Martina Bevilacqua - Liceo Galilei Ancona
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Martina Bevilacqua - Liceo Galilei Ancona
CONCORSO VALORI IN CORSO: STIAMO LAVORANDO PER NOI ANNO SCOLASTOCO 2013- 2014 a. BORSA VALORI DIGNITA', ECOLOGISMO, POVERTA', UMILTA', RESPONSABILITA'. Questi sono i valori che desidero mi accompagnino nel corso del mio viaggio e della mia vita. I valori li ho ricavati da alcuni articoli dell'Osservatore romano che ho letto nell'ambito del progetto "Il quotidiano in classe". DIGNITA': "La lezione di Madiba", 7 dicembre 2013 ECOLOGISMO: " L'educazione è la prima strategia ambientale" , 2-3 maggio 2014 POVERTA': "Chiesa povera tra i poveri" ,15 marzo 2014 UMILTA': "Come si fa il dialogo" ,25 gennaio 2014 RESPONSABILITA': " La lezione di Madiba" , 7 dicembre 2013 b. COMPAGNO DI VIAGGIO Ho scelto come compagno di viaggio mio nonno, Franco. L'ho sempre stimato molto oltre che amato, quale esempio di virtù civiche e morali. Oltre ad essere una persona molto umile, aveva anche una grande forza d'animo e fin da quando ero piccola mi ha trasmesso quelli che sono i valori importanti. c. DOCUMENTO DI VIAGGIO Tipologia: saggio breve Destinazione editoriale: fascicolo scolastico Un viaggio dentro me stessa. Apro gli occhi. Intorno a me il buio totale. Dove sono? Che cosa sta succedendo? Intravedo in lontananza una luce azzurro-violacea sfumata e, come ipnotizzata, mi avvicino. Procedendo il chiarore si fa sempre più intenso, ed avverto vicino a me una presenza. Mi giro a vedere, ma non vedo nessuno. Eppure sento che c'è. Ed ecco una voce: " Non preoccuparti, ci sono io con te". Non ho idea di chi stia parlando, ma la voce mi sembra incredibilmente familiare. Continuo ad avvicinarmi alla luce, è davvero accecante! Pochi passi ancora e... rimango senza parole. "E' impossibile" penso" Perché ho davanti una galassia?" . Eppure non riesco a staccare gli occhi da quello spettacolo mozzafiato. E' meravigliosa. Nel frattempo, l'ombra che mi ha parlato si avvicina. Avverto un inconfondibile odore di tabacco. "Sei pronta per un viaggio nel tempo e nello spazio? Un viaggio dentro te stessa ..." . Lo interrompo: "Chi sei tu?" . Sento una mano posarsi sulla mia spalla: ((Mia dolce Martina ... Partiremo per un'avventura insolita, di quelle che raccontano nei libri, di quelle che sognavi quand'eri bambina ... Mano nella mano, mente e cuore aperti!" . A questo punto non ho più dubbi: ((Nonno, sei tu?". Faccio appena in tempo a pronunciare queste parole che vengo trascinata in un vortice bianco. Mentre vado fluttuando nella nube bianca, affiorano molti dubbi: "Un viaggio nel tempo e nello spazio? Ma t\9n è possibile!" ."Certo che è possibile" mi risponde "Vedi..il tempo non è altro che un'opportunità. Fidati di me!". Chiudo gli occhi: mi fido di lui. Mi ritrovo ad osservare scene del passato: tante finestre di vita si aprono davanti a me. Ci sono anche io da bambina. Ricordo che da piccola amavo osservare la luna. Come per magia, eccomi sulla luna, il 22 luglio 1969. Neil Armstrong ha appena piantato la bandiera americana sul suolo lunare. Poi lo vedo esitare, e allora mi giro a guardare nella direzione in cui sta guardando lui. Vedo la Terra sorgere, un piccolo pianeta azzurro circondato dal nulla più totale. E all'improvviso sento i pensieri di Neil: ((E se invece di sprecare tempo, soldi e risorse in guerre, non cercassimo di salvare il nostro piccolo pianeta? Quando la guerra avrà distrutto tutto, non avremo più niente: Mi batterò per non dilapidare le " ricchezze naturali, per un'educazione rispettosa dell'ambiente". "Ecco" mi dice nonno Franco (( Hai trovato il primo valore: l'ECOLOGISMO! (((L'educazione è la prima strategia ambientale") Custodiscilo con cura e gelosamente, durante questo nostro viaggio imparerai quali sono le cose importanti". Torno ad essere immersa nella luce bianca, ma nell'arco di un secondo vengo catapultata in Sudafrica. Sento la folla acclamare, e vedo mio nonno avvicinarsi ad un uomo dal viso sereno e dal sorriso contagioso. Sembra avere una gran forza d'animo. "Martina, vieni qui, voglio presentarti un uomo che ha meritato di essere riconosciuto come pilastro della storia mondiale sul piano della statura morale e dell'impegno a favore degli altri". Non posso crederci, è Nelson Mandela. Ne ho sentito tanto parlare: un uomo che ha speso la sua esistenza, con una dignità incrollabile, per la pace e la libertà del suo popolo. Senza piegarsi di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze, ha lottato. E' un onore conoscerlo. Mi porge la mano: "Ho percorso questo lungo cammino verso la libertà sforzando di non esitare e ho fatto alcuni passi falsi lungo la via. Ma ho scoperto che dopo aver scalato una montagna, ce ne sono sempre altre da scalare. Adesso mi sono fermato un istante per riposare, per guardare la strada che ho percorso. Ma posso riposare solo qualche attimo, perché assieme alla libertà vengono le responsabilità, e io non oso trattenermi ancora: il mio lungo cammino non è ancora alla fine ..." . Detto questo, si allontana con passo deciso ma modesto, e scompare in mezzo alla gente che lo acclama. Sento che due nuovi valori hanno trovato posto dentro il mio cuore: DIGNITA' e RESPONSABILlTA' ( βLa lezione di Madiba"). Nonno mi riprende per mano e ripartiamo per il nostro viaggio, dopo questa emozionante sosta. Ora siamo a Buenos Aires: nella capitale argentina c'è molto movimento. Tutti si stanno dirigendo verso le piazze principali. Li seguiamo anche io e nonno. Nonno mi sorride. Arrivati in una piazza, sentiamo la folla delirante zittirsi: tutti hanno gli occhi puntati su alcuni maxischermi, dove compare Papa Francesco. Riesco a sentire alcune delle parole che sta dicendo in questa intervista: β E' necessario avere un atteggiamento di povertà, di servizio, di aiuto agli altri, ma allo stesso tempo bisogna lasciarsi aiutare dagli altri, perché abbiamo bisogno gli uni degli altri". Ed è in questo momento che una donna lì accanto mi abbraccia e mi sussurra nell'orecchio: β Impara il valore della POVERTA'!" ( "Chiesa povera tra i poveri"). La luce si fa accecante: devo andare. Ora sono a Roma: piazza San Pietro è gremita di fedeli, come al solito. Mi faccio avanti tra la folla. Il Papa sta parlando dalla finestra: " Il dialogo si fa con l'umiltà, anche a costo di ingoiare tanti rospi, perché non bisogna lasciare che nel nostro cuore crescano muri di risentimento e di odio. Preferite la strada dell'avvicinarsi, del chiarire la situazione e dello spiegarsi. La strada del dialogo per fare la pace. L'atteggiamento giusto è umiliarsi. Bisogna subito avvicinarsi al dialogo, perché il tempo fa crescere un muro". Sta forse facendo riferimento al muro di Berlino, simbolo di divisione? "Anche nel nostro cuore c'è la possibilità di alzare un muro verso gli altri: cercate la pace il più presto possibile. Fate ponti con gli altri, mai muri!" . A questo punto, nonno mi abbraccia: "Fai tesoro deIl'UMILTA' ("Come si fa il dialogo"), e anche di tutti gli altri valori che hai scoperto, portali sempre con te e ricorda che un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità, un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà. Sii ottimista, sempre! Mente e cuore aperti!" . E tutto scompare, in un turbinio di luce colorata. Mi sveglio: ora è tutto più chiaro. Non ho più paura, affronterò la vita in tutte le sue difficoltà e so che no sarò mai sola. Grazie nonno. Martina Bevilacqua Classe 4 E Liceo Scientifico "G. Galilei" Ancona Docente: Patrizia Carletti