“Firenze alta fedeltà” settima edizione 2006

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“Firenze alta fedeltà” settima edizione 2006
FIRENZE ALTA FEDELTÀ
6.a Edizione - Sabato 7 e Domenica 8 Ottobre 2006
REPORTAGE DELLA MOSTRA
(a cura della redazione di Audion on line)
Ne è passata di acqua sotto i ponti …. …dell’Arno da quando Audion organizzava il 1° MEETING
SHOW riservato al solo audio due canali: era il 1995 e si trattava di un meeting presso l’Auditorium
della Chiesa del Carmine di Firenze, e più esattamente nella sala Vanni dove il Musicus Concentus
organizza i suoi famosi concerti jazz.
La Sala Vanni è un ambiente del 1400 che si trova di fianco alla Chiesa ed ospita gli affreschi del
Masaccio. Beh, non si può certo nascondere che le prime mostre italiane riservate al solo due canali
non siano state “inventate” da Audion…. Nel 2001, dopo l’ultimo grande evento Mostra di Alta
Fedeltà, d’epoca e contemporanea, organizzato a Villa Caruso ( Firenze), che vide anche la
simpatica partecipazione di Ken Kessler, avevamo deciso di allargare la partecipazione anche ad
altri marchi e, soprattutto, volevamo coinvolgere importatori, distributori e negozi presenti in
Toscana. Questa nostra intenzione derivava soprattutto dalle forti lamentele dei negozianti di
Firenze e della Toscana in genere; questi, un pò come del resto tutti i negozi d’Italia, denunciavano
e denunciano il fatto che gli appassionati oramai disertano i loro negozi giustificandosi dicendo di
non trovare prodotti di alta fedeltà interessanti. Gli appassionati denunciano inoltre il fatto che i
negozianti non sono più disponibili a seguirli; a questo gli operatori rispondono che non è più
possibile dedicare due o tre ore del loro tempo ad un “cliente” che vuole ascoltare più prodotti, farsi
fare il miglior prezzo scontato e successivamente acquistare (in rari casi) presso il miglior
offerente, spesso su Internet (..?..!..); in realtà l’oggetto sarebbe stato proposto, illustrato, magari
consigliato dal negoziante che poi non ha incassato un centesimo, ha solo perso tempo….
Probabilmente è questo il motivo del grande successo, in passato, dei piccoli sistemi hi fi venduti
senza bisogno di dimostrazione alcuna. Insomma, il rapporto fra venditore e cliente pare saltato e
tutto gira attorno al minimo prezzo (…ma non solo in campo hi fi …). In questo contesto alcuni
operatori, magari quelli in età da pensione, hanno chiuso i battenti mentre altri hanno diversificato
la loro offerta. E’ in momenti di questo tipo che occorre ricucire i rapporti fra le due parti, in quanto
è proprio ora che si avverte una grande diffidenza degli appassionati a recarsi dai venditori, come se
varcare la soglia di un negozio volesse dire acquistare….. Insomma, attualmente nel nostro paese
c’è un grande stato di sofferenza economica e l’alta fedeltà, che notoriamente è un bene
voluttuario, ne risente: per questo è necessario che l’offerta cerchi la domanda, o almeno che la
stimoli. Ecco il motivo della Mostra Firenze Alta Fedeltà allargata a più marchi, con una maggiore
offerta rispetto alle mostre che Audion ha organizzato in passato, tutto ciò rimanendo tuttavia
nell’ambito della dimensione del nostro capoluogo, lontanamente paragonabile a quelli di
Lombardia o Lazio. La cosa per noi più importante è che i visitatori siano interessati, ovvero la
Mostra deve rivolgersi ad un pubblico visto in termini qualitativi e non quantitativi. Firenze Alta
Fedeltà non vuole essere un ritrovo dove leccare gelati o mangiare brigidini di Lamporecchio.
Dunque, viva la teoria del pochi ma boni.
L’invito a partecipare alla Mostra e’ stato inviato A TUTTI, ma proprio TUTTI, GLI
OPERATORE DEL DUE CANALI, questo per non essere accusati di parzialità; ma solo un
numero esiguo e ristretto ha aderito, come si dice, poca brigata vita beata. Il nostro non è un Top
Audio, e nemmeno una mostra alternativa al Top Audio, non vuole proprio esserlo (…6 piani di
tutto, di più…). Il Top c’è e alla fine ringraziamo che continui ad esserci.
Ma come è andata Firenze Alta Fedeltà?
Bene, molto bene, considerando anche il fatto che a Firenze l’ultima mostra di alta fedeltà risaliva
all’anno 1992 presso l’Hotel Baglioni, e certamente era molto meno interessante della nostra. Gli
espositori erano in numero minore, così come le sale di ascolto e, scusate se è poco, sono passati 14
anni da quell’evento con l’alta fedeltà che di batoste ne ha ricevute tante. Basti solo pensare che
molti anni or sono la tiratura del vecchio Stereo Play era di 100.000 copie, minimo dieci volte
maggiore rispetto alle tirature dichiarate dalle attuali. riviste.
Certo sono lontani i gloriosi anni 70 del RIAF di Firenze, ma ricordiamoci che in quegli anni l’alta
fedeltà occupava il posto che oggi occupano computer e telefonini, dunque, se visto in questi
termini, non possiamo che essere soddisfatti (e ricordiamo che al RIAF gli stands erano solo
rigorosamente espositivi).
Insomma, Firenze Alta Fedeltà è partita e l’anno prossimo si replica sicuramente, con un numero
maggiore di espositori e con un numero maggiore di visitatori. L’ART Hotel si è dimostrato ideale
per lo svolgimento di una simile manifestazione: all’uscita di Prato est , a 5 Km da Firenze, con la
possibilità di alloggiare ad una buona cifra con un alto rapporto qualità-prezzo e un servizio di
livello elevato.
Quest’anno le sale suonanti erano 4: Demidoff, Audio Int’l, Imago, Nadir, e due erano i saloni con
esposizioni statiche dove erano presenti le riviste Suono, Musica, Audion, La Scala Parlante.
Purtroppo non siamo riusciti a coinvolgere Audio Review, che in genere però non partecipa a queste
manifestazioni del due canale e anche l’altra classica rivista di alta fedeltà, Fedeltà del Suono, pur
se da noi sollecitata, non ha preso in considerazione la nostra mostra, ma ci auguriamo che nella
prossima edizione siano presenti anche loro.
L’ aspetto interessante della manifestazione è stato il clima che si è creato fra il pubblico e gli
Espositori: poca confusione, poca bolgia e la possibilità di dialogare. Un vero e proprio meetingshow riservato all’alta fedeltà due canali con lo scopo di ottenere un incontro fra appassionati e
distributori o produttori. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento drastico del
mercato e di fatto molti importatori o produttori vendono direttamente all’utente finale. Molti
distributori, o produttori, o negozianti, propongono l’ascolto direttamente a casa dell’appassionato,
visto che le richieste sono rivolte in tal senso. Alcuni negozianti addirittura, a chi chiede loro un
ascolto a casa, chiedono un contributo quantificabile in tre o quattro ore di lavoro.
Questa è la realtà attuale perché il mercato dell’alta fedeltà, e non solo, non è certo a livelli degli
anni d’oro, dato lo scarso potere di acquisto dei salari degli italiani. Sono molti infatti gli italiani
che con una busta paga di 900 € fanno un finanziamento per acquistare oggetti meno voluttuari,
come un computer.
E’ per questo che il VERO MADE IN ITALY può avere successo solo all’estero e nei paesi dove
gira qualche soldo vero, in prevalenza paesi asiatici (i migliori clienti della Ferrari e del vero made
in Italy ideato, progettato e costruito in Italia).
Tornando alla Mostra, è stato molto interessante vedere come molti visitatori avessero quasi le
lacrime agli occhi e non ci credessero neppure: Firenze tornava ad avere una vera e propria mostra
di Alta Fedeltà. I visitatori sono stati sicuramente in numero superiore rispetto a quelli degli anni
’90, ma soprattutto c’è stato tanto tanto interesse, sia per gli stand espositivi statici che per le salette.
Ma vediamo nel dettaglio chi ha voluto essere presente.
Le ditte con stand suonanti erano 4, non molte ma sicuramente variegate a livello tipologico.
La sala INT’L, di Leonardo Mani, presentava i suoi prodotti, peraltro già piuttosto conosciuti, ma
sicuramente in anteprima per Firenze e Toscana: i diffusori americani GAS, che utilizzano i
favolosi tweter di Oskar Heil; gli amplificatori americani SAE, un revival, un mito che ritorna dal
passato ma sempre con il solito proprietario-progettista; i modernissimi connettori Bullet Plug che,
sfatando il mito del massiccio è bello, hanno affermato e ribadito invece la teoria del poco ma di
eccezionale qualità. Nella sala di Leonardo Mani erano in bella mostra anche gli altri utilissimi
accessori che la sua ditta commercializza, ovvero il tappetino MAT per gira-cd, il liquido di
lavaggio per giradischi della Art Son, ed altre interessantissime curiosità. Su Leonardo Mani
vogliamo però spendere due parole in più. Leonardo rappresenta per Firenze l’alta fedeltà di qualità
degli anni ’70; quando la musica si ascoltava spesso e volentieri con il mangiadischi, il Mani
proponeva già Quad II, Michaelson & Austin, e tanti altri prodotti di vera alta fedeltà. Un piacevole
ritorno dunque, visto lo spirito con il quale oggi si colloca nel difficile mondo dell’alta fedeltà. Il
fatto che lui sia rientrato nelle file dell’Audio lascia ben sperare per un prossimo futuro promettente,
con l’audio a due canali rilanciato.
La sala Nadir Orbis era gestita da Stefano Rosati, attivo nell’alta fedeltà fin dal 1985. In questi
ultimi anni Nadir ha rappresentato una vera e propria ondata di novità, soprattutto con i suoi famosi
condizionatori di rete. A Firenze presentava delle macchine veramente interessanti: il
preamplificatore Absolute Reference ed il finale Nadir MK101C, abbinati alle casse Orbis, diffusori
acustici a 360° che sembrano rappresentare un vero e proprio ritorno ad un tipo di suono in auge
molti anni or sono.
La sala dell’Ingener Diego Tatè della Imago presentava tutta una serie di diffusori messi a punto nel
corso degli anni e che abbracciano una offerta che va dal basso di gamma fino a livelli molto alti.
L’Ingegner Tatè si dedica a questa attività con tutta la passione che da buon partenopeo sa
esprimere: i suoi diffusori sono effettivamente il risultato di una passione di lunga data che è
sfociata poi in una impresa commerciale che valorizza il made in Italy. La sala Imago utilizzava
come sorgente sia un lettore Cd che un giradischi europeo, a dimostrazione dell’interesse di Diego
per il vinile.
La sala Demidoff mostrava in evidenza i suoi due finali Demidoff FL03, un push pull di 300B
della potenza di 25 watt in classe A utilizzante la esclusiva circuitazione P.U.B. (Paraphase
Unbypassed Ballast) uniti al pre linea FL01, il tutto abbinato ai diffusori Capri di eccezionale
qualità. Il sistema, veramente musicale, è risultato di pieno godimento per gli ascoltatori che si sono
succeduti. In mostra statica, ma in certi momenti suonanti, anche ampli di costi decisamente più
abbordabili e dalle prestazioni molto molto interessanti, tipo Lo Sfizio ed Il Putto. Da una parte
stavano esposti gli amplificatori monotriodo 2A3 e 300B che attualmente non paiono andare più di
moda (ma che a noi piacciano ancora terribilmente). Segnaliamo anche una deliziosa anteprima:
l’integrato Demidoff Cristal One montato sotto una campana di cristallo, perfetto connubio tra
bontà di suono e finezza di forma, il tutto naturalmente e rigorosamente made in Italy. Un vero
oggetto di design esclusivo per chi guarda gli apparecchi oltre ad ascoltarne la musicalità.
Per quanto riguarda gli espositori statici, Audio Logos rappresentava sicuramente un motivo di vero
interesse avendo sul suo banco un paio di Audio Teknè, macchine giapponesi montate
rigorosamente a mano e con criteri di massima artigianalità. Conservo ancora gelosamente uno dei
primi cataloghi di Audio Tekne del 1994 circa. In quegli anni quel catalogo era costituito da
fotografie incollate su dei fogli scritti a mano: è significativo il fatto che un vero Tecnico desideri
passare il suo tempo dietro alla tecnica e che solo perché pressato pensi all’ultimo momento ai
depliants... Il passaggio di mano di importazione da Torino al centro Italia non pare proprio aver
inficiato la commercializzazione di tali macchine. In effetti, i pezzi artigianali richiedono la
massima attenzione nella presentazione e nella vendita e gli attuali importatori sembrano avere tutti
i numeri per riuscire (in barba alla crisi economica ed ai prodotti made in Cina e Cambogia, o made
in Italy fatto in Cina, ecc). Invitiamo i nostri piccoli costruttori ad andare a vendere in Giappone,
Corea del sud, Cina: sicuramente sarebbero felici sia i produttori che gli audiofili di quei paesi,
giacché sappiamo che l’erba del vicino è sempre la più verde…. Del resto alcuni lo fanno già da
tempo, disdegnando il mercato italiano quasi avesse la peste bubbonica……
Un espositore che ha fatto la felicità di molti appassionati presenti è stato Moonlight Records, con i
cd audiophile da lui distribuiti oramai introvabili se non presso la Moonlight stessa.
Non poteva mancare Sergio Veschi con i cd della RED Records, l’etichetta che tiene alta la
bandiera del jazz italiano. Da segnalare il forte successo che la RED Records sta avendo in
Giappone, dove vanno tutti matti per i cd jazz RED.
La Top Knot ha fatto la felicità dei vinilisti, toscani e non, con i suoi lp scelti e selezionati: ottima
scelta di musica classica, buone proposte jazz, grande competenza di Sergio Marullo.
E per gli appassionati del vinile, quelli che non possono fare a meno del giradischi classico, c’era
anche Roberto Torlai, famoso ed unico nel suo genere: ristilare le testine dei giradischi. Era lì, con
tutta la sua strumentazione, per verificare e controllare le testine che il visitatore attento non aveva
scordato di portare con sé.
La Tektron Italia ha presentato una serie di tubi elettronici che ogni appassionato di ampli a valvole
vorrebbe possedere: Mullard, Telefunken, Philips, ecc ecc., un vero e proprio sogno ad occhi aperti,
guidati dal mitico Attilio Caccamo.
Lo stand della rivista “La Scala Parlante” costituiva l’offerta vintage e aveva in mostra uno dei
primi amplificatori audio americani a valvole degli anni ’20, uno Jensen utilizzante dei driver a
compressione!… Cose mai viste prima in una mostra alta fedeltà, presentate ed illustrate da uno
storico personaggio del panorama musicale fiorentino, e non solo: Armando Grieco.
Lo stand della rivista Audion presentava la sua ultima pubblicazione, il nuovissimo manuale “La
Progettazione degli Amplificatori Alta Fedeltà a Semiconduttori”, l’unico volume in circolazione
sull’argomento che sia anche in italiano: un altro record per la rivista fiorentina. Inoltre, la rivista
Audion, by Demidoff, ha avuto l’onore di ospitare l’autore del prestigioso volume “Guida ai
Microfoni”, Paolo Torsello, che assieme al volume presentava una serie di oggetti vintage inerenti il
settore della registrazione audio.
Segnaliamo inoltre la presenza della rivista Musica e quella dei nostri amici di Suono. La rivista
Suono, nonostante la forte crisi dell’alta fedeltà, conserva ancora dei fedelissimi ed attenti lettori
molto interessati anche all’aspetto musicale, la base dell’alta fedeltà.
Suono Point era presente con Antonello Oliva ed i suoi lp da 180 grammi, nonché i suoi cd
selezionati e consigliati. In effetti Antonello svolge per Suono e Suono Point un lavoro molto molto
particolare, ovvero scova, fra tutte le pubblicazioni discografiche in circolazione, quelle meno
conosciute ma che risultano interessantissime: stupendo un cd consigliato da Antonello, intitolato
“Huun-Huur-Tu “ ed eseguito dal vivo da suonatori della Mongolia.
Insomma, il poco ma bono è stato vincente: ne abbiamo avuto conferma sia da parte dei
partecipanti, che hanno chiesto di rinnovare l’incontro il prossimo anno, sia da parte del pubblico,
fiorentino e non, che si era disabituato ad eventi di questo tipo nella nostra bella Firenze; inoltre,
anche personaggi di spessore, addetti ai lavori nel panorama dell’Alta Fedeltà, hanno chiesto che la
manifestazione abbia seguito, sempre impostata sulla qualità e non sulla quantità, sempre realizzata
in un ambiente decoroso come quello scelto quest’anno, sempre con partecipazioni mirate,
selezionate, realmente interessate e qualificate.
Dunque, arrivederci al 2007.
L’impianto della Imago al lavoro: non si può sentire, ma sta suonando un vinile d’epoca .. di musica
barocca….
Gli accessori prodotti e venduti dalla Imago
La SALA Nadir Orbis all’opera; in primo piano gli originalissimi diffusori a 360 gradi: la tendenza
del suono del 3000?
In Primo piano il preamplificatore Nadir Absolute Reference XT10. I due cilindri blu rappresentano
il cuore del circuito di alimentazione.
L’impianto Demidoff in dimostrazione. Strepitoso il risultato ottenuto con il piccolo Sfizio, quello
in basso a sinistra: piccolo ma tremendo! La maggior parte del tempo ha suonato l’impianto
costituito dai finali 300B FL03 un push pull di 300B in circuito esclusivo Demidoff P.U.B. ed il
noto preamplificatore linea Demidoff FL01. In basso l’integrato a semiconduttori in fase di messa
a punto.
La novità in anteprima mondiale. Un amplificatore Demidoff da 10 watt per canale montato sotto
una campana di cristallo, fatta rigorosamente a mano dalla RCR fabbrica toscana con una tradizione
secolare nella lavorazione del cristallo, dal 1300! La base è in alluminio, ottenuta al tornio da un
unico pezzo. Prestazioni e design. Destinata ai paesi asiatici o per collezionisti e audiofili con mogli
amanti dei cristalli?
Il ritorno di Leonardo. Non è da Vinci, ma poco ci manca!
La sobria sala di Leonardo Mani che evidenzia i diffusori americani della GAS, il giradischi
Garrard e il mitico SAE. La musica suonata da Leonardo, molto frizzante e brillante, è stata
particolarmente apprezzata dal pubblico giovanile.
Il banco espositivo Pick-up Service di Torlai, alle prese con un audiofilo incallito, l’amico
Maurizio che, indeciso come sempre, non sa se cambiare testina o ristilarla. Avrà poi preso una
decisione?
Lo spazio espositivo di Audio Logos. Dobbiamo constatare piacevolmente che l’importatore è
molto disponibile e ben preparato.
Ma Simone della Moonlight me lo farà un piccolo sconto se compro due cd? E se comprassi tutta la
serie, prima che smettano di fare i cd e ricomincino a produrre solo vinile? Io l’hi pod non lo
voglio!!
Ma Top Knot vende lp o cd? Forse Sergio si è semplicemente deciso a fare fuori anche la sua
raccolta personale di cd.
Ancora Top Knot: Lp, Lp, Lp. La vendita degli lp nuovi è aumentata nel mondo di circa l’otto per
cento! Quella dei cd è invece in discesa libera….
Chi dice che le valvole N.O.S. non ci sono più? La Tektron Italia soddisfa tutti, anche i palati più
raffinati…
La rivista “La Scala Parlante” ha deliziato i visitatori con pezzi audio degli anni ‘20 mai visti nelle
mostre vintage di alta fedeltà. Solo per vedere questi pezzi meritava fare un salto alla Mostra!!
O no?
Arrivederci a
Firenze Alta Fedeltà - settima edizione – 2007. Una mostra di qualità in esclusiva per un
pubblico scelto di fini appassionati.
Vi attendiamo fin d’ora
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