Stili di vita, comportamenti di consumo e raccolta dei rifiuti

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Stili di vita, comportamenti di consumo e raccolta dei rifiuti
Stili di vita, comportamenti di consumo
e raccolta dei rifiuti
Presentazione dei materiali della ricerca
31 gennaio 2005
ore 9:30
Comieco
Dipartimento di Sociologia – Università di Milano-Bicocca
Gruppo di ricerca
Giorgio Grossi, Giampaolo Nuvolati, Francesca Zajczyk
Con la collaborazione di
Alessandro Beccati e Jacopo Umidi per la raccolta dei dati
e di Susanna De Luca per la realizzazione dei focus groups
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Il percorso di ricerca
•
•
Prima fase: GRANDI SCENARI
Questa fase è stata finalizzata alla costruzione di grandi scenari sui temi delle trasformazioni economiche, sociali,
e dell’uso del territorio. In particolare si è basta su:
– Analisi di scenari disponibili nella letteratura e nelle ricerche
– Analisi di scenari su internet
– Analisi di scenari sui media
– Raccolta di informazioni ed ipotesi tramite interviste in profondità con esperti e studiosi
– Prima elaborazione degli elementi di scenario dei macro-fenomeni sulla base delle analisi precedenti
– Stesura di un primo rapporto desk. (Report n° 1)
Seconda fase: WORKSHOP
La seconda fase ha previsto l’organizzazione di un workshop al quale sono stati invitati sei testimoni privilegiati
per discutere sulle principali tendenze in atto in materia di consumi e raccolta differenziata dei rifiuti. Ai soggetti è
stato inviato un documento di sintesi frutto della fase Grandi Scenari da cui partire per una riflessione comune.
(Report n° 2)
•
Terza fase: FOCUS GROUP
Alla luce dei risultati del Workshop si è provveduto a redigere una sintesi ulteriore (Report n° 3) e a sviluppare
una serie di Focus Group per tipologie mirate di soggetti: single, anziani e immigrati, per la ricostruzione di
comportamenti specifici (Report n° 4)
•
Quarta fase: BATTERIE DI INDICATORI
La combinazione di tutti i materiali prodotti nelle varie fasi ha consentito la proposta di una batteria di indicatori
utili al monitoraggio sistematico di atteggiamenti e comportamenti in materia di consumi e di raccolta
differenziata dei rifiuti (Report n° 5)
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3 FOCUS GROUP
della durata di 2 ore ciascuna con 8 persone così ripartite:
GRUPPO 1
GRUPPO 2
GRUPPO 3
uomini e donne
uomini e donne
uomini e donne
30-45enni
65-75 enni
40-55 enni
Single o
divorziati
Pensionati
Immigrati
Lavoratori di
livello medio-alto
Autosufficienti
(Perù, Mauritius,
Cuba, Filippine,
Ucraina)
Con regolare
permesso di
soggiorno
Impiegati e
residenti in
Italia/Milano da
più di 2 anni
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GLI OBIETTIVI DELL’INDAGINE
L’indagine qualitativa è finalizzata quindi a:
• esplorare i vissuti e gli stili di vita di alcuni target particolari di
soggetti, selezionati in base alla loro rilevanza all’interno dei Grandi
Scenari analizzati in precedenza
• esplorare più in profondità le relative modalità di consumo e alcune
aree di comportamento di interesse
• stimolare la discussione di gruppo su alcuni risultati cruciali emersi
nelle Fasi 1 e 2 della ricerca
• indagare, a livello generale, la percezione e i vissuti degli intervistati
nei confronti della raccolta differenziata dei rifiuti
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PRINCIPALI RISULTATI (A):
I MODELLI DI VITA E GLI STILI DI CONSUMO
1. Contrariamente alla corrente da più parti confermata di affermazione massiccia
dei consumi extra-casalinghi, si delineano dall’indagine indizi che presagirebbero
una possibile inversione di tendenza
>> IL RITORNO AL RASSICURANTE FOCOLARE DOMESTICO?
2. La crisi economica e il caroprezzi recente, sembrerebbero effettivamente aver
mutato le abitudini di vita e di consumo dei giovani di status socio-economico
medio, così come dei pensionati ed in parte anche degli extra-comunitari.
Consumi più oculati, razionalizzati, ridotti soprattutto nel superfluo: contrazione
delle cene al ristorante/pizzeria, degli svaghi quali cinema/teatro…
>> IL RIPIEGO VERSO SOLUZIONI ALTERNATIVE, CASALINGHE
3. La tecnologia ed in particolare le possibilità offerte dal canale Internet, aiutano di
gran lunga a semplificare la vita soprattutto dei più giovani single/divorziati,
rappresentando inoltre un mezzo di comunicazione ineguagliabile per gli extracomunitari con il loro paese di origine
>> UN POSSIBILE MEZZO DI RISPARMIO DI RISORSE
>> LA POSSIBILITA’ DI GESTIONE DI ALCUNE PRATICHE
DIRETTAMENTE DA CASA
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PRINCIPALI RISULTATI (B):
I LUOGHI DI CONSUMO E LA CULTURA DEL CONSUMO
1. Sugli acquisti, i supermercati assurgono a luoghi preferenziali per i generi
alimentari/per la casa, nei quali alla convenienza si unisce la trasparenza e la buona
organizzazione del servizio. Gli ipermercati invece, frequentati soprattutto dai più
giovani ed apprezzati per la loro ampia offerta e tipologia di servizi contemplati,
appaiono escludenti per le fascia di età più anziane.
>> I LUOGHI PREFERENZIALI DI ACQUISTO, QUINDI ANCHE LUOGHI
PRINCIPALI DI PRODUZIONE DEI RIFIUTI
2. Circa le nuove tendenze di acquisto/pagamento dei beni, i target coinvolti
nell’indagine si dimostrano in parte più tradizionalisti del previsto, ostentando una
radicata cultura del possesso, che fa prendere le distanze soprattutto dalle nuove
formule di acquisto/noleggio. A questo proposito sembrerebbero gli extra-comunitari
invece i soggetti potenzialmente più affini ed interessati a queste nuove tipologie di
acquisto
>> PER GLI ITALIANI: LA CENTRALITA’ DELL’AVERE
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PRINCIPALI RISULTATI (C):
PERCEZIONI E PROBLEMI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
1. Se in casa la questione raccolta viene gestita in maniera efficace e lineare, negli
ambienti extra-domestici/pubblici tuttavia la possibilità di riciclo differenziato pare
venire improvvisamente meno (strade, parchi, uffici, bar/ristoranti, cinema,
palestre…)
>> LA RESPONSABILIZZAZIONE UNICA DEI CITTADINI E LA DERESPONSABILIZZAZIONE DEGLI ALTRI ATTORI
2. Un’incoerenza, questa, che si unisce ad altri punti fallaci del sistema,
riconosciuti e lamentati dagli intervistati: l’inadeguatezza di alcuni provvedimenti
punitivi, la scarsa trasparenza/informazione sull’intero processo di recupero dei
materiali, la mancanza di incentivi alla cittadinanza, l’incoerenza tra normative di
diversi comuni/regioni.
>> UNO SQUILIBRIO PERICOLOSO, TRA CORRETEZZA DEI CITTADINI E
LASSISMO DELLE ISTITUZIONI
3. Ultima, ma non per importanza, la questione degli sprechi negli
imballaggi/confezione dei prodotti: troppi materiali, troppe confezioni monodose,
eccesso di cura. Una responsabilità dei produttori, spinti da strategie di puro
marketing, che si implementa alla vulnerabilità del consumatore, attratto più o
meno consapevolmente dalle proposte di confezione sempre più appealing
>> UN CIRCOLO VIZIOSO DI DISPERSIONE DELLE RISORSE
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Batterie di indicatori
• 1. Immigrazione
• 2. Abitazione
• 3. Spazi pubblici e semi-pubblici per la raccolta
differenziata
• 4. Luoghi pubblici per il consumo
• 5. Trasparenza ed efficienza amministrativa
• 6. Cultura civica e radicamento territoriale
• 7. Acquisti e consumo
• 8. Livelli di benessere
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1. Immigrazione
• livello di integrazione con la comunità locale (quartiere) in termini di
frequenza di scambi di beni, servizi, di partecipazione alla vita politica e
associativa locale
• abitudini alimentari per tipo di cibi e luoghi di consumo prevalente
• modalità di raccolta dei rifiuti nei paesi di provenienza
2. Abitazione
• mq. per componente del nucleo familiare
• mq. della cucina
• frequenza settimanale di pasti consumati nella abitazione per tipologia di
persone interessate (single, parenti, amici, altri)
3. Spazi pubblici e semi-pubblici per la raccolta differenziata
• percentuale di condomini dotati di bidoni comuni
• numero di cassonetti per km di strade
• punti luce per km
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4. Luoghi pubblici per il consumo
• presenza giornaliera di avventori negli esercizi pubblici per tipo di
consumo (panino, una o più portate)
• presenza giornaliera di avventori negli esercizi pubblici per luogo specifico
di consumo (al tavolo, al banco)
• frequenza settimanale di pasti consumati fuori casa
5. Trasparenza ed efficienza amministrativa
• percentuale di minuti o di pagine dei media locali dedicati al tema
ambientale in generale e allo smaltimento dei rifiuti più in particolare
• numero di iniziative su problematiche ambientali (campagne pubblicitarie,
convegni, visite guidate, altro) promosse dalla P.A. nelle scuole o rivolte ai
cittadini per numero di partecipanti direttamente raggiunti e coinvolti
• numero utenti sportelli URP per 1.000 abitanti
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6. Cultura civica e radicamento territoriale
• consumo pro-capite di acqua, elettricità e carburante
• kg. pro-capite di rifiuti prodotti
• turn-over della popolazione residente: tasso di iscrizione e cancellazione
all’anagrafe
7. Acquisti e consumo
• distribuzione territoriale dei punti vendita per tipologia (negozi,
supermercati, ipermercati, centri commerciali) sul territorio
• preferenze per tipi di punti vendita
• frequenza della spesa per tipologie di punti vendita
8. Livelli di benessere
• livello di istruzione (percentuale di laureati)
• livelli di soddisfazione espressi dalla popolazione per concerns vari
(bisogni primari e secondari)
• giudizio complessivo sul quartiere di residenza (dotazione e accessibilità
dei servizi, componenti estetiche e culturali, relazioni sociali)
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Prospettive di ricerca
• Survey su campione per la definizione
statistica di profili e la definizione dei
predictors-individuali
• Georeferenziazione per la definizione dei
predictors-contestuali
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