ad abbandonarlo, ad appena due anni
dalla nascita di Scelta civica. Allora, i più lungimiranti, avevano
suggerito a Monti di non entrare
in politica. E qualche ragione dovevano averla se dopo appena un
biennio il partito dei montiani si
è liquefatto. La goccia che fa tra-
I RITORNI
Un ritorno a casa quasi per tutti,
da Linda Lanzillotta, a Pietro
Ichino, Alessandro Maran e
Gianluca Susta. Con loro dovrebbe andare anche la ministra Stefania Giannini, mentre non è ancora certo dove siederà Benedetto Della Vedova che ha origini
politiche diverse, con un’anima
radicale e un impegno nel centrodestra, in un’altra stagione.
Di sicuro non entrerà nel Pd Mario Monti, fondatore di Scelta civica e senatore a vita, che d’altra
parte meditava di lasciare il
gruppo già da un po’: avrebbe
bussato alla porta dei colleghi
delle autonomie (il gruppo in cui
ora siede l’ex Capo dello Stato
Giorgio Napolitano, per inten-
Mario Monti
TRANNE MONTI, LASCIANO
QUASI TUTTI I SENATORI
POSSIBILI SPOSTAMENTI
ANCHE A MONTECITORIO
IL PARTITO ERA NATO
A GENNAIO DEL 2013
boccare il vaso, sarebbe stata
l’ostinazione con cui una parte
del già piccolo partito ha insistito per celebrare il congresso domenica.
IL CONGRESSO
Non a caso, ieri sera, a mostrare i
muscoli è stato il candidato in
pectore, il deputato Enrico Zanetti: «Domenica faremo il nostro congresso e se magari Renzi
fa un salto riesce pure a spiegarci di quali approdi comuni parla
e a scusarsi con i nostri parlamentari. Trovarsi dentro a un Pd
guidato in questo modo deve essere difficile, entrarci su chiamata, demenziale. Poi ognuno faccia quel che crede. Trovo stupefacente che Renzi ringrazi i senatori di Scelta civica per aver votato le riforme e il presidente della
Repubblica», ha concluso, riferendosi al fatto che Scelta civica
è sempre stata parte della maggioranza a tutti gli effetti.
E, in realtà, l’ingresso degli ex
montiani nel Pd, più che aumentare i numeri a disposizione di
Renzi al Senato, li consolida. E
consolida anche il peso renziano
all’interno del gruppo democratico che a Palazzo Madama (che
da 108 passerà a 113 senatori). In
attesa di ripetere l’operazione a
Montecitorio. Per ora è solamente una voce, che non è confermata nemmeno da Andrea Romano, il primo deputato montiano
a passare nel Pd, a fine ottobre:
«Chi nel 2013 ha votato Scelta civica, alle europee ha votato Pd.
Per me è stato il segnale che
l’esperienza di Sc era esaurita, visto che Renzi ha trasformato il
Pd, assimilando i nostri valori riformisti e liberali».
Sonia Oranges
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nerà sui suoi passi».
In ogni caso, in attesa di un ripensamento dell’ex Cavaliere,
Renzi non sta a guardare. Così arruola nel Pd i senatori di Scelta civica e fa capire che nonostante la
smentita di voler arruolare senatori “Responsabili” alla Scilipoti,
qualcosa in quella direzione si
potrebbe muovere. Obiettivo: affrancarsi dal “soccorso” di Forza
Italia in occasione delle ribellioni
della minoranza dem, come è avvenuto per l’Italicum: «Nel voto
per l’elezione di Mattarella molti
ex grillini sono entrati in gioco.
Ecco, questo è un bel segnale...».
Tant’è che alla Camera i transfughi Cinquestelle proprio ieri hanno formato un gruppo parlamentare autonomo. E lo stesso a breve dovrebbe avvenire in Senato.
no 50 milioni in più. Ma dopo
una giornata ad alta tensione,
Renzi alla fine ha deciso di congelare la modifica. «Chissà, nel frattempo qualcosa potrebbe cambiare...».
Nella più classica strategia del
bastone e della carota, il premier
non manca di lanciare qualche
esca. La prima è l’impegno a non
rivedere l’Italicum, come invece
chiede la minoranza del Pd. «Vogliamo proprio vedere Berlusconi non votare alla Camera le legge elettorale, rinunciando ai capilista bloccati cui tanto tiene...».
La seconda esca è confermare segretamente la disponibilità a concedere al capo di Forza Italia la
candidabilità in Parlamento grazie alla norma sul 3% del fatturato evaso, contenuta nel decreto fiscale che tornerà all’esame del
governo il 20 febbraio. «Io non
ho i morbo dell’anti-berlusconismo. Se serve a imprese e cittadini, se serve al Paese, la varo senza
tentennamenti».
Nazareno a parte, Renzi intanto può tirare un respiro di sollievo sul fronte della maggioranza.
Lo strappo con Angelino Alfano
sembra essere stato davvero ricucito. Perfino il ribelle Maurizio
Lupi adesso certifica il «ritorno
dell’armonia».
Alberto Gentili
IL BASTONE E LA CAROTA
Gli altri messaggi minacciosi sono il ritorno del falso in bilancio
nel decreto anti-corruzione e
l’emendamento al decreto Milleproroghe, sulle frequenze tv.
Emendamento che se approvato,
sostengono i forzisti, farebbe
spendere a Mediaset e Rai alme-
E DIECI EX GRILLINI
SI ORGANIZZANO
ALLA CAMERA
LA COMPONENTE
SI CHIAMA
ALTERNATIVA LIBERA
Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani
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S T O P
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™
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 9 - 06/02/15-N:
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Primo Piano
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Falso in bilancio, pene più severe
Pacchetto anti-corruzione, vertice di maggioranza con Orlando `Il disegno di legge avrà una corsia preferenziale in Parlamento
Arriva l’accordo tra Pd e Nuovo centrodestra, si sblocca l’impasse L’Anm, il sindacato delle toghe: bene così, avanti con coraggio
`
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Archiviato o meno che sia il
patto del Nazareno, l’intesa della
maggioranza di governo rischiava di scivolare proprio sul terreno
della giustizia. In particolare sulle
norme anticorruzione e sulla valanga di emendamenti al ddl Grasso fermo in commissione Giustizia al Senato. Le fughe in avanti di
parte del Pd su falso in bilancio,
prescrizione e stretta su alcuni reati contro la Pubblica amministrazione hanno messo in allarme
Ncd per la possibile saldatura dei
voti del partito di Renzi con quelli
di M5S. Tanto da indurre il ministro della Giustizia Andrea Orlando a convocare, di buon mattino,
un vertice con il suo viceministro
alfaniano Enrico Costa, i responsabili giustizia di Pd e Ncd, David
Ermini e Nico D’Ascola, la presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti e altri parlamentari di Pd e
Scelta civica. Ad annunciare il risultato è lo stesso Orlando: l’intesa è stata trovata, la prossima settimana si chiude in Commissione
e poi si va speditamente in aula.
Renzi chiama il ministro e si congratula. E’ «la strada è giusta», fa
sapere l’Anm.
I PUNTI
Cinque i punti dell’accordo. Il
principale è sul falso in bilancio
che, depenalizzato dal governo
Berlusconi nel 2001, verrà ora punito fino a 6 anni su procedibilità
d’ufficio, senza la querela ipotizzata in origine dal governo per le
società non quotate in borsa. Orlando riferisce di un aumento dell’area di punibilità ma resta ancora da sciogliere il nodo delle soglie: alcuni senatori del Pd - Giuseppe Lumia in testa - puntano a
far cadere del tutto le soglie di non
punibilità proposte dal governo
in caso di una variazione del risul-
IL CASO
ROMA È sul tavolo della commissione di Vigilanza ormai da quasi sei mesi. Un piano che cambierebbe da cima a fondo l’assetto
delle testate giornalistiche Rai.
Riducendo tg, direttori, vice, edizioni, accorpando i giornalisti in
due newsroom. Il dg Luigi Gubitosi lo aveva presentato per la
prima volta il 23 luglio scorso
convocando un Cda straordinario. D’allora quel progetto che si
ispira al modello Bbc, continua a
generare reazioni a catena: dibattiti, seminari, scontri. Ma è
sostanzialmente fermo. Fermo
anche, si insinua nei corridoi di
viale Mazzini, per le pressioni
«di chi vorrebbe lanciare la palla
in tribuna e lasciare tutto come
prima».
I CONSIGLI DI LOTTI
Non è pensabile che per esprimere un parere s’impieghino sei
mesi - allarga le braccia Lorenza
Bonaccorsi, esponente della segreteria dem. E ironizza: «Neanche una Asl impiegherebbe così
tanto...!». «Questa settimana non
essendoci Aula - continua la deputata del Pd - è saltata la seduta
ma spero proprio che presto si
voti questo documento. La nostra posizione è chiara: non saremo noi del Pd a fermare un processo di riforma e di efficientamento del sistema informativo».
Nell’agenda renziana la Rai ha
scalato posizioni su posizioni.
Dopo aver sistemato la questione del Colle, ora è diventata una
priorità. «Cambiare la Rai è un
discorso culturale. Vuol dire sin-
tato economico non superiore al
5% lordo o all’1% netto. La mediazione potrebbe essere il mantenimento delle soglie cui legare una
pena più lieve (si ipotizza fino a 4
anni). Ma è un’ipotesi che, al momento, non convince del tutto gli
alfaniani. Più definita l’intesa sugli altri quattro punti. Il primo: aumento delle pene per la corruzione propria (da 4-8 anni si passa a
6-10), per l’induzione indebita a
dare o promettere utilità introdotta dalla legge Severino (4-10 anni)
e sulla corruzione per l’esercizio
della funzione (il massimo della
pena per i funzionari a libro paga
viene alzato da 5 a 6 anni). Il secondo: nella concussione per costrizione torna ad essere punibile
anche l’incaricato di pubblico servizio, espunto dalla legge del 2012.
Terzo: chi collabora avrà diritto a
uno sconto di pena da un terzo alla metà. Quarto: Ncd ottiene che
non passino gli aumenti di pena fino a 5 anni (con relativa possibilità di intercettare) per l’abuso d’ufficio e per il traffico d’influenze illecite. Quinto: saranno ritirati gli
emendamenti sull’introduzione
delle gole profonde e per chi compie operazioni sotto copertura, oltre a quelli che aumentano i tempi
di prescrizione solo per i reati
contro la Pa. La prescrizione sarà
una partita che si giocherà soltanto alla Camera, così come chiesto
da Ncd. «Ci siamo incontrati a metà strada col Pd», commenta soddisfatto il viceministro Costa.
Silvia Barocci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI ALFANIANI
OTTENGONO LO STOP
AGLI EMENDAMENTI
SULLA PRESCRIZIONE
E SULLE GOLE
PROFONDE DELLA PA
L’inchiesta
Rimborsi della Lega, i pm:
Bossi e Belsito a processo
Da sinistra: i ministri Andrea Orlando, Marianna Madia e Angelino Alfano
La procura di Genova ha chiesto
il rinvio a giudizio per l'ex
segretario della Lega Umberto
Bossi e l’ex tesoriere Francesco
Belsito per la presunta truffa
sui rimborsi elettorali ai danni
dello Stato da circa 40 milioni di
euro. Oltre che per i due big del
partito, il sostituto procuratore
Paola Calleri ha chiesto il
giudizio anche per tre
componenti del comitato di
controllo di secondo livello del
Carroccio. Per Belsito c'è anche
l'accusa di appropriazione
indebita aggravata: si sarebbe
impossessato della somma
complessiva di 5,7 milioni di
euro. L'inchiesta è stata
trasferita a Genova dopo che il
gip milanese ha dichiarato
l'incompetenza territoriale.
Mattarella, esordio al Consiglio di Stato
L’ESORDIO
ROMA Eccolo, c’è il celeberrimo corridoio del Borromini, a Palazzo
Spada. Che è di 8,82 metri ma suggerisce all’occhio una profondità
illusoria di 35 metri. Il presidente
Mattarella, entrando a Palazzo
Spada, se la trova sulla sinistra la
”prospettiva Borromini”, quella
che invita ad avere uno sguardo
lungo sulle cose. E probabilmente
il Capo dello Stato starà pensando,
mentre passa di fronte a questo capolavoro, che anche l’Italia deve
guardare in avanti e in profondità.
Poi il presidente sale le scale di
questo palazzo che è sede del Con-
siglio di Stato, e in cui si svolge
l’inaugurazione dell’anno giudiziario amministrativo, e arriva
nella sala. Nella quale c’è la crema
del potere: i consiglieri di Stato, i
grand commis, i papaveri della Repubblica, i generaloni, i super magistrati, i ministri. Quelli che tengono le redini del Paese, ed è tra di
loro Mattarella nella sua prima
uscita pubblica da inquilino del
Colle. Non parla, ascolta il discorso del presidente Giovannini.
Conclusa la cerimonia di Palazzo Spada, Mattarella riceve al Quirinale Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm, sarà al plenum dell’organo di autogoverno dei magistrati l’11 febbraio. Ma soltanto per
un saluto. Non sono previsti nelle
prossime settimane viaggi all’estero di Mattarella, che ieri tra l’altro
ha incontrato il ministro Gentiloni. Ma soprattutto, in queste ore, il
presidente sta definendo la squadra del Quirinale. Più che ai nomi,
sta riflettendo insieme Donato
Marra sulla natura (quali le materie che hanno bisogno di un consigliere ad hoc e le competenze che
servono al presidente?) dello staff
che sarà di dieci persone. Intanto,
già si può parlare di uno stile Mattarella che è questo: l’estrema meticolosità, ma non farraginosa,
nell’approccio ai problemi.
M.A.
Sergio Mattarella
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Tagli ai tg Rai, la Vigilanza fa melina
Renzi sfida i partiti: la riforma si farà
I protagonisti
Gubitosi
Tarantola
Per il direttore generale
delle Rai si parla di una
possibile proroga di sei
mesi.
La presidente della Rai
è favorevole alla riforma
ma ad aprile scadrà il suo
mandato.
è stata sentita nella sala del Mappamondo anche Mary Hockday,
responsabile newsroom Bbc.
Complice l’elezione del capo dello Stato è rimasto tutto in sospeso. Anche il dibattito sulla governance. Tutto è fermo a sei mesi
fa, quando il sottosegretario alle
Comunicazioni Antonello Giacomelli lasciò trasparire una sua
Il presidente della
preferenza per il modello della
commissione aveva
Fondazione, tipo Bbc. Un Cda rigarantito in tempi brevi il stretto e un amministratore deleparere della Vigilanza.
gato con ampi poteri.
Fico
IL TAPIRO
Peluffo
Gasparri
Pisicchio
È il capogruppo Pd in
Vigilanza. Chiede che a
decidere sul piano
Gibitosi sia il cda Rai.
Il senatore di Forza Italia
è il “padre” della Legge
che nel 2004 definì
l’assetto del sistema tv.
Il deputato del gruppo
Misto ha scritto la
relazione che verrà
votata dalla Vigilanza.
tonizzare il linguaggio del Paese
con il servizio pubblico, riuscire
a raccontare la società di oggi»,
riprende la Bonaccorsi. Ne ha
parlato con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca
Lotti, che ha la delega all’editoria
e la pensano allo stesso modo.
Il Pd voterà “sì” alla riforma e
dunque al piano. «Chi non lo farà
MAGGIORANZA SPACCATA
SUL PIANO GUBITOSI
IL PARERE DELLA
COMMISSIONE SLITTA
DA SEI MESI. BONACCORSI
«TEMPI INTOLLERABILI»
- sferra l’affondo il dem Michele
Anzaldi, segretario della Vigilanza - vuol dire che è interessato a
mantenere otto direttori di testate e 32 vice direttori».
RELAZIONE BIS
Bruno Molea, Scelta civica, lo dice a chiare lettere: «Gubitosi deve essere messo in condizione di
andare avanti; la Vigilanza non
può entrare nel merito dell’organizzazione, altrimenti a cose serve un dg?». La relazione è stata
scritta (e riscritta) dal relatore Pino Pisicchio. Nella prima versione si proponevano ben 16 modifiche al piano. Una bocciatura in
pratica. Nella seconda i toni si sarebbero molto attenuati. «Ci sono state delle piccole modifiche -
ammette Pisicchio (Misto) - ma
nella sostanza l’impianto del documento è rimasto lo stesso. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, non abbiamo perso tempo». Se non ci saranno altri rinvii, la prossima settimana si voterà. Anche qui, in questa enclave
nevralgica del Parlamento, il Pd
non è compatto. Vinicio Peluffo,
capogruppo pd in Commissione,
non ha dubbi che si debba andare verso «l’efficientamento» ma
è convinto che, dopo l’indicazione della Vigilanza, ad esprimersi
sul piano debba essere il cda.
E allora? Se la melina continuerà Gubitosi potrebbe forzare
e partire anche senza il parere.
Ha già scritto una lettera al presidente della Commissione, il gril-
lino Roberto Fico. I due si sono
incontrati a dicembre. «Non faremo melina - aveva garantito Fico
- il parere arriverà dopo Natale,
al termine delle audizioni».
Nel frattempo a San Macuto è
continuato un discreto via vai.
Direttori di Rete e di Tg, rappresentanti di sindacati, authority,
esperti. In collegamento web-tv
ANZALDI: «8 DIRETTORI
E 32 VICE SONO TROPPI
BISOGNA CAMBIARE»
INTANTO VIALE MAZZINI
VARA UNA NUOVA
PIATTAFORMA WEB
Nel prossimo mese di aprile i vertici Rai scadranno. E con i vertici
anche il piano rischierà di finire
nel cestino per la gioia di chi lo
ritiene «un ridimensionamento
del servizio pubblico, un assist a
Sky e alle private». Va da sé che
la ridefinizione delle competenze porterebbe un giro ristretto di
nomine. Qualcuno salterebbe,
qualcun altro si sentirebbe degradato. E come conseguenza diretta scatterebbe anche un piano
di
riduzione
dell’organico,
pre-pensionamenti per 300 tra
dipendenti e giornalisti. Intanto,
la Rai ha varato una piattaforma
web rivolta a giovani e giovanissimi. Partirà l’8 febbraio con
“Braccialetti rossi 2”. Ogni giorno saranno proposti contenuti
speciali relativi ai protagonisti
della fiction. Insomma, in attesa
del parere la vita continua: ieri il
presidente Rai Anna Maria Tarantola si è presentata con il Tapiro che le ha consegnato “Striscia La Notizia” e lo ha messo
sulla sua scrivania. Ben visibile.
Claudio Marincola
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-MSGR - 20 CITTA - 12 - 06/02/15-N:
12
Cronache
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Arriva il grande freddo
piogge, frane e neve
mezza Italia va in tilt
Al Nord treni cancellati, scuole chiuse e autostrade ko
Neve in pianura. Paura per il livello del Tevere a Roma
`
IL MALTEMPO
L’annuncio
ROMA Neve e temporali tengono in
scacco l’Italia. “Big snow” alla fine
è arrivata flagellando lo stivale da
Nord a Sud. Pesante il bollettino
dei disagi: esondazioni, scuole
chiuse, nevicate su strade ed autostrade, traffico in tilt, autotrasportatori inviperiti. E poi ancora: acqua alta a Venezia, bora a Trieste
(con raffiche di vento fino a 120
chilometri orari), neve anche in
pianura e frane. A Roma si è mobilitato perfino Papa Francesco, che
ha distribuito trecento ombrelli ai
senzatetto. A Per le prossime ore la
Protezione civile ha emesso l'avviso di condizioni meteo avverse,
con neve a partire già dai 200 metri.
Spalatori cercasi
anche notturni
NEVE NELLE CITTÀ
Fiocchi di neve hanno imbiancato
Milano e Torino. In Piemonte, però, gli occhi sono puntati su Cuneo:
PAPA FRANCESCO
REGALA OMBRELLI
AI SENZATETTO
I METEOROLOGI: DA
DOMENICA NUOVA ONDATA
DI GELO DALL’ARTICO
Spalatori di neve cercasi,
anche se non professionisti.
L'importante è rendersi
disponibili a lavorare di notte,
nei giorni festivi e soprattutto
all'improvviso, visto che le
emergenze meteo possono
accadere in qualsiasi ora. le
richieste non sono poche, a
partire da Anas spa, che
ricerca addetti allo sgombero
neve per l'intera stagione
invernale. A livello locale,
l'Amsa (Milano) ricerca 8.000
spalatori da impiegare in caso
di emergenza. Il compenso per
l'attività di circa 8 ore, è di 100
euro lordi e in caso di lavoro
notturno di 120 euro lordi. Il
Comune di Reggio Emilia,
anche quest'anno, in
collaborazione con
Legambiente, attiva una leva
civica per lo spalamento della
neve. Si cercano volontari
disponibili ad aiutare persone
che siano impossibilitate a
spalare la neve nel cortile
privato o davanti a casa.
Reclutamento aperto anche a
Varese e Torino.
in città si registrano oltre 20 cm di
neve, e oggi e domani le scuole resteranno chiuse. A causa dell'allerta 2 per neve, la più alta, Trenitalia
ha cancellato 35 treni sulle linee
Genova-Acqui Terme, Savona-Torino e Savona-Alessandria.
DISAGI SULLE STRADE
L’autostrada A1 Firenze Nord- Roncobilaccio bloccata per neve
Forti i disagi anche sulle strade.
Messi in campo 700 mezzi e duemila uomini per spalare 700 chilometri di tratti autostradali. Gli accumuli più significativi sul tratto
appenninico della A1 Milano Napoli, con oltre 40 centimetri tra Pian
del Voglio e il valico di Citerna. Disposto sul valico dell'Autosole il divieto di circolazione per i tir. Code
si sono formate per i mezzi pesanti
fermi sulle carreggiate: 11 i chilometri di coda tra Firenze Impruneta e Firenze nord in direzione Bologna.
LE BUCHE
A Roma tre
giorni di
piogge sono
bastati per
trasformare
le strade in
colabrodo. E
si teme
anche per
l’esondazione
del Tevere
PIOGGE E GELO AL CENTRO-SUD
Problemi anche nel Lazio. Una frana tra Capranica e Bracciano ha interessato la via ferroviaria facendo
deragliare un treno, fortunatamente senza passeggeri a bordo. Esondato il torrente Vaccina a Ladispoli. I vigili del fuoco hanno soccorso
alcuni automobilisti rimasti bloccati. A Roma, oltre al disagio per il
traffico in tilt e le buche, il livello
del Tevere ha superato gli 8 metri
all'Idrometro di Ripetta e la Prote-
zione Civile ha lanciato l’allerta
per le prossime 36 ore.
Anche il Meridione è flagellato
dai temporali. In Abruzzo la Marsica soffre sotto il gelo. Forte il pericolo valanghe su tutto l’Appenino
abruzzese. Tralicci caduti e
black-out elettrico in diversi centri
come Tagliacozzo, Scurcola Marsicana e Capistrello. La neve ha imbiancato anche la Basilicata e soltanto ieri sera sono stati ripristinati i collegamenti dal porto di Napoli.
LE PREVISIONI
Anche per oggi, spiegano gli esperti del Centro Epson Meteo, è previsto maltempo su tutta Italia. Ci sarà un lieve miglioramento nel fine
settimana, quando pioggia e neve
diverranno meno intense. Ma già
da domenica l'Italia tornerà sotto
attacco: un fronte artico farà irruzione da est riportando freddo,
vento e neve anche a bassa quota.
Laura Mattioli
NORD E SUD
Sopra, la Torino-Savona. A
destra una strada in Basilicata
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il prof italiano morto in Tunisia: «Accoltellato»
IL GIALLO
URBINO Si era occupato anche delle primavere arabe e della «lingue della rivolta» il professor
Massimo Bevacqua, l'arabista
docente nelle università di Tunisi, Urbino e Roma, trovato morto in circostanze misteriose nella sua abitazione di Sidi Bou
Said, a 20 km dalla capitale tunisina. Secondo le prime informazioni, il decesso risale alla notte
tra il 3 e il 4 febbraio: il corpo
presentava delle ustioni dovute
ad un incendio scoppiato nell'
appartamento, ma i media locali
parlano di una morte avvenuta
in circostanze oscure. Una collaboratrice tunisina dell'ateneo di
Urbino ha ricevuto una telefona-
ta secondo cui qualcuno si sarebbe introdotto in casa del professore mettendo tutto a soqquadro, lo avrebbe accoltellato e poi
avrebbe appiccato il rogo.
«DINAMICA DA CHIARIRE»
«Nessuna certezza sulla dinamica - spiega l'addetto stampa dell'
Ambasciata italiana a Tunisi - attendiamo gli esiti delle indagini
avviate dalla magistratura tunisina» e l'autopsia, fissata per domani. Massimo Bevacqua avrebbe compiuto 42 anni domenica
prossima. Era nato a Rossano
Calabro, dove vivono ancora la
madre e i 4 fratelli, uno dei quali,
Cataldo, è partito per Tunisi appena appresa la notizia. Da tempo abitava a Sidi Bou Said, un villaggio turistico dove risiedono
molti stranieri. Il mondo arabo e
la filologia erano le sue passioni
da sempre. Si era laureato in Lingue straniere-indirizzo orientale alla Sapienza, con una tesi in
Dialettologia araba e il massimo
dei voti. Poi aveva ottenuto un
dottorato di ricerca internazionale all'Università di Bari, un diploma di master in traduzione
editoriale arabo-italiano e vari
attestati di frequenza a corsi in
lingua araba, seguiti anche a Damasco, in Siria. Era membro
dell'Association Internationale
de Dialectologie Arabe (Aida).
«Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e
una bravissima persona, non
sappiamo cosa possa essere accaduto», dice il professor Klaus
Ehrardt, coordinatore del corso
universitario di Pesaro Studi (Facoltà di Lingue e culture straniere dell'ateneo di Urbino) in cui
Bevacqua insegnava lingua araba con un incarico a contratto. Il
docente calabrese teneva corsi
pure a Roma e insegnava lingua
italiana presso l'Istituto italiano
di Cultura a Tunisi e l'Università
di Cartagine. A Pesaro sarebbe
dovuto tornare il 18 febbraio per
MASSIMO BEVACQUA
INSEGNAVA A ROMA
URBINO E TUNISI
LA TESTIMONIANZA
DELLA COLLABORATRICE
ALIMENTA IL MISTERO
le sessioni d'esame e di laurea.
«Era molto stimato e apprezzato
dai ragazzi, un ottimo arabista,
insegnava con entusiasmo e serietà».
LE SUE LEZIONI
Come molti docenti a contratto
«per vivere doveva fare tanti lavori in tutte queste università e
spesso, quando lo cercavamo al
telefono, ci rispondeva da qualche aeroporto». Fra le sue tante
attività anche corsi di lingua e
cultura arabe per gli operatori di
alcune onlus e del Centro italiano di Solidarietà. Alla Sapienza
aveva tenuto lezioni di arabo libanese a personale del ministero della Difesa.
R.I.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VITTIMA Massimo Bevacqua,
42 anni domenica prossima
-MSGR - 14 PESARO - 33 - 06/02/15-N:
Pesaro
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Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Venerdì 6
Febbraio 2015
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
METEO
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Il giallo
Docente trovato
morto a Tunisi
oggi fissata
l’autopsia
Giorno & Notte
«Qualcosa rimane»
Stasera al Sanzio
la Guerritore
in prima nazionale
Basket
A pag 36 e in Nazionale
A pag. 39
Cataldo a pag. 47
Vuelle, l’azienda Ranocchi
entra come sponsor
Il presidente Costa: «Comincia la costruzione della nuova stagione
che penso proprio sarà ancora in serie A». Novità dal Consorzio
Grande Centro, presto il nome
Il 22 la convention che anticipa le primarie Pd, indicherà il candidato. L’incognita Spacca
`Ceriscioli smentisce il ticket con Marcolini «Se perdo, niente giunta. Tornerò a insegnare»
`
Irrompe il Centro. Che punta a essere l'ago della bilancia delle prossime regionali. Probabilmente il
22 ovvero una settimana prima
delle primarie Pd, si terrà la convention della nuova area di Centro per un ruolo da protagonista
alle prossime elezioni. Marche
2020 sarà il fulcro di una coalizione che unirà anche Area Popolare
(Nuovo Centrodestra più Udc), il
Ppi dell'ex consigliere regionale
Roberto Giannotti e la nuova Dc
di Giorgio Giombini. Intanto Marcolini e Ceriscioli smentiscono un
accordo per il dopo-Primarie nel
caso di vittoria alle Regionali.
Fabbri a pag. 34
Le opposizioni
Maltempo. Danni per la mareggiata su tutto il litorale
«Illegittima
l’Unione
dei Comuni»
"L'Unione dei Comuni è
illegittima, ci rivolgiamo al
prefetto per sospendere gli
atti. E se necessario faremo
ricorso al Tar": così le
opposizioni di Pesaro,
Gabicce e Gradara.
A pag.33
Orti Giulii, un piano
per farli rinascere
`L’Osservatorio per le infrastrutture propone
telecamere, vigilanza e manutenzione
VERDE
Fano
Obiettivo telecamere e manutenzione per gli Orti Giulii. È quanto
propone Daniele Gallerini dell’Osservatorio sulle infrastrutture, un organo di controllo di matrice politica creato un anno fa.
Il dato è che «finalmente il tema
degli Orti Giulii è iscritto nell’agenda dell’Amministrazione
comunale. Non poteva, infatti, rimanere inascoltato, l’appello
che avevamo lanciato, per salvare questo pezzo di patrimonio
culturale e naturalistico della città, dallo stato di avvilente abbandono in cui è stato lasciato per
anni. In concreto, per quanto
concerne la vigilanza, riteniamo
indispensabile rilanciare la proposta di utilizzo di volontari, così come ci pare utile verificare la
possibilità della installazione di
telecamere per contrastare gli atti di vandalismo che si sono succeduti nelle ultime settimane». Il
busto di Perticari è stato nuovamente vittima delle bombolette
spray. «Per quanto concerne la
manutenzione, che non può rimanere un fatto episodico, ma
che deve garantire un carattere
di concretezza e continuità, ribadiamo la opportunità di definire
un’intesa con le associazioni ambientaliste della città e con gli altri soggetti interessati a coinvolgersi in questa operazione anti
degrado».
Ex zuccherificio:
«Nessuna causa
per danni»
GLI EDIFICI
Sul fabbricato, «il Comune, intende, a nostro giudizio, perseverare nell’errore; dopo aver sbagliato a costruirlo, senza avere
una idea di cosa farne, sbaglia,
oggi, ad ipotizzare un uso impro-
Non ci saranno richieste di
danni nei confronti dei
consiglieri comunali che
dovessero bocciare la
contestata variante sull'ex
zuccherificio. La
maggioranza di
centrosinistra si è nel
frattempo preparata uno
scudo legale.
Scatassi a pag.38
prio come quello di ospitare un
centro sociale. La questione fondamentale rimane quella della
valorizzazione del sito. In questa
prospettiva rilanciamo la proposta di un tavolo di lavoro per studiare ed elaborare progetti realizzabili e non utopistici, finalizzati al rilancio degli Orti Giulii».
L’osservatorio chiama in causa
il Fai l’Accademia agraria, l’Istituto agrario. «Ci paiono, peraltro, insufficienti ed inadeguate
le ipotesi di lavoro avanzate per
l’Osservatorio Valerio - chiude
l’Osservatorio - se infatti può essere considerata positivamente
la decisione di realizzare interventi di manutenzione del tetto,
non può sfuggire la necessità
che venga finalmente approntato un piano organico di misure
che consentano di tutelare la integrità di una struttura che rappresenta una importantissima
risorsa del patrimonio culturale
e scientifico della città».
Sacchetti
di pane contro
la violenza
sulle donne
ENTROTERRA
L'associazione di volontariato "Olinda" di Cagli continua
la propria attività sociale con
la distribuzione, fino ad esaurimento scorte, dei sacchetti
per il pane con la scritta "Per
troppe donne la violenza è pane quotidiano". Si tratta di
una campagna di sensibilizzazione, che ha già raggiunto
molti cittadini del nostro territorio, promossa in collaborazione con il Centro antiviolenza provinciale "Parla con
noi" (gestito dalla Provincia
di Pesaro e Urbino). La distribuzione dei sacchetti avviene
gratuitamente in ben 35 esercizi commerciali ed è stato
possibile attraverso il coinvolgimento dell'Ambito sociale
3 e del distretto sanitario
Asur di Cagli. La prima settimana dell'iniziativa ha ottenuto ottimo riscontro di pubblico, con molti che si sono interessati alle attività delle associazioni e, in generale, sul
problema della violenza femminile. Il sacchetto, di uso
quotidiano, ha comunque
contribuito alla riflessione
del problema, riportando nei
CONTINUA
LA CAMPAGNA
CHE VEDE
COINVOLTI
TRENTACINQUE
ESERCIZI
COMMERCIALI
oltre i mille metri. Nelle prossime 24/36 ore dovremo fare i conti, però, con una serie di impulsi
instabili che con una ritmicità di
circa 12 ore, raggiungeranno il
nostro territorio.
Di conseguenza i momenti più
perturbati saranno oggi la prima
mattinata e il tardo pomeriggio/
serata quando i fenomeni saranno moderati un po’ ovunque e accompagnati da forti venti orientali.
La neve cadrà oltre i 700/900
metri di quota. Domani il tempo
rimarrà perturbato con precipitazioni più diffuse dal pomeriggio e il limite delle nevicate in calo fino a quote collinari. Le temperature odierne saranno comprese tra -1 e 8˚C, le minime della
prossima notte oscilleranno tra
-4˚ e 4˚C.
sacchetti anche i riferimenti
del Centro antiviolenza provinciale "Parla con noi", con
sede
a
Pesaro
(tel.0721.639014, numero nazionale
1522,
mail:
[email protected].
it) dove gli interessati possono trovare ulteriori informazioni e chiarimenti. Non si
tratta comunque dell'unica
iniziativa promossa dall'associazione di volontariato in
quanto nei giorni scorsi è stato realizzato un incontro di
presentazione al Ridotto del
Teatro di Cagli che ha visto la
partecipazione di molti cittadini. "Ringraziamo istituzioni ed esercizi commerciali
che hanno contribuito al successo della campagna. I sacchetti per il pane continueranno a diffondere il messaggio - dichiarano i soci dell'associazione di Olinda - facendo capire non solo che il problema esiste e va affrontato,
ma anche che ci sono persone pronte ad aiutare le donne
in difficoltà". L'iniziativa viene realizzata nei comuni di
Acqualagna, Cagli, Piobbico,
Apecchio, Serra S.Abbondio,
Frontone e Cantiano sia nei
piccoli alimentari sia nei supermercati delle sette città
coinvolte.
Lu.Gue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Allarme per i detriti alla foce del Foglia
Mareggiata e nuovo tappo di detriti alla foce del Foglia, l'acqua invade i pontili a Pesaro. A Fano dopo la
mareggiata chiusa di nuovo via Ruggeri.
Delbianco e Scatassi a pag. 36 e 38
Il meteorologo
Vento forte e anche neve
Massimiliano Fazzini
Il previsto maltempo da giorni
annunciato è arrivato veemente
a colpire tutta la nostra Penisola.
Evidentemente gli effetti della
complessa perturbazione centrata sul medio Tirreno sono stati
più significativi sul settentrione
d’Italia oltre che su tutte le regioni più occidentali.
Non si è trattato solo di precipitazione intense, ma anche di
forti venti occidentali che hanno
causato decise mareggiate lungo
le coste sopravvento e anche un
certo numero di danni purtroppo anche a persone.
Sicuramente l’aspetto più gravoso a livello logistico sono state
le estese nevicate che stanno tuttora interessando non solo i
monti ma anche gran parte della
pianura Padana. La nostra regione è stata parzialmente interessata dal passaggio dell’occlusione calda che ha determinato
estesa nuvolosità con precipitazione irregolari e significative solamente sulle aree più settentrionali.
Le cumulate pluviometriche
non hanno di fatto superato i 15
millimetri per essere piuttosto
sporadiche sul centro Sud della
regione; in virtù del flusso a componente meridionale il limite
delle nevicate si è innalzato sin
-MSGR - 14 PESARO - 34 - 06/02/15-N:
34
Marche
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Marche 2020
e Area Popolare:
candidato il 22
Ceriscioli
e Marcolini
«Tra noi
nessun ticket»
VERSO IL VOTO/2
Ecco la convention centrista: lancerà il nome anticipando le Primarie Pd
Forza Italia prova a sganciare l’area dai Dem: Trenta vede Toti a Roma
VERSO IL VOTO/1
ANCONA Irrompe il Centro. Che
punta a essere l'ago della bilancia delle prossime elezioni regionali. Entro fine febbraio, probabilmente il 22 ovvero una settimana prima delle primarie Pd, si
terrà la convention regionale della nuova area di Centro che intende giocare un ruolo da protagonista alle prossime elezioni.
Marche 2020 sarà il fulcro di una
coalizione che unirà anche Area
Popolare (Nuovo Centrodestra
più Udc), il Ppi (Partito popolare
Italiano) dell'ex consigliere regionale Roberto Giannotti e la
nuova Dc di Giorgio Giombini.
La convention, oltre a presentare il progetto, lancerà anche il
candidato governatore.
L’INCOGNITA SPACCA
Pronunceranno, quel giorno, il
nome di Gian Mario Spacca, il
governatore ripudiato dal Pd
perché ha già svolto due mandati? Di sicuro l’appuntamento, di
cui si sta parlando in molti ambienti politici, sta provocando
notevole fibrillazione. Perché,
uno, chissà se il Pd, a conti fatti,
sarà davvero convinto di presentarsi in pratica da solo (Cd, Verdi, Psi e Idv, Europee alla mano,
valgono appena qualche punto
di percentuale tutti assieme)e
non voglia tentare un accordo
con un’area che tradizionalmente, nelle Marche, riscuote seguito. Due, non è un mistero che il
centrodestra, Forza Italia in primis, attenda le decisioni di que-
SULLA SCENA
IRROMPE IL CENTRO
LUNEDÌ CESA AD ANCONA
FORMALIZZERÀ
LA NASCITA DEL SOGGETTO
CON L’NCD NELLE MARCHE
st’area: sganciarla dall’orbita del
Pd costituirebbe un vero e proprio ribaltone politico rispetto al
governo degli ultimi dieci anni
che ha visto governare Pd e centristi insieme. Al punto che proprio ieri il capogruppo in regione Trenta ha presentato a Roma,
al consigliere politico di Berlusconi Giovanni Toti, il progetto
«Insieme si può-Patto per le Marche»: si tratta in sostanza dell'
idea di «mettere insieme tutte le
forze alternative al Pd» per le regionali di maggio, che Trenta ha
lanciato da tempo, con la possibile inclusione di Marche 2020
Partito delle Marche, formazione creata dai presidenti della
Giunta Gian Mario Spacca e del
Consiglio regionali Vittoriano
Solazzi. «Il Pd - dice il capogruppo forzista all'Ansa - oggi rappresenta solo la partitocrazia, la nomenklatura e il clientelismo e
detta le regole della politica con
arroganza».
ARRIVA CESA
Vista da Marche 2020 ma probabilmente anche dai leader di Udc
e Ncd, quella con Forza Italia sarebbe un’ipotesi B. Marche 2020,
anche per la storia del suo fondatore, Spacca, è ben ancorata allo
scenario del centrosinistra. E a livello nazionale, nonostante le fibrillazioni per il Capo dello Stato, il quadro inserisce Udc e Ncd
in uno scenario col Pd. Lo scontro, eventualmente, sarà sul nome del governatore. Ed è su questo terreno che i forzisti sperano
di inserirsi per agganciare l’area
di centro. Amedeo Ciccanti
(Udc): «Non è stato deciso ancora nulla - commenta Ciccanti ma da Roma vogliono una coalizione con Ncd ed Udc aperta alle
civiche moderate. Direi che il
profilo è quello di Marche 2020».
Cesa sarà lunedì ad Ancona per
formalizzare la nascita di Area
Popolare con l’Ncd. Il primo passo verso la convention centrista.
Luca Fabbri
Umberto Trenta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Spacca il giorno della presentazione di Marche 2020
La legge di Stabilità
Tagli alla Sanità, i sindacati:
subito un vertice in Regione
Cgil, Cisl e Uil Marche hanno
richiesto un incontro agli
assessori regionali alla Sanità,
Servizi sociali e Trasporti per
valutare le pesanti ricadute
che i tagli previsti dalla Legge
di Stabilità produrranno su tali
settori. I sindacati - informa un
comunicato - sono
particolarmente preoccupati
per il mantenimento di servizi
come quelli all'infanzia, ai non
autosufficienti, agli studenti e
al trasporto pubblico locale.
Sulla sanità, inoltre, Cgil, Cisl e
Uil chiedono di avere garanzie
sul rispetto del protocollo
sottoscritto con la Regione un
anno fa, che prevedeva
importanti interventi per la
riduzione delle liste di attesa, la
creazione delle Case della
salute e il rafforzamento dei
servizi territoriali. Sul fronte
socio-sanitario, si chiede di
risolvere il problema delle
tariffe per strutture
residenziali e semiresidenziali
per anziani e disabili.
ANCONA Nessun accordo tra
Marcolini e Ceriscioli. Chi perderà non sarà chiamato dall’altro in Giunta in qualità di assessore esterno. «Patto tra gentiluomini? No, grazie», dice il
vicesegretario regionale Pd Luca Ceriscioli. Tornerà a sedersi
nei banchi di scuola. Nelle vesta di insegnante. No al ticket
con Marcolini. «Leggo e sento
di possibili accordi già presi
tra i candidati alle primarie in
caso di vittoria o di sconfitta
dell'uno o dell'altro contendente - premette il vicesegretario
regionale - Ipotesi che circolano da tempo ma personalmente ribadisco con forza di non
essere interessato alle poltrone bensì a realizzare un progetto di cambiamento». Quelle
del primo marzo saranno primarie vere secondo Ceriscioli.
«I nostri sono due progetti tra
loro inconciliabili - conclude Se sarà la mia idea a vincere farò il Governatore mentre se la
mia idea verrà bocciata dagli
elettori nessun paracadute o
posto in giunta regionale: continuerò a fare il professore di
matematica».
Più o meno dello stesso tenore la puntualizzazione di
Marcolini. «La notizia di stampa di un presunto accordo tra i
candidati alle primarie è destituita di fondamento - afferma
una nota dei Comitati Marcolini - Pietro Marcolini ha deciso
di candidarsi per guidare la Regione Marche è questo è lo spirito e l'obiettivo delle Primarie. Saranno i cittadini a decidere chi è più adatto a svolgere
il ruolo per cui ci si candida.
Non basta attribuirsi e attribuire patenti di continuità o di
cambiamento per essere dei
veri rinnovatori. Anche questo
lo decideranno i cittadini con
il loro voto. Non crediamo che
tra appartenenti allo stesso
partito possa parlarsi di posizioni inconciliabili. Vorrebbe
dire far parte di partiti diversi,
da parte nostra l'unico accordo e quello contro chi pensa di
dividere il partito o di rappresentare le primarie a giorni alterni come uno scontro totale
o come un inciucio continuo».
La sede della Regione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IGuzzini, joint venture con il Maxxi
Architetti in azienda per nuove ispirazioni
L’INIZIATIVA
RECANAT I Da iGuzzini i nuovi astri
dell'architettura mondiale. «Light
On è luce su quello che noi facciamo e soprattutto è una grande luce
che noi vogliamo dare all'architettura, al design, alla vita quotidiana, alla sicurezza ma anche alla
possibilità di illuminare spazi interni ed esterni creando emozioni,
dare una quarta dimensione all'architettura, ovvero quel piacere di
vivere l'ambiente che aiuta l'uomo
a vivere in maniera migliore». Ha
spiegato così il senso profondo
dell'iniziativa Light On Adolfo
Guzzini presidente della iGuzzini
illuminazione, presentando il ciclo di incontri con grandi architetti e professionisti della progettazione che sperimentano il rapporto
tra forma, tecnologia e luce che
prende il via oggi a Recanati, a cura del Maxxi Architettura e iGuzzini, che si svolgerà sia al Maxxi di
Roma sia a Recanati presso la sede
de iGuzzini.
L’azienda, uno dei brand più acclamati del made in Italy, occupa
1250 dipendenti, esporta il 75% del-
la produzione e ha chiuso il bilancio 2014 con un più 3% rispetto all'
anno precedente.
I FUTURI ARCHISTAR
Con il Maxxi di Roma c'è uno
scambio attivo da diverso tempo.
«Per tre anni avremo degli architetti importanti, con cui stiamo collaborando - ha sottolineato Guzzini - che verranno a fare della formazione. Il primo ospite sarà
Kjetil Trædal Thorsen, dello studio norvegese Snºhetta, autore, tra
l'altro, della ricostruzione della famosa Biblioteca di Alessandria
d'Egitto, inaugurata nel 2002. Si
tratta di uno studio leader dei paesi scandinavi con 520 architetti.
Con questo ciclo d'incontri diamo
un grosso supporto al territorio al
quale ritorniamo una parte del
supporto che ci ha dato e ci dà: il
territorio deve avere una crescita
continua e costante in relazione a
quello che deve essere al nostro essere imprenditori marchigiani: io
e miei fratelli abbiamo portato il
design nelle Marche». L'incontro
con Thorsen si svolgerà questa sera all'auditorium della iGuzzini a
partire dalle 16 e domani all'audito-
Massimiliano Guzzini presenta “Ligth on”
Adolfo Guzzini
Pippo Ciorra
rium del Maxxi di Roma alle 11.30.
Il lavoro dello studio Snºhetta è caratterizzato da un approccio innovativo e attento ai temi della
sostenibilità, che ha ispirato anche
la progettazione di spazi ed edifici
pubblici (come la Biblioteca di
Alessandria o la Nuova Opera House di Oslo), dove la luce ha un ruolo
fondamentale. Snºhetta, inoltre,
«SIAMO STATI I PRIMI
A ILLUMINARE GLI ITALIANI
ORA CERCHIAMO IDEE
PER GLI SCENARI FUTURI»
PARTNER IL MUSEO
CONTEMPORANEO
appartiene a una generazione di
progettisti famosi pur non essendo
"archistar". Pippo Ciorra, Senior
curator Maxxi Architettura e docente ad Ascoli Piceno, ha evidenziato come «siamo in un periodo
in cui inizia il declino di una serie
di architetti. Per questo stiamo cercando delle idee nuove ed è il momento migliore per fare dello scouting. Per i prossimi tre anni avremo nomi importanti di persone
che ci faranno capire come l'architettura possa contribuire al benessere e alla bellezza, oggi». «Innovazione, formazione e internazionalizzazione» sono i tre valori dell'
azienda a cui ha fatto riferimento
il vicepresidente Massimiliano
Guzzini il quale ha anche ricordato che «negli anni '80 siamo stati i
primi a parlare di illuminare gli
italiani, negli anni '90 siamo stati i
primi a parlare di inquinamento
luminoso e negli ultimi 10- 15 anni
abbiamo cercato di aprire le filiali
nel mondo. Se vogliamo operare in
aree geografiche diverse dalle nostre dobbiamo trasferire il nostro
know how e appuntamenti come
Light On, che è un progetto strutturato composto da architetti emergenti e legame con il territorio, ci
aiutano in questo».
Simona Mengascini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 06/02/15-N:
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Pesaro Urbino
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Imu agricola, rischio caos a Pesaro e Fano
`A soli quattro giorni dal versamento si cambia ancora, si pagherà `L’assessore delle Noci: «Il Governo sta cercando di rimediare
un punto in meno e il provvedimento interessa i Comuni costieri
ai pasticci fatti, ma l'errore è di fondo. Chiederemo un'esenzione»
IMPOSTE
Imu sui terreni agricoli, a quattro
giorni dal versamento si cambia
ancora. A Pesaro si pagherà un
punto in meno. "Il Governo sta
cercando di recuperare ai pasticci fatti, ma l'errore è di fondo.
Chiederemo, tramite l'Anci, un'
esenzione sull'imposta" dice Delle Noci. Se l'ultimo decreto del
Governo aveva salvato dall'Imu
agricola tutti i comuni della provincia sopra i 600 metri, vedi Urbino, Cagli, Urbania e Piobbico,
solo per citarne alcuni, ha invece
colpito i Comuni litorali, che si
sono trovati a fare i conti con un'
imposta che prima non era dovuta per le aree collinari del capoluogo. E così nell'ultima settimana diversi proprietari dei terreni
agricoli, in particolare quelli delle aree collinari come il San Bartolo, Ardizio, Novilara e le altre
zone dei Castelli, si sono rivolti
all'Ufficio Tributi del capoluogo
per chiedere spiegazioni.
ALIQUOTA RITOCCATA
Nonostante la beffa, sembrava
tutto chiaro: scadenza Imu entro
il prossimo 10 febbraio, calcolata
con l'aliquota ordinaria dell'8,7
per mille. Ma due giorni fa è arrivata in Comune una risoluzione
ministeriale che ha rimescolato
nuovamente le carte, bloccando
l'Imu agricola all'aliquota standard del 7,6 per mille. Stessa aliquota anche per Fano. Sicuramente una nota positiva per chi
ha la titolarità di un terreno agricolo, ma a soli quattro giorni dal
versamento con gli F-24, in banca o alle poste, questa variazione
dell'imposta potrebbe generare
confusione al momento del pagamento, in particolare per coloro
che già erano andati a chiedere
informazioni agli uffici competenti. "Mi pare che il Governo
NEL CAPOLUOGO
SONO INTERESSATE
LE AREE COLLINARI
COME IL SAN BARTOLO
L’ARDIZIO E NOVILARA
E LE ZONE DEI CASTELLI
sull'Imu agricola abbia perso la
bussola altimetrica - dice arrabbiato l'assessore alle Finanze Antonello Delle Noci - le nuove regole basate sull'altezza del municipio sono uno sbaglio enorme. E
ora, anche se gli agricoltori pagheranno un po' meno, il Governo con questa ennesima modifica in corsa, dimostra di voler recuperare agli errori commessi in
precedenza, ma senza riuscirci.
Noi siamo convinti che i terreni
agricoli di un Comune litorale come Pesaro dovrebbero essere
esentati dall'Imu. E lo chiederemo con forza, tramite l'Anci, anche all'esecutivo nazionale".
STUDIO CONTESTATO
Sul fronte della tassazione a carico di negozi e imprese, l'assessore vuole smentire lo studio della
Cna nazionale, che presenta "un'
analisi di differenze e scostamenti percentuali che poco hanno a
che fare con i valori assoluti richiesti alle attività economiche e
ai cittadini". E prende come riferimento un recente report del Sole 24Ore, in base al quale Pesaro
risulta al 64esimo posto in Italia
per il carico di Imu e Tasi (1007
euro), su un negozio di media superficie. E all'ultimo posto nelle
Marche. Delle Noci è comunque
d'accordo con i vertici marchigiani della Cna, "quando auspicano
la deducibilità delle imposte sulla base imponibile. Il Comune di
Pesaro ha infatti scelto di diminuire l’Imu, applicando la Tasi, e
questo comporta proprio la
deducibilità per le imprese".
PERGOLA
Intanto questa mattina alle 10.30
in Comune a Pergola il sindaco
Francesco Baldelli, insieme ai
vertici della Cia Gianfranco Santi
e Alessandro Taddei torneranno
a rafforzare la loro richiesta sulla
cancellazione totale del tributo
alla luce dei nuovi criteri di esenzione che, costruiti sulla classificazione Istat dei Comuni e sul loro inquadramento tra Comuni totalmente montani e parzialmente montani, «continuano a determinare forti iniquità a danno dei
produttori agricoli ubicati in
aree marginali e montane».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Terre coltivate nell’area del San Bartolo
Regionali, il Pd ducale alza la voce
URBINO
Un altro Federico prova a far rinascere "politicamente" Urbino.
Il segretario comunale del Pd, Federico Scaramucci, rivendica per
la città ducale un ruolo da protagonista alle prossime elezioni regionali. Dopo tanti anni in cui al
co-capoluogo sono mancati rappresentanti in Parlamento, in
Consiglio regionale e ruoli di peso nella politica locale (vedi presidenza Provincia) il numero
uno dei democrat urbinati mostra i muscoli e rivendica un seggio ad Ancona. Nonostante la recente disfatta elettorale e nonostante questo non sia in linea con
le dinamiche interne alla federazione provinciale Pd. Che punta
alla riconferma del consigliere
uscente Gino Traversini.
Il Pd di Urbino punta i piedi?
«Il percorso avviato dal segretario Gostoli per la definizione delle liste regionali va bene. A patto
che ci sia vero coinvolgimento
dei territori. Sento parlare di assemblee in tutti i circoli da ognuna delle quali dovrebbe uscire
una rosa di quattro nomi. Mi
sembrano troppi. Non vorrei che
si generasse solo confusione e a
quel punto la segreteria provinciale pensasse di poter imporre i
propri nomi».
Urbino ha un suo candidato?
«Urbino come ha detto dal primo
giorno scende dalla collina per
dialogare con il territorio: ci stiamo confrontando con Macerata
Feltria, Montecalvo in Foglia, Petriano, l'alto Metauro, il resto del
Montefeltro e ovviamente strizziamo l'occhio a Vallefoglia. Si
tratta di un comprensorio che
raggruppa almeno 70/80 mila
abitanti. Puntiamo al rinnovamento. E abbiamo uomini e donne pronti a candidarsi».
Per le aree interne però il Pd
sembra aver puntato su Traversini, no?
«Traversini si è impegnato in
questi cinque anni ma non è obbligatoria una ricandidatura dopo il primo mandato. Sentendo i
SCARAMUCCI SFIDA
LA LINEA
DELLA SEGRETERIA
PROVINCIALE
E RIVENDICA UN SEGGIO
AD ANCONA
territori, il Montefeltro e l'alta
valle del Metauro hanno bisogno
di una rappresentanza per portare in Consiglio regionale le proprie istanze. Una rappresentanza
di rinnovamento che non si chiuda dentro i confini di Cagli e Cantiano. Senza contare che dovremo anche candidare chi riesce a
ampliare il consenso del Pd».
Sarebbe lei?
«Io sono a disposizione del partito ma la decisione spetta agli or-
Scaramucci
ganismi Pd. Qualunque sia il nome che proporremo il Pd di Urbino non pone veti ma neppure li
accetta».
Alle primarie tra Ceriscioli e
Marcolini conferma la sua neutralità?
«Saremo neutrali. Auspico però
che la vittoria di uno piuttosto
che dell'altro candidato non influenzi la composizione della lista provinciale. E dal giorno dopo le primarie chi perde sostenga
chi vince».
Ma se Ceriscioli diventasse candidato presidente chiederete a
Pesaro di rinunciare al seggio
in Consiglio?
«Credo sia nell'interesse di Pesaro garantire la giusta rappresentanza dell'entroterra soprattutto
se il candidato Governatore proverrà dal capoluogo».
Intanto a Urbino e nel Montefeltro nascono due comitati a sostegno di Luca Ceriscioli. Ne fanno
parte, tra gli altri, il capogruppo
Pd ducale Piero Sestili e il presidente della Multiservizi Massimo Galuzzi. A Fano invece questa sera alle 21 alla bocciofila "La
combattente" incontro pubblico
con Pietro Marcolini.
Luca Fabbri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Scuola di Pace Urbani «Contessa, fate presto Tratta Fano-Urbino
stasera a Fossombrone a sistemare la strada» appello all’Europa
GLI APPUNTAMENTI
Riprendono anche quest'anno gli
appuntamenti con la Scuola di
Pace “Carlo Urbani” di Fano,
giunta al 12˚ anno di corso. Per
tutto il mese di febbraio, durante
il fine settimana, si avrà l'opportunità di assistere a quattro dibattiti su temi attuali ed importanti
per la nostra società, quali la nonviolenza, la giustizia, la salvaguardia del Creato e la cittadinanza responsabile. Ad aprire gli
incontri, il tema del cibo con Luca Falasconi. Questa sera alle ore
21.00, a Fossombrone presso la
sala del chiostro della chiesa di
Sant’Agostino (corso Garibaldi),
con un intervento dal titolo:
“Quale diritto per quale cibo?”.
Domani l’incontro si svolgerà alle ore 16.30 a Fano presso il Centro Pastorale Diocesano (Via Roma, 118), con la presenza di Andrea Stocchiero, rappresentante
Focsiv -Volontari nel Mondo per
la Campagna nazionale “Una sola famiglia umana, cibo per tutti:
è compito nostro”. Luca Falasconi è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Agro-Alimentari dell'Università
di Bologna. L’iniziativa è organizzata dalla Caritas diocesana di
Fano Fossombrone Cagli Pergola
con Giustizia e Pac, Acli, Azione
Cattolica, Banca del Gratuito, Un
mondo a quadretti, Mir, Centro
Missionario Diocesano, Commissione Pastorale Migrantes.
LA SINDONE AD ACQUALAGNA
“Sindone, enigma scritto nel lino” è il tema della conferenza
che il re degli enigmi Leone Pantaleoni terrà con il dovuto supporto visivo per il Rotary Club di
Cagli questa sera al ristorante La
Ginestra del Furlo. Precisa lo
stesso Pantaleoni: «In vista dell’imminente ostensione dal 19
aprile al 24 giugno che porterà a
Torino due milioni di visitatori,
l’argomento appare attuale e
tempestivo. Quarta del secondo
millennio, l’esposizione è fatta
coincidere con il bicentenario
della nascita di Don Bosco. La
Sindone può davvero dirsi enigma per eccellenza e davvero improbabile appare allora soltanto
immaginare come l’ipotetico falsario medioevale possa essere
riuscito a tanto».
CANTIANO
Termineranno a giugno i lavori
per la riapertura del valico della
Contessa. Sono stati stanziati dal
governo infatti 750.000 euro che
consentiranno di portare a termine le opere di recupero della carreggiata che nel novembre di due
anni fa cedette per le forti piogge.
Da allora la strada è percorribile a
senso unico alternato nella frazione di Tranquillo. In proposito, i
parlamentari Cinque Stelle Andrea Cecconi e Filippo Gallinella
hanno sottolineato l'urgenza di
terminare quanto prima i lavori.
"Finalmente - scrivono - hanno
ascoltato i nostri appelli. Ora monitoreremo passo a passo l'attività del cantiere affinché siano rispettati i tempi annunciati, pronti
ad accendere nuovamente i riflettori sulla Contessa anche in Parlamento. Il caso è stato infatti al centro di una nostra interrogazione a
risposta scritta presentata a metà
gennaio e rivolta al ministro delle
Infrastrutture Lupi e al ministro
dell'Ambiente Galletti sullo stato
di avanzamento della messa in sicurezza dell'arteria dopo la frana
dell'11 novembre 2013". La strada
della Contessa è l'unica vera arteria di collegamento tra il Pesarese
e l’Umbria e il maltempo di questi
giorni rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Fare presto è diventato una priorità.
Jac. Zuc.
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PRESSING
DEI PARLAMENTARI
CINQUE STELLE
SUL MINISTERO
PER RISPETTARE
I TEMPI
LA BATTAGLIA
E se fosse l'Europa a finanziare la
riapertura della Fano-Urbino? Il
quesito arriva da Giorgio Andreani - segretario generale della Uil
trasporti Marche - che, seguendo il
dibattito ormai sempre più regionale attorno alla tratta ferroviaria,
ha avanzato la propria proposta:
creare un progetto, magari sviluppato dalle università marchigiane,
da presentare a Bruxelles per ottenere finanziamenti. "Premetto che
da anni considero e sostengo anche pubblicamente che la riapertura della linea ferroviaria Fano - Urbino è un elemento fondamentale
per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutto il territorio, così come ho apprezzato la presa di
posizione di alcuni giorni fa della
Cisl di Fano a favore di un serio dibattito in tal senso".
UIL TRASPORTI
Il segretario, dando per certo che
"una riapertura a spese dello Stato,
del gruppo Fs o della regione Marche è impensabile", avanza un'altra ipotesi: "La linea ferroviaria in
questione è inserita in una propo-
sta di legge dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in
tutt'Italia, linea di interesse turistico-culturale. Perché allora non legare la rinascita della ferrovia ad
un progetto europeo, magari sviluppato dalle nostre università, e
chiedere i finanziamenti necessari
direttamente all'Europa? Inoltre continua il segretario -una volta ottenuti i fondi europei, la possibile
riapertura della ferrovia potrebbe
essere vincolata alla gestione di
chi svolge il servizio di trasporto
pubblico nel territorio, smarcando
dalla gestione Stato e Fs che non ne
vogliono più sapere. L'ipotesi di
riapertura così concepita, non andrebbe nemmeno a cozzare con le
scelte fatte dalla politica locale. Inserire in un progetto più ampio,
chiedendo finanziamenti europei,
potrebbe permettere di realizzare
sia il sogno della pista ciclabile così come potrebbe essere d'aiuto
per la costruzioni di quelle reti come la fibra ottica, necessarie allo
sviluppo e alla modernizzazione
del territorio. Personalmente quindi, credo che invece di polemizzare varrebbe la pena di guardare oltre magari oltre confine, verso Bruxelles".
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 06/02/15-N:
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Fano
DOPO LE PROTESTE
DEL COMITATO
«LE BRECCE»
SI SONO MOBILITATI
ANCHE IL PREFETTO PIZZI
E IL MEDIATORE EUROPEO
Venerdì 6 Febbraio 2015
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Via Ruggeri di nuovo chiusa dopo la mareggiata Morto in ambulanza
dottoressa a giudizio
SASSONIA
pubblica incolumità, per l'integrità dei beni e della salute pubblica».
La burrasca ha steso un nuovo tappeto di ghiaia sull'asfalto e via
Ruggeri è stata chiusa al traffico
ancora una volta. Transenne e divieti d'accesso alle due estremità
della strada, da anni al centro di
un'acerrima contesa fra terra e
mare, sono diventate un'inquietante abitudine durante le giornate di maltempo più intenso. Il prefetto Luigi Pizzi ha appena chiesto
all'Amministrazione fanese ragguagli sui fenomeni erosivi in zona, ricordando al sindaco Massimo Seri che il comitato Le Brecce
lamenta da tempo «pericoli per la
LA BATTAGLIA
La minaccia delle mareggiate è
tanto concreta che anche il mediatore europeo (ombudsman) ha
chiesto al suo collega marchigiano di approfondire con la Regione
tutta quanta la vicenda. «Riveste
caratteri di particolare urgenza ha scritto all'assessore Paola Giorgi il difensore civico regionale Italo Taroni - in considerazione dei
fenomeni atmosferici che si sono
abbattuti la scorsa estate sulle coste marchigiane, con particolare e
inusitata violenza, tanto da arreca-
re ingenti danni ai cittadini e agli
operatori economici». Prefettura
e ombudsman europeo, figura che
esamina le denunce dei singoli in
caso di cattiva amministrazione
pubblica, sono stati attivati dai ripetuti esposti del comitato Le
Brecce. E in effetti sia i residenti
sia gli operatori delle attività stagionali sono le categorie più provate dall'erosione marina. La nuova scogliera radente sta proteggendo via Ruggeri, che fino a due
anni fa rischiava di essere fatta a
brandelli dalle burrasche, tanto è
arrivato in profondità il fenomeno
dell'erosione, ma il peggio è ancora in agguato, è solo questione di
tempo, e di conseguenza servono
rimedi radicali. Servono, cioè, le
nuove scogliere a mare. In attesa
che inizino le opere, prosegue sordo il braccio di ferro tra comitato e
Amministrazione fanese. I residenti vorrebbero che i tre3 milioni
fossero spesi per potenziare le scogliere davanti a via Ruggeri, l'ente
locale rilancia invece che copriranno tutto il tratto dal porto alla
foce del fiume Metauro. Proprio
l'altro ieri l'ex sindaco Stefano
Aguzzi ha criticato la giunta fanese: «Bene che vada, le nuove scogliere saranno pronte per l'autunno prossimo. Mi sembra che si sia
accumulato un grave ritardo».
O.S.
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La Camera
di Commercio
trasloca
in via Vitruvio
L’INAUGURAZIONE
La sede camerale distaccata a
Fano ha traslocato dal centro
direzionale in via dell'Abbazia
al palazzo degli uffici pubblici
in via Vitruvio 7. Due stanze
concesse dall'Amministrazione comunale saranno il punto
di riferimento più comodo e immediato per le imprese di Fano,
circa 6.000, e del suo comprensorio: in totale circa 15.000 ditte. Il taglio del nastro ieri mattina alla presenza del presidente
camerale Alberto Drudi, del vice presidente Amerigo Varotti,
del vice sindaco Stefano Marchegiani, dell'assessore Carla
Cecchetelli e dal presidente consiliare Renato Claudio Minardi.
Il trasloco è diretta conseguenza dei tagli inferti dal governo
al sistema camerale, che sulla
nostra provincia incidono per
due milioni e mezzo. In questo
quadro sono diventati proibitivi i costi della sede distaccata,
che però è rimasta aperta grazie all'accordo con l'Amministrazione fanese. "La nostra
strategia - ha spiegato Fabrizio
Schiavoni, segretario generale è di incentivare la quantità dei
servizi offerti da remoto, utilizzando le nuove tecnologie informatiche, resta però l'esigenza
di presidi fisici sul territorio".
IL PRESIDIO
Il presidio fanese eroga servizi
relativi al registro delle imprese
e al commercio con l'estero: visure, certificati (anche in inglese), copie di atti e di bilanci depositati, elenchi di imprese, vidimazione di libri e registri, rilascio della smart card e di carte tachigrafiche. Prima di tagliare il nastro, il presidente Drudi
ha riepilogato l'attività camerale, che proprio in questi giorni
si sta focalizzando sulla Bielorussia, "la porta fra Occidente e
Oriente". Un mercato strategico
a maggior ragione ora, dopo le
sanzioni contro la Russia. Drudi ha insistito sull'esigenza di
internazionalizzare le imprese
per farsi trovare pronti "al momento della ripresa, che ci sarà". "Ai nostri imprenditori - ha
concluso Drudi - dico di tenere
la schiena dritta. Insieme abbiamo costruito una grande realtà
economica, adesso è arrivato il
momento di esportarla nel
mondo. La Camera di commercio vi aiuterà".
`Sentiti dal giudici
autista, infermiera
e fratello della vittima
PROCESSO
Aveva mal di stomaco e tosse da
due giorni. Ma solo all'alba del secondo si decide a chiamare il 118.
La centrale operativa lancia un
codice verde. Niente di urgente
quindi. Tanto che in teoria l'ambulanza del 118 poteva anche partire senza avere a bordo un medico. Ma il mezzo esce con il personale al completo (autista, medico
e infermiere). Dodici i minuti che
impiega per arrivare dall'ospedale Santa Croce a Carrara, da dove
è arrivata la chiamata. Il paziente, un fanese di 45 anni, li aspetta
già vestito in compagnia del fratello. È lucido e al medico ribadisce quei dolori. Sorretto dalla dottoressa e dall'infermiera si dirige
da solo verso l'uscita di casa. L'autista ha già preparato la barella,
ma il 45enne dice di non averne
bisogno. Scende una rampa di
scale e alla seconda un malore lo
tradisce, cade all'indietro e batte
la testa. Subito la dottoressa capisce che c'è qualcosa di grave. Lo
caricano sull'autolettiga e corrono verso il Santa Croce, lanciando un codice di rientro rosso
avanzato. Lo intubano e ventila-
no, ma quando il mezzo arriva
all'ospedale, l'uomo è già morto.
A ucciderlo è stato un infarto, in
corso da almeno un paio di giorni. Il caso finisce sul tavolo della
Procura. E l'equipaggio del 118 si
trova indagato per omicidio colposo. Ma la posizioni dell'autista
e dell'infermiera vengono stralciate e archiviate. Resta in piedi
quella della dottoressa che finisce a processo (difesa dall'avvocato Paolo Biancofiore). E ieri, davanti al giudice Elisabetta Morosini, sono stati sentiti l'autista, il
fratello e l'infermiera. Quest'ultima ha insistito sul fatto che il paziente è stato refrattario nel dare
indicazioni sul suo stato di salute. Nel giudizio si è costituita parte civile il fratello del deceduto.
Elisabetta Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un’ambulanza del 118
I sindacati: «Subito il dragaggio
o si rischiano posti di lavoro»
PORTO
L’area dell’ex zuccherificio
Niente cause per danni
se la variante è bocciata
`Ex zuccherificio, Duranti
tranquillizza i consiglieri
che dovranno votare
URBANISTICA
Non ci saranno richieste di danni
nei confronti dei consiglieri comunali che dovessero bocciare la
contestata variante sull'ex zuccherificio. La maggioranza di centrosinistra si è nel frattempo preparata uno scudo legale, chiedendo
un parere all'avvocato Federico
Romoli, ma a quanto pare non ci
sarà il pericolo di uno scontro nelle aule del Tribunale. Lo stesso
Gabriele Duranti, amministratore unico di Madonna Ponte, la società proprietaria dell'area, ha voluto a questo proposito spazzare
via ogni dubbio con un nuovo intervento che giunge a pochi giorni
dal voto decisivo. «Non è nelle intenzioni della società - ha specificato lo stesso Duranti - avanzare
rivalse nei confronti degli amministratori. Stanno chiedendo pareri legali a tutela del loro personale
patrimonio, mi sembrerebbe più
opportuno che tutelassero il patrimonio dei cittadini con azioni responsabili e coerenti, con idee di
sviluppo e finalizzate a creare po-
sti di lavoro». Ieri, intanto, la commissione Urbanistica ha chiesto
all'assessore Marco Paolini e ai
tecnici comunali di illustrare l'attuale progetto sull'ex zuccherificio. Un incontro per fare il punto e
prepararsi al voto, atteso per la
commissione fra una dozzina di
giorni. Subito dopo si andrà in
consiglio e a quel punto sarà deciso se la variante debba essere approvata in via definitiva o se debba essere respinta, come sembra
dall'intenzione prevalente in maggioranza. Il vice sindaco Stefano
Marchegiani ha detto che il voto
favorevole alla variante sarebbe
«un atto di fede al di fuori delle nostre corde» e in contrasto con «gli
impegni presi in campagna elettorale». Ciò non toglie che l'Amministrazione sia disponibile «a un
dibattito serio su quell'area risorsa: non deve essere sprecata». Tra
chi non sembra affatto convinto
della bocciatura, c'è l'ex assessore
«CHIEDONO PARERI
LEGALI PER TUTELARSI
MA SAREBBE MEGLIO
CHE PENSASSERO
AL PATRIMONIO
DEI CITTADINI»
Riccardo Severi, il quale ai microfoni di Radio Fano ha comunque
precisato di non avere gradito
l'appello a votare a favore della variante, diffuso l'altro ieri da Duranti a nome di Madonna Ponte.
«Continuo a ritenere - ha aggiunto - che il progetto rappresenti un
salto di qualità, ma anche se dovessi approvarlo, l'indomani stesso proporrei di rivisitarlo nel complesso». Madonna Ponte ha già dichiarato la propria disponibilità a
«un tavolo di confronto per condividere le linee di sviluppo dell'
area». Questi i dati salienti della
variante, riassunti in commissione dall'assessore e dai tecnici comunali: 51.500 metri quadri edificabili, di cui 28.765 per il direzionale e 12.735 per attività commerciali (7.500 per tre medie strutture di vendita). In più 5.000 metri
quadri per uffici sanitari, altrettanti per l'incubatore di nuove imprese, 2.000 per uffici pubblici,
area naturalistica e altre opere di
interesse collettivo. Duranti ha
rinnovato l'appello per scongiurare la bocciatura: «La proprietà
dell'area ha le sue responsabilità,
ma non significa che portare al
fallimento una società faccia il bene del territorio, oltretutto senza
avere idee su come proseguire».
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il mancato dragaggio espone a
un doppio pericolo i lavoratori
del mare, i sindacati denunciano
l'inerzia di chi dovrebbe provvedere e chiedono interventi urgenti. «Siamo molto preoccupati specifica la nota congiunta di Danilo Santini, Cisl, e Carla Balducci, Cgil - per questa situazione
non più sostenibile. A causa delle difficoltà di manovrare per
l'ormeggio in porto, i pescherecci e gli equipaggi rischiano condizioni di estremo pericolo, soprattutto in caso di maltempo». L'incidente rientra nella prima categoria dei pericoli, la seconda riguarda invece il livello occupa-
zionale. Un porto sempre più insabbiato è un porto che perde attrattiva e di conseguenza posti di
lavoro. Ma a ben pensarci, il rischio non si limita solo alla marineria e al suo indotto, espandendosi all'economia fanese in generale: si pensi al turismo. Tornando alla nota di Cisl e Cgil, i sindacati hanno già affrontato il tema
del dragaggio durante il recente
incontro specifico con il sindaco
Massimo Seri. «Noi chiediamo
che i lavori di dragaggio in porto
siano intrapresi con urgenza, anche perché rischiano di saltare
molti posti di lavoro con ricadute
pesanti sull'economia della terza
città nelle Marche. Sollecitiamo
di attivare subito un tavolo regionale per accelerare il dragaggio».
Profilglass, comitato contrario
alla commissione d’inchiesta
AMBIENTE
La commissione comunale d'inchiesta sulla vicenda Profilglass,
suggerita di recente dai grillini di
Fano a 5 stelle, non convince il comitato per la tutela della salute e
dell'ambiente. «Non è nostro
compito né volontà mettere in discussione la proposta», però comporterebbe «tre categorie di rischio» nel caso rimanesse l'unica
carta sul tavolo, ha specificato il
gruppo dei residenti nelle vicinanze dell'area industriale a Bellocchi. Per prima cosa potrebbero essere messi «ai margini cittadini e comitati. In passato le commissioni d'inchiesta hanno isolato e anestetizzato le questioni in
campo». Precedenti esperienze,
come «Agroter, cava di Carrara e
biogas», non sono riuscite a «individuare metodi e proposte per risolvere i problemi, cosa che a noi
massimamente interessa. Nei casi più favorevoli, il dibattito ha
permesso di individuare meglio
alcune fattispecie di responsabilità, lasciando irrisolte le questioni». Terza perplessità del comitato: «La commissione d'inchiesta
avrebbe una visuale riduttiva, limitando l'attenzione a un solo
impianto e non agli impatti della
zona industriale. Ci sembra un
potenziale rischio piuttosto grave». I residenti sono invece pronti
a collaborare a eventuali iniziative, interpellando le autorità competenti, che siano proposte da
«forze politiche in Parlamento e
in consiglio regionale».
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 06/02/15-N:
39
Venerdì 6 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
La Guerritore debutta
con «Qualcosa rimane»
All’Alexander
Museum Palace
Hotel si inaugura
la personale
dell’artista
Maremonti
LA PRIMA
Il venerdì
in città
Tra un incontro
su Zavattini
e un film
in biblioteca
In alto «Pupilla», a destra
«I giganti della montagna»,
a sinistra Brunori
Presentata la nuova stagione di spettacoli alternativi
Ben 23 proposte in provincia tra impegno, ricerca e musica
Il teatro che spazia
sempre più Oltre
punto di vista della maggiore popolarità, ma, soprattutto, nell'impegno.
IL CARTELLONE
S
e c'è un filo conduttore nel
ricco programma 2015 di
TeatrOltre, sicuramente è
una sottile linea musicale
che accompagna un percorso di ricerca su un teatro,
spesso definito «urgente e necessario». Questa linea è evidenziata
anche dall'immagine rappresentativa dell’undicesima edizione,
scelta tra le opere di un artista come Giuliano Del Sorbo. Ben ventitrè gli appuntamenti che, da febbraio a maggio, toccheranno i teatri di Pesaro, Urbino, Fano, San
Costanzo, San Lorenzo in Campo
e Urbania. Una fitta ragnatela di
emozioni che dona alla scena la
capacità di raccontarsi attraverso
testi immersi nella realtà, riscoprendo anche alcune pietre miliari del teatro di ricerca italiano.
Saltano così agli occhi alcune presenze importanti, non solo dal
IL GRAN FINALE
SARÀ «FROM PESARO
WITH LOVE»,
UN SOUND ETEROGENEO
CHE ATTRAVERSERÀ
L’INTERA CITTÀ
BIG E NEW ENTRY
Uno fra tanti è Pippo Delbono
con «Bestemmia d'amore» (14
aprile a Fano), una nuova tappa
nel suo percorso artistico che lo
vede affiancato dal musicista Enzo Avitabile in un concerto dove
le parole diventano musica per
celebrare l'amore ferito, affogato,
ucciso e rinato, o il narratore per
eccellenza Ascanio Celestini, conosciuto dal grande pubblico anche per la sua presenza inconfondibile nei programmi televisivi di
Serena Dandini, presente il 25
aprile al Teatro Rossini di Pesaro
con «Discorsi alla nazione» dove
la sua parola si fa ironica e paradossale, mirata a svelare i meccanismi della storia e di una Nazione sempre in crisi di identità. Ma
anche in un ritorno a teatro di
uno spettacolo che 30 anni fa divenne un cult e generò una rivoluzione estetica, con un ruolo centrale nelle trasformazioni della ricerca teatrale: «Eneide di Krypton», (25 marzo a Pesaro) in una
versione che oggi si avvale della
musica dal vivo dei Litfiba Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e
Francesco Magnelli. Rimanendo nel discorso musicale, anche
qui, la linea è sottile tra suono e
teatro: a partire dai pesaresi Cheap Wine, energici interpreti di un
sano rock d'autore che festeggeranno allo Sperimentale i loro 18
anni di musica con l'ultimo album Beggar Town con testi di
grande e profonda poesia metropolitana; o la poetica di Brunori
Sas, cantautore della provincia
cosentina (Premio Ciampi e la
Targa Tenco 2010 come miglior
esordiente) in uno spettacolo in
bilico tra cabaret, teatro canzone
e concerto, dove a monologhi intimisti si alterneranno i brani del
suo repertorio; fino alla giovanissima Soak, unica nel suo genere,
paragonata ad artisti come Cat
Power e Laura Marling. Spazio alla danza con giovani e grandi interpreti, da Virgilio Sieni, Mara
Cassiani, le promesse di Anticorpi Explò e molti altri. La particolarità di quest'anno sarà la conclusione della rassegna il 30 maggio con «From Pesaro with love»,
un sound che attraverserà la città
di Pesaro composto da new wave,
punk/post-punk, dream pop, con
un retrogusto malinconico, con
gruppi come Be Forest, Maria
Antonietta, Soviet Soviet per
passare dal garage/grunge dei
Versailles, al new-pop ineffabile
e buffo dei Camillas. Info www.
amatmarche.net.
Elisabetta Marsigli
PESARO Oggi alle 17,30
nella sala del Consiglio
comunale, incontro su
«Il mio Cesare
Zavattini», con
Gualtiero De Santi e
Roberto Rossini. Alle
19, nella Galleria degli
Specchi dell’Alexander
Museum Palace Hotel,
sarà inaugurata la
mostra dell’artista
Cesare Maremonti
(fino al 19 febbraio).
Stasera alle 21, infine,
alla biblioteca San
Giovanni, prosegue la
rassegna di film «I
grandi visionari» con
«La morte corre sul
fiume» di Charles
Laughton.
Un libro
e una mostra
sulla Musica
Arabita
FANO Oggi alle 17,30, in
occasione del
Carnevale 2015,
omaggio alla Musica
Arabita nella sala
della Cassa di
risparmio di Fano in
via Montevecchio 114.
Sarà presentato il
volume «Divertirsi
divertendo. Storia
della Musica Arabita»
di Silvano Clappis e
Raffaella Manna.
Dopo i saluti di Fabio
Tombari, Renato
Claudio Minardi,
Maurizio Minucci e
Luciano Cecchini,
interverranno
Stefano Marchegiani e
Vittoriano Solazzi. La
relazione sarà tenuta
da Alberto Berardi,
presidente onorario
dei Carnevali d’Italia.
Domani alle 17,30,
nella sala San Michele
all’Arco di Augusto,
sarà inaugurata la
mostra fotografica
FanArabita
(immagini dal libro) a
cura di Dante
Piermattei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AL CINEMA SALA PER SALA
CINEMA TEATRO SPERIMENTALE
PESARO
Via Rossini, 16 - Tel. 0721.387548
Riposo
LORETO
Via Mirabelli, 3 - Tel. 0721.390890
Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu; con Michael Keaton, Edward Norton, Naomi Watts
(drammatico)
21.00
MULTISALA METROPOLIS
Via Volontari del Sangue, 1 - Tel. 0721.451334
Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary
Abittan (commedia)
20.30-22.30
Sala 2 La teoria del tutto di James Marsh; con Emily
Watson, Eddie Redmayne, Felicity Jones (biografico)
20.15
Sala 2 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra)
22.40
Sala 3 The Iceman di Ariel Vromen; con Michael Shannon, Winona Ryder, James Franco (drammatico)
20.40-22.50
Sala1
ODEON
Via Salvatori, 13 - Tel. 0721.53707
Chiuso
SOLARIS
A
B
Via Turati, 42 - Tel. 0721.410615
Turner di Mike Leigh; con Timothy Spall, Tom
Wlaschiha, Lesley Manville (biografico) 21.00
Il nome del figlio di Francesca Archibugi; con
Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Alessandro Gassman (commedia)
21.00
C
Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard
Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico)
21.00
UCI CINEMAS PESARO
Piazza Stefanini, 5 - Tel. 892960
Sala 1 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary
Abittan (commedia)
18.00-21.15
Sala 2 Italiano medio di Marcello Macchia; con Maccio
Capatonda, Lavinia Longhi, Herbert Ballerina
(commedia)
18.15-21.15
Sala 3 Jupiter - Il destino dell’Universo di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean,
Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 18.10
Sala 3 Jupiter - Il destino dell’Universo 3D di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean,
Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 21.10
Sala 4 Mune - Il guardiano della luna di Benoit Philippon; di Alexandre Heboyan; (animazione) 18.30
Sala 4 Exodus - Dei e Re di Ridley Scott; con Christian
Bale, Aaron Paul, Sigourney Weaver (storico)
20.50
Sala 5 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di
Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin
Williams (commedia)
18.15-21.00
Sala 6 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra)
18.00-21.00
CITYPLEX POLITEAMA
FANO
via Arco d’ Augusto, 52 - Tel. 0721.801389
Sala 1 Still Alice di Wash Westmoreland; di Richard
Glatzer; con Julianne Moore, Alec Baldwin, Kristen Stewart (drammatico)
21.15
Sala 2 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary
Abittan (commedia)
21.15
Sala 3 La teoria del tutto di James Marsh; con Emily
Watson, Eddie Redmayne, Felicity Jones (biografico)
21.15
MALATESTAvia Mura Malatestiane, 1 - Tel.
0721.808677
Unbrokendi Angelina Jolie; con Garrett Hedlund,
Domhnall Gleeson, Alex Russell (guerra)
21.15
MASETTI
Via Don Bosco, 12 - Tel. 0721.800244
Riposo
UCI FANO
Via Einaudi, 30 - Tel. 892960
Sala 1 Jupiter - Il destino dell’Universo di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean,
Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza)18.00
Sala 1 Italiano medio di Marcello Macchia; con Maccio
Capatonda, Lavinia Longhi, Herbert Ballerina
(commedia)
21.30
Sala 2 Non sposate le mie figlie! di Philippe de Chauveron; con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary
Abittan (commedia)
18.30-21.20
Sala 3 Sei mai stata sulla luna? di Paolo Genovese; con
Raoul Bova, Anna Rezan, Giulia Michelini, Sergio
Rubini (commedia)
18.15
URBINO C’è grande attesa per il debutto in prima italiana, stasera alle 21 al Teatro Sanzio di Urbino - al
termine di una residenza di allestimento nell’ambito della stagione
promossa dal Comune e dall’Amat - di «Qualcosa rimane», spettacolo con la regia di Monica
Guerritore (nella foto). La commedia drammatica di Donald Margulies (Premio Pulitzer 2000), portata in scena per la prima volta in
America nel 1996 e tuttora in tour
nei migliori teatri americani, tratta il tema dello scontro generazionale tra una scrittrice di grande talento e fama, che alterna la pubblicazione di romanzi di successo all'
insegnamento di pochi giovani allievi dotati e una giovane scrittrice
affamata di tutto. La breve relazione segreta con il grande poeta Delmore Schwartz, ha segnato la vita
della scrittrice; ma attraverso una
crescente intimità, la giovane penetra quel nucleo tenuto segreto e
se ne appropria. La messa in scena
della Guerritore racconta la casa
di Ruth come «esilio» (fondamento della Beat Generation), che contiene e restituisce con rimandi visionari il tessuto intellettuale ed
emotivo della donna. In quel luogo violato, il tradimento della giovane non è solo distanza generazionale, ma divario tra profondità/
tempo e superficie/fretta, tipica
del nostro mondo. In scena, con la
Gurritore, ci sarà Alice Spisa, vincitrice Premio Ubu 2013 come migliore attrice under 30 per lo spettacolo «Lo Stupro di Lucrezia» di
Valter Malosti. E dove non potrà la
Spisa, vedremo al fianco della
Guerritore Lucilla Mininno, grandissima interprete e sua affiatata
compagna di lavoro.
Dopo il debutto a Urbino, lo
spettacolo sarà ancora in scena
nelle Marche il 12 marzo al Teatro
Marchetti di Camerino e il 13 marzo al Teatro La Nuova Fenice di
Osimo. Il tour prosegue in 25 teatri italiani, per maggiori informazioni le date sono pubblicate sul sito www.parmaconcerti.it. Per informazioni e biglietti (da 10 a 20
euro): botteghino 0722 2281, Amat
071 2072439.
Sala 3 Non c’è 2 senza te di Massimo Cappelli; con
Fabio Triano, Dino Abbrescia, Belén Rodriguez
(commedia)
21.20
Sala 4 Mune - Il guardiano della luna di Benoit Philippon; di Alexandre Heboyan; (animazione) 18.00
Sala 4 The Iceman di Ariel Vromen; con Michael Shannon, Winona Ryder, James Franco (drammatico)
21.00
Sala 5 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di
Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin
Williams (commedia)
18.10-21.10
Sala 6 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson (guerra)
18.00
Sala 6 Jupiter - Il destino dell’Universo 3D di Lana Wachowski; di Andy Wachowski; con Sean Bean,
Channing Tatum, Mila Kunis (fantascienza) 21.00
A. CONTI
ACQUALAGNA
P.zza Maffei - Tel. 328.1115550
Big eyes di Tim Burton; con Krysten Ritter, Amy
Adams, Christoph Waltz (drammatico)
21.15
DUCALE
URBINO
Via Budassi, 13 - Tel. 0722.320315
Sala 1 Notte al museo 3 - Il segreto del faraone di
Shawn Levy; con Ben Stiller, Rebel Wilson, Robin
Williams (commedia)
21.15
Sala 2 Unbroken di Angelina Jolie; con Garrett Hedlund, Domhnall Gleeson (guerra)
21.15
NUOVA LUCE
Via Veterani, 17 - Tel. 0722.4059
Turner di Mike Leigh; con Timothy Spall, Tom
Wlaschiha, Lesley Manville (biografico)
21.15
Uno spettacolo su Fava
assassinato dalla mafia
`Stasera e domani
a Gradara va in scena
«Gente di rispetto»
LA RASSEGNA
GRADARA In scena al Comunale di
Gradara, nella stagione di prosa
della Rete teatrale della provincia
di Pesaro e Urbino, questa sera e
domani (ore 21,15) «Gente di rispetto. Pagine di teatro, saggi e romanzi di Giuseppe Fava» diretto da Pietro Conversano, con Marta Bifano, Giuseppe Esposto e Pascal La
Delfa. «Giuseppe Fava fu ammazzato dalla mafia 31 anni fa, perché
giornalista scomodo e quindi pericoloso, ma Fava era anche molto
di più, scrittore, autore di teatro,
saggista, pittore. Un romantico
guerriero che, anche attraverso la
finzione scenica, dimostrava il coraggio di affrontare le contraddizioni e le menzogne della sua terra
senza alcuna reticenza. Lo spettacolo si avvale anche della sua pittura: per raccontare la vita, Giuseppe
Fava aveva scelto i volti degli uomini. Per molte stagioni li percorse
quei volti, attraverso il solco delle
loro rughe, la piega dei sorrisi. Non
è un caso che dietro ogni gesto del
pennello ci fosse un'altra arte:
quella di scrutare e scrivere degli
uomini e delle loro cose anche col
teatro». Così la figlia Elena Fava,
presidente della Fondazione Giuseppe Fava di Catania, presenta lo
spettacolo, dopo averne curato, insieme al regista, la scelta dei testi. I
brani scelti sono tra i più significativi del lavoro di un giornalista e
uomo davvero coraggioso che ha
cercato di non abbandonare mai la
speranza di un cambiamento.
IL MESSAGGIO
«Purtroppo negli anni ’70/’80 - prosegue la Fava - viene a contatto con
una città (la sua Catania) che lo disillude profondamente e tocca con
mano, unico fra tutti i giornalisti
presenti sul territorio, una Sicilia
soggiogata dalla mafia che ha ramificazioni e tentacoli che arrivano fino allo Stato. Quello che vorrei oggi è che lui, come tanti altri,
non sia morto invano, ma che invece i suoi testi aiutino, soprattutto i
giovani, a capire che quei personaggi sono universali e che non basta indignarsi, ma occorre continuare a lottare e a denunciare, occorre dire la verità anche rispetto
ad una nuova veste della mafia che
ora si insinua, in modo ancor più
subdolo e meschino, nelle pieghe
di una società in un cammino verso la legalità. Non mi sono mai considerata una vittima, abbiamo
sempre cercato di essere forti e
grintosi, così come bisogna essere
in una società civile». Elena Fava
sarà l'ospite d'onore dell'appuntamento di Scuola di platea (oggi alle
ore 18.30, a Palazzo Rubini Vesin
di Gradara. L'incontro è aperto a
tutti. Info: Rete Teatrale della provincia di Pesaro e Urbino tel. 0721.
3592515 cell. 366 6305500
[email protected].
E.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Fava
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Anno 155 N˚ 36
Venerdì 6 Febbraio 2015
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Expo, le Marche affilano le idee
LA POLITICA
Si elaborano progetti e proposte legati al territorio, all’ambiente e alla longevità
Marche 2020 prepara il “lancio” di Spacca
μ Con Ddv e Di Francisca
Ambasciatori
e testimonial
ecco la griglia
A pagina 3
μ La
Ancona
L’Expo 2015 sarà una grande
vetrina aperta su tutto il mondo con la presenza di 137 Paesi
che per sei mesi si divideranno
i 15 ettari, e non solo, sui quali
è diffusa l’esposizione. Ed è
per questo che le Marche si
stanno preparando al meglio
con tante iniziative e un ruolo
importante che vede il Governatore Spacca coordinatore
delle altre Regioni. Una partecipazione, quella delle Marche, che si può ordinare in tre
livelli: la partecipazione al Padiglione Italia, la presenza a
Milano (nel quartiere Brera,
presso lo showroom di Elica) e
la trasposizione della stessa
Expo sul nostro territorio con
l’organizzazione di eventi dedicati. Un work progress e tra
le ultime iniziative c’è anche
quella di creare un percorso
ad hoc tutto marchigiano all’interno della Galleria di Brera dove sono custoditi molti tesori marchigiani. E sono tre i
marchigiani prescelti da Expo
Milano 2015 per essere tra gli
ambasciatori del nostro Paese
nel mondo: Moreno Cedroni
(chef stellato), Elisa Di Francisca (olimpionica della scherma) e Raphael Gualazzi (cantautore e pianista).
Fabrizi A pagina 3
soluzione del sindaco Ricci per finanziare i lavori di qualificazione di viale Trieste
Multiutility, in vendita le quote
IL PROGETTO
μ Madonna Ponte
Una società
con il gotha
del mattone
Pesaro
La riqualificazione e il restyling della zona mare e del
centro saranno possibili con
un'operazione finanziaria voluta dal sindaco Matteo Ricci
con il beneplacito degli assessori Antonello Delle Noci (Bilancio) e Andrea Biancani
(Nuove Opere). Il sindaco ha
in mente di vendere una percentuale delle quote azionarie in mano al Comune di
Marche Multiservizi. Non tutti nella maggioranza sono
d’accordo. Dovrebbe essere
ceduto il 2 per cento, senza inficiare il controllo pubblico
che attualmente è del 55,35%
ma che diventerebbe risicato.
Francesconi In cronaca di Pesaro
PROCESSI E RICORDI
Il testimone
Forlani
D
MELANIA DI GIACOMO
a anni è lontano dalla scena politica e negli archivi
scarseggiano sue immagini recenti, ma il loden verde e i
grossi occhiali d'osso sono gli
stessi. Scende dall'auto e avanza a passa svelto per i suoi 89
anni verso i corridoi della cittadella giudiziaria. Arnaldo Forlani, ex segretario della Dc, “F”
di quell'Idra a tre teste...
Continua a pagina 8
Furlani In cronaca di Fano
μ Sgarbi protagonista
Alla Bit
c’è l’orgoglio
ritrovato
Gulini In cronaca di Urbino
La sede di Marche Multiservizi
L’Area Popolare
si conterà
in una convention
Ancona
Grandi movimenti tra Marche 2020 e il polo moderato,
con il partito di Spacca e Solazzi che sta preparando la
convention regionale per
lanciare programma e candidato: convention che dovrebbe svolgersi tra il 21 e il
22 febbraio. Grandi movimenti, appunto, al centro
dei quali resta il presidente
della Regione che nei giorni
scorsi ha incontrato anche
Berlusconi. E proprio Forza
Italia non disdegna un’alleanza con Marche 2020.
Buroni A pagina 5
Il Governatore Gian Mario Spacca
LA PIAZZA
Questione di metodo
P
CARLO CARBONI
er Francis Bacon il metodo era centrale per conoscere e interpretare. Il
metodo appare un punto di
distinzione tra i candidati più
papabili anche nella campagna elettorale regionale, ap-
pena agli albori. Per sir Bacon
esso era questione scientifica,
mentre nell'agone marchigiano è riferito alla politica, che è
tutto tranne scienza. Nel nostro caso, si tratta di differenze circa il metodo di governo,
sul quale tre probabili...
Continua a pagina 13
Giallo sulla morte del prof Bevacqua
Docente a contratto all’Università di Urbino. Corpo semicarbonizzato, oggi l’autopsia
Pesaro
μ Mini tour teatrale
Arturo Cirillo
tra zoo e gatta
Ancona
Arturo Cirillo dopo Lo zoo di vetro andato in scena a Jesi porta a
Fermo, Recanati e Fabriano “La
gatta sul tetto che scotta” con
Puccini e Marchioni.
Niccolini Nell’Inserto Puccini e Marchioni
Si era occupato anche delle
primavere arabe e della “lingue della rivolta” il professor
Massimo Bevacqua, l'arabista docente nelle università
di Tunisi, Urbino e Roma, trovato morto in circostanze misteriose nella sua abitazione
di Sidi Bou Said, a 20 km dalla capitale tunisina. Secondo
le prime informazioni, il decesso risale alla notte tra il 3 e
il 4 febbraio.
Francesconi A pagina 7
μ In
allestimento una nuova scenografia
Domenica Fano-Samb
appello ai tifosi granata
SPORT
Fano
Un pensiero
d’amore
Per San Valentino
scrivi una dedica alla persona che ami
La troverai sul Corriere Adriatico
il 14 febbraio giorno degli innamorati
Invia una e-mail ENTRO E NON OLTRE IL 12 FEBBRAIO
a: [email protected]
oppure un Sms al numero 338 4581148
E-MAIL CON FOTO ALLEGATE e MMS NON VERRANNO PUBBLICATI
Il Fano in azione a Giulianova
POLVERE DI STELLE
GIGI
CAGNI
NelloSport
La tifoseria del Fano è pronta
a dare la carica all'Alma nell'
atteso scontro ad alta quota
di domenica pomeriggio con
la Samb. I ragazzi della curva
hanno chiesto al resto del
pubblico di presentarsi allo
stadio già alle ore 14 e non all'
ultimo momento. L'appello si
sta diffondendo come un
tam-tam sui social network,
ed a ricordarlo sono anche i
volantini con cui è stata tappezzata Fano.
Barbadoro Nello Sport
Venerdì 6 Febbraio 2015
3
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
L’Expo 2015 si fa in tre per le Marche
Iniziative nel padiglione, nel centro di Milano e sul nostro territorio dove sono stati definiti accessi e presidi
μ Nomi
LA VETRINA
MONDIALE
I testimonial
sono scelti
tra le nostre
eccellenze
STEFANO FABRIZI
Ancona
Le Marche hanno intenzione di
fare bella figura e soprattutto di
mettere a frutto tutto il potenziale che può esprimere la nostra
regione. L’Expo 2015 sarà una
grande vetrina aperta su tutto il
mondo con la presenza di 137 Paesi che per sei mesi si divideranno i 15 ettari, e non solo, sui quali
è diffusa l’esposizione. Ed è per
questo che ci stiamo preparando
al meglio con tante iniziative e
un ruolo importante che vede il
Governatore Spacca coordinatore delle altre Regioni.
La nostra partecipazione si
può dividere in tre livelli: la partecipazione al Padiglione Italia,
la presenza a Milano (nel quartiere Brera, presso lo showroom
di Elica) e la trasposizione della
stessa Expo sul nostro territorio
con l’organizzazione di eventi
dedicati. Un work progress e tra
le ultime iniziative c’è anche
quella di creare un percorso ad
hoc tutto marchigiano all’interno della Galleria di Brera dove
sono custoditi molti tesori marchigiani.
E via, si parte dal primo livello. Per quello che riguarda il nostro stand è sicuramente in una
posizione strategica all’interno
del Padiglione Italia. I lavori sono giunti quasi al traguardo e
l’ultimo sopralluogo, da parte
dei responsabili del progetto
marchigiano, vale una garanzia:
sarà veramente bello, un’attrazione.
Già definite le tematiche che
ci vedranno protagonisti. Per la
Regione Marche i contenuti selezionati, e che saranno rappresentati all’interno della mostra,
riguardano: “Potenza del Saper
Fare” con la Fattoria Petrini
(produce un olio di filiera con
proprietà organolettiche particolari); “Potenza della Bellezza”
con la Riviera del Conero (per i
paesaggi), Piazza del Popolo di
Ascoli Piceno (per le facciate),
Santa Casa di Loreto (per gli in-
Tra le idee quella di creare
un percorso ad hoc tutto
marchigiano all’interno
della Galleria di Brera
μ Saranno
LA LISTA
Ancona
la forza del territorio alla linfa
della terra: “Aiuteremo l’Onlus
ad allestire un orto all’interno
del Padiglione Italia”. Di più:
“Ci metteremo a disposizione
dell’organizzazione internazionale anche per organizzare
una serie di lezioni di cucina povera”. Una trovata di cuore per
dimostrare che contro gli sprechi si può, anche con il sostegno di Elica. Perché per sei mesi Milano diventerà una vetrina
mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie
tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti
i popoli, nel rispetto del Pianeta
e dei suoi equilibri.
Sono tre i marchigiani prescelti da Expo Milano 2015
per essere tra gli ambasciatori del nostro Paese nel
mondo: Moreno Cedroni
(chef stellato), Elisa Di
Francisca (olimpionica della scherma) e Raphael Gualazzi (cantautore e pianista). Questi alfieri sono affiancati da dieci testimonial (che possono ancora
crescere) delle nostre eccellenze: Diego Della Valle
(moda), Roberta Fileni
(carni), Piero Guidi (borse
e pelletterie), Silvano Lattanzi (calzature e pelletterie), Enrico Loccioni (domotica), Francesca Petrini
(olio), Vincenzo Spinosi
(pasta), Iginio Straffi (cartoons), Orietta Varnelli (distilleria e liquori) e Angela
Velenosi (vino). Questi imprenditori saranno i testimonial delle Marche nel
mondo e la loro attività potrà costituire contenuto
dell’attività di comunicazione di Padiglione Italia, a iniziare dal web magazine
che sarà candidato per il
racconto delle identità italiane in allestimento all’interno di Padiglione Italia.
La designazione dei testimonial sta creando qualche mal di stomaco e polemiche più o meno aperte.
“La Regione ha proposto a Padiglione Italia storie e imprenditori di tutto il
territorio regionale. Nell’elenco inviato a Milano,
realizzato anche sulla scorta delle indicazioni delle
Camere di Commercio, sono presenti ovviamente anche personalità della provincia di Pesaro e Urbino e,
ovviamente, anche importanti produttori di Verdicchio. Queste segnalazioni
vengono vagliate da Padiglione Italia di volta in volta
ed è per questo che la pattuglia dei testimonial marchigiani varia con il passare delle settimane”. Le parole del Governatore fanno
eco alle esternazioni di Bucciarelli. “Il fatto che - spiega Spacca - oltre ai nove testimonial già scelti, negli ultimi giorni anche a Piero
Guidi (così come a Roberta
Fileni, ndr) sia stata formalizzata, come ci aspettavamo, la comunicazione che
la sua storia professionale
rappresenterà le Marche a
Expo 2015, conferma quanto la Regione - stando alle
polemiche quotidiane, a
quanto sembra, senza
grande ascolto - ripete da
diverso tempo. E cioè che,
a differenza di quanto qualcuno vuol fare intendere, la
Regione pone attenzione a
tutte le realtà territoriali e
a tutti i settori più rappresentativi e che la decisione
spetta solo e soltanto a Padiglione Italia”.
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L’esterno del Palazzo Italia con l’indicazione di dove
è ubicato il padiglione delle Marche e un interno dell’Expo
Gli alfieri delle Marche
AMBASCIATORI
Moreno Cedroni
(chef stellato)
Elisa Di Francisca
(olimpionica
della scherma)
Raphael Gualazzi
(cantautore e pianista)
TESTIMONIAL
Diego Della Valle
(moda)
Roberta Fileni
(carni)
Piero Guidi
(borse e pelletterie)
Silvano Lattanzi
(calzature e pelletterie)
Enrico Loccioni
(domotica)
Francesca Petrini
(olio)
Vincenzo Spinosi
(pasta)
Iginio Straffi
(cartoons)
Orietta Varnelli
(distilleria e liquori)
Angela Velenosi
(vino)
terni); “Potenza del Limite” con
Loccioni - 2km di Futuro (la costruzione dell’azienda a ridosso
di un fiume). Inoltre, un ruolo di
particolare rilievo è stato assegnato alle Marche che, tra l’altro, punteranno anche sull’aspetto della longevità, un tema questo affidato a Boemi e
Bernabei che con diverse tavole
rotonde e iniziative daranno indicazioni a livello mondiale. Di
sicuro interesse l’accesso a una
sala da dove il visitatore uscirà
con una diagnosi immediata sul
suo “gradiente” di vita.
Per il secondo livello, cioè la
presenza delle Marche al di fuori
della struttura, è già tutto pronto
in quanto sarà utilizzato lo spazio di Elica a Milano (lo
showroom si trova in via Pontaccio, nella centralissima zona di
Brera). Per gli organizzatori creare un punto di incontro per le
Marche, durante tutta la durata
dell’Expo, significa avere un ruolo centrale dando un’importante
vetrina a tutti gli operatori pubblici e privati che godranno di
uno spazio per incontrare partner, buyer, operatori turistici e
visitatori che durante Expo si daranno appuntamento a Milano.
Una location permanente per
presentare il territorio dal punto
di vista turistico, per promuovere le imprese marchigiane e rilanciare l’economia regionale valorizzando le eccellenze produttive, anche attraverso partenariati con l’Istituto Marchigiano
di Enogastronomia e con altri
La Regione ha intenzione
di fare bella figura
e soprattutto di mettere a
frutto tutto il suo potenziale
soggetti pubblici e privati disponibili, quali le Camere di Commercio, Confindustria, associazioni di categoria, dei settori
agroalimentari, industriali, economici in genere. Presso lo
showroom sarà presente, inoltre, uno spazio dedicato al prossimo Expo 2020 di Dubai gestito
direttamente dalla Camera di
Commercio di Dubai.
Infine, il terzo livello. Sul territorio marchigiano verranno
aperti dei presidi permanenti
per l’intera durata dell’Expo con
la finalità sia di promozione del
territorio marchigiano sia di rilancio delle imprese e dei loro
prodotti durante le attività di incoming e di visita delle delegazioni istituzionali estere, dei
buyer e dei visitatori italiani e
stranieri che da Milano si sposteranno nelle Marche. In questo
contesto ci saranno due porte
d’ingresso e cinque presidi territoriali: l’aeroporto di Falconara;
la Diamond Palace Loriblu di
Porto Sant’Elpidio Porta per il
distretto della moda e calzature;
la Data, presidio-agroalimentare, biologico e mobile a Urbino;
la Blue Economy, Macroregione
adriatica alla Mole Vanvitelliana
di Ancona; la Natura, ambiente,
spiritualità all’Abbadia di Fiastra; il Contract e Abitare allo
showroom Simonetti di Civitanova; l’Agroalimentare e agroindustriale al Centro Agroalimentare
Piceno di San Benedetto.
Intanto, il motore dell’Expo
ha iniziato a entrare su di giri.
Già domani ci sarà a Milano una
giornata con 40 tavoli che verrà
inaugurata e chiusa dal premier
Renzi: un specie di Leopolda per
mettere a punto programma e
temi.
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sponsorship durante l’esposizione. Lo showroom del gruppo fabrianese a disposizione di Palazzo Raffaello
Elica con Bulgari per Save the Children
LE COLLABORAZIONI
Ancona
·
Fare squadra, ma per davvero.
Tra Expo e Regione Marche ci
mette il dito, o meglio lo
showroom, Elica. “Noi - la spiegazione dell’operazione arriva
direttamente da Francesco Casoli, presidente del gruppo fabrianese leader mondiale nella
produzione di cappe aspiranti vogliamo aiutare il territorio”.
Lineare, tanto da ribadire il
concetto. “I privati devono sostenere il territorio a diventare
forte. Conta il fare unione, e ci
credo profondamente”. Casoli
mixa ben bene gli elementi a disposizione e per definire “territorio” parte dalla Regione e ar-
e polemiche
riva alle piccole e medie imprese. Il presidente, a questo punto, fissa le coordinate di un piano che fa rete sul serio: la partecipazione del Palazzo al progetto “Fuori Expo 2015” negli spazi dello showroom milanese di
Elica, in via Pontaccio 8 nel mitico quartiere Brera. Un “Fuori” che è corollario dell’Esposizione Universale che il capoluogo lombardo ospiterà dal primo maggio al 31 ottobre e che
sarà il più grande evento mai
realizzato sull’alimentazione e
Casoli: “I privati devono
aiutare la nostra terra
a diventare forte. Conta
il fare unione, e io ci credo”
la nutrizione. Un “Fuori” che è
essere dentro più che mai e per
il quale Palazzo Raffaello ha già
prenotato una novantina di date. Un dare e un avere, sulla formula garantisce sempre Casoli
che rilancia: “L’Expo sarà un
grandissimo successo e per noi
di Elica esserne i protagonisti
vale un ritorno d’immagine incalcolabile”. Ma l’imprenditore
fabrianese alza la posta: “Saremo, insieme a Bulgari, sponsorship di Save the Children”. Per
l’ organizzazione non governativa - con sede a Londra e presente in 27 Paesi che presta aiuti immediati alle comunità in
difficoltà e soccorso alle famiglie e ai bambini colpiti da disastri e catastrofi naturali, da conflitti e guerre - Casoli passa dal-
Lo showroom di Elica a Milano
Venerdì 6 Febbraio 2015
Marche 2020 lancia la convention
L’appuntamento regionale tra il 21 e il 22 febbraio mentre Forza Italia corteggia Spacca
POLITICA
IN FERMENTO
FEDERICA BURONI
Ancona
Grandi movimenti tra Marche
2020 e il polo moderato, con il
partito di Spacca e Solazzi che
sta preparando la convention
regionale per lanciare programma e candidato: convention che dovrebbe svolgersi tra
il 21 e il 22 febbraio. Grandi movimenti, appunto, al centro dei
quali resta il presidente della
Regione attorno al quale farebbero capo tre ipotesi. La prima, quella più improbabile, riguarda la possibilità che Marche 2020 finisca per sparire come nome e come simbolo, restando magari come Partito
delle Marche, per lasciare spazio a una formula più generica
così da ospitare le civiche: ipotesi in base alla quale Marche
2020 potrebbe chiedere l'apparentamento con il centrosinistra ma dal quale sarebbero
esclusi, per volontà del Pd, in
quanto fuori dal partito, il presidente Vittoriano Solazzi e lo
stesso Spacca. Ipotesi improbabile, si diceva.
La seconda è quella che
punta sul centrodestra: Marche 2020 potrebbe chiedere
Il Governatore sarebbe
pronto all’alleanza
con Area Popolare, la nuova
aggregazione centrista
μ Ultimi
un apparentamento con il centrodestra ma così lo stesso centrodestra rischierebbe di perdere posti, già ridotti, e anche il
proprio peso. La terza ipotesi,
quella più probabile, fa direttamente riferimento al polo moderato ma che finirebbe per
coinvolgere anche il centrodestra. E cioè Gian Mario Spacca
candidato presidente dell'area
moderata con Marche 2020
cui si aggiungerebbero Ncd,
una parte dell'Udc e anche le liste civiche, lo stesso Dino Latini che, dopo aver perso il ricorso contro Simone Pugnaloni,
gradirebbe un rientro in consiglio regionale. Area moderata,
dunque, ma con il sostegno del
centrodestra che sceglie di non
presentare un proprio candidato alla presidenza appoggiando appunto lo stesso Spacca. In
vista, naturalmente, di una vittoria alle Regionali. Ipotesi, al
momento, la più probabile.
I contatti con Forza Italia
Il Governatore Spacca da
settimane, sta incontrando vari rappresentanti dei partiti.
Così ha fatto con Silvio Berlusconi con cui si è visto nei giorni scorsi, poco prima dell'elezione del Capo dello Stato. E
così proprio ieri il capogruppo
regionale di Forza Italia Umberto Trenta ha rotto gli indugi
presentando il progetto “Insieme si può-Patto per le Marche”
al consigliere politico di Fi Giovanni Toti, con la portavoce
Deborah Bergamini e il coordinatore nazionale dei Club Forza Italia Marcello Fiori. Si tratta in sostanza dell’idea di “mettere insieme tutte le forze alternative al Pd” per le regionali di
maggio, che Trenta ha lanciato
da tempo, con la possibile in-
Ancona
Ultimi giorni di raccolte per le
firme. I due candidati Pd Pietro
Marcolini e Luca Ceriscioli proseguono il tour a sostegno della
propria candidatura con l’assessore al Bilancio che ieri ha annunciato di aver superato le
2.000 firme necessarie. Toni
soft, in questa prima fase di campagna, non altrettanto per le rispettive tifoserie, specie nel Sud
delle Marche col senatore Mario
Morgoni impegnato in un botta
e risposta continuo con il parlamentare Luciano Agostini e con
il sindaco di Recanati, Fiordo-
μ Laboratori
mo. Volano parole pesanti tanto
che Mirco Ricci, capogruppo regionale Pd, consiglia loro di “non
considerare questa come una
battaglia campale, importante
sì, ma considerando che l’obiettivo è quello di vincere le elezioni.
Che prendano esempio da tre
contendenti”. Tra i Dem, in questi ultimi giorni, è sempre più diffuso il timore di un flop delle primarie. Con una premessa: lo
scorso anno gli iscritti al partito
erano 12 mila, quest’anno 7.500.
Secondo le previsioni, se voteranno solo gli iscritti vincerà Ceriscioli, se invece si farà il voto
d’opinione vincerebbe Marcolini. Intanto, Ceriscioli fa sapere, a
scanso di equivoci, che se non fa-
analisi, Busilacchi promette
“Presto la soluzione”
LA VERTENZA
Ancona
·
Durante i lavori della commissione salute si è svolta l’audizione con i rappresentanti dei laboratori analisi convenzionati.
La delegazione comprendeva i
rappresentanti di Federlab, Nicola Marchionni (presidente regionale) e Elena Fioroni, di Snabilb Federbiologi, Stefania Gaspari Pellei (segretaria regionale), Giuseppe Ruggeri, Giuseppe Pellegrini, e di Anisap Marche con Dario Arcagni (delegato regionale). Le associazioni
sindacali, che rappresentano le
48 strutture diffuse in tutto il
territorio regionale, dopo aver
descritto il quadro del settore,
si sono soffermati sugli aspetti
della riorganizzazione, della valutazione del fabbisogno e del
nuovo tariffario, chiedendo il riconoscimento definitivo del settore privato-accreditato e la
presentazione alle strutture private dei contratti relativi all’anno 2015. Il presidente Busilacchi ha preso l'impegno di convocare tutti gli attori coinvolti entro febbraio per trovare una soluzione alla questione.
© RIPRODUZIONERISERVATA
economiche, per la sua totale
inadeguatezza”. Infine conclude: “La nostra lealtà si è scontrata con il doppio gioco di un
personaggio che non è nuovo a
certi comportamenti. Ma abbiamo imparato la lezione,
Matteo, stai sereno. Questa volta lo diciamo noi”. Chiude Giacomo Bugaro con una riflessione attendista: osserva che è in
atto “un terremoto politico”
con il distacco di Spacca e Solazzi dal Pd, ma che “non è il
momento di fughe in avanti: è
possibile aprire un tavolo di
confronto se ce lo chiedono,
ma non sono in grado di dire se
ci sarà una condivisione di programmi e coalizione. Bisogna
trovare un punto di caduta per
mettere insieme le varie realtà
politiche su un programma di
rilancio delle Marche, che siano antitetiche al Pd”.
Lunedì la giunta Spacca inizia il confronto sulla variazione di bilancio per cercare di
reperire fondi per i settori
strategici della Regione. Un
momento importante, preceduto dall’incontro di questa
mattina con il Comitato regionale dello sport e del tempo libero: in apertura dei lavori, il
presidente Gian Mario Spacca, Fabio Sturani (Coni Marche, in rappresentanza del
Coni nazionale) e un rappresentante dell’Istituto per il
credito sportivo firmeranno
due importanti accordi a sostegno dello sport marchigiano (mutui per l’impiantistica
e censimento impianti sportivi). Nel frattempo Cgil, Cisl e
Uil Marche hanno richiesto
un incontro agli assessori regionali alla Sanità, Servizi sociali e trasporti per valutare
le pesanti ricadute che i tagli
previsti dalla legge di stabilità
produrranno su tali settori. I
sindacati sono particolarmente preoccupati per il mantenimento di servizi come quelli
all'infanzia, ai non autosufficienti, agli studenti e al trasporto pubblico locale. Sulla
sanità, inoltre, Cgil, Cisl e Uil
chiedono di avere garanzie
sul rispetto del protocollo sottoscritto con la Regione un
anno fa, che prevedeva importanti interventi per la riduzione delle liste di attesa, la
creazione delle Case della salute e il rafforzamento dei servizi territoriali.
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A sinistra il Governatore Gian
Mario Spacca, leader di Marche
2020. Sopra il capogruppo di Forza
Italia in Consiglio, Umberto Trenta
clusione di Marche 2020 Partito delle Marche. “Il Pd - dice il
capogruppo forzista - oggi rappresenta solo la partitocrazia,
la nomenklatura e il clientelismo e detta le regole della politica con arroganza”. Ma Spacca si è anche incontrato con
Quagliariello, coordinatore nazionale Ncd, sempre a Roma
nei giorni scorsi.
E la creazione di Area Popolare - la nuova aggregazione
centrista che raccoglie Udc,
Ncd ed ex montiani, vedrebbe
proprio Marche 2020 schierato in prima fila. Tuttavia Trenta è fiducioso che dopo una “affettuosa riflessione” i possa ar-
Il capogruppo azzurro
Trenta presenta “Insieme
si può” e auspica
un accordo con il presidente
rivare a un “accordo politico”
che permetterà di cogliere la
vittoria elettorale. Dinnanzi a
questo scenario, Remigio Ceroni, coordinatore regionale di
Fi, proprio su Facebook rilancia: “Nelle Marche, possiamo
lavorare con Lega e Ncd come
avviene in Lombardia”. E, subito dopo, in una dichiarazione,
se la prende con il Pd di Renzi
dicendo: “L’arroganza di Renzi e di buona parte del Pd dovrà
fare i conti molto presto con
una dura realtà. Chi dice, con
presunzione senza eguali,che
si è rotta Forza Italia ripetendo
il ritornello di una battuta che
vorrebbe essere divertente, si
accorgerà che nella politica, come nella vita, la prepotenza
non paga. Forza Italia non soltanto sarà più viva che mai, ma
continuerà a non fare sconti ad
un governo che si sta catterizzando, soprattutto nelle scelte
Verso le primarie ma con meno iscritti
IL CONFRONTO
Variazione
di bilancio
Confronto
da lunedì
LA GIUNTA
giorni di raccolta delle firme per i due candidati Pd, Marcolini e Ceriscioli
Ancona
5
MARCHE
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Il segretario regionale del Pd Francesco Comi
μ La
rà il presidente resterà a fare il
professore. “Se vinco - dice - farò
il Governatore e realizzerò il mio
programma che punta a immettere linfa ed energia nuova nel
governo dell’ente regionale”.
Oggi e domani il vicesegretario
del Pd sarà in provincia di Ancona per la campagna di ascolto in
attesa della convention di domenica a Recanati con cui dà il via
alla campagne per le primarie.
Marcolini, invece, oggi sarà a Fano, domenica ad Acquancanina
dove inotrerà i sindaci. “E' il segno della nostra volontà di pensare a tutte le Marche e di renderle partecipi e interpreti di un
progetto di futuro”, dichiara.
L’assessore al Bilancio sarà il 10
a Montemarciano, l’11 ad Appignano, il 13 a Falconara e il 14 a
Osimo, il 15 a Pesaro dove presenterà il suo programma con
una convention regionale.
fe. bu.
proposto nel 2012, è stato rielaborato dal relatore di maggioranza Perazzoli, dopo un
cammino di confronto con le
associazioni dei farmacisti e
con il servizio assistenza farmaceutica della Regione. "Si
chiude un percorso di lavoro
lungo, per il quale ringrazio i
relatori che hanno svolto un'
importante fase di ascolto e
composizione - ha detto il Presidente Busilacchi - La legge
razionalizza la rete delle farmacie e affronta gli aspetti gestionali per garantire migliori
servizi ai cittadini".
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Servizio farmaceutico, si cambia
Ancona
Ieri mattina la V commissione
salute, presieduta da Gianluca Busilacchi (Pd), ha approvato le nuove norme in materia di servizio farmaceutico.
La proposta di legge, di cui sono relatori i consiglieri regionali Paolo Perazzoli (Pd) e
Giacomo Bugaro (FI-Pdl), dopo un primo via libera lo scorso dicembre, è stata esaminata dal Cal e dal Crel, ed è stata
definitivamente
licenziata
con il voto favorevole di tutti i
commissari e l’astensione del
consigliere Giulio Natali
(Cdm-Fdi-An). La legge raccoglie in un unico testo le disposizioni legislative regionali, aggiornandole e coordinandole.
Nelle Marche le farmacie sono 494 (dati aggiornati servizio regionale Assistenza farmaceutica), in media una ogni
3mila abitanti. Le norme ridefiniscono le competenze, anche alla luce della riforma delle Province, attribuendo compiti precisi ai Comuni, alla Regione (nello specifico all’Agenzia regionale sanitaria) e all’Asur. Il testo base della riforma,
LA POLEMICA
Ancona
Si terrà, a Roma martedì l’incontro sui calendari venatori
richiesto dalle Regioni Marche, Toscana, Umbria, Veneto, Liguria e Friuli Venezia
Giulia ai ministeri per le Politiche agricole e all’ambiente.
Lo comunica l’assessore alla
Caccia, Paola Giorgi. Le Regioni avevano sollecitato il
confronto, “dopo l’evidente
frattura istituzionale creatasi
con l’assunzione, da parte del
Consiglio dei ministri”, delle
delibere che hanno modificato la programmazione venatoria locale. A fronte di una
semplice richiesta di informazioni, da parte della Commissione europea, lo Stato ha
modificato autonomamente
la programmazione regionale. “Una procedura alquanto
insolita, che interferisce con
l’attività delle Regioni - evidenzia l’assessore Giorgi - A
monte dell’intervento, che le
Regioni giudicano scomposto, ci sono nodi irrisolti che
coinvolgono la gestione della
fauna selvatica. È necessario
un intervento chiarificatore
sul periodo di prelievo di queste specie, che in Italia appare sostanzialmente differente da quanto contemplato in
altri Paesi europei”.
commissione salute approva le nuove norme all’unanimità
LA PROPOSTA DI LEGGE
Calendari
venatori
La marcia
su Roma
Venerdì 6 Febbraio 2015
FANO
T: 0721 31633
E: [email protected]
III
F: 0721 67984
Madonna Ponte, il gotha del mattone
Ecco chi c’è nella società dell’area ex zuccherificio: 10 milioni di investimenti ma capitale di 390 mila euro
URBANISTICA
ROVENTE
LORENZO FURLANI
Fano
Ecco chi sono i soci di Madonna
Ponte, gli imprenditori che hanno investito nel progetto dell’area dell’ex zuccherificio che
ora rischia di fallire - come ha
spiegato nella lettera a tutti i
consiglieri comunali l’amministratore della società, Gabriele
Duranti - se l’assise civica bocciasse la variante urbanistica all’ultimo passaggio di un iter amministrativo lungo più di cinque
anni. Come hanno intenzione di
fare i partiti di maggioranza Pd
e Sel. Salterebbe, secondo l’avviso di Duranti espresso come
pressione politica e mediatica, il
piano di ristrutturazione del debito firmato da Madonna Ponte
con la società Medioleasing di
Banca delle Marche e omologato dal Tribunale di Pesaro nel
2014.
Il fallimento, beninteso, sarebbe dell’impresa, una società
di capitali a responsabilità limitata che mette a rischio solo il
patrimonio sociale, cioè le partecipazioni dei soci che a loro volta
sono società di capitali. Operativamente fallirebbe un progetto
industriale che è fatto di una
strategia e di investimenti, certamente un vulnus economico, rispetto al quale si potrebbero cercare le responsabilità imprenditoriali e anche politiche, considerato il travagliato iter e le alterne richieste urbanistiche della stessa proprietà. In ogni caso
queste non sarebbero responsabilità amministrative, come spiega nel suo parere ai consiglieri
comunali il consulente legale
del Comune Federico Romoli.
Ebbene la compagine di Madonna Ponte è costituita da 10
società partecipanti: Gisam spa,
Tmt spa, Impresa Lungarini
spa, Immobiliare Mita srl, Costanzi srl (ciascuna con una partecipazione al capitale del
13,54%), Isa spa, Fano Holding
srl (entrambe con una quota del
9,26%), Santilli Costruzioni srl,
De Marchi srl (ciascuna per il
Il paventato fallimento
riguarderebbe solamente
le partecipazioni
di 10 imprese: tutti i nomi
4,53%) e Immobiliare Uffreducci srl (per il 4,51%). Gli investimenti secondo Duranti ammontano a 10 milioni ma il capitale
deliberato e versato dai soci di
Madonna Ponte non supera i
390.044 euro. L’ultimo bilancio
è quello del 2013, l’anno della ristrutturazione del debito, con
un valore passivo della produzione di 4.128.491 euro e una perdita di 3.163.782 euro. Dal gennaio 2014 c’è il commissario giudiziale Massimo Baglioni. Per
orientarsi nel panorama dell’imprenditoria e delle aziende immobiliari locali, che in Madonna
Ponte da circa 15 anni si sono alleate in una sorta di società di
cartello, è utile verificare a chi
appartengono queste società.
Gisam spa è un’azienda immobiliare di Calcinelli presieduta da
Paolo Andreani (ex presidente
di Confindustria Marche) e amministrata da Marco Marinelli,
la proprietà appartiene a varie
persone fisiche con la prevalenza dei due citati e di Gianfranco
Menicacci, ciascuno al 22,99 per
cento; Tmt spa di Fano è la società della famiglia Taus: presieduta da Giordano è amministrata
da Roberto; Impresa Lungarini
spa di Fano ha come amministratore unico Paolo Lungarini,
socio con 2 azioni su 170.000
nella stessa misura di Francesco
Lungarini mentre praticamente
tutto il capitale appartiene all’Impresa Lungarini Alfredo &
figli spa; Immobiliare Mita srl di
Fano è amministrata da Giordano Taus e posseduta al 76% da
Tmt spa, al 19% da Immobiliare
Uffreducci srl e al 5% da Mpm
sas di Piccoli Mariella (qui c’è un
incrocio di partecipazioni); Costanzi srl di Fano è la società immobiliare amministrata e posseduta da Orfeo, Cristian e Leonardo Costanzi; Isa spa di Calcinelli è la storica impresa di Paolo Andreani, ora presieduta da
Chiara Andreani, pressoché con
la stessa compagine sociale della Gisam (questa dunque è la
compagine con la quota maggiore in Madonna Ponte); Fano
Holding srl di Cartoceto è la società capogruppo di Paolo Petrucci; Santilli Costruzioni srl di
Fano è l’impresa edile di Gianfranco Santilli di cui Michela
Sonzogni è liquidatore giudiziario; De Marchi srl di Fano è l’impresa edile titolare di varie partecipazione di Francesco e Mauro De Marchi; infine Immobiliare Uffreducci srl è la società immobiliare della famiglia Tombari di cui, tra gli altri, è socio Fabio Tombari. Nella società non
c’è più Vincenzo Eliseo Minardi.
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L’avvocato
assicura
“Legittimo
dire no”
IL PARERE
Fano
Il degrado nell’aea dell’ex zuccherificio, con gli scheletri dei capannoni
Tombari, cortocircuito tra variante, Fondazione e banca
IL RETROSCENA
Fano
L’estate scorsa Fabio Tombari,
presidente della Fondazione
Carifano, commentando certe
espressioni del vescovo aveva
dichiarato a un quotidiano locale:
“Io non ho collegamenti con
nessuno dal punto di vista
economico”. Era una replica
all’omelia in cui monsignor
Trasarti segnalò che “A Fano c’è
un’oligarchia con i capelli grigi”. Il
vescovo nel messaggio ai politici
prima di Natale ha chiarito il
concetto: i privilegi di carattere
oligarchico a cui si riferiva sono
quelli delle fondazioni bancarie
La variante presentata nella commissione, il 20 va in Consiglio
Severi: bocciamo solo per un’alternativa
IL DIBATTITO
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Momenti cruciali per la variante dell'ex zuccherificio, ormai
prossima al giorno della verità,
con la decisione definitiva che
dovrà assumere il consiglio comunale nella seduta del 20 febbraio. Ieri la commissione urbanistica, presieduta da Cristian
Fanesi, capogruppo del Partito
democratico, ha preso in esame
la variante, insieme al parere
positivo giunto dalla Provincia.
Hanno illustrato il documento
l'assessore all'Urbanistica Marco Paolini e il dirigente Adriano
Giangolini. Ci vorrà però un'altra riunione per votare l’atto,
dato che nel frattempo si dovrà
esprimere anche la maggioranza su un tema così delicato. All'
interno del Pd sembra prevalere la tesi di bocciare l’iter all’atto finale e riproporre una variante diversa. In seno alla coalizione di centrosinistra però non
tutti sono perfettamente allineati su tale tesi. Riccardo Severi di
Noi Città per esempio è favorevole a rivedere il tutto soltanto
se esiste un’alternativa pronta,
ovvero un progetto a cui si possa dare subito il via; altrimenti
bocciare la variante a occhi
chiusi significherebbe perpetuare l'attuale stato di degrado dell'
area per chissà quanto tempo.
La Provincia ha approvato la variante il 22 ottobre dell’anno
scorso con alcune prescrizioni.
Nel centrosinistra prevale
l’orientamento al voto
negativo ma c’è qualche
distinguo nella lista Noi Città
invitate a recuperare lo stato
originario di "istituzioni nate dal
popolo per il popolo”. Fino al 2012
Fabio Tombari come
amministratore di Immobiliare
Uffreducci srl era al centro di una
rete di relazioni societarie e
imprenditoriali. Dopo la
pubblicazione della mappa del
potere economico che lo
coinvolgeva l’ingegnere ha
dismesso tutti i ruoli
amministrativi cedendo, il 15
maggio 2012, a Elisabetta
Tombari quello dell’immobiliare
di famiglia. Ma di questa società (e
di altre due) resta socio , quindi è
tuttora coinvolto nella vicenda
della variante urbanistica non
solo come progettista ma anche
Ha opposto un rifiuto alle grandi superfici di vendita che il piano di coordinamento localizza
solo a Bellocchi e ha deliberato
un restyling delle strutture proposte, nonché un ampliamento
della superficie F5 zone con attrezzature di interesse collettivo. Nella delibera che sarà portata all’approvazione del Consiglio Comunale sono stati inseriti due pareri, uno del capo di Gabinetto Pietro Celani, l'altro del
consulente legale del Comune
Federico Romoli (che pubblichiamo in questa pagina).
Quest'ultimo dovrebbe tutelare
i consiglieri dalla responsabilità
relativa a ipotetici ricorsi al Tribunale da parte della società
Madonna Ponte in caso di bocciatura della variante.
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come proprietario dell’area. Il
ruolo di Medioleasing, braccio
operativo di Banca delle Marche,
nella ristrutturazione del debito di
Madonna Ponte chiude in modo
manifesto un certo circuito con la
Fondazione Carifano, socia della
banca da alcuni anni, per un
massiccio investimento, rivelatosi
infelice, fatto col dichiarato
intento del suo presidente di
acquisire una rappresentanza nel
Cda dell’istituto di credito. Per
qualcuno questo è un
cortocircuito inopportuno anche
se non illecito. In quanto gli scopi e
le funzioni nelle tre situazioni
(variante, Fondazione, banca)
sono diversi ma la persona fisica a
cui essi rimandano è la medesima.
Il parere del consulente legale del Comune, l’avvocato Federico Romoli, espresso con una serie di rimandi
giurisprudenziali e legislativi, è molto chiaro: il no da
parte del consiglio comunale al passaggio finale di un
iter amministrativo lungo
come quello di una variante
urbanistica, seppure correttamente formato con tutti i
pareri tecnici e politici favorevoli, è perfettamente legittimo. Se la decisione è opportunamente motivata,
non si profilano responsabilità amministrative, tantomeno si possono adombrare responsabilità patrimoniali dei singoli amministratori comunali.
“Non pare disagevole notare - scrive tra l’altro l’avvocato Romoli - che la volontà
di non procedere alla approvazione di una variante non
può avere altro effetto se
non quello di lasciare inalterata la disciplina urbanistica vigente, senza arrecare,
pertanto, alcuna conseguenza di natura peggiorativa in ordine allo sfruttamento dell'area in questione. Né pare che lo svolgimento dell'iter procedurale
sin qui svolto in vista dell’approvazione della variante sia sufficiente a differenziare la posizione giuridica
dei proprietari dell’area rispetto a quella di mera
aspettativa. In conclusione,
parrebbe potersi rispondere nel senso che lo svolgimento dell'iter procedurale
prodromico all'approvazione definitiva della variante
non pregiudica il potere
dell'amministrazione esercitato attraverso la volontà
espressa dal Consiglio comunale di deliberare la non
approvazione della variante in questione”.
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La nota del capo di gabinetto Celani
“Intervento da ripensare”
Fano
“Gli esiti del dibattito sulla variante in itinere - rileva nella
nota che accompagna la delibera di variante urbanistica il capo di gabinetto Pietro Celani fanno emergere una diversa riflessione sugli interessi urbanistici dello sviluppo cittadino; si
intende evitare la compromissione di un’area strategica per
cui si ritiene di dover procedere a un complessivo ripensamento anche valutando le linee guida del nuovo piano regolatore generale previa defini-
zione di un piano strategico di
sviluppo in un'ottica sovracomunale. In tal senso è da ricercarsi un auspicabile intesa con
la proprietà in modo da valorizzare l'area nel segno di una vocazione più aderente ai tempi e
all'evoluzione dei sistemi territoriali evitando che la stessa sia
irrimediabilmente vulnerata
dal pregiudizio commerciale-direzionale che è considerato, per la connotazione massiva dell'intervento, contrario allo sviluppo cittadino specie in
tale contesto di crisi”.
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IV Venerdì 6 Febbraio 2015
FANO
Online
www.corriereadriatico.it
Drudi rimprovera la politica
All’inaugurazione della nuova sede lagnanze per cantieristica e aeroporto
NOTIZIE
FLASH
Primarie, Marcolini
a San Lazzaro
CAMERA
DI COMMERCIO
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Fano non perde il presidio della Camerra di Commercio, posto a rischio dai tagli a cui è costretto a ricorrere l'ente camerale per la soppressione della
tassa dovuta dagli iscritti, su disposizione del Governo Renzi.
Il Comune di Fano, infatti,
ha messo a disposizione i locali
del secondo piano del palazzo
di via Vitruvio 7, in centro storico, dove ha sede anche l'assessorato ai servizi educativi.
La nuova sede è stata inaugurata ieri mattina dal presidente Alberto Drudi, dal segretario generale Fabrizio Schiavoni e da una nutrita rappresentanza di una delegazione di
giunta, guidata dal vicesindaco
Stefano Marchegiani. Alla cerimonia sono intervenuti anche
il presidente del Consiglio Comunale Renato Claudio Minardi e diversi esponenti delle associazioni di categoria.
Seppur diretta a implementare sempre più i servizi on line, la Camera di Commercio
non rinuncia a offrire alle imprese un punto di riferimento
diretto, dove si pratica il rilascio di visure e certificati (ora
anche in lingua inglese), dove è
consultabile il registro delle imprese, dove è possibile ottenere documenti attestanti o meno la sussistenza di protesti in
capo ad un determinato soggetto e copie di atti e di bilanci
depositati. Tra l'altro nell'ufficio decentrato è possibile vidimare libri e registri, ottenere il
rilascio della carta nazionale
dei servizi e di tutte le certifica-
Cake in the city
Al centro il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi con le altre autorità
zioni per l'estero. L'estero è stato identificato dal presidente
Drudi come il potenziale mercato più remunerativo alla portata delle imprese del territorio. Reduce da un recente viaggio in Cina Drudi ha verificato
le notevoli opportunità esistenti per lo sbocco relativo alla
produzione di prodotti per la
moda, l'arredo, la cantieristica
e l'enogastronomia, in particolare per i vini. Sembra che quelli prodotti nel nostro territorio
vengano apprezzati al pari di
quelli francesi. “Purtroppo - ha
notato Drudi - Fano ha perso
delle opportunità che, se colte,
potevano contribuire a sostenere la sua economia. Esisteva
la possibilità di utilizzare i fondi Fas per realizzare al momen-
Dopo i tagli del governo
l’ente ospitato dal Comune
“I consiglieri regionali non
hanno fatto niente per Fano”
to opportuno la strada delle
barche. Cosa hanno fatto i nostri consiglieri regionali, per assicurare a una realtà produttiva trainante come la cantieristica, questo finanziamento?
Non hanno fatto nulla! Riguardo all'aeroporto si rema al contrario. La Camera di Commercio è stata sempre convinta che
lo scalo di Fano costituisse un
sostegno importante per la nostra economia. Si pensi cosa
poteva significare disporre ora
della nuova pista quando l'aeroporto di Rimini è chiuso.
Non dico che a Fano sarebbero
scesi gli Aerbus, ma piccoli aerei trasportanti una cinquantina di persone, potevano benissimo atterrare! Tutti sanno
che attorno ad un aeroporto
nascono tantissime attività e si
alimenta un vasto indotto, tale
da dare linfa al commercio, all'
artigianato e alla industria. Il
che significa lavoro per le nostre imprese”.
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Coinvolte 15.000
imprese, caldeggiate
le opzioni per l’estero
I SERVIZI
Fano
Interessate alla presenza a Fano
di un ufficio della Camera di
Commercio sono 6.000 imprese,
un numero che aumenta a
15.000 se si includono anche le
imprese che operano nel
territorio circostante. Molte di
queste sono interessate ai
progetti di
internazionalizzazione e
soprattutto ai progetti di Confidi
che permettono di usufruire
quelle risorse prezione per gli
investimenti, sempre puiù difficili
da reperire nel mondo del crediti.
Per quanto riguarda l'estero si
guarda più insistentemente
verso la Bielorussia.
Fano Il comitato Marcolini
presidente invita la
cittadinanza a partecipare
all'incontro pubblico con
Pietro Marcolini che si terrà
questa sera, alle 21 nella sala
della Combattente di San
Lazzaro, in vista delle
prossime elezioni regionali,
nell'ambito delle quali
l'attuale assessore regionale
al bilancio si propone come
presidente. Secondo il
comitato Marcolini è in grado
di esprimere concretezza,
sobrietà e capacità di
innovare il modello
economico e sociale della
regione Marche. Le primarie
organizzate dal Pd, alle quali
parteciperà anche Luca
Ceriscioli, si svolgeranno
domenica 1˚ marzo.
Chiara Magrini
contro Stile Libero
Fano Il concorso Music
Night 3 al Buburger è ormai
arrivato alle fasi finali.
Questa sera andrà in scena
la prima semifinale con le
esibizioni di Chiara Magrini,
cantante e chitarrista
sedicenne pesarese che
interpreta brani di Jeff
Buckley, Mumford and
Sons, Joni Mitchell, Anouk,
Ben Harper e proprie
composizioni, a confronto
col trio fanese Stile Libero,
composto da Rossano
Macrelli voce, Gino Genga
chitarra e Massimo Molo
pianoforte, i quali
propongono brani pop-rock
italiani e stranieri (Muse,
Vasco Rossi, Pink Floyd,
Francesco Renga). Music
Night 3 è organizzato dal
Buburger, Fano Music Story
ed Eventi in piazza.
Sbancati
anche
a tavola
Paola Conti e Ramona Neri
Fano
Ramona Neri, 44 anni impiegata fanese, è la prima semifinalista di Chef in the City
"Cake edition". Con il suo dolce dedicato al film in dialetto
fanese "Gli Sbancati" ha avuto la meglio sui "Cestini di
Carnevale" presentati dalla
62enne pensionata di Mondavio Paola Conti, nella sfida
andata in scena l'altra sera al
Caffè Centrale. Il dolce di Ramona, un tortino con mousse
agli amaretti profumato alla
moretta, ha colpito la giuria
tecnica, formata da Andrea
Urbani de L'Altro caffè by
Guerrino, Francesco Dionisi
del Bon Bon e Matteo Cavazzoni del Caffè Centrale, per
presentazione e originalità
(davvero bella la pellicola di
zucchero che riprendeva le
immagini del film di Natale
in vernacolo). Non hanno sfigurato nemmeno i saccottini
ripieni di frutta secca glassati
al cioccolato preparati da Paola Conti che però hanno "pagato" qualche lieve imperfezione. Per lei il premio di consolazione offerto da Arredare La Tavola. Ramona, invece prosegue il cammino verso il titolo di migliore pasticciera amatoriale della provincia di Pesaro e Urbino.
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Critiche al partito e alla nuova maggioranza per l’incuria della città negli ultimi otto mesi. Ai Passeggi situazione peggiorata
L’Udc attacca: il Pd ha finito il tour ma il degrado avanza
Fano
“Decoro Urbano: quando sarà
il prossimo tour del degrado
del Pd?” Lo chiedono con ironia il segretario dell'Udc Pierino Cecchi e il vicesegretario
Carmen Maglio, alludendo alle
molteplici iniziative assunte
dalla forza politica, quando era
all'opposizione, contro la giunta Aguzzi nel rilevare l'incuria
di luoghi e strutture.
Ora che il Pd è al governo la
situazione non è cambiata. “Dopo le promesse elettorali del
2014, i nuovi amministratori rilevano i responsabili dell'Udc
- devono dare risposte concrete
sul decoro urbano, sulla
vivibilità dei quartieri, sul parco cittadino dei Passeggi, sulle
zone del lungomare”.
A questo proposito ieri era di
nuovo chiusa viale Ruggeri, a
causa della ghiaia scaraventata
sull'asfalto dalla violenza delle
onde che investono la strada arrivando fino alle case retrostanti. Un problema questo che non
si ripropone soltanto d'inverno, ma interviene anche d'esta-
Famiglia salva per il malessere del piccolo
Esalazioni di monossido
Casa sotto sequestro
Fano
E' ancora sotto sequestro l'abitazione di Cuccurano dalla quale
l'altra sera si sono sprigionate
esalazioni di monossido di carbonio. Il sequestro e l'impossibilità di accedere all'appartamento sono stati disposti per permettere ai tecnici di eseguire le verifiche necessarie per individuare
le cause che hanno generato le
emissioni pericolose per la salute umana. Non è ancora chiaro
infatti da dove provenisse il mo-
nossido di carbonio inalato dagli
otto abitanti della casa; si pensa
ad una caldaia il cui condotto di
aerazione era ostruito parzialmente da un cartone, cosa che
avrebbe impedito il ricircolo
dell'aria e quindi la progressiva
diffusione delle esalazioni. Nes-
Il trasporto in ospedale
del bimbo ha permesso
di rilevare l’intossicazione
Incertezza sulla causa
te.
“Sono passati ben 8 mesi della nuova amministrazione Seri
- aggiungono Cecchi e la Maglio - ma nulla è stato fatto. Abbiamo capito che, per coprire
l’incapacità nel portare avanti
una gestione decente della città
si lanciano progetti come quello del parco dell’aeroporto, senza ancora averne la proprietà e
soprattutto senza avere idea di
come trovare le risorse per gestire 30 ettari di terreno a parco. Mentre si sognano progetti
sulla carta, il resto della città
suno dei residenti però si era accorto di quanto stava accadendo
e l'unico segnale di preoccupazione è stato dettato dal leggero
malessere di un bambino di appena 17 mesi. Portato all'ospedale Santa Croce, i sanitari hanno
eseguito dei controlli ed accertato la concentrazione di monossido di carbonio nell'organismo
del piccolo. A questo punto sono
scattati accertamenti anche sugli altri componenti della famiglia, tra cui due bambine di 7 e 4
anni; è risultato che tutti e otto
avevano inalato monossido di
carbonio, quindi sono stati trattati presso la locale camera iperbarica. Ora la famiglia sta bene e
la tempestività nella richiesta
d'aiuto è stata determinante per
evitare il peggio.
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soffre, il degrado avanza, zone
riportate fruibili ai cittadini, come il parco urbano dei Passeggi, in 8 mesi è tornato nella totale incuria, con ratti che girano
indisturbati, in ritorno della delinquenza, la sporcizia ovunque, il verde all’abbandono. Attendiamo fiduciosi il nuovo
tour del degrado del Pd”.
Tra i rilievi fatti dal partito di
opposizione figura il degrado
del lungomare: la tensostruttura del Lido è caduta ed è ancora
in terra, i giardini, le aiuole sono indecenti. I progetti per la
valorizzazione del Lido e della
Sassonia non ci sono, Rio Crinaccio a Ponte Sasso con tutto
il lungomare soffre ad ogni allarme maltempo senza un intervento risolutivo. Porta Maggiore e la zona Pincio sono in
preda alle bande di spacciatori
e delinquenti, senza segno di
una manutenzione generale.
Le buche e le asfaltature, cuore
delle promesse elettorali, si sono tramutate in crateri pericolosi. Ancora da venire alla luce i
comitati di quartiere.
L’ultima mareggiata in viale Ruggeri
Oggi si presenta il libro di Clappis e Manna
I maestri del Carnevale
della Musica Arabita
Fano
Verrà presentato oggi pomeriggio nella sala di rappresentanza della Carifano, il nono
volume della seria "I grandi
Maestri del Carnevale", a cura
di Silvano Clappis e Raffaella
Manna.
Questa volta si meritano il
titolo di "maestri" tutti i componenti della Musica Arabita,
il popolare complesso musicale che dal 1923 partecipa alle
manifestazioni del Carnevale
di Fano e che nelle proprie
tourneé non ha mai mancato
di promuovere i corsi mascherati della propria città. Ne parleranno oggi, il presidente della Fondazione Fabio Tombari, il presidente dela Consiglio
Comunale Renato Claudio Minardi, il presidente della Banca di Suasa Maurizio Minucci
e il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini. Sono
previsti interventi anche dell’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani e del presi-
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dente del consiglio regionale
Vittoriano Solazzi; la relazione sarà invece dello storico Alberto Berardi. Tanti relatori
attestano la considerazione
che il festoso gruppo musicale
ha acquisito in città, recensito
anche da illustri scrittori come Curzio Malaparte, Guido
Piovene, Fabio Tombari, tutti
colpiti dalla fantasia dei loro
strumenti, fabbricati in casa e
dalla loro allegria. A ragione
gli autori hanno intitolato una
capitolo "Divertirsi divertendo", perché i primi a rallegrarsi sono proprio loro, i musicanti. Il libro per la prima volta traccia la storia del gruppo
che in Enzo Berardi ha avuto
un epico ed indimenticato direttore.
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Venerdì 6 Febbraio 2015
V
FANO •VALCESANO
Online
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“Fondi europei per la tratta Fano-Urbino”
La Uil regionale rilancia l’opzione per utili sinergie: la gestione a un operatore del trasporto locale
MOBILITA’
SOSTENIBILE
SILVIA FALCIONI
Fano
Basta polemiche inutili che
non portano a nulla, è ora di
guardare oltre confine e soprattutto a Bruxelles. A favore del
ripristino della ferrovia Fano
Urbino scende in campo anche
la Uil.
Secondo il segretario generale di Uil trasporti delle Marche
Giorgio Andreani la riapertura
della tratta ferroviaria è fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e sociale di un
territorio che fa riferimento a
Fano ed al suo entroterra, ma
può essere esteso anche alla zona del centro Italia. Seppur non
entrando nel merito del dibattito politico, il sindacalista sostiene la sua tesi secondo la quale il
trasporto ferroviario iuta a to-
gliere dalle strade il traffico attraverso un mezzo di spostamento pulito, non inquinante e
persino veloce.
"Sappiamo però - precisa Andreani - che una riapertura a
spese dello Stato, del gruppo
Ferrovie dello Stato o della Regione Marche è impensabile vista l'attuale mancanza di fondi
strutturali proprio nel capitolo
trasporto pubblico locale e di
investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di questo tipo.
Inoltre, su questa infrastruttura pesa anche una possibile dismissione e smantellamento
approvato dalla Regione Marche non più tardi di due o tre
anni fa e che va scongiurata e
con urgenza. Sappiamo anche
che ultimamente la candidatura di Urbino a città della cultura europea è stata bocciata anche per mancanza di infrastrutture; al tempo stesso la linea
ferroviaria in questione è inserita in una proposta di legge
dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in tutt'
Italia, linea di interesse turistico-culturale".
L'idea della Uil è quindi quel-
La fratta Fano-Urbino in disuso quasi da trent’anni. Per la sua riapertura
si batte, tra gli altri, l’Associazione Valle del Metauro
la di legare la rinascita della ferrovia ad un progetto europeo,
sviluppabile anche attraverso
le facoltà universitarie, per
chiedere i necessari finanziamenti al ripristino direttamente all'Europa. Una volta ottenuti i fondi europei, la possibile
riapertura della ferrovia potrebbe essere vincolata alla gestione di chi svolge quotidianamente il servizio di trasporto
pubblico locale nel territorio,
smarcando dalla gestione proprio quei soggetti come Stato e
Fs che non si sono nel tempo dimostrati interessati. "L'ipotesi
di riapertura così concepita
-conclude Andreani - non andrebbe nemmeno a cozzare
con le scelte fatte dalla politica
locale nell'ambito del territorio
e dei trasporti". Infine un finanziamento europeo renderebbe
possibile accontentare diversi
interessi, sia quelli di chi sostiene la necessità del trasporto su
rotaia che dei promotori della
pista ciclabile ma anche per la
modernizzazione del territorio
come ad esempio l'introduzione della fibra ottica.
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D’Anna e Solazzi
alleati per l’apertura
Mirco Ricci contro
IN REGIONE
Fano
Sulla Fano-Urbino la discussione è
aperta in Regione. E' attesa infatti,
dopo tre rinvii, la discussione della
mozione a firma di Adriano
Cardogna, Vittoriano Solazzi e
Giancarlo D'Anna tornerà in aula
il prossimo 10 febbraio. Tale
documento auspica la riapertura
della tratta ferroviaria,
sostenendo che la linea è ancora
utilizzabile e soprattutto che tutte
le opere accessorie sono ancora
intatte. Di tesi diametralmente
opposta è invece il capogruppo
del Pd in Regione Mirco Ricci che
ha presentato un'altra
mozionecon l'obiettivo di
scongiurare il ripristino. In tutto
questo dibattito in Regione, a
Fano gli ambientalisti si stanno
organizzando a favore della pista
ciclabile.
Incontro alla scuola Donati con la presentazione delle esperienze nei campi estivi. Simulato anche un processo al Tribunale di Pesaro
La Fattoria della legalità forma gli adulti di domani
Isola del Piano
Immediata la risposta all'appello alla legalità del nuovo Presidente della Repubblica Mattarella "Domani mattina - spiega
Filiberto Gargamelli della Cgil
pensionati attivo collaboratore
- i ragazzi della Fattoria delle
Legalità di Isola del Piano incontrano gli studenti del Donati di Fossombrone per presentare la loro esperienza dei campi estivi, di ciò che hanno fatto
e imparato e la qualità soprat-
tutto di un'esperienza unica in
stretto contatto con i tanti altri
giovani di Libera l'associazione che fa capo a don Ciotti e
che a Isola del Piano ha fissato
un punto di riferimento non
certo di secondo piano". Verranno proiettati i video che sono stati realizzati e i servizi
giornalistici televisivi andati in
onda nell'ultimo anno a conferma che la Fattoria della Legalità ha consolidato una realtà
formativa e di promozione della persona di grande valenza".
Il Comune di Isola del Piano ha
approvato il regolamento per il
bando di gestione della Fattoria della Legalità. "Un centro
che ha assunto una sua valenza
in termini di formazione in Italia - spiega il sindaco Giuseppe
Paolini - e che potrà avere una
sua autonomia sotto il controllo del Comune e della Prefettura perché si tratta del primo bene confiscato nelle Marche alla
malavita organizzata". In tema
di legalità si è confermato di
grande interesse per i ragazzi
E’ l’invito emerso dall’incontro del Pd sul governo del territorio
Urbanistica, i Comuni devono unirsi
Pergola
Unire le forze per le sfide future. Questa la strada che devono
seguire i Comuni della Valcesano. E' emerso nel corso dell'incontro organizzato dal Pd locale "Governo del territorio ed
edilizia residenziale". Dopo i saluti del coordinatore Guido Peverieri, sono intervenuti Marinella Topi, Antonio Minetti, Cesare Carnaroli e Sauro Vitaletti,
direttore dell'Erap Marche. I
presenti sono stati portati a riflettere sulle sfide riguardo al
governo del territorio. Occorre
fronteggiare, in modo condiviso, dissesti idrogeologici, esondazioni, erosione, cementificazione e, allo stesso tempo, costruire nuovi modelli amministrativi per una più razionale attribuzione degli strumenti di
pianificazione. Sempre più è ne-
Il sindaco Talè ha rivolto
un appello ai suoi colleghi
per formare l’Unione
della Valcesano
cessario lavorare insieme. Le
proposte di leggi regionali vanno in questa direzione introducendo piani regolatori sovracomunali. I Comuni devono fare
la loro parte, ricercando economie e sinergie con le realtà confinanti. Nel dibattito finale sono
venuti a galla i problemi dell'entroterra, dove si fatica ad aggregarsi. Il sindaco di Mondavio
Federico Talè è intervenuto
con un richiamo a lavorare insieme per costruire una unione
dei comuni della Valcesano.
© RIPRODUZIONERISERVATA
Le realtà locali invitate dal club dei Borghi più belli d’Italia
Anche Mondavio e Mondolfo all’Expo
Mondavio
Anche la valle del Cesano sarà
presente all'Expo 2015. All'
Esposizione Universale che
l'Italia ospiterà, a Milano, dal
primo maggio al 31 ottobre
2015, il più grande evento mai
realizzato sull'alimentazione e
la nutrizione, ci saranno i Comuni di Mondavio e Mondolfo.
Una vetrina straordinaria che
le due amministrazioni non si
sono lasciate sfuggire, aderendo alla proposta del club I Borghi più belli d'Italia, del quale i
due centri fanno parte. Un'oc-
casione unica, considerando,
come calcolato dagli organizzatori, che nel padiglione Eataly
transiteranno circa 20mila persone al giorno. Una scelta che
porterà indiscutibili benefici
sia a livello turistico che economico al territorio. Ogni Comune potrà essere presente per
una settimana, durante la quale avrà la preziosa possibilità di
promuovere il suo territorio
con il proprio materiale promozionale e video. Ma non finisce qui. Il club, infatti, con un
proprio stand sarà presente all'
Expo per tutto il periodo, ben
180 giorni durante i quali in appositi monitor verranno proiettare le immagini più suggestive dei comuni aderenti.
Per il centro roveresco e la
città a balcone sul mare la
grande opportunità di promuovere le proprie eccellenze storico-artistiche, prodotti enogastronomici tipici ed eventi culturali. Sotto i riflettori Mondavio finirà anche il 10 e 11 aprile
quando, con Corinaldo, ospiterà l'assemblea annuale della associazione I Borghi più belli
d'Italia.
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l'incontro al Tribunale di Pesaro dove è stato simulato un processo alla presenza dei giudici:
"I ragazzi sono stati molto attenti e alla fine invitati ad esprimere anche un loro giudizio
sul caso di bullismo da parte di
un maggiorenne. E' stata una
lezione di vita molto apprezzata perché la legalità va vissuta e
condivisa. Se la limitiamo solo
alle belle parole non otteniamo
granché".
r.g.
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NOTIZIE
FLASH
All’Auchan prassi
contro lo spreco
Fano La galleria
commerciale Auchan ha
aderito ieri alla giornata
nazionale contro lo spreco
alimentare mettendo in
risalto l'ultimo progetto del
Wwf intitolato "Woman for
Expo". Protagonista della
giornata è stato il libro di
ricette Buttali in pentola,
che suggerisce piatti gustosi
con cibi che normalmente
vengono scartati. Coinvolte
in vari progetti anche le
scuole locali.
Un libro-speranza
per Ciro Esposito
Fano "Ciro Esposito,
ragazzo di Scampia" è il titolo
del libro che verrà presentato
questa sera alle 21 nello
spazio autogestito Grizzly.
L'autore è lo zio sociologo del
tifoso di Scampia, rimasto
coinvolto nei tragici fatti
della finale di Coppa Italia,
che sarà presente a Fano. Il
volume è un'analisi degli
avvenimenti, con un accenno
alla speranza che la realtà di
Napoli possa evolversi al
meglio.
I giovani da tutt'Italia che hanno preso parte ai campi estivi
Con la neve anche un programma di eventi
Tanti appuntamenti
sul monte Catria
Frontone
Febbraio ricchissimo di appuntamenti al Catria. I gestori degli impianti e l'attivissima Asd Monte Catria Ski &
Bike hanno messo a punto un
programma variegato all'insegna dello sport e del divertimento. Nel week-end partirà
il corso di sci per bambini e ragazzi, organizzato dalla Asd,
con i maestri Fisi Amsi Uisp.
Sabato la prima lezione alle
14.30, domenica alle 9. Domenica torna il Nutella party.
Dalle 15, presso il solarium
del rifugio Cotaline 1400, il
più alto della provincia pesarese, l'Asd e i pattugliatori Fisps organizzeranno un'iniziativa davvero golosa: quattro
baguette da quattro metri farcite con la crema di nocciola
più famosa del mondo, per un
pomeriggio da leccarsi i baffi.
Il finesettimana successivo,
14 e 15 febbraio, al Catria
trionferà l'amore. In programma un week-end e una
cena romantica, con giornata
dedicata allo sport oppure al
relax, concerto, passeggiata
notturna per ammirare le costellazioni e tanto altro. Per
maggiori informazioni: www.
asmontecatria.com. L'ultimo
di febbraio, invece, sarà il finesettimana dedicato alle
Gli impianti di risalita del Catria
donne,
dal
titolo
"#Donnaavventura".
Due
giornate di sport, relax, avventura e buon cibo nella
splendida cornice del monte
Catria. Gli impianti riapriranno domani mattina, per un
week-end dal divertimento assicurato. Ieri pomeriggio superati i 40 centimetri di neve
fresca. Per rimanere sempre
aggiornati sulle attività e
aperture è necessario consultare il sito della stazione sciistica: www.montecatria.com.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel weekend curioso
Nutella party, quelli
successivi dedicati
all’amore e alle donne
18
VENERDÌ
6 FEBBRAIO 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
LE REGIONALI
MANOVRE DEI PARTITI
Le Marche verso il Grande Centro
Ma FI e destra corteggiano Spacca
Entro fine mese la presentazione del candidato dell’area popolare
Alfredo Quarta
· ANCONA
vo del segretario nazionale
dell’Udc Cesa che metterà il sigillo sulla decisione finale.
IL GRANDE centro è pronto a
scendere in campo a far vedere
quanto può essere determinante
sulle scelte politiche regionali dei
prossimi mesi. L’intesa è quasi definita: Area Popolare, ovvero l’allenza tra Udc e Ncd, Marche 2020
la lista creata dal governatore
Gian Mario Spacca e dal presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, e poi la Dc e i Popolari che fanno capo all’ex ministro
Mario Mauro.
In pratica le Marche anticipano
quello che a Roma sta lentamente
venendo alla luce soprattutto
all’indomani dell’elezione del Capo dello Stato con i rapporti che
si sono incrinati tra il premier
Renzi e i centristi di Casini e Alfano. E il progetto è talmente tanto
avanzato che entro la fine del mese la «balena bianca» marchigiana
annuncerà il suo candidato governatore alle regionali. In sostanza
una mossa strategiaca che anticipa le primarie del centrosinistra
(o forse sarebbe meglio dire del
IN TUTTO questo il centrodestra
sta alla finestra. Non è un mistero
che il sogno di Forza Italia, ma anche di Fratelli d’Italia, è di avere
come candidato governatore proprio Gian Mario Spacca fino oggi
leader indiscusso del centrosinistra marchigiano. I messaggi al governatore sono stati inviati a più
riprese già da novembre scorso
quando la rottura tra Spacca e Pd
è stata ancora più evidente. E proprio ieri il capogruppo di Fi in
Consiglio regionale Umberto
Trenta ha presentato il progetto
«Insime si può-Patto per le Marche» al coordinamento nazionale.
Un progetto «che vuole mettere
insieme tutto le forze alternative
al Pd come Marche 2020». E anche La Russa di Fratelli d’Italia
ha apertamente fatto il nome del
governatore uscente. Insomma il
centrodestra spera in Spacca anche se proprio il governatore ha
più volte ribadito che Marche
2020 è un partito del centrosinistra. Ma la politica riserva sempre
sorprese.
GOVERNATORE Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche
Pd) che si svolgeranno il primo
marzo e che decreteranno il candidato. Un modo, forse, anche per
mandare un messaggio ai democratici: il tempo è scaduto per
un’intesa con quell’area di centro
che fino a oggi è stata al governo
delle Marche. Una cosa non di poco conto visto che, ad eccezione
del Ncd, tutti gli altri partiti, e anche Marche 2020, che si raggruppano al centro hanno una forte
presenza proprio nelle stanze del
comando regionale. Ma il Pd sembra non avere alcuna intenzione
di tornare sui propri passi e provare a far ritornare il sereno con una
parte dell’attuale maggioranza.
A tentare l’ultima mossa sembra
essere il segretario regionale
dell’Udc Antonio Pettinari che,
al contrario del suo omologo del
Ncd Francesco Massi, vuole continuare a portare avanti l’intesa con
il Pd. La parola finale dovrà arrivare nei prossimi giorni con l’arri-
Le forze
in campo
FRANCESCO
MASSI
Ncd
E’ tra i più forti sostenitori di
Area Popolare, il partito che
dovrebbe scaturire
dall’unione di Udc e Ncd.
Fautore del grande centro
ANTONIO
PETTINARI
Udc
Il segretario regionale
dell’Udc si è più esposto
verso l’accordo con il Pd.
Ora tutto è nelle mani del
segretario Cesa
UMBERTO
TRENTA
Forza Italia
«Un Patto per le Marche con
le forze alternative al Pd e
quindi aperto a Marche 2020
del governatore Gian Mario
Spacca»
••
20
VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015
e-mail: [email protected]
PRIMARIE PD INCONTRO CON MARCOLINI
IL LIBRO MUSICA ARABITA, CHE STORIA
PRIMARIE di coalizione del centro sinistra: a Fano il
candidato alla presidenza della Regione Marche,
Pietro Marcolini. L’incontro pubblico questa sera,
alle 21, a “La Combattente” di San Lazzaro.
«Competenza ed esperienza – fanno sapere dal suo
comitato – sono le caratteristiche dell’assessore al
Bilancio ed alla Cultura della Regione Marche. Una
risorsa umana preziosissima».
UN LIBRO fotografico di 112 pagine e una mostra di
38 immagini, in onore di un’istituzione musicale
fanese che ha fatto del motto “Divertire
divertendosi” il suo biglietto da visita. Un “Omaggio
alla Musica Arabita” si presenta alle 17.30 nella
sala di Rappresentanza della Fondazione col
volume della collana “I maestri del Carnevale di
Fano” di Silvano Clappis e Raffaella Manna.
LA POLEMICA PARLA LA REGISTA SIMONA PATERNIANI
Un “Peter Pan” da sold out
Tante le richieste di replica
Il Comune non vuole dare il teatro per il bis
di TIZIANA PETRELLI
«ABBIAMO superato i 560 biglietti venduti (il teatro contiene al massimo 590 persone, ndr) – rivela la regista Simona Paterniani –, ma non
avevamo dubbi perché dopo la prima del 18 luglio scorso alla Corte
Malatestiana abbiamo ricevuto
una valanga di richieste per le repliche... ma non abbiamo mai trovato
la disponibilità di nessuno per poterlo rimettere in scena. Fino ad oggi». E’ uno spettacolo degno di una
compagnia di professionisti, quello
che nasce da una costola di “Capogiro Dance & Theatre”. «La compagnia è composta da 25 tra attori,
cantanti e ballerini del territorio –
prosegue la Paterniani – i migliori
allievi della scuola. Le musiche sono tutte di Edoardo Bennato canta-
Torta e speciale
e sculture saporite
dalle sapienti mani
di Stefano Ceresani
PREOCCUPATO
Stefano Aguzzi
INTERROGAZIONE
Stefano Aguzzi:
«Sul caso concerti
il sindaco deve
fare chiarezza»
NON C’E’ più posto al Teatro della Fortuna per il giovedì grasso
sull’isola che non c’è. E’ andata
sold out in 4 giorni la prevendita
dei biglietti per il musical “Peter
Pan” della compagnia fanese Neverland, che l’estate scorsa tanto successo e stupore ha suscitato nei 700
che hanno potuto assistere alla permiére (e unica data) alla Corte Malatestiana. Anche lì fu tutto esaurito in pochi giorni.
NULLA di imprevedibile dato
che anche l’esperienza precedente
con “Oz il Musical” aveva fatto registrare tre pienoni, l’ultimo dei
quali al Teatro della Fortuna. L’anno scorso l’amministrazione non ci
aveva creduto più di tanto e aveva
aperto solo fino al secondo ordine... quest’anno invece si sta riempiendo anche il loggione per il musical made in Fano.
CARNEVALE
SUCCESSO
A lato, una
scena tratta dal
musical.
Sopra, Simona
Paterniani,
regista
dell’attesissimo
spettacolo
te dal vivo. Lo spettacolo dura circa 2 ore e incanta anche gli adulti
perché Peter Pan vola davvero grazie ad un effetto speciale che ci cura un’azienda di Milano».
CHE L’ASSESSORATO e la Fondazione diano fiducia alle maestranze locali! E’ questa la speranza
della Paterniani: «Peter Pan lo facciamo gratis per la passione che abbiamo nei confronti dell’arte del
musical ed anche del Carnevale.
Siamo fanesi e facciamo una cosa
per Fano. Ci auguriamo che diventi una cosa abituale che una compagnia come la nostra, che produce
da sola uno spettacolo, fa la prima,
ha successo... poi venga chiamata a
Teatro. Purtroppo però questo non
avviene. In qualunque Teatro tu
proponi il musical, o le Fondazioni
o gli assessorati ti rispondono che
non hanno i soldi. Anche se porti
spettacoli di qualità gratis: noi ri-
RAMONA Neri, 44 anni impiegata fanese, è la prima semifinalista di Chef in the
City “Cake edition”, la gara amatoriale di
pasticceria per combattere la crisi. Con il
suo dolce dedicato al film in dialetto fanese “Gli Sbancati” ha avuto la meglio sui
“Cestini di Carnevale” presentati dalla
62enne pensionata di Mondavio Paola
Conti, nella sfida andata in scena mercoledì sera al Caffè Centrale.
IL DOLCE di Ramona, un tortino con
mousse agli amaretti profumato alla moretta, ha colpito la giuria tecnica – formata da Andrea Urbani de L’Altro caffè by
Guerrino, Francesco Dionisi del Bon
Bon e Matteo Cavazzoni del Caffè Centra-
chiediamo solo il teatro e un minimo di service audio e luce». In pratica un paio di migliaia di euro.
IL CARNEVALE però apre tutte
le porte, anche quelle della Fortuna: così giovedì 12 si entrerà alle
17.45 spendendo 5 euro a testa. «La
gente mi contatta per mail anche
da Ancona e Rimini – conclude la
Paterniani –, vogliono vedere lo
spettacolo ma non c’è più posto. E
non ce lo danno per due giorni».
Ora però viene da domandarsi quale sia la funzione del Teatro. Premesso che non deve essere né una
rimessa né un guadagno per la Fondazione, se la funzione di un’ente
culturale è offrire momenti culturali, i conti son semplici: con 500 biglietti a 5 euro si coprono le spese...
col ticket a 10 euro (che è quanto si
spende al cinema per film e pop
corn) i costi si coprono abbondantemente.
SUL CASO dei “Concerti di
Mezzogiorno” saltati a pochi
giorni dal primo appuntamento, dopo l’interrogazione dei 5
Stelle anche il consigliere Stefano Aguzzi ha firmato una interpellanza per avere lumi sulla soppressione di iniziative
già programmate dalla Fondazione Teatro che mettono in difficoltà le maestranze impegnate. «Vorrei capire se la giunta
intende mantenere gli impegni
economici verso la Fondazione
Teatro – dice Aguzzi - così come garantito dalle precedenti
amministrazioni. La presidente Amati, infatti, ammette che
l’incertezza sui fondi previsti
sul bilancio 2015 dalla amministrazione comunale, non consentono di mantenere gli impegni. La Fondazione Teatro,
dalla sua creazione nel 2005, è
stata una eccellenza culturale
della nostra città, che ha attirato fondi sia pubblici che privati, a sostegno delle opere culturali svolte. Vorrei sapere quindi se l’attuale maggioranza crede nel valore e nell’arricchimento della offerta culturale
garantita finora dalla Fondazione Teatro e se intende mantenere questo valore anche in
futuro».
IERI pomeriggio, come da
tradizione, il Carnevale di Fano
ha fatto tappa al Caffè del
Pasticciere. Qui il titolare
Stefano Ceresani, che da quasi
40 anni realizza il dolce del
Carnevale, ha presentato la
torta di questa edizione: “El
Bugiardon” dedicata
all’omonimo Pupo del
Carnevale 2015, ideato da
Francesco Simoncini realizzato
da Paolo Furlani e
l’associazione Gommapiuma x
Caso.
IL MAESTRO pasticciere
Ceresani quest’anno si è
proprio superato. Oltre a
realizzare il dolce del
Carnevale, ha preparato anche
una serie di altra golosità che lo
hanno tenuto impegnato per tre
mesi: opere in cioccolato
bianco realizzate a mano senza
stampi che riproducono il
burattino Pinocchio
protagonista dell’opera in
cartapesta, alti circa 15
centimetri l’uno, nella versione
che sta in piedi o seduta; libri
da gustare con le pagine in fogli
di cioccolata bianca stampata;
maschere colorate; un quadro e
persino un tavolino con le sedie
in cioccolato al latte per
degustare la moretta.
LA GARA UNA 44ENNE CONQUISTA CON IL SUO DOLCE SPECIALE
Sfida tra chef, vince Ramona
le – per presentazione e originalità (davvero bella la pellicola di zucchero che riprendeva le immagini del film di Natale
in vernacolo).
NON HANNO sfigurato nemmeno i saccottini ripieni di frutta secca glassati al
cioccolato preparati da Paola che però
hanno “pagato” qualche lieve imperfezione nella realizzazione dell’impasto e della glassa. Per lei il premio di consolazione, una simpatica sac à poche per conti-
nuare a coltivare la sua passione. Ramona, invece prosegue il cammino verso il
titolo di migliore pasticciera amatoriale
della provincia di Pesaro e Urbino. Gli ultimi due quarti di finale metteranno di
fronte Martina Mascarucci e Ilaria Mencucci martedì 10 febbraio a L’Altro Caffè
By Guerrino (per prenotazioni 0721
808731), mentre Claudia Fabiani e Marco Vitali, in coppia, sfideranno Samantha Pagani giovedì 12 febbraio al Bon
Bon (per prenotazioni 0721 807277).
SORRISI E... DOLCEZZA
Da sinistra, Paola Conti e Ramona Neri
FANO 21
VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015
••
PROTESTA DI CISL E CGIL
«Si draghi subito il porto»
GRANDE LAVORO
Un momento delle riprese
DIETRO LE QUINTE
“Gli sbancati”
ora in mostra
alla Bcc di piazza
XX Settembre
e via Roma
– FANO –
DOPO aver sbancato il
botteghino, ora “Gli
sbancati” entrano davvero
in banca... ma questa volta
non per derubarla.
Si mettono in mostra in un
click. Le scene più belle del
primo film in dialetto fanese
(uscito a Natale e in quel
periodo record di incassi
nelle sale cittadine), ideato e
realizzato dal regista Henry
Secchiaroli sono infatti
protagoniste alla Bcc di
Fano nella filiale di piazza
XX Settembre e in quella di
via Roma.
«IL CONNUBIO tra il film
e la banca non è casuale – si
legge in una nota della
direzione Banca di Credito
Cooperativo –: la Bcc di
Fano, da sempre
sostenitrice del dialetto e
delle tradizioni locali, è stata
il partner principale del
progetto contribuendo alla
sua realizzazione». Nelle
vetrine della filiale del
centro storico sono così
esposte 10 gigantografie
delle foto di scena e di
backstage scattate dai
fotografi fanesi Wilson
Santinelli e Maria Luisa
Palazzi durante le riprese
del film digitale che ha fatto
innamorare i fanesi della
loro città, facendoli anche
divertire grazie alle
esilaranti battute (mai
volgari) degli attori delle
compagnie dialettali locali,
protagonisti del progetto.
L’unica frase pronunciata
da Filippo Tranquilli e
ripetuta per tutto il film è
ormai un tormentone in
città: «Quant si stupid!».
L’ultima occasione per
assistere, sul grande
schermo al film, è invece in
programma sabato alle ore
22,30 al cinema Politeama
di via Arco d’Augusto 57 al
prezzo eccezionale di 4 euro.
MANCATO dragaggio del porto: Cisl e Cgil denunciano gravi
rischi per i lavoratori e per l’economia della città. Mentre dalla
Regione tutto tace sui fondi per il dragaggio parziale del porto, i
sindacati esprimono la loro preoccupazione per la sicurezza dei
pescatori. «I lavoratori che noi rappresentiamo – fanno sapere Danilo Santini e Carla Balducci – a causa delle difficoltà di manovra
per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in
condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo».
Preoccupazioni che una delegazione di pescatori ha già rappresentato al sindaco Massimo Seri in un recente incontro. «Chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente – concludono – anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città
delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione di un tavolo
regionale sul dragaggio». Se gli operatori della pesca chiedono il
dragaggio di 100 mila metri cubi di sabbia entro l’estate, il sindaco spera che la Regione almeno stanzi fondi per portare nella cassa di colmata di Ancona 45 mila metri cubi di sabbia.
an. mar.
Medico sotto processo per omicido colposo
Il paziente cadde dalle scale e poi morì
L’uomo, 50enne, doveva essere trasportato in Ospedale
UNA DOTTORESSA del 118
di Fano è finita sotto processo per
omicidio colposo. La procura della Repubblica l’accusa di non aver
capito che il paziente che stava
soccorrendo aveva un infarto in
corso. Per questo lo ha lasciato
che scendesse da solo le scale che
dalla camera lo portavano al piano terra. Arrivato a metà, l’uomo
è caduto ruzzolando giù (forse per
lo stesso infarto, forse per disattenzione). All’arrivo in ospedale,
il paziente è comunque morto. Si
chiamava Lorenzo Aiudi, aveva
meno di 50 anni, celibe, abitava a
Carrara di Fano. La dottoressa
Giuliana Giulioni, che quella mattina del 18 agosto 2013 era accorsa a casa dell’uomo per soccorrerlo, è comparsa ieri davanti al tribunale di Pesaro come imputata
di quella morte per non aver percepito immediatamente la gravità
del paziente, il quale doveva essere disteso su una barella oltre che
sottoposto a terapia contenitiva di
un infarto. Ma se questa è l’accu-
ASCOLTATA INFERMIERA
Secondo la testimone non era
stato possibile capire quale
fosse il tipo di malore
Lorenzo Aiudi che era già in piedi, si stava infilando un giubbotto
e parlava di continuo con i propri
familiari. «Ogni tentativo di capire che cosa si sentisse era inutile –
ha raccontato la testimone – sembrava non darci credibilità, voleva solo che lo portassimo in ospedale. Poi a metà scale è caduto a
terra. Quando lo abbiamo messo
nella barella la situazione ci è apparsa subito grave». E’ morto
all’arrivo in ospedale.
Fano, da parte della centrale operativa che si trova a Pesaro, indicava un servizio in codice verde e
della non necessità di inviare un
medico sul posto ma solo un’infermiera e autista. La dottoressa Giulioni è partita dunque senza avere
l’obbligo di farlo. Per questo,
l’equipaggio è arrivato alla casa
senza sapere che si trattava di un
infarto ma di un malore. Da qui,
la mancata predisposizione di un
elettrocardiogramma perché nessuno aveva parlato di infarto.
sa, la teste ascoltata ieri (l’infermiera Gentili) ha spiegato di esser arrivati a casa del paziente con
un codice verde, senza specifiche
che fosse un infarto ma semplicemente malore generico. E una volta entrati in casa, si sono trovati
STANDO ALLA chiamata registrata al centralino del 118, l’uomo aveva denunciato di sentirsi
male da due giorni, con un dolore
allo stomaco e alla spalla oltre ad
una tosse persistente che non gli
lasciava respiro. Ma l’ordine di
partenza all’equipaggio del 118 di
LA FAMIGLIA si è costituita
parte civile con lo studio legale
Cazzola e Fucili mentre l’imputata è difesa dall’avvocato Paolo
Biancofiore. Il processo è stato aggiornato al 2 marzo prossimo.
ro. da.
AREA PRODUTTIVA LA MAGGIORANZA TROVA PUNTI DI CONTATTO CON LA MINORANZA
Variante ex zuccherificio: verso il “no costruttivo”
– FANO –
UN «NO COSTRUTTIVO» è
la soluzione a cui sta lavorando la
maggioranza di centro sinistra
sulla variante all’ex zuccherificio:
52 mila mq di superficie con 3 medie strutture commerciali per
7.500 metri quadrati di superficie
di vendita. Mentre dalla proprietà
dell’area, la società Madonna Ponte, arriva l’invito «all’approvazione e all’avvio di un tavolo di confronto operativo per condividere
il Piano urbanistico attuativo per
creare posti di lavoro e sviluppo
per il territorio». Tutti d’accordo,
in maggioranza, sul fatto che la variante, non determinata da questa
giunta, «così com’è non si possa
approvare». «Dobbiamo pensare
– commenta il sindaco Massimo
Seri, ancora ricoverato al Santa
Croce – a qualcosa di fattibile».
Per il «no costruttivo» si esprime
Marco Savelli, presidente della lista civica del sindaco «Noi Città»:
«Penso ad un progetto nuovo, condiviso da tutta la maggioranza, migliorativo per l’intera città». Due
le strade attraverso cui raggiungere l’obiettivo: la rivisitazione del
Prg, annunciata più volte dal sindaco Seri, o una nuova variante.
Della necessità di rimettere mano
al Prg, parla il capogruppo consiliare Pd e presidente della Commissione urbanistica, Cristian Fanesi: «Nel rielaborare il Piano regolatore penseremo a rivedere,
nell’interesse collettivo, l’area risorsa dello zuccherificio e in questo contesto non è esclusa la possibilità di una corsia privilegiata».
La variante suscita perplessità anche nell’opposizione. «Voglio capire – afferma il capogruppo di
Progetto Fano, Aramis Garbatini
– se quella variante è nell’interesse della città o serve solo ad aumentare il valore dell’area».
LA CONSIDERA una «variante
pericolosa» la consigliera di F5S,
Roberta Ansuini:«Non si può trasformare un’area produttiva in
commerciale-residenziale, con
una variante, senza alcun vantaggio per la collettività e senza tenere conto dell’impatto sul resto della città. E’ necessario riavviare un
percorso condiviso». D’altra parte
la società Madonna Ponte, attraverso l’amministratore unico, Gabriele Duranti, scrive all’esecutivo, al consiglio comunale e al segretario regionale del Pd, per annunciare che non ci saranno «rivalse o altro nei confronti degli
amministratori i quali stanno
chiedendo pareri legali a tutela
del loro personale patrimonio. Mi
sembrerebbe più opportuno che
tutelassero il patrimonio dei cittadini che rappresentano con azioni responsabili e coerenti, finalizzate a creare posti di lavoro. La
proprietà ha le sue responsabilità
e per questo ha lasciato sul campo
circa 10 milioni di euro, ma questo non significa che portare al fallimento una società faccia il bene
del territorio senza avere oltretutto idee sul come proseguire».
Anna Marchetti
••
22 FANO E VAL CESANO
VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015
CARTOCETO
MONDOLFO
Imu agricola,
anche i sindaci
vicini ai problemi
degli agricoltori
Turismo, i dati
parlano chiaro:
la crisi è enorme
Numeri ‘terribili’
– CARTOCETO –
– MONDOLFO –
«SIAMO al fianco degli imprenditori agricoli per difendere i loro interessi e insieme
ad Anci e alle associazioni di
categoria, ai quali chiediamo
sostegno e unità d’intenti, stiamo approfondendo le modalità di ricorso nei confronti di
questa sciagura fiscale».
«IL NOSTRO turismo sta subendo una crisi grandissima e per
cercare di arginarla serve una
svolta che coinvolga l’intera vallata, sotto l’input del Comune di
Mondolfo, che essendo il più
grande e quello che più di tutti vive di questo settore, deve darsi la
sveglia».
LA «SCIAGURA fiscale», secondo il vicesindaco di Cartoceto Michele Mariotti è l’Imu
sui terreni agricoli così come
scaturita dal decreto interministeriale del 28 novembre
2014 e dal successivo decreto
legge 4/2015. «Cartoceto, che
fino al 2013 figurava tra i comuni esenti perché collinare,
come giustamente riconosciuto visto che si tratta anche del
territorio dell’unica dop olearia regionale, oggi non rientra
più in tale categoria» evidenzia lo stesso Mariotti. Questo
perché in base alle nuove regole l’esenzione totale dall’Imu
è prevista per i terreni dei comuni classificati dall’Istat come “montani” e per quelli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori
agricoli professionali ubicati
nei comuni “parzialmente
montani” e Cartoceto non figura in nessuna delle due categorie.
CARLO Diotallevi, leader di
minoranza mondolfese, commenta in maniera estremamente critica e preoccupata i dati diffusi
dall’Osservatorio Turistico Regionale, che per i primi 10 mesi
del 2014, rispetto all’analogo periodo del 2013, evidenziano per
Mondolfo e Marotta (intesa, quest’ultima, come la parte che è sempre appartenuta al Comune cesanense) un calo di arrivi del
5,37% e di presenze dell’1,15% e
per il resto della vallata una flessione degli arrivi del 7,39% e delle presenze del 6,98; dati nettamente più negativi di quelli complessivi regionali attestatisi a
-0,71% e -0,64%.
«IN UN MOMENTO in cui
l’agricoltura viene da tutti riconosciuta come uno dei settori in grado di valorizzare le eccellenze italiane e dare risposte in termini occupazionali –
riprende il vicesindaco – il Ministro dell’Agricoltura avvalla
l’introduzione di una tassazione vessatoria e fortemente ingiusta nella modalità di prelievo che scaturiscono dall’elenco Istat sui comuni montani.
Nella fattispecie, nonostante
Cartoceto
appartenga
all’Unione dei Comuni “Valle
del Metauro” insieme a Saltara, Montemaggiore e Serrungarina (i primi due classificati
“montani” e il terzo “parzialmente montano”, ndr) e sia ricompreso all’interno dell’Ambito Territoriale n. 7 di cui
fanno parte anche Fossombrone, Montefelcino, Isola del
Piano (tutti e tre “montani”,
ndr) e Sant’Ippolito (“parzialmente montano”), realtà nelle
quali gli enti sono molto simili anche per configurazione
geomorfologica, il nostro è
l’unico comune definito non
montano». «Questo provvedimento, che introduce un prelievo insostenibile per i nostri
agricoltori, che negli ultimi
12 mesi hanno visto crollare
la loro produzione, mette in
ginocchio, tra l’altro, anche le
amministrazioni colpite, alle
quali è stata comunicata dopo
l’assestamento del bilancio
2014 la quota di tagli imposta
dal Governo. A Cartoceto è
stato confermato il taglio di ulteriori 89mila euro».
Sandro Franceschetti
FANO ALBERTO DRUDI: «I CINESI INTERESSATI ALLA NAUTICA»
La Camera di Commercio
ha ripristinato i suoi uffici
– FANO –
RIPRISTINATI gli uffici della
Camera di Commercio di Fano.
Dopo la chiusura, a fine 2014, della storica sede in via dell’Abbazia... ieri sono stati inaugurati i
nuovi locali messi a disposizione
dal Comune di Fano in via Vitruvio n. 7.
«I SERVIZI che le Camere di
Commercio danno alle imprese
sono indispensabili in questo momento – ha detto il presidente
Drudi –. Noi non potevamo non
trovare delle soluzioni, nonostante i tagli del governo (2 milioni e
mezzo), per mantenere aperta al
sede a Fano e garantire i servizi.
Nel territorio del Comune di Fano ci sono infatti circa 7mila imprese, con tutto l’interland arriviamo a circa 14mila imprese che, no-
nostante abbiano la possibilità di
fare tutto con gli strumenti informatici, hanno anche bisogno di
un contatto umano, di venire nei
nostri uffici per dialogare coi funzionari perché oggi ogni giorno
c’è una normativa nuova, un problema nuovo».
L’INAUGURAZIONE della sede è stata l’occasione per Drudi di
parlare anche di tre situazioni imprenditoriali che gli stanno particolarmente a cuore: porto, aeroporto, cantieristica. «Noi sulle
questioni della strada delle barche e dei fanghi siamo stati i primi 5 anni fa a chiamare tutti i partiti politici e le istituzioni – tuona
Drudi –, per i fanghi si è fatto
qualcosa ma per la strada si parlava di fondi Fas. Ora dico: ma i nostri consiglieri cosa hanno fatto
perché questi fondi Fas arrivasse-
ro nella nostra provincia? Niente.
Non sono arrivati e non si è fatta». La polemica di Drudi atterra
poi sulla pista dell’aeroporto.
«Stiamo portando avanti una politica molto importante. Se noi in
questo momento avessimo avuto
la pista, con l’aeroporto di Rimini
chiuso, senza dubbio qui piccoli
aerei da 50/60 persone potevano
scendere... era lavoro per i nostri
imprenditori perché tutti sanno
che attorno all’aeroporto nascono
tantissime attività dell’artigianato, del commercio, dell’industria.
Non si è voluto fare nonostante
avessimo garantito anche la questione del parco». Infine sulla cantieristica. «Sono tornato la settimana scorsa dalla Cina e devo dire che i cinesi che arriveranno
all’Expo di Milano sono interessati ad acquistare sia le barche che i
cantieri».
Tiziana Petrelli
Commissione d’inchiesta su Profilglass, i Comitati sono contrari
– FANO –
«NO» ALLA COMMISSIONE comunale d’inchiesta sulla Profilglass. Il Comitato di «Tutela della Salute e Ambiente» formato dai cittadini di Bellocchi e
via Papiria e il Comitatoinrete non condividono la
proposta dei consiglieri di Fano 5Stelle per i rischi
che comporta tale percorso. Prima di tutto «la marginalizzazione dei cittadini e dei comitati. Le commis-
sioni d’inchiesta sono un fatto istituzionale e il rischio è di isolare ed “anestetizzare” le questioni in
campo. Inoltre nelle commissioni d’inchiesta regionale su casi quali Agroter, Cava di Carrara e biogas
non si è mai riusciti ad individuare metodologie e
proposte per risolvere i problemi». Infine «la commissione d’inchiesta – secondo il Comitato –, avrebbe un ambito di visuale riduttivo».
PERGOLA INAUGURAZIONE DOMANI ALLE ORE 18,30
L’arte interattiva in mostra a ‘Casa Sponge’
– PERGOLA –
LA SETTIMA stagione espositiva dell’associazione pergolese
“Sponge ArteContemporanea”
dal titolo “Inneres Auge/Visione
contemporanea” prosegue con
una mostra personale del noto artista di origine calabrese Vincenzo Marsiglia. L’inaugurazione è
fissata per domani alle 18,30 nei
locali di “Casa Sponge” a Mezzanotte di Pergola, dove la rassegna,
a cura di Federica Mariani e intitolata “Theatre(Home)Interactive”, rimarrà fruibile su appuntamento fino al 15 marzo.
INTERATTIVA, tecnologica e
social: con questa mostra “Casa
Sponge” diventerà un teatro atipico che collega la tecnologia con le
espressioni umane. Per la prima
volta sarà esposta al pubblico la
“moods colored”, una tenda interattiva che interviene sull’ambien-
te domestico e interagisce con il
visitatore ed il suo stato d’animo.
«Il titolo della stagione espositiva
di Sponge, “Inneres Auge” (l’occhio spirituale, intuitivo) avrà in
questa occasione una valenza duplice – dicono i promotori –, da
una parte l’occhio tecnologico, ovvero la webcam dell’iPad che riprende il fruitore, dall’altra l’occhio umano che percepisce la sua
immagine attraverso un iPad».
s. fr.
«E PER QUANTO riguarda
Mondolfo e Marotta la cosa più
drammatica – riprende Diotallevi – è che siamo di fronte ad un
trend negativo inarrestabile cominciato da oltre un decennio.
Sono andato a controllare tutti i
numeri dal 2001, scoprendo che
da quell’anno al 2013 il nostro comune ha perso quasi il 40% dei
turisti totali, passando da
134.263 a 82.669 presenze. Insomma, 51.594 in meno e se ci aggiungiamo anche le 1.045 in meno del 2014 arriviamo ad una
perdita di 52.639 presenze».
«Una Waterloo – aggiunge il capogruppo di opposizione – che
ora sembra interessare tutta la
vallata, anche se con delle eccezioni (a fronte del calo medio sopra evidenziato ci sono due comuni, San Costanzo e San Lorenzo, che hanno fatto registrare rispettivamente un incremento di
presenze del 24,83% e del
2,43%, ndr). Alla luce di questi
dati è chiaro che occorre prendere
in mano la situazione e gestirla
con un ruolo attivo. Per troppo
tempo le amministrazioni non
hanno avuto il coraggio di cambiare, lasciando che le cose andassero avanti da sole, convinte che i
turisti sarebbero sempre e comunque tornati, ma così non è stato.
Serve un gioco di squadra e soprattutto idee nuove che caratterizzino e definiscano chiaramente il target della nostra offerta turistica, che per tornare ad essere
competitiva deve ora guardare a
tutta la Valcesano, una vallata
ricca di storia ed enogastronomia
che non ha nulla da invidiare ad
aree ben più blasonate. Serve immediatamente istituire nuovi percorsi, pacchetti turistici e di promozione in sinergia con operatori
professionisti e, inoltre, riunire periodicamente gli assessori al turismo di tutti i comuni cesanensi
per concordare strategie unitarie».
Sandro Franceschetti
••
24 URBINO E PROVINCIA
VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015
LA RIFLESSIONE GIORGIO ANDREANI CHIEDE UN PROGETTO DI AMPIO RESPIRO
Uil trasporti: «Il futuro della Fano-Urbino?
Passa per due strade: Università ed Europa»
– URBINO –
IL TRENO giusto per non
(ri)perdere il treno? Ha due nomi: Europa e Università. Ci ragiona su il segretario Uil trasporti
Marche, Giorgio Andreani, riflettendo a voce alta in una lettera
aperta. «Premetto – dice – che da
anni considero e sostengo anche
pubblicamente che la riapertura
della linea ferroviaria Fano- Urbino è un elemento fondamentale
per lo sviluppo economico, turistico e sociale di tutto quel territorio, così come ho apprezzato la
presa di posizione di alcuni giorni fa della Cisl di Fano a favore di
un serio dibattito in tal senso. Senza entrare però nel dibattito politico, nel quale il sindacato fa bene a
non entrare, vorrei fare alcune osservazioni in merito all’annosa discussione sulla riapertura della linea ferroviaria Fano-Urbino. Da
tempo sappiamo che il trasporto
ferroviario è un trasporto pulito,
veloce e tende a togliere dalle strade parte del traffico, sia pubblico
che, soprattutto privato, e può essere un incentivo per il turismo.
Sappiamo però che una riapertura a spese dello Stato, del Gruppo
FS o della Regione Marche è impensabile vista l’attuale mancanza di fondi strutturali proprio nel
capitolo Trasporto Pubblico Locale e di investimenti nelle infrastrutture ferroviarie di questo tipo. Inoltre, su questa infrastruttura pesa anche una possibile dismissione e smantellamento approvato dalla Regione Marche
non più tardi di due o tre anni fa e
che va scongiurata e con urgenza.
Sappiamo anche che ultimamente la candidatura di Urbino a Capitale europea della cultura è stata
bocciata anche per mancanza di
infrastrutture; al tempo stesso la
linea ferroviaria in questione è inserita in una proposta di legge dello Stato che la considera, come altre ferrovie sparse in tutt’Italia, linea di interesse turistico-culturale». Fin qui il sindacato si limita
in qualche modo alle premesse.
La parte più interessante infatti
arriva con le proposte, che cercano di introdurre nella partita altri
importanti “giocatori” e che, così
si prova a spiegare, potrebbero
non scontentare nessuno.
«PERCHE’ allora (domanda che
viene posta in logica sequenza,
ndr) non legare la rinascita della
ferrovia ad un progetto europeo,
magari sviluppato dalle nostre
Università e chiedere i finanziamenti necessari direttamente
all’Europa? In Europa ci invidiano la cultura, il paesaggio e la storia di questo bellissimo territorio». Un progetto di largo respiro
dunque che non trascura la futura
possibile gestione. «Inoltre una
volta ottenuti i fondi europei, la
possibile riapertura della ferrovia
potrebbe essere vincolata alla gestione di chi svolge quotidianamente il servizio di Tpl nel territorio, smarcando dalla gestione
proprio quei soggetti come Stato
e Gruppo FS che non ne vogliono
più sapere. L’ipotesi di riapertura
così concepita – prosegue il segretario Uil Andreani - non andrebbe nemmeno a cozzare con le scelte fatte dalla politica locale
nell’ambito del territorio e dei trasporti. Inserirsi in un progetto
più ampio, chiedendo finanziamenti europei, potrebbe permettere di realizzare sia il sogno della
pista ciclabile, sia di chi giustamente rivendica per il territorio
un servizio di Tpl su rotaia, così
come potrebbe essere d’aiuto per
la costruzioni di quelle reti come
la fibra ottica, necessarie allo sviluppo ed alla modernizzazione
del territorio. Occorre dire infine
che anche i problemi tecnici di
cui tanto si parla sono superabili
senza tante difficoltà, e per questo
non debbono essere presi a pretesto per non fare nulla. Personalmente credo che invece di polemizzare guardando solo e sempre
la punta del nostro naso, varrebbe
la pena di guardare oltre, magari
oltre confine, verso Bruxelles…».
Emanuele Maffei
URBINO ANTEPRIMA NAZIONALE OGGI AL TEATRO SANZIO. SPETTACOLO PREPARATO IN CITTA’
“Qualcosa rimane” con Monica Guerritore
– URBINO –
LA STAGIONE 2014-’15 del teatro Sanzio prosegue questa sera alle 21 con la commedia drammatica “Qualcosa rimane” con protagonista e regista Monica Guerritore (foto). Dopo una residenza di
allestimento di quasi 2 settimane,
l’attrice presenterà, in prima nazionale, il nuovo spettacolo prodotto da Pierfrancesco Pisani e
Parmaconcerti, in collaborazione
con il Comune di Urbino e Amat,
scritto dal Premio Pulitzer Donald Margulies.
CON LA GIOVANE collega Alice Spisa, premio Ubu 2013, Guerritore, che dato una personalissima e curatissima impronta allo
spettacolo, darà vita al conflitto
tra due donne, «due generazioni,
due età, due strutture mentali»,
come ha detto alla presentazione
dello spettacolo in conferenza
stampa a Urbino, in cui il rapporto, anche omosessuale tra le due,
scrittrice affermata e docente e
giovane allieva avida di apprendere, culminerà nel tradimento di
un segreto e nell’espiazione pubblica della colpa: l’allieva sarà
schiacciata dalla maestra e il pubblico non potrà fare a meno di
condividere la crudezza della punizione. Dopo il debutto a Urbino, lo spettacolo sarà ancora in
scena nelle Marche il 12 marzo al
Teatro Marchetti di Camerino e
il 13 marzo al Teatro La Nuova
Fenice di Osimo. Il tour prosegue
in 25 teatri italiani, per maggiori
informazioni le date sono pubblicate sul sito www.parmaconcerti.it. Per informazioni e biglietti
(da 10 a 20 euro) per la prima nazionale a Urbino: botteghino del
Teatro 0722 2281, AMAT 071
2072439. Inizio spettacolo ore 21.
l. o.
CROCE ROSSA
Le manovre... salva-bimbo
– URBINO –
DOMANI alle 15,30 nel salone Acli di Canavaccio, la Proloco
in collaborazione con la Croce Rossa Italiana comitato di Urbino organizza una giornata informativa sulle manovre salvavita pediatriche. Il progetto, attuato dai comitati locali della
Cri in tutta Italia da più di un anno, vuole «diffondere la conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica sul territorio, per renderle un patrimonio della Comunità locale. La diffusione delle manovre deve raggiungere con particolare cura
la popolazione e il personale più frequentemente a contatto
con l’infanzia».
AI FAMILIARI dei bambini, genitori e nonni, insegnanti, educatrici, baby-sitter, verranno offerte nozioni riguardanti non
solo la corretta applicazione delle manovre, ma anche le principali cause dell’ostruzione nel lattante e nel bambino per l’attuazione di un’efficace prevenzione, gli aspetti anatomici e fisiologici che la rendono più frequente, pericolosa e di più rapida evoluzione rispetto all’adulto, nonché il corretto approccio
ai soccorsi organizzati a partire dalla “chiamata al 118” correttamente eseguita. Info: 334 600 5895. Il prossimo 23 febbraio
per la Cri di Urbino partirà il corso di reclutamento.
l. o.
PETRIANO
Raccolti 2mila euro
per l’associazione
“Gofar”
– PETRIANO –
IL TERRITORIO ha risposato con entusiasmo alla serata di musica e beneficenza che si è svolta alle
terme di Raffaello e per
l’associazione Gofar, che
si occupa della ricerca per
l’Atassia di Friedreich sono stati raccolti quasi 2mila euro. A partire dall’arcivescovo monsignor Giovanni Tani fino ai numerosi sindaci del territorio, tra
cui Davide Fabbrizioli di
Petriano a fare gli onori di
casa, erano più di 200 i partecipanti alla serata che
ha visto protagonista il soprano Felicia Bongiovanni, fin da subito entusiasta
nell’appoggiare l’evento e
nel dare la sua disponibilità, che ha cantato un repertorio che è stato ispirato in
parte dal luogo delle terme
e dal territorio.
«IL PUBBLICO ha apprezzato i virtuosismi che
la sua bella voce ha applicato alle arie scelte: “Vaga
Luna” di Bellini, “Aria di
Aida” di Verdi e l’aria da
Francesca da Rimini di
Zandonai, solo per citarne
alcune – ha raccontato Silvia Bernardi –. La capacità recitativa e l’empatia
che la Bongiovanni ha saputo trasmettere hanno suscitato negli ascoltatori
una forte commozione, ancora palpabile alla fine del
concerto. Hanno infine arricchito ulteriormente il
programma il Maestro Elisa Cerri al pianoforte e il
Coro Polifonico Maria Immacolata di Gallo diretto
dal Maestro Luca Sperandio, esibitosi nei migliori
brani del proprio repertorio. L’atassia di Friedreich, malattia rara ancora
quasi sconosciuta, colpisce purtroppo giovani adolescenti, come una studentessa di Petriano, la cui famiglia ha fortemente voluto la realizzazione di questo evento. L’associazione
Gofar si è così fatta conoscere nel nostro territorio,
dove fin ora era poco nota
anche a causa del fatto
che non è legata ai grandi
progetti di ricerca come
Telethon, proprio per la
sua estrema rarità. La ricerca attualmente progredisce con lentezza a causa
della scarsità di finanziamenti, e la serata di sabato
ha dato un piccolo ma significativo contributo».
l. o.
VENERDÌ
6 FEBBRAIO 2015
MARCHE
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
LA FESTA PER I BAMBINI CHE PIACE AI GRANDI
Dove
Ascoli
L’8 febbraio appuntamento
in piazza del Popolo
con la Domenica dei parenti.
Giovedì grasso, il 12,
mattinata dedicata
al Carnevale delle scuole
Fermo
Fino al 17 previste iniziative
per adulti e piccini
compresa l’inevitabile
sfida (domani alle 18)
tra il Carnevale
di Fermo e quello di Ascoli
L’accensione dei ‘Vlurd’, uno
dei momenti più spettacolari
Offida
A Offida le iniziative
si concludono martedì 17,
dopo sfilate e veglioni,
con l’accensione dei ‘Vlurd’
Da non perdere, venerdì 13
alle 14,15 ‘lu Bov Fint’
I giorni del Carnevale
Fano fa sfilare i suoi carri
davanti a 30mila persone
Un mondo meraviglioso fatto di cartapesta
Tiziana Petrelli
· FANO
ROMBANO i motori dei carri del
Carnevale di Fano, quello «bello
da vedere e dolce da gustare». Dopo il successo della prima sfilata,
con i 30mila visitatori che domenica scorsa sono scesi in viale
Gramsci per ammirare i nuovi giganti di cartapesta, quelle sculture meccanizzate dei maestri carristi alte fino a 18 metri sono nuovamente pronte ad uscire allo scoperto per la seconda sfilata
dell’edizione 2015 in programma
domenica 8 (la terza e ultima domenica 15). A cavalcare il sambodromo fanese sarà una bonaria satira sui personaggi politici, i problemi irrisolti della città, la sua antica romanità espressa nell’arte
della cartapesta, il mare e i piatti
tipici della zona rappresentati dai
4 carri di prima categoria contornati dalla tradizionale “Musica
Arabita”, dal Pupo 2015, dalle mascherate che inonderanno di colori, divertimento e spettacolo e infine il tradizionale “getto” di 200
quintali di dolciumi viale Gramsci che precede la suggestiva “luminaria”. Tre “botti” esplosi alle
15 aprono la manifestazione assieme agli sbandieratori seguiti dal
“Pupo” intitolato “El Bugiardon”
(ovvero il gran bugiardo) in cui le
Quello fanese
è il più antico d’Italia,
dopo quello di Venezia;
il primo documento
noto e conservato
presso l’Archivio storico
risale al 1347
I carri
allegorici
di Fano
‘SAMBODROMO’
Due sfilate in programma
nelle prossime domeniche
Allegorie e getto di dolci
con le fattezze del sindaco Seri si
mostra fiera a bordo di una biga
trainata da prodi legionari.
A CHIUDERE la sfilata saranno
“… Nel paese delle Meraviglie”
con protagonista il premier Renzi
(un ironico riferimento alla sua
avventura alla guida del nostro…
Paese delle meraviglie) e il carro
della “Musica Arabita” che per la
prima volta parteciperà al getto e
da cui suoneranno i fanesissimi
membri del gruppo “Borghetti
Sposa di
Tindaro
Bugaron Band” ideatori dell’inno
del Carnevale 2015 “Avanti e indrè”. In pista anche carri più piccoli: “Te dag el Brudett”, “Allegria”, “I Minion”; “Costa Parchi”; “Caccia Grossa” e “Le Bici”. Ma il gusto del Carnevale di
Fano non si esaurisce nella festa.
E’ attivo, infatti, anche il “percorso del gusto” per far conoscere ai
visitatori le tipicità enogastronomiche del territorio, dalla Moretta (la bevanda alcolica dei pescatori) al Brodetto (la zuppa di pesce)
passando per i dolci e lo Street
food.
La poetessa
Negri
7 8 10 45 49 53 NUMERO JOLLY 20
In mezzo
Dieci...
inglesi
Indica
eccesso
Viva
speranza
Diresse
“M.A.S.H.”
Avviare
una
pratica
Però
Un
peccato
capitale
I... confi- Io in
ni della altro
Tunisia caso
Virgilio
ne cantò
le gesta
Il... princi- Negapio di Ar- zione
chimede bifronte
Fu lo zar
Calata di “Terribile”
barbari
Il bario
Cioccolatino al
liquore
Fine del
ramadan
MA IL CARNEVALE non dimentica mai di essere soprattutto la festa dei piccoli. E quindi tanti laboratori didattici per bambini che
sono protagonisti la mattina di
un momento speciale tutto dedicato a loro (alle 10 in viale Gramsci sfilano le mascherate delle
scuole della città). E alle 18 in
piazza l’estrazione dei premi fedeltà abbinati alla “Lotteria Carnevale di Fano 2015” il cui ricavato
della vendita dei biglietti va tutto
in beneficenza.
S UP E R E N A L O T T O
Grosso Imbroglia
autocarro al gioco
Un regno
in natura
Il personaggio Navicella
nella foto spaziale
Vi nacque il
Leopardi
Le soluzioni di questi giochi a cura della EN.EDIT. saranno pubblicate su
“L’Enigmista” in edicola ogni venerdì con Il Giorno,
Il Resto del Carlino e La Nazione.
La storia
siamo noi
promesse elettorali non mantenute dai politici hanno le sembianze
di Pinocchio. Seguirà la sfilata
dei carri : “Halloween Circus Party 2015”, in cui i colori e la vivacità del circo si fondono in quella
che è la festa da brivido per eccellenza, Halloween per dare vita alla più colorata e oscura festa del
mondo; “La Forza delle Maschere”, inno d’amore al carnevale
che da ormai troppo tempo deve
combattere le insidie che mettono a rischio il suo futuro. In corteo anche “Le Battaglie del Metauro” in cui la figura imponente
di un Generale dell’antica Roma
crucinterno
Il Sudoku si presenta come una scacchiera, divisa in nove quadrati, con 81 caselle, nove righe orizzontali e nove verticali. Lo scopo è quello di riempire ogni riga e ogni colonna della scacchiera e ogni quadrato con i numeri dall’1 al 9, senza mai ripetersi.
33
NUMERO SUPERSTAR 49
LOTTO Estrazione n.16 del 5-2-2015
BARI
51 25 50 86
CAGLIARI
67 85 14 43
FIRENZE
48 44 75 25
GENOVA
70 56 66 19
MILANO
52 83 21 80
NAPOLI
50 25 86 29
PALERMO
69 55 74 45
ROMA
32 14 36 65
TORINO
78 41
4
51
VENEZIA
60 62 59 81
NAZIONALE
25 38
9
71
10eLotto i numeri vincenti Numero oro: 51
14 25 32 41 44 48 50 51 52
56 60 62 67 69 70 75 78 83
63
32
6
86
64
17
40
40
69
5
86
55
85
MONTEPREMI - 1.275.985,88 Nessun 6 (Jackpot € 2.100.000,00)
Nessun vincitore con punti 6
Nessun vincitore con punti 5+
Ai 14 vincitori con punti 5
Agli 863 vincitori con punti 4
Ai 32.615 vincitori con punti 3
QUOTE SUPERSTAR
€ 13.671,28
€ 229,51
€ 11,94
All’unico vincitore con punti 5
€ 341.782,00
Ai 6 vincitori con punti 4
€ 22.951,00
Ai 257 le
vincitori
punti 3seguendo la direzione delle
€ 1.194,00
Inserite
parolecon
definite
frecce.
AiNel
3.095
vincitori
con punti
2
fondo
colorato
evidenziato
potrete leggere nome€ 100
e
Ai 15.427 vincitori con punti 1
€ 10
cognome
cantautrice
all’interno del gioco.
Ai 25.880della
vincitori
con puntiraffigurata
0
€5

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