Il mio caro nonno

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Il mio caro nonno
CATEGORIA: Piccolo Scrittore
Traccia: 1
IL MIO CARO NONNO
A tutti i bambini piace stare in cornpaqnia dei nonni, sentire le loro fiabe e le storielle dei
loro tempi.
Il mio caro nonnino abita con la mia famiglia.
Forse pensate che sia una fortuna,ma invece no!
lo e i miei genitori prendiamo chili giorno dopo giorno perché,nonostante la sua
vecchiaia,vuole fare tutto lui.
Adesso la mia paghetta è ridotta perché il papà di mia mamma si sta arricchendo facendo i
lavori che dovrei fare io.
Non lo sopporto più!
L'unico posto in cui posso rilassarmi è a tavola,durante il pranzo.
Le mie papille gustative sono in estasi a causa del gusto immensamente buono degli
spaghetti aglio olio e peperoncino quando il nonno mi interrompe come tutte le volte
dicendo: " Adesso me ne vado! Come farete senza di me?".
Dovete sapere che il mio nonnino ha una malattia che lo porta a dire frasi senza senso
come: la mucca sta pascolando sulle nuvole o le rondini abbaiano contro le ruspe ed è per
questo che non gli crediamo più.
Finito il pranzo corro subito in garage a prendere il tagliaerba, apro la porta e noto che
l'oggetto che cerco non c'è.
Stupito mi giro per tornare in casa e vedo che nel prato c'è mio nonno con il tagliaerba in
mano che mi fa l'occhiolino.
Infuriato vado nella mia camera battendo i piedi e mi corico sul letto.
Dopo lungo pensare mi addormento come se nulla fosse successo.
"Ehi,è ora di fare merenda."dice mamma.
Dopo una bella stiracchiata scendo le scale e vado ad addentare una bella fetta di pane e
cioccolata.
Mentre ascolto il dolce canto degli uccelli la porta di casa si apre e ... "devo andarerCorne
farete senza di me?"dice il nonno.
"Oh no.ha cominciato,sempre con la solita storia!"
"Nipote, come farai a fare i lavori di casa senza di me?"
"Si, in qualche modo farò" dico con voce annoiata.
Passato il pomeriggio e dopo aver cenato con le lamentele del nonno di sottofondo,
arrivata la sera, mi lavo i denti, mi metto il pigiama e mi infilo sotto le soffici coperte.
Di notte, mentre dormo come un ghiro, sento dei rumori provenire dalla stanza del nonno
che mi svegliano: tump, tump, tap tip, patapof.
"Basta con questi rumori, qui c'è qualcuno che vuole dormire!" dico con voce assonnata.
Dopo aver passato la notte in bianco mi dirigo verso il salotto e noto che al posto del
tavolo c'è un mucchio di valigie.
"Nonno sono tuoi questi bagagli?" chiedo incuriosito.
"Certo, te l'ho detto tante volte che dovevo andare".
"Ma, ma tu scherzi vero?"chiedo " Nipote tu lo sai che non scherzo mai.
Saluta tutti e, lasciandoci di stucco, se ne va dicendo che andrà in cerca di
fortuna.
Quando la porta si chiude un sorriso compiaciuto appare sulla mia faccia.
Frettoloso corro più veloce che posso in garage e prendo il tosaerba. La mia mano
finalmente accende il motore e inizio a tagliare.
Dopo dieci minuti di lavoro il tagliaerba inizia a fare rumori strani, del fumo nero si alza nel
cielo e il motore si ferma.
"Oh no, proprio sul punto più bello! Non importa, ho tanti altri lavori da fare!".
Così, contento di poter aiutare, vado in salotto a fare le pulizie con mamma. Quando ho
quasi finito di pulire prendo in mano l'adorato vaso di cristallo, gli do una lucidata, e mentre
lo poso mi scivola dalle mani e si rompe in mille pezzi.
La mamma infuriata, come punizione, mi toglie per un mese il mio videogioco preferito.
Adesso ho preso io la parte del nonno perché ripeto sempre la stessa frase:"Quand'è che
ritorna il nonno? Senza di lui non ho più tempo per me.
Alle quindici in punto c'è Fenboy e Chum Chum il mio cartone preferito, ma ho sempre
qualche lavoro da svolgere: togliere le erbacce dall'orto o spaccare legna.
Dopo interminabili settimane di lavori troppo difficili per un ragazzino, il mio sogno si
avvera e sulla porta compare il mio caro nonni no.
Felice per il suo arrivo gli chiedo perché è tornato e mi dice che non sopporta la solitudine
e vuole stare insieme alla sua famiglia.
Con le lacrime agli occhi lo abbraccio: "Mi sei mancato tanto" gli dico, "senza di te i lavori
sembrano impossibili da fare!".
Da quel giorno ho imparato a collaborare con il mio nonnino e ho capito quanto sono
importanti i nonni.
Ho cambiato opinione al riguardo, avere un nonno che abita con me è una fortuna a cui
non rinuncerei per nulla al. mondo.