Reportage “Firenze alta fedeltà” settima edizione 2007

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Reportage “Firenze alta fedeltà” settima edizione 2007
Reportage “Firenze alta fedeltà” settima edizione 2007
L’organizzazione di una mostra di alta fedeltà non si limita alle ultime settimane antecedenti
l’evento, va preparata molto, molto tempo prima. Appena terminata una edizione parte la
preparazione di quella successiva; si comincia prenotando subito la struttura per l’anno
successivo. Così per organizzare Firenze alta fedeltà 2007 abbiamo dovuto iniziare a lavorare
fin dal mese di Ottobre 2006. Chi non ha mai provato ad organizzare una mostra, in effetti, non
si rende conto del grosso lavoro di preparazione che è necessario mettere in conto: sono ore e
ore, giorni e giorni di lavoro affinchè tutto funzioni al meglio. Questa divagazione mi pareva
necessaria per fornire uno spunto di riflessione a tutti coloro che ritengono l’organizzazione di
una mostra di alta fedeltà, sopratutto se organizzata in una città come Firenze, una operazione
semplice e lineare. Evidententemente non è così: basti pensare che dal 1991 ad oggi non erano
state più organizzate mostre di questo genere , e un motivo dovrà pur esserci.
L’edizione di Firenze Alta Fedeltà 2007 è stata buona, l’affluenza del pubblico discreta: sono
intervenute circa 700 persone e, se pensiamo ai dati diffusi dal Top Audio di Roma 2006 che
parlavano di circa 6.000 persone, nel nostro caso si tratta di un rapporto di 1a 10. Questo
rapporto numerico in effetti non è altro che il rapporto che intercorre come popolazione fra
quella del Lazio e quella della Toscana. I dati numerici dunque sono confortanti e ci indicano
che la mostra è perfettamente riuscita ed è stata ben pubblicizzata.
Naturalmente non possiamo credere che il pubblico che ha partecipato fosse affamato di alta
fedeltà; gli anni d’oro dell’alta fedeltà sembrano proprio un lontano ricordo.
Bisogna ricordarsi che stiamo vivendo in un momento molto brutto per la cultura e per la
musica: l’economia italiana ed europea non gode di buona salute e gli unici mercati floridi sono
quello russo e quello asiatico. In Italia ci si limita ai Forum dove si chiacchera tanto e dove
tante volpi vedono solo uva non matura...........Anche nella realtà si parla parecchio e si
compra poco.
Per vedere un pubblico appassionato non rimane altro che andare nei paesi rammentati prima,
dove l’alta fedeltà costituisce un vero mercato: si compra e non si chiacchera. In Italia e in
Europa l’interesse per la riproduzione della musica mediante apparecchiature di alto livello
qualitativo è piuttosto scarso. Nel nostro paese sono ben poche le aziende che riescono ad avere
un buon ritorno economico in questo settore; si tratta in genere di aziende non giovani che sono
riuscite a ottimizzare una buona distribuzione e che comunque ricorrono spesso a tecniche
moderne di vendita: dall’importatore al consumatore.
Ma bando alle chiacchere e passiamo alle immagini. All’ingresso due simpatiche, tra l’altro
molto carine, hostess accoglievano il pubblico e lo mettevano a loro agio.
Nel salone del piano terreno in un piccolo spazio espositivo Roberto Torlai di Pickup Service si
dedicava a delle vere e proprie consulenze su stili, testine ecc.............. L’interesse per il vinile e,
di conseguenza, per i relativi trasduttori è alto e in continua crescita. La produzione e la
vendita del vinile, in effetti, va controtendenza, tanto è vero che i negozi Ricordi offrono ai
clienti un buon assortimento di vinile di qualità. Incredibile, ma vero.
Uno stand molto particolare era quello della A.I.R.E. ( Associazione italiana Radio d’Epoca)
che ha suscitato molto interesse per le apparecchiature che aveva in mostra: un ricevitore
televisivo Baird ad uso didattico, una antennna a telaio ed un altoparlante a tromba per
ricevitore Marconi, un amplificatore audio valvolare MacIntosh MC60 che ha fatto storia, un
compressore/riduttore di rumore, un registrattore Sony a cassette, ecc. Lo spazio espositivo era
curato da uno dei soci fondatori dell’Associazione stessa, Armando Grieco, protagonista negli
anni ‘60 dell’amplificazione musicalein Italia: chi non ricorda i suoi mitici amplificatori
valvolari G.R.S.?
Nella foto lo spazio espositivo A.I.R.E. Si noti la cassetta di valvole da collezione.
Una giovane e dinamica ditta umbra, AudioMondo, esponeva cavi di potenza, di segnale, cavi
digitali, di alimentazione, multiprese ecc nonchè piccoli preamplificatori. AudioMondo
distribuisce in Italia il marchio Groneberg tedesco che realizza dei prodotti originali seri, ben
fatti e che vale la pena di acquistare.
Alla Mostra non poteva mancare il mitico Attilio Caccamo della Tektron, che di fatto
costituisce un punto di riferimento per l’acquisto di tubi elettronici N.O.S. sempre più rari e
sempre più cari. Anche le valvole di qualità attualmente disponibili (Golden Dragon) in fatto
di qualità non scherzano, ma certo il fascino del New Old Stock è impagabile. Le valvole, o
sono di elevata qualità, oppure è meglio utilizzare i semiconduttori.
Attilio Caccamo: Mullard, Telefunken, Western Electric, R.C.A. cosa proporre?
Lo spazio espositivo di Top Knot era ricco sia di preziosi e rari vinile che di piccoli apparati
alta fedeltà vintage. Completava l’offerta un assortimento di cd di qualità.
Sergio Marullo: la vendita continua anche per telefono.
Anche quest’anno al Firenze alta fedeltà era presente il marchio Audio Tekne che, a dispetto
della moda degli MP3, gode di moltissimi consensi fra gli audiofili più evoluti.
Nella foto lo spazio espositivo di Audio Tekne con a destra Armando Grieco (AIRE) che
sicuramente stava disquisendo con Gianfranco sulla possibilità o meno di ricreare l’evento
musicale in casa.
Lo spazio espositivo di Red Record senza il Veschi ( pausa pranzo?). L’etichetta Red Record
continua a tenere alto il vessillo del jazz in Italia; una vera e propria etichetta indipendente di
cui c’è da essere orgogliosi. Dobbiamo anche a RED RECORDS se il jazz in Italia gode di
popolarità.
Lo spazio espositivo della Blu Press che, nonostante le fortissime problematiche in cui si trova
l’alta fedeltà in Italia, sembra voler tenere duro ed anzi rilanciare. Li ringraziamo di cuore della
loro attiva partecipazione. Speriamo che la Blu Press possa contribuire davvero a sostenere e a
rilanciare l’alta fedeltà in Italia.
Passiamo quindi al primo piano, alle sale suonanti. Erano in attività 6 sale da circa 40 metri
quadrati ed una di circa 100.
Era presente anche quest’anno Leonardo Mani con una novità presentata recentemente: un
impianto a tre canali, vera e propria alternativa sia al classico due canali che al 5 +1. Leonardo
si conferma un vero appassionato di audio ed un grande professionista.
Questa edizione ha visto la partecipazione di un milanese d.o.c. Abbiamo avuto il piacere di
avere una saletta che ospitava Luciano Cavenaghi dello Studio Progettazione Audio di Milano
che oramai da anni si dedica alla progettazione e realizzazione di elettroniche audio ed
ultimammente anche di diffusori. Il suo impianto era rigorosamente valvolare ed utilizzava
EL519 in configurazione monovalvola con una buona potenza di uscita. I diffusori ad alta
efficienza erano studiati per un abbinamento ottimale con gli amplificatori. In effetti andrebbe
acquistata una catena di riproduzione audio e non un solo pezzo che poi non si riesce ad
interfacciare bene con gli altri componenti che già abbiamo.
Una sala rigorosamente a semiconduttori e molto molto interessante era quella di Max Lab.
Tutte le apparecchiature erano di produzione Max Lab, su progettazione di Massimo Scipioni
conosciuto anche come Presidente della giovane “Associazione Italiana Alta Fedeltà”
(A.I.A.F.). Max Lab è un piccolo laboratorio di progettatzione audio che è in grado di offrire
prodotti di elevata qualità tecnica realizzati a seguito di una esperienza e di una conoscenza
teorica che negli anni è sfociata in realizzazioni di altissimo livello.
Max Lab offre sia elettroniche che cavi di potenza di altissimo livello qualitativo. L’impianto
era corredato di uno speciale filtro di rete che con soluzioni tecniche normalmente poco
praticate riesce ad essere molto efficace. Il giradischi era interfacciato al preamplificatore
phono mediante un modello di trasformatore Moving Coil di produzione Audion con ingresso
bilanciato: un vero e proprio gioiellino.
La sala Nadir quest’anno era equipaggiata con il diffusore Orbis omnidirezionale di dimensioni
molto più ragguardevoli rispetto alla versione iniziale. Stefano Rosati della Nadir ha pensato
bene, dopo il successo del primo modello in dimensioni ridotte di realizzare una versione di
dimensioni maggiori, sicuramente non facili da gestire in tutte le case, ma di cui solo pochi
fortunati potranno usufruire.
L’ingegner Diego Tatè della Imago quest’anno ha preferito far suonare prevalentemente i
diffusori più impegnativi (anche più costosi) della sua produzione. La simpatica ditta
napoletana realizza una serie di diffusori molto ben curati e la cui produzione è esclusivamente
artigianale. Farebbero la felicità di coreani, taiwanesi, cinesi e russi. Per il momento per
fortuna ne usufruiscono solo gli audiofili italiani, ma...............
La sala più grande di circa 100 metri è stata gestita dalla Demidoff che vi ha fatto suonare una
accoppiata valvolare push pull di 300B in configurazione esclusiva P.U.B. ed un
preamplificatore allo stato dell’arte. Si tratta dei modelli FL01 e FL03. I cavi di potenza e
quelli di segnale erano rigorosamente Demidoff, mentre le casse erano una realizzazione custom
modificata del modello Capri. La sala era trattata con ben 21 DAAD della Acustica Apllicata
che ne ha curato anche la messsa a punto. La professionalità e la competenza di questa
azienda toscana sono effettivamente molto elevate e risultano una garanzia per la musicalità
degli ambienti.
Nelall sala Demidoff erano esposti staticamente anche l’amplificatore Cristall One, pezzo unico
per tutti coloro che sognano da sempre un oggetto esclusivo. Il Cristal 0ne è realizzato
artigianalmente in cristallo di qualità come copertura mentre la base consiste di un blocco di
alluminio. E’ bello, anzi bellissimo da vedere e sopratutto suona bene: costa come tutti gli
oggetti artigianali ben fatti, ma dovrebbe costare di più.....
In mostra statica anche un altro classico della produzione Demidoff: l’amplificatore valvolare
“Il Putto MKIII”, la cui musicalità fa rimanere sbigottiti.
Un’altra sala era destinata all’ascolto di un piccolo impianto tutto Audion: diffusori Audion
modello “ Vulcano”, con amplificatore Single Ended di 2A3 modello Tequila, alternato al
favoloso Lo Sfizio. L’accoppiata faceva rimanere di stucco i visitatori che non credevano ai loro
occhi, pardon, ai loro orecchi..............
Il Tequila ed i minidiffusori all’opera. I visitatori si rifiutavano di credere alle loro orecchie!
Da sinistra verso destra il preamplificatore fono due telai Cherie, il piccolissimo ampli per
cuffia l’Upupa, Lo Sfizio ed il Single Ended 2A3 tipo Loftin & White.
Dulcis in fundo una anteprima Demidoff : l’uscita di “Fellini”del primo lp a 180 grammi
Audion recording. Si tratta della versione in vinile dell’omonimo fortunato cd prodotto da
Audion, la copertina è sicuramente felliniana e il grafico che lo ha realizzato indubbiamente sa
il fatto suo, non per nulla è ben conosciuto a livello internazionale. Si tratta di una stampa a
tiratura limitata di 500 copie per veri appassionati di Paolo Fresu e Furio Di Castri: il made in
Italy anche nel jazz non scherza.
Commento finale alla mostra.
I partecipanti, in tutto una quindicina circa, non erano molti in assoluto, ma per la Toscana
rappresentavano in pratica più del numero massimo di negozi di alta fedeltà adesso in attività
in questa regione. E poi come si dice noi fiorentini “POCHI MA BONI”.
Le salette suonavano tutte molto bene, con caratteristiche e personalità ovviamente diverse.
Il pubblico esiste ancora, ma si fatica sempre ad attirare i giovani. Questo non è un problema
da imputare alle mostre, ma alla cultura imperante. Riuscirà la neo costituita Associazione
Italiana Alta Fedeltà (www.associazioneaiaf.it) a contribuire al rinnovo dell’interesse per la
riproduzione di qualità della musica? Chi è interessato ad AIAF visiti il sito e si iscriva. C’è da
lavorare gratis per tutti..........e non poco.
Luciano Macrì
FIRENZE
ALTA FEDELTA’
2007
7° MEETING-SHOW
Solo
AUDIO 2 CANALI
6/7 Ottobre 2007
“ART HOTEL MUSEO”
EVENTO:
LP FELLINI DI PAOLO FRESU e FURIO DI CASTRI
Organizzazione
Rivista di alta fedeltà
“Audion”
www.audion.net
Piano O
Info e Reception
SALA PICASSO:
Audio Mondo: www.audiomondo.com
Audio logos: [email protected]
Moonlight record:
www.moonlightrecords.
com
Pick-up service [email protected]
Red Records: www.redrec.net
Top Knot: [email protected]
TeKtron Italia: www.tektron-italia.
com
A.I.A.F.
Associazione Italiana Alta Fedeltà
www.associazioneaiaf.it
A.I.R.E.
Associazione Italiana Radio d’Eopca
Riviste
Rivista Scala parlante: www.aireradio.org
Rivista Suono: www.suono.it
Rivista Fedeltà del Suono
www.fedeltadelsuono.net
Rivista Costruire hi fi
www.costruirehifi.net
Rivista Audion : www.audion.net
Rivista Musica: www.zecchini.com
Audion recordings: [email protected]
Carrozze records: www.carrozzerecords.it
Demidoff: www.demidoff.org
Suono Music Point: [email protected]
SALE DI AUDIZIONE
Audion: www.audion.net
Audio Int'l: [email protected] www.audiomani.it
Demidoff: www.demidoff.org
Imago: [email protected] www.imagoacoustic.it
Nadir: [email protected]
Max labwww.maxlab.com
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tel 02 57604441
MARCHI PRESENTI: Acustica Applicata,Audion, AudionRecordings, Blu note, Cam jazz, Candid, Carrozze
records, Chesky, Columbia, Concord, Criss cross, Decca, Decca sxl, Deutsche grammophon,
Demidoff, Dg, Ecm, E.I., General electric, Golden Dragon, Imago electroacoustic, Jensen, Justin’time,
Label blu, London, Max Lab, Max jazz, Mosaic, Mullard, Musica, Nagel eyer, Nadir, Red records, Palmetto,
P.M., Philips, Philology, Proprius, Rca, Riverside, Siemens, Songlines, Sound And Music, Studio prog.
Audio, Svetlana, Telarc, Telefunken, Tesla, Thrsty ear, Tunsgsram, Victo, World circuitasd, Verve, Zenith.