riparare conviene - carlo santulli home page
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RIPARARE CONVIENE Strategie per allungare la vita degli oggetti e diminuirne l'impatto sull'ambiente Direttiva Europea 98/08: La priorità principale della gestione dei rifiuti dovrebbe essere la prevenzione ed il riutilizzo e il riciclaggio di materiali dovrebbero preferirsi a qualsiasi altra soluzione. LE TRE “ERRE” + UNA… COSTO ECONOMICO E COSTO AMBIENTALE • Uno dei maggiori problemi per la sostenibilità è il fatto che il costo economico non coincide col costo ambientale. A rimediare a questo fatto si è stabilito, e si sta lentamente applicando, il PPP (Polluter Pays Principle). A Costo: 25 Euro Durata: 3 mesi Costo ambientale maggiore Costo economico uguale (100 Euro/anno) B Costo: 100 Euro Durata: 1 anno Costo ambientale minore Il costo ambientale di A è molto più grande (in energia per la produzione, costo di trasporto e peso di materiale da smaltire) AIUTI PER PRODURRE MENO RIFIUTI IN PRATICA… ISTRUZIONI INCOMPRENSIBILI = GUASTI PIU’ FACILI, VITA PIU’ BREVE I GIOCATTOLI MODULARI HANNO VITA PIU’ LUNGA FACILE DISASSEMBLAGGIO, MINORE DANNEGGIAMENTO STUDIO DELL’ANELLO DEBOLE (NELLA BICI LA CATENA) UNO DEI MAGGIORI PROBLEMI AMBIENTALI (standard diversi, mancanza di interoperatività) DIVERSI ATTACCHI DEI CARICATORI DEI CELLULARI SET DI ATTACCHI PER IL PORTATILE Maggior consumo di materiale Aumento dei costi Riduzione dell’affidabilità/ Minori possibilità di riparazione IL SISTEMA DELLA SOSTENIBILITA’ ALLUNGARE LA DURATA DEL CICLO DI VITA RIUTILIZZO PARTI E COMPONENTI/ RICICLO DEL MATERIALE RESPONSABILITA’ FACILITARE MERCATO DELL’USATO RACCOLTA DIFFERENZIATA PRESSIONE SUL PRODUTTORE/VENDITORE OBIETTIVI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Separazione totale materiali Messa in opera al 100% della raccolta differenziata Conferimento dei singoli materiali alla destinazione prevista Comunicazione efficace Sistema sinergico della raccolta differenziata GLI SCOPI PIU’ GENERALI L’obiettivo più grande e necessario da raggiungere in prospettiva è prevenire il più possibile la formazione dei rifiuti OGGETTI CHE NON SI RIPARANO (QUASI) PIU’ REGOLARE LA CERNIERA PICCOLI ELETTRODOMESTICI (TOSTAPANE) AIUTI E NON… BUONE PRATICHE VUOTO A RENDERE RECYCLE PARKING INCENTIVI CENTRALINE DOMOTICHE E’ essenziale però riconoscere prima di tutto le buone pratiche IL CASO DEI TELEVISORI Gli incentivi per la rottamazione dei televisori non aiutavano in realtà una buona pratica (sotto è riportata una valutazione d’impatto ambientale dei diversi tipi di apparecchio TV), il tutto in assenza di ditte di disassemblaggio locali. RIPARA/RIPENSA RIPARAZIONI CREATIVE MOBILI TENUTI DAL FILO OGGETTI RIVESTITI ALL’UNCINETTO Negli ultimi tempi il design è particolarmente interessato al recupero ed al ripensamento di oggetti danneggiati o difettosi ALCUNE INIZIATIVE SULLA RIPARAZIONE • “Repair cafés” (Martine Postma, 2007): http://www.repaircafe.org (postazioni di lavoro, officina munita di attrezzi come saldatrici, cacciaviti, compressori, chiavi inglesi, macchine da cucire e strumenti di precisione e libreria specializzata sul bricolage). Niente pezzi originali, solo riparazioni, quindi “ripensamento” dell’oggetto. • “Restart parties” (http://therestartproject.org/tag/restart-parties/) (Ugo Vallauri e Janet Gunter, 2010): incontri pubblici organizzati in pub, nelle gallerie d’arte o nelle biblioteche cui partecipano volontari disposti a mettere le proprie competenze a disposizione di chi possiede un elettrodomestico ormai fuori uso. • “Lo smontatore” (http://erkinson.altervista.org/) sito italiano dedicato allo smontaggio e alla riparazione fai-da-te di smartphone, computer portatili, fotocamere digitali, stampanti e molto altro FRIGORIFERO Nel caso del frigorifero, i guasti più probabili sono in realtà pochissimi (in pratica guasto al compressore, perdita di isolamento, perdita nel circuito), ma i pezzi ed i materiali da cui è formato sono moltissimi CI SONO CASI PEGGIORI… MATERIALI LAVATRICE I PFU (PNEUMATICI FUORI USO) SONO ALL’ORIGINE DI UN VERO E PROPRIO SISTEMA INDUSTRIALE DI SMALTIMENTO EPPURE NEL 1939… • Non c’era plastica (non termoplastica senz’altro) • Gli imballaggi erano di pochi tipi ripetibili • Non c’era carta chimica per gli scontrini • Molti alimenti (caffè, olio, vino, latte, pasta, riso, ecc.) si compravano “sfusi” • C’erano gli orti urbani e le fattorie urbane, quindi l’organico era ridotto “DAMAGE AND DISCARD” La plastica, specialmente se termoplastica, è raramente riparabile, (mentre le termoindurenti non possono essere riciclate per rifusione) il che porta al suo scarto, ed inoltre contiene una serie di additivi (p.es., plasticizzanti, anti-fiamma) che possono renderne difficile lo smaltimento E IN FUTURO? Molti materiali saranno riparabili per effetto di presenza di sacche di resina o meglio di batteri (o addirittura auto-assemblabili) assicurando il recupero delle proprietà iniziali. (Sopra il cemento, qui accanto il poliuretano).