teoria e pratica del viaggio nel tempo

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teoria e pratica del viaggio nel tempo
COLIN BENNETT
TEORIA E PRATICA
DEL
VIAGGIO NEL TEMPO
come risalire
alle proprie vite precedenti
HERMES EDIZIONI
I
COLIN BENNETT
TEORIA
E
PRATICA
DEL
VIAGGIO
NEL
TEMPO
Come risalire alle proprie vite precedenti
Traduzione di Roberta Rambelli
Thls One
HERMES EDIZIONI - ROMA
AVVERTENZA
Talvolta, nelle pagine che seguono, il termine « pre
natale » è stato usato nel senso di « pertinente a incar
nazioni precedenti ». Chiarito questo, non dovrebbero
insorgere equivoci per il fatto che abbiamo evitato la
circonlocuzione.
Titolo originale dell'opera: PRACTICAL TIME TRAVEL □ © Copy
right 1971 by Colin Bennett / The Aquarian Press - Wellingborough,
Northamptonshire, Great Britain □ Per l'edizione italiana: © Copyright
1987 by Hermes Edizioni - 00196 - Via Flaminia, 158 □ Printed in Italy
□ Studio Tipografico Artigiano Romano - Via L. Arati, 12 - 00151 Roma
Indice
Pag.
1. Introduzione
2. Preliminari dei viaggi nel tempo: la te
lepatia
Prova preliminare, 16 - Accumulazione del magne
tismo animale, 20.
7
15
3. Le forme-pensiero e la loro proiezione
Un viaggio psichico, 26.
25
4. La struttura del tempo
31
5. Il viaggio nel tempo e la sfera di cri
stallo
La sfera di cristallo, 37 - Guardando nel passato,
39 - Fusione e magia del fuoco, 40.
37
6. Il fattore ipnotico nella concentrazione
43
7. Concentrazione psichica e contempla
zione
La contemplazione dell'orologio che svanisce, 52 Un koan del viaggio nel tempo, 54 - Elevazione del
centro della coscienza, 56 - Contemplazione cogi
tativa, 58.
8. La realtà prenatale e la fantasticheria
Che cosa possiamo aspettarci di trovare?, 61 - Una
incarnazione sprecata, 63.
9. Sistematizzazione dei nostri sforzi
Viaggio nel tempo, 66 - Interruzione della concen
trazione psichica, 74.
10. Ausili psichici
Fisiognomia: chiromanzia, 77 - Grafologia: psicome
tria, 79 - La numerologia: altri ausili, 83 - La pre
cocità del genio come prova della reincarnazione,
83 - Michelangelo Buonarroti, 84 - Wolfgang Ama
deus Mozart, 85.
11. Le incarnazioni passate e l'aura
12. Per ottenere risultati rapidi
1.
Introduzione
Tanti dicono, in tono così convinto: « Sono sicuro di
essere già vissuto prima », che anche se non vi fossero
altre prove della realtà della reincarnazione, si esitereb
be a considerare errata questa convinzione. Altri, i qua
li non portano nella coscienza tracce definite di un'esi
stenza passata, hanno avuto esperienze che puntano nel
la stessa direzione, ma le respingono in un cantuccio
della mente, giudicandole strane e inquietanti. Spesso
sono individui cui l'ignoto fa paura, e quindi fanno
del loro meglio per liberarsi dell'esperienza inesplica
bile, etichettandola come un « falso ricordo ».
Un tipico esempio del genere è quando arrivate per
la prima volta in un dato luogo e, stranamente e in
spiegabilmente, lo trovate familiare. Magari riconoscete
la strada, o il lungomare e, abbastanza ragionevolmen
te, vi dite che dovete averli visti in una fotografia e
8 / II viaggio nel tempo
poi ve ne siete dimenticati. Forse una stanza, in una
vecchia casa, vi attira istintivamente, come se un tem
po fosse stata vostra, benché sappiate che questo non
è possibile. Qui la spiegazione della fotografia dimenti
cata è molto meno convincente. Spesso è facile accerta
re che fotografie del genere non sono mai state scattate.
Oppure, può essere una grotta che state esplorando; la
visione improvvisa di un tratto di brughiera; le sabbie
sterminate del deserto che vi fanno sentire improvvisa
mente un nodo alla gola.
« Io lo conosco », mormorate. « Sono già stato qui ».
Le parole vi escono dalle labbra troppo in fretta
perché possiate trattenerle, e chi vi accompagna vi lan
cia un'occhiata strana perché questo non è assolutamen
te vero, nell'unico senso in cui il vostro amico può in
tendere il commento.
Ma dentro di voi, l'interrogativo non riguarda la
verità o la falsità: è una cosa ben diversa.
Vi siete sorpresi a riconoscere un luogo, una per
sona o una serie di circostanze che, nel senso usuale
del termine, non potete affatto conoscere. Dove ha ori
gine il senso di familiarità? Il problema diventa anco
ra più sconcertante quando, come accade talvolta, il pri
mo incontro con coloro che prima erano sconosciuti ri
vela che il senso di familiarità è reciproco. Non c'è da
stupirsi se costoro si convincono di essersi già incon
trati in un'esistenza precedente.
Come esempio di metempsicosi, il seguente caso,
tratto dal libro dell'on. Ralph Shirley, Il problema del
la rinascita, è molto particolareggiato, ed è stato ogget
to di un'indagine meticolosa.
Il 15 marzo 1910 il dottor Carmelo Samonà, di
Palermo, Sicilia, perse la figlioletta Alessandrina, che
aveva cinque anni. Tre giorni dopo la morte della bim
ba, la madre la sognò. La bambina le disse: « Mamma,
non piangere più. Non ti ho lasciata per sempre. Ritor
nerò piccola così », e indicò con le mani le dimensio
Introduzione / 9
ni di un neonato. Tre giorni dopo, il sogno si ripete,
e la madre ne parlò ad un'amica; questa osservò che
poteva preludere alla reincarnazione della figlioletta
morta.
La madre non era affatto convinta. Anzi, un'opera
zione che aveva subito recentemente l'induceva a crede
re che non avrebbe più potuto avere figli. Più tardi,
nel corso di una seduta spiritica, ricevette un altro mes
saggio da Alessandrina:
« Mammina, non piangere più, perché rinascerò, e
tu sarai ancora la mia mamma, e prima di Natale sarò
di nuovo con te ».
Il 10 aprile, la signora Samonà si accorse che sta
va per avere un bambino; e in seguito seppe che sa
rebbe stato un parto gemellare. Il lieto evento ebbe
luogo il 22 novembre. Una sola delle gemelline presen
tava una straordinaria somiglianza con Alessandrina:
era mancina, aveva gli stessi, lievi disturbi alla vista, e
mostrava altre rassomiglianze fisiche, in seguito comun
que messe completamente in ombra dal fatto che, cre
scendo, la bambina aveva non solo le abitudini di Ales
sandrina, ma anche i suoi ricordi. In numerose occa
sioni, « rammentava » esperienze che non erano mai ca
pitate a lei, bensì ad Alessandrina.
Sarà sufficiente citarne una. Per gli altri esempi, è
consigliabile consultare il libro di cui abbiamo fornito
un breve riassunto. I genitori condussero le gemelle in
gita a Monreale, dove non erano mai state; ma c'era
stata Alessandrina. Subito la bimba gridò, felice: « Oh,
sì, ci sono stata e ho visto la processione dei preti con
le pianete rosse tutte ricamate ».
E infatti, in occasione della visita di Alessandrina
a Monreale, aveva assistito a una processione come
quella.
La data della presunta reincarnazione di Alessandri
na, il novembre 1910, risale a poco più di mezzo se
colo fa. Tuttavia è già storia antica, in confronto al
10 / // viaggio nel tempo
caso di una bambina indù di nove anni, Shanti Devi
di Chira Khana, Delhi.
A quattro anni, la bambina cominciò a parlare del
la cittadina di Muttra, situata a un centinaio di miglia
da Delhi; e sempre sosteneva che là c'era casa sua. Quan
do parlava di Muttra, Shanti Devi si rattristava, come
se agognasse di ritornarvi, e spesso descriveva dettagli
della sua casa, parlando di suo « marito » e del fratel
lo di questi, e anche dei suoi « figli ». Insistendo, una
delle sue compagne di scuola convinse la bambina a
scrivere il nome del « marito » sconosciuto.
Si fecero ricerche, senza molta convinzione, e si sco
pri che l'uomo indicato come il « marito » esisteva dav
vero, e aveva perduto la prima moglie poco prima della
nascita di Shanti Devi. Furono presi accordi per fargli
incontrare la bambina, senza che a questa venisse ri
velata l'identità dell'uomo. Lei lo riconobbe immedia
tamente, gli corse incontro, lo abbracciò, e gli chiese
di ricondurla a casa sua (della quale descrisse esattamen
te ogni dettaglio), nominando anche i « figli » avuti nel
la precedente incarnazione.
Mentre si trovava nel Tibet nell'anno 1917, Alexandra David-Neel, una straordinaria scrittrice ed esploratrice francese, assistette alla scoperta di un tulku (o
reincarnazione di un lama), ancora più meravigliosa per
ché compiuta per caso. Un racconto completo si trova
nel suo libro, Tra mistici e maghi. Un lama, chiamato
Agnai Tsang, era vissuto in un monastero presso Amdo,
nel Tibet nord-orientale; era morto diversi anni prima,
e la sua casa era stata affidata a un intendente. Un gior
no, durante un viaggio d'affari, l'intendente si fermò a
una fattoria. Mentre attendeva la padrona di casa, tirò
fuori una tabacchiera di giada che era appartenuta al
lama defunto. Allora un bambinetto che stava giocan
do lì vicino corse verso di lui e protestò:
« Perché adoperi la mia tabacchiera? Rendimela su
bito. È mia! ».
Introduzione / Il
Il giorno seguente, Alexandra David-Neel vide il
bimbette, abbigliato d'uno splendido abito di broccato
giallo e in sella a un bellissimo cavallino nero, venire
scortato da un corteo di monaci alla casa di Agnai
Tsang. Quando si avvicinarono all'edificio, il bambino
esclamò: « Perché svoltiamo a sinistra? La porta del
cortile interno è a destra ».
La porta non era a destra, in realtà: ma la modi
fica era stata apportata dopo la morte del lama. Anco
ra, per la cerimonia del tè, il bambino richiese una par
ticolare tazza di porcellana la cui esistenza era scono
sciuta ai monaci del seguito, ma che venne finalmente
scoperta in un ripostiglio fra gli oggetti personali del
lama defunto. Alexandra David-Neel fu presente alla
ricerca della tazza.
Ormai abbiamo detto quanto basta per indicare che
il sospetto, o addirittura la convinzione di essere vis
suti sulla terra prima dell'esistenza attuale non deve in
durre gli individui più razionali a dubitare della pro
pria sanità mentale o del proprio buon senso. Per molti
di coloro che leggono questo libro (forse la stragrande
maggioranza), il vero interrogativo non sarà: « Sono già
vissuto, prima? », bensì: « Dove, quando, e in che cir
costanze ho vissuto la mia ultima incarnazione? ». Que
sto interrogativo, comunque, non è assolutamente in
contrasto con il pensiero scientifico moderno da quando
Minowski formulò (ed Eddington adottò) l'idea di un
mondo spazio-temporale.
Sappiamo tutti che è possibile viaggiare nello spa
zio (e lo facciamo ogni giorno); ed ora la scienza, con
il postulato del continuum spazio-tempo, ha incomincia
to a vedere lo spazio e il tempo come differenti espres
sioni di un unico, fondamentale concetto matematico.
Almeno dal punto di vista della possibilità teorica,
ciò significa che la scienza non ha nulla da obiettare
al viaggio nel tempo. Realizzarlo diviene semplicemen
te il problema di creare un'ondulazione piuttosto diver
12/11 viaggio nel tempo
sa, nel continuum spazio-tempo, rispetto a quella cui è
abituata la maggioranza della gente. Certo, la cultura
occidentale sinora non ha creato i binari per il viaggio
nel tempo, come ha fatto per il viaggio nello spazio:
ma questa non è un'argomentazione sufficiente. Il pro
blema si presenta nel suo aspetto pratico, e l'umanità
dovrà risolverlo come e quando potrà.
Già un illustre scienziato e professore di matemati
ca, J.W. Dunne, ha dedicato gran parte della sua atti
vità a un tentativo, almeno parzialmente riuscito, di stu
diare il viaggio nel tempo come si verifica nei sogni,
e le sue conclusioni sono esposte nel libro Un esperi
mento col tempo, che venne pubblicato per la prima
volta da A. e C. Black nel 1927.
Dunne si accorse che sognava ripetutamente gli even
ti prima che accadessero. Molto spesso si trattava di
episodi banalissimi, come ad esempio essere inseguito
in una stradicciola di campagna da un cavallo malinten
zionato. Altri erano avvertimenti d'importanza mondia
le: uno fu l'eruzione del Mount Pelée. Dunne fu tutt'altro che soddisfatto di vedere il disastro in sogno
prima di leggerne il resoconto sul giornale dell'indoma
ni: suscitò in lui il timore di essere « psichico »; e poi
ché, essendo un matematico freddamente logico, con
un'antipatia innata per tutto ciò che pretendeva di tra
scendere i limiti della scienza sperimentale, non apprez
zava affatto l'idea di avere poteri di chiaroveggenza in
fase di sviluppo.
Un giorno, con sua grande gioia, scoprì che un co
noscente occasionale aveva fatto un sogno contenente
precognizioni identiche a quelle che, la stessa notte, lui
aveva ricevuto in modo eguale. E questo lo indusse a
ritenere che la gente, in generale, potesse fare sogni ve
ritieri (o assai più spesso sogni parzialmente veritieri)
relativi a eventi futuri.
La prima mossa di Dunne fu di rastrellare un certo nu
mero di amici e indurli a collaudare indipendentemente
Introduzione / 13
la sua teoria, tenendo carta e matita accanto al letto e
trascrivendo i loro sogni subito dopo il risveglio. Dalla
documentazione così ottenuta emerse la prova che, in
modi spesso poco sensazionali ma tuttavia ben ricono
scibili, di frequente i sogni contengono un miscuglio
di precognizioni autentiche.
Sulla base di questo fatto accertato, Dunne costruì
una struttura di teoria matematica profondamente inte
ressante, anche se molto astrusa. Ciò che al momento
ci interessa soprattutto è che il risultato dei suoi espe
rimenti di trascrizione dei sogni dimostra che nel sonno,
e talvolta anche in stati di astrazione durante la veglia,
la mente può, senza dubbio, vagare al di là dei limiti
estremi delle possibilità fisiche precedentemente accettate.
Siamo così arrivati a un punto immensamente im
portante della nostra indagine perché se la mente, nel
lo stato onirico, può avanzare al di là del momento da
noi raggiunto nella nostra vita, che cosa le impedisce
di ritornare nel passato, e ad un'incarnazione precedente?
Considerare questa possibilità significa scorgere imme
diatamente una strada verso la nostra meta, che pos
siamo sperare di percorrere con la promessa di un suc
cesso finale. Per essere logici, tuttavia, dobbiamo am
mettere che, se è possibile alla mente muoversi nel tem
po indipendentemente dal corpo, dovrebbe esserle egual
mente possibile muoversi indipendentemente dal corpo
anche nella dimensione spaziale.
2.
Preliminari dei viaggi nel tempo: la
telepatia
Prima di intraprendere un qualunque viaggio, è ne
cessario fare i preparativi; quindi incominceremo subi
to i preparativi per il viaggio nel tempo. Il capitolo
introduttivo dovrebbe aver chiarito ciò che è possibile
fare. L'interrogativo che ora si pone ad ogni lettore è:
« Io posso farlo, e come? ».
Innanzi tutto, dovete avere una seria volontà di ten
tare il viaggio. Allontanarsi, sia pure temporaneamente,
dalla particolare posizione nel tempo e nello spazio che
chiamiamo presente, appare emozionante, e lo è; ma
per l'individuo spiritualmente instabile non è più con
sigliabile di quanto lo sia, per l'individuo fisicamente
pauroso, attraversare l'Atlantico con una barca da pe
sca. Perciò, la prima cosa che dobbiamo stabilire è se
siamo adatti al lavoro che ci proponiamo di intrapren
dere. Per fortuna, c'è un sistema relativamente sempli
16 / II viaggio nel tempo
ce e rapido per arrivare a una decisione. Se volete sa
pere cosa si prova quando ci si stacca dagli ormeggi e
ci si lancia sulle onde del tempo, il seguente esperi
mento vi offre un metodo per stimare se avete il co
raggio e l'autocontrollo indispensabili per lo sviluppo
psichico sistematico.
Prova preliminare
La prova consiste, semplicemente, nel guardare le
stelle. È meglio intraprenderla quando fa caldo, e ave
te la possibilità di recarvi in un posticino tranquillo,
sui prati o in riva al mare, se è possibile. Trovate una
posizione piatta ed elevata, lontano dalla gente e dal
rischio di venire disturbati, e scegliete una notte sere
na e stellata. Sdraiatevi sul dorso, senza un sostegno
per la testa, in modo da guardare il cielo e da vedere
soltanto la sua distesa sconfinata.
La notte ideale è una notte senza luna. Se c'è la
luna, non deve essere entro il campo della visuale. Guar
date fissamente le stelle, e cominciate a pensare quanto
sono lontane.
Vi sarà utile ricordare che, sebbene il sole sia a
centocinquanta milioni di chilometri dalla terra, la stella
fissa più vicina è duecentocinquantamila volte più lon
tana del sole, e quasi tutte le stelle sono centinaia di
volte ancora più lontane. Lasciate che queste distanze
immani si imprimano con chiarezza nella vostra mente.
Dite a voce alta: « Se in questo istante abbandonas
si la terra continuerei a salire e a salire. Ora, in ispirito,
comincio a sollevarmi dalla terra e a mescolarmi alle
stelle ».
Concentrate la mente sull'idea, fino a quando non
vi resta lo spazio per altri pensieri che l'allontanamento
dalla terra.
Ben presto, mentre guardate in alto, sentirete che
Preliminari / 17
le stelle incominciano ad esercitare un'autentica attra
zione sul vostro corpo, come se una corda vi sollevas
se. Nel contempo, la terra sotto di voi scivola via, co
me se fosse un aereo che precipita lasciandovi tuttavia
a galleggiare a mezz'aria. Alcuni paragonano questa sen
sazione a ciò che si prova quando un ascensore inizia
una discesa rapida. La sensazione di galleggiare si inten
sifica, fino a quando siete completamente inabissati nel
vuoto dello spazio
Se vi accorgete che potete provare la sensazione crea
ta da questa fase della prova senza sentire paura, po
tete intraprendere senza pericoli uno studio serio dei
metodi pratici della proiezione nel tempo e nello spa
zio, e compiere gli esercizi che spianano la strada del
viaggio a ritroso verso le incarnazioni precedenti. Co
loro che, facendo la prova, la trovano del tutto sner
vante, non devono comunque rinunciare alla speranza
di apprendere i fatti salienti delle loro esistenze ante
riori; ma per loro la via lungo il corridoio del tempo
è quella meno diretta, e tuttavia egualmente utile, che
sfrutta metodi come l'analisi dei sogni, l'astrologia e la
psicometria.
Alcuni, all'inizio, non sentono nessuna reazione po
sitiva alla prova della contemplazione delle stelle. Per
loro, il periodo della preparazione psichica sarà propor
zionalmente prolungato. Coloro che sono del tutto in
sensibili alle influenze psichiche non sono quasi mai (o
mai) attratti verso problemi o esperimenti suprafisici.
La prova, sebbene sia molto meglio effettuarla al
l'aperto, può venire effettuata anche al chiuso, se avete
a disposizione una stanza con un'ampia, ininterrotta ve
duta del cielo. Disponete cuscini o tappeti per sten
dervi, ricordando che è necessario tenere la testa bassa
e dirigere lo sguardo verso l'alto, più perpendicolar
mente che potete. Se si frappongono oggetti come cam
panili o comignoli, è necessario schermarli.
Prendete un grosso cartone e ritagliate un'apertura
18 / II viaggio nel tempo
centrale, di grandezza tale che, quando lo schermo vie
ne collocato contro la finestra, si veda il cielo e nient'altro che il cielo. Se qualunque altra cosa entra nel
campo visivo, è probabile che i vostri occhi vi si ag
grappino come un uomo che annega si aggrapperebbe a
una pagliuzza, non appena si fa sentire l'attrazione del
le stelle. L'oggetto terrestre agisce allora come un'anco
ra che aggancia saldamente il vostro spirito alla realtà
del presente.
Se riuscite a reagire pienamente alla prova prelimi
nare dello spazio-tempo e a rimanere fluttuanti, senza
balzare precipitosamente in piedi per aggrapparvi all'og
getto più vicino e per assicurarvi che il mondo non vi
abbia abbandonato, l'esercizio deve essere concluso spo
stando lo sguardo verso il vostro corpo e concentrando
la mente sul pensiero di ritornare sulla terra, fino a
quando la sensazione di galleggiare svanisce. Se non si
provvede a farlo, dopo che ci si sente privi di peso, può
avvenire da sé un ritorno improvviso o graduale alla
normalità; oppure, in casi eccezionali, l'esercizio può
avere una conclusione diversa, in cui la sensazione di
fluttuare nello spazio si fonde in una forma di sonno.
Più avanti impareremo a usare questo stato. Per il mo
mento non è né necessario, né consigliabile.
L'esercizio della contemplazione del cielo, in realtà,
è qualcosa di più d'una semplice prova preliminare, e
i maestri orientali lo considerano un ausilio importan
te per lo sviluppo della coscienza suprafisica. Per questa
ragione, quando avete ottenuto il successo, potete util
mente ripeterlo di tanto in tanto. In questi esercizi suc
cessivi l'importante non è tanto la coscienza di perdere
il contatto con la terra, quanto piuttosto uno stato di
fusione, in cui non conta più che la terra solida esista
o non esista.
Più lasciate che questi esercizi si sviluppino verso
una condizione di trance, e più dovete diventare esperti
nel ritorno alla terra. Un buon sistema per iniziare il
Preliminari / 19
ritorno consiste nel battere diverse volte le mani dal
l'alto in basso. Nel contempo, rivolgete gli occhi verso
ciò che vi circonda.
In Occidente si praticano numerosi esercizi yoga ele
mentari basati sulla respirazione, e possono venire rac
comandati come un utile addestramento preliminare, che
permette al corpo e alla mente di affrontare i succes
sivi tentativi di viaggio psichico nello spazio e nel tem
po. Un esempio tipico è aspirare attraverso una narice,
lentamente e profondamente, trattenere il respiro per
cinque secondi ed esalarlo attraverso l'altra narice. Un
altro utile esercizio di respirazione consiste nel metter
si in piedi, alzando lentamente le mani giunte sopra la
testa, fino alla massima estensione delle braccia, riem
piendosi i polmoni d'aria. Trattenete il respiro per cin
que secondi, poi abbassatevi lentamente, dalle anche, ed
espirate mentre avvicinate le dita alle punte dei piedi.
Nel loro aspetto esclusivamente fisico, tuttavia, que
sti esercizi di respirazione sono incompleti. Perché ab
biano pieno valore come ausili psichici, è necessario
prendere in considerazione un altro fattore, completa
mente diverso: il controllo dello stato della mente.
Innanzi tutto, è necessaria la serenità. Non riuscire
te ad eseguire neppure l'esercizio yoga più semplice se
vi sentite adirati, risentiti o eccitati. Per questa ragio
ne, tutti i sistemi di evoluzione psichica sottolineano la
necessità di incominciare con un periodo di meditazio
ne e di non procedere fino a quando non si sono cal
mati gli stati d'animo causati dalle irritazioni e dalle
preoccupazioni quotidiane.
Allo stesso modo, gli esercizi di respirazione pro
fonda sono veramente efficaci solo quando sono accom
pagnati da una disciplina sistematica della mente, oltre
che del corpo. Ad ogni inspirazione, si deve inspirare
anche l'idea della giustizia e dell'umanità; ad ogni espi
razione, si espelle dalla mente ogni traccia ancora per
20 / II viaggio nel tempo
sistente di collera e di ingiustizia che si può essere con
servata inconsciamente.
Accumulazione del magnetismo animale
Mettetevi in posizione, in piedi su un pavimento di
legno nudo, a circa un metro e ottanta di distanza da
una parete, sulla quale avete fissato, al livello dell'oc
chio, un punto per la concentrazione della vista. Uno
dei piccoli bersagli di cartone che vengono usati per il
tiro a segno e che costano pochissimo, costituisce un
utilissimo punto di concentrazione: ma sarà sufficiente
anche un segno nero rotondo tracciato su un pezzo di
carta bianca rettangolare.
Dovete tenere i piedi ben separati, mentre state ri
volti verso il punto di concentrazione, con le braccia
protese ai lati del corpo, all'altezza delle spalle, con le
dita separate. Dite a voi stessi: « Il magnetismo anima
le penetra dalle punte delle mie dita, fluisce attraverso
le mie braccia ed entra nel mio corpo ».
Ben presto incomincerete a sentire distintamente il
flusso, dapprima come un formicolio nelle braccia, quin
di come una crescente rigidità delle dita che si estende
alle scapole. Una lieve nebbia azzurrina si forma davan
ti a voi, e vi accorgete di attingervi per acquisire ener
gia. Con la pratica, riuscirete a caricarvi di magnetismo,
in questo modo, al punto che se vi portate dietro le
spalle di un'altra persona, le mettete le mani sulle spal
le e poi le ritirate lentamente, la persona barcollerà
all'indietro verso di voi, esattamente come un pezzo di
ferro viene attratto da una calamita. È superfluo aggiun
gere che non tutti sono egualmente sensibili al magne
tismo animale. Con un buon soggetto, l'effetto è più
spiccato.
Un generatore di magnetismo animale alternativo
(anche se non altrettanto semplice) che ho trovato mol
to efficace è una leggera pallina di alluminio d'una ven
tina di centimetri di diametro, montata su un supporto
Preliminari / 21
isolante. Le mani devono essere premute con fermezza
sulla pallina: gli altri dettagli sono identici a quelli in
dicati più sopra.
Tutti questi esercizi hanno lo scopo principale di
intensificare la nostra reazione psichica alla stimolazione
mentale. Costituiscono una preparazione eccellente per
l'esercizio che segue, e che è un semplice esperimento
di telepatia. Un successo ottenuto rapidamente costitui
sce una buona indicazione della futura riuscita nel viag
gio nel tempo vero e proprio, perché sebbene la tele
patia sia innanzi tutto il pensiero che viaggia superfisicamente nello spazio, ha relazioni anche con il tempo.
Il viaggio spaziale superfisico, con la sua relativa sem
plicità, costituisce per tale ragione una forma d'eserci
zio che lo studente non deve trascurare.
Gli esperimenti telepatici comportano due termini.
Hanno luogo tra un « agente » (colui che trasmette il
messaggio superfisico) e un « percipiente » (colui che ri
ceve il messaggio). Perciò avrete bisogno di un aiutante.
Scegliete qualcuno con cui siete in simpatia; dovrà essere
un temperamento piuttosto placido. Non è necessario
che provi un vivo interesse per le questioni psichiche.
Prendete un comune mazzo di carte da gioco, e un
cartoncino di quindici centimetri per quindici, con un
foro al centro, che potrete praticare passando attraver
so il centro una matita al piombo.
Disponete sei carte scoperte in due file di tre carte
ciascuna, bene spaziate, sul piano del tavolo. Allontana
tevi dal tavolo di un metro o poco più, copritevi un
occhio con la mano, e tenete il cartoncino forato davan
ti all'altro occhio, in modo da poter vedere una — ma
una soltanto — delle carte che avete messo sul tavolo.
Concentrate la mente su quella carta per una du
rata da mezzo minuto a un minuto. Quindi chiudete gli
occhi, e cercate di vedere la carta con la mente. Quan
do la sua immagine soggettiva è il più possibile chia
ra, dire: « Via ».
22 / II viaggio nel tempo
Il vostro aiutante (percipiente), che nel frattempo è
rimasto seduto passivamente accanto alle carte scoper
te, mantenendo il più possibile la mente aperta e ricet
tiva, indica allora la carta segnalatagli dall'impulso. Al
l'inizio, dovete aspettarvi un'elevata percentuale di erro
ri. Prendete nota dei successi e degli insuccessi, tenen
do presente che, secondo la teoria delle probabilità, gli
insuccessi devono essere cinque volte più numerosi dei
successi. Se la proporzione di successi è considerevol
mente superiore, c'è la prova della trasmissione telepa
tica del pensiero.
Ripetete quindi l'esperimento, scambiandovi di po
sto con il percipiente: il vostro amico si concentrerà
mentre voi resterete passivi e cercherete di « indovina
re » la carta pensata. Il successo, sia come agente, sia
come percipiente, dimostra la presenza di poteri psi
chici.
Se all'inizio i risultati sono deludenti, cambiate il
percipiente, perché in tutti gli esercizi psichici con due
partecipanti l'elemento personale ha molta importanza.
Anche coloro che non hanno eseguito nessuno degli eser
cizi esposti in precedenza per l'accrescimento della sen
sibilità generale spesso ottengono successi sorprendenti
sin quasi dall'inizio dei loro tentativi di telapatia ele
mentare.
Quando avete raggiunto una buona percentuale di
successi nella ricerca delle carte, la fase successiva con
siste nel tentare la comunicazione suprafisica di sempli
ci diagrammi, lettere maiuscole dell'alfabeto e brevi pa
role. Per questo esperimento, agente e percipiente si mu
niscono di carta e matita; inoltre l'agente, come prima,
ha uno schermo di cartoncino perforato per aiutarsi nel
la concentrazione mentale. All'inizio, entrambi i parte
cipanti a questo tentativo telepatico piuttosto ambizio
so possono rimanere nella stessa stanza, mettendosi se
duti in modo da voltarsi le spalle, oppure con uno scher
Preliminari / 23
mo in mezzo. Quando le facoltà psichiche migliorano,
è meglio che si mettano in due stanze diverse.
L'agente grida « Via », e incomincia a disegnare un
diagramma: un quadrato, un cerchio, un triangolo o
un'altra figura semplicissima. Mentre disegna, si concen
tra sulla figura, cercando ancora una volta di formare
un'immagine soggettiva che, più tardi, possa essere vi
sta ad occhi chiusi. Il percipiente, dopo un intervallo
preconcordato, disegna o scarabocchia quel che gli viene
in mente. Dopo cinque minuti, i due disegni vengono
confrontati, ed è opportuno stare molto attenti alle so
miglianze parziali. Per esempio, un triangolo può venire
ricevuto come una tenda: un semicerchio come una con
ca portafiori.
Più tardi, quando si è ottenuta una elevata percen
tuale di successi, si può tentare di trasmettere sempli
ci messaggi attraverso una distanza progressivamente più
grande, per esempio con i due partecipanti situati in
due case diverse. Non esagerate, tuttavia, anche se riu
scite benissimo, se volete mantenere segreti i vostri pen
sieri al percipiente con cui collaborate. In questo mo
mento, l'avvertimento potrà apparirvi ridicolmente su
perfluo. Ma la realtà potrebbe dimostrarvi che non lo è
affatto.
3. Le forme-pensiero e la loro proiezione
Concentrare l'attenzione su un diagramma o una pa
rola significa crearne nella vostra mente un'immaginepensiero. Se riuscite a comunicare questa immagine
mentale a un percipiente con un atto di telepatia, sa
rete riusciti a proiettare una forma-pensiero.
Certo, questa forma-pensiero non è più concreta di
un'idea, sebbene non manchino le prove del fatto che,
con mezzi adeguati e una pratica sufficiente dei meto
di della concentrazione psichica, le idee possono veni
re rivestite del manto della visibilità.
La più semplice di tutte le forme-pensiero che si
possono proiettare nello spazio è l'idea di se stessi. Con
la pratica, molte persone psichicamente sensibili del
mondo occidentale sono pervenute al successo in quelli
che vengono comunemente chiamati « esperimenti di
viaggio ». All'inizio, devono essere intrapresi in accor
26 / // viaggio nel tempo
do con qualcuno che ha già dato prova di essere un
buon percipiente telepatico.
Il metodo è semplicissimo. Concordate con il perci
piente un orario e un luogo adatti per l'esperimento.
Non è necessario presentarlo in anticipo come qualcosa
di più di un esercizio telepatico piuttosto diverso di
quelli precedenti. Questa volta, abbiate cura di sceglie
re un percipiente con i nervi saldi e il fisico sano.
Circa un quarto d'ora prima del momento concor
dato, sedetevi comodamente o, meglio ancora, sdraiate
vi su un letto o su un divano, in una stanza tranquilla
e silenziosa, illuminata da una sola lampada, piuttosto
fioca. Se non avete una lampada da notte con un para
lume adatto, potete usare anche una candela. L'esperi
mento dà sempre risultati migliori durante le ore del
la notte.
Fissate la lampada e nello stesso tempo componete
la vostra mente in une stato di serenità. Quando vi sen
tite completamente rilassati, incominciate a concentrare
il pensiero sul vostro amico. Immaginate che l'amico
sia li, davanti a voi. Gradualmente, vi accorgerete che
un'immagine soggettiva del vostro amico si va forman
do, fino a quando vi sembrerà di guardare la sua foto
grafia. A questo punto, dite a voi stessi: « Andrò dal
mio amico ».
Un viaggio psichico
Poi procedete a compiere il viaggio, passo passo,
mentalmente, come se intraprendeste l'azione fisica,
cosi:
« Mi alzo dal divano... attraverso la stanza... apro
la porta. Ora percorro il corridoio e scendo la scala...
sono arrivato al portone... apro e mi incammino per
la strada... ». E così via. Ad ogni stadio del viaggio
psichico dovete prendere tempo per visualizzare la vo
Le forme-pensiero / 27
stra azione e ciò che vi circonda, come se non solo la
vostra mente, ma anche il vostro corpo fosse in quel
luogo. Ricordate: il vostro pensiero, che è la vostra
parte più vitale, sta veramente viaggiando.
Come un viaggio fisico richiede tempo, dovete con
cedervi un tempo adeguato per il viaggio suprafisico.
A tempo debito il pensiero, che è spirito, che è
voi stessi, raggiungerà la casa del vostro amico, per
verrà alla sua presenza e si rivelerà.
Se è stato fatto tutto nel modo giusto, capirete
da soli che il viaggio è stato qualcosa di più di un
atto d'immaginazione. Da una parte, vedrete veramente
ciò che sta facendo il vostro amico; dall'altra, in un
esperimento pienamente riuscito, il vostro amico ve
drà voi.
Come avviene quando vi esercitate per acquisire
qualche nuova facoltà, può darsi che la prima volta
non riusciate nell'intento; ma è sorprendente la rapi
dità con cui certe persone divengono abilissime in que
sta comunicazione con amici o parenti mediante mezzi
suprafisici. Recentemente, una persona assolutamente
attendibile mi ha raccontato un'esperienza accaduta po
co dopo che aveva incominciato a praticare il viaggio
psichico. Una sera, decise di tentare un esperimento
di viaggio alla casa della sorella sposata.
Il viaggio mentale incominciò benissimo. Il mio
amico proiettò il pensiero, una fase dopo l'altra, fuori
dalla casa, lungo la strada fino alla stazione ferroviaria,
sul treno per il necessario breve tragitto suburbano,
poi giù dal treno e ai piedi della collina dove stava la
casa della sorella. Non riuscì a procedere oltre, perché
a questo punto venne talmente sopraffatto da una mor
tale sensazione di palpitazioni e di soffocamento che
non fu capace di proseguire. Si affrettò a interrompe
re il tentativo e, ancora scosso e turbato, fece una lun
ga passeggiata: ma anche all'aria aperta fu perseguitato
dalla sensazione di non riuscire a respirare.
28 / // viaggio nel tempo
La mattina seguente ricevette una telefonata: sua
sorella era stata colpita improvvisamente da una pol
monite, e quella notte aveva rischiato di morire. For
tunatamente, la signora guari. In un'occasione più re
cente, lo stesso uomo che aveva percepito la sensazione
della malattia della sorella è riuscito a percepire la vi
sione supranormale di amici assenti ed a proiettarsi
mentalmente nel loro campo visivo.
Vi invito a notare la preminenza del fattore tempo
nell'esercizio di proiezione spaziale presentato più so
pra. Lo stesso fattore tempo, sebbene non sia altret
tanto evidente nella semplice comunicazione telepatica
di un diagramma, è tuttavia altrettanto inerente. Al
cuni anni fa, un noto scrittore espose molto bene l'idea:
« Non esiste un cubo istantaneo ». Anche ciò che si
vede nella luce di un lampo in una notte senza stelle
ha una componente temporale, sebbene non duri più
della seimilionesima parte di un secondo.
Non dovete confondere il tipo di « esperimento di
viaggio » già descritto con la proiezione astrale vera
e propria. Questa avviene quando il soggetto è immer
so in trance profonda, quasi simile alla morte. Per un
osservatore, la respirazione può apparire impercettibile.
Soggettivamente, è come se lo spirito vagasse al di
fuori del corpo, e fosse a questo collegato solo da un
impalpabile filo ectoplasmico. Il filo sembra essere esten
sibile fin quasi all'infinito, tuttavia costituisce un anco
raggio sufficiente con il mondo materiale. Ogni tenta
tivo di tagliare il filo di collegamento psichico può
produrre un improvviso ritorno all'involucro in carne
ed ossa, oppure una recisione permanente, che causa
effettivamente la morte.
I doppi astrali delle persone viventi possono inol
tre venire proiettati durante un profondo sonno na
turale. Vengono chiamati « fantasmi », e spesso si ri
tiene che predicano la morte della persona di cui si
vede il « fantasma ». È probabile che questo avvenga
Le forme-pensiero / 29
perché l'approssimarsi della morte indebolisce inevita
bilmente il legame tra il corpo fisico e quello astrale.
Anche quando la morte imminente sarà violenta o ac
cidentale, mentre la persona di cui si vede il « fan
tasma » è in quel momento in ottima salute, la stessa
spiegazione di un crescente allentamento del legame tra
l'involucro terreno e la controparte astrale, detta an
che doppio o ka, permane valida, se la si interpreta in
termini di tempo assoluto o serializzato. (Si veda il
prossimo capitolo).
Poiché negli ultimi capoversi è stata usata ripetu
tamente la parola « morte », ritengo doveroso preci
sare che è stato fatto di proposito. Per me la morte
è la morte, come la mia macchina da scrivere è la mia
macchina da scrivere. È la parola esatta per descrivere
il distacco dell'immortale dal corruttibile, e non com
porta affatto l'idea dell'estinzione completa. Perché get
tare via una parola valida, se alcuni tendono ad attri
buirle un significato inesatto?
Per ritornare alla proiezione astrale, vi abbiamo ac
cennato solo per chiarire che i nostri sforzi non sono
stati rivolti in questa direzione, bensì verso quella su
periore facoltà telepatica che si rivela con la creazione
di caratteristiche-pensiero e di forme-pensiero percetti
bili ad altri senza mezzi fisici di trasmissione. Ciò si
gnifica spingersi un passo più avanti della creazione di
forme-pensiero reali per noi stessi, come facciamo tutti
quando dormiamo, e come fanno molti anche in uno
stato di fantasticheria, da svegli. Se comprendiamo que
sto, saremo pronti a imparare qualcosa di più sulle
forme-pensiero proiettate nello spazio. In effetti, non è
necessario che siano copie dell'aspetto dell'interessato.
4. La struttura del tempo
In questo capitolo vengono discusse le idee orien
tali e occidentali circa la natura del tempo e il
suo effetto sull'individuo. I lettori più interessati
alla pratica che alla teoria, preferiranno forse pas
sare al capitolo seguente.
Se vogliamo sconfiggere il tempo, che tenta di te
nerci implacabilmente nel presente, prima cercheremo
di scoprire qualcosa di più sulla sua natura e maggiori
saranno le nostre possibilità di successo.
Fino a pochi decenni or sono, la scienza accettava
il tempo come un paradosso sconcertante. Lo si misu
rava mediante il movimento delle ombre gettate dal
sole, o con una lancetta mossa su un quadrante gra
duato da un meccanismo; e misurata in un modo o nel
l'altro, questa registrazione meccanica non concordava
con l'esperienza umana. Mezz'ora di attesa nell'antica
mera del dentista era invariabilmente assai più lunga
di mezz'ora passata ad assistere a uno spettacolo di
vertente. A parte l'ovvia certezza che il tempo del
l'orologio e della meridiana ed il tempo riconosciuto
tramite l'esperienza umana raramente concordavano, si
32 / II viaggio nel tempo
sapeva poco o nulla della sua natura, almeno nel mon
do occidentale.
Poi, nell'anno 1927, vi fu la pubblicazione del
l'opera di J.W. Dunne sul tempo, cui abbiamo già ac
cennato nel Capitolo 1. Oltre alla sua capacità, ripetu
tamente osservata, di sognare eventi prima che avve
nissero, e alla successiva scoperta che un'alta percen
tuale dei sogni di altre persone conteneva una certa
misura di precognizione profetica, Dunne sviscerò un
terzo fatto che, dal nostro punto di vista, ha un'im
portanza anche più grande. Egli scoprì che si possono
generare pensieri profetici nella mente conscia, se que
sta viene mantenuta in uno stato di ricettività. Anche
questa scoperta fu fatta mediante esperimenti con per
sone comuni, non particolarmente dotate di medianità.
Su questo lavoro sperimentale di base, Dunne sosten
ne che il trascorrere del tempo, considerato semplice
mente come estensione matematica, deve esso stesso ri
chiedere tempo. Ma se il tempo richiede tempo, deve
esservi un tempo al di fuori del tempo, o, come egli
10 chiamò, un « tempo 2 », mentre il tempo originale
(il tempo momentaneo, o tempo entro il tempo 2) è
11 « tempo 1 ». Inoltre, se si ripete la stessa linea di
discussione, il tempo 2 può essere semplicemente il se
condo termine di una serie di tempi che finisce nell'infinitamente distante tempo n, o tempo assoluto.
Quando si serializza il tempo in questo modo, e
si ammette il trascorrere del tempo come realtà, si de
ve riconoscere una simile natura serializzata al campo
su cui il tempo passa, e all'osservatore che occupa
una posizione all'intersezione dei campi serializzati del
tempo e dello spazio. Quindi l'osservatore, anziché es
sere in questo senso una singola unità finita, deve ora
venire accettato come una catena di termini collegati
che, una volta messa in moto da un agente esterno, è
infinita, ad eccezione del termine iniziale.
Qui, sostenuto da abbondanti prove matematiche,
La struttura del tempo / 33
abbiamo una formulazione puramente scientifica e spas
sionata dell'essere umano quale modello emesso da un
potere infinitamente maggiore, chiamato da Dunne
« l'osservatore generalizzato », e « Dio » da coloro che
amano usare termini più semplici. Posto in azione dal
la forza immane che ha avviato l'umano lungo il suo
viaggio, noi vediamo un essere che (a parte un in
volucro carnale impermanente) dura quanto l'eternità.
Nello stesso schema delle cose, il cervello umano pren
de il suo posto quale mezzo di istruzione, particolar
mente per i termini più alti dell'osservatore personale
che noi consideriamo collettivamente, anche se meno
matematicamente, come l'anima dell'uomo.
Infine, passato e presente sono visti come realtà
durevoli, nascoste solo alla parte di noi che è domi
nata dal cervello terreno, ma visibili dallo spirito non
fisico dell'uomo (l'osservatore supremo) in proporzione
alla misura in cui l'attenzione del cervello può venire
distolta dall'abitudine incallita di occuparsi solo delle
cose che accadono nel tempo 1. Ricordiamo che il
tempo 1 è sinonimo del momento passeggero, nel qua
le accadono gli eventi di importanza immediata per la
comune esistenza quotidiana.
Esclusa la parte di noi contenuta nel termine 1,
non vi è nulla che denoti quando ha avuto inizio l'in
dividualità essenziale che è in noi, o quanti secoli od
eoni possano trascorrere prima che venga riassorbita nel
l'infinito da cui è venuta. Questa visione ci lascia la
libertà di considerarci rinnovati di momento in mo
mento; la nascita e la morte non delimitano queste
palingenesi seriali, esclusa quella che corrisponde al pro
gresso dei nostri corpi materiali attraverso la vita.
Quando e comunque noi riusciamo a distogliere l'at
tenzione del cervello dal termine 1 di questa strana
successione seriale del tempo, il termine 2 che è in
noi rimane libero di porsi in contatto con il suo cor
rispondente termine 2 del tempo. Ora, questo termi
34 / II viaggio nel tempo
ne 2, nell'estensione serializzata del tempo, è reale quan
to il termine 1, o tempo dell'orologio, e non essendo
limitato dalle barriere della nascita e della morte, ap
partenenti esclusivamente al termine 1, è libero di pro
tendersi indefinitamente nel passato o nel futuro.
Poiché, nella maggior parte della gente, l'attenzio
ne cerebrale raramente si attenua in misura notevole
se non durante il sonno, quando è al minimo, abbia
mo così la ragione per cui i sogni non di rado si
avverano, del tutto o in parte. Per mostrare come si
avverano alcuni sogni, aggiungerò che in questi ultimi
due mesi ho ricevuto lettere da due uomini, a me sco
nosciuti e sconosciuti l'uno all'altro, i quali avevano
entrambi sognato, ricavandone vantaggi materiali, i no
mi di cavalli destinati a vincere come outsiders corse
avvenute giorni o settimane più tardi. La spiegazione
non può essere un giudizio subconscio, perché almeno
tre dei cavalli vincenti non erano mai comparsi nelle
cronace sportive quando vennero sognati come trionfa
tori. Uno dei sognatori aveva visto i cavalli con i ri
spettivi nomi scritti sul corpo, come il nome d'una
nave è dipinto a prua.
È interessante abbandonare le moderne ricerche di
un matematico dal pensiero originalissimo per rivolger
ci alla tradizione dei selvaggi polinesiani, e scoprire che
essi riconoscono l'attualità viva degli eventi futuri, al
meno da molti secoli, probabilmente da più di un mil
lennio. Simili convinzioni, benché sovraccariche di fron
zoli rituali, si incontrano nelle dottrine buddiste e pre
buddiste dell'India, del Tibet e della Cina. La filoso
fia orientale include parecchie suddivisioni della nostra
parola « mente »; e questo dimostra che l'idea della
mente entro la mente non è una novità.
Il Kahunaismo delle Hawaii rappresenta la mente
umana (o spirito) come il prodotto dell'interazione di
tre entità: Manihipili, l'entità che controlla l'attività
subconscia; Uhane, l'entità che controlla la forza di vo
La struttura del tempo / 35
lontà umana; e Aumakua, l'entità « uomo-dio » che rap
presenta il ponte superconscio tra l'uomo e il suo Dio.
Comparate questa concezione dell'Aumakua con « l'os
servatore individuale supremo » di Dunne. Nella ter
minologia teosofica, « siddhi » è un equivalente pros
simo della stessa idea.
Il libro estremamente interessante e illuminante di
Max Freedom Long, Recupero dell'antica magia, descri
ve (suffragandolo con una quantità impressionante di
prove) come mediante l'esatta invocazione dell'Auma
kua, nella magia kahunaista, il non materiale può ve
nire reso materiale e attuale. Allo stesso modo, la
Shakti Kundalini, il magico serpente di fuoco degli ini
ziati indiani, può produrre poteri miracolosi inverten
do la direzione del flusso (il flusso è una concezione
del tempo). Confrontate i diagrammi del tempo seriale
di Dunne e vi troverete indicate le posizioni dove, al
l'intersezione dei piani d'estensione, passato e futuro si
fondono con il presente. Quando l'osservatore serializ
zato riesce ad acquisire coscienza di questi punti d'in
tersezione, per lui il reale e l'irreale si scambiano di
posto, perché, anziché vivere nel momento presente,
egli vive temporaneamente nel passato o nel futuro.
È necessario ricordare che il « non è » di oggi ge
neralmente è P« è » di ieri o di domani: si accerta
così che, vecchi o nuovi, orientali od occidentali, col
ti o incolti, i vari sistemi che comportano il ricono
scimento della permanenza dello spirito e dell'esten
sione del tempo hanno una comune base di antica ve
rifica sperimentale.
5.
Il viaggio nel tempo e la sfera di
cristallo
La sfera di cristallo
È probabilmente il più semplice di tutti i modi
sistematici per ottenere informazioni dirette sulle vite
anteriori, per coloro che desiderano acquisirne la co
noscenza di prima mano, ma non vogliono adottare i
metodi più lunghi che comportano la contemplazione.
Una scuola di pensiero moderna, molto popolare,
afferma che la sfera di cristallo o di vetro usata da
un veggente costituisce semplicemente un comodo og
getto di concentrazione per raggiungere un leggero sta
to ipnotico o ipnoide. Se tale convinzione è esatta, de
ve conseguirne che ogni oggetto piccolo e lucente, co
me un bicchiere, o una vaschetta da pesci rossi riem
pita d'acqua, deve essere efficace, per la concentrazio
ne della vista, quanto un globo costoso intagliato in
un grosso cristallo di quarzo trasparente.
38 / II viaggio nel tempo
Non tutti saranno d'accordo su questo. Secondo
la tradizione magica, nella quale di tanto in tanto riu
sciamo a rintracciare un substrato di verità scientifica,
la sostanza del cristallo puro rappresenta la forma infi
ma di vita. Non solo influisce sottilmente sul posses
sore: ma la persona che la maneggia esercita su di
esso un'azione reciproca. Se possiamo credere a questa
antica concezione alchemica, vi troveremo ragioni suf
ficienti per preferire le sfere di quarzo puro alla for
ma notevolmente adulterata che è il vetro commerciale.
Nel contempo, non c'è dubbio che si possano ot
tenere risultati simili a quelli conseguiti guardando in
una sfera di cristallo anche senza usare il quarzo, ben
ché forse questo richieda un maggiore impegno psichi
co. I veggenti tibetani usano una pietra cristallina nera
che si trova nei torrenti di montagna. Mentre se ne
scruta la superficie, la si mantiene lucida spruzzandovi
sopra acqua. In India, l'equivalente abituale del globo
di cristallo è una piccola ciotola, o un piatto, o anche
il cavo della mano, in cui si versa un po' d'inchiostro.
Quando si usa una sfera di vetro o di cristallo au
tentico, si può ottenere lo stesso effetto di lucentezza
nera posandola su un cuscino di velluto nero; e molti
veggenti sostengono che questo li aiuta notevolmente.
Alcuni, inoltre, ritengono che la sfera reagisca assai
meglio se, prima, la tengono nel cavo delle mani fino
a quando si è riscaldata.
L'uso della sfera di cristallo è un metodo ricono
sciuto di guardare il futuro: ogni lettore lo conoscerà,
anche perché è quello adottato più di frequente. Per
tornare indietro nel tempo, il veggente deve invertire
volutamente il processo, imprimendo uno slancio ini
ziale a ritroso alla concentrazione del suo pensiero.
La sfera di cristallo / 39
Guardando nel passato
Guardate intensamente la sfera di cristallo. Raffi
guratevi il tempo come una strada di ricordi viventi.
Pensate che la strada proceda da voi al cuore della sfe
ra. Quando vi concentrate, sentirete un legame sottile
che incomincia a stabilirsi tra voi e la sfera. Il legame
diventa una catena che, da una parte, si addentra sem
pre più lontano nel cristallo, e dall'altra scende a pro
fondità sempre più grandi nella vostra mente subcon
scia. Questa sensazione, anziché essere un'impressione
vaga, diventa sempre più imperiosamente reale.
Ora la catena psichica che collega la sfera a voi è
diventata infinita; e quietamente ma irresistibilmente
incomincia a procedere a ritroso... a ieri... all'altro ieri...
alla settimana scorsa... al mese scorso... allo scorso an
no... alla prima infanzia, e poi ancora più indietro,
nel grigiore di quando il tempo, per voi, non era an
cora incominciato.
Questo processo si adatterà ad una velocità propria.
Non è possibile accelerarlo. Potrete dedicargli venti
minuti o mezz'ora al primo tentativo, e ripetere l'eser
cizio non più di una volta al giorno, fino a quando i
risultati non appariranno evidenti. Spesso il primo fe
nomeno superfisico che si presenta è un appannamento
della superficie della sfera, una sottile foschia azzurra
che può estendersi al di sopra del cristallo, aleggian
do come una chiazza di nebbia. Quando la si vede, è
solo questione di pazienza, prima che la nuvola davan
ti al cristallo si schiuda o si disperda, lasciando posto
a un'immagine.
Se avete allenato a sufficienza la vostra mente, pre
parandola al viaggio nel tempo, l'immagine mostrerà
un evento del passato. Altrimenti, potrete ritrovarvi a
osservare un evento del futuro, o magari un frammen
to non molto importante di viaggio nello spazio, per
esempio un amico che è uscito a far compere o per
40/1/ viaggio nel tempo
un giro in macchina. Ormai dovrebbe essere superfluo
ricordarvi l'intimo legame fra il tempo e lo spazio qua
li dimensioni correlative di un unico continuum suprafisico, in modo che ogni incapacità, da parte vostra,
di esercitare il controllo su uno di essi può portare ri
sultati nei tempi superiori (suprafisici) dell'altro.
C'è un modo molto diverso, e assai più sorprenden
te, in cui un veggente può risentire l'influenza del
cristallo. Avviene di rado, e solo dopo una pratica lun
ga e paziente; ma i risultati sono così decisivi, quan
do si presentano, che è necessario accennarvi. È il fe
nomeno mistico della sfera che assorbe il veggente.
La sfera sembra ingrandire e avvicinarsi, fino a
quando il veggente si trova racchiuso nel suo interno.
Il punto culminante dell'esperienza è sempre improv
viso, e la durata totale può essere brevissima. Finché
dura, il percipiente non si limita a vedere un evento
passato in miniatura sulla superficie del cristallo, ma
diviene una sola cosa con esso. La fusione con la sfe
ra può venire realizzata con maggiore certezza se si
integra la contemplazione del cristallo con altri eserci
zi di concentrazione: più avanti ne descriveremo alcuni.
Fusione e magia del fuoco
Nel suo libro Recupero dell'antica magia, Max Long
include la descrizione di un mangiatore di fuoco che
si esibiva in un luna-park americano. I « trucchi » che
quell'uomo eseguiva con il fuoco (tra l'altro si caccia
va in gola, per parecchi secondi, la fiamma di una tor
cia ad acetilene da stagnino) non erano affatto trucchi,
ma autentiche operazioni magiche. L'uomo le aveva im
parate durante l'infanzia da un indiano che l'aveva pre
so come aiutante e aveva provveduto alla sua inizia
zione.
Invitato a descrivere in che modo aveva imparato,
il mangiatore di fuoco raccontò che, per ore ed ore,
La sfera di cristallo / 41
il suo maestro gli faceva fissare la fiamma d'una sacra
lampada a burro. Finalmente, un giorno, una minusco
la fiamma scaturì e lo avviluppò. Allora egli divenne,
misticamente, una sola cosa con il fuoco, e passò sotto
la sua protezione.
Tutti i veggenti diligenti e seri sono sull'orlo di
simili prodigi.
6. II fattore ipnotico nella concentrazione
La similarità fra la concentrazione dello sguardo su
una sfera di vetro o di cristallo e il fissare un punto
di concentrazione ipnotico è troppo grande perché pos
siamo trascurarla. Chiunque conosca le pratiche ipno
tiche perverrà presto alla conclusione che anche la con
templazione della sfera deve avere un suo fattore ipno
tico. Per molti, la prima reazione a questo pensiero,
probabilmente, sarà la tendenza a screditare le visioni
viste con l'aiuto d'un cristallo. Ma sarebbe un errore.
Gli stati ipnotici e ipnoidi sono stati di coscienza
intensificata, non ridotta. Vi sono innumerevoli prove
di questa verità. Una persona ipnotizzata ha una me
moria assai migliore di quella che ha nello stato nor
male. Può vedere, udire, sentire gli odori e i sapori
in modo di gran lunga più acuto di quanto avvenga
in altre occasioni. Inoltre, l'ipnosi fa apparire poteri
44/7/ viaggio nel tempo
speciali che non hanno paragoni in ciò che si può os
servare al di fuori dell'ipnosi.
Individuare tra sei bicchieri d'acqua quello che è
stato indicato semplicemente segnalandolo a dito men
tre il soggetto ipnotico era fuori dalla stanza non è
un risultato infrequente: ma quanti di noi saprebbero
farlo senza l'aiuto dell'ipnotismo? Ecco un altro esecri
pio di intensificato acume mentale: molte persone ipno
tizzate riescono a leggere esattamente i valori delle car
te da gioco guardandole coperte.
La coscienza dello stato d'ipnosi è indubbiamente
diversa dalla coscienza normale; e questa alterazione è
provata dal fatto che la cessazione dell'ipnosi cancella
il ricordo di quanto è avvenuto durante l'ipnosi stes
sa. Ma la memoria, intesa nel senso abituale, e il
potere mentale sono due cose molto diverse. La misura
di tale diversità apparirà evidente a chiunque prenda
in considerazione la cosa.
Per esempio, avete riconosciuto consciamente e no
minato a voi stessi le singole lettere delle parole che
avete appena letto? Quando, da bambini, stavamo im
parando a leggere, lo facevamo tutti. Più tardi abbia
mo superato la fase del compitare. Solo dopo che era
venuta meno la necessità dell'attenzione conscia rivolta
alle singole lettere c'è stata la vera assimilazione del
l'arte di leggere.
Lo stesso vale all'acquisizione di tutte le forme di
abilità mentale e fisica, sebbene certe attitudini, corno
imparare a suonare gli strumenti musicali, costituisca
no una dimostrazione più sorprendente delle altre. Sco
priamo sempre che la vera abilità sopravviene solo con
il ritiro dell'attenzione conscia dai dettagli incidentali.
L'energia, cosi ritratta, si lega esclusivamente alla co
scienza di un termine superiore.
Noi sappiamo che è esattamente questo termine su
periore della coscienza che intendiamo raggiungere cor
l'aiuto dei nostri esercizi psichici. Ne consegue che.
Il fattore ipnotico / 45
se c'è un fattore ipnotico nella contemplazione della
sfera di cristallo o in qualunque altro dei nostri me
todi, è utile dal punto di vista del viaggio nel tempo.
Supponiamo di seguire questa linea di pensiero fino
alla sua conclusione logica: potremmo allora ritrovarci
a chiederci: « Perché non affrettare ancora le cose ser
vendoci di un esperto ipnotista? ».
La trance ipnotica totale dovrebbe offrire un mezzo
eccezionalmente facile per raggiungere uno stato in
cui si rivela la nostra esperienza prenatale, anziché
dover cercare le informazioni mediante una tecnica re
lativamente lunga e difficile di rieducazione psichica.
Qualunque cosa ne pensi l'aspirante ai viaggi nel
tempo, dal punto di vista dell'ipnotista la proposta ha
diversi potenziali punti deboli. I risultati ottenuti così
sarebbero il prodotto della suggestione d'una seconda
persona, e sarebbe impossibile scoprire la misura in cui
operava l'elemento di suggestione estranea.
Nell'ipnosi, la suggestione che il soggetto si porrà
in contatto con un periodo di tempo antecedente, im
partita unitamente alla suggestione postipnotica di ricor
dare l'esperienza al risveglio, porta regolarmente a rive
lazioni tanto drammatiche quanto, per loro stessa natu
ra, non verificabili. Talvolta, tuttavia, l'esperimento porta
alla verità, soprattutto se segue un sufficiente interval
lo di esame dei sogni e di contemplazione passiva, per
avviare indipendentemente la mente del percipiente sul
la strada richiesta.
Per un ipnotista, il modo migliore per inaugurare
un esperimento di viaggio nel tempo in un soggetto
interessato consiste nel cominciare prendendo parte a
una discussione e a un esame dei sogni raccolti. Quin
di, si permette al percipiente di passare alla contem
plazione passiva degli stati d'animo del sogno. Solo al
lora, si sovrappone un leggero sonno ipnotico indotto
mediante « passi » contattuali, oppure mediante uno
qualunque dei metodi riconosciuti per comunicare il
46 / II viaggio nel tempo
magnetismo animale. Non si deve impartire alcuna sug
gestione verbale, e non appena l'ipnosi — o la sonno
lenza ipnoide — è stata indotta, il percipiente deve ve
nire lasciato in pace, fino a quando avviene natural
mente il risveglio.
Permane la possibilità che parte del materiale sto
rico relativo alle esistenze passate del soggetto sia stato
comunicato dalla mente dell'ipnotista, a sua insaputa e
involontariamente. La stessa obiezione, in una certa
misura, deve essere ritenuta valida quando un indaga
tore impaziente cerca l'aiuto di un medium o di un
sensitivo per ottenere di seconda mano le informazio
ni prenatali desiderate. Sebbene vi sia ampia evidenza
che un buon sensitivo può spesso stabilire un saldo
contatto con la mente subconscia dell'interrogante, non
è possibile stabilire fino a quando permanga efficace
il contatto nel passato pre-incarnazione.
Nessuno può avere assistito a una dimostrazione
pubblica di medianità (tanto meno ad una privata) sen
za rendersi conto che, regolarmente, il sensitivo entra
in possesso di informazioni tratte dalla memoria sub
conscia di un cliente, e spesso sepolte così profonda
mente da essere diventate irraggiungibili altrimenti.
« Controlli •», esorterà il medium con assoluta con
vinzione. « E vedrà che è così ». E infatti si scopre che
le cose stanno così.
Quando avviene una cosa del genere, solitamente
il medium sostiene di aver ricevuto le informazioni tra
mite uno spirito-guida, una spiegazione che appare tan
to più interessante in quanto tali guide sono state va
riamente identificate con gli Uhane del Kahunaismo e
con le monadi del dottor William McDougall. L'ac
cettazione della realtà dell'intervento degli spiriti-guida,
quindi, non contraddice ma anzi sottolinea la possibi
lità che la medianità possa aiutare nelle indagini sulle
precedenti incarnazioni.
L'aiuto che il mondo degli spiriti può o vuole con
Il fattore ipnotico / 47
cedere non elimina tuttavia l'obiezione al ricorso al
medium, che è già stata avanzata a proposito del ri
corso all'ipnotista. In entrambi i casi, i risultati pos
sono essere viziati da materiale aggiunto involontaria
mente e proveniente dalle idee subconsce del sensitivo.
Per riassumere, molti di coloro che intraprendono
una seria indagine per scoprire che cosa sono stati e
come hanno agito nella precedente esistenza, ben pre
sto si accorgono che la ricerca diviene così affascinante
e nel contempo così frustrante, da dar loro la tenta
zione di cercare qualche mezzo per affrettare i risul
tati. Sebbene vi siano diversi mezzi di questo tipo,
quelli che richiedono il ricorso all'aiuto d'una secon
da persona presentano lo svantaggio che, usandoli, c'è
la possibilità di attingere all'esperienza passata del col
laboratore anziché alla propria, o in aggiunta alla
propria.
Date le circostanze, la prudenza consiglia di non
aver fretta e di compiere da soli il viaggio nel tempo.
7. Concentrazione psichica e
contemplazione
Ognuno dei metodi già esposti, che consentono al
lo studioso dei viaggi nel tempo di pervenire senza
aiuti al di sotto della superficie della normale coscienza
temporale, ha un suo posto onorato in un sistema ri
conosciuto di disciplina psichica; e da questo momen
to presumerò che almeno alcuni degli esercizi preceden
ti siano stati studiati e messi in pratica. Altrimenti,
prima di procedere sarà opportuno rivolgervi un av
vertimento.
Se non avete ancora provato i modi più facili per
distogliere l'attenzione dal momento presente e per la
sciare cosi il vostro spirito libero di tornare indietro
sulla strada del tempo, difficilmente sarete pronti per
gli esercizi psichici assai più drastici che sto per esporvi. Non stabilisco regole inflessibili al riguardo, poiché
sono convinto che tali regole ognuno debba farsele da
sé. Molti dei mali del mondo sono causati certamente
50 / Il viaggio nel tempo
dall'abitudine inveterata dell'uomo, il quale afferma di
sapere tutto ciò che gli altri (ma non lui) devono o
non devono fare.
Supponiamo che siate decisi ad abbreviare i vostri
preparativi per i viaggi nel tempo: spetta a voi deci
dere la rapidità con cui intendete procedere. Quelli che
incominciano senza un'adeguata preparazione relativa ai
metodi avanzati da loro seguiti, commetteranno l'erro
re di correre precipitosamente là dove gli angeli proce
dono lentamente: ma se credete di riuscire a farcela,
la decisione spetta a voi. Gli avvertimenti necessari ve
li ho dati.
Gli esercizi che esporrò ora hanno rutti lo scopo di
accelerare il più possibile l'avvicinamento alla posizio
ne in cui i piani superiori del tempo e dello spazio
si intersecano, offrendo un terreno d'incontro alla real
tà e all'irrealtà (nel loro senso immediato). Come Mosè
dall'alto della collina vide la Terra Promessa, anche
noi, quando arriviamo a questi particolari punti misti
ci, abbiamo almeno una visione di quell'inesprimibile
« porsi in essere » che trascende ogni conoscenza as
sorbibile dal meccanismo di registrazione fisica del cer
vello umano.
Per riuscirvi, dobbiamo deliberatamente ritirare dal
cervello tutti i fatti che attirano l'attenzione: non so
lo quelli dovuti agli oggetti esterni ma anche quelli
che derivano dal normale gioco introspettivo del pen
siero.
Il primo passo, in questa direzione, è paradossale:
imparare a formare l'immagine mentale di un oggetto
di contemplazione, in modo cosi vivido che l'oggetto
possa venire « visto » ad occhi chiusi. Quasi tutti gli
oggetti sono adatti; ma quello più usato allo scopo, in
Oriente, è un albero, una pianta o un arbusto. Il loto
sacro è probabilmente l'oggetto usato più di frequente
per la contemplazione; ma poiché da noi in Occidente
non è molto comune, andrà benissimo un albero. Per
Concentrazione e contemplazione / 51
la prima parte dell'esercizio, sono consigliabili l'aria
aperta e la luce del sole.
Scegliete un alberello, situato in modo che voi pos
siate sedervi di fronte, in una posizione fissa che ne
permette una visione ininterrotta. Posate le mani sulle
ginocchia, con il dorso rivolto in alto. Guardate atten
tamente l'albero. Notate minuziosamente la sua forma,
contando e mandando a memoria il numero e le di
mensioni, prima dei rami più grandi, poi di quelli più
piccoli. Se l'albero ha le foglie, fate lo stesso, per quan
to è possibile, anche per i ciuffi di foglie. Osservatene
la colorazione e il modo in cui questa cambia quando
le fronde ondeggiano al vento. Immaginate di dipin
gere il quadro nell'occhio della mente, come un artista
lo dipingerebbe sulla tela.
Dopo cinque minuti, chiudete gli occhi e, dirigen
do l'attenzione attraverso le palpebre chiuse, cercate di
« vedere » l'albero nella vostra mente. Comparate que
sto albero, visto mediante un atto di memoria, con
quello vero che avete davanti. Probabilmente, vi sa
ranno molte differenze tra la vividezza dell'immagine
soggettiva da voi evocata nel pensiero e quella della
vera e propria immagine fisica dell'albero, impressa sul
la retina del vostro occhio nell'atto di vedere l'originale.
Riprendete ad esaminare l'albero, questa volta per
dieci minuti, prima di chiudere di nuovo gli occhi, e
sforzatevi di evocare nella mente una copia mentale, il
più possibile reale e chiara. Questo alternarsi dell'os
servazione dell'oggetto della contemplazione e del ten
tativo di ricrearlo mentalmente ad occhi chiusi deve ve
nire ripetuto continuamente, magari per settimane o
mesi, fino a quando riuscirete a « vedere » l'albero in
modo egualmente nitido con gli occhi chiusi e gli oc
chi aperti.
Da questo momento, l'esperimento psichico con
tinua al chiuso, in una stanza buia, o con gli occhi
chiusi o bendati.
52 / II viaggio nel tempo
Se l'immagine soggettiva che avete fissato nella vo
stra mente è quella dell'albero con le foglie, immagi
nate che queste cadano tutte, lasciando i rami nudi.
Quindi immaginate che i rami si raggrinziscano e
si contraggano, fino a sparire, lasciando soltanto il tronco.
Ora il tronco dell'albero rimpicciolisce: il diame
tro si restringe fino allo spessore di un capello. E sva
nisce completamente, lasciando soltanto il terreno su
cui cresceva.
Infine, si deve far scomparire anche il terreno, in
modo che non resti altro che il vuoto. A questo punto,
voi diventate parte del vuoto, ed è come se cessaste
di esistere. Il vuoto vi ha inghiottiti, e voi passate in
un sonno simile a una trance.
Questa contemplazione dell'albero che svanisce è
stata scelta come il primo esercizio avanzato di concen
trazione, perché è ben nota agli studenti della tradizio
ne occulta, ed è giustamente famoso come metodo per
avvicinarsi agli stati psichici che trascendono lo spazio
e il tempo normali. La variante che segue è stata idea
ta con un riferimento più diretto ai termini superiori
del viaggio nel tempo. È una contemplazione che può
venire praticata al chiuso dall'inizio alla fine, sebbene
si debba ricordare l'importanza di eseguire tutti gli eser
cizi avanzati di concentrazione psichica soltanto in luo
ghi dove non manchi l'aria pura, e preferibilmente do
po un periodo iniziale di respirazione profonda.
La contemplazione dell'orologio che svanisce
Scegliete un quadrante d'orologio. Mettetevi in mo
do da poterlo guardare ininterrottamente, standovene
tranquilli e in silenzio. Notate la grandezza del qua
drante, la forma dei numeri e delle lancette. Cercate
anche i dettagli minori, come la marca e gli ornati.
Concentratevi e costruite un'immagine soggettiva del
Concentrazione e contemplazione / 53
quadrante, nella vostra mente. Dopo cinque minuti chiu
dete gli occhi e sforzatevi di ricordarlo esattamente co
me se lo vedeste.
Come con l'esercizio dell'albero che svanisce, con
quello dell'orologio imparate innanzi tutto a vedere il
quadrante con estrema vividezza e chiarezza, ad occhi
chiusi, poi a eliminare pezzo per pezzo la sua imma
gine mentale. È inutile incominciare l'eliminazione dei
dettagli fino a quando il quadrante che vedete sogget
tivamente ad occhi chiusi non corrisponde a quello che
vedete davanti a voi ad occhi aperti.
Quando siete arrivati a questo punto, e non prima,
dovete immaginare che sia scomparsa la lancetta dei
minuti, in modo che l'immagine mentale dell'orologio,
evocata in una stanza buia, appaia inequivocabilmente
con una lancetta sola.
Poi procedete a far scomparire la lancetta delle ore.
Quindi immaginate la sparizione degli ornati e del
la marca, fino a quando l'assenza diventa una realtà
mentale e di fronte a voi rimangono solo il quadran
te e i numeri.
A partire da questo punto eliminate i numeri, e
intanto dite a voi stessi: « Sto eliminando il tempo con
il pensiero ».
Ora il quadrante è vuoto.
Eliminate anche il quadrante, dicendo a voi stessi:
« Il tempo scorre a ritroso ». Mentre fate questo, ve
dete il quadrante che rimpicciolisce, fino a ridursi a
un semplice punto. Poi svanisce.
Non rimane altro che il supporto dell'orologio.
Quando lo eliminate con il pensiero, togliete di mezzo
l'ultimo legame con il tempo. Quando è sparito com
pletamente, porta con sé la vostra personalità oggettiva.
È rimasto soltanto il vuoto che ha inghiottito la
vostra individualità separata.
Con l'inizio della trance che accompagna l'ultima
54 / // viaggio nel tempo
fase di questa contemplazione, voi passate, insieme al
tempo, nel periodo in cui può portarvi.
Non crediate che un esercizio come questo possa
venire assimilato rapidamente. Nessuno può dire quan
to impiegherà una data persona a diventare esperta.
Certi studenti ottengono risultati con poche settimane
di pratica diligente. Alcuni non riescono mai, e la per
centuale di quelli che ci arrivano rapidamente è mi
nima. L'uomo che era diventato un mago del fuoco, e
del quale abbiamo già parlato, aveva acquisito il suo
potere mediante un simile metodo di concentrazione psi
chica, sebbene fosse stata adattata per una finalità di
versa. Per mesi e mesi era rimasto seduto davanti a
una lampada sacra fino a che, quando meno se l'aspet
tava, la fiamma s'era espansa all'improvviso e l'aveva
avviluppato, facendo di lui una cosa sola con il fuoco.
Anche cosi, possono riuscire in questo modo soltanto
coloro che hanno la pazienza e la decisione necessarie.
Un esercizio di tipo molto diverso, sebbene con
duca lo studente lungo la stessa strada del viaggio nel
tempo, è conosciuto nella filosofia mistica giapponese
come koan, o domanda senza risposta. Un koan ha il
vantaggio di poter venire portato nella mente come
una compagnia permanente, e di venire contemplato,
come e quando si offre la possibilità, giorno per gior
no o mese per mese. Sebbene la contemplazione piena
possa procedere soltanto in circostanze di pace e di
tranquillità, niente impedisce una continuazione parzia
le dell'esercizio anche durante il tragitto per andare e
tornare dal lavoro, o mentre si consuma un pasto da
soli in un ristorante o in una tavola calda.
Un koan del viaggio nel tempo
Ho constatato che il seguente koan è particolar
mente adatto come esercizio aggiuntivo per gli esperi
menti psichici di questo tipo:
Concentrazione e contemplazione / 55
Qual è la grandezza di meno uno?
È chiaro che non è possibile rispondere alla do
manda in termini fisici, poiché « meno uno » rende il
significato di uno meno di niente. Altrettanto chiara
mente, una formulazione matematica non va bene, per
la semplice ragione che non è quel che occorre. A
modo suo, l'individuo che intraprende la soluzione del
koan deve arrivare suprafisicamente a una realizzazio
ne dell'esistenza nella non-esistenza, poiché è di que
sto che si tratta.
Tentare di condurre il solutore del koan anche per
una breve distanza lungo la via che deve percorrere
significa tentare l'impossibile, perché la soluzione di un
koan, per ogni persona, deve essere necessariamente un
contatto del tutto soggettivo con la supercoscienza, che
assume non già forma di parole, bensì quella d'uno
stato della mente.
Tuttavia, per coloro che non sono abituati a que
sto tipo di deliberazione, si può dire che vi si può
arrivare in un modo come il seguente:
Pensate a una semplice figura geometrica: un qua
drato, un cubo, un cerchio. Ma questo è « qualcosa ».
L'idea che cerchiamo di catturare è meno di qualcosa,
quando si deve immaginare la figura che rimpicciolisce.
Qui subentra il fattore tempo.
Continuate a rimpicciolire la figura fino a quando
diventa nulla, pur conservando la sua essenza di « so
stanza » metafisica, cioè la sua identità di figura geo
metrica. Ma questa entità senza dimensioni non è an
cora meno di niente. Abbiamo compiuto soltanto lo
stadio preliminare del nostro koan; ma poiché nessu
no può accompagnarvi oltre dovete continuare senza
aiuto, seguendo l'idea fino a quando diventa meno se
stessa, senza perdere la sua identità o la sua attualità.
In questo modo vi avvicinate non soltanto a « meno
spazio », ma anche a « meno tempo ».
56 / II viaggio nel tempo
Riesaminate mentalmente il problema, di continuo.
All'inizio, con ogni probabilità, vi troverete bloccati da
un complesso d'impossibilità, imposto quale risultato
di un'educazione utilitaria e delle abitudini mentali.
Questo rifiuto complessato di ogni idea che non si
inquadra nei concetti meccanici della scienza sperimen
tale deve venire cancellato. « Sfondarlo » non fa parte
della finalità del koan. State certi che, se seguite la
vostra contemplazione fino al punto giusto, arriverete
a « meno uno » esistente quale realtà: un positivo che
pulsa nel negativo.
Quando lo si trova, non è nel tempo né nello spa
zio. Quando vi avvicinate alla realizzazione, sarete av
viati su quella strada sempre meno sconosciuta, dove
tutto il tempo è « presente », e si trovano le risposte
agli interrogativi trascendenti. Avrete acquisito la vi
sione dello spazio-tempo assoluto che rende accessibili
il passato e il futuro.
La contemplazione intensiva del koan, come gli
esercizi psichici indicati in precedenza, può portare a
condizioni simili alla trance, che comportano la fusio
ne dell'individuo con l'infinito e la perdita tempora
nea dell'identità personale. Soltanto in questo modo è
possibile varcare direttamente e completamente la bar
riera del tempo immediato.
Elevazione del centro della coscienza
Un metodo molto interessante per indurre una leg
gera trance, spesso accompagnata da una considerevole
capacità di uscire dai limiti ordinari dello spazio e del
tempo, consiste nell'elevare il centro della coscienza.
In alcuni, gli effetti vengono indotti così facilmente e
rapidamente che l'esperimento deve essere tentato solo
quando c'è un robusto stato generale di salute, e tutte
le altre condizioni, esteriori ed interiori, sono favore
Concentrazione e contemplazione / 57
voli. Coloro che hanno i nervi fragili troveranno l'espe
rienza alquanto sconvolgente.
C'è una dottrina orientale che pone la sede dell'ani
ma dell'uomo nella parte superiore del cervello. Secon
do questa credenza, alla morte l'anima fuoriesce attra
verso la sommità del cranio. I lama del Tibet recitano
davanti ai moribondi preghiere contenenti « parole del
potere » che a quanto si ritiene affrettano l'ascesa del
lo spirito liberato. La cosa più interessante, dal nostro
punto di vista, è che sottolinea il legame tra l'anima
umana e la sommità del cervello.
Ecco un esercizio basato sull'interrelazione fra il
corpo fisico dell'uomo e l'anima immortale. È sempli
cissimo, e spesso produce una visione del viaggio nel
tempo straordinariamente rapida e decisiva.
Scegliete una stanza buia e tranquilla, dove non
verrete disturbati. Sdraiatevi supini, con le mani lun
go i fianchi, e restate inerti. Potete eseguire questo eser
cizio quando siete a letto, la notte.
Chiudete gli occhi. Pensate a voi stessi come una
realtà spirituale e non soltanto corporea. Pensate all'ego
che è il vostro io spirituale, concentrato nella parte del
cervello situato dietro gli occhi. Ora dovete fare in mo
do che il vostro spirito si innalzi lentamente, avvici
nandosi alla sommità della testa.
Se ritenete di aver bisogno di aiuto, potete preme
re fermamente il dito medio d'una mano sulla sommità
della testa. Nel contempo, « pensate in direzione del
punto di pressione ». Non appena avrete concentrato
tutto il vostro pensiero verso la posizione più elevata
possibile nel cervello, mettete di nuovo la mano lungo
il fianco.
Presto incomincerete a scivolare nel vuoto dell'ir
realtà. A partire da questo momento, potrete viaggiare
in qualunque piano possano portarvi i precedenti eser
cizi di orientamento nel tempo.
Probabilmente riconoscerete — e non per la prima
58 / II viaggio nel tempo
volta — un fattore ipnotico in questa tecnica. Altrove
ho descritto un test per la suscettibilità ipnotica che
somiglia nettamente a questo metodo per l'autoindu
zione rapida della trance. Ciò non toglie nulla all'ef
ficacia dell'esercizio, ma ancora una volta dimostra l'esi
stenza di un legame tra lo stato ipnotico e la riuscita
delle incursioni in quei termini superiori dello spazio
e del tempo che sfuggono alla cognizione normale.
Contemplazione cogitativa
Il seguente metodo introspettivo per pervenire alla
conoscenza superfisica affascinerà gli studenti convinti
che il pensiero puro, quando viene elevato a una po
tenza sufficientemente elevata, può superare tutte le
barriere. Deve incominciare con uno sforzo d'induzio
ne, come quello che accompagna la raccolta e l'esame
sistematico dei sogni e delle loro atmosfere predomi
nanti.
Dopo aver avviato in tal modo i pensieri nella di
rezione voluta, sedetevi e posate le mani sulle ginoc
chia, con il dorso verso l'alto. Potete chiudere gli oc
chi, oppure tenerli aperti: ma se sono aperti, davanti
al campo di visione non deve esserci altro che il cie
lo, un muto nudo, o qualche altra cosa che non pre
senti interesse né motivo di distrazione.
Lasciate che, dalle atmosfere dei sogni già presen
ti nella vostra mente, si formi una concatenazione di
pensieri, che susciteranno le proprie libere concatena
zioni di corrispondenti immagini mentali.
Via via che nasce ogni concatenazione di pensieri,
osservatela spassionatamente. A poco a poco gli aggregati
di idee assumeranno una direzione precisa. La riuscita
dipende interamente dalla misura in cui si mantiene il
distacco mentale. Può darsi che l'esercizio debba ve
nire compiuto parecchie volte, prima che si possa per
Concentrazione e contemplazione / 59
cepire la sua tendenza direzionale; ma quando si è
arrivati a questo, porta con sé una comprensione della
vostra vita incarnata precedente che acquisisce una con
vinzione irresistibile, fino ad assumere la misura della
realtà.
Il ricordo delle esistenze precedenti, raggiunto in
questo modo, non comporta il distacco dall'identità
personale, né il passaggio ad una trance completa o
parziale. E neppure, anche nelle condizioni più favore
voli, possiede quella qualità di chiarezza attuale che
permane dopo una transizione, per quanto breve, dal
presente al tempo assoluto. Tuttavia può avere un va
lore di convinzione poco meno forte di quello del
l'esperienza immediata.
8. La realtà prenatale e la fantasticheria
Ora siamo in possesso dei mezzi per passare in quel
termine di tempo che viene solitamente chiamato « pas
sato ». Quando vi arriva, ognuno di noi trova sorpre
se e rivelazioni. Di che genere?
Che cosa possiamo aspettarci di trovare?
È una domanda la cui risposta non può venire im
maginata in anticipo. Alcuni ricercatori riacquistano la
memoria più dettagliata, fino al particolare apparente
mente più trascurabile, di una intera esistenza vissuta
prima dell'attuale. Alcuni riacquisiscono almeno una
parte dei fatti di più d'una esistenza precedente. Altri
conseguono solo una comprensione frammentaria e par
ziale dell'esperienza anteriore, vista come tra masse di
62 / II viaggio nel tempo
vapori ondeggianti. Per altri sperimentatori, il risulta
to di tutti i tentativi non apporta altra luce che una
coscienza ribollente di rudimentali idee astratte, fram
mista a fatti fluttuanti e inafferrabili.
Quest'ultima esperienza può essere spiegata in due
modi: o la precedente incarnazione è avvenuta in un
periodo di tempo così lontano da renderne il signifi
cato sconcertante per una mente sintonizzata sulle mo
derne condizioni di vita, oppure tale incarnazione non
è stata su questa terra, ma su un altro pianeta di que
sto o di un altro sistema solare.
Si può cercare una guida, a questo proposito, nel
la qualità della reazione emotiva dominante che ha ac
compagnato l'esperienza del viaggio nel tempo. Le for
ti reazioni fisiche sono probabilmente tracce di una in
carnazione come pitecantropo o uomo di Neanderthal,
che magari risale a un quarto di milioni di anni fa.
L'esperimento deve essere ripetuto dopo un convenien
te intervallo, accompagnato da un impulso direzionale
limitato nel tempo, quando vi sono buone speranze di
ottenere un risultato più comprensibile incluso nel pe
riodo della storia documentata.
Il contatto con una incarnazione avvenuta presumi
bilmente su qualche altro mondo può essere accompa
gnato dalla ricezione di idee vaghe di grande pace e
bellezza, sebbene le idee siano tanto strane da non ri
sultare pienamente comprensibili per un cervello terre
stre. Oppure può darsi che tali contatti, elusivi ma bel
lissimi, si colleghino a incarnazioni destinate ad avve
nire nel prossimo futuro, quando il progresso sarà tale
da superare i limiti cui il cervello può reagire chiara
mente.
In un certo senso, quest'ultimo risultato di un viag
gio nel tempo dovrebbe essere considerato un insuc
cesso parziale, dato che i nostri sforzi sono stati ri
volti solo verso il contatto con il passato. Eppure,
come i sogni, pui seguendo solitamente una direzione
La realtà prenatale / 63
a ritroso nel tempo qualche volta possono spingersi
oltre il presente e mostrare così un contenuto profe
tico, è possibile che lo stesso avvenga negli stati di
viaggio nel tempo.
A proposito dei tipi vividamente dettagliati del
l'esperienza di incarnazioni precedenti, bisogna dire chia
ramente che sono di solito rozzi dal punto di vista
della civiltà moderna. Spesso li giudichiamo sconvol
genti o addirittura macabri, talvolta crudi e tragici.
Qualche volta sono anche peggio, proprio per l'assen
za di ciò che viene comunemente chiamato « tragedia ».
Una incarnazione sprecata
Un esempio del genere mi fu dato da un poveruo
mo che aveva vissuto tutta una vita di sforzi costanti
e pazienti contro difficoltà insuperabili che lo perse
guitavano con tale implacabilità da dare una netta sen
sazione di un'autentica ostilità del fato. Quest'uomo si
mise in contatto con se stesso, come un orgoglioso agri
coltore medievale, dalle abitudini personali grossolane,
dedito agli stravizi e tuttavia fierissimo di « non es
sere mai stato ammalato in vita sua ». Con la corru
zione, era entrato nelle grazie delle autorità locali, e
aveva migliorato la propria posizione. Sua moglie era
morta, consumata dalle fatiche e dai maltrattamenti;
i figli lavoravano come schiavi nella fattoria. Era temu
to e odiato da tutti, e se ne rallegrava perché lo con
siderava un riconoscimento del suo potere. Nel periodo
della sua vita con cui il soggetto era entrato in con
tatto, quell'individuo spregevole aveva più di settan
tanni, si godeva la vita e si rendeva più insopportabile
che mai.
L'uomo che mi comunicò l'esperienza di questa in
carnazione precedente lo fece mostrando il più grande
sollievo. E terminò dicendo: « Sino ad ora non sapevo
di avere tanto bisogno d'una lezione ». E aggiunse che
64 / // viaggio nel tempo
niente avrebbe potuto indurlo a ritornare alla prece
dente incarnazione, così prospera dal punto di vista ma
teriale. Mentre diceva questo, sapeva che il suo futuro
prometteva altri guai come quelli che aveva subito ne
gli anni recenti della sua esistenza attuale. In altre pa
role, dimostrava di essere pronto a imparare.
Un noto scrittore e conferenziere nel campo delle
indagini psichiche, Shaw Desmond, aveva un ricordo
chiaro e dettagliato di un'esistenza precedente come gla
diatore romano, terminata in modo violento: era stato
fatto letteralmente a pezzi. Desmond sfruttò questo te
ma in uno dei suoi libri. Inoltre, ricordava episodi
frammentari di un'altra incarnazione come vichingo. I
suoi ricordi di gladiatore sono tipici delle esperienze
barbare che tutti noi dobbiamo essere preparati a rivi
vere quando ritorniamo deliberatamente agli atroci « bei
tempi andati ».
Comparate tutto questo con il ricordo del profes
sor Gustave Geley, il quale prima della sua ultima in
carnazione terrestre rammentava di essere esistito in un
mondo di spiriti gentili. Qui il ricordo non compren
deva nulla di spaventoso: ma evidentemente era una
visione delle condizioni di un pianeta assai più avan
zato, non della nostra terra, faticosamente impegnata
sulla via dell'evoluzione morale e spirituale.
Tutti noi aspiriamo a crescere nella grazia, a mi
gliorarci spiritualmente, a comportarci bene. Il guaio è
che vorremmo riuscirci senza sforzo. Ma, sia che ci av
viamo verso la serenità per la via pù breve o per quel
la più lunga, speriamo e crediamo di lasciare il peggio
per il meglio.
Se questo è vero, dobbiamo aspettarci di restare
sconvolti dalle vite che ci siamo lasciati alle spalle. In
un certo senso, dobbiamo addirittura augurarci che sia
cosi. Qualunque cosa è meglio che ritornare sui nostri
passi nel tempo per trovare un'intera esistenza spreca
ta sotto tutti i punti di vista. Nessuna tragedia, per
quanto violenta, può essere altrettanto crudele.
9. Sistematizzazione dei nostri sforzi
Ritorniamo ora ai metodi e agli esercizi per lo svi
luppo dei viaggi nel tempo, e raggruppiamoli in modo
che fungano da guida nella nostra avanzata.
Abbiamo dunque bisogno di un grosso taccuino o
di un brogliaccio. Se si preferisce un blocco, i fogli de
vono venire numerati e scrupolosamente reinseriti non
appena sono stati riempiti. Un brogliaccio o un taccui
no presenta un vantaggio: si possono scrivere le do
mande sulle pagine di sinistra e le risposte sulle pa
gine di destra, di fronte: è l'ordinamento più pratico
per la consultazione.
C'è una domanda preliminare e quattordici doman
de principali che lo studente dei viaggi nel tempo deve
rivolgere a se stesso dandosi le risposte per iscritto.
Leggerle e rispondere mentalmente non ha lo stesso ef
fetto vitale per il chiarimento del pensiero e l'eleva
66 / II viaggio nel tempo
zione delle idee subconsce al livello conscio. La do
manda preliminare deve aprire la prima pagina a sini
stra del brogliaccio o il primo foglio del blocco. Eccola:
Viaggio nel tempo
Qual è la mia ragione?
Fino a quando non lo saprete, non potete neppure
sapere dove vi condurranno probabilmente i vostri sfor
zi. La vostra reazione fondamentale all'intera questione
è semplicemente la curiosità umana? In questo caso,
scrivetelo. Non è affatto un motivo criticabile per in
cominciare, purché non continui a rimanere l'unico.
Molte delle cose migliori del mondo hanno avuto come
impulso iniziale null'altro che la curiosità. Ma se, per
il momento, questa è la vostra unica ragione, o la prin
cipale, dovete esserne consapevoli, e non ingannare voi
stessi.
Se aspirate a viaggiare nel tempo per il gusto di
poterne parlare ai vostri amici, è una ragione piutto
sto misera per la seria avventura psichica che state per
intraprendere. Ancora una volta, siate onesti con voi
stessi. Come la curiosità, anche questo è il tipo di mo
tivazione iniziale da cui spesso ne derivano altre as
sai migliori.
Affrontate il tentativo di viaggiare nel tempo con
lo stesso spirito con cui avete letto Dracula o siete
andati al Grand Guignol, per il gusto del brivido?
Fuori la verità, se è la verità: ma, in tal caso, rinunciate
subito al tentativo. Il viaggio nel tempo è ben altro
che un modo per provare emozioni violente. Vi abbia
mo già avvertito di non praticare gli esercizi in uno
stato di paura e d'apprensione, ed ecco un altro am
monimento.
Lo fate per uno spirito di divertita incredulità? Vi
siete detti: « Naturalmente so che non è vero, ma vo
glio provare, per poter dire che non serve a niente? ».
Se intraprendete gli esercizi con questa mentalità, non
è probabile che portino risultati positivi. Ma, se li por
Sistematizzazione degli sforzi / 67
tano, la transizione dall'incredulità tende ad essere piut
tosto sconvolgente per il sistema nervoso. Uno spiriti
sta è capace di assistere impassibile a una materializ
zazione completa, mentre la vista dello spettro materia
lizzato nel modo più imperfetto farà venire le convul
sioni a un materialista. Le esperienze che si incontra
no nei viaggi nel tempo appaiono non meno strane agli
impreparati.
Con ogni probabilità, una forte percentuale di co
loro che decidono di apprendere il viaggio nel tempo
ha una motivazione ben più elevata delle precedenti.
Costoro accettano la prova dell'incarnazione preceden
te — e l'accettano a ragione — come la prova impli
cita della continuazione dello spirito che è l'immorta
lità. Se appartenete alla schiera di questi ricercatori se
ri, non solo la purezza della vostra motivazione vi pro
teggerà dai fenomeni fantastici e inutili, ma abbrevierà
notevolmente il periodo di pratica prima che la con
centrazione porti al contatto con il passato.
Dopo aver provveduto all'autoesame preliminare de
scritto più sopra, la strada è aperta e potete procedere
con le quattordici domande fondamentali del nostro que
stionario.
1. Quali sono i miei ricordi prenatali?
Molti di coloro che non possono vantare ricordi
spontanei di incarnazioni precedenti hanno tuttavia una
idea abbastanza chiara della tendenza generale della lo
ro esperienza in un'esistenza anteriore. Si « sentono si
curi » di essere vissuti in una certa località, di aver
fatto certe cose o conosciuto certe persone. Può darsi
che anche voi abbiate le stesse idee e molto probabil
mente la prima volta che vi sono venute in mente le
avete accantonate considerandole irreali, ma si sono riaf
facciate con maggiore forza. In tal caso, lo scopo pri
mario degli esercizi del viaggio nel tempo sarà con
fermare o confutare la verità di queste idee.
68 / II viaggio nel tempo
Se partite senza vaghi ricordi e senza forti convin
zioni a proposito delle circostanze della vostra vita an
teriore alla presente, lasciate in bianco la risposta a
questa prima domanda e passate alla seconda.
2.
Quali sono i miei umori predominanti allo stato
di veglia?
Siete di quelli che si considerano « fortunati » o
« sfortunati » per natura? Vi sono certe serie di cir
costanze che a voi sembrano andare sempre bene, men
tre ad altri vanno sempre male? In particolare, con
quali pensieri vi svegliate di solito al mattino?
Vi svegliate con l'idea confusa di scalare una mon
tagna o di nuotare nel mare? Avete la sensazione di
aver pianificato qualcosa che non riuscite a ricordare,
e cosi via?
Quando annotate le risposte a questa seconda do
manda, probabilmente vi accorgerete che l'analisi si svi
luppa in modo sorprendente. Da questa potrete dedur
re se la vostra ultima incarnazione era fortunata o
sfortunata, se eravate immersi in problemi temporali
o se coltivavate gli aspetti più spirituali della vostra
natura.
3. A quali conclusioni portano i miei sogni?
Questo presuppone che abbiate tenuto un diario dei
sogni e li abbiate classificati. La risposta scritta alla do
manda n. 2 vi aiuterà parecchio a raggiungere anche
una giusta conclusione riguardo la presente domanda.
Considerate prima gli stati d'animo indotti dai vostri
sogni e comparateli con gli umori predominanti della
vostra giornata. Da questo confronto non è difficile de
durre dove l'esperienza di una vita precedente trascen
de quella della vita attuale, e dove invece è inferiore.
Un'inspiegabile sensazione di squallore, familiare a
molti individui la cui vita attuale sembra includere tut
Sistematizzazione degli sforzi / 69
ti gli ingredienti necessari per renderla tranquilla e fe
lice, di solito risulta essere la conseguenza di una com
parazione inconscia con una vita precedente ricca di
avventure. Un senso di instabilità non giustificato dal
la vita attuale può essere stato lasciato dalla fine cata
strofica dell'esistenza precedente. Si può sospettare
l'esistenza di una causa simile quale forza motrice di
molti sogni ricorrenti.
Passate poi a una comparazione degli episodi oni
rici. Scriveteli lentamente, soffermandovi di tanto in
tanto per contemplare con tranquilla passività le vo
stre conclusioni provvisorie.
4. Cosa porta alla luce la contemplazione dei sogni?
C'è stato qualcuno di quegli improvvisi lampi d'in
tuizione delle condizioni della precedente incarnazione
portati talvolta dalla costante contemplazione passiva
dei sogni? Se ci sono stati, allora formano uno splen
dido punto di partenza per acquisire una più detta
gliata conoscenza prenatale, mediante la coltivazione
della facoltà della concentrazione.
Se non si è ancora pervenuti a un'intuizione di
retta, vi si può giungere mediante la continuata con
templazione dei sogni. Lo studente del viaggio nel tem
po può compiere ulteriori sforzi come una serie di bre
vi periodi di contemplazione. Provate venti minuti di
contemplazione, seguiti da dieci minuti di analisi scrit
ta di pensieri, umori e ricordi.
5.
Ho mai provato la sensazione di familiarità verso
cose non familiari?
Se vi è capitato, in qualunque momento, scrivete
le circostanze nel modo più dettagliato possibile. Con
ogni probabilità, questo può portare ad altri ricordi
affini. Comparate le conclusioni con quelle ricavate dal
l'esame degli episodi onirici e degli umori predomi
nanti nei sogni.
70 / II viaggio nel tempo
Nota: Fino a questo punto, le domande hanno ri
guardato soltanto un'indagine indiretta sulle vostre in
carnazioni precedenti, sebbene ad ogni fase dell'adde
stramento psichico la mente possa entrare in contatto
con termini superiori del tempo e acquisire in tal mo
do informazioni dirette. Le sei domande che seguono
sono relate ai metodi diretti del viaggio nel tempo.
6.
Esponete i successi ottenuti — se ci sono stati —
negli esperimenti telepatici.
Se avete messo alla prova i vostri poteri telepa
tici come agente, come percipiente, o come l'uno e
l'altro, mettete per iscritto i vostri successi, unitamen
te alle conclusioni che ne avete tratto. Servono ad as
sicurare che la mente è in grado di inviare e ricevere
messaggi suprafisicamente. Il tempo è un fattore di
tutte le attività, e anche il più semplice esercizio te
lepatico ha una relazione diretta con il viaggio nel
tempo.
7. Registrate i soggetti nella proiezione mentale spaziale.
Sebbene non sia necessario che lo studente pratichi
la telepatia e la proiezione spaziale mentale, sono di gran
de valore, per la relativa rapidità con cui si ottengono
risultati interessanti e spesso decisivi. Il successo nel
la proiezione mentale è un segno eccellente di accre
scimento dei poteri psichici e mostra che la vostra men
te è nelle condizioni migliori per approfittare degli eser
cizi di concentrazione più avanzati.
Mettete per iscritto, insieme ai risultati, tutti gli
esperimenti di proiezione d'una forma-pensiero di voi
stessi. Siete riusciti a vedere o a percepire ciò che
stava facendo la persona assente nel momento in cui
avete proiettato il pensiero? La persona assente vi ha
percepiti o visti?
Sistematizzazione degli sforzi / li
8.
Quali sono stati i risultati della prova di osserva
zione del cielo?
Scrivete minuziosamente le vostre reazioni. Avete
provato paura, oppure la sensazione che la terra sotto
di voi fosse instabile? La prova è continuata fino al
punto della trance parziale o totale? Vi siete addor
mentati mentre guardavate le stelle e avete sognato?
In tal caso, che cosa avete sognato?
9.
Registrate il risultato dell'elevazione del centro del
la coscienza.
Stiamo ora passando a uno stadio dei nostri eser
cizi psichici in cui la registrazione dettagliata diventa
sempre più difficile, in proporzione al loro successo. Se
sapete di essere passati, con questo mezzo, al tempo
di un termine più alto di quello riconosciuto dal cer
vello nell'espletamento degli affari normali della vita,
sarà sufficiente annotarlo, aggiungendo brevi dettagli del
le precedenti incarnazioni cosi acquisiti.
10.
Indicate i risultati dell'addestramento alla concen
trazione.
Possono includere la riuscita di esercizi come quel
lo dell'albero o del quadrante d'orologio. Fin dove sie
te giunti nel compimento dell'uno o dell'altro esercizio
in ogni sua fase? Se siete riusciti, anche per poco, a
perdere interamente il senso della personalità separata,
o se ci siete riusciti parzialmente, entrando in contatto
con il tempo assoluto con una parte della mente e
mantenendo una semicoscienza quasi onirica del pre
sente immediato e dell'ambiente abituale, allora state
facendo rapidi progressi.
11. 17 koan favorisce la concentrazione?
Il koan può essere utile, o può creare uno stato
72 / II viaggio nel tempo
di perplessità mentale, a seconda del tipo della vostra
mente e del modo in cui avete abbordato l'enigma. Può
affascinare o irritare. Se vi irrita soltanto, rendete me
no frequente e meno intensiva la contemplazione. In
ogni caso i suoi effetti, sebbene profondi, sono relati
vamente lenti. Per alcuni studenti, è il modo miglio
re per sintonizzare la mente alle impressioni suprafisiche. Mettere per iscritto, di tanto in tanto, i vostri
progressi con il koan, vi aiuterà moltissimo.
Nota: Alle tre domande che seguono si deve ri
spondere periodicamente, se e quando è necessario pren
derle in considerazione. Hanno tutte lo scopo di man
tenere il dovuto atteggiamento di buon senso in rela
zione agli esercizi e all'addestramento psichico.
12. Sono soddisfatto o insoddisfatto dei miei progressi?
Quando a un inizio incoraggiante succede rapida
mente la perdita d'interesse e la sensazione « non ce
la farò mai », il pensiero nasconde in molti casi la
riaffermazione di un complesso, precedentemente sof
focato ma profondamente radicato, che si oppone agli
sforzi consci dello studente. Quando si presenta que
sta difficoltà, il complesso si rivelerà quasi sempre an
che in altri modi. Per esempio, alcuni studenti lamen
tano di non sognare più, altri segnalano una quantità
di impegni inaspettati che impediscono la concentrazio
ne. Se soffrite di inibizioni, è necessario che ve ne
liberiate prima di poter fare altri progressi.
13. Gli esercizi apportano paura?
In questo caso, precisate come e perché. Anche qui
sono all'opera le inibizioni; ma la paura indica che,
diversamente dai complessi profondamente radicati rias
sunti alla domanda 12, le vostre inibizioni stanno per
tirare l'ultimo respiro. La paura è solo la resistenza
disperata che esse oppongono per mantenere la supre
Sistematizzazione degli sforzi / 73
mazia. Riconoscete tutto questo, e ben presto « la fa
miliarità genererà il disprezzo » nei confronti delle li
mitazioni nate dalle convenzioni ereditarie e dal mo
dello altrettanto convenzionale dell'ambiente.
Un'eccezione è quando diventate sempre più sicuri,
quando procedete con gli esercizi del viaggio nel tem
po, che quanto state per scoprire è qualcosa che sa
rebbe meglio non sapere. Pochissimi sarebbero felici di
scoprire che in un'esistenza precedente erano stati Ca
ligola o il giudice Jeffreys, per non parlare poi di per
sonalità come Burke, il ladro di cadaveri, o Giuda
Iscariota. Se in una precedente metempsicosi eravate
paragonabili per malvagità a uno degli individui citati,
la vostra condizione attuale testimonia che la compo
nente permanente del vostro spirito ha fatto molta
strada; ma ciò non significa che abbiate il bisogno o
il desiderio di conoscere quanto è stata faticosa l'asce
sa. Forse sarà meglio accontentarvi della certezza che
ora tutto va bene, senza agognare di conoscere ciò che
è accaduto prima. Sta a voi decidere.
14.
Quale effetto generale ha l'addestramento
mia salute e sui miei nervi?
sulla
L'addestramento psichico, quando non viene affron
tato in modo troppo intensivo o spinto avanti troppo
all'improvviso, deve apportare buona salute e un sen
so di crescente benessere, grazie alla più stretta inti
mità fra l'ego individuale e la riserva personale di
tutte le energie. Se si constata che particolari esercizi
producono ipereccitazione, respirazione irregolare o altri
sintomi di esaurimento nervoso, si devono interrom
pere temporaneamente, per riprenderli solo quando l'ad
destramento è sufficientemente avanzato in altre dire
zioni per renderli innocui. La stessa precauzione vale
per ogni sistema di esercizi, mentali o fisici. I greci
avevano un eccellente motto: « Mai nulla di troppo ».
74 /
viaggio nel tempo
Interruzione della concentrazione psichica
L'interruzione improvvisa della concentrazione pro
fonda è sempre accompagnata da un trauma più o
meno forte. Già venire richiamati da un rumore im
provviso o da una mano posata sulla spalla, quando
ci si trova in un blando stato di concentrazione, fa
sussultare e provoca una sensazione transitoria ma net
tamente sgradevole di confusione mentale. Più è per
fetto il ritrarsi dell'attenzione dagli oggetti circostanti,
e maggiore sarà il trauma conseguente al richiamo im
provviso.
Anche quando la mente è riuscita ad acquisire il
risultato difficilissimo di continuare a mantenere una
parziale presa sulla coscienza dell'ambiente esterno du
rante la concentrazione psichica, un'interruzione improv
visa è sempre spiacevole, sia quando è prodotta da in
terferenze esterne, sia quando è causata da un atto
della vostra volontà. La deconcentrazione deve essere
lenta, come un atleta allenta gradualmente lo sforzo
dopo aver vinto una gara.
Accompagnare il ritorno psichico al presente per
mezzo di qualche lenta azione muscolare vi aiuterà a
richiamare la vostra attenzione innanzi tutto su voi
stessi, e quindi sul mondo esterno. Un altro ottimo
sistema è di associare la coscienza temporale all'idea di
contare.
Concordate con voi stessi che, quando contate len
tamente fino a dieci, è il segnale per il ritorno to
tale della normale coscienza. Non occorre molta prati
ca perché questa idea venga impressa saldamente ed ac
cettata dalla mente subconscia.
Incominciate il movimento muscolare quando il con
to è arrivato a tre o quattro. Il primo movimento può
essere scuotere dolcemente la testa. Quindi strofinate
le palme delle mani e tendete le braccia.
Orientate deliberatamente l'attenzione su ciò che vi
circonda. Riportate indietro la mente e pensate ad al
Sistematizzazione degli sforzi / 75
cune delle cose che avete fatto prima d'incominciare la
contemplazione. Considerate i problemi familiari o di
lavoro che possono venirvi in mente.
Alzatevi e camminate nella stanza. In due o tre
minuti al massimo, si disperderà il senso di stranezza
lasciato dalla recente concentrazione.
10. Ausili psichici
Se si può usare l'astrologia come mezzo indiretto
per scoprire segreti celati dietro le nebbie del tempo,
cosa si può dire delle arti affini, come la fisiognomia,
la grafologia, la chiromanzia, la numerologia e tante al
tre? E la divinazione cabalistica, l'uso dei Tarocchi e
di altri sistemi accettati con eguale certezza dai loro
seguaci, anche se hanno una base scientifica meno so
lida?
Fisiognomia: chiromanzia
Senza dubbio, ognuno eredita le caratteristiche fisi
che dai suoi antenati. La stessa cosa può essere vera,
in senso generale, per quanto riguarda la forma e ad
dirittura alcune delle linee principali della mano. Stia
78 / Il viaggio nel tempo
mo parlando di caratteristiche fisiche. Fino a che pun
to l'ego ereditato dalle esistenze passate è legato al cor
po che indubbiamente ereditiamo dai genitori?
In questo caso, si è propensi a rispondere che il
corpo e lo spirito che lo abita formano due aspetti
della stessa personalità. Se adottate questa linea di
pensiero, senza dubbio può essere suffragata da molte
argomentazioni. Molto spesso si osserva un notevole
acume in coloro che portano il cognome Sharp, « Acu
to ». E non è una coincidenza il fatto che il tipico
inglese florido sia stato chiamato John Bull, perché mol
ti di coloro che portano questo cognome corrispondono
alla descrizione.
Per provare allo stesso modo che certe particolari
caratteristiche fisiche sono sicuramente ereditarie, ba
sta ricordare il labbro sporgente dei maschi dell'ex fa
miglia reale spagnola. Questi argomenti portano alla
conclusione che corpo e spirito sono strettamente uni
ti da legami ereditari.
Una visione completamente diversa viene invece
adottata da coloro che vedono la vita terrena come
uno stadio transitorio in un complesso sistema di evo
luzione spirituale regolata. In questa concezione l'ego,
nascendo come essere umano, non viene costretto a for
za nell'involucro fisico cui è condannato, ma accetta
volontariamente quello più adatto. Sul piano fisico, l'ef
fetto di questa differenza può essere trascurabile: è in
vece fondamentale suprafisicamente.
Invece di considerare lo spirito umano come una
somma di caratteristiche di famiglia, trasmesse di ge
nerazione in generazione come i mobili o i ritratti
degli antenati, l'ego accetta il corpo di sua scelta, co
me un uomo sceglie il partito cui aderire... perché è
quello che più gli si adatta.
Da questo punto di vista, l'evidenza fisica delle in
carnazioni precedenti dell'ego può essere soltanto su
perficiale nei giovani. Via via che gli anni e l'espe
Ausili psichici / 79
rienza spirituale lasciano sul corpo le loro tracce, l'im
pressione delle vite anteriori può diventare egualmen
te più pronunciata. Al massimo, il legame tra l'ego e
il suo involucro corporeo non è mai più forte di quello
di una compagnia temporanea, che produce le simila
rità inevitabili nelle associazioni intime.
Grafologia: psicometria
La grafia rivela probabilmente l'effetto della vita
prenatale sulla presente esistenza assai più di ogni al
tra caratteristica fisica. Le parole scritte vengono for
mate dall'azione meccanica compiuta facendo scorrere
una penna sulla carta: ma quando si fa questo, la co
scienza è concentrata sulla punta della penna. Questa
proiezione incidentale dell'ego fa dello scrivere un'azio
ne considerevolmente più mentale che fisica. Quindi, un
campione di scrittura possiede un contenuto fortemen
te psichico, e senza dubbio è l'oggetto più indicato
da usare, quando si intende raggiungere il passato con
un metodo come la psicometria.
Ecco un buon metodo per effettuare l'esperimento.
Scegliete una stanza in penombra con un tavolo, una
sedia comoda e il necessario per scrivere, dove possia
te star soli. Restate seduti per dieci minuti, cercando
di compiere il minor numero possibile di movimenti
fisici e mantenendo la mente in stato di quiete. Pren
dete in mano la penna e tracciate un punto piutto
sto pesante sulla parte alta del foglio di carta su cr:
dovete scrivere.
Guardate il punto fissamente per cinque minuti, ma
senza tensione, pensando nel contempo al passato co
me a un filo che si allontana da voi ed entra in quel
punto. Ben presto noterete che il punto incomincia p
ingrandire. Diviene un tunnel che attira il vostro spirito.
L'imboccatura del tunnel diviene più grande. Arr
80 / II viaggio nel tempo
va il momento in cui l'attrazione esercitata sul vostro
spirito è così forte da darvi la sensazione di essere real
mente sul punto di entrare e di procedere lungo il cor
ridoio del tempo. Questo è il momento in cui dovete
lasciare che la penna che tenete in mano scriva sulla
carta.
Non guardate ciò che avete scritto. Piegate il fo
glio, mettetelo in una busta e chiudetela immediata
mente. Potete tracciare le vostre iniziali sulla busta,
oppure mettere qualche altro segno per identificarla.
Se decidete di ricorrere a uno psicometrista pro
fessionista, la busta chiusa con il contenuto ignoto de
ve essere consegnata solo nel momento in cui il me
dium effettua la psicometria; e non dovete perderla
di vista neppure per un minuto. Non c'è ragione per
ché non dobbiate spiegare il vostro interesse per il pro
blema della rinascita e la speranza di ottenere lumi
sulle vostre esistenze precedenti. Quando lo psicome
trista vi ha dato tutte le informazioni che può rica
vare dal contatto con la busta, è opportuno portarla
via ancora chiusa, e aprirla quando siete di nuovo soli.
Allora potrete accertare con calma se ciò che avevate
scritto corrisponde alla lettura dello psicometrista, o
getta qualche luce sulla stessa.
Non sempre è necessario disporre dell'aiuto d'una
seconda persona. Spesso un testo scritto preparato nel
modo indicato può venire sottoposto a psicometria da
voi stessi con buoni risultati, anche se questo metodo
richiede più tempo e maggiore sforzo.
Una volta ritenevo che fosse possibile gettare luce
sulle condizioni delle esistenze precedenti mediante la
psicometria di quelle piccole eredità di famiglia che ven
gono considerate preziose, se non altro per il loro va
lore sentimentale, e che spesso risalgono a secoli ad
dietro. E sprecai molti sforzi su questa linea di inda
gine. Una riflessione più matura avrebbe chiarito che
una lettura psicometrica di tali oggetti si sarebbe ri
Ausili psichici / 81
ferita esclusivamente all'aspetto fisico dell'eredità. Una
lettura che risale nel tempo di duecento anni potrebbe
certamente fornire materiale che si riferisce esattamen
te a un antenato, ma non alle vicissitudini del proprio
ego in quel tempo.
L'intera questione della psicometria, comunque, è
estremamente complessa. Si conosce troppo poco della
natura del potere che utilizza. Inoltre le informazioni
che fornisce, sebbene a modo loro siano abbastanza au
tentiche, spesso si allontanano per la tangente da ciò
che si mira, e quindi ai fini pratici diventano inutili,
o addirittura fuorviami.
Molti di noi avranno sentito parlare di una lettera
che, sottoposta a psicometria, dava continuamente una
descrizione clamorosamente sbagliata del mittente; e
poi la lettura dello psicometrista risultava essere invece
una descrizione dettagliata ed esattissima del postino
che l'aveva consegnata.
Ecco un altro esempio di psicometria stranamente
« errata », sebbene, ancora una volta, sia « errata » in
un modo che non è difficile comprendere.
Un pacchetto sperimentale fu consegnato a una psi
cometrista, la quale cominciò presto a descrivere scene
a bordo d'una nave in navigazione. Aveva l'impressio
ne di viaggiare su un mare mosso. La notte era buia,
senza stelle, e la sensazione d'essere perduta comincia
va a imporsi, quando un raggio di luce amica penetra
va le tenebre, scacciando la paura. La rotta della nave
veniva corretta. Sembrava non vi fossero dubbi che la
lettura si riferisse al raggio di un faro o di una na
ve-faro.
A questo punto, il proprietario del pacchetto lo
apri, e mostrò che conteneva un grosso frammento di
qualcosa che, evidentemente, era una lastra di vetro o
una lente. Tutti i presenti ritennero che avesse fatto
parte della vecchia lanterna di un faro, e vi furono
vivaci congratulazioni. La lettura, pensavano, era stata
un completo successo.
82 / II viaggio nel tempo
Ma quando fu chiesto al proprietario del frammen
to di vetro se confermava la lettura, la storia che rac
contò fu ben diversa da quanto ci si aspettava. Spiegò
che, recentemente, erano state apportate migliorie nel
la struttura di un certo carcere. Fra le altre modifiche,
le vecchie celle sotterranee di punizione erano state eli
minate, perché erano troppo buie e prive d'aria, anche
per lo scopo dichiarato di incutere terrore ai criminali
più incalliti.
Le antiche celle erano state rischiarate soltanto dal
barlume grigio che filtrava attraverso pesanti lastre di
vetro inserite nel pavimento del corridoio principale del
carcere. La scheggia di vetro « attraverso la quale un
raggio giungeva a confortare i marinai in navigazione »
era stata invece staccata da uno dei lucernari delle cel
le di punizione.
La cosa interessante, in questa lettura psicometrica,
è il fatto che la psicometrista aveva percepito esatta
mente l'idea del vetro che trasmetteva la luce, e aveva
sbagliato tutto il resto. Probabilmente, è uno dei tanti
esempi della nota tendenza dei sensitivi professionisti,
i quali sminuiscono il valore del loro lavoro ritoccan
dolo per renderlo presentabile. Se la lettura si fosse
limitata a « Condizioni difficili: un raggio di luce nel
le tenebre », sarebbe stata esatta.
Per quanto riguarda i controlli delle letture pre
natali, psicometriche od ottenute con altri mezzi e con
l'aiuto di un'altra persona, esse vanno accettate o ri
fiutate secondo la reazione emotiva immediata che su
scitano. Ciò non significa che le cose indesiderate pos
sano venire rifiutate come falsità. Significa invece che
le letture dei sensitivi non devono essere accettate se
non suscitano una lontana eco nella persona per la
quale vengono effettuate. Potete giudicare piacevole o
spiacevole ciò che vi viene detto; la lettura può in
durre gioia o ripugnanza, ed essere vera in entrambi
i casi. Se invece vi lascia freddi e indifferenti, questa
Ausili psichici / 83
è un'indicazione abbastanza sicura che non ha colpito
nel segno.
La numerologia: altri ausili
Fra i metodi di divinazione che non comportano
il contatto fisico né la stima delle caratteristiche fisiche,
quello di gran lunga più importante è l'astrologia. Su
bito dopo, in ordine di utilità, viene probabilmente la
numerologia, cui è strettamente legata la simbologia.
Queste due arti possono gettare luce sulla via che l'ego
deve percorrere per raggiungere il suo scopo; tutta
via — e forse non sono immune da pregiudizi — non
riesco ad ammettere che la numerologia e la simbologia
possano fare più che riecheggiare fiocamente le verità
assai più fulgide dell'astrologia.
In questo capitolo abbiamo parlato dell'ego come
se fosse un'unità, e questa è una concezione in con
trasto con certe teorie cui abbiamo attribuito preceden
temente molta importanza.
Non è affatto improbabile che l'ego umano sia in
fatti formato da parecchi ego parziali, entità componen
ti, o monadi, per usare il termine di McDougall. Tutte
le contraddizioni spariscono se accettiamo l'ego come
un'unità operante, per il nostro scopo attuale, allo stes
so modo in cui un chimico accetta l'atomo come unità
operante, sebbene sappia benissimo che in realtà è un
microcosmo di energie differenziate.
La precocità del genio come prova della reincarnazione
La forma di precocità infantile che appare nei bam
bini prodigio offre un quadro irresistibilmente convin
cente di una conoscenza, di un talento o di una espe
rienza preesistente ed ereditata da una incarnazione
molto recente.
84/11 viaggio nel tempo
Purtroppo, i bambini prodigio sono troppo rari e
troppo protetti, perché hanno un elevato valore finan
ziario, e quindi non sono accessibili allo studio quali
esempi di metempsicosi. Si può solo sospettare che
siano anime che hanno abbandonato un corpo vecchio
per uno nuovo con un intervallo di tempo cosi breve
tra la morte e la rinascita (o forse, senza nessun in
tervallo) che lo schema della vita precedente permane
praticamente intatto; solo il ricordo degli eventi viene
più o meno cancellato.
Con una semplice analogia, possiamo immaginare
un abile artigiano che cade da un'impalcatura e subi
sce una lesione che cancella dalla sua memoria molto
di quanto è avvenuto prima dell'incidente, ma non lo
priva della sua abilità. Da questa analogia, possiamo
passare a pensare che lo stesso artigiano rimanga ucci
so nel momento in cui sta per venire al mondo un
bambino, costituito in modo tale da offrire il giusto
involucro fisico per il suo avatar successivo.
A suo tempo, il bambino diverrà abbastanza forte
per mettere alla prova le sue manine nel vecchio me
stiere; e vedremo così un bambino prodigio. Ecco un
paio di esempi classici di prodigi che appaiono com
prensibili alla luce d'una spiegazione implicante la teo
ria della metempsicosi.
Michelangelo Buonarroti
Questo gigante tra gli scultori e i pittori, nato a
Caprese nel 1475, fu apprendista del Ghirlandaio. Si
narra che a undici anni dipingesse anche meglio dei
suoi maestri, e che i suoi quadri venissero venduti
con la loro firma.
A tredici anni, Michelangelo andò a studiare a San
Marco, e il suo genio era già maturo. Considerando
l'enorme produzione di questo artista in un'esistenza
Ausili psichici / 85
relativamente breve, è impossibile non pensare che egli
venisse al mondo già dotato di talenti non dimenticati.
Wolfgang Amadeus Mozart
Il grande compositore, nato a Salisburgo nel gen
naio 1756 e morto nel dicembre 1791 all'età di tren
tacinque anni, ebbe quindi una vita breve. Letti in
questo senso, i dettagli appaiono quasi incredibili; ma
se pensiamo che questa fosse la seconda di due incar
nazioni contigue, la sua vita diventa comprensibile, pur
restando meravigliosa.
Mozart, che aveva incominciato a prendere lezioni
di musica dal padre all'età di tre anni, a sei girò la
Germania tenendo concerti di clavicembalo. A sette an
ni, non soltanto sonava clavicembalo, violino e orga
no, ma componeva.
A dieci anni, Mozart compose un oratorio, a undi
ci un'opera comica. (I bambini di quell'età di solito
non hanno un senso deìl'bumour molto sviluppato). A
quattordici, si diplomò in composizione all'Accademia
di Musica di Bologna, e la sua prima opera seria, Mi
tridate, venne rappresentata con successo a Milano.
Per tutta la sua vita di adulto, che fu sordida e
infelice, Mozart sfornò sistematicamente la produzione
di un uomo che vivesse in una situazione completa
mente diversa, serena e felice: e questo dimostra che
egli continuava a reagire alla prima delle due incarna
zioni contigue.
Dobbiamo augurarci che sia possibile dedicare mag
giore attenzione al problema dei bambini prodigio in
relazione alla conoscenza della reincarnazione che ab
biamo acquisito da altre fonti.
11.
Le incarnazioni passate e l'aura
Come tutte le strade, quella del viaggio dello spi
rito deve avere i suoi alti e bassi, i suoi tratti inte
ressanti, pericolosi e sicuri. Molti sono ansiosi di in
dagare sulle precedenti esistenze soprattutto per poter
le comparare con quella presente, come un viaggiatore
che procede lungo un nuovo percorso prova interesse
nel comparare il luogo dove è appena arrivato con al
tre località attraversate in precedenza.
Ai fini del confronto, i valori psichici dei vari co
lori presentati dall'aura umana hanno un grande inte
resse. Tutti i sistemi mistici e religiosi riconoscono i
valori di questi colori. In ordine ascendente sono:
Nero: Non spirituale; il colore della negazione o>
della condanna.
Rosso: Vita rudimentale; spirito elementare indo
mato; passione.
88 / II viaggio nel tempo
Verde: Evoluzione istintiva; crescita naturale, vita
animale.
Giallo: Espansione mentale; spirito indagatore; in
tellettualità
Azzurro: Crescita ed evoluzione spirituale.
Bianco: Realizzazione spirituale; serenità.
Molte persone riescono a sviluppare la capacità di
vedere l'aura umana dopo un brevissimo periodo di
addestramento e di pratica. Questi sensitivi naturali
non hanno difficoltà a stimare il grado di evoluzione
spirituale di coloro che li circondano, basandosi sui co
lori dell'aura che attornia il corpo. Di solito questi
colori non sono semplici, ma mescolati, allo stesso mo
do in cui il carattere di molta gente è formato da im
pulsi e tendenze diversi, spesso male assortiti. Quindi,
un'aura può essere fondamentalmente azzurra, e tutta
via attraversata da una striatura di color arancione vi
vo: e questo rivela che l'individuo è diviso tra gli in
teressi superiori della vita e quelli inferiori.
Molti vedono chiaramente l'aura solo nell'oscurità
totale o semitotale. Alcuni usano, per aiutarsi, uno
schermo di vetro appositamente colorato tenuto davan
ti agli occhi.
La coscienza dell'aura può venire grandemente in
tensificata dall'ipnosi; e molte persone che non si ac
corgono di reagire alla distribuzione dei colori aurici
devono in realtà dipendere grandemente da essi per
l'ispirazione artistica nell'andamento della loro vita nor
male. Alcuni pittori surrealisti mostrano chiaramente
tale dipendenza nelle loro reazioni pittoriche alla veri
tà spirituale.
L'aura ha un preciso valore retrospettivo, e coloro
che sono sensibili alla sua emanazione possono legger
ne retrospettivamente il significato. O forse essi per
cepiscono maggiormente il suo potere rivelatore accet
tandolo non soltanto per la sua incidenza momentanea,
Le incarnazioni passate e l'aura / 89
ma anche come una luce gettata sulla via del tempo.
Una piccola fonte luminosa in una stanza buia per
mette a moltissimi di vedere e di giudicare la propria
aura. In Oriente, di solito, si concentra lo sguardo sul
l'estremità rovente di un bastoncino d'incenso. Una lam
pada tascabile molto fioca, in modo che il minuscolo
filamento si arrossi appena, può andare benissimo. Met
tetevi seduti immobili e guardatela fissamente per due
minuti. Se poi chiudete con fermezza gli occhi, si ve
drà un'immagine soggettiva del bagliore che aleggia nel
l'aria, al di là delle palpebre chiuse. Quasi subito que
sta immagine incomincia ad ascendere e, nel contempo,
a sbiadire.
Ripetete l'esperimento. Ogni volta che lo fate, l'im
magine soggettiva apparirà più luminosa, impiegherà più
tempo a salire e ad allontanarsi, e mostrerà una mino
re tendenza a svanire. Dopo un po' di pratica, potrete
volere che l'immagine non si muova, e che rimanga
fissa in una posizione direttamente davanti a voi.
Mantenetela 11 con la forza di volontà, e nel con
tempo osservate attentamente i colori che assume. Es
si riproducono i colori della vostra aura. Più li esami
nate attentamente e più diventano vivaci; e dopo un
po' incomincia a prodursi una separazione. Alcune tin
te assumono la prevalenza; altre si sfumano sempre di
più sullo sfondo della vostra vista soggettiva. Queste
ultime sono i colori aurici retrospettivi, che si riferi
scono principalmente allo stato di evoluzione psichica
raggiunto nell'ultima incarnazione.
Effettuate un'attenta comparazione tra questi e i
colori più visibili della vostra aura attuale. Per fare
un esempio, un'aura fortemente marcata, azzurra e gial
la, sovrapposta a uno sfondo verde più fioco, mostra
che la vita attuale segna un risveglio nei confronti dei
valori psichici rispetto all'accettazione irriflessiva delle
motivazioni e delle limitazioni fisiche dell'esistenza pre
cedente.
90 / II viaggio nel tempo
La concentrazione continua sull'aura formata sog
gettivamente può portare alla totale assimilazione della
coscienza personale, e questo conduce a una mescolan
za amorfa dell'individuale con l'universale che si tie
ne direttamente in contatto con il tempo assoluto. Al
lora lo spirito ritorna indietro, lungo la via del tempo,
per inserirsi pienamente nell'esperienza prenatale, in
vece di intuirla o di cercare di raggiungerla con un
atto individuale di ragionamento induttivo. Durante
tale esperienza, il corpo rimane in una condizione di
trance.
Molti adepti degli stati di trance della concentra
zione psichica negano recisamente che esistano rassomi
glianze fra la trance e il coma ipnotico. Personalmente
non la penso allo stesso modo, sebbene la trance rag
giunta come fase finale di una contemplazione amorfa
o della concentrazione psichica sia uno stato intera
mente diverso da quello del coma ipnotico raggiunto
tramite la suggestione. Tuttavia, molte cose la identi
ficano con uno stato di reazione all'energia chiamata
magnetismo animale o fluido magnetico. La mia opinio
ne è che, quando un sensitivo va in trance, probabil
mente lo fa chiamando in attività il proprio magneti
smo animale. Ma questo lascia tuttora indefinita la na
tura del magnetismo animale.
Ben pochi, nel mondo occidentale, sono consci del
l'enorme potere del proprio magnetismo animale, quan
do viene messo a fuoco mediante la concentrazione e
rivolto verso se stessi per uno scopo specifico. Nel Ca
pitolo 3 abbiamo visto la descrizione della tecnica per
la proiezione spaziale di un simulacro di voi stessi qua
le forma-pensiero.
In quella occasione si mirava, al massimo, a far sì
che qualche amico intimo intravedesse fuggevolmente
la vostra controparte, oppure, in mancanza di questo,
percepisse la sensazione della vostra vicinanza; o an
cora, si mirava a fare in modo che il vostro amico
Le incarnazioni passate e l'aura / 91
captasse un semplice messaggio che voi stavate cercan
do di comunicare. In seguito abbiamo imparato che la
concentrazione psichica può costruire forme fantasma
più o meno durature.
Non è stato detto, però, che queste possono diven
tare tanto « reali » da apparire fatte di carne e d'ossa,
e da essere visibili non solo al percipiente prescelto per
un esperimento di proiezione, ma anche ad estranei.
Qualche volta questi fantasmi-pensiero, troppo ben ma
terializzati, s'innamorano di se stessi e rifiutano di dis
solversi; sfidano i loro creatori e tendono a vivere di
vita propria, al punto di diventare compagni indeside
rati e inquietanti.
In Occidente, credo, non esistono documentazioni
relative a fantasmi-pensiero pericolosi, sebbene la lette
ratura esoterica dell'Oriente contenga un grande nume
ro di casi del genere, e fantasmi-pensiero maligni po
polino le isole del Pacifico. Diviene difficile negare la
diffusa convinzione che il legame tra pensiero, energia
e materia recentemente scoperto possa manifestarsi in
questo modo inconfutabile.
Come la completa separazione dell'attenzione dal
momento presente può mettere la mente in contatto
con il tempo assoluto, può anche fendere la linea di
divergenza tra il possibile e l'impossibile, e porre l'im
possibile in essere.
Vi sono ben pochi dubbi che il tanto discusso truc
co indiano della corda, nelle rare occasioni in cui te
stimoni europei lo hanno visto eseguire alla perfezione
da autentici yogin, non è altro che la messa in azione
di un fantasma-pensiero materializzato. I dettagli del
« trucco » sono stati descritti in modi diversi. Una vol
ta, si dice, un osservatore portò di nascosto una mac
china fotografica e scattò un'istantanea del ragazzino
durante l'ascesa lungo la corda; ma quando fece svi
luppare la pellicola, non c'erano né corda né ragazzi
no. In un'altra occasione, quando venne fatta una fo
92 /
viaggio nel tempo
tografia analoga, sulla pellicola c'erano invece le imma
gini del ragazzino e della corda. Nessuno dei due ri
sultati contraddice l'altro.
Nel secondo caso, la materializzazione del ragazzo
e della corda era più completa, sebbene in entrambi
fosse portata abbastanza avanti per risultare convincen
te all'occhio umano. Esistono ampie prove che non oc
corre l'ipnosi collettiva né un'altra forma d'ipnotismo
per far si che una folla di sconosciuti veda una for
ma-pensiero, quando questa è stata portata alla solidità
possibile dopo molti anni di concentrazione psichica da
parte del suo creatore.
Siamo partiti semplicemente per scoprire il modo
migliore e più rapido di apprendere qualcosa circa la
verità delle nostre precedenti esistenze sulla terra. Ab
biamo pensato che uno sguardo a ritroso ci avrebbe
aiutati a inserirci più lietamente nel piano eterno che
ci ha portati alla vita attuale. Possiamo solo sperare
di conseguire questa visione diretta del passato per
fezionando un metodo sperimentale adatto.
Il metodo è stato perfezionato almeno al punto di
dare risultati definiti; e se lo si userà con ragionevole
decisione e abbastanza a lungo, nella maggior parte dei
casi raggiungerà il suo scopo. Non sarebbe vero dire
che debba necessariamente fermarsi qui.
È superfluo ricordarlo ai lettori che hanno com
piuto un addestramento psichico per altri scopi. Altri,
che cominciano l'addestramento semplicemente come
pratica per il viaggio nel tempo, possono — in certi
casi fortunati — scoprire che conduce a mete più grandi.
Che cos'è la conoscenza di un viaggio tortuoso, pie
no d'angosce e spesso insanguinato, che ci siamo la
sciati alle spalle, in confronto alla realizzazione, infini
tamente più grande, della serenità che ci sforziamo di
raggiungere?
Senza una motivazione più elevata della soddisfa
zione della curiosità nei confronti di qualcosa che si
Le incarnazioni passate e l'aura / 93
è concluso ed è finito, non sarebbe valsa la pena di
descrivere un sistema sperimentale di viaggi nel tempo,
e non vi sarebbe stata la giustificazione di scrivere un
libro. L'occhiata al passato è solo un preliminare della
visione del futuro: e questo è stato senza dubbio ri
conosciuto chiaramente dallo studente del viaggio nel
tempo.
12.
Per ottenere risultati rapidi
Se volete progredire rapidamente e felicemente nel
l'indagine del viaggio nel tempo, tenete presenti queste
indicazioni.
Gli esercizi che comportano la concentrazione menta
le, e soprattutto quelli che mirano ad uno stato di tran
ce psichica, sono adatti solo a persone in buone con
dizioni generali di salute, e dotate d'una notevole dose
di buon senso.
Un breve corso di normali esercizi fisici è assai con
sigliabile, prima d'incominciare a praticare gli eserci
zi psichici. Scegliete esercizi che includano la respira
zione regolata profonda. Se, quando li effettuate, il vo
stro cuore presenta sintomi d'irregolarità nervosa, è se
gno che il viaggio nel tempo deve essere intrapreso
solo con mezzi indiretti, o con l'aiuto di uno psicometrista, di un medium o di un altro sensitivo.
96 / Il viaggio nel tempo
Ecco un modo molto rapido e semplice per control
lare il vostro stato di efficienza fisica. Provatelo quando
siete distesi supini sul letto o su un divano. Traete un
respiro lento e profondo, partendo dall'addome e riem
piendo completamente i polmoni, dal diaframma in su.
Questo deve richiedere cinque secondi. Trattenete il
respiro per altri cinque, e poi esalate lentamente. In
fine, restate per cinque secondi con i polmoni comple
tamente svotati.
Ripetete per quattro volte questo ciclo di quindici
secondi, per un minuto in tutto. Se, dopo, avvertite
un senso di vertigine o comunque di disagio, di solito
è segno che le vostre condizioni fisiche generali richie
dono una messa a punto, almeno prima degli esercizi
psichici più drastici. Se, invece, non avvertite nessun
fastidio serio, ripetete l'esercizio due o tre volte al
giorno, aumentando gradualmente il periodo durante il
quale i polmoni vengono tenuti alternativamente pieni
e vuoti d'aria, senza tuttavia insistere fino al punto che
questo interferisca con la chiarezza del pensiero. Ese
guito in questo modo, l'esercizio rafforza la mente e
crea la calma.
Se siete naturalmente tesi, dovete considerare il
nervosismo, la tendenza all'insonnia o ai sogni disordi
nati nelle prime fasi della pratica come sintomi di af
faticamento. Interrompete tutti gli esercizi di concen
trazione fino a quando i vostri nervi avranno perso
l'ipereccitabilità e resteranno normali almeno per una
settimana.
Molti principianti constatano che fanno progressi
più rapidi durante le prime fasi, quando si esercitano
insieme, a due o tre, o almeno quando si tengono in
contatto e s'incontrano spesso per confrontare i rispet
tivi progressi. Ogni studente funge da stabilizzatore
mentale per l'altro, e facilita notevolmente il manteni
mento della lucidità necessaria al successo. Ma questo
vale soltanto quando vi è una vera affinità e armo
Per ottenere risultati rapidi / 97
nia sotto ogni punto di vista. In seguito, comunque,
di solito si procede più rapidamente da soli. Il valore
della compagnia, nelle fasi iniziali, sta nel suo potere
di contrastare le inibizioni subconsce più blande, oltre
alle fantasie puramente nervose che insorgono quando
si intraprende uno studio nuovo e strano.
Proponetevi di conservare un interesse sereno e im
perturbato per i vostri progressi, scoraggiando l'ecces
siva euforia ai primi segni di successo con la stessa
fermezza con cui vi opponete alla depressione quando,
momentaneamente, il successo appare negato. Uno stato
mentale innaturalmente sovreccitato, invece di favorire
i risultati, li ostacolerà.
Quando è sovreccitato, il cervello viene portato al
l'attenzione, e allora non sono possibili contatti se non
con il tempo presente, momentaneo. La mente riesce
a raggiungere i termini superiori del tempo solo quan
do il cervello è in quello stato di non-attenzione che
nel linguaggio popolare viene chiamato « sognante »,
« lontano » o « con la testa fra le nuvole ».
Incidentalmente, abbiamo qui la ragione per cui
coloro che vedono gli spettri rimangono scossi non già
quando li vedono, bensì dopo; ed è per questo che
i ricercatori, quando si presentano sovreccitati per ef
fettuare indagini, regolarmente non vedono niente di
« anormale ».
Via via che i vostri esercizi procedono, potete at
tendervi sempre più frequentemente di ottenere preco
gnizioni di eventi futuri: per esempio, di sapere in an
ticipo che qualcuno sta per telefonarvi o per scrivervi.
Quando questo avviene, voi siete in contatto con
un'estensione di tempo superiore, nella direzione con
traria a quella in cui intendete viaggiare. La vostra
mente, dirottata dalla coscienza momentanea, ha inco
minciato a oscillare nel tempo in un modo che può
venire paragonato all'effetto di un pendolo psichico. La
tendenza principale di questa azione oscillante sarà ver
98 / II viaggio nel tempo
so il passato, poiché questo corrisponde anche all'abi
tudine mentale inculcata per tutta la vita dagli atti
normali della nostra memoria. È una tendenza che va
incoraggiata. Non soltanto è necessaria per lo studio
delle precedenti incarnazioni; ma una precognizione
troppo frammentaria è inutile e inquietante.
Con i crescenti successi della concentrazione psichi
ca, non avrete bisogno di ricorrere a un atto di fede
per riconoscere la verità delle rivelazioni ricevute. I ri
sultati, quando verranno, saranno sicuri, perché sarete
arrivati al punto in cui essi si presentano con il mar
chio della realtà oggettiva. Se c'è qualcosa di cui di
verrete meno sicuri, sarà la certezza della vostra iden
tità individuale. Se tale dubbio dovesse insorgere non
vi turberà, perché avrete imparato a comprendere la
ragione. Per la durata del contatto, infatti, il vostro ego
non soltanto scivola in un altro piano del tempo, ma
ne viene assorbito.
W.E. Butler
LA MAGIA
Rituali e poteri magici
Il fine dell'autentico mago è quello di scoprire il suo vero Sé, di
cui la personalità terrena non è che la maschera.
In questo libro è contenuta una spiegazione completa e concisa de
gli antichi usi, rituali e scopi della magia tradizionale. L'autore,
dopo aver diradato le nebbie della confusione causate da numerosi
errori e preconcetti, traccia un ampio panorama del pensiero ma
gico di ogni tempo, fino alle scoperte della moderna parapsicologia.
La Magia, lungi dall'identificarsi con irrazionali superstizioni, è ba
sata su leggi precise e profonde, e su particolari tecniche traman
date dalla notte dei tempi.
Questo volume è pertanto un utilissimo manuale introduttivo alle
scienze magiche e alla magia cerimoniale. I suoi capitoli trattano,
tra l'altro, della personalità umana e degli scopi della magia, invo
cazioni ed evocazioni, la magia magnetica, le immagini magiche e
la magia iniziatica.
W.E. Butler
IL MAGO
Esercizi e pratiche magiche
Questo libro, che segue e completa l'altro dello stesso autore dal
titolo « La Magia », è un vero e proprio manuale pratico, una
guida che accompagna l'aspirante-mago dagli esperimenti più sem
plici ed elementari ai più complessi e potenti.
L'opera si propone soprattutto di dare un utile e valido aiuto a
coloro i quali desiderano conoscere e intraprendere liberamente l'im
pegnativa via dell'arte magica.
Le « chiavi » della magia sono suddivise in maggiori e minori, e
tutte vengono dettagliatamente descritte e spiegate.
Le chiavi minori consistono in tecniche fisiologiche, psicologiche
o psichiche, che ci sono state trasmesse dal passato o sono sta
te costruite da un processo di lavoro sperimentale: alcuni artifici
tecnici sono qui cosi potenti che richiedono una adeguata prepa
razione da parte di chi le usa.
Le chiavi maggiori, invece, sono più personalizzate, e differiscono
tra le varie scuole magiche: nel loro uso va effettivamente ado
perata una certa cautela, a causa degli effetti che possono de
rivarne.
Tutto deve comunque rimanere sempre sotto il controllo e il do
minio del mago, il quale, attraverso tappe e gradi successivi, per
verrà in tal modo alla completa realizzazione.
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
In questa stessa collana
W.E. Butler
TELEPATIA E CHIAROVEGGENZA
I segreti della comunicazione mentale
In quest'opera l'autore — noto ed esperto studioso del po
teri della mente — raccoglie consigli e suggerimenti per
lo sviluppo di quelle facoltà paranormali comunemente note
con i nomi di « Telepatia » e « Chiaroveggenza ».
La prima riguarda la comunicazione da mente a mente, ed
anche la visione mentale di scene e avvenimenti che si svol
gono lontano dal percipiente; la seconda permette di « ve
dere » con il « terzo occhio » fatti, persone ed eventi, che
possono essere collocati nel presente, nel passato o nel
futuro. Ambedue queste facoltà esistono, naturalmente, in
tutti; ma sta ad ognuno farle emergere e svilupparle con
idonei esercizi, che in questo libro vengono descritti detta
gliatamente.
Positivi esperimenti pratici, anche a livello personale, sono
stati di guida all'autore nella stesura del libro e lo saranno
anche per tutti coloro che intendono approfondire queste
esperienze. Particolarmente preziose risulteranno le tecniche
per apprendere a prevedere e a predire gli eventi futuri me
diante la chiaroveggenza.
Charles Bowness
ESERCIZI PRATICI DI MEDITAZIONE
Il potere del pensiero creativo
La pratica della meditazione sviluppa le capacità di concen
trazione e di percezione. Inoltre, modifica le emozioni, po
nendole sotto il controllo della mente, e conduce il prati
cante ad un armonico equilibrio con se stesso, con il mon
do e con i suoi simili.
La meditazione in se stessa non è una religione, dal mo
mento che non è un sistema di fede o di culto; al contra
rio, la fede pura e semplice viene sostituita dalla sicurezza
basata sulla conoscenza.
La meditazione è una materia da apprendere e mettere in
pratica nella vita quotidiana, e questo libro si propone di
condurre ciascuno ad una pratica personale, sulla base di
istruzioni semplici ed efficaci; in particolare: la pratica del
la meditazione basata sui principi dello tecniche e posizioni
yoga e sui relativi esercizi di respirazione.
Gli esercizi sono accompagnati da adeguate spiegazioni teo
riche, in modo tale da costituire una guida che accompa
gni il lettore ai livelli superiori di coscienza, fino alla com
pleta realizzazione di sé.
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
Via
magica
La magia è, innanzi tutto, una via di evoluzione e di sviluppo
delle facoltà psichiche e spirituali dell'individuo, che solo dopo
aver realizzato il dominio di se stesso può giungere a governare
le Forze Magiche.
Le opere raccolte in questa collana sono state scelte tra i lavori
dei più eminenti studiosi mondiali per offrire ai lettori una pano
ramica accurata e approfondita delle dottrine magiche e della magia
cerimoniale e operativa vengono a formare una sorta di Enciclopedia
Magica di grande interesse non solo per quanti vogliono intrapren
dere liberamente la via della magia, ma anche per gli studiosi, che
possono arricchire le loro conoscenze e approfondire alcuni argo
menti di fondamentale importanza.
Volumi pubblicati:
W.E. Butler - LA MAGIA - Rituali e poteri magici
W.E. Butler - IL MAGO - Esercizi e pratiche magiche
W.E. Butler - L'APPRENDISTA MAGO - La Via della Realizzazione magica
W.E. Butler - CABALA E MAGIA - L'antica arte magica della Cabala
Israel Regardie - TEORIA E PRATICA DELLA MAGIA
Israel Regardie - MAGIA CERIMONIALE - Rituali e formule magiche
Michel Kearton - IL TEMPIO MAGICO - Invocazioni, tecniche e rituali
Nigel Pennick - MAGIA, SIMBOLI E SEGRETI DEI LUOGHI SACRI
Jorg Sabellicus - Antichi Testi Magici / 1
HEPTAMERON di Pietro d'Abano
RITUALE MITHRIACO, dal Gran Papiro Magico di Parigi
Jorg Sabellicus - Antichi Testi Magici / 2
IL GRIMORIO DI PAPA ONORIO - LE EVOCAZIONI DIABOLICHE
Frank G. Ripel - LA MAGIA DI ATLANTIDE - Sauthenerom: la Fonte
del Necronomicon
Frank G. Ripel - LA MAGIA ROSSA - L'evoluzione dell'Opera Magica
di Aleister Crowley - Operazioni magiche dell'O.R.M. - Terzo
Manifesto Rosa-Croce.
Frank G. Ripel - LA MAGIA STELLARE - Il vero Necronomicon
Michael Howard - MAGIA DELLE CANDELE - Significato occulto, uso,
formule, rituali.
Fulvio Rendhell - TRATTATO DI ALTA MAGIA
Nera - Rossa - Bianca
Fulvio Rendhell - ALTA MAGIA PRATICA EVOCATIVA - Rituali di
Magia Moderna
P. Toschi - LE ARTI MAGICHE - Il Segreto dei Segreti - Magia
Suprema - Amuleti, Talismani, Filtri Magici
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
Fulvio Rendhell
TRATTATO
DI
ALTA
MAGIA
Nera, Bianca, Rossa
Attraverso una analisi profonda e attenta dei fondamenti
della Magia — la Tavola di Smeraldo e il Libro di Toth,
gli affascinanti e misteriosi Tarocchi — quest'opera getta
una nuova luce sul reale valore dell'insegnamento magi
co, interpretandolo alla luce della scienza moderna.
La tradizione magica ha superato tutte le epoche stori
che, le diverse fasi culturali dell'umanità, l'impatto con
ogni tipo di religione, per giungere fino a noi, anche se
non intatta, con delle basi sempre uguali e simili in ogni
angolo della terra, in tutte le razze e in ogni popolo.
Adeguandosi ai tempi nuovi, tuttavia, la magia appare og
gi quale realmente essa è: una scienza, una via di evo
luzione interiore, ma anche di progresso per l'umanità.
Le tre branche della magia — nera, bianca e rossa —,
la tripartizione dell'universo magico sono segni di una
tripolarità presente nell'intero cosmo (negativo, positivo,
neutro), una legge che governa l'atomo al pari dell'uomo:
il nero e il bianco rappresentano due aspetti costituiti
da una stessa sostanza; la magia rossa costituisce il ter
zo elemento della triade, che contiene anche la nera e la
bianca. In essa, quindi, risiede la realtà dinamica dell'esi
stere di ogni cosa, offrendo al mago la possibilità di su
perare e sintetizzare le prime due magie, per farne una
sola e produrre cosf il dinamismo magico.
Fulvio Rendhell ha orientato la sua opera verso un'imposta
zione moderna nel campo magico, secondo un'ottica più
moderna. È stato l'animatore del Circolo spiritico « Navona 2000 », a Roma, tramite il quale ha dato nuovo im
pulso all'occulto, allo spiritismo, alla magia: Rendell è
anche il fondatore della « Magia Universale »; appartiene
inoltre all'antico Ordine cavalleresco dei Templari, con
il ruolo di consulente magico. Da oltre dieci anni tiene
con successo la rubrica « La Magia Svelata » sul « Giorna
le dei Misteri ».
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
LE
ARTI
MAGICHE
IL VERO E COMPLETO MANUALE
DEL MAGO E DELLA MAGIA
I segreti dei grandi maghi
che nessuno fino ad oggi aveva mai rivelato
Il Segreto dei Segreti - La Magia Suprema Amuleti, Talismani e Filtri Magici Formule, Ricette, Sortilegi e Incantesimi
Questo ricercato e prezioso testo dedicato alla Conoscen
za magica, è la moderna versione di una antica opera nel
la quale vengono spiegati per la prima volta in maniera
chiara e comprensibile a tutti i più grandi segreti di Ma
gia Pratica.
Vi siete mai domandati che cosa ci sia di vero nella
Magia?
Si tratta di ingenue superstizioni o di energie capaci di
muovere, attraverso la volontà, la realtà nella quale vi
viamo?
Anche se i mezzi e le formule di cui la Magia si serve
possono apparire semplici o assurdi, tuttavia, se useti se
condo certi principi, essi hanno efficacia.
Ecco perché questo libro potrà rivelarsi prezioso per ognu
no: esso contiene dei veri « segreti magici ».
Chiunque creda di avere delle buone conoscenze nel cam
po delle Arti Magiche ha senz'altro bisogno di questo li
bro, senza aver letto il quale nessuno potrà mai dire di
conoscere veramente la Magia, quella più vera e profon
da, fino ad oggi gelosamente nascosta e custodita da po
chi depositari, e praticamente inaccessibile ai profani.
Ora, con questo libro, ognuno potrà trasformarsi in un ve
ro Mago di incredibile potenza, sfruttando appieno i tanti
mezzi per operare direttamente (Magia Suprema Rossa e
Nera; Fatture; Amuleti; Filtri; Sortilegi; Cabala; Ricette e
Formule Magiche) che il libro espone in modo chiaro e
preciso.
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
GUIDE ASTROLOGICHE HERMES
Il vostro oroscopo personalizzato
Ariete (21/3-20/4)
Toro (21/4-21/5)
Gemelli (22/5-21/6)
Cancro (22/6 - 22/7)
Leone (23/7-23/8)
Vergine (24/8-22/9)
Bilancia (23/9-23/10)
Scorpione (24/10-22/11)
Sagittario (23/11-21/12)
Capricorno (22/12-20/1)
Acquario (21/1-18/2)
Pesci (19/2-20/3)
Questi manuali permettono
di riconoscere, senza effet
tuare calcoli complicati, le
posizioni di Mercurio, Vene
re, Marte, Urano, Nettuno e
Plutone in ogni oroscopo
personale. Particolari tabelle
realizzate con accurata pre
cisione consentono Inoltre la
identificazione dell'ascenden
te, che ha un ruolo impor
tantissimo nell'oroscopo, da
to che la sua influenza è
pari a quella del Sole.
È cosi possibile delineare un
quadro astrologico persona
lizzato e specifico per ognu
no, in modo rapido ma pre
ciso, grazie all'ottimo lavo
ro di studio e di sintesi che
è alla base di queste guide.
CIASCUN VOLUME ESPONE, OLTRE ALLE CARATTERISTICHE
GENERALI DEL SEGNO, IL COMPORTAMENTO NELL'AMICIZIA,
NELL'AMORE E NEL MATRIMONIO; IL RAPPORTO CON LAVO
RO, CARRIERA E QUESTIONI ECONOMICHE, IN RELAZIONE
ALLE SPECIFICHE POSIZIONI DEI PIANETI NELL'OROSCOPO
INDIVIDUALE.
UN'AMPIA PARTE È INOLTRE DEDICATA ALLA DESCRIZIONE
DI TUTTI GLI ALTRI SEGNI ZODIACALI, IN MODO DA PER
METTERE A CIASCUNO DI INDIVIDUARE PERSONALITÀ, CA
RATTERE, INCLINAZIONI E CAPACITA DEGLI ALTRI.
HERMES EDIZIONI - Via Flaminia 158 - 00196 Roma
Colin Bennett
TEORIA E PRATICA DEL VIAGGIO NEL TEMPO
Come risalire alle vite precedenti
Quale
reale possibilità ha
l'uomo di
ripercorrere
esistenze ed esperienze già vissute? Quei momen
ti « strani », in cui si ha la sensazione di essere
già stati in un luogo o di aver già compiuto un de
terminato gesto,
sono esperienze
quotidiane
che
tutti viviamo, ma che ci affrettiamo a dimenticare
o razionalizzare, appena passato il momento « ma
gico ».
Eppure queste sensazioni di « deja vu » sono solo
degli appelli che le nostre esperienze passate ci
lanciano. Seguendo le istruzioni contenute in que
sto libro è possibile ripercorrere ali 'indietro la no
stra storia spirituale, risalendo alle nostre vite pre
cedenti. Ci
saranno d'aiuto numerose ed efficaci
tecniche, come il magnetismo personale, la proie
zione delle forme-pensiero, la lettura delle sfere di
cristallo, la concentrazione e la contemplazione psi
chica e la visione dell'aura. Tutti questi procedi
menti sono qui esposti dettagliatamente, e danno
a chiunque l'opportunità di fare un vero e proprio
« tuffo nel passato ».
L. 10.000
IVA INCLUSA