teoria e pratica del viaggio nel tempo
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teoria e pratica del viaggio nel tempo
COLIN BENNETT TEORIA E PRATICA DEL VIAGGIO NEL TEMPO come risalire alle proprie vite precedenti HERMES EDIZIONI I COLIN BENNETT TEORIA E PRATICA DEL VIAGGIO NEL TEMPO Come risalire alle proprie vite precedenti Traduzione di Roberta Rambelli Thls One HERMES EDIZIONI - ROMA AVVERTENZA Talvolta, nelle pagine che seguono, il termine « pre natale » è stato usato nel senso di « pertinente a incar nazioni precedenti ». Chiarito questo, non dovrebbero insorgere equivoci per il fatto che abbiamo evitato la circonlocuzione. Titolo originale dell'opera: PRACTICAL TIME TRAVEL □ © Copy right 1971 by Colin Bennett / The Aquarian Press - Wellingborough, Northamptonshire, Great Britain □ Per l'edizione italiana: © Copyright 1987 by Hermes Edizioni - 00196 - Via Flaminia, 158 □ Printed in Italy □ Studio Tipografico Artigiano Romano - Via L. Arati, 12 - 00151 Roma Indice Pag. 1. Introduzione 2. Preliminari dei viaggi nel tempo: la te lepatia Prova preliminare, 16 - Accumulazione del magne tismo animale, 20. 7 15 3. Le forme-pensiero e la loro proiezione Un viaggio psichico, 26. 25 4. La struttura del tempo 31 5. Il viaggio nel tempo e la sfera di cri stallo La sfera di cristallo, 37 - Guardando nel passato, 39 - Fusione e magia del fuoco, 40. 37 6. Il fattore ipnotico nella concentrazione 43 7. Concentrazione psichica e contempla zione La contemplazione dell'orologio che svanisce, 52 Un koan del viaggio nel tempo, 54 - Elevazione del centro della coscienza, 56 - Contemplazione cogi tativa, 58. 8. La realtà prenatale e la fantasticheria Che cosa possiamo aspettarci di trovare?, 61 - Una incarnazione sprecata, 63. 9. Sistematizzazione dei nostri sforzi Viaggio nel tempo, 66 - Interruzione della concen trazione psichica, 74. 10. Ausili psichici Fisiognomia: chiromanzia, 77 - Grafologia: psicome tria, 79 - La numerologia: altri ausili, 83 - La pre cocità del genio come prova della reincarnazione, 83 - Michelangelo Buonarroti, 84 - Wolfgang Ama deus Mozart, 85. 11. Le incarnazioni passate e l'aura 12. Per ottenere risultati rapidi 1. Introduzione Tanti dicono, in tono così convinto: « Sono sicuro di essere già vissuto prima », che anche se non vi fossero altre prove della realtà della reincarnazione, si esitereb be a considerare errata questa convinzione. Altri, i qua li non portano nella coscienza tracce definite di un'esi stenza passata, hanno avuto esperienze che puntano nel la stessa direzione, ma le respingono in un cantuccio della mente, giudicandole strane e inquietanti. Spesso sono individui cui l'ignoto fa paura, e quindi fanno del loro meglio per liberarsi dell'esperienza inesplica bile, etichettandola come un « falso ricordo ». Un tipico esempio del genere è quando arrivate per la prima volta in un dato luogo e, stranamente e in spiegabilmente, lo trovate familiare. Magari riconoscete la strada, o il lungomare e, abbastanza ragionevolmen te, vi dite che dovete averli visti in una fotografia e 8 / II viaggio nel tempo poi ve ne siete dimenticati. Forse una stanza, in una vecchia casa, vi attira istintivamente, come se un tem po fosse stata vostra, benché sappiate che questo non è possibile. Qui la spiegazione della fotografia dimenti cata è molto meno convincente. Spesso è facile accerta re che fotografie del genere non sono mai state scattate. Oppure, può essere una grotta che state esplorando; la visione improvvisa di un tratto di brughiera; le sabbie sterminate del deserto che vi fanno sentire improvvisa mente un nodo alla gola. « Io lo conosco », mormorate. « Sono già stato qui ». Le parole vi escono dalle labbra troppo in fretta perché possiate trattenerle, e chi vi accompagna vi lan cia un'occhiata strana perché questo non è assolutamen te vero, nell'unico senso in cui il vostro amico può in tendere il commento. Ma dentro di voi, l'interrogativo non riguarda la verità o la falsità: è una cosa ben diversa. Vi siete sorpresi a riconoscere un luogo, una per sona o una serie di circostanze che, nel senso usuale del termine, non potete affatto conoscere. Dove ha ori gine il senso di familiarità? Il problema diventa anco ra più sconcertante quando, come accade talvolta, il pri mo incontro con coloro che prima erano sconosciuti ri vela che il senso di familiarità è reciproco. Non c'è da stupirsi se costoro si convincono di essersi già incon trati in un'esistenza precedente. Come esempio di metempsicosi, il seguente caso, tratto dal libro dell'on. Ralph Shirley, Il problema del la rinascita, è molto particolareggiato, ed è stato ogget to di un'indagine meticolosa. Il 15 marzo 1910 il dottor Carmelo Samonà, di Palermo, Sicilia, perse la figlioletta Alessandrina, che aveva cinque anni. Tre giorni dopo la morte della bim ba, la madre la sognò. La bambina le disse: « Mamma, non piangere più. Non ti ho lasciata per sempre. Ritor nerò piccola così », e indicò con le mani le dimensio Introduzione / 9 ni di un neonato. Tre giorni dopo, il sogno si ripete, e la madre ne parlò ad un'amica; questa osservò che poteva preludere alla reincarnazione della figlioletta morta. La madre non era affatto convinta. Anzi, un'opera zione che aveva subito recentemente l'induceva a crede re che non avrebbe più potuto avere figli. Più tardi, nel corso di una seduta spiritica, ricevette un altro mes saggio da Alessandrina: « Mammina, non piangere più, perché rinascerò, e tu sarai ancora la mia mamma, e prima di Natale sarò di nuovo con te ». Il 10 aprile, la signora Samonà si accorse che sta va per avere un bambino; e in seguito seppe che sa rebbe stato un parto gemellare. Il lieto evento ebbe luogo il 22 novembre. Una sola delle gemelline presen tava una straordinaria somiglianza con Alessandrina: era mancina, aveva gli stessi, lievi disturbi alla vista, e mostrava altre rassomiglianze fisiche, in seguito comun que messe completamente in ombra dal fatto che, cre scendo, la bambina aveva non solo le abitudini di Ales sandrina, ma anche i suoi ricordi. In numerose occa sioni, « rammentava » esperienze che non erano mai ca pitate a lei, bensì ad Alessandrina. Sarà sufficiente citarne una. Per gli altri esempi, è consigliabile consultare il libro di cui abbiamo fornito un breve riassunto. I genitori condussero le gemelle in gita a Monreale, dove non erano mai state; ma c'era stata Alessandrina. Subito la bimba gridò, felice: « Oh, sì, ci sono stata e ho visto la processione dei preti con le pianete rosse tutte ricamate ». E infatti, in occasione della visita di Alessandrina a Monreale, aveva assistito a una processione come quella. La data della presunta reincarnazione di Alessandri na, il novembre 1910, risale a poco più di mezzo se colo fa. Tuttavia è già storia antica, in confronto al 10 / // viaggio nel tempo caso di una bambina indù di nove anni, Shanti Devi di Chira Khana, Delhi. A quattro anni, la bambina cominciò a parlare del la cittadina di Muttra, situata a un centinaio di miglia da Delhi; e sempre sosteneva che là c'era casa sua. Quan do parlava di Muttra, Shanti Devi si rattristava, come se agognasse di ritornarvi, e spesso descriveva dettagli della sua casa, parlando di suo « marito » e del fratel lo di questi, e anche dei suoi « figli ». Insistendo, una delle sue compagne di scuola convinse la bambina a scrivere il nome del « marito » sconosciuto. Si fecero ricerche, senza molta convinzione, e si sco pri che l'uomo indicato come il « marito » esisteva dav vero, e aveva perduto la prima moglie poco prima della nascita di Shanti Devi. Furono presi accordi per fargli incontrare la bambina, senza che a questa venisse ri velata l'identità dell'uomo. Lei lo riconobbe immedia tamente, gli corse incontro, lo abbracciò, e gli chiese di ricondurla a casa sua (della quale descrisse esattamen te ogni dettaglio), nominando anche i « figli » avuti nel la precedente incarnazione. Mentre si trovava nel Tibet nell'anno 1917, Alexandra David-Neel, una straordinaria scrittrice ed esploratrice francese, assistette alla scoperta di un tulku (o reincarnazione di un lama), ancora più meravigliosa per ché compiuta per caso. Un racconto completo si trova nel suo libro, Tra mistici e maghi. Un lama, chiamato Agnai Tsang, era vissuto in un monastero presso Amdo, nel Tibet nord-orientale; era morto diversi anni prima, e la sua casa era stata affidata a un intendente. Un gior no, durante un viaggio d'affari, l'intendente si fermò a una fattoria. Mentre attendeva la padrona di casa, tirò fuori una tabacchiera di giada che era appartenuta al lama defunto. Allora un bambinetto che stava giocan do lì vicino corse verso di lui e protestò: « Perché adoperi la mia tabacchiera? Rendimela su bito. È mia! ». Introduzione / Il Il giorno seguente, Alexandra David-Neel vide il bimbette, abbigliato d'uno splendido abito di broccato giallo e in sella a un bellissimo cavallino nero, venire scortato da un corteo di monaci alla casa di Agnai Tsang. Quando si avvicinarono all'edificio, il bambino esclamò: « Perché svoltiamo a sinistra? La porta del cortile interno è a destra ». La porta non era a destra, in realtà: ma la modi fica era stata apportata dopo la morte del lama. Anco ra, per la cerimonia del tè, il bambino richiese una par ticolare tazza di porcellana la cui esistenza era scono sciuta ai monaci del seguito, ma che venne finalmente scoperta in un ripostiglio fra gli oggetti personali del lama defunto. Alexandra David-Neel fu presente alla ricerca della tazza. Ormai abbiamo detto quanto basta per indicare che il sospetto, o addirittura la convinzione di essere vis suti sulla terra prima dell'esistenza attuale non deve in durre gli individui più razionali a dubitare della pro pria sanità mentale o del proprio buon senso. Per molti di coloro che leggono questo libro (forse la stragrande maggioranza), il vero interrogativo non sarà: « Sono già vissuto, prima? », bensì: « Dove, quando, e in che cir costanze ho vissuto la mia ultima incarnazione? ». Que sto interrogativo, comunque, non è assolutamente in contrasto con il pensiero scientifico moderno da quando Minowski formulò (ed Eddington adottò) l'idea di un mondo spazio-temporale. Sappiamo tutti che è possibile viaggiare nello spa zio (e lo facciamo ogni giorno); ed ora la scienza, con il postulato del continuum spazio-tempo, ha incomincia to a vedere lo spazio e il tempo come differenti espres sioni di un unico, fondamentale concetto matematico. Almeno dal punto di vista della possibilità teorica, ciò significa che la scienza non ha nulla da obiettare al viaggio nel tempo. Realizzarlo diviene semplicemen te il problema di creare un'ondulazione piuttosto diver 12/11 viaggio nel tempo sa, nel continuum spazio-tempo, rispetto a quella cui è abituata la maggioranza della gente. Certo, la cultura occidentale sinora non ha creato i binari per il viaggio nel tempo, come ha fatto per il viaggio nello spazio: ma questa non è un'argomentazione sufficiente. Il pro blema si presenta nel suo aspetto pratico, e l'umanità dovrà risolverlo come e quando potrà. Già un illustre scienziato e professore di matemati ca, J.W. Dunne, ha dedicato gran parte della sua atti vità a un tentativo, almeno parzialmente riuscito, di stu diare il viaggio nel tempo come si verifica nei sogni, e le sue conclusioni sono esposte nel libro Un esperi mento col tempo, che venne pubblicato per la prima volta da A. e C. Black nel 1927. Dunne si accorse che sognava ripetutamente gli even ti prima che accadessero. Molto spesso si trattava di episodi banalissimi, come ad esempio essere inseguito in una stradicciola di campagna da un cavallo malinten zionato. Altri erano avvertimenti d'importanza mondia le: uno fu l'eruzione del Mount Pelée. Dunne fu tutt'altro che soddisfatto di vedere il disastro in sogno prima di leggerne il resoconto sul giornale dell'indoma ni: suscitò in lui il timore di essere « psichico »; e poi ché, essendo un matematico freddamente logico, con un'antipatia innata per tutto ciò che pretendeva di tra scendere i limiti della scienza sperimentale, non apprez zava affatto l'idea di avere poteri di chiaroveggenza in fase di sviluppo. Un giorno, con sua grande gioia, scoprì che un co noscente occasionale aveva fatto un sogno contenente precognizioni identiche a quelle che, la stessa notte, lui aveva ricevuto in modo eguale. E questo lo indusse a ritenere che la gente, in generale, potesse fare sogni ve ritieri (o assai più spesso sogni parzialmente veritieri) relativi a eventi futuri. La prima mossa di Dunne fu di rastrellare un certo nu mero di amici e indurli a collaudare indipendentemente Introduzione / 13 la sua teoria, tenendo carta e matita accanto al letto e trascrivendo i loro sogni subito dopo il risveglio. Dalla documentazione così ottenuta emerse la prova che, in modi spesso poco sensazionali ma tuttavia ben ricono scibili, di frequente i sogni contengono un miscuglio di precognizioni autentiche. Sulla base di questo fatto accertato, Dunne costruì una struttura di teoria matematica profondamente inte ressante, anche se molto astrusa. Ciò che al momento ci interessa soprattutto è che il risultato dei suoi espe rimenti di trascrizione dei sogni dimostra che nel sonno, e talvolta anche in stati di astrazione durante la veglia, la mente può, senza dubbio, vagare al di là dei limiti estremi delle possibilità fisiche precedentemente accettate. Siamo così arrivati a un punto immensamente im portante della nostra indagine perché se la mente, nel lo stato onirico, può avanzare al di là del momento da noi raggiunto nella nostra vita, che cosa le impedisce di ritornare nel passato, e ad un'incarnazione precedente? Considerare questa possibilità significa scorgere imme diatamente una strada verso la nostra meta, che pos siamo sperare di percorrere con la promessa di un suc cesso finale. Per essere logici, tuttavia, dobbiamo am mettere che, se è possibile alla mente muoversi nel tem po indipendentemente dal corpo, dovrebbe esserle egual mente possibile muoversi indipendentemente dal corpo anche nella dimensione spaziale. 2. Preliminari dei viaggi nel tempo: la telepatia Prima di intraprendere un qualunque viaggio, è ne cessario fare i preparativi; quindi incominceremo subi to i preparativi per il viaggio nel tempo. Il capitolo introduttivo dovrebbe aver chiarito ciò che è possibile fare. L'interrogativo che ora si pone ad ogni lettore è: « Io posso farlo, e come? ». Innanzi tutto, dovete avere una seria volontà di ten tare il viaggio. Allontanarsi, sia pure temporaneamente, dalla particolare posizione nel tempo e nello spazio che chiamiamo presente, appare emozionante, e lo è; ma per l'individuo spiritualmente instabile non è più con sigliabile di quanto lo sia, per l'individuo fisicamente pauroso, attraversare l'Atlantico con una barca da pe sca. Perciò, la prima cosa che dobbiamo stabilire è se siamo adatti al lavoro che ci proponiamo di intrapren dere. Per fortuna, c'è un sistema relativamente sempli 16 / II viaggio nel tempo ce e rapido per arrivare a una decisione. Se volete sa pere cosa si prova quando ci si stacca dagli ormeggi e ci si lancia sulle onde del tempo, il seguente esperi mento vi offre un metodo per stimare se avete il co raggio e l'autocontrollo indispensabili per lo sviluppo psichico sistematico. Prova preliminare La prova consiste, semplicemente, nel guardare le stelle. È meglio intraprenderla quando fa caldo, e ave te la possibilità di recarvi in un posticino tranquillo, sui prati o in riva al mare, se è possibile. Trovate una posizione piatta ed elevata, lontano dalla gente e dal rischio di venire disturbati, e scegliete una notte sere na e stellata. Sdraiatevi sul dorso, senza un sostegno per la testa, in modo da guardare il cielo e da vedere soltanto la sua distesa sconfinata. La notte ideale è una notte senza luna. Se c'è la luna, non deve essere entro il campo della visuale. Guar date fissamente le stelle, e cominciate a pensare quanto sono lontane. Vi sarà utile ricordare che, sebbene il sole sia a centocinquanta milioni di chilometri dalla terra, la stella fissa più vicina è duecentocinquantamila volte più lon tana del sole, e quasi tutte le stelle sono centinaia di volte ancora più lontane. Lasciate che queste distanze immani si imprimano con chiarezza nella vostra mente. Dite a voce alta: « Se in questo istante abbandonas si la terra continuerei a salire e a salire. Ora, in ispirito, comincio a sollevarmi dalla terra e a mescolarmi alle stelle ». Concentrate la mente sull'idea, fino a quando non vi resta lo spazio per altri pensieri che l'allontanamento dalla terra. Ben presto, mentre guardate in alto, sentirete che Preliminari / 17 le stelle incominciano ad esercitare un'autentica attra zione sul vostro corpo, come se una corda vi sollevas se. Nel contempo, la terra sotto di voi scivola via, co me se fosse un aereo che precipita lasciandovi tuttavia a galleggiare a mezz'aria. Alcuni paragonano questa sen sazione a ciò che si prova quando un ascensore inizia una discesa rapida. La sensazione di galleggiare si inten sifica, fino a quando siete completamente inabissati nel vuoto dello spazio Se vi accorgete che potete provare la sensazione crea ta da questa fase della prova senza sentire paura, po tete intraprendere senza pericoli uno studio serio dei metodi pratici della proiezione nel tempo e nello spa zio, e compiere gli esercizi che spianano la strada del viaggio a ritroso verso le incarnazioni precedenti. Co loro che, facendo la prova, la trovano del tutto sner vante, non devono comunque rinunciare alla speranza di apprendere i fatti salienti delle loro esistenze ante riori; ma per loro la via lungo il corridoio del tempo è quella meno diretta, e tuttavia egualmente utile, che sfrutta metodi come l'analisi dei sogni, l'astrologia e la psicometria. Alcuni, all'inizio, non sentono nessuna reazione po sitiva alla prova della contemplazione delle stelle. Per loro, il periodo della preparazione psichica sarà propor zionalmente prolungato. Coloro che sono del tutto in sensibili alle influenze psichiche non sono quasi mai (o mai) attratti verso problemi o esperimenti suprafisici. La prova, sebbene sia molto meglio effettuarla al l'aperto, può venire effettuata anche al chiuso, se avete a disposizione una stanza con un'ampia, ininterrotta ve duta del cielo. Disponete cuscini o tappeti per sten dervi, ricordando che è necessario tenere la testa bassa e dirigere lo sguardo verso l'alto, più perpendicolar mente che potete. Se si frappongono oggetti come cam panili o comignoli, è necessario schermarli. Prendete un grosso cartone e ritagliate un'apertura 18 / II viaggio nel tempo centrale, di grandezza tale che, quando lo schermo vie ne collocato contro la finestra, si veda il cielo e nient'altro che il cielo. Se qualunque altra cosa entra nel campo visivo, è probabile che i vostri occhi vi si ag grappino come un uomo che annega si aggrapperebbe a una pagliuzza, non appena si fa sentire l'attrazione del le stelle. L'oggetto terrestre agisce allora come un'anco ra che aggancia saldamente il vostro spirito alla realtà del presente. Se riuscite a reagire pienamente alla prova prelimi nare dello spazio-tempo e a rimanere fluttuanti, senza balzare precipitosamente in piedi per aggrapparvi all'og getto più vicino e per assicurarvi che il mondo non vi abbia abbandonato, l'esercizio deve essere concluso spo stando lo sguardo verso il vostro corpo e concentrando la mente sul pensiero di ritornare sulla terra, fino a quando la sensazione di galleggiare svanisce. Se non si provvede a farlo, dopo che ci si sente privi di peso, può avvenire da sé un ritorno improvviso o graduale alla normalità; oppure, in casi eccezionali, l'esercizio può avere una conclusione diversa, in cui la sensazione di fluttuare nello spazio si fonde in una forma di sonno. Più avanti impareremo a usare questo stato. Per il mo mento non è né necessario, né consigliabile. L'esercizio della contemplazione del cielo, in realtà, è qualcosa di più d'una semplice prova preliminare, e i maestri orientali lo considerano un ausilio importan te per lo sviluppo della coscienza suprafisica. Per questa ragione, quando avete ottenuto il successo, potete util mente ripeterlo di tanto in tanto. In questi esercizi suc cessivi l'importante non è tanto la coscienza di perdere il contatto con la terra, quanto piuttosto uno stato di fusione, in cui non conta più che la terra solida esista o non esista. Più lasciate che questi esercizi si sviluppino verso una condizione di trance, e più dovete diventare esperti nel ritorno alla terra. Un buon sistema per iniziare il Preliminari / 19 ritorno consiste nel battere diverse volte le mani dal l'alto in basso. Nel contempo, rivolgete gli occhi verso ciò che vi circonda. In Occidente si praticano numerosi esercizi yoga ele mentari basati sulla respirazione, e possono venire rac comandati come un utile addestramento preliminare, che permette al corpo e alla mente di affrontare i succes sivi tentativi di viaggio psichico nello spazio e nel tem po. Un esempio tipico è aspirare attraverso una narice, lentamente e profondamente, trattenere il respiro per cinque secondi ed esalarlo attraverso l'altra narice. Un altro utile esercizio di respirazione consiste nel metter si in piedi, alzando lentamente le mani giunte sopra la testa, fino alla massima estensione delle braccia, riem piendosi i polmoni d'aria. Trattenete il respiro per cin que secondi, poi abbassatevi lentamente, dalle anche, ed espirate mentre avvicinate le dita alle punte dei piedi. Nel loro aspetto esclusivamente fisico, tuttavia, que sti esercizi di respirazione sono incompleti. Perché ab biano pieno valore come ausili psichici, è necessario prendere in considerazione un altro fattore, completa mente diverso: il controllo dello stato della mente. Innanzi tutto, è necessaria la serenità. Non riuscire te ad eseguire neppure l'esercizio yoga più semplice se vi sentite adirati, risentiti o eccitati. Per questa ragio ne, tutti i sistemi di evoluzione psichica sottolineano la necessità di incominciare con un periodo di meditazio ne e di non procedere fino a quando non si sono cal mati gli stati d'animo causati dalle irritazioni e dalle preoccupazioni quotidiane. Allo stesso modo, gli esercizi di respirazione pro fonda sono veramente efficaci solo quando sono accom pagnati da una disciplina sistematica della mente, oltre che del corpo. Ad ogni inspirazione, si deve inspirare anche l'idea della giustizia e dell'umanità; ad ogni espi razione, si espelle dalla mente ogni traccia ancora per 20 / II viaggio nel tempo sistente di collera e di ingiustizia che si può essere con servata inconsciamente. Accumulazione del magnetismo animale Mettetevi in posizione, in piedi su un pavimento di legno nudo, a circa un metro e ottanta di distanza da una parete, sulla quale avete fissato, al livello dell'oc chio, un punto per la concentrazione della vista. Uno dei piccoli bersagli di cartone che vengono usati per il tiro a segno e che costano pochissimo, costituisce un utilissimo punto di concentrazione: ma sarà sufficiente anche un segno nero rotondo tracciato su un pezzo di carta bianca rettangolare. Dovete tenere i piedi ben separati, mentre state ri volti verso il punto di concentrazione, con le braccia protese ai lati del corpo, all'altezza delle spalle, con le dita separate. Dite a voi stessi: « Il magnetismo anima le penetra dalle punte delle mie dita, fluisce attraverso le mie braccia ed entra nel mio corpo ». Ben presto incomincerete a sentire distintamente il flusso, dapprima come un formicolio nelle braccia, quin di come una crescente rigidità delle dita che si estende alle scapole. Una lieve nebbia azzurrina si forma davan ti a voi, e vi accorgete di attingervi per acquisire ener gia. Con la pratica, riuscirete a caricarvi di magnetismo, in questo modo, al punto che se vi portate dietro le spalle di un'altra persona, le mettete le mani sulle spal le e poi le ritirate lentamente, la persona barcollerà all'indietro verso di voi, esattamente come un pezzo di ferro viene attratto da una calamita. È superfluo aggiun gere che non tutti sono egualmente sensibili al magne tismo animale. Con un buon soggetto, l'effetto è più spiccato. Un generatore di magnetismo animale alternativo (anche se non altrettanto semplice) che ho trovato mol to efficace è una leggera pallina di alluminio d'una ven tina di centimetri di diametro, montata su un supporto Preliminari / 21 isolante. Le mani devono essere premute con fermezza sulla pallina: gli altri dettagli sono identici a quelli in dicati più sopra. Tutti questi esercizi hanno lo scopo principale di intensificare la nostra reazione psichica alla stimolazione mentale. Costituiscono una preparazione eccellente per l'esercizio che segue, e che è un semplice esperimento di telepatia. Un successo ottenuto rapidamente costitui sce una buona indicazione della futura riuscita nel viag gio nel tempo vero e proprio, perché sebbene la tele patia sia innanzi tutto il pensiero che viaggia superfisicamente nello spazio, ha relazioni anche con il tempo. Il viaggio spaziale superfisico, con la sua relativa sem plicità, costituisce per tale ragione una forma d'eserci zio che lo studente non deve trascurare. Gli esperimenti telepatici comportano due termini. Hanno luogo tra un « agente » (colui che trasmette il messaggio superfisico) e un « percipiente » (colui che ri ceve il messaggio). Perciò avrete bisogno di un aiutante. Scegliete qualcuno con cui siete in simpatia; dovrà essere un temperamento piuttosto placido. Non è necessario che provi un vivo interesse per le questioni psichiche. Prendete un comune mazzo di carte da gioco, e un cartoncino di quindici centimetri per quindici, con un foro al centro, che potrete praticare passando attraver so il centro una matita al piombo. Disponete sei carte scoperte in due file di tre carte ciascuna, bene spaziate, sul piano del tavolo. Allontana tevi dal tavolo di un metro o poco più, copritevi un occhio con la mano, e tenete il cartoncino forato davan ti all'altro occhio, in modo da poter vedere una — ma una soltanto — delle carte che avete messo sul tavolo. Concentrate la mente su quella carta per una du rata da mezzo minuto a un minuto. Quindi chiudete gli occhi, e cercate di vedere la carta con la mente. Quan do la sua immagine soggettiva è il più possibile chia ra, dire: « Via ». 22 / II viaggio nel tempo Il vostro aiutante (percipiente), che nel frattempo è rimasto seduto passivamente accanto alle carte scoper te, mantenendo il più possibile la mente aperta e ricet tiva, indica allora la carta segnalatagli dall'impulso. Al l'inizio, dovete aspettarvi un'elevata percentuale di erro ri. Prendete nota dei successi e degli insuccessi, tenen do presente che, secondo la teoria delle probabilità, gli insuccessi devono essere cinque volte più numerosi dei successi. Se la proporzione di successi è considerevol mente superiore, c'è la prova della trasmissione telepa tica del pensiero. Ripetete quindi l'esperimento, scambiandovi di po sto con il percipiente: il vostro amico si concentrerà mentre voi resterete passivi e cercherete di « indovina re » la carta pensata. Il successo, sia come agente, sia come percipiente, dimostra la presenza di poteri psi chici. Se all'inizio i risultati sono deludenti, cambiate il percipiente, perché in tutti gli esercizi psichici con due partecipanti l'elemento personale ha molta importanza. Anche coloro che non hanno eseguito nessuno degli eser cizi esposti in precedenza per l'accrescimento della sen sibilità generale spesso ottengono successi sorprendenti sin quasi dall'inizio dei loro tentativi di telapatia ele mentare. Quando avete raggiunto una buona percentuale di successi nella ricerca delle carte, la fase successiva con siste nel tentare la comunicazione suprafisica di sempli ci diagrammi, lettere maiuscole dell'alfabeto e brevi pa role. Per questo esperimento, agente e percipiente si mu niscono di carta e matita; inoltre l'agente, come prima, ha uno schermo di cartoncino perforato per aiutarsi nel la concentrazione mentale. All'inizio, entrambi i parte cipanti a questo tentativo telepatico piuttosto ambizio so possono rimanere nella stessa stanza, mettendosi se duti in modo da voltarsi le spalle, oppure con uno scher Preliminari / 23 mo in mezzo. Quando le facoltà psichiche migliorano, è meglio che si mettano in due stanze diverse. L'agente grida « Via », e incomincia a disegnare un diagramma: un quadrato, un cerchio, un triangolo o un'altra figura semplicissima. Mentre disegna, si concen tra sulla figura, cercando ancora una volta di formare un'immagine soggettiva che, più tardi, possa essere vi sta ad occhi chiusi. Il percipiente, dopo un intervallo preconcordato, disegna o scarabocchia quel che gli viene in mente. Dopo cinque minuti, i due disegni vengono confrontati, ed è opportuno stare molto attenti alle so miglianze parziali. Per esempio, un triangolo può venire ricevuto come una tenda: un semicerchio come una con ca portafiori. Più tardi, quando si è ottenuta una elevata percen tuale di successi, si può tentare di trasmettere sempli ci messaggi attraverso una distanza progressivamente più grande, per esempio con i due partecipanti situati in due case diverse. Non esagerate, tuttavia, anche se riu scite benissimo, se volete mantenere segreti i vostri pen sieri al percipiente con cui collaborate. In questo mo mento, l'avvertimento potrà apparirvi ridicolmente su perfluo. Ma la realtà potrebbe dimostrarvi che non lo è affatto. 3. Le forme-pensiero e la loro proiezione Concentrare l'attenzione su un diagramma o una pa rola significa crearne nella vostra mente un'immaginepensiero. Se riuscite a comunicare questa immagine mentale a un percipiente con un atto di telepatia, sa rete riusciti a proiettare una forma-pensiero. Certo, questa forma-pensiero non è più concreta di un'idea, sebbene non manchino le prove del fatto che, con mezzi adeguati e una pratica sufficiente dei meto di della concentrazione psichica, le idee possono veni re rivestite del manto della visibilità. La più semplice di tutte le forme-pensiero che si possono proiettare nello spazio è l'idea di se stessi. Con la pratica, molte persone psichicamente sensibili del mondo occidentale sono pervenute al successo in quelli che vengono comunemente chiamati « esperimenti di viaggio ». All'inizio, devono essere intrapresi in accor 26 / // viaggio nel tempo do con qualcuno che ha già dato prova di essere un buon percipiente telepatico. Il metodo è semplicissimo. Concordate con il perci piente un orario e un luogo adatti per l'esperimento. Non è necessario presentarlo in anticipo come qualcosa di più di un esercizio telepatico piuttosto diverso di quelli precedenti. Questa volta, abbiate cura di sceglie re un percipiente con i nervi saldi e il fisico sano. Circa un quarto d'ora prima del momento concor dato, sedetevi comodamente o, meglio ancora, sdraiate vi su un letto o su un divano, in una stanza tranquilla e silenziosa, illuminata da una sola lampada, piuttosto fioca. Se non avete una lampada da notte con un para lume adatto, potete usare anche una candela. L'esperi mento dà sempre risultati migliori durante le ore del la notte. Fissate la lampada e nello stesso tempo componete la vostra mente in une stato di serenità. Quando vi sen tite completamente rilassati, incominciate a concentrare il pensiero sul vostro amico. Immaginate che l'amico sia li, davanti a voi. Gradualmente, vi accorgerete che un'immagine soggettiva del vostro amico si va forman do, fino a quando vi sembrerà di guardare la sua foto grafia. A questo punto, dite a voi stessi: « Andrò dal mio amico ». Un viaggio psichico Poi procedete a compiere il viaggio, passo passo, mentalmente, come se intraprendeste l'azione fisica, cosi: « Mi alzo dal divano... attraverso la stanza... apro la porta. Ora percorro il corridoio e scendo la scala... sono arrivato al portone... apro e mi incammino per la strada... ». E così via. Ad ogni stadio del viaggio psichico dovete prendere tempo per visualizzare la vo Le forme-pensiero / 27 stra azione e ciò che vi circonda, come se non solo la vostra mente, ma anche il vostro corpo fosse in quel luogo. Ricordate: il vostro pensiero, che è la vostra parte più vitale, sta veramente viaggiando. Come un viaggio fisico richiede tempo, dovete con cedervi un tempo adeguato per il viaggio suprafisico. A tempo debito il pensiero, che è spirito, che è voi stessi, raggiungerà la casa del vostro amico, per verrà alla sua presenza e si rivelerà. Se è stato fatto tutto nel modo giusto, capirete da soli che il viaggio è stato qualcosa di più di un atto d'immaginazione. Da una parte, vedrete veramente ciò che sta facendo il vostro amico; dall'altra, in un esperimento pienamente riuscito, il vostro amico ve drà voi. Come avviene quando vi esercitate per acquisire qualche nuova facoltà, può darsi che la prima volta non riusciate nell'intento; ma è sorprendente la rapi dità con cui certe persone divengono abilissime in que sta comunicazione con amici o parenti mediante mezzi suprafisici. Recentemente, una persona assolutamente attendibile mi ha raccontato un'esperienza accaduta po co dopo che aveva incominciato a praticare il viaggio psichico. Una sera, decise di tentare un esperimento di viaggio alla casa della sorella sposata. Il viaggio mentale incominciò benissimo. Il mio amico proiettò il pensiero, una fase dopo l'altra, fuori dalla casa, lungo la strada fino alla stazione ferroviaria, sul treno per il necessario breve tragitto suburbano, poi giù dal treno e ai piedi della collina dove stava la casa della sorella. Non riuscì a procedere oltre, perché a questo punto venne talmente sopraffatto da una mor tale sensazione di palpitazioni e di soffocamento che non fu capace di proseguire. Si affrettò a interrompe re il tentativo e, ancora scosso e turbato, fece una lun ga passeggiata: ma anche all'aria aperta fu perseguitato dalla sensazione di non riuscire a respirare. 28 / // viaggio nel tempo La mattina seguente ricevette una telefonata: sua sorella era stata colpita improvvisamente da una pol monite, e quella notte aveva rischiato di morire. For tunatamente, la signora guari. In un'occasione più re cente, lo stesso uomo che aveva percepito la sensazione della malattia della sorella è riuscito a percepire la vi sione supranormale di amici assenti ed a proiettarsi mentalmente nel loro campo visivo. Vi invito a notare la preminenza del fattore tempo nell'esercizio di proiezione spaziale presentato più so pra. Lo stesso fattore tempo, sebbene non sia altret tanto evidente nella semplice comunicazione telepatica di un diagramma, è tuttavia altrettanto inerente. Al cuni anni fa, un noto scrittore espose molto bene l'idea: « Non esiste un cubo istantaneo ». Anche ciò che si vede nella luce di un lampo in una notte senza stelle ha una componente temporale, sebbene non duri più della seimilionesima parte di un secondo. Non dovete confondere il tipo di « esperimento di viaggio » già descritto con la proiezione astrale vera e propria. Questa avviene quando il soggetto è immer so in trance profonda, quasi simile alla morte. Per un osservatore, la respirazione può apparire impercettibile. Soggettivamente, è come se lo spirito vagasse al di fuori del corpo, e fosse a questo collegato solo da un impalpabile filo ectoplasmico. Il filo sembra essere esten sibile fin quasi all'infinito, tuttavia costituisce un anco raggio sufficiente con il mondo materiale. Ogni tenta tivo di tagliare il filo di collegamento psichico può produrre un improvviso ritorno all'involucro in carne ed ossa, oppure una recisione permanente, che causa effettivamente la morte. I doppi astrali delle persone viventi possono inol tre venire proiettati durante un profondo sonno na turale. Vengono chiamati « fantasmi », e spesso si ri tiene che predicano la morte della persona di cui si vede il « fantasma ». È probabile che questo avvenga Le forme-pensiero / 29 perché l'approssimarsi della morte indebolisce inevita bilmente il legame tra il corpo fisico e quello astrale. Anche quando la morte imminente sarà violenta o ac cidentale, mentre la persona di cui si vede il « fan tasma » è in quel momento in ottima salute, la stessa spiegazione di un crescente allentamento del legame tra l'involucro terreno e la controparte astrale, detta an che doppio o ka, permane valida, se la si interpreta in termini di tempo assoluto o serializzato. (Si veda il prossimo capitolo). Poiché negli ultimi capoversi è stata usata ripetu tamente la parola « morte », ritengo doveroso preci sare che è stato fatto di proposito. Per me la morte è la morte, come la mia macchina da scrivere è la mia macchina da scrivere. È la parola esatta per descrivere il distacco dell'immortale dal corruttibile, e non com porta affatto l'idea dell'estinzione completa. Perché get tare via una parola valida, se alcuni tendono ad attri buirle un significato inesatto? Per ritornare alla proiezione astrale, vi abbiamo ac cennato solo per chiarire che i nostri sforzi non sono stati rivolti in questa direzione, bensì verso quella su periore facoltà telepatica che si rivela con la creazione di caratteristiche-pensiero e di forme-pensiero percetti bili ad altri senza mezzi fisici di trasmissione. Ciò si gnifica spingersi un passo più avanti della creazione di forme-pensiero reali per noi stessi, come facciamo tutti quando dormiamo, e come fanno molti anche in uno stato di fantasticheria, da svegli. Se comprendiamo que sto, saremo pronti a imparare qualcosa di più sulle forme-pensiero proiettate nello spazio. In effetti, non è necessario che siano copie dell'aspetto dell'interessato. 4. La struttura del tempo In questo capitolo vengono discusse le idee orien tali e occidentali circa la natura del tempo e il suo effetto sull'individuo. I lettori più interessati alla pratica che alla teoria, preferiranno forse pas sare al capitolo seguente. Se vogliamo sconfiggere il tempo, che tenta di te nerci implacabilmente nel presente, prima cercheremo di scoprire qualcosa di più sulla sua natura e maggiori saranno le nostre possibilità di successo. Fino a pochi decenni or sono, la scienza accettava il tempo come un paradosso sconcertante. Lo si misu rava mediante il movimento delle ombre gettate dal sole, o con una lancetta mossa su un quadrante gra duato da un meccanismo; e misurata in un modo o nel l'altro, questa registrazione meccanica non concordava con l'esperienza umana. Mezz'ora di attesa nell'antica mera del dentista era invariabilmente assai più lunga di mezz'ora passata ad assistere a uno spettacolo di vertente. A parte l'ovvia certezza che il tempo del l'orologio e della meridiana ed il tempo riconosciuto tramite l'esperienza umana raramente concordavano, si 32 / II viaggio nel tempo sapeva poco o nulla della sua natura, almeno nel mon do occidentale. Poi, nell'anno 1927, vi fu la pubblicazione del l'opera di J.W. Dunne sul tempo, cui abbiamo già ac cennato nel Capitolo 1. Oltre alla sua capacità, ripetu tamente osservata, di sognare eventi prima che avve nissero, e alla successiva scoperta che un'alta percen tuale dei sogni di altre persone conteneva una certa misura di precognizione profetica, Dunne sviscerò un terzo fatto che, dal nostro punto di vista, ha un'im portanza anche più grande. Egli scoprì che si possono generare pensieri profetici nella mente conscia, se que sta viene mantenuta in uno stato di ricettività. Anche questa scoperta fu fatta mediante esperimenti con per sone comuni, non particolarmente dotate di medianità. Su questo lavoro sperimentale di base, Dunne sosten ne che il trascorrere del tempo, considerato semplice mente come estensione matematica, deve esso stesso ri chiedere tempo. Ma se il tempo richiede tempo, deve esservi un tempo al di fuori del tempo, o, come egli 10 chiamò, un « tempo 2 », mentre il tempo originale (il tempo momentaneo, o tempo entro il tempo 2) è 11 « tempo 1 ». Inoltre, se si ripete la stessa linea di discussione, il tempo 2 può essere semplicemente il se condo termine di una serie di tempi che finisce nell'infinitamente distante tempo n, o tempo assoluto. Quando si serializza il tempo in questo modo, e si ammette il trascorrere del tempo come realtà, si de ve riconoscere una simile natura serializzata al campo su cui il tempo passa, e all'osservatore che occupa una posizione all'intersezione dei campi serializzati del tempo e dello spazio. Quindi l'osservatore, anziché es sere in questo senso una singola unità finita, deve ora venire accettato come una catena di termini collegati che, una volta messa in moto da un agente esterno, è infinita, ad eccezione del termine iniziale. Qui, sostenuto da abbondanti prove matematiche, La struttura del tempo / 33 abbiamo una formulazione puramente scientifica e spas sionata dell'essere umano quale modello emesso da un potere infinitamente maggiore, chiamato da Dunne « l'osservatore generalizzato », e « Dio » da coloro che amano usare termini più semplici. Posto in azione dal la forza immane che ha avviato l'umano lungo il suo viaggio, noi vediamo un essere che (a parte un in volucro carnale impermanente) dura quanto l'eternità. Nello stesso schema delle cose, il cervello umano pren de il suo posto quale mezzo di istruzione, particolar mente per i termini più alti dell'osservatore personale che noi consideriamo collettivamente, anche se meno matematicamente, come l'anima dell'uomo. Infine, passato e presente sono visti come realtà durevoli, nascoste solo alla parte di noi che è domi nata dal cervello terreno, ma visibili dallo spirito non fisico dell'uomo (l'osservatore supremo) in proporzione alla misura in cui l'attenzione del cervello può venire distolta dall'abitudine incallita di occuparsi solo delle cose che accadono nel tempo 1. Ricordiamo che il tempo 1 è sinonimo del momento passeggero, nel qua le accadono gli eventi di importanza immediata per la comune esistenza quotidiana. Esclusa la parte di noi contenuta nel termine 1, non vi è nulla che denoti quando ha avuto inizio l'in dividualità essenziale che è in noi, o quanti secoli od eoni possano trascorrere prima che venga riassorbita nel l'infinito da cui è venuta. Questa visione ci lascia la libertà di considerarci rinnovati di momento in mo mento; la nascita e la morte non delimitano queste palingenesi seriali, esclusa quella che corrisponde al pro gresso dei nostri corpi materiali attraverso la vita. Quando e comunque noi riusciamo a distogliere l'at tenzione del cervello dal termine 1 di questa strana successione seriale del tempo, il termine 2 che è in noi rimane libero di porsi in contatto con il suo cor rispondente termine 2 del tempo. Ora, questo termi 34 / II viaggio nel tempo ne 2, nell'estensione serializzata del tempo, è reale quan to il termine 1, o tempo dell'orologio, e non essendo limitato dalle barriere della nascita e della morte, ap partenenti esclusivamente al termine 1, è libero di pro tendersi indefinitamente nel passato o nel futuro. Poiché, nella maggior parte della gente, l'attenzio ne cerebrale raramente si attenua in misura notevole se non durante il sonno, quando è al minimo, abbia mo così la ragione per cui i sogni non di rado si avverano, del tutto o in parte. Per mostrare come si avverano alcuni sogni, aggiungerò che in questi ultimi due mesi ho ricevuto lettere da due uomini, a me sco nosciuti e sconosciuti l'uno all'altro, i quali avevano entrambi sognato, ricavandone vantaggi materiali, i no mi di cavalli destinati a vincere come outsiders corse avvenute giorni o settimane più tardi. La spiegazione non può essere un giudizio subconscio, perché almeno tre dei cavalli vincenti non erano mai comparsi nelle cronace sportive quando vennero sognati come trionfa tori. Uno dei sognatori aveva visto i cavalli con i ri spettivi nomi scritti sul corpo, come il nome d'una nave è dipinto a prua. È interessante abbandonare le moderne ricerche di un matematico dal pensiero originalissimo per rivolger ci alla tradizione dei selvaggi polinesiani, e scoprire che essi riconoscono l'attualità viva degli eventi futuri, al meno da molti secoli, probabilmente da più di un mil lennio. Simili convinzioni, benché sovraccariche di fron zoli rituali, si incontrano nelle dottrine buddiste e pre buddiste dell'India, del Tibet e della Cina. La filoso fia orientale include parecchie suddivisioni della nostra parola « mente »; e questo dimostra che l'idea della mente entro la mente non è una novità. Il Kahunaismo delle Hawaii rappresenta la mente umana (o spirito) come il prodotto dell'interazione di tre entità: Manihipili, l'entità che controlla l'attività subconscia; Uhane, l'entità che controlla la forza di vo La struttura del tempo / 35 lontà umana; e Aumakua, l'entità « uomo-dio » che rap presenta il ponte superconscio tra l'uomo e il suo Dio. Comparate questa concezione dell'Aumakua con « l'os servatore individuale supremo » di Dunne. Nella ter minologia teosofica, « siddhi » è un equivalente pros simo della stessa idea. Il libro estremamente interessante e illuminante di Max Freedom Long, Recupero dell'antica magia, descri ve (suffragandolo con una quantità impressionante di prove) come mediante l'esatta invocazione dell'Auma kua, nella magia kahunaista, il non materiale può ve nire reso materiale e attuale. Allo stesso modo, la Shakti Kundalini, il magico serpente di fuoco degli ini ziati indiani, può produrre poteri miracolosi inverten do la direzione del flusso (il flusso è una concezione del tempo). Confrontate i diagrammi del tempo seriale di Dunne e vi troverete indicate le posizioni dove, al l'intersezione dei piani d'estensione, passato e futuro si fondono con il presente. Quando l'osservatore serializ zato riesce ad acquisire coscienza di questi punti d'in tersezione, per lui il reale e l'irreale si scambiano di posto, perché, anziché vivere nel momento presente, egli vive temporaneamente nel passato o nel futuro. È necessario ricordare che il « non è » di oggi ge neralmente è P« è » di ieri o di domani: si accerta così che, vecchi o nuovi, orientali od occidentali, col ti o incolti, i vari sistemi che comportano il ricono scimento della permanenza dello spirito e dell'esten sione del tempo hanno una comune base di antica ve rifica sperimentale. 5. Il viaggio nel tempo e la sfera di cristallo La sfera di cristallo È probabilmente il più semplice di tutti i modi sistematici per ottenere informazioni dirette sulle vite anteriori, per coloro che desiderano acquisirne la co noscenza di prima mano, ma non vogliono adottare i metodi più lunghi che comportano la contemplazione. Una scuola di pensiero moderna, molto popolare, afferma che la sfera di cristallo o di vetro usata da un veggente costituisce semplicemente un comodo og getto di concentrazione per raggiungere un leggero sta to ipnotico o ipnoide. Se tale convinzione è esatta, de ve conseguirne che ogni oggetto piccolo e lucente, co me un bicchiere, o una vaschetta da pesci rossi riem pita d'acqua, deve essere efficace, per la concentrazio ne della vista, quanto un globo costoso intagliato in un grosso cristallo di quarzo trasparente. 38 / II viaggio nel tempo Non tutti saranno d'accordo su questo. Secondo la tradizione magica, nella quale di tanto in tanto riu sciamo a rintracciare un substrato di verità scientifica, la sostanza del cristallo puro rappresenta la forma infi ma di vita. Non solo influisce sottilmente sul posses sore: ma la persona che la maneggia esercita su di esso un'azione reciproca. Se possiamo credere a questa antica concezione alchemica, vi troveremo ragioni suf ficienti per preferire le sfere di quarzo puro alla for ma notevolmente adulterata che è il vetro commerciale. Nel contempo, non c'è dubbio che si possano ot tenere risultati simili a quelli conseguiti guardando in una sfera di cristallo anche senza usare il quarzo, ben ché forse questo richieda un maggiore impegno psichi co. I veggenti tibetani usano una pietra cristallina nera che si trova nei torrenti di montagna. Mentre se ne scruta la superficie, la si mantiene lucida spruzzandovi sopra acqua. In India, l'equivalente abituale del globo di cristallo è una piccola ciotola, o un piatto, o anche il cavo della mano, in cui si versa un po' d'inchiostro. Quando si usa una sfera di vetro o di cristallo au tentico, si può ottenere lo stesso effetto di lucentezza nera posandola su un cuscino di velluto nero; e molti veggenti sostengono che questo li aiuta notevolmente. Alcuni, inoltre, ritengono che la sfera reagisca assai meglio se, prima, la tengono nel cavo delle mani fino a quando si è riscaldata. L'uso della sfera di cristallo è un metodo ricono sciuto di guardare il futuro: ogni lettore lo conoscerà, anche perché è quello adottato più di frequente. Per tornare indietro nel tempo, il veggente deve invertire volutamente il processo, imprimendo uno slancio ini ziale a ritroso alla concentrazione del suo pensiero. La sfera di cristallo / 39 Guardando nel passato Guardate intensamente la sfera di cristallo. Raffi guratevi il tempo come una strada di ricordi viventi. Pensate che la strada proceda da voi al cuore della sfe ra. Quando vi concentrate, sentirete un legame sottile che incomincia a stabilirsi tra voi e la sfera. Il legame diventa una catena che, da una parte, si addentra sem pre più lontano nel cristallo, e dall'altra scende a pro fondità sempre più grandi nella vostra mente subcon scia. Questa sensazione, anziché essere un'impressione vaga, diventa sempre più imperiosamente reale. Ora la catena psichica che collega la sfera a voi è diventata infinita; e quietamente ma irresistibilmente incomincia a procedere a ritroso... a ieri... all'altro ieri... alla settimana scorsa... al mese scorso... allo scorso an no... alla prima infanzia, e poi ancora più indietro, nel grigiore di quando il tempo, per voi, non era an cora incominciato. Questo processo si adatterà ad una velocità propria. Non è possibile accelerarlo. Potrete dedicargli venti minuti o mezz'ora al primo tentativo, e ripetere l'eser cizio non più di una volta al giorno, fino a quando i risultati non appariranno evidenti. Spesso il primo fe nomeno superfisico che si presenta è un appannamento della superficie della sfera, una sottile foschia azzurra che può estendersi al di sopra del cristallo, aleggian do come una chiazza di nebbia. Quando la si vede, è solo questione di pazienza, prima che la nuvola davan ti al cristallo si schiuda o si disperda, lasciando posto a un'immagine. Se avete allenato a sufficienza la vostra mente, pre parandola al viaggio nel tempo, l'immagine mostrerà un evento del passato. Altrimenti, potrete ritrovarvi a osservare un evento del futuro, o magari un frammen to non molto importante di viaggio nello spazio, per esempio un amico che è uscito a far compere o per 40/1/ viaggio nel tempo un giro in macchina. Ormai dovrebbe essere superfluo ricordarvi l'intimo legame fra il tempo e lo spazio qua li dimensioni correlative di un unico continuum suprafisico, in modo che ogni incapacità, da parte vostra, di esercitare il controllo su uno di essi può portare ri sultati nei tempi superiori (suprafisici) dell'altro. C'è un modo molto diverso, e assai più sorprenden te, in cui un veggente può risentire l'influenza del cristallo. Avviene di rado, e solo dopo una pratica lun ga e paziente; ma i risultati sono così decisivi, quan do si presentano, che è necessario accennarvi. È il fe nomeno mistico della sfera che assorbe il veggente. La sfera sembra ingrandire e avvicinarsi, fino a quando il veggente si trova racchiuso nel suo interno. Il punto culminante dell'esperienza è sempre improv viso, e la durata totale può essere brevissima. Finché dura, il percipiente non si limita a vedere un evento passato in miniatura sulla superficie del cristallo, ma diviene una sola cosa con esso. La fusione con la sfe ra può venire realizzata con maggiore certezza se si integra la contemplazione del cristallo con altri eserci zi di concentrazione: più avanti ne descriveremo alcuni. Fusione e magia del fuoco Nel suo libro Recupero dell'antica magia, Max Long include la descrizione di un mangiatore di fuoco che si esibiva in un luna-park americano. I « trucchi » che quell'uomo eseguiva con il fuoco (tra l'altro si caccia va in gola, per parecchi secondi, la fiamma di una tor cia ad acetilene da stagnino) non erano affatto trucchi, ma autentiche operazioni magiche. L'uomo le aveva im parate durante l'infanzia da un indiano che l'aveva pre so come aiutante e aveva provveduto alla sua inizia zione. Invitato a descrivere in che modo aveva imparato, il mangiatore di fuoco raccontò che, per ore ed ore, La sfera di cristallo / 41 il suo maestro gli faceva fissare la fiamma d'una sacra lampada a burro. Finalmente, un giorno, una minusco la fiamma scaturì e lo avviluppò. Allora egli divenne, misticamente, una sola cosa con il fuoco, e passò sotto la sua protezione. Tutti i veggenti diligenti e seri sono sull'orlo di simili prodigi. 6. II fattore ipnotico nella concentrazione La similarità fra la concentrazione dello sguardo su una sfera di vetro o di cristallo e il fissare un punto di concentrazione ipnotico è troppo grande perché pos siamo trascurarla. Chiunque conosca le pratiche ipno tiche perverrà presto alla conclusione che anche la con templazione della sfera deve avere un suo fattore ipno tico. Per molti, la prima reazione a questo pensiero, probabilmente, sarà la tendenza a screditare le visioni viste con l'aiuto d'un cristallo. Ma sarebbe un errore. Gli stati ipnotici e ipnoidi sono stati di coscienza intensificata, non ridotta. Vi sono innumerevoli prove di questa verità. Una persona ipnotizzata ha una me moria assai migliore di quella che ha nello stato nor male. Può vedere, udire, sentire gli odori e i sapori in modo di gran lunga più acuto di quanto avvenga in altre occasioni. Inoltre, l'ipnosi fa apparire poteri 44/7/ viaggio nel tempo speciali che non hanno paragoni in ciò che si può os servare al di fuori dell'ipnosi. Individuare tra sei bicchieri d'acqua quello che è stato indicato semplicemente segnalandolo a dito men tre il soggetto ipnotico era fuori dalla stanza non è un risultato infrequente: ma quanti di noi saprebbero farlo senza l'aiuto dell'ipnotismo? Ecco un altro esecri pio di intensificato acume mentale: molte persone ipno tizzate riescono a leggere esattamente i valori delle car te da gioco guardandole coperte. La coscienza dello stato d'ipnosi è indubbiamente diversa dalla coscienza normale; e questa alterazione è provata dal fatto che la cessazione dell'ipnosi cancella il ricordo di quanto è avvenuto durante l'ipnosi stes sa. Ma la memoria, intesa nel senso abituale, e il potere mentale sono due cose molto diverse. La misura di tale diversità apparirà evidente a chiunque prenda in considerazione la cosa. Per esempio, avete riconosciuto consciamente e no minato a voi stessi le singole lettere delle parole che avete appena letto? Quando, da bambini, stavamo im parando a leggere, lo facevamo tutti. Più tardi abbia mo superato la fase del compitare. Solo dopo che era venuta meno la necessità dell'attenzione conscia rivolta alle singole lettere c'è stata la vera assimilazione del l'arte di leggere. Lo stesso vale all'acquisizione di tutte le forme di abilità mentale e fisica, sebbene certe attitudini, corno imparare a suonare gli strumenti musicali, costituisca no una dimostrazione più sorprendente delle altre. Sco priamo sempre che la vera abilità sopravviene solo con il ritiro dell'attenzione conscia dai dettagli incidentali. L'energia, cosi ritratta, si lega esclusivamente alla co scienza di un termine superiore. Noi sappiamo che è esattamente questo termine su periore della coscienza che intendiamo raggiungere cor l'aiuto dei nostri esercizi psichici. Ne consegue che. Il fattore ipnotico / 45 se c'è un fattore ipnotico nella contemplazione della sfera di cristallo o in qualunque altro dei nostri me todi, è utile dal punto di vista del viaggio nel tempo. Supponiamo di seguire questa linea di pensiero fino alla sua conclusione logica: potremmo allora ritrovarci a chiederci: « Perché non affrettare ancora le cose ser vendoci di un esperto ipnotista? ». La trance ipnotica totale dovrebbe offrire un mezzo eccezionalmente facile per raggiungere uno stato in cui si rivela la nostra esperienza prenatale, anziché dover cercare le informazioni mediante una tecnica re lativamente lunga e difficile di rieducazione psichica. Qualunque cosa ne pensi l'aspirante ai viaggi nel tempo, dal punto di vista dell'ipnotista la proposta ha diversi potenziali punti deboli. I risultati ottenuti così sarebbero il prodotto della suggestione d'una seconda persona, e sarebbe impossibile scoprire la misura in cui operava l'elemento di suggestione estranea. Nell'ipnosi, la suggestione che il soggetto si porrà in contatto con un periodo di tempo antecedente, im partita unitamente alla suggestione postipnotica di ricor dare l'esperienza al risveglio, porta regolarmente a rive lazioni tanto drammatiche quanto, per loro stessa natu ra, non verificabili. Talvolta, tuttavia, l'esperimento porta alla verità, soprattutto se segue un sufficiente interval lo di esame dei sogni e di contemplazione passiva, per avviare indipendentemente la mente del percipiente sul la strada richiesta. Per un ipnotista, il modo migliore per inaugurare un esperimento di viaggio nel tempo in un soggetto interessato consiste nel cominciare prendendo parte a una discussione e a un esame dei sogni raccolti. Quin di, si permette al percipiente di passare alla contem plazione passiva degli stati d'animo del sogno. Solo al lora, si sovrappone un leggero sonno ipnotico indotto mediante « passi » contattuali, oppure mediante uno qualunque dei metodi riconosciuti per comunicare il 46 / II viaggio nel tempo magnetismo animale. Non si deve impartire alcuna sug gestione verbale, e non appena l'ipnosi — o la sonno lenza ipnoide — è stata indotta, il percipiente deve ve nire lasciato in pace, fino a quando avviene natural mente il risveglio. Permane la possibilità che parte del materiale sto rico relativo alle esistenze passate del soggetto sia stato comunicato dalla mente dell'ipnotista, a sua insaputa e involontariamente. La stessa obiezione, in una certa misura, deve essere ritenuta valida quando un indaga tore impaziente cerca l'aiuto di un medium o di un sensitivo per ottenere di seconda mano le informazio ni prenatali desiderate. Sebbene vi sia ampia evidenza che un buon sensitivo può spesso stabilire un saldo contatto con la mente subconscia dell'interrogante, non è possibile stabilire fino a quando permanga efficace il contatto nel passato pre-incarnazione. Nessuno può avere assistito a una dimostrazione pubblica di medianità (tanto meno ad una privata) sen za rendersi conto che, regolarmente, il sensitivo entra in possesso di informazioni tratte dalla memoria sub conscia di un cliente, e spesso sepolte così profonda mente da essere diventate irraggiungibili altrimenti. « Controlli •», esorterà il medium con assoluta con vinzione. « E vedrà che è così ». E infatti si scopre che le cose stanno così. Quando avviene una cosa del genere, solitamente il medium sostiene di aver ricevuto le informazioni tra mite uno spirito-guida, una spiegazione che appare tan to più interessante in quanto tali guide sono state va riamente identificate con gli Uhane del Kahunaismo e con le monadi del dottor William McDougall. L'ac cettazione della realtà dell'intervento degli spiriti-guida, quindi, non contraddice ma anzi sottolinea la possibi lità che la medianità possa aiutare nelle indagini sulle precedenti incarnazioni. L'aiuto che il mondo degli spiriti può o vuole con Il fattore ipnotico / 47 cedere non elimina tuttavia l'obiezione al ricorso al medium, che è già stata avanzata a proposito del ri corso all'ipnotista. In entrambi i casi, i risultati pos sono essere viziati da materiale aggiunto involontaria mente e proveniente dalle idee subconsce del sensitivo. Per riassumere, molti di coloro che intraprendono una seria indagine per scoprire che cosa sono stati e come hanno agito nella precedente esistenza, ben pre sto si accorgono che la ricerca diviene così affascinante e nel contempo così frustrante, da dar loro la tenta zione di cercare qualche mezzo per affrettare i risul tati. Sebbene vi siano diversi mezzi di questo tipo, quelli che richiedono il ricorso all'aiuto d'una secon da persona presentano lo svantaggio che, usandoli, c'è la possibilità di attingere all'esperienza passata del col laboratore anziché alla propria, o in aggiunta alla propria. Date le circostanze, la prudenza consiglia di non aver fretta e di compiere da soli il viaggio nel tempo. 7. Concentrazione psichica e contemplazione Ognuno dei metodi già esposti, che consentono al lo studioso dei viaggi nel tempo di pervenire senza aiuti al di sotto della superficie della normale coscienza temporale, ha un suo posto onorato in un sistema ri conosciuto di disciplina psichica; e da questo momen to presumerò che almeno alcuni degli esercizi preceden ti siano stati studiati e messi in pratica. Altrimenti, prima di procedere sarà opportuno rivolgervi un av vertimento. Se non avete ancora provato i modi più facili per distogliere l'attenzione dal momento presente e per la sciare cosi il vostro spirito libero di tornare indietro sulla strada del tempo, difficilmente sarete pronti per gli esercizi psichici assai più drastici che sto per esporvi. Non stabilisco regole inflessibili al riguardo, poiché sono convinto che tali regole ognuno debba farsele da sé. Molti dei mali del mondo sono causati certamente 50 / Il viaggio nel tempo dall'abitudine inveterata dell'uomo, il quale afferma di sapere tutto ciò che gli altri (ma non lui) devono o non devono fare. Supponiamo che siate decisi ad abbreviare i vostri preparativi per i viaggi nel tempo: spetta a voi deci dere la rapidità con cui intendete procedere. Quelli che incominciano senza un'adeguata preparazione relativa ai metodi avanzati da loro seguiti, commetteranno l'erro re di correre precipitosamente là dove gli angeli proce dono lentamente: ma se credete di riuscire a farcela, la decisione spetta a voi. Gli avvertimenti necessari ve li ho dati. Gli esercizi che esporrò ora hanno rutti lo scopo di accelerare il più possibile l'avvicinamento alla posizio ne in cui i piani superiori del tempo e dello spazio si intersecano, offrendo un terreno d'incontro alla real tà e all'irrealtà (nel loro senso immediato). Come Mosè dall'alto della collina vide la Terra Promessa, anche noi, quando arriviamo a questi particolari punti misti ci, abbiamo almeno una visione di quell'inesprimibile « porsi in essere » che trascende ogni conoscenza as sorbibile dal meccanismo di registrazione fisica del cer vello umano. Per riuscirvi, dobbiamo deliberatamente ritirare dal cervello tutti i fatti che attirano l'attenzione: non so lo quelli dovuti agli oggetti esterni ma anche quelli che derivano dal normale gioco introspettivo del pen siero. Il primo passo, in questa direzione, è paradossale: imparare a formare l'immagine mentale di un oggetto di contemplazione, in modo cosi vivido che l'oggetto possa venire « visto » ad occhi chiusi. Quasi tutti gli oggetti sono adatti; ma quello più usato allo scopo, in Oriente, è un albero, una pianta o un arbusto. Il loto sacro è probabilmente l'oggetto usato più di frequente per la contemplazione; ma poiché da noi in Occidente non è molto comune, andrà benissimo un albero. Per Concentrazione e contemplazione / 51 la prima parte dell'esercizio, sono consigliabili l'aria aperta e la luce del sole. Scegliete un alberello, situato in modo che voi pos siate sedervi di fronte, in una posizione fissa che ne permette una visione ininterrotta. Posate le mani sulle ginocchia, con il dorso rivolto in alto. Guardate atten tamente l'albero. Notate minuziosamente la sua forma, contando e mandando a memoria il numero e le di mensioni, prima dei rami più grandi, poi di quelli più piccoli. Se l'albero ha le foglie, fate lo stesso, per quan to è possibile, anche per i ciuffi di foglie. Osservatene la colorazione e il modo in cui questa cambia quando le fronde ondeggiano al vento. Immaginate di dipin gere il quadro nell'occhio della mente, come un artista lo dipingerebbe sulla tela. Dopo cinque minuti, chiudete gli occhi e, dirigen do l'attenzione attraverso le palpebre chiuse, cercate di « vedere » l'albero nella vostra mente. Comparate que sto albero, visto mediante un atto di memoria, con quello vero che avete davanti. Probabilmente, vi sa ranno molte differenze tra la vividezza dell'immagine soggettiva da voi evocata nel pensiero e quella della vera e propria immagine fisica dell'albero, impressa sul la retina del vostro occhio nell'atto di vedere l'originale. Riprendete ad esaminare l'albero, questa volta per dieci minuti, prima di chiudere di nuovo gli occhi, e sforzatevi di evocare nella mente una copia mentale, il più possibile reale e chiara. Questo alternarsi dell'os servazione dell'oggetto della contemplazione e del ten tativo di ricrearlo mentalmente ad occhi chiusi deve ve nire ripetuto continuamente, magari per settimane o mesi, fino a quando riuscirete a « vedere » l'albero in modo egualmente nitido con gli occhi chiusi e gli oc chi aperti. Da questo momento, l'esperimento psichico con tinua al chiuso, in una stanza buia, o con gli occhi chiusi o bendati. 52 / II viaggio nel tempo Se l'immagine soggettiva che avete fissato nella vo stra mente è quella dell'albero con le foglie, immagi nate che queste cadano tutte, lasciando i rami nudi. Quindi immaginate che i rami si raggrinziscano e si contraggano, fino a sparire, lasciando soltanto il tronco. Ora il tronco dell'albero rimpicciolisce: il diame tro si restringe fino allo spessore di un capello. E sva nisce completamente, lasciando soltanto il terreno su cui cresceva. Infine, si deve far scomparire anche il terreno, in modo che non resti altro che il vuoto. A questo punto, voi diventate parte del vuoto, ed è come se cessaste di esistere. Il vuoto vi ha inghiottiti, e voi passate in un sonno simile a una trance. Questa contemplazione dell'albero che svanisce è stata scelta come il primo esercizio avanzato di concen trazione, perché è ben nota agli studenti della tradizio ne occulta, ed è giustamente famoso come metodo per avvicinarsi agli stati psichici che trascendono lo spazio e il tempo normali. La variante che segue è stata idea ta con un riferimento più diretto ai termini superiori del viaggio nel tempo. È una contemplazione che può venire praticata al chiuso dall'inizio alla fine, sebbene si debba ricordare l'importanza di eseguire tutti gli eser cizi avanzati di concentrazione psichica soltanto in luo ghi dove non manchi l'aria pura, e preferibilmente do po un periodo iniziale di respirazione profonda. La contemplazione dell'orologio che svanisce Scegliete un quadrante d'orologio. Mettetevi in mo do da poterlo guardare ininterrottamente, standovene tranquilli e in silenzio. Notate la grandezza del qua drante, la forma dei numeri e delle lancette. Cercate anche i dettagli minori, come la marca e gli ornati. Concentratevi e costruite un'immagine soggettiva del Concentrazione e contemplazione / 53 quadrante, nella vostra mente. Dopo cinque minuti chiu dete gli occhi e sforzatevi di ricordarlo esattamente co me se lo vedeste. Come con l'esercizio dell'albero che svanisce, con quello dell'orologio imparate innanzi tutto a vedere il quadrante con estrema vividezza e chiarezza, ad occhi chiusi, poi a eliminare pezzo per pezzo la sua imma gine mentale. È inutile incominciare l'eliminazione dei dettagli fino a quando il quadrante che vedete sogget tivamente ad occhi chiusi non corrisponde a quello che vedete davanti a voi ad occhi aperti. Quando siete arrivati a questo punto, e non prima, dovete immaginare che sia scomparsa la lancetta dei minuti, in modo che l'immagine mentale dell'orologio, evocata in una stanza buia, appaia inequivocabilmente con una lancetta sola. Poi procedete a far scomparire la lancetta delle ore. Quindi immaginate la sparizione degli ornati e del la marca, fino a quando l'assenza diventa una realtà mentale e di fronte a voi rimangono solo il quadran te e i numeri. A partire da questo punto eliminate i numeri, e intanto dite a voi stessi: « Sto eliminando il tempo con il pensiero ». Ora il quadrante è vuoto. Eliminate anche il quadrante, dicendo a voi stessi: « Il tempo scorre a ritroso ». Mentre fate questo, ve dete il quadrante che rimpicciolisce, fino a ridursi a un semplice punto. Poi svanisce. Non rimane altro che il supporto dell'orologio. Quando lo eliminate con il pensiero, togliete di mezzo l'ultimo legame con il tempo. Quando è sparito com pletamente, porta con sé la vostra personalità oggettiva. È rimasto soltanto il vuoto che ha inghiottito la vostra individualità separata. Con l'inizio della trance che accompagna l'ultima 54 / // viaggio nel tempo fase di questa contemplazione, voi passate, insieme al tempo, nel periodo in cui può portarvi. Non crediate che un esercizio come questo possa venire assimilato rapidamente. Nessuno può dire quan to impiegherà una data persona a diventare esperta. Certi studenti ottengono risultati con poche settimane di pratica diligente. Alcuni non riescono mai, e la per centuale di quelli che ci arrivano rapidamente è mi nima. L'uomo che era diventato un mago del fuoco, e del quale abbiamo già parlato, aveva acquisito il suo potere mediante un simile metodo di concentrazione psi chica, sebbene fosse stata adattata per una finalità di versa. Per mesi e mesi era rimasto seduto davanti a una lampada sacra fino a che, quando meno se l'aspet tava, la fiamma s'era espansa all'improvviso e l'aveva avviluppato, facendo di lui una cosa sola con il fuoco. Anche cosi, possono riuscire in questo modo soltanto coloro che hanno la pazienza e la decisione necessarie. Un esercizio di tipo molto diverso, sebbene con duca lo studente lungo la stessa strada del viaggio nel tempo, è conosciuto nella filosofia mistica giapponese come koan, o domanda senza risposta. Un koan ha il vantaggio di poter venire portato nella mente come una compagnia permanente, e di venire contemplato, come e quando si offre la possibilità, giorno per gior no o mese per mese. Sebbene la contemplazione piena possa procedere soltanto in circostanze di pace e di tranquillità, niente impedisce una continuazione parzia le dell'esercizio anche durante il tragitto per andare e tornare dal lavoro, o mentre si consuma un pasto da soli in un ristorante o in una tavola calda. Un koan del viaggio nel tempo Ho constatato che il seguente koan è particolar mente adatto come esercizio aggiuntivo per gli esperi menti psichici di questo tipo: Concentrazione e contemplazione / 55 Qual è la grandezza di meno uno? È chiaro che non è possibile rispondere alla do manda in termini fisici, poiché « meno uno » rende il significato di uno meno di niente. Altrettanto chiara mente, una formulazione matematica non va bene, per la semplice ragione che non è quel che occorre. A modo suo, l'individuo che intraprende la soluzione del koan deve arrivare suprafisicamente a una realizzazio ne dell'esistenza nella non-esistenza, poiché è di que sto che si tratta. Tentare di condurre il solutore del koan anche per una breve distanza lungo la via che deve percorrere significa tentare l'impossibile, perché la soluzione di un koan, per ogni persona, deve essere necessariamente un contatto del tutto soggettivo con la supercoscienza, che assume non già forma di parole, bensì quella d'uno stato della mente. Tuttavia, per coloro che non sono abituati a que sto tipo di deliberazione, si può dire che vi si può arrivare in un modo come il seguente: Pensate a una semplice figura geometrica: un qua drato, un cubo, un cerchio. Ma questo è « qualcosa ». L'idea che cerchiamo di catturare è meno di qualcosa, quando si deve immaginare la figura che rimpicciolisce. Qui subentra il fattore tempo. Continuate a rimpicciolire la figura fino a quando diventa nulla, pur conservando la sua essenza di « so stanza » metafisica, cioè la sua identità di figura geo metrica. Ma questa entità senza dimensioni non è an cora meno di niente. Abbiamo compiuto soltanto lo stadio preliminare del nostro koan; ma poiché nessu no può accompagnarvi oltre dovete continuare senza aiuto, seguendo l'idea fino a quando diventa meno se stessa, senza perdere la sua identità o la sua attualità. In questo modo vi avvicinate non soltanto a « meno spazio », ma anche a « meno tempo ». 56 / II viaggio nel tempo Riesaminate mentalmente il problema, di continuo. All'inizio, con ogni probabilità, vi troverete bloccati da un complesso d'impossibilità, imposto quale risultato di un'educazione utilitaria e delle abitudini mentali. Questo rifiuto complessato di ogni idea che non si inquadra nei concetti meccanici della scienza sperimen tale deve venire cancellato. « Sfondarlo » non fa parte della finalità del koan. State certi che, se seguite la vostra contemplazione fino al punto giusto, arriverete a « meno uno » esistente quale realtà: un positivo che pulsa nel negativo. Quando lo si trova, non è nel tempo né nello spa zio. Quando vi avvicinate alla realizzazione, sarete av viati su quella strada sempre meno sconosciuta, dove tutto il tempo è « presente », e si trovano le risposte agli interrogativi trascendenti. Avrete acquisito la vi sione dello spazio-tempo assoluto che rende accessibili il passato e il futuro. La contemplazione intensiva del koan, come gli esercizi psichici indicati in precedenza, può portare a condizioni simili alla trance, che comportano la fusio ne dell'individuo con l'infinito e la perdita tempora nea dell'identità personale. Soltanto in questo modo è possibile varcare direttamente e completamente la bar riera del tempo immediato. Elevazione del centro della coscienza Un metodo molto interessante per indurre una leg gera trance, spesso accompagnata da una considerevole capacità di uscire dai limiti ordinari dello spazio e del tempo, consiste nell'elevare il centro della coscienza. In alcuni, gli effetti vengono indotti così facilmente e rapidamente che l'esperimento deve essere tentato solo quando c'è un robusto stato generale di salute, e tutte le altre condizioni, esteriori ed interiori, sono favore Concentrazione e contemplazione / 57 voli. Coloro che hanno i nervi fragili troveranno l'espe rienza alquanto sconvolgente. C'è una dottrina orientale che pone la sede dell'ani ma dell'uomo nella parte superiore del cervello. Secon do questa credenza, alla morte l'anima fuoriesce attra verso la sommità del cranio. I lama del Tibet recitano davanti ai moribondi preghiere contenenti « parole del potere » che a quanto si ritiene affrettano l'ascesa del lo spirito liberato. La cosa più interessante, dal nostro punto di vista, è che sottolinea il legame tra l'anima umana e la sommità del cervello. Ecco un esercizio basato sull'interrelazione fra il corpo fisico dell'uomo e l'anima immortale. È sempli cissimo, e spesso produce una visione del viaggio nel tempo straordinariamente rapida e decisiva. Scegliete una stanza buia e tranquilla, dove non verrete disturbati. Sdraiatevi supini, con le mani lun go i fianchi, e restate inerti. Potete eseguire questo eser cizio quando siete a letto, la notte. Chiudete gli occhi. Pensate a voi stessi come una realtà spirituale e non soltanto corporea. Pensate all'ego che è il vostro io spirituale, concentrato nella parte del cervello situato dietro gli occhi. Ora dovete fare in mo do che il vostro spirito si innalzi lentamente, avvici nandosi alla sommità della testa. Se ritenete di aver bisogno di aiuto, potete preme re fermamente il dito medio d'una mano sulla sommità della testa. Nel contempo, « pensate in direzione del punto di pressione ». Non appena avrete concentrato tutto il vostro pensiero verso la posizione più elevata possibile nel cervello, mettete di nuovo la mano lungo il fianco. Presto incomincerete a scivolare nel vuoto dell'ir realtà. A partire da questo momento, potrete viaggiare in qualunque piano possano portarvi i precedenti eser cizi di orientamento nel tempo. Probabilmente riconoscerete — e non per la prima 58 / II viaggio nel tempo volta — un fattore ipnotico in questa tecnica. Altrove ho descritto un test per la suscettibilità ipnotica che somiglia nettamente a questo metodo per l'autoindu zione rapida della trance. Ciò non toglie nulla all'ef ficacia dell'esercizio, ma ancora una volta dimostra l'esi stenza di un legame tra lo stato ipnotico e la riuscita delle incursioni in quei termini superiori dello spazio e del tempo che sfuggono alla cognizione normale. Contemplazione cogitativa Il seguente metodo introspettivo per pervenire alla conoscenza superfisica affascinerà gli studenti convinti che il pensiero puro, quando viene elevato a una po tenza sufficientemente elevata, può superare tutte le barriere. Deve incominciare con uno sforzo d'induzio ne, come quello che accompagna la raccolta e l'esame sistematico dei sogni e delle loro atmosfere predomi nanti. Dopo aver avviato in tal modo i pensieri nella di rezione voluta, sedetevi e posate le mani sulle ginoc chia, con il dorso verso l'alto. Potete chiudere gli oc chi, oppure tenerli aperti: ma se sono aperti, davanti al campo di visione non deve esserci altro che il cie lo, un muto nudo, o qualche altra cosa che non pre senti interesse né motivo di distrazione. Lasciate che, dalle atmosfere dei sogni già presen ti nella vostra mente, si formi una concatenazione di pensieri, che susciteranno le proprie libere concatena zioni di corrispondenti immagini mentali. Via via che nasce ogni concatenazione di pensieri, osservatela spassionatamente. A poco a poco gli aggregati di idee assumeranno una direzione precisa. La riuscita dipende interamente dalla misura in cui si mantiene il distacco mentale. Può darsi che l'esercizio debba ve nire compiuto parecchie volte, prima che si possa per Concentrazione e contemplazione / 59 cepire la sua tendenza direzionale; ma quando si è arrivati a questo, porta con sé una comprensione della vostra vita incarnata precedente che acquisisce una con vinzione irresistibile, fino ad assumere la misura della realtà. Il ricordo delle esistenze precedenti, raggiunto in questo modo, non comporta il distacco dall'identità personale, né il passaggio ad una trance completa o parziale. E neppure, anche nelle condizioni più favore voli, possiede quella qualità di chiarezza attuale che permane dopo una transizione, per quanto breve, dal presente al tempo assoluto. Tuttavia può avere un va lore di convinzione poco meno forte di quello del l'esperienza immediata. 8. La realtà prenatale e la fantasticheria Ora siamo in possesso dei mezzi per passare in quel termine di tempo che viene solitamente chiamato « pas sato ». Quando vi arriva, ognuno di noi trova sorpre se e rivelazioni. Di che genere? Che cosa possiamo aspettarci di trovare? È una domanda la cui risposta non può venire im maginata in anticipo. Alcuni ricercatori riacquistano la memoria più dettagliata, fino al particolare apparente mente più trascurabile, di una intera esistenza vissuta prima dell'attuale. Alcuni riacquisiscono almeno una parte dei fatti di più d'una esistenza precedente. Altri conseguono solo una comprensione frammentaria e par ziale dell'esperienza anteriore, vista come tra masse di 62 / II viaggio nel tempo vapori ondeggianti. Per altri sperimentatori, il risulta to di tutti i tentativi non apporta altra luce che una coscienza ribollente di rudimentali idee astratte, fram mista a fatti fluttuanti e inafferrabili. Quest'ultima esperienza può essere spiegata in due modi: o la precedente incarnazione è avvenuta in un periodo di tempo così lontano da renderne il signifi cato sconcertante per una mente sintonizzata sulle mo derne condizioni di vita, oppure tale incarnazione non è stata su questa terra, ma su un altro pianeta di que sto o di un altro sistema solare. Si può cercare una guida, a questo proposito, nel la qualità della reazione emotiva dominante che ha ac compagnato l'esperienza del viaggio nel tempo. Le for ti reazioni fisiche sono probabilmente tracce di una in carnazione come pitecantropo o uomo di Neanderthal, che magari risale a un quarto di milioni di anni fa. L'esperimento deve essere ripetuto dopo un convenien te intervallo, accompagnato da un impulso direzionale limitato nel tempo, quando vi sono buone speranze di ottenere un risultato più comprensibile incluso nel pe riodo della storia documentata. Il contatto con una incarnazione avvenuta presumi bilmente su qualche altro mondo può essere accompa gnato dalla ricezione di idee vaghe di grande pace e bellezza, sebbene le idee siano tanto strane da non ri sultare pienamente comprensibili per un cervello terre stre. Oppure può darsi che tali contatti, elusivi ma bel lissimi, si colleghino a incarnazioni destinate ad avve nire nel prossimo futuro, quando il progresso sarà tale da superare i limiti cui il cervello può reagire chiara mente. In un certo senso, quest'ultimo risultato di un viag gio nel tempo dovrebbe essere considerato un insuc cesso parziale, dato che i nostri sforzi sono stati ri volti solo verso il contatto con il passato. Eppure, come i sogni, pui seguendo solitamente una direzione La realtà prenatale / 63 a ritroso nel tempo qualche volta possono spingersi oltre il presente e mostrare così un contenuto profe tico, è possibile che lo stesso avvenga negli stati di viaggio nel tempo. A proposito dei tipi vividamente dettagliati del l'esperienza di incarnazioni precedenti, bisogna dire chia ramente che sono di solito rozzi dal punto di vista della civiltà moderna. Spesso li giudichiamo sconvol genti o addirittura macabri, talvolta crudi e tragici. Qualche volta sono anche peggio, proprio per l'assen za di ciò che viene comunemente chiamato « tragedia ». Una incarnazione sprecata Un esempio del genere mi fu dato da un poveruo mo che aveva vissuto tutta una vita di sforzi costanti e pazienti contro difficoltà insuperabili che lo perse guitavano con tale implacabilità da dare una netta sen sazione di un'autentica ostilità del fato. Quest'uomo si mise in contatto con se stesso, come un orgoglioso agri coltore medievale, dalle abitudini personali grossolane, dedito agli stravizi e tuttavia fierissimo di « non es sere mai stato ammalato in vita sua ». Con la corru zione, era entrato nelle grazie delle autorità locali, e aveva migliorato la propria posizione. Sua moglie era morta, consumata dalle fatiche e dai maltrattamenti; i figli lavoravano come schiavi nella fattoria. Era temu to e odiato da tutti, e se ne rallegrava perché lo con siderava un riconoscimento del suo potere. Nel periodo della sua vita con cui il soggetto era entrato in con tatto, quell'individuo spregevole aveva più di settan tanni, si godeva la vita e si rendeva più insopportabile che mai. L'uomo che mi comunicò l'esperienza di questa in carnazione precedente lo fece mostrando il più grande sollievo. E terminò dicendo: « Sino ad ora non sapevo di avere tanto bisogno d'una lezione ». E aggiunse che 64 / // viaggio nel tempo niente avrebbe potuto indurlo a ritornare alla prece dente incarnazione, così prospera dal punto di vista ma teriale. Mentre diceva questo, sapeva che il suo futuro prometteva altri guai come quelli che aveva subito ne gli anni recenti della sua esistenza attuale. In altre pa role, dimostrava di essere pronto a imparare. Un noto scrittore e conferenziere nel campo delle indagini psichiche, Shaw Desmond, aveva un ricordo chiaro e dettagliato di un'esistenza precedente come gla diatore romano, terminata in modo violento: era stato fatto letteralmente a pezzi. Desmond sfruttò questo te ma in uno dei suoi libri. Inoltre, ricordava episodi frammentari di un'altra incarnazione come vichingo. I suoi ricordi di gladiatore sono tipici delle esperienze barbare che tutti noi dobbiamo essere preparati a rivi vere quando ritorniamo deliberatamente agli atroci « bei tempi andati ». Comparate tutto questo con il ricordo del profes sor Gustave Geley, il quale prima della sua ultima in carnazione terrestre rammentava di essere esistito in un mondo di spiriti gentili. Qui il ricordo non compren deva nulla di spaventoso: ma evidentemente era una visione delle condizioni di un pianeta assai più avan zato, non della nostra terra, faticosamente impegnata sulla via dell'evoluzione morale e spirituale. Tutti noi aspiriamo a crescere nella grazia, a mi gliorarci spiritualmente, a comportarci bene. Il guaio è che vorremmo riuscirci senza sforzo. Ma, sia che ci av viamo verso la serenità per la via pù breve o per quel la più lunga, speriamo e crediamo di lasciare il peggio per il meglio. Se questo è vero, dobbiamo aspettarci di restare sconvolti dalle vite che ci siamo lasciati alle spalle. In un certo senso, dobbiamo addirittura augurarci che sia cosi. Qualunque cosa è meglio che ritornare sui nostri passi nel tempo per trovare un'intera esistenza spreca ta sotto tutti i punti di vista. Nessuna tragedia, per quanto violenta, può essere altrettanto crudele. 9. Sistematizzazione dei nostri sforzi Ritorniamo ora ai metodi e agli esercizi per lo svi luppo dei viaggi nel tempo, e raggruppiamoli in modo che fungano da guida nella nostra avanzata. Abbiamo dunque bisogno di un grosso taccuino o di un brogliaccio. Se si preferisce un blocco, i fogli de vono venire numerati e scrupolosamente reinseriti non appena sono stati riempiti. Un brogliaccio o un taccui no presenta un vantaggio: si possono scrivere le do mande sulle pagine di sinistra e le risposte sulle pa gine di destra, di fronte: è l'ordinamento più pratico per la consultazione. C'è una domanda preliminare e quattordici doman de principali che lo studente dei viaggi nel tempo deve rivolgere a se stesso dandosi le risposte per iscritto. Leggerle e rispondere mentalmente non ha lo stesso ef fetto vitale per il chiarimento del pensiero e l'eleva 66 / II viaggio nel tempo zione delle idee subconsce al livello conscio. La do manda preliminare deve aprire la prima pagina a sini stra del brogliaccio o il primo foglio del blocco. Eccola: Viaggio nel tempo Qual è la mia ragione? Fino a quando non lo saprete, non potete neppure sapere dove vi condurranno probabilmente i vostri sfor zi. La vostra reazione fondamentale all'intera questione è semplicemente la curiosità umana? In questo caso, scrivetelo. Non è affatto un motivo criticabile per in cominciare, purché non continui a rimanere l'unico. Molte delle cose migliori del mondo hanno avuto come impulso iniziale null'altro che la curiosità. Ma se, per il momento, questa è la vostra unica ragione, o la prin cipale, dovete esserne consapevoli, e non ingannare voi stessi. Se aspirate a viaggiare nel tempo per il gusto di poterne parlare ai vostri amici, è una ragione piutto sto misera per la seria avventura psichica che state per intraprendere. Ancora una volta, siate onesti con voi stessi. Come la curiosità, anche questo è il tipo di mo tivazione iniziale da cui spesso ne derivano altre as sai migliori. Affrontate il tentativo di viaggiare nel tempo con lo stesso spirito con cui avete letto Dracula o siete andati al Grand Guignol, per il gusto del brivido? Fuori la verità, se è la verità: ma, in tal caso, rinunciate subito al tentativo. Il viaggio nel tempo è ben altro che un modo per provare emozioni violente. Vi abbia mo già avvertito di non praticare gli esercizi in uno stato di paura e d'apprensione, ed ecco un altro am monimento. Lo fate per uno spirito di divertita incredulità? Vi siete detti: « Naturalmente so che non è vero, ma vo glio provare, per poter dire che non serve a niente? ». Se intraprendete gli esercizi con questa mentalità, non è probabile che portino risultati positivi. Ma, se li por Sistematizzazione degli sforzi / 67 tano, la transizione dall'incredulità tende ad essere piut tosto sconvolgente per il sistema nervoso. Uno spiriti sta è capace di assistere impassibile a una materializ zazione completa, mentre la vista dello spettro materia lizzato nel modo più imperfetto farà venire le convul sioni a un materialista. Le esperienze che si incontra no nei viaggi nel tempo appaiono non meno strane agli impreparati. Con ogni probabilità, una forte percentuale di co loro che decidono di apprendere il viaggio nel tempo ha una motivazione ben più elevata delle precedenti. Costoro accettano la prova dell'incarnazione preceden te — e l'accettano a ragione — come la prova impli cita della continuazione dello spirito che è l'immorta lità. Se appartenete alla schiera di questi ricercatori se ri, non solo la purezza della vostra motivazione vi pro teggerà dai fenomeni fantastici e inutili, ma abbrevierà notevolmente il periodo di pratica prima che la con centrazione porti al contatto con il passato. Dopo aver provveduto all'autoesame preliminare de scritto più sopra, la strada è aperta e potete procedere con le quattordici domande fondamentali del nostro que stionario. 1. Quali sono i miei ricordi prenatali? Molti di coloro che non possono vantare ricordi spontanei di incarnazioni precedenti hanno tuttavia una idea abbastanza chiara della tendenza generale della lo ro esperienza in un'esistenza anteriore. Si « sentono si curi » di essere vissuti in una certa località, di aver fatto certe cose o conosciuto certe persone. Può darsi che anche voi abbiate le stesse idee e molto probabil mente la prima volta che vi sono venute in mente le avete accantonate considerandole irreali, ma si sono riaf facciate con maggiore forza. In tal caso, lo scopo pri mario degli esercizi del viaggio nel tempo sarà con fermare o confutare la verità di queste idee. 68 / II viaggio nel tempo Se partite senza vaghi ricordi e senza forti convin zioni a proposito delle circostanze della vostra vita an teriore alla presente, lasciate in bianco la risposta a questa prima domanda e passate alla seconda. 2. Quali sono i miei umori predominanti allo stato di veglia? Siete di quelli che si considerano « fortunati » o « sfortunati » per natura? Vi sono certe serie di cir costanze che a voi sembrano andare sempre bene, men tre ad altri vanno sempre male? In particolare, con quali pensieri vi svegliate di solito al mattino? Vi svegliate con l'idea confusa di scalare una mon tagna o di nuotare nel mare? Avete la sensazione di aver pianificato qualcosa che non riuscite a ricordare, e cosi via? Quando annotate le risposte a questa seconda do manda, probabilmente vi accorgerete che l'analisi si svi luppa in modo sorprendente. Da questa potrete dedur re se la vostra ultima incarnazione era fortunata o sfortunata, se eravate immersi in problemi temporali o se coltivavate gli aspetti più spirituali della vostra natura. 3. A quali conclusioni portano i miei sogni? Questo presuppone che abbiate tenuto un diario dei sogni e li abbiate classificati. La risposta scritta alla do manda n. 2 vi aiuterà parecchio a raggiungere anche una giusta conclusione riguardo la presente domanda. Considerate prima gli stati d'animo indotti dai vostri sogni e comparateli con gli umori predominanti della vostra giornata. Da questo confronto non è difficile de durre dove l'esperienza di una vita precedente trascen de quella della vita attuale, e dove invece è inferiore. Un'inspiegabile sensazione di squallore, familiare a molti individui la cui vita attuale sembra includere tut Sistematizzazione degli sforzi / 69 ti gli ingredienti necessari per renderla tranquilla e fe lice, di solito risulta essere la conseguenza di una com parazione inconscia con una vita precedente ricca di avventure. Un senso di instabilità non giustificato dal la vita attuale può essere stato lasciato dalla fine cata strofica dell'esistenza precedente. Si può sospettare l'esistenza di una causa simile quale forza motrice di molti sogni ricorrenti. Passate poi a una comparazione degli episodi oni rici. Scriveteli lentamente, soffermandovi di tanto in tanto per contemplare con tranquilla passività le vo stre conclusioni provvisorie. 4. Cosa porta alla luce la contemplazione dei sogni? C'è stato qualcuno di quegli improvvisi lampi d'in tuizione delle condizioni della precedente incarnazione portati talvolta dalla costante contemplazione passiva dei sogni? Se ci sono stati, allora formano uno splen dido punto di partenza per acquisire una più detta gliata conoscenza prenatale, mediante la coltivazione della facoltà della concentrazione. Se non si è ancora pervenuti a un'intuizione di retta, vi si può giungere mediante la continuata con templazione dei sogni. Lo studente del viaggio nel tem po può compiere ulteriori sforzi come una serie di bre vi periodi di contemplazione. Provate venti minuti di contemplazione, seguiti da dieci minuti di analisi scrit ta di pensieri, umori e ricordi. 5. Ho mai provato la sensazione di familiarità verso cose non familiari? Se vi è capitato, in qualunque momento, scrivete le circostanze nel modo più dettagliato possibile. Con ogni probabilità, questo può portare ad altri ricordi affini. Comparate le conclusioni con quelle ricavate dal l'esame degli episodi onirici e degli umori predomi nanti nei sogni. 70 / II viaggio nel tempo Nota: Fino a questo punto, le domande hanno ri guardato soltanto un'indagine indiretta sulle vostre in carnazioni precedenti, sebbene ad ogni fase dell'adde stramento psichico la mente possa entrare in contatto con termini superiori del tempo e acquisire in tal mo do informazioni dirette. Le sei domande che seguono sono relate ai metodi diretti del viaggio nel tempo. 6. Esponete i successi ottenuti — se ci sono stati — negli esperimenti telepatici. Se avete messo alla prova i vostri poteri telepa tici come agente, come percipiente, o come l'uno e l'altro, mettete per iscritto i vostri successi, unitamen te alle conclusioni che ne avete tratto. Servono ad as sicurare che la mente è in grado di inviare e ricevere messaggi suprafisicamente. Il tempo è un fattore di tutte le attività, e anche il più semplice esercizio te lepatico ha una relazione diretta con il viaggio nel tempo. 7. Registrate i soggetti nella proiezione mentale spaziale. Sebbene non sia necessario che lo studente pratichi la telepatia e la proiezione spaziale mentale, sono di gran de valore, per la relativa rapidità con cui si ottengono risultati interessanti e spesso decisivi. Il successo nel la proiezione mentale è un segno eccellente di accre scimento dei poteri psichici e mostra che la vostra men te è nelle condizioni migliori per approfittare degli eser cizi di concentrazione più avanzati. Mettete per iscritto, insieme ai risultati, tutti gli esperimenti di proiezione d'una forma-pensiero di voi stessi. Siete riusciti a vedere o a percepire ciò che stava facendo la persona assente nel momento in cui avete proiettato il pensiero? La persona assente vi ha percepiti o visti? Sistematizzazione degli sforzi / li 8. Quali sono stati i risultati della prova di osserva zione del cielo? Scrivete minuziosamente le vostre reazioni. Avete provato paura, oppure la sensazione che la terra sotto di voi fosse instabile? La prova è continuata fino al punto della trance parziale o totale? Vi siete addor mentati mentre guardavate le stelle e avete sognato? In tal caso, che cosa avete sognato? 9. Registrate il risultato dell'elevazione del centro del la coscienza. Stiamo ora passando a uno stadio dei nostri eser cizi psichici in cui la registrazione dettagliata diventa sempre più difficile, in proporzione al loro successo. Se sapete di essere passati, con questo mezzo, al tempo di un termine più alto di quello riconosciuto dal cer vello nell'espletamento degli affari normali della vita, sarà sufficiente annotarlo, aggiungendo brevi dettagli del le precedenti incarnazioni cosi acquisiti. 10. Indicate i risultati dell'addestramento alla concen trazione. Possono includere la riuscita di esercizi come quel lo dell'albero o del quadrante d'orologio. Fin dove sie te giunti nel compimento dell'uno o dell'altro esercizio in ogni sua fase? Se siete riusciti, anche per poco, a perdere interamente il senso della personalità separata, o se ci siete riusciti parzialmente, entrando in contatto con il tempo assoluto con una parte della mente e mantenendo una semicoscienza quasi onirica del pre sente immediato e dell'ambiente abituale, allora state facendo rapidi progressi. 11. 17 koan favorisce la concentrazione? Il koan può essere utile, o può creare uno stato 72 / II viaggio nel tempo di perplessità mentale, a seconda del tipo della vostra mente e del modo in cui avete abbordato l'enigma. Può affascinare o irritare. Se vi irrita soltanto, rendete me no frequente e meno intensiva la contemplazione. In ogni caso i suoi effetti, sebbene profondi, sono relati vamente lenti. Per alcuni studenti, è il modo miglio re per sintonizzare la mente alle impressioni suprafisiche. Mettere per iscritto, di tanto in tanto, i vostri progressi con il koan, vi aiuterà moltissimo. Nota: Alle tre domande che seguono si deve ri spondere periodicamente, se e quando è necessario pren derle in considerazione. Hanno tutte lo scopo di man tenere il dovuto atteggiamento di buon senso in rela zione agli esercizi e all'addestramento psichico. 12. Sono soddisfatto o insoddisfatto dei miei progressi? Quando a un inizio incoraggiante succede rapida mente la perdita d'interesse e la sensazione « non ce la farò mai », il pensiero nasconde in molti casi la riaffermazione di un complesso, precedentemente sof focato ma profondamente radicato, che si oppone agli sforzi consci dello studente. Quando si presenta que sta difficoltà, il complesso si rivelerà quasi sempre an che in altri modi. Per esempio, alcuni studenti lamen tano di non sognare più, altri segnalano una quantità di impegni inaspettati che impediscono la concentrazio ne. Se soffrite di inibizioni, è necessario che ve ne liberiate prima di poter fare altri progressi. 13. Gli esercizi apportano paura? In questo caso, precisate come e perché. Anche qui sono all'opera le inibizioni; ma la paura indica che, diversamente dai complessi profondamente radicati rias sunti alla domanda 12, le vostre inibizioni stanno per tirare l'ultimo respiro. La paura è solo la resistenza disperata che esse oppongono per mantenere la supre Sistematizzazione degli sforzi / 73 mazia. Riconoscete tutto questo, e ben presto « la fa miliarità genererà il disprezzo » nei confronti delle li mitazioni nate dalle convenzioni ereditarie e dal mo dello altrettanto convenzionale dell'ambiente. Un'eccezione è quando diventate sempre più sicuri, quando procedete con gli esercizi del viaggio nel tem po, che quanto state per scoprire è qualcosa che sa rebbe meglio non sapere. Pochissimi sarebbero felici di scoprire che in un'esistenza precedente erano stati Ca ligola o il giudice Jeffreys, per non parlare poi di per sonalità come Burke, il ladro di cadaveri, o Giuda Iscariota. Se in una precedente metempsicosi eravate paragonabili per malvagità a uno degli individui citati, la vostra condizione attuale testimonia che la compo nente permanente del vostro spirito ha fatto molta strada; ma ciò non significa che abbiate il bisogno o il desiderio di conoscere quanto è stata faticosa l'asce sa. Forse sarà meglio accontentarvi della certezza che ora tutto va bene, senza agognare di conoscere ciò che è accaduto prima. Sta a voi decidere. 14. Quale effetto generale ha l'addestramento mia salute e sui miei nervi? sulla L'addestramento psichico, quando non viene affron tato in modo troppo intensivo o spinto avanti troppo all'improvviso, deve apportare buona salute e un sen so di crescente benessere, grazie alla più stretta inti mità fra l'ego individuale e la riserva personale di tutte le energie. Se si constata che particolari esercizi producono ipereccitazione, respirazione irregolare o altri sintomi di esaurimento nervoso, si devono interrom pere temporaneamente, per riprenderli solo quando l'ad destramento è sufficientemente avanzato in altre dire zioni per renderli innocui. La stessa precauzione vale per ogni sistema di esercizi, mentali o fisici. I greci avevano un eccellente motto: « Mai nulla di troppo ». 74 / viaggio nel tempo Interruzione della concentrazione psichica L'interruzione improvvisa della concentrazione pro fonda è sempre accompagnata da un trauma più o meno forte. Già venire richiamati da un rumore im provviso o da una mano posata sulla spalla, quando ci si trova in un blando stato di concentrazione, fa sussultare e provoca una sensazione transitoria ma net tamente sgradevole di confusione mentale. Più è per fetto il ritrarsi dell'attenzione dagli oggetti circostanti, e maggiore sarà il trauma conseguente al richiamo im provviso. Anche quando la mente è riuscita ad acquisire il risultato difficilissimo di continuare a mantenere una parziale presa sulla coscienza dell'ambiente esterno du rante la concentrazione psichica, un'interruzione improv visa è sempre spiacevole, sia quando è prodotta da in terferenze esterne, sia quando è causata da un atto della vostra volontà. La deconcentrazione deve essere lenta, come un atleta allenta gradualmente lo sforzo dopo aver vinto una gara. Accompagnare il ritorno psichico al presente per mezzo di qualche lenta azione muscolare vi aiuterà a richiamare la vostra attenzione innanzi tutto su voi stessi, e quindi sul mondo esterno. Un altro ottimo sistema è di associare la coscienza temporale all'idea di contare. Concordate con voi stessi che, quando contate len tamente fino a dieci, è il segnale per il ritorno to tale della normale coscienza. Non occorre molta prati ca perché questa idea venga impressa saldamente ed ac cettata dalla mente subconscia. Incominciate il movimento muscolare quando il con to è arrivato a tre o quattro. Il primo movimento può essere scuotere dolcemente la testa. Quindi strofinate le palme delle mani e tendete le braccia. Orientate deliberatamente l'attenzione su ciò che vi circonda. Riportate indietro la mente e pensate ad al Sistematizzazione degli sforzi / 75 cune delle cose che avete fatto prima d'incominciare la contemplazione. Considerate i problemi familiari o di lavoro che possono venirvi in mente. Alzatevi e camminate nella stanza. In due o tre minuti al massimo, si disperderà il senso di stranezza lasciato dalla recente concentrazione. 10. Ausili psichici Se si può usare l'astrologia come mezzo indiretto per scoprire segreti celati dietro le nebbie del tempo, cosa si può dire delle arti affini, come la fisiognomia, la grafologia, la chiromanzia, la numerologia e tante al tre? E la divinazione cabalistica, l'uso dei Tarocchi e di altri sistemi accettati con eguale certezza dai loro seguaci, anche se hanno una base scientifica meno so lida? Fisiognomia: chiromanzia Senza dubbio, ognuno eredita le caratteristiche fisi che dai suoi antenati. La stessa cosa può essere vera, in senso generale, per quanto riguarda la forma e ad dirittura alcune delle linee principali della mano. Stia 78 / Il viaggio nel tempo mo parlando di caratteristiche fisiche. Fino a che pun to l'ego ereditato dalle esistenze passate è legato al cor po che indubbiamente ereditiamo dai genitori? In questo caso, si è propensi a rispondere che il corpo e lo spirito che lo abita formano due aspetti della stessa personalità. Se adottate questa linea di pensiero, senza dubbio può essere suffragata da molte argomentazioni. Molto spesso si osserva un notevole acume in coloro che portano il cognome Sharp, « Acu to ». E non è una coincidenza il fatto che il tipico inglese florido sia stato chiamato John Bull, perché mol ti di coloro che portano questo cognome corrispondono alla descrizione. Per provare allo stesso modo che certe particolari caratteristiche fisiche sono sicuramente ereditarie, ba sta ricordare il labbro sporgente dei maschi dell'ex fa miglia reale spagnola. Questi argomenti portano alla conclusione che corpo e spirito sono strettamente uni ti da legami ereditari. Una visione completamente diversa viene invece adottata da coloro che vedono la vita terrena come uno stadio transitorio in un complesso sistema di evo luzione spirituale regolata. In questa concezione l'ego, nascendo come essere umano, non viene costretto a for za nell'involucro fisico cui è condannato, ma accetta volontariamente quello più adatto. Sul piano fisico, l'ef fetto di questa differenza può essere trascurabile: è in vece fondamentale suprafisicamente. Invece di considerare lo spirito umano come una somma di caratteristiche di famiglia, trasmesse di ge nerazione in generazione come i mobili o i ritratti degli antenati, l'ego accetta il corpo di sua scelta, co me un uomo sceglie il partito cui aderire... perché è quello che più gli si adatta. Da questo punto di vista, l'evidenza fisica delle in carnazioni precedenti dell'ego può essere soltanto su perficiale nei giovani. Via via che gli anni e l'espe Ausili psichici / 79 rienza spirituale lasciano sul corpo le loro tracce, l'im pressione delle vite anteriori può diventare egualmen te più pronunciata. Al massimo, il legame tra l'ego e il suo involucro corporeo non è mai più forte di quello di una compagnia temporanea, che produce le simila rità inevitabili nelle associazioni intime. Grafologia: psicometria La grafia rivela probabilmente l'effetto della vita prenatale sulla presente esistenza assai più di ogni al tra caratteristica fisica. Le parole scritte vengono for mate dall'azione meccanica compiuta facendo scorrere una penna sulla carta: ma quando si fa questo, la co scienza è concentrata sulla punta della penna. Questa proiezione incidentale dell'ego fa dello scrivere un'azio ne considerevolmente più mentale che fisica. Quindi, un campione di scrittura possiede un contenuto fortemen te psichico, e senza dubbio è l'oggetto più indicato da usare, quando si intende raggiungere il passato con un metodo come la psicometria. Ecco un buon metodo per effettuare l'esperimento. Scegliete una stanza in penombra con un tavolo, una sedia comoda e il necessario per scrivere, dove possia te star soli. Restate seduti per dieci minuti, cercando di compiere il minor numero possibile di movimenti fisici e mantenendo la mente in stato di quiete. Pren dete in mano la penna e tracciate un punto piutto sto pesante sulla parte alta del foglio di carta su cr: dovete scrivere. Guardate il punto fissamente per cinque minuti, ma senza tensione, pensando nel contempo al passato co me a un filo che si allontana da voi ed entra in quel punto. Ben presto noterete che il punto incomincia p ingrandire. Diviene un tunnel che attira il vostro spirito. L'imboccatura del tunnel diviene più grande. Arr 80 / II viaggio nel tempo va il momento in cui l'attrazione esercitata sul vostro spirito è così forte da darvi la sensazione di essere real mente sul punto di entrare e di procedere lungo il cor ridoio del tempo. Questo è il momento in cui dovete lasciare che la penna che tenete in mano scriva sulla carta. Non guardate ciò che avete scritto. Piegate il fo glio, mettetelo in una busta e chiudetela immediata mente. Potete tracciare le vostre iniziali sulla busta, oppure mettere qualche altro segno per identificarla. Se decidete di ricorrere a uno psicometrista pro fessionista, la busta chiusa con il contenuto ignoto de ve essere consegnata solo nel momento in cui il me dium effettua la psicometria; e non dovete perderla di vista neppure per un minuto. Non c'è ragione per ché non dobbiate spiegare il vostro interesse per il pro blema della rinascita e la speranza di ottenere lumi sulle vostre esistenze precedenti. Quando lo psicome trista vi ha dato tutte le informazioni che può rica vare dal contatto con la busta, è opportuno portarla via ancora chiusa, e aprirla quando siete di nuovo soli. Allora potrete accertare con calma se ciò che avevate scritto corrisponde alla lettura dello psicometrista, o getta qualche luce sulla stessa. Non sempre è necessario disporre dell'aiuto d'una seconda persona. Spesso un testo scritto preparato nel modo indicato può venire sottoposto a psicometria da voi stessi con buoni risultati, anche se questo metodo richiede più tempo e maggiore sforzo. Una volta ritenevo che fosse possibile gettare luce sulle condizioni delle esistenze precedenti mediante la psicometria di quelle piccole eredità di famiglia che ven gono considerate preziose, se non altro per il loro va lore sentimentale, e che spesso risalgono a secoli ad dietro. E sprecai molti sforzi su questa linea di inda gine. Una riflessione più matura avrebbe chiarito che una lettura psicometrica di tali oggetti si sarebbe ri Ausili psichici / 81 ferita esclusivamente all'aspetto fisico dell'eredità. Una lettura che risale nel tempo di duecento anni potrebbe certamente fornire materiale che si riferisce esattamen te a un antenato, ma non alle vicissitudini del proprio ego in quel tempo. L'intera questione della psicometria, comunque, è estremamente complessa. Si conosce troppo poco della natura del potere che utilizza. Inoltre le informazioni che fornisce, sebbene a modo loro siano abbastanza au tentiche, spesso si allontanano per la tangente da ciò che si mira, e quindi ai fini pratici diventano inutili, o addirittura fuorviami. Molti di noi avranno sentito parlare di una lettera che, sottoposta a psicometria, dava continuamente una descrizione clamorosamente sbagliata del mittente; e poi la lettura dello psicometrista risultava essere invece una descrizione dettagliata ed esattissima del postino che l'aveva consegnata. Ecco un altro esempio di psicometria stranamente « errata », sebbene, ancora una volta, sia « errata » in un modo che non è difficile comprendere. Un pacchetto sperimentale fu consegnato a una psi cometrista, la quale cominciò presto a descrivere scene a bordo d'una nave in navigazione. Aveva l'impressio ne di viaggiare su un mare mosso. La notte era buia, senza stelle, e la sensazione d'essere perduta comincia va a imporsi, quando un raggio di luce amica penetra va le tenebre, scacciando la paura. La rotta della nave veniva corretta. Sembrava non vi fossero dubbi che la lettura si riferisse al raggio di un faro o di una na ve-faro. A questo punto, il proprietario del pacchetto lo apri, e mostrò che conteneva un grosso frammento di qualcosa che, evidentemente, era una lastra di vetro o una lente. Tutti i presenti ritennero che avesse fatto parte della vecchia lanterna di un faro, e vi furono vivaci congratulazioni. La lettura, pensavano, era stata un completo successo. 82 / II viaggio nel tempo Ma quando fu chiesto al proprietario del frammen to di vetro se confermava la lettura, la storia che rac contò fu ben diversa da quanto ci si aspettava. Spiegò che, recentemente, erano state apportate migliorie nel la struttura di un certo carcere. Fra le altre modifiche, le vecchie celle sotterranee di punizione erano state eli minate, perché erano troppo buie e prive d'aria, anche per lo scopo dichiarato di incutere terrore ai criminali più incalliti. Le antiche celle erano state rischiarate soltanto dal barlume grigio che filtrava attraverso pesanti lastre di vetro inserite nel pavimento del corridoio principale del carcere. La scheggia di vetro « attraverso la quale un raggio giungeva a confortare i marinai in navigazione » era stata invece staccata da uno dei lucernari delle cel le di punizione. La cosa interessante, in questa lettura psicometrica, è il fatto che la psicometrista aveva percepito esatta mente l'idea del vetro che trasmetteva la luce, e aveva sbagliato tutto il resto. Probabilmente, è uno dei tanti esempi della nota tendenza dei sensitivi professionisti, i quali sminuiscono il valore del loro lavoro ritoccan dolo per renderlo presentabile. Se la lettura si fosse limitata a « Condizioni difficili: un raggio di luce nel le tenebre », sarebbe stata esatta. Per quanto riguarda i controlli delle letture pre natali, psicometriche od ottenute con altri mezzi e con l'aiuto di un'altra persona, esse vanno accettate o ri fiutate secondo la reazione emotiva immediata che su scitano. Ciò non significa che le cose indesiderate pos sano venire rifiutate come falsità. Significa invece che le letture dei sensitivi non devono essere accettate se non suscitano una lontana eco nella persona per la quale vengono effettuate. Potete giudicare piacevole o spiacevole ciò che vi viene detto; la lettura può in durre gioia o ripugnanza, ed essere vera in entrambi i casi. Se invece vi lascia freddi e indifferenti, questa Ausili psichici / 83 è un'indicazione abbastanza sicura che non ha colpito nel segno. La numerologia: altri ausili Fra i metodi di divinazione che non comportano il contatto fisico né la stima delle caratteristiche fisiche, quello di gran lunga più importante è l'astrologia. Su bito dopo, in ordine di utilità, viene probabilmente la numerologia, cui è strettamente legata la simbologia. Queste due arti possono gettare luce sulla via che l'ego deve percorrere per raggiungere il suo scopo; tutta via — e forse non sono immune da pregiudizi — non riesco ad ammettere che la numerologia e la simbologia possano fare più che riecheggiare fiocamente le verità assai più fulgide dell'astrologia. In questo capitolo abbiamo parlato dell'ego come se fosse un'unità, e questa è una concezione in con trasto con certe teorie cui abbiamo attribuito preceden temente molta importanza. Non è affatto improbabile che l'ego umano sia in fatti formato da parecchi ego parziali, entità componen ti, o monadi, per usare il termine di McDougall. Tutte le contraddizioni spariscono se accettiamo l'ego come un'unità operante, per il nostro scopo attuale, allo stes so modo in cui un chimico accetta l'atomo come unità operante, sebbene sappia benissimo che in realtà è un microcosmo di energie differenziate. La precocità del genio come prova della reincarnazione La forma di precocità infantile che appare nei bam bini prodigio offre un quadro irresistibilmente convin cente di una conoscenza, di un talento o di una espe rienza preesistente ed ereditata da una incarnazione molto recente. 84/11 viaggio nel tempo Purtroppo, i bambini prodigio sono troppo rari e troppo protetti, perché hanno un elevato valore finan ziario, e quindi non sono accessibili allo studio quali esempi di metempsicosi. Si può solo sospettare che siano anime che hanno abbandonato un corpo vecchio per uno nuovo con un intervallo di tempo cosi breve tra la morte e la rinascita (o forse, senza nessun in tervallo) che lo schema della vita precedente permane praticamente intatto; solo il ricordo degli eventi viene più o meno cancellato. Con una semplice analogia, possiamo immaginare un abile artigiano che cade da un'impalcatura e subi sce una lesione che cancella dalla sua memoria molto di quanto è avvenuto prima dell'incidente, ma non lo priva della sua abilità. Da questa analogia, possiamo passare a pensare che lo stesso artigiano rimanga ucci so nel momento in cui sta per venire al mondo un bambino, costituito in modo tale da offrire il giusto involucro fisico per il suo avatar successivo. A suo tempo, il bambino diverrà abbastanza forte per mettere alla prova le sue manine nel vecchio me stiere; e vedremo così un bambino prodigio. Ecco un paio di esempi classici di prodigi che appaiono com prensibili alla luce d'una spiegazione implicante la teo ria della metempsicosi. Michelangelo Buonarroti Questo gigante tra gli scultori e i pittori, nato a Caprese nel 1475, fu apprendista del Ghirlandaio. Si narra che a undici anni dipingesse anche meglio dei suoi maestri, e che i suoi quadri venissero venduti con la loro firma. A tredici anni, Michelangelo andò a studiare a San Marco, e il suo genio era già maturo. Considerando l'enorme produzione di questo artista in un'esistenza Ausili psichici / 85 relativamente breve, è impossibile non pensare che egli venisse al mondo già dotato di talenti non dimenticati. Wolfgang Amadeus Mozart Il grande compositore, nato a Salisburgo nel gen naio 1756 e morto nel dicembre 1791 all'età di tren tacinque anni, ebbe quindi una vita breve. Letti in questo senso, i dettagli appaiono quasi incredibili; ma se pensiamo che questa fosse la seconda di due incar nazioni contigue, la sua vita diventa comprensibile, pur restando meravigliosa. Mozart, che aveva incominciato a prendere lezioni di musica dal padre all'età di tre anni, a sei girò la Germania tenendo concerti di clavicembalo. A sette an ni, non soltanto sonava clavicembalo, violino e orga no, ma componeva. A dieci anni, Mozart compose un oratorio, a undi ci un'opera comica. (I bambini di quell'età di solito non hanno un senso deìl'bumour molto sviluppato). A quattordici, si diplomò in composizione all'Accademia di Musica di Bologna, e la sua prima opera seria, Mi tridate, venne rappresentata con successo a Milano. Per tutta la sua vita di adulto, che fu sordida e infelice, Mozart sfornò sistematicamente la produzione di un uomo che vivesse in una situazione completa mente diversa, serena e felice: e questo dimostra che egli continuava a reagire alla prima delle due incarna zioni contigue. Dobbiamo augurarci che sia possibile dedicare mag giore attenzione al problema dei bambini prodigio in relazione alla conoscenza della reincarnazione che ab biamo acquisito da altre fonti. 11. Le incarnazioni passate e l'aura Come tutte le strade, quella del viaggio dello spi rito deve avere i suoi alti e bassi, i suoi tratti inte ressanti, pericolosi e sicuri. Molti sono ansiosi di in dagare sulle precedenti esistenze soprattutto per poter le comparare con quella presente, come un viaggiatore che procede lungo un nuovo percorso prova interesse nel comparare il luogo dove è appena arrivato con al tre località attraversate in precedenza. Ai fini del confronto, i valori psichici dei vari co lori presentati dall'aura umana hanno un grande inte resse. Tutti i sistemi mistici e religiosi riconoscono i valori di questi colori. In ordine ascendente sono: Nero: Non spirituale; il colore della negazione o> della condanna. Rosso: Vita rudimentale; spirito elementare indo mato; passione. 88 / II viaggio nel tempo Verde: Evoluzione istintiva; crescita naturale, vita animale. Giallo: Espansione mentale; spirito indagatore; in tellettualità Azzurro: Crescita ed evoluzione spirituale. Bianco: Realizzazione spirituale; serenità. Molte persone riescono a sviluppare la capacità di vedere l'aura umana dopo un brevissimo periodo di addestramento e di pratica. Questi sensitivi naturali non hanno difficoltà a stimare il grado di evoluzione spirituale di coloro che li circondano, basandosi sui co lori dell'aura che attornia il corpo. Di solito questi colori non sono semplici, ma mescolati, allo stesso mo do in cui il carattere di molta gente è formato da im pulsi e tendenze diversi, spesso male assortiti. Quindi, un'aura può essere fondamentalmente azzurra, e tutta via attraversata da una striatura di color arancione vi vo: e questo rivela che l'individuo è diviso tra gli in teressi superiori della vita e quelli inferiori. Molti vedono chiaramente l'aura solo nell'oscurità totale o semitotale. Alcuni usano, per aiutarsi, uno schermo di vetro appositamente colorato tenuto davan ti agli occhi. La coscienza dell'aura può venire grandemente in tensificata dall'ipnosi; e molte persone che non si ac corgono di reagire alla distribuzione dei colori aurici devono in realtà dipendere grandemente da essi per l'ispirazione artistica nell'andamento della loro vita nor male. Alcuni pittori surrealisti mostrano chiaramente tale dipendenza nelle loro reazioni pittoriche alla veri tà spirituale. L'aura ha un preciso valore retrospettivo, e coloro che sono sensibili alla sua emanazione possono legger ne retrospettivamente il significato. O forse essi per cepiscono maggiormente il suo potere rivelatore accet tandolo non soltanto per la sua incidenza momentanea, Le incarnazioni passate e l'aura / 89 ma anche come una luce gettata sulla via del tempo. Una piccola fonte luminosa in una stanza buia per mette a moltissimi di vedere e di giudicare la propria aura. In Oriente, di solito, si concentra lo sguardo sul l'estremità rovente di un bastoncino d'incenso. Una lam pada tascabile molto fioca, in modo che il minuscolo filamento si arrossi appena, può andare benissimo. Met tetevi seduti immobili e guardatela fissamente per due minuti. Se poi chiudete con fermezza gli occhi, si ve drà un'immagine soggettiva del bagliore che aleggia nel l'aria, al di là delle palpebre chiuse. Quasi subito que sta immagine incomincia ad ascendere e, nel contempo, a sbiadire. Ripetete l'esperimento. Ogni volta che lo fate, l'im magine soggettiva apparirà più luminosa, impiegherà più tempo a salire e ad allontanarsi, e mostrerà una mino re tendenza a svanire. Dopo un po' di pratica, potrete volere che l'immagine non si muova, e che rimanga fissa in una posizione direttamente davanti a voi. Mantenetela 11 con la forza di volontà, e nel con tempo osservate attentamente i colori che assume. Es si riproducono i colori della vostra aura. Più li esami nate attentamente e più diventano vivaci; e dopo un po' incomincia a prodursi una separazione. Alcune tin te assumono la prevalenza; altre si sfumano sempre di più sullo sfondo della vostra vista soggettiva. Queste ultime sono i colori aurici retrospettivi, che si riferi scono principalmente allo stato di evoluzione psichica raggiunto nell'ultima incarnazione. Effettuate un'attenta comparazione tra questi e i colori più visibili della vostra aura attuale. Per fare un esempio, un'aura fortemente marcata, azzurra e gial la, sovrapposta a uno sfondo verde più fioco, mostra che la vita attuale segna un risveglio nei confronti dei valori psichici rispetto all'accettazione irriflessiva delle motivazioni e delle limitazioni fisiche dell'esistenza pre cedente. 90 / II viaggio nel tempo La concentrazione continua sull'aura formata sog gettivamente può portare alla totale assimilazione della coscienza personale, e questo conduce a una mescolan za amorfa dell'individuale con l'universale che si tie ne direttamente in contatto con il tempo assoluto. Al lora lo spirito ritorna indietro, lungo la via del tempo, per inserirsi pienamente nell'esperienza prenatale, in vece di intuirla o di cercare di raggiungerla con un atto individuale di ragionamento induttivo. Durante tale esperienza, il corpo rimane in una condizione di trance. Molti adepti degli stati di trance della concentra zione psichica negano recisamente che esistano rassomi glianze fra la trance e il coma ipnotico. Personalmente non la penso allo stesso modo, sebbene la trance rag giunta come fase finale di una contemplazione amorfa o della concentrazione psichica sia uno stato intera mente diverso da quello del coma ipnotico raggiunto tramite la suggestione. Tuttavia, molte cose la identi ficano con uno stato di reazione all'energia chiamata magnetismo animale o fluido magnetico. La mia opinio ne è che, quando un sensitivo va in trance, probabil mente lo fa chiamando in attività il proprio magneti smo animale. Ma questo lascia tuttora indefinita la na tura del magnetismo animale. Ben pochi, nel mondo occidentale, sono consci del l'enorme potere del proprio magnetismo animale, quan do viene messo a fuoco mediante la concentrazione e rivolto verso se stessi per uno scopo specifico. Nel Ca pitolo 3 abbiamo visto la descrizione della tecnica per la proiezione spaziale di un simulacro di voi stessi qua le forma-pensiero. In quella occasione si mirava, al massimo, a far sì che qualche amico intimo intravedesse fuggevolmente la vostra controparte, oppure, in mancanza di questo, percepisse la sensazione della vostra vicinanza; o an cora, si mirava a fare in modo che il vostro amico Le incarnazioni passate e l'aura / 91 captasse un semplice messaggio che voi stavate cercan do di comunicare. In seguito abbiamo imparato che la concentrazione psichica può costruire forme fantasma più o meno durature. Non è stato detto, però, che queste possono diven tare tanto « reali » da apparire fatte di carne e d'ossa, e da essere visibili non solo al percipiente prescelto per un esperimento di proiezione, ma anche ad estranei. Qualche volta questi fantasmi-pensiero, troppo ben ma terializzati, s'innamorano di se stessi e rifiutano di dis solversi; sfidano i loro creatori e tendono a vivere di vita propria, al punto di diventare compagni indeside rati e inquietanti. In Occidente, credo, non esistono documentazioni relative a fantasmi-pensiero pericolosi, sebbene la lette ratura esoterica dell'Oriente contenga un grande nume ro di casi del genere, e fantasmi-pensiero maligni po polino le isole del Pacifico. Diviene difficile negare la diffusa convinzione che il legame tra pensiero, energia e materia recentemente scoperto possa manifestarsi in questo modo inconfutabile. Come la completa separazione dell'attenzione dal momento presente può mettere la mente in contatto con il tempo assoluto, può anche fendere la linea di divergenza tra il possibile e l'impossibile, e porre l'im possibile in essere. Vi sono ben pochi dubbi che il tanto discusso truc co indiano della corda, nelle rare occasioni in cui te stimoni europei lo hanno visto eseguire alla perfezione da autentici yogin, non è altro che la messa in azione di un fantasma-pensiero materializzato. I dettagli del « trucco » sono stati descritti in modi diversi. Una vol ta, si dice, un osservatore portò di nascosto una mac china fotografica e scattò un'istantanea del ragazzino durante l'ascesa lungo la corda; ma quando fece svi luppare la pellicola, non c'erano né corda né ragazzi no. In un'altra occasione, quando venne fatta una fo 92 / viaggio nel tempo tografia analoga, sulla pellicola c'erano invece le imma gini del ragazzino e della corda. Nessuno dei due ri sultati contraddice l'altro. Nel secondo caso, la materializzazione del ragazzo e della corda era più completa, sebbene in entrambi fosse portata abbastanza avanti per risultare convincen te all'occhio umano. Esistono ampie prove che non oc corre l'ipnosi collettiva né un'altra forma d'ipnotismo per far si che una folla di sconosciuti veda una for ma-pensiero, quando questa è stata portata alla solidità possibile dopo molti anni di concentrazione psichica da parte del suo creatore. Siamo partiti semplicemente per scoprire il modo migliore e più rapido di apprendere qualcosa circa la verità delle nostre precedenti esistenze sulla terra. Ab biamo pensato che uno sguardo a ritroso ci avrebbe aiutati a inserirci più lietamente nel piano eterno che ci ha portati alla vita attuale. Possiamo solo sperare di conseguire questa visione diretta del passato per fezionando un metodo sperimentale adatto. Il metodo è stato perfezionato almeno al punto di dare risultati definiti; e se lo si userà con ragionevole decisione e abbastanza a lungo, nella maggior parte dei casi raggiungerà il suo scopo. Non sarebbe vero dire che debba necessariamente fermarsi qui. È superfluo ricordarlo ai lettori che hanno com piuto un addestramento psichico per altri scopi. Altri, che cominciano l'addestramento semplicemente come pratica per il viaggio nel tempo, possono — in certi casi fortunati — scoprire che conduce a mete più grandi. Che cos'è la conoscenza di un viaggio tortuoso, pie no d'angosce e spesso insanguinato, che ci siamo la sciati alle spalle, in confronto alla realizzazione, infini tamente più grande, della serenità che ci sforziamo di raggiungere? Senza una motivazione più elevata della soddisfa zione della curiosità nei confronti di qualcosa che si Le incarnazioni passate e l'aura / 93 è concluso ed è finito, non sarebbe valsa la pena di descrivere un sistema sperimentale di viaggi nel tempo, e non vi sarebbe stata la giustificazione di scrivere un libro. L'occhiata al passato è solo un preliminare della visione del futuro: e questo è stato senza dubbio ri conosciuto chiaramente dallo studente del viaggio nel tempo. 12. Per ottenere risultati rapidi Se volete progredire rapidamente e felicemente nel l'indagine del viaggio nel tempo, tenete presenti queste indicazioni. Gli esercizi che comportano la concentrazione menta le, e soprattutto quelli che mirano ad uno stato di tran ce psichica, sono adatti solo a persone in buone con dizioni generali di salute, e dotate d'una notevole dose di buon senso. Un breve corso di normali esercizi fisici è assai con sigliabile, prima d'incominciare a praticare gli eserci zi psichici. Scegliete esercizi che includano la respira zione regolata profonda. Se, quando li effettuate, il vo stro cuore presenta sintomi d'irregolarità nervosa, è se gno che il viaggio nel tempo deve essere intrapreso solo con mezzi indiretti, o con l'aiuto di uno psicometrista, di un medium o di un altro sensitivo. 96 / Il viaggio nel tempo Ecco un modo molto rapido e semplice per control lare il vostro stato di efficienza fisica. Provatelo quando siete distesi supini sul letto o su un divano. Traete un respiro lento e profondo, partendo dall'addome e riem piendo completamente i polmoni, dal diaframma in su. Questo deve richiedere cinque secondi. Trattenete il respiro per altri cinque, e poi esalate lentamente. In fine, restate per cinque secondi con i polmoni comple tamente svotati. Ripetete per quattro volte questo ciclo di quindici secondi, per un minuto in tutto. Se, dopo, avvertite un senso di vertigine o comunque di disagio, di solito è segno che le vostre condizioni fisiche generali richie dono una messa a punto, almeno prima degli esercizi psichici più drastici. Se, invece, non avvertite nessun fastidio serio, ripetete l'esercizio due o tre volte al giorno, aumentando gradualmente il periodo durante il quale i polmoni vengono tenuti alternativamente pieni e vuoti d'aria, senza tuttavia insistere fino al punto che questo interferisca con la chiarezza del pensiero. Ese guito in questo modo, l'esercizio rafforza la mente e crea la calma. Se siete naturalmente tesi, dovete considerare il nervosismo, la tendenza all'insonnia o ai sogni disordi nati nelle prime fasi della pratica come sintomi di af faticamento. Interrompete tutti gli esercizi di concen trazione fino a quando i vostri nervi avranno perso l'ipereccitabilità e resteranno normali almeno per una settimana. Molti principianti constatano che fanno progressi più rapidi durante le prime fasi, quando si esercitano insieme, a due o tre, o almeno quando si tengono in contatto e s'incontrano spesso per confrontare i rispet tivi progressi. Ogni studente funge da stabilizzatore mentale per l'altro, e facilita notevolmente il manteni mento della lucidità necessaria al successo. Ma questo vale soltanto quando vi è una vera affinità e armo Per ottenere risultati rapidi / 97 nia sotto ogni punto di vista. In seguito, comunque, di solito si procede più rapidamente da soli. Il valore della compagnia, nelle fasi iniziali, sta nel suo potere di contrastare le inibizioni subconsce più blande, oltre alle fantasie puramente nervose che insorgono quando si intraprende uno studio nuovo e strano. Proponetevi di conservare un interesse sereno e im perturbato per i vostri progressi, scoraggiando l'ecces siva euforia ai primi segni di successo con la stessa fermezza con cui vi opponete alla depressione quando, momentaneamente, il successo appare negato. Uno stato mentale innaturalmente sovreccitato, invece di favorire i risultati, li ostacolerà. Quando è sovreccitato, il cervello viene portato al l'attenzione, e allora non sono possibili contatti se non con il tempo presente, momentaneo. La mente riesce a raggiungere i termini superiori del tempo solo quan do il cervello è in quello stato di non-attenzione che nel linguaggio popolare viene chiamato « sognante », « lontano » o « con la testa fra le nuvole ». Incidentalmente, abbiamo qui la ragione per cui coloro che vedono gli spettri rimangono scossi non già quando li vedono, bensì dopo; ed è per questo che i ricercatori, quando si presentano sovreccitati per ef fettuare indagini, regolarmente non vedono niente di « anormale ». Via via che i vostri esercizi procedono, potete at tendervi sempre più frequentemente di ottenere preco gnizioni di eventi futuri: per esempio, di sapere in an ticipo che qualcuno sta per telefonarvi o per scrivervi. Quando questo avviene, voi siete in contatto con un'estensione di tempo superiore, nella direzione con traria a quella in cui intendete viaggiare. La vostra mente, dirottata dalla coscienza momentanea, ha inco minciato a oscillare nel tempo in un modo che può venire paragonato all'effetto di un pendolo psichico. La tendenza principale di questa azione oscillante sarà ver 98 / II viaggio nel tempo so il passato, poiché questo corrisponde anche all'abi tudine mentale inculcata per tutta la vita dagli atti normali della nostra memoria. È una tendenza che va incoraggiata. Non soltanto è necessaria per lo studio delle precedenti incarnazioni; ma una precognizione troppo frammentaria è inutile e inquietante. Con i crescenti successi della concentrazione psichi ca, non avrete bisogno di ricorrere a un atto di fede per riconoscere la verità delle rivelazioni ricevute. I ri sultati, quando verranno, saranno sicuri, perché sarete arrivati al punto in cui essi si presentano con il mar chio della realtà oggettiva. Se c'è qualcosa di cui di verrete meno sicuri, sarà la certezza della vostra iden tità individuale. Se tale dubbio dovesse insorgere non vi turberà, perché avrete imparato a comprendere la ragione. Per la durata del contatto, infatti, il vostro ego non soltanto scivola in un altro piano del tempo, ma ne viene assorbito. W.E. Butler LA MAGIA Rituali e poteri magici Il fine dell'autentico mago è quello di scoprire il suo vero Sé, di cui la personalità terrena non è che la maschera. In questo libro è contenuta una spiegazione completa e concisa de gli antichi usi, rituali e scopi della magia tradizionale. L'autore, dopo aver diradato le nebbie della confusione causate da numerosi errori e preconcetti, traccia un ampio panorama del pensiero ma gico di ogni tempo, fino alle scoperte della moderna parapsicologia. La Magia, lungi dall'identificarsi con irrazionali superstizioni, è ba sata su leggi precise e profonde, e su particolari tecniche traman date dalla notte dei tempi. Questo volume è pertanto un utilissimo manuale introduttivo alle scienze magiche e alla magia cerimoniale. I suoi capitoli trattano, tra l'altro, della personalità umana e degli scopi della magia, invo cazioni ed evocazioni, la magia magnetica, le immagini magiche e la magia iniziatica. W.E. Butler IL MAGO Esercizi e pratiche magiche Questo libro, che segue e completa l'altro dello stesso autore dal titolo « La Magia », è un vero e proprio manuale pratico, una guida che accompagna l'aspirante-mago dagli esperimenti più sem plici ed elementari ai più complessi e potenti. L'opera si propone soprattutto di dare un utile e valido aiuto a coloro i quali desiderano conoscere e intraprendere liberamente l'im pegnativa via dell'arte magica. Le « chiavi » della magia sono suddivise in maggiori e minori, e tutte vengono dettagliatamente descritte e spiegate. Le chiavi minori consistono in tecniche fisiologiche, psicologiche o psichiche, che ci sono state trasmesse dal passato o sono sta te costruite da un processo di lavoro sperimentale: alcuni artifici tecnici sono qui cosi potenti che richiedono una adeguata prepa razione da parte di chi le usa. Le chiavi maggiori, invece, sono più personalizzate, e differiscono tra le varie scuole magiche: nel loro uso va effettivamente ado perata una certa cautela, a causa degli effetti che possono de rivarne. Tutto deve comunque rimanere sempre sotto il controllo e il do minio del mago, il quale, attraverso tappe e gradi successivi, per verrà in tal modo alla completa realizzazione. HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma In questa stessa collana W.E. Butler TELEPATIA E CHIAROVEGGENZA I segreti della comunicazione mentale In quest'opera l'autore — noto ed esperto studioso del po teri della mente — raccoglie consigli e suggerimenti per lo sviluppo di quelle facoltà paranormali comunemente note con i nomi di « Telepatia » e « Chiaroveggenza ». La prima riguarda la comunicazione da mente a mente, ed anche la visione mentale di scene e avvenimenti che si svol gono lontano dal percipiente; la seconda permette di « ve dere » con il « terzo occhio » fatti, persone ed eventi, che possono essere collocati nel presente, nel passato o nel futuro. Ambedue queste facoltà esistono, naturalmente, in tutti; ma sta ad ognuno farle emergere e svilupparle con idonei esercizi, che in questo libro vengono descritti detta gliatamente. Positivi esperimenti pratici, anche a livello personale, sono stati di guida all'autore nella stesura del libro e lo saranno anche per tutti coloro che intendono approfondire queste esperienze. Particolarmente preziose risulteranno le tecniche per apprendere a prevedere e a predire gli eventi futuri me diante la chiaroveggenza. Charles Bowness ESERCIZI PRATICI DI MEDITAZIONE Il potere del pensiero creativo La pratica della meditazione sviluppa le capacità di concen trazione e di percezione. Inoltre, modifica le emozioni, po nendole sotto il controllo della mente, e conduce il prati cante ad un armonico equilibrio con se stesso, con il mon do e con i suoi simili. La meditazione in se stessa non è una religione, dal mo mento che non è un sistema di fede o di culto; al contra rio, la fede pura e semplice viene sostituita dalla sicurezza basata sulla conoscenza. La meditazione è una materia da apprendere e mettere in pratica nella vita quotidiana, e questo libro si propone di condurre ciascuno ad una pratica personale, sulla base di istruzioni semplici ed efficaci; in particolare: la pratica del la meditazione basata sui principi dello tecniche e posizioni yoga e sui relativi esercizi di respirazione. Gli esercizi sono accompagnati da adeguate spiegazioni teo riche, in modo tale da costituire una guida che accompa gni il lettore ai livelli superiori di coscienza, fino alla com pleta realizzazione di sé. HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma Via magica La magia è, innanzi tutto, una via di evoluzione e di sviluppo delle facoltà psichiche e spirituali dell'individuo, che solo dopo aver realizzato il dominio di se stesso può giungere a governare le Forze Magiche. Le opere raccolte in questa collana sono state scelte tra i lavori dei più eminenti studiosi mondiali per offrire ai lettori una pano ramica accurata e approfondita delle dottrine magiche e della magia cerimoniale e operativa vengono a formare una sorta di Enciclopedia Magica di grande interesse non solo per quanti vogliono intrapren dere liberamente la via della magia, ma anche per gli studiosi, che possono arricchire le loro conoscenze e approfondire alcuni argo menti di fondamentale importanza. Volumi pubblicati: W.E. Butler - LA MAGIA - Rituali e poteri magici W.E. Butler - IL MAGO - Esercizi e pratiche magiche W.E. Butler - L'APPRENDISTA MAGO - La Via della Realizzazione magica W.E. Butler - CABALA E MAGIA - L'antica arte magica della Cabala Israel Regardie - TEORIA E PRATICA DELLA MAGIA Israel Regardie - MAGIA CERIMONIALE - Rituali e formule magiche Michel Kearton - IL TEMPIO MAGICO - Invocazioni, tecniche e rituali Nigel Pennick - MAGIA, SIMBOLI E SEGRETI DEI LUOGHI SACRI Jorg Sabellicus - Antichi Testi Magici / 1 HEPTAMERON di Pietro d'Abano RITUALE MITHRIACO, dal Gran Papiro Magico di Parigi Jorg Sabellicus - Antichi Testi Magici / 2 IL GRIMORIO DI PAPA ONORIO - LE EVOCAZIONI DIABOLICHE Frank G. Ripel - LA MAGIA DI ATLANTIDE - Sauthenerom: la Fonte del Necronomicon Frank G. Ripel - LA MAGIA ROSSA - L'evoluzione dell'Opera Magica di Aleister Crowley - Operazioni magiche dell'O.R.M. - Terzo Manifesto Rosa-Croce. Frank G. Ripel - LA MAGIA STELLARE - Il vero Necronomicon Michael Howard - MAGIA DELLE CANDELE - Significato occulto, uso, formule, rituali. Fulvio Rendhell - TRATTATO DI ALTA MAGIA Nera - Rossa - Bianca Fulvio Rendhell - ALTA MAGIA PRATICA EVOCATIVA - Rituali di Magia Moderna P. Toschi - LE ARTI MAGICHE - Il Segreto dei Segreti - Magia Suprema - Amuleti, Talismani, Filtri Magici HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma Fulvio Rendhell TRATTATO DI ALTA MAGIA Nera, Bianca, Rossa Attraverso una analisi profonda e attenta dei fondamenti della Magia — la Tavola di Smeraldo e il Libro di Toth, gli affascinanti e misteriosi Tarocchi — quest'opera getta una nuova luce sul reale valore dell'insegnamento magi co, interpretandolo alla luce della scienza moderna. La tradizione magica ha superato tutte le epoche stori che, le diverse fasi culturali dell'umanità, l'impatto con ogni tipo di religione, per giungere fino a noi, anche se non intatta, con delle basi sempre uguali e simili in ogni angolo della terra, in tutte le razze e in ogni popolo. Adeguandosi ai tempi nuovi, tuttavia, la magia appare og gi quale realmente essa è: una scienza, una via di evo luzione interiore, ma anche di progresso per l'umanità. Le tre branche della magia — nera, bianca e rossa —, la tripartizione dell'universo magico sono segni di una tripolarità presente nell'intero cosmo (negativo, positivo, neutro), una legge che governa l'atomo al pari dell'uomo: il nero e il bianco rappresentano due aspetti costituiti da una stessa sostanza; la magia rossa costituisce il ter zo elemento della triade, che contiene anche la nera e la bianca. In essa, quindi, risiede la realtà dinamica dell'esi stere di ogni cosa, offrendo al mago la possibilità di su perare e sintetizzare le prime due magie, per farne una sola e produrre cosf il dinamismo magico. Fulvio Rendhell ha orientato la sua opera verso un'imposta zione moderna nel campo magico, secondo un'ottica più moderna. È stato l'animatore del Circolo spiritico « Navona 2000 », a Roma, tramite il quale ha dato nuovo im pulso all'occulto, allo spiritismo, alla magia: Rendell è anche il fondatore della « Magia Universale »; appartiene inoltre all'antico Ordine cavalleresco dei Templari, con il ruolo di consulente magico. Da oltre dieci anni tiene con successo la rubrica « La Magia Svelata » sul « Giorna le dei Misteri ». HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma LE ARTI MAGICHE IL VERO E COMPLETO MANUALE DEL MAGO E DELLA MAGIA I segreti dei grandi maghi che nessuno fino ad oggi aveva mai rivelato Il Segreto dei Segreti - La Magia Suprema Amuleti, Talismani e Filtri Magici Formule, Ricette, Sortilegi e Incantesimi Questo ricercato e prezioso testo dedicato alla Conoscen za magica, è la moderna versione di una antica opera nel la quale vengono spiegati per la prima volta in maniera chiara e comprensibile a tutti i più grandi segreti di Ma gia Pratica. Vi siete mai domandati che cosa ci sia di vero nella Magia? Si tratta di ingenue superstizioni o di energie capaci di muovere, attraverso la volontà, la realtà nella quale vi viamo? Anche se i mezzi e le formule di cui la Magia si serve possono apparire semplici o assurdi, tuttavia, se useti se condo certi principi, essi hanno efficacia. Ecco perché questo libro potrà rivelarsi prezioso per ognu no: esso contiene dei veri « segreti magici ». Chiunque creda di avere delle buone conoscenze nel cam po delle Arti Magiche ha senz'altro bisogno di questo li bro, senza aver letto il quale nessuno potrà mai dire di conoscere veramente la Magia, quella più vera e profon da, fino ad oggi gelosamente nascosta e custodita da po chi depositari, e praticamente inaccessibile ai profani. Ora, con questo libro, ognuno potrà trasformarsi in un ve ro Mago di incredibile potenza, sfruttando appieno i tanti mezzi per operare direttamente (Magia Suprema Rossa e Nera; Fatture; Amuleti; Filtri; Sortilegi; Cabala; Ricette e Formule Magiche) che il libro espone in modo chiaro e preciso. HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma GUIDE ASTROLOGICHE HERMES Il vostro oroscopo personalizzato Ariete (21/3-20/4) Toro (21/4-21/5) Gemelli (22/5-21/6) Cancro (22/6 - 22/7) Leone (23/7-23/8) Vergine (24/8-22/9) Bilancia (23/9-23/10) Scorpione (24/10-22/11) Sagittario (23/11-21/12) Capricorno (22/12-20/1) Acquario (21/1-18/2) Pesci (19/2-20/3) Questi manuali permettono di riconoscere, senza effet tuare calcoli complicati, le posizioni di Mercurio, Vene re, Marte, Urano, Nettuno e Plutone in ogni oroscopo personale. Particolari tabelle realizzate con accurata pre cisione consentono Inoltre la identificazione dell'ascenden te, che ha un ruolo impor tantissimo nell'oroscopo, da to che la sua influenza è pari a quella del Sole. È cosi possibile delineare un quadro astrologico persona lizzato e specifico per ognu no, in modo rapido ma pre ciso, grazie all'ottimo lavo ro di studio e di sintesi che è alla base di queste guide. CIASCUN VOLUME ESPONE, OLTRE ALLE CARATTERISTICHE GENERALI DEL SEGNO, IL COMPORTAMENTO NELL'AMICIZIA, NELL'AMORE E NEL MATRIMONIO; IL RAPPORTO CON LAVO RO, CARRIERA E QUESTIONI ECONOMICHE, IN RELAZIONE ALLE SPECIFICHE POSIZIONI DEI PIANETI NELL'OROSCOPO INDIVIDUALE. UN'AMPIA PARTE È INOLTRE DEDICATA ALLA DESCRIZIONE DI TUTTI GLI ALTRI SEGNI ZODIACALI, IN MODO DA PER METTERE A CIASCUNO DI INDIVIDUARE PERSONALITÀ, CA RATTERE, INCLINAZIONI E CAPACITA DEGLI ALTRI. HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma Colin Bennett TEORIA E PRATICA DEL VIAGGIO NEL TEMPO Come risalire alle vite precedenti Quale reale possibilità ha l'uomo di ripercorrere esistenze ed esperienze già vissute? Quei momen ti « strani », in cui si ha la sensazione di essere già stati in un luogo o di aver già compiuto un de terminato gesto, sono esperienze quotidiane che tutti viviamo, ma che ci affrettiamo a dimenticare o razionalizzare, appena passato il momento « ma gico ». Eppure queste sensazioni di « deja vu » sono solo degli appelli che le nostre esperienze passate ci lanciano. Seguendo le istruzioni contenute in que sto libro è possibile ripercorrere ali 'indietro la no stra storia spirituale, risalendo alle nostre vite pre cedenti. Ci saranno d'aiuto numerose ed efficaci tecniche, come il magnetismo personale, la proie zione delle forme-pensiero, la lettura delle sfere di cristallo, la concentrazione e la contemplazione psi chica e la visione dell'aura. Tutti questi procedi menti sono qui esposti dettagliatamente, e danno a chiunque l'opportunità di fare un vero e proprio « tuffo nel passato ». L. 10.000 IVA INCLUSA