brochure - Istituto Giapponese di Cultura

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brochure - Istituto Giapponese di Cultura
IL CINEMA
GIAPPONESE
LEGGE I CLASSICI
21 febbraio > 22 marzo 2012
proiezioni ore 19.00
ingresso libero
CALENDARIO PROIEZIONI
il cinema giapponese legge i classici
21 febbraio > 22 marzo 2012
Martedì 21 febbraio ore 19.00
Giovedì 8 marzo ore 19.00
di Kon Ichikawa
di Noboru Nakamura
Giovedì 23 febbraio ore 19.00
Martedì 13 marzo ore 19.00
di Kon Ichikawa
di Hiroshi Teshigahara
Martedì 28 febbraio ore 19.00
Giovedì 15 marzo ore 19.00
I AM A CAT Wagahai wa neko de aru / 吾輩は猫である
THE MAKIOKA SISTERS Sasameyuki / 細雪
LA MOGLIE DI VILLON Viyon no tsuma /
ヴィヨンの妻 桜桃とタンポポ di Kichitaro Negishi
The Ki River Ki no kawa / 紀ノ川
THE WOMAN IN THE DUNES Suna no onna / 砂の女
SILENCE Chinmoku / 沈黙
di Masahiro Shinoda
Giovedì 1 marzo ore 19.00
Lunedì 19 marzo ore 19.00
di Kon Ichikawa
di Jun Ichikawa
Martedì 6 marzo ore 19.00
Giovedì 22 marzo ore 19.00
di Mikio Naruse
di Mai Tominaga
Fires on the Plain Nobi / 野火
THE ECHO Yama no oto / 山の音
TSUGUMI Tsugumi / つぐみ
RINCO’S RESTAURANT Shokudo katatsumuri / 食堂かたつむり
Tratto dal romanzo Wagahai wa neko de aru
(Io sono un gatto, 1905) di Soseki Natsume
Io sono un gatto / 吾輩は猫である di Kon Ichikawa
Wagahai wa neko de aru, 1975, 35mm, C, 115’ sottotitoli in inglese ©Geiensha
I AM A CAT
Martedì 21 febbraio ore 19.00
Riduzione cinematografica dell’omonimo romanzo di
Soseki Natsume (1867- 1916), uno dei più grandi scrittori
dell’epoca Meiji (1868-1912). L’universo umano viene visto
attraverso gli occhi di un gatto, voce narrante del libro
e protagonista del film, osservatore ironico del modus
vivendi di un insegnante di inglese e della sua cerchia di
conoscenti e familiari. I personaggi descritti sono solo
un pretesto per rimarcare la vita tragicomica degli esseri
umani e i loro goffi tentativi di sottrarsi alle convenzioni
e all’ipocrisia della società. Famoso per le trasposizioni su
grande schermo di testi letterari, Ichikawa aveva realizzato
vent’anni prima Kokoro (1955), tratto da un’altra famosa
opera dello stesso autore. Notevole la fotografia di Kozo
Okazaki, autore delle magistrali inquadrature dei tre
esemplari felini utilizzati nel film.
Interpreti
Tatsuya Nakadai (Kushami)
Kuriko Namino (Sua moglie)
Juzo Itami (Meitei)
Nobuhito Okamoto (Kangetsu)
Yoko Shimada (Yukie, nipote di Kushami)
Shinsuke Minami (Kaneda, uomo di affari)
Mariko Okada (sua moglie Hanako)
Hiroko Shino (sua figlia Tomiko)
4
©1975 Geiensha
Soseki NATSUME (1867-1916)
Portò il romanzo realistico moderno
a piena maturità. I protagonisti delle
sue opere si muovono tra nuove
ideologie provenienti dall’occidente
e tradizione giapponese e sono
preferibilmente accademici e studiosi,
vulnerabili e piuttosto isolati dal resto
del mondo. Nel 1905 pubblicò il suo
primo romanzo: Wagahai wa neko de
aru (Io sono un gatto). Seguono,
tra gli altri, Bocchan (Il Signorino,
1906) e Sanshirô (Sanshirô, 1908).
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Soseki Natsume. Io sono un gatto.
Trad. di Antonietta Pastore. Vicenza:
Neri Pozza, 2006.
• Soseki Natsume. Il signorino. Trad.
di Antonietta Pastore. Vicenza: Neri
Pozza, 2007.
• Soseki Natsume. Guanciale d’erba.
Trad. di Lydia Origlia. Milano:
Editoriale Nuova, 1983
• Soseki Natsume. Sanshirō. Trad. Maria
Teresa Orsi. Venezia: Marsilio, 1990.
• Soseki Natsume. Il cuore delle cose.
Trad. Nicoletta Spadavecchia.
Vicenza: Neri Pozza, 2001.
5
Tratto dal romanzo Sasameyuki (Neve sottile, 1948)
di Jun’ichiro Tanizaki
Sasameyuki, 1983, 35mm, C, 140’ sottotitoli in inglese © Toho Co., Ltd.
Le sorelle Makioka / 細雪 di Kon Ichikawa
THE MAKIOKA
SISTERS
Giovedì 23 febbraio ore 19.00
Dopo aver girato Kagi (La chiave) nel 1959, Ichikawa realizza
il suo secondo lungometraggio tratto da un romanzo di
Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965), grande scrittore del ‘900
noto per lo stile orientato verso un’estetica sensuale. Il film è
ambientato a Osaka e Kyoto nel 1938 e segue per cinque anni
le vicende matrimoniali e pre-matrimoniali di quattro sorelle
della famiglia Makioka. Le ragazze, secondo le convenzioni
del tempo e del loro status sociale, dovevano sposarsi
rispettando l’ordine di età e solo dopo aver partecipato a vari
o-miai, incontri ufficiali a scopo di matrimonio organizzati
dalla famiglia. Le due sorelle maggiori, già maritate, tentano
di trovare un marito per la terzogenita Yukiko la quale, per via
del comportamento esuberante e smaliziato dell’ultimogenita,
si è trovata coinvolta suo malgrado in uno scandalo
sentimentale compromettente finito sul giornale.
Interpreti
Keiko Kishi (Tsuruko Makioka)
Yoshiko Sakuma (Sachiko Makioka)
Sayuri Yoshinaga (Yukiko Makioka)
Yuko Kotegawa (Taeko Makioka)
Juzo Itami (Tatsuo, marito di Tsuruko)
Koji Ishizaka (Teinosuke, marito di
Sachiko)
6
©1983 Toho Co., Ltd.
Jun’ichiro Tanizaki (1886-1965)
È uno degli esponenti di spicco
della letteratura moderna giapponese,
tra i più popolari anche in occidente. I
suoi ritratti di personaggi in preda
a ossessioni erotiche, di figure femminili
sensuali e fatali, accanto a quelli di
nuclei familiari alle prese con i rapidi
cambiamenti imposti al Giappone nel
corso del XX secolo, rimangono tra
le pagine più intense della produzione
letteraria nipponica. Sasameyuki
(Neve sottile), l’imponente romanzo
scritto tra il 1943 il 1948, è considerato
uno dei suoi capolavori e ritrae con
nostalgica eleganza il declino di una
nobile famiglia di mercanti prima dello
scoppio della Guerra.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Jun’ichiro Tanizaki. Neve sottile.
Trad. di Olga Ceretti Borsini.
Parma: Ugo Guanda, 1989.
• Jun’ichiro Tanizaki. L’amore di uno
sciocco. Trad. Carlo De Dominicis.
Milano: Bompiani, 1967.
• Jun’ichiro Tanizaki. La chiave.
Trad. di Satoko Toguchi.
Milano: Bompiani, 1983.
• Jun’ichiro Tanizaki. La croce buddista.
Trad. di Lydia Origlia.
Parma: Guanda, 1982.
• Jun’ichiro Tanizaki; Libro d’ombra.
Trad. di Atsuko Ricca Suga.
Milano: Bompiani, 1982.
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Tratto dal romanzo Viyon no tsuma (La moglie di Villon, 1947)
di Osamu Dazai
Viyon no tsuma - Oto to tampopo, 2009, DVD, C, 114’ sottotitoli in italiano ©FUJI
TELEVISION, PAPADO, Nihon Eiga Satellite Broadcasting
La moglie di Villon / ヴィヨンの妻 桜桃とタンポポ di Kichitaro Negishi
LA MOGLIE DI VILLON
Martedì 28 febbraio ore 19.00
Interpreti
Takako Matsu (Sachi)
Tadanobu Asano (Joji Otani)
Ryoko Hirosue (Akiko)
Satoshi Tsumabuki (Okada)
Shinichi Tsutsumi (Tsuji)
8
Melodramma tratto da un romanzo dello scrittore Osamu
Dazai, scritto nel 1947. Ambientato a Tokyo nel periodo
post-bellico, è la storia della sofferta relazione tra Sachi
e suo marito, Joji Otani (interpretato dal famoso attore
Tadanobu Asano), un romanziere autolesionista, infedele e
con il vizio dell’alcool. Una notte Otani ruba 5.000 yen dalla
cassa del bar in cui è solito recarsi a bere; i padroni del
locale lo inseguono fino alla porta di casa, minacciandolo di
rivolgersi alla polizia in caso di mancata restituzione. Otani
reagisce con violenza ma a calmare gli animi interviene
Sachi, la quale - per evitare ulteriori problemi - propone
all’anziana coppia di lavorare nel bar fino a che i debiti del
marito nei loro confronti non siano completamente estinti.
Sachi viene rappresentata come una donna forte e positiva,
capace di amare in modo profondo l’uomo che le provoca
tanti dispiaceri, con una logica che trascende il comune
sentire. Al contrario Otani incarna la figura di un uomo
debole, prigioniero del vizio, incapace finanche di gestire
quella celebrità che lo rende così affascinante agli occhi
delle donne. Con questo film Negishi ha vinto il Premio
come miglior regista alla 33esima edizione del Montreal
World Film Festival.
©2009 Fuji Television Network/Papado/
Shinchosha Publishing /Nihon Eiga
Satellite Broadcasting Corporation
Osamu DAZAI (1909-1948)
Vero nome Shūji Tsushima, esordì alla
scrittura nel 1933 con un breve racconto
dal titolo Ressha (Treno) redatto in
prima persona con stile autobiografico,
una caratteristica costante nella
sua produzione letteraria, indicata
con il termine Shishôsetsu (romanzo
dell’io). Dazai è lo scrittore che più
esplicitamente riflette il senso di perdita
e confusione che seguì la devastante
esperienza della Seconda Guerra
Mondiale; la critica lo ha inserito nella
corrente Burai-ha (scuola decadente),
nella quale confluirono giovani delusi
e insoddisfatti che si rifugiarono in
una vita dissoluta spesso culminante
nell’esperienza del suicidio. La sua fama
raggiunse l’apice proprio nel periodo
post-bellico con i romanzi Viyon no
tsuma (La moglie di Villon, 1947), Shayo
(Il sole si spegne, 1947) e il semiautobiografico Ningen shikkaku (Lo
squalificato, 1948).
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Osamu Dazai. La moglie di Villon.
In Narratori giapponesi moderni a
cura di Atsuko Ricca Suga. Milano:
Bompiani, 1965.
• Osamu Dazai. Il sole si spegne.
Trad. dall’inglese di Luciano
Bianciardi. Milano: Feltrinelli, 1984.
• Osamu Dazai. Lo squalificato. Trad.
a cura di Marcella Bonsanti. Milano:
Feltrinelli, 1962.
• Osamu Dazai. Ciliegie. In Novelle
e saggi giapponesi. Roma: Istituto
Giapponese di Cultura, 1985.
• Osamu Dazai. Joseito: la studentessa.
A cura di Mario Scalise.
Treviso: Pagus Edizioni, 1991.
9
Tratto dal romanzo Nobi (Lett. Fuochi nella pianura, 1951)
di Ooka Shohei
Nobi, 1959, B/N, 35mm, 104’ sottotitoli in inglese © Daiei
Fuochi nella pianura / 野火 di Kon Ichikawa
FIRES ON THE PLAIN
Giovedì 1 marzo ore 19.00
Crudo film di guerra, ambientato sull’isola di Leyte nelle
Filippine durante l’inverno del 1945, quando le Forze Alleate
costrinsero alla resa l’esercito Imperiale Giapponese che,
privo di armi e munizioni, fu comunque esortato a battersi
fino alla fine. Gli orrori della guerra, la disperazione, gli
episodi di cannibalismo sono raccontati attraverso la
disperata lotta per la sopravvivenza del soldato Tamura
che, sebbene provato fino allo stremo dalla malattia e
dalla fame, tenta coraggiosamente di mantenere integra
l’anima, resistendo alla dura legge della giungla. Nel 1960
la rivista Kinema Junpo attribuì al film il premio per la
migliore sceneggiatura e per il miglior attore protagonista,
riconoscimento che andò a Eiji Funakoshi per il ruolo di
Tamura, interpretato con eccezionale espressività. Il film
conquistò anche la Vela d’Oro (attuale Pardo d’Oro) al
Locarno International Film Festival nel 1961.
Interpreti
Eiji Funakoshi (Tamura)
Osamu Takizawa (Yasuda)
Mickey Curtis (Nagamatsu)
Hikaru Hoshi (Soldato)
Mantaro Ushio (Sergente)
Masanari Tsukida (Soldato)
Ko Sugita (Soldato)
10
©1959 Kadokawa Pictures, Inc.
Shohei OOKA (1909-1988)
Tra gli esponenti della “prima
generazione” di scrittori del
dopoguerra che diedero vita a una
vigorosa rinascita dell’attività letteraria
dopo l’esperienza bellica, Shohei
Ooka fu uno studioso di letteratura
francese, in particolare di Stendhal.
Nel 1944 fu chiamato a combattere
nelle Filippine dove fu fatto prigioniero
l’anno successivo. Rientrò in patria
solo nel 1948 e diede alle stampe il suo
primo romanzo Diario di un prigioniero.
Due anni dopo, nel 1950, pubblicò una
trasposizione de Il rosso e il nero
di Stendhal, dal titolo Musashino fujin
(La signora della pianura di Musashi).
Nobi (lett. Fuochi nella pianura),
scritto nel 1951, è considerato
il suo capolavoro.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Shohei Ooka. La guerra del soldato
Tamura. Trad. di Giuseppe Morichini.
Milano: Mondadori, 1964.
• Shohei Ooka. Memorie di un
prigioniero di guerra. In Narratori
giapponesi moderni a cura di Atsuko
Ricca Suga. Milano: Bompiani, ©1965
11
Tratto dal romanzo Yama no oto (lett. Il suono della montagna,
1954) di Yasunari Kawabata
Yama no oto (lett. Il suono della montagna B/N, 35mm, 94’,
sottotitoli in inglese ©Toho International
Il suono della montagna / 山の音 di Mikio Naruse
THE ECHO
Martedì 6 marzo ore 19.00
Tratto da uno dei più celebri romanzi di Yasunari
Kawabata (Premio Nobel per la Letteratura nel 1968),
il film racconta il rapporto di profondo affetto che si
instaura tra un uomo di mezza età e la giovane nuora.
Shingo, il sessantenne padre di Shuichi - giovane
sposato da pochi anni ma già coinvolto in una relazione
clandestina - conforta e si prende cura della nuora
Kikuko, che pazientemente sopporta le scappatelle del
marito. Approfittando dell’assenza del figlio, allontanatosi
dalla casa paterna per andare in cerca della sorella Fusako
- fuggita perché gelosa del rapporto privilegiato che la
cognata ha instaurato con suo padre - Shingo cerca di
scoprire chi sia la donna che suo figlio frequenta e scopre
una dura realtà... Di lì a poco le donne rivali, la moglie e
l’amante di Shuichi, scopriranno di aspettare un bambino
dallo stesso uomo, ma con reazioni del tutto diverse che
determineranno scelte altrettanto dissimili.
Primo scrittore giapponese insignito del
Premio Nobel per la Letteratura nel 1968.
Nelle sue opere affiora una sensibilità
moderna e una certa distanza tra i
personaggi, che suggerisce una sorta
di timore dell’intimità; sia nei racconti
brevi sia nei romanzi più corposi la
narrazione si dipana attraverso immagini
finemente dettagliate, che si prestano a
diversi schemi interpretativi, espresse in
lingua moderna ma uno stile evocativo
e sfumato derivato dalla tradizione
letteraria del passato.
Kawabata è uno degli scrittori più noti
in Occidente e molte delle sue opere
sono disponibili in lingua italiana. Tra i
titoli più rappresentativi, oltre a Yama
no oto (Il suono della montagna, 1954)
figurano: Izu no odoriko (La danzatrice
di Izu, 1927), Yukiguni (Il paese delle nevi,
1937), Nemureru bijo (La casa delle belle
addormentate, 1961), Utsukushisa to
kanashimi (Bellezza e tristezza, 1965).
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Yasunari Kawabata. Il suono della
montagna. Trad. di Atsuko Ricca
Suga. Milano: Bompiani, 1969.
• Yasunari Kawabata. Il Paese delle
nevi. Trad. di Luca Lamberti. Torino:
Einaudi, 1959.
• Yasunari Kawabata. Bellezza e
tristezza. Trad. di Atsuko Ricca Suga.
Torino: Einaudi, 1985.
• Yasunari Kawabata. La casa delle belle
addormentate. Trad. di Mario Teti.
Milano: Mondadori, 1982.
• Yasunari Kawabata. Mille gru. Trad. di
Mario Teti. Milano: SE, 2002.
Interpreti So Yamamura
(Shingo, il padre di Shuichi)
Setsuko Hara (Kikuko Ogata)
Ken Uehara (suo marito Shuichi)
Teruko Nagaoka
(Yasuko, la moglie di Shingo)
Yoko Sugi (Eiko Tanizaki)
Chieko Nakakita
(Fusako Aihara, la figlia di Shingo)
Rieko Sumi (Kinuko)
12
Yasunari Kawabata (1899-1972)
©Toho Co., Ltd.
13
Tratto dal romanzo Ki no kawa (Il fiume Ki, 1959)
di Sawako Ariyoshi
Ki no kawa, 1966, 16mm, C, 173’ , sottotitoli in inglese © Shochiku
Il fiume Ki / 紀ノ川 di Noboru Nakamura
THE KI RIVER
Giovedì 8 marzo ore 19.00
Interpreti
Yoko Tsukasa (Hana)
Shima Iwashita
(La sua prima figlia Fumio)
Takahiro Tamura (Keisaku, marito di Hana)
Tetsuro Tanba
(Kosaku, fratello di Keisaku)
Chieko Higashiyama
(Toyono, la nonna di Hana)
Seiya Nakano
(Seiichiro, il primo figlio di Hana)
Yuki Arikawa (Hanako, la figlia di Fumio)
14
Ambientato nella prefettura di Wakayama nella prima metà
del XX secolo, il film - basato su materiale autobiografico - è
un penetrante ritratto di vita di tre generazioni di donne:
madre, figlia e nipote. La giovane Hana, 22 anni, va in sposa
a Keisaku Shintani, discendente di una famiglia di alto
lignaggio, dove impara con umiltà e dedizione tradizioni
e comportamenti aristocratici trasmessi dagli antenati di
suo marito. Sua figlia Fumio - sostenitrice di una linea di
pensiero più moderna e liberale già durante gli anni del
liceo - si ribella al modo di vivere della madre, partecipando
attivamente al movimento femminista. Nel frattempo
il padre Keisaku, pur preoccupato dell’atteggiamento
provocatorio della figlia, prosegue la sua carriera fino a
diventare consigliere comunale e poi membro del governo
nazionale. Dopo il matrimonio con un banchiere e la nascita
del primo figlio, Fumio cambia del tutto atteggiamento e si
dedica amorevolmente alle faccende domestiche. Il tempo
trascorre, il Giappone entra in guerra e subisce la sconfitta:
queste vicende segnano negativamente la vita della famiglia
Shintani che perde prestigio e proprietà terriere. Mentre
osserva il carattere calmo e docile della nipote Hanako,
così diversa dall’esuberante Fumio, Hana ripensa al lontano
passato e alle preoccupazioni vissute a causa dell’indole
ribelle della figlia. Vicende che toccano un arco temporale di
circa 50 anni, attraversando le epoche Meiji, Taisho e Showa.
Musiche di Toru Takemitsu.
©Shochiku
Sawako Ariyoshi (1931-1984)
Conosciuta in Giappone per i suoi
articoli coraggiosi su temi caldi e
controversi (inquinamento ambientale,
discriminazione tra i sessi, problemi
della terza età etc.), ma anche per la
delicatezza con cui affronta argomenti
più tradizionali, Ariyoshi è stata
una delle più brillanti scrittrici
giapponesi del dopoguerra, attenta
osservatrice della realtà e dei
cambiamenti socio-politici dell’epoca
moderna. La sua enfasi nel porre le
questioni delle donne in prima linea
è frutto della lucida analisi diacronica
condotta da Ariyoshi sulla condizione
femminile non solo nella società
giapponese, ma anche e soprattutto
all’interno della famiglia e della vita
domestica. Oltre a Ki no kawa
(The River Ki/Il fiume Ki, 1959) ne sono
un esempio: Hanaoka Seishū no tsuma
(The Doctor’s Wife/La moglie di
Hanaoka Seishū, 1966), una delle sue
opere più conosciute incentrata sul
ruolo sostenuto dalla moglie del medico
che per primo eseguì in Giappone
un’operazione in anestesia totale
alla fine del 1700 e Kōkotsu no hito
(Twilight Years, 1972), narrazione della
vita di una lavoratrice che si prende cura
dell’anziano suocero sofferente.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Sawako Ariyoshi. Il fiume Ki.
Trad. di Lydia Origlia,
Milano: Jaca letteraria, 1989.
• Sawako Ariyoshi. Kae, o le due rivali.
Trad. di Lydia Origlia. Milano: Jaca
Book, 1986.
15
Tratto dal romanzo Suna no onna (Donna di sabbia, 1962)
di Kobo Abe
Suna no onna, 1964, 35mm, B/N, 122’ sottotitoli in inglese ©Teshigahara Production
Donna di sabbia / 砂の女 di Hiroshi Teshigahara
THE WOMAN
IN THE DUNES
Martedì 13 marzo ore 19.00
Jumpei Niki, insegnante di liceo, si reca in un villaggio in
riva al mare per collezionare alcune specie di insetti che
vivono nella sabbia. Giunta la sera e perso l’ultimo autobus
utile per tornare a Tokyo, Jumpei accoglie i suggerimenti
di alcuni residenti che lo invitano a pernottare in paese
offrendo il loro aiuto per trovare una sistemazione. Lo
indirizzano in casa di una donna, la cui abitazione è in fondo
a una buca di sabbia, alla quale si accede con una scala di
corda. La mattina seguente il professore è pronto a lasciare il
rifugio ma si accorge che la scala di accesso non è più al suo
posto e che non ha appigli per uscire.
È in trappola, insieme alla donna che ogni notte è costretta
a raccogliere la sabbia che si infiltra dalle fenditure dei
muri e del soffitto per poi gettarla all’esterno la mattina
successiva; la sopravvivenza dell’intero villaggio dipende,
infatti, dall’integrità di ogni singola cavità. Jumpei cercherà
di fuggire da quell’assurda situazione ma…
Interpreti
Eiji Okada (Il professor Jumpei Niki)
Kyoko Kishida (la donna)
Koji Mitsui (l’anziano del villaggio)
Sen Yano, Hideo Kanze,
Ginzo Sekiguchi,
Kiyohiko Ichihara,
Hiroyuki Nishimoto
(abitanti del villaggio)
16
©1964 Teshigahara Production
Kobo Abe (1924-1993)
Esponente di quella che fu chiamata la
“seconda generazione” degli scrittori
del dopoguerra, Abe è noto per le sue
allegorie esistenziali di tipo kafkiano e
per i suoi racconti onirici. Attivo anche
come drammaturgo, nel 1973 fondò uno
studio per attori a Tokyo all’interno del
quale si occupò della formazione degli
artisti e della messa in scena di opere
teatrali. Abe e Teshigahara ebbero modo
di confrontarsi in più di un’occasione sui
movimenti artistici d’avanguardia che
vivacizzavano la scena culturale degli anni
’60; la loro prima collaborazione risale al
1962, quando Teshigahara diresse la sua
prima pellicola, Otoshi ana (The Pitfall/La
trappola, 1962), scritta da Abe e musicata
da Toru Takemitsu, autore anche della
colonna sonora di Suna no onna.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Kobo Abe. La donna di sabbia.
Traduzione a cura di Atsuko Ricca Suga.
Milano: Longanesi, 1972.
• Kobo Abe. L’uomo-scatola.
Trad. di Antonietta Pastore.
Torino: Einaudi, 1992.
• Kobo Abe. L’arca ciliegio. Trad. di Lydia
Origlia. Milano: Spirali, 1989.
• Kobo Abe. L’incontro segreto.
Trad. di Gianluca Coci.
San Cesario di Lecce: Manni, 2005.
17
Tratto dal romanzo Chinmoku (Silenzio, 1966) di Shusaku Endo
Chinmoku, 1971, 16mm, C, 130’ sottotitoli in inglese
©Hyogensha - Maco International
Silenzio/ 沈黙 di Masahiro Shinoda
SILENCE
Giovedì 15 marzo ore 19.00
Adattamento cinematografico da un romanzo di Shusaku
Endo, sceneggiato da Shinoda insieme all’autore, il film
esplora il violento conflitto culturale originato dall’arrivo
dei missionari Gesuiti in Giappone nella seconda metà del
XVI secolo. La regia eccellente di Shinoda - affiancata da
una colonna sonora piuttosto inquietante firmata da Toru
Takemitsu - permette di dare espressione cinematografica a
una materia per natura inaccessibile alla macchina da presa,
celata nei paradossi spirituali interiori dei personaggi.
È la storia di due missionari portoghesi, Rodrigo e Galupe,
approdati in Giappone nella seconda metà del XVII secolo
per ristabilire la legittimità di una comunità cristiana
costretta ormai alla clandestinità e avere notizie di un certo
Padre Ferreira, giunto vent’anni prima e arrestato dalle
autorità giapponesi.
Uno dei più importanti scrittori
cattolici del Giappone, ma anche
un autorevole rappresentante della
“Terza generazione” di autori del
dopoguerra, portavoce del malessere
della società contemporanea. Le sue
opere si sforzano di affrontare - e per
quanto possibile risolvere - i misteri e le
contraddizioni dell’esistenza, compresi
i dubbi teologici che legittimamente
attanagliano l’animo dei giapponesi
convertiti al cattolicesimo. Endo
affronta temi forti e impegnativi
- quali martirio, peccato, grazia,
apostasia, redenzione, inculturazione
delle fede - senza formulare trattati,
ma semplicemente trasferendo le
tensioni psicologiche e intellettuali ai
suoi personaggi. Tra le sue opere più
rappresentative figurano: Chinmoku
(Silenzio, 1966), Bushi (Il samurai, 1980)
Umi to dokuyaku (Lett. Il mare
e il veleno, 1986).
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Shusaku Endo. Silenzio. Trad.
dall’inglese di Elsa Codronchi Torelli.
Roma: Koines, 1973.
• Shusaku Endo. Il samurai. Trad.
dall’inglese di Anna Solinas. Milano:
Rusconi, 1983.
• Shusaku Endo. Una donna chiamata
Shizu. Trad. di Piera Rupani. Casale
Monferrato: Piemme, 1995.
• Shusaku Endo. Vita di Gesù. Trad. di Luigi
Muratori e Fumiko Moriguchi. Brescia:
Queriniana, 1977.
Interpreti
David Lampson (Rodrigo)
Maco Iwamatsu (Kichijiro)
Don Kenny (Galupe)
Eiji Okada
(Inoue, magistrato di Nagasaki)
Yasunori Irikawa (Sanemon Okada)
Shima Iwashita (sua moglie Kiku)
Tetsuro Tanba (Ferreira)
Rokko Toura (Interprete)
18
Shusaku Endo (1923 – 1996)
©Hyogensha - Maco International
19
Tratto dal romanzo Tsugumi (Tsugumi, 1989)
di Banana Yoshimoto
Tsugumi, 1990, 16mm, C, 105’ sottotitoli in italiano ©Shochiku
Tsugumi / つぐみ di Jun Ichikawa
TSUGUMI
Lunedì 19 marzo ore 19.00
Interpreti
Riho Makise (Tsugumi Yamamoto)
Tomoko Nakajima (Maria Shirakawa)
Yasuyo Shirashima (Yoko Yamamoto)
Hiroyuki Sanada (Kyoichi Takahashi)
20
È la storia di due ragazze molto diverse, Maria e Tsugumi,
che condividono un’estate intensa e coinvolgente in una
cittadina di mare. Maria - l’io narrante nell’omonimo libro
di Banana Yoshimoto da cui è tratto il film (Tsugumi, 1989)
- è una ragazza dolce e disponibile che a 19 anni ha lasciato
il paese d’origine nella provincia di Izu per frequentare
l’università a Tokyo. Dopo qualche anno decide di tornare
in paese per le vacanze e ritrova Tsugumi, bellissima
ragazza dal carattere egocentrico e un po’ collerico,
costretta a vivere a Izu a causa dei suoi gravi problemi
di salute. Così, nel romanzo, la descrive Maria: “Quando
si arrabbiava sul serio, Tsugumi si faceva di ghiaccio. Le
succedeva solo nei momenti in cui andava davvero su tutte
le furie. Non nei quotidiani attacchi d’ira, quelli in cui
andava in giro sbraitando a destra e a sinistra, ma quando
fissava qualcosa dal profondo del cuore con lo sguardo
pieno d’odio, tanto da trasformarsi in un’altra persona.”
(trad. di Alessandro G. Gerevini, cfr. pagina a fianco).
Accanto a loro si muovono altri due personaggi, Yoko, la
sorella di Tsugumi e Kyoichi, il ragazzo che frequenta,
in un complesso intreccio di emozioni e sentimenti,
talvolta anche contrastanti, che rendono il film intenso e
interessante dal punto di vista della psicologia giovanile.
©Shochiku
Banana Yoshimoto
Classe 1964, Banana Yoshimoto è
una delle scrittrici giapponesi più
conosciute all’estero, vincitrice
di importanti premi letterari e
popolarissima anche in Italia. Il suo
primo romanzo, Kitchen (1988) è stato
un vero e proprio successo editoriale,
tradotto in oltre venti paesi del mondo
e adattato per il grande schermo nel
1989 dal regista Yoshimitsu Morita.
Ricorrenti nelle sue opere sono le
riflessioni sulla vita, l’amicizia, la morte,
l’amore, la perdita della famiglia e tutte
quelle esperienze forti e traumatiche
che lasciano un segno nella vita delle
persone. Temi universali scritti con un
linguaggio semplice e diretto, attento
alle bellezze della natura e non privo
di riferimenti alle tradizioni giapponesi.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Banana Yoshimoto. Tsugumi.
Trad. di Alessandro Giovanni Gerevini.
Milano: Feltrinelli, 1994.
• Banana Yoshimoto. Amrita.
Trad. di Giorgio Amitrano.
Milano: Feltrinelli, 1997.
• Banana Yoshimoto. Kitchen.
Trad. e postfazione di Giorgio
Amitrano. Milano: Feltrinelli, 1991.
• Banana Yoshimoto. Lucertola.
Trad. di Giorgio Amitrano.
Milano: Feltrinelli, 1995.
• Banana Yoshimoto. Sonno profondo.
Trad. di Giorgio Amitrano e
Alessandro Giovanni Gerevini. Milano:
Feltrinelli, 1994.
21
Tratto dal romanzo Shokudo katatsumuri
(Il ristorante dell’amore ritrovato, 2008) di Ito Ogawa
Shokudo katatsumuri, 2010, 35mm, C, 118’ sottotitoli in inglese ©Toho International
Il ristorante dell’amore ritrovato / 食堂かたつむり di Mai Tominaga
RINCO’S
RESTAURANT
Giovedì 22 marzo ore 19.00
Interpreti
Kou Shibasaki (Rinco)
Kimiko Yo (Ruriko, madre di Rinco)
Brother Tom (Kuma-san)
Tetsushi Tanaka (Neokon)
Tomokazu Miura (Shu)
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Il dolore per l’improvvisa rottura della relazione con il
fidanzato indiano - che l’ha piantata senza motivo, svuotando
completamente la casa in cui vivevano da qualche tempo
- lascia la giovane Rinco sgomenta e letteralmente senza
parole, colpita da “afonia psicogena” provocata da shock
emotivo. La ragazza decide di tornare nel paese di origine, in
campagna, e di rifugiarsi presso la casa materna, da dove era
fuggita all’età di 15 anni senza farvi più ritorno. Con sé ha solo
il contenitore di nukadoko (pasta fermentata a base di crusca
di riso) ereditato dalla nonna e conservato con amorevole
cura: l’unico oggetto rimasto nella casa vuota, l’unico oggetto
da cui ripartire per ritrovare se stessa. Non riuscendo a
parlare, né tantomeno a risolvere i vecchi conflitti con la
madre Ruriko, si dedica alla cucina, sua grande passione.
Da lì l’idea di aprire un ristorante in cima alla montagna
del piccolo paese natìo, un ristorante atipico, dove i piatti
sono creati sul momento, “ritagliati su misura” dei clienti;
cucinare diventa un gesto catartico per Rinco, ma anche
per i suoi avventori... Un film delicato e rigenerante tratto
dall’omonimo best seller di Ito Ogawa (uscito in Giappone nel
2008, 260.000 copie vendute in Giappone, Premio Bancarella
della cucina 2011), diretto con il tocco femminile di Mai
Tominaga che sceglie per il ruolo di protagonista la popolare
star Kou Shibasaki, famosa in Giappone anche come talento
culinario, affiancata dalla bravissima Kimiko Yo nel ruolo di
Ruriko, l’eccentrica madre di Rinco.
©2010 MICOTT&BASARA / TOHO / AMUSE /
KING RECORDS / TOKYO BROADCASTING
SYSTEM TELEVISION /
Hakuhodo DY media partners / POPLAR
Ito Ogawa
Nata nel 1973, oltre che come scrittrice,
è nota in Giappone anche per i suoi testi
musicali che firma con lo pseudonimo
di Shunran. Laureata in Letteratura
classica giapponese ha pubblicato nel
2007 un libro di poesie illustrato dal
titolo Chocho/ Butterfly. Il suo romanzo
di esordio, Shokudo katatsumuri (Il
ristorante dell’amore ritrovato, 2008)
è stato un vero successo di critica e di
pubblico sia in patria sia all’estero, con
800 mila copie vendute solo in Giappone
e l’assegnazione del premio Bancarella
della cucina 2011. Nel 2009 pubblica il
suo secondo romanzo Chocho Nannan/
Whisper Sweet Nothings. Sul suo sito
web suggerisce ricette di cucina molte
apprezzate dal pubblico femminile.
Opere in italiano disponibili presso
la Biblioteca dell’Istituto Giapponese:
• Ito Ogawa. Il ristorante dell’amore
ritrovato. Traduzione di G.Coci.
Neri Pozza, 2010.
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Via Antonio Gramsci, 74 – 00197 Roma
Tel. 06 3224794
www.jfroma.it [email protected]
in copertina: La moglie di Villon ©2009 Fuji Television Network/Papado/
Shinchosha Publishing /Nihon Eiga Satellite Broadcasting Corporation